se t'eleggon di novo, / dicoti pochi trovo / che non sen pentano poi
sf. plur. bot. famiglia di dicoti ledoni dell'ordine policarpiche:
delle parole. tesauro, xxiv-98: dicoti che la cavillazione urbana è differente dalla
domandi, or chi è costui? dicoti, che è la tua carne,.
alle novità. latini, i-1986: dicoti apertamente, / che tu nonsie corrente
e vengono a povertà e dispetto, dicoti che in verità pochi sono questi.
albertano volgar., 86: dicoti che nell'esaminazione del consiglio e dell'
a i fatti... e dicoti più, che se lo 'ntendimento fusse ben
ebrio. folengo, ii-131: ma dicoti di certo, o popol reo / che
), sm. bot. pianta perenne dicoti garofanéto, sm. terreno
stella, sospirando ri- spuose: « dicoti che mio figliuolo mi farà morire ».
incattivire lasciano. aretino, 20-182: dicoti che i senesi paz- zaroni son dolci
dee., 8-2 (235): dicoti più, che noi facciamo -assol
che altri...: e dicoti che s'io avessi il modo a danari
s. bernardino da siena, 470: dicoti che 'l dormir tuo [o vedova
. bibbia volgar., ix-338: imperò dicoti che molti peccati gli sono perdonati.
s'ofeso t'è di fatto, / dicoti a ogne atto / che tu
hanne il nome e la fama', dicoti che questo è ancora nulla. dante,
en casa. machiavelli, 696: dicoti: in prima mi fa guerra la
vuoi in verità ch'io ti risponda, dicoti che non è lecito al monaco di
ne ride. aretino, 20-182: dicoti che i senesi pazzaroni son dolci matti,
- anche sostanti folengo, ii-131: dicoti di certo, o popol reo, /
dicessi: ella non ha madre, dicoti che la debbano amaestrare le donne le più
dee., 2-5 (1-iv-129): dicoti che, poi che idio m'ha
giudei e pagani. folengo, ii-131: dicoti di certo, o popol reo,
. guido da pisa, 1-308: dicoti, eurialo, che m'è venuto in
dee., 8-2 (i-iv-677): dicoti più, che noi facciamo vie miglior
guastare; però bisogna reprimerli, e dicoti che sopra di loro viene el flagello.
aspetta che elli manda e rimanda; e dicoti che se tu non ti guardarai,
io t'ho messo qua il crucifixo e dicoti che nessuno mai contradice a questa fede
poniamo che. lla porta fosse aperta: dicoti che perché tu fossi rechiamato, pur
di cipressi e piantate rade di ulivi, dicoti che ho trovato il sofista giuliano ancora
ch'io lo facessi con lei; e dicoti che sì dolce le parve che rimedire
, che s'erano sfidati, e dicoti ch'ognuno ha perduto e nissuno non ha
s. bernardino da siena, 470: dicoti che 'l dormir tuo [o vedova
. plur. bot. ordine di piante dicoti ledoni archiclamidee, per lo
isbon- zolato, mi domandi tu? dicoti: isbonzolato è questo... e
de'mortali. passeroni, 2-164: dicoti, o lettore, / ch'è sciocchezza
, eiaculare. aretino, 20-161: dicoti che come l'arai messo in dolcezza coi
) [rezasco], 2-231: dicoti ch'io non mi voglio fare stendardiere.
: certo questa è buona derrata. ma dicoti che non ci sono se non io
: oramai ho rotto il ghiaccio; e dicoti che ti ringrazio molto dell'ultimo tuo