abituro / desta amore a chi asilo gli dié. manzoni, pr. sp.
accesa al suo sposo diletto, / dié con tanti sospir... /.
. d. bartoli, 40-iv-215: lor dié pagato un eccellente maestro di lettere,
reggere alla vergogna,... si dié la morte. = comp.
malignità ricca di grazia, [voltaire] dié la grande battaglia alle superstizioni.
sbarbaro, i-89: un'alberella si dié in collo al vento, monelluccia che
ii-22: né per tutta la vita dié mai più pace a quel cuore agitato da
all'amabile fiorita / stagion la rea dié loco. l. bellini, ii-60:
., con una gran dota gli dié per moglie. idem, dee.,
, aminta, 1295: tirsi mi dié notizia intiera / de'suoi secreti ed
tasso, aminta, 1925: tirsi mi dié notizia intiera / de'suoi secreti ed
artiglieria dalla fusta di giovanni soarez, che dié la vittoria a'portoghesi. monti,
per ogni foce. / la misura li dié, la qual non varca; / la
. l'alfeo / arretrò tonda, e dié a lor passi il guado. manzoni
botta, 6-i-117: il governatore aspreggiato dié dal canto suo l'esclusiva a sei
assaggiato, e però neuna cosa ci dié sapere di sapore, se no esso
egli fu tra brine involto / che dié il frigio pastore a citerea. magalotti,
che solimano, a cui molto oro / dié per tal uso, gli arabi assoldasse
ariosto, 43-47: mal consiglio ti dié melissa in vero, / che d'
esiliato. compagni, 2-17: dié l'entrata a gherarduccio buon- delmonti,
, 2-2-130: vivacitade e brio / vi dié natura, e avvedutezza in voi /
banbascino. item xxm soldi che si dié nel bambascino di mona moschada. sassetti
che noi gli demmo in guardia, dié l'entrata a gherarduccio buondelmonti, che
zonta. forteguerri, 10-49: e lor dié bando da tutta la franza, /
faville; / così de'colpi gli dié forse mille. idem, 14-52: ed
dietro in una sua cella, e dié loro bere e mangiare quantunque e'vollero
un giorno sentire la bastonata che arrigo dié loro. baldini, 5-25: guai
teti in mezzo /... / dié principio al lamentar. foscolo, 1-289:
lo stoppino. collodi, 250: si dié a fuggire attraverso gli alberi della foresta
sincera / mente l'amai, ti dié non battezzata. campanella, i-123:
bisogno a loro, per insino come si dié dare becare alle galline, si che
becco delle ron nel figlio dié di becco! ». aretino, 1-154
letto, e con molta dolcezza le dié la bene andata, e tor- nòssi
d'ercule, che forse / li ne dié cento, e non sentì le diece
umani / ne l'alto ciel non dié perfezione / al lor giurar. =
piazza; et un altro udendolo, li dié una boccata. 5. locuz.
, 212-14: allora in testa gli dié tal'iscorta, / ched ella 'l mise
alla piena esecuzione del concilio, e dié loro l'autorità opportuna. d. bartoli
di certi libri d'agricoltura, si dié a bonificarli, concimarli a dovere [i
suggetto d'imputazioni e di cartelli, ne dié in orribili smanie, e gran premi
scellerato aggiungendo al sacrilegio lo scherno sei dié a voltolar fra le mani, e brancicarlo
facesse il bisogno, il buon brigante gli dié di piglio, e...
