ma l'acqua nel mortaio pesta e diguazza. gelli, 5-1-48: il trattarne io
orecchia al ginepro che un poco si diguazza. bar illi, 6-12: le
padule politico e letterario in cui si diguazza deliziosamente, come fosse il bagno d'armida
mi, cera bianca dramme 1: diguazza prima nell'acqua dolce. crescenzi volgar
/ qual fende l'aria e qual diguazza il rio. magalotti, 20-53: per
pulci, 10-16: giunse morgante e diguazza il battaglio. lorenzo de'medici,
sporgenti echinadi / per te, infrante, diguazza armi e bandiere / il mar turbato
ch'ognun, per parer vivo, si diguazza. lorenzo de'medici, ii-238:
dileggia e ghigna, e tutto si diguazza; / credere alla fortuna è cosa
sua volontà bevuto, la quale si diguazza nella budella per lo corso. mattioli [
v'entra da più lati, e si diguazza nella sentina. cesarotti, ii-239:
orecchia al ginepro che un poco si diguazza. palazzeschi, 3-244: finalmente venivano
, tanto si storce e si diguazza, / l'alfana già di dodon della
principalissimo dell'umana prudenza. ella tutta diguazza, nuota e trionfa in questo seno
stretti che piacevano al gauthier, e diguazza coi piedi nelle larghe ciabatte. borgese
l'asciutte labbra, e con la man diguazza / acciò che de le vene il
: toltosi dall'ancudine e da'martelli si diguazza una e due volte in un bagno
stesso. arici, i-26: qual diguazza nell'onda, che a le belle /
compiacere all'animo suo... si diguazza come l'anitra nel suo lago.
del padule politico e letterario in cui si diguazza deliziosamente, come fosse il bagno d'
nebbioso dolco si squaglia e gocciola e diguazza e fa fango. 7.
/ dileggia e ghigna, e tutto si diguazza. varchi, xxvi-1-163: chi domin
nebbioso dolco si squaglia e gocciola e diguazza e fa fango. d'annunzio, iv-2-1214
s'aggratic- chian'intorno al piede che diguazza incauto, per far che perisca il
sembra, tanto si storce e si diguazza, / l'alfana già di dodon della
/ qual fende l'aria e qual diguazza il rio. pindemonte, 4-520: vistogli
ma l'acqua nel mortaio pesta e diguazza. g. m. cecchi, 7-2-1
; / e chi più nel metallo si diguazza / non sa s'ella fia natta
asciutte labra, e con le man diguazza, / acciò che de le vene il
padule politico e letterario in cui si diguazza deliziosamente, come fosse il bagno d'
ognun, per parer vivo, si diguazza. 2. che presenta riflessi
, agg. invar. letter. che diguazza nel fango; cne vive nelle paludi
; il luogo ove si dibatte e si diguazza la panna e si confeziona il butirro
padule politico e letterario in cui si diguazza deliziosamente, come fosse il bagno d'
piazza, / e tanto rinfonfando sei diguazza / che convertito ha già molta brigata.
casca in una notte profonda, e vi diguazza dentro come in un gorava per meravigliosi romanzi
come terzuol sull'ala, / e si diguazza a comparir gentile. 4