tuttavia per nome / la voce alata dileguò lontano. d'annunzio, iv-i-
e poi fra tonde amare / tosto si dileguò su 'l lido algoso. salvini,
scagliette di talco. idem, iv-2-1085: dileguò il colle delle pomarance coperto dai lastroni
poi fra tonde amare / tosto si dileguò su 'l lido algoso. i. neri
zoccoli di becco; / e un baccanale dileguò sul monte. svevo, 2-500:
tosto il sopravvento e ogni pensiero grave dileguò per noi. papini, 8-188: l'
1-27 (i-335): il cervo si dileguò dinanzi a lui, ed egli non
da 'schiavo'. borgese, 1-35: si dileguò salutando il compagno di viaggio con un
dante, inf., 17-136: si dileguò come da corda cocca. 4.
, sentita la sua destinazione, si dileguò. alvaro, 9-55: non avevamo
i-335): il cervo si dileguò dinanzi a lui, ed egli non avendo
delitto d'amore lo tentò e si dileguò, rapidissimo, nella luce d'un lampo
mio portone... la macchina dileguò. 4. seppellire, tumulare.
udita, non che provata, che dileguò tutte l'erbe. segneri, i-26:
notte vinta / dal gran splendor si dileguò d'intorno. gir aldi cinzio, intr
aitato dall'oscuro della notte, si dileguò dagli occhi di coloro che il seguitavano.
fosse annippo molto fanciullo quando egenio si dileguò da lui. tasso, 8-4-534: in
tempo ch'io 10 dico, si dileguò. alfieri, 1-1261: appena / da
discarcate le nostre persone, / si dileguò come da corda cocca. boccaccio,
contro di me, fuggì via e si dileguò in un angiporto, né seppi poi
dove un ultimo concento / salì raggiando e dileguò nell'aria. sbarbaro, 3-79:
c'era sopra cantava: il canto si dileguò col rotolio. 11. placarsi
dilegua. algarotti, 3-19: finalmente si dileguò la nebbia, e noi entrammo nel
sonnolenza, mentre guardavo estasiato, presto dileguò. pavese, 1-68: la febbre
chiostro ad aspettarlo, subito ogni ombra si dileguò. cassola, 1-183: una volta
scese le tenebre, ogni apprensione si dileguò. 15. figur. cadere in
che una bolla di sapone che si dileguò in un attimo. cardarelli, 3-22
come una bolla di sapone e si dileguò per l'aria. 17. (
discarcate le nostre persone, / si dileguò come da corda cocca. balducci pegolotti,
altro era proibita. il dissenso si dileguò quando si levò un po'di vento che
che una bolla di sapone che si dileguò in un attimo. d'annunzio,
che una bolla di sapone che si dileguò in un attimo quando, un giorno
un ultimo concento / salì raggiando e dileguò nell'aria; / e si figge
e datasi una vigorosa spinta, si dileguò come un fantasma tra i ciuffi di
. a. verri, ii-259: si dileguò la nebbia di morte dal sembiante del
, sentita la sua destinazione, si dileguò salutando il compagno di viaggio con un
. borgese, 1-36: si dileguò salutando il compagno di viaggio con un
di tante giornate; quel monticello di denaro dileguò in poco tempo. -crocchia.
più che di milza / sparì, si dileguò, come giumenta / ch'abbia la
in un vapor caldo e sottile / dileguò tutta come nebbia e fuori / se ne
lampi / su'longobardi campi, / si dileguò. botta, 5-523: ogni
, indefinito. marrone, 55: dileguò la forma nubilosa / (era terrena
soccorso... fu quello che dileguò il nuvolo de'nimici. algarotti,
sperse: / l'altro che prematuro dileguò / nel fuoco dell'oppressore. -chi
cessarono le esitanze e ogni oscurezza si dileguò, e raccolse entro l'animo il pieno
il terrore dei nemici. se ne dileguò il nome quando furono incorporati nelle milizie
prima dello scrutinio, ahimè, subitamente si dileguò. e ci accorgemmo ch'ella era
discarcate le nostre persone, / si dileguò come da corda cocca. s.
dentro inopinatamente accennando a scavare, e dileguò rapido. -attendere di essere ammesso
. paolieri, 191: ogni dubbio dileguò da me quando ebbi udito il tribuno
improvvisa, e ogni sospetto le si dileguò dell'animo. imbriani, 1-185: così
tornasi di lampedusa, 254: lo scampanellare dileguò nei vicoli che precipitano verso s.
con proteso il cuore: / ognuna dileguò, senza vestigio. baldini, i-42:
dello scrutinio, ahimè, subitamente si dileguò. e ci accorgemmo ch'ella era
gran superbia da messer rinaldo, presto si dileguò. c. malespini, i-63-180:
, 1-i-61: quindi dalla loro vista si dileguò in un subito e tornò a rianimare
febbre in un vapor caldo e sottile / dileguò tutta come nebbia e fuori / se
i vetri si spensero e la casa si dileguò d'un tratto come una lanterna magica
una ripassatina alla sua parte, si dileguò anch'ella in silenzio. panzini, iii-671
volta il canto dei pellegrini; poi si dileguò. beltramelli, iii-992: il rombo
di lampedusa, 254: lo scampanellare dileguò nei vicoli che precipitano verso san giacomo,
in qual profondo seno / del tempo dileguò l'ora lontana? / dove il salve
la tradì / entro il mar si dileguò. pellico, 4-176: tal rimembranza,
maprima dello scrutinio, ahimè, subitamente si dileguò. -nomina di un candidato.
i vetri si spensero e la casa si dileguò d'un tratto come una lanterna magica
, dalla di lui vista ratto si dileguò. -venire agli sproni: stare
, sentita la sua destinazione, si dileguò salutando il compagno di viaggio. bacchelli,
cavallo, dalla di lui vista ratto si dileguò. -con allusione oscena.