agg. ant. latin. discordante, difforme, alieno. landino [inf
agg. lat. absónus 'discordante, difforme, sconveniente '(che ha suono
una discordanza pur troppo strana, e difforme, non altrimenti che se di panno
un sentimento); diverso, difforme (spiritualmente distinto, opposto)
ricco de'beni di fortuna, ma difforme e mostruoso di vita. sarpi,
canterellando chi ha la voce discordata e difforme, si volgono volentieri a quei soggetti
fuor d'un cavernoso tufo, / sbucar difforme e rabbuffato un gufo. segneri,
l'informe o il deforme e il difforme... l'altro, « bello
sofistico ed astratto, i un animai difforme e contrafatto. marchetti, 4-242: e
stesso uniforme, dico resultare un moto difforme nelle parti della terra. 14
cioè l'informe o il deforme e il difforme; e perciò non è arte il
informe o il deforme e il difforme; e perciò non è arte il confuso
sofistico ed astratto, / un animai difforme e contrafatto. 5. imitato così
angoscia incomportabile quanto sia lo stato mio difforme da quello degli insensati alberi. bembo,
conforme all'indole della lingua francese, difforme al modo italiano di concepire. c'
deforme / genio del- l'uom! difforme / tu il mondo festi, ond'ei
degno / convito, non lasciava atto difforme, / né fredda tema entrar,
dicendosi di cose di poco conto è difforme dall'indole dell'italiano. cicognani,
osservando da vicino l'orchidea sanguigna e difforme. pirandello, i-252: d'improvviso,
nel ventre diabolico ov'io giacqui / difforme assai d'ogni virtute umana! storia
abito e aspetto, che lasciarli nella difforme sconciatura con cui l'altrui petulanza e
difformato tanta / alcun nell'operar tanto è difforme, / ch'e'non par mia
ventre bolico ov'io giacqui / difforme assai d'ogni virtute umana!
descrizione dei luoghi è ancor molto difforme all'opra: / lasciam che primavera
della gioventù, e una cosa difforme dall'ordine della natura. busini,
ricomponendosi, mu toccò. difforme, / italia mia! che neghittosa,
concluso, la disegualità e difche un difforme ammasso di fatti e di dubitazioni. leo
nome. = deriv. da difforme. mento dei sogni, quando la coscienza
da un'altra coscienza, ignota, difforme. d'an rale,
sofferenza di colui che è forte un'esistenza difforme a quella che il mio amore e la
t'han fatta poi [firenze] / difforme a tutti i = comp.
di difformare), agg. non era difforme / dal tuo dolore di perderla.
l'altro [moto] è erratico e difforme: talora si parta che essere
la loro bellezza, servire forme o pure difforme. d'annunzio, iv-2-451: ogni
sempre lei sola cantando, / stella difforme e fato sol contorno del suo
172: / e quel ch'è più difforme dal men lado. straparola, 2-3:
, / ascrea, tandolo nel e vedutolo difforme difformata e monna clio, monna
1-2-125: la alterata da una malattia. difforme, con le mani / verso il lito
letterario); preda brutto e difforme lealmente amando e servendo, e pre
or de'ciclopi mostruosi e brutti / la difforme fanno coloro che muoiono. che tengono
), sf. letter. degigante difforme, era un uomo gentile, e spiritoso
lo sforzo tragico dello nessuna cosa è più difforme di quelli [oro e argento]
mani / sta la chimera orribile e difforme. marino, 12-14: pur ciascun col
sofistico ed astratto, / un animai difforme e contrafatto. gemelli careri, 2-ii-22
osservando da vicino l'orchidea sanguigna e difforme. landolfi, i-359: su questo teschio
un momento a chinare il proprio viso difforme, con mugolii strazianti, la scimia.
