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vol. I Pag.11 - Da ABBAIARE a ABBANCARE (71 risultati)

al suo cor fermato avea / di lasciar che abbaiassero alla luna. casti

chi troppo abbaia, empie il corpo di vento: molto strepito per nulla.

troppo abbaia / s'empie il corpo di vento e non di pane.

s'empie il corpo di vento e non di pane. -can che abbaia non

. c., 19-3-13: proprio è di grandezza non sentire percossa, siccome la

, poco temere / l'importuno abbaiar di picciol cani, / che pur non se

, / che pur non se li degna di vedere. firenzuola, 325: ed

voci non sentiva, che un mugolio di cani, che veniva da qualche cascina isolata

minaccioso. al suo avvicinarsi a qualcheduna di quelle, il mugolio si cambiava in

pecchi, 4-50: un urlìo improvviso, di cani, dal cortile, un abbaiare

che pare si ripercuota contro le pareti di un luogo chiuso. abbaiata, si

: si udì nel contempo un altro crescere di grida e di risa come di gente

contempo un altro crescere di grida e di risa come di gente che facesse l'abbaiata

crescere di grida e di risa come di gente che facesse l'abbaiata. idem,

741: s'ebbe poi l'indelicato còmpito di far l'abbaiata ai mariti sventurati.

concorde: finirono in una lunga abbaiata di scherno. abbaiatóre, agg. e

ecco non vieta. salvini, 22-284: di repente ulisse / videro i cani,

de'molti. queste dànno più noia di quelli. io non consiglierei alcuno scrittore a

consiglierei alcuno scrittore a far uso frequente di cosiffatti traslati. per quanto paia di-

abbaiévole, agg. disus. capace di abbaiare. varchi, v-376:

. apertura sopra il tetto a guisa di piccola finestra; soffitta che prende la luce

quale si fa con una certa alzata di muro coperto, per dar lume a

trova l'uscio aperto, e vaghezza di novità lo spinge a salire le scale

le scale e a portarsi sul solaio. di là per un abbaino monta sul tetto

i fuochi dall'abbaino, a rischio di precipitare in piazza. panzini, iv-2:

da un abbaino coperto da due tegole di vetro. beltramelli, iii-795: dal

luce vedevo... la cima di una torre. bontempelli, 9-19: l'

abbaino sorgeva nel mezzo del vasto pendio di tegole che sale dall'orlo del tetto

l'abbaino / per pigliare i piccioni di passaggio. savinio, 11-147: nell'abbaino

moravia, i-410: una massiccia costruzione di tre piani, in stile liberty,

in stile liberty, con il tetto inclinato di scaglie di ardesia, gli abbaini a

liberty, con il tetto inclinato di scaglie di ardesia, gli abbaini a mansarda,

'; cfr. badare); ma di recente si è pensato al genovese abaén

/ bianca, lattata, com'color di vaio. beicari, 3-2-88: e

risonava aspramente, e con mordace apritura di bocca. boiardo, ii-28-21: da

abbaio, si levi come frenetico co'pie'di dietro. carena, 2-188: si

si direbbe che abbaio sia quel primo scatto di voce che manda fuori il cane da

guardia, quasi principio o minaccia di prossimo abbaiamento, e come per accennarlo.

13-145: tirato il campanello, sembra di aver tirato la coda a un cane

. abbaiamento continuo e prolungato (anche di più cani contemporaneamente). beltramelli,

un chiamare alla lunga, l'abbaio di due cani da pagliaio. =

godo a pensare, che, se invece di mastino io volessi essere un cagnuccio che

edera. manzini, 7-22: parapetti di piazze abbalconate su panorami. idem,

, 8-152: s'affacciò alla balaustra di legno abbalconata sulla spiaggia. =

. abballare, ammontar roba a guisa di balle. abballare fa pensare a cose di

di balle. abballare fa pensare a cose di poco prezzo. s'imballano anche cose

poco prezzo. s'imballano anche cose di gran prezzo. = comp.

gran prezzo. = comp. di ballare, deriv. da balla1 1 grande

deriv. da balla1 1 grande pacco di mercanzie '. abballare2, intr.

carena, 2-168: abballinare dicesi di un'operazione che si fa al letto

operazione che si fa al letto prima di rifarlo; e consiste nello sciorinar le

all'aria libera; poi rivoltare su di sé la materassa, affinché essa e il

, dicesi soltanto del levar le lenzuola di sul letto, e alzarne le materasse

. abballinato (part. pass, di abballinare), agg.

avrebbe preso a due mani lo strapunto di paglia abballinato in un angolo e lo avrebbe

. moretti, 32-222: si stupì di trovarsi fra letti abballinati, gli parve di

di trovarsi fra letti abballinati, gli parve di vedere un gesto di stizza del suo

, gli parve di vedere un gesto di stizza del suo capitano che gli faceva cenno

stizza del suo capitano che gli faceva cenno di muoversi. abballottaménto, sm.

volgere in tutti i sensi a guisa di pallottola; malmenare. tommaseo

tommaseo [s. v.]: di bambino che i circostanti toccano, accarezzano

e accavallandosi, se lo abballottavano fra di loro come se fosse stato un fuscello.

abballottato (part. pass, di abballottare), agg. sballottato,

, i-395: dopo un quarto d'ora di quell'abbal- lottio fu messa su la

sono appena chiusi, e par di vedere segni di forme e colori varii.

chiusi, e par di vedere segni di forme e colori varii. =

= voce senese: comp. di baluginare. abbambinare, tr.

,... l'abbambinare le lastre di quintale, il presentarle [ecc.

ecc.]. = voce di origine scherzosa e gergale entrata nell'uso

= forma dial. da avvampilo con trasformazione di v in b. abbancare,

le pelli per ungerle (durante il lavoro di concia).

vol. I Pag.186 - Da ADUSATO a AERE (43 risultati)

lussuria, né per amore né per timore di dio... se ne ponno

: sono adusato a riconoscere la razionalità di qualunque cosa accada. pea, 6-141:

ferro ben caldo, tanto che le parti di fuori si secchino. =

del sole s'ammalano [gli ulivi] di davi o funghi, come si chiamano

nativo può essere talmente inviluppato da particelle di zolfo, che facendosi queste dissipare per

(da adustus, participio pass, di adurère * bruciare ').

l'affrica. = comp. di adustivo. adustivo, agg.

, e tira le materie alle parti di fuori. crescenzi volgar., 2-14:

la sete adusto / cerca ov'empir di gelid'onda un vaso. idem, 275

cosmografiche mi assicurassero che quel profluvio continuato di venti impetuosi si sentisse giammai passare per

dalle viscere aduste orrido colle / figlia di stigie fiamme ampi volumi. monti,

come ronzìo d'arnie o schiantar secco di legno adusto. viani, 14-113:

secco, magro (e fortemente abbronzato, di colore arsiccio, proprio di chi sta

abbronzato, di colore arsiccio, proprio di chi sta a lungo al sole, o

: hanno avuto dalla natura un temperamento di loro complessione adustissimo. marsilio ficino,

volta dalla nera feccia del sangue: e di qui gli uomini pazzi diventano. lorenzo

lat. adustus (part. pass, di adurère * bruciare ').

borgese, 6-21: gli antichi che di poesia s'intendevano, ed anche popoli meno

. ma li videro pieni d'anni e di placato sapere. = voce dotta,

che riproduce il francese aérage, invece di aerazione. indica l'atto e l'arte

aerazione. indica l'atto e l'arte di dare l'aria ad un luogo chiuso

. aerante (part. pres. di aerare), agg. che aera;

su l'altra calcate. ella desiderò di aerarle, d'indurre fra l'una e

aerato e aereato (part. pass, di aerare e aereare), agg.

: fienili... aereati verso il di fuori a mezzo di certe pareti tutte

aereati verso il di fuori a mezzo di certe pareti tutte forate. 2

forate. 2. chim. di preparati a cui sono state aggiunte sostanze

ecc.). -ant. detto di basi combinate con acido carbonico, detto

.... dal peso riconosciuto di esso venne determinato il quantitativo della calce

in ambienti chiusi, sia all'interno di altri apparecchi (per favorire determinati processi

= comp. da aero (abbrev. di aeroplano) e auto [mobile].

l'aerare (in particolare il sistema di rinnovare l'aria all'interno di ambienti

sistema di rinnovare l'aria all'interno di ambienti, di apparecchi, di liquidi)

l'aria all'interno di ambienti, di apparecchi, di liquidi); circola

interno di ambienti, di apparecchi, di liquidi); circola zione

questa mestizia che mi sopravviene in momenti di intenso fulgore ed aerazione. c. e

finestrelle d'aereazióne... riversarono nubi di fumo nella chiesa. =

in aire nasce un foco / per rincontrar di venti. idem, iv-32 (15-5

rassembro e l'aire / tutti color di fior, giallo e vermiglio. iacopone,

la mira, / e fa tremar di chiaritate l'àre, / e mena seco

nel seren la luce raggia. fatti di cesare, 87: suoni grandissimi d'

d'arme per taire s'udivano. fiore di filosofi, 189: vento è turbamento

. boccaccio, i-294: l'aere di varii strumenti e quasi d'angeliche voci

vol. I Pag.187 - Da AERE a AEREO (72 risultati)

, 2-109: il volto non altrimenti di varii colori si veste, che si faccia

essere occupato da più grossa aire apparirà di minore grandezza, come si dimostra nella

., 1-34: e con sue man di leve aer compose / la imagin d'

? tasso, 13-69: già trattano di fuga, e già qualcuno / parte furtivamente

parini, giorno, 1-68: col fragor di calde / precipitose rote e il calpestìo

calde / precipitose rote e il calpestìo / di volanti corsier, lunge agitasti / il

