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vol. I Pag.71 - Da ACCENNATAMENTE a ACCENSIONE (101 risultati)

frate, facendogli di nuovo sentir fortemente la mano con cui

detto ohe]... il naso di lui, grosso e rosso come un

un peperone, accennasse a qualche cosa di serio e di marziale. nievo, 180

accennasse a qualche cosa di serio e di marziale. nievo, 180: cento mani

idem, 309: vedi, arrossisci di vergogna; è cattivo segno e buono

ma insieme a ribrezzo e a pentimento di quel male. pascoli, 70:

essa mi porse un dito, guardandomi di sotto in su, e nello stesso tempo

, 10-21: mi mise le mani di qua e di là dalle tempie, per

mi mise le mani di qua e di là dalle tempie, per accennarne l'ampiezza

chi tesseva, aveva bisogno dell'aiuto di un'altra persona, alla quale accennare l'

m. villani, 471: accennavano di passare a loro posta, e donde

tozzetti, 1-67: tale ponte accennava di rovina per insino all'anno 1494.

e una panciona sul davanti che accenna di diventar più pingue di di in di

davanti che accenna di diventar più pingue di di in di. arici, 317:

che accenna di diventar più pingue di di in di. arici, 317: della

di diventar più pingue di di in di. arici, 317: della terza colonna

le si estinse sul volto ogni colore di vita, e le ginocchia accennavano di

di vita, e le ginocchia accennavano di mancarle. svevo, 3-611: quando accennai

mancarle. svevo, 3-611: quando accennai di andarmene non me lo permisero. saba

baldini, 4-197: arriva l'ora di cena, ma la festa non accenna

4. fare finte (nel gioco di scherma). -anche al figur.

ne la schiena, / e le botte di quei lascia ognor vòte, / perché

, 64: 11 colpo accennò pria di scagliarlo. idem, pr. sp.

a sinistra. 5. parlare di sfuggita, esporre per sommi capi,

ad accennare. passavanti, 108: di certi peccati occulti... o tacciasi

quei che i duo figli del signor di vienna, / quei che provare empi nimici

al tempo, all'età, alla condizione di colui, con cui usiamo le cirimonie

che isprimerle; il che i cortigiani di roma sanno ottimamente fare. b.

gli mancherebbe un altro figliuolo, accennando di fabiano suo figliuolo naturale. tasso,

, il qual ritogli / al furor di fortuna e guidi in porto / me peregrino

che la presàga penna / osi scriver di te quel ch'or n'accenna.

doni, i-281: accennerò solamente alcune di quelle cose che sono più necessarie a

. s. mi ha comandato espressamente di accennare a v. s. che desidera

a v. s. che desidera di sapere prontamente quante balle di carta, a

che desidera di sapere prontamente quante balle di carta, a un di presso,

prontamente quante balle di carta, a un di presso, siano per bisognare. targioni

che le chiedo il permesso d'accennar di novo, come un sunto di tutta questa

accennar di novo, come un sunto di tutta questa lettera. idem, pr

gran cosa, non dicendo mai nulla di chiaro. emanuelli, 1-33: credo

magalotti, 21-83: a fine poi di poterne cavar intera la palla del ghiaccio

palazzeschi, 3-78: con un ramo di lilla alto fra le dita, vi accennerà

accennerà sotto gli occhi i primi passi di una danza. manzini, 10-59:

. manzini, 10-59: pallide piante di limoni, i cui frutti accennavano un

come è goffo uno storpio che cerchi di accennare un passo di danza.

uno storpio che cerchi di accennare un passo di danza. -dare lo spunto,

. -dare lo spunto, il motivo di una composizione musicale. d'annunzio

qualcuno accenna... una gavotta piena di affascinante malinconia. borgese, 1-136:

. 7. ant. prendere di mira. - anche al figur.

parte, dove si ritrovava la persona di un re di tanta dignità e potenza.

si ritrovava la persona di un re di tanta dignità e potenza. anguillara,

accennataménte, avv. per mezzo di cenni, di segni; brevemente

. per mezzo di cenni, di segni; brevemente, sommariamente.

, sommariamente. = comp. di accennato. accennato (part.

accennato (part. pass, di accennare), agg. avvertito

, agg. avvertito per mezzo di un cenno. cavalca, 17-ii-75:

altrui, che il fuoco sia forma di tutte le cose; e con ragioni sottili

; e con ragioni sottili s'affaticò di provare ch'egli non sia altro che sostanza

persona, si guarda se eltaccennin sesso di maschio, o di femmina. segneri

guarda se eltaccennin sesso di maschio, o di femmina. segneri, 1-87: considera

se ti truovi a sorte in istato di non poter più in modo veruno fuggir

si provò per ultimo con una palla di finissim'oro, grossa quant'è il profilo

4-711: che il dito accenna- tore di chi tutto può non vi si mostri per

benché in barlume ed in lontananza, di quella cristiana mortificazione, che fa tutta

: non aveva [quell'acqua] niente di questo alito sulfureo; ma solamente dimostrava

alito sulfureo; ma solamente dimostrava un accenno di siterello di salamoia. bontempelli,

solamente dimostrava un accenno di siterello di salamoia. bontempelli, 9-85: neppure un

bontempelli, 9-85: neppure un accenno di forme o di moti nello spazio nero che

: neppure un accenno di forme o di moti nello spazio nero che mi stava

sera, con lo strascico e accenni di décolleté più o meno marcati, più

margini delle labbra forse in un accenno di sorriso. 2. allusione (

quasi un'allusione, un'indicazione fatta di passaggio. e. cecchi, 6-101:

4-1: et è stato fatto tanti accenni di muoverti guerra e di spacciarti.

fatto tanti accenni di muoverti guerra e di spacciarti. 4. prime note

spacciarti. 4. prime note di un motivo musicale. beltramelli, i-345

, tutta lieve, scorresse la tastiera di un pianoforte. = deverb.

del quale il governo cede l'esercizio di certi diritti, o il commercio di

di certi diritti, o il commercio di certi oggetti di cui si è riserbata la

, o il commercio di certi oggetti di cui si è riserbata la privativa, e

quei diritti o ad operare la vendita di quei generi medesimi. = deverb

a tributo); vincolare a garanzia di un censo (garantire un debito);

sm. disus. appaltatore; concessionario di una privativa, di un monopolio.

appaltatore; concessionario di una privativa, di un monopolio. boccardo, i-19

, e lo strale vibrò da una casa di contro nella notte. svevo, 5-174

. svevo, 5-174: vedeva il pericolo di quell'enorme quantità di gas accensibile.

vedeva il pericolo di quell'enorme quantità di gas accensibile. sinisgalli, 3-12: in

e cupa, a tratti passavano solchi di meteore più vive. panzini, ii-121:

panzini, ii-121: anguilla e vin di bosco, alternati fino a completa stazzatura

1-84: lampeggia con improvvise / accensioni di lampadina. montale, 2-31: tra gl'

del vespro e nell'acque un avvampo / di tende. 2. accendimento

vigore quelle frequenti, e facili accensioni di sangue e di testa, che sarebbe

frequenti, e facili accensioni di sangue e di testa, che sarebbe egli avvenuto,

, iv-1-389: arricchito in quelle settimane di continenza, il mio sangue ebbe come

, 2-468: la sua improvvisa accensione di odio. 3. vivacità,

3. vivacità, intensità, vivezza (di luci, di colori, di suoni

, intensità, vivezza (di luci, di colori, di suoni).

(di luci, di colori, di suoni). d'annunzio, iv-1-76

su la fronte bianca come il marmo di luni un'accensione di chiome rosse,

come il marmo di luni un'accensione di chiome rosse, a similitudine d'una sacerdotessa

tadema. negri, 2-838: il rosso di santa maria del carmine è più vermiglio

e fis. rapido e notevole innalzamento di temperatura, provocato in un punto del

un punto del combustibile, in presenza di un comburente,

vol. I Pag.72 - Da ACCENSO a ACCENTO (47 risultati)

(autoaccensióne): l'accendersi spontaneo di sostanza combustibile. 5. tecn.

. 6. ammin. apertura di un conto; costituzione di un'ipoteca

. apertura di un conto; costituzione di un'ipoteca; il contrarre un prestito.

veterani; il terzo conduceva gli accensi, di molto minore forza e confidenza. dizionario

. manni, i-210: niun monosillabo di due sole lettere si va segnando comunemente

cui si rendono eccettuati, a motivo di necessaria distinzione, per agevolare l'intelligenza

: gioverebbe nella ortografia italiana l'uso di accentare alcune parole, specialmente le omonime

una volta mio padre accettò la sfida di rimare con fegato e nessuno di noi ci

sfida di rimare con fegato e nessuno di noi ci faceva più vita.

. accentato (part. pass, di accentare), agg. segnato

carena, ii-127: accentatura, l'azione di accentare, anche la condizione della scrittura

. accentazióne, sf. modo di segnare, di scandire gli accenti sulle

accentazióne, sf. modo di segnare, di scandire gli accenti sulle parole (cfr

efficaci e d'una buona loquela e di sante parole, dicendole molto dubbiose e

ac cento diciamo debita prononziazione di voce, et è accento acuto

insegnava... a formare i caratteri di quella misteriosa loro scrittura, e

, accento tonico quella posa o appoggiatura di voce che, leggendo, si fa sopra

..., causata dalla mancanza di un accento tonico e quindi d'una posa

la sillaba su cui cade l'accento tonico di una parola; oppure distingue il modo

una certa spinta, facendo per conseguenza su di essa vocale una sensibile fermata, che

vocale finale delle parole, quando sopra di essa cada l'appoggiatura della voce. petrocchi

. soffici, ii-280: un paio di baffi... gli pendevano a mo'

rigore critico. 3. modo di pronunciare le parole (che rivela il

le parole (che rivela il luogo di origine, la cultura di una persona;

il luogo di origine, la cultura di una persona; o è segno di

di una persona; o è segno di affettazione, omaggio alla moda);

parini, giorno, iv-240: altra di vaghi / zazzerati donzelli è certa sede,

sotto i lenzuoli bianchi, l'adolescenza di cui tante immagini si confondono in un'angoscia

cui tante immagini si confondono in un'angoscia di capire. piovene, 5-260: chi

da anni) e la sua stretta di mano, forte e soffice.

