abatino (abbatino), sm. diminutivo di abate (v.): di
di abate (v.): di solito detto con tono ironico e spregiativo
solito detto con tono ironico e spregiativo di prete che conduce vita mondana.
signor napoleone orsino, chiamato lo abatino di farfa, benché già dal papa ne
.., prestava quanto più poteva di fuori ogni aiuto e soccorso a'fiorentini.
, e impotente: abbatino alla francese di ottantanni fa. nievo, 35:
, 35: l'era un bel pretone di montagna poco amico degli abatini d'allora
giovani ve n'avea taluno che in fatto di opinioni arrischiate si lasciava forse addietro tutti
abatino elegante, galante e petulante è di prammatica nell'abbigliatoio della bella signora.
, i-912: una figura smilza e pallida di abatino patrizio. faldella, iii-61:
voi debba essere ripreso da un abatino di corte. viani, 14- 477
14- 477: del « prete di sinistro », stirpe di navigatori dell'oceano
del « prete di sinistro », stirpe di navigatori dell'oceano, ne volevano fare
. comisso, 7-222: una moltitudine di abatini che da mattina a sera componevano
baretti, i-231: mi viene scritto di costà che il padre appiano buonafede abbia
sventurato aristarco, che ha avuto la disgrazia di non approvare in tutto e per tutto
che non dice. idem, 8-50: di questi altri, i più dicono che
: fu pallaio, sensale, attor di lite, / stette bargello, ed abbacò
lite, / stette bargello, ed abbacò di zeri. l. bellini, 5-1-155
malmantile, 773: dice che abbacò di zeri, perché veramente ei fu un
popolo toscano modifica in ambacare con senso di fantasticare. idem, 1639: abbacare
, 1-253: una bella volta decisero di volersi sincerare di come stavan le cose,
una bella volta decisero di volersi sincerare di come stavan le cose, e subito si
a quel modo: per abbaccare i rigori di un inverno dover sottostare a regolare la
inverno dover sottostare a regolare la vita di giorno in giorno. idem,
viani, 19-379: con la statura di sansone abbaccò il parco, i prati,
abbaccava il carnaio, con il ribrezzo di chi passa sulle escrementa insanguinate.
sulle escrementa insanguinate. = voce di area toscana ed emiliana da radicare (
bisogna essergli addosso prontamente con un mazzo di frasche, quasi abbacchiandogli acciò non si
, 6-14: che cento almeno prende di coloro. / con la sua rete non
: appisolarsi. = comp. di bacchiare (v.), che è
il buon benefattore non ebbe la consolazione di bacchiarle. [ediz. 1827 (50
. il buon benefattore non ebbe la consolazione di abbacchiarle] ». abbacchiaro
abbacchiaro, sm. dial. venditore di abbacchi; macellaio. anche in senso
abbacchiato (part. pass, di abbacchiare), agg. bacchiato.
i mulattieri venuti con le mule cariche di concime da depositare a mucchi su la
ulive, flagellando gli alberi per risparmio di cure e di tempo; sì che il
gli alberi per risparmio di cure e di tempo; sì che il danno dell'
dove talvolta facevano capolino due abbacchi color di crema e di rosa. viani, 14-296
capolino due abbacchi color di crema e di rosa. viani, 14-296: quel che
che frigge in padella è gatto invece di abbacchio. moretti, 32-120: tutti
da vendere; ed invece si trattava di castrato. comisso, 20-213: questi romani
stati, oggi come ieri, soltanto mercanti di pecorino, macellai di abbacchio e strozzinatori
, soltanto mercanti di pecorino, macellai di abbacchio e strozzinatori di chi passa per
pecorino, macellai di abbacchio e strozzinatori di chi passa per la loro città.
mattina. sinisgalli, 6-113: il romano di roma è nato per vendere abbacchi,
, 165: non faria la ragione / di quante stringhe al giorno ha il suo
buono abbachista, cioè sappia far bene di conto. segneri, iv-456: ma se
aritmetica]... e nel giro di un mese fui più dotto abachista d'
. bencivenni [crusca]: e di qui nasce il totale abbacinamento degli occhi
abbacinante (part. pres. di abbacinare), agg. che abbacina
guardava per istanti anche il giardino coperto di neve abbacinante al sole. d'annunzio
feroce,... fra le pozze di calce abbacinanti. negri, 1-611:
striscia lungo le bionde e abbacinanti montagne di marmo. viani, 10-341: una
. una luce rossa e oro piovve di lassù, aprendo un grande ventaglio abbacinante
pavese, 3-33: tu sei figliolo di una luce abbacinante ma crudele, e dovrai
, e dovrai vivere in un mondo di ombra. abbacinare, tr.
raggi del sole), antica forma di supplizio. - anche rifl.
degli occhi, e poi in sulla isola di monte cristo [messer rinieri buondelmonti]
vigne. boccaccio, 3-3-129: diliberò di non farlo morire: ma fattolo abbacinare,
frescobaldi, 1-134: in questa terra di gazzera fu abbacinato sansone, e quindi
sul monte. bonciani, iii-3-73: di agra riprensione giudicava degno democrito, che
tu mesci ai detti; / e di gentile aculeo / altrui pungi e diletti.
offesa, un fremito che diviene un aculeo di voluttà, un risveglio dei sensi sino
. de marchi, 273: sforzandosi di mostrarsi educato e gentile in mezzo agli aculei
: una vita ridotta ad un aculeo di libidine. = voce dotta,
, dal lat. aculèus (dimin. di acùs 4 ago '): 4
maggior monti. marchetti, 2-221: sinché di cono in un oscuro acume / vadano
3. figur. intensità, vivezza (di una sensazione, di un sentimento,
, vivezza (di una sensazione, di un sentimento, dello sguardo).
, e 'l grande lume, / di lor cagion m'accesero un disio / mai
accesero un disio / mai non sentito di cotanto acume. idem, par.,
nostri vicini. pirandello, 6-632: cercai di smorzare l'acume dello sguardo.
. 4. figur. capacità di penetrazione (con l'occhio, con
ha grande similitudine e conformità questo modo di stile con l'epigramma quanto all'acume
leonardo, 2-409: tutte le membra di qualunche animale sien corrispondenti alla sua età
l'acume e studio loro, che di persuaderci quel che ci espongono. manzoni,
, 36 (625:) uno di que'discorsi che non si fanno agli uomini
, 1-107: era un omaccione grande, di coltura mediocre, ma d'acume molto
. nievo, 496: l'indole di lui si scopriva intieramente colle sue buone doti
sua bravura è quella... di nascondere l'acume e fin la malizia del
borgese, 5-225: quest'aroma di sale... m'acumina le
che aveva acuminata pazientemente in quelle settimane di silenzio. = voce dotta,
acuminato (part. pass, di acuminare), agg. aguzzo,
gli danno il capo acuminato a guisa di cono. tommaseo - rigutini, 183
depressi, calvi o lanuti, coperti di cicatrici o di escrescenze. panzini, i-714
o lanuti, coperti di cicatrici o di escrescenze. panzini, i-714: attesi
passi: le selci acuminate sono punte di coltelli ai piedi stanchissimi. papini,
vostri strumenti? viani, 19-397mandibole armate di denti acuminati come i cani. tozzi
i levrieri si ponevano a giacere presso di noi,... con gli occhi
il treno eruttava una nuvola celeste corrusca di faville. un fischio gelido acuminato e
elementare (prodotta da disturbi dell'organo di senso periferico dell'udito) di una corrente
organo di senso periferico dell'udito) di una corrente gal vanica fatta
acùstica, sf. scienza dei suoni, di cui studia le proprietà, il
abbia un fenomeno più curioso e più singolare di quello della risonanza de'corpi sonori.
2. sonorità; proprietà sonore di un ambiente. moretti, i-421:
ambiente. moretti, i-421: studioso di medicina come di musica...
moretti, i-421: studioso di medicina come di musica..., dei
costanza del diagramma acustico, questa specie di automatismo viscerale e gutturale esiste anche nelle
buonanni, i-723: se una goccia di rugiada concorresse a formarla [la perla
cui possa far le sue vendette, che di riconoscerli da una causa, con la
berretto. panzini, iii-357: mi pregò di ammirare acutamente un quadro che era di
di ammirare acutamente un quadro che era di fronte. bontempelli, 1-390: per
, 6-366: il vino odorava acutamente di rose. palazzeschi, 4-18: fra i
ero distrutto. = comp. di acuto1. acutàngolo, agg. e
. bontempelli, 2-265: qualche cava di marmo che si scorge lontana, è
. cavalcanti, 2-5: e molti di quegli [animali]... vinconci
]... vinconci d'acutezza di vedere, di sottigliezza d'udire. varchi
. vinconci d'acutezza di vedere, di sottigliezza d'udire. varchi, v-152:
si riducono in gran parte al tremore di qualche corpo che urtando nell'aria l'
sali. svevo, 5-112: si meravigliò di nuovo dell'acutezza della sua vista.
tacutezza del sorriso formidabile come il baleno di un'arme a doppio taglio. e.