18: e quelle smorte fiamme / di su di giù vagavano per l'aere

: e quelle smorte fiamme / di su di giù vagavano per l'aere / orribilmente

ed opaco. alfieri, 79: pregno di neve gelida il deforme / vorticoso aér

dell'aer tuo veste la luna / di luce limpidissima i tuoi colli. manzoni,

9-13: il carro, / grave carro di giove a noi sul capo, /

tommaseo-rigutini, 3493: or che diremo di coloro che aere usano in prosa per aria

. baldini, 4-225: città piena di civiltà e di gentilezza, d'aer benigno

4-225: città piena di civiltà e di gentilezza, d'aer benigno, d'

d'aer benigno, d'acque, di verde. = voce dotta, lat

g. villani, 10-49: il duca di ca- lavra... fu pure

... fu pure dolce signore e di buono aiere a'cittadini. alberti,

25: abbiamo... veduto figliuoli di valentissimi cittadini da piccioli porgere optima indole

(3-1): gentil donna cortese e di bon'àre. testi fiorentini, 188

uomo guardare s'ella è bene insegnata e di buon aire: umile, che no

adirosa, paurosa né sciocca. fatti di cesare, io7: tanto quanto fui con

tu trovasti fortuna a te amica e di buon aire; ma ella t'è cambiata

perché s'avviene che gli dii ci sono di miglior aere mentre noi siamo in

: acciocché la gente non abbia paura di te, convienti essere nel mezzano stato di

di te, convienti essere nel mezzano stato di fortuna; e a ciò ti sarà

3. locuz. avverb. di buon àere: di buon animo,

locuz. avverb. di buon àere: di buon animo, benignamente, affabilmente;

volgar., ii-1-103: lucregia lo ricevette di buono aere, sì come parente,

male pensava. idem, ii-1-334: di buono aere, cortesemente rispondea al suo

suo compagno. cantari, 227: contento di bon'ar'ciascun si parte.

f.) * maniera d'essere, di sembrare; aspetto, apparenza': forse

luogo d'origine '(dal senso di * nido, covata ', quindi

violento dell'aria, provocato dalle ripercussioni di forti scosse sismiche; tempesta di vento

ripercussioni di forti scosse sismiche; tempesta di vento, turbine, ciclone.

comp. da aere-e moto, sul modello di terremoto (v.). aerènchima

plur. -i). tessuto fornito di spazi aeriferi, di cui sono dotati alcuni

. tessuto fornito di spazi aeriferi, di cui sono dotati alcuni organi di piante

, di cui sono dotati alcuni organi di piante acquatiche o palustri. =

sieno migliori, perché l'aere sia di sopra alla terra. buti, 2-61:

buti, 2-61: li corpi aerei, di che si vesteno l'anime poi che

cosa che noi chiamiamo spiriti, cioè di quelli aerei che dimesticamente parlano con le

/ d'un'aerea lanugine coprendo, / di sua freschezza riconforta e abbella. manzoni

perché, se fosse tale, in vece di passar da un corpo all'altro,

un grillo aereo, impalpabile, quasi materiato di polvere di stelle o di luce lunare

, impalpabile, quasi materiato di polvere di stelle o di luce lunare. 2

quasi materiato di polvere di stelle o di luce lunare. 2. che sta

succedenti ìnvide ronzano / a far lunghi di sé aerei grappoli. leopardi, 32-149

idem, 47: e nel cielo di perla dritti, uguali, / con loro

, arioso. manzoni, 12: di libertà la tenerella pianta / crollar,

. carducci, 990: sì come fiocchi di fumo candido / tenui sfilando passan le

deledda, ii-997: su questo sfondo di orizzonte si delinea la città nuova,

palazzi bianchi, le terrazze aeree festonate di panni tesi ad asciugare. linati, 30-20

si va su per queste terrazze tra festoni di cipolle e pomo- dori, come si

come si passasse da uno a l'altro di cento aerei salotti. papini, 28-211

del monte alle croci, posato sul colle di san miniato, in cospetto ai monti

1-iii-445: un che d'aereo, come di snella pianta rigogliosa, aveva la statura

fuochi / d'ultimi raggi supplici [di crepuscolo]. montale, 1-67: upupa

il fare aereo, e il non accorgersi di chi le guardava, e la dignità

la prosa non può rendere ciò che di aereo e fuggitivo si stacca da queste

. idem, iv-2-1028: le alpi di carrara così aeree che figuravano anch'esse

aeree che figuravano anch'esse una figura di danza. b. croce, ii-8-6:

vasi aerei. 7. bot. di organo di una pianta che si sviluppa

. 7. bot. di organo di una pianta che si sviluppa al di

di una pianta che si sviluppa al di sopra del terreno. -radici aeree:

aereo: meno compatti e più leggeri di quelli a predominio terreo. galileo

aria si può conoscere le diverse distanzie di vari edilìzi terminati ne'lor nascimenti da

, come sarebbe il vedere molti edifizi di là da un muro. 11

aerea: il complesso delle forze aeree di uno stato. -aereo-marittimo, aereo-navale:

... costruzioni importano una spesa di un miliardo e duecentomila dollari; dei quali

con l'agg. aereus 'fatto di rame, di bronzo * (da aes

. aereus 'fatto di rame, di bronzo * (da aes, aeris *

senz'altro gli aerei, allontanandosi sempre di più dal primo schietto significato. panzini,

vol. I Pag.188 - Da AEREOPLANANTE a AEROFOBO (62 risultati)

. 2. antenna, complesso di conduttori isolati dal suolo che serve alla

intellettuali. = part. pres. di un aereoplanare, non altrimenti attestato.

si stirano le bimbe come i gatti / di sopra al mare dell'umanità / inverso

. = part. pass, di un aereoplanare, non attestato.

agg. che vive nell'aria (detto di pianta che sviluppa anche le radici al

pianta che sviluppa anche le radici al di sopra del terreno, come le aeròfite

aria. 2. bot. di organo cavo o di spazi intercellulari abbastanza

2. bot. di organo cavo o di spazi intercellulari abbastanza grandi. -poro

: stoma. = voce dotta, di formazione moderna, comp. da ammanante

formazione moderna, comp. da ammanante di aero-primo elemento di parole composte significante '

comp. da ammanante di aero-primo elemento di parole composte significante 'aria ')

propri, ed ha un'illimitata capacità di espansione (pertanto assume la forma e

è contenuta) e un elevato grado di compressibilità; gassoso. -anche al figur

bicchierai, 19: ad oggetto pertanto di assegnare con minore incertezza le quantità dei

minore incertezza le quantità dei fluidi aeriformi di esse [acque minerali], fu ricorso

l'arco del cielo ampio s'immilla / di luci nove e di figure enormi,

ampio s'immilla / di luci nove e di figure enormi, / se la notte

aereiformi. = = comp. di aeri- (da aere) o aerei- (

dossi, 263: egli sedèa presso di lei, ch'era un solo sorriso,

frase, il bene, dimenticato un istante di sé, sentla ripullularsi in cuore,

accennano / lo spul'aria (e di qualunque altro fluido gassoso), moso

; 'aria ') genere di batteri eubatteriali, molto diffusi: hanno

eubatteriali, molto diffusi: hanno forma di corto bastoncino, sono aerobi, fermentano

microrganismi rito anche ad altri oggetti di forma slanciata (cappelli, ecc.)

31065 -óvt05 (part. aor. di 3ióoi * vivo '). aerobiòsi

aerobiòsi, sf. biol. forma di vita propria degli aerobi: processo organico

aria ') e -3i&ok; 'mezzo di vita '. e -dinamica (

. aerodinamicità, sf. qualità di essere aero- dinamico; struttura e capacità

e forma adatte alle alte velocità; di foggia slanciata. panzini, iv-9

panzini, iv-9: aerodinàmico: detto di vetture foggiate in modo da offrire la

. invar. icaro si staccò dall'aerodromo di creta. moravia, vii-222:

sua bambina la forma e il movimento di una lacrima e ne aveva dedotto le

destinazione tecnica, in aeroporti, campi di fortuna, campi di volo, eliporti,

aeroporti, campi di fortuna, campi di volo, eliporti, idroscali).

: l'apertura al traffico aereo civile di aerodromi privati adibiti ad usi speciali è sottoposta

. neol. aereo adibito al trasporto di passeggieri per distanze limitate (cfr.

). = comp. sul modello di autobus, filobus, ecc., da

., da aero- (abbrev. di aeroplano) e dal sufi. -bus.

vittorini, 1-71: sopra una specie di aerocampo notturno, ma denso di folla

specie di aerocampo notturno, ma denso di folla multicolore, e illuminato da grosse

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e campo. aerocèle

). aerocèntro, sm. luogo di accentramento del personale e del materiale areonautico

d'italia promuove e favorisce la costituzione di aerocentri da turismo e sport. =

, comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e centro. aerociste

delle foglie, e particolarmente della fronda di alcune specie di alghe; i

e particolarmente della fronda di alcune specie di alghe; i quali rigonfiamenti servono

otricolaria { utricularia vulgaris) porgono esempio di foglie propriamente dette munite di aerocisti.

porgono esempio di foglie propriamente dette munite di aerocisti. = comp. da

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e club. aerodina

(l'aerodina può essere munita o meno di gruppo motopropulsore, per cui con questo

giusto che accada a individui impastati non di fango, ma di cellule organiche vegetali

a individui impastati non di fango, ma di cellule organiche vegetali, a spiriti arborei

rotte aeree. = comp. di aero- (abbrev. di aeroplano) e

= comp. di aero- (abbrev. di aeroplano) e fanale (v.)

a indicare l'ubicazione e le caratteristiche di aeroporti o di altri luoghi interessanti la

ubicazione e le caratteristiche di aeroporti o di altri luoghi interessanti la navigazione aerea,

aerea, oppure a fornire segnalazioni (di rotta, di pericolo, ecc.)

a fornire segnalazioni (di rotta, di pericolo, ecc.).

