un poco, poi tornano più cocenti di prima... il riflessivo ha un
no: c'è nell'uomo un desiderio di conoscere la propria natura, di trovare
desiderio di conoscere la propria natura, di trovare una ragione de'suoi sentimenti,
. 5. rifl. cessar di parlare, tacere; smettere. forteguerri
cosa pensare. = comp. di chetare (v.); cfr.
acchetato (part. pass, di acchetare), agg. placato,
= comp. dall'imp. di acchiappare e dall'oggetto cane.
= comp. dall'imp. di acchiappare e dall'oggetto farfalla.
le mosche: in particolare piccola paletta di rete metallica, con cui si schiaccia
con cui si schiaccia la mosca; rotolo di carta cosparsa di una mescolanza di melassa
la mosca; rotolo di carta cosparsa di una mescolanza di melassa e di sostanze
rotolo di carta cosparsa di una mescolanza di melassa e di sostanze adesive, al
cosparsa di una mescolanza di melassa e di sostanze adesive, al quale restano attaccate
passeraceo, noto più comunemente col nome di pigliamosche (v.). 4
; c) dionaea muscipula, fornita di foglie che imprigionano gli insetti.
. = comp. dall'imp. di acchiappare e dall'oggetto mosca.
. = comp. dall'imp. di acchiappare e dall'oggetto nuvoli.
villaggi siciliani, è affidato l'incarico di recuperare i suini in fuga, o
« = comp. dall'imp. di acchiappare e dall'oggetto porco.
. idem, iii-24: il duca di guisa raccontava, per barzelletta, d'avere
d'avere veduto uno schiavo sulle galere di francia che si acchiappava pel ciuf- fetto
. idem, 378: gli venne fatto di vedere alcune reti, che erano state
raro il caso ch'egli acchiappasse uno di quei moltissimi gatti che popolavano la cucina,
verga, i-137: acchiappò rapidamente una manata di polvere e la gettò negli occhi all'
anche lui durò un pezzo a scappare di qua e di là, per le
durò un pezzo a scappare di qua e di là, per le sciare e le
prima fame dell'inverno lo avevano acchiappato di notte vicino alle prime case del paese
il ragazzo che soleva portargli il pane di nascosto. idem, i-340: potete vivere
sulla pancia, e non avrete più bisogno di stare a mezza gamba nel pantano per
mungerla innanzi agli occhi della serva. di giacomo, 1-793: adocchiò una lucertola
gli specialisti acchiappano con un bel colpo di lenza. papini, 8-45: riuscivo
la molla a scatto, col pezzetto di formaggio secco, per acchiappare il topo
: la ragazza credè per un istante di avere acchiappata la fortuna per il ciuffo.
il ciuffo. 2. cogliere di sorpresa. manzoni, pr. sp
usci delle case scalcinate dal sole, tremanti di febbre sotto il pastrano, e con
un reuma alla gamba, collo star di notte a vendere il caffè sotto l'arco
finita aver la festa, / tira di nuovo, e dà vicino al fondo,
che non ha però avuto il tempo di gabbarli insino all'ultimo. chi è
forza. viani, 19-309: tentai di acchiapparmi a tutti gli sterpi ma tutti
fìnta. = comp. di chiappare (v.).
acchiapparèllo e acchiapp er èlio). gioco di bimbi (detto anche chiapparello),
chiapparello), che consiste nel cercare di acchiapparsi a vicenda: giocare ad ac
acchiappato (part. pass, di acchiappare), agg. afferrato,
agg. afferrato, acciuffato; colto di sorpresa; buscato. salvini
. verga, 2-224: era morto di una perniciosa acchiappata nel sorvegliare la magra
l. bellini, ii-47: e tredici di lor rimaser drento / allo strano galappio
acchiavacciato (part. pass, di acchiavac ciare), agg
varon suso. = comp. di chiavare (v.).
. acchiocciato (part. pass, di acchiocciare), agg. che fa
. accoccolato; rannicchiato, a guisa di una gallina intenta alla cova. viani
. viani, 13-471: un manipolo di case acchiocciate sotto il campanile. idem
intorno a quest'albero maestro, rastremato di spranghe ferrigne, sorse il paese: minuscole
idem, 19-25: sotto una scarpata di pietrame, ardua come un baluardo, c'
paese nativo era acchiocciato sopra una solitudine di monti sotto lo schienale della grande pania
, sm. l'avvolgere a forma di chiocciola, a spirale; il raccogliersi su
(acchiòcciolo). avvolgere a guisa di chiocciola, a spirale. -anche rifl.
altro. dossi, 429: raccolta carezzosamente di terra, [la cagnetta] si
ripiegato a spirale; costruito a forma di chiocciola. f. corsini,
: aveva [la muraglia] venti piedi di grossezza,... l'ingresso
l'ingresso acchiocciolato ed angusto, formandosi di due rami della muraglia divisa in due parti
che venivano a incrociarsi per lo spazio di dieci passi. l. bellini,
. bellini, ii-36: ed in segno di farle riverenza / [l'elefante]
11-337: sono [i nicchi] di figura acchiocciolati, differenti da quelli della
, infagottata, acchiocciolata in un mucchio di scialli. acchiocciolatura, sf. ravvolgimento
acchiocciolatura, sf. ravvolgimento a guisa di chiocciola. magalotti, 20-270: un
sugli orecchi. = dall'incrocio di accoccolare con acchiocciolare. acchitare,
che io principiai meco medesimo a disperare di potermi far sotto ed acchitarlo.
e il pallino, dopo che il giocatore di biliardo si è acchitato.
2. avv. d'acchito; di primo acchito: a bella prima;
con immediatezza. beltramelli, i-337: di primo acchito non distinguemmo [nella stanza
sperimentato del prete, lo fecero riconoscere di primo acchito. soffici, 5-197:
, 5-197: [era facile] riconoscere di primo acchito un imbecille da una persona
baldini, i-581: cruccio e risentimento di non riuscir di primo acchito e senza
: cruccio e risentimento di non riuscir di primo acchito e senza fatica a imbroccare
mia professione che consiste nel saper scoprire di primo acchito qualche simpatia per rendere meno
tutt'a un botto, da un angolo di una via, ecco che sboccò la
una via, ecco che sboccò la sagoma di una donna; tommaso la riconobbe d'
il ciel mai ne acchiuse in cor di donna, / gloria m'è, gloria
dedicatoria che ho fatta al mio duca di savoia del « cornelio ». idem,
v'acchiudo certe mie risposte a'vostri di treviglio, che voi vi compiacerete di
di treviglio, che voi vi compiacerete di mandar loro. alfieri, i-145: nel
ti acchiudo. = comp. di chiudere (v.). il significato
infermità è si cardiaca, cioè acchiudiménto di spiriti e difficultà di respirare. =
, cioè acchiudiménto di spiriti e difficultà di respirare. = deriv. da acchiudere
. acchiuso (part. pass, di acchiudere), agg. rinchiuso,
, quando non vi sia possibile ricapitarla di mano propria. monti, iv-35:
e... riceve dal suo ministro di pesaro l'acchiusa. giordani, ii-71
plur. -ce). filo greggio (di lino, di canapa, di stoppa
. filo greggio (di lino, di canapa, di stoppa, ecc.)
(di lino, di canapa, di stoppa, ecc.); gugliata,
nella primavera dee l'uomo essere vestito di robe che no sieno troppo calde,
no sieno troppo calde, si come di panni lini, di robe in acia foderate
calde, si come di panni lini, di robe in acia foderate d'agnellino.
vile, filò l'accia con le femine di iole? cantari, 37:
907: se si mandò allora un paiolo di accia, si è convertita quella accia
della camera e vi troveria alcune accie di filo ed un arcolaio. anguillara,
intende,... / né sta di variar l'accie ed i colori, /
, fa le tele più fine e di pregio maggiore. pascoli, 313: stendeva
. negri, 2-979: un'accia di fili neri un po'schiumosi raccolta sulla
tela, che / non può esser di men che la non sia / ordita di
di men che la non sia / ordita di sua accia. = lat. acia
: erano tutti armati d'acce e di cappelline. giov. cavalcanti,
, iv-554: stimo che la maniera irriverente di celebrare in più d'uno, non
che si commette in uno acciabattaménto sì chiaro di genuflessioni, di croci, di cerimonie
uno acciabattaménto sì chiaro di genuflessioni, di croci, di cerimonie, argomento di poca
chiaro di genuflessioni, di croci, di cerimonie, argomento di poca fede.
di croci, di cerimonie, argomento di poca fede. acciabattare, tr
scarpaccia vecchia: e dicesi da'nostri artefici di chi opera alla grossa, senza considerazione
e come noi diremmo, con animo di far presto e male. salvini, v-493
denotano incuria e precipitazione abituale: smania di levarsi il lavoro dalle mani.
fuori seggiole ed am- mannire un po'di ristoro. -figur. viani
. acciabattato (part. pass, di acciabattare), agg. eseguito alla
ed ora i collegati con vario genere di pugna; perciocché non solo cogli archibusi
, 9-21: al rumore, giù, di massa che s'acciacca,..