. sollecitazione intensa, viva, aspra (di dolore, di godimento).
viva, aspra (di dolore, di godimento). d'annunzio, iv-1-213
cosi ch'io ero stupita dell'acutezza di quel soffrire. idem, iv-1-393:
ha nella sua natura questa orribile facoltà di godere con maggiore acutezza quando è consapevole
godere con maggiore acutezza quando è consapevole di nuocere alla creatura da cui prende il
182: molti che son dotati negli studi di finissimo acume, non hanno nel commercio
alternavano [nel volto], una di assenza totale, una di acutezza ironica,
], una di assenza totale, una di acutezza ironica, 143 —
misero a costruire macchine arrivarono all'invenzione di quel capolavoro di acutezza che è la vite
macchine arrivarono all'invenzione di quel capolavoro di acutezza che è la vite di archimede
quel capolavoro di acutezza che è la vite di archimede. 5. arguzia
portan seco un poco, non dirò di difficultà, ma d'acutezza recondita,
in divinità. leopardi, ii-x044: esempio di acutezza e di filosofia de'rettorici.
, ii-x044: esempio di acutezza e di filosofia de'rettorici. tommaseo [s.
dilettano in acutezze, intendendo non tanto di motti o delle sentenze minute, quanto
, ma che ha acutizzata la mia voglia di rivederti. 2. intr.
divenire più acuto, più violento (di un male, di un dolore).
, più violento (di un male, di un dolore). = deriv
punta; aguzzo, pungente; sottile di taglio. latini, i-2330:
. la saetta aguta / che move di piacere / lo punge, e fa volere
spada lucida e aguta, / tal che di qua dal rio mi fe'paura.
cominciarono [que'dentro] a caricare di pietre, e di pali aguti e di
] a caricare di pietre, e di pali aguti e di legname i loro
di pietre, e di pali aguti e di legname i loro assalitori. arrighetto,
e pungente, e l'altra gli pareva di piombo, senza alcuna punta. idem
, la rosa sei. / or di sì bella rosa, / già che serbo
arnesi consistevano in un semplice succhiel- letto di acutissima e forte punta; con esso facevo
ne tagliò l'estrema / lingua, e di sotto al mento uscì la punta.
, aspri d'agute / punte e di ferrei dicchi. manzoni, 299: altre
intorno / sovrastanmi ancora; altre, di neve / da sommo ad imo biancheggianti,
; doloroso, violento, intenso (di un sentimento, di un'affezione dell'
, intenso (di un sentimento, di un'affezione dell'anima).
. mattioli, 1-31: il seme di tutti [i cardamomi] agevolmente si
amplificar questo nostro essere abbiam tanta voglia di regni, di possessioni, d'onori
nostro essere abbiam tanta voglia di regni, di possessioni, d'onori, di generare
, di possessioni, d'onori, di generare. marino, 550: così la
vi sono molte spezie d'acidi e di agri più o meno puri, più o
. collodi, 176: l'acqua sapeva di un odore così acuto di pesce fritto
acqua sapeva di un odore così acuto di pesce fritto, che... pareva
parola, ogni sorriso, ogni inflessione di voce di lei, nell'ultimo colloquio
ogni sorriso, ogni inflessione di voce di lei, nell'ultimo colloquio che avevano
gli tornava alla mente con acute punture di dispetto, di gelosia, ed anche d'
mente con acute punture di dispetto, di gelosia, ed anche d'amore.
desiderio acuto, intenso, ardente, di rivederlo! deledda, ii-82: un acuto
deledda, ii-82: un acuto odore di miele bollente profumava la cucina tranquilla.
ojetti, ii-117: un parato in raso di cotone color verde pisello, acuto quanto
odore sulfureo si mesce a quello acuto di muschio. soffici, ii-204: ancora
: ancora risento l'odore umidiccio, acuto di quei funghi e di quel bosco autunnale
umidiccio, acuto di quei funghi e di quel bosco autunnale. saba, 367:
. idem, i-622: soffriva crisi di gelosia acutissime, strillava, prendeva furie,
valeri, 1-69: quell'acuto desiderio di morire / che mi dissanguò d'un sùbito
piovene, 3-107: so che l'esame di coscienza, la confessione, anche il
noi stessi, un modo più cieco di amarci. 3. figur. pronto
, i-383: l'uso vero e proprio di lei [la geometria] si è
trica e che i suoi microscopi guarniti fossero di vetri di pupille più acute per ispiare
che i suoi microscopi guarniti fossero di vetri di pupille più acute per ispiare le mete
gli occhi avevano] un'espressione acuta di invidia e di gelosia. d'annunzio,
] un'espressione acuta di invidia e di gelosia. d'annunzio, iv-2-600:
papini, 28-46: l'olivastro pronipote di abr mo mi fissò con tutta l'acuta
l'acuto / sguardo figgeva, parlò di prigione. e. cecchi, 1-106:
4. figur. sottile, perspicace, di intelligenza penetrante e pronta; ingegnoso,
g. villani, 11-20: piccolo fu di persona..., savio in
della persona era e d'aguto ingegno e di profonda scienza. idem, i-218:
marsilio ficino, 2-35: gli uomini eziandio di ingegno tardo, amando diventano molto acuti
: tutte queste cose sarian vane e di poco momento, se le sentenzie espresse
, 564: un valoroso uomo e dotato di acutissimo ingegno e di profonda scienza.
uomo e dotato di acutissimo ingegno e di profonda scienza. boccalini, ii-19: gli
, sottilissimi e acutissimi artefici non meno di orologi che di prestantissime repubbliche, quelle
acutissimi artefici non meno di orologi che di prestantissime repubbliche, quelle eterne libertadi hanno
argutezza perfetta, quella che ha forza di argomento ingegnoso: quai son le conchiu
perch'ella non solamente farà la vita di lui gloriosa ed utile negli affari umani,
/ la troppa lunga in pria strada di lete. idem, in: [l'
, 836: non anteponga la fama di acuto e di mordace... al
non anteponga la fama di acuto e di mordace... al debito dell'
..., specializzandosi nelle esecuzioni di tale grazia e finezza, di tale virtuosità
esecuzioni di tale grazia e finezza, di tale virtuosità nella sua materia, da
, 6-239: si travagliava alla ricerca di un linguaggio sensibile e acuto. 5
5. figur. ant. acceso di desiderio, bramoso; alacre.
cioè sì volenterosi. 6. di tono alto; che dà suono sottile,
dà suono sottile, stridente (contrario di grave e basso). cfr. acuto2
vibrazioni della corda acuta, sì che di tutto 'l numero delle percosse la metà
; / e donò forza ad esso / di rapirti a te stesso. idem,
spargean lungo, acutissimo lamento / cui di lontano per lo vasto buio / i
acuto, più scordato, più assordante di quello della tempesta era il frastono. settembrini
fremente le sarebbe scattato un grido acutissimo di ribrezzo. deledda, ii-57: vibrava
. ojetti, ii-693: la voce di testa, nitida e acuta che accompagnava
paolieri, 2-91: una notte burrascosa di marzo, lacerata dai sibili acuti.
lazzi più sconci, / i gridi di scherno più acuti. alvaro, 2-224:
praticello d'un acuto verde, pieno di giunchiglie selvagge. 7. archit
sesto acuto: formato da due archi di cerchio che si incontrano in modo da
] senza più tetto, in un gioco di sole e d'ombre, ad angoli
acutissime. ariosto, 15-102: nella città di co- stantin lasciata / grave l'avea
una febbre acuta non m'ha permesso di farlo prima. una febbre acuta?
, 925: anche quelli che muoiono di mali acuti e dolorosi, in sull'ap-
. svevo, 3-686: un mese di letto che era valso a convertire la sua
e debole come se fosse stato convalescente di una malattia acuta. palazzeschi, 4-172
palazzeschi, 4-172: le zie ebbero crisi di nervi acutissime, perdettero la calma:
acutamente. salvini, 13-234: e di costor poscia i cavalli, / incontra
. idem, ii-599: certi acuti di violini strisciano su questi spigoli come rigassero una
dell'ottave che gli avevan ferito il cuore di più. manzini, 10-48: si
. 2. figur. intensità di colore (cfr. acuto1, n.
, e riferita a prove e argomenti di valore secondario, addotti a sostegno di una
di valore secondario, addotti a sostegno di una tesi che si considera già dimostrata
. v.]: adacquarle, dicesi di terreno posto in tali condizioni topografiche
nacqui, /... / di lagrime convien che 'l viso adacqui, /
grave, e tosto discorre dalla radice di sotto; ma innanzi ama essere dalle
jovine, 3-175 = in un momento di silenzio s'udì il chioccolìo dei rigagnoli che
): provato aveva come antonello era di duro nerbo e quanto meglio del messere l'
dossi, 183: una mostra di adaquerelli e disegni. = comp
e disegni. = comp. di acquerello. adacquata, sf.
. adacquata, sf. distribuzione di acqua irrigua nei campi coltivati.
adacquato (part. pass, di adacquare), agg. disus
aveva proprio coscienza, né timor di dio, a vendere il carbone adacquato per
il carbone adacquato per farlo pesare di più. adacquatóio (adaquatóio)
dei canali adacquatoci che captavano le polle di risorgiva nella cosiddetta « zona dei fontanili
agricoltura vanta un vario e dovizioso giro di prodotti, dai nostri padri con sagaci
. uguagliare; paragonare. vita di gesù cristo volgar. [tommaseo]:
sua adagguagliare. = comp. di agguagliare. adagiàbile, agg.
sali. sembra calmarsi: poi, di nuovo sobbalza, smania, si dibatte nella
bara, lo coprono con un lenzuolo di tela, freddo, grezzo, umidiccio.
