/ né d'argo uscirò mai né di micene. -contiguità. tasso
a formare la figura dell'eroina 0 vivente di là dalla vita ». pea,
a pelo a pelo, per un filo di vento. 17. specificazione.
d. bartoli, 40-i-251: e prima di ciò, quella gran corona stava in
15): un nobile cavaliere era fuggito di pre- gione. ed essendo poveramente ad
che se essere volessimo o dovessimo testimoni di quanti corpi morti ci sieno alla sepoltura
. tavola ritonda, 3: quegli di quel paese ne furono assai allegri da
(482): vi priego, che di speziai grazia mi facciate di non rifiutare
, che di speziai grazia mi facciate di non rifiutare né avere a vile quel piccioletto
troppo bene avrei saputo io ricusare il peso di reggervi sei dì interi; se io
posto in cuore [l'imperatore] di far eleggere ferdinando suo fratello a re de'
20. ant. agente, con valore di da. giamboni, 242: molto
ti vantasti che il facesti a'tuoi servi di cruda morte morire. dante, purg
: la giovane, sentendosi toccare alle mani di colui il quale ella sopra tutte le
dunque, da male conviene essere luce di sapienzia vera, come a conoscere nero
a conoscere nero da bianco vuole luce di fuoco o di pianeta. novellino,
nero da bianco vuole luce di fuoco o di pianeta. novellino, 31 (58
scrisse amore, / laudando s'incomincia udir di fòre / 11 suon de'primi dolci
anche da lontano quell'ottava maraviglia, di cui aveva tanto sentito parlare fin da
aveva un freddo addosso, come neanche di gennaio... le donne la menaron
purg., 26-95: quali nella tristizia di licurgo / si fer due figli a
mi si arricciano i capelli a ricordarmi di quell'orrenda entrata e sola vittoria di galba
di quell'orrenda entrata e sola vittoria di galba. pavese, 5-37: era
a guardarsi intorno, il grosso fianco di gaminella, le stradette lontane sulle colline
, gli conveniva fare una nuova scuola di pazienza e di sommissione. bacchelli,
fare una nuova scuola di pazienza e di sommissione. bacchelli, 1-iii-126: viene
che molto cauta era, né per ambasciata di femina né per lettera ardiva di fargliele
ambasciata di femina né per lettera ardiva di fargliele sentire, temendo de'pericoli possibili
poco vid'io quello strazio / far di costui alle fangose genti, / che dio
voi guardaste perché io sia in casa di questi usurieri: io non ci ho a
. machiavelli, 492: ma quando alcun di questi duoi avesse a prevalere, io
che dio guardi questa città... di avere a ubbidire a lui. ariosto
regola generale per guadagnarsi le altrui simpatie è di non contradire mai...,
. machiavelli, 6-6-126: la partita di monsignor di lignì di lione per a
machiavelli, 6-6-126: la partita di monsignor di lignì di lione per a genova,
: la partita di monsignor di lignì di lione per a genova, ha tenuto gli
per a genova, ha tenuto gli animi di ciascuno alquanto sospesi. firenzuola, 664
vinto le insidie del nimico! fiore di virtù, 1 (42): misericordia
poscia che egli mi farà avola di così chiara progenie. caro, 15-i-181:
vero, ma tocca egli ai preti di trattar male coi poveri? »].
lionello e gli altri poeti a parlare così di fràulein violetta! moravia, vii-343:
1-16: infino a qui l'un giogo di parnaso / assai mi fu. g
i giovani... a modo di scoccobrino col batolo infino alla cintola. petrarca
alle mura della città di firenze essere stati di vita tolti.
alle mura della città di firenze essere stati di vita tolti. idem, dee.
. foscolo, iv-309: ti scrivo di rimpetto al balcone donde miro la eterna
. entrarsene presta presta e quasi intirizzita di freddo e abbandonarsi sovra una sedia.
in trionfo, e accompagnato da una folla di popolo, fino a una porta della
, 9 (163): un fare di chi ha trovato qualche cosa..
onore... -la mia intenzione è di parlare, chiamando le donne che m'
. idem, 1-229: il re promise di venirlo aiutare con sua gente. pulci
andrea da barberino, 1-115: di tutti a otto solo il duca namo
. fibra tessile ricavata dal falso fusto di parecchie musacee delle filippine, soprattutto dalla
per cui la fibra prende anche il nome di * canapa di manila ').
prende anche il nome di * canapa di manila '). = da
= da abakà, termine indigeno dell'isola di luzón, attraverso lo spagn. abacà
esser diviso in sette parti eguali, e di queste una se ne dia all'altezza
tavola, la quale, a guisa di coperchio, risaglie sopra l'uovolo e sporta
piano o tavola, che a guisa di coperchio fa finimento al capitello superiormente,
e intorno intorno sporge fuori dal corpo di esso. tommaseo- rigutini, 1:
a bordi rialzati, per lo più di marmo, usato per esporre vasellame prezioso
: abada è un animale feroce nel paese di benguela nella bassa etiopia. =
), sf. badessa, superiora di un convento di monache. guittone,
. badessa, superiora di un convento di monache. guittone, 3-27: abadesse
andare degli anni all'onore del sommo grado di abadessa nel suo monastero. d'annunzio
l'abadessa misericordiosa le diede l'ufficio di conversa. = lat. eccles.
quello ingrato popolo maligno / che discese di fiesole ab antico, / e tiene ancor
., 15-62]: che discese di fiesole 'ab antico ': imperocché e'
fiesole, avendo in odio l'asperità di quello monte, scesero al prossimo piano
l'aveva per amico, / non or di nuovo, ma già ab antico.
ab antico furono e sono amicissimi del popolo di lucca. leonardo, 1-100: io
parte de'quali sino ab antico costumano di guadagnarsi il sostentamento. colletta, i-240
] costituite ab antico in quelle specie di stati non ancora uniti. leopardi, i-1296
perché si ha cura fino ab antico di chiuder gli occhi ai morti? gioberti
. perdita parziale o completa della facoltà di camminare, dovuta ad alterazione dei centri
'cammino '), sul modello di (separo?, atpaaéa.
abate [abbate), sm. superiore di un monastero autonomo, sul quale ha
non avea mai mangiato pane se non di sua fatica. g. villani, 4-27
eletto abate d'una delle maggiori badie di inghilterra. idem, dee.,
tutta la famiglia; conviene che serva di tutte cose necessarie a loro. così,
cose necessarie a loro. così, signore di terra, abate di badia, ministro
così, signore di terra, abate di badia, ministro de'frati, e tutti
de'monaci, ricevette da dio lume di grazia. s. bernardino da siena,
ch'è davanti al passo, / limosinier di carlo e capellano. machiavelli, 734
insieme, conferiscono il benefizio a chi di loro gli pare lo meriti...
ne'proemi alle leggi costituite dai re di nazione franca... si fa menzione
l'abito ecclesiastico o a chi gode di un beneficio ecclesiastico; sacerdote secolare,
., il quale ha un figlio di dieci anni abate. magalotti, 9-2-101:
abate antonio nic- colini mi aveva imposto di far diligente ricerca di quelle lagunette o
colini mi aveva imposto di far diligente ricerca di quelle lagunette o pozzanghere. nievo,
xiii e xiv). anche capo di corporazioni, di arti. serdonati
. anche capo di corporazioni, di arti. serdonati [gherardini]:
alla plebe un rettore, uomo del corpo di lei, nomato abbate, onorandolo di
di lei, nomato abbate, onorandolo di residenza e di casa publica. beccaria,
nomato abbate, onorandolo di residenza e di casa publica. beccaria, ii-375:
del biennio dovranno comporre il tribunale mercantile di prima istanza. grossi, 1-194: fra
. grossi, 1-194: fra gli operai di un'arte medesima... si
particolarmente con quegli abatoni, che regalano di quel del convento. -dimin.
, ii-29: era molto più stolido di lui un merlottissimo abbatucolo, che da
un merlottissimo abbatucolo, che da alba di piemonte andava a spoleto a farsi frate.
. nievo, 38: le parti di spirito erano in tali circostanze affidate a
qualche poeta. -abatónzolo: abate di scarsa levatura. tommaseo [s.
e vi studiava filosofia e un po'di teologia. -abatùccio: superiore di
di teologia. -abatùccio: superiore di una misera badia, o abate da
abatuccio esser l'abate superiore o possessore di misera badia, o egli abate da poco
può essere chierichetto, pretino, povero o di meschina apparenza. -abatino (
su abba 'padre ': parola di origine aramea, passata nel greco biblico e
origine aramea, passata nel greco biblico e di qui nel latino della vulgata a indicare
e l'epifania, o anche i capi di allegre brigate (le 'abbazie degli
stomacosa, e se la bevve. di giacomo, i-629: il caffè, per
acquaccia nera che sia, mi permette di studiare e di leggere fino a notte avanzata
sia, mi permette di studiare e di leggere fino a notte avanzata. pea
pea, 7-126: è un'acquaccia di colore ruggine: il colore dei fiumi
acquacchiato (part. pass, di acquacchiare), agg. acquattato.