/ chiama là tra le fronde / di quella quercia antica / l'usignuol lusinghier

enfasi alcuna, ma anche con un accento di fermezza da non lasciare dubbi. moravia

diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d'ira, / voci

voci alte e fioche, e suon di man con elle, / facevano un tumulto

scrisse amore, / laudando s'incomincia udir di fòre / il suon de'primi dolci

molte fiate con lugubri accenti / fe'di pianto una lunga querimonia. tasso,

. intensificazione del tono su un punto di una frase, di un brano musicale.

su un punto di una frase, di un brano musicale. cerreto, i-93

gesti, con quella quantità e qualità di suono, e con quello ritmo che conveniva

, / che sembra, ed è, di pastorali accenti / misto e di boscareccie

, di pastorali accenti / misto e di boscareccie inculte avene. marino,

l'aria mesta / i silenzi lugubri / di canzon disusate allegri accenti. torricelli,

212: studino pure l'altre professioni di dar gusto all'orecchie con intreccia- menti

dar gusto all'orecchie con intreccia- menti di voci armoniose, o con accenti di corde

menti di voci armoniose, o con accenti di corde regolata- mente battute. dotti,

dotta, lat. accentus (comp. di cantus: da accinère, comp.

cantus: da accinère, comp. di canère 'cantare, pronunziare melodicamente '

vol. I Pag.789 - Da ASTOMA a ASTRARRE (31 risultati)

2. dado oblungo d'avorio, di pietra o altro materiale, che imitava

materiale, che imitava la forma dell'astragalo di capra o di montone (e poteva

la forma dell'astragalo di capra o di montone (e poteva anche essere l'osso

che siano ancora dilettevoli i giuochi o di combattere, o di sonare,..

i giuochi o di combattere, o di sonare,... e i giuochi

lite / degli astragali irato e fuor di senno, / d'anfidamente a morte

astragolo è alto il doppio del listello di sotto l'ovolo, e il suo centro

le semplici travi; e vi fossero aggiunti di poi da capo e da piede quei

da capo e da piede quei pezzuoli di tavola che abbiam detto, i quali

negli astragali, e negli altri membri di che sono formati i capitelli e le base

), sm. bot. genere di piante leguminose papiglionate (quasi tutte dell'

in due logge. delle numerosissime specie di astragalo (circa 1600) alcune crescono

radice, tre o quattro gambi pieni di foglie; el fiore ha di iacinto e

pieni di foglie; el fiore ha di iacinto e le radici vellose, inviluppate

dcaxpayax<ós7) <; (contrazione di àoxpayaxoeis ^ s * simile all'astragalo '

. disaccaride estratto da una specie velenosa di astragalo (astragalus caryocarpus) dell'america

d'annunzio, iv-1-311: la notte di luna e di neve era...

iv-1-311: la notte di luna e di neve era... come sotto una

che qualche cosa c'era, qualche cosa di oltreumano, di astrale, un ritmo

era, qualche cosa di oltreumano, di astrale, un ritmo da cogliere, fuori

c'è individuo più isolato e sospeso di uno che parla al telefono: parla

eletta a mia guida nel cammino difficile di questa vita. = voce dotta

, e come astralizzata, l'atmosfera di quella scena. = deriv. da

dotta, lat. scient. astrantia (di etimo incerto). astrarre (

(e si riferisce al processo spirituale di separazione dal corporeo e dal materiale,

separazione dal corporeo e dal materiale, di raccoglimento della mente in sé e nella

, vedere le pare coloro che appresso di dio crede che siano. s. giovanni

171: né i bisogni presenti son di tanta importanza che possino talmente astraere l'

viene ad aver cognizione certissima della natura di quelle. varchi, 7-326: considerando

segno stabile ed arrendevole alle astrazioni? di breme, conc., ii-454: non

con lui che l'urang utang è capace di generalizzare

vol. I Pag.790 - Da ASTRATTAGGINE a ASTRATTO (57 risultati)

le sue idee, e di astrarre colla sola forza del ragionamento.

vasari e de'suoi seguaci, cercherò di far vedere [ecc.]. a

cocchi, 8-49: questo gruppo orientale di calde sorgenti, considerato nello stato suo

1-306: il frate l'animava con detti di salmi; e lui qualche volta si

dividiamo astrattamente questi fiori in un numero di parti. pellico, corte.,

corte., ii-506: la seconda specie di tragedia è quella che non ha astrattamente

una passione, ma che si propone di ritrarre agli occhi dei posteri alcun grande

interesse. caro, 15-ii-365: dirà di belle cose sopra quelle grottesche, che

così astrattamente. = comp. di astratto. astrattézza, sf.

caro, 15-i-112: io scriverò a voi di certe astrattezze appartenenti a quel nostro governo

vale assegnare la natura e la definizione di queste idee, e scoprirle come mere escogitazioni

idee, e scoprirle come mere escogitazioni di astrattezze, che non bisogna confondere col

. dà a tutti, senza preoccuparsi di astrattezze dottrinali, un senso elementare di

di astrattezze dottrinali, un senso elementare di dignità. 2. indifferenza a

intorno, distacco dalla realtà (proprio di chi è assorto in un suo mondo

che proclama la necessità per le arti di abbandonare ogni rapporto di rappresentazione della realtà

per le arti di abbandonare ogni rapporto di rappresentazione della realtà esteriore e sensibile,

esteriore e sensibile, per la creazione di forme e di valori cromatici quale nuova

, per la creazione di forme e di valori cromatici quale nuova e più concreta

realismo... si trova all'origine di ogni risorgimento dell'arte medesima; così

propria speculazione alla logica pura (al di fuori e anteriormente all'esperienza).

pensata prima dell'esperienza, al modo di quella scuola che abbiamo chiamata degli astrattisti

gli] toccarono sempre le solite accuse di astrattista, di logico puro, di

sempre le solite accuse di astrattista, di logico puro, di fanatico della scienza

accuse di astrattista, di logico puro, di fanatico della scienza. 2.

superato quegli astrattisti che in un groviglio di macerie vi tratteggiano pure sempre spezzatini di

di macerie vi tratteggiano pure sempre spezzatini di corpo umano. = deriv.

filosofi, cioè, che una parte di lei sia morale, una attiva ed

per cagione d'una sola utilità ma di più. vico, 3-644: la

. fatta astrattiva da tanti vocaboli astratti di quanti ora abbondan le lingue. b

conoscere per sentimento veniva distinto dal modo di conoscenza proprio delle discipline astrattive; ma

2. disus. conosciuto per via di astrazione logica. varchi, 8-1-385

varchi, 8-1-385: la cognizione sua [di dio] non è astrattiva, cioè

. astratto (part. pass, di astrarre), agg. (superi.

cecità possiate disminuire o attenuar la gloria di miei meriti, che da questa medesima

medesima prendo argumento della grandezza ed eccellenza di quelli: atteso che da quella verrò

astratte da'sensi eccelse idee, / di cui con grandi e speciose voci / l'

casa, 567: non istà bene di essere maninconoso, né astratto là dove tu

/ hanno un color d'itterico e di morto. goldoni, iii-285: io ero

.]: fare l'astratto. fingere di non sentire o di non vedere,

astratto. fingere di non sentire o di non vedere, non per affettazione di gravità

o di non vedere, non per affettazione di gravità o di noncuranza, ma per

, non per affettazione di gravità o di noncuranza, ma per scansare un impaccio.

i-413: fu quest'uomo... di tanta astratta natura, che spesse volte

astratta natura, che spesse volte addormentati di fuori i sensi quasi estatico pareva che

cose dell'arte sola, si curava poco di sé e manco di altrui.

, si curava poco di sé e manco di altrui. -alv astratta

prova quanto difficile si renda il metodo di rinvenirle. vico, 3-611: la ragione

astratte, quando anche in un eccesso di metafisica, la mente umana non si

astratti furori. non dirò quali, non di questo mi son messo a raccontare.

6. vago, generico, privo di concretezza. foscolo, v-244: i

nelle consuete forme della realtà sensibile; di aspetto irreale. e. cecchi,

sotto la fronte montuosa una maschera rossa di malinconia impersonale e disumana. posata ai

lati sulle branchie, come su un motivo di decorazione, pareva resa anche più astratta

non figurativa, che prescinde da rapporti di rappresentazione della realtà sensibile. 8

es., nella filosofia platonica l'idea di uomo rispetto a questo o quell'uomo

la materia altro non è che un vaso di circe incantato, il quale serve per

vol. I Pag.791 - Da ASTRAZIONE a ASTRILDE (83 risultati)

la considerazione all'idea universale, priva di determinazioni particolari, concrete; in generale

non è segno del cavallo, ma di quella immagine intenzionale, che si considera in

in astratto a chi ebbe la flemma di leggere, della mia educazione. botta

dire, in teoria, imponeva loro di operare. serra, ii-406: oramai basti

. serra, ii-406: oramai basti di parlare in astratto: vediamo di conversare un

basti di parlare in astratto: vediamo di conversare un poco col poeta, di

di conversare un poco col poeta, di sentir la sua voce viva. 9

9. sm. astrattezza, mancanza di senso della realtà. boine,

non avesse un suo più sicuro senso di vita, un suo fiuto a condurla diritta

che non lui maculato d'astratto e di poesia. -essere in astratto:

che indica un concetto (l'opposto di concreto), che indica un essere

l'apostolo,... amò di usare frequentemente l'astratto in vece del

12. matem. astratto di una classe di equivalenza: ciò che

12. matem. astratto di una classe di equivalenza: ciò che vi è di

di equivalenza: ciò che vi è di comune fra i suoi elementi. astrazióne

mediante il quale essa considera un elemento di una nozione o di ima rappresentazione

un elemento di una nozione o di ima rappresentazione trascurando gli altri. beicari

, i-470: perché l'anima si compiaccia di due suoni insieme, e della successione

due suoni insieme, e della successione di molti suoni l'uno dopo l'altro

tre cose che avverte, senza astrazione di mente. l. bellini, 5-41:

dati empirici. 2. elemento di una nozione o di una rappresentazione intellettualmente