. firenzuola, 408: così la difforme pallidezza degli occhi sbattuti, le ginocchia
se egli ha la voce discordata e difforme. vasari, i-489: veggansi le
la morte... è la più difforme cosa del mondo. gemelli careri,
non miri una statua bella che una difforme? varano, 151: stranamente il
151: stranamente il sentier s'ergea difforme, / asprissimo e scosceso in rozzi
3-332: una lingua tanto impura e difforme e bislacca sì nelle voci, sì nelle
. la scrittura è più o meno difforme, secondo la sofferenza del male,
d'ogni virtute, immondo, egro e difforme / l'uman le- gnaggio, e
nome di principe, ma converte con difforme figura il principato nella potenza d'un
e deforme / genio dell'uom! difforme / tu il mondo festi, ond'
104: e m'adoma un dolor tanto difforme / di vani fregi! io guiderò
non diformemente. = comp. di difforme. difformità (ant. anche diformità
italiani. 2. discorde, difforme. sarpi, vi-3-79: l'opposizione
, se egli ha la voce discordata e difforme. l. salviati, 1-212:
, diverso; non accordarsi; essere difforme, in contrasto; mancare di affinità
suscettivo di discrimine, ebbero occasione a difforme pronuncia, nelle elaborate sentenze all'uopo
natura / di fame più quanto potea difforme; / fatte e disfatte più di
natura / di fame più quanto potea difforme; / fatte e disfatte più di
', nel significato di * rendere difforme ', cioè 'brutto 'ed anche
di età ', la 'diversa o difforme opinione 'sia anche un * dislivello
e ren derlo oscuro e difforme. giusti, 2-244: da sé la
, si dispinga, e cassi, se difforme, giammai più si abbellisca, e
de'ciclopi mostruosi e brutti / la difforme pupilla e 'l vasto ciglio, / or
. caro, 3-936: squallido e difforme, con le mani / verso il lito
[di vocaboli] pur troppo strana e difforme, non altra- menti che se,
: oimè qual sei da quel di pria difforme, / italia mia! che neghittosa
, 151: stranamente il sentier s'ergea difforme, / asprissimo e scosceso in rozzi
: l'altro movimento è erratico e difforme, che si fa. der virtù
ricchezza, / fuor del cui bel difforme è la bellezza. dovila, 234:
ricciardo,... che, come difforme e male accordato con gli altri costumi
sofistico ed astratto, / un animai difforme e contrafatto. lancellotti, 505: si
firenzuola, 408: così la difforme pallidezza degli occhi sbattuti, le ginocchia
dependa dalla grossezza e dalla cattiva e difforme mescolanza di tutta la massa degli umori
figura d'uomo, tanto era fatto difforme per la magrezza. tassoni, 5-11:
il nome di principe, ma converte con difforme figura il principato nella potenza d'un
croce, 37: era uomo difforme e di bruttissimo aspetto; ma, dove
fuor d'un cavernoso tufo, / sbucar difforme e rabbuffato un gufo. d.
generale uniformità, ma ne'generi così difforme, che non può giammai rettamente applicarsi ad
e scura / giace un villan di sì difforme aspetto / che più d'orso che
risa, vedendo... un difforme che farà del ganimede?...
la grossezza. beccaria, ii-124: né difforme a questa idea sarebbe l'aprire nella
spiace ai puristi, come un astratto difforme dall'indole della nostra favella. bonsanti
natura / di farme più quanto potea difforme; / fatte e disfatte più di
, 2-77: la cosa che fia più difforme, co'maggior empetuoso moto si dividerà
gli andò allo incontro e veggendolo sì difforme e col viso tutto empiastracciato, pensò
forbì, netta. oh come son difforme. - non va via. -bagna
fece sorgere un diritto nuovo e assai difforme in se medesimo, quasi un edificio
di locuzioni incompatibili. -contrastante, difforme (un'opinione). magalotti,
è altresì esperienza dell'inconsueto, del difforme e della rottura delle abitudini.