redi, 16-iii-300: in due vasi di vetro pieni d'olio, immersi due lombrichi
. idem, 16-iii-337: ad una di esse [tartarughe], che recatami di
di esse [tartarughe], che recatami di portoferraio era stata lungamente fuor del mare
feci cavar il cervello, e campò più di sei intere giornate. note al malmantile
2. represso, soffocato (di un suono). note al malmantile
vernacoli che si vedono ancora sulle insegne di certe osterie di campagna e sui banchi
vedono ancora sulle insegne di certe osterie di campagna e sui banchi dei cocomeri e degli
acquacedratàio, sm. disus. venditore di acqua cedrata, di bevande o sorbetti
disus. venditore di acqua cedrata, di bevande o sorbetti (cfr. acquacedraio)
targioni tozzetti, 12-8-469: i nostri acquacedratai di firenze, da alcuni anni in qua
sore a proposito dell'antigienico sistema di infiascamento, usato dagli acquacetosari. moretti
della strada per andare al mercato di campo de'fiori non aveva ancora imparato
l'acqua acetosa è un'acqua minerale di roma. acquacorrènte, agg. raro
: riconosco la groppa immensa del noce di faccia e nel cortile la gora acquacorrente
leonardo, 2-249: acqua forte. parte di vetriolo romano, parte di salnitro,
. parte di vetriolo romano, parte di salnitro, parte di cinabro, parte di
romano, parte di salnitro, parte di cinabro, parte di verderame. biringuccio
di salnitro, parte di cinabro, parte di verderame. biringuccio, 1-64: volendo
quanta gli ricuopra a punto in un vaselhno di vetro. marino, 14-120: porta
, 70: è questa provincia abbondantissima di miniere d'oro e d'argento,
si cava dell'oro per essere il fondamento di quello l'argento, e dell'oro
cava l'argento per essere il fondamento di quello l'oro; e tutto si fa
esalano dalla terra, li quali composti di acidi o sali cagionino nel nostro senso
: l'acqua che adoperano i partitori di metalli. di questa si servono talvolta gl'
che adoperano i partitori di metalli. di questa si servono talvolta gl'intagliatori in
da intagliare in rame: un'acqua di più materie composta, che serve per
croce [basile], ii-147: risoluto di separare l'oro dell'anima dalla terra
cui si incidono con l'acido nitrico lastre di rame per la riproduzione a stampa di
di rame per la riproduzione a stampa di disegni (il disegno viene tracciato con
il disegno viene tracciato con una punta di acciaio sulla lastra di rame spalmata di
con una punta di acciaio sulla lastra di rame spalmata di cera o di vernice;
di acciaio sulla lastra di rame spalmata di cera o di vernice; l'acido
sulla lastra di rame spalmata di cera o di vernice; l'acido corrode il metallo
ch'era forse un raro senso) di tutte le minime particolarità di tempo e
raro senso) di tutte le minime particolarità di tempo e di grado le quali concorrono
tutte le minime particolarità di tempo e di grado le quali concorrono a infinitamente variare
in quanto ad acquafòrti ella (che di certo non ne aveva mai eseguite,
con qualche macchia verdastra e qualche vena di ocra sullo sfondo del cielo pallido.
a guardare un'acquafòrte lì alla parete di faccia. barilli, 2-333: si
2-333: si muovevano in un grossolano effetto di chiaro scuro come le figurine
chiaro scuro come le figurine di un'acquafòrte mal riuscita. papini,
acqueforti. sinisgalli, 6-260: le acqueforti di rembrandt e di piranesi, suggeriscono 1'
6-260: le acqueforti di rembrandt e di piranesi, suggeriscono 1'esistenza di un
rembrandt e di piranesi, suggeriscono 1'esistenza di un regno che si appaga della sua
acquafortisti inglesi. idem, iv-1-98: invaghito di tre forme diversamente eleganti, cioè della
veltro, l'acquafortista trovò una composizion di linee bellissima. = deriv.
acquafrescàio, sm. venditore ambulante di acqua da bere (tenuta al fresco
... in caffè, contentandosi di pagarle un bicchiere d'acqua e sciroppo
sciroppo dall'acquafrescaio, spendendo un soldo. di giacomo, i-567: l'acquafrescaio faceva
i-579: conoscete l'acquafrescaia all'angolo di porta nolana? = comp.
la cannella dell'acqua, e provvista di foro e tubo di scarico; lavandino
acqua, e provvista di foro e tubo di scarico; lavandino. burchiello
gola è grossicciuola, e proprio pare / di rame una mezzina in su l'acquaio
: erano [gli sfiatatoi] cannoncini di terra cotta che si adoperano per gli
acqua; fassi per ordinario d'una pila di pietra e d'un condotto, posto
case e palazzi erano soliti i nostri padri di fare gli acquai per ornamento, e
, e insieme per comodità, in luogo di bottiglieria, tenendovi bicchieri e vasi d'
: ed erano questi certi vani nella testata di esse sale vagamente ornati di pilastri,
nella testata di esse sale vagamente ornati di pilastri, di comici ed altri membri
esse sale vagamente ornati di pilastri, di comici ed altri membri d'architettura.
, 9-52: veniva un cattivo odore di rigovernatura e d'acquaio. soffici, 6-85
tavola senza piallare, c'era una fila di pignatte, in ordine di grossezza.
una fila di pignatte, in ordine di grossezza. jahier, 41: dunque bisogna
rigovernare -l'acquaio ammorba colle sue tanfate di lezzo rancido. manzini, 10-138:
. moravia, v-126: la vidi di schiena, ritta davanti la bocchetta dell'
sotto la cannella dell'acquaio e mugola di soddisfazione. calvino, 1-465: s'alzò
leggi agrarie, 332-46: le acque di scarico degli acquai, dei lavatoi e
essere versate nel terreno a distanza minore di venticinque metri dall'abitazione. -figur
, senza farsi notare. -colare peggio di un acquaio: essere fradicio d'acqua
mugnaio, / e colo tutto peggio di un acquaio. -essere un acquaio
acquaio { una gola d'acquaio): di persona sconciamente ingorda, e che non
il buggiano] l'acquaio della sagrestia di s. reparata con certi fanciulli che gettano
, 1-2-88: riveder le selve composte di castagni, dove si ricavano e si accomodano
palladio volgar., 10-3: miglior rimedio di tutti si è metter un solco acquaio
e che abitano nelle bucherattole de'greppi di quelle fosse per le quali corre l'
in calimara, in un saion vellutato di suo capriccio, e d'opera a
capriccio, e d'opera a coppie di ciriege acquaiole. 3. che
445: per le minime aperture di essa cute trasudando qualche porzione di siero
aperture di essa cute trasudando qualche porzione di siero o di linfa, vengono a farsi
cute trasudando qualche porzione di siero o di linfa, vengono a farsi le bollicelle
vallisneri, iii-431: certe bollicine piene di linfa, dette acquaiuoli. bonomo,
la punta d'un sottilissimo spillo ad una di queste acquaiuole. targioni tozzetti, 10-38
). venditore ambulante d'acqua (anche di bibite); portatore d'acqua.
me, lo pregai che lui mi levassi di peso e mi portassi in su il
mi portassi in su il rialto delle scalee di san piero. abba, i-94:
acquaiuolo ambulante, con le sue bombole di acqua ferrata, quasi che già si
pirandello, 5-212: passavan carri carichi di brocche d'acqua, tirati da stanchi
solito trionfo scintillante delle boccette d'aranciata di tutti i colori, sul banchetto dell'
seta l'operaio che aveva il compito di dare l'acqua ai tessuti. glossario
acqua a rasi, ermisini o altri drappi di qualsivoglia sorta [firenze, 1578]
2-38: quegli che vorranno far professione di dar l'acqua agli ermisini..
= lat. aquariólus (dimin, di aquarius). acqualanfa, v
in uso nel medioevo): provvisto di ansa e spesso di bronzo (in
medioevo): provvisto di ansa e spesso di bronzo (in forma di testa d'
e spesso di bronzo (in forma di testa d'animale, specie nei sec
colorazione sembra dovuta alla presenza dell'ossido di ferro: dall'azzurro-verde all'azzurro-cielo (
consparse son d'acque marine / e di brilli cilestri alquante stelle. targioni tozzetti,
bianche, e ve ne ha delle sfumate di verde, a similitudine delle crisolite e
annunzio, iv-2-39: il cielo era di un giallo d'oro con delle strisce,
strisce, degli sprazzi, dei serpeggiamenti di violetto; più in su si allargava in
: per la finestra aperta apparve un cielo di primavera, verde come l'acquamarina.
. ojetti, i-105: la corona di napoleone re d'italia... è
, ed è anche povera, ornata di pallide acquemarine. papini, 28-25:
camomille lo zolfo in mezzo a petali di latte. gozzano, 771: splende
v'era, in essi, il segno di una dura lotta, e nell'intensità
, che tuttavia non raggiunge l'intensità di tinte che sono il pregio della vera
verso il mare termina nella pianura di livorno. tommaseo [s. v.
semplice inclinazione anche d'un tratto brevissimo di terreno... l'acquapendente abbraccia una
, lo stesso che pendice, fianco di monte o di montagna, ma adoperato
stesso che pendice, fianco di monte o di montagna, ma adoperato dai topografi,
. = part. pres. di acquapendere. acquapendènza, sf. disus
acquapendènza, sf. disus. pendenza di un versante. tommaseo [s
). disus. pendere, declinare di un pendio verso un fiume che ne
che ne raccoglie le acque. leggi di toscana, 2-141: di lì voltando per
. leggi di toscana, 2-141: di lì voltando per il poggio come acquapende
per il poggio come acquapende nel fiume di garza. targioni tozzetti, 12-8-69:
: una vena che è in una falda di monte di gabbro, la quale acquapende
vena che è in una falda di monte di gabbro, la quale acquapende verso l'
attrezzo sportivo, formato da un tavolo di legno, o da due sci: trainato
o a una manopola fissata al cavo di col- legamento). =
acqua '), formato sul modello di idroplano. ora si preferisce dire sci
feudatario,... particolarmente nella facoltà di pascolare e di acquare con li suoi
. particolarmente nella facoltà di pascolare e di acquare con li suoi animali, e legnare
ciò al modo musaico, una figura di vilano con uno vaso en mano e
landino, 145 è l'acquario domicilio di saturno, e per quello corre il
sole in questo anno 1481 da dì x di gennaio insino al dì ix de febbraio
del piè; fa l'uomo gloriantesi e di bella faccia e colorita, ma d'
, et è cagione secondo alberto magno di diluvio universale. leone ebreo, 145
leone ebreo, 145: il circuito di questi orbi superiori...
il tempo è più freddo e tempestoso di tutto l'anno. carducci, 75:
certo uomo... avendo l'ufficio di aquario o custode o direttore probabilmente di
di aquario o custode o direttore probabilmente di queste acque calde pisane, dedicò o
l'inscrizioni antiche somministrano ancora altri esempi di devoti aquari. = lat. aquarius
anche la seconda costellazione dello zodiaco foriera di piogge (simboleggiata con la figura di
di piogge (simboleggiata con la figura di chi annafia). cfr. isidoro,
acquàrio2, sm. zool. vasca di vetro piena d'acqua dove si fanno
vivere (per lo più a scopo di studio o di mostra) animali acquatici,
lo più a scopo di studio o di mostra) animali acquatici, creandovi condizioni
ricambio dell'acqua; con la costituzione di un fondo sabbioso con frammenti di roccia
costituzione di un fondo sabbioso con frammenti di roccia che offrono riparo agli animali;
serao, ii-308: la luce di quella mattinata bionda, vi filtrava malinconica
un salottino che gli diede l'impressione di un acquario. il pavimento infatti, sotto
luccichio d'acqua: e le sedie di giunco verde vi si riflettevano e pareva
. borgese, 2-24: il chiarore di marzo, calandogli [suùo scalone] dal
. ungaretti, i-23: un occhio di stelle / ci spia da quello stagno /
sua benedizione ghiacciata / su quest'acquario / di sonnambula noia. baldini, 4-41:
2-196: la luce arrivava al letto di striscio, con una diffusa trasparenza,
, con una diffusa trasparenza, come di un'acqua luminosa, e quella parte della
quella parte della stanza aveva una luce di acquario. quasimodo, 106: isole
dei vetri naviga via un'infinita giostra di pesci col cappello e il cappotto.
che accoglie le vasche per l'allevamento di animali e piante acquatiche. ojetti,
animali acquatici con l'ignoranza e la curiosità di giannettino. = lat.
