contabili di un'azienda in un dato periodo di tempo. -movimento di conto'
periodo di tempo. -movimento di conto', insieme delle scritture di un
-movimento di conto', insieme delle scritture di un conto in seguito alle variazioni che indicano
seguito alle variazioni che indicano le operazioni di versamento o di prelievo. -movimento
che indicano le operazioni di versamento o di prelievo. -movimento stagionale: fluttuazione
. gramm. azione espressa da un verbo di moto. corticelli, 116:
. corticelli, 116: i verbi di quest'ordine, dopo l'accusativo paziente
19. mus. mutamento di tono, d'accento, di intensità
. mutamento di tono, d'accento, di intensità che si opera nell'esecuzione di
di intensità che si opera nell'esecuzione di un brano musicale o cantato (regolando
, accompagnati da convenienti e proporzionati movimenti di che copiosi sono. g. b.
. b. doni, iv-301: di gran lunga s'ingannano quelli i quali
, cioè... in quei movimenti di voce continua verso l'acuto o
tali non debbono sapere che questa sorte di movimenti di voce è alienissima dal canto.
debbono sapere che questa sorte di movimenti di voce è alienissima dal canto. g.
, se non se usando in occasione di maggiore o minore solennità, maggiore ancora
'l movimento della voce. -velocità di esecuzione di un brano musicale, segnalata
della voce. -velocità di esecuzione di un brano musicale, segnalata sullo spartito
spartito con particolari indicazioni; parte costitutiva di una sonata o di una composizione sinfonica
; parte costitutiva di una sonata o di una composizione sinfonica, caratterizzata da una
composizione sinfonica, caratterizzata da una velocità di esecuzione particolare; tempo. - anche
in parti e caratterizzata da omogeneità di ritmo. - in senso generico: carattere
senso generico: carattere, andamento ritmico di un brano musicale. marcello, 37
'. galeazzi, i-49: in mancanza di un tempo fisso e stabile, si
vi sono mottivi nuovi, che è piena di movimenti scolastici, che finalmente qualche frase
spesso gli udiva attaccare un forte movimento di due quarti, come una
, su un nervoso, tambureggiato movimento di marcia: « il sole non tramonta mai
: variazione numerica che subisce la popolazione di una certa zona in un determinato periodo
una certa zona in un determinato periodo di tempo. gramsci, 7-100: elementi
direttivi per una ricerca: condizioni materiali di vita -abitazione, alimentazione, alcoolismo,
, movimento demografico. -fenomeno di movimento: qualsiasi manifestazione della realtà considerata
. 21. venat. afflusso di uccelli migratori. l. ugolini,
l. ugolini, 156: 'moviménto'[di uccelli]: dicesi quando si verifica
: dicesi quando si verifica un'affluenza di migratori. oggi c'è movimento di
di migratori. oggi c'è movimento di uccelli. 22. locuz. -dare
: gli nasce in cuore una certa voglia di farsi onore, detta amore di gloria
voglia di farsi onore, detta amore di gloria; e questa è come un
5. maffei, 173: se di me non fa conto, io v'assicuro
e per mio / non lasciate pero di darvi ognora / dei movimenti. -di
: voi, già molti anni, di vostro movimento mi faceste singolare presente della
singolare presente della vostra amistà e mostraste di tenermi in alcuna stima. biondi,
. biondi, 1-iii-23: gli promise anche di movimento proprio una gran parte del tesoro
perdono se per ispontaneo loro movimento presumevano di scoprire al parlamento l'afflizzione de'loro cuori
con uno spontaneo movimento ha rivolto verso di me l'animo suo senza avermi conosciuto,
né veduto mai. -essere di subito movimento: eccitarsi facilmente; impegnarsi
m. villani, 6-66: essendo naturalmente di subito movimento, senza diliberare con altro
tutti... si parti dall'assedio di trevigi. -essere in movimento: muoversi
furono mai le cose d'italia più quiete di quello che al presente.
la grande abondanza ch'io sento / di gioia ed alegranza al cor venire / per
per nulla guisa posso soferire / che di cantar non faccia movimento. pallavicino,
il sole non abbacina, s'accampano di botto -per questa strada in discesa -
tommaseo [s. v.]: di corpi inerti quasi fig. dicesi che
. = deriv. dal tema di muovere. movimentoso, agg.
movimentoso, agg. letter. pieno di fatti, di colpi di scena;
agg. letter. pieno di fatti, di colpi di scena; movimentato.
. pieno di fatti, di colpi di scena; movimentato. bacchetti,
2-xxii-254: a questa antica superstite eccellenza di vita e d'intelletto, questi untorelli,
massoncelli del romanzo vitaiolo e movimentoso, di tesi e di costume, vorrebbero attentare
vitaiolo e movimentoso, di tesi e di costume, vorrebbero attentare di furto, in
tesi e di costume, vorrebbero attentare di furto, in nome di alcune panzane
, vorrebbero attentare di furto, in nome di alcune panzane teoriche morte.
o per osservare più attentamente le fasi di un episodio, costituito da un tavolo
episodio, costituito da un tavolo munito di due piatti girevoli per la pellicola le
cui immagini vengono proiettate su uno schermo di controllo e possono essere fermate in qualsiasi
levi, 2-252: i suoni della coda di un pezzo passato alla moviola. soldati
scena. -con metonimia: operazione di montaggio di un film effettuata con tale
-con metonimia: operazione di montaggio di un film effettuata con tale apparecchio.
l'altra. = nome depositato, di origine americana, deriv. da movie
.. qualche movitiva e qualche indizia di loro pensiero, di chi governa.
e qualche indizia di loro pensiero, di chi governa. g. m. cecchi
recentissime e magar'a dio le movitive di posdomane e di venardì? = deriv
magar'a dio le movitive di posdomane e di venardì? = deriv. dal tema
venardì? = deriv. dal tema di muovere. movitivo1, sm.
, 4-640: rigidità e virtù antica di roma sarebbe stata questa, se non
. = deriv. dal tema di muovere. movitivo2, agg.
2. instabile, caduco. leggende di santi, 4-24: abbandona queste caduche
oltre il naturale talento, per angustie di fame e per paura di peste, più
per angustie di fame e per paura di peste, più che mai movitivo.
movitivo. = deriv. dal tema di muovere. movitóio, sm. strumento
muovere. movitóio, sm. strumento di forma piramidale, collocato su un piedistallo
v.]: 'movitoio': piccola piramide di metallo con varie tacche, collocata sovra
varie tacche, collocata sovra un piedistallo di legno, in cui è fissato un perno
. = deriv. dal tema di muòvere, col suff. -oio,
o ha la proprietà o la funzione di imprimere il moto; che concorre a
movitori era sospinta. -movitore di gambe: ballerino (e ha valore
: per poco con i suoi scontorcimenti di bocca non fece dimenticare il ballo ai più
dimenticare il ballo ai più feroci movitori di gambe. -con riferimento a dio
: il cielo si muove ed è movitore di tutte le cagioni e di tutti li
è movitore di tutte le cagioni e di tutti li accidenti diversi c'appaiono sopra
. sono a la revoluzione del cielo di venere, sì come movitori di quello
del cielo di venere, sì come movitori di quello. ottimo, i-117: li
quello. ottimo, i-117: li movitori di quelli cieli sono sustanze separate da materia
gliosa bellezza e perfezione dell'universo movitore di se stesso e di tutte le cose
dell'universo movitore di se stesso e di tutte le cose animate ed inanimate produci-
cian da sé ogni reverenza materna, mostrando di credere che le madri tengan gli occhi
del tuono / che, geloso, di fiamme avvampi il cielo. 2
vili-1-34: questo amore è ferma credenza di tutti che fosse movitore del suo ingegno a
e con ragione, perché ella è movitrice di sedizione. salvini, 39-i-52: il
. 3. promotore, iniziatore di un'azione, di unatendenza, di una
. promotore, iniziatore di un'azione, di unatendenza, di una dottrina; fautore,
iniziatore di un'azione, di unatendenza, di una dottrina; fautore, sostenitoredi un'idea
dottrina; fautore, sostenitoredi un'idea, di un progetto. - anche: sobillatore,
essere mosso e avvenire uno grande accidente di battaglia e di guerra, cercheremo per
avvenire uno grande accidente di battaglia e di guerra, cercheremo per lo movitore entro
movitori a cu'io parlo, che sono di quello movitori, sì come boezio e
tullio, li quali con la dolcezza di loro sermone inviarono me... ne
amore, cioè ne lo studio, di questa donna gentilissima filosofia, con li
stella loro, la quale è la scrittura di quella. m. villani,
massimo volgar., i-263: i cittadini di cartagine mandati per ambasciatori a roma.
] annibaie sì come movitore appresso loro di discordie e di scandali. nardi,
come movitore appresso loro di discordie e di scandali. nardi, i-277: della.
s'erano prima partiti e fuggiti intorno di quaranta cittadini, stati autori e movitori
p. francesco, movitore e consigliere di quell'andata. gioberti, 1-ii-198: quanto
: quanto poi allo spacciarlo per movitore di rivolte, o come oggi si dice
. neoistituto, sm. ente di recente istituzione o fondazione. -anche:
montale, 8-182: un trillo di telefono si fece sentire nell'umido sotterraneo
e quarc'artra parola pe contentino: di pretta marca neo-italica. = voce
fu argutamente detto) posta al luogo di una 'filosofia '. gobetti, 1-i-61:
gobetti, 1-i-61: hai il libro di testo: il codice del sapere universale,
della demenza paranoide, caratterizzata dal prevalere di neologismi rispetto alle parole della lingua comune
ognuno con linguaggio arbitrario) si parlerebbe di babele. neolalismo, sm.
generale, per indicare tutta una serie di manifestazioni culturali, artistiche, intellettuali?
opposizione al darwinismo, riprese le tesi di j. b. de lamarck,
. b. de lamarck, tentando di dimostrare l'ereditarietà dei caratteri acquisiti (
fra cui il miciurinismo e la concezione di t. d. lysenko).
neolàmpade, sm. zool. genere di echino- dermi della classe echinoidi, appartenenti
, sm. plur. zool. famiglia di echinidi, dotati di ambulacri semplici,
zool. famiglia di echinidi, dotati di ambulacri semplici, formati da placche con
. -i). studioso, cultore di lingue e letterature neolatine; romanista.