.). = comp. di aero- (abbrev. di aeroplano) e

= comp. di aero- (abbrev. di aeroplano) e faro (v.)

f.). che vegeta al di sopra del terreno (che ha cioè

dell'aria in movimento (è sintomo di varie malattie, in specie della rabbia

vol. I Pag.189 - Da AEROFONISTA a AEROPORTO (78 risultati)

aeròfono, sm. mus. classe di strumenti musicali il cui corpo vibrante è

del quale si può determinare la direzione di provenienza di un dato suono, e

si può determinare la direzione di provenienza di un dato suono, e la distanza della

fotografico della superficie terrestre condotto per mezzo di aerei. = comp. da

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e fotografia (v.)

scient. rappresentazione fotografica del terreno (di cui, mediante prese successive e combacianti

dà il rilievo esatto preso da bordo di aerei). cfr. fotogrammetria.

aerogastrla, sf. medie. presenza di aria nello stomaco (conseguenza dell'aerofagia

è dovuto a uno o più complessi di ali rotanti, chiamati rotori (sono

= comp. da aero- (abbrev. di aeromobile o aerodina) e -giro.

- »). chi esegue lavori di verniciatura o di decorazione con l'ae-

. chi esegue lavori di verniciatura o di decorazione con l'ae- rografo.

areògrafo). apparecchio funzionante per mezzo di pompa ad aria compressa, usato per

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e -gramma (e emento

aeroplano) e -gramma (e emento di telegramma, fonogramma). aerolinea

. aerolinea, sf. servizio di trasporto aereo esercitato regolarmente lungo un dato

un dato percorso; aviolinea; linea di navigazione aerea. = comp.

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e linea. aeròlito

, 1-309: io ora sono come uno di quegli aeroliti che vanno vagando negli spazi

interrompere le gaie gozzoviglie d'una brigata di buontemponi non avrebbe recato più stupore e

non avrebbe recato più stupore e sgomento di quel decreto. ojetti, ii-616: come

sm. e f. chi pretende di indovinare il futuro osservando i fenomeni atmosferici

crusca] '. conforme danno a credere di potere indovinare i geomanti e gli aerimanti

aeromanzia (aerimanzìa), sf. arte di predire il futuro mediante l'osservazione dei

: altri [indovinano] con segni di vapori, ed è appellata aeromanzia.

, agg. che concerne determinate attività di carattere aereo, che si svolgono sul

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e marittimo (v.)

sf. scienza che misura le variazioni di densità dell'aria. paoletti,

correzioni da apportare alla misura del volume di un gas, in seguito a variazioni

un gas, in seguito a variazioni di pressione e temperatura. = deriv.

. qualunque veicolo, atto al trasporto di cose o persone, capace di sollevarsi

trasporto di cose o persone, capace di sollevarsi da una superficie d'appoggio e

sollevarsi da una superficie d'appoggio e di ritornarvi, dopo essersi sostenuto e

la cui sostentazione è dovuta alla spinta di archimede, e aerodine, quando sono

chiunque cagiona... la caduta di un aeromobile, di altrui proprietà, è

. la caduta di un aeromobile, di altrui proprietà, è punito.

. da aero-e mobile, sul modello di automobile. aeromodellismo, sm.

e favorisce la costituzione... di scuole civili di pilotaggio e di aeromodellismo

la costituzione... di scuole civili di pilotaggio e di aeromodellismo.

. di scuole civili di pilotaggio e di aeromodellismo. = deriv. da

. aeromodellistica, sf. l'arte di costruire e far funzionare aeromodelli.

. aeromodèllo, sm. modellino di aeromobile, e specialmente di velivolo,

. modellino di aeromobile, e specialmente di velivolo, in scala ridotta, costruito

voce comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e modello (v.

a vento: dispositivo meccanico che permette di sfruttare l'energia cinetica del vento,

per azionare mulini, per la produzione di energia elettrica, ecc.).

comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e musica (v.)

). chi viaggia nell'aria per mezzo di un aerostato. -per estens.

.: chiunque voli con un mezzo di trasporto aereo; pilota. tommaseo [

morto come muore l'aereonauta per mancanza di pressione dell'aria. = cfr.

areostatici e l'aeronautica acquisterà un grado di scienza, e l'uso ne diverrà comune

., certamente gli uomini che verranno di qua a mille anni, appena chiameranno

bambina, onde all'uomo è dato di innalzarsi per correre l'aria in palloni volanti

iii-463: al secondo piano [della reggia di caserta] c'è aeronautica; ma

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e navale (v.)

, sf. dirigibile. -aeroplano di grandi dimensioni e a grande autonomia,

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e navigazione (v.

. (plur. -chi). parco di aeromobili. = comp. da aero-

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e parco (v.)

. piccolo aerografo, usato per lavori di pittura (specie per il ritocco delle

= comp. da aero- (abbrev. di aerografo) e penna (v.)

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e pittura (v.)

più pesante dell'aria o aerodina, munito di motopropulsore) capace di muoversi e dirigersi

aerodina, munito di motopropulsore) capace di muoversi e dirigersi nell'aria con mezzi

sul prato un aeroplano, verrebbe voglia di salire su la carlinga. ojetti, ii-629

pea, 6-145: durante l'allarme di poco fa, un aeroplano tedesco aveva

passavano sul drappo celeste, dei batuffoli di ovatta esplosiva s'inzuppavano di cobalto.

dei batuffoli di ovatta esplosiva s'inzuppavano di cobalto. baldini, 4-57: tornano gli

nemico e sarebbe calato e passato sopra di loro. lo vide mentre girava lontanissimo sopra

montagne, scomparire dietro un argenteo tessuto di nubi. comisso, 12-51: un

rabbiosa, metallica, deragliante, punteggiata di scoppiettìi rauchi. calvino, 1-317:

sentii il ronzio: figlio e re di quell'assurdo mondo notturno l'aeroplano carico

quell'assurdo mondo notturno l'aeroplano carico di bombe traversava il cielo. = fr

fr. h. wenham: comp. di aero- (dal gr. dftjp àépoc

aere ') e -piane (radic. di planer, dal basso lat. planare

aeropoesìa, sf. poesia (di ispirazione futurista) rivolta a esprimere le

comp. da aero (abbrev. di aeroplano) e poesia (v.)

aeropòrto, sm. campo dotato di speciali installazioni atte a consentire il decollo

vol. I Pag.190 - Da AEROPOSTALE a AFA (80 risultati)

movimento del campo, aviorimesse, depositi di carburante). leggi della navigazione

, comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e porto (v.

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e postale (v.)

razzi (in cui i mezzi normali di propulsione sono sostituiti da razzi)

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e razzo (v.)

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e reattore (v.)

. rifornimento che avviene mediante l'impiego di aerei: l'operazione può avvenire dall'

durante il volo (come il rifornimento di carburante, mediante una tubazione flessibile che

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e rifornimento (v.

aerorifornitóre, sm. recipiente speciale usatodal nome di montgolfìer, che primo, nel 1783,

aerosbarco, sm. sbarco (di truppe) effettuato con aerei.

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e sbarco (v.)

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e scalo (v.)

strumento destinato a raccogliere su una lastrina di vetro, ove si potranno osservare al

; 'aria ') e tema di oxotréco * osservo '(secondo il tipo

aeroplano o idrovolante attrezzato per il lancio di siluri contro obiettivi navali.

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e silurante (v.)

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e siluro (v.)

danzando [il cortegiano] in presenzia di molti ed in loco pieno di populo panni

presenzia di molti ed in loco pieno di populo panni che si gli convenga servare

temperata però con leggiadra ed aerosa dolcezza di movimenti. d'annunzio, iv-2-1002:

in un gas (usata come mezzo di impiego di insetticidi, farmaci, ecc

un gas (usata come mezzo di impiego di insetticidi, farmaci, ecc.)

aria ') e sol (abbreviazione di soluzione). aerosolterapìa, sf

aerosolterapìa, sf. medie. sistema di cura in cui i medicamenti, portati

in cui i medicamenti, portati allo stato di aerosol (per mezzo di uno speciale

allo stato di aerosol (per mezzo di uno speciale apparecchio), sono introdotti

, agli speziali, agli spacciatori di secreti, e a quei disperati che vanno

, 520: un uomo fatto a guisa di un pallone aereostatico, a cui fossero

viani, 14-196: il globo aerostatico di montgolfìer ha rivelato che si può, e

primi anni, gli nuocesse il consiglio di certi cervelli aereostatici dai quali poi si

, iii-86: la capigliatura a fasci di serpi, le mussole aerostatiche...

. ogni cosa sembrava si stemperasse fuori di sé. papini, 20-vii: cervelli

, 20-vii: cervelli aerostatici che credevano di toccare la sommità del cielo.

. aeromobile (formato da un involucro di tela o seta gommata, contenente un

si distinguono in dirigibili (forniti di motore) e palloni (privi di

forniti di motore) e palloni (privi di gruppo motopropulsore); pallone aerostatico.

si dice specialmente de'palloni volanti pieni di gas idrogeno, o di gas

pieni di gas idrogeno, o di gas idrogeno carburato...; mentre

mare. barilli, 2-36: una luna di grossezza straordinaria... calava giù

nel cielo oscillando pian piano a mo'di aerostato che si sgonfia. pea, 5-54

delle merci e ad accogliere gli uffici di direzione e comando del campo.

'. aerotassi, sf. movimento di traslazione con cui i batteri dell'acqua

batteri dell'acqua cercano una determinata concentrazione di ossigeno disciolto, sfuggendo le concentrazioni troppo

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e tessi (francese taxi

. 2. sm. cultore di aerotecnica. aeroterapìa, sf. medie

aeroterapìa, sf. medie. sistema di cura che utilizza l'aria atmosferica.

aerotèrmo, sm. moderno apparecchio di ri- scaldamento a circolazione forzata d'

timpano, avvenuta in volo in conseguenza di un'improvvisa diminuzione della pressione barometrica.