. acqua, n. 6: acqua di rosa. acquartieraménto, sm.
sopra alcuni colli in riva del lago di perugia. targioni tozzetti, 12-4-401:
rifl. sistemarsi, prendere alloggio (detto di truppe, e, per estens.
, e, per estens., anche di persone). manzoni, 332:
era acquartierato in tutto quanto v'ha di stazionario nella società, e stendeva ancora
. acquartierato (part. pass, di acquartierare), agg. sistemato in
che cede per non soggiacere ad aggravi di soldatesche, non dirò combattenti, ma
esempio... in uno spiritosissimo ginnetto di spagna morello, del reggimento dei dragoni
egualmente che le truppe acquartierate al campo di marte si allontanino da parigi. di
di marte si allontanino da parigi. di giacomo, ii-689: il i° battaglione
all'ingresso delle chiese; piccola vasca di porcellana, di metallo o di altro
chiese; piccola vasca di porcellana, di metallo o di altro materiale, che si
vasca di porcellana, di metallo o di altro materiale, che si appende a
let- tuccio d'ottone, l'acquasantiera di vetro, e, sotto, la ra-
e, sotto, la ra- metta di palma. beltramelli, i-259: aveva,
: mi sovvenni della piletta dell'acquasantiera di coccio, comprata alla fiera di santa
acquasantiera di coccio, comprata alla fiera di santa rosalia. viani, 10-335: in
. corazzini, 3-37: l'acquasantiera di bronzo, tonda, / sembra un occhio
non è più che un bruciato cimitero / di farfalline ragni e scolopendre. idem,
le rane / a quando a quando di su gli acquastrini. = deformazione
su gli acquastrini. = deformazione di acquatrino per influsso di voci col suffisso
= deformazione di acquatrino per influsso di voci col suffisso spreg. -astro,
-astrino. acquata, sf. rovescio di pioggia (improvviso e abbondante, ma
pioggia (improvviso e abbondante, ma di poca durata). verga,
radi. appena cessava l'acquata, di tratto in tratto, e lo stormire del
. negri, 1-479: le nuvole di marzo con repentine acquate. paolieri, 2-145
che sono venute! ci ricaverà la metà di quel che poteva costare. cardarelli,
1-28: si sfanno sotto le acquate di maggio gli ultimi festoni di glicine.
le acquate di maggio gli ultimi festoni di glicine. -per estens.
. 2. marin. provvista di acqua dolce a bordo di nave;
. provvista di acqua dolce a bordo di nave; il luogo dove si fa tale
3. acquata [acqua santa) di befagna: bevanda regionale caratteristica.
, / un bicchier d'acqua santa di befana, / non suderai di questa settimana
santa di befana, / non suderai di questa settimana. jovine, 5-208:
accanto al fuoco e bevevano l'acquata di befagna a garganella. = part.
garganella. = part. pass, di acquare. -befagna (al n. 3
. 3): forse il nome di una località, oppure da epiphania * befana
volgar., 6-30: il calamento è di due fatte, acquatico e di monte
è di due fatte, acquatico e di monte; l'acquatico si appella mentastro,
, 133: non hanno più di noi altri, se non quella matta
contro a le navi, quella sola che di cavalieri, barcaioli e di terrestri,
quella sola che di cavalieri, barcaioli e di terrestri, gli ha fatti aquatici.
: ne gli acquatici avverrà l'opposito di quel che accade ne gli animali terrestri
alle radiche e all'erbe a tutti note di prezzemolo, di sparagi, di sedani
all'erbe a tutti note di prezzemolo, di sparagi, di sedani, di sisimbro
note di prezzemolo, di sparagi, di sedani, di sisimbro acquatico, di crescioni
, di sparagi, di sedani, di sisimbro acquatico, di crescioni o sedani
di sedani, di sisimbro acquatico, di crescioni o sedani salvatici, di tè
, di crescioni o sedani salvatici, di tè, e di altre simili, delle
sedani salvatici, di tè, e di altre simili, delle quali possono usarsi
sali essenziali; ci sono ancora i sali di ginestra. verga, 4-275: una
un terreno paludoso... ricoperto di grandi e livide foglie acquatiche. ojetti
smeraldino. barilli, 2-237: veicoli di differente natura, terrestri e acquatici.
sbocciavano cupole larghe e basse a fior di paesaggio, simili a fiori acquatici. e
migranti acquatici, / lo scroscio improvviso di colombe. penna, 183: ecco
felice. / ecco il fanciullo gravido di luce / più limpido del verso che
, i-336: anche la luna, invece di correre alta e leggera, o brulicare
leggiadria tra le foglie dei platani bianche di polvere, vi si mostra bassa,
acquatili. magalotti, 17-14: il tentare di salvarsi a nuoto è più tosto un
a nuoto è più tosto un assicurarsi di perire, essendo il lago pieno gremito
perire, essendo il lago pieno gremito di cavalli aquatili e di coccodrilli. targioni
lago pieno gremito di cavalli aquatili e di coccodrilli. targioni tozzetti, 7-23:
d'annunzio, iv-2-466: i lunghi rami di mandorlo... spandevano l'ancor
spandevano l'ancor viva e fresca fioritura di contro agli antichi specchi e riflettendosi e
autunni quando gli acquatili campi sembrano mari di lava. linati, 30-53: grappoli
.. lasciavano piovere dentro quella specie di patio una molle luce verdolina e acquatile
[acqua tinta), sf. tecnica di incisione su metallo, in cui si
lastra o sopra un leggero strato protettivo di polvere resinosa, che fa sì che
(o piuttosto: acqua appena colorata di vino). cfr. acqua,
. acquato1 (part. pass, di acquare), agg. ant.
o mezzi vini, chi può avere acqua di fiume chiara e non cruda farà molto
meglio acquati, che fargli d'acqua di pozzo. = lat. (vinum
. rifl. appiattarsi, nascondersi alla vista di altri; chinarsi o rannicchiarsi dietro un
l. bellini, i-593: né di minore stupore è la lingua del picchio:
fa prima romor col becco in quelle parti di qualche arbore, donde egli ha di
di qualche arbore, donde egli ha di già appostato che sogliono far lor viaggi
bocca aperta come morto e caccia fuori di essa la sua lingua. giusti,
, 6-105: era stato sul punto di chiamarla, ma si era dovuto ac-
acquattava ai piedi senza più dar segno di vita. 4. intr.
. v.]: acquattare, intendendo di cosa che non alzi troppo, non
acquattato (part. pass, di acquattare), agg. che si
agg. che si nasconde alla vista di altri; chinato o rannicchiato dietro un
/ in ultimo vedete / la gatta di masino. redi, 16-iii-225 • tra'muscoli
, stavano acquattati moltissimi vermini in figura di lombrichi. salvini, 39-v-219: si
: acquattato in una vigna, sentiva di tratto in tratto, qua e là
io me ne stavo acquattato entro l'ossatura di un albero smidollato come dentro un'arca
3-217: a ogni paternostro dava una sonata di campanello a cui il cane rispondeva aprendo
, 12-7-247: passati questi due giorni di copiosa acquatura, si seguita a dartene in
. neol. letter. acqua marina di colore verde. palazzeschi, 1-48:
tanto sole da farti distinguere l'albero di una nave nello sfondo. =
venditore d'acquavite. leggi di toscana, 7-53: qualsivoglia persona..
... deba pagare in termine di giorni quindici la matricola. d'annunzio,
d'un acquavitaro, che ora faceva prova di staccarlo dal carrettino. =
. acquavite (ant. acqua di vite, anche acqua di vita)
. acqua di vite, anche acqua di vita), sf. (plur.
distillato. leonardo, 5-74: di questo aloe cavallino si conosce la bontà
, / dategli ber a pasto acqua di vite, / fategli fare un servizial d'
alchimisti contrastare, e l'acquavita più di tutte, nemica agli olii e cose
. carletti, 97: è di sapore dolce,... molto grato
l'acquavite sta a galla sopra l'olio di mandorle dolci, volle fame esperienza;
al quale se vi si aggiungerà un poco di spirito di vino canforato, sarà ancora
se vi si aggiungerà un poco di spirito di vino canforato, sarà ancora miglior effetto
*. nievo, 674: un soldo di pane, due di salato ed uno
674: un soldo di pane, due di salato ed uno d'acquavite per rifocillarmi
giocosa, 27: bevve qualche sorso di acquavite e gli parve tornare in forze.
: e l'acquavite odorava con un profumo di fiore fatale. ojetti, i-410:
e, dopo aver bevuto un bicchierino di acquavite, che ci levava gli ultimi
cammino. bocchelli, 1-iii-397: acquaviti di limpidezza adamantina, secche, tutte spirito
giulivo, che appartiene soltanto alla grazia di quel suo vaporare, come un giuoco
lat. mediev. aqua vitis * acqua di vite *. acquazióne (anche acquagióne
ebbe in firenze grande diluvio d'acqua e di piene sì disor dinatamente,
. acquazzóne, sm. rovescio di pioggia violenta e copiosa (che s'
firenze ebbe grandissimo diluvio d'acqua e di piova...; e per lo
d'annunzio, iv-2-1271: l'acquazzone di settembre ond'era stillante e scintillante tutto
pareva passare un treno: era il fragore di un acquazzone. ojetti, ii-ixi:
passeggiata, ci ha cacciati sotto il tendone di questo caffeuccio da sensali. pea,
a enormi goccioloni, che crivellerà questo deserto di sabbia. borgese, 1-248: gli
si aprivano e si richiudevano al passaggio di acquazzoni così veloci da sonare ilari come
certi tendoni violetti come dopo un acquazzone di vino. bartolini, 15-34: febbraio così
è] poverissimo d'onde e abbondante di quelle negli acquazzosi. capellano volgar.
volgar., 4-5: il cielo di mezzana qualità caldo, anzi che freddo
o sotto il suolo); complesso di opere per la condotta e distribuzione delle
distribuzione delle acque (anche come termine di archeologia). bisticci, 2-4
a provare questo medesimo [l'antichità di firenze],... certi acquedotti
può derivare l'acqua al suo giardinetto di casa. targioni tozzetti, 12-1-323: quando
una nuova coltivazione, si disfà un pezzo di pineta, si disveglie il terreno,
un ruscello, derivata in ima specie di esiguo acquedotto composto di tronchi scavati e
in ima specie di esiguo acquedotto composto di tronchi scavati e sorretto da altri tronchi morti
in piccolo, con le sue boscaglie di ortiche e ginestre...:
l'altra gli orli erbosi aumentavano quel senso di campagna vasta ventilata. ojetti, ii-67
dell'antico acquedotto, che un capannello di ferrovieri silenziosi. govoni, 1-99: nell'
. rossi, 8-41: fu la veduta di un acquedotto, di quello che rimaneva
fu la veduta di un acquedotto, di quello che rimaneva di un acquedotto romano,
un acquedotto, di quello che rimaneva di un acquedotto romano, cioè qualche arcata
[s. v. j: diritto di acquedotto, presso i legisti è quella
agrarie, 6-1034: chi ha diritto di condurre acque per il fondo altrui deve costruire
acquedotti già esistenti e destinati al corso di altre acque. 3. anat
. 3. anat. sinonimo di canale (e con voce moderna:
= comp. dal lat. aquae * di acqua * e motus * movi
mento ', sul modello di terremoto. àcqueo (ant.
fatto o impregnato d'acqua, di liquido; acquoso, umoroso, umido.
.. se non s'aiutano e provveggono di molto umido acqueo, per continuazione d'
acqueo nel pristino stato, tutte saranno di notabile pregiudizio all'infiammazione. foscolo, xv-
piede manda solo umori acquei, indizio di debolezza organica e di dissoluzione cancrenosa.
acquei, indizio di debolezza organica e di dissoluzione cancrenosa. manzoni, pr.
. d'annunzio, iv-2-6: un buffo di pulviscolo acqueo li spruzzò d'improvviso.
cristallino, perché è concreto a modo di ghiaccio o di cristallo; il terzo l'
è concreto a modo di ghiaccio o di cristallo; il terzo l'acqueo, perché
io ne feci dua grandi in forma di uovo, alti più di un braccio qualcosa
in forma di uovo, alti più di un braccio qualcosa, con le bocche
braccio qualcosa, con le bocche strette di sopra, e con i lor manichi.
cibo: tutti a dua ricchissimamente lavorati di fogliami e di animali diversi. questi si
a dua ricchissimamente lavorati di fogliami e di animali diversi. questi si domandavano acquereccie
si domandavano acquereccie, che per pompa di credenza di cardinali servivano.
acquereccie, che per pompa di credenza di cardinali servivano. = lat
un fumo che ammorba, poi alquante gocce di un'ac- querella senza né odore né
né sapore. = dimin, di acqua. acquerèlla2 [acquarèllo),
d'inchiostro, cioè acqua quanto un guscio di noce tenessi, dentro due goccie d'
gli scuri, così annerisci l'acquerella di più gocciole d'inchiostro. caro,
.. un disegno d'acquarella, di mano (diceva egli) di giulio romano
, di mano (diceva egli) di giulio romano. baldinucci, 2-2-93:
cellini], gli chiama talvolta col nome di acquerelle, che secondo me è il
sono bianchissimi, altri avvinati e tinti di acquerelle vaghissime a vedersi. d'azeglio
mi rappresentavo vestito all'artista in maniche di camicia. = variante di acquerello
maniche di camicia. = variante di acquerello. acquerellare (anche acquarellare
chiesto d'acquarellargli un disegno per un cuscino di fiori. c. e. gadda
19-398: nel cielo, da giorni gravato di foschia pesante che si scioglieva in gocciolìo
. acquerellato (part. pass, di acquerellare), agg. (
.. sono eseguiti su una specie di carta un po'rossastra, riscaldata con
tratti a penna, acquerellati con inchiostro di china, su carta bianca. ojetti,
. moretti, 36-111: un amico di famiglia, valente ingegnere, aveva disegnato
suo stile pianimetrico la detta vistosa matrona di nome italia, in largo peplo e
dossi, 633: mirando solo di convertir la cattiva in una buona ventura,
non è abbastanza seria, a mio modo di ve dere. e il
... era già una leziosa figura di com media accomodata per gli
media accomodata per gli acquarellisti di via margutta. = deriv.
... e poscia con pennello di vaio adombrare con acquerello; che si
acqua, quanto starebbe in un guscio di noce. magalotti, iv-65: mi
riesca sempre un pittor d'acquerelli e di chiariscuri, e che non ponga mai
tozzetti, 12-11-213: della terra poi di pontremoli... era una bella e
]: acquerello o acquerella è sorta di pittura che si fa per lo più sulla
il bianco della carta quanto conviene. di giacomo, i-630: la cresta merlettata
la pittura a olio, dove l'acquerello di bistro prende il carattere degli schizzi a
. viani, 14-475: lo sfondo di tutta roma sembra un grande acquarello con
roma sembra un grande acquarello con tocchi di terre gialle soffuse. gozzano, 936:
, 936: tinte delicate e perlacee di certi acquarelli moderni. saba, 106
grembialoni, schizzavano all'acquarello un pezzo di paese. 2. tinta per disegnare
baldinucci, 2: acquerello, una sorta di colore che serve per colorire disegni;
in tant'acqua quanta starebbe in un guscio di noce. 3. dimin
orifizi d'ambedue gli orecchi un poco di cotone bagnato con l'acquarello d'elisirvite
? -aggiunse, facendo passare due dita di acquerello da una bottiglia bianca ad un bicchiere
mandare in rovina un affare, per brama di troppo guadagno (equivale al detto:
l'acquerello. = dimin. di acqua. acqueròlo (acqueruòlo)
. ant. acquaiolo; venditore di acqua da bere. cellini,
me, lo pregai che lui mi levassi di peso e mi portassi in su
portassi in su il rialto delle scalee di san piero. = deriv.
più aprire, tra il gonfiore di queste belle borse acquerose! =
sdrucciolevoli, per cui passava una compagnia di soldati sotto un'acquerugiola fina, fredda
acquerugiola fina, fredda, noiosa. di giacomo, i-541: era venuta giù un
il cielo e piagnucolosa come un'ostinazione di bimbo malaticcio. d'annunzio, iv-2-22
e pungente. paolieri, 2-154: di fuori piovigginava un'acquerugiola fina e gelata
luzi, 23: un'acquerugiola / di fine inverno soffoca le tinte, /
1 d'acqua '(con suffisso di valore diminutivo). acquetare e
rigutini, 2512]: acquetta, parlandosi di pioggia, è più d'acquerugiola.
continua, o lenta; quella, di più breve durata sì, ma più
impetuosa. se dopo molti giorni di caldo affannoso sia caduta della pioggia,
. 5. veleno a base di acido arsenioso: detto anche acqua tofana
: detto anche acqua tofana, acqua di perugia, acqua di napoli. -dar
acqua tofana, acqua di perugia, acqua di napoli. -dar vacquetta: avvelenare.
ii-20: se si mangia, bisogna sospettare di acquetta frodolenta ne * cibi. l
/ v'è ne'moschetti l'acqua di perugia. panzini, ii-387: a quelli
: acquetta o acqua tòfana, o acquetta di napoli, o di perugia, o
, o acquetta di napoli, o di perugia, o manna di s. nicolò
, o di perugia, o manna di s. nicolò da bari. veleno
nicolò da bari. veleno a base di arsenico, inventato da una megera di nome
base di arsenico, inventato da una megera di nome tòfana; usato nel secolo xvii
luce al grugno oscuro, / a forza di decotti, oli ed acquette.
ed acquette. = dimin. di acqua. acquìccia, sf.
tozzi, i-85: gli archi della fonte di follo nica s'interrano fino
egli è, dopo lungo secco, bagnato di picciola acquicella. 3.
acquicelle, che correvano per lo mezzo di quel prato; ed erano tanto soavissime
suo, una vita intima, gelosa di se stessa, colma di piccoli moti.
intima, gelosa di se stessa, colma di piccoli moti. = dimin.
piccoli moti. = dimin. di acqua. acquìcolo, agg. che
plur. -e). forma particolare di allevamento, a scopo industriale, di specie
di allevamento, a scopo industriale, di specie acquatiche, animali o vegetali,
o vegetali, commestibili od ornamentali. di esse è una branca la piscicoltura.
possono ottenere... la concessione di eseguire lavori di acquicoltura nei tratti di
.. la concessione di eseguire lavori di acquicoltura nei tratti di corsi e bacini
di eseguire lavori di acquicoltura nei tratti di corsi e bacini pubblici d'acqua dolce
l'accétta, abbandonate / sopra lane di pioppi e ragnatele, / ovine acquide.
passando ad uno ad uno per uno valico di camera, gli faceva uccidere e ammazzare
: acquidoccio, quantunque possa esser sinonimo di acquedotto, pur ne differisce, in
in muratura -lo chiamano acquidoccio - stipato di foglione grasse. -figur. scherz.
