2. marin. fornire un'imbarcazione di banchi per i rematori.
abbancato (part. pass, di abbancare), agg. disteso
. 2. marin. fornito di banchi per i vogatori (v.
boccaccio, iv-164: divenuta moglie di bacco, vide dal cielo furiosa fedra
ogni dì più si vedevano in abbandonaménto di divoti, di credito e di offerte
più si vedevano in abbandonaménto di divoti, di credito e di offerte, denunziavan terribili
abbandonaménto di divoti, di credito e di offerte, denunziavan terribili minacce degli idoli
la fedeltà dei tlascalesi, che in gente di così poca cultura, e in quell'abbandonamento
così poca cultura, e in quell'abbandonamento di tutti i mezzi umani, ebbe del miracoloso
2-6-631: pel tanto bene espresso abbandonamelo di quelle sue morte membra, non può
, non può essere [la figura di cristo] né più divota né più maravigliosa
1-103: due meschini vizi, abbandonamelo di sé e sonnolenza. 5.
vizio). magalotti, 7-18: di qui l'abbandonamento del re alle dissolutezze
abbandonante (part. pres. di abbandonare), agg. ant.
elena, abbandonante le già biancheggianti tempie di menelao per le dorate di paride.
biancheggianti tempie di menelao per le dorate di paride. s. agostino volgar.,
, / e que'riman, perché di voi ragiona. idem, inf.,
cicognin che leva l'ala / per voglia di volare, e non s'attenta /
fulgìemi già in fronte la corona / di quella terra che 'l danubio riga / poi
del grazia, i-167: e tanto di fallo [fa] chi no contrasta a
poveri evangelici... per l'amore di cristo abbandonano il mondo. ariosto,
, 2-68: e la figlia del duca di dordona / gli è sempre dietro e
depone e abbandona le uova nel nido di altri uccelli. pascoli, 398:
, 2-1-8: quella grandezza del parlare di vergilio, faccendo versi, molto l'abbandonò
interna che se il vivo tormentoso desiderio di ricchezza mi va lasciando, anche la
va lasciando, anche la dolorosa paura di povertà egualmente m'abbandona. monti,
, o mi fu suggerito, di abbandonare il mondo e di farmi prete
fu suggerito, di abbandonare il mondo e di farmi prete. -abbandonare la vita
trovasse nel corpo calda, la quale di vita rendesse speranza. idem, i-154:
voce e la vita l'abandona. imitazione di cristo, iii-22-4: il mondo è
lemniadi; e abbandono la trista fuga di pandione, re di quelli d'atena
abbandono la trista fuga di pandione, re di quelli d'atena. idem, 4-129
. idem, 4-129: e così quelli di lacedemonia, di loro danni percossi,
: e così quelli di lacedemonia, di loro danni percossi, abbandonarono di dare danno
, di loro danni percossi, abbandonarono di dare danno agli strani. dante,
ii-3: i fiorentini, cominciati a insospettire di questo indugio, e parendo oltre a
a ciò darsi a'pisani troppo tempo di ripararsi e provedersi, ebbono inclinazione di abbandonare
di ripararsi e provedersi, ebbono inclinazione di abbandonare la impresa. vasari, ii-17
tu che la nostra deità abbandoni così di leggieri i suoi suggetti? idem, dee
mai. crescenzi volgar., 2-19: di questo cotal campo, dicono gli agricoltori
in lui da salvatichezza a conveniente proprietà di pianta dimestica. pulci, 1-33:
. baretti, ii-324: ho caro ancora di sapere questo e quell'altro fatto di
di sapere questo e quell'altro fatto di scienza o d'arte; ma il farci
; ma il farci su delle dissertazioni di fuoco al modo che usavo altre volte,
toglie alla terra quel non so che di arcigno e nemico che essa acquista appena
abbandonato il petto e quasi il resto di tutta la persona, mi diedi a riguardare
discepolo diletto, ch'è alla destra di cristo, esprime abbandonando la testa il più
lui il cardinale, e abbandonò sull'omero di lui il suo volto tremante e mutato
finestre non avevano vetri, ma due tele di canape: egli ne tolse alquanti fili
vi pose ad un capo un pezzetto di carta scura, e l'abbandonò fuori la
come se non fosse stata una parte di sé. moretti, 17-195: credette ch'
sanguigno corpo s'abbandona, / e di copiose lacrime 10 bagna. berni,
sopra la mensa. né lo empiersi di vivanda amendue i lati della bocca sì
vendetta? magalotti, 21-68: uno di questi [mosconi], che dopo
11 muro che sembra prossima a cadere di schianto. palazzeschi, 4-268: la
abbandonò sulla sedia a sdraio come nelle ore di riposo. marotta, 5-141: s'
vecchio uomo non si dee tanto guardare di nulla cosa come abbandonare sé a pigrizia.
: appena mi vidi solo, sperai di potermi sollevare, abbandonandomi al pianto.
ad un languore estatico, una specie di molle beatitudine. d'annunzio, iv-i-
cuore così gonfio che fu sul punto di abbandonarsi alla confidenza. idem, iv-2-183:
idem, iv-2-667: ricordò il sentimento ineffabile di gioia, di spavento e di liberazione
ricordò il sentimento ineffabile di gioia, di spavento e di liberazione ch'ella aveva provato
ineffabile di gioia, di spavento e di liberazione ch'ella aveva provato nel- l'
chiacchierava volentieri, abbandonandosi al piacere nostalgico di raccontare tante cose passate. idem,
passate. idem, ii-154: ormai sicura di potersi abbandonare senza paure né rimorsi all'
non vuol dire, s'io mi sgomento di venire, come spiegano tutti i comenti
cui l'animo s'abbandona in seno di una negligenza circa le cose e se stesso
. tommaseo- rigutini, 4: abbandonarsi di fare una cosa dissero gli antichi,
impazienza. ungaretti, ix-22: io di continuo posso, / distintamente posso /
mie mani: / le mani tue di pargolo / che afferrano le mie senza conoscerle
: una stanchezza s'abbandona / in me di precoci rinascite, / la consueta pena
pena d'esser mio / in un'ora di là dal tempo. 10.
. rifl. disperdersi, sparpagliarsi. di giacomo, i-519: si abbandonarono qua e
e tornarono sfiniti, dopo sette ore di fucilate, con tre compagni morti sopra
arrendersi. guinizelli, ii-411: tegnol di folle 'mpresa... / chi
s'abandona inver troppo possente. fatti di cesare, 29: per niente chiama
debito della cristiana carità in che erano, di non abbandonare del conveniente sussidio quelle serve
non abbandonare del conveniente sussidio quelle serve di dio. = fr. abandonner (
dal fràncone * band, forma parallela di ban 1 decreto, giurisdizione, bando '
nell'amore ti perdi, o risichi di perderti, o non temeresti di perderti
risichi di perderti, o non temeresti di perderti. verga, 1-133: stava seduta
canapè. d'annunzio, iv-1-480: -vedrai di che tenerezze sarò capace, per guarirti
, per guarirti. tu hai bisogno di tante tenerezze, povera anima...
fluida, mutata in una sola onda di tenerezza che si versava su l'amico abbandonatamente
che non hanno a cui piacere, di niuna cortese maniera cercano d'adestrar la loro
abbandonatézza, sf. schiettezza; mancanza di affettazione. = deriv. da
abbandonato (part. pass, di abbandonare), agg. lasciato
si duole degli abbandonati compagni, nesci di tale infortunio, da'quali soccorso spererebbe
mortalità, quasi la metà della gente di quella se ne portò; senza che
in altre contrade se ne fuggirono, di che il paese tutto pareva abbandonato.
ferito abbandonato sulla strada per non macchiarsi di sangue. alvaro, 9-413: alcune
, parevano abbandonate e davano una idea di disordine, e quelle che si conoscevano
abbandonate, si trovavano a parlare tra di loro come se complottassero. 2
cose, avvegnaché sia abbandonato d'adornezza di parole, assai è ornato di sua
adornezza di parole, assai è ornato di sua natura. guicciardini, i-120: avere
grandissima spesa recuperato... il porto di livorno, senza il quale porto quella
. idem, i-392: la città di milano, abbandonata d'ogni speranza, mandò
speranza, mandò subito ambasciatori al cardinal di roano a supplicare venia. d.
. per l'anime abbandonate che sono passate di questa vita. idem, 116:
senza altre risorse che le sue gambe di ballerina. deledda, ii-157:
questa dolina / che ha il languore / di un circo / prima o dopo lo
primi anni erano folti, / gravi di miele, pur se abbandonati.
grotta, quasi da pruni e da erbe di sopra natevi era riturato. giov.
cavalcanti, 306: i signori andarono di sala in camera, l'uno in quella
latina, malinconica ed abbandonata a imitazione di tibullo. idem, iv-2-558: nel nostro
, ii-160: molto più meritorio è di sua natura soccorrer l'anime abbandonate in
, che noi veggiamo talora a guisa di porci col grifo nella broda tutti abbandonati,
le sue chiome ravviate allora in una rete di seta, cascavano, quand'io la
venerando aspetto il sonno tranquillo e profondo di un innocente, e nelle mani giunte
e nelle mani giunte e abbandonate la sofferenza di un santo. de sanctis, i-182
acqua, i monti e le stelle. di giacomo, i-684: si lamentava tutta
porte aperte, ragazza mia; più di una volta tornavo a casa con le mani
con le mani abbandonate giù come quelle di cristo schiodato dalla croce. beltramelli,
si appoggiò tutta su me con una di quelle sue movenze indescrivibili in cui era
sue movenze indescrivibili in cui era quanto di abbandonata dolcezza la più femmina delle creature
da un braccio mi infondeva una specie di abbandonato languore. 9. a
. a briglie, a redini abbandonate: di gran carriera, senza freno. -
affaticato (part. pass, di affaticare), agg. (
.. non dovere sprezzare la fatica di quelli ch'è affaticato. sacchetti,
[giosuè] affaticatissimo dalla battaglia oramai di quattordici ore. foscolo, iv-362: e
26): si racconta-che il principe di condé dormì profondamente la notte avanti la
dormì profondamente la notte avanti la giornata di rocroi: ma, in primo luogo era
a poco a poco in quell'acquietamento di pensieri. tommaseo [s. v.