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e otite (v.)

aerotonòmetro, sm. apparecchio che permette di misurare la tensione dei gas contenuti in

. trainare un aliante (da parte di un aeroplano: l'aeroplano traina mediante

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e trainare (v.)

. aerotràino, sm. l'azione di traino di un aliante.

aerotràino, sm. l'azione di traino di un aliante. 2.

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e trasporto (v.)

. aerotropismo, sm. movimento di curvatura che avviene in un organo vegetale

organo vegetale in conseguenza della diversa concentrazione di ossigeno in due lati diversi dell'organo

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e turbina (v.)

= comp. da aero- (abbrev. di aeroplano) e via (v.)

aetite, sf. miner. concrezione di limonite (detta anche pietra aquilina)

le si attribuiva un tempo la virtù di favorire il parto e genericamente di portare

la virtù di favorire il parto e genericamente di portare buona fortuna (era usata come

queste afe, e dopo la prima rinfrescatura di pioggia si vendemmi. salvini, v-463

carducci, 684: era un giorno di festa, e luglio ardea / basso in

e luglio ardea / basso in un'afa di nuvole bianche. idem, 911:

/ con non so che dolcigna afa di morte. idem, iii-1-1216: ancóra

, iii-1-1216: ancóra notte. afa di scirocco: qualcosa di molliccio e di

ancóra notte. afa di scirocco: qualcosa di molliccio e di tiepido come una bava

afa di scirocco: qualcosa di molliccio e di tiepido come una bava animale. idem

come varcò la soglia, un'afa di forno e un lezzo disgustoso gli mozzarono

avrà voglia il libeccio... di soffiare un'afa maligna, arsiccia, di

di soffiare un'afa maligna, arsiccia, di sabbia africana. borgese, 3-248:

il cielo in pochi istanti si gremì di nubi nere..., e l'

., e l'afa palpitava a tratti di non so che promessa di frescura.

a tratti di non so che promessa di frescura. govoni, 1-156: come diavoli

come diavoli rossi / danzano i lampi di calore / con ali d'afa all'orizzonte

. palazzeschi, i-155: un giorno di quell'afa estiva sciroccosa che mette addosso

afa pesantissima e pregna d'umidità palustre di quell'affannosa calura. manzini, 1-201:

rilievo della temperatura basato un po'di svago e l'amore: l'amore come

vol. I Pag.191 - Da AFACA a AFFACCENDAMENTO (54 risultati)

subito che l'afa, proprio a causa di quelle nuvole scure che annunziavano il temporale

nel cielo come nell'anima mia, afa di nuvole e di parole. affacciamoci alla

nell'anima mia, afa di nuvole e di parole. affacciamoci alla finestra. idem

è giù giù, sotto l'afa di una insìpida vita, disonorata. d'annunzio

, iv-2- 892: l'angustia di quella stanza e l'afa del passato e

cosa da cambiare, uscire dall'afa di quel dialogo assurdo. 3. locuz

d'essere molto dilicato in qualsivoglia genere di cose. 4. bot.

ne sono delle maggiori d'un seme di afaca. = voce dotta,

. m. -chi). medie. di occhio affetto da afachia (non può

accomodamento, per cui richiede l'uso di due paia di lenti: uno per

per cui richiede l'uso di due paia di lenti: uno per la visione a

saggiare l'oro, detta anche pietra di paragone (per estens. il nome

nome si riferisce a tutte le rocce di struttura simile). tommaseo [

.]: afanite, è una pietra di composizione varia, di colore nericcio,

è una pietra di composizione varia, di colore nericcio, a grana fina, inattaccabile

nome allude alla struttura molto minuta e compatta di tale roccia); cfr. ingl

; impossibilità (parziale o totale) di ricordare i segni della parola.

de roberto, i-694: una specie di afasia gli impediva di proferir verbo.

: una specie di afasia gli impediva di proferir verbo. d'annunzio, iv-1-558:

disturbi cerebrali più terribili per un uomo di lettere, per un artefice della parola,

richiama [il vico] perfino un caso di afasia da lui osservato in napoli in

da lui osservato in napoli in persona di 'un uomo onesto tocco da grave

che mèditano il fiore / a precoci verdure di giardini. = voce scient.,

come sono io. = dimin. di afato. afato (part. pass

. afato (part. pass, di afare), agg. malsano,

buonarroti il giovane, 9-505: e se di villa mia... non veggo

afèresi, sf. gramm. perdita di una o più lettere (una sillaba

lettere (una sillaba) all'inizio di parola (come state per estate)

i-699: peppino, per naturale sostituzione di consonanti labiali... diventò fafino;

indovi- nare da alcune definizioni due termini di cui l'uno si ottiene per aferesi

segno dello zodiaco che presiede alla nascita di ciascun individuo; pianeta ascendente (v

rimedii fisici d'applicar le cose nemiche di quaggiù tra loro. = lat

= lat. umanistico apheta 'dispensatore di vita '(voce adottata dal linguaggio

70: giovane affabile, discreto, pieno di sua- vissimi costumi. bandello, 2-38

leopardi, i-206: avrà avuto occasione- di trattarci bene, di mostrarcisi affabile manieroso rispettoso

avrà avuto occasione- di trattarci bene, di mostrarcisi affabile manieroso rispettoso. tommaseo [

, iv-1-386: avevamo là qualche libro di poesia e noi davamo ai versi una intensità

poesia e noi davamo ai versi una intensità di significato, che non avevano. muti

muti, ci parlavamo per la bocca di quel poeta affabile. deledda, ii-49:

. pratolini, 2-146: il medico di guardia non ebbe bisogno di consultare il

il medico di guardia non ebbe bisogno di consultare il registro. li guidò personalmente

, 30: qualunque legge la vita di ciro scritta da senofonte, riconosce.

scipione si conformassi con quelle cose che di ciro da senofonte sono sute scritte. buonar

arrendevole, all'altrui voglia accomodato fu di tal sorta che sovente avvenne che

. fagiuoli, 1-125: una donna di grato e gentil tratto, / tutt'affabilità

tutta avvenenza, / veniva in compagnia di questo sciatto. leopardi, i-208:

delle apparenze, qual vedesi negli ostentatori di falsa popolarità, e che poi si

. nievo, 75: sbirciava la cognata di traverso non comprendendo da cosa derivassero que'

affatto insoliti e un po'anche stizzosi di affabilità. d'annunzio, iv-2-846:

distesa d'orti. = comp. di affabile. affabulante (part.

affabulante (part. pres. di affabulare), agg. che ha

, agg. che ha l'arte di narrare piacevolmente. piovene, 5-146:

mangiare mi narrò in buon francese romanzi di fuggiaschi che sostavano alla sua tavola.

sua tavola. quel valdese era un sosia di de gasperi, un sosia dai capelli

vol. I Pag.192 - Da AFFACCENDARE a AFFACCIARE (48 risultati)

]: il grande affaccendamento è artifizio di faccendieri, che a beffo studio prolungano le

altro per cose da nulla gli uomini di cancelleria nei governi uggiosi e pedanti.

.. s'affaccendò a far un po'di posto sul carro per la morticina.

affaccendato (part. pass, di affaccendare), agg. occupato,

dà molto da fare, che mostra di accudire a più cose (con impegno

carducci, ii-9-129: questa dolce prospettiva di lavoro affaccendato nei grandi calori mi dà

mal umore. verga, i-55: finse di non accorgersi... dell'aria

accorgersi... dell'aria affaccendata di lei, dell'insolito va e vieni che

iv-1-484: ascoltavo il passo delle donne di casa affaccendate; mi rodevo d'impazienza.

, 11-918: altre sale sono piene di uomini e donne che scrivono o vanno e

, da non avere il tempo né di parlare, né di cantare, né di

avere il tempo né di parlare, né di cantare, né di occuparsi della casa

di parlare, né di cantare, né di occuparsi della casa. tombari, 1-10

allora nella reai galleria, è memorabile quello di affaccettare e brillantare i diamanti.

v.]: affaccettare, dicesi ancora di certi pezzi che si usano nelle macchine

pezzi insieme, son fatti girare col mezzo di una chiave che colle ganasce li afferra

affaccettato (part. pass, di affaccettare), agg. sfaccettato,

risplendevano come se fussero tanti piccoli frammenti di vetro affaccettato. targioni tozzetti, 12-10-23

questo mese! è proprio un mese di affacchinaménto. = deriv. da

1-2-6: piglia almanco un garzone, e di lui serviti; / e non ti

io dovea movere le braccia e le gambe di prima, affacciarmi a que'primi orecchi

s. v.]: un padre di famiglia si affac china dalla mattina alla

affacchinato (part. pass, di affacchinare), agg. disus.

la campagna, in una giornata afosa di maggio. idem, i-454: un gatto

far sorgere una questione ', ovvero invece di 'pretendere '... lo

'... lo stesso dicasi di 'affacciare un dubbio, una difficoltà

in un luogo pubblico); mettersi di fronte, sporgersi (a guardare).

i cortili dove s'affaccino l'occhiate di tutte le finestre. magalotti, 9-1-9:

9-1-9: che importava egli a me di andare a riconoscere le stufe di baia

a me di andare a riconoscere le stufe di baia,... affacciarmi

lato la vista d'una spaziosa campagna popolata di case. foscolo, iv-373: m'

il cortile, s'affacciava all'uscio di strada, guardava a destra e a sinistra

spinge le mugghianti / collere a questo bastion di scogli / onde t'affacci a le

del giardino... chiome stormenti di platani e d'elei s'affacciano. deledda

limite dei giardini vaticani, si affacciano boschetti di mortelle e allori. pea, 3-108

guai a noi se cedessimo alla tentazione di affacciarci su quelle acque che gorgogliano contro

dove appena t'affacci respiri un'aria di malaugurio. c. e. gadda,

, 1-117: c'è poi il giuoco di riflessi che appunto rende verdi le acque

ai balconi. -intr. di giacomo, i-729: dalla finestra che affacciava

per la prima volta (all'inizio di qualche cosa); venire in mente,

avere o il possesso o l'uso di quei cinquanta o sessanta che vi occorreranno

91: ma no: che vai di novo / affacciarsi alla vita, e indietro

. mazzini, ii-36: l'immagine di quei proscritti, parecchi dei quali mi

ii-117: il maraviglioso ti si affaccia di per sé, senza bisogno che tu

. verga, i-229: esitò alquanto prima di scendere, colla mano sulla maniglia,

4-213: richiesti, ognuno sarebbe stato capace di audacie grandi che lo avrebbero fatto operare

un l'altro, stare l'uno di fronte all'altro (con simmetria).

affacciò per entrare alla cura, promettendo di risanarlo. redi, 16-vi-280: mi

vol. I Pag.193 - Da AFFACCIATO a AFFANGARE (64 risultati)

di apprendere ch'ella [l'epidemia] sia

salgo in nave, e mi affaccio di prima giunta in una fanciullozza, bianca

. affacciato (part. pass, di affacciare), agg. che

. soffici, ii-44: il più di codesti affari, affacciati da mezzani incapaci

i-47: i quali [solidi] sieno di forma non rotonda, ma affacciata.

affacilitava il viaggio. = comp. di facilitare (v.).