, 5-95: la bocca poi restata / di denti spopolata, /...
l'ozio, empionsi per ozio le vene di flemma, stanno acquidosi e scialbi.
, e come si dice d'un brodo di poca sostanza, acqua pazza quanto vi
monti, 4-605: a guisa / di liscio pioppio su la sponda nato /
. acquiescènte (part. pres. di acquièscere), agg. condiscendente,
quietarsi e sottomettersi alla verità e volontà di dio. di giacomo, i-412:
sottomettersi alla verità e volontà di dio. di giacomo, i-412: un prelato di
di giacomo, i-412: un prelato di cui bastava soltanto soddisfare l'olimpica
grande soavità d'amore sbocciava nell'acquiescenza di tutti i sensi alla tenerezza delle luci
. idem, 10-76: tanti anni di generale acquiescenza o adesione, per molti
2. dir. accettazione espressa o tacita di una sentenza. codice di procedura
tacita di una sentenza. codice di procedura civile, 3292: l'impugnazione parziale
suo creatore con una innata inclinazione di quello che a lei è sommo bene
. machiavelli, 241: veggendoti riputato più di loro, è impossibile che mai [
] acquieschino e stieno pazienti. imitazione di cristo, iv-18-5: la ragione umana
però debbe seguitare ed acquiescere alla fede di questo eccellentissimo sacramento. saba, 578:
2. dir. accetttare il dispositivo di una sentenza in maniera espressa o tacita
in maniera espressa o tacita. leggi di toscana, 8-27: dalle quali dichiarazioni e'
acquietabile dello sdegno; e lo sdegno di cosa sospettosa è il più acre.
: l'ubbidienza consiste in quello acquietamento di volontà, il quale allora è perfetto quando
): il pensiero sul quale si fermava di più, perché in esso trovava.
. acchetare). fatti di cesare, 229: poi acquetare loro pianto
pianto, e rau- narono la cenere di quelli fuochi. g. villani, 9-114
capo tornò alla piazza per modo di volere acquetare il popolo. petrarca, 17-6
idem, 12-91: e con dolce atto di pietà le meste / luci par che
che avrete alquanto l'animo, sovvengavi di scrivere nelle ore perdute ad uno che
ad uno che vi ama, e di cuore. cuoco, 1-117: siccome
, 1-117: siccome l'unico mezzo di acquetarli [i faziosi] è quello di
di acquetarli [i faziosi] è quello di dar loro una carica, così si
scrivimi almeno ima riga, che mi acquieti di tua salute. arici, 34:
senza ristarsi mai, senza dolcezza / di sonno che l'acqueti e la ristori.
poeta effettuare ed acquetare quel vago mondo di fantasmi che gli ferve al di dentro.
mondo di fantasmi che gli ferve al di dentro. verga, 2-258: andò
sotto il bastone del comune e popolo di firenze. m. villani, 9-38
cosa e maravigliosa, che il tumulto di tanto popolo con tante offensioni e tempeste
il fiorentino si acqueta dentro, quando di fuora ha guerra e fatica. imitazione
fuora ha guerra e fatica. imitazione di cristo, i-2-2: acquiètati dal gran desiderio
, i-2-2: acquiètati dal gran desiderio di sapere, perché qui si trova grande inganno
'n parte più secreta, / stanco di saettare, / amor s'acqueta. idem
coserella in istampa che fa un po'di romore, ma presto quel romore s'
foscolo, v-232: mi compiacqui tanto di quella solitaria e pensosa e libera vita,
per un'abitudine, per un istinto di pulizia e di verecondia. lambruschini, 1-202
, per un istinto di pulizia e di verecondia. lambruschini, 1-202: appena
destano nell'anima, s'acquieta presso di lui in un dolce fantasticare. d'
, fra le braccia, sul petto di lui, dopo le carezze, ella sentiva
, dopo le carezze, ella sentiva dentro di sé la voluttà acquietarsi, agguagliarsi,
, agguagliarsi, addormentarsi, a similitudine di un'acqua estuante che a poco a poco
si acquetò infine, si sedette su di una poltroncina presso il letto, nella
vittorini, 4-19: il bambino smise di correre, lassù,...
: esso medesimo già s'era acquetato di morire. l. alamanni, 6-49:
: a quel che s'abbia / di me disposto il ciel, m'acqueto in
: chi non s'acqueta alla parola di dio, crederà poi solo a se stesso
s'affatica indarno a trovare le vere cause di questo decadimento, ed è costretto ad
, ed è costretto ad acquietarsi nell'idea di una necessità ineluttabile. 5
: il duca... fu acquetato di tutto il presto che la chiesa avea
padre e all'avolo per la guerra di cicilia, il quale si dice ch'erano
, il quale si dice ch'erano più di trecento migliaia d'once d'oro.
once d'oro. = comp. di quietare: da quiètus (latino volgar.
. quetus), come part. di quièscère * riposarsi '; cfr. fr
sopra tale proposizione: se ti cale di aver notizia, per tuo diletto e acquietazióne
notizia, per tuo diletto e acquietazióne, di molte altre dispute, leggi la crusca
. bot. tessuto acquifero: tessuto formato di cellule o pareti spugnose, che trattengono
, che trattengono a lungo l'acqua di cui si imbevono. -vie acquifere:
. livello { velo) acquifero: superficie di una falda o strato acquifero, che
olallallà, che è il solo modo di acquificarsi. = comp. da acqua
acquina in bocca. = dimin. di acqua. acquirènte, agg. e
: al prossimo acquirente chiederemo mille franchi di più. marotta, 1-98: bottega per
. acquirens -entis (part. pres. di acquirère 1 acquistare ', comp.
volgar., ii-3-16: sono due maniere di beni, l'uno d'acquirenza,
atto ad acquisire, che ha capacità di far venir in possesso (di un'idea
capacità di far venir in possesso (di un'idea, una nozione, ecc
acquisitizio per lo più da mescolanza di croco marziale. = deriv.
conceduto, per grazia acquisita, di visitare il regno de'morti senza alcuna pena
, 1051: per non esser la vittima di tutti... (anche col
coltura, e capacità naturale o acquisita di superar gli altri), è assolutissimamente
: quindi agitò l'arma per accertarsi di averla bene impugnata. in quel moto
. sembra che sia affatto naturale e fuori di ogni preparazione di cultura.
affatto naturale e fuori di ogni preparazione di cultura. 2. accolto come
. 5. psicol. tutto ciò di cui la coscienza non è in possesso
-percezioni acquisite: rappresentazioni spettanti alle attività di un dato senso, suscitate dalle percezioni
un dato senso, suscitate dalle percezioni di un senso diverso. 6. sm
lat. acquisitus, part. pass, di acquirère 'acquistare'. acquisitóre » agg
devino subito notificare al rettore o ufiziale di quel luogo dove si faranno, così
o acquisitore. statuti de'cavalieri di s. stefano, 229: quando
, regai sacerdozio, gente santa, popolo di acquisi zione. albertano volgar
l'appetito e desiderio a l'acquisizione di tutte le cose nuove. =
(formato su acquisitus, part. di acquirère). acquistàbile, agg
torricelli, 2-4-143: chi si contentasse di quello che la natura ha fatto acquistabile
grave d'una velocità soprannaturale, perché di gran lunga trascendente quella ch'ei sarebbe
acquistabile... che quel tal genere di sensibilità con cui l'uomo suol riguardare
l'acquistamento delle quali si truova pieno di fatica, lo possedimento pieno di paura,
pieno di fatica, lo possedimento pieno di paura, e 'l perdimento pieno di
di paura, e 'l perdimento pieno di dolore. scala del paradiso, 304:
quello che si dice morire è acquistaménto di perpetuale riposo. b. cavalcanti, 2-315
cose acquistate non è minore virtù che di nuovo acquistarle. bibbia volgar.,
remedio de l'effetto de l'acquistare di quel che manca: donde più consiste
. paolieri, 2-146: un tipo di quelli, come si dice in toscana,
: il legato si acquista senza bisogno di accettazione... 2.
... 2. impadronirsi di città, territori (con le armi,
castello, se ne venne a quello di capovana. idem, 9-1: molte
i-25: voi non siete cavalieri usati di perdere le cominciate battaglie, ma di
usati di perdere le cominciate battaglie, ma di ritenere continuamente per la vosta maravigliosa fortezza
acquista stati in una provincia, disporne di lingua, di costumi e di ordini,
in una provincia, disporne di lingua, di costumi e di ordini, qui sono
, disporne di lingua, di costumi e di ordini, qui sono le difficoltà.
la corona, / onde il vii capo di filippo splende, / ardisca invidiar?
io l'acquistai, che dalle man di dieci / tiranni io la strappai?.
, conv., i-ix-3: a vituperio di loro dico che non si deono chiamare
, /... / sì di vivanda, che stretta di neve / non
/ sì di vivanda, che stretta di neve / non rechi la vittoria al
guizzo della corda, / in che più di piacer lo canto acquista, / sì
acquistare ti credevi, beffe e strazio di te acquistavi. paolo da certaldo, 83
l'uomo che s'acquista la stima di una donna, di rado si guadagna
s'acquista la stima di una donna, di rado si guadagna anche l'amor di
di rado si guadagna anche l'amor di quella, per una certa tempera stravagante
che la natura ha data al cervello di quel troppo amabil sesso. alfieri,
n'acquistàr, che brama / più di ricchezze non avria chi tutti / li possedesse
1-34: incominciò ad acquistar fama di giudice integro e severissimo. manzoni,
facilmente acquistare tanta notizia e facoltà sì di lettere amene e sì di filosofia. tommaseo-
e facoltà sì di lettere amene e sì di filosofia. tommaseo- rigutini, 171:
dire, o non piuttosto i sensi propri di questa voce s'hanno a chiamare più
voce s'hanno a chiamare più varii di quelli dell'altra affine [cioè,
pinocchio acquistò subito la stima e la simpatia di tutti i ragazzi di scuola. soffici
e la simpatia di tutti i ragazzi di scuola. soffici, ii-197: l'esperienza
. sinisgalli, 6-12: un mucchio di grano macerato con acqua e gettato nell'
nell'angolo della stanza acquista tale grado di calore che non avremo il coraggio di affondarvi
grado di calore che non avremo il coraggio di affondarvi la mano. -acquistare,
machiavelli, 550: cercorono i viniziani di acquistarsi i bolognesi, e fatti forti
usciti, gli missono con assai gente, di notte, per le fogne in bologna
'l cor fede acquista / che di gioia e di speme si disarme.
cor fede acquista / che di gioia e di speme si disarme. -acquistar fede a
potere molto e niente acquistando, sì come di leggiere avviene, le ricchezze mancarono.