.. capì che quello era il corpo di un uomo. soffici, 6-9:
: per un pezzo non fece che girellare di qua e di là, fischiettando,
pezzo non fece che girellare di qua e di là, fischiettando, acciaccando qualche fiore
ne acciacca una parte, poi fa finta di non vedere e li lascia un po'
sparto, e si maciulla con magli di legno. tommaseo-rigutini, noi: acciaccare,
onomatopeica (da ciach!, il rumore di ciò che si schiaccia); nel
effetto della saliva, perché una semplice acciaccata di denti a secco non serve a
acciaccato (part. pass, di acciaccare), agg. ammaccato,
al figur.: infiacchito; pieno di malanni; ammalazzato. iacopone
: sempre mai è martellato, / or di sopra, ora da lato / dentro
] dopo aver inghiottito per forza un capo di vipera crudo e acciaccato nel mortaio,
e acciaccato nel mortaio, non diede contrassegno di gran veleno. targioni tozzetti, 12-7-321
base, una vaghissima congerie... di bezaar fossili... tondeggianti,
usò la toscana assai spesso in questo sentimento di mandare innanzi e far maggiore, non
: la mansuetudine del religioso imperadore ha di assai avanzato l'opinione di voi.
religioso imperadore ha di assai avanzato l'opinione di voi. bruno, 3-653: le
dei grandi non coltivò egli per farsi abuso di sua potenza,... ma
individui, e togliendo loro la facoltà di cangiare, e di avanzare più che tanto
loro la facoltà di cangiare, e di avanzare più che tanto la loro condizione
a chicchessia, non procurando in modo alcuno di avanzare il mio stato,.
salvini, 6-1-155: questo turno, di generazione libertina, fu per la sua
: preme a'suoi, anzi tutto, di tenerlo occupato. panzini, iii-490:
quella tomba, non ci fossero le ossa di dante. soffici, v-1-712: egli
: passare, superare (un limite di tempo). dante, inf.
180): e parendo loro molto di via aver gli altri avanzati, in un
4-1 (384): avendo ella di molti anni avanzata l'età del dovere avere
similmente, avanzavano nello andare la madre di lei e l'altre compagne assai. poliziano
. guicciardini, iii-167: la prestezza di fois, incredibile, aveva avanzato la
superare, vincere, prevalere, valere di più; essere superiore a qualcuno (per
in avanzare gli altri animali, debbono guardare di non menare loro vita in maniera di
di non menare loro vita in maniera di bestie. g. cavalcanti, iv-49
tuo avanzi? ammaestramenti, 103: di malvagi consigli la femmina n'avanza l'
l'uno avanza l'altro per onore di suo stato, così avànza l'uno l'
che l'odorare sormonta il gustare e di luogo e di virtù, e però
odorare sormonta il gustare e di luogo e di virtù, e però è posto più
l'odorare, perocché noi udiamo più di lungi che noi non odoriamo; e la
la veduta sormonta tutti gli altri sensi di luogo e di dignità. petrarca,
sormonta tutti gli altri sensi di luogo e di dignità. petrarca, 23-71: de
il di- giun rotto, acciò che di canto non fossero dagli uccelli avanzati,
, 429: uomo non trovava che di formosità il pareggiasse; sua destrezza tutte le
: il soldano / gli altri baron di prodezza avanzava. frezzi, iv-22-118:
iv-22-118: canto, che tanto quel di quaggiù avanza, / che, poi che
non ti ricordi tu che la misericordia di dio eccede e avanza tutti e peccati del
cominciamo le spade a menare; / finalmente di forza gli avanzamo. boiardo, 2-1-73
ogni altra bella, / perché esso di beltate il sole avanza. leonardo, 2-98
: che 'l pagan d'arme e di spada l'avanza / e di destriero,
arme e di spada l'avanza / e di destriero, e forse di possanza.
/ e di destriero, e forse di possanza. imitazione di cristo, i-6-2:
, e forse di possanza. imitazione di cristo, i-6-2: la pace di
imitazione di cristo, i-6-2: la pace di dio... avanza ogni altro
le lettere ed il pregio de le muse di gran lunga avanzavano molti enormi vizii che
dir si suole, / che l'astuzia di donna ogni altra avanza. vasari
, 223: delle quali [mestizze di goa] non si può dire mai
le donne che sono state o sono dotate di simili grazie. vico, 189:
leopardi, 27-94: al cui poter [di amore e morte] nessun poter somiglia
della bibbia avanzino ogni altro passo sublime di qualsivoglia autore. settembrini, 1-50:
: era tanto bello, che avanzava di bellezza le due creature del suo sangue.
e avanza i nuvili per altezza. fatti di cesare, 245: e tenevansi
. villani, 11-9: la gente di messer cane sapendo che i nemici avanzavano
, 404: l'anello avanza il dito di grossezza, e il dito avanza fanello
grossezza, e il dito avanza fanello di longhezza. tasso, 20-9: egli a
pianura, / ove il nemico, che di gente avanza, / di circondarlo aver
nemico, che di gente avanza, / di circondarlo aver potea speranza. bruno
moglie una vecchia sgrignuta che m'avanza di più d'otto anni. carletti,
proteggere una chitarra, mentre, avanzandolo di statura, manifestamente era la chitarra che
non essere prevenuto da quelli che si dilettano di profittare delle altrui invenzioni.
carducci, ii-16-93: un certo pranzo di professori, che mi avevan detto doversi
sacchetti, 188-79: non avea pensiero di spendere di quelli di casa, ma di
188-79: non avea pensiero di spendere di quelli di casa, ma di riporre
non avea pensiero di spendere di quelli di casa, ma di riporre quelli che
di spendere di quelli di casa, ma di riporre quelli che gli avanzavono di quelli
ma di riporre quelli che gli avanzavono di quelli che 'l signore
avanzavano assai, a'poveri per l'amor di dio. savonarola, iii-459: se
, 878: io credo che mi avanzerà di questa gita qualche danaio, e vorre'
e seminando il suo consiglio, mostra di portar openione che il senno a lui
, ii- 446: che caricare di candelieri i gradini, se quattro avanzano,
se quattro avanzano, con due vasetti di legno? alfieri, 64: deh,
loro, ch'è pur dolce, e di cui molto avanza loro. pascoli,
, sopravanzare; risultare d'avanzo (di cose che si consumano, che trascorrono,
dì tornino in dietro, / ma pur di male in peggio quel ch'avanza.
. boccaccio, i-520: egli pascè di cinque pani e due pesci cinquemila uomini
egli [mio marito] ha sempre di me preso quello che gli è bisognato e
, io che gli doveva fare o debbo di quel che avanza? debbolo io gittare
dire che tutto quello che'mi avanza di vita riconoscerlo dal magnifico giuliano e da
sanguinose, / che lor poco avanzò di che allegrarsi. idem, sai.,
(43): in molti altri luoghi di pisa viddi molte altre cose antiche,
« forte animo e sicuro bisogna che sia di quel uomo che si mette a tale
568: troppo amano se medesimi fuor di misura; ed in ciò occupati,
; ed in ciò occupati, poco di spazio avanza loro di potere amare altrui.
occupati, poco di spazio avanza loro di potere amare altrui. a.
doni, 2-15: ora levandole un borsotto di dinari, ora tela, ora un
voleva che lo sposasse, pure dandogli di que'frutti ch'erano avanzati a'cani
già liberata, al santo / ostel di cristo i vincitor conduce. galileo,
che ogni giorno passa un giorno, di mettere il chiodo allo stato futuro della
mi avanza. baretti, ii-102: penso di ritirarmi a casa e vivere mezzanamente ozioso
la libertade agreste. cesari [imitazione di cristo], 1-19-5: ma fornite
avanzato. foscolo, 1-159: perì di noi gran parte: / questo che avanza
22-92: la morte è quello / che di cotanta speme oggi m'avanza. idem
! -bastare, essere superfluo (di cose che si ritiene siano sufficienti,
ho uno e me ne avanza '. di cosa di cui siamo ristucchi, anco
e me ne avanza '. di cosa di cui siamo ristucchi, anco che poche
castiglione, 377: dopo la espugnazione di troia molti troiani, che a tanta
, che in pochi anni grandissima quantità di denari avanzarono. paolo da certaldo,
, 32-28 (iii-103): ti scaglierò di là de francia un miglio, /
segneri, i-54: nulla ti gioverà di aver fatto tanto per avanzare, per
che ha le scarpe che ridono, merita di essere miserabile. montano, 154:
anche assol.). essere creditore (di qualcuno); avere in credito (
; avere in credito (una somma di danaro). ariosto, 368:
... pretendendo, come ripicco, di avanzare il pagamento di due maiali.
come ripicco, di avanzare il pagamento di due maiali. idem, ii-169: io
nemico, o occupato dal nemico, di truppe combattenti. panzini, iii-842:
l'idea quindi che con qualche giorno di marcia avrei attraversato le linee; d'
il timore, a gennaio e febbraio, di un altro lungo arresto nell'avanzata.
che siano quegli, ai quali parrebbe di toccare il cielo col dito, se una
cose malmenate da tutti, un boccon di questo e di quell'altro avanzaticci ©
da tutti, un boccon di questo e di quell'altro avanzaticci ©, e cena
doveva far metter tutto in tavola senza di noi, né manometter tutto per lasciarci
lasciarci gli avanzaticci. = spreg. di avanzato2. avanzato1 (part. pass
. avanzato1 (part. pass, di avanzare1), agg. (superi
male... in un signore di età avanzata, e di gentile complessione,
un signore di età avanzata, e di gentile complessione, onde panni necessario,
e le più opportune operazioni a fine di difendersi, quando è possibile, dalla imminente
, ii-26: né mai m'è riuscito di pormi sull'ampia via per la quale
quale tutti coloro vanno che hanno intenzione di giungere nell'età avanzata agli agi e al
riposo. alfieri, i-85: giovane di bellissimo aspetto, di età circa dieci
, i-85: giovane di bellissimo aspetto, di età circa dieci o dodici anni più
circa dieci o dodici anni più avanzato di me. manzoni, pr. sp.
