/ che tu mi meni là dov'or dicesti. cino, iv-153 (11-2)
idem, ii-8-128: assai cose crudeli dicesti in quei giorni... che ora
robbia, 1-309: quanto a quello mi dicesti la notte, ch'io gli ricordassi
., 2-43: poiché tu lo mi dicesti, non fui ad agio; e
, come pochi minuti prima, tu dicesti: « allora la nonna perché non
non dite poi: tu non mel dicesti; o l'andò o la stette.
assai vario da quello / che tu dicesti, è il nome ond'io m'appello
ricorda bene, cosimo, voi mi dicesti che, essendo io dall'uno canto esaltatore
in quel colore che per eclissi ne dicesti rivolgere, maturandosi le tue bocciole,
, / tu sarai ben, come dicesti, errante. tassoni, 1-23: perché
essere contro, quello che della cacciagione dicesti, che rimane a quel che la
. boccaccio, vii-225: come tu dicesti: 4 ecco l'ancilla', /
, / ai quali tu del mondo già dicesti: / 4 voi, che 'ntendendo
quel che del nibbio e della cercere dicesti. ardimento solo è quella cosa che
ringraziato sia dio, che pur lo dicesti. redi, 16-i-28: passavoga, arranca
iddio per la parola / che non dicesti: ed or dentro ti clama.
dalle parole vostre, dove voi mi dicesti che nella guerra, che è l'arte
federico ii volgar., 1-14: dicesti ancora che, fuori della forma comunalmente
conclusione. e tu che gli dicesti? campanella, i-64: in
il comune di roma, quando tu dicesti allora ch'eri contento della morte
-lo romeo lo contò apunto. -ben dicesti, -disse l'amico. lapo gianni
quel che del nibbio e della cercere dicesti. alberti, 116: quale stolto cercasse
eumeo, questa parola cordogliosa / assai dicesti. -figur. soderini,
credi / quelle parole che di lui dicesti. pulci, 1-60: l'abate in
l'atride dalla crocea chioma, / « dicesti, o donna, giustamente. io
rane /... / l'ire dicesti e le battaglie insane, / esci
quella poveretta le crudeltà che tu le dicesti. 8. dir. crudeltà
individui. svevo, 6-466: tu dicesti di aver temuto di essere entrata nella
guardare, e per cessare suspezione, dicesti di volere abitare con marco lepido?
carducci, 286: canzon mia, che dicesti? / troppo è gran vanto a
alfieri, 6-125: oh! che dicesti? / sul muso un tal rimprovero?
, ii-549: tu deliberrai israel, come dicesti. romanzo di tristano, 250:
di durata eterna, però che tu dicesti: a qualunque ora voi ne mangerete,
si dichiara per le tue parole, che dicesti più volte: io voglio piuttosto ch'
quella poveretta le crudeltà che tu le dicesti. b. cavalcanti, 24: in
delfino, 1-288: solon, ben mi dicesti /... / che arrogarsi
/ che tu mi meni là dov'or dicesti, / sì ch'io veggia la
l'arco e gli strali, a me dicesti, / e scocca. settembrini,
/ col qual maturo ciò che tu dicesti. -iron. b.
12-61: e: -in mal punto il dicesti, indi riprese; / il tuo
di te io so ciò che tu gli dicesti. s. bernardino da siena,
ostello. capellano volgar., i-49: dicesti che amore non disceme ischiatta, ma
, 1-309: quanto a quello mi dicesti la notte, ch'io gli ricordassi
subito drizzato gridò: « come / dicesti? egli ebbe? ». boccaccio,
sitibondi l'acqua della pietra; e dicesti loro, che entrassero e possedessero la terra
uomini. machiavelli, 364: voi mi dicesti che, essendo io dall'uno canto
vi-269: in quella parte là dove or dicesti, / sanza consiglio molto esaminato /
v-25: ser mariano mi disse tu dicesti si mandassi per la cornamusa e pel
pirandello, ii-369: ma una volta mi dicesti che era un... dicevi
s. maffei, 331: eseguir quanto dicesti / sarà mia cura ed ecco,
è il liofante, / che tu dicesti di serbare intero? ». / «
moltitudine della tua via, e non dicesti: io poserò; tu trovasti la vita
, sig. sarsi, quando voi dicesti che 'l telescopio illuminava, voi voleste
. baldovini, 2-81: non mi dicesti / che i diavoli son qui fidecommissi?