; rendere comodo, accogliente, fornire di agi. m. villani, 8-99
crusca]: ciascuno privato si studiava di compiere il suo albergo, però che
il bambinello gesù perché il campasse dalle insidie di regi persecutori, perché il preservasse tra
persecutori, perché il preservasse tra i pericoli di paesi stranieri, perché lo accompagnasse per
per ombre folte; perché il provvedesse di vitto, perché il fornisse di vestito,
provvedesse di vitto, perché il fornisse di vestito, perché lo adagiasse di abitazione
fornisse di vestito, perché lo adagiasse di abitazione, di letto, di suppellettili.
, perché lo adagiasse di abitazione, di letto, di suppellettili. 3.
adagiasse di abitazione, di letto, di suppellettili. 3. ant. accomodare
l'indugio, lo sconcio ed il disagio di tutta la compagnia; i quali non
, 50-38: o casetta o spelunca / di verdi frondi ingiunca: / ivi senza
queste erbe e sotto l'ombra freschissima di queste querce! carducci, 473: tu
! le braccia si distendono grandi su di essa, e il mio respiro si fonde
: la valle s'adagia, bionda di grano maturo, grigia d'ulivi, verde
grano maturo, grigia d'ulivi, verde di pini e pioppi, fino agli ultimi
. deledda, ii-463: un quadrato di sole s'adagiava davanti alla finestra della cucina
d'annunzio, iv-1-39: era una estate di san martino,... in
, 3-111: caron dimonio, con occhi di bragia, / loro accennando, tutte
par v'adagia. = comp. di agiare (da agio). adagiato
. adagiato (part. pass, di adagiare), agg. (
le colline,... avevano forma di donne adagiate. b. croce,
gara col cielo a chi lo fosse di più. ungaretti, 1-81: vorrei imitare
paese / adagiato / nel suo camice / di neve. fracchia, 329:
ben fornito; provveduto d'agi, di comodità (cfr. adagiare, n
sat., 2-200: d'uffici, di badie, di ricca chiesa / forse
: d'uffici, di badie, di ricca chiesa / forse adagiato, alcun vive
(130): fece venire avanti due di quei tristi, diede loro ordine di
di quei tristi, diede loro ordine di scalar adagino il muro che chiudeva il cortiletto
: e tutt'e due, in punta di piedi, vennero avanti, rasentando il
. ojetti, i-734: fa le viste di non esserti accorta che io sono entrato
ripetere sempre. = dimin. di adagiol. adàgio1 » avv.
ungaretti, viii-17: nude, le braccia di segreti sazie, / a nuoto hanno
., se avesse avuto l'onore di uno stemma, poteva scrivervi dentro il
legno era tutta una sconquassatura d'ossa e di carcassa. 3. ripet.
per far la salsa] un poco di mosto cotto affinché non s'abbronzi, e
): accosta adagio adagio l'uscio di strada. [ediz. 1827 (127
. verga, i-153: le belle sere di estate che salivano adagio adagio come la
adagìssimo: designano le marce più lente di una motrice. 5. dimin
v.). = comp. di ad agio 'con agio, con comodità'(
iv-1-290: l'adagio aveva una elevazion di canto così possente,... che
se li accompagnasse una musica d'adagio di cui le foglie rigide frantumate dai tacchi
, dalla radio, l'adagio dell'incompiuta di schubert. -figur. papini
. papini, 21-51: sette note di stelle, in accordo, /..
.. / come un adagio arioso di ricordo. manzini, 10-153: il
. manzini, 10-153: il senso di quell'appoggiare e di quello sfuggire, di
: il senso di quell'appoggiare e di quello sfuggire, di quell'adagio e
di quell'appoggiare e di quello sfuggire, di quell'adagio e di quel presto di
quello sfuggire, di quell'adagio e di quel presto di cui è fatta l'arte
di quell'adagio e di quel presto di cui è fatta l'arte della stiratrice:
adagio3, sm. proverbio, massima (di antica tradizione). c
una forza infinita... alle idee di moderazione, di ordine, di giustizia
.. alle idee di moderazione, di ordine, di giustizia. manzoni, 1046
idee di moderazione, di ordine, di giustizia. manzoni, 1046: in tali
in tali casi il fatto della distruzione di esso [governo], rimanendo ingiusto
sollecitare. guittone, 78-7: amor di gioia mi corona e sagra: /.
fedele amante, / ch'io non son di diaspro o d'adamante. lorenzo de'
ch'abbin forza quelle luci dive / di trasformarti in rigido adamante. idem, 366
366: li quali pensieri essendo pieni di somma dolcezza, il cuore desiderava si
gelata, un gelo ardente, / di discordie concordi abisso eterno. parini,
. carducci, 835: e di zaffiro i fior paiono, ed hanno /
da un sole invernale; pareva tutta di marmo e d'adamante. 2.
è molto grande e le colonne son di solido adamante: sì che nulla potenzia d'
d'adamante. / i'non son nato di ruvida scorza, / ma di te
nato di ruvida scorza, / ma di te, madre bella, e son tuo
tasso, 3-51: non, se di ferro doppio o d'adamante / questa muraglia
. 3. figur. nodi di adamante: fortissimi, indissolubili. -scrivere
scritto in adamante / quell'atto degno di celeste onore. tasso, 8-4-92: a'
lacci del peccato avinti / co'nodi di fortissimo adamante. leopardi, 32-81:
il lat. ecclesiastico. dal significato di ferro duro è venuto quello di calamita
significato di ferro duro è venuto quello di calamita. adamàntida, si.
. adamàntida, si. specie di erba nota nell'antichità. domenichi [
); saldissimo, inalterabile; splendente di candidissima luce. petrarca,
: sopra colonne adamantine pende / un palco di smeraldo. ariosto, 22-66: aver
con mille adamantini nodi annodarono che egli di nulla s'accorgesse. berni, 37-8:
pezzi la spada ancor che fina. ciro di pers, iii-507: chi può con
viscere adamantine. parini, vi-7: di valli adamantini / cigne i cor la virtude
ha scritto, / che all'amplesso di dio non salirai, / finché non sia
dio non salirai, / finché non sia di francia ulto il defitto. foscolo,
gr., iii-192: venner le parche di purpurei pepli / avvolte e il crin
purpurei pepli / avvolte e il crin di quercia, e di più trame /
avvolte e il crin di quercia, e di più trame / raggianti, adamantine,
, 89: qui l'arte armata di stridenti rote, / d'acute fila adamantine
adamantine del settentrione. carducci, 617: di sereno adamàntinó su 'l vasto / squallor
/ alpi. idem, iv-1-5: coppe di cristallo che si levavan sottili da una
cristallo che si levavan sottili da una specie di stelo dorato slargandosi in guisa d'un
adamantina s'incurvava su la campagna sazia di acque. beltramelli, ii-424: una improvvisa
beltramelli, ii-424: una improvvisa pioggia di stelle... rigò il velo notturno
stelle... rigò il velo notturno di una meravigliosa luce adamantina. bacchetti,
adamantina. bacchetti, 1-iii-397: acquaviti di limpidezza adamantina. = voce dotta
adamicità, sf. condizione di uomo primitivo. linati, 30-190:
là, nonostante la loro adamicità di vita, era gente cordiale. =
che pretendevano ripristinare l'originaria innocenza di adamo (e intanto ne imitavano
beltramelli, i-50: aveva due occhietti di adamitica ingenuità, infitti a fior di
di adamitica ingenuità, infitti a fior di pelle alle prime radici di un
infitti a fior di pelle alle prime radici di un gran naso. -in
(o nipote) d'adamo, discendente di adamo, seme d'adamo: l'
il mal seme d'adamo / gittansi di quel fito ad una ad una. idem
9-10: io, che meco avea di quel d'adamo, / vinto dal sonno
tutti coloro che poi sono stati. fatti di cesare, 1: adam fu tutto
. passavanti, 130: onde fuori di gesù cristo, il quale non di seme
di gesù cristo, il quale non di seme umano, ma per virtù di
di seme umano, ma per virtù di spirito santo fu ingenerato del purissimo sangue della
, 235: adam fu creato da dio di terra, ch'è il più vile
ritornano al ventre della terra, madre di tutti ». sacchetti, ii-165:
però che adam fu fatto nel campo damasceno di terra rossa. « uomo » tanto
cavalli, / e son dinanzi nepoti di adamo, / avvolti di serpenti verdi e
son dinanzi nepoti di adamo, / avvolti di serpenti verdi e gialli. landino,
fu generato da seme paterno, ma figurato di loto di terra da dio. tasso
da seme paterno, ma figurato di loto di terra da dio. tasso, 4-35
adamo in cui dispensi / cotanto il ciel di sua luce serena. idem, 18-14
mie colpe prime / mira con occhio di pietà clemente, / padre e signor;
tuttodì manifestando le inanità e l'imbecillità di noi razza d'adamo. giusti,
d'adamo, non aveva alcun diritto di lamentarmi. carducci, 1013: dal
27-1213: fui una specie di adamo prima del pomo; prima della
fui, insomma, innocente per diritto di nascita. baldini, 4-221: tipi che
a grandi marce proprio vicino alla culla di adamo, a un vivaio di razze
culla di adamo, a un vivaio di razze ancora allo stato primitivo. manzini,
, 11-127: la festa con cui di solito mi dispongo ad entrare nella favola
: certuni chiamavano quella cosa: pomo di adamo; può darsi; altri non
soderini, iii-122: tutti gli arbori di frutto che son delicati, come tra
li marinari, che sì adastiano intra loro di governare la nave meglio, che la
con grida grandi l'adastano. fatti di cesare, 141: ottavio non si
s'è fatto per troppo adastare / di vo'ver di me fero ed orgoglioso.