pena. 2. che risente di un sovraccarico; sforzato. arici,
. giamboni, 4-227: affaticati quelli di cartagine di tanti mali, ordinaro di
giamboni, 4-227: affaticati quelli di cartagine di tanti mali, ordinaro di addimandar pace
di cartagine di tanti mali, ordinaro di addimandar pace a'romani. iacopone,
di non mettere quelli che sono in pericolo,
che è ancora da farsi e dove di necessità la vita ha ancora un ritmo
, 30: affaticati e dilettati di ritrar sempre le miglior cose che trovar
cose che trovar puoi per mano fatte di gran maestri. b. davanzali,
altro affaticatissimo in roma, avevano avuto di lor gran meriti ampie mercedi. di
di lor gran meriti ampie mercedi. di capita, i-511: ma volete voi ch'
. baldinucci, 48: dicesi fatta di colpi quella pittura, la quale l'
loro;... tutt'il contrario di quelle pitture, che diremmo sfumate e
valente. velluti, 71: zanobi di fruosino è di comunale statura, magro
velluti, 71: zanobi di fruosino è di comunale statura, magro e asciutto,
g. villani, 9-327: il popolo di bologna a furia voleano uscir fuori;
. boccaccio, i-505: questo affatto intendo di commettere altrui. cantari, 211:
1406: vidi sette lupi / che leccavan di terra alquanto sangue / sparto intorno a
ora e piue / stordito affatto e di se stesso fuori. sarpi, i-78:
morti per questo si dicono morti perché di senso affatto son privi. baretti, i-27
così così, ché non vado più di male gambe come i giorni passati mi pur
come stupidi, e non pochi fuor di sé affatto. idem, pr. sp
con una specie d'allegrezza affatto sterile di buoni sentimenti. leopardi, i-134:
che nasce nell'animo nostro alla vista di uno che soffre è un miracolo della natura
quali è impossibile affatto tesser veduti anche di giorno. carducci, ii-9-233: è
né l'innocente può essere affatto privo di malizia. tozzi, ii-491: questa
. tozzi, ii-491: questa necessità di ucciderlo io l'ho percepita da prima
, 1-84: noi partivamo da punti di vista affatto diversi. 2. per
, 1-66: io sono stracco morto di stare in questo... paese,
questo... paese, l'aria di cui nulla affatto si confà colla mia
pur che affatto ei non sia scevro di lode. manzoni, 868: non è
voga. pellico, 181: io sento di perdonare loro quest'odio, ma il
il mio perdono non è scevro affatto di risentimento. fil. ugolini, 12:
, 12: si abusa del valore di questa particella, massime nella bassa italia,
nella bassa italia, traendola al significato di niente. diranno che 'tu non hai
colle donne anche quando si prendevano giuoco di lui, non lo era poi niente affatto
: non glie ne importava proprio nulla di conoscerla, nulla affatto. r
: io sono affatto affatto innamorato e di lei e de'bellissimi suoi versi. idem
ii-8-155: preferiresti altri amanti più ordinari e di tutti i giorni...;
la voce e il pregiudizio, segnatamente di fattucchierie amorose; ma può dirsi anco
abbia il male. = comp. di fattucchiare (v.).
e con immagini, siccome facea medea di colcos. salvini, 30-1- 348
una stregoneria; irretire in un'opera di magia; perturbare (fisicamente o spiritual-
affatare / forza non han, ma sol di affatturare. grazzini, 3-1 (282
guasto. segneri, iii-1-270: contano di alcune maliarde che affatturano i bambini sol
30-2-165: da questa medesima voce latina di carmina per incanti, abbiamo senza fallo
che si dicono però in basso sentimento di affatturare, di fatare e di assiderare
dicono però in basso sentimento di affatturare, di fatare e di assiderare per via d'
sentimento di affatturare, di fatare e di assiderare per via d'incantesimo e di magia
e di assiderare per via d'incantesimo e di magia. tommaseo-rigatini, 2218: nel
: non è a dire quanto l'indole di lui s'era cambiata sotto l'impero
v.]: ed è meno comune di 'ammaliare ', che però qualche
, molto vino, per farlo crescere di quantità e di prezzo. tommaseo-rigutini, 1622
, per farlo crescere di quantità e di prezzo. tommaseo-rigutini, 1622: fatturare
, 1622: fatturare è più comune di affatturare, segnatamente nel senso corporeo,
affatturato (part. pass, di affatturare), agg. colpito da
.: che è o sembra opera di fattura, di magia; che comunica
che è o sembra opera di fattura, di magia; che comunica fascino, seduzione
lato. tavola ritonda, 8: uscito di sé, istava siccome cavaliere affatturato.
xx-1-325: mi sapeva bene che sol di fulvia ti ricorderesti. d'altro no,
se ciò non è un fingersi affatturate di quel maleficio amatorio che si dicea, per
affatturate, quand'ecco insinuarsi, carica di coperta potenza, quella frase musicale.
veri affatturati dall'altra, né nulla di più compassionevole a vedersi, che un
affatturazióne, più comunemente per * alterazione di vini 'e simili. oggi 'fatturazione
, 37 (654): l'errore di que'medici non consisteva già nell'affermare
carducci, i-948: un giomalucolo fiorentino di parte moderata, che forse forse a'
moderata, che forse forse a'tempi di gian gastone avrebbe potuto correre il rischio
gian gastone avrebbe potuto correre il rischio di passare per arditello e spiritosetto, affermava che
il credere che i malfattori e gli uomini di cattiva coscienza siano fortunati e i buoni
dire, da affermare, negare, nulla di mio da mettere in gioco.
. assol. esprimere una certezza, dire di sì. guittone, 3-15: anima
docilità degli animi appassionati ah'affermare appassionato di molti. carducci, i-973: o
o begli occhi, non so se di musa o di donna, in vano arridete
occhi, non so se di musa o di donna, in vano arridete sfolgorando da
già è detto che è la materia di quest'arte, et afferma tulio la sentenza
che elli l'àe confermata, si dicerà di catuna di quelle tre maniere. giamboni
l'àe confermata, si dicerà di catuna di quelle tre maniere. giamboni, 6-76
6-76: addomanda [il dicitore] di cose, ond'egli afferma il detto suo
in quelli che hanno udito la buona fama di colui cui è la statua, e
dice: « i't'affermo / di ciò che tu domandi ». busone da
con lacrime affermando il dolor mio. di capua, i-510: chi oserà mai certamente
per se stesso finito. fatti di cesare, 91: colli occhi lagrimanti e
. affazzonato (part. pass, di affazzonare), agg. ant.
e nuovo, come si dice, di zecca. goldoni, v-448: lo so
ii-425: durano affé e'buoni usi di guerra, / se bene tace la diana
pegno. -affé, te la darei di buona voglia, / se non avessi
2. locuz. affé mia, affé di me, affé di dio, per
affé mia, affé di me, affé di dio, per le quote afferenti ad
. àffèrens -entis (part. pres. di afferre 'portare'); cfr.
più affermamento della sua parte. leggende di santi, 4-234: la sua santità
lui fece, affermare e chiarificare ad affermamento di fede. andrea da barberino, ii-69
molti altri capitoli, che erano affermamento di pace. = deriv. da affermare
. affermante (part. pres. di affermare), agg. che
, sostiene, asserisce; che dice di si. b. segni,
pesci. salvini, 40-419: tanto di forza attribuivano a quel segno dell'affermante sua
si può. affededieci), affé di bacco, affé affé (e simili)
affé de dieci, per non dire affé di dio. redi, 16-vi-172: affé
per istrada mi è successo, affé di me, che il trovereste bello. collodi
essere una gran bella prigione, affé di dio! ojetti, i-90: uccello od
affaticava l'arido cuore con il desìo di errare in sempre più grande spazio.
grande spazio. idem, 19-466: notti di lavoro affebbrato per rinforzare i parapetti delle
da febbre (come part. pass, di affebbrare, d'uso dial.)
). ant. avere un colpo di bile; risentirsi, amareggiarsi.
lui e lasciammo quel traditore del signore di lucca, il quale affegatò quando sentì
parendogli essere stato prigione a torto, di tirare una volta a vostra santità.
e troppo sicuro. = variante di efferato (v.). afferènte
la finanza ha pieno diritto ed obbligo di tassare con la complementare, affeddedìo
fossero veri. = comp. di affermante. affermare, tr.
con parole (ed è il contrario di negare). guittone, 3-88
afermo: se quello che perduto hai di filicità mondana fusse stato tuo, non perduto
, conv., ii-v-5: nove ordini di creature spirituali la chiesa tiene e afferma
lei, la cominciò a riguardare pieno di maraviglia, seco affermando mai sì bella
affermava l'uomo essere modo e misura di tucte le cose. ariosto, 30-81
gagliardamente mette spesso a partito el cervello di chi ti ode. bandello, 1-5 (
affermato loro la piaga non esser stata di spada. b. cavalcanti, 2-81:
il quale afferma o niega qualche cosa di qualch'altra: afferma, quando a
. soderini, iii-18: non lascierò di dire quello che aristotile afferma, non
modo filosofa affermare tutto l'opposi to di quanto avrà allora allora asserito. redi,
difficilissimo l'affermare in generale cosa alcuna di certo intorno a questi così fatti intorbidamenti
, de'quali, per non allungarmi di soverchio, favellerò forse in tempo ed in
opportuno, essendo materia curiosa e piena di bizzarri, e talvolta non aspettati avvenimenti
, o almeno non dovrebbero. quelli di fatti dicono, per es.: '
, 8: affermarsi, nel senso di * mostrarsi pienamente nell'esser suo, dare
nell'esser suo, dare prova certa di sé ', usasi oggi pur troppo frequentemente
non v'affermate a dimandare alcuna quantità di danaro, però dimostreresti venire pel danaro.