(478): troviamo bensì nelle relazioni di più d'uno storico...
mia età avanzata non mi permette più di accudire agli affari. imbriani, 2-159
tranne qualche lieve oscillazione d'elmetto lucido di pioggia, nei posti avanzati; le
uomini svegli. -figur. detto di chi anticipa idee nuove, o svolge
... agirono come sentinelle avanzate di una tattica che godeva la fiducia degli
: o garzone molto accresciuto e avanzato di nuova vertù, così si va alle stelle
348: un timoteo, discepolo di s. paolo così diletto, non
. avanzatèllo, avanzatétto; avanzatòtto: di persona anziana, ma anche arzilla.
avanzato2 (part. pass, di avanzare2), agg. rimasto,
dall'istituto riportava pane avanzato, tozzi di cui faceva minestre. montano, 108:
fu mandato a donare alla gloriosa memoria di ferdinando ii. 3. a
3. a tempo avanzato: nei ritagli di tempo, fuori delle consuete occupazioni.
fabbricare anche i canestri e i panieri di giunco. palazzeschi, ii-484: i signori
, 139: il grido andò per parte di messer ulivo; di che a lui
andò per parte di messer ulivo; di che a lui convenne di seguire la 'npresa
ulivo; di che a lui convenne di seguire la 'npresa come era usanza,
, che a coloro che volevano essere avanzerani di giuochi e prodezze, erano incitati da
loro erano proferte cose bisognevoli al compimento di loro sollazzi e prodezze.
, 1-66: veggendosi d'intorno fornito di tanto potente popolo, e risplendente di tante
fornito di tanto potente popolo, e risplendente di tante avanzevoli ricchezze, egli rivolse il
. torini, 265: è di necessitade sapere e conoscere l'ope- razioni
necessitade sapere e conoscere l'ope- razioni di ciascuno, però che per tale conoscenzia si
: le lingue volgari del lazio avevano fatto di molti awanzi. = deverb.
tutto ciò che avanzà, che rimane di qualsiasi cosa (tempo, denaro, cibi
84: l'avanzo, o per cagion di potenza si piglia, o di dilettanza
cagion di potenza si piglia, o di dilettanza. petrarca, 274-12: in te
sua pompa, / e morte la memoria di quel colpo, / che l'avanzo
quel colpo, / che l'avanzo di me conven che rompa. boccaccio,
bisogno mi strigne ed ho ferma speranza di tosto rendergli ti [i fiorini],
ii-183: fia- minghi e altri paesi di là, nel settentrione, quasi non v'
, quasi non v'è due mesi di state: l'avanzo è verno e piove
, 5-7: quasi le due parti di roma tennero e fortificar© con serragli; gli
non vi è comunità che non abbia avanzo di danari in publico. ariosto, 14-47
esser breve, tanto più mi risolvo di spender questo avanzo a mio modo. buonarroti
... e finalmente l'avanzo di essi tutti va nel bagno dei cavalli.
esorbitante, ch'io lo so meglio di te; ma so altresì che se me
ho assegnato a me stesso l'avanzo di me, piuttosto che le primizie del giorno
/ a me l'avanzo, s'è di te il rigoglio! d'annunzio,
prese tutto il danaro, con una smorfia di malizia. panzini, i-655: [
[al cane] porto sempre un cartoccio di rispettabili avanzi. deledda, ii-476:
il luogo intorno era triste, sparso di macigni e di rovi, come desolato ancora
era triste, sparso di macigni e di rovi, come desolato ancora dagli avanzi
rovi, come desolato ancora dagli avanzi di una battaglia di giganti. pea, 7-69
desolato ancora dagli avanzi di una battaglia di giganti. pea, 7-69: e chi
7-69: e chi sa che avanzo di mangiare ci darebbe e con quale dispetto.
da qualche finestra, buttavano una cartata di avanzi giù ai gatti, che la razzolavano
, avanzi mortali: ciò che rimane di una persona defunta; spoglie, cadavere
prego, / quel velo ch'è di lei / solo e misero avanzo, /
/ per questo breve spazio / e di via e di vita che mi resta.
questo breve spazio / e di via e di vita che mi resta. gaudiosi,
a terra sparte: / avanzi miserabili di morte. foscolo, sep., 95
non dubitava che quelli fossero gli avanzi di un neonato ucciso; ma la coscienza
ucciso; ma la coscienza gli consigliava di stare, per il momento, zitto.
possibile che li sotto riposassero gli avanzi di un giovane ventenne. 2.
2. rudere, rovina (di una costruzione, di un'opera architettonica
rudere, rovina (di una costruzione, di un'opera architettonica); resti consunti
); resti consunti e deperiti (di una decorazione, di un quadro, di
e deperiti (di una decorazione, di un quadro, di un oggetto;
di una decorazione, di un quadro, di un oggetto; di un parco in
un quadro, di un oggetto; di un parco in abbandono). ciro
un parco in abbandono). ciro di pers, iii-508: duro a veder l'
bartoli, i-415: questa [la grotta di siracusa] è una caverna tutta fuori
siracusa d'oggidì; incavata a punta di scarpello dentro il sasso vivo d'una rupe
targioni tozzetti, 12-7-325: in cima di esso [monte] si scuopre anche
rovine d'una grandiosa rocca, i di cui avanzi molto alti sopr'a terra
che ella era una fabbrica dei tempi di mezzo assai vasta. giusti, i-460:
m'importa;... m'importa di molte lettere perdute, e tra le
molte lettere perdute, e tra le altre di due che mi scrivesti ultimamente e delle
i-85: ricostruisca coll'immaginazione le vòlte di queste arcate, alte, oscure, in
, se dalle feritoie d'un avanzo di torre mi giunga la voce d'una fata
: una vecchia torre rossastra, avanzo di chi sa qual costruzione feudale. palazzeschi,
4-93: le condussero davanti agli avanzi di roma imperiale. 3. per
e al figur.: relitto, vestigia di una cosa morta o in piena decadenza
anche una grande passione, la bellezza di una donna). cuoco, 1-158
avanzi della marina antica furono per indolenza di amministrazione militare dissipati. foscolo, ii-2-167
infine, augusto, videsi ultimo avanzo di una grande e sterminata famiglia;
non la creatura corrotta, la carne di voluttà, l'avanzo degli amori avventurosi.
per provare a se stessa ch'era libera di muoversi, di dominare il suo terrore
stessa ch'era libera di muoversi, di dominare il suo terrore. e. cecchi
fare qualche avanzo per comprarti una quarantina di vacche, che è quello che
a contrastar gli amori / un avanzo di troia al re de'mori. giordani
chi lo sa. non era forse roba di teatro anche lei? un avanzo delle
avanzo delle scene? o un avanzo di qualche cosa di peggio, probabilmente.
? o un avanzo di qualche cosa di peggio, probabilmente. -avanzo di
di peggio, probabilmente. -avanzo di galera, di forca: pessimo soggetto.
probabilmente. -avanzo di galera, di forca: pessimo soggetto. beltramelli,
i-44 7: - e te, avanzo di galera, tieni bene fra i denti
proprio con odio: « ma chi credi di essere? canaglia, farabutto, avanzo
essere? canaglia, farabutto, avanzo di galera... ».
quali avanzi avrebbon fatto gisippo non curar di perdere i suoi parenti...,
questo vedere e conoscere, n'è di necessitade sapere e conoscere l'ope- razioni
necessitade sapere e conoscere l'ope- razioni di ciascuno, però che per tale conoscenzia si
e le miserie estreme / fansi, di che la misera famiglia / vive affamata,
sacchetti, 192-48: e io ho di molto vino d'avanzo! ché n'
: e'sarà ver d'avanzo: voce di popol, voce del signore. v
, intr. (6): di libri basta uno per volta, quando non
diceva d'avanzo ch'egli non professava idee di sorta. pratolini, 9-793: immagino
: per il che, rimesso / di qua ventiduo mila scudi (a dirlo /
dirlo / a voi) che io di tanti miei travagli / avevo messo in avanzo
comprai quella casa. = deverb. di avanzare2. avanzùglio, sm. piccolo
ed oggi, dov'è rimasto qualche avanzùglio di gentilesmo, s'indorano le coma ne'
, s'indorano le coma ne'sacrifici di venere. = dimin. di avanzo1
sacrifici di venere. = dimin. di avanzo1. avanzume, sm. avanzo
avanzo1. avanzume, sm. avanzo di cose cattive o guaste; rimasuglio,
è qualche cantonata sghemba o avanzume di terreno che non riquadri, si può empiere
che non riquadri, si può empiere di canne. rosa, 148: ceffi da
, schiuma d'ergasti, / avanzumi di chiasso e di capanna. note al malmantile
ergasti, / avanzumi di chiasso e di capanna. note al malmantile, 1-230
da rigaglie, che intendiamo robe diverse di poco prezzo ed avanzumi usati.
varchi, 23-18: fanno a gara di fondere, e scialacquare le loro facultà prodiga-
dei dominanti. = comp. di avaro. avareggiare, intr.
leggi della navigazione, 6-480: i danni di avaria comunque prodotti alle cose caricate sopra
viaggi marittimi che superano le ottanta miglia di raggio dal porto di caricamento, sono
le ottanta miglia di raggio dal porto di caricamento, sono ripartiti esclusivamente tra gli interessati
: e trovosi guadagniate e ri- scosi di debiti..., netti di spese
scosi di debiti..., netti di spese e di ma'debiti e di molte
..., netti di spese e di ma'debiti e di molte avarie che
netti di spese e di ma'debiti e di molte avarie che vi si fecie nel
delle merci e della nave in risarcimento di certi determinati danni, o da fortuna di
di certi determinati danni, o da fortuna di mare o da fatale accidente.