ascoli, 43: un numero infinito di favelle neo-latine dà un riflesso diverso della
proprio, si riferisce, concerne ognuna di tali lingue o il loro complesso; che
complesso; che è scritto in una di tali lingue (una letteratura, un genere
ordinamento universitario del passato, l'insegnamento di una o, collettivamente, di più di
insegnamento di una o, collettivamente, di più di una di tali letterature.
di una o, collettivamente, di più di una di tali letterature. -filologia neolatina
, collettivamente, di più di una di tali letterature. -filologia neolatina, storia
. carducci, ii-10-84: la instituzione di una cattedra di storia comparata delle letterature
, ii-10-84: la instituzione di una cattedra di storia comparata delle letterature neo-latine a me
idem, ii-11-130: hanno scelto temi di letteratura italiana o di letteratura neo latina
hanno scelto temi di letteratura italiana o di letteratura neo latina, e hanno scritto tesi
intende contentarsi del giudizio e degli attestati di uomini così autorevoli per riconoscere l'idoneità
'non è semanticamente distante da quello di tutta l'altra poesia popolare italiana o
vastamente neolatina. -che parla una di tali lingue; che si riconosce culturalmente
(un popolo); proprio, peculiare di un tale popolo (la cultura,
confederazione più ampia e popoli più affini di quella che potrebbe stringersi fra queste tre
schema così poco neolatino ch'erano i reggimenti di linea. 2. che è
l'inverosimiglianza e pur verità del fatto di tante parole del latino arcaico che rassomigliano
, la lingua, il patrimonio culturale di derivazione latina. mamiani, 4-344:
dottrine... sull'eterna forma assolutistica di governo adatta al popolo francese e in
un anno, risparmiate sulla paga: di neolaureato e di agente in subordine.
risparmiate sulla paga: di neolaureato e di agente in subordine. = voce dotta
fosse ad essi sgradita converrebbe l'aggettivo di 'neo-liberali '. ad essi riuscirebbe
. ad essi riuscirebbe fastidiosa la qualifica di 'liberisti 'nel senso del 'tutto
è lecito'; e preferirebbero l'altra di 'neo-liberali 'come più atta a chiarirli
come più atta a chiarirli uomini desiderosi di vedere, nel campo economico, attuata
nel campo economico, attuata la premessa di 'piena concorrenza 'con tutti gli innumeri
secondo dopoguerra e fondato su un concetto di liberalismo decisamente progressivo e anticonservatore, ispirato
a sentimenti repubblicani e aperto alle istanze di rinnovamento sociale e di riforme economiche (
aperto alle istanze di rinnovamento sociale e di riforme economiche (e trovò in benedetto
croce il più autorevole rappresentante, prima di sfociare concretamente, dopo alcuni anni,
liberalismo che si vanta del gran nome di camillo di cavour, ma che non
che si vanta del gran nome di camillo di cavour, ma che non riconosce le
quando si contaminò ai preconcetto conservatorismo, di preconcetto monarchismo, e simili...
. neoliberismo, sm. indirizzo di pensiero economico novecentesco (f. von
statale dall'altro, postula l'esigenza di un corretto funzionamento della libera concorrenza e
funzionamento della libera concorrenza e dell'economia di mercato, anche come salvaguardia delle libertà
neolìberty, sm. invar. orientamento di gusto affermatosi nella cultura architettonica italiana
il i960, in partic. a opera di un gruppo raccolto intorno alla rivista *
un tavolo per otto, e le sedie di travertino -una piazzetta neo-liberty.
, i-v: il nome... di 'neolinguisti 'e quello di '
.. di 'neolinguisti 'e quello di 'neogrammatici 'si adattano assai bene
, 8-75: si agitano intorno ombre di neo-linguisti... spitzer sorride '
idealistiche crociane e del metodo geografico di j. gilliéron, che, in opposizione
evolutivi del linguaggio, afferma la necessità di interpretare unitariamente i fatti linguistici, lessicali
applicabili, che rappresentano un nuovo strumento di ricerca messo a disposizione del metodo comparativo
fase anteriore; la fase scomparsa è di norma più antica di quella sopravvissuta)
fase scomparsa è di norma più antica di quella sopravvissuta). b
viva e generosa fonte d'idee e di fatti che è l'atlante linguistico del
neolipogènesi, sf. biochim. sintesi di grassi da idrati di carbonio, che
biochim. sintesi di grassi da idrati di carbonio, che si verifica soprattutto nel
neolite, sf. miner. silicato di magnesio, ferro, alluminio, di
di magnesio, ferro, alluminio, di colore verde e con struttura cristallina;
: 'neolite '...: varietà di talco. = voce dotta, comp
c.; è caratterizzato dall'uso di strumenti di pietra levigata, anche se
; è caratterizzato dall'uso di strumenti di pietra levigata, anche se permangono quelli
età l'uomo, abbandonata l'attività di cacciatore-raccoglitore, diventa produttore del cibo che
, si sono chiesto se il loro modo di vivere e di operare costituiva una realtà
chiesto se il loro modo di vivere e di operare costituiva una realtà radicalmente nuova in
, i-4-123: volete intendere la storia vera di un neolitico ligure o siculo? cercate
anzitutto, se vi è possibile, di rifarvi mentalmente neolitico ligure o siculo; e
possibile, o non v'importa, contentatevi di descrivere e classificare e disporre in serie
si riferisce a tale periodo; caratteristico di tale periodo. -anche al figur.
8-27: dall'epoca neolitica, il palazzo di cnosso e le sue dipendenze ripetutamente furono
, 18-58: sì, qualcuno cerca di penetrare nella mia caverna neolitica, nella
l'uso, l'abitudine, il vezzo di utilizzare parole o espressioni di recente
vezzo di utilizzare parole o espressioni di recente formazione; ricorso abnorme ed eccessivo
..: l'uso o l'arte di formar nuove voci. tramater [s
.: l'uso e l'arte di formar nuove voci, che, se son
greco o dal latino e facciano propriamente di mestieri, non sono difettose; ma
neologìa risica d'essere una nuova specie di pedanteria: l'incredulità una nuova maniera
pedanteria: l'incredulità una nuova maniera di superstizione. = voce dotta,
'parola, discorso ', sul modello di analogìa', cfr. anche ingl.
; che contiene, che ha funzione di neologismo; che ha carattere di novità
funzione di neologismo; che ha carattere di novità, che si presenta come fortemente
presenta come fortemente innovativo; che è di formazione recente. d'alberti [
'neologico '...: aggiunto di vocabolo o di linguaggio provegnente da neologia
..: aggiunto di vocabolo o di linguaggio provegnente da neologia. compagnoni, lv
possa pubblicarle. c'è un po'di frondeggiamento di aggiunti e metafore neologiche,
pubblicarle. c'è un po'di frondeggiamento di aggiunti e metafore neologiche, che segnatamente
= deriv. da neologia, sul modello di analogico. neologismo, sm.
breve tempo in una lingua allo scopo di indicare nuovi referenti per lo più nell'
possono essere considerati fenomeni patologici, proprii di individui psicopatici o in preda al delirio
s'imbarbarisce per neologismi, per durezza di costruzioni, per ineleganza d'idiotismi e
ineleganza d'idiotismi e per assoluta povertà di native grazie spontanee. manzoni, v-1-467:
cesarotti, 1-i-294: niuno può accusarmi di favorir il neologismo nostrale o esotico
neologismo nostrale o esotico, senza taccia o di mala intelligenza o di mala fede
taccia o di mala intelligenza o di mala fede. delfico, ii-192: le
fede. delfico, ii-192: le accuse di neologismo e di barbarismo furono spesso
: le accuse di neologismo e di barbarismo furono spesso ingiuste, e
furono spesso ingiuste, e quindi di ostacolo ai progressi del linguaggio e del
. chi conia o fa largo uso di neologismi. -anche: studioso dei neologismi
chi fa molto uso o chi tratta di neologismi. = deriv. da neologismo
. -gi). disus. chi utilizza di frequente neologismi. d " alberti
parlando o scrivendo fa un uso frequente di nuove voci. = deriv. da
e nell'america settentrionale, al fine di combattere il sincretismo e le tendenze eterodosse
nione, voluta da federico iii di prussia nel 1830, fra luterani e
avevano dato origine a una chiesa evangelica di stato. = voce dotta,
nascite, da praticarsi con metodi anticoncezionali di tipo fisico, chimico, medico,
, medico, onanistico, allo scopo di contenere lo sviluppo demografico della popolazione (
riferimento, peraltro impreciso, alla teoria di t. r. malthus).
figur. contenimento, riduzione, limitazione di un'attività, di un impegno, per
riduzione, limitazione di un'attività, di un impegno, per necessità o per
libera scelta, per lo più allo scopo di soddisfare determinati interessi parsonali, adeguandosi
neomalthusianismo voluto nel croce, la volontà di non 'impegnarsi 'a fondo,
a fondo, che è il modo di badare solo al proprio * particolare '
l'organizzazione gerarchica della chiesa e di alcuni sacramenti, e propugnava di fatto
e di alcuni sacramenti, e propugnava di fatto una concezione dualistica ai netta contrapposizione
dio e satana; seguace, fautore di tali dottrine o di atteggiamenti riconducibili a
seguace, fautore di tali dottrine o di atteggiamenti riconducibili a esse. - anche
3-76: se in un dolce momento / di strano malumore / questo povero sancio /
nel linguaggio della pubblicistica politica, tendenza di carattere massimalista riaffiorata in seno al partito
all'indomani della costituzione del primo governo di centrosinistra (4-xii-1963), e sfociato
sfociato nella fondazione del partito socialista italiano di unità proletaria (gennaio 1964)
passiflora 'gl'instrumenti della 'passione 'di cristo! = voce dotta, comp
'nuovo, recente 'e dal tema di jxéxojxai 'ho cura '.
[dizionario etimologico dei vocaboli italiani di origine ellenica, 1865).
neomènia, sf. zool. genere di molluschi anfineuri, della famiglia neomenidi
, della famiglia neomenidi, sprovvisti di conchiglia e con mantello assai sviluppato,
con mantello assai sviluppato, ricoperto di minuti elementi calcarei (e l'unica
consacri... a sempiterna proposizione di pani e olocausti, la mattina e
luna. i greci le celebravano in onore di tutti gli dei, ma particolarmente di
di tutti gli dei, ma particolarmente di diana e di apollo. i romani
dei, ma particolarmente di diana e di apollo. i romani alle neomenie sostituirono
'neomeniasti ': nome presso i greci di coloro che celebravano le feste delle neomenie.
