. -andare in buffa: venire dileggiato. jahier, 123: c'è
. disprezzato, insultato, ingiuriato, dileggiato, oltraggiato. cavalca,
la sorte di noè, che fu il dileggiato, che non de'malvagi, che
esser tenuto in poco conto, o dileggiato, o lasciato da canto. verga,
; e chi altrimenti operò, fu dileggiato da tutti. 3. assol
l'aveva ancora a dorare: àmi dileggiato uno mese, ma in vero non à
viii-590: il terzo [fratello] è dileggiato, è dimandatoli la lingua, sùbito
e tu che dileggi, non sarai tu dileggiato? lorenzo de'medici, i-161:
/ m'ha'in tanti modi e dileggiato sempre. mascardi, 1-340: troverete
piagentiere. = comp. di dileggiato. dileggiatézza, sf. ant
9-610: nulla stimato, e spesso dileggiato / da loro. pindemonte, 20-386
la sorte di noè, che fu il dileggiato, che non de'malvagi, che
più volte da tali sue vane speranze dileggiato, non deve altri incolpare che se medesimo
, non masnadiere,... non dileggiato, non li ticoso. fazio,
scure e biece / del maladetto e dileggiato stuolo. buti, 1-630: era chiamato
'per nomignuolo, perch'era molto dileggiato e vivea bestialmente, e più volte
giordano, 2-217: dicea una volta uno dileggiato, che volea mettere i frati nella
oscure e biece / del maledetto e dileggiato stuolo. storie pistoiesi, 1-14:
sarai tu dileggiato? e quando tu averai consumato la
oscure e biece / del maledetto e dileggiato stuolo. forteguerri, 10-116: l'eterna
non riottoso, non impronto, non dileggiato, non liticoso. pulci, 18-130:
fante sì schernito / né pazzo sì dileggiato, / quanto è il povero marito
/ m'ha in tanti modi e dileggiato sempre, / ingannatfice e pessima corisca
che può essere deriso, schernito, dileggiato; ridicolo. scroffa, 22
fatto oggetto di irrisione; deriso, dileggiato, disprezzato, schernito.
qual maniera / schernito al tutto e dileggiato m'hai. 3. sincerità
iv-37: nella smania d'jacopone d'esser dileggiato e abbominato c'è un masochismo mistico
. schernito, sbeffeggiato, burlato; dileggiato, ingiuriato, offeso. - anche
. locuz. -andare in motteggio: essere dileggiato. manni, i-44: noi veggiam
nel linguaggio neotestamentario, indica il fedele dileggiato o ritenuto stolto dalla mentalità mondana)
ridere di roberto quando più l'aveva dileggiato. borgese, 1-203: l'ululo
neanche la franca valeri ha mai tanto dileggiato la strofe e l'antistrofe, tanto svillaneggiato
tradito / m'ha in tanti modi e dileggiato sempre, / ingannatrice e pessima corisca
di prieta / amato io ho, e dileggiato m'hai. del casto, 1-92
addormentato, / ogni pollastra l'aria dileggiato; / ma, quando ritto in
una donna pregna riscotemmi, / e dileggiato fu il prospitèo. = forma alterata
. provverbiato). schernito, deriso, dileggiato. s. bernardino da siena
una donna pregna riscotemmi; / e dileggiato fu il prospiteo. = comp
vestito, con la canna in mano dileggiato e truffato. s. antonino,
. deriso, canzonato, beffato, dileggiato; gabbato. leonardo, 2-94
, di sbeffeggiare), agg. dileggiato, schernito, messo in ridicolo, alla
, di scaracchiare), agg. dileggiato, beffato. varchi, v-36:
qual maniera / schernito ai tutto e dileggiato m'hai. nardi, ii-379: parendoli
, agg. deriso, umiliato, dileggiato, mortificato. machiavelli, 1-vili-163:
chi sia, per lo più sfalla dileggiato da tutti. 2. tr
o lo deridono. -schernito, dileggiato. giovanni dalle celle, 2-48:
. il solo che non ti abbia dileggiato perché balbetti, scuoti continua- mente la
2. ant. sbeffeggiato, schernito, dileggiato. leggenda di lazzaro, marta e
vestito, con la canna in mano dileggiato e truffato. 3. basato