avanzi nel petto / quanto la speme si dilegua e scema. leopardi, 3-100:
imputato. sannazaro, 6-101: e si dilegua come agnel per fascino, cante
se stessa macera, / e si dilegua come agnel per fascino, / che non
al ver s'adegua, / né si dilegua pria, che in grembo a morte
e da lor s'allontana e si dilegua. idem, 805: io, ch'
/ io esco dal mio cuore. / dilegua l'età dell'alloro / e l'
fin da gli occhi altrui pur si dilegua, / ed è soverchio ornai ch'altri
con gli anni umana vita, e si dilegua. / amiam, che 'l sol
. vico, 249: questa degnità dilegua tutte le oppinioni de'dotti d'intorno alla
il giorno sereno, / cadendo si dilegua. 3. che ama il
m'abbandona al tempo, e si dilegua. boccaccio, dee., 3-6 (
... / rapido il tempo si dilegua e sgombra, / cangia il pel
inviti? aleardi, 1-79: come dilegua una cadente stella / mutò zona lo svevo
prendo il ricevitore, ecco la chiamata dilegua, e nel tubo di bachelite sento quel
fin da gli occhi altrui pur si dilegua. galileo, 502: che un sasso
dell'uscio, passa la soglia, si dilegua. panzini, ii-340: ma fu
dopo il giorno sereno, / cadendo si dilegua, e par che dica / che
. idem, 5-127: poco stante si dilegua a volo / la caccia, e
notte. / ma il tuo volto dilegua in tonfi, / in cesure straziate.
, di notte fa lume; / dilegua la tempesta per natura; / dai frutti
idem, 5-127: poco stante si dilegua a volo / la caccia, e nova
prendo il ricevitore, ecco la chiamata dilegua, e nel tubo di bachelite sento
e d'ululi rombando / cresce e dilegua femminil lamento? d'annunzio, iv-2-194
allontanava, come una speranza che si dilegua, finché tornò completo il silenzio.
cinguettìo si perde nell'aria, e dilegua. pavese, 6-100: non fosse stato
a chi fugge, e dinanzi si dilegua a chi mostra i denti. a.
dileguare), agg. che si dilegua, si dissolve, scompare. pascoli
, di notte fa lume; / dilegua la tempesta per natura; / dai
/ sopra gli occhi scorrendo, indi dilegua / quel che riman de la cimmeria
errore / fuor del dritto camino ti dilegua, / là 've ti truovi poi
vita consegua / contr'a chi la dilegua. cassiano volgar., v-15 (62
vertù doppia, / e chi 'l dilegua co la melagrana, / le piaghe e
fondamento / è un'ombra vana e la dilegua il vento. roberti, ii-55:
le vaghe fantasmagorie si dissolvono, tutto dilegua. pascoli, 556: tu fiore
del gentile aspetto / ogni sembianza si dilegua e perde. a. verri, ii-325
leva, / squillan le trombe; ti dilegua. verga, 2-54: gli ebbri
un grido, / e al par dilegua, e più non se ne sente.
la talpa, o ella si dilegua. frczzi, iii-6-77: quando in rotta
. tasso, 3-31: quel si dilegua, e questi acceso d'ira / il
mio tesoro! langue, muore, si dilegua per amor mio. cattaneo, iii-3-216
: in america la stirpe aborigine si dilegua come un'ombra innanzi all'europeo.
dà valore alla vita, che si dilegua; l'addio è poetico perché rinfresca
corpo. la carne fragile cade e dilegua. -con la particella pronom.