inf., 10-69: come / dicesti? egli ebbe? non viv'egli ancora
ferocità. capellano volgar., i-65: dicesti che alcuna volta nasce acertello sì valente
berni, 21: - pur lo dicesti, che te caschi il fiato! /
volgar., vii-492: o tiro, dicesti: io sono di perfetta bellezza,
non lo sapessi, e non me 'l dicesti? boccaccio, 11-2 65: io
, / tu sarai ben, come dicesti, errante, / se tu credi acquistar
volgar., ii-158: là ove dicesti la garrissa delle femmine sa celare solamente
mi facesti, o pallante, che mi dicesti che non ti git- teresti alla disperata
giurasti per te stesso, ed a'quali dicesti: io multi- plicherò la vostra progenie
. grandezza. guadagnoli, 1-i-69: dicesti che le donne han piccol naso;
buonarroti il giovane, 10-933: -voi mel dicesti voi, s'io glien'ho data
cartaio, xxi-n- 973: che gli dicesti? / che non tastate guado / a
della previdenza di più altre impacciata esser dicesti, con esperienza provar voglio. d
degli uomini sollecito e, come ci dicesti, perturbato. tomitano, 397:
dopo la tua lettera in cui mi dicesti che eri stato incomodato, sono inquieto.
sorgesti; / e la gloria dicesti / de le nefande stragi, e da
. dondi, 237: già me dicesti più volte infidele / de la promessa e
: / « erminia », mi dicesti, « ardi d'amore ». soldani
sposo infinto e mordace, e che dicesti? monti, x-5-71: paventoso abbandonai
infroire? baldovini, xx-x-422: non dicesti voi dianzi / che fra mene,
che tu mi meni là dov'or dicesti. passavanti, 48: io ricco,
1-30: certo prima credea / che dicesti per voler delezare. / io sì me
; materasso. latini, 3-73: dicesti che dopo cena ti volei rimondare e
194: senza aiuto di straniere genti / dicesti già che a liberar bastante / eri
mortai non lice; / tu la dicesti, amando, beatrice. -in
inf., 10-69: come? / dicesti « elli ebbe »? non viv'elli
! seneca volgar., 2-116: tu dicesti: io non posso avere il mio
. magalotti, 15-396: in mal punto dicesti... che rosana era tua
/ le marze appunto che tu mi dicesti. = deriv. da marzo1
/ col qual maturo ciò che tu dicesti. boccaccio, viii-3-41: percioché essi
, 1-ii-13: a questi giorni tu mi dicesti che egli s'era acconcio per un
quello che io ti dissi quando tu mi dicesti che buffalmacco si dilettava de'savi uomini
così amorevoli che nel partir suo gli dicesti che egli medesimo, che pure è
inferma mente: / -erminia, mi dicesti, arde d'amore. oliva, 573
nel mezzo di loro, signor mio, dicesti 'pax vobis ', signore,
che tu mi meni là dov'or dicesti, / sì ch'io veggia la porta
particulare etiam minimo, perché così mi dicesti essere il desiderio vostro d'ogni cosa
misericordie tue e della verità che tu dicesti al servo tuo. -meno squisito
. boccaccio, vii-225: come tu dicesti: 'ecco l'ancilla ', /
. cicerone volgar., 4-97: dicesti che poco prezzavi il morire, perché io
polverosa. carducci, ii-20-227: tu mi dicesti d'un aiuto che avresti fatto mandare
. alberti, 390: della moneta dicesti voi?... -che bisogna dirne
rispose il savio seneca, imperoché tu mi dicesti volermi mostrare una tua casa, hai
/ le marze appunto che tu mi dicesti: / ma non so poi s'e'
non vennon quei nocciuoli / che tu dicesti ch'ei sarebbon rossi. g. b
tutta col cuor rivolta al sommo sole / dicesti allora: « ecce ancilla domini »
umiltade al sen ti corse / e poi dicesti: « ecco di dio l'ancella
alfe, omeghe ed ogni altro che dicesti. guasti, iii-94: cia3 3
in quello: « tu a costui vivo dicesti male; ed ora di lui morto
che tu mi meni là dov'or dicesti. arrighetto, 217: io riprendo li
, 13-21: come va? orrendamente dicesti ma certo c'è chi sta peggio.
delle scarlatte graziosissime, ma tu mi dicesti gialle o verdi. io non osai
: d'esser da me offeso già dicesti / come per contra te accusar potria /
denari, senno e fede che tu dicesti? -sono. -le osservanti ancora? -
fatava aparecchiar dicla, / « marta » dicesti « non curar di quella: /
doglia paternale ricapitola questa parola: come dicesti, 'elli ebbe? or non viv'
ser giovanni, 3-68: per certo voi dicesti istamane il paternostro di san giuliano,
/ che tu mi meni là dove or dicesti. a. pucci, cent.
. cicerone volgar., 1-440: dicesti che poco prezzavi il morire perch'io
. pananti, i-309: ma non dicesti che volevi fare / una fortuna da stordir
io non lo sapessi e non me 'l dicesti, acciò ch'io perseguitassi con allegrezza
, dite a costui quanto a me dicesti ». floro volgar., 34:
degli uomini sollecito e, come ci dicesti, perturbato. nardi, i-190: il
e giosafatte, 85: perciocché tu non dicesti a piacere di mio padre, ebbi
darvi dentro, con austero viso / dicesti e co la placida tua pace: /
frugoni, i-7-60: lèvati: assai dicesti: e poi che grazia / e
che tu mi meni là dov'or dicesti, / sì ch'io veggia la porta
volto mio porto dipenta / da che dicesti far da me partita / qual far
iv-4-145: purtroppo lo svenimento che mi dicesti sopravvenuto al caro nostro amico mi era
. pascoli, 621: solon, dicesti un giorno tu: beato / chi ama
onore e 'l pregio / che mi dicesti allor ch'un giorno avrei? g.
b. giambullari, 7-99: qui me dicesti ch'io dovesse darti / quella lettra
ai quali tu del mondo 'à dicesti: / « voi che 'ntendendo il terzo
s'intendono. monti, 16-69: che dicesti, o patroclo? in questo
e di quelle candele che tu saviamente dicesti, e ti confesso che, per una
i'fussi / una giovenca. -tu 'l dicesti a punto. marino, 1-4-148:
modo mi tenga teco; tu mi dicesti che io non vi mettesse sale punto,
son pur li pargoli, come tu dicesti di sopra, ma sono molti altri c'
, iv-37: sì come tu medesimo già dicesti, la tua città è piena di
che infino allora che tu me 'l dicesti, mi ficcasti un quadrello nel cuor mio
la farei rendere; / che tu dicesti ch'io ti donai quella / per questo
volta al sommo sole, / dicesti allora: « ecce ancilla domini
, riprova. graf 5-871: tu dicesti: giuro! / ed io ne feci
sia, gabriello, di me co'tu dicesti ». -con riferimento a divinità
l. strozzi, 1-92: -anzi il dicesti, / servo poltrone. -odi,
vergogni? / in questa forma non dicesti ieri: / tu credi forse ch'io
con doglia paternale ricapitola questa parola: come dicesti, elli ebbe? or non viv'
da te poco di sopra e che tu dicesti riserbare a questo luogo. aretino,
che tu mi meni là dov'or dicesti. busone da gubbio, 1-202:
risata. aretino, 20-302: -non dicesti a l'amico del termine, che
carducci, ii-8-128: assai cose crudeli dicesti in quei giorni,...
quella poveretta le crudeltà che tu le dicesti. -e io vi dico, in quello
m. cecchi, 1-1-440: -non mi dicesti voi che quel maestro / da siena
testimon di quanto / alto allor mi dicesti, ruppe in applauso e in pianto?
mio, le quali per tua cortesia dicesti che piacquero; ed in essa mi preghi
uno stidione: 7 lei, che dicesti arciera / dira'la stidioniera:
capellano volgar., i-41: quel che dicesti che, per ischifare fatica, volevi
. boccaccio, vii-225: come tu dicesti: « ecco l'ancilla », /
fa le persone dotte, / quando dicesti: « secol si rinova; / tornagiustizia
in sembiante, / devrò », dicesti: « or vienne, e se fra
giesù pietoso, / per te muoro, dicesti, e morir oso / lieto e fra
la nobiltà della patria, rispose: « dicesti a vero: ned io arei acquistato
me linguamortai non lice; / tu la dicesti amando beatrice. / così di sfera
volere è d'ambedue: tua bocca dicesti d'andare a montorio! cronaca di isidoro
a un zembo e zoppo: « ben dicesti ch'io veggo male quan
col cuor rivolta al sommo sole / dicesti allora: « ecce ancilla domini ».
! » montale, 9-28: ma tu dicesti solo / « prendi il sonnifero »
far sopramercato, quantunque non me lo dicesti. muratori, iii-137: cose tutte
: elli sospecciò e disse: « perché dicesti così? » dante, purg.
i-482: tu de'miei doni ti dicesti occulta sottratrice. 2. ant
sangue de 'l capo, come mi dicesti ha sconto tutte le offese!
/ col qual maturo ciò che tu dicesti. a. pucci, cent.,
fare stordire. pananti, i-309: non dicesti che volevi fare / una fortuna da
tua frase, una frase che mi dicesti subito dopo il nostro primo incontro:
drizzato, grido: « come? / dicesti 'elli ebbe'? non viv'elli ancora
grazioso ». ibidem, 1-i-460: sì dicesti [s. marco] senga rio
martello, 6-iii-470: massimo, tu il dicesti, è giovinetto, / ed inserito
percepibile. saffiotti, lxxvi-167: non dicesti nulla: io sorrisi tenuissimamente.
. monti, x-4-369: uopo è, dicesti, / uopo è dar morte a
li servono di sognavi, quando tu dicesti, che ci era più trappole che topi
: giovanni, se io intesi bene tu dicesti dianzi che ti trovasti a operare assai
quel che a te né ad altri / dicesti mai. = voce dotta,
, né meno. -traditorissima! -pur lo dicesti. - arciribalda! bruno, 2-37
nozze, al bel mangiare, / quando dicesti: « fate ciò ch'el dice
b. cerretani, 2-45: tu dicesti il vero dianzi, giovanni, che la
oro. soldati, 2-531: « me dicesti che era impossi- ile, sì,
una carneficina. pulci, 26-121: dicesti ch'era il sangue che versava / e
tu sei,... quando mai dicesti che lasciassi il tal vezzo o non
a un zembo e zoppo: « ben dicesti ch'io veggo male quando io