alle volte amerebbe meglio di star solingo e digiuno in una disadorna stanzuòla ed eziandio in
296: se lo stomaco sta meglio digiuno, non gli dare impaccio. aretino,
turno forse le commodità? -a digiuno. cecco d'ascoli, 2443:
; ad altri, estenuati da più antico digiuno, porgevano consumati, stillati, vino
a altri cibi verrà interrotto [il digiuno dei golosi] che di zolfo
-mangiare gli stinchi: sopportare il digiuno per mancanza di vettovaglie. ferrucci
a. monti, 403: stretto digiuno, magro secco, stoccafisso, farinata:
. monosini, 279: lo stomaco digiuno / non spregia cibo alcuno. idem
poco, et di questa masticatene a digiuno la mattina. = alter, popol
vi-3-67: egli [beccaria] uscì tanto digiuno di studi buoni e di buon gusto
mio signore iddio a pregarlo e strapregarlo in digiuno. = comp. dal lat.
. arici, i-129: di sangue ognor digiuno, / come sua rabbia e ferità
annunzio, v-1-253: ero stanco e digiuno, allo stremo della mia forza. lisi
la povertà, il silenzio, il digiuno); condotto in maniera costante e
. a. monti, 403: stretto digiuno, magro secco, stoccafisso, farinata
possi istruggere i peccati tuoi obbligandoti col digiuno. goldoni, ix-325: additatemi voi,
. ginzburg, ii-303: è un digiuno studiato, per suscitare compassione e apprensione.
d'annunzio, iv-1-1001: poteva prolungare il digiuno oltre l'ora, senza soffrirne.
finocchi metterebbero in succhio le gole chietine nel digiuno. degli oddi, 2-90: senti
a terra ogni speranza / fatalissimamente del digiuno / frutto al cader le foglie.
. imbriani, 10-119: cotesto rigoroso digiuno istituito dalle sussistenze militari per ogni vigilia
lingue, si trova egli del tutto digiuno di cognizione sode e scientifiche. berchet,
. frugoni, 1-558: affievolito da un digiuno continuo, sviscerato da un'assiduo pregare
carducci, iii-2-357: ta- cean del digiuno in me le brame. -non
. lalli, 1-2-33: famelico, digiuno e pien di toschi / il tafane-
un cardinal o doi fuora delli tempori del digiuno. del papa, 5-27: per
della liturgia cattolica del 1969) il digiuno e la penitenza. -quattro tempora: v
: martina, oltre alla sfinitezza del digiuno e lo sconquasso di quel brutto momento
poscia più che il dolor potè il digiuno. verso letteralmente chiarissimo e che suona
color ch'alle persone / raccomandi il digiuno ed il disagio. rovani, ii-82:
centimetri; si suddivide in duodeno, digiuno e ileo. malpighi, 59:
se ingerito a colazione, non pregiudica il digiuno. tommaseo [s. v.
o nella cioccolata, senza guastare il digiuno. 4. ant. che
/ cacciata da la fame e dal digiuno? / e come una testudine alto porta
non toccar cibo-, restare completamente a digiuno. sercambi, 1-i-414: avendo comandato
], corse a rompere quel suo digiuno in protestazione di rinunziar la setta e
: prima tractaremo fisice della toleranzia del digiuno. algarotti, 1-iv-226: ma non è
, 10-ii-214: sono stato in lungo digiuno delle lettere di v. s. illustrissima
1-161: martina, oltre alla sfinitezza del digiuno e lo sconquasso di quel brutto momento
indagine che ho potuto compiere finora -completamente digiuno in materia come sono -mi pare indubbio
par... che il sobrio del digiuno e il destodella vigilanza trapeli nel paracore con
gemelli care-ri, 1-i-332: si osserva questo digiuno così rigorosamente, che il trasandarlo costerebbe
sermenti. d'annunzio, v-2-367: il digiuno e la veglia tanto m'avean fatto
di modo, che se ben quasi sempre digiuno, altra fame non gli rodeva le
[le pere] per sorte a digiuno, bevasi dopo in ogni modo un tratto
sieno tagliate non col ferro, ma col digiuno, non con troncamento, ma con
raffica, ferocemente, come un lupo digiuno. cassieri, 14-15: la giornata minacciava
udito. ibidem, 57: ventre digiuno non ode nessuno. ibidem, 174:
di quelli che mangiano più volentieri a digiuno, e a ufo senza spendere, ed
ero giovane, ricco, amato, non digiuno di sapere ma purtuttavia di tutto e
risponde / il pigolio d'un passero digiuno. f f >
nausea, se nelle fauci del bue a digiuno metti un uovo di gallina crudo,
gadda, 17-135: la base era il digiuno, il digiuno che d'ogni male
: la base era il digiuno, il digiuno che d'ogni male guarisce, gotta
sterilità e fa concipere usandolo spesso a digiuno. 5. indossare un abito
-region. vuoto di cibo, digiuno (il ventre). bernari,
ricca... vanga a zappa vuol digiuno. ibidem, 192: quando
affanno di vedere, io solo a digiuno, io solo con gli occhi non
vesti il cilicio, alla lussuria il digiuno. 2. per estens.