per diliberarsi dalla costui seccaggine, gli dié il suo luogo. casti, 9-101
brine / tenere e fresche, e dié lor polso e lena? boccaccio,
, 23-219: se sospirò quando il ti dié: fece il viso brusco, credette
fiume era precipitoso e profondo, gli si dié per traverso una bufera di vento,
medesmo vestir ch'ella avea quando / le dié la caccia, e poi la prese
: ma fra tutti uno solo non si dié / che mi offrisse una tazza di
cagionevole nei primi anni e linfatico, dié a temere per la sua vita;
a leva il pose, / e gli dié volta. marino, 350: il viperino
dalla dea necessitade, che gli dié de'calci, se rimosse da
può calzare opportunamente la sentenza, che dié quel famoso principe. algarotti, 1-236:
: inutilmente il direttissimo della notte mi dié l'insonnia fanciullo; e morirò nel
di s. jacopo; e gli dié patente di viceré, luogotenente e capitan generale
secchia, e vedendone il fondo si dié della mano nel capo e se ne
chiamavansi 1 cavalieri della morte, e dié per loro capo il figliuolo. g
250: lo scimmiottino... si dié a fuggire attraverso gli alberi della foresta
del solito, finché il vino gli dié al capo e fu obbligato di andare
lode / della madonna, che ti dié quel padre / cappuccino? garzoni,
/ mostrava lo schiaffo che berto gli dié. verga, 3-43: i confratelli si
; / sì vuol chi lo ti dié. buonarroti il giovane, 9-151: hai
antico, / poiché nice mirò, dié varco al pianto, / e '1 fulgido
: credo che lo ringraziasse perché li dié di spalla, e non di quella punta
xxiv-971: salito in un banco vicino, dié segno che volea ragionare. il credito
bel rapirmi sento / che natura vi dié. alfieri, xiii-44: d'appio
: combattendo con gostantino, sì gli dié un colpo per sì gran forza,
in salvo trar: / tre mi dié di sprone e briglia / pe '
sep., 239: ed a giove dié dàrdano figlio, / onde fur troia
di cintura, perché nostra donna gli dié la cintura sua quando n'andò in cielo
corpo e d'alto / ardir, dié volta, e si ritrasse addietro.
così dolce ostello, / maria mi dié, chiamata in alte grida. idem,
. tasso, 17-62: e ti dié l'ire ancor veloci e pronte, /
davanzali, i-154: il suo testamento dié molto da dire, avendo onorato di
? salvini, 5-101: e sette dié, dell'aure più veloci, codute cagnolette
il re de'sepolcri, e spaventato / dié un alto grido e si gittò dal
bel rapirmi sento / che natura vi dié. monti, x-3-296: fiso / tenea
sbarbaro, 1-89: un'alberella si dié in collo al vento, monelluccia che
questo mondo, a cui la natura dié podestà di toccare, di muovere e di
molette! ma il canonico non se ne dié per inteso, e continuò il suo
uomo spietato / pur un segno non dié di mente umana. / forse cambiò color
dell'ore, interdetto e confuso, dié dentro a gridare che la toscana era andata
, / così malcauta, a pinabel dié fede. guicciardini, 74: mi persuado
! ». / ed io le 'l dié, piangendo a lo commiato, /
ebuma anchise / diede (quando lor dié comiato alfine) / a la sibilla ed
i sì vuol chi lo ti dié. 8. rifl. distribuirsi
, 302-8: i'so'colei che ti dié tanta guerra, / e compiè'mia
altri, cui disio simil compunse, / dié nome eterno al mar col suo morire
. a sue spese una barca, la dié a condurre al piloto dell'infelice nave
trascende, / fece li cieli e dié lor chi conduce. buti, 1-212:
conduce. buti, 1-212: 'e dié lor chi conduce '; cioè perché
per que'credendo al re piacere / gli dié il confetto, che lo scricto conta
i-277: tal fu l'esempio, che dié appunto il re davide, il
. compagni, 3-16: il cavaliere dié gran conforto a'cittadini di quelle due terre
la sua confessione,... gli dié congedo. metastasio, 1-8-103:
gonnella per toste, tale che gli dié il mal verno. 3.
m. villani, 2-28: gli dié la figliuola per moglie, ingannando la
, / fu al primo consiglio che dié cristo. d. bartoli, 13-2-50:
fuggire; / il primo colpo li dié d'uno stile. -consiglio comunale
: al sonoro flagello ed alle briglie / dié di piglio minerva, e senza
l'ebuma anchise / diede (quando lor dié comiato alfine) / a la sibilla
jopa crinito. monti, x-2-107: dié lo scudo, dié l'asta, e
monti, x-2-107: dié lo scudo, dié l'asta, e già guerriera,
fiore, 200-14: amor trovai che mi dié gran conforto / co l'oste sua
, / ma il ciel forze lor dié più che mortali / da sostener la
avendo più che ribattere del suo si dié vinto. manzoni, 100: il voltaire
: item vi soldi e vi denari, dié renaldo de la porta, in mele
tu sai, perché tai crolli / dié dianzi il monte. petrarca, 197-7:
un grave crollo. tasso, 18-82: dié la torre a quel moto uno e
[saetta] per cui l'apro calidonio dié l'ultimo crollo. marino, 330
ariosto, 42-9: cadde, e dié nel sabbion l'ultimo crollo / del
, purg., 21-37: sì mi dié, dimandando, per la cruna /
sorella. / tal risposta mi dié subito al cuore, / ed ah,
anni di galere e d'esilii, ci dié la fosca figura di francesco cenci,
un petrone simile a quello dove iddio dié la legge a moises; ma è più
, 23-18: poi di menarsi dietro gli dié cura / i duo cavalli.