per troppo adastare / di vo'ver di me fero ed orgoglioso. dante da
s'adastino. = comp. di astio (v.). adastiato
. adastiato (part. pass, di adastiare), agg. ant.
non manca mai a chiunque si sia di quegli aiuti, ch'e'riconosce più adattabili
introducono. giusti, iii- 150: di qui la febbre [che ha l'esule
che ha l'esule] del tornare, di qui la sete di libertà, fatta
del tornare, di qui la sete di libertà, fatta più acre dall'odio e
più acre dall'odio e dalla vendetta, di qui i sistemi non adattabili a noi
appoggiate dimolto le vostre massime in materia di religione alla poca adattabilità, che si
... se non per mezzo di quelle traduzioni, che essendo fatte come
efficace). = comp. di adatto. adattaménto, sm. l'
2. l'adattarsi; capacità di acconciarsi a una situazione, di uniformarsi
capacità di acconciarsi a una situazione, di uniformarsi a una condizione. civinini,
d'adattamento. 3. riduzione di un'opera originale ad argomento di un'
riduzione di un'opera originale ad argomento di un'opera appartenente a un genere d'arte
senso morale e sociale per indicare la facoltà di acconciarsi ad un necessario stato di cose
facoltà di acconciarsi ad un necessario stato di cose: forza di adattamento.
ad un necessario stato di cose: forza di adattamento. 5. ott.
adattamento dell'occhio: facoltà dell'occhio di adattarsi alle variazioni di luce e di
facoltà dell'occhio di adattarsi alle variazioni di luce e di distanza degli oggetti (
di adattarsi alle variazioni di luce e di distanza degli oggetti (v. anche
ii-172: io gli donai un gran fascio di robe vecchie, ch'egli ha molto
. deledda, ii-618: un avanzo di torre che i proprietari avevano adattato ad
, e, come è l'uso / di nutrice s'adatta, e tu
/ furioso cinghiale, / non ha di lui chi più leggiero o forte / la
]..., rimirando ciascun di quegli acini [d'uva] pur col
adatta e l'appropria alla diversa disposizione di ciascuno. montanari, i-496: egli è
parti adattandosi si condensa, in sostanza di legno, di fronde, di fiori
si condensa, in sostanza di legno, di fronde, di fiori convertendosi. buonanni
in sostanza di legno, di fronde, di fiori convertendosi. buonanni, i-720:
intatto strale ne cavò, sorgente / di lagrime infinite. indi sul nervo /
/ l'adattando promise al licio apollo / di primonati agnelli un'ecatombe. tommaseo-rigutini,
, no: adattare è più [di aggiustare]; dice convenienza più intera.
, e cominciò il suo lento moto di automa. e. cecchi, 6-34:
, 6-34: i tappezzieri hanno parato di stoffa l'interno, collocato i sedili e
stati, che pone s. bernardo, di carità. boccaccio, iv-146: gli
che amore è cosa sollecita e piena di paura. essi, per usanza continua,
dicendo che così erano dentro alle mura di dite da ogni parte. buonarroti il giovane
il giovane, 9-287: s'odon di nuovi casi e varie storie, / mentrech'
i ricchi e i potenti son cagione di tutto il male, perché non istimano
da tutti i rimedii violenti e pieni di risico. 5. rifl. acconciarsi
: se bisserò [i servi) di più industria e sentimento non starebono con
consiste ad esercitare ne'popoli la facoltà di sentire e pensare. manzoni, pr.
32 (555): all'impiego di monatti e d'apparitori non s'adattavano
occhi non videro nulla, da prima impregnati di luce, finché non s'adattarono alla
vita gretta, meschina, monotona, di tutti i giorni, lì era la realtà
adattato al fatto d'esser marito e padre di famiglia, mi viene sempre la voglia
famiglia, mi viene sempre la voglia di fuggire. piovene, 2-36: purtroppo
piazze... bisogna adattarsi al mezzo di predicazione moderna: il foglio di carta
mezzo di predicazione moderna: il foglio di carta stampata. = voce dotta,
l. bellini, 5-3-36: numerosità di congegnamene e di tempere,...
, 5-3-36: numerosità di congegnamene e di tempere,... delle quali
nostri tempi. = comp. di adattato. adattato (part.
adattato (part. pass, di adattare), agg. reso
quali sono propriamente adattati all'amore di dio. c. dati, 49:
49: più volentieri ci varremo di questo termine del natale di gesù cristo signor
varremo di questo termine del natale di gesù cristo signor nostro anche per
sicuri e come più adattati ah'intelligenza comune di noi cristiani. g. gozzi
ha ad acquistare un sicuro possedimento di quella lingua in cui si scrive, acciocché
] mi si procacciasse qualche mezzo di vivere in maniera adattata alle mie circostanze.
[in corte] riponeva i suoi abiti di gala per vestirne dei più adattati
adattazióne, sf. adattamento; capacità di adattarsi. cavalca, 9-73:
1-87: la notizia ha infiniti gradi di verità, infinite sfumature di adattazione
ha infiniti gradi di verità, infinite sfumature di adattazione alla verità. è la
il continuo « aggiornamento », di quel fatto unico e con
accorto e adatto / e tanto pien di tutta rea ragione. ottimo, ii-15:
quale conformazione con umiltà si è principio di penitenza, e però sanza essa mai
li rimandava, con sempre qualche giunta di salutevole avvertimento, adatto al bisogno degli
solo ai piccini, ma un teatro di piccoli attori adatto sopra tutto agli adulti
, 2-38: sentivo un grande bisogno di aprire l'animo, dopo quello che
, 167: ella [elena] fue di bella statura, di convenevole grandezza,
elena] fue di bella statura, di convenevole grandezza, lunga e schietta, convenevolmente
la quale [schiava] è di pelo e occhi bruni, assai adatta
tartaresco, ma innanzi adatto al modo di qua che no. cantari, 65:
durare, / e ben dicea ciascun di quel paese: / -quest'è figliuol di
di quel paese: / -quest'è figliuol di conte e di barone! - /
/ -quest'è figliuol di conte e di barone! - / tanto era adatto e
barone! - / tanto era adatto e di bella fazzione. la spagna, 18-5
la donna il cavalier adatto, / e di persona tanto ben formato, / ch'
= lat. tardo adaptus, comp. di aptus * atto, adatto,
, 815: aveva un peplo bianco / di seta ada mascata.
mascata. = comp. di damascato (v.).
adanaiato), agg. ant. fornito di danaro, danaroso.
uomo non era addanaiato sì che di buoi la tenesse ben fornita.
303: mai ristarà [il servo] di lamentarsi, e quando bene fusse
suo nome. = comp. di dannare (v.).
giace; / né ci ad- demmo di lei, sì parlò pria, / dicendo
119): ecco: s'è avvisto di qualche cosa. [ediz. 1827
(117): ecco si è addato di qualche cosa]. giusti, iii-150
, il pensiero s'imbeve senza addarsene di ciò che lo percuote là nel suo
, mentre la fantesca non si addava di nulla. nitri, 325: le donne
nulla. nitri, 325: le donne di casa se ne addettero, e anche
, ii-711: sarebbero passati senza addarsene di niente, quando vedono quella matta che
leggerò, non si addiede della presenza di lei. bocchelli, 1-i-161: il novellino
urlare o a far anche qualcosa di più. nieri, 420: questo cassettone
imbattersi. magalotti, 20-279: addandosi di mano in mano, che andavano avanti
loro abitazione. = comp. di dare (v.).
, qui ed altrove nelle maremme, di addebbiare per fare la semente del grano
del grano. prendono a terratico un pezzo di bosco, e gli danno fuoco,
che sia possibile: quando è finito di bruciare, arano la terra incotta e
e poi vi seminano il grano. leggi di toscana, 6-446: per essersi [
segnare a debito; iscrivere nel conto di un altro al passivo. casaregi,
libri sociali... la detta somma di pezze 5000, e addebitare simile partita
boccardo, i-35: addebitare, contrario di accreditare. significa mettere nel conto di un
di accreditare. significa mettere nel conto di un corrispondente, a suo debito,
. lastri, 1-5-54: abuso, di cui può addebitarsene i proprietari. monti
, iii-139: non vi ho addebitato che di semplice irriflessione. c. bini,
che nel contado della città nostra occorsero di vari incendi..., e le
vengono annoverate diverse, secondo l'indole di chi ne discorre. altri ne addebita la
addebitato (part. pass, di addebitare), agg. ascritto a
delle dette gabelle de'contratti, e pretenda di non esser tenuto al pagamento, prima
non esser tenuto al pagamento, prima di esser sentito, depositi...
. v.]: addebito, imputazione di fallo commesso o danno dato, per
, 144: addebito è semplice imputazione di cosa non buona; quindi meno di
di cosa non buona; quindi meno di accusa; né si userebbe mai come termine
non avremmo da sospirare... di non averlo potuto nemmeno difendere da tutti
da noi le si fa d'irrazionalità e di errore. = deverb. da addebitare
bencivenni [crusca]: more sono di due maniere,... ma
addebo- liscono, e tolgono il talento di mangiare. crescenzi volgar., 6-6
. addecimato (part. pass, di addecimare), agg. sottoposto alla
le navi mercantili non addecimate. leggi di toscana, 6-63: possino [i cittadini
immunità, esenzioni... per conto di ogni e qualunque loro beni immobili.