. avariato (part. pass, di avariare), agg. guasto,
genere delle biade, delle farine, di certe conserve, quando soffersero dal tarlo
palazzeschi, ii-315: un povero sole ricoperto di bende sudicie che s'è aggirato intorno
2. figur. uomo avariato: di salute cagionevole. -anche: moralmente corrotto
alla quale il compratore ha la facoltà di rifiutare il pagamento delle merci che all'
. avarìzia, sf. inestinguibile brama di accumulare ricchezza; eccessivo desiderio del risparmio
, imperò che l'avarizia è fondamento di tutti i mali. boccaccio, dee
(in): d'avarizia e di miseria ogni altro misero e avaro che al
generai costume de'genovesi che usi sono di nobilmente vestire, sosteneva egli, per
: avarizia: il rospo si pasce di terra e sempre sta macro, perché non
macchie lorda, / sì facilmente dar possi di piglio. b. davanzali, ii-6
] ne'privati colloqui, facendo materia di riso amaro l'avarizia di roma.
facendo materia di riso amaro l'avarizia di roma. baretti, ii-178: chiunque ha
ministero trova o può trovare facilmente la via di satollare la sua ambizione e la sua
nel sentire. tasso, 8-5-1143: di tre figli i duo percote e scaccia:
segneri, ii-316: a tal'eccesso di offesa non si conviene tal avarizia di
di offesa non si conviene tal avarizia di pianto. deledda, ii-676: il suo
risoluto, e muoia l'avarizia, di mandarvi due para di galline. ma
muoia l'avarizia, di mandarvi due para di galline. ma galotti,
galotti, 9-171: ho risoluto di mandarvelo franco [il regalo],
superi, avarissimo). chi pecca di avarizia; chi ha eccessivo senso di
pecca di avarizia; chi ha eccessivo senso di risparmio; chi è morbosamente restio a
, / mi loda grandemente, / quando di me ben sente; / ma quando
cerca davanti al dormire / s'egli à di novo impreso alcun bel dire. dante
seguì alla sua dimanda ingorda. fiore di virtù, 12 (50): quegli
86): tutti avari e cupidi di denari gli vide, che parimente l'uman
scala del paradiso, 267: per cagione di fare la limosina a'poveri, comincerà
è ancora colui che per rapina desidera di avere. idem, 544: negli
i sacri ingegni. cesari [imitazione di cristo], 1-24-4: i superbi saranno
ogni vergogna, e gli avari stretti di amarissima povertà. manno, 1-37:
si spendono. quegli che si delizia di accumularle per tenerle in serbo, chiamasi
avarissimo. 2. figur.; di cose. machiavelli, 445: non
: era come se quella donna strappasse di soppiatto qualcosa alla vita divenuta avara,
fare, a concedere. - anche di cose.
. petrarca, 58-3: e siate ormai di voi stesso più avaro / a quel
stato avaro / negli altri aspetti love di bellezza / a rispetto di quella,
aspetti love di bellezza / a rispetto di quella, che formaro / le sorelle fatai
natura prodiga non fòra, / se voi di vostra fé foste più avare. caro
, 7-272: combattendo / non fur di sangue a la lor patria avari. tasso
. idem, ii-35: spero che se di questa grazia non mi fu scarso,
noi carreggia il sole, / avaro di suo lume ai giorni brevi. marino,
per dio poca mercede. / fa di mill'alme, intanto, avare prede
que'languidetti fiori / che fatti pria di sue bellezze avari / entro i notturni orrori
: fragili son l'etadi avare / di noi quaggiù. foscolo, v-84: la
ornai ventiquattr'ore, gli fu avarissima di occasioni da poter segnalare il suo zelo
. arici, 83: in seno / di selvaggi dirupi i marmi e l'oro
i marmi e l'oro, / quasi di gemme avara e di metalli, /
, / quasi di gemme avara e di metalli, / la terra invida ascose.
ascose. leopardi, 15-72: io di pietade avara / non ti fui mentre vissi
dono / in questa mia ora / di sospirati abbandoni. luzi, 43: il
petrarca, iii-352: e vidi ciro più di sangue avaro, / che crasso d'
consuma, gli sbaratta: / parea di carne e sangue un lupo avaro.
, l'uccidere o 'l morire. ciro di pers, iii-523: altri con voglie
qualcuno potesse averla veduta, sordidamente avaro di lei. 5. locuz.
cred'egli però, che noi ci moiam di fame? miserone, avaraccio! segneri
scriviamo a questo avaraccio, che un foglio di carta gli pare una lastra d'oro
una lastra d'oro, quando si tratta di spedirlo a uno che l'aspetta come
uno che l'aspetta come gli uccellini di nido aspettano rimbeccata. verga, i-420
raccio: appartamento... e mobili di mogano. -dimin. avar étto
avarone, che prima starebbe a patto di crepare che spenderne uno per cavarsi le
. avarus, che ha lo stesso tema di avidus 'avido '. cfr.
vero quello che publio nigidio per testimonianza di aulo gellio scriveva di questo vocabolo,
nigidio per testimonianza di aulo gellio scriveva di questo vocabolo, cioè che niente altro
venerato, come una umanazione vivente e personale di dio, o almeno come un essere
d'un dio. si dice nel senso di trasformazione, mutamento.
ave1, esci. lat. formula di saluto e di augurio. iacopone,
esci. lat. formula di saluto e di augurio. iacopone, 43-145: cusì
quell'ora che 'l serpente in forma di demonio indusse èva al peccato, in quell'
vergine, figlia e madre e sposa / di quel signor che ti détte la chiave
delle rispettive stanze; e ve n'erano di tanto lontane da aversi comodamente il tempo
tanto lontane da aversi comodamente il tempo di recitare tre pater, tre ave e
pater, tre ave e tre gloria prima di arrivarvi. d'annunzio, iii-1-823:
corteggiare lo re. = variante di ape. avèlia, sf.
capitorza e sepaiuola. = variante di averla. avellana, sf.
state portate, come dice plinio, di ponto. sono tanto le domestiche, quanto
], i-1350: gli altri frutti di guscio son tutti di un pezzo, come
gli altri frutti di guscio son tutti di un pezzo, come le avellane,
dell'avellano, e ve ne sono di due diverse varietà: la sabatica che
pistacchina che ha il frutto rosso bislungo, di mediocre grossezza; la grossa tonda,
grossezza; la grossa tonda, ch'è di buon sapore, la grappolata che ha
21-129: fresche avellane sbucciate / di fresco paiono i denti / tra le
baciate. 2. l'albero di nocciuolo; il suo legno. crescenzi
, da cui proveniva un'ottima qualità di nocciuole, che s'impose nel mercato
: gli arcieri tendono i lunghi archi di avellano. landolfi, 1-58: i
i carpini bianchi sono blandi e innocenti, di poco dissimili dall'avellano.
l'avelse. petrarca, 351-8: fior di vertù, fontana di bei- tate,
, 351-8: fior di vertù, fontana di bei- tate, / ch'ogni basso
in sul primo sonno in su uno di quegli avelli rilevati che poco tempo ha si
avelli rilevati che poco tempo ha si fecero di fuori ^ a santa maria novella.
saputo questa sua sciocca e bestiale opinione di credersi morto, ordinarono in san lorenzo,
ii-2-376: una piccola strada dietro alla chiesa di santa maria novella, ch'è presso
, ch'è presso a certe grandi arche di marmo che sono nella facciata, sepolture
marmo che sono nella facciata, sepolture già di antiche famiglie nobili fiorentine, si dice
l'affettuoso grido entro agli avelli / di que'forti percosse; e sospirose /
iv-2-1006: tumuli... fenduti di fiamma come gli avelli roventi del sesto cerchio
, degli occhi, de'capelli, di che putredine biascicata si nutre! e
: se cura, / se pensier di quaggiù vince l'avello, / certo
il duol t'aggiunge e il pianto / di lei che amasti ed ami ancor.
labèllum 1 piccola conca ', dimin. di làbrum (per lavdbrum): lavello
avèlto (part. pass. ant. di avèllere), agg. ant.
: ho sempre avuto in costume camminando di dir la mattina, quando esco dall'albergo
che ancora suona; e per rimembranza di ciò suona, e dicesi l'ave maria
settembrini, 1-13: ogni sera prima di andare a letto stavo almeno un'ora
sempre in bocca; signore, aiutateci! di qui; signore soccorreteci! di qua
! di qui; signore soccorreteci! di qua; dio mio, abbiate pietà
qua; dio mio, abbiate pietà di noi!... e poi rosari
/ sì come il sussurro soletto / di suora che mormori l'ave- / maria
/ maria presso un tacito letto. di giacomo, i-433: ringraziamo la santa
la santa vergine maria che ci ha concesso di vivere quest'altra giornata, e promettiamole
vivere quest'altra giornata, e promettiamole di averla presente in tutte le nostre azioni
azioni. un'avemaria secondo la intenzione di ciascuna di voi. panzini, i-30:
un'avemaria secondo la intenzione di ciascuna di voi. panzini, i-30: preghiere
come un sussurrar lieve, a vespero, di ave- marie. e. cecchi,
vale un'avemaria. -meno di uri avemarìa, in uri avemarìa: il
grasso legnaiuolo, x-999: per non esser di dì veduti qui, noi verremo stasera
ammonitrice: il campanil risorto / canti di clivo in clivo a la campagna /
veniva insieme anche qualche tocco d'avemaria di una parrocchia rurale lontana lontana, insieme
lontana, insieme ai fischi della stazione di porta, genova. pascoli,
indefinibili, ma le avemarie si propagavano di chiesa in chiesa con un ondeggiamento fievole
chiesa in chiesa con un ondeggiamento fievole di malinconia. panzini, i-55: da pochi
, ii-507: era consuetudine antica quella di attender l'ave- maria così, senza
, / le sei, / ora terribile di tutti gl'in- cubi miei. sbarbaro
. sbarbaro, 1-43: l'avemaria empì di bisbigli le vie fuori centro. bocchelli
a cintola, come se in qualcheduna di quelle sperasse di trovare il suo esordio
, come se in qualcheduna di quelle sperasse di trovare il suo esordio. 4
pulci, iv-144: ma il piacer fie di queste capperucce / e di certe altre
piacer fie di queste capperucce / e di certe altre ave marie infilzate, / che
avene mutiche); ciascun fiore è formato di tre stami, con sottili filamenti
allungata e leggermente appuntita, ricoperto di glume e glumelle (le ultime rimangono
e della domestica; la domestica è di granello maggiore, l'altra è minuta e
dal quale si piglia il latte, fa di mestiere farlo nutrire di avena, di
latte, fa di mestiere farlo nutrire di avena, di orzo e di quell'erbe
di mestiere farlo nutrire di avena, di orzo e di quell'erbe che dal
farlo nutrire di avena, di orzo e di quell'erbe che dal medico saranno stimate
per farne pane, se non in tempo di gran bisogno. arici, 159:
spesso lo adeschi, e lo ricrei / di nuove forze. d'annunzio, iv-2-1077
avena s'alza, bello, un volo di corvi. tombari, 2-126: la
dell'avena, che è vuoto a guisa di cannello); piffero, zampogna.
g. rucellai, 372: non suon di canne o di sottile avena, /
372: non suon di canne o di sottile avena, / ma celeste armonia di
di sottile avena, / ma celeste armonia di moti eterni. alamanni, 6-1-1:
viene, / che sembra, ed è di pastorali accenti / misto e di boscareccie
è di pastorali accenti / misto e di boscareccie. inculte avene. grosso,
spirò da l'antica urna commossa / di cetere e d'avene un'armonia. idem
/ tapi con suon d'avene e di campestri / buccine e franto strepere di
di campestri / buccine e franto strepere di trombe. idem, 602: io sento
/ acutamente, come nella fistola / di pan le avene dìspari digradano / per la
diversi numeri. 3. cannuccia di paglia (per sorbire bibite).