soldi e 11 denari che si dié in pano cura tura. =
si volse all'aiuto, tutta si dié alle mani delle sue damigelle, e
diffinitiva, fra tutti coloro, / gli dié di vincitor la precedenza. goldoni,
a poco a poco in riverenza passando dié occasione alla deificazione. a. verri,
, / che accusato l'avea gli dié per servo. a. verri, ii-217
., 1-304: aristotile, il quale dié a quest'arte molti aiuti e adornamenti
guarini, 44: a che ti dié natura / ne'più begli anni tuoi /
preda a le sue triste cure / si dié colombo,... /.
di molto tormento, / che le dié la giustizia, ella depose, / a
in custodia. anguillara, 2-196: dié la cesta a tre vergini in deposto,
e del depresso loco / che natura ci dié. 3. disus. inclinato
angiolieri, 37-14: e sì mi dié ancor ferma speranza / che di qui
, / così malcauta, a pinabel dié fede; / e d'aiutar la donna
, gioacchino rossini e giacomo leopardi, dié anche i due massimi tipi della diversa
qual si stava attento, / gli dié di grappo, destro come un gatto,
dell'arte, e ciascuno al suo mucchio dié il fuoco, e in esso a
liberò i fedeli e feceli contadini, e dié loro l'estimo e le gabelle come
alta virtude immensa: / quanto al corpo dié meno, / ne l'anima diffuse
, purg., 21-39: sì mi dié, dimandando, per la cruna /
pietade. / ei fu, che mi dié morte: / e vien qui sol
, 256: donna, a torto ti dié l'etate antica / titolo di pudica
, 1-304: aristotile, il quale dié a quest'arte molti aiuti e adornamenti,
onde lo re, notando le parole, dié d'indugio al giudicio all'altro
/ alle amene sembianze eterno regno / dié nelle genti; e per virili imprese,
uomo spietato / pur un segno non dié di mente umana. accetto, iv-145
per distrur tante genti a quante vita / dié il tuo poter? manzoni, 387
: questa è la pianta che le dié i beati / fior ch'ella colse,
, 1-49: lo duca mio allor mi dié di piglio, / e con parole
la città di laurento per paura gli dié in mano gli esecutori di quella morte,
andrea da barberino, i-iio: egli gli dié [al serpente] in sulla testa
patti distesi / salvoché in perpetua si dié prato, / e fu per gara,
galantuomini, de'quali uno gli ne dié una sì gentile e gorda, che
te e li tuoi a troia che dié perire e venire meno, la porta alla
, 1-177: piacque a chi me lo dié di chiamallo a sé, con buon
balbo, i-80: costantino... dié il malo e troppo seguito esempio di
quasi a dare ragione (e la dié per qualche tempo incondizionatamente) a cartesio
il padre mio / per consiglio ne dié... /... che
attizzato dal lungo infrenamento della mortalità si dié tutto a compensar la paura sfrenatamente godendo
simile. bergantini, 1-227: ora gli dié sembianza / d'infundibolo; e la
. abriani, 1-170: chi già dié vita a gl'insensati marmi, / insensibil
ogni condimento. campailla, 15-58: dié di natura al latte arte divina / sei
paffuto / salutò re e sì gli dié corona. carducci, iii-3-119: [il
opportunità e di giustezza, insorgimento che dié men bagliore e fece men rumore del
: l'attentato dell'orsini... dié luogo ad una rinnovata stretta di severità
i-54: machinando inusitati ponti, / dié fuga ai mari e gli converse in valli
alamanni, 1-43: se 'l ciel vi dié d'ogni altro cavaliere / di forza
inf., 25-33: glie ne dié cento e non sentì le diece. ordinamenti
le brine / tenere e fresche, e dié lor polso e lena?