, sm. plur. zool. famiglia di molluschi anfineuri della classe solenogastri, comprendente
diffuse principalmente nel mediterraneo: sono dotati di un corpo vermiforme, per lo più
ai princìpi del mercantilismo, si propone di risolvere i problemi economici e sociali di
di risolvere i problemi economici e sociali di un paese, puntando sulle esportazioni e
a una metamorfosi che comprende gli stadi di uovo, neanide, preninfa e
sf. farmac. antibiotico basico, di struttura complessa ciclico-acetica, che ha un
-tjto; 'fungo ', sul modello di streptomicina (v.). neomimìa
neòmio, sm. zool. genere di mammiferi insettivori della famiglia soricidi,
neomìsia, sf. entom. genere di insetti dell'ordine coleotteri di cui
genere di insetti dell'ordine coleotteri di cui alcune specie vi vono
dimorando sulle conifere dove si nutrono di afidi. = voce dotta,
'nuovo, recente 'e dal tema di pu£ letter. rinnovato at teggiamento di totale e incondizionata adesione a una . rinnovata tendenza, da arte di scrittori e artisti, a trattare argomenti . razze neomorfe: secondo la classificazione di r. biasutti, quelle più recenti quelle più recenti ed evolute per via di particolari condizioni ambientali, quali i mongoloidi , i-474: poste a diretto confronto fra di loro... tali razze [ nettamente differenziate che non sia il caso di molte stirpi più giovani e progredite ( (jiopo-n 'forma ', sul modello di antropomorfo. neomorfòsi (neomòrfosi), , sf. zool. riproduzione, di natura patologica o recuperativa, di parti , di natura patologica o recuperativa, di parti di organismo completamente diverse da natura patologica o recuperativa, di parti di organismo completamente diverse da quelle esistenti precedentemente . invar. chim. elemento chimico di simbolo ne, peso atomico 20, 20, 18, numero atomico io, di cui sono conosciuti alcuni isotopi; solo tale sostanza, dànno una luminescenza di colore rosso-arancio. -luce al neon: neon: quella prodotta con l'innesco di tale gas contenuto in apposite lampade, e. cecchi, 3-19°: le stazioni di gazolina scintillanti di tubi di neon. , 3-19°: le stazioni di gazolina scintillanti di tubi di neon. montale, 3-23 le stazioni di gazolina scintillanti di tubi di neon. montale, 3-23: ancora per per qualche attimo seguo i lividi riflessi di una iscrizione al neon sul pallido incarnato i vetri si vedeva il riflesso vibrante di una insegna al neon. pasolini, . 2. per metonimia. sistema di illuminazione costituito da una lampada o da costituito da una lampada o da un tubo di diametro da 7 a 15 mm, a 15 mm, contenente percentuali diverse di tale gas; usato anche per segnalazioni carbonica. moretti, i-977: preferivano di solito [i fidanzati] le strade solito [i fidanzati] le strade di secondo o terz'ordine che avevano di colpo strade di secondo o terz'ordine che avevano di colpo alzato il tono per via della alzato il tono per via della maggior vivacità di certe botteghe, delle nuove insegne, con un certo anticipo sui negozi più restii di via strozzi o di via tornabuoni. negozi più restii di via strozzi o di via tornabuoni. soldati, xi-12: il entrammo nel bar che era tutto uno splendore di neon. = dall'ingl. . dal gr. véov, forma neutra di vécx; 'nuovo, recente ' periodo neonatale: le prime settimane di vita del bambino. ha pochi giorni, poche settimane di vita (con riferimento a persone rischioso; neonato a termine, quello di età gestazionale compresa fra le 37 e alla luce dopo 42 settimane complete o più di gestazione; neonato prematuro, se di di gestazione; neonato prematuro, se di peso inferiore ai 2500 g indipendentemente dal inferiore ai 2500 g indipendentemente dal periodo di gestazione; neonato megalosoma o macrosoma, ; neonato megalosoma o macrosoma, quello di § § eso superiore o signori, / io composi un volume di duemila / centocinquanta pagine, con molte : in mezzo è un carretto rustico di legno colorato, trainato da un caprone , trainato da un caprone, guarnito di nastri e di candele accese; vi da un caprone, guarnito di nastri e di candele accese; vi giace un agnello richiamasse al solo esser proferito l'idea di chiostro; e quello di geltrude gli proferito l'idea di chiostro; e quello di geltrude gli parve fatto apposta per la un lamento fiévole, un gemito quasi di piacere. e: « nuè »: , i-1316: sono in un giorno di speranza ansiosa: non so... antico fango d'alluvione prende forma neonata di giaggiuolo. banti, 9-82: giovanni mar- . 2. istituito, fondato di recente (una città, uno stato istoriografo vuole che le prime mura, di cui fu cinta la neonata città, ; vagheggia, discosto, un mazzo di tetti rorido, un borgo neonato. che non ha un lungo passato dietro di sé (un popolo, una stirpe popolo neonato. -costruito, eretto di recente (un edificio). marinetti tempo (una teoria, un indirizzo di studio, una disciplina). io temo gravi danni ai neonati studi di storia artistica in italia... x-4-48: la loro anima era forse carica di speranze morte, il loro cuore era morte, il loro cuore era un nido di desideri neonati. pirandello, 6-721: neonati. pirandello, 6-721: gli occhi di tutti gli altri seguitavo a vedermeli addosso la crudeltà incarnata, talché scaricai su di lui i miei neonati istinti di ribellione. su di lui i miei neonati istinti di ribellione. 5. appena sorto
sviluppo e alla dissoluzione solo al termine di tale processo. g. ferrari
un recupero dei canoni e dei modelli di interpretazione dalla realtà offerti del naturalismo.
neoverismo o neonaturalismo e insomma una ricerca di verosimiglianza. = voce dotta,
un simile attaccapanni, per una quantità di miti, negli anni cinquanta neorealisti e
, non umanistico per fortuna, ma di nuovo un naturalismo. =
fascismo che adesso conta su poche migliaia di fanatici ma che domani potrebbe diventare un
ecc., che presenti un carattere di rifacimento, di rinnovato collegamento, di
che presenti un carattere di rifacimento, di rinnovato collegamento, di riproposta di determinati
di rifacimento, di rinnovato collegamento, di riproposta di determinati indirizzi o movimenti già
, di rinnovato collegamento, di riproposta di determinati indirizzi o movimenti già sorti in
bello '. ne sono risultati campioni di quel gusto parnassiano che procurò celebrità a
è sempre in ritardo su quello letterario di almeno cinquant'anni. avrei dovuto dire *
gau- diano ', senza il genio di gaudi, il 'liberty 'avendo
b. croce, iii-32-61: meno di tutto riesco a comprendere come mai il
mi sia fatto o stia a rischio di farmi paladino del 'neo-neoclassicismo di dopo
rischio di farmi paladino del 'neo-neoclassicismo di dopo la guerra '. = voce
nella fabbricazione, installazione e manutenzione di lampade al neon. = deriv.
hv farce, part. pres. di ctpi 'sono ', e xóyoc '
. -gi). studioso, cultore di neontologia. neonummulìtico, agg. e
tivisti, autori tanto abili da procurarsi editori di prim'ordine e da aspirare al prix
terminologia, per lo più polemica, di alcuni settori del mondo cristiano e della
settori del mondo cristiano e della cultura di ispirazione spiritua lista, il
degli atteggiamenti teorici o ideologici (talvolta di origine rinascimentale o illuministica) che si
all'italia dei tempi nostri la poesia di giosuè carducci; furono. a volta a
soffici, v-5-12: fra le opere di tutti i tempi... si ravvisano
massimo sviluppo nei mammiferi ed è sede di centri sensitivi e di associazione.
ed è sede di centri sensitivi e di associazione. = voce dotta, comp
o a prassi che lo vorrebbero luogo di ratifica di decisioni prese altrove o da
prassi che lo vorrebbero luogo di ratifica di decisioni prese altrove o da altri organi
neopatia, sf. medie. malattia di recente acquisizione nella casistica medica.
casistica medica. 2. complicazione di un processo morboso preesistente. = voce
arbasino, 8-16: rifiutiamoci prima di tutto di consi derare la
arbasino, 8-16: rifiutiamoci prima di tutto di consi derare la 'linea
alludevano, credo, ai due espedienti di riforma dell'arcadia messi in opera, con
neopilina, sf. zool. genere di molluschi della classe monoplacofori di cui una
. genere di molluschi della classe monoplacofori di cui una specie, la neopilina galatheae
, fu scoperta e dragata a 3600 m di profondità lungo le coste del messico,
vivente, creduto estinto da circa 180 milioni di anni, ha la conchiglia dorsale a
anni, ha la conchiglia dorsale a forma di scudo conico, collegata al capo e
al capo e al piede da 8 paia di muscoli retrattori, e il cuore costituito
, recente 'e da pilina, nome di un genere di molluschi fossili.
e da pilina, nome di un genere di molluschi fossili. neopina
che si rifaceva a pirrone, fondatore di tale scuola, in polemica con i
e gli eclettici; seguace, fautore di tale indirizzo filosofico. - anche sostant
riferisce al neopitagorismo; propugnatore, seguace di tale dottrina. - anche sostant
., che, ricollegandosi a forme di vita etico-religiose sopravvissute alla scomparsa del pitagorismo
del pitagorismo, è caratterizzato dal riconoscimento di una separazione totale fra dio e
nel 45 a. c., apollonio di tiana, nico- maco di gerasa,
, apollonio di tiana, nico- maco di gerasa, numenio di apamea, vissuto
, nico- maco di gerasa, numenio di apamea, vissuto nella seconda metà del
da considerare come mate- matismo quella forma di filosofia che, apparsa nell'antichità col
che, apparsa nell'antichità col nome di pitagorismo e neopitagorismo, è ricomparsa anche
tumorale. volponi, 3-125: una di quelle escrescenze o neoplasie prodotte dalla ridondanza
bot. in fitopatologia, particolare varietà di neoformazione consistente in uno sviluppo anomalo e
consistente in uno sviluppo anomalo e indefinito di cellule, in varie parti di una
e indefinito di cellule, in varie parti di una pianta, con conseguente eruzione per
, con conseguente eruzione per lo più di tumori vistosi, talvolta anche letali.
genesi, i caratteri e le conseguenze di un neoplasma. moretti, 1-619:
sf. medie. disus. ricostituzione di parti di tessuti per autoplastia, aderenze o
medie. disus. ricostituzione di parti di tessuti per autoplastia, aderenze o granulazioni
, sm. orientamento stilistico, proprio di un gruppo di artisti olandesi, fra i
orientamento stilistico, proprio di un gruppo di artisti olandesi, fra i quali p
de stijl 'e accomunati dalla volontà di ritornare a elementi fondamentali quali il colore
della ricerca astratta, incentrata sull'uso di elementi geometrici puri, da intendersi quale
delle istanze cubiste; rappresentò un indirizzo di sperimentazione e di ricerca, operativa e
; rappresentò un indirizzo di sperimentazione e di ricerca, operativa e critica, fondamentale
: i motivi orfici, magici, esoterici di certe parti del cubismo, non si
[marsilio ficino] i libri anche di plotino e si affaticò molto intorno a proclo
tradizione religiosa. soffici, v-6-106: di tanto in tanto l'antico fuoco si
: un qualche suo scritto luminoso colmo di sapienza su questo o quel maestro umanista
ne occupavano un vasto settore. molti di essi ignoravano la lingua materna e non
fu dai settanta tradotta la bibbia. molti di essi erano dottori. neoplatonici arcisottili.