, sm. stor. chi è incaricato di svolgere le operazioni concernenti l'addecimazione.
e chi faceva le prime operazioni di misura e di stima. =
le prime operazioni di misura e di stima. = deriv. da
stor. l'addecimare: il complesso di operazioni che riguardano l'imposizione dell'imposta
del tributo). leggi di toscana, 2-66: e in caso che
ragioni per conto di tali descrizioni e addecimazioni, se li
li possa e debba per li detti officiali di decima assegnare tempo conveniente.
. addenda, neutro plur. del gerundivo di addère i aggiungere '(significa propriamente
addèndo, sm. ciascuno degli elementi di un'addizione. marotta, 6-174
: concreto ed esplicito come una colonna di addendi appena uscita dalla calcolatrice. =
, i-493: l'ufficio della macchina è di condensare l'aria sulla superficie superiore del
l'addensamento. 2. operazione di consolidamento del terreno per renderlo adatto alla
del terreno per renderlo adatto alla costruzione di strade in terra stabilizzata. =
. addensante (part. pres. di addensare), agg. che addensa
e ad accrescere le tenebre nel cuore di questi iracondi. idem, iv-524: nel
: nel valicare montagne altissime, fa di mestieri, per vivervi, addensar l'aria
.. ebbe in oltre il costume di addensare consonanti. colletta, 1-1-46:
che pur troppo addensa l'angoscia invece di alleviarla. idem, iv-1-657: tu
, manda fuori dal suo seno una copia di vapori, i quali, fermatisi nella
presto la pianta, onde minor copia di sugo vi ascende, nella lunghezza di
copia di sugo vi ascende, nella lunghezza di quell'ore più si addensa il legno
cervello. monti, 11-557: come stuol di molossi e di fiorenti / giovani intorno
, 11-557: come stuol di molossi e di fiorenti / giovani intorno ad un cinghiai
breve tempo, che essi, invece di succedersi, s'incrocicchiano tra loro. arici
disinganni amarissimi. svevo, 5-19: tentò di perdersi nella folla che s'addensava
, iv-2-386: era una specie di orrore vago, misteriosissimo, che s'addensava
anche che il nemico si addensi sempre di più dall'altra parte del tagliamento. papini
la notte è a svanire / poco prima di primavera / e di rado / qualcuno
/ poco prima di primavera / e di rado / qualcuno passa / su parigi s'
s'addensa / un oscuro colore / di pianto. bocchelli, 1-iii-607: sulla
. bocchelli, 1-iii-607: sulla famiglia di lei s'addensavano minaccie e pericoli oscuri.
si addensava impaziente, sospingendo e invocando di affrettare. = deriv. da
addensato (part. pass, di addensare), agg. reso denso
112: diverso / e d'infanti e di femmine e di vegli / e di
e d'infanti e di femmine e di vegli / e di chiomati giovinetti un vulgo
di femmine e di vegli / e di chiomati giovinetti un vulgo / addensato co'
attendea. idem, 438: altri laghi di pegola, addensata / di serpenti di
altri laghi di pegola, addensata / di serpenti di mostri e dimon duri / altra
di pegola, addensata / di serpenti di mostri e dimon duri / altra e
11-112: ivi ognuno in suo cor fremea di sdegno / contro l'alto de'nembi
. tecn. apparecchio usato negli impianti di laveria di una miniera per separare dalla
. apparecchio usato negli impianti di laveria di una miniera per separare dalla torbida una
mordere. -per estens.: detto anche di strumenti come seghe, morse, lime
., 21-52: l'addentàr con più di cento raffi. idem, inf.
, inf., 25-54: co'piè di mezzo li avvinse la pancia, /
con che le formiche addentano un grano di fromento pesante il doppio d'esse,
. leopardi, 1-106: come lion di tori entro una mandra / or salta a
, gli macinavano le ossa a colpi di tacchi ferrati; egli aveva addentato una
quelli continuarono a addentare le quadrate fette di pane. linati, 30-160: il monotono
addentavano [i cani] un rocchio di ciccia sotto il banco. gozzano, 15
. slalaper, 1-56: e questo tocco di zolla ghiacciata io l'addento come pane
, forte, con tutti i denti di quella sua bocca così grande. provai un
[le capre] i musi al di sopra di quelle spesse foglie con un gran
capre] i musi al di sopra di quelle spesse foglie con un gran desiderio
. calvino, 1-279: compravano filoni di pane col prosciutto a un bar appena
. sinisgalli, 6-53: l'intelligenza di leonardo... ha sempre addentato
g. gozzi, iii-225: una malignità di animo grande, e non altro pensiero
1-387: sentì come un'onda improvvisa di amarezza e di voluttà che gli addentava
come un'onda improvvisa di amarezza e di voluttà che gli addentava il cuore e
5. falegn. intagliare i pezzi di legno a dente, incastrare, calettare
dente; è l'unire due pezzi di legname a dente, in terzo,
dente, in terzo, a coda di rondine. 6. rifl.
meccan. ingranare (detto special- mente di ruote i cui denti si incastrano a vicenda
. addentato (part. pass, di addentare), agg. attaccato coi
, 30-90: un odore selvaggio, come di cipressi addentati dal sole. borgese,
una delle loro estremità nella tunica interna di essi intestini. 4. ant
. 4. ant. fornito di dentelli, seghettato. domenichi [plinio
: guida diciamo ancora ad uno strumento di finissimo acciaio, come una striscia,
. 2. tecn. serie di dentelli per facilitare l'incastro; incastro
dentelli per facilitare l'incastro; incastro di un legno nell'intaccatura di un altro
; incastro di un legno nell'intaccatura di un altro (cfr. addentellatura)
presso i legnaiuoli chiamasi addentatura quella parte di legnami lavorati, che incastra o s'
, tr. (addentèllo). munire di dentelli (fare l'addentellato):
l'addentellato): lasciare, sul fianco di una struttura muraria, dei risalti per
, dei risalti per permettere il collegamento di un nuovo muro; incastrare per mezzo
un nuovo muro; incastrare per mezzo di dentelli previamente disposti. tommaseo [
, vale farvi de'risalti a similitudine di denti, i quali, se sono disposti
vecchio apostulos poteva addentellarsi alle macchi- nazioni di mio padre in turchia. =
addentellato1 (part. pass, di addentellare), agg. (superi
. (superi, addentellatlssimo). fornito di dentelli, di appigli; seghettato.
addentellatlssimo). fornito di dentelli, di appigli; seghettato. soderini,
dell'erba medica] sono in foggia di comettini intorti e con una piegatura addentellata
[la spada], dalle gran ribattiture di colpi fatte dall'avversario, ridotta dai
quasi, e varia, e sparsa / di ville opime, inver'alpestri gioghi /
ville opime, inver'alpestri gioghi / di borea volge la riviera. rajberti, 1-80
né volendo macchiare con una sola goccia di sangue, per quanto infame, un giorno
della sempre-iniqua giustizia, e preferimmo valerci di quella ingiustizia pietosa, che ha nome
il che è proprio degli innamorati o di coloro che temono. addentellato2,
), tale da permettere il collegamento di un altro muro; dentello, appiglio
dir meglio, per una evoluzione spontanea di predisposte cagioni, fu determinata la sorte della
avesse indovinato dei gran segreti, permettendole di edificare cento storie che non esistevano,
de amicis, i-494: una complicazione di richiami, di sottintesi e d'addentellati.
i-494: una complicazione di richiami, di sottintesi e d'addentellati. dossi,
: in altre parole, dall'addentellato di una fabbrica letteraria, egli trae invito e
letteraria, egli trae invito e possibilità di appoggiàrvene contro un'altra -la sua -e,
addentellatura, sf. il munire di dentelli, l'incastrare; l'insieme
dentelli, l'incastrare; l'insieme di dentelli, incastro; addentellato.
: e [se] vi sia comodità di farle [le cantine] nel tufo
determinata, il critico sentirà il bisogno di addentrarsi nel mondo poetico, cogliendone le
: colle commendatizie d'un reverendo padre di venezia s'era addentrato nelle grazie di qualche
di venezia s'era addentrato nelle grazie di qualche cardinale. fogazzaro, 2-71:
. fogazzaro, 2-71: le impressioni di quella sera si addentravano poco a poco
comacchio in quell'ora vespertina ci parve di addentrarci fra le ruine di un castello disabitato
ci parve di addentrarci fra le ruine di un castello disabitato. idem, iii-860
1-49: poi col suo passo morbido di vento / [aprile] s'è addentrato
cogliendo ciclamini. pioverle, 2-118: uscito di strada mi addentrai in una piccola ansa
strada mi addentrai in una piccola ansa di terra e di sasso ai piedi della
addentrai in una piccola ansa di terra e di sasso ai piedi della collina. calvino
addentrato (part. pass, di addentrare), agg. che sta
rimane addentrato e seppellito e inconsapevole creatore di tutto un mondo, diviene visibile ed
, 10-116: appresso vedi 'l lume di quel cero / che, giù in carne
addentro cavare, infinattanto che sanza suspizion di rovina si trovi l'argilla netta. bembo
ogni nostra midolla penetrando trafigga l'anima di quello che amore fa. cellini, 1-88
ferace, a dentro solo / fertil di mostri e d'infeconde arene. magalotti,
uva ad allegare, infino alla fin di settembre, che sta in sulla vite,
: se però tu ti fossi avvezzo di buonora a penetrare più addentro che non
venir presaghe, / gran pezza, acque di sorga, non vedrete / uom,
, non vedrete / uom, cui di me più addentro amore impiaghe. monti,
adornarsi che le donne fanno a fin di piacere (di persona o cosa piacente,
le donne fanno a fin di piacere (di persona o cosa piacente, e da
anco d'uomini che si agghindano con vanità di femmine. = deriv.