che alcun moto possa essere regolare e difforme, come il celeste in rispetto a diverse
/ occhio non abbagliato / per sì difforme aspetto, / sì leggiadra beltà porre in
intervalli. firenzuola, 408: la difforme pallidezza degli occhi sbattuti, le ginocchia
osservazione, la intuizione popolare, del difforme del ridicolo sociale. nencioni, 2-147
, 5-91: lo stato maritai, inolio difforme / a chi vuol colla mente a
o opposizione; incompatibile, antitetico, difforme. foscolo, xi-2-562: i caratteri
e colonne di porfido... molto difforme seria alla condizione et instituto di sua
, / angelo che traspari / trascolorante difforme / e multiforme, eguale / e ineguale
lingua strana. petrarca, 187-14: stella difforme e fato sol qui reo / commise
suscettivo di discrimine, ebbero occasione a difforme pronuncia, nelle elaborate sentenze all'uopo
e generalissima, con parlare abbietto e difforme. f. casini, i-549:
grande qualità con un'ambizione sconveniente e difforme. 7. dissolvere, sciogliere
figura d'uomo, tanto era fatto difforme per la magrezza. d. bartoli,
a legge o a tendenza naturale; difforme, anormale. fra giordano, 2-149
, infatuazione (talora alquanto strana e difforme dalla norma o largamente diffusa);
ragione, anzi in se stesso tanto difforme, che la maniera della pittura,
: stranamente maculato il resto del corpo difforme stendevasi indietro, quasi con un prolungamento
5-91: lo stato maritai, molto difforme / a chi vuol colla mente a
1-138: stranamente il sentier s'ergea difforme, / asprissimo e scosceso in rozzi
la guida dell'onesto, ma per difforme calle. questo mena i peripatetici, quello
degno / convito, non lasciava atto difforme / né fredda tema entrar, né gelosia
natura / di farme più quanto potea difforme; / fatte e disfatte più di
piano: comportarsi o agire in modo difforme dai princìpi professati. tommaseo [
. 7. gravemente incongruo, difforme, contraddittorio, disarmonico. ruscelli
in una più vasta, se pure difforme realtà. nitità (nititade),
esser belle, / ella sudò per diventar difforme. morgagni, 203: in qualsivoglia
nota di falsa o imperfetta la poesia difforme dall'idea cristiana. -criticare un autore
la bocca gonfia, col mento obliquo, difforme. -che si fonda sull'immagine
omaggio dell'autore '. iperbole sgarbata e difforme al genio della nostra favella '»
qualunque uomo quello di qual si sia difforme animale per l'organizzazion delle membra, in
marino, xiii-175: ah non sia sì difforme e vergognosa / a gli occhi altrui
periodi di tempo, per la moltiplicità difforme dei moti celesti e per l'irregolarità
). firenzuola, 408: la difforme pallidezza degli occhi sbattuti.
ha cazzo. carletti, 94: cosa difforme e brutta a vedere, più d'
tronco e imperfetto, e dissomigliante e difforme appaia a riguardanti. galileo, 5-258:
figura d'uomo, tanto era fatto difforme per la magrezza. papi, 1-3-290:
dependa dalla grossezza e dalla cattiva e difforme mescolanza di tutta la massa degli umori
: o rabbia!.. esser difforme!.. esser buffone.. /
ecclesiastici, come si è pocanzi notato, difforme è la nostra polizia. per la
sentire. firenzuola, 408: la difforme pallidezza degli occhi sbattuti, le ginocchia
del plico] fece altro servizio tutto difforme dalla creanza della casa di sua padrona
, nato male o, comunque, difforme dagli altri. -per estens.