voi dite. = comp. di affermato. affermativa, sf.
affermativa, sf. affermazione, espressione di assenso; proposizione affermativa.
salviati, 9-82: qual provenienza adduce egli di sua sentenzia, altro che la sua
affermativa. 2. dir. accoglimento di una tesi. de luca, 8-167
luca, 8-167: sebbene in stretto rigore di legge pare che sia più probabile l'
, asseverativo (ed è il contrario di negativamente). gelli,
adunque dirò essere quello che è composto di parti. parti quei membri principali che insieme
2. rispondere affermativamente: dire di sì. = comp. di affermativo
dire di sì. = comp. di affermativo. affermativo, agg. che
; asseverativo (ed è il contrario di negativo). -risposta affermativa: con
-risposta affermativa: con cui si risponde di sì a una domanda.
necessario che o ambedue le proposizioni o una di quelle sia affermativa. galileo, 3-2-97
se io non ho voluto parlar niente di affermativo, o negativo. gravina,
., io (180): ben di rado avviene che le parole affermative e
non tingano del loro colore la mente di chi le ascolta. idem, pr.
pensiero, che è un unico atto di affermazione e negazione. soffici, 6-147
. teol. precetto affermativo: che comanda di compiere una determinata azione (contrario dal
. affermato (part. pass, di affermare), agg. dato per
della particella 0] è questa, di porre una cosa in loco d'un'altra
attrice affermata, recitava in uno spettacolo di varietà. 4. disus.
[crusca]: parla con lingua di fede affermatrice del vero. bartolomeo
sf. l'affermare, il dire di sì, l'enunciare una proposizione affermativa
affermativa; asserzione, asseverazione; enunciazione di un concetto. albertano volgar.
negazione,... verrò ai modi di questi tali sillogismi. varchi, 8-i-m
quale si rifiuta, e si crede di confutare, altre affermazioni. ma affermazione
, negazione e confutazione vuol dire universalità di esigenza e di contenuto; e perciò quella
confutazione vuol dire universalità di esigenza e di contenuto; e perciò quella dottrina importa
badate alla gravità delle vostre affermazioni, di cui dovrete rispondere davanti al tribunale di
di cui dovrete rispondere davanti al tribunale di dio. 2. l'affermarsi
, con ottime prove, avevan detto di sì! panzini, iii-336: era vissuto
può intendere anche nel miglior senso, di farsi un nome anche col proprio valore.
ma è pur sempre grande il numero di quelli che si sono affermati, e si
: penserò dunque a questo povero straccio di corpo, e quando l'avrò affermito un
: un'opera d'arte e un'opera di filo- sofia, un atto di pensiero
opera di filo- sofia, un atto di pensiero e un atto di volontà, non
, un atto di pensiero e un atto di volontà, non sono di certo afferrabili
un atto di volontà, non sono di certo afferrabili con le mani o indicabili col
sapore del suo dialetto. nulla meglio di tale sapore gli rendeva afferrabile la sostanza
da combattimento (che ha il mantello di color grigio ferro).
color grigio ferro). fatti di cesare, 245: et era in sur
quel grande amirante / che quattro figli di dusnamo occise: / inverso di lui sprona
quattro figli di dusnamo occise: / inverso di lui sprona l'aferrante. pulci,
feroce afferrante. = comp. di ferrante (v.).
., 20-36: e non restò di minare a valle / fino a minòs che
dall'altro la pecunia, così sieno di là afferrati e tirati dai demonii con
mani afferra / la spada ch'è di sangue ancor digiuna. idem, 18-77:
, afferra la corda della più grossa di due campanette che c'erano, e
, e gli stampò sulla bocca un bacio di fuoco. d'annunzio, ii-770:
afferrai la strozza / robusta come tronco di serpente, / e strinsi e strinsi
serpe; egli l'afferrò e quelli di sopra lo tirarono. govoni, 3-139:
: finirà per sentire la voglia / di girare l'organetto in un sobborgo / per
dalla finestra. ungaretti, ix-22: io di continuo posso, / distintamente posso /
mie mani: / le mani tue di pargolo / che afferrano le mie senza conoscerle
. moravia, v-61: in punta di piedi, senza accender luci, feci per
contro pericoli oscuri,... impaziente di trovare un oggetto, afferrava quello che
se la vendetta ti passa a portata di mano e puoi senza sforzo afferrarla, afferrala
: stendendo un braccio gli fe'cenno di aspettare; chiuse gli occhi e li strinse
che bisogna aspettarle, questo s'intende di quelle congiunture che vi vengono ad afferrar
che vi vengono ad afferrar voi, non di quelle che si hanno ad acciuffar pe'
il detto altrui, o la ragione di checchessia, come 'afferrare il vero
parola altrui ', intenderla tosto con vigor di mente da poter ritenerla e farne uso
, animo pronto ad approfittare e abusare di quel che sente. mazzini, ii-124:
iv-1-486: percosso come da un colpo di maglio nel mezzo del petto, da
. panzini, iii-828: noi crediamo di aver afferrato il meccanismo della difesa austriaca
si rapì in una visione dolce e confusa di cui non avrebbe saputo afferrare una sola
. idem, 9-214: un dialogo di cui ella da principio non afferrò che qualche
parola; ma già le voci crescevano di forza e prendevan colore di battibecco.
voci crescevano di forza e prendevan colore di battibecco. govoni, 3-69: se la
come la meraviglia della neve; / se di là si potesse vedere / come si
: avveniva invece ch'ella afferrasse talune di quelle parole che offrivano l'imbarazzo di
di quelle parole che offrivano l'imbarazzo di una spiegazione e la difficoltà di farla
l'imbarazzo di una spiegazione e la difficoltà di farla tacere, e proprio come i
. baldini, 4-34: lo spirito di parigi è troppo sottile per farsi afferrare
dal primo venuto, specie se venuto troppo di lontano. bocchelli, 1-iii-37: dei
sì spontaro. cantari, 205: e di molt'arme gli tagliava addosso, /
ha dovuto afferrarsi per istinto a quella punta di scoglio... vedete? si
fanciullo perse l'equilibrio e precipitò. cercò di afferrarsi di ramo in ramo tra il
equilibrio e precipitò. cercò di afferrarsi di ramo in ramo tra il frusciar delle fronde
ii-347: allora, ci piglia paura di cadere a capofitto, e, prima
cadere a capofitto, e, prima di muovere il passo, cerchiamo sempre di afferrarci
di muovere il passo, cerchiamo sempre di afferrarci a qualche sporgenza o a qualche
tempo stesso il doria afferrava nel porto di tolone con l'armata. 11.
. intr. e rifl. abbarbicarsi (di piante), attecchire. soderini,
idem, iii-30: è una gran maneggia di paese dove fa ogni cosa che vi
. v.]: in alcuni dialetti di toscana afferrare dicono dell'attaccarsi che
deriv. da ferro (con il senso di 'uncino, presa'). afferrato
afferrato (part. pass, di afferrare), agg. preso e
i sambuchi a dove sono, e di poi afferrati sbarbargli e trapiantargli.
5-3-90: vi fate... afferratori di porti stranieri, o spianatori e scavatori
porti stranieri, o spianatori e scavatori di monti per trame l'oro. [
in vece caccia un urlo: uno di que'malandrini gli mette una mano alla
suono alterato, piuttosto sordo (come di metallo o vetro incrinato).
. = comp. dall'imp. di affettare2 e da pane. affettare1,
tr. { affètto). far mostra di possedere sentimenti, impulsi, consuetudini,
, 1-3-168: conciossiaché esso platone affettasse di servare il famoso costume del suo maestro
suo maestro socrate,... di non affermare sua opinione e sua scienzia.
disconvenevolezza può essere che la vecchia età di fanciulle voglie contaminare, e nelle membra
, i boni scrittori che non erano di nazion ateniesi, non la affetavano tanto,
per dar armonia alla lingua italiana cercò di snaturarla, affettando l'in- versioni della
v-46: freddure! diss'io, affettando di non curarmene; freddure! e lo
. benché non procurasse e non affettasse di apparire diverso dalla moltitudine. idem,
traduttore necessariamente affetta, cioè si sforza di esprimere il carattere e lo stile altrui
lo stile altrui, e ripetere il detto di un altro alla maniera e gusto del
troppa modestia: avrei potuto degnamente giudicare di qualche altra cosa. d'annunzio, iv-1-767
che gli conoscevo bene, quel sorriso di donnaiuolo disgustato. tozzi, 2-67:
tozzi, 2-67: per non parlarsi di cose che li avrebbero inquietati..
ora che il pianto in maschera / di sorriso / affetta ancora un'aria disinvolta
che scada il facile noleggio / dell'abito di gala. bocchelli, 1-iii-344: potevano
gesti, attitudini, e perfino tono di voce. affettava, insomma, di
di voce. affettava, insomma, di comportarsi come una signora per bene.
già non affetto / che veder lei che di mia vita è posa. pietro de'
e quasiché altrettanto affetto la buona opinione di questi tali, quanto quella de'più
. guglielmini, 1-2-230: un mucchio di sfere affetterà sempre di avere la superficie
: un mucchio di sfere affetterà sempre di avere la superficie disposta in uno strato,
, graziosa, ecc., o fornita di un animo capriccioso, sensibile, ecc
con affectus, da afficère, comp. di facère). affettare2, tr
a quella con molestia / ora un pezzo di coda, or altro pezzo. collodi
con un coltello lungo e affilato, di quelli che servono ad affettare il prosciutto
] ha scrostata ed affettata questa catena di monti nella loro falda e compagine più
14-272: visse i suoi personaggi prima di affettarli nel legno o morderli con l'acido
3-71: ed ulivier, che è pur di que'di francia, / que'saracini
ed ulivier, che è pur di que'di francia, / que'saracini affetta come
preparare i panni. statuto dei mercanti di calimala, 2-2-6: e che neuno
varchi, v-60: favellano in punta di forchetta, cioè troppo squisitamente e affettatamente
andarono ad armare. = comp. di affettato1. affettatézza, sf.