nobile liberalità mi lasciò vedere e mi dié agio a minutamente cercare nel suo palazzo
sentendo il signore il caso, subito mi dié licenza. caro, 12-i-56: son
sua vita verso l'ordine, che gli dié gli istitutori, quei legami di consuetudine
, 1-ii-412: con quel celeste fuoco egli dié vita / alla figura d'impastato limo
tessuti sani della linfa sta dié a temere per la sua vita; che
4-3-510: l'un di loro gli dié bere un piccol nappo che si portava,
quando si venne a partire, li dié un palla di prezioso licore, che li
iii-14-232: alla favola pastorale... dié gli esemplari della sua doppia forma pur
consistenza, cessarono i cataclismi fisici, si dié luogo ai politici e gli uomini fluttuarono
che solimano, a cui molto oro / dié per tal uso, gli arabi assoldasse
30): gli occhiali a'loschi e dié la croce a zoppi, / le
, e lungi / da chi vita ti dié, lubrici i vermi / roderan.
trista età d'ira feconda / cui dié nome la rabbia ghibellina. berchet, 74
], 37: ser zuan di stefani dié dar..., per luminaria
fin... / alla tedesca poesia dié loco. -rendere possibile; non
il suo ricciardo ». e qui dié loco al pianto. alfieri, xvi-93:
. tasso, 16-34: poi che dié vergogna a sdegno loco, / sdegno guerrier
poco / cedendo, al tempo mattutin dié loco. de sanctis, ii-n-68: quando
: quando ivi fu giunta, / dié loco ogn'altro, e si restò soletta
nel mare che per molti giorni non dié luogo di venir navi. manzoni,
mia più tenera giovaneza, e mi dié prima occasione e ardimento di correre questo
che son quelli nei quali il becque dié la misura di sé stesso, prendono il
: machinando inusitati ponti, / dié fuga a'mari e gli converse in valli
/ raggi accesi di bel foco, che dié moto a quell'eletta / sensitiva machinetta
maccello. capuana, 3-289: si dié a correre come un matto per prenderla e
le braccia e'piedi, tanto le dié per tutta la persona pugna e calci
/ la maculosa pantera / cui l'amore dié per sorella / una nudità constellata /
e di polpe / che la madre mi dié, l'opère mie / non furon
, ii-2-79: fatta madre da marte, dié alla luce romolo e remo.
d'un candore innocente, / cui dié giuno nutrice il divin latte, / o
: temete iddio »; questo vulgarizzamento dié origine al dettato. -avere apparata una
, cent., 12-17: il qual dié poi tanta briga e travaglia / a
vizio. manni, 1-86: altri dié malaccortamente il cognome de'serpetraccoli a francesco
, / così malcauta, a pinabel dié fede. marino, 4-134: tu
caldo, / che il buon viaggio dié allo stare allegra. bacchelli, 15-65:
/ bestemmierà la maledetta sorte / che gli dié in guardia il passo de la morte
e'si partì, eh'a gan non dié la morte. ariosto, 115:
tasso, 14-588: la fortissima donna non dié crollo; / ma, malgrado di
avvinse una malìa / a cui non dié il temuto nome, amore. molineri,
tutti gl'italiani / e di pecunia dié lor mala mancia. -di prima mancia
la gemma più bella d'anfitrite / dié manico elegante ove il colore / con dolce
23-18: poi di menarsi dietro gli dié cura / i duo cavalli, un carco
conte giordano, / con ottocento cavalier dié loro. leggende di santi, 4-318
la causa n'era, / tolse e dié in mano al duca di bavera.
sguaiata / a cui del male e ben dié in mano il freno / la turba
con nobile liberalità mi lasciò vedere e mi dié agio a minutamente cercare nel suo palazzo
vostre. morone, 243: a me dié il carco / sataniel il parentado e
pria sembrò un camossone marmotteggiante allor che dié conto della sua dignità simoniaca.
in denari, i quali denari si dié in uno porcellino per dispesa de la casa
mocca (maschera anche quella), si dié a manipolar commedie così dette napoletane.