, ii-213: -dimmi, che ti parve di quei cap poni che vendea

più sfoggiati... -parevati di fargli lessi, o arrosto? -un se

de l'altro, che mentre tutto ricamato di garofani si volge lo spedone, è

). avvolgere, raccogliere a modo di fagotto (l'abito, le vesti)

. affagottato (part. pass, di affagottare), agg. avvolto

conti nuamente, cioè affaitaménto di meretrici, abito di buffoni.

nuamente, cioè affaitaménto di meretrici, abito di buffoni. idem, 6-1-302:

idem, 6-1-302: si studiano molti di far cadere o peccare li loro

loro prossimi, dando loro materia di scandolo o peccato, o per

affactare, da factare come frequent. di facère). affaitato (part

affaitato (part. pass, di affaitare), agg. ant.

. affaldare, tr. dar forma di falda; raggrinzare. - anche intr

e gli altri unti ribaldi, / di che ad uso del viso empion gli

/ posta in su 'n una pelle di spinoso / col pelo in verso te,

. affaldato (part. pass, di affaldare), agg. che ha

), agg. che ha forma di falda; ripiegato falda su falda.

o pula. = comp. di falsare (v.).

lieri, lo quale sie affalsatóre di liale amore. affalsificare, tr.

la veritade. = comp. di falsificare (v.).

affamaménto, sm. l'affamare; privazione di viveri. panzini, iii-848:

: guai se dovrà avvenire un principio di affamaménto dalla germania! affamare, tr

, far patir la fame; privare di viveri. dante, purg.

/ per la cagione ancor non manifesta / di lor magrezza e di lor trista squama

non manifesta / di lor magrezza e di lor trista squama. palladio volgar.,

per impedire che v'entri alcun soccorso di provvigione, ed attendere così, che consumati

questo è quanto scrive litteralmente il poeta di cerbero, de'suoi gesti, e di

di cerbero, de'suoi gesti, e di quel che fece vir- giglio, quando

per quietarlo. = comp. di affamato. affamato (part.

affamato (part. pass, di affamare), agg. che ha

: innumerabili quasi sono li 'mpediti che di questo cibo sempre vivono affamati. simintendi

del piano, ove, senza speranza di potersi allargare, di pane erano affamati

ove, senza speranza di potersi allargare, di pane erano affamati. arrighetto, 223

. mendicando del pane per l'amor di dio. savonarola, iii-79: io ero

vengono dal dacen, porto dell'isola di samatra, carichi di pepe et altre

, porto dell'isola di samatra, carichi di pepe et altre droghe, questi soldati

pover'uomo, e si leva il pane di bocca per darlo agli affamati. idem

a sinistra, galleggiava un gran numero di cadaveri: equipaggi di altre navi andate

un gran numero di cadaveri: equipaggi di altre navi andate in perdizione, sopra i

perdizione, sopra i quali gracchiavano uccelli di rapina affamati. moravia, vii-371:

cosa che succede quando si ha fame è di vedere le cose affamate, cioè vacillanti

vita, e disiderano con inestinguibile sete di bere il suo innocente sangue. imitazione

bere il suo innocente sangue. imitazione di cristo, 1-234: signore, tu sai

, tu sai che io sono povero di virtù; dammi quello che mi bisogna.

117: [l'uomo] affamato di giustizia e di certezza, d'autorità e

l'uomo] affamato di giustizia e di certezza, d'autorità e di speranza,

giustizia e di certezza, d'autorità e di speranza, ricorrerà alla chiesa, e

papini, 8-20: povero e affamato di sapere. corazzini, 3-105: seguivano

, 3-105: seguivano con aria / di danza / un loro monotono giro le foglie

avere. foscolo, v-16: mi parea di vederti strascinato dalla prepotenza del tuo naturale

tua gioventù. verga, i-477: una di quelle facce affamate che vi rubano cogli

volgar., ix-292: egli ha empiuto di beni gli affamati, e ha lassato

lottando. 5. macilento, di aspetto trasandato. grazzini, 4-43:

uomo con molta famiglia, ma padre di famiglia... pare che..

che... non si direbbe di ricco, ma a chi il campamento della

protetta, v-582-52: sichilia duglusa, piina di amancamentu, / ki eri cussi

amancamentu, / ki eri cussi iuyusa di tuttu apparamentu, / di grassa

iuyusa di tuttu apparamentu, / di grassa eri rifusa et tuttu fumimentu: /

ffango-affcinghi). diventare fangoso; coprirsi di mota. 7 — battaglia,

vol. I Pag.194 - Da AFFANGATO a AFFANNO (53 risultati)

affangato (part. pass, di affangare), agg. reso fangoso

, agg. reso fangoso; coperto di fango, di mota. tommaseo

reso fangoso; coperto di fango, di mota. tommaseo [s.

o corpo infangato è più o men coperto di fango. affannaménto, sm.

]: cotale medicina purga con sovversione di stomaco, e con vomito, e con

affannante (part. pres. di affannare), agg. che dà

e così affannati, per forza gli costrinsero di tornare a dietro al lito. giovanni

ariosto, 26-60: l'ho lasciato di qui poco lontano, / dove il cavallo

: io ho sì pieno il petto di pietate / e sì pieno d'orror che

de'dolori nelle ginocchia, non so se di reumatismo o di gotta, che quasi

, non so se di reumatismo o di gotta, che quasi non mi hanno permesso

, che quasi non mi hanno permesso di lavorare, cosa che mi affanna per più

rifl. provare affanno, frequenza angosciosa di respiro; aver l'affanno; provare

questa nave, gli pareva vedere uscire di mare uno spirito nero e terribile a riguardare

: s'erano molto affannati e bisogno aveano di riposo. giovanni da samminiato, ii-128

ad affannarsi. bontempelli, 9-33: di nuovo stava salendo, tanto in fretta

, affaticarsi (e indica sempre un senso di ansiosa sollecitudine). ruggerone da

quale sia pariscente. mostacci, ii-179: di lei avanzare adesso fui penzoso / oltra

diserto / a retro va chi più di gir s'affanna. idem, par.

mondo, per cui mo s'affanna / di retro ad ostiense e a taddeo,

questo fu onde accese il disio / di volermi affannare in alcun bene, / che

volta riposo: e io, partendomi di qui, fuggirò il riposo per affannare

, 117: non trovai mai uomo di tanta umiltà quanto lui, e sempre

da siena, 865: che diremo di colui che non n'ha bisogno,

pur e'mi dolea non essere stato di quelli uno in afanarmi, et come gli

ei, che s'affretta, e di tirar s'affanna / de la piaga lo

creduta. leopardi, 40-6: ma di lunga stagione / nostro cieco pensier s'

destina il ciel nostra ventura, / di giorno in giorno dura. rajberti,

celebrità! e come vale la pena di affannarsi per conseguirla! carducci, 137:

... la tranquillità e la sicurezza di chi ha in sé, fino dal

inerte e intanto quella si affanna intorno piena di premura e di soggezione.

si affanna intorno piena di premura e di soggezione. = cfr. provenz

dal lat. volgare * affannare (di etimo incerto). affannataménte,

.]: affannatamente vivere, campare, di chi vive con molta fatica, ma

natamente. = comp. di affannato. affannato (part.

affannato (part. pass, di affannare), agg. (

. boccaccio, i-26: dire che di qua fuggendo volessimo scampare, questo è

affannato, cadde, e quivi in presenza di tutti morì. idem, i-455:

affannati, / non ristetton per ciò di cavalcare. campanella, 2-244: uno affannato

., 29 (498): passava di corsa, affannata, preoccupata, con

[ii] paese d'italia spesso affannato di guerre era. idem, 9-55:

9-55: gli affannati e tribolati cittadini di pavia e disperati d'ogni soccorso.

, io-7 (449): poi che di lui, amor, fu'innamorata,

, 239: mai vi sentite satio di molto servire agli amici, sollevare e

romper gli altrui dritti, / o padre di delitti. manzoni, pr. sp

fanno afa. = comp. di affannevole. affanno, sm.

fin d'esto sentero: / quivi di riposar l'affanno aspetta. boccaccio, dee

. gelli, i-1-109: questo affrettamento di respirare è chiamato vulgarmente da noi affanno

: i nostri fuggiaschi camminarono un pezzo di buon trotto, in silenzio,

35i): hai tu mai sentito affanno di cuore? hai tu mai avuto

risanai, ed a questi successero affanni di petto, già provati altre volte ma ora

ansava forte; e l'affanno reco di quel petto senile straziava il giovine.

il presente libro non sanza grande afanno di spirito. guiniselli,

vol. I Pag.195 - Da AFFANNONE a AFFARACCIO (70 risultati)

(1-17): nave, ch'esce di porto / con vento dolce e piano

ebbe nome ettor lo forte, che di soffrire affanno d'armi non ebbe pari.