, 34-9 (iii-151): d'arco di turco uscita mai saetta / l'altezza
turco uscita mai saetta / l'altezza di quel ramo non acquista. anguillara, 6-340
caro, 4-944: se decreto / è di giove e del cielo, e fisso
, differire a proprio vantaggio il verificarsi di un avvenimento. manzoni, pr
incerti l'uno dell'altro, e ognun di sé. chi si rodeva,.
... chi [proponeva] di rimanere intanto a mangiare quel pane offerto
intanto a mangiare quel pane offerto così di buon cuore, e allora così scarso,
acquista forza, e nove / genti di passo in passo ognor raguna. idem,
. guiducci, i-273: questa bacchetta di ferro acquista una verticità inverso quel polo
acquista una verticità inverso quel polo, di maniera che, posata sull'acqua sopra
maniera che, posata sull'acqua sopra di un'assicella di legno, tosto si volge
posata sull'acqua sopra di un'assicella di legno, tosto si volge a quella
un velo fitto, nero, tempestato di puntini, attraverso il quale gli occhi
attraverso il quale gli occhi acquistavano alcunché di febbrile, e i lineamenti una rigidità
febbrile, e i lineamenti una rigidità di fantasma. e. cecchi, 1-14:
: la natura acquista più vivace illusione di tinte e di desideri nell'orrida presenza
acquista più vivace illusione di tinte e di desideri nell'orrida presenza della morte.
stuparich, 2-69: dentro quel folto di capelli lucenti il viso acquistava una grazia
una grazia ancor maggiore e ne risaltava di più la tinta pallida. moravia,
acquistava ai miei occhi il carattere assurdo di ima semplice servitù. -acquistare corpo:
mutar spesso de le piante ha vista / di corso, e non di chi passeggia
vista / di corso, e non di chi passeggia o trotta. / tanto,
da acquisitus, part. pass, di acquirère. acquistatilo e acquisterèllo, sm
, sm. piccolo acquisto, e di scarso valore. tommaseo [s
italiani il volere acquisterelli meschini col soccorso di gente straniera, e con un misto
gente straniera, e con un misto di frode e di forza. acquistativo
, e con un misto di frode e di forza. acquistativo, agg.
255: il combattimento è acquistativo o di corone o di pene. acquistato1
combattimento è acquistativo o di corone o di pene. acquistato1 (part.
acquistato1 (part. pass, di acquistare), agg. che è
assedio dal detto tiralla con alcuno danno di sua gente, e con vergogna,
le quali si hanno a tenere uno stato di nuovo acquistato. boccalini, ii-7:
in dito, ed in braccio figliuolo di me acquistato. guido delle colonne volgar
priamo avea trenta figliuoli naturali, acquistati di diverse femmine. 4. buscato
. 4. buscato (detto di malattia). redi, 16-ix-22:
la paura è quella che s'ha di perdere l'acquistato d nuovo, perché
facilità ebbe alessandro a tenere lo stato di asia, e delle difficultà che hanno
2-78: ercole domatore de'vizii e struggitore di tiranni e acquistatóre delle virtudi e di
di tiranni e acquistatóre delle virtudi e di molte provincie. bufi [par.
, negoziatori e mercanti, acqui- statori di ricchezze. scala del paradiso, 296:
fiate invece d'onore è fatta acquistatrice di vergogna. b. segni, 5-334:
essere acquistatrice e conservatrice d'essi beni di fortuna, molto più che non è
, la qual si porta all'acquistatore di un bene, tormenta sempre, ma
bene è grandissimo, e l'acquistatore di esso fu un inimico. =
il procurarsi, l'entrare in possesso di una cosa. guittone, ii-282:
, 27-42: non fu la sposa di cristo allevata / del sangue mio, di
di cristo allevata / del sangue mio, di lin, di quel di cleto,
del sangue mio, di lin, di quel di cleto, / per essere ad
mio, di lin, di quel di cleto, / per essere ad acquisto d'
volgar., v-711: avere acquistato di malvagio acquisto non può fare buona fine
non venn'io, / se far di voi con l'arme io potea acquisto?
? boccalini, ii-29: l'arte felicissima di prender con le sardelle gli storioni altro
altro non era che con l'artificio di una accorta liberalità... mercatantar
stette cristo, / dopo pochi anni di fatiche e stenti, / ch'e'soffrir
alla medicina dell'animo, cioè all'acquisto di quelle scienze, che rendono la mente
leopardi, i-1348: la nuda cognizione di molte lingue accresce anche per se sola
imbarazzato e distinto, con una distinzione di acquisto e un imbarazzo naturale.
oltre a la verità, per farsi glorioso di tale acquisto. idem, 36-13:
tale acquisto. idem, 36-13: di bicci e de'fratei posso contare /
del regno, e tanta possa / di nuovo acquisto. machiavelli, 6: sempre
, 6: sempre bisogni offendere quelli di chi si diventa nuovo principe e con
in parole e in sembianti esser parea / di questo nuovo suo sì odioso acquisto,
. manzini, 10-203: le capita di disporre d'un linguaggio che fu un acquisto
3. disus. conquista, occupazione (di città, di territori). -
. conquista, occupazione (di città, di territori). - anche al figur
). - anche al figur.: di una donna. g. villani,
: in quelle cavalcate presono il castello di buti, e la valle che teneano i
lucchesi; altro acquisto non vi fece di terra alcuna. m. villani, 9-82
: per certo all'acquisto del reame di francia la fortuna e 'l senno furono
. machiavelli, 560: voleva spogliarlo di tutto il dominio e poi assalirlo, pensando
privo delle sue terre, lo acquisto di napoli fusse più facile. caro,
capitano / che 'l gran sepolcro liberò di cristo: / molto egli oprò co
acquisto. boccalini, ii-21: son di parere che il miglior precetto politico,
duca, facendogli creder molto agevole l'acquisto di casale. d'annunzio, ii-943:
fortune ignote. compera. ggi di toscana, 6-92: e quali beni nel
famiglia mia ha fatto ultimamente qualche acquisto di terreni. tommaseo-rigutini, 2210: mal acquisto
in mano e con le tasche piene di cartocci e di scatoline. alvaro, 7-217
con le tasche piene di cartocci e di scatoline. alvaro, 7-217: popolazioni
popolazioni povere, per cui l'acquisto di un quaderno, di una penna,
per cui l'acquisto di un quaderno, di una penna, di un sillabario,
un quaderno, di una penna, di un sillabario, è una grossa spesa.
e colpa, iesu cristo, / di quanto io v'aggio offeso in vita mia
, 29-13: non per avere a sé di bene acquisto, / ch'esser non
buti [par., 29-13]: di bene acquisto, cioè accrescimento di bene
: di bene acquisto, cioè accrescimento di bene. 7. ant.
. 7. ant. terreno di bonifica. torricelli, 2-4-143: mi
con immensa spesa, ritornerebbe nello stato di prima e forse peggio. 8
8. dir. l'atto di entrare in possesso di un diritto,
dir. l'atto di entrare in possesso di un diritto, o di un insieme
in possesso di un diritto, o di un insieme di diritti. -acquisto dell'eredità'
un diritto, o di un insieme di diritti. -acquisto dell'eredità'. l'
dell'eredità'. l'effetto dell'accettazione di un'eredità, mediante il quale l'
potere d'acquisto della moneta: quantità di beni che l'unità monetaria ha il potere
che l'unità monetaria ha il potere di acquistare, in un dato momento.
10. sport. ingaggio, da parte di una società calcistica, di un giocatore
da parte di una società calcistica, di un giocatore che appartiene a un'altra
un'altra società, mediante il pagamento di un premio al giocatore, e di
di un premio al giocatore, e di una somma stabilita quale indennizzo alla società
avevano que'lustri e quelle acquitrine che di continuo si veggono nel vivo.
: riconoscono la loro origine le grotte di volterra... da molti gemitivi
: un'erba rada e piccola cresceva, di un verde tutto molle di acquitrino.
cresceva, di un verde tutto molle di acquitrino. negri, 1-780: ascolta /
, 2-244: i suoi mari sono pieni di pesce, i suoi acquitrini di anguille
pieni di pesce, i suoi acquitrini di anguille. pea, 3-9: terreno basso
tutto acquitrini e fossati: una specie di maremma senza cinghiali. borgese, 1-36
, 1-36: gli acquitrini erano fioriti di ninfee. e. cecchi, 6-237
un acquitrino si stende in verdissime superfici di vellutello, ingombre di tronchi muffiti. go-
in verdissime superfici di vellutello, ingombre di tronchi muffiti. go- voni, 1-215
, 1-54: l'acquitrino, miniera di gemme malcelata dall'erbaglia. bartolini,
bartolini, 15-198: dall'antro emergono angeli di pietra che candidi risplendono fra gli acquitrini
acquitrinoso, fossacci pieni d'erbe e di rospi. bontempelli, 9-199:
negli occhi acquitrinosi ella aveva un riflesso di quella luce. = deriv.
con vento; turbine d'acqua e di vento. palladio volgar.,
= comp. da acqua e vento: di formazione latina (con subordinazione del primo
che l'invemo non avrebbe dato tregua di bel tempo. 2. secrezione
bel tempo. 2. secrezione di saliva. d'annunzio, iv-2-82:
nuotante nell'acquolina e gli occhi vivi di cupidigia. moravia, ii-237: la
un'acquolina acida e in una specie di stimolo incoercibile ad aprire la bocca.
mano. collodi, 218: un canestro di ciliegie così grosse, così mature e
: si sentivano venire l'acquolina in bocca di parlare anche loro. di giacomo,
in bocca di parlare anche loro. di giacomo, i-628: a carmela, golosa
gelateria napoletana. = dimin. di acqua. acquòreo, agg.
impercettibile pulviscolo acquoreo si condensa in fiocchi di nuvole. = deriv. da
dei laghi] fanno troppo grande desiderio di manicare, e fanno sete, e
, e 'l ventre stitico e malagevolezza di vomito, ed alcuna volta caggiono in
essi, e alcuna volta incorrono in postema di polmone. soderini, i-546: a
contiene acqua; pregno d'acqua, di liquido, di umore.
; pregno d'acqua, di liquido, di umore. arrighetto, 223
tellera e molte altre cose, che di molto acquoso umore si generano. idem,
targioni tozzetti, 1-345: molte specie di piante hanno i loro vasi arteriosi, ed
. 2. lacrimoso, bagnato di pianto; triste, vuoto (detto
. soffici, ii-375: quella faccia di filosofo prete spretato, con i suoi occhi
chi guarda lontano per allontanare un senso di remota commozione. 3. impregnato
nerastra... portava l'odore di una terra prativa, acquosa e senza confine
a scoli, 511: pluvia muove potenzia di luna: se con le prave stelle
i nuvoli acquosi aggravavano tutta la val di cècina. comisso, 12-236: l'estate
guisa acramente li rampogna. = variante di acremente (su acro aera).
g-18: il liquore del balsamo è di color tanè oscuro,...
color tanè oscuro,... di sapore amaragnolo / molto acre e penetrativo.
salsi, e pan più volte cotto. di capua, i-512: 11 pepe,
'l palato, e vi accrescono il calore di quel che si faccian negl'intestini,
. redi, 16-v-68: avvertendo però sempre di non usare mai medicamenti violenti, acri
usare mai medicamenti violenti, acri e pieni di mordacissima astersione. carducci, 913:
stette un momento a godere il senso di freschezza che usciva dal metallo e a
scalpiccio greve, con il sentore acre di una mandra, addossati gli uni agli altri
. panzini, i-13: un profumo di turiboli acre d'incenso. idem,
. viani, 19-315: in quel tripudio di primo mattino tra l'acre profumo della
... egli sentì il desiderio di vivere con la semplicità delle bestie.
piovene, 2-67: le esalazioni pungenti di un lattice acre. sinisgalli, 3-28
acre velo / mi esclude un lembo di cielo. -figur. petrarca,
: ed anco [questa terra] è di valor sì nuda e macra, /
accettati senza rossore, lacrime più acri di qualunque tossico,... tutte le
, se crescerete, dovrete passare dal desiderio di questo innocente frutto del pino, al
questo innocente frutto del pino, al desiderio di ben più acre e terribile frutto!
lasciata la politicante società romana, acre di passioni, entrai in una società tutta
, entrai in una società tutta composta di bibliotecari, archivisti, eruditi, curiosi
parve nuovo a paolo e non privo di una sua bellezza sdegnosa e acre,
. acuto, stridente, stridulo (detto di un suono, in particolare della voce
.. e rovinano ogn'altra melodia di tuono col quale si congiungano, e però
tutti li sensi severi, dispietati, di guerra, d'aggravii, e per ragion
guerra, d'aggravii, e per ragion di ternario, ove si fa menzione della
. figur. mordace, maligno, pieno di livore; accanito. dante,
fu del nostro peccato cagione, colui di quello è stato acrissimo purgatore.
si distinse per un tal carattere più di voltaire, niuno fu detrattore più acre
tommaseo-rigutini, 167: acre dicesi più di parole che d'atti, e accenna all'
panzini, iii-448: forse si tratta di un filosofo, che è gente piuttosto acre
: dolore acre è uno special sentimento di dolore, che tien dell'acuto, ma
profonda ed arida. verga, 1-288: di tratto in tratto il cuore mi palpitava
tratto in tratto il cuore mi palpitava di gioie improvvise, acri e dolorose.
239: e in cuore un'acre bramosia di sangue. d'annunzio, 11-516:
lo spingeva non soltanto la smania acre di tormentare la compagna, ma anche un
panzini, ii-19: mi allontanavo sempre di più per l'acre diletto di sentir
sempre di più per l'acre diletto di sentir crescere questo spasimo puerile. pirandello
animo dell'amico un'amarezza che diveniva di giorno in giorno più acre. ojetti,
: quella fu da allora l'acre speranza di tutte le sue imprese. palazzeschi,
l'accaduto le si illuminavano gli occhi di un piacere acre, cattivo. alvaro
39-77: erasi consigliato il re africano / di non smontar nel porto di biserta,
africano / di non smontar nel porto di biserta, /... / ma
, /... / ma tenersi di sopra sì lontano, / che non
questo mare... pezzi di tavola, o alberi intieri di qualunque
. pezzi di tavola, o alberi intieri di qualunque specie, di quelli che sovrastano
o alberi intieri di qualunque specie, di quelli che sovrastano all'acque. col processo
le sirene ululavano come per le sere di nebbia in vicinanza dei porti irraggiati dai
popini, 27-673: la mia acredine di satirico, che si dilettava sommamente nel
acrèdula, sf. omit. genere di piccoli uccelli appartenenti alla famiglia paridae,
uccelli appartenenti alla famiglia paridae, forniti di coda assai lunga. salvini
1-21: ma, quando il gabinetto di vienna ebbe cognizione di tali trattative,
quando il gabinetto di vienna ebbe cognizione di tali trattative, vi si oppose acremente.
139: suo padre la rimproverava acremente di ostinazione. d'annunzio, iv-1-610:
, iv-1-610: il delitto mi appariva scevro di orrore. io mi rimproveravo acremente le
delusione, furono derisi anche più acremente di quanto forse avrebbero meritato. bocchelli,
pelle, ma poi non perdevano occasione di pungersi acremente e di darsi la baia.
non perdevano occasione di pungersi acremente e di darsi la baia. = comp.
darsi la baia. = comp. di acre. acrestesìa, sf. medie
sf. disus. amarezza, asprezza (di sapore). di capua,
asprezza (di sapore). di capua, i-513: conviene nel pugnere l'
a carattere basico, formato dall'unione di due anelli benzenici con uno di piridina
unione di due anelli benzenici con uno di piridina: prismi incolori, dalle soluzioni
, 473: fuori era uno stridìo folle di acridi in amore. govoni, 1-33
dotta, gr. dxptsiov, dimin. di dxpc? -isoc 'locusta '.
. acridofagia, sf. il nutrirsi di locuste (uccelli, insetti acridofagi;
). animale man giatore di locuste. = voce dotta,
leganti per vernici luminose, come emulsionanti di coloranti insolubili in acqua).
solide (assai importante per la preparazione di materie plastiche). = voce
). acrilogìa, sf. improprietà di linguaggio. bruno, 3-220: moderate
, dal gr. dxupoxoyta 1 improprietà di parlare '(comp. da dtxupo
2. ant. acutezza, intensità (di una sensazione, di un suono)
, intensità (di una sensazione, di un suono). galileo, 4-3-109
, temperando la dolcezza con uno spruzzo di acrimonia, par che insieme soavemente baci
una attività, un'acrimonia anch'essi di fuoco. 3. asprezza,
internamente nell'ano, per lo spazio di mezz'ora, ed anco di un'ora
lo spazio di mezz'ora, ed anco di un'ora, svegliarsi un dolore fastidioso
targioni tozzetti, 8-362: avverta però di prescegliere, fra i cibi consueti
i-18: è [la marga zonite] di natura di cadmia, di acrimonia partecipe
è [la marga zonite] di natura di cadmia, di acrimonia partecipe, corrodente
zonite] di natura di cadmia, di acrimonia partecipe, corrodente: perciò ambiguamente
. acrimonióso, agg. pieno di acrimonia, di li vore
acrimonióso, agg. pieno di acrimonia, di li vore; astioso.
ci costrinse a procurare con sommo studio di preparare e purgare precedentemente i corpi,.
giorgio d'una passione acrimoniosa, quella di una donna già vecchia verso un uomo
acrinla, sf. medie. mancanza di secrezione ghiandolare. =
*. acrisìa, sf. mancanza di senso critico. b. croce
= dal gr. dxpicffa 'mancanza di discernimento '. acrità, sf
plur. m. -ci). privo di senso critico; dogmatico.
se un milliardo si divide sulla superficie di 200 mila ettari, o 500 mila acri
= ingl. acre * misura di campo '(di circa 40 are)
. acre * misura di campo '(di circa 40 are) propriamente * campo
, i palanchini volanti creano l'illusione di un momento ginnastico, e il battello.
5-147: quell'ipocrisia che ci liberava di noi stessi, che ci attutiva colpi
e cadute: la rete elastica, tesa di sotto agli acrobati che, stanchi del
corda o vi si lasciavano cadere prima di poggiare i piedi sul solido.
dai giornali che uscivano fra un allarme di voci; in essi si leggevano articoli
leggevano articoli fantasiosi, astratti, pieni di raziocinio e di acutezza, scritti in
fantasiosi, astratti, pieni di raziocinio e di acutezza, scritti in prima persona da
da qualcuno che faceva i suoi giochi di parole come un bravo acrobata intellettuale.
eco dei loro schiamazzi subentra il silenzio di morte degli acrobati al trapezio.