2. elemento di una nozione o di una rappresentazione intellettualmente isolato, ente di

di una rappresentazione intellettualmente isolato, ente di pensiero, concetto. -in senso negativo

del pensiero fuori della realtà, priva di possibili applicazioni pratiche. torricelli,

natura loro erano capaci [i milanesi] di lasciarsi muovere da certe astrazioni de'governi

de'versi lo schiller congiunse molto studio di storia. manzoni, 127: l'

898: possibile che ci siano ancora di quelli che hanno del tempo da buttar

milioni da chi eran posseduti? dal banco di napoli. ed il banco di napoli

banco di napoli. ed il banco di napoli, che diamine è? un'astrazione

: la vita non è un'astrazione di aspetti e di eventi, ma è una

non è un'astrazione di aspetti e di eventi, ma è una specie di

di eventi, ma è una specie di sensualità diffusa, una conoscenza offerta a tutti

. b. croce, i-2-28: se di un concetto si prova che è inapplicabile

inapplicabile alla realtà, ossia che manca di concretezza, lo si confuta nell'atto stesso

: noi fantasiosi e inquieti, inventori di tutte le astrazioni, di molte grandi

, inventori di tutte le astrazioni, di molte grandi follie. silone, 5-287

è tutto ciò che impedisce a milioni di uomini di umanizzarsi. gobetti, 1-165

ciò che impedisce a milioni di uomini di umanizzarsi. gobetti, 1-165: l'

quasi matematiche. 3. concentrazione di tutto l'animo in un pensiero,

, 16-i-328: nella traduzione delle opere di santa teresa si legge imbevimento o astrazione,

d'annunzio, iv-1-138: ma questo periodo di visioni, di astrazioni, di intuizioni

: ma questo periodo di visioni, di astrazioni, di intuizioni, di contemplazioni pure

periodo di visioni, di astrazioni, di intuizioni, di contemplazioni pure,..

, di astrazioni, di intuizioni, di contemplazioni pure,... fu

brevissimo. 4. aspetto di chi è assente col pensiero; aria

quella astrazione, che si vede nel vivo di coloro che sono in estasi.

? manzoni, 109: è questione di tempi e di paesi cólti, e di

109: è questione di tempi e di paesi cólti, e di pochi uomini che

di tempi e di paesi cólti, e di pochi uomini che pretendono di fare astrazione

, e di pochi uomini che pretendono di fare astrazione da ogni interesse, da ogni

un dato fenomeno si giunge alla formulazione di princìpi generali o postulati (che servono

princìpi generali o postulati (che servono di base a deduzioni successive, sempre però

esigono si abituano a formare diversi gradi di astrazione, e giungono in tal modo alla

. 7. matem. processo di costruzione di nuovi enti (per cui

7. matem. processo di costruzione di nuovi enti (per cui viene considerato

considerato come un unico ente una classe di oggetti odi enti precedentemente definiti).

viola... avevano una goccia di rugiada splendente. = v. aster

, sm. plur. zool. famiglia di madrepore, che vivono per lo più

tiva, cioè d'indurre stitichezza di ventre. salvini, 21-213: l'

e disciolgano e rilassino, privi affatto di pungente e astrettiva acredine. =

astrétto (part. pass, di astringere), agg. (superi

bembo, 5-1-240: il castello, di sito e di natura muni- tissimo,

5-1-240: il castello, di sito e di natura muni- tissimo, da nessuna forza

morali); tenuto (all'osservanza di una tradizione, di una norma tecnica

(all'osservanza di una tradizione, di una norma tecnica o disciplinare);

non sono tutti astretti a pari qualità di costumi. s. caterina de'ricci,

che apportava a ogni cittadino la sicurezza di non essere più giudicato che in virtù della

a le classi nobili o ricche per vincolo di riconoscenza. 3. costretto,

veduto la manifesta morte, era astretta di compiacergli. f. d'ambra,

e maggiori si pongono in opera più di rado; né il largo ed il

il largo ed il magnanimo è astretto di operare ad ogni ora magnificamente; anzi

. idem, 4-79: guerrier siam di ventura, / senz'alcun proprio peso,

, i-76: quando io mi pensava di aver da vivere comodamente, mi trovai a

sono dispersi, lontani, distratti, ignari di quanto avviene e quindi astretti dopo il

a mendicare dai signori italiani un tozzo di quel pane, che sa di sale

tozzo di quel pane, che sa di sale, non piegò dinanzi al potere,

famiglia astrilde { estrilda troglodytes), di colore sfumato dal grigio topo al grigio

becco rosso-corallo (è detto comunemente becco di corallo). = etimo incerto

astrifera: in cui appare l'immagine di una stella. giulianelli, 1-131:

. astrifer (comp. dal gen. di aster * astro 'e dal

, sf. plur. ornit. generi di passeri- formi, più comunemente noti come

africane): piccoli uccelli esotici, di corpo allungato ed elegante, con becco

occorre una voliera riscaldata e illuminata anche di notte). le specie

vol. I Pag.792 - Da ASTRINGENTE a ASTRO (63 risultati)

astringènte (part. pres. di astringere), agg. farmac.

. farmac. che ha la proprietà di precipitare le sostanze proteiche dando luogo ad

ad albuminati che, venendo a contatto di tessuti coperti di sierità, formano membrane

, venendo a contatto di tessuti coperti di sierità, formano membrane protettive che diminuiscono

lui porte, non da pietà che di suo padre avesse, ma dall'astuzia

ma per i medicamenti da applicarsi per di fuori,, a rossa [terra

la sua virtù astringente ha l'attività di conservare nelle botti fino a tre e

polveri, l'erbe, gliempiastri astringenti. di brente, conc., ii-456:

il nitrato d'argento, il solfato di zinco, i sali di bismuto,

, il solfato di zinco, i sali di bismuto, le sostanze tanniche).

. redi, 16-v-130: il flusso di sangue richiede gli astringenti, e i

. viani, 14-20: la farina di castagne,... sciolta nell'acqua

mostra l'amaro che se ne cava di poi, e vi si conosce l'astringente

astringente. ricettario fiorentino, 3-23: di sapore alquanto acre ed amaro, con

onde può intendersi ciò che l'esperienza dimostra di queste acque, cioè che elle sono

, ma sono ben pochi gli effetti di quell'atmosfera che vi si potrebbero rinvenire

o poco / parla, se caso di ciò non t'astringe. sannazaro, 4-79

ciò la astringesse, ma forse pensando di meglio nascondere la sopravvenuta rossezza,.

accusare il padre in caso che e'cerchi di occupare la tirannide della patria. lottini

tirannide della patria. lottini, 93: di coloro che per ultima necessità sono stati

prima che l'abbino fatto, hanno cercato di pattuire con lui con le più vantaggiose

, ii-98: per alcuni errori miei di pazzia, cagionati in gran parte da

da mala informazione del clementissimo signor duca di ferrara, per la quale fui quasi

causa altre allegazioni, che vagliano più di queste sin ora apportate, io non

ora apportate, io non voglio ardire di definirti stanza, come già volesse astrengerti

nell'amate bellezze ogni altro cibo gli era di noia. marchetti, 2-408: inoltre

ad obbligarsi con tutto 11 suo esercito di non servire più contro a'ribelli durante

ant. contenere, frenare. leggende di santi, 4-264: il popolo, non

, dunque a questo effetto ci serveremo di cose che coagolano e astringono. g

contro a suo pari, e fuori di senno è tenzonare a'suoi maggiori.

le fiamme facea tanta guerra, / se di fuor agramante avesse astretto, / perduta

per non astringersi a sé poca parte di terra, ma si dicea cittadino del mondo

alle due unità, e specialmente a quella di luogo, sono ugualmente confessati dai critici

dotta, lat. adstringere (comp. di stringere), già usato anche nel

nasce in india, e ne'liti di pailene, e dentro procede dal suo centro

stella, la quale riluce a modo di luna piena. = voce dotta,

nello spazio, ma dotato in realtà di movimenti propri (oltre all'apparente moto di

di movimenti propri (oltre all'apparente moto di rotazione con tutta la sfera celeste)

maligni (il carattere e il destino di un uomo, l'esito di un'impresa

destino di un uomo, l'esito di un'impresa, dipenderebbero dalla particolare congiunzione

, / né murmure, né imagine di saga, / né vai lungo osservar

saga, / né vai lungo osservar di benigno astro. tasso, 844: come

: non son dunque infiniti gli mondi di sorte con cui è imaginato il composto

sorte con cui è imaginato il composto di questa terra circondato da tante sfere, de

gli astri a la selva) / di berenice il crin, ma fatto è stella

però, se riesca a gli astrologi di ottenere dal commercio con gli astri,

, 318: all'astro / trionfator di carlo i guardi alfine / volgonsi e

a far nulla, come tante capocchie di spilli ficcati in un guancialino? leopardi

la filosofia solleva l'uomo sopra ogni influsso di astri o di comete; ma gli

uomo sopra ogni influsso di astri o di comete; ma gli astri e le comete

ma gli astri e le comete gravitano sopra di noi molto tempo innanzi che la filosofia

/ splende la luna: l'astro di venere / sorridele presso e del suo /

o son desto, e se la città di fez e la città di parigi si

la città di fez e la città di parigi si trovano veramente sul medesimo astro

moltitudine d'astri scintillava in un mare di celeste vivo. ungaretti, ix-23:

: quel gelo pulito e fermo, di cristallo, che denuda gli astri e le

la luna (in una designazione tipica di vecchia lirica popolare). carducci,

, / e gli mosse un dolor fiero di denti. -disus. innalzare agli

a guastar tutto quel tanto che ci è di buono, e confirmar e inalzar a

quello che vi può essere o fingere di perverso e vano. 2.

astro e che la farà sempre riconoscere di lontano: il suo canto. alvaro,

'n destro si stende / a piè di quella croce corse un astro / della costel-

buti, iii-439: è astro congregazione di molte stelle; ma qui si pone

vol. I Pag.793 - Da ASTRO a ASTROLOGICO (47 risultati)

(gr. ócoxpov, forma neutra di àaryjp). astro2, sm

astro2, sm. bot. nome di piante erbacee della famiglia composte tubuliflore del

cespuglio; ha fiori in capolini, di colore giallo (cfr. aster).