... che l'affettatezza sia madre di questi vizi, del gonfio, del
affettato1 (part. pass, di affettarex), agg. che
non usare le affettate conciature o capellature di teste, dov'appresso de li goffi cervelli
qualità più opposte, trova la maniera di riuscir rozzo insieme e affettato, nella
, i-202: in tutti gli scritti di un gusto falso e affettato...
osservate che voi sentirete sempre un senso di monotonia. d'annunzio, iv-1-938:
annunzio, iv-1-938: ella s'appagò di quelle parole affettate che sembravano innalzarla a
instabile e inquieta, costringendosi a gesti di una grazia affettata e languida.
, è sospeso per uno anno di non potere ordinare. sarpi, ii-284:
il discorrere dela collocarsi nei lineamenti duri di quella faccia. svevo, l'affettazione che
affettazione, e come spessissimo invece di destare quei sentimenti che vorrebbe, gli spenga
ma affettazione. tom permetteva di fare il galante con le signorine che serviva
salvini, vii-538: alcuni affettatuzzi che pretendono di penso all'affettazione di dire madre
che pretendono di penso all'affettazione di dire madre per mamma. tom
e, come si dice, in punta di forchetta. maseo-rigutini, 2159:
apposta, affettato2 (part. pass, di affettare2), agg. taper celia
bencivenni [crusca]: un poco di pane affettato e bolzione di stile altrui
un poco di pane affettato e bolzione di stile altrui, caricandolo. giusti, ii-429
611: ben sapeva che quell'affettazione di fraterna amivende affettandolo).
del nieri, 222: vendeva di tutti i generi,... ma
stile, miseramente balbettato da roba di salumi, come dire affettato, salcicciotto,
era buono, più buono più di affettazione e di falsità. svevo, 1-178
più buono più di affettazione e di falsità. svevo, 1-178: una delle
che non avesse per le tasche di far mostra di pigliar interesse a tutto.
per le tasche di far mostra di pigliar interesse a tutto. d'annunzio,
una dall'altra, un pezzo di giovanotto coi baffi, che, quando pesa
pesa sulla con una certa affettazione di saccente. b. croce, ii-8-61:
per smodato affetto alla poesia o per affettazione di questo affettato3 (part. pass
affettato3 (part. pass, di affettare3), agg. disus.
, pretesa, ricercatatori servili né affettatori di stravaganze; sarete voi', voglio tezza '
, deriv. da afficère, comp. di facère). dire italiani moderni che
naturale affettìbile, agg. che è suscettibile di modifid'una lingua libera e viva.
. rimbambita e svergognata, affettatrice di vivacità giovanile. tommaseo [s
affectus 'modificato '(come tatore di onori, eziandio divini, fu da dio
4. sì, ma per man di un'angelo. aflfettibilità, sf. capacità
. buonarroti il giovane, 9-675: di quei brani a credenza, affettività, sf
dalla nonna, dalle zie, dalla serva di casa e sempre avvolto testi fiorentini
, la prima doin una calda atmosfera di affettività e di tenerezza femmenica di novembre
doin una calda atmosfera di affettività e di tenerezza femmenica di novembre, fue ordinato
atmosfera di affettività e di tenerezza femmenica di novembre, fue ordinato, per ser rinieri
fare dicere una messa. statuto dei mercanti di calimala, affettivi.
minore che lavorino ne'panni, di spiegarli e cercarli diligente affettività
iacopo della lana, i-82: questo modo di parlare che statuto dei mercanti di
di parlare che statuto dei mercanti di calimala, 2-2-3: e possano
, iv-2-124: affettazióne, sf. maniera di agire, parlare, per una naturale inclinazione
che non si 2. ant. capace di impressionare, di modificare. posseggono)
2. ant. capace di impressionare, di modificare. posseggono); finzione e
. posseggono); finzione e ostentazione di modi magalotti, v-43: divengono [le
a demostene che la sua orazione oliva di lucerna e d'afriguardano i moti della
nelle prime loro imfettazione, essendo composta di spessi entimemi, e di pressioni
essendo composta di spessi entimemi, e di pressioni e negli effetti di quelle
e di pressioni e negli effetti di quelle. panzini, iii-678: inperiodi
, cioè lo mio affetto, arde di potere ciò con la lingua narrare. idem
affetti non son meno intensi. leggenda di s. chiara, 42: andate
: e gli lasciò nel petto / di gioia e di stupor confuso affetto. idem
lasciò nel petto / di gioia e di stupor confuso affetto. idem, 18-31:
che non gli è dato. ciro di pers, iii-501: o sonno, tu
poetiche, che sono formate con sensi di passioni e d'affetti, a differenza delle
della vera eloquenza; essendo veramente cosa di molto pregio il muovere altrui senza che si
quanto ci potesse essere o non essere di quell'altro che dietro ad essi s'
d'affetti / orba la vita, e di gentili errori, / è notte senza
. giusti, ii-121: credo bensì di non avere mai derisa la virtù, né
tumulto d'affetti sente il condannato prima di entrarvi: con che ansia dolorosa si
quell'effusione insolita? 2. sentimento di amicizia, di amore, di attaccamento
? 2. sentimento di amicizia, di amore, di attaccamento per una persona
. sentimento di amicizia, di amore, di attaccamento per una persona o una cosa
toma co l'usato affetto, / e di doppia pietate ornata il ciglio. idem
, in ch'io m'accorsi / di vostro ingegno e del cortese affetto,
affetto alla roba, che s'insignorisce di quasi tutti gli uomini quando cominciano ad
per quel poco tempo, mi pare di essere ancora quello stesso...
stesso... che fui prima di aver fatto esperienza delle sciagure degli uomini
quell'indole focosa e tirannica avea bisogno di un'anima ove riposarsi colla quieta sicurezza d'
viani, 13-104: serbò del vecchio compagno di scuola un affetto fraterno. 3
acciò che sotto la sua ombra, pensando di cui era stato, mi fosse più
. leopardi, 21-33: quando sovvienimi di cotanta speme, / un affetto mi
1-15-2-118: affetto: questa non è specie di delitto particolare; ma è un vocabolo
generale, il quale abbraccia ogni sorte di delitto che si sia cercato o tentato
delitto che si sia cercato o tentato di fare, ancorché non si sia consumato,
che per alcuni si spiega col vocabolo di conato. 6. gramm.
varchi, 5-1-112: favellammo... di tutte l'otto parti dell'orazione a
che ella era lontana da ogni pericolo di vita per non aver essa altro male che
che un me- scuglio d'ipocondria e di affetto uterino. 8. mus
8. mus. ant. nome di un abbellimento detto oggi tremulo (v
si vede fatto, secondo il sapere di que'tempi, ogni cosa con molta pratica
pratica e disegno, essendo tutta piena di quegli affetti, che fa diversamente far
. e sm. modificato nel suo modo di essere, impressionato, alterato; colpito
794: secondo che essi tratti di mare saranno più brevi, parteciperanno meno
mare saranno più brevi, parteciperanno meno di questo stravagante accidente, di ritrovarsi in
parteciperanno meno di questo stravagante accidente, di ritrovarsi in alcune ore del giorno con
loro diversamente affette da velocità e tardità di moto. campanella, 2-25: e
dunque è verisimile che l'aria affetta di quella passione, sendo serena, non
tutt'al più un ingegno giornalistico. nulla di sodo, nulla di concreto. affetto
giornalistico. nulla di sodo, nulla di concreto. affetto da lue franciosa. viani
. pratolini, 2-201: una ragazza di ventitré anni, nera di capelli e
: una ragazza di ventitré anni, nera di capelli e d'umore, spenta,
spenta, fuligginosa, e con la diffida di esercitare perché affetta da lue ereditaria.
piacer, quel contemplante / libero officio di dottore assunse. landino, 432 [
figliuoli e descendenti maschi per linea masculina di tal fallito e mancato, nati al tempo
fallito; ma quando non fussino stati come di sopra emancipati, rimanghino affetti e obbligati
lat. affectus (part. pass, di afficère) * modificato, colpito '
). affètto3, sm. acconciatura di panni. statuto dei mercanti di calimala
acconciatura di panni. statuto dei mercanti di calimala, 1-3-36: e a'panni
lo prezzo della tintura, e l'affetto di quelli panni. = deverb
e questo consiglio preso, si sforzò di fare mettere l'opera ad affetto. idem
afetto tua volontade. = alterazione di effetto, con cambio dj prefisso (del
del resto, anch'esso comp. di facère: effìcére come afficère).