, 5-121: infine, il suo [di cattaneo] gusto monumentale e oratorio,
e oratorio, e il suo civico senso di latino, di preferenza lo volgono verso
e il suo civico senso di latino, di preferenza lo volgono verso le civiltà e
, diciamo così, ontologica del concetto di bene. = voce dotta, comp
neoplatonismo, sm. filos. movimento di pensiero iniziatosi a partire dal ii sec
. c. e caratterizzato dal sincretismo di elementi pitagorici, aristotelici, stoici e
accentuò all'estremo il concetto della trascendenza di dio, che è l'unità,
l'unità, la causa semplice e unica di tutte le cose, l'esclusione del
si genera per emanazione in un processo di degradazione sempre maggiore, attraverso il pensiero
attraverso il pensiero che l'uno pensa di sé; a dio l'uomo deve ritornare
papini, 42-168: nella vita di plotino, scritta da porfirio, trovo
la fondazione dell'accademia platonica a opera di marsilio ficino e di cosimo de'medici,
platonica a opera di marsilio ficino e di cosimo de'medici, frequentata fra gli
da lorenzo il magnifico, col proposito di rinnovare l'uomo e la vita religiosa
anticuriale. oriani, x-7-188: nessuno di loro due fu filosofo, ma cresciuti
che il neoplatonismo del ficino aveva finito di screditare presso gli spiriti pratici. cicognani
aver visto la festa della 'presa di possesso 'del laterano da parte del neopontefice
dei problemi tradizionali della filosofia e soprattutto di quelli della metafisica in quanto nascono da
regole, molti problemi si rivelano privi di senso e il riconoscerli tali è lo
alla logica, avendo altresì il compito di determinare le condizioni generali e formali che
m. sch- lick e al circolo di vienna a partire dal 1923, tale
tale dottrina fu seguita anche dal gruppo di berlino, costituitosi nel 1928 intorno
chenbach e, per quanto riguarda l'indirizzo di analisi del linguaggio comune, detto anche
neopresidenzialismo, sm. polit. tipo di regime repubblicano che, nel quadro delle
nel quale viene accentrata una notevole somma di poteri politico-costituzionali che lo rendono l'effettivo
ha acquisito tale titolo per aver contratto di recente matrimonio con un principe.
si possiede da breve tempo; proprietà di recente acquisizione. piovene, 7-564
economiche-culturali a cui sono ricondotte molte forme di comportamento nevrotico. = voce dotta
, sm. plur. ornit. insieme di ordini di uccelli, comprendente colobatrorniti,
plur. ornit. insieme di ordini di uccelli, comprendente colobatrorniti, ippalettriorniti e
a. c., anno della distruzione di cartagine, e
fatto sostanziale: l'eliminazione dalla lingua di tutti gli elementi realistici, anche in
neoquantitativismo, sm. econ. teoria di politica economica, formulata da m.
da m. friedman e dalla scuola di chicago, che, richiamandosi al pensiero
chicago, che, richiamandosi al pensiero di d. ricardo e alla sua teoria quantitativa
l'esistenza, da un lato, di una propensione storica al declino della circolazione
della moneta e, dall'altro, di una tendenza ciclica indirizzata verso l'aumento
ciclica indirizzata verso l'aumento nei momenti di espansione e orientata verso la contrazione nelle
e orientata verso la contrazione nelle fasi di depressione. = voce dotta,
-1). raffigurazione iconografica dell'interno di un tempio o di un grande edificio
iconografica dell'interno di un tempio o di un grande edificio, che si sviluppa
perficie cilindrica (ed è invenzione di allaux, nel 1827).
. v.]: 'neorama': sorta di panorama rappresentante l'interno d'un tempio
neorazionalismo, sm. filos. orientamento di pensiero, manifestatosi nei secoli xvii e
e xviii e fondato soprattutto sull'opera di descartes, che si caratterizzava per il
, che si caratterizzava per il proposito di attuare l'autonomia della ragione, utilizzando
xix in poi è un effetto a distanza di tempo del neo-razionalismo dei secoli xvii e
in italia nel secondo dopoguerra col proposito di rappresentare oggettivamente la realtà sociale di quegli
proposito di rappresentare oggettivamente la realtà sociale di quegli anni, permeata dalle conseguenze della
nata dalle vicende belliche e dalla lotta di liberazione, ebbe le sue manifestazioni più
importanti in campo cinematografico con le opere di registi quali rossellini, zampa, lat-
per certi versi, visconti, cariche di una vibrata protesta, talvolta ingenua,
ingenua, romantica e populista, e di desiderio di rinnovamento; mutuando dall'ambito
romantica e populista, e di desiderio di rinnovamento; mutuando dall'ambito letterario
fotografia del fatto, il cinema tentò di ripro durre il nudo spaccato
ripro durre il nudo spaccato di vita, realizzato dal vero, con
cui l'opera d'arte deve essere mezzo di comunicazione, di convincimento e d'intervento
arte deve essere mezzo di comunicazione, di convincimento e d'intervento nella società;
sentimento, la decenza, uno spolvero di poesia, sono cose fuori dalla nuova
che nel cinema bisogna trovare qualche cosa di nuovo... oramai il dopoguerra è
è finito e si sente il bisogno di una formula nuova... il neorealismo
, 7-67: l'errore... di tutto il neo-realismo: credere che la
il neorealismo italiano letterario del dopoguerra e di parte degli anni cinquanta. -in
o artistico che si ispiri o presuma di ispirarsi in qualche modo al realismo o
'verista 'ed egli sarebbe l'iniziatore di una specie di neorealismo; ma può
egli sarebbe l'iniziatore di una specie di neorealismo; ma può oggi esistere un verismo
sostanza, essendo soltanto due aggruppamenti diversi di unità semplici. = voce dotta
consegnare alla carta quanto più consistenti partite di vita sia loro possibile accaparrare! montale
o leonor fini) o i neorealisti di marca sovietica (fougeron), non respingono
9-408: ecco perché la sua [di a. bertolucci] 'inattualità '
la voga neo-realista del dopoguerra ha fatto di lei la più grande vedetta di parigi.
fatto di lei la più grande vedetta di parigi. pavese, n-ii-521: sul
in gadda l'effetto del travestimento è di pudore. in pasolini è di esibizionismo
è di pudore. in pasolini è di esibizionismo, di vanteria, di smargiassata.
. in pasolini è di esibizionismo, di vanteria, di smargiassata. arbasino,
è di esibizionismo, di vanteria, di smargiassata. arbasino, 8-7: il
, oralmente). = comp. di neorealistico. neorealìstico, agg. (
culturalmente da tale corrente (un periodo di tempo). pasolini, 8-25
neorealista. neoreligiosità, sf. risveglio di religiosità, caratterizzato per lo
caratterizzato per lo più dalla ripresa di pratiche religiose e da un rinnovato rigorismo
su quello sociale. tornasi di lampedusa, 183: la reggenza severa della
, sm. plur. ornit. sottoclasse di ordini di uccelli, comprendente tutte le
plur. ornit. sottoclasse di ordini di uccelli, comprendente tutte le specie non
ai modelli dell'arte romana, come espressione di un atteggiamento razionalista, di ascendenza
come espressione di un atteggiamento razionalista, di ascendenza illuministica, libertario, rivoluzionario e
illuministica, libertario, rivoluzionario e ricco di significati civili. soffici, v-5-12
saranno da considerar quelle che più risentono di tutti gli andazzi e di tutte le
che più risentono di tutti gli andazzi e di tutte le variazioni di atmosfera estetica,
gli andazzi e di tutte le variazioni di atmosfera estetica, dal neoromanesimo della rivoluzione
). neoromànico, sm. indirizzo di gusto diffuso nei primi decenni del sec
: non può sperare d'intuir mai nulla di ciò che è arte di prospettiva,
mai nulla di ciò che è arte di prospettiva, chi non è direttamente investito
distinguere una frase, che chiama umanistica di quella lirica, da un'altra a
un'altra a cui vuole serbato il nome di poesia neolatina (nome equivoco, che
, si dovrebbe sostituire con l'altro di neoromana, giacché 'letterature neolatine 'si
scrittore, un intellettuale); fautore di un rinnovato romanticismo. - anche sostant
: lontana dalla fantasticheria dei primi romantici di una vita tutta artistica e poetica era
sperelli, il raffinato e corrotto amatore di cui il neo-romanziere ha impreso a narrarci
, colui che ha scritto la strofa di questo rondò? = voce dotta
neoscolàstica, sf. filos. movimento di rinascita e di continuazione della filosofia scolastica
. filos. movimento di rinascita e di continuazione della filosofia scolastica medievale, iniziato
, che coniò il termine, come forma di reazione al razionalismo e poi al positivismo
difesa della filosofia dalla pretesa della scienza di sostituirsi a essa e di erigersi a
della scienza di sostituirsi a essa e di erigersi a esclusiva forma di conoscenza,
essa e di erigersi a esclusiva forma di conoscenza, e all'idealismo, con la
, con la conferma del dualismo metafisico di soggetto e oggetto; neotomismo.