la dolce voce: / e mentre si dilegua / il mio vigor, pace io
e per alcuni secondi il cervello si dilegua. 10. smorzarsi, affievolirsi
nella buia stanza: / poi rapido dilegua in lontananza. verga, ii-73: l'
, 14-134: fuggì come tuon che si dilegua, / se subito la nuvola scoscende
: ché, come nebbia al vento si dilegua, / così sua vita subito trascorse
/ fugge la folta nebbia e si dilegua. algarotti, 3-19: finalmente si dileguò
: dormo bene: l'indigestione si dilegua. fogazzaro, 1-40: arrivammo la sera
, 15: l'ora che giunge e dilegua. quasimodo, 38: come il
/ io esco dal mio cuore. / dilegua l'età dell'alloro / e l'
se ne fugge e vola, ma si dilegua e sparisce via più che fulgore o
/ passa la vita e si dilegua e fugge, / come ciel che
tempo] e trascorre e vola e si dilegua. guerrazzi, 5-67: sparivano uno
: coll'ultimo colpo d'archetto, dilegua l'incanto, i signori piantano le donne
momento / di pace, e se dilegua / poi non so come, pare /
m'abbandona al tempo, e si dilegua. boccaccio, vii-118: quivi sì vaga
ciel, se inanzi a me non si dilegua, / convien che finalmente sia essaudita
/ onde l'arte e l'ingegno si dilegua. aretino, 1-43: tosto che
rapido assai più da regio seno / si dilegua l'amor, la grazia fugge.
: per le quali cose ragionate si dilegua l'oppenion di coloro che vogliono ce-
. alfieri, 8-173: non si dilegua / d'orba madre il dolore. monti
l'uomo concepisce amore tutto il mondo si dilegua dagli occhi suoi. mazzini, ii-274
giovane) qual voi siete, non dilegua dalla mente nulla di ciò che faccia
/ su costei. quant'è stato dilegua in un sogno / come via in un
(che la memoria in te non si dilegua) / quando mi predicesti, in
, 1-546: poco va che lor si dilegua dalla mente ciò che hanno recitato o
cade pur d'ogni parte, e si dilegua / siccome neve a caldo sol.
al semplice necessario, il danaro si dilegua via in un punto, e si pena
i-3-154: so come in un punto si dilegua / e poi si sparge per le
/ che fin qui avea seguita, si dilegua; / che più né rabican né
al vento, / paglia che si dilegua in un momento, / fumo che
e 'l pigro gelo / già si dilegua e per disfatta neve / corron turbati
a passato il febbraio si strugge e dilegua. bar etti, 3-244: voi avete
il foco, / tanto più tosto si dilegua e spegne, / se non truova
baleno] passa senza fermarsi e si dilegua dagli occhi in un momento. cesarotti
il giorno sereno, / cadendo si dilegua, e par che dica / che
il giorno sereno, / cadendo si dilegua, e par che dica / che la
antichi] che appiana ogni timidezza, dilegua ogni oscuro, ogni stranezza toglie via
ne desia, ma nell'acquisto / si dilegua l'incanto, e disamata / presto
/ che per disdegno il gusto si dilegua. 3. ant. oltraggio
8-vi-720: il pigro gelo / già si dilegua, e per disfatta neve / corron
occhi dell'amante disincantato, e si dilegua lungi dal mondo dell'arte. govoni,
disus. che scompare, che si dilegua. salvini, 39-iii-178: ombre
al vento, / paglia che si dilegua in un momento, / fumo che via
fea contento; / che ratto si dilegua e si dissolve, / e seco il
si dissolve al suo foco, che si dilegua al suo lume e che sparisce incontanente
queste e somiglianti distemperatezze 11 senso si dilegua loro e il cuore. = deriv
dopo il giorno sereno, / cadendo si dilegua, e par che dica / che
ombra, / ch'ad ogni vento si dilegua e sgombra. carducci, 1054:
pianeti, sono effumazioni che il sole dilegua e strugge. 2. colorazione
vertù doppia, / e chi 'l dilegua co la melagrana, / le piaghe e
corpo. la carne fragile cade e dilegua. insomma si tratta d'una emersione
manda alcuna orazione a dio subitamente si dilegua dinanzi come da persona che non oda
che li segna d'un solco e si dilegua. gnoli, 1-373: e che
error gli spiriti soggioga: / si dilegua il fantasma: orrida e grave / la
, se inanzi a me non si dilegua, / convien che finalmente sia essaudita.