, e ce li offeriamo e raccomandiamo di cuore. = comp. di affettuale
raccomandiamo di cuore. = comp. di affettuale (non altrimenti docum.);
l'un l'altro gittare sospiri accesi di gran disio. idem, dee.,
: fue [antenore] uomo fornito di grande ingegno, e molto fue affettuosamente
re priamo. sannazaro, 8-122: di ciò nulla sapendo di buon zelo affettuosissimamente
, 8-122: di ciò nulla sapendo di buon zelo affettuosissimamente mi amava. alfieri
e affettuosamente scolpiti dal nostro divino maestro di questa divina passione, il petrarca.
né credo che sì affettuosamente alcuna di loro disiderasse de'suoi nemici vendetta
de'suoi nemici vendetta, com'io disidero di voi. ottimo, 2-84:
li gentili. = comp. di affettuoso. affettuosità, sf.
disposizioni affettive; tessere affettuoso; dimostrazione di affetto. s. bonaventura volgar
nostre miserie, e dell'alte misericordie di dio. tommaseo [s. v.
v.]: gli spiriti dotati di naturale affettuosità più rifuggono dall'eccesso della
gaspara stampa], per una specie di affettuosità amichevole, ga- sparina senz'altro
se l'affettuosità d'una popolazione colorisse di sé le città che abita, si
. affettuòso, agg. pieno di affetto, che sente e dimostra affetto
selve anco tal volta / quegli a cui di me forse or nulla cale. idem
/ gli fa devoto affettuose offerte / di quanto ha di pregiato e di gentile.
devoto affettuose offerte / di quanto ha di pregiato e di gentile. redi, 16-iv-214
/ di quanto ha di pregiato e di gentile. redi, 16-iv-214: ma
siamo tra le favole, non voglio tralasciar di ridurvi in mente quella de gli amori
e le finezze affettuose ed i teneri vezzi di queirinnamorato serpentello con la natante sua druda
, iii-93: come sono, così sempre di cuore sarò suo devotissimo e affettuosissimo servo
color sciampagna, l'altro una matassa di pelo arruffato marrone, affettuosi ed umanizzati,
che si dolgono perché io non scrivo di loro, dovrebbero ringraziarmi del mio affettuoso silenzio
3. mus. che ha dolcezza (di suono, di voce). m
. che ha dolcezza (di suono, di voce). m. frescobaldi [
: affettuoso: qualità dello stile, sì di una composizione musicale, come della sua
trovasi talvolta a capo o nel corso di un pezzo di musica, per accennare
a capo o nel corso di un pezzo di musica, per accennare ad un'esecuzione
era per natura e per educazione, di rendersi conto dell'estrema e quasi morbosa
conto dell'estrema e quasi morbosa affezionabilità di suo marito,... non aveva
fanciullezza, abitudine presa, fama universale di quelle nazioni e di quei poeti, affezionamento
, fama universale di quelle nazioni e di quei poeti, affezionamento ancorché involontario.
, ma qualunque volta ti avvenga o di vedere o di udire ciò che può
qualunque volta ti avvenga o di vedere o di udire ciò che può affezionarti alle vanità
dicò che un tal nome di misericordia, di governo, di grazia,
dicò che un tal nome di misericordia, di governo, di grazia, di provvidenza
tal nome di misericordia, di governo, di grazia, di provvidenza, fosse atto
, di governo, di grazia, di provvidenza, fosse atto ad affezionar più la
1-8: per buona fortuna il collegio di maddaloni allora aveva professori bravi e non
era affezionata a quelle gentili pavoncelle vestite di seta che le risparmiava dalla morte.
l'ha sopportato [il dolore] ciascuno di coloro, e'quali saviamente sopportato l'
l'animo. = comp. di affezionato. affezionato (part.
affezionato (part. pass, di affezionare), agg. che
ii-306: veda dunque se ho motivo di protestarmi con tutta sincerità suo affezionatissimo.
volontà a noi donati, dobbiamo noi verso di lui essere affezionati! alberti, 135
affezionati! alberti, 135: questi di così onesto, benivolo animo affectionati chiaminsi
come ognun se n'avvede, la serva di don abbondio: serva affezionata e fedele
ii-770: ed io ero così sicura di lui! un uomo serio, già quasi
norma assoluta e inderogabile che le persone di servizio... dovessero essere delle ragazze
affezionati vostri.. termine epistolare di chiusura.. caterina de'ricci,
manda al ricevente salute 0 altra parola di bene, o per aventura di male,
altra parola di bene, o per aventura di male, secondo la sua affezione,
: per uno isguardo, per uno mutamento di viso s'avvedrà l'uomo del pensiere
ed onesta affezion confidandosi, non solamente di farlo promise alla contessa, ma infra pochi
, alla mia buona affezion riguardando, di corpo spaventevole così bella divenir me l'
nostro cuore; e nientedimeno dinanzi agli occhi di dio noi pognamo tanti passi, di
di dio noi pognamo tanti passi, di quante affezioni noi siamo mossi. ottimo
: temperanza è affezione costringente l'appetito di quelle cose che sconciamente sono desiderate.
gentili teologi si riputavano affezioni e modi di dio. baretti, i-134: quando
, quel placido accoramento che si mostra di quand'in quando sul volto delle spese
animo suo non poteva sentire altra affezione che di spavento. leopardi, i-643: cagione
nell'uomo dall'infelicità è la diffidenza di se stesso o delle cose, affezione
, inf., 16-60: l'ovra di voi e li onorati nomi / con
): con grandissima affezione la persona di lui e i suoi costumi considerando, d'
costumi considerando, d'occulto amore ferventemente di lui s'accese. idem, dee.
: femmina non ama uomo con affezione di cuore, imperniò che nessuna si truova
. alberti, 336: volere essere padre di famiglia... forse sarebbe opera
, che se per disgrazia l'uno di loro è morto, con incredibile velocità seguita
affezione verso di questo stato cancellati. castiglione, 90:
: spesso la troppo affezion degli amanti di modo inganna il lor giudicio, che
, 1-7 (i-97): distanza di luogo o lunghezza di tempo mai non
i-97): distanza di luogo o lunghezza di tempo mai non scemerà l'affezione mia
mai non scemerà l'affezione mia verso di voi. cellini, 1-56 (141
maraviglia, che è uno isfi- nimento di cuore a sentirli. caro, 15-i-177:
fanno più conto d'una donna mora di quel paese, che d'una bianca di
di quel paese, che d'una bianca di portugallo e pare, in un certo
costretto a lasciare voi e un gran numero di altri amici, ai quali era cara
73): ii frate s'accorse di lui, e lo salutò in un modo
usare con mia sorella le medesime dimostrazioni di affezione che prima. giusti, i-113:
a riguardo mio, non ti privasse di quello che ti è necessario. settembrini,
tua se non che ci procuri un po'di pane di quello che mangia il re
non che ci procuri un po'di pane di quello che mangia il re. beltramelli
e, con la famiglia, le cose di affezione: il calendario e lo scendiletto
, par., 4-98: potesti di piccarda udire / che l'affezion del vel
la grande affezione che queste anime aveano di sapere. berni, 35: io ve
dimostrativo meglio si direbbe, ha presso di noi, al parer de'grammatici,
propriamente, tre tempi e cinque affezioni di essi. 5. matem.
i-104: per non tediarvi coll'enunciazione di tanti altri suoi teoremi, l'uno
altro, io considero e dico: di tutte queste cose, che finalmente non
, il quale sopraviene d'affezione di cuore e di stomaco. a.
il quale sopraviene d'affezione di cuore e di stomaco. a. f. berlini
. targioni pozzetti, 8-97: apparenza di frenitide o di affezione comatosa. tommaseo
pozzetti, 8-97: apparenza di frenitide o di affezione comatosa. tommaseo [s.
usciva come una tromba od una manica di fumo di color negro, dalla quale similitudine
una tromba od una manica di fumo di color negro, dalla quale similitudine addomandano
ii-94: l'inghilterra, in queste cose di gusto 3. figur. che si è
associato con altri, che si e di prezzi d'affezione, è paese capricciosamente fluttuante
colla stima ordinaria, ma che si assegna di so per quanto male aveva
per quanto male aveva fatto in vent'anni di rapina, af pra ppiù
pra ppiù per il desiderio di avere la cosa. pratolini, 3-30:
, 3-30: fiancato a trafficanti di ogni risma. non che.
sm. accordo pieno, armonia di caratteri, gusti, abitudini; intesa,
s. v.]: affezioncelle di dolore ora in questa, ora in quella
, ora in quella parte. affezioncelle di sdolcinata e falsa delicatezza, tanto più pericolose
che potranno all'opportunità far le veci di * affezionevole '. tommaseo [s
tommaseo [s. v.]: di certi animali direbbesi che sono più o
affiaccò pesantemente. = comp. di fiaccare (v.).
affiaccato (part. pass, di affìaccare), agg. disus.
, sf. ant. panno tinto, di colore scarlatto vivo. statuto dei
scarlatto vivo. statuto dei mercanti di calimala [tommaseo]: sia veramente
affiammato (part. pass, di affiammare), agg. disus.
che tanto erano più affiammati gli ordini di grado in grado, quanto più presso
. [affianco, affianchi). mettere di fianco, a lato. - al
viani, 13-407: sul frontone di quest'arco ponete pure il bassorilievo in
e della temperanza, sovrapponetevi a guisa di architrave il librone del diritto. calvino
1-335: la signora isotta s'accorse allora di come la donna sia sola, di
di come la donna sia sola, di come tra le sue simili sia rara.
molti ': son tutti modi fuor di regola. 3. rifl.
. negri, 2-786: la facciata di san pietro in ciel d'oro si
si rincantuccia nell'angolo d'una piazza fuori di mano, affiancandosi ad altre case.
mettere in perfetto accordo, a forza di diligenti prove, due o più cantanti
vie della vasta città, con taluni di quei giovani che vanno attorno coll'organino
stupore e dolore profondo, le condizioni di quel traffico, condotto da pochi speculatori
la poesia omerica, ispirandosi ai personaggi di questa. beltramelli, i-124: le danze
, in casa dei suoi, per finire di affiatarmi con sua madre.
affiatato (part. pass, di affiatare), agg. che è
, parevano affiatati: provai un senso di gelosia. affiato, agg.
, e quanto bene avete dentro, e di for da voi. 2
che paga il tributo (per fruire di un feudo, di una concessione, di
(per fruire di un feudo, di una concessione, di un privilegio);
di un feudo, di una concessione, di un privilegio); feudatario, cliente
mantener quel grado con onore... di qui ne viene che gli antichi nostri
avevano il libro degli afflati, cioè di quelli che avevano dal comune ogni anno
ristretti, commenda, però che intera mostrano di colei la grossezza. = deriv
affiancato (part. pass, di affiancare), agg. accoaffibbiare (
stato a fianco a fianco; disposto di fianco, dilato. pea,
: rivide infine la cameraccia dal pavimento di legno polveroso e dai due letti affiancati.
il sentiero continuava affiancato da una fila di mandorli, tra campi di stoppie bruciate.
una fila di mandorli, tra campi di stoppie bruciate. bio).
estens., con qualsiasi altro tipo di fermaglio). novellino, 62 (
altra mia padrona, io cominciava pur sempre di
diede il polso e io, prima di affibbiarci l'orologio, ci misi su un
pronom. congiungersi, combaciare per mezzo di fibbie. caro, 10-763: investì
. manzoni, 853: è sentenza di filosofo, ma è anche da un poeta
14-208: han fatto i « giovani di studio * da qualche notare, e.