. appena aveano ancora dell'affanno del di preso alcuno riposo. idem, 8-49

càrsi alla pertinacia e alla durezza, disponendo di tenersi alle difese con grandissimo loro affanno

presso che a fine recato senza troppo affanno di parole. idem, i-357: giusta

. [tommaseo]: tanta tempesta di mare si levò contra a loro, che

si levò contra a loro, che dopo di molti affanni e molti travagli, sostennero

che opprima 1'animo); esperienza di pena, pensiero tormentoso, angoscia (

mi voglio d'amoroso afanno / e di pensiero caricare tanto ch'i'mora. petrarca

lungo cammin, né le paure, / di rima in rima tesso questi versi.

hai, non sappiendo io che partito di te mi pigliare. paolo da certaldo,

con danni / veder s'i'posso uscir di tanti affanni. lorenzo de'medici,

vi mettete affanno /... / di così lieve cosa. idem, 42-97

cosa. idem, 42-97: avea di grande affanno il core oppresso; /

, e non mi date più affanno di quello che io m'abbia. grazzini,

a trovare il suo amante, che più di lei lo desiderava, dettono ordine fra

/ carolando in sugli albori: / di tereo spiega l'inganno, / e

non mi do mai affanno né anco di cose importanti, onde pensa tu se mi

, onde pensa tu se mi cale di bazzecole. manzoni, pr. sp.

da un tale affanno, che desiderò di morire. idem, pr. sp.

529): e morì, non già di ferite sul campo, ma in letto,

ma in letto, d'affanno e di struggimento. idem, 319: oh giorni

: oh giorni! oh casa / di desiderio, ove d'invidia è degno /

pellico, ii-43: mi prese tal compassione di lui, tale affanno di non poterlo

tal compassione di lui, tale affanno di non poterlo redimere..., che

che nulla valeva a rendermi un poco di calma. leopardi, 8-98: di suo

poco di calma. leopardi, 8-98: di suo fato ignara / e degli affanni

. idem, i-1300: gli uomini di mediocre sensibilità, restano...

, restano... sempre capaci di nuovo affanno. tommaseo, 1-73: questo

notte m'era parsa mai tanto piena di dolcezza e d'affanno. saba, 382

scrittore. = deverb. di affannare. affannóne, agg.

, 268: il vero significato [di salamistra] è di donna piuttosto saputa e

vero significato [di salamistra] è di donna piuttosto saputa e dottoressa, che

i-308: ma pensa, in vece di contrastare con essa [tentazione] affannosamente

.. e quindi sazietà e noia di que'beni medesimi a'quali aveva sì

e tristi nuotano affannosamente in questo mare di travagli. idem, iii-296: io

annunzio, iv-2-694: ora egli credeva di salire per un'erta con la sua compagna

compagna, affannosamente, e l'affanno di lei troppo inumano incrudiva il suo affanno

compiere, e non trovava niente; risolveva di alzarsi in piedi, e nell'attimo

frasi persuasive, con la chiara intenzione di stordirmi. — comp. di

di stordirmi. — comp. di affannoso. aftannosità, sf. neol

aftannosità, sf. neol. stato di affanno, di angoscia. cicognani

sf. neol. stato di affanno, di angoscia. cicognani, 3-130:

l'affannosità, la lacrimosità dello stato di beppino. = deriv. da

che dà affanno; che provoca difficoltà di respiro, senso di soffocazione.

che provoca difficoltà di respiro, senso di soffocazione. m. adriani,

condotta, hanno dato campo agli abitanti di raffinarsi negli agi e di lasciarsi andare

campo agli abitanti di raffinarsi negli agi e di lasciarsi andare alle delizie, vi bisogna

che una state affannosa è una spezie di regalo per gli dii. targioni tozzetti

nel restante a repentine ed impetuose vicende di nuvolo, di sereno, di scirocchi

a repentine ed impetuose vicende di nuvolo, di sereno, di scirocchi affannosi, di

vicende di nuvolo, di sereno, di scirocchi affannosi, di marini freschi. idem

di sereno, di scirocchi affannosi, di marini freschi. idem, 12-4-276:

(619): il petto si sollevava di quando in quando, con un respiro

uomo. manzoni, 773: ci par di vedere la natura umana...

affannoso, da cui non ha mezzo di riscotersi. 3. affannato, ansimante

ha [l'amato destrier] l'occhio di morte; e l'affannoso / fianco

il respiro della madre affannoso come quello di colui che sogna d'annegare. palazzeschi,

la virtuosa, laudevole e miracolosa vita di lui, l'affannosa e vituperosa fine,

sonno fu affannoso, torbido, pieno di sogni penosi. idem, pr. sp

domande affannose, appassionate, su'casi di lucia. leopardi, 15-82: di

di lucia. leopardi, 15-82: di baci la ricopro, e d'affannosa /

da per tutto è l'affannoso brulicare di gente. = deriv. da

insieme i ramoscelli delle piante a guisa di fantocci. paoletti, 1-2-431: convien

1-2-431: convien rivederle [le viti] di tanto in tanto, per rilegarne i

sciolti;... avvertendo però di non affantocciarli, ma di lasciarli andare

avvertendo però di non affantocciarli, ma di lasciarli andare dove e come vogliono

, 19 (329): questi affaracci di pun tiglio, per poco

e un'altra cosa è l'affezione di famiglia. 2. esci.

[s. v.]: anco di cose, non propriamente d'affare,

vol. I Pag.196 - Da AFFARATO a AFFARE (79 risultati)

di persona che ci porti impiccio molesto, segnatamente

). = forma spreg. di affare1. affarato, agg.

, 19-434: i soldati ricevettero l'ordine di affardellare gli zaini. = deriv

. affardellato (part. pass, di affardellare), agg. avvolto;

ii-608: la cadenza pesante del passo di legionari affardellati. saba, 36:

affardellato? stuparich, 2-164: aveva di propria iniziativa dato l'ordine che nessuno si

cura, dovere, funzione; oggetto di un interesse: questione. latini

per mento vare la crudeltà di coloro che dicono che l'affare di guerra

crudeltà di coloro che dicono che l'affare di guerra è maggiore che quello della

maestro dice che pace nell'affare di cittade è mantenuta per senno e per

mantenuta per senno e per consiglio di cuore. fra giordano [crusca]:

: aveano [i capitani] assai affare di guardare la città. boccaccio,

, si accorse che rimanevano al di sotto del livello del mare i piani terreni

i piani terreni degli antichi edilìzi di quella città. p. verri, 2-99

« nessuno può esser meglio informato di voi, in quest'af

non uscisse nemmeno un punto dai termini di un affare puramente letterario. tommaseo [

tommaseo [s. v.]: di qui viene che affare comprende talvolta anco

nomi per il vincolo della parti- cella di: l'affare del ballo, del duello

d'amore e d'onore, ossia di vita e di morte. rigutini- cappuccini

e d'onore, ossia di vita e di morte. rigutini- cappuccini, 8:

, 8: affare, questa è una di quelle parole che nella loro genericità prendono

che nella loro genericità prendono il posto di molte altre speciali e particolari. ma

negozio carducci, ii-9-25: un mucchio di affari, letterarii e finanziarii, mi ha

natura e l'ambito degli affari: affari di casa; affari privati; affari pubblici

affari privati; affari pubblici; affari di stato; affari interni; affari esteri

1 recitanti... in rappresentanza di monarchi ragionano degli affari più gravi del

albergo / per accudire ai vari affar di stato. nido eritreo, i-102: da

: da tali elezzioni capricciose e fatte di mala fede per spirito di partito,

capricciose e fatte di mala fede per spirito di partito, ne addiverrà che la giustizia

andassero gli affari pubblici, si dimenticava di vigilar le sue faccendole private. leopardi,

.]: tanto diciamo gli affari di casa, non solo nel senso de'materiali

nel senso de'materiali interessi, ma di tutto quel che s'ha a fare e

affari esteri, con modo che viene di fuori, ma che non ha forma barbara

consiglio per il ministro degli affari esteri di mantenere una prudente riserva. settembrini,

il comandante era coadiuvato da un capo di gabinetto, in quelli militari dalla sua

emanuelli, 1-153: negli affari di casa mia desidero che nessuno venga darmi

3. figur. un affare di stato: cosa della massima importanza (

v.]: per ironia fanno affari di stato! di chi dà affettata importanza

per ironia fanno affari di stato! di chi dà affettata importanza alle cose e le

alto: 'ne fa un affare di stato '. cicognani, 12-50: appunto

i tanti libri lo sgombero era un affare di stato anche per i miei. crusca

'egli è un affare ', 'di questa cosa se ne fa un affare '

', o anche 'un affar di stato ': a denotare che una cosa

vien considerata e trattata come se fosse di gran momento. 4. attività

. idem, ii-239: dopo un mondo di fatiche e d'imbrogli e d'affanni

un uom d'affari (senz'ombra di filosofia) ha l'animo più tranquillo

: uomo d'affari, che attende di continuo per professione o per smania, con

esito agli affari proprii o agli altrui, di qualunque sorte. tommaseo-rigutini, 1650:

tutte le faccende ', i negozi domestici di famiglia civile, al quale in

al quale in firenze si dà il nome di facitore, come quello di fattore chi

il nome di facitore, come quello di fattore chi attende a'beni rustici..

tutto per loro è lecito, pur di guadagnare, son faccendieri: dunque lasciamo

che ha molte ingerenze, che s'occupa di molte cose per sé o per altri

veniva ad essere interrotta da un affar di denaro, da un utilità materiale, da

, non mi posso permettere il lusso di morire. b. croce, i-3-75:

pratico, l'uomo d'affari e di politica, considera frivolo il poeta.