uno e dell'altro piede, si dilegua. a. cocchi, 4-1-14: un
, in tutti i casi maestra, dilegua anche questi timori... fra tanti
le vaghe fantasmagorie si dissolvono, tutto dilegua; solo la cantilena perdura con tristissima
e sgonfiano, e l'universo visibile si dilegua innanzi a questa luce interiore, di
inafferrabile, che sfugge, che si dilegua. d'annunzio, i-295: un'
concreto: oggetto inafferrabile, che si dilegua, che dispare; ombra. e
dopo il giorno sereno, / cadendo si dilegua, e par che dica / che
è un'ombra vana, e la dilegua il vento. baretti, 1-201: chi
menzini, 1-8: che ratto si dilegua, e si dissolve, / e seco
occhi. 6. che si dilegua rapidamente, che scompare, che si
pianeti, sono effumazioni che il sole dilegua e strugge. casti, 4-95: libertà
quella loro ardente e gagliarda virtù si dilegua e raffredda in breve tempo. vasari
, 3322: passa la vita e si dilegua e fugge, / come giel che
monti /... / cadendo si dilegua. carducci, 991: a poppa
di confidenze... si guasta o dilegua al primo sospetto. 15.
/ che per disdegno il gusto si dilegua. leggenda di s. chiara, 36
? tasso, 3-31: quel si dilegua, e questi acceso d'ira / il
ombre che svaniscono, fumo che si dilegua, illusioni ingannatrici. loredano, 161
in serra, / sotto il sudore si dilegua il liscio, / s'immela alla
fugge, a prender quel fumo che si dilegua. zeno, xxx -
bere e continuano indifferenti e l'ebrezza dilegua con la luce e altro tempo rimane
cicogne in silenzio dilungasi ad austro, e dilegua, si proponevano un esito. bernari
. bernari, 7-322: qualunque età / dilegua come nuvola / per cieli d'adamante incalzata
diverte anche a maraviglia il capogirlo, e dilegua qualunque umoraccio. tommaseo [s.
/ che per disdegno il gusto si dilegua: / altro mai di lor grazie non
/ sopra gli occhi scorrendo, indi dilegua / quel che riman de la cimmeria nebbia
lieve / sopra gli occhi scorrendo, indi dilegua / quel che riman de la cimmeria
inesterminàbile dal ferro nemico; ma lo dilegua l'esempio del bene.
tommaseo, 5-466: un'ostia si dilegua, e il ciel s'infuse / in
onda prodiera, / la sua tristezza dilegua / nella scìa lunga virente. 3
pascoli, 1518: il lungo / giorno dilegua, la luna insensibile monta. piovene
percorrere. monti, x-5-379: si dilegua / come baleno che la notte insolca
dell'uno e dell'altro piede, si dilegua. carena, 2-284: prima di
più tosto giammai l'ardente febbre / si dilegua da te, se d'oro e
: tergi le ingiuste lagrime, / dilegua il tuo martirio; / ché s'io
, / e in un rimoto lampeggio dilegua / la congiura dei membri. d'
quale ci ha sorretto fino a quel punto dilegua tutta in una volta, e sull'
/ sopra gli occhi scorrendo, indi dilegua / quel che riman de la cimmeria
impetuoso vento, / come al ver si dilegua e si distrugge / il van piacere
fiammella che si genera di corruzzione, e dilegua putre per la superficie dei corpi.
122: rodesi dentro, e tutta si dilegua / l'invidia, asperso il viso
se il piloto avanza, / rapida si dilegua [l'isola non-trovata] come parvenza
dopo il giorno sereno, / cadendo si dilegua. pascoli, 887: sparse in
velo in brevissimo spazio di tempo si dilegua e svanisce, togliendosi e sparendo da
fugge, a prender quel fumo che si dilegua. cattaneo, iii-4-158: il governo
/ qual nebbia a l'ora si dilegua e spira. gosellino, 1-176: chi
/ maschera impenetrabile e fatale, / dilegua a 'l fondo!