1-512: non mi abbiate / per uom di sì poco rispetto e tanto / audace
energia ed efficacia; e dicesi più spiegatamente di chi presume giudicare d'alcuna cosa.
': a chi viene questa parola di rimprovero od altro accenno, costui se
affibbiato (part. pass, di affibbiare), agg. chiuso,
la falce fienaia in collo, calzato di calzari affibbiati e molto vili. baldelli,
l'altro abbia una faretra delle donne di pantasilea, e piena di saette di tracia
delle donne di pantasilea, e piena di saette di tracia, la quale intorno
donne di pantasilea, e piena di saette di tracia, la quale intorno abbraccia uno
riunione mediante fibbie, bottoni e simili di due lembi separati di un indumento;
, bottoni e simili di due lembi separati di un indumento; chiusura delle vesti mediante
il cibo più agio... di permettere ai solidi ed ai nervi di costrignersi
. di permettere ai solidi ed ai nervi di costrignersi, d'incresparsi e di riacquistare
nervi di costrignersi, d'incresparsi e di riacquistare la loro affibbiatura e la lor
bella e vaga maschera d'oro. leggi di toscana, 10-27: sieli anche permesso
da efficace (v.) con cambio di prefisso. afficàcia, sf.
da efficacia (v.) con cambio di prefisso. afficcare, tr. afficco
bono in amor retto e in odio di male, afficie dottrina, d'essa molto
ad afficere l'altrui corpo e spirito o di affetto di amore o di odio o
altrui corpo e spirito o di affetto di amore o di odio o di invidia o
spirito o di affetto di amore o di odio o di invidia o di malinconia o
affetto di amore o di odio o di invidia o di malinconia o altro simile
amore o di odio o di invidia o di malinconia o altro simile geno [=
altro simile geno [= genere] di passibili qualità. idem, 131:
cossi trattate gli eruditi maestri? dunque, di tanto improperio mi volete afficere? -parla
= lat. afficère (comp. di ai e foche); per l'uso
toniano, piuttosto da efficère con cambio di prefisso (come 'afficace *
questo voto aveva già ricevuti replicati affidamenti di grazia. panzini, iii-122: mi
, iii-122: mi ero permesso qualche avance di matrimonio col di lei genitore, e
ero permesso qualche avance di matrimonio col di lei genitore, e ne avevo avuto buoni
un bruco, e non c'era verso di spostarlo di un millimetro dai suoi binari
e non c'era verso di spostarlo di un millimetro dai suoi binari.
. 3. banc. concessione di un credito da parte di una banca
. concessione di un credito da parte di una banca. affidanza, sf.
ora qui? = comp. di fidanza (v.).
guida, alla capacità, all'esperienza di persona fidata; dare in custodia;
da samminiato, ii-345: non ti fidare di lei [della memoria]:
fa spesso ragione e conto seco, e di subito le richiedi quello che tu
piè secco, e diede quel memorando esempio di affidar a una crosta di ghiaccio
esempio di affidar a una crosta di ghiaccio sé e le forze del suo regno
, 1-178: l'equilibrio tanto vantato di europa non può essere affidato se non all'
destino. affidare alla provvidenza la cura di sé. affidare la vita alle onde,
alla ventura, la speranza ai giuochi di borsa o di lotto. idem [
, la speranza ai giuochi di borsa o di lotto. idem [s. v
cosa a una persona, invoca la fede di quella... onde il manzoni
benefizi. nievo, 37: le parti di spirito erano in tali circostanze affidate a
nello spiedo, indi passava la punta di questo in un traforo degli alari e ne
, 13-396: gli affidò la direzione di un quotidiano. govoni, 2-82: il
poeta uscì dai gangheri e minacciò l'attrice di affidare ad altra donna la parte.
donna, giovane ancora, una specie di massaia o di levatrice. montale, 1-27
ancora, una specie di massaia o di levatrice. montale, 1-27: sbarbaro,
ire, / questo breusse, nato di mal nido. / e poi li disse
, e con tal pegno / l'affidò di salute. tasso, 835: chi
, 16-viii-315: io non avrei mai ardito di presentare a v. eccellenza il mio
. se non mi avesse affidato la di lei generosa, e gentilissima benignità. pellico
e gli amici non solo lo affidavano di un sicuro lavoro, ma anche di
di un sicuro lavoro, ma anche di aiuto e di conforto. einaudi, 1-44'
lavoro, ma anche di aiuto e di conforto. einaudi, 1-44'[è]
un qualsiasi paese, un consenso tale di opinioni negli elettori da affidare sulla genuinità
elezioni plebisdtarie. montale, 1-79: pur di una cosa ci affidi, / padre
permesso a un generoso e nobile uomo di soggiogare e impadronirsi d'un nimico reso
; vaffidarsi, tatto e la prova esteriore di quella: e dice talvolta, perciò
, xi-20: ci consigliava... di rimandare a casa parte del nostro esercito
a casa parte del nostro esercito e di affidarci intieramente alla benevolenza dell'austria.
. villani, 8-43: non s'affidarono di fare lunga dimo- ranza nella terra,
dì che presa l'aveano. leggende di santi, 4-111: di loro non
aveano. leggende di santi, 4-111: di loro non s'affidino, quantunque casti
tanto celebre gentilezza. = comp. di fidare (v.).
quale tu possi affidatamente contare d'opera di verità. idem, xxii-6 (277)
era né per colpa d'anima, né di carne, sentenziarono che si dovesse comunicare
comunicare affidatamente. = comp. di affidato. affidato (part.
affidato (part. pass, di affidare), agg. commessosaprà più
, 6-116: s'era fatto premura di ricercare il testamento olografo a lui di
di ricercare il testamento olografo a lui di propria mano affidato dalla « compianta * signora
3. sm. ant. munito di salvacondotto; protetto. iacopone, 81-51
: s'ebbe il riguardo... di non chiamar gli affidati, eretici.
salvini, 29-34: questa gran conversione di paolo ella è... una
. una scorta affidatrice, e un pegno di sicura speranza. tommaseo [s.
affidatura, sf. stor. licenza di fruire dei pascoli comunali o feudali,
[basile], i-67: il diritto di « fida » o « affidatura »
mettere a fieno il bestiame, pascerlo di fieno. = lat. mediev.
affienata, sf. agric. porzione di fieno o di erba che viene data
sf. agric. porzione di fieno o di erba che viene data in un pasto
. agric. distribuzione della porzione di fieno agli animali. = cfr.
lisci). diventare fievole (di suoni, di voci); perdere
). diventare fievole (di suoni, di voci); perdere sonorità; abbassare
essi, stanchi, verso un luogo di riposo. bontempelli, 8-32: mandò un
3. tr. indebolire; ridurre di potenza, di intensità; attenu are
tr. indebolire; ridurre di potenza, di intensità; attenu are. i
debolezza, rino, 6-35: a guisa di sole acciò ch'aprisse / emulo a l'
picciol mondo il giorno, / qual corona di raggi anco bencivenni [crusca]
scemamento e affievolimento dell'amor proprio. dustria di dio. leggi di toscana, 10-66:
amor proprio. dustria di dio. leggi di toscana, 10-66: dichiarando...
a'luoghi soliti, secondo l'ordine di nostra corte. leonardo del riccio,
corte. leonardo del riccio, zione di onde radio provenienti da stazioni lon
4-5: se ha fatto sacrificio di un bue, ha a cuore di affig
sacrificio di un bue, ha a cuore di affig tane, più marcato
brevi per gere dirimpetto all'ingresso di casa la pelle della testa.
e dato da roma addì venti di giugno. manzoni, 1094: si fece
affievolito (part. pass, di affievolire), agg. (ant
d'andare a oste sopra la città di lucca, sentendola molto affiebolita. buonarroti
miatossi cortesemente l'anima, e quasi disperata di poter più trovare il suo bene,
. leopardi, i-258: l'uomo di sentimento affievolito e intorpidito dall'esperienza del
dall'esperienza del mondo... conserverà di dentro e di fuori il suo stato
... conserverà di dentro e di fuori il suo stato giornaliero. nievo,
fece col viso un certo atto come di chi è costretto a togliere ad alcuno
ch'essa affievolita, provava quella specie di appagamento interiore che noi proviamo quando una
remoto. ojetti, i-126: affievolito di mente dopo un matrimonio troppo audace per
alla ripa del leteo lavacro, / e di bocca dei cigni i nomi folle;
armi affisse. tasso, 923: servo di dio, che l'amor suo trafisse
, che 'l figliuol sofferse / quando di sangue il duro legno asperse, / a
il ballo, se l'ha tolto di bocca [l'orciuolo] e lasciatovi quella
orciuolo] e lasciatovi quella im- pannatura di pinguedine, che può ben servir per colla
appresso beve questo e vi lascia una mica di pane, beve quell'altro e v'
altro e v'affigge all'orlo una frisetta di carne. ma uno stampato,
uno stampato, per istruire il pubblico, di questa revoca. nievo, 33:
a levar pegni o ad affiggere bandi di dazi e di confische. giocosa, 15
o ad affiggere bandi di dazi e di confische. giocosa, 15: l'oste
: spiegato il cartello e spalmatolo ben bene di colla, 10 affisse. viani,
nuovo numero del giornale murale le notizie di roma destinato ad essere affisso sulla porta della
, che ha 11 mondo intero contro di sé, e sa che la verità.
suoi; / e poi nel vólto di colui gli affisse. idem, 7-100:
vita, a cui le vene / sdegno di zelo e di ragion trafisse.
le vene / sdegno di zelo e di ragion trafisse. 5. ant
). marchetti, 2-264: ma di serti e di fior l'escluso amante
marchetti, 2-264: ma di serti e di fior l'escluso amante / spesso piangendo
gente che 'nfino alla gola / parea che di quel bulicame uscisse. idem, purg
glorioso - disse - / liberamente nel campo di siena, / ogni vergogna deposta,
, che che li appaia, / se di bisogno stimolo il trafigge, / così
la quartana del marito apprende / affetto lui di lento emitriteo / il medico verboso.