si può addestrare; che ha la possibilità di farsi educare, di potersi esercitare.
ha la possibilità di farsi educare, di potersi esercitare. tommaseo [s.
s. v.]: altre razze di bestie sono addestrabilissime a'servizi umani men
sarebbe addestramento e non educazione, fabbrica di utensili, non vivaio di attività spirituali
, fabbrica di utensili, non vivaio di attività spirituali e creatrici. 2
preparazione militare completa, sotto ogni punto di vista, fisico, tecnico, morale.
corsi che lo rendono adatto all'esercizio di una professione. 4. istruzione e
. ma spesso, tanta è l'arte di addestramento di questi, che non è
, tanta è l'arte di addestramento di questi, che non è raro nelle competizioni
, che non è raro nelle competizioni serali di volo, veder vincere in pochi i
, / e dentro lo coraggio, / di tutti lor che fieno / degni adestrar
coloro che non hanno a cui piacere, di niuna cortese maniera cercano d'adestrar la
movimenti, e l'ingegno a forinole di periodo e a costruzioni di pensiero affatto
a forinole di periodo e a costruzioni di pensiero affatto nuove. settembrini, 1-55
: tra i giovani studenti c'eran di quelli che avevano bisogno del latino per gli
, ii-259: si traduceva non più di due periodi di cornelio nipote, né
si traduceva non più di due periodi di cornelio nipote, né c'era esercizio
due buone corde ad un'ottima trave di casa tua, e ti addestrerai le braccia
addestrò ad obbedirgli a un semplice muover di sguardi. negri, 2-760: se l'
viani, 19-389: fu asservito da carovane di brasilieri, addestrato a galoppare sui cavalli
ponendosi l'uno incontro all'altro in distanza di poche braccia, vadano addestrandosi nello scuoprire
accompagnare, a piedi, il cavallo di altri, tenendo il morso con la destra
morso con la destra (in segno di omaggio). g. villani,
villani, 10-55: a coronarlo [lodovico di baviera] si furono de'52 del
de'52 del popolo, e 'l prefetto di roma sempre andandogli innanzi, come dice
. villani, 7-100: tutti i cavalieri di firenze gli furono intorno [al cardinale
alcuni altri giovani nobili della città, di drappi rilucentissimi e gravi per molto oro,
gravi per molto oro, al freno di biancofiore vennero, e quella infino al reai
destra, sia per accostargli il cavallo di battaglia, che perciò si chiamava destriero',
. addestrato (part. pass, di addestrare), agg. ammaestrato,
: piantansi in terra quelli addestrati operatori di forze nella più gagliarda positura per reggere
tengono la briglia del cavallo in segno di omaggio. m. villani, 3-8
re in abito reale per la città di napoli, montato in su uno grande e
tenendolo per il freno, il cavallo di un personaggio autorevole. - anche al
ecc.). -anche con valore di sost. targioni tozzetti, 8-404:
elette / chiudonsi in ciaschedun de'monasteri / di quel lama immortai al colto addette.
particolare, ma, in quella masnada di sgherri, ora l'uno ora l'
25 (435): s'esibì di prender la giovine in casa, dove,
l'uomo è addetto, più o meno di sua propria elezione, a un uffizio
sé e le province che le erano addette di diritto o di fatto. d'annunzio
che le erano addette di diritto o di fatto. d'annunzio, iv-2-947: curava
ii-410: il cameriere addetto alla persona di aquilino era un vecchietto serio. b
.. addette ai lavori delle aziende di campagna. linati, 8-41: gli ufficiali
affari del palio, conservano una struttura di piccoli stati a sé. leggi penali,
ai servizi personali e domestici le persone di ambo i sessi che prestano a qualsiasi titolo
vita familiare, sia che si tratti di personale con qualifica specifica (precettori,
..), sia che si tratti di personale adibito a mansioni generiche (tuttofare
tuttofare, lavandaie, camerieri, personale di fatica). 2. destinato (
fatica). 2. destinato (di oggetti, cose, animali).
, iv-2-1120: fiale d'essenze, scatole di cosmetici,... tutti gli
, aggregati alle ambasciate con l'incarico di seguire il movimento militare, culturale,
, culturale, ecc. dei paesi di missione, e di riferire al proprio
ecc. dei paesi di missione, e di riferire al proprio governo. baldini
, 4-192: le incrostazioni d'oro e di smalto che sono sui petti di certi
e di smalto che sono sui petti di certi ambasciatori e addetti militari e navali
obbligato ', part. pass, di addicère. addi { a dì
g. villani, 7-88: negli anni di cristo 1282, a dì 15 di
anni di cristo 1282, a dì 15 di dicembre, per soperchie pioggie fu grandissimo
: nel detto anno, a dì 29 di gennaio, l'antipapa...
.. fece suo cardinale messer giovannino di messer maffeo visconti, e mandollo in lombardia
bernardino da polenta, tiranno e signore di ravenna e di cervia, a dì 13
, tiranno e signore di ravenna e di cervia, a dì 13 di marzo 1358
ravenna e di cervia, a dì 13 di marzo 1358 lasciò insieme la signoria e
455: lunedì mattina a dì 19 di maggio 1406, prese male a alberto
alberto mio primo figliuolo, con frusso di sangue del naso... il
il corpo si ripose a dì 5 di giugno in venerdì, a ore n,
. cristo ti guardi. a'dì 15 di febbraio 1516. idem, 900:
ed io son tuo. addì 25 di gennaio 1517. lapini frosino, 120:
. redi, 16-iii-269: adì 12 di marzo feci ammaccare altri nuovi fiori de'
de'liquori. = variante tose, di agghiacciamento (v.).
strugge. paolieri, 2-165: una specie di furia pazza... addiacciò tutti
. 2. rifl. divenire di ghiaccio, raffreddarsi, gelarsi.
mare. = variante tose, di agghiacciare (v.).
. addiacciato (part. pass, di addiacciare1), agg. agghiacciato.
il mondo inaridito e addiacciato dal rigore di quei freddi boreali non dovrebbe aver forza
quei freddi boreali non dovrebbe aver forza di sollevar mai tanta quantità d'esalazioni. viani
. d'annunzio, iv-2-912: risero di quel riso unanime che tante volte aveva
piccolo incavo nel terreno, al riparo di ciuffi d'erba o di cespugli, dove
al riparo di ciuffi d'erba o di cespugli, dove la lepre riposa durante
viani, 14-22: il vino di corpo non è addicevole sulla roba impastata
, da addietrato, part. pass, di addietrare. addiètro (ant.
adrièto, a diètro), avv. di luogo (anche prep.).
/ quando mi faceste tornare adietro / di gran sollazzo in gran mala ventura.
tutto avea rovesciato in lui il governo di sé e di tutto il reame, mettendo
in lui il governo di sé e di tutto il reame, mettendo addietro quegli
tutto il reame, mettendo addietro quegli di suo lignaggio, e tutti gli altri gran
e 'l figliuolo recati a niente. fatti di cesare, 213: e li giovani
cesare, 213: e li giovani di quelli barbari sì ferivano ne la pressa la
: con tanto impeto cominciarono a caricare di pietre e di pali aguti e di legname
impeto cominciarono a caricare di pietre e di pali aguti e di legname i loro
caricare di pietre e di pali aguti e di legname i loro assalitori...
nacque il giorno ch'io / lassai di me la miglior parte a dietro. idem
peregrinazione è uno lasciamento senza rivolgersi adrieto di tutte quelle cose che ci sono contrarie
salutifero con gli modi della pace cercare di placarla e ritenerla addietro. bembo, 1-46
, i-160: allorché m'ero lasciati di molto addietro tutti gli altri..
gittandosi addietro sulla spalliera della seggiola. di giacomo, i-398: la donna, sorpresa
nuotava come un cane, tra una pioggia di sassate che gl'impedivano di tornare addietro
una pioggia di sassate che gl'impedivano di tornare addietro. panzini, i-417: mi
per le scale, lasciando addietro ima scìa di profumo. idem, iii-636: noi
tanto in fretta che non abbiamo tempo di voltarci addietro. deledda, ii-484:
che duri, la prospettiva si sfascia di continuo, un'impressione sopraffà l'altra
resta addietro. 2. avv. di tempo. anni fa, anni or sono
offese e ree volontà state tra voi di qui adietro. g. villani, 5-22
(326): ed egli mi piace di parlarne, acciò che per innanzi meglio
il nostro regno aumentare, e fare di riavere ciò che per adietro abbiamo perduto.
potrei... recarvi, in fede di ciò versi, già da me per lo
tempo che è a venire, contraria di cui è per adietro, che al passato
in vita nella mia lettura nello studio di padova, con dupplicato stipendio di quello
nello studio di padova, con dupplicato stipendio di quello che avevo per addietro, ch'
addietro, ch'era poi più che triplicato di quello di qualsivoglia altro mio antecessore.
era poi più che triplicato di quello di qualsivoglia altro mio antecessore. goldoni,
, il buon vecchio un competente sonatore di viola. manzoni, pr. sp
. pilato, per salvare l'uomo di nazaret, offerse al popolo l'imputato barabba
nievo, 243: si maravigliava di non trovare i miei latinetti così corretti
per l'addietro, ma non aveva coraggio di rimproverarmene, tanto la mia sfinitezza lo
preso moglie, non si rammenta più di nulla, e non si riconoscerebbe più
riconoscerebbe più nemmeno dinanzi ad uno specchio di dieci anni addietro. panzini, i-131
addietro. panzini, i-131: una consapevolezza di me medesimo che non aveva mai provato
moribondo. ojetti, ii-601: un blocco di calcestruzzo precipitato secoli addietro dalla volta sta
, 1-360: pareva un ritratto borbonico di cent'anni addietro. gozzano, 106:
: abitavamo un quartiermo al secondo piano di una casa lunga e bassa, costruita
-in espressione esclamativa ellittica: comando di arretramento. = comp. da a
re d'inghilterra, perché il re di francia non gli accettava le sue ragioni
loro corso, e vollonsi alle contrade di libia. bibbia volgar., ix-356:
riceve... e qual è di voi che addimanda al padre pane,
, non gli dà serpente. fatti di cesare, 16: noi non addomandiamo
): i due giovani si maravigliavan forte di questo addimandare, e per ciò vollero
d'averla per moglie, al padre di lei la fece addimandare. livio volgar.