la bella / timida primavera che sorride / dilegua la mestizia che la uccide. jahier
metropoli di sabbia e d'angoscia si dilegua per, sempre. linati, 30-33
montale, 2-49: il piovasco si dilegua. / se il chiarore è una tregua
/ ma sempre si minora e al fin dilegua. g. gozzi, 222:
, mentre in un tempo stesso e si dilegua la cera e l'umore che si
, a esaurirsi; che svanisce e dilegua; effimero, caduco, vano;
, / eh'ad ogni vento si dilegua e sgombra. g. c. croce
del poema molinarèsco... ecco tutto dilegua lietamente in una certezza radicata, da
316-5: come nebbia al vento si dilegua. landino, 190: tal pareva plutone
lieve / sopra gli occhi scorrendo, indi dilegua / quel che riman de la cimmeria
che calpesta le istorie bugiarde, che dilegua gli annunzi fallaci, che incalma i
, 14-135: fuggì come tuon che si dilegua, / se sùbito la nuvola scoscende
, 5-477: ad ogni occhiata si dilegua un mondo; / pelaghi di terror s'
vecchio, 2-63: da me pur si dilegua / vecchierella orba e sorda e sempr'
loro favella che appiana ogni tumidezza, dilegua ogni oscuro, ogni stranezza toglie via
dura e ognor dilegua, / nasce di morte per pascer la
terribile umidità dei giornipassati si assorbe, si dilegua. -sm. il mese precedente (
terra. erizzo, 2-43: si dilegua il ghiaccio alla percossa dei raggi del
gli occhi un gabbiano candido che si dilegua ad ali tese: mi dileguo anch'io
con la immagine peregrina della nuvola che dilegua ai primi raggi di sole. e
andata la storia di ras sebhat e dilegua le meraviglie che la costui fedeltà a
et ardente / l'africa tutta si dilegua e spiomba. siri, i-416: era
né piuttosto giammai l'ardente febbre / si dilegua da te, se d'oro e
piuttosto giammai l'ardente febbre / si dilegua da te, se d'oro e d'
perché dà valore alla vita che si dilegua; l'addio è poetico, perché rinfresca
vecchio, 2-63: da me pur si dilegua / vecchie- rella orba e sorda e
ella par tutta dessa una misera che si dilegua in pianto; chi vuol saperne il
misteriosa, passa come un soffio e dilegua. pascoli, 864: la voce che
onda prodiera, / la sua tristezza dilegua / nella scìa lunga virente. idem,
toni vari, tace, risorge, dilegua in un singhiozzare fievole, in un sospiro
cenno di oppressione al respiro che si dilegua in un momento. -edil.
tal pungi / chi tal via si dilegua: / a chi pace ti chiede,
che percuote gli orecchi, che si dilegua; ma il numero pari o caffo.
oscura, / il senso del dolor dilegua via. = comp. dal
goder, che troppo ahimè ratta dilegua. 15. che trascorre o
la riflessione predomina, la poesia si dilegua o si riempie di filosofia, i
/ rigide e fredde, e si dilegua e sfuma. morgagni, 287: si
, 10-i-592: l'essere non si dilegua mai dalla mente ed è un presupposto
rammoncello parabolico, nel procinto che si dilegua in fumo. -che grugnisce fecocemente.