(e non è voce indoeuropea), di cui gli antichi conobbero soprattutto la specie
del cuore (come in un passo di s. gerolamo: « nec in bona
, / cortese, franco e prò'di buona fama. testi fiorentini,
altro ebbe nome paris, il più bello di tutti; e non fue solamente il
e non fue solamente il più bello di tutti i fratelli, ma il più
103-31: tutta la pistola dee essere guemita di parole avenanti e piacevoli e piene di
di parole avenanti e piacevoli e piene di buone sentenze. = fr.
/ mi pare avenanteze / e somma di belleze. = deriv. da
. avènte (part. pres. di avere1), agg. che ha
collo. redi, 16-i-193: sonetti di gillio lelli colla coda, aventi diciassette versi
.. tutta la testa avente l'aspetto di una effigie di legno. soffici,
testa avente l'aspetto di una effigie di legno. soffici, v-1-642: la casa
, gli alberi, il campo consistono di superfici piane convesse o concave; perpendicolari
, aventi fra loro un dato rapporto di posizioni, di proporzioni e di misure
loro un dato rapporto di posizioni, di proporzioni e di misure.
dato rapporto di posizioni, di proporzioni e di misure. 2. sm
al quale sono stati trasmessi i diritti di un'altra persona. -avènte diritto:
interessate in una data vertenza. codice di procedura civile, 404: gli aventi causa
: gli aventi causa e i creditori di una delle parti possono fare opposizione alla
sentenza. aventino, sm. colle di roma dove volontariamente si ritirò la plebe
volontariamente si ritirò la plebe in segno di protesta contro l'oppressione politica dei patrizi
a ventino: appartarsi sdegnosamente, rifiutandosi di collaborare. panzini, iv-48: la
per significare l'appartarsi sdegnoso e grave di minacce. 2. stor.
guittone, 78-6: ch'amor di gioia mi corona e sagra; /
corona e sagra; / ond'ho di ben più ch'altr'om, più che
questo federigo secondo fue uomo mirabile e di grande intendimento: elli conobbe ed ebbe
un'ora, / né per volger di cielo, né di pianeta. boccaccio,
né per volger di cielo, né di pianeta. boccaccio, dee., 7-1
1-8 (38): in cambio di darci qualche somma di denari, perché non
: in cambio di darci qualche somma di denari, perché non n'aveva,
cane, costui mi rese d'oro e di argento e di anelletti quel che gli
mi rese d'oro e di argento e di anelletti quel che gli aveva di mio
e di anelletti quel che gli aveva di mio, e venticinque scudi di vantaggio
aveva di mio, e venticinque scudi di vantaggio. caro, 4-746: silvia,
trastullo, e con gran cura / di fior l'inghirlandava, il pettinava, /
: chiamano [il diritto] facoltà di fare, avere, o adoperare qualche cosa
. pascoli, 328: un po'di tela c'è tavìa nel banco. /
la sua bellezza aveva ora un'espressione di sovrana idealità, che meglio splendeva in
non altra vampa / se non questa, di resina e di bacche, / t'
/ se non questa, di resina e di bacche, / t'ha investito.
tomo e mi chiedo se ho il diritto di godere di quella baldanza. g.
mi chiedo se ho il diritto di godere di quella baldanza. g. bassani,
, calvo, con le lenti cerchiate di tartaruga, aveva l'aspetto caratteristicamente pacifico
caratteristicamente pacifico e inoffensivo... di tutte le persone più seriamente temibili.
temibili. -con riferimento agli anni di una persona o di una cosa,
riferimento agli anni di una persona o di una cosa, ne indica l'età,
io avevo dieci anni, o giù di lì, giocavo coi re...
.. li avea fatti io stesso di cartone. pavese, i-461: questa donna
la pecunia, e'cresce l'amore di piue avere: onde lo proverbio: chi
cittadino che avesse, sarebbe stato cacciato di casa sua. i. nelli, 20-3-17
, tenere stretto. alla mia porta di più punte di coltello, ed ebbilo in
. alla mia porta di più punte di coltello, ed ebbilo in queste braccia
, ed ebbilo in queste braccia e di molte mie lagrime gli bagnai il morto viso
: disse alla buona femmina che più di cassa non aveva bisogno, ma che,
indossare (un abito, un capo di vestiario). dante, inf.
piedi con certi stiyaletti cavati dalla forma di quelli di margutte. manzoni, pr.
certi stiyaletti cavati dalla forma di quelli di margutte. manzoni, pr. sp.
aveva un abito nero, tutto composto di merletti in mezzo a cui brillavano perline innumerevoli
crede che sia il più ricco prelato di sue entrate che abbia la chiesa.
parte. varchi, 18-2-55: le mura di firenze... sono grosse
maggior fortezza e bellezza hanno dalla parte di fuori. g. m. cecchi,
ci ha dato libre quattro: levammo di sua ragione ove die avire per alberto rosso
. c., 5-2-5: suolsi di leggiere lasciare ire quello che sanza malagevolezza si
del canestruccio una casa per un pezzo di pane. lettere e istruzioni agli oratori
lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 25-157: il pregio [
leghe, o vero da alcune di esse. machiavelli, 136: sendo,
machiavelli, 136: sendo, oltra di questo gli appetiti umani insaziabili, perché,
insaziabili, perché, avendo dalla natura di potere e volere desiderare ogni cosa, e
ogni cosa, e, dalla fortuna di poter conseguirne poche. idem, 660:
660: né ci è più difficultà di averla io per donna. ariosto, 17-69
donò in un fazzoletto cento scudi d'oro di camera, e disse: pàrtigli in
(74): questi tali cercatori [di cose antiche] da quei tali villani
villani avevano alcuna volta per pochissimi danari di queste cose ditte. caro, 12-318:
, detratte le due giornate e mezza di riposo forzato, restava ad avere quaranta
fiorentini assediare ed ebbono il forte castello di montaccianico. idem, 11-82: venne diritto
che s'altre volte quelli uscendo fuori / di zibeltaro e de l'erculeo segno,
. c., 2-15: la città di roma, siccome io ho inteso e
bella ancora, / ferma in posa dolce di sonno. 11. avere pronto,
: io non so che mi fare / di lei; non ho dove metterla,
12. far venire, accogliere presso di sé; ricevere ospiti. novellino
a una pena, a un castigo di una certa durata. cassola, 1-147
cassola, 1-147: io mi ricordo di quando lei fu condannato dal tribunale speciale
tribunale speciale... mi ricordo proprio di quando dissero in casa: baldini ha
. villani, 9-35: [il marchese di monferrato] avuto per sue spie del
lui, ch'egli non ci può essere di qui domane. lettere e istruzioni dei
domane. lettere e istruzioni dei dieci di balia, 13-14: abbiamo di buon
dei dieci di balia, 13-14: abbiamo di buon luogo, e'nostri nimici volere
quelli che non ha l'arte, di mille colpi, non farà uno bene.
che fece fu con invenzione e disegno di sandro botticello. 16. indica
16. indica, fra persone, relazioni di parentela, di amicizia, di collaborazione
fra persone, relazioni di parentela, di amicizia, di collaborazione, di soggezione.
relazioni di parentela, di amicizia, di collaborazione, di soggezione. boccaccio,
, di amicizia, di collaborazione, di soggezione. boccaccio, dee.,
io che mai faustina fussi sì bella di chi gli antichi libri cicalan tanto. g
. 17. seguito da avverbio di luogo, indica rapporti di spazio.
da avverbio di luogo, indica rapporti di spazio. dante, inf.,
le trincee degli inimici nostri a manco di un trar di mano. 18
inimici nostri a manco di un trar di mano. 18. sentire,
: ond'io mi vo'provare / di dir lo mal ch'i'aggio. bonagiunta
vinco? ariosto, 10-22: al nome di bireno / rispondean gli antri, che
ho fame e sete, e mi muoio di sonno. idem, 21-80: che
sonno. idem, 21-80: che di nobil rossore / ne saran tinti, e
se non sono obbediti, hanno per niente di uccidere e dimembrare, cacciare e condannare
avendo per certo, che quegli era passato di questa vita,... con
... con più fervore si studiava di crescere in virtù. g. villani,
, quantunque falsa sia, in luogo di verità è auta. berni, 34-66 (
. 21. congiunto con tinfinito di un verbo esprimente azione per mezzo della
: san basilio disse che l'anima di ciascuno, in quanto può, interamente
/ e ch'a doler poi m'abbia di me stesso. guicciardini, ii-226:
75): questo [cammeo] era di tanta bellezza e di tanta virtù ben
cammeo] era di tanta bellezza e di tanta virtù ben fatto, che il nostro
che altri dee mangiare, per cagion di fiutarla. grazzini, 4-316: non ho
ottobre porre il ramerino, et al fin di marzo, avendo ben vangato e tritato
, iii-655: voi avete a fingere di dargli un medicamento. baretti, ii-106
. avevano da fare col più crudele di tutti gli orchi. carducci, ii-16-223
ii-16-223: in segno che io mi ricordo di avere a venire, dimani domenica,
, 6-13: non c'è niente di male perché s'ha da morire tutti,
s'avrebbe da edificare la nuova cittadella di esculapio era già da tempo tenuto d'occhio
. pavese, i-31: mi dolevo di non guadagnar tanto da pagarle [a
. -essere sul punto, rischiare di fare; mancare poco, essere probabile
e non s'arresta, / avendo più di lui che di sé cura. idem
, / avendo più di lui che di sé cura. idem, purg.,
a villafranca, non avendo buona cura di sua ferita,... ne morìo
de'guelfi,... gli cacciarono di spuleto. busone da gubbio,
non aver consiglio con ogni uomo, ma di mille ti eleggi un consigliere. bencivenni
72): io non voglio che voi di niuna cosa di me dubitiate né abbiate
io non voglio che voi di niuna cosa di me dubitiate né abbiate paura di ricevere
cosa di me dubitiate né abbiate paura di ricevere per me alcun danno. idem
avendo memoria delle parole del giudeo, di ciò che gli aveva detto che le starne
sua bocca un matto riso. leggende di santi, 4-406: acciocché questi santi monaci
: acciocché questi santi monaci abbiano rimembranza di pregare iddio per voi. seneca volgar.
