perugini per loro alterigia mai si vollono dichinare ad alcuno accordo. landino, 113 [
(disus. e letter. dechinare, dichinare, diclinàre), intr. abbassarsi
). giamboni, 67: non dichinare alla bellezza della femmina il cuore tuo
tutti e'baroni del mondo si doverebbono dichinare e dare omaggio sì come a imperadore
,... non si volle dichinare all'ubbidienza della chiesa. g. villani
gran ragione, e non mi volevo dichinare; perché pensavo, se io mi
l'ora del tempo, cioè il dichinare del dì, e 'l cominciare della
poi lo vidi partire, e al dichinare d'uno poggio io lo perde'di veduta
cosa tirata in prospettiva, per lo dichinare che fa. montale, 97:
prospet tiva. dichinare e deriv., v. declinare e
cosa tirata in prospettiva, per lo dichinare che fa. milizia, ii-301:
la vostra canoscenza / che vostra alteza degia dichinare; / per dio, intenda /