5-2 (120): sarebbe ragione di giustizia che... s'addoman-
... s'addoman- dasse vendetta di tanti mali. idem, 27-1 (428
. cavalcanti, 359: con voci piene di pietà addimandagióne (addomandagióne), sf
): addomandagione se tra'demoni è ordine di dare battaglia altrui. sacchetti [tommaseo
uno bello cavallo, suole altri addimandare di cui è questo cavallo. bartolomeo da
nulla cagione hai d'addo- mandare abbondanza di cose, perocché natura di poche e
mandare abbondanza di cose, perocché natura di poche e minime è contenta. dante
contenta. dante, 47-14: e se di bon voler nasce merzede, / io
tre per sei, / non la fortuna di prima vacante, / non deci- mas
, 2-42: quindi, liquidissimo fiume di troia, adomanda el rapace mare per le
in mentre che elle nascono, escono di quel sempiterno fonte: dipoi in quel
né sia alcuno pertanto che si disperi di poterla ottenere, pure che con li occhi
voce mesta l'addi- mandi. imitazione di cristo, i-16-3: a noi non vogliamo
noi non vogliamo che sia dinegato niente di quello che addomandiamo. cellini, 2-112
saprei adomandare, pur che io avessi voglia di servirla. tesauro, 356: l'
si può dire, nessuna speciale preparazione di cultura e cognizione di mezzi tecnici.
nessuna speciale preparazione di cultura e cognizione di mezzi tecnici. 2.
tecnici. 2. chiamare (di nome), nominare, designare per
che hanno i rosai bassi, sono di due sorte. idem, iii-638: danno
. idem, iii-638: danno fuori ancora di questi nocchi a piè o nel gomito
sassetti, 80: quegli che trattava materia di poesia, era degno del nome di
di poesia, era degno del nome di poeta, ma il filosofante per altro
tanto brevemente, com'io sono usato di fare, che la natura, che non
addimanda? = comp. rafforzativo di dimandare { domandare). addimandato
e addomandato (part. pass, di addimandare e addomandare), agg. domandato
spazio di libertade, acciocché a lui li addimandati soccorsi
aggiungano. 2. chiamato (di nome), nominato. cellini,
apollo dava le sue risposte nell'isola di delos agli addimandatori. sacchetti, 196-8:
fece [il giudice] venire due buoi di mezzo giorno, quando il sole più
: perché sono le donne importune addimandatrici di nuovi rimedi. = deriv
, 209: avvisando che quelle addimandite di quello uomo fussino per temenza e non
dot- tanza / la lunga adimoranza / di ciò c'adivenire ne potesse. dante
l'uomo in grande beatitudine, fortuna di diverse cose accidentali 10 rincontra e fiere
voi mi raccomando. = comp. di dimorare (v.). addimorato
. addimorato (part. pass, di addimorare), agg. ant.
dee., 9-4 (358): di niuna necessità era [a calandrino],
come più apertamente esso addimostra la quiete di questa luce. bisticci, 60:
seco onesta leggiadria: / beltade orna di gloria la sua via, / e l'
vitalità. idem, iii-6-107: lasciato di tra le canzoni i sonetti e le altre
licenza non era comportabile in un libretto di lettura quasi universale, e quei poemetti
signoreggia la declamazione, e la filosofia di scuola toglie all'arte lo spazio di addimostrarsi
filosofia di scuola toglie all'arte lo spazio di addimostrarsi. di giacomo, 11-754:
all'arte lo spazio di addimostrarsi. di giacomo, 11-754: per la canzonetta napoletana
gratitudine al professore. = comp. di dimostrare (v.). addio
addio [a dio). esclamazione di saluto nel congedarsi (talvolta anche nell'
medici, 523: quivi lasciommi piena di disio, / quando già presso al
, iii-258: addio contrade mie. di clima esterno / io resto a respirar l'
, / pegli uomini delizia, e di tua stirpe / e de la patria tua
.. un abbraccio, un bacio di cuore e addio di nuovo, che il
abbraccio, un bacio di cuore e addio di nuovo, che il cielo ti dia
addio, serena etate, / che di forme e di suoni il cor s'appaga
etate, / che di forme e di suoni il cor s'appaga; / o
della stazione si mise a sedere su di un banco di pietra. -addio! tu
mise a sedere su di un banco di pietra. -addio! tu che te ne
! addio tu che sei andato prima di lui! addio tu che verrai dopo di
di lui! addio tu che verrai dopo di lui, e te ne andrai come
grandi e austeri, severità e magnificenza di architetture. 2. dire addio
io l'avrei suggellato d'un bacio di carità, caldo e santo come quel d'
pellico, ii-110: salendo per l'erta di quel monticello, volgevamo gli occhi indietro
a quella addio senz'altra speme / di riscontrarla ancora / per la mondana via.
ii-1117: filottete, partendo per l'assedio di troia, dà un addio doloroso all'
la prima volta che io mi dolgo di aver dato un addio alle muse, o
gl'italianini, avendo trovato negli scritti di bassa lega francesi les adieux, volser
pascoli, 873: come un addio di lontani, / tra le sartie nella notte
le donne si misero tutte a piangere di botto, e piangendo pareva si abbracciassero
, e piangendo pareva si abbracciassero tra di loro, in una scena di addii
abbracciassero tra di loro, in una scena di addii di una estrema tenerezza. comisso
loro, in una scena di addii di una estrema tenerezza. comisso, 12-97:
4. esclamazione che indica la perdita di qualcosa, o esprime contrarietà, sfiducia
. / che quando ha preso punto di vigore, / addio amicizia, addio
la quale s'è contentata per ora di limitarsi alla mano manca; che se fosse
fantasia... un andare e venire di gente, così affollato, così incessante
come loro, vi pigliano per uno di loro...: addio espansioni d'
giusti, v-162: tornò un momento di bene...; si chiuse di
di bene...; si chiuse di nuovo quello spiraglio, e addio tutto
dicevo fra il sì e il no di ripigliar lo slancio -quello mi fa saltare mezzo
xi-109: fate che sopravvenga una gallinella di primo pelo, di quelle tutte bianche
sopravvenga una gallinella di primo pelo, di quelle tutte bianche con la crestina rossa
notte, si sentì peggio, sempre di più: gli prese un nuovo intaso
più: gli prese un nuovo intaso di sangue, tossì, tossì, senza più
non pare incredibile che la vita stagionata di un impiegato pensionato potesse essere ancora così
addipanare tutta intorno a una bianca figurina di signorina con un cappello furfantello assicurato sotto
ancora un capo. = comp. di dipanare (v.): voce già
convenire (indica una rispondenza o convenienza di decoro, di dignità, d'
rispondenza o convenienza di decoro, di dignità, d'opportunità). buonarroti
potremmo dire che quello fosse un orto di semplici, dove ogni pianta s'addice.
, mi presieda e vegu / uom di canuta esperienza e senno. lambruschini, 1-306
. aggiungo pare, perché nel giudizio di ciò che s'addice o no, spesse
spirito mostrandosi in ogni atto... di una riservatezza e quel pudore che tanto
ch'egli ormai non aveva più bisogno di ascoltare i discorsi di nessuno e che ormai
aveva più bisogno di ascoltare i discorsi di nessuno e che ormai gli s'addiceva
proprio, perché non c'era niente di meglio. cardarelli, 1-96: a me
prima. colletta, 1-34: proposi di sopprimere i seminari, addir le rendite
lunghi esigli e lunghi affanni / e di servaggio all'odiata soma / volenteroso il
addirimpètto [a dirimpètto), prep. di contro, di faccia, dirimpetto.
), prep. di contro, di faccia, dirimpetto. tocci, 1-48
tocci, 1-48: elle son lì di riscontro, l'una addirimpètto all'altra
addirimpètto. = comp. di dirimpetto (v.). addirittare
... una dodicina e doppia di xii libre e la libra sola et el
teia, bene adrittate a quelle del comune di siena, et esse guardino bene
de la città ogni anno del mese di gennaio e di febraio e'consoli facciano adrittare
ogni anno del mese di gennaio e di febraio e'consoli facciano adrittare [siena
- addiritto1 (part. pass, di addirizzare), agg. ant.
idem, 176: però sarete contento di fare dare gli ordini a'vostri in quella
per suo ordine. = comp. di diritto con incontro col part. pass,
incontro col part. pass, sincopato di addirizzare. addiritto2 (ant. addrittó
giudicare è ben del giudice, e di colui per cui si dà la sentenza.