ed hanne consiglio col fratello. leggenda di tobia e di tobiolo, 2-5: ahi
col fratello. leggenda di tobia e di tobiolo, 2-5: ahi! istolti e
terrene! aviate speranza in dio, di cui sono tutte le cose. beicari,
l'aste appoggiati, avean consulta / di che far si dovesse. b. davanzali
i primi scrittori sacri avessero auto pensiero di persuader al popolo le disposizioni e movimenti
italiana, i-289: attendiamo li maestri di murare chiesti, perché questi, che
sentimento dell'animo, acquista il valore di esso. giamboni, 72: s'
: ma solamente... desideri di vivere in povertade, e abbia in dispregio
(i-70): era quell'acqua di questa natura, / che chi amava
in orrore cosa che nulla tiene in sé di spaventoso. segneri, iii-3-78: alcuni
costei che in onor tanto avemo, / di vostra fede uscita? 25.
3 (12): nelle parti di grecia ebbe un signore, che portava corona
grecia ebbe un signore, che portava corona di re. idem, 96 (155
mondo non ha creatura / sì piena di bieltà. dante, inf., 4-26
, / non avea pianto mai che di sospiri / che l'aura eterna facevan tremare
, né conosciuto per bere, perocché di là non avea mai avuto vino né
viva aveavi una fontana, / intorneata di fior gelsomino). m. villani,
dall'uscita del fiume al detto castello [di governo] ha dieci miglia di terreno
[di governo] ha dieci miglia di terreno. petrarca, 29-58: quanto il
amor più caro pegno, / donna, di noi non ave. idem, 135-78
lidi, / ne l'isole famose di fortuna, / due fonti ha. boccaccio
delle più belle e delle più vaghe giovani di quella città, comeché poche ve n'
quante miglia ci ha? -haccene più di millanta. boiardo, 1-2-38: quivi
diversi e ministeri. caro, 1-272: di gran massi e di pendenti / scogli
, 1-272: di gran massi e di pendenti / scogli un antro muscoso, in
e v'ha sedili e sponde / di vivo sasso. tasso, 15-24: tu
metaforico, molte ve ne avevano assise di qua, di là. annotazioni sul
molte ve ne avevano assise di qua, di là. annotazioni sul decameron, 49
terze persone, ponendo ancora il singulare di avere per lo plurale di essere. parini
il singulare di avere per lo plurale di essere. parini, giorno, iv-490
v'ha in altra parte assiso / chi di lieti racconti ovver di fole / non
assiso / chi di lieti racconti ovver di fole / non ascoltate mai raro promette /
: il comunissimo vi ha in luogo di vi è, costruito col plurale, e
ha altro pregio se non la singolarità di riunire in tre parole tre solenni peccatacci
leopardi, ii-840: avvi due sorte di coraggio ben contrarie fra loro. mazzini,
a rispondere a quanto pur vi ha di ragionevole e di discreto nella domanda anzidetta
a quanto pur vi ha di ragionevole e di discreto nella domanda anzidetta. saba,
aveva prima; il quale tu, pessimo di tutti gli uomini,...
lo mio penserò sale ne la qualitade di costei in grado che lo mio intelletto
/ questa rinnegatacela della mea, / di grazia, fa ancor ch'io l'abbia
però che don gonzalo, un signore di quella sorte, l'avesse proprio davvero col
l'avesse proprio davvero col povero filatore di montagna. panzini, i-259: ma da
e non levava gli occhi; dentro di me fui lieto che non l'avesse
: ed ebbe bando salvestro e tommaso di messere rosso de'ricci. tasso,
e delle pompe del mondo e avere caro di essere laudato intra gli uomini. cellini
mia curiosità nell'esperienze, ebbe a grado di donarmi una di quelle pietre.
ebbe a grado di donarmi una di quelle pietre. -avere a capitale
e sergenti, e non sia in grazia di papa, non v'è avuto a
arcivescovo non ha che fare col papa di roma, ma è sottoposto all'arcivescovo che
riscuotere il mio da loro più convenevole di te. novella del grasso legnaiuolo, x-998
: produce un contratto che fa menzione di non so che terra, che tanto ha
orso col leone, e poi in camera di s. girolamo? salvini, 5-iii-254
: moltissimi la corporale bellezza, che pure di dignità e di pregio non ha che
bellezza, che pure di dignità e di pregio non ha che fare colla sua [
21): non conosceva don rodrigo che di vista e di fama, né aveva
conosceva don rodrigo che di vista e di fama, né aveva mai avuto che far
panzini, iii-308: io ho il piacere di avere a che fare con una persona
) fare: incontrare difficoltà sulla riuscita di un'azione, di una impresa, di
difficoltà sulla riuscita di un'azione, di una impresa, di una missione.
di un'azione, di una impresa, di una missione. g. b
b. adriani, 1-115: il cardinale di carpi vicepapa, e 11 altri signori
onor altrimenti sarà tratto, / e di quel del mio argeo, che già m'
ora nessuno / abbia a cor più di me la cura mia. firenzuola, 638
e chi dovrà avere a male ch'io di nuovo l'accosti? baretti, i-44
giusti, iii-52: siccome so che nessuno di voi può aversene a male, vi
volta che non sento tanto il peso di starvi lontano. carducci, ii-10-88:
più prò se tu abbi pochi detti di sapienza in pronto e in uso, che
, quando tu le scrivi, / di non celar qual hai vista la pianta
[del papa] come dopo, di averlo dalla loro. salvini, 16-569:
contro qualcuno: avere rancore. lettere di vari, i-iv-1-184: so che di esso
lettere di vari, i-iv-1-184: so che di esso l'uomo si può fidare interamente
medesima persona. -ant. aver di catti, un dicatti, o di catto
aver di catti, un dicatti, o di catto: doversi reputare fortunato di poter
o di catto: doversi reputare fortunato di poter fare una data cosa.
. fagiuoli, 3-1-108: il bassà di belgrado, il poveraccio, / ebbe
belgrado, il poveraccio, / ebbe di catti di baciargli i piedi. forteguerri,
il poveraccio, / ebbe di catti di baciargli i piedi. forteguerri, 22-6:
22-6: lo stesso vento avuto avria di catto. -aver di grazia:
avuto avria di catto. -aver di grazia: reputare qualcosa un grande favore
sorella] a pierantonio; e arallo di grazia. -aver di mira una
e arallo di grazia. -aver di mira una cosa: avere intenzione di
-aver di mira una cosa: avere intenzione di farla. soffici, v-1-687:
, cantando e suonando avevano essi di mira uno scopo, quale che fosse,
fosse, da raggiungersi? -avere di qualche cosa (qualità, caratteristica,
difetto morale 0 fisico): partecipare di essa. -anche al figur.
o per lupini, o per altro, di che fosse mischiato il grano, non
, in disegno: avere l'intenzione di fare qualche cosa. albertano volgar.
v. s. illustrissima ha in animo di proponere a nostro signore a natale un
a nostro signore a natale un numero di servitori suoi. -avere in bocca un
. magalotti, 9-2-84: il marescial di turena aveva spesso in bocca questa risposta
... vi riconosceva un fondo di ragione. -avere in o per
sempre avuto in costume, camminando, di dir la mattina quando esco dall'albergo,
1-178: li pessimi dimoni hanno usanza di correre e tentare l'uomo quando
, che con non secure / vestigia di seguirti han per costume? v. borghini
4-94: avendo in consuetudine i romani di scrivere abbreviati i loro primi nomi.
. della casa, 2-3-75: speriamo di poter metter in campagna diciottomila fanti,
-avere in mano: avere il potere di fare una cosa. g.
