. seneca volgar., 3-75: diam noi a'fanciulli le brievi sentenzie per
: / ecco 'l porto, appro- diam là. carletti, 104: portano le
libertà. pulci, iv-31: noi ti diam la corona, e 'l manto, e
cerimonie, ognun a caso, / e diam le bocconate lente e flosce.
9-618: gli abbruciam, gli ucci- diam: siam noi boiesse? 6
/ appresso al muro, ché non diam sospetto / a chi passa; e guardate
, ognun a caso, / e diam le bocconate lente e flosce. vico,
cerimonie, ognun a caso, / e diam le bocconate lente e flosce. carletti
venga a noi femine, da che diam fede a le ceretanarie credendoci avere gli
scorci, mille contorsioni, / e noi diam lor l'acqua della regina. oriani
1-5-28: signor anseimo, se ambedue vi diam tanto incomodo, incolpatene la soverchia cortesia
venà dunque mai dì, che ci diam per vinti? bar etti, 2-403:
una sciagura le spalle fuggendone, non diam di petto in un'altra scontrandola.
; ingannevole sogno al quale noi pur diam sì gran prezzo, siccome le donnicciuole ripongono
il giovane, i-277: farmacopoli a noi diam lo sciloppo / ben spesse volte che
cerimonie, ognun a caso, / e diam le bocconate lente e flosce. siri
nostro lardo. / farmacopoli a noi diam lo sciloppo, / ben spesse volte
e macchiate, / perché con esse diam sì gran frugate, / ch'ogn'uc-
venga a noi femine, da che diam fede a le ceretanarie credendoci avere gli
, / ch'a gitto sempre in tanto diam di loco. bibbiena, xxi-1-119:
imaginarie. a. cattaneo, ii-78: diam a dio almeno la gioventù immaginaria.
incultura. roberti, xi-102: diam l'onore principalmente all'amenità dei libri
gonfior, cui volgarmente / il nome diam d'ingravidatura. = deriv.
g. gozzi, i-12-168: noi diam sempre allo stomaco pastura, / e
: del prete abietto non ce ne diam per intesi: stringiamoci al buono; amiamo
perigliosa troppo / è l'avventura dove diam di intoppo. grazzini, 4-277: io
alfieri, 8-270: scambio or vi diam, per l'aristocrazia, / la
in ogni loco, / donne, come diam noi col trespol nostro, / menatelo
poeti ed operai, / tutti ci diam la mano: / duro lavor ne gli
[l'incantamento]; / an- diam, ch'io l'ho a man salva
quanti cinquecento sparte / non darìan, li diam noi, ma un po'più mansi
opera la natura, a cui noi diam nome di maestra, essendo semplice manuale
pensiamo alla salute / de'buon scrittor diam loco alle saette, / vadano in sprazzi
, /... / ne diam la colpa all'olio, al sai versato
, poeti ed operai, / tutti ci diam la mano: / duro lavor ne
: che facciam nui che non li diam soccorso? / ché non siam contra amor
ingorde, / alle oblique e restie non diam quartiere. d'annunzio, ii-557:
diodato, / ch'ai patibul an- diam pel malefizio. musso, ii-191: io
popolo e di amorosamente serbarcela fresca ci diam quel la cura che del
1-xx-123: pieni di queste memorie, diam di piglio animosamente alla guerra. -cominciare
: pillottiam lor la pelle: / diam lor la fiamma a'piè. d.
; ingannevole sogno al quale noi pur diam sì gran prezzo, siccome le donnicciuole
primo a risentirsene. roberti, xi-102: diam l'onore principalmente all'amenità dei libri
pelli sgrondate. per metterle a caldo, diam fuoco alle caldaie; ma si sta
ingorde, / alle oblique e restie non diam quartiere. -senza quartiere: accanitamente,
. bettinelli, 1-i-94: tra i dottori diam luogo a quel piacentino...
è necessario. /... / diam lor patente di referendario: entrin questi
, ingannevole sogno al quale noi pur diam sì gran prezzo, siccome le donmcciuole ripongono
la porta rertusa / ce n'an- diam questa mattina / sanza più far riposa /
reservo. caro, 2-593: an- diam per mezzo de'nemici e de l'armi
e gale e cari / doni che diam, carezze a lui facendo. c
. buonarroti il giovane, 9-458: diam la vista a costor ritornatoli / dalla
avrà letto; / perché n'an- diam incontr'al sollione, / fittol in un
, sono calici d'insopportabile amarezza, e diam subito nelle rotte, in furie d'
. g. gozzi, i-12-168: noi diam sempre allo stomaco pastura, / e
l'altro di berretta / e che ci diam del vostra signoria. parini, 677
scorci, mille contorsioni, / e noi diam lor l'acqua della regina, /
non poco alla scrollata / che noi uomini diam, dopo pisciato. 2
. - non furia. - an- diam noi a seconda? -non me ne intendo
che man- vizio sogdomilico. diam dal pasticciere? / la mi farebbe un
: finiam, di grazia: noi ci diam per vinti / dai tuoi mistici oscuri
popolo e di amorosamente serbarcela fresca ci diam quella cura che del terzo piede che non
alla salute / de'buon scrittor, diam loco alle saette, / vadano in sprazzi
9-618: dicon che cogli strali / noi diam lor le ferite, / trapassiamo loro
. seneca volgar., 3-325: diam loro [agli infanti] la poppa a
sogno; ingannevole sogno al quale noi pur diam sì gran prezzo, siccome le donnicciuole
pel suosoccorso / nelle nostre miserie. ma diam luogo / alle pedate sue tratti in
boschi? forteguerri, 22-17: ve- diam ripieno / il ventre de'mosconi di vermetti