: stranamente maculato il resto del corpo difforme stende- vasi indietro, quasi con un
suscettivo di discrimine, ebbero occasione a difforme pronuncia, nelle elaborate sentenze all'uopo
che io sappia se ella è così difforme e paventosa siccome da ciascuno è tenuta
vile e sproporzionato essempio, sconcia e difforme comparazione sarebbe il voler rassomigliare la sfacciatagine
rappresentarne l'immagine, non riesca infinitamente difforme. carducci, ii-1-50: ti vedo
fuor d'un cavernoso tufo / sbucar difforme e rabbuffato un gufo. martello,
: quella che nella vista è men difforme / e che par men molesta in
affonda. petrarca, 187-12: stella difforme e fato sol qui reo / commise a
de'principi e quanto la natura loro sia difforme dalla natura delle republiche. giannotti,
statua la quale per alcuna cagione avea fatta difforme, e 3. rifl. ant.
valutati in modo non corretto o comunque difforme rispetto a quanto richiesto dalla nuova disciplina
(un gesto) oppure perché appare difforme dalle norme di proporzione e armonia (
non lodo, anzi tengo per cosa difforme e contraria al decoro che in parlare
in disegno è bellissimo, potrebbe riuscire difforme in pratica e sgarbato. nencioni,
lui / rimutevole vario e a sé difforme, / cosa non hawi che dal ver
, e lo ritorce altronde? / chi difforme dal prisco abito infonde / a l'
en die rotto. -irregolare, difforme. vangeli volgar., 8:
guida dell'onesto, ma per difforme calle. questo mena i peripatetici,
ci detono molte altre frate, tutte difforme dalle nostre e di molto buono savor,
modo. firenzuola, 408: la difforme pallidezza degli occhi sbattuti, le ginocchia
piedi. 8. aberrante, difforme. baretti, 6-377: se veruno
sentire senza martello. 2. comportamento difforme da quello naturale. benvenga, 263
ben superno, / illuminandol tanto che difforme / non sia da quella fé che
1-138: stranamente il sentier s'ergea difforme, / asprissimo e scosceso in rozzi mucchi
tenebrosae scura / giace un villan di sì difforme aspetto / che più d'orso che
passo non errante / seguon del volto la difforme traccia. 37. conformarsi a
nel ventre diabolico ov'io giacqui / difforme assai d'ogni vir- tute umana.
alto ascende / il semipesce allor torvo e difforme. / in stranio innesto si commette
l'altro sesso era tanto ampio che pareva difforme agli altri-, in modo che tutto quello
né far da quel ch'io son punto difforme. -obnubilare l'impronta creatrice
sformo1, agg. letter. ant. difforme, aberrante. barducci, lxxxviii-i-206:
che in disegno è bellissimo, potrebbe riuscire difforme in pratica e sgarbato. milizia,
osservando da vicino l'orchidea sanguigna e difforme... « fiore simbolico, tra
se -senza tener conto... del difforme parere deltinsegnante di sostegno -..
smorta, al pallido sembiante, / un difforme cadavere spirante. -fango spirante
più ridicolo d'un tereite, più difforme d'un margite, più spropositato d'
tutto ch'è / fuor di squadra, difforme, impari e strambo, / tutto
tutto ch'è / fuor di squadra, difforme, impari e strambo.
/ la volontà del re brutta e difforme, / stette gran pezzo a contemplar sospesa
forme trasmutasi e si torce e si stravolge difforme sempre e disuguale. -lambiccarsi
assunto o dichiarato, in quanto sostanzialmente difforme ai princìpi o ai criteri fondamentali a cui
. la scrittura è più o meno difforme, secondo la sofferenza del male.
e scura / giace un villan di sì difforme aspet to, / che
et cum isciochi et vulgari costumi, difforme a. llei istimantime, inepto et
scura / giace un villan di sì difforme aspetto, / che più d'orso che
in vece di lor forma primiera, tonsura difforme e sozza, duolo per la morte
[1905], iv-493: 'tradunionista': difforme parola del gergo politico. v.
orientale i fondatori della zisa. -essere difforme rispetto a una regola grammaticale (una
). firenzuola, 408: la difforme pallidezza degli occhi sbattuti, le ginocchia
porfido, come fanno alcuni, molto difforme seria alla condizione et instituto di sua
in una più vasta, se pure difforme realtà = comp. eli vivido.
conforme, che è in contrasto; difforme. c. e. gadda
del presepista, del tutto inadatta. difforme e inconciliabile con la tradizione e l'innovazione