, st., 2-18: l'ardor di marte ne * cuor giovenili / s'
occhi negri, / tanto allo star di lui, nape, t'allegri, /
vi s'affigge / desideroso, e di lontano esulta / pur della vista.
'affiggere, attaccare, fissare'(composto di figère). affigliare e deriv.
e a figliuòlo). tenere presso di sé, allevare qualcuno come figlio proprio
. guittone [crusca]: proccurai di affigurarlo in quella tanta moltitudine; ma
parole, e del comparare per via di figura e di simbolo. =
e del comparare per via di figura e di simbolo. = deriv. da
rimanendo, avea tanto intenerito il cuore di vedere sua figliuola, che la fe'
che giova copia, sincerità, giocondezza di commensali, quando gli occhi sono alla mente
, starò alquanto in su l'ali di alcune cose più generali, non già si
il vulgo... non sia possente di affigurarle. 4. paragonare;
cosa a che è affigurata la croce di cristo, si è l'ancora della nave
si è l'ancora della nave. fiore di virtù, 31 (88):
, e la riconoscenza che le professate di queste buone maniere voi la affigurate per
affigurato (part. pass, di a figurare), agg. disus
: questo salterò... è stormento di dieci corde afigurate a'dieci comandamenti di
di dieci corde afigurate a'dieci comandamenti di dio. 3. immaginato;
e faceva le grandi battaglie contro filari di pioppi affigurati per draghi. 4
inventari [tommaseo]: una pianeta di velluto verde affigurato, con fregio.
figurazione, meno inusitato sarebbe nel senso di rappresentazione degli oggetti e reali e anco
per rifare il filo alle lamette dei rasoi di sicurezza. = comp. dall'imp
. = comp. dall'imp. di affilare1 e dall'oggetto lama (v.
. bellini, 5-1-15: da tali scorrerie di ruota ne segue l'affilamento del ferro
; cioè ne segue ch'egli si fa di non tagliente, tagliente. =
tempi ci affilava le falci fienaie il nonno di questo fabbretto che ora le affila qui
, iv-79 (41-9): i'presi di merzè tanto valore, / ch'i'
, iv-2-1347: i leali occhi fraterni che di sùbito il coraggio affilava e aguzzava.
della luna / e affila i colli di brianza. 3. figur.
giove], esser facile / la via di coltivare; e il primo mosse /
come dimagra per effetto d'alcun senso di sgomento, o d'altra istantanea passione
arme del viso; che è quello di chi si mette a corpo a corpo con
, per luoghi aperti, e farete di schivar le stretture dove conviene affilarsi,
rapidamente. affilato2 (part. pass, di affilare2), agg. alli
affilato1 (part. pass, di affilare1), agg. che ha
fra giordano, i-15: convien che sia di buono ferro, e bene affilato.
buccia... con un ferro di taglio affilato. g. del papa,
, sorgenti a gruppi dai ceppi aspri di nodi, drizzano i rami ancora spogli
, 14-138: le coltelle affilate scamivano ossa di prosciutto. moravia, v-135: mi
coltello affilato e aguzzo, a serramanico, di cui la mamma si serviva per mondare
mordace (un discorso, un modo di esprimersi); di ingegno sottile, incline
, un modo di esprimersi); di ingegno sottile, incline all'analisi.
creatura e in creatore, sfor- zavansi di partire. vico, 254: passando ancor
i giovani] agli studi troppo assottigliati di critica metafisica e d'algebra, divengono
tutta la vita affilatissimi nella loro maniera di pensare. d'annunzio, v-2-509: quella
puro parigino, è il più arguto biografo di quelli eroi, santi e santoni della
diafane come un'ostia, più significative di qualunque altro lineamento. idem, iv-2-105
. idem, iv-2-105: la testa di lei, scarnita, affilata, scolpita
eri che una misera fanciulla / dal viso di statua affilato / come la luna nova
, 3-8: aveva una vaga traccia di barba sul viso, dorata, gli occhi
viso affilato e lungo tra due onde di capelli sciolti. -del sorriso:
cicognani, 3-21: seguitava a ridere di quel riso affilato che le faceva un
riso affilato che le faceva un muso di faina. 4. disus.
con l'altra. 5. di linea slanciata ed elegante, raffinato.
. cecchi, 6-70: le calze di seta che non fanno una piega sulle caviglie
eleganza. 6. ant. di filato. pulci, 18-96: verso
e sottile. boccaccio, iii-12-57: di bella lunghezza / il naso si vedea
peri diritti e affilati, in distanza di due palmi uno dall'altro.
affilare gli utensili, il cui organo di lavoro essenziale è una mola rotante,
de'rasoi, o d'altri ferri di taglio, e se ne toglie il filo
toglie il filo morto che loro impedirebbe di tagliare perfettamente. si opera sulla cote
assottigliatura più grossolana si eseguisce sulla ruota di pietra arenaria bagnata d'acqua.
. affiliante (part. pres. di affiliare), agg. e sm.
istituto giuridico dell'affiliazione, il diritto di allevare ed educare presso di sé come
il diritto di allevare ed educare presso di sé come figlio un minore abbandonato.
codice civile, 404: l'istituto di pubblica assistenza... può affidare
può affidare il minore ricoverato a persona di fiducia. questa, decorsi tre anni
può chiedere al giudice tutelare del luogo di sua residenza di affiliarsi il minore.
giudice tutelare del luogo di sua residenza di affiliarsi il minore. ibidem, 409
moravia, ii-25: aveva avuto l'idea di creare un partito segreto rivoluzionario, dei
segreto rivoluzionario, dei più violenti, e di farci affiliare un certo numero di persone
e di farci affiliare un certo numero di persone scontente o esaltate. 3
società (per lo più segreta e di stretta osservanza). tommaseo [s
, perché dice relazione intima insieme e di dipendenza. da usare per altro con parsimonia
ricevuto; ma è voce tutta di nuovo conio, e, diciamolo pure,
affiliato (part. pass, di affiliare), agg. e sm.
doveva alimentare la cassa dell'ordine consisteva di 25 franchi all'atto dell'iniziazione e di
di 25 franchi all'atto dell'iniziazione e di 5 franchi mensili: contribuzione grave e
altro. settembrini, 1-61: dovere di tutti gli affiliati esercitarsi nelle armi.
. arila, 16: se vogliamo dire di persona affiliata ad una unione, ad
succursale. alvaro, 14-126: segni di riconoscimento negli affiliati: taglio dei capelli,
taglio dei capelli, ciuffi, basette di varie forme. moravia, ii-35: essi
un privato dall'autorità giudiziaria il diritto di assumere come figlio un minore abbandonato
come figlio un minore abbandonato e di esercitare nei suoi confronti la patria potestà
affiliato, decaduto dalla patria potestà o impedito di esercitarla, è reintegrato nell'esercizio della
2. ant. forma di contratto di successione, in cui l'
2. ant. forma di contratto di successione, in cui l'affiliato veniva
nominato erede e con gli stessi diritti di un figlio. 3. iscrizione a
2. nella lavorazione del vetro: processo di depurazione della massa pastosa, che,
che, spontaneamente o con l'aiuto di mezzi chimici o meccanici, si libera
. giacomini, 3-i-1-129: il sogno di goffredo, il duello di raimondo,
: il sogno di goffredo, il duello di raimondo, con quale affinamento d'imitazione
già perché io me ne servissi [di questo modo di costruire], non avendone
me ne servissi [di questo modo di costruire], non avendone bisogno per
, i-2-137: ogni approfondimento e affinamento di concetti giova alla migliore cognizione dei fatti
. boccardo, i-38: il mistero di cui circondasi coloro che si danno all'
214: le tentazioni sono a modo di fuoco, che prova l'oro ed
nel foco affina, / mi rappresento carco di dolore. s. bernardino da siena
qual provvidenza d'economia, quanti miracoli di natura contenga, chi vuol saperne a
e quella, al mescer pronto / di questo, fu creduto anco affinarsi, /
perdizione eterna; ma poi la giustizia di dio con le pene la affina. lorenzo
de'medici, 541: l'oro di quella età quasi divina / nel dolce foco
quella età quasi divina / nel dolce foco di mia donna affina. tasso, 776
mia sorda materia e la fa capace di sempre più vaste e profonde risonanze. b
b. croce, ii-8-121: qualcuno di quei concetti empirici viene affinato e assottigliato
negri, 2-951: grossolana qual era di forme e di fattezze le veniva dall'interno
: grossolana qual era di forme e di fattezze le veniva dall'interno sentimento una
. tasso, 16-41: qual più forte di te, se le sirene / vedendo
deledda, ii-315: allora gli pareva di diventare astuto, la sua mente si
viso ed al bel petto / vaga di sua beltà gli occhi volgea, /
/ e le dolci arme, onde di morte è rea, / d'affinar contra
vestitini eseguiti da loro stesse e di una affinatézza signorile. = deriv
affinato (part. pass, di affinare), agg. reso
affinate il grano non può fare a meno di non nascere a mucchietti.