più ricchi come prima. gli affari di mio padre vanno male. pea, 7-155

la strada, non è buon segno di uomo d'affari. palazzeschi, 4-350:

4-350: mi disse che si trattava di un affare dal quale dipendeva tutto il

mi andava bene: feci un affare di rottami di ferro e guadagnai; poi

andava bene: feci un affare di rottami di ferro e guadagnai; poi un secondo

e guadagnai; poi un secondo affare di laterizi e guadagnai di nuovo; poi

poi un secondo affare di laterizi e guadagnai di nuovo; poi un terzo affare di

di nuovo; poi un terzo affare di medicinali americani e guadagnai ancora. piovene

, risolto (e indica il raggiungimento di un risultato, di un successo).

indica il raggiungimento di un risultato, di un successo). palazzeschi, 4-141

! ', e non solo in opere di materiale utilità, ma di checché non

in opere di materiale utilità, ma di checché non riesca secondo il disegno. ojetti

agli affari propri senza che l'idea di vantaggio abbia luogo direttamente. taluni, nel

essere più disinteressate; quella per esempio di deputato. -fare un cattivo

: les affaires sont les affaires, titolo di una commedia di ottavio mirbeau. cfr

les affaires, titolo di una commedia di ottavio mirbeau. cfr. in inglese business

esame; / e il grand'affar, di cui fra noi si tratta, /

, 19 (325): ho creduto di far parola a vostra paternità d'un

parola a vostra paternità d'un affare di comune interesse. cattaneo, ii-i-

: l'arte usuraia non è un affare di sangue ma di educazione e di posizione

usuraia non è un affare di sangue ma di educazione e di posizione. carducci,

affare di sangue ma di educazione e di posizione. carducci, 8: a queste

. carducci, 8: a queste pagine di poco affare / le man dottissime non

vol. I Pag.197 - Da AFFARE a AFFARUCCIO (101 risultati)

! che bell'affare!: con senso di biasimo, cruccio, dispetto, contrarietà

è anche un francesismo quando sta invece di * pericolo ', o di 'condizione

invece di * pericolo ', o di 'condizione grave '. così: '

. seggetta d'affari, era ai re di francia quel trono, sul quale tutti

faccenda che non ci concerne, o di cui non ci si vuole occupare.

onde a chi vuol cacciarsi in un discorso di cose che non gli appartengono dicesi:

affare è pur francesismo quando sta invece di 'cosa appartenente di obbligo'. così non dirai

francesismo quando sta invece di 'cosa appartenente di obbligo'. così non dirai: 'questo

il difficile. 7. modo di essere, condizione sociale, stato,

/ l'afar vostro noioso per leverà di core. idem, v-98-39: c'omo

. idem, v-98-39: c'omo di grande affare perde lo suo savere, /

meo volere amor mi fece amare / donna di grande affare troppo altera. rinaldo d'

né sape d'oltraggio, / tant'è di vano affare. bonagiunta, ii-313:

, / ché quanto l'uomo è di maggiore affare, / si è tenuto

anni impera- dore, e fu uomo di grande affare e di gran valore. idem

, e fu uomo di grande affare e di gran valore. idem, 12-32:

che lo me'cor s'abbella / di non le mai affare, / tant'ha

i-511: parvegli nello aspetto nobile e di grande affare. idem, dee.

non mi dèe avere assalito per uomo di picciolo affare. idem, dee.

(162): io non conosco uomo di sì alto affare al quale voi non

i-4-5: i gentili uomini debbono essere di grand'affare, in fare grandi spese

m'arai: / una borsa che sia di tal affare, / che fusse piena

tal affare, / che fusse piena di denari assai, / e s'io aprissi

., ii-421: cavalcava sovra un cavallo di molto grande affare e molto ben fatto

, la città de'quali è abbondevole di uomini di gran legnaggio e di baroni d'

città de'quali è abbondevole di uomini di gran legnaggio e di baroni d'alto

abbondevole di uomini di gran legnaggio e di baroni d'alto affare, non si

fissi nel volto, e pare- vami di conoscere in lui un non so che di

di conoscere in lui un non so che di gentile e di grazioso. onde,

lui un non so che di gentile e di grazioso. onde, di non basso

gentile e di grazioso. onde, di non basso affare giudicandolo, tutto ch'

prenderei consiglio, secondo il suo parere, di passar oltre o di fermarmi. gravina

suo parere, di passar oltre o di fermarmi. gravina, 452: non solo

gli uomini, ma le donne ancora di alto affare debbono coltivar la parte ragionevole

avrebbero promosso a lor conoscenti, e di mano in mano così. manzoni, pr

caduto più d'una volta a personaggi di ben più alto affare che don abbondio

più alto affare che don abbondio, di trovarsi in frangenti così fastidiosi. idem

tanto più quanto si dimostra in persona di più basso affare. tommaseo [s

e a udirlo parlare è un uomo di grande affare, un de'più nuovi matti

. arila, 15: affare invece di giudizio, di causa, processo, è

15: affare invece di giudizio, di causa, processo, è un francesismo

] avea affare colla reina. leggenda di s. margherita [crusca]: sappi

che enea capitasse a cartagine e avesse affare di lei [di didone].

cartagine e avesse affare di lei [di didone]. 11. mal affare

. malaffare. -uomo [donna] di mal affare: di mal costume;

-uomo [donna] di mal affare: di mal costume; di vita infame,

mal affare: di mal costume; di vita infame, criminale; di pessima reputazione

; di vita infame, criminale; di pessima reputazione (cfr. malaffare)

morelli, i-195: ne venne preso andrea di messer piero de'pazzi e 'l brigliaino

piero de'pazzi e 'l brigliaino, cagnotto di casa, uomo di mal affare.

'l brigliaino, cagnotto di casa, uomo di mal affare. guicciardini, v-4:

... pena conveniente agli uomini di male affare. cadetti, 37: e

li spagnuoli non si dànno a questa infamia di rubbare, anzi quelli che in spagna

in spagna sono stati conosciuti per uomini di male affare, arrivati nell'indie si è

: io dico che devono essere persone di male affare, false e bugiarde. manzoni

, 6 (88): cert'uomini di mal affare hanno messo innanzi il nome

mal affare hanno messo innanzi il nome di vossignoria illustrissima. tommaseo [s.

intendesi luogo o infame o diffamato: casa di mal affare. 12. deriv

corrispondere all'indole, all'opportunità (di persona, di circostanza); convenire.

, all'opportunità (di persona, di circostanza); convenire. tesoro volgar

segnore / s'affà el parentato. fiore di virtù, 169: non piace mai

si affà a me sendo di venticinque anni, e io attempata. soderini

, un affarsi e un comporsi tranquillamente di cose, nel mantenere i patti, nel

dice, talvolta, piuttosto la convenienza di sentimento e di opinione, che di

, piuttosto la convenienza di sentimento e di opinione, che di giovamento: 'mi si

di sentimento e di opinione, che di giovamento: 'mi si affà questo stile;

, è ridicolo, come gli dei di epicuro, che pensano ad ingrassare in

in cielo, e non si prendono cura di quaggiù. se lo tenga l'inghilterra

aveano mai fatto. = comp. di fare (v.). cfr.

negoziante, come per eufemia, intendendo anco di pingue guadagno: affaretto galante. crusca

, e per lo più coll'aggiunto di 'buono ', nel significato di '

di 'buono ', nel significato di 'cosa profittevole '; dicendosi per

buon affaretto'. = dimin. di affare1. affarino, sm.

causidico, altri gli affarmi della donna di casa. crusca [s. v.

tanto '. = dimin. di affare1. affario, sm. neol

dedicarsi senza scrupoli agli affari; mentalità di affarista. de sanctis, iii-267

basso e vile mezzo adoperando, pur di riuscire a far quattrini. riccardi di

di riuscire a far quattrini. riccardi di lantosca, v-116: le grandi idee

de marchi, 944: in questi tempi di affarismo, di ebraismo, di massonismo

: in questi tempi di affarismo, di ebraismo, di massonismo trionfante, bastoni di

tempi di affarismo, di ebraismo, di massonismo trionfante, bastoni di ferro bisogna

di ebraismo, di massonismo trionfante, bastoni di ferro bisogna! moravia, vii-91:

bisogna! moravia, vii-91: questa combinazione di bellezza e di affarismo mi sconcertava.

vii-91: questa combinazione di bellezza e di affarismo mi sconcertava. = deriv

certi tempi, fatti e persone, di che non è qui il luogo di discorrere

, di che non è qui il luogo di discorrere. de marchi, 765:

affarista; tu hai tutta l'aria di uno povero galantuomo. b. croce,

. croce, ii-6-368: parole di riserbo, di diffidenza, e talvolta di

ii-6-368: parole di riserbo, di diffidenza, e talvolta di satira per i

di riserbo, di diffidenza, e talvolta di satira per i liberali chiacchieroni e pei

. pea, 7-516: era diventato affarista di ogni genere di affari, « purché

: era diventato affarista di ogni genere di affari, « purché ci fosse l'affare

della parola: affarista, insomma, di qualunque affare dove ci si rientri tre

affarista era divenuta una donna d'affari di primordine, con fiuto sicuro.

cosa, che è o che può riuscire di grande utilità. panzini, iv-11:

avvisi dei giornali. attenti, perché di solito è un pessimo affare, un imbroglio

il guattero. = acer, di affare1. affarùccio, sm.

affarùccio, sm. piccolo affare, faccenda di poco conto; impegno lieve, di

di poco conto; impegno lieve, di scarsa importanza. segneri, ii-7:

. segneri, ii-7: non sapete di voi stessi con quanto sicure regole vi

regole vi guidate in tutti gli affarucci privati di casa

vol. I Pag.198 - Da AFFASCIARE a AFFATICAMENTO (68 risultati)

affaruccio è sempre meschino. il simile di faccenduccia: ma può la buona donna

faccenduccia: ma può la buona donna di casa dire lietamente e quasi leggiadramente,