la bella / timida primavera che sorride / dilegua la mestizia che la uccide, /
sono lentamente risanato. gozzano, i-175: dilegua il sogno d'arte che m'accese
1-70: coll'ultimo colpo d'archetto, dilegua l'incanto, i signori piantano le
e. fabbri, 188: la vision dilegua; io mi risenso / e risorgo
, ii-139: oggi pur la tristezza si dilegua / per sempre da quest'anima corrosa
, 3-390: la neve non si dilegua, se non una fiata tanno, là
toni vari, tace, risorge, dilegua in un singhiozzare fievole, in un sospiro
che percuote gli orecchi, che si dilegua. s. maffei, 10-iii-107: ritengo
il cielo / nell'estremo orizzonte si dilegua. percoto, 321: il rugghio della
/ e come nebbia al vento si dilegua, / e 'l mio cor come neve
, a forza di volerne la certezza, dilegua e svanisce. f f
in essa una notte che non si dilegua più che colla vita: quelle tenebre
di formaggio,... tutto dilegua stritolato. montale, 3-182: avrà
l'amicizia non è durabile e si dilegua. l. pascoli, ii-125: né
castelvetro, 10-xi-381: 'c'scompagnato si dilegua in'raucio', 'rausi'e accompagnato in tardo'
, 14-135: fuggì come tuon che si dilegua, / se subito la nuvola scoscende
guerra. leopardi, 33-23: tal si dilegua, e tale / lascia l'età
: dove la riflessione predomina, lapoesia si dilegua o si riempie di filosofia, i costumi
velo in brevissimo spazio di tempo si dilegua e svanisce. -eliminazione (in partic
alberi che celano il marciapiede, si dilegua sulle correnti acque del fiume. cesareo,
all'intensità... 'sfuggente': si dilegua immediatamente, non persistente, si perde
bonde membra / rigide e fredde e si dilegua e sfuma. al serà
che un fumo che nell'aria si dilegua; e così fatte pitture e disegni
/ e come il sangue resta e si dilegua. 7. locuz. sgiungere
marino, 1-7-91: rapido il tempo si dilegua e sgombra, / ai francesi
sorbetto è una illusione commestibile che si dilegua nella bocca. d'annunzio, iv-2-586:
la quale ci ha sorretto fino a quelpunto dilegua tutta in una volta, e sull'istante
bella / timida primavera che sorride / dilegua la mestizia che la uccide / e un
10-xi-377: la g... si dilegua, sottentrando in suo luogo la s
che da'tetti sorge / lento lento e dilegua. -disperdersi sollevandosi nell'aria (
appena percettibile allo sguardo; che si dilegua in fretta, evanescente. de
i-3-155: so come in un punto si dilegua / e poi si sparge per le
cui s'assotiglia e si dissolve e si dilegua, che agevolmente non può poi raccogliersi
patibolo con tutto il sanguinoso suo fasto si dilegua; la pena si sublima e si
prua del caccia. aumentando di velocità si dilegua. gli altri caccia? lo 'sputazzo'
d'annunzio, i-90: là giù si dilegua / a 'l trotto di britannici cavalli
contra 'l lo sterrato; il piovasco si dilegua. potta sen va, come se
queste e somiglianti distemperatezze il senso si dilegua loro e il cuore. = comp
e strugge, / per latte puro si dilegua e fugge. foscolo, xii-674:
14-135: fuggì come tuon che si dilegua, / se subito la nuvola scoscende.
ombre che svaniscono, fumo che si dilegua, illusioni ingannatrici. bernini, 2-3-68:
forma in essa una notte che non si dilegua più che colla vita. d'annunzio
tacita affannae strugge / per latte puro si dilegua e fugge. a. cocchi, 161
, quando un suono mi tocca e si dilegua, talvola io mi sento impallidire
a mezzo della notte: / giovinezza dilegua, / e io resto nel mio letto
mia memoria. 3. che dilegua nell'aria, affievolendosi (un suono)
su / lo sterrato; il piovasco si dilegua. / se il chiarore è una
. monti, x-1-151: tal si dilegua l'infemal ciurmaglia. /...
/ di cor fugge a zerbino e si dilegua: i et egli, ove a
ala / che solcando invisibile la sala / dilegua per le camere deserte.
del cielo. -che si dilegua lentamente nell'aria (il fumo).
li occhi un gabbiano candido che si dilegua ad ali tese: mi ileguo anch'
vecchio, 2-63: da me pur si dilegua / vecchiarella orba e sorda e sempr'
in ladino] si vocalizza e si dilegua il v primario e il secondario.
che fugge a grande velocità; che si dilegua rapidamente. firenzuola, 310:
53: l'autoaggressività che ne deriva si dilegua solo se si riesce a deviare l'
america, che, quando non si dilegua col venir meno delle condizioni socioeconomiche in