36-18: quando invece il canale è vuoto di barche e l'ingombro delle gomene
della riva. = comp. di acrobatico. acrobàtico, agg.
quella allegria un po'acrobatica ma piena di vivacità e di rilievo che gli è
po'acrobatica ma piena di vivacità e di rilievo che gli è caratteristica. soffici,
dal quale ciondolano con acrobatica grazia ciocchettine di geranio. = dal gr.
de marchi, 91: era ancora di quei vecchi maestri [di musica]
era ancora di quei vecchi maestri [di musica] che sanno distinguere l'arte dalla
si rotolava in terra facendo ogni sorta di acrobatismi e capriole. comisso,
chiocciola uscendo dalla scena verso il loggione di dove scendevano per funi in mezzo la
artificioso e sofistico, con cui si tenta di giustificare un'azione riprovevole, di mascherare
tenta di giustificare un'azione riprovevole, di mascherare un errore, di barcamenarsi tra
riprovevole, di mascherare un errore, di barcamenarsi tra opposti partiti, di salvarsi
errore, di barcamenarsi tra opposti partiti, di salvarsi in situazioni difficili. panzini
regge sulla corda, cosi per traslato dicesi di chi con salti e sforzi di logica
dicesi di chi con salti e sforzi di logica, manifesti e ridicoli, si studia
logica, manifesti e ridicoli, si studia di coprire e mascherare un proprio difetto od
proprio difetto od errore. tale estensione di senso è anche in francese e di qui
di senso è anche in francese e di qui forse a noi provenne. acrobatismo
acrobata. acrobazìa, sf. serie di evoluzioni al trapezio, alla corda;
sedere, ma piuttosto per eseguire esercizi di equilibrio e acrobazie da circo equestre.
. evoluzione compiuta da un aeromobile al di fuori dalle normali esigenze del volo,
normali esigenze del volo, per dimostrazione di abilità. ojetti, ii-635: le
trofica vasomotoria: ha inizio con accessi di sincope locale, e seguita con una
iv-7: acrocòro, termine scientifico foggiato di parole greche (« terra alta »)
. zool. detto dei rettili forniti di denti fissati sul margine delle mascelle.
acrofobìa, sf. medie. timore di affacciarsi da un luogo elevato; vertigine
acrofonìa, sf. principio che serve di base all'alfabeto fonetico egizio-semitico: consiste
pollinico nell'ovulo attraverso l'apice morfologico di questo. = voce dotta, dal
. che cresce alla sommità (detto di piante che hanno gli archegoni all'apice
dette acrogene certe piante che nell'uscire di terra giovanissime hanno a un dipresso la
grossezza che deggiono avere adulte e allo stato di perfetto sviluppo (sono di questo numero
allo stato di perfetto sviluppo (sono di questo numero le felci, le mar-
anche nell'isola d'elba), ma di scarso valore commerciale perché è senza tinte
, sm. plur. entom. famiglia di farfalle, comprendente varie specie le cui
acròlito, sm. tipo arcaico di statua greca, dalla testa, mani
, dalla testa, mani e piedi di pietra, marmo, o avorio,
avorio, e col resto del corpo di legno. = voce dotta,
. -ci). ott. privo di colorazione, esente da aberrazioni cromatiche (
iride intorno agli oggetti): detto di lente o di sistema di lenti (
oggetti): detto di lente o di sistema di lenti (cfr. acromatismo
): detto di lente o di sistema di lenti (cfr. acromatismo).
acromatismo » sm. ott. privazione di colorazione; proprietà di un sistema ottico
ott. privazione di colorazione; proprietà di un sistema ottico di far deviare i
colorazione; proprietà di un sistema ottico di far deviare i raggi luminosi senza che
» sf. medie. incapacità assoluta di distinguere i colori. = voce dotta
. anomalia della visione caratterizzata dall'assenza di percezione dei colori. =
sterratore analfabeta del rachitoide acromegalia) riempivano di già l'italia illustrata.
coda, che si nota in varie razze di mammiferi, di colorazione chiara nel resto
nota in varie razze di mammiferi, di colorazione chiara nel resto del corpo.
scoloramento della pelle, provocato da deficienza di pigmento cutaneo. = voce dotta
ossitetraciclina): assai efficace nel trattamento di malattie quali la polmonite pneumococcica, la
acromotrichla, sf. fisiol. mancanza di pigmentazione dei peli. = voce
al punto stesso del sole (detto di un astro). = voce dotta
. -ci). astron. detto di un astro che sorge o tramonta sull'orizzonte
astro che sorge o tramonta sull'orizzonte di un luogo, mentre il sole tramonta.
. medie. malattia caratterizzata da alterazioni di sensibilità, vasomotorietà e trofismo, che
acròpeto, agg. bot. detto di piante, i cui rami più giovani
sviluppano all'apice, o agli apici di ogni ramo. = voce dotta
. plinto basso e quadrato; piedistallo di una statua. = voce dotta,
. idem, iv-1-127: dopo un tratto di salita, apparve la città immensa,
, radiosa,... incoronata di cupole e di rotonde, nettamente intagliata,
... incoronata di cupole e di rotonde, nettamente intagliata, come un'
1-888: il suo trasfigurarsi in oro / di biade, in opulento acror di fieni
/ di biade, in opulento acror di fieni. idem, 2-822: c'è
. spora che si forma all'apice di un filamento o di uno sporoforo.
forma all'apice di un filamento o di uno sporoforo. = voce dotta,
poetico, in cui le prime parole di ogni verso iniziano con la medesima lettera
. componimento poetico che ha l'artificio di formare un nome o una determinata parola
le lettere iniziali dei versi, lette una di seguito all'altra in senso verticale.
, 1-398: con gli acrostici e lettere di mezzo tinte di rosso, con le
gli acrostici e lettere di mezzo tinte di rosso, con le quali si formano altri
, vi è fatta [nel panegirico di porfirio] ima galera con un nome di
di porfirio] ima galera con un nome di cristo in monogramma nell'albero. menzini
. verga, ii-44: faceva il maestro di scuola per vivere, ma il suo
55: perditempo insulso come nei giocherelli di « echi *, di « acrostici
nei giocherelli di « echi *, di « acrostici * e di « rime equivoche
*, di « acrostici * e di « rime equivoche *. cardarelli, 6-31
quasi tutti buoni oratori, umanisti, compositori di acrostici e sonetti per nozze.
, ma che pure abbia un senso di risposta. = voce dotta,
. parte prominente della prua, ornata di sculture, con l'emblema e il nome
, sm. archit. ornamento vistoso (di pietra o terracotta) in cima a
nella sommità delle colonne); sommità di un edificio, di un monumento
; sommità di un edificio, di un monumento, abbellito di ornamenti,
edificio, di un monumento, abbellito di ornamenti, di colonnine, di
monumento, abbellito di ornamenti, di colonnine, di statue. f
di ornamenti, di colonnine, di statue. f. martini,
f. martini, 1-206: sopra di questa [gola del fuso della colonna]
gli acroteri, cioè le sommità angolari di sopra tutte le dette parti. valeri,
: vedevo balenar su gli acroteri / statue di diamante. = voce dotta, lat
plur. m. -ci). detto di parola, che ha l'accento sulla
, sm. plur. zool. gruppo di crostacei cirripedi, dall'aspetto di un
gruppo di crostacei cirripedi, dall'aspetto di un sacco chith noso (abitano nelle
o tre foglie bi- tripennate, un racemo di fiori piccoli, bianchi, frutto a
, ovoide (frequente nei boschi montani di tutto l'emisfero boreale).
2000 metri, ove si verificano i fenomeni di sedimentazione detta batiale, e si sviluppa
sm. plur. bot. ordine di schizomiceti: microrganismi a cellule di solito
ordine di schizomiceti: microrganismi a cellule di solito allungate, spesso ramificate (alcune
alcune specie sono saprofite, altre parassite di piante, di animali, dell'uomo
saprofite, altre parassite di piante, di animali, dell'uomo).
degli animali, provocata da varie specie di funghi del genere actinomicèti. =
sm. plur. zool. gruppo di pesci, le cui pinne pari hanno cartilagini
figur. alberti, 74: di molte cose voleva udire il parer nostro
tutto, acuendo lo sguardo, cercando di penetrare negli interni, cercando di scoprire
cercando di penetrare negli interni, cercando di scoprire qualche cosa tra i garofani che chiudevano
gatto sempre fermo nel mezzo in attitudine di grande fierezza acuiva lo sguardo sulla vecchia
dalla inesplicabile soggezione non era più capace di muoversi. cardarelli, 1-61: l'
, 1-61: l'arido sapore / di sasso che acuisce / il gusto dolce
: le rinunce sembravano acuire, invece di spegnere i desideri. marotta, 1-264:
: questa possibilità a continuare lo stato di veglia tanto a lungo quanto vogliono,
). galileo, 4-3-315: tenterò di spiegarne il processo; e benché mi
sottigliezza; sensibilità acuita; punta estrema di asprezza, di acidità; potere corrosivo
acuita; punta estrema di asprezza, di acidità; potere corrosivo. crescenzi
vigilava con un'acuità assidua perché nulla di lei gli sfuggisse. soffici, 5-64
superiore, o d'una differente acuità di piacere: sì che rinuncia e riserbo sembravano
acuito (part. pass, di acuire), agg. reso più
montecuccoli, 2-113: la nobiltà francese, di natura e di studio bellicosa e forte
la nobiltà francese, di natura e di studio bellicosa e forte, acuita eziandio dalla
e forte, acuita eziandio dalla necessità di procacciarsi fortuna. d'annunzio, iv-1-712:
una a una sul tavolo le foglie di alcune rose. deledda, ii-932: forse
, e acuito dal caldo, come di pelliccia. e. cecchi, 1-19:
, tr. { acùleo). fornire di aculei, di punte. viani
{ acùleo). fornire di aculei, di punte. viani, 14-68:
. viani, 14-68: due spigoni di ferro battuto aculeano la forca anteriore [
aculeato (part. pass, di aculeare), agg. fornito d'
, agg. fornito d'aculei, di punte. - anche al figur.
. foscolo, ii-2-28: la cadenza di periodi aculeati e sonanti. giusti, i-194
il sugo che n'esce è sugo di rapa. viani, 13-102: la fronte
la fronte a larghe bozze, aculeata di ciglia aspre. 2. a
aspre. 2. a forma di aculeo. viani, 14-251: la
viani, 4-72: punge come l'aculeo di una vespa. gozzano, 1139:
fondo a quell'acqua, un luccichio nero di aculei: colonie di ricci che divaricavano
un luccichio nero di aculei: colonie di ricci che divaricavano lenti le spine.