). pascoli 375: di fiori, c'era un alto girasole,

agli occhi de'pesci, e risplende di bianco come il sole. =

sole, luminescente '('occhio di sole, bellocchio ').

plur. -i). medie. cellula di ne- vroglia, con prolungamenti a raggiera

dell'astronomia che, attraverso ricerche prevalentemente di spettroscopia e fotometria stellare, studia le

fisiche (temperatura, pressione, grado di ionizzazione) degli astri, riuscendo anche

. 2. sm. studioso di astrofisica. astrofotografìa, sf. tecnica

. astrofotòmetro, sm. fotometro di uso astronomico. = voce

-anche: disegno delle costellazioni su piastrelle di marmo nero (per decorazione).

viani, 14-71: la lastra di marmo nera si è coperta di

di marmo nera si è coperta di una costellazione fitta e la costellazione, per

ha preso le soavi sembianze della serva di dio gemma galgani. 2.

galgani. 2. camera fotografica di dimensioni notevoli, con obiettivo speciale,

tavola e fregata d'aceto o di sugo di limone, si muovono da se

fregata d'aceto o di sugo di limone, si muovono da se stesse.

, usato per determinare l'altezza di un astro sull'orizzonte (oggi sostituito dal

da un disco metallico (del diametro di io o 20 cm) con orlo

, su cui ruota un'alidada munita di traguardi per fissare l'astro. all'estremo

traguardi per fissare l'astro. all'estremo di un diametro era attaccato un anello,

, 32-27 (iii-103): il re di garamanta ha or trovato / negli astrolabi

sassetti, 207: ho fatto buona provisione di globi celesti, di sfere, d'

fatto buona provisione di globi celesti, di sfere, d'astrolabi, di radii astronomici

celesti, di sfere, d'astrolabi, di radii astronomici e d'altri sì fatti

diana in sul lunario, / avea fatto di stelle un calendario. giusti, iii-293

, 2-91: dalla soffitta tetra / di vetri e di astrolabi, dopo una

: dalla soffitta tetra / di vetri e di astrolabi, dopo una lunga attesa /

. da ócoxpov 'stella'e dal tema di àafipdcveiv 'prendere (l'altezza) '

conferito a questo minerale dalle minute inclusioni di ematite e mica. astrologante (

astrologante (part. pres. di astrologare), agg. e sm

fetto, anzi, mi lasciai andare verso di lei alle più strane, gelose confidenze

incetta era il far profession particulare di medicastronzolo o d'astrologastro. = spreg

o d'astrologastro. = spreg. di astrologo. astrologia (ant. istrologìa

ha virtù, solo con la presenzia, di guarire indemoniati. savonarola, iii-410:

guicciardini, 140: della astrologia, cioè di quella che giudica le cose future,

. ma la conclusione è che pensare di sapere el futuro per quella via è

alla speculazione, si governano assai per via di religione e di superstizione: là è

governano assai per via di religione e di superstizione: là è nata l'astrologia,

garzoni, 1-369: l'astrologia (parlo di quella che naturale si dimanda) ponga

idem, 1-379: la terza opinione di mezzo è quella de'più saggi, che

ii-111-4: veramente elli [aristotile] di ciò si scusa nel duodecimo de la metafisica

cerchio compiere, cioè ne lo apprendimento di quella, volge grandissimo spazio di tempo

apprendimento di quella, volge grandissimo spazio di tempo... per la esperienza

si conviene; e ancora è altissima di tutte le altre [scienze]. boccaccio

quattro cerchi. = comp. di astrologico. astrològico, agg.

vol. I Pag.794 - Da ASTROLOGO a ASTRUSAMENTE (47 risultati)

astro- lago, che sono mendaci e di doppio intendimento. m. villani,

2-44: al nostro lieve intendimento basta di questi segni del cielo...

parte, lasciando agli astrolaghi l'influenza di quello che s'appartiene alla loro scienza

signoreggia, chi fosse ingenerato, dee essere di poca fermezza e pusilanimo. marsilio ficino

certe tavolette e caratteri in vari modi di geomanzia e d'astrologia. garzoni,

la necessità del fato, se pensano di prevedere tutte le cose ne'cieli.

o reo. cabrano, iii-415: di astrolaghi presagi al guardo ignote / le

? indovinatelo voi, ch'io sono stanco di far l'astrolago. c. gozzi

. c. gozzi, i-110: temeva di cagionare delle scosse tali nella macchina già

padre, che troncassero que'pochi giorni di vita che gli restavano. si vedrà

a fare l'astrologo; ma ho di buono che mi riconosco. bettramelli, i-72

. collodi, 747: -tu sei di quegli uomini fortunati, che una bella

: la tardezza del suo movimento [di saturno] per li dodici segni, ché

le scritture de li astrologi, vuole di tempo lo suo cerchio. g. villani

basti quello che in questo avemo raccolto di più lunghe disposizioni degli astrologi sopra questa

e nel verno, e li autori di fisica e li astrolaghi dicono e affermano

loro abitudine insieme, questo numero fue amico di lei. maestro alberto, 71

conosciuto, contiene ra gione di punto per rispetto allo spazio del cielo.

astrometria. astròmetro, sm. unità di distanza celeste (cfr. slriometro)

plur. m. -i). pilota di un'astronave. panzini, i-805

. astronàutica, sf. complesso di studi ed esperimenti che hanno lo scopo

studi ed esperimenti che hanno lo scopo di rendere possibile all'uomo la navigazione interplanetaria

dico che benché l'astronomia nel corso di molti secoli abbia fatto gran progressi, nel-

/ tra i dodici staffier del dio di deio. algarotti, 2-136: l'astronomia

quella che non potea assegnare ragione alcuna di quegli anelli che erano appariti al dispetto

ancora, se keplero, disprezzando la taccia di rinnegato, non avesse rovesciato il sistema

lui, sì si pose in sul monte di fiesole, il quale gli parve forte

per la scienza d'astronomia, ovvero di nigromanzia, molte cose future. passavanti

che sono avvenire, per la disposizione di certe altre cose, come per la considerazione

da tfoxpov * astro 'e dal tema di vé (ieiv 'distribuire,

astronomia. mauro, xxvi-1-181: sopra di ciò non voglio darvi esempi; /

esatte osservazioni astronomiche, cento volte maggiore di diametro che la luna. torricelli,

conietture simili, le quali hanno forza di dimostrazione astronomica. targioni tozzetti, 1-19

nella quale la sicura ed esatta notizia di certo numero di punti conduce a tracciar compiuta-

sicura ed esatta notizia di certo numero di punti conduce a tracciar compiuta- mente l'

. orologio. 2. figur. di cifre altissime, quasi come quelle che

cifre astronomiche, da incutere una specie di terrore mentale. = voce dotta,

. astrònomo1, sm. studioso di astronomia. galileo, 382:

dai primi astronomi in qua, altro di più era stato veduto, che le stelle

un lambert, un algarotti conversare amabilmente di astri e compiacersi d'essere capiti e

, sarà astronomo, ma non è di certo filosofo. ojetti, ii-63:

gli astronomi che vennero tanti secoli dopo di me, furono e vollero essere profeti.

, sm. plur. zool. famiglia di stelle di mare (ordine phanerozomia

. zool. famiglia di stelle di mare (ordine phanerozomia), con placche

nel mediterraneo è comunissimo vastropecten aurantiacus, di colore rosso arancio. =

. astrospettroscòpio, sm. spettroscopio di uso astronomico. = voce

, complicato. — comp. di astruso.

vol. I Pag.795 - Da ASTRUSERIA a ASTUZIA (76 risultati)

idea astrusa, incomprensibile. -anche di oggetti strani, misteriosi. • de

, 494: questo loro affetto non intessuto di astruserie, come sogliono fabbricarne gli spiriti

diventate moda, specialmente tra la gente di città. = deriv. da astruso

, incomprensibile. soldani, 1-51: di letterato il dottor bozio acquisti / il

. magalotti, 4-9: così mi parla di quei cari nodi / ne'caratteri d'

astrusa la ricerca della natura delle linee di più alto grado, solo perché i

, solo perché i supposti s'accrescono di numero; e perciò è d'uopo

numero; e perciò è d'uopo di facilitarne i metodi coll'analisi, che serva

. targioni tozzetti, 12-10-189: niuna di queste gratuite ipotesi da per sé è

noi da minerva perché ci faccia lume, di regola ci serva nel nostro errar per

discendere alle cose sensibili se non per mezzo di un sillogismo. foscolo, ii-2-28:

astruse al primo sguardo, il sunto di ciò che ognuno o crede abitualmente,

sottintende. leopardi, i-322: presumi di perfezione una parte tanto più nobile,

e ore, prima a cercare, di qua e di là dai freschi confini,

prima a cercare, di qua e di là dai freschi confini, quei tanti astrusissimi

lat. abstrùsus (part. pass, di abstrudere * riporre, mettere da

. astucciàio, sm. artigiano fabbricante di astucci. astùccio, sm

astùccio, sm. piccola scatola, di fattura accurata e spesso elegante, che

spesso elegante, che serve come custodia di piccoli oggetti (gioielli, strumenti di precisione

di piccoli oggetti (gioielli, strumenti di precisione e musicali, arnesi da toeletta

, e divisa in scomparti o provvista di incavi o di passanti a cui si

divisa in scomparti o provvista di incavi o di passanti a cui si adatta l'oggetto

, giorno, i-842: l'astuccio / di pelle rilucente ornato e d'oro.

, ma il male gli ha impedito di manifestare la sua volontà. collodi,

lo sposo aveva già regalato un bello astuccio di brillanti e le parenti lontane chi un

e le parenti lontane chi un vaso di cristallo, chi un ventaglio di madreperle

vaso di cristallo, chi un ventaglio di madreperle, chi un braccialetto. oriani,

. d'annunzio, iv-1-74: empì di sigarette russe un astuccio d'oro martellato

d'acciaio. panzini, ii-185: di lì vedo che vien fuori l'astuccio delle

grani della collana ridevano come denti nella bocca di un bambino. beltramelli, i-353:

/ io vorrei possedere. / stranezza di suonarlo orizzontale / come quando è giacente

i suoi oggetti confidenti, la scatola di qualche vecchio regalo natalizio, divenuta custodia

. banti, 6-42: sempre più di rado priscilla traeva dall'astuccio il suo

, il suo lucano e le terribili epistole di gerolamo. -per simil.

specialmente perché chiuso in quel nuovo astuccio di vestito, ricordo che al primo incontro

d'ogni mia volontà fui molto freddo verso di lei. 2. dimin.

trae dalla tasca del gilè un astuccino di latta in cui v'è la statuina di

di latta in cui v'è la statuina di piombo di sant'antonio da padova.

cui v'è la statuina di piombo di sant'antonio da padova. palazzeschi, 3-258

... i prodigi e i misteri di quel tesoro che teneva tanto stretto.