, 8-80: io ho in mia mano di poterti far papa, s'io voglio
più prò se tu abbi pochi detti di sapienza in pronto e in uso, che
la moneta, nessuno lo lascerebbe finir di morire. redi, 16-vii-263: le
fagiuoli, 3-1-27: e quella voce sua di gazzerotto / potrebbe diventar forse di cigno
sua di gazzerotto / potrebbe diventar forse di cigno, / e in tasca avria le
vista una cosa: pensarvi, progettare di compiere un'azione, vederne prossima la
diligentissimamente dalle cattive arti o false lusinghe di quella bertella, moglie di quel petronio
false lusinghe di quella bertella, moglie di quel petronio, in casa di chi tu
, moglie di quel petronio, in casa di chi tu alloggi. b.
all'obbligo ch'ella ha colla corona di francia. pavese, i-387: di
corona di francia. pavese, i-387: di primo buio ci si accompagnava, se
strada, avendo l'occhio al cavallo di testa e alle biforcazioni, perché la carovana
'nteso, / non li avria loco ingegno di sofista. boccaccio, dee.,
naddo, i-5: avvenne che alcun cittadino di cesena, beccaio, ebbe certe parole
sole dipinto in mezzo dua finestre, di color rosso. -aver per bene
quel pierino piffero, già stato allievo di mio padre, l'ebbe molto per male
2-2 (133): io sono uomo di queste cose materiale e rozzo, e
ii-158): non era al mondo coppia di persone, / che su le corna
giusti, iv-41: i soli frati di s. firenze, sebbene abbiano un
abbiano un albergo vastissimo, si ricusarono di dare asilo agli spaventati e ai pericolanti
pericolanti; tirandosi addosso l'esecrazione di tutti e forse una punizione, seppure quelli
sua mercé, dato m'avia / di senno, di coraggio e di podere.
dato m'avia / di senno, di coraggio e di podere. iacopone, 2-56
/ di senno, di coraggio e di podere. iacopone, 2-56: o madonna
dietro le venia sì lunga tratta / di gente, ch'io non averei creduto /
ottimo, i-248: però che la giustizia di dio non soffera che alcuno riabbia quello
cane, / ne domandava una coppia di pane. pulci, 5-36: e
ii-16-193: ho dovuto promettere al ministro di venire a fare in roma tre conferenze
specie in paesi lontani, in luoghi di villeggiatura, tutti i piaceri e gli svantaggi
tale vita, pur essendo il perfetto contrario di quel che si dice un amico di
di quel che si dice un amico di casa. montale, 104: ho pensato
ti tramuta. pavese, i-175: parlavamo di quel giorno d'agosto che le avevo
agosto che le avevo chiesto la prima volta di sposarci. -ti ho voluto bene
- mi diceva. -anche come ausiliario di se medesimo. boccaccio, dee.
che la invidia ch'io avrei avuta di continuare il magistrato, sia appiccolata.
sue purghe che tre o quattro panni di color ragionevole nello spazio di sette o di
quattro panni di color ragionevole nello spazio di sette o di otto giorni, mentre
di color ragionevole nello spazio di sette o di otto giorni, mentre avanti il maritaggio
: se tirola, colla sua espressione di bontà, non avesse avuto quegli sguardi
nobile, io avrei ceduto alla tentazione di farlo mio ambasciatore. giusti, iii-204
. giusti, iii-204: sarò costretto di fare la mia renunzia al grado di
di fare la mia renunzia al grado di deputato, dal quale non ho avuto
: non abbiamo mai avuto il coraggio di separarcene, di allontanarla,..
mai avuto il coraggio di separarcene, di allontanarla,... perché non
baleni bianchi sempre più vasti e abissi di luce sempre più alti. =
., 77-14: allogaro una nave di vinegia e passaro con grande carico d'
, iv-xm-ii: quanta paura è quella di colui che appo sé sente ricchezza..
ricchezza..., non pur di perdere l'avere ma la persona per l'
dier nel sangue e nel- l'aver di piglio. g. villani, 12-27:
spezieria e seta, e ogni avere sottile di levante, cinquanta e più. idem
, 79: divisi son li doni di questo mondo: chi ha avere, chi
[calogianni paleologo] povero d'avere e di gente, non trovando altro aiuto,
si fece ad amico un gentile uomo di genova. idem, 5-49: i genovesi
, 5-49: i genovesi diedono ordine di spogliare le case [di tripoli],
diedono ordine di spogliare le case [di tripoli], e di farsi insegnare
le case [di tripoli], e di farsi insegnare i tesori del signore e
genti che il loro avere. libro di sentenze, 1-35: non vidi anche
. cantari, 6: dopo la morte di questo signore / rimason tre fra tei
uomini, copiosa d'avere, ornata di fama et auctorità. leonardo, 2-94:
e senza pregio, chiunque essendo privo di ogni altro avere, abbondasse di questi
privo di ogni altro avere, abbondasse di questi metalli, non sarebbe più ricco degli
ragione che il fallito non può guardar di buon occhio i nuovi padroni dei suoi
avere non v'è ragguagliato nella faccia di contro. nieri, 257: se tu
, 257: se tu fai tanto di dare la limosina a un accattone due settimane
la limosina a un accattone due settimane di seguito... la terza ti vien
faccia a ciascuno il loro avere con tanto di frutti e interessi. e. cecchi
che te ne faccia almeno il doppio di quelle che ha fatto a noi..
fatto a noi... se facesse di te una salsiccia non sarebbe ancora il
segneri, iv-487: tornerà allora in acconcio di esaminare con maggior attenzione le partite del
, e dev'essere, un libro di dare e avere, dal quale alla fine
marotta, 6-11: sopravviene un'età di cifre allineate sotto i termini di « dare
un'età di cifre allineate sotto i termini di « dare » e « avere »
ardito e sanguinario (ha l'abitudine di infilzare la preda sulle spine o sui
spine o sui rami, lasciandovela morire prima di mangiarla). comuni in italia l'
un'ala era spezzata come avessero tentato di strappargliela, una zampina era troncata come
zampina era troncata come per la stretta di due dita,
, 189: spelunca profonda fue, e di molta orribile azione, in uno sasso
difesa intorno d'un lago oscuro e di tenebre di selve: sopra la quale li
d'un lago oscuro e di tenebre di selve: sopra la quale li uccelli non
appo il lago d'avemo tra la città di pozzuolo e baia. caro, 6-290
fiori intorno e la verdura / fiati di peste ed aliti d'avemo. morando,
avemo. morando, iii-230: sei di tantali mille un lago avemo, / una
volta è in fuga / tutta speranza di miglior fortuna. leopardi, 3-64: fu
e qual non è parte migliore / di questa nostra? pascoli, 1215: dell'
: dell'avemo evocando / ombre scure di principi e d'eroi. d'annunzio,
preda della demonia tu diventi uno stropolo di catrame che t'accenda il fuoco d'avemo
in negre bolge serra / questo avemo di corte. 3. ant.
augei. salvini, 39-vi-221: e prima di lui lucrezio aveva detto di questi luoghi
e prima di lui lucrezio aveva detto di questi luoghi chiamati averni, con darne
anguillara, 4-307: volta al fiato di borea è una caverna, / che
averroismo, sm. filos. corpo di dottrine insegnate da averroè (sec.
3-76: palladio s'accorda con l'opinione di questi averroisti, perché dice aver da
àversus, part. pass, di àvertèré); cfr. avversione.
a vèrso (part. pass, di avèrtere), agg. ant. e
governano col mosto cotto e ben caldo di averusti, o vogliam dire abrostoli, a
, o vogliam dire abrostoli, a ragione di circa un fiasco per barile.
giardini zoologici, si tengono le varie specie di uccelli, sì che una certa larghezza
uccelli, sì che una certa larghezza di volo porge loro l'illusione della libertà
. chi appartiene all'aviazione; pilota di un velivolo (nell'aeronautica e nell'
chiuse nel casco, i petti nelle giubbe di cuoio nero. comisso, 12-163:
, 12-163: un ufficiale aviatore vestito di bianco guidava la sua macchina per andare
aria. -per estens.: ogni forma di locomozione aerea, e tutte le attività
a consentire il trasporto per via aerea di passeggeri e cose. 2.
, paolo che era nell'aviazione cercò di rimanere a roma, in qualche ministero.
degli uccelli (nel suo complesso sistematico di norme pratiche). =
lat. avis * uccello sul modello di 'apicoltura '. avidaménte, avv
cert'ossa indentro, con un color di bossolo cosifatto, che tuttavia mi pareva che
pitti, 2-73: quantunque avidamente desiderasse di ristringere lo stato. tasso, aminta
que'prati fioriti, / a le guance di fillide volando, / a le guancie
, i-15: mi spinsi avidissimamente a mangiar di quell'erba. manzoni, pr.
davanti alla faccia. = comp. di avido. avidézza, sf. disus
: vedrassi a quelli che son giudicati di più sperienzia e giudizio, quanto egli
/ men può nel cor superbo amor di donna / ch'avidità d'onor che
l'industria della seta ingrandita nel regno di carlo, eccitò l'avidità del successore.
'corso donati 'e 1 " assedio di siena ', l'uno diretto a
signori sa fare suo prò delle gare di municipio. d'annunzio, ii-771: parvemi
i fragili precordii / una immortale avidità di volo. idem, iv-1-126: « s'
impedimento? ». la sua avidità di vivere e di godere si sollevò contro quel
. la sua avidità di vivere e di godere si sollevò contro quel pensiero lugubre
forse quattr'ore, con avidità, di un sonno che mi parve triste e nero
, avidissimo). bramoso, pieno di cupidigia, eccessivamente desideroso. g
, 10-69 '• essendo avido dello onore e di ricoverare lo stato del popolo di roma
e di ricoverare lo stato del popolo di roma, si mosse d'alamagna.
tutti un pallon, ch'è pien di vento, / da cui si tragge sol
, 848: un esempio più specificato di questo amore rigoroso della verità in gente
rigoroso della verità in gente ascoltatrice avidissima di favole, si può vedere ne'romanzi
è... avido e famelico di sensazioni piacevoli. pascoli, 210: s'
; e, simile / a capra di virgulti avida, mordere / incominciai.