: la scoperta dei codici antichi gli dié [al quattrocento] maschera greca e latina
altro. de sanctis, 7-570: dié fuori [niccolini] il nabucco- donosor
carducci, iii14- 28: l'ariosto dié la prima commedia regolare quando in europa
, e perché ogni materiale intelletto il dié comprendere. tasso, 11-ii-370: per lo
d'ercule, che forse / li ne dié cento e non sentì le diece.
. b. davanzali, i-218: dié potestà ad uomini stati consoli di tenere
che l'ebbe, col mazzapicchio gli dié tale in su la gota, che s'
s. v.]: 'la si dié del mazza- picchio in testa ':
nello studio e trovatolo tutto solo, dié di piglio al mazzuolo e allo scarpello e
: abbattuto l'irragionevole meccanismo spagnolo, dié al paese una savia amministrazione e lo
non avendo oro né argento, / dié loro cedri e melarance rare. c.
mani del des-vergers, il quale lo dié a stampare nella 1 revue de philologie '
achille, che la madre amica / nato dié in cura al tessalo biforme, /
ch'egli aveva, e nel corpo suo dié un'infirmità che continuamente menava vermini.
1-97: per decreto del comune si dié parola agli sbanditi che catuno facesse suo
al porco nel capo; e non gli dié di sodo, ché la scure schiancì
leggère o d'intendimento mendichissima, si dié ad intendere che il salvamento della sua
volgie e sprona, / più contra lei dié aver sua mente altiera. ariosto,
mercé / a chi vita morendo ti dié. -senza mercé: senza alcun
, rispose, / e la sentenza dié contra giunone. g. m. cecchi
in denari, i quali denari si dié in uno porcellino per dispesa de la casa
notte venuta, ghirardo con felice se dié buon tempo pascendosi del pasto che ciascuno
/ il fallo che sua mestola gli dié 'nel muro che lisciando rafinò. savonaro
metal voce tonante / al celeste pensier dié lode e grido. metastasio, 1-i-329
imbriani, 3-25: morelli... dié di piglio alla tavolozza, a'pennelli
un giorno sentire la bastonata che arrigo dié loro, peggiorandola, a poco a
su la soglia del palazzo episcopale, gli dié della spada per mezzo il petto.
il miccio acceso, questo... dié fuoco e la vampa del polverino.
v-71-117: item vi soldi e vi denari dié renaldo de la porta, in mele
fortuna diede molto mèle, altresì gli dié molto fiele. s. caterina
proposta mostrò egli alquanto di contento e dié segno di miglioranza e, impaziente de'
guardi in viso. la giacinta le dié sulla voce: -vecchia mignatta?..
tosto ella si butta / in chi dié il primo foco a questa mina?
, cent., 35-59: bonifazio gli dié commiato / e crollò il capo,
: la stagione del tempo similmente gli dié buona speranza, conoscendo che in quella
b. croce, ii-1-244: si dié [l'ìmbriani]... tutto
, 1-49: lo duca mio allor mi dié di piglio, / e con parole
gettò in ombra il suo peggio e dié rilievo al mirabile delle passioni e delle
nuda ha di lasciar costume. / dié corpo a chi non l'ebbe; e
peste, che così ripetutamente infestò firenze, dié occasione di sperimentare il valore e l'
santa bandiera e della terra che vi dié vita, ma miseri abbietti sgherri del capriccio
. tasso, 16-34: poi che dié vergogna a sdegno loco, /..