. volgar. studiare * aver cura di qualche cosa, fare con diligenza qualche

veramente bello il vederlo nel cavarlo su di terra per la grande moltitudine delle radici

i monti, che gli ho ritrovato più di cento radici attaccate dintorno. domenichi [

paletn. civiltà asturiana: civiltà preneolitica di cacciatori e pescatori, attestata da materiali

): postisi a cena e splendidamente di più vivande serviti, astutamente quella menò

.], 33-8: per le nari di beemot si figurano le astute sue insidie

per le quali astutissimamente egli si sforza di cognoscere gli occulti beni del nostro cuore

pitti, 2-151: la quale forma di governo non diffidavano potere da per loro

. boine, ii-175: ricchezza accumulata di generazione in generazione astutamente, tenacemente.

.. ma nemmeno so usare astutamente di me stesso e possedermi, quanto godo quel

mi è consentito. = comp. di astuto. astutare, tr. ant

tr. ant. spegnere. tommaso di sasso, 2-52: non si può astutare

il fuoco coprendolo '), comp. di tutàre (da tutus * sicuro '

scegliere i mezzi più opportuni al raggiungimento di uno scopo (non rifuggendo da quelli

1-21: uomo astuto, e di sottile ingegno, ma crudo, e

lani, amato da'masnadieri, pieno di maliziosi pensieri, reo, e

è astutissimo in ciò che tenta di diversi vizi, secondo che si mostra.

come uomo che astutissimo era, fatta inquisizion di questa opera... se ne

santo virtuoso nelle prosperità, si sforza di riprovarlo per l'avversità. landino [plinio

astuzia riconciliano. marino, 347: di piacer ne brilla / de l'alato fanciul

l'astutissimo tiberio sommamente odiava chi mostrava di conoscer il segreto del suo cuore. melosio

morir bertoldo / per man del manigoldo / di com- mission del re: / l'

i gesuiti]. baretti, i-274: di cuore impavidissimo, d'ingegno penetrante,

: prepotente, e non libero senato / di vili astuti in lucid'ostro involti;

annunzio, iv-2-237: i presenti sorrisero, di quel sorriso astuto che hanno gli uomini

quel sorriso astuto che hanno gli uomini di campagna in conspetto di un inganno.

hanno gli uomini di campagna in conspetto di un inganno. deledda, ii-18: uomini

casa mia madre era stata in sospetto di quell'inquilina invadente: aveva orecchiato astuta,

poliziano, st., 1-30: di sua tana stordita esce ogni belva;

., 8-3 (241): giovane di maravigliosa piacevolezza, in ciascuna cosa che

malispini, 1-491: onde i ghibellini di romagna fecion lor capitano di guerra guido

i ghibellini di romagna fecion lor capitano di guerra guido conte di montefeltro, savio

fecion lor capitano di guerra guido conte di montefeltro, savio e astuto di guerra

conte di montefeltro, savio e astuto di guerra. = lat. astùtus

del gergo teatrale, con lo stesso significato di urbane (da urbs 'città '

giamboni, 2-111: astuzia, cioè scaltrimento di prudenza, col quale l'uomo viene

vol. I Pag.796 - Da ASTUZIATO a ATEISMO (70 risultati)

, 2-14: astuzia è essere scaltrito di sapere fare il male, ingegnarsi,

il male, ingegnarsi, ed assuttigliarsi di farlo. giovanni dalle celle, 4-2-11-3

volgar.], 6-18: piacerai di parlare per esempio ancora d'un altro uomo

compresa l'astuzia degli uomini dal consiglio di dio. machiavelli, 630: le

dir si suole, / che l'astuzia di dorma ogni altra avanza. grazzini,

padre cotone, non ripugnando che in rispetto di qualche altro non potesse esser serpe o

. settata, iv-78: alla grandezza di un re non conviene l'astuzia e l'

, ma la sincerità e l'eccellenza di bontà. campanella, 2-112: l'astuzia

ag- giugneva egli stesso, gli uomini di stato erano tanto corrotti, che riputavano

, più che forza, è indizio di manchevolezza di vera forza. deledda, ii-447

che forza, è indizio di manchevolezza di vera forza. deledda, ii-447: i

1-28: la serietà del suo concetto di virtù [del machiavelli] parve attenuarsi in

, prima che verso gli altri, verso di sé. 2. azione astuta

4-77: baccio valori aveva usato un'astuzia di dire separatamente a tutti i colonnelli in

, che il papa aveva in animo di dare a lui la guardia di firenze.

in animo di dare a lui la guardia di firenze. campanella, 2-301: l'

[insetti] come gli uccelli, altri di grana, altri di frutta, altri

gli uccelli, altri di grana, altri di frutta, altri d'erbe, altri

frutta, altri d'erbe, altri di carni o vive o morte, altri d'

aperta forza o con astuzie impensate vivono di rapina. berchet, conc., ii-296

ii-296: qui ha luogo una scena di galanterie, di sospiri, di oneste repulse

ha luogo una scena di galanterie, di sospiri, di oneste repulse, di

una scena di galanterie, di sospiri, di oneste repulse, di desideri, d'

, di sospiri, di oneste repulse, di desideri, d'astuzie amorose. mazzini

mazzini, ii-40: si pasceva più di piccolo raggiro e d'astuzie che non d'

mia vita qui è ridotta una continuazione di piccole astuzie, di piccoli intrighi, di

ridotta una continuazione di piccole astuzie, di piccoli intrighi, di piccoli pretesti per

di piccole astuzie, di piccoli intrighi, di piccoli pretesti per evitare la sua compagnia

, 1-252: dovetti ricorrere ad una di quelle piccole astuzie che ogni donna tiene

vi diss'io che avendo bisogno / di danari rinier, gli andré tessendovi / certe

proseguimento e compimento al già intrapreso corso di pieghevolezze e astuziole cortigianesche.

, a tradimento. fatti di cesare, 303: e per destino credeva

asùb, sf. ant. specie di meteora. m. villani,

, e tria con esso un poco di biacca e di bolo, sottile quanto più

con esso un poco di biacca e di bolo, sottile quanto più puoi al mondo

. farmac. sale doppio contenente salicilato di mercurio (con proprietà antiluetiche).

sestodecimo conqui stava a prò di quella una parte della siberia.

: anche chi prende atanasia con sugo di petacciuola molto vale. libro delle segrete

: fa'bollire nell'acqua due manipoli di atanasia, colta di fresco.

nell'acqua due manipoli di atanasia, colta di fresco. = voce dotta,

ma si tratta, assai probabilmente, di un incrocio popolare dall'originario tanacetum: cfr

, sf. serena indifferenza del saggio di fronte agli appelli del mondo e degli affetti

degli affetti (e fu l'ideale di vari filosofi greci, da democrito agli

, 135-8: elli è stata mia usanza di prendere ad atare li miseri nelle loro

200): e voi, madonna, di ciò non curate, / anzi mi

oltre a questo ne seguìo la morte di molti che per avventura, se stati

affetto da atassia. -andatura atàssica: di chi cammina in modo squilibrato.

e popolane hanno tutti l'andatura atassica di chi non ritrova il suolo al livello

consueto, e ad ogni passo teme di cadere a gambe all'ària.

: comandò che e'fusse rivestito onoratamente di drappi moreschi, e riposto in atauto

. che discende da remoti antenati, di lontanissima eredità; che ha remotissima ascendenza

, iv-1-51p: l'agitazione oscura continua di forze incoscienti, ataviche e bestiali nell'intimo

origini della vita umana, ci avvertiva di un impreciso pericolo sovrastante. gavoni,

sangue bevuto dalla terra / risorge ancor di padre in figlio / nel buon fieno

atavica schiavitù. lombari, 2-44: di comune con la specie non aveva che

. manifestazione (improvvisa e inattesa) di caratteristiche somatiche e morali che non risalgono

tempo (proprie, una volta, di generazioni lontanissime). cagna

cagna, vii-543: lunga carriera di miserie e di travagli, tollerati per

, vii-543: lunga carriera di miserie e di travagli, tollerati per naturale sentimento del

dovere, per atavismo, per eredità di laboriosa pazienza, accumulata e trasmessa per

, accumulata e trasmessa per una sequela di generazioni. gozzano, 232: fedeltà

miei sonetti [del qa ira] nulla di più, nulla di meno di

] nulla di più, nulla di meno di quello che avvenne:..

di più, nulla di meno di quello che avvenne:... le

, ma spiegate come triste atavistica eredità di sanguinosa ferocia e di espiatorie vendette.

triste atavistica eredità di sanguinosa ferocia e di espiatorie vendette. àtavo, sm

stato pietro mio atavo, con auspicio di quello ammirando cosimo,... appellato

ov'ha misteri orrendi / la religion di morte, ove aspettando / posan gli

un popolo cristiano. = comp. di ateo. ateismo, sm. assoluta

indifferenza religiosa; negazione dell'esistenza di dio; condizione spirituale

vol. I Pag.797 - Da ATEISTA a ATIMIA (75 risultati)

di chi non si pone neppure il problema

l'ateismo si è il maggior pregio di così fatti scellerati. sarpi, i-2-182:

vincenzio valentini non è in buon concetto di quelli che lo conoscono in questa città

in questa città, dove fu condannato di ateismo. pallavicino, 3-1-12: mentre

per ateismo io non intendo un'ignoranza semplice di dio, intendo una volontaria negazione della

stuzzichi a combatterlo, colla secreta speranza di dover cedere? leopardi, i-712:

accordo anche con i padri della compagnia di gesù. soffici, v-i- 91

», e che succede ai trasporti di fede infantile. pea, 7-584: era

baracca rossa, avevano messo su circolo di ateismo e di sovversivismo intemazionale. bacchelli

avevano messo su circolo di ateismo e di sovversivismo intemazionale. bacchelli, 1-ii-563:

fondamenti. marotta, 1-21: l'ateismo di mio padre, basandosi quasi esclusivamente sulle

carico, che non cerca le sottigliezze di discemere la religione. campanella, 1017

tanto necessari contra gli ateisti e calvinisti di qui. salvetti, 104: si predichi