2. purificato. trattato di ben vivere, 5: fornace ardente,
probata, /... / di senno e d'adomeze sete ornata, /
falso. segneri, i-405: il mal di quelle opere, à cui trascorrono gl'
gli occhi così affinati per distinguere il pelame di un animale, come gli ha un
, ii-2-134: la storia politica mostra di continuo lo spettacolo di aristocrazie che, da
storia politica mostra di continuo lo spettacolo di aristocrazie che, da forti che erano
vili e spregevoli, e cedono all'urto di classi meno affinate o addirittura rozze ma
dell'arte e dalle stretture del bisogno di guadagnar tempo. 4. affilato
e stanca, di chi molto ha gioito e fatto gioire,
chi molto ha gioito e fatto gioire, di chi molto ha sofferto e fatto soffrire
riuniti separano annualmente in media una quantità di 1600 kilogr. d'oro, del valore
1600 kilogr. d'oro, del valore di 5. 511. 000 franchi.
metà incirca. i migliori affinatori son quelli di parigi. affinatura, sf.
fatto scomparire dalla circolazione una gran quantità di monete argentee. = deriv.
). al fine, allo scopo di; perché, acciocché.
affinché levata l'oste, se quei di messina uscissono fuori,... ve-
guardi. menzini, 3-2-162: oh di che forze e generose e pronte,
e generose e pronte, / fa di mestieri affin che in versi e in rime
versi e in rime, / stuol di diverse immagini s'impronte! targioni tozzetti,
, 31 (542): i cadaveri di quella famiglia furono, d'ordine della
che si spargano, senza tener conto di quella bagatella che potrebbe portare il valore
fallisse un così grande avvenire mi avevano di presta ora stanato tutti quei pochi maestri
ospitare. viani, 13-398: prego di pregare fervorosamente per me affinché mi siano
corazzini, 3-69: giovine, se amor di perfetta letizia in te sia, vigila
conosciate che il nostro aggregarsi non è di greggia, queste condizioni di mutua libertà
aggregarsi non è di greggia, queste condizioni di mutua libertà richiediamo, utili a voi
noi '. = comp. di affine (a fine) e che;
primi secoli più diffuso, l'uso di acciocché (acciò che). affine1
rispetto alla moglie (anche nel caso di riunioni illegittime). -per estens
-per estens. (e con valore di sost.): parente. giovanni
antonino, 1-175: tutti gli parenti di quello uomo diventano parenti affini alla sua
congenere; che ha somiglianza, affinità di indole, di gusti, di idee;
ha somiglianza, affinità di indole, di gusti, di idee; analogo.
affinità di indole, di gusti, di idee; analogo. a. cocchi
fatto il micheli, separando dall'erbe di fiore senza foglie le gra- minifolie e
non c'è dubbio che il proprietario di questa casa è un santo o qualcosa del
distante in vista al mio cancello, di carabinieri, guardie regie e affini.
affini. cicognani, 12-45: qualche cosa di vivo delle altre anime affini alla mia
sentivamo circolare fra noi quella misteriosa corrente di simpatia che si stabilisce sempre quando due
buchi della città dove c'è possibilità di smerciare. moravia, vii-147: in quel
: ivi attese il re d'araona affine di combattersi con lui. seneca volgar.
tuo figliuolo io non lo uccisi affine di dargli morte, ma per trarlo di
di dargli morte, ma per trarlo di tanta pena che egli aveva. segneri,
ii-183: poco dunque ci vuole affin di salvarsi. lastri, 1-5-15: le case
montagna son basse come capanne, co'tetti di lastricciole o lavagne, acuti assai,
lastricciole o lavagne, acuti assai, affine di regger le nevi. manzoni, pr
usci. leopardi, ii-267: egli intendeva di mostrarlo a tutti superiore e fra tutti
tutti superiore e fra tutti unico, affine di produrre la maraviglia. collodi, 525
collodi, 525: egli prese la risoluzione di andare a trovare il re e la
re e la regina... affine di scongiurarli a muoversi a compassione.
sua molta assistenza non fosse stato cagione di migliorarle, di abbellirle, di
non fosse stato cagione di migliorarle, di abbellirle, di arricchirle.
stato cagione di migliorarle, di abbellirle, di arricchirle. = deriv
rispondea: « tu mi chiarisci / di bene in meglio, e come oro affinisci
se se'oro, affinirai e avanzerai di bene in meglio. leonardo, 2-130:
che v'è lo spirito. vita di s. girolamo [tommaseo]: compiuti
fino agli scanni. = variante di affinare (con maggiore coscienza del termine
). affinità, sf. rapporto di parentela (tra gli a tìini)
, 344: come uomo congiuntoli per affinità di parentado, egli lo mandò a governo
parentado, egli lo mandò a governo di tutte quelle terre. machiavelli, 7-8-128
/ quanto si potea più, di rivederti, / sì per l'affinità ch'
coniuge. 2. figur. conformità di natura; analogia; congenialità, inclinazione
uniti, sì che non senza qualche poco di violenza si separano. targioni tozzetti,
, 12-4-381: scelsi una bella specie di pianta marina pietrosa, o sia polipario,
. cesarotti, i-94: un ammasso di termini esotici che non hanno veruna affinità
alcune affinità pratiche, mi stringevano affinità di svolgimento mentale e di cultura. palazzeschi,
mi stringevano affinità di svolgimento mentale e di cultura. palazzeschi, 4-207: le
attrattiva, fondata su una presunta affinità di tradizioni e di gusti. 3
su una presunta affinità di tradizioni e di gusti. 3. biol.
. bot. affinità d'innesto: attitudine di due piante a svilupparsi insieme per via
a combinarsi tra loro. in virtù di essa gli atomi stanno uniti nella molecola.
. sinisgalli, 6-12: il legame di affinità è certo il più generale e
dottrine morali per indicare la naturale tendenza di attrazione (die wahlverwandtschaften [le affinità
wahlverwandtschaften [le affinità elettive], titolo di un romanzo di volfango goethe).
elettive], titolo di un romanzo di volfango goethe). 7.
reciprocamente dal padrino (o madrina) di battesimo o di cresima e dal battezzato
(o madrina) di battesimo o di cresima e dal battezzato o cresimato.
affinito (part. pass, di affinire), agg. ant.
e dimenticata la fama e la nominanza di questo messer lotto. = deriv
divenire fioco, abbassarsi, smorzarsi (di suoni, specie della voce). -
diremo delle apparizioni fantastiche, che parendoci di vedere, ci si arricciano i capelli,
, iv-1-516: i rumori si affiochivano dietro di me, gli echi morivano. un
.... -ma la voce di lei si affiochiva nel pianto. montale,
quasimodo, 58: s'affioca un'ora di pioggia soave, / o muore un
secondo nasce dal primo, imperoché chi continua di gridare affioca. b. cavalcanti,
2-325: un avvocato inetto, e di poco valore, era nell'orare affiocato.
non affioco. 3. diminuire di splendore, velarsi (di lumi).
3. diminuire di splendore, velarsi (di lumi). d'annunzio, iv-1-753
affiocato e affiochito (part. pass, di affocare e affiochire), agg.
non quello affiochito, appena percettibile, di remotissime campane. baldini, 4-95: niente
, 4-95: niente è più dolce di tutto quel tumulto affiochito dalla distanza. fracchia
, i-436: ora che i tribuni di dieci anni fa hanno visto il lupo in
3. velato, offuscato (di lumi). nievo, 677:
lampade appese al soffitto e affiocate da cortine di seta rossa. beltramelli, iii-409:
forte delle mercanzie loro sono panni di cotone, indaco e anfione, e volete
oppio, che mangiano comunemente i mori di questa parte, senza il quale si
menzione in plinio nella descrizione d'india di questa gente ch'egli chiama opiofagi.
tal maniera, che senz'esso muoiono di presente, stando uno sol giorno senza
afiùn (dal gr. òrciov 'succo di papavero, oppio '); cfr
(registrato dal littré come vecchio termine di farmacia). affioraménto, sm
. 2. miner. porzione di un giacimento minerario che appare alla superficie
o è ricoperta da un sottile spessore di terreno, così da poter essere raggiunta
poter essere raggiunta con un facile lavoro di sterro. tommaseo [s. v
traccia o rifioritura più o meno estesa di minerale, che mostrandosi in alcuna parte
del terreno, dà indizio dell'esistenza di qualche miniera dentro il terreno medesimo.
affiorante (part. pres. di affiorare *), agg. che
a fior d'acqua, a fior di terra). ojetti, ii-82
affioranti nei mari del mondo ciascuna bella di un clima particolare, la crederesti, con
. (affióro). apparire a fior di terra o a fior d'acqua;
appena appena (ed esprime il senso di cosa che comincia a farsi visibile,
panzini, iii-333: eleganti tombe di bianco marmo affioravano fra le alte erbe
erano tutti circondati da un mare oscuro di nebbia, da cui affioravano le creste
ninfee '. detto dei minerali, di corpi che vengono alla superficie, poi
rendere l'impressione che la poesia lascia di sé nelle anime, è affiorata spontanea sulle
sulla bocca della negra come una bolla di sapone. 4. esalare (di
di sapone. 4. esalare (di odori). pratolini, 2-9:
e nell'aria notturna, senza alito di vento, affiorano i cattivi odori.
odori. = da fiore nel senso di 'superficie '(come nella locuzione
= deriv. da fiore, nel significato di * fiore di farina '. affiorare3
da fiore, nel significato di * fiore di farina '. affiorare3, tr.
affiorare3, tr. infiorare, coprire di fiori. - anche
. affiorato1 (part. pass, di affiorarel), agg. emerso
. affiorato2 (part. pass, di affiorare2), agg. della farina
. -del pane: fatto col fiore di farina. affiorato3 (part.
affiorato3 (part. pass, di affiorare3), agg. ornato di
di affiorare3), agg. ornato di fiori, ricamato a fiori. salvini
. e vesta e velo / affiorato di giallo. idem, vii-561: dammasco,
vii-561: dammasco, panno dalla città di damasco in soria, come già dissi
, affiorato. dossi, 31: aggomitolàvansi di que'barocchi nani in arenaria che già
; con fissità. leggende di santi, 4-364: cominciò a guardare affissa-
v-101: quando il petrarca disse ferir me di saetta,... non poteva
accento solo. = comp. di tf # [s] $o.