: avendo saputo che voi tenete fabbrica di merletti, mi son fatto lecito di venirvi

di merletti, mi son fatto lecito di venirvi a proporre qualche affaruccio, il

devozione che per compenso, s'incarica di certi miei affarucci pendenti laggiù. moravia

la parte... per un affaruccio di gioielli falsi che avevamo fatto insieme.

usare l'accrescitivo, si dirà anco di cose gravi: * credete pure, ci

della grettezza. = dimin. di affare1. affasciare, tr.

affascia: in tanti fasci si lega, di quaranta mannelle l'uno. viani,

troppe le gran cose in pochi versi di scrittura affascia e stringe. vallisneri, 1-756

a narrare la lunga ed esattissima serie di tante diligenze fatte e rifatte da que'

. affasciato (part. pass, di affasciare), agg. raccolto a

14-285: delle donnette scarne, invelate di nero, offrono candeli, che tengono

malocchio; l'essere fascinato. leggende di santi [crusca]: avviene per lo

, 1-194: vi sono i momenti di tracotanza, i momenti di affascinamento,

sono i momenti di tracotanza, i momenti di affascinamento, nei quali l'animo è

1-100: né meno hanno gli uomini di gran lunga quella cognizione del proprio cuore,

affascinante (part. pres. di affascinarel), agg. che affascina

39-i-121: non vi ha più violente forza di quella dell'amore; tanto più violente

e lo disse con quella fermezza allucinata di chi ha intravista una soluzione tanto più

, i-325: come se la vista di quei due l'avesse troppo affascinato,

. galileo, 998: mi par di aver cagione di non m'assicurar del

, 998: mi par di aver cagione di non m'assicurar del tutto sopra la

del tutto sopra la somma prudenza e santità di quelli da chi ha da dipender l'

che va in volta sotto il manto di zelo e carità. segneri, i-606:

, iv-2-440: pareva che il suono di queste parole gli avesse affascinato l'orecchio

: m'affacciavo talvolta alla bottega, di cui m'affascinavano le teste di donna

bottega, di cui m'affascinavano le teste di donna in vetrina, di cera.

le teste di donna in vetrina, di cera. = deriv. da

affascinato (part. pass, di affascinare1), agg. ammaliato

, 2-27: etti stata data l'autorità di sanare gli affascinati. foscolo, ii-2-12

: le menti, affascinate dal terrore di peggior male e dalla speranza di futuro compenso

terrore di peggior male e dalla speranza di futuro compenso. verga, i-126:

e affascinati nelle orbite incavate ed oscure di quel marito dormente, il quale sembrava

nel cui volto scarno parve ribalenare quella folgore di gioia. deledda, ii-41: le

un maiale nella neve / tra un gruppo di bambini affascinati / dal sangue, che

v.]: uomo ambizioso, affascinatore di uomini. grazia affettata, che pare

.. utile contra le perverse affascinazioni di invidiosi occhi. 2. figur

[s. v.]: affastellamento di parole, di citazioni. imbriani,

v.]: affastellamento di parole, di citazioni. imbriani, 2-138: que'

, ecc.). libro di similitudini [crusca]: gli affastellano come

gli affastellano come sogliono affastellare l'erbe di maggio. verga, i-133: spicciamoci,

: scrivevo senza riposo, scrivevo opere di ogni tema e di ogni stile, affastellavo

, scrivevo opere di ogni tema e di ogni stile, affastellavo citazioni e immaginazioni

, serpelloni e strafalcioni, si dice di coloro che lanciano raccontando bugie e falsità

. e talvolta mentre favellano, per mostrare di non le passare loro, si dice

affastellatamente, l'almerinda, tutta sbigottita di trovarsi, quasi, costretta a scolparsi.

a scolparsi. = comp. di affastellato. affastellato (part.

affastellato (part. pass, di affastellare), agg. legato in

carletti, 49: escono la mattina di casa con un fascio in capo di

di casa con un fascio in capo di certe cannette sottilissime, di quelle che nascono

in capo di certe cannette sottilissime, di quelle che nascono sulli fiumi o paludi

benissimo insieme a foggia d'un covone di paglia, da una banda grosso e

aggiungere che, se il vico mancava di senso critico in piccolo, abbondava di

mancava di senso critico in piccolo, abbondava di quello in grande. negligente, cervellotico

punti essenziali. 4. bot. di radici folte che si raccolgono a fascio

mi chiamava vagabondo, epicureo e affastellatore di nuvole e sogni. 2.

, 1-83: tutto ciò che cammina di pari passo, sia sublime, sia

. affastidito (part. pass, di affastidire), agg. infastidito,

affatappiato (part. pass, di affatappiare), agg. ant.

sacchetti, 109-43: e1 marito tornò di podesteria, e come che s'andasse

stefani, 7-138: non voleano ricettare di quelli, che sani uscissero della casa del

fatato; far diventare invulnerabile; dotare di virtù magiche, fatare, incantare.

fatare / forza non han, ma sol di affatturare. = comp. di

di affatturare. = comp. di fatare (v.).

aflfatato (part. pass, di affatare), agg. fatato,

, v-2-160: così, nelle invenzioni di piero del borgo a san sepolcro,

gli sguardi sono più potenti e affatati di coloro che con le ciglia li frenano

vol. I Pag.199 - Da AFFATICANATURE a AFFATICATO (57 risultati)

con menomamento di naturai forza. sassetti, 15:

cose che hanno bisogno grande e lungo di molta speculazione et affaticamento di spiriti.

e lungo di molta speculazione et affaticamento di spiriti. galileo, 3-2-301: forse

forse sarà bene, ed anco opera di carità, che io vi schivi qualche

, che io vi schivi qualche dispendio di tempo, ed affaticamento di mente. redi

qualche dispendio di tempo, ed affaticamento di mente. redi, 16-viii-43:

redi, 16-viii-43: in evento di sete, in evento di affaticamento,

: in evento di sete, in evento di affaticamento, si possono usare i brodi

affaticamento, si possono usare i brodi di carne ben digrassati. 2.

diminuzione della resistenza del materiale a causa di sollecitazioni ripetute (cfr. fatica)

, come io credo con l'aiuto di dio, di sorte, che noi non

io credo con l'aiuto di dio, di sorte, che noi non abbiamo sempre

non abbiamo sempre a stare nelle mani di questi affaticanature. = deriv.

= deriv. dall'imp. di affaticare e dal plur. di natura (

imp. di affaticare e dal plur. di natura (v.).

affaticante (part. pres. di affaticare), agg. che

dà fatica; che è causa di stanchezza, di travaglio. svevo

fatica; che è causa di stanchezza, di travaglio. svevo, i-133:

. idem, i-144: doveva accontentarsi di un sonno senza intensità in cui il cervello

e affaticantesi facilmente, e difendente le cause di molti, non come gravato, ma

. machiavelli, 6-4-175: è sopportatore di ogni fatica quanto alcun altro affaticante uomo

per affaticare lo viso molto, a studio di leggere, in tanto debilitai li spiriti

i-119: così colui ch'era signore di tutti gli uomini, affaticava per lo suo

vestimento poche donne a lui tanto congiunte di parentado; ma tu, forse servo

volse / a la donzella, cui di ceppi intanto / greve pondo il bel corpo

, 927: mi era proibito dai medici di affaticare il cervello. 2

, 887: non facciamo forza di affaticarvi e riaffaticarvi in questa cosa, perché

/ e una forza operosa le affatica / di moto in moto. leopardi, 10-20

, e dentro il fere / e di fuor da ogni lato, assidua, intenta

f. rinuccini, 1-188: pareva impossibile di affaticare per ora più le borse de'

quali [armi] io m'afadigo ora di portare. bibbia volgar., vi-23

per riposo o per pasto. imitazione di cristo, i-18-2: il dì s'affaticavano

ragazzina si affaticava a raccattarne con grida di giubilo più che ne poteva. soffici,

ben è fuori della mente e vano di senno quelli che dice che 'l parliere possa

che 'l parliere possa o debbia trattare di queste questioni, nelle quali tutto tempo

, 120: ogni animale s'affatica di difender sua salute. bibbia volgar.

, quante volte il valentre s'affatica di vincere il misero, cotante volte si sforza

. idem, i-428: ogni ingegno di nuocere si prova; ma invano s'affatica

grandissimo diletto m'affatico ne la sposizione di sì fatto poema. sacchetti, 193-118:

193-118: affatichisi dunque chi ha voglia di stato, o di ricchezza, che nella

chi ha voglia di stato, o di ricchezza, che nella fine il mondo

volendo scuotere il collo dal giogo comune di tutti. andrea da barberino, 1-268

barberino, 1-268: uggieri molto s'afaticava di ritenergli, ed era a piè del

né fauno in quelle selve, che di attrecciare ghirlande non si affatigasse. machiavelli

che della sua insolenzia lo gastigasse, veggendo di affaticarsi invano, per non tentare più

che il loro medesimo è tutto pieno di pruni e di ortica. galileo,

loro medesimo è tutto pieno di pruni e di ortica. galileo, 989: è

da altrui, che il fuoco si forma di tutte le cose; e con ragioni

cose; e con ragioni sottili s'affaticò di provare ch'egli non sia altro che

da dugento ghinee, vale a dire più di quattro- cento zecchini, che buscherò in

cento zecchini, che buscherò in meno di sei mesi affaticandomi dolcemente. foscolo,

alcuni per impedire ch'io mi arrischiassi di pubblicare quel libro. leopardi, ii-1067:

: la bella speme tutti ci nutrica / di sembianze beate, / onde ciascuno indarno

proprio questa: che l'individuo crede di affaticarsi per vivere e intensificare sempre più

mare dell'inghilterra, senza darmi pensiero di quello che dovrò ancora affaticare colà per

artista la intenderai bene, questa è di alquanto più spesa, ma e'si

i piloni. = comp. di faticare (v.).