momenti. d'annunzio, v-2-367: il digiuno e la veglia tanto m'avean fatto
di notti passate nella veglia, nel digiuno e nella orazione ond'essere creato cavaliere
comportarsi. tentazioni ributta [il digiuno], egli unge per la pietade;
, v-324: macera il corpo tu col digiuno e con la penitenzia: guàrdati del
-avere la vena vuota: essere a digiuno. seneca volgar., 3-409:
a natura, che 'ngoiano il vino a digiuno, avendo vote le veni, ed
per sé e giorno di astinenza e digiuno per i fedeli. pigafetta, 127
macellari. muratori, iii-135: il ventre digiuno è un mal compagno in questi pericoli
. monosini, 279: lo stomaco digiuno / non faregia cibo alcuno...
grosso ingegno. ibidem, 57: ventre digiuno non ode nessuno. ibidem, 91
guarire costui, bisogna che domattina a digiuno tu facci ben rovire un vergo- nello
lo paziente contra questo di- fecto a digiuno... aglio trito cum aceto tepido
/... e purga per digiuno / l'anguille di bolsena e la vernaccia
servente veterano'... di libertà, digiuno; ad ogni ardita parola, muto
asili ni na e il digiuno o l'astinenza dalle carni.
, 304: le offerte, il digiuno, l'astinenzia, le vigilie, il
annunzio, iv-1-1001: poteva prolungare il digiuno oltre l'ora, senza soffrirne,
: tanto perché te ne ricordi, digiuno, vincoli e nerbate. -abbraccio
(1-iv-466): per lo lungo digiuno era sì vinto, che più avanti non
scala del paradiso, 227: lo digiuno è violenza della natura, e mozzamento
., 24-m: tu infrasti povero e digiuno / in campo, a seminar la
il supplizio, / e soffrite il digiuno, e il vituperio. foscolo, iv-411
ciel ne imbanca, / e il cor digiuno di speranza pasco. muratori, 5-iii-111
]: non essendo egli altramenti obbligato al digiuno, cominciò a mangiare di volontà straparola
molti pochi e preparati, e bevuti a digiuno lo fecero voltare. 25.
e bere, con exercitio e qualche digiuno, e votagioni appropriate. = nome
-a, con lo stomaco vuoto: a digiuno. romoli, 359: parimente si
: non avere mangiato, essere a digiuno. -avere la testa vuota: v
zigomatici di una spia, fatti lividi dal digiuno e dall'ira. = deriv
i-212: bisogna far più giorni di digiuno, / a quel zinzin di pan fare
zizùnio, sm. dial. ant. digiuno. bonvesin da la riva
var., di area seti, di digiuno (v.). zizza
durata di tre giorni, successiva al digiuno del ramadan; grande bairam, festa della
pasqua che essi celebrano dopo un lungo digiuno, consiste in starsi seduti in circolo in
della durata di tre giorni successiva al digiuno del ramadan (anche nell'espressione piccolo
, speciedipasquache essi celebrano dopo un lungo digiuno, consiste in starsi seduti in circolo in
. na digiunale, agg. destinatoal digiuno daunaprescrizione religiosa. volponi, 3-177
, tonificantecomeun bicchiere d'acqua a digiuno ci arriva per vie interne sino ai piedi