le vivande ne la foggia che le dileggia un che non ha fame. firenzuola
chi beffeggia, chi schernisce, chi dileggia. bruno, 3-846: altri con
. pulci, 24-98: poi gli dileggia e fa coppino. = dimin.
, / che qualc'un già ci dileggia: / e, se 'l gioco dura
novellino, ii-135: o costui ti dileggia, o egli è matto. come
vince, per dolcezza si gavazza, / dileggia e ghigna, e tutto si diguazza
. ant. e letter. che dileggia; che deride; sprezzante, beffardo
, / e poscia inganna come chi dileggia, / quel ch'è ingannato, tanto
se con acerba / aspra puntura il vincitor dileggia i te, cui già vide andar
non ingiuria, non isprezza, non dileggia veruno. aretino, 8-29: dileggiavano le
vivande, ne la foggia che le dileggia un che non ha fame. dolce,
, 138: si calpesta e si dileggia / l'awilita bontade, e sol s'
forteguerri, 1-40: libertà lieta, che dileggia e sprezza / tutti i legami del
, per dolcezza si gavazza, / dileggia e ghigna, e tutto si diguazza.
forse non sa più là: forse dileggia: / forse anco no.
fogazzaro, 1-65: se il carducci dileggia certe opinioni e credenze che sono le
fortuna, come suol, pur mi dileggia, / e di vane speranze ognor m'
(femm. -trice). che dileggia, che manifesta scherno; schernitore.
salvini, vii-550: un dileggiatorino, che dileggia,... cioè un muffetto
un dileggino, un dileggiatorino, che dileggia,... cioè un muffetto,
v-635: colui che ammaestra quello che dileggia i documenti de'savii, fa ingiuria a
: là sì che si calpesta e si dileggia / l'avvilita bontade, e sol
. nomi, 11-83: lor forbotta, dileggia e malmena, / come se fosser
, / e poscia inganna come chi dileggia, / quel ch'è ingannato,
questo uccello impanierà, / ch'or dileggia la civetta. firenzuola, 7-26: parti
medici, ii-291: la pazzia è chi dileggia, / e poi resta dileggiata,
. bibbiena, 2-13: chi non dileggia e non odia li vani e 11
un dileggino ': un dileggiatorino che dileggia... cioè un muffétto, un
, superato. cattaneo, iii-3-298: dileggia [il ferrari] la rancità delle
che si prende gioco, irride o dileggia qualcuno o mantiene un atteggiamento irridente e
. che schernisce, deride, dileggia (una persona); che ha
gadda, 564: colui che il carducci dileggia quale adescatore politico... fu
dileggiavano le vivande nella foggia che le dileggia un che non ha fame.
9-281: lo scherno... dileggia altrui apertamente e le severe proposte riduce in
. disus. scritto che ingiuria e dileggia qualcuno. c. gozzi,
stallone, così l'amico schernitore che dileggia sotto ciascuno che siede sopra di lui
talvolta o altro uccello; / poi gli dileggia e fa coppino e struffa, /
mano avara; / li insidia; li dileggia. graf, 5-983: mia madre
: questo uccello impanierà, / ch'or dileggia la civetta / spesse volte el fico
cameroni, 2-69: lo dileggia per il suo pariginismo. r