, chi nulla nulla gli aizzasse, a digrignar le gengive. abba, 1-198:
. casti, ii-5-55: l'orrendo digrignar delle mascelle / di tigri, di
vo'che tu paventi; / lasciali digrignar pure a lor senno, / ch'ei
la sua tomba abbarbagliato e chiuso / digrignar qual mastino ercole vide. segneri,
chi nulla nulla gli aizzasse, a digrignar le gengive. pavese, 8-129:
, inf., 21-135: lasciali digrignar pur a lor senno, / ch'e'
, chi nulla gli aizzasse, a digrignar le gengive. verga, 4-41: se
vo'che tu paventi; / lasciali digrignar pur a lor senno, / ch'e'
chi nulla nulla gli aizzasse, a digrignar le gengive. nievo, 404: mi
giacer disteso avanti, / poi sorger, digrignar, rabido farsi, / con tre
, 26-255: travagliava quei ducati con certo digrignar di denti, con certo rincagnar di
starnutare fragoroso e storcinare il viso e digrignar i denti. = comp. dal
, chi nulla nulla gli aizzasse, a digrignar le gengive. pascoli, i-545: