d'iniquitadi; allora distruggi tu il difìcio di dio. bartolomeo da s. c
; cfr. ingl. diphycerc. difìcio (defido, difìzio), sm.
, / veder mi parve un tal difìcio allotta. busone da gubbio, 70:
palladio volgar., 1-8: fa il difìcio in luogo che si possa cignere di
e la stanza dell'abate e 'l difìcio, stava com'uno che di nuovo vede
, / ma sol vertù, ch'ogni difìcio mura / o'pregio e amor dura
d'iniquitadi; allora distruggi tu il difìcio di dio. dante, conv.,
appellare balconi de la donna che nel difìcio del corpo abita, cioè l'anima;
così fermo è lassù) del gran difìcio / di lor salute in su la soglia
ch'e'verso l'aia rizza tal difìcio, / che tra'sì ritto, che
laggiuso; / e fa che nel difìcio suo vi piove. 2.
credo con pazienza soffierei / drieto al difìcio ch'amarla mi mosse. 3
gli cadde in dosso con tutto il difìcio, e ucciselo e tutto il disfece.
essendo impediti, fecero fare un grandissimo difìcio di legname, al quale posero nome
più difesa della terra, che quel difìcio con che niccolò piccinino gli aveva sbigottiti e
., 32-142: trasformato così, 'l difìcio santo / mise fuor teste per le
: e'maestri di legname feciono uno difìcio d'uno uomo armato, grande di
torio per lo pericolator suo il giudice del difìcio. g. m. cecchi,
cecchi, i-281: il giudice / del difìcio, a chi fu questa tenzone /
per lo pericolator suo il giudice del difìcio. luna [s. v. ha