, iv-1-40: avido d'amore e di piacere, non aveva ancóra interamente amato né
. piovene, 2-76: la sua maniera di ascoltarmi era avida. emanuelli, 1-140
emanuelli, 1-140: ero anzi diventato avido di ricordi, ed essi tornavano spontanei alla
animi, che nel principio sono avidi di quella novità, notano ogni minuta cosa.
d'annunzio, iv-1-103: la città di travertino e di mattone sorbiva la luce
iv-1-103: la città di travertino e di mattone sorbiva la luce, come un'
giovinotti. bocchelli, 1-iii-244: lingue di fiamma avida trapelavano dalle fessure, lambivano
, 9-330: certi atteggiamenti avidi, di quando le piace un frutto, un
= deriv. dalla base, avio- (di aviazione) con il sufi. -iere
dare assicurazione assoluta... che mai di fatto l'attività degli aviogetti sarà limitata
aviolàncio, sm. aeron. il getto di rifornimenti compiuto da aerei in volo a
compiuto da aerei in volo a reparti di truppe o a persone a terra;
aviolìnea, sf. aeron. linea di comunicazione aerea. = comp
. costruzione adibita al ricovero temporaneo di apparecchi per volare. codice della
esigenze del servizio aeronautico, l'ispettore di traffico aereo può concedere l'uso di
di traffico aereo può concedere l'uso di aviorimesse o di altri edifici per la durata
può concedere l'uso di aviorimesse o di altri edifici per la durata minima di
o di altri edifici per la durata minima di tre mesi. = comp
truppe aerotrasportate, per costituire una testa di sbarco aereo nel territorio occupato dall'avversario
occupato dall'avversario o per compiervi atti di sabotaggio. = comp. da
). ant. circondare. fatti di cesare, 355: di cotali monti è
. fatti di cesare, 355: di cotali monti è avironata tessaglia. libro
cotali monti è avironata tessaglia. libro di rasis volgar. [tommaseo]: la
circula e avirona intorno quelle parti che sono di fuori nella superficie del cuore.
avironato (part. pass, di avironare), agg. ant.
. circondato, attorniato. fatti di cesare, 356: quando pompeio si vide
da tutte le parti, misesi a pensare di rompere quella chiusa. testi fiorentini,
ventano, ma conviene ch'elle sieno avironate di montagne e sì che i venti di
di montagne e sì che i venti di mezodie vi possano ventare. avitaminòsi
. avitaminòsi, sf. malattia di carenza o eccessiva scarsezza di vitamine nell'
. malattia di carenza o eccessiva scarsezza di vitamine nell'alimentazione (come il beri-beri
.. è questa la maggiore, di darle potenza e subietto da farsi immortale,
subietto da farsi immortale, e superare di lunga per questa via la patema e la
altro fermarsi a contemplar l'avito splendore di sua prosapia, adoma di tanti e
avito splendore di sua prosapia, adoma di tanti e tanti titoli illustri, ricca di
di tanti e tanti titoli illustri, ricca di bellissimi feudi, feconda di nobilissimi eroi
, ricca di bellissimi feudi, feconda di nobilissimi eroi. salvini, 39-vi-237: è
gli fiorisce sul volto, maturo fmtto di quella interna bontà, dal patrio e dal
278: i romani si credevano troiani di origine, sicché la vittoria d'enea
, iv-2-787: l'arcana sapienza avita di cui egli si affermava ultimo erede. panzini
panzini, iii-380: confabulavano a lungo di cimelii, di quadri, di codici
iii-380: confabulavano a lungo di cimelii, di quadri, di codici, di cui
lungo di cimelii, di quadri, di codici, di cui era ricco l'avito
, di quadri, di codici, di cui era ricco l'avito palazzo. bartolini
, ii-77: la sua famiglia era di quelle che ereditano, insieme alle avite
alle avite ricchezze, un'altrettanta dose di delinquenza. = voce dotta, lat
petrarca, i-3-38: vedi 'l padre di questo, e vedi l'avo /
, e vedi l'avo / come di sua magion sol con sara esce. berni
in seguito a speculazioni insensate e manìe di grandezza per parte del mio avo e anche
grandezza per parte del mio avo e anche di mio padre, cadde in istato di
di mio padre, cadde in istato di quasi indigenza. idem, 3-8: non
pace e 'n guerra illustri. ciro di pers, iii-508: duro a veder l'
degli avi i tronchi avvolti / vanti di glorie sol perché vetusti. pananti, i-81
: or dov'è il suono / di que'popoli antichi? or dov'è il
famosi, e il grande impero / di quella roma...? idem,
avi umbri che ruppero primi / a suon di scuri i sacri tuoi silenzi, apennino
polpa burrosa, gialla o verdognola con odore di pinolo o di noce, con buccia
o verdognola con odore di pinolo o di noce, con buccia coriacea, di colore
o di noce, con buccia coriacea, di colore variante dal verde al giallo,
. letter. chiamare, prendere sopra di sé, assumere; liberare.
per la patria, non per vendetta di privata ingiuria, la quale l'avoca a
avocò in ruota la causa del divorzio di inghilterra. sarpi, ii-26: avocava a
, 1-4: piacque all'imperiale consiglio di reggenza d'avocare a sé la medesima
sé la medesima [causa], e di delegarla per quella volta alla camera granducale
. avocato (part. pass, di avocare), agg. preso
), agg. preso su di sé, assunto. tommaseo [s
l'avocare; assunzione per sé (di una pratica, di una facoltà, di
per sé (di una pratica, di una facoltà, di un affare).
di una pratica, di una facoltà, di un affare). 2.
gli atti relativi a un procedimento penale di competenza di altro organo. caro
relativi a un procedimento penale di competenza di altro organo. caro, 9-3-160:
. 3. attribuzione allo stato di determinate categorie di beni. =
. attribuzione allo stato di determinate categorie di beni. = voce dotta, lat
, lungo 45 cm circa (si nutre di vermi, larve, insetti e vive
intr. ant. esercitare la professione di avvocato. novellino, 56 (89
89): lo scoiaio, per paura di dare il prezzo, si stava e
antica repubblica veneta, con l'incarico di sostenere le ragioni pubbliche nei processi penali
pubbliche nei processi penali e civili, di sorvegliare l'anda mento della
caso intromettesse,... ché elle di procuratori e d'avvocati non avevano bisogno
214: non molti anni prima l'avogadore di comune... avea sofferto due
g. villani, 11-62: l'avogaro di trevigi per soperchi ricevuti si rubellò da
avogadrìa), sf. ant. ufficio di avogadore; avvocatura. àvola
fecondità della loro specie, giacché ognuna di esse ha per proprio istinto que'certi
cavalcanti, 22: il testamento s'ingegnava di occultarlo..., acciocché l'
moglie, guarda bene ch'ella sia nata di buono padre e di buona madre,
ella sia nata di buono padre e di buona madre, e che l'avola sia
, e che l'avola sia suta donna di buona fama. guido delle colonne volgar
o caro nipote, che intendi tue di fare? or non sono io tua avola
che la lingua latina è l'avola di questa voce, e la provenzale è la
non l'onestà, quella intendo io di guardare. alberti, io: poterono
, i-512: che smania è questa dunque di voler fare quello stesso che facevano i
: non io gl'infami avoli tuoi di tabe / marcenti o arsi di regai furore
tuoi di tabe / marcenti o arsi di regai furore; / te io « voleva
sempre, e che avoli e bisavoli passando di qua cento o duecent'anni or sono
quali. beltramelli, iii-421: nel sistema di vita, seguiva la via battuta dagli
nostre avole i pennuti turbanti all'uso di persia. = voce dotta,
dotta, lat. avùlus, dimin. di avus. avolterare (avoltrare)
. ant. commettere adulterio; contaminare di adulterio; adulterare. - anche al
o miseri seguaci / che le cose di dio,... / per oro
, sm. ant. adultero, figlio di adulteri. capellano volgar.,
ii-385: cotali figliuoli che sono nati di fornicazione, sono chiamati avolteroni del padre.
. -carta avoriata: tipo particolare di carta, di colore gialliccio.
-carta avoriata: tipo particolare di carta, di colore gialliccio. papini, 8-119
. avòlio), sm. forma particolare di dentina, che costituisce le zanne dell'
o miniati; s'impiega nell'intarsio di mobili preziosi; si tornisce in palle
si tornisce in palle da biliardo, manichi di coltello o d'ombrelli, pettini,
coltello o d'ombrelli, pettini, tasti di pianoforti. boccaccio, dee.,
bianchi delle donne, beendolo in latte di. seme di lattughe. tasso, a
donne, beendolo in latte di. seme di lattughe. tasso, a minta,
sì bianchi l'avorio, e i marmi di carrara così den- sati? marino,
e s'apparecchia in tanto / copia di carte e multiforme avorio, / arme
l'altro / d'alti cimenti e di vittorie illustri. carducci, 505: entro
, 1-55: ebano puro ed intarsio di avorio e madre- perla. boine,
scitiche nel triclinio, le pareti coperte di mosaico orientale, tutto oro e gemme.
: solida, trasparente, oleosa, di cui si serve il pizzicagnolo per la conserva
un foglio più consistente, avorio, di carta-perla. -avorio artificiale: imitazione
la celluloide, la viscoide, residui di ossi (per lo più trattati con
una castagna e anche come un uovo) di alcune palme americane: il corozo (
, 4-352: mi faceva troppa pena di saperlo in quelle lenzuolaccie rusticone, non aveva
lenzuolaccie rusticone, non aveva mica bisogno di grattarsi la rogna, era un avorio la
/ d'avorio uscio, e fenestre di zaffiro. a. pucci, ix-394:
la guancia. ariosto, 7-11: di terso avorio era la fronte lieta.
e lunghe, e con l'unghie che di perla ras- sembravano. tasso, 706
lacciuol. idem, 4-30: dolce color di rose in quel bel volto / fra
: ridendo dalla franca bocca ancóra armata di avorii. negri, 2-582: la
: la « boina » carlista, specie di berretto basco, che egli portava lievemente
che egli portava lievemente inclinata, velava di celeste la carnagione d'avorio e gli
353: il viso, piccolo, intarsiato di grinze, nobile come l'antico avorio
della lampada / guardo il mio corpo / di mota e avorio. idem, 2-93
a mano, grossa e pesante, di color giallo avorio vecchio. viani, 14-78
vecchie dame color d'avorio vestite di nero da capo a fondo.
. — per simil.: donna di immacolata virtù. linati, 30-29:
nulla era più appropriato per le donne di allora che le varie similitudini entro cui le
, torre d'avorio, / siam di lercie capanne ospiti inquieti, / lagrime
dell'artista, del letterato, dell'uomo di studio, orgogliosamente avulso dalla vita reale