andrea da barberino, ii-311: cavalcava dietamente, perché vedeva avvicinarsi la notte
, fra le due terre, che rimetteranno dietamente, facendosi sempre più belli. buonarroti
/ par ch'ella vadia a morir dietamente. n. degli albizzi, 44:
vuoi venir domane, / noi farem dietamente, e fatto questo, / potrem