bella, che abbracciollo, / gli dié un bacio e disse: va! /
ingegno il nostro alto fattore / vi dié, guiscardo, è quel raro valore /
bindi, de'frati di canporegi, dié avere per queste finestre fatte per lui
oro dcccxx, i quali dr. mi dié per me a neri ardin- ghelli ex
j e mezo fior., che ssi dié a'sensali e al misuratore. simintendi
spasimo d'amor con gran tormento / gli dié da far qualche settimana / finché poi
spogliatolo infino alla camicia, ogni cosa dié loro, dicendo che più niente v'
. compagni, 1-19: il quale dié modo avere gli atti dal notaio per
berretto / fatto su 'l modulo che dié il prefetto, / ei con iscandalo ti
paolo dente, cittadino d'assai, gli dié moglie la figliuola. -con riferimento
messo al mondo una bambina a cui dié il nome di roma come onorio alla
molce di un popolo / a cui dié il cielo in sorte / noia pallida e
/ la smisurata mole, e tal dié crollo / che 'l terren se ne
bertola, 1-21: in psiche che dié tanta molestia a venere, e tanta
che durò il suo regnare giammai non dié molestia a'romani. cesarotti, 1-xix-282
avea a lato, e con quella li dié di sotto innel mollame per tal forza
fianco. nomi, 8-52: gliela dié [la bussa] mentre egli al fier
1-290: questa è la pianta che le dié i beati / fior ch'ella colse
scuole / tanto apprendeste? chi vi dié tal lume? / l'ozio? la
grazia al fin negolle, / ma dié risposta assai cortese e molle. forteguerri
tu sai, perché tai crolli / dié dianzi 'l monte, e perché tutto ad
un malvagio idolatro della contraria fazione gli dié l'urto al cadere, ma cadde mollemente
/ per passare oltre, al buccicaldo, dié. 3. che riguarda, che
tonde e il fermo suolo / scosse e dié legge a l'uno e a l'
un giorno sentire la bastonata che arrigo dié loro, peggiorandola a poco a poco col
frutti, el cui sapore / si dié gustar, se non del guscio mondo:
messo al mondo una bambina a cui dié il nome di roma come onorio alla
'di piero in morte del padre dié poi più larghi brani il d'ancona.
rozzo e stanco zappator d'avante / dié il mordace scalogno il suo conforto.
: ne fece quattro squadre, e le dié a'legati e tribuni; e la
, iii-21-280: esso palazzo... dié asilo per alcune sessioni ai padri del
e a lo stillar del sangue ivi dié un morso, / eh'una nera gentil
la piaga e 'l morso / che mi dié amore e femmi al primo strale.
caro nutrimento, in che di morso / dié chi 'l mondo fa nudo e 'l
si perda. ariosto, 1-1: si dié vanto / di vendicar la morte di
un musaico di furti tutto suo, il dié a vedere. magalotti, 23-84:
n. agostini, 5-3-16: li dié un colpo sì fuor di misura /
iii-12-93: cesare cantù... dié tra noi la mossa a più cose.
addosso, non seppe più stare e dié la mossa. -dare le mosse
taglio / si fe'del monte e si dié corso alle acque, / ove.
carta, che, scoperta in fine, dié motivo a menelao di licenziarsi, a'
il gran figlio, /... dié, da sdegno vinto, alto muggito
le desinenze, il tenente elvetico gli dié [al confidente] dell'asino, del
geniali scoperte, molte volte non dié tempo al tempo e non dié agio
volte non dié tempo al tempo e non dié agio e campo alla sua forza indagatrice
la storia dell'arte senese, iii-13: dié avere [l'organo] registri sei
quello modo che idio ab eterno lo'dié che facessero, e'quali sempre hanno
l'abbi ristucco / e la porta gli dié, benché gli duole. 5
odiose e, fattine fasci, gli dié alle fiamme. c. i. frugoni
nuovo tutti e'sensari che vendono bismarck si dié vanto di aver tenuto le parti di un
per lo quale cecolino dubitò e subito dié volta e partisi e uscio di todi.
al ramo, se cavar construtto / dié di quel surculo e aver fructo vero,
vescovale di dito, a passavanti lo dié, e lui la spoza e poi si
. sercambi, iii-7: come si dié piena balia per consiglio generale a xii
d. bartoli, 2-2-316: si dié tosto a comporre una ben tirata e libera
benedico el tuo santo operare, / che dié casone a le zenti d'intorno /
condottieri di mestiere. carducci, iii-5-297: dié agli ultimi la galanteria de'cavalieri della
di dito, a pas- savanti lo dié, e lui la sposò e poi si
. g. belli, 27: mi dié a portare un suo vestitàccio..
piuttosto che venderlo a quel prezzo, dié la via alle botti e mutò in purpurei