, spergiuro / nemico dell'onor, di dio, del regno / l'eretico perverso

l'eretico perverso ed ateista / violator di vergini e di templi. 0. rucéllai

ed ateista / violator di vergini e di templi. 0. rucéllai, 28-

b. fioretti, 1-3-193: espressione di costume ateistico. papini, 8-30:

àtele, sm. zool. genere di scimmie platinine, della famiglia cebidi,

, sf. medie. incompleta distensione di un organo (specialmente dei polmoni).

ammette la finalità dei fenomeni, specie di quelli biologici (v. teleologia

). atelìa1, sf. mancanza di finalità in alcuni fenomeni biologici (di

di finalità in alcuni fenomeni biologici (di cui, cioè, non risulta lo scopo

atelìa2, sf. stor. esenzione di contributi e prestazioni concessa dagli stati greci

stati greci a individui o gruppi di individui per ragioni particolari (ad es

ragioni particolari (ad es., di sovrani e cittadini di paesi stranieri in

ad es., di sovrani e cittadini di paesi stranieri in segno di onore)

e cittadini di paesi stranieri in segno di onore). = voce dotta,

comicità grossolana e sboccata e dalla presenza di maschere fisse (come bucco, macco

, sm. plur. zool. sottoclasse di echinoidi, così chiamati perché hanno mascelle

plur. m. -ci). privo di nesso tematico: detto di forme linguistiche

. privo di nesso tematico: detto di forme linguistiche (nell'indo

direttamente alla radice, senza la mediazione di vocale o sillaba tematica (come fer-t

atenèo, sm. istituto superiore di scienze o lettere, accademia; università

... lode si era appresso di tutte le nazioni guadagnata la grecia per tanti

consiglio? gioberti, iii-82: l'ateneo di torino ebbe sempre cultori felicissimi della lingua

accademie e degli atenei gli altri scrittori di solito non si degnano che di far

altri scrittori di solito non si degnano che di far dormire. d'annunzio, v-1-49

annunzio, v-1-49: garibaldi mandò uno di voi, uno studente ventenne dell'ateneo pisano

da queste parti che hanno quattro secoli di età. = voce dotta,

voce dotta, lat. athenaeum: scuola di poesie e retorica istituita da adriano,

. * a&f) vouov 'tempio di atena '(dove avevano sede le accademie

religione; chi non ammette 1'esistenza di dio. l. casaburi,

atei quivi correte, / in mirar di qua giù l'empirea fede. segneri,

idolatri, mezz'atei, accusatori orgogliosi di quel vangelo, il qual debbono professare.

fossero la più parte atei e disprezzatori di ogni religione. pellico, ii-34:

. settembrini, 1-15: quando uscì di collegio si vestì da prete, e

dignità umana, e adorano con fedeltà di superstizione quello. fogazzaro, 1-578:

la parola ateo che a rigore si dice di chi professa scientemente la negazione di dio

dice di chi professa scientemente la negazione di dio. in questo senso, certo,

ii-131: questi benedetti greci hanno fatto di me quasi un ateo della religione moderna

parola ateo che a rigore si dice di chi professa scientemente la negazione di dio.

dice di chi professa scientemente la negazione di dio. in questo senso, certo

athèra), sf. ant. crema di farina o di legumi passati (con

sf. ant. crema di farina o di legumi passati (con acqua o latte

], i-310: la athera si fa di zea macinata sottilmente, et è una

, ma nelle proprie mense, fatta di farina, di latte e di burro.

nelle proprie mense, fatta di farina, di latte e di burro. =

, fatta di farina, di latte e di burro. = lat. tardo

fjpa (dioscoride): una specie di * pappa 'per i bambini e gli

): « facendo egli una vivanda di lenti, la quale e'chiamano ateram,

costantina, dove furono trovati caratteristici resti di oggetti di pietra (appartiene all'ultimo

dove furono trovati caratteristici resti di oggetti di pietra (appartiene all'ultimo periodo del

dell'ordine ditteri, caratterizzati da antenne di tre articoli con arista dorsale.

aterina, sf. ittiol. genere di pesci teleostei dell'ordine percomorfi, che

e anche in acqua dolce; è di piccole dimensioni (le specie atlantiche, che

piantato nel collo pare certamente una specie di scrofa, cioè una meliceride ovvero ateròmata

ateruro, sm. zool. genere di roditori della famiglia istrici, che vivono

occidentale e nell'asia equatoriale. sono di piccole dimensioni; hanno coda molto lunga

hanno coda molto lunga e dorso munito di spine rigide. = voce dotta

atestino, agg. stor. di ateste (nome romano di este)

stor. di ateste (nome romano di este). - civiltà atestina: che

, sf. filol. nell'edizione critica di un autore il rifiuto di un passo

edizione critica di un autore il rifiuto di un passo perché ritenuto spurio (oggi

perché ritenuto spurio (oggi è indicata di solito dalle parentesi quadre; anticamente dall'

a te rizzato (part. pass, di atetizzare), agg. espunto.

vol. I Pag.798 - Da ATIPIA a ATMOSFERA (84 risultati)

condizione atipica (e denota la caratteristica di non rientrare nello schema comune, senza

atlante, sm. raccolta sistematica di carte geografiche. -per estens.:

(e sempre con valore scientifico) di figure, disegni, grafici, rappresentazioni

figure, disegni, grafici, rappresentazioni di una data disciplina (atlante di storia

rappresentazioni di una data disciplina (atlante di storia naturale, di anatomia, ecc.

disciplina (atlante di storia naturale, di anatomia, ecc.).

viviani, 3-i-23: in baratto di due globi più belli e più nuovi

e più nuovi o d'un corpo di questi ultimi atlanti. algarotti, 3-

3- 357: dell'arco [di rimini]... se ne trova

. era una carta corografica dello stato di lucca. carena, ii-95: a un

. carena, ii-95: a un assortimento di mappe di qualunque natura si dà la

ii-95: a un assortimento di mappe di qualunque natura si dà la denominazione di

mappe di qualunque natura si dà la denominazione di atlante. l'uso moderno estende la

atlante. l'uso moderno estende la denominazione di atlante a ogni riunione di tavole e

la denominazione di atlante a ogni riunione di tavole e figure, annesse a un libro

e figure, annesse a un libro di storia naturale, di viaggi, ecc.

a un libro di storia naturale, di viaggi, ecc. dossi, 658:

sguardi a un atlante, che una di loro, gentil morettina di tredici anni,

che una di loro, gentil morettina di tredici anni, si tien spalancato in

,... m'era parso di avere sotto gli occhi, precise come

gli occhi, precise come le figure di un atlante anatomico, tutte le spaventevoli

a scartabellare orarii, fantasticare sui nomi di paesi, inventare itinerari strani, mi

atlante, e a pronunziare strani nomi di terre lontane, seguendo lei, col dito

lei, col dito, l'indice di lui sul pastello sfumato d'isole e paesi

sul pastello sfumato d'isole e paesi pareva di promettersi sapori nuovi, di cui il

paesi pareva di promettersi sapori nuovi, di cui il mondo fosse un tesoro.

che a lei s'appoggia: manca di spina, cioè di quella punta che hanno

appoggia: manca di spina, cioè di quella punta che hanno le altre vertebre.

dei capelli che spunta sotto il dente di atlante e ci faceva vedere le stelle

3. archit. figura maschile in funzione di sostegno architettonico (a distinguerla da «

): adottato a designare la raccolta di carte geografiche da gerardo mercatore (gherard

quale atlante è cinto il capo assiduamente di nuvile oscure, ed è percosso dal vento

, siccome abila e calpe nello stretto di gibilterra ne restaron dette * colonne d'

, il quale succedette ad atlante, stanco di più sostenere sopra i suoi òmeri il

questa mia fatica veramente atlantica a segno di poter predire i siti [dei pianeti

-codice atlantico: la maggiore raccolta autografa di leonardo da vinci. atlàntico2, agg

leopardi, 32-63: coverte / fien di stragi l'europa e l'altra riva

/ dell'atlantico mar, fresca nutrice / di pura civiltà. -patto atlantico:

civiltà. -patto atlantico: patto di reciproca assistenza politica, economica e militare

e militare stipulato fra dodici stati al di qua e al di là dell'oceano atlantico

dodici stati al di qua e al di là dell'oceano atlantico (il 4

: se si daranno commesse per conto di qualche stato del patto atlantico...

favolosa, che i greci immaginarono al di là dello stretto di gibilterra, nell'

greci immaginarono al di là dello stretto di gibilterra, nell'oceano atlantico (inabissata

nell'oceano atlantico (inabissata nello spazio di un giorno e una notte in seguito

un dì beata / d'eterne mèssi e di mortali al- trice. / ma indarno

tutto un gran popolo indiscreto che pretese di venire a conquistare l'europa; allora la

simìl vago, trabocca / in gran febricitar di male acuto. s. maffei,

volanti, ed incombente / corpo atterrar di poderoso atleta. nievo, 138:

la modestia del vestire affatto contadinesco moderava di molto l'imponenza di quell'aspetto.

affatto contadinesco moderava di molto l'imponenza di quell'aspetto. pascoli, 671: e

sollevano con disinvoltura d'atleti quel trofeo di falso peso. palazzeschi, 3-277: non

traverso, dal torace e le braccia di atleta. comisso, 12-223: aveva da

passati i vent'anni, una testa di ragazzo su di un corpo di atleta.

vent'anni, una testa di ragazzo su di un corpo di atleta. malaparte,

una testa di ragazzo su di un corpo di atleta. malaparte, 10-25: in

sull'erba si riposava prima della gara di salto in lungo. visibilmente compiaciuto,

gli occhi semichiusi e sorrideva a fior di labbro. 2. uomo robusto

2. uomo robusto, dotato di forza eccezionale. giusti, iii-20:

mi sono rimpannucciato, ho rimesso un po'di cresta, e nelle file ci sto

pulci, 27-134: perché tu se'di dio nel mondo atleta. =

lat. cristiano significò 'martire, campione di cristo; santo'(s. ambrogio:

. atlètica, sf. insieme di esercizi sportivi a carattere agonistico (che

gran diligenza in istruire i fanciulli, parte di loro gli avvezza all'abitudine atletica.

segneri, ii-49: forse per privar voi di una sanità benché atletica, deve dio

donne... si appoggiava alla spalla di un uomo atletico, vestito di velluto

spalla di un uomo atletico, vestito di velluto e di volto assai caratteristico. giacosa

uomo atletico, vestito di velluto e di volto assai caratteristico. giacosa, 42

, li-m: le stesse frequenti occasioni di codeste gare atletiche che favorivano i sacrifici

i sacrifici bacchici avevan fatto alla lunga di esso un altrettanto invincibile bevitore di vini

lunga di esso un altrettanto invincibile bevitore di vini e di liquori. malaparte,

un altrettanto invincibile bevitore di vini e di liquori. malaparte, 10-19: su

atmòlisi, sf. chim. processo di separazione di due o più gas,

sf. chim. processo di separazione di due o più gas, basato sulla diversa

più gas, basato sulla diversa velocità di diffusione attraverso pareti porose. = voce

terra] porre il termine all'atmosfera di ciascun pianeta. vallisneri, iii-374:

dove giungono i vapori e le esalazioni di questa bassa terra. muratori, 3-56:

cielo, e un non so che di elastico ed amoroso nell'atmosfera. mossotti

muri odoravano e impregnavano l'atmosfera tranquilla di profumi. pavese, i-138: nanni

, i-138: nanni lo scrutava sempre di sottecchi [il reverendo], fiatando

produce una certa tenue gravezza o dolore di capo. leopardi, i-1184: fuor de'

, iv-2-436: non mi sfuggiva una specie di sforzo ch'egli faceva come per uscire

bandiere. 3. figur. complesso di rapporti (con l'ambiente naturale e

è stato chiuso ermeticamente in un'atmosfera di beata melensaggine pur troppo sente d'aver

vol. I Pag.799 - Da ATMOSFERICO a ATOMO (68 risultati)

una delle voci del linguaggio fisico, di cui oggi si abusa a significare cose morali

a significare cose morali: « atmosfera di odi, di vizi; vivere in una

morali: « atmosfera di odi, di vizi; vivere in una serena atmosfera »

2- 66: era un incrociarsi continuo di sguardi espressivi in un'atmosfera satura d'

6-120: c'intrattenemmo alquanto a chiacchierare di cose da nulla; in realtà per

atmosfera cieca e sorda le poche pattuglie di ronda inciampavano a volte in qualche morto

dalla nonna, dalle zie, dalle serve di casa e sempre avvolto in una calda

e sempre avvolto in una calda atmosfera di affettività e di tenerezza femminili. jovine

in una calda atmosfera di affettività e di tenerezza femminili. jovine, 2-170:

anni giovanili, con qualche cosa forse di meno chiaro ma di più ingenuo e tempestoso

qualche cosa forse di meno chiaro ma di più ingenuo e tempestoso. moravia,

con un'amara compiacenza all'atmosfera desolante di quel luogo. 4. nella critica

: in gentile [bellini] le ricerche di colore sono soprattutto di atmosfera e di

] le ricerche di colore sono soprattutto di atmosfera e di luce. -nella

di colore sono soprattutto di atmosfera e di luce. -nella critica letteraria,

-nella critica letteraria, suggestione propria di un modo di rappresentazione sfumato, allusivo

letteraria, suggestione propria di un modo di rappresentazione sfumato, allusivo, che molti

è il proprio dell'arte. circonfonderla di atmosfere che destano stupore nello spirito è

stupore nello spirito è la definizione stessa di arte e poesia. 5

5. scient. massa sferoidale formata di gas e vapori che avvolge ciascuno dei

). 6. fis. unità di misura della pressione atmosferica (registrata dal

(registrata dal barometro); unità di misura della tensione del gas e dei

ha reso dei servizi, è un fiore di cortesia, non potete che dime un

cortesia, non potete che dime un monte di bene; ma che farci? sfonda

la sua compagnia corrisponde regolarmente alla pressione di trecento atmosfere. ojetti, ii-5 72

n'è, ma che aveva paura di far scoppiare la macchina... gli

. atòllo, sm. isola di origine corallina (costituita dall'accumularsi e

tempo dei gusci calcarei abbandonati da colonie di polipi madreporici), a forma di

di polipi madreporici), a forma di anello, che racchiude nel centro una

che è proprio dell'atomo o della fissione di esso. pecchi, 6-73:

stoccolma era anche allora un importante centro di studi atomici. 2. suddiviso

sf.): fondata sui processi di disintegrazione del nucleo dell'uranio; esplodendo

noi la chiamiam silenzio / ed assenza di suoni, / come è silenzio pei minori

nucleari. buzzati, 4-530: qualcosa di spaventoso doveva essere accaduto in qualche parte

terra, e ora stava precipitando su di roma. la guerra? l'invasione?

guerra? l'invasione? il preannuncio di un attacco atomico? 4.

atomico? 4. figur. di qualità meravigliosa (in senso enfatico e

dottrina che considera tutta la realtà formata di atomi; teoria dell'infinita frammentarietà.

elementi, uniformandosi in ciò all'opinione di democrito e d'altri antichi atomisti.

atomisticamente, si pone una quantità indefinita di distinti. atomìstico, agg. (

., 1-3-27: se gl'iddii sono di fuoco, come dice eraclito, o

come dice eraclito, o se sono di numeri, come dice pitagora, o

come dice pitagora, o se sono di atomi, come dice epicuro. savonarola,

dicevano che questo mondo era stato fatto di atomi, idest di quelli minimi corpicini che

era stato fatto di atomi, idest di quelli minimi corpicini che volano per l'

evidentissimo argomento il veder noi un peso di milioni di libbre sostenuto da canapi grossissimi

argomento il veder noi un peso di milioni di libbre sostenuto da canapi grossissimi, cedere

e sollevare dall'assalto degl'innumerabili atomi di acqua, li quali, o spinti dall'

per lo vacuo infinito, vennero molti di loro per infiniti modi insieme a congiungersi.

sociale e parificare gli uomini a dispetto di natura, sostituendo il caos degli atomi

, e li credo tutti animali: invasione di atomi estranei che o dilatano o contraggono

. 2. frammento minutissimo, particella di polvere; corpuscolo. -in particolare:

come voglion questi naturali, è fatta di certi corpicelli minuti e leggieri, che

] sempre quanto può, augumentandosi e di un luogo in un altro raddoppiandosi,

e de la veglia / un atomo di polve. idem, 11-88: a voi

brilla dall'indole / nativa un proprio di rai sorriso. aleardi, 1-405:

bruno firmamento / comincia un tremolìo / di punti d'oro, d'atomi d'argento

, / oh, d'un pianto di stelle lo inondi / quest'atomo opaco del

d'annunzio, iv-2-748: una umidità di viola, entro di cui natavano gli

iv-2-748: una umidità di viola, entro di cui natavano gli ultimi atomi dell'oro

vivifica [la pioggia] ogni atomo di terra e d'aria con la sua fresca

inganni, / stimando un mondo ogni atomo di vano. segneri, iii-3-83: questo

né anco un minimo atomo della gloria di aver fatta nascer così bella amicizia. lami

, 2-5: chi ha qualche atomo di giudizio... non prende a criticare

goldoni, vi-525: ma a costo di penare, soffrire e fremere, / non

non hanno per lo più un atomo di mente poetica, né grande abbondanza di

di mente poetica, né grande abbondanza di retta logica. lambruschini, 1-156: tutte

posso esprimerti quegli atomi, quelle percezioni di sensazioni ineffabili che provo in queste reminiscenze

vol. I Pag.800 - Da ATONALE a ATREPLICE (79 risultati)

/ e in sé serrino ogni atomo di vita. papini, 8-271: chiedo e

una piccola fede sicura, un atomo di verità! e. cecchi, 6-45:

cecchi, 6-45: la distruzione dell'atomo di proprietà ha scatenato forze sociali paragonabili alle

forze fisiche scatenate dalla distruzione dell'atomo di materia. 4. locuz.

4. locuz. avverb. di un atomo: un poco. nievo

5. chim. la più piccola quantità di un elemento che partecipa alle reazioni chimiche

formato da un nucleo pesante, costituito di un certo numero di cariche elettriche positive

nucleo pesante, costituito di un certo numero di cariche elettriche positive (protoni),

intorno al quale si muove eguale numero di cariche elettriche negative (elettroni).

atomo può perdere o acquistare elettroni caricandosi di elettricità positiva o negativa, che determina

del tempo (corrispondente a una frazione di secondo). trattati antichi [crusca

-atomuzzo. caro, i-137: una di quelle tele d'aragni ben ben sottili,

atonia, sf. ling. mancanza di accento (o tono).

perdita o mancanza parziale) a causa di particolari condizioni morbose. a.

