esser accorti e morir poi / d'amoroso digiun, non sazi a pieno, /
era da'flutti / in cui lungo digiun sostenne, e visse. ma
che bolle, / e 'l poeta digiun bada alle stampe. forteguerri, 1-45:
. ricchi, xxv-1-277: anco a digiun potresti / dar con le scarpe la
fagiuoli, 3-1-116: ma di fare il digiun delle campane / quotidie, o mia
de'lupicini urlar per fame / pieno un digiun covile. bruno, 3-108: or
man giato! e del digiun pur moro. lancellolti, xxiv-286:
oh, se per te non moro / digiun di sì bell'onda, / come
zuppa / e chi il dì del digiun mangia palese / più volte, come
giocondo prodigio! tommaseo, i-59: al digiun che avean patito / tenea dietro l'
era sileno, / vecchio stanco e digiun, sotto un cortese / arbor di
de'lupicini urlar per fame / pieno un digiun covile. 2. canile
le domeniche prefisse / a ristorarci del digiun, siccome / nel decretai papa innocenzio scrisse
più che a vincitor sembiante, / dal digiun lungo e da l'immenso ardore /
: / quanto ho mangiato! e del digiun pur moro. marino, 3-99:
vigilie e preghi / in lagrime e digiun tre giorni e notti, / determinai di
che chiede e che vuole / augelletto digiun dal cibo amato, / e dal caro
so di più molesto / che il digiun ventre, di cui l'uom mal
i la sete, e il cibo pel digiun s'apprezza: / non conosce la
e ricca cena / uom stimolato dal digiun si move, / tal venne a maggior
d'incredibile tesoro, / in fier digiun famelico languiva. fed. della valle
di francia: / avevan pe 'l digiun la faccia oscura, / e così vota
paura. alfieri, 1-857: dal digiun tuo lungo / nasce in te il
, / arse e languenti e dal digiun consunte / paion dir [le pecore]
sua veduta, in parte / il digiun pasce e i miei sospiri acqueta.
l'odio interno / pasce un lungo digiun ne'corpi umani. campanella, i-i7
/ quanto ho mangiato! e del digiun pur moro. fr. della valle,
, iii-309: come d'amor lungo digiun mi tira, / corro a colei che
, / vincea con preghi e con digiun del core. -digiuno delle campane
fagiuoli, 3-4-142: io gli esorto al digiun delle campane, / celebro la dieta
soppiattoni, che paion sempre / un digiun comandato, è da guardarsi. -far
ciascun l'albergo trove; / solva il digiun, poi di lucenti some / d'
nuove. magno, ix-213: il digiun poi si sgombra / per campagne feconde
il nodrimento i passi, / svien per digiun la spiga, e pria che giunga
ingombra, / distrutta fu dapo''l digiun sofferto / per suo non già,
/ quanto ho mangiato! e del digiun pur moro. battista, iii-399: io
frezzi, iv-5-108: or pochi fanno quel digiun richiesto / per decima da dio,
marino, 4-95: dato al lungo digiun breve ristoro, / con cibi che
marino, 4-95: dato al lungo digiun breve ristoro, / con cibi che
e ricca cena / uom stimolato dal digiun si move, / tal vanne a maggior
imagin sua veduta, in parte / il digiun pasce e i miei sospiri acqueta.
tanto la fiacchezza offesi, / quanto questo digiun. soderini, iii-51: piantano alcuni
lo stesso, / ancorché pe 'l digiun fosse sì frollo. manzoni, fermo e
e pazzo. caro, 16-74: il digiun, la scabbia o 'l duolo interno
troppo cibo / vie più che fra 'l digiun furtivo serpe. barilli, 5-230:
non morio, / l'un pasca il digiun vostro lungo e rio, / donna
la sete, e il cibo pel digiun s'apprezza: / non conosce la pace
le selve / tigre di scizia, ove digiun l'incenda, / s'avanza in
a ricca cena / uom stimolato dal digiun si move, / tal vanne a maggior
troppo cibo / vie più che tra 'l digiun furtivo serpe. pascoli, 1216:
seguir lenta. iacopone, 1-493: mio digiun, che non esclude / pane ed
nibbio] d'attorte bisce il suo digiun consola, / e col curvo picchiar
a ricca cena / uom stimolato dal digiun si move, / tal vanne a
d'esser miscredente, / scherzando sul digiun, sulle vivande / ed altre cose impertinentemente
gli ange e gli consuma il petto / digiun vorace, impetuoso e fiero, /
in sì molesta / dimora, ove il digiun n'uccida e '1 tedio.
viso umano, / o morto dal digiun crudele e scarso. beccuti, i-115
sfogando l'odio interno / pasce un lungo digiun ne'corpi umani, / gli arabi
la fiacchezza offesi, / quanto questo digiun. brusoni, 686: risarcita l'
pompa d'esser miscredente, / scherzando sul digiun, sulle vivande / ed altre cose
, severamente / nega a l'altrui digiun picciol conforto / e, ciò ch'
della regola santa / di castità, digiun, d'obbedienza, / d'esser
e svenuto / pel duolo e pel digiun, con una tempia / livida e
di collera mi pasco, / n'andrei digiun tutto il mio tempo. di giacomo
profession della regola santa / di castità, digiun, d'obbedienza, / d'esser
e 'l desio cresca / ch'ai soverchio digiun sovente cede. campanella, 1080:
abati, ioi: se nel rodente / digiun mordo gli avari, ha gran ragione
, rompeste al fine / l'amoroso digiun nel cibo amato. -rompere il
, lxxxviii-i-100: che 'l satollo al digiun sia mal credente, / questo fu
comprò il porco chiotto chiotto, / digiun di fatti e di parlar satollo. cesarotti
a ricca cena / uom stimolato dal digiun si move, / tal vanne a
e gusto del re, fermandosi in digiun, si scapestrò in mormorazioni e contumelie
cui dipinti / son la fame e 'l digiun, dir tei potranno. manzoni,
, x-26: quanti... del digiun mostran gli screpoli / nel pallido mostaccio.
il quinto segalino e giallo, / che digiun tale mai grandi, 3-12:
, che alle foreste intorno / corse digiun, se alla magion sen riede / e
in solitaria cella / in tempo del digiun quaresimale / sogliono alla divota monachella /
zuppa / e chi il dì del digiun mangia palese / più volte, come 'l
altri vote, / né satollo al digiun nulla par creda. lippi, 3-39:
il caso avverso / a soffrire il digiun, lo scorno e 'l tedio, /
è quello / dubbio che m'è digiun cotanto vecchio. pulci, 17-45: con
. adimari, 136: non v'è digiun per lei, non astinenza, /
, / e chi il dì del digiun mangia palese. g. m. cecchi