. = femm. sostant. di neoscolastico; cfr. fr. nèoscolastique.
', e cita una mezza dozzina di egregi filosofi, che le rappresenterebbero.
, iii-32-379: si legge in una rivista di neocattolici o di neoconvertiti: « il
legge in una rivista di neocattolici o di neoconvertiti: « il combattimento speculativo dei
può chiamarsi il romanzo della filosofia neoscolastica di padre gemelli, il romanzo del *
tende nuovamente alla ricerca e alla comunicazione di valori semantici, espressivi (un componimento
. base azotata, ricavata dagli estratti di carne. = voce dotta, comp
dal suff. -ina, che indica sostanze di natura basica. neosirìaco, sm.
neosirìaco, sm. lingua parlata dai popoli di religione nestoriana, insediatisi sulle rive del
nestoriana, insediatisi sulle rive del lago di urmia in iran: pur disponendo di documentazioni
lago di urmia in iran: pur disponendo di documentazioni solo recenti, sembra presentare
del neo-socialista de amicis, diviene sospetto di intenzioni sovversive il giacosa, perché in
1933 si staccarono dallo sfio in nome di principi nazionalistici e dell'esigenza di maggiore
nome di principi nazionalistici e dell'esigenza di maggiore ordine e autorità. 3.
, si riferisce, concerne princìpi socialisti di recente acquisizione. gobetti, 1-i-973:
, costituita per lo più da aggregati di struttura granitica. = voce dotta
tre tendenze, nella descrizione puramente esterna di un testo neo-sperimentale... spesso
che i neo-sperimentali operano spesso dilettantescamente, di seconda mano, spesso sotto l'influenza
pier paolo pasolini, che si proponeva di superare gli ultimi residui neorealistici e tardo-ermetici
residui neorealistici e tardo-ermetici secondo un'idea di letteratura come luogo delle più varie e
luogo delle più varie e accanite sperimentazioni di stile e di linguaggio e di un
varie e accanite sperimentazioni di stile e di linguaggio e di un rinnovato impegno morale
sperimentazioni di stile e di linguaggio e di un rinnovato impegno morale e civile in
le loro aree linguistiche: una specie di fondo comune, che, graduandosi, viene
che, graduandosi, viene a colorare di una tinta che non è più semplicemente neutra
quale l'assoluto è identità e indifferenza di spi rito e natura,
, sm. plur. zool. sottoclasse di sporozoi, comprendente i missosporidi, gli
luogo durante la vita vegetativa: priva di stadi flagellati, è caratterizzata dal fatto
. neosquadrismo, sm. tendenza di alcuni gruppi giovanili a costituirsi in
gruppi giovanili a costituirsi in bande di tipo paramilitare, per attuare imprese
tipo paramilitare, per attuare imprese di violenza politica, sull'esempio delle
le strade e le campagne formicolavano di fuggiaschi, di soldati infagottati in impermeabili,
le campagne formicolavano di fuggiaschi, di soldati infagottati in impermeabili, stracci
. dal gr. veoacróc; 'uccello di nido 'e da epifita (
ritorno a forme teoriche e pratiche di stalinismo. pasolini, 8-167:
creando per assurdo una specie, appunto, di neo-stalinismo: moralizzatore per reazione al
). chirurg. apertura di un organo cavo, ottenuta chirurgicamente allo
organo cavo, ottenuta chirurgicamente allo scopo di collegarlo con un altro e con l'esterno
, sf. chirurg. realizzazione chirurgica di una comunicazione fra l'ambiente esterno e
. anat. parte del corpo striato di formazione filogeneticamente più recente, costituita dal
artistica e letteraria che ripropone il concetto di 'sublime 'con strumenti espressivi e
quel dialetto e quella volgarità hanno funzione di neo-sublime -in lui, erché sono
neotàlamo, sm. anat. parte di talamo filogeneticamente più recente forse in rapporto
], 2: il neo-temporalismo di un la pira... che lo
che contrastano il folle disegno neo-temporalista di la pira e compagni. =
nuovo, recente 'e dal tema di tiivw 'tendo è registr. dal d
poetico, uno stile, un modo di esprimersi). domenichi,
e scelerato poeta? carducci, ii-19-16: di metri in generale non capì nulla;
suo simbolismo allegorico; e le sue figurette di carta pesta. 2.
nomi, 11-78: molti filosofastri neoterici / di titol, ma però neutri in essenza
dette da un concettizzante neoterico: 'stelle di questa nostra ultima sfera '. a
. 6 <; 'innovazione, amore di novità cfr. ingl. neoterism (
= deriv. da neoteri, var. di neoteroi, col suff. -ismo,
epico preferendo forme brevi e raffinate, di argomento mitologico, oppure tenue, delicato
e tecnica (e i principali esponenti di tale corrente, oltre a catullo che
montale, 9-22: non hai pensato mai di lasciar traccia / di te scrivendo prosa
hai pensato mai di lasciar traccia / di te scrivendo prosa o versi. e fu
tuo incanto -e dopo la mia nausea di me / fu pure il mio terrore:
me / fu pure il mio terrore: di esser poi, / ricacciato da te
valore spreg., riferito al gruppo di poeti da lui definiti anche poetae novi
cattolico doveva essere pastore protestante e professore di * filologia neotestamentaria \ = voce
plur. -i). zool. genere di rodi tori topiformi che vivono
nale dell'america settentrionale e centrale, di abitudini notturne; diffusi nelle foreste
'nuovo, recente 'e dal tema di té (xvo> 'taglio '.
neotòmio, sm. zool. genere di roditori to piformi, diffusi
. movimento filosofico fiorito sotto il pontificato di leone xiii (1878-1903), che
in seno alla neoscolastica, si prefigge di riscoprire e di sviluppare il pensiero di
neoscolastica, si prefigge di riscoprire e di sviluppare il pensiero di tommaso d'aquino
di riscoprire e di sviluppare il pensiero di tommaso d'aquino, considerato come l'unica
dell'anima forma corporis, caso particolare di quella generale di forma e materia alla
corporis, caso particolare di quella generale di forma e materia alla quale è stretta-
quale è stretta- mente legata la dottrina di atto e potenza; approvato ufficialmente dalla
approvato ufficialmente dalla chiesa con una serie di documenti papali fra il 1879 e il 1892
ha promosso in tutto il mondo la fondazione di università cattoliche, di istituti superiori,
mondo la fondazione di università cattoliche, di istituti superiori, di centri di studio
università cattoliche, di istituti superiori, di centri di studio e di riviste.
, di istituti superiori, di centri di studio e di riviste. b
superiori, di centri di studio e di riviste. b. croce,
cosi via, sono grossolane classificazioni impressionistiche di dilettanti e orecchianti e suggeriscono l'immagine
dilettanti e orecchianti e suggeriscono l'immagine di un vecchio abito ritinto e rivoltato.
ha lasciato l'italia, il neotomismo di radice taparel- liana. = voce
, 1-59: cfr. per il modo di concepire la dialettica dei neotomisti, il
dei padri liberatore e corsi della compagnia di gesù. g. de rosa,
de rosa, 219: la critica di sturzo all'idea del consiglio di fabbrica
la critica di sturzo all'idea del consiglio di fabbrica era, senza compromessi, 'radicale
questa 'memoria ', ma l'esperienza di una vocazione cristiana personalistica, il contributo
una vocazione cristiana personalistica, il contributo di un esistenzialismo spiritualista, che non ha
dimenticato però le origini del sociologismo neotomistico di murri. = deriv. da neotomista
neotonìa, sf. anat. sviluppo di nuove strutture anatomiche o di nuove funzioni
. sviluppo di nuove strutture anatomiche o di nuove funzioni in seguito a influenza di
di nuove funzioni in seguito a influenza di fattori ambientali. = voce dotta
funzionalità del vecchio sistema -permettendo ai neo-tradizionalisti di servirsi dell'uno e dell'altro aspetto
servirsi dell'uno e dell'altro aspetto di queste innovazioni. = voce dotta
plur. -ghi). zool. genere di antilopi, di dimensioni assai ridotte,
. zool. genere di antilopi, di dimensioni assai ridotte, alte non più
dimensioni assai ridotte, alte non più di 30 cm, con zampe molto sottili,
regno comprendente il continente americano dai 40° di latitudine meridionale fino al messico, con
neottìa), sf. bot. genere di orchida- cee saprofite, diffuse nelle
regioni temperate bo reali: di colore bruno, prive di clorofilla e con
reali: di colore bruno, prive di clorofilla e con radici disposte a
e con radici disposte a forma di nido, vivono su mu
in simbiosi con un tipo particolare di fungo e alcune specie sono coltivate a
pozzetti, iii-224: 'neòttia '. perigonio di cui le cinque divisioni superiori sono attaccate
v.]: 'neottìa ': genere di piante della famiglia delle orchidee, da
ch'è 1 " ophrys nidus avis'di linneo; e per caratteri del genere
l'antera terminale, e le masse di polline granulose riunite per mezzo di una
masse di polline granulose riunite per mezzo di una glandola. = voce dotta,
notevole difor- mismo sessuale, con ali di colore azzurro splendente nei maschi (morpho
e xix a opera fra gli altri di w. von humboldt e herder,
partic., della lingua greca, di cui si sottolineava il valore formativo, anche
il valore formativo, anche al fine di superare il dissidio di fondo fra lingua
anche al fine di superare il dissidio di fondo fra lingua materna e lingue classiche
la prima guerra mondiale, che proponeva di considerare il mondo ellenico come centrale per
uomo greco come la più elevata espressione di uomo (e sorto dalle esperienze filosofiche
dalle esperienze filosofiche e letterarie del circolo di stephan george, ebbe il più ragguardevole
della natura e della storia e capace di forgiare in esso il proprio destino,
pansemiologico, in cui è medium di comunicazione -linguaggio brado -la stessa azione
dasein ', è riferimento continuo di queste poesie piccolo-borghesi, neo-umani
otte nuta artificialmente per mezzo di un intervento chirurgico al fine di
di un intervento chirurgico al fine di sostituire parzialmente o integralmente l'uretere
critiche stabilite dal vasari nella sua attività di storiografo dell'arte. r.
non occorre impegnarsi a fondo nella confutazione di chi ancor oggi si ostina a riferirla
castagno, bastando chiarire che un'opinione di questo calibro è il prodotto di una
opinione di questo calibro è il prodotto di una forma mentis neo-vasariana. = voce
). neoveneziano, agg. proprio di un orientamento artistico e di gusto operante
. proprio di un orientamento artistico e di gusto operante a roma nel decennio 1625-35
roma nel decennio 1625-35, nel segno di un rinnovato e preponderante interesse per la
i-i-1-245: lo stesso sacchi è sul punto di prender partito per costoro, poi pare
che pietro da cortona, si tratta di lui, vi aggiunge e mescola troppo
barocco, dell'ondulo, che vien di correggio; luca giordano che è l'ultimo
. sarebbe anche più aurato e più tizianesco di quello che è. = voce
smo e insomma una ricerca di verosimiglianza. = voce dotta,
, 7-6: una letteratura espressivo-affettiva vive di quello che una di fase razionale ha fondato
letteratura espressivo-affettiva vive di quello che una di fase razionale ha fondato, e vivendone
, e vivendone lo consuma, è di 'consumo ', 'tranne il caso
un simile attaccapanni, per una quantità di miti, negli anni cinquanta
come aggiornamento del vitalismo aristotelico e tentativo di conciliazione fra la metafisica e la concezione
, che determina tutto lo sviluppo futuro di un essere vivente, e lo psicoide
, opponendosi alla concezione naturalistica dell'esistenza di leggi istintive in grado di razionalizzare la
dell'esistenza di leggi istintive in grado di razionalizzare la complessa realtà dell'economia,
realtà dell'economia, auspica un sistema di controllo sociale e, in taluni casi,
, sm. concezione o atteggiamento proprio di chi si rifà e si ispira alle
si ispira alle idee e alle argomentazioni di voltaire (1694- 1778) in materia
in senso razionalistico dalla sistematica demolizione di ogni religione positiva, della rivelazione,
se la fede venisse meno per opera di codesto neovolterrianismo, il suo morire non si
tali. / quella maschera del fascista di sinistra (che le spara grosse)
grosse) / 'non 'farà di questa mia / oggetto della sua spietatezza
questa mia / oggetto della sua spietatezza di sergente. idem, 8-167: non dico
non dico 'tutti 'i redattori di * quaderni piacentini 'o delle altre riviste
dico * tutti ', ma alcuni di loro, e soprattutto i gruppi che ruotano
, iniziatasi oltre un milione e mezzo di anni fa col mutamento climatico che ha
mutamento climatico che ha determinato la prima di una serie di quattro o cinque espansioni
ha determinato la prima di una serie di quattro o cinque espansioni glaciali; nelle
morfologico dei continenti, da vaste migrazioni di animali e di piante, dalla scomparsa
, da vaste migrazioni di animali e di piante, dalla scomparsa di molte specie di
animali e di piante, dalla scomparsa di molte specie di essi e dalla
di piante, dalla scomparsa di molte specie di essi e dalla comparsa dell'uomo
verdeggiante: la quale non ha foglia di sorte alcuna, ma in quello scambio certe
e serrati... fiorisce la nepa di fior giallo assai minore di quello della
la nepa di fior giallo assai minore di quello della ginestra, e quanto la
ginestra s'alza. = voce di origine mediterranea, da riconnettere a una
nèpa2, sf. entom. genere di insetti emitteri eterotteri acquatici, appartenenti alla
ovoidale, lungo circa 2 cm, di colore grigio scuro, con zampe anteriori rap-
v.]: 'nepa ': genere di insetti emitteri, sezione degli eterotteri,
fronte della nepa nasce et ai tredici di marzo comincia a ir sotto. =
mente nepalese, sm.): lingua di ceppo indiano parlata e scritta nel nepal
ferox che cresce nel nepal, dotato di attività analgesica più potente di quella del-
, dotato di attività analgesica più potente di quella del- l'aconitina; pseudoaconitina.
, sf. plur. bot. famiglia di piante dicotiledoni appartenenti all'ordine policarpiche
comprendente un unico genere con una settantina di specie carnivore. = voce dotta
secondo i greci, era in grado di lenire la noia e le pene (
menanconia e l'ira e farsi perdonare di grazia le ofese, usasi, come si
quasi il nepente omerico al breve sonno di quella notte. redi, 16-i-93:
indolente, / come un tepido succo di nepente, / come un filtro di terra
succo di nepente, / come un filtro di terra oscuro e denso.
o a cui vengano attribuite le proprietà di lenire i dolori, le pene,
dolori, le pene, gli affanni, di ristorare le forze o di indurre un
affanni, di ristorare le forze o di indurre un senso di pace e di felice
le forze o di indurre un senso di pace e di felice smemora- tezza.
di indurre un senso di pace e di felice smemora- tezza. d'annunzio
, v-1-314: un marinaio sale al ponte di comando, e mi porta una tazza
comando, e mi porta una tazza di caffè caldissimo, che già col profumo
squisitezza. papini, iv-581: al par di molti malinconici [pascoli] cercò,
cercò, a quel che raccontano, di esiliarsi coll'alcool, illusorio nepente che lo
, a soli cinquantasei anni, di cirrosi epatica. piovene, 29:
bevuto un nepente. -effluvio narcotizzante di profumi, di aromi, di essenze
. -effluvio narcotizzante di profumi, di aromi, di essenze. ragazzoni
narcotizzante di profumi, di aromi, di essenze. ragazzoni, 114: allor
». guglieminetti, 2-9: non corone di lauro, ma ghirlande / di rose
corone di lauro, ma ghirlande / di rose io v'intrecciai stanotte, o amici
de roberto, 10-240: l'amore di quella donna fu per me, in un
esistenza, un divino nepente, un elisir di vita. d'annunzio, i-475:
della fede perduta, le disastrose conclusioni di tutte le filosofie, corrobora le generazioni
filosofie, corrobora le generazioni venute dopo di lui -l'amore della natura. cicognani
bellezza e alla pelle delle donne; oltre di ciò dicono che chi l'usa acquista
, perche leva ogni tristizia, è di dolce sugo e giova agli ortopnoici. c
e dice aver gran facultà e virtù di rallegrare..., come disse omero
, perché leva ogni mestizia et è di dolce sugo. la radice sua è
, sedativo e ipnotico, a base di cloridrato di morfina e acido citrico,
sedativo e ipnotico, a base di cloridrato di morfina e acido citrico, diluito in
..: bevanda anodina o sorta di oppiato inventato da teodoro zuingero e da lui
6. sf. bot. genere di piante carnivore della famiglia nepentàcee che vivono
mediana prolungata a formare un ascidio dotato di un opercolo che reca ghiandole secernenti nettare
reca ghiandole secernenti nettare zuccherino in grado di attirare e catturare perfino piccoli uccelli;
il liquido contenuto negli ascidi è dotato di speciali proprietà terapeutiche). tramater
concava che ogni mattina si trova piena di circa mezzo bicchiere d'acqua limpida e
neutro mentre il corrispondente greco ha valore di agg. (cfr. odissea, iv
, sm. invar. elettrotecn. unità di misura adoperata per valutare il rapporto fra
è impiegata per lo più nelle misure di trasmissione telefonica. = deriv
adoperato per la misurazione del livello elettrico di trasmissione; ipsometro. = voce
nèputa), sf. bot. genere di piante dicotili, della famiglia labiate,
credonsi errando i frati commentatori dell'antidotario di mesuè che la nepeta, posta da
'nepitella; puleggio '; probabilmente di origine etnisca (il nome latino sarebbe da
, le cosce grosse con solcatura al di sotto per ricevere i bordi inferiori della
essa un grande uncino, onde sembrano mancanti di veri piedi: carattere che ha lor
, sm. plur. entom. famiglia di insetti emitteri eterotteri, con specie acquatiche
eterotteri, con specie acquatiche, provviste di zampe anteriori raptatorie e di un sistema
, provviste di zampe anteriori raptatorie e di un sistema respiratorio caratterizzato da due protuberanze
che, unite, costituiscono una sorta di tubo per la conduzione dell'aria,
proprietà carminative, emana un forte odore di menta ed è utilizzata in partic.
{ mentha puleeium). fiori di medicina, 59: nepitella col vino;
nepitella col vino; item, granella di ginepro vagliono sopra tutte l'altre cose contra
, 49: a fare fuggire li serpi di casa, togli la nipitella e ardila
mirra, gumma- rabico, incenso; di catuno dragme due; mandorle dolci penniti
., 6-30: il calamento è di due fatte, acquatico e di moute.
calamento è di due fatte, acquatico e di moute. l'acquatico s'appella mentastro
la prima parte vidi tutto pieno / di più ragione erbetta utile e sana,
mezzo del quale facea ombra un mandrolo di quelle grandi senza pelo. citolini,
a campi elisi / tra i fior di nipitella e fiordalisi. soderini, i-537:
. soderini, i-537: i fiori di nepitella sono di lor natura molto acuti e
i-537: i fiori di nepitella sono di lor natura molto acuti e nell'odor
così sparse per esso, lo renderanno di gratissimo gusto e pungente acutezza. buonarroti
. buonarroti il giovane, i-342: di fiori sparso e persa e nipitella /
? al cavolo, all'insalata, radicchin di poggio; bietola, prezzemolo, nipitella
capuana, 1-i-130: ad ogni muover di passo fra le erbe, i fiori,
la nepitella e il cardospino, migliaia di piccoli insetti si levavano a volo.
: mi mandava in giro a prendere di gran mazzi di fiori di campo:
mandava in giro a prendere di gran mazzi di fiori di campo: papaveri, nepitella
giro a prendere di gran mazzi di fiori di campo: papaveri, nepitella, 'scarpine
cicognani, 1-154: io mi sentivo di star tanto bene in salute, d'aver
. dimin. -ella e successiva dissimilazione di -e-protonica, assente invece nella var.