, 4-1-140: par verisimile che le cagioni di tale flatulenza sieno in parte anco nei

situazione anche peggiore, purché lo stato di atonia di tutte le parti del corpo

anche peggiore, purché lo stato di atonia di tutte le parti del corpo non abbia

cuore. poi, un improvviso rilassarsi di tutte le fibre, un'atonia, una

a quella che sorprende i giovanetti sul punto di passare dalla puerizia all'adolescenza; atonìa

dalla puerizia all'adolescenza; atonìa feconda di nuova vita, piena d'operosità nella sua

in quella vita, oserei dire, di foglia morta. oriani, iii-58: l'

morta. oriani, iii-58: l'atonia di roma, la fiacchezza delle provincie pontificie

delle provincie pontificie riconquistate da un pugno di sgherri fra l'indifferenza di tutte le

da un pugno di sgherri fra l'indifferenza di tutte le altre...,

panzini, iii-770: passa nell'atonia di via s. margherita, una schiera di

di via s. margherita, una schiera di scolari. pirandello, 5-44: col

contratta e sulla guancia destra il solco di una lacrima. boine, ii-100: un'

degli occhi, con quella tipica sporgenza di famiglia, paiono ancor più gonfi e le

'non teso, rilasciato, privo di energia '; non accentato.

es., le pollinosi, certe forme di asma bronchiale e di orticaria) trasmissibile

, certe forme di asma bronchiale e di orticaria) trasmissibile da un individuo all'

da un individuo all'altro mediante inoculazione di siero, benché non produca nel sangue

atorio dall'amore. idem, ii-341: di questa impresa non posso venire a capo

plur. m. -ci). privo di effetto tossico. =

, sf. medie. ant. bile di colore nero (alterata nel suo colore

malattia questa [l'amore] e di mente e di corpo; siccome autori gravissimi

l'amore] e di mente e di corpo; siccome autori gravissimi il videro,

g. a. papini, 28: di questo [pianeta] è propria la

[pianeta] è propria la bile di color nero, detta atrabile. baretti,

canile. idem, ii-39: invece di rodersi il cuore pensando sempre alle disgrazie

... e leggere le meditazioni di seneca. questo gl'insegnerebbe a far

, i-431: il vecchio latinista infuriò di atra bile per questa nuova e pacifica conquista

il greco p. exayxoxfa (comp. di p. éxa <; 'nero '

, atrabilare), agg. proprio di chi è affetto da atrabile. -del carattere

ostile, e pigliano occasione da tutto di entrare in lizza con chicchessia...

1-286: ho in mente il ritratto di un vecchio scettico, intelligente, atrabiliare,

capitani e dei maggiori era un sogghigno di malati atrabiliari. gozzano, 493

. 2. sm. chi soffre di atrabile. -al figur. persona intollerante

atràgene, sf. bot. genere di piante dicotili, della famiglia ranuncolacee

, della famiglia ranuncolacee, oggi di solito com preso nel genere

. cocchi, 8-65: la medesima polvere di galla in dose di quarantotto grani produsse

la medesima polvere di galla in dose di quarantotto grani produsse la tintura atramentaria.

. bianchini [tommaseo]: nel collo di essa è scritto con atramento,

ferruginose,... si tingono di più forte o di più debole atramento,

.. si tingono di più forte o di più debole atramento, se a loro

a loro si aggiunga qualche sostanza vegetabile di sugo austero o astringente, come massimamente è

con fusto alato, foglie fornite di lunghe spine gialle, fiori rosei (è

benché il medesimo si può dire di tutte l'erbe spinose. =

. < 4xpaxxux£ <; 'specie di erba spinosa '. atrépice v.

chenopodiacee) che comprende parecchie varietà, di cui la più nota è il bietolone

o spinacione (atriplex hortensis), di impiego alimentare: alta più di un

, di impiego alimentare: alta più di un metro, con foglie alterne,

con foglie alterne, glauche, provvista di picciolo, con fiori biancastri o verdastri

decozione: recipe seme d'atrepici e seme di cicuta e baccarà. palladio volgar.

baccarà. palladio volgar., 5-5: di questo mese [aprile] si semina

ferro ricidere, e così non cessa giammai di rimettere. crescenzi volgar., 6-4

: l'atrebice si semina nel mese di febbraio e di marzo e d'aprile,

si semina nel mese di febbraio e di marzo e d'aprile, e tutti altri

l'atriplice non si semina negli orti di toscana, come che in lombardia si semini

d'aprile. chiamasi in alcuni luoghi di questi paesi « trepese », in alcuni

che fa questa, peroché in spazio di quindici over venti giorni si semina e

fiele, e pallidezza, e difficoltà di smaltire il cibo. biasimollo ancora dicendo che

sola radice calante al basso, piena di barbicole che si dilatano nel terreno.

nel terreno... produce le foglie di fattezze larghe appresso al fusto, et

fusto, et appuntate in cima a modo di saetta, grasse, piene d'umore

, grasse, piene d'umore, di colore più presto giallo che verde.

con due o tre ramicelli all'altezza di tre o quattro gomiti, su per

simili a quelli del nasturzio, ma di forma assai maggiore. dura buono per

= lat. atriplex -icis (di genere neutro, ma usato anche al

vol. I Pag.801 - Da ATREPSIA a ATROCEMENTE (55 risultati)

(di probabile origine mediterranea). cfr. plinio

panzini, ii-618: la scienza ha trovato di quei nomi nuovi di cui lei

ha trovato di quei nomi nuovi di cui lei parlava poco fa al caffè:

atresìa, sf. medie. occlusione congenita di un canale o di un orifìzio

occlusione congenita di un canale o di un orifìzio organico. = voce

d'ingresso, ampio e sontuoso, di palazzi, ville signorili, grandi alberghi,

grandi alberghi, teatri, e anche di stazioni, scuole, uffici (dove,

uffici (dove, rispondendo a esigenze di funzionalità, spesso perde il carattere monumentale

atri de'gran palagi con tonda testuggine di pietra coperti. palladio, 2-4: dice

vitruvio nel vi libro che cinque sorti di atrii erano appresso gli antichi, cioè

appresso gli antichi, cioè toscano, di quattro colonne, corinthio, te- stugginato

vi concorrono a udir predicare la legge di cristo, che non vi posson capire

fucine stridenti, / dai solchi bagnati di servo sudor, / un volgo disperso repente

accallato hai l'uscio, / sempre, di casa, e la gallina becca /

d'annunzio, iv-i-ioi: ti ricordi di quel frate che ci venne ad aprire quando

fondo al poco cortile, due archetti disuguali di luce, sorretti da pilastri di pietra

disuguali di luce, sorretti da pilastri di pietra, potevano dare l'idea dell'atrio

, potevano dare l'idea dell'atrio di una reggia per giuochi da ragazzi. slataper

trasformati col tempo in magazzini e botteghe di artigiani. moravia, v-52: dall'ingresso

: cavità che certe foglie presentano al di sopra dell'apertura stomatica. 6.

. zona intermedia tra un cono vulcanico di nuova, formazione e l'orlo del vecchio

matre, / valse alle guance nette di rugiada, / che, lacrimando,

in queste sorti avverse, atre / di più figli di te mi chiamo matre.

avverse, atre / di più figli di te mi chiamo matre. tasso, 925

. idem, 4-7: in guisa di voragine profonda / s'apre la bocca d'

265: tutto lacero il corpo / di profonde ferite e d'atro sangue / tutto

macchiato. idem, 5-22: fonticel di bell'ombre algente ed atro, /

ombre algente ed atro, / inghirlandato di fiorita treccia, / qui dal sol si

volto, d'atro sangue / asperso e di sudore, e co'capegli / stracciati

il vincitor flutto, e la pregna / di mortifero foco atra procella. arici,

13: sulla torre / l'atro di morte sventolò vessillo. leopardi, 7-83:

naufrago uscendo, / l'atro polo di vaga iri dipinse. idem, 9-72:

funesta / l'alta magion che fu magion di dio. parini, xviii-280: l'

, 1 * 5-1-281: s'è doluta di me ch'io non l'abbia scritto

non l'abbia scritto in un caso di tanto momento, e tanto atroce, quale

fèro, / già tinta in viso di pallor di morte. marino, 6-142:

, / già tinta in viso di pallor di morte. marino, 6-142: bagnato

està l'atroce arsura / accresceano quaggiù di sirio i rai. pellico, ii-134:

carducci, 193: è grido atroce di calcata plebe / che sorge contro la

non puoi sapere quello che ci sia di ebbrezza, di rabbiosa voluttà nell'imporsi

sapere quello che ci sia di ebbrezza, di rabbiosa voluttà nell'imporsi un'atroce tortura

: un desiderio atroce l'invase, di rivederla, di parlarle. idem,

desiderio atroce l'invase, di rivederla, di parlarle. idem, iv-1-260: un

: un dolore atroce, enorme, fatto di mille punture l'una dall'altra distinte

la cappella era un ragazzo che soffriva di una delusione atroce, sulla quale piovevano

disse che tu eri destinata alle nozze di un'atroce bestia. sarpi, viii-170:

atroce è quella che è più grave e di maggiore ingiuria, più ereticale quella donde

più ereticale quella donde nasce maggior suspicione di eresia, se ben in sé fosse

, 569: crude ed atroci descrizioni di battaglie e di morti. alfieri, 1-243

crude ed atroci descrizioni di battaglie e di morti. alfieri, 1-243: notte!

. soffici, v-1-585: ho dentro di me una quantità d'atroci immagini di famiglia

dentro di me una quantità d'atroci immagini di famiglia. viani, 14-406: in

fantastiche, si dovettero raccomandare gli uomini di questi climi atroci, maledetti. montale

formazione analoga a feróx -ócis): di uso piuttosto letterario. cfr. festo

, 3-2-213: ottaviano, veggendo l'armata di pompeo ordinata, comandò al detto agrippa

vol. I Pag.802 - Da ATROCIA a ATTACCAMENTO (17 risultati)

se non fosse tempo al fine di lasciar da parte certe civetterie che..

.. straziano atrocemente l'anima di chi la ha amata o la

pur forte. = comp. di atroce. atrócia, sf.

, e dipoi dalle vive voci di quelli che la avevano sopportata,

, le anticamere del palazzo rigurgitano di guardie nobili, di svizzeri, di sen

palazzo rigurgitano di guardie nobili, di svizzeri, di sen tinelle

rigurgitano di guardie nobili, di svizzeri, di sen tinelle. d'annunzio

occhi [del cavallo] iniettati di sangue e dilatati avevano ora l'atrocità di

di sangue e dilatati avevano ora l'atrocità di quelli d'una fiera. idem

.. non si sarebbe aspettato di trovare nelle pagine seguenti chi sa

chi sa che terribile cronaca, che atrocità di particolari? papini, 30-68:

redi, 16-ix-119: una piccola febbre di due mesi, e una emaciazione,

mesi, e una emaciazione, che di giorno in giorno va pigliando piede,

cocchi, 5-1-126: in un principio di tabe o d'atrofia... quel

o d'atrofia... quel metodo di tralasciare i caldi rimedi e tenersi a'

.. non solo è ragionevole ma di ogni altro finor conosciuto migliore.

da < £- privat. e dal tema di rpécpco * nutro '. cfr.