: s'han da fare i muscoli anco di pezzi di tela, e di tela
han da fare i muscoli anco di pezzi di tela, e di tela tagliata ora
muscoli anco di pezzi di tela, e di tela tagliata ora per il suo filo
d'altri pezzi. = comp. di diritto { dritto), addirittura (
rócca sansimone, ed asseddiolla e minacciò di disfarla. salvini, 7-7: schifo
disfarla. salvini, 7-7: schifo di greca nave io guato al lido /.
sviscerati complimenti alltnnominato, e lo pregò di volerlo scusar con monsignore; ché lui
« se mi s'accostava un passo di più », soggiunse, « rinfilavo
iii-537: sarà meglio spedirgli a dirittura di qua un esemplare. carducci, i-211:
galoppo, si tuffò addirittura nel buio di quella notte nera come la pece.
perfino (e indica il limite estremo di un concetto, di un'azione, di
il limite estremo di un concetto, di un'azione, di una qualità).
di un concetto, di un'azione, di una qualità). baldovini, 2-17
sue radici e sentiva che a sbarbicarlo di quel paese lo si avrebbe addirittura ammazzato
e sembrava che si volesse vendicare sui deboli di tutto il male che s'immaginava gli
. pea, 7-95: il mondo di quando avevo quindici anni era stato sopraffatto
livido e deforme, sembrava una gonfiezza di muscoli flosci e noc- cioluti. e
si chiudevano i miei primi quattro anni di vita romana e addirittura la mia gioventù
addirittura asportate. = comp. di a e dirittura. addirizzàbile,
d'essere addirizzato, raddrizzato; possibilità di diventare diritto. tommaseo [
s. v.]: l'addirizzabilità di un membro con torto è
membro con torto è soggetto di studi all'ortopedico. addirizzaménto,
si lasciasse il corso e l'addirizzamento di quelli soperchi. della casa [tommaseo
lo stellato fermamento, o redina di sapienzia, presta e adizza la lingua mia
, presta e adizza la lingua mia, di che prestare e adirizzare altrui possa.
come... gli artefici minuti di bruggia... fossono uditi a
petizione data allo re, e addirizzati di loro pagamenti per gli loro lavorii. idem
. idem, 10-49: il duca di calavra... nella sua stanza addirizzò
sua stanza addirizzò molto il male stato di firenze, e spense le sette. m
. villani, 3-88: il comune di firenze e quello di perugia mandarono..
3-88: il comune di firenze e quello di perugia mandarono... ambasciadori a
mantienlo. sacchetti, 137-5: ogni difetto di natura elle addirizzano e racconciano. anonimo
quella cagione finale che dirizòe sua opera [di dante], cioè di rimuovere gli
opera [di dante], cioè di rimuovere gli mondani dagli vizi e adirizzargli
mondani dagli vizi e adirizzargli in vivere di virtude. alberti, 32: renda op-
del commercio, 24: poi che altro di vostro non mi resta, comincierò adirizare
gambe ai cani: tentare un'opera di persuasione o di correzione che non approderà
: tentare un'opera di persuasione o di correzione che non approderà a nulla.
né con sì deboli nocche mi sognai di bussare al portone della gloria; o
., i-1-5: ciascuno uomo abbisogna di conósciare il suo fine, perciò che nullo
/ a teucro s'addirizza, e di ferirlo / rinfiammava il desìo. [
. idem, 425: non lascerò di sottoporla [la ragione] a lei
, 197: era un garzoncello maggiore di me di due anni e che dimostrava
: era un garzoncello maggiore di me di due anni e che dimostrava un ingegno
; perciò il fattore m'aveva raccomandato di addrizzarmi a lui per mandar quella scritta
arricciano i peli. = comp. di dirizzare (v.); nel significato
. addirizzato (part. pass, di addirizzare), agg. disus.
. g. villani, 10-102: di questo acquisto di carmignano ebbe in firenze
. villani, 10-102: di questo acquisto di carmignano ebbe in firenze grande allegrezza,
, ii-96: ora per la grazia di dio la terra è tutta bene adirizzata,
, iii-674: gl'italici hanno grandissimo bisogno di chi li addrizzi; ma, per
e vuol, se può, di disamare addìscere. = dal lat
c. mei, 85: noi possiamo di buon grado, ed agevolmente, ridurgli
giacché disciplinare ha anche il senso o di * mortificare 'o di 'tentare la
senso o di * mortificare 'o di 'tentare la disciplina 'con modi
sia insufficienti. = comp. di disciplinare (v.). addisciplinato
. addisciplinato (part. pass, di addisciplinare), agg. disus.
et addisposti. = comp. di disposto (v.).
moti insieme, ne risultino per le parti di esso globo movimenti difformi, ora accelerati
da addìtus, part. pass, di addire 'aggiungere '. additante (
. additante (part. pres. di additare), agg. che addita
e gli edifici e le mirabili opre / di famosa città gli addita e mostra.
. nievo, 153: fermò il cavallo di pianta, e chiese con malgarbo ove
con malgarbo ove abitasse il reverendo cappellano di fratta: gli fu additata la canonica,
pareva che tutti l'additassero e che di momento in momento tutti sarebbero corsi da
una persona: richiamare l'attenzione su di essa (per curiosità, per lode o
età, quasi ben nati mostri / di virtute e d'amor, v'additi e
molesta incita [la patria] / di poner fine al 'giorno ', /
più facil cosa il farsi additare per via di cavalli, che non per via di
di cavalli, che non per via di tragedie. carducci, 98: e argomento
. carducci, 98: e argomento di riso altrui si addita / uom che per
e soprattutto più accorto, più padrone di sé, fu additato come raro esempio
sé, fu additato come raro esempio di virtù ascetiche. deledda, ii-984: si
deledda, ii-984: si parlava spesso di lui, in casa, con ammirazione un
precisa, quasi perentoria: a guisa di esempio, d'ammonimento, di prova,
guisa di esempio, d'ammonimento, di prova, ecc.).
non fu mai né fia / senza colpo di morte o gran paura. idem,
gran paura. idem, v-19-38: di saturno si stima / il diamante e
. lana, i-479: prego i lettori di questo mio libro a'quali venisse curiosità
questo mio libro a'quali venisse curiosità di fare questa ispe- rienza, che mi
felicemente, potrò forse additarli il modo di correggere terrore. baretti, i-102:
i possibili servizi; e il primo sarà di additargli la via ch'io ho battuta
via ch'io ho battuta per impadronirmi di questa lingua, poiché egli è disposto
questa lingua, poiché egli è disposto di volerla imparare. idem, ii-29:
gerarchici e la fede -o piuttosto la mancanza di fede politica -della carboneria, come i
me lo additerai, ed io ti prometto di vincerlo, s'è un male od
è stato messo in beffa il timore di alcuni moralisti, ai quali piaceva che,
. additato (part. pass, di additare), agg. indicato,
idem, i-72: le luminose vie di questo grand'uomo [galileo] furono dichiarate
sentiero. manzoni, 355: l'errore di questo scrittore è derivato da una sorgente
, sf. indicazione, suggerimento. di giacomo, ii-831: disseminate [le pareti
disseminate [le pareti]... di indicazioni e chiarimenti ai passanti, di
di indicazioni e chiarimenti ai passanti, di additazioni di candidati a pubblici offici.
e chiarimenti ai passanti, di additazioni di candidati a pubblici offici.
2. chim. proprietà additive: proprietà di un composto che possono essere calcolate facendo
essere calcolate facendo a migliorare alcune caratteristiche di un prodotto. = lat. tardo
da addìtus, part. pass, di addère 1 aggiungere '. additto,
. al mio nume additto / già di gran tempo. = dal lat
lat. addictus, part. pass, di addicère * assegnare '; (cfr
-bagnata, / quando mi sovene / di mia bona spene. stefano protonotaro, 2-58
'n dottanza / la lunga adimoranza / di ciò c'adivenire ne potesse. giamboni
fortuna comprende ciò che addiviene all'uomo di bene o di male. tesoro volgar.
che addiviene all'uomo di bene o di male. tesoro volgar., 7-11:
(83): onde poi, sanato di questa infermitade, propuosi di dire parole
, sanato di questa infermitade, propuosi di dire parole di questo che m'era addivenuto
questa infermitade, propuosi di dire parole di questo che m'era addivenuto. idem,
periglio, contra grato / si fe'di quel che far non si convenne. cecco
oimè, perché addiviene / che raro di buon padre figlio nasce / che conseguisca
/ che conseguisca lo consimil bene? fatti di cesare, 185: erano augurie
10-8 (456): sì come di tutte le cose addiviene, addivenne che cremete
addivenne che cremete, già vecchio, di questa vita passò. fioretti, xxi-980 (
, / s'empie [la pianta] di rughe, ed increspata inaspra. marino
,... ven- negli fatto di snodare sì ben la favella, e.
sarebbe divenuta, come addivenne, teatro di stragi, d'incendi, di scel-
, teatro di stragi, d'incendi, di scel- leraggini e di crudeltà.
d'incendi, di scel- leraggini e di crudeltà. 2. figur. venire
. beltramelli, iii-675: fu deciso di non addivenire ad una qualsiasi decisione se
quale il principe era addivenuto ad espressioni di una giovanile vivacità e allegria mai dimostrata
e allegria mai dimostrata con nