che se ancora non la turbava, digià l'intimidiva. 8. figur
pratolini, 9-722: ha visto? pensa digià di far peccato. lei deve essere
. io l'oro lo piglio quando è digià oro. io lavoro. è tutta
una ragazza non più tanto giovane; digià sfiorita, messa con una moda un po'
giovanina com'è, abbastanza ci ha digià messo la testa, è la nostra dannazione
determinazione; comunque, io t'ò assolto digià. banti, 6-14: in quel
un galletto. landolfi, 3-223: digià un intormentimento sonoro, non ancora suono
stavano le bigonce. intorno, c'eran digià coi panieri colmi e aspettavano, chiassando
è un ricercamento, ma è digià una certa enunciazione. tasso, 12-605:
caffè nel tepore del salottino -s'era digià vicini all'inverno -: il salottino
gli spettatori, fin da principio sanno digià come, per forza, bisogna che vada
mi è piaciuto moltissimo e al quale digià ho fatta dare la vernice da persona
. 10. di già (raro digià, diggià): ormai, alfine,
gelli, ii-73: ma egli è digià alto il sole; io vo'che tu
la dà a chiunque la vuole; e digià a noi n'ha fatto, per
targioni tozzetti, 6-4: ho messo digià mano a due vaste opere, le
13- 262: aspetto d'uomo digià maturo: un'incipiente calvizie, una
e confusa. landolfi, i-337: digià un intormentimento sonoro, non ancora suono
una memoria, di una casa antica, digià. 11. biol. memoria organica
, 2-146: c'è molta gente, digià: i nervosi, ritti, che
lui. pratolini, 8-44: viola era digià nel letto, pulita e odorosa come
, 2-146: c'è molta gente, digià: i nervosi, ritti, che
non m'avessero fin'ora sostenuta, sarei digià uscita di pene. i. andreini
l'altra, confidandosi: c'eran digià anche per lei tanti 'perché', d'un
a sorreggerlo sotto le ascelle che strapiombava digià, peso morto. viani, 19-34:
. io l'oro lo piglio quando è digià oro. lo lavoro ».
pagamento e entrata, siccome il contratto digià spedito narra. dolce, 8-9:
; et in questa sì fatta proposizione digià è il vero o il falso, perché
. pratolini, 9-796: come se digià avesse qualcosa da rimproverarsi. e proprio
dall'automobile lo richiamò alla realtà. digià mezzanotte passata? 2.
rumore entro l'argine... pareva digià lo sconquasso e il rotolìo di un carico
. cicognani, iii-2-258: era ripresa, digià, nelle spire della tentazione. c
memoria, di una cosa antica, digià. = vezzegg. di stampato
lo prevedo, mi farà soffrire. digià, sola a sola, mi fa trepidare
3-155: 'oh, sentite'proruppe lorenzo, digià assai innervosito... 'che stiamo
vederlo sembra quasi belloccio forse perché noi siamo digià bevute, e torna con tre amici