-e-protonica, assente invece nella var. di area merid. nepetella; nella var.
la comparsa, in area toscooccidentale, di -m-è da ascrivere al caso di epentesi di
, di -m-è da ascrivere al caso di epentesi di una nasale, forse per
di -m-è da ascrivere al caso di epentesi di una nasale, forse per ragioni eufoniche
le var. niempitella e niepitella, di area pisano-lucchese, sono dovute a trasferimento
cui si dipartono le ciglia (sia di persone, sia di animali). -
le ciglia (sia di persone, sia di animali). - anche: la
l'asino] peli biscolori, cioè di più colori, nelle nipitella degli occhi,
, / sì che fra i neppitelli di plutone / già trionfava la salsiccia nuova
nel fuoco; le frizzavano i nepitelli di cocente ardore. = etimo
. = voce diffusa in val di chiana (arezzo), accr. m
(arezzo), accr. m. di nepitella; è registr. dal d
, agg. originario della città boema di nepomuk (ed è, antonomasticamente,
(ed è, antonomasticamente, appellativo di san giovanni, patrono di boemia).
, appellativo di san giovanni, patrono di boemia). tramater [
..: giovanni, santo canonico di praga, limosiniere dell'imperator vence- slao
tabernacolo ai quattro colonne quadre -la statua di san giovanni nepomuceno - policromo - con
. ant. onnipotente. laudario di borgo san sepolcro, 2-96: nato è
llo primo fallimento. = forma aferetica di onnepotente, var. di onnipotente (
= forma aferetica di onnepotente, var. di onnipotente (v-) - nepotino
consistente nel conferimento dei grandi feudi e di alte dignità ecclesiastiche con conseguente enorme arricchimento
con conseguente enorme arricchimento della famiglia di origine, e piccolo nepotismo, dalla
. xvi, limitato alla concessione di uffici, di cariche onorifiche e lucrose
limitato alla concessione di uffici, di cariche onorifiche e lucrose e alla creazione
iii-35: questa era una occasione opportunissima di mortificare i barberini, d'abbattere la baldanza
: oggi sono stato con la santità di nostro signore da un'ora in circa.
bolla del nepotismo. mi ha assicurato di voler farla, perché veramente egli è pieno
voler farla, perché veramente egli è pieno di santo zelo. manni, 1-227:
elettiva dei pontefici, negli estremi anni di alessandro vi divenne conquistatore e dinastico.
: con l'oro accumulato in secoli di rapina e di nepotismo innalzava un tempio
oro accumulato in secoli di rapina e di nepotismo innalzava un tempio armonioso alla rinascenza
alla rinascenza delle arti che avevano illuminato di bellezza la vita forte dei suoi maggiori.
. per estens. favoreggiamento (da parte di chi detiene un potere) di parenti
parte di chi detiene un potere) di parenti o amici, allo scopo di
di parenti o amici, allo scopo di far loro ottenere incarichi, prebende,
nipotismo dei ministri non era meno frequente di quello dei pontefici. nievo, 225
vicenda: gli uni accusati d'ignoranza, di tirannia, di nepotismo, di taccagneria
uni accusati d'ignoranza, di tirannia, di nepotismo, di taccagneria; gli altri
, di tirannia, di nepotismo, di taccagneria; gli altri di scostumatezza, di
nepotismo, di taccagneria; gli altri di scostumatezza, di miscredenza, di cattivo
di taccagneria; gli altri di scostumatezza, di miscredenza, di cattivo esempio, di
altri di scostumatezza, di miscredenza, di cattivo esempio, di mondanità. carducci,
di miscredenza, di cattivo esempio, di mondanità. carducci, iii-25-255: dire
giuseppe chiarini abbia potenza e grand'aura di favore e distendimento dei rami del suo
argomentavan su per giù costoro, guazzabuglio di tendenze diverse, 'olla podrida '
tendenze diverse, 'olla podrida 'di mercimonio, di tornaconti personali camorristici,
, 'olla podrida 'di mercimonio, di tornaconti personali camorristici, di nepotismo e
mercimonio, di tornaconti personali camorristici, di nepotismo e di ragioni estetiche, non
tornaconti personali camorristici, di nepotismo e di ragioni estetiche, non può in nessun
modo rappresentare uno slancio concorde dell'anima di una nazione o di molte nazioni verso
slancio concorde dell'anima di una nazione o di molte nazioni verso un'ideal mèta artistica
3. disus. l'insieme dei nipoti di una stessa famiglia. c.
una numerosa fratellanza e una nuova discendenza di nipotismo, aprivano una voragine di dissensioni
discendenza di nipotismo, aprivano una voragine di dissensioni canine. = voce dotta,
deriv. da nepote (var. toscana di nipote). nepotista,
peggiore del predecessore, nepotista al par di lui. panzini, iv- 447
tale politica. 2. proprio di chi esercita il nepotismo; nepo- tistico
. nepotòmetro, sm. strumento di laboratorio, utilizzato per valutare la possibilità
, durante la cardatura, un intrico di fibre. = voce dotta,
in relazione con un altro avv. di negazione ne accentua il valore o sottolinea
accentua il valore o sottolinea l'esclusione di un determinato termine: neanche, nemmeno
pur dell'acqua, e tu inebrii di molti vini. redi, 16-v-159: io
: in tutta la classe degli autori di medicina non ve n'è neppur uno
ma neppure nella valle, e neppur di passaggio, non ardiva metter piede nessuno
dove sei stato. ungaretti, i-64: di queste case / non è rimasto /
non è rimasto / che qualche / brandello di muro / di tanti / che mi
che qualche / brandello di muro / di tanti / che mi corrispondevano / non è
, che m'offrite / un'ora breve di tremore umano. / perderne non vorrei
c. arrighi, 2-10: tentai di dormire..., ma in quel
d'ingegno / ritroso la campana / di crollare un tantin né pur da segno
per quanto poteva, si voltava dalla parte di dove venivan quelle parole. d'annunzio
. deledda, ii-404: l'idea di perdonare neppure le passò per la mente.
. / un giovinetto tale / che di biltà, d'ardir, né di valore
di biltà, d'ardir, né di valore / non se ne troverebbe un
dell'ansia, neppure aspettando l'ora di pola per notti e notti accanto all'apparecchio
notti e notti accanto all'apparecchio carico di bombe, neppure aspettando l'ora di
carico di bombe, neppure aspettando l'ora di cattaro nel tedio della puglia piana.
nepticula, sf. entom. genere di insetti lepidotteri appartenenti alla famiglia nepticu-
nepticùla 'nipotina ', dimin. di neptis 'la nipote '. nepticùndi
, sm. plur. entom. famiglia di insetti appartenenti all'ordine lepidotteri,
insetti appartenenti all'ordine lepidotteri, di cui sono i più piccoli rappresentanti,
provvisto ai spiritrombe, cranio mancante di ocelli, ali con margini pelosi; le
; le larve minacciano i tessuti vegetali di varie piante in cui si installano e
neptùnea, sf. zool. genere di molluschi gasteropodi, caratterizzati da una conchiglia
caratterizzati da una conchiglia fusiforme e dotata di un opercolo corneo, presenti anche nel
, deriv. dal lat. neptunius 'di nettuno '. neptùnia, sf
neptùnia, sf. bot. genere di piante della famiglia leguminose mimosoidee,
dal lat. class. neptunius 'di nettuno '; cfr. anche lat.
lat. tardo neptùnia * specie di erba '. neptunite, v.
nimis, locuz. lat. con valore di sm. invar. precetto che esorta
agire, nell'operare. -anche: atteggiamento di chi è abitualmente incline alla moderazione,
limiti. = letteralmente: 'nulla di troppo'; traduz. lat. (in
e si sarebbe trovato scolpito sul tempio di delfi. nequióre, agg.
donde uscì, prende sette spiriti nequiori di lui e se può sì vi entra e
, lat. nequior -òris, comparat. di nequam 'dissoluto, tristo '.
più perfido (e può avere valore di ingiuria). storia de troia
2-3: tutte queste cittadi e l'altre di lombardia nominate e molte altre città di
di lombardia nominate e molte altre città di campagna e di terra di roma dal
e molte altre città di campagna e di terra di roma dal nequissimo totile furono
molte altre città di campagna e di terra di roma dal nequissimo totile furono distrutte.
con li giovani, e tullia neqtlissima di tutti, dall'altra parte. s.
. girolamo volgar., 1-3: di questo niquissimo e malvagio nostro nimico, si
, perciò che il re in luoco di grandissima ingiuria sempre il chiamava « schiavo
il chiamava « schiavo nequissimo e più di ogni altro nequissimo ». f.
perversi; messo in atto a danno di qualcuno; che deriva da grande scelleratezza
volgar., 1-1-202: questa placazione di cotali iddìi disonestissima, impurissima, svergognatissima
7-98: n giorno io scorsi di traverso nel fitto del bosco lo efferato
dotta, lat. nequissimus, superi, di nequam 'dissoluto, tristo ';
var. niquissimo risente forse dell'influsso di iniquissimo, superi, di iniquo (v
dell'influsso di iniquissimo, superi, di iniquo (v.), di cui
, di iniquo (v.), di cui potrebbe anche essere una forma aferetica
nel linguaggio biblico e ascetico: condizione di peccatore. chiaro davanzati,
. chiaro davanzati, v-15: di voi, gentil mia donna, fui
or v'è niquitate / senza ofension di farmene perdente. cavalca, 21-21:
la niquità guasti in prima il cuore di colui verso cui va che lo cuore ingiusto
pien d'one grave nequità nuiosa. libro di sentenze, 1-39: orgoglio è cadevole
de'beni voli. -mancanza di giustizia; ingiustizia. latini volgar.
, sì t'ha unto con l'olio di letizia più inanzi che li tuoi consorti
cristo che sono [le ricchezze] di niquitade, e ciò è vero per l'
, e ciò è vero per l'uno di questi due modi ch'io vi dirò
amici della ricchezza nella nequità. storia di tobia e tobiolo, 1-15: tobia.
a loro niquità e crudeltà de'cittadini di babellonia e del loro signore. s
a donna c'ha bieltate / modo di veritate / a pregio mantenere: /
a drieto e andaronne diritto alla città di fiesole. g. cavalcanti, i-333:
vestita d'un'uzza / con capellin'e di vel soggolata / ed apparisse di die
e di vel soggolata / ed apparisse di die accompagnata / d'alcuna bella donna
. giamboni, 8-i-266: di questa bestia [dell'orsa] dicono
2-228: ricominciaro a fare la passione di cristo sì pessimamente e con tanta rabbia
nel mortaio il pestavano [il corpo di cristo in sacramento] niquitosamente. bel
un altro uomo? se tu sarai di sana mente, anzi biasimerai colui che niquitosamente
gente. = com ^. di nequitoso. nequitosità (niquitosità)
delitto; ma non è voce di uso comune. = deriv.
leggi); che è pieno di malanimo, di ostilità; iniquo
); che è pieno di malanimo, di ostilità; iniquo, malvagio,
(una persona); che è sede di malvagi, che è popolato da
4-113: grandissimo deliberamento fue tra quelli di lacedemonia e le loro amistadi,..
allo re duca d'antiochia. storia di uno imperadore superbo, 16: le
alme gl'infranti piangono / ceppi, e di nuova servitute han spene. bresciani,
incappai... in una torma di giacobini, i quali mi spogliarono di
di giacobini, i quali mi spogliarono di quanto danaro avea indosso, e niquitosi e
ii-1093: soltanto la cupidigia e la nequizia di pochi uomini, nequitosissimi, fra tutti
confondere quelle lingue, falsarono il disegno di dio. -sostant. (anche
, ii-179: mesto era il cuore di quanti gli [a garibaldi] stavano
, s'io già fore / esco di vita, o niquitoso arcero [cupido]
, o niquitoso arcero [cupido]? di leo, 210: nel fin viddi
nemica fera, / maria, leggiadra di colei sorella, / che mostra a gli
pensier via. dominici, 4-121: di tal bene da dio l'anima è fatta
liburnio, 3-74: il contrario diremo di te, o furia niquitosa di venerea
contrario diremo di te, o furia niquitosa di venerea cupiditade, però che, sì
pensando all'opre niquitose e felle / di pinoro e struggendo le pupille / in
tutta. carducci, iii-3-180: gente di voglia niquitosa e prava. -contrario alla
siri, 1-iii-4: inorridì al suono di sì nequitoso uncio la lealtà del cavaliere
3. disus. colmo d'ira, di furore, di veemente ostilità (una
. colmo d'ira, di furore, di veemente ostilità (una persona);
davanzati, i-24: ad ogni soldato di guardia o amico di cesare ch'ei s'
ad ogni soldato di guardia o amico di cesare ch'ei s'avvengano, vanno
sul viso per cagionar quistioni, origini di venire all'arme, niquitosissimi contra gneo
guerra dee... avere argoglioso advenimento di persona e niquitosa ciera contra'nemici.
volgar., vi-30: chi ha timore di dio non sarà niquitoso, ma fa
d'onta ripieno, perciocché a niquitosa condizione di battaglia si vedeva essere e tacitamente raccendendosi
al suo combattitore, che con voglia cercava di ferirlo, fatto empito, prese e
-nel linguaggio biblico e religioso: condizione di grave colpevolezza, stato proprio del peccatore
forte virga de iusticia / canpa li oppressi di tanta nequicia. bibbia volgar.,
e li ritrova cotanta nequizia / che di là dal credibile trapassa. casti, vi-324
noi tutti, essa pur trema / di sua internai perpetua milizia. cantù, 516
[nicoletta] a cotesta donna di nequizia, tanto da non sapersi sciogliere
l'idea che avesse magari qualche parte di sant'uomo e profeta, ma che
quell'atto delle pietruzze ci fosse nequizia di male pratiche magiche. -malignità,
almeno ne getta e fa rimbalzare molti sprazzi di quella motosa nequizia, nella qual è
fallaci mediatori tiene sospesi quasi col capo di sotto, che la parte inferiore dello animale
, abbiano con li superiori, e la di sopra, cioè l'anima, abbiano
pindemonte, ii-352: che ale spiegar di cherubino e volo / goda per l'
! -crudeltà, insensibilità, durezza di cuore. niccolò del rosso, 1-351-14
: / da poi che capo siete di iustizia, / non comportate in me tanta
d'amor, ch'io non saprei di cui / dolermi più che la sua nequizia
nei princìpi applaude, / e tesse di nascosto inganno e fraude. marignolle,
la fame,... nel nome di dio, gli perdono. d'annunzio,
fermento dell'empietà si risolleva nella figlia di pasifae contro la nequizia degli iddìi.
nelli occhi de'mortali, è argomento / di fede e non d'eretica nequizia.
dietro li andai incontro alla nequizia / di quella legge il cui popolo usurpa,
cose sacre] con le mani scolanti di nequizia e profanarono gli altari col concubinaggio
. 2. avversità, estrema difficoltà di vita; sfavore, contrarietà; decadenza
o empio; azione contraria a princìpi di giustizia, di lealtà, di umanità
azione contraria a princìpi di giustizia, di lealtà, di umanità; sopruso,
a princìpi di giustizia, di lealtà, di umanità; sopruso, delitto. -nel
e nelle loro menti, per sodisfare di quello che male si dilettaro, seguendo la
. collenuccio, 1-267: la conscienza di nostra nequizia, / patron, fratello,
. f. frugoni, iv-61: di capezza, più che di capezzale, per
iv-61: di capezza, più che di capezzale, per la sua nequizia ora
. nomi, 2-77: or castigate voi di sua nequizia / quel rinegato, e
, / eh'una volta ancor io di propria mano / spiani il giubbone al
uno de'più stretti ed intimi colleghi di scelleratezze che avesse l'innominato. [
di nequizia]. ghislanzoni, 13-105: io
mi trovo, laddiogpra- zia, sano di corpo e di mente; le stoltezze e
laddiogpra- zia, sano di corpo e di mente; le stoltezze e le nequizie
sfilano dinanzi agli occhi come una schiera di camelli o di paperi. carducci, iii-3-83
occhi come una schiera di camelli o di paperi. carducci, iii-3-83: il
: il re dal suo lascivo occhio di bue / guardava il mondo, piccolo
5-413: non potevo fare a meno di ammirare il privilegiato congegno della sua coscienza
, delle altrui nequizie, gli permetteva poi di farne delle simili. gadda conti,
che un ballo sia un tal pozzo di nequizie? -persona o gruppo di
di nequizie? -persona o gruppo di persone inique, scellerate, perverse.
si tenne antonio punto sicuro né fuor di pericolo: avea bene inteso come le nequizie
come le nequizie spirituali hanno mille invenzioni di nuocere. -affare combinato illegalmente;
e. cecchi, 5-404: si tratti di un solo, o parecchi, raccolti
sempre queste opinioni ci recano qualche cosa di vivido e pittoresco; sia in materia
vivido e pittoresco; sia in materia di latifondo australiano e della necessità di frazionarlo
materia di latifondo australiano e della necessità di frazionarlo, o di corse di cavalli e
e della necessità di frazionarlo, o di corse di cavalli e nequizie di fantini,
necessità di frazionarlo, o di corse di cavalli e nequizie di fantini, o
, o di corse di cavalli e nequizie di fantini, o di carovita e bagarini
cavalli e nequizie di fantini, o di carovita e bagarini. bacchelli, 9-67:
e bagarini. bacchelli, 9-67: chianti di sangioveto e trebbiano e cannaiolo, con
trebbiano e cannaiolo, con qualche grappolo di malvagia, e senza troppo 'governo '
governo 'artificioso, e senza nequizie di manipolazioni industrializzatrici e commercializzatrici. 4
: qualità scadente, sapore sgradevole (di cibi o di bevande). e
, sapore sgradevole (di cibi o di bevande). e. cecchi,
-in senso concreto: cibo o bevanda di gusto repellente, di qualità infima.
cibo o bevanda di gusto repellente, di qualità infima. percoto, 30:
. e non sarebbe meglio una tazza di buon vino? 6. ant
cent., 8-72: e'fiorentini, di niquizia accesi, / preso il castel
sacchetti, 86-41: fra michele si consumava di nequizia, veggendo i modi fecciosi della
onta, / tanto era orlando fuor di suo balia. / orlando in gran
e le parole / rimasero nel cor pien di nequizia / del fiero sesto, un
cfr. lat. nequities, var. di nequitia. nequizióso, agg.
= deriv. dal lat. nequam * di cattiva qualità '. néra, sf
néra, sf. ant. tipo di stoffa o panno scurissimo o nero.
panno scurissimo o nero. libri di commercio dei peruzzi, 149: dè dare
dei peruzzi, 149: dè dare tano di banco raugi sopradetto, dì 3 d'
, a fior., per niccolò di banco e sandro di francesco raugi..
, per niccolò di banco e sandro di francesco raugi... sono per
... sono per bracia ventisei di nera di doagio che si con- però
. sono per bracia ventisei di nera di doagio che si con- però da'bonaccorsi
, non vi avesse lasciato qualche traccia di sàngue. = femm. del sost
carnagione molto scura o nera; bruno di pelle (e ha una connotazione scherz.
e cieco. = peggior. di nero. neraiòlo, agg.
agg. letter. caratterizzato da contrasti di chiaro e di scuro, da zone illuminate
. caratterizzato da contrasti di chiaro e di scuro, da zone illuminate accanto ad
ombra. papini, i-291: ombra di sole e mormorio di raggi discendevano su
, i-291: ombra di sole e mormorio di raggi discendevano su crinali appratiti, sulle
dalla terrena pista, ribollente / neramente di grilli, la via lattea / ci appare
lustrale benda. = comp. di nero. neràncio e deriv.
scurissimo o al nero smorto, privo di lucentezza; bruno molto intenso.
la crisalide] è ovata e composta di nove anella durissime, scabre e nerastre,
i primi colchici brillavano teneramente come fiammelle di vetro. tecchi, 11-143: da
nuvoli grevi, nerastri. -ricoperto di segni neri (un foglio stampato).
. -annerito dal tempo o dall'uso di tinte brune e bituminose (un quadro
. che ha colorito molto scuro per effetto di un'alterazione fisiologica, di una malattia
per effetto di un'alterazione fisiologica, di una malattia o, anche, della
, le labbra nerastre, il corpo di una lividezza cadaverica. d'annunzio,
denti incrostati dell'inferma con un lino umido di aceto. deledda, i-390: una
una donna bassa e grossa, vestita di nero e con un fazzoletto bianco intorno al
, 10-90: i corpi son fatti di vene nerastre. 3. sm
savi, 2-i-440: dorso lionato-olivastro, macchiato di nerastro. = deriv. da
o fedra, / il nerazzurro cavallo di stirpe / divina. idem, iv-2-1154:
via, / scoprendo due divini fiori / di nerazzurra malin conia.
(la divisa, la bandiera della squadra di calcio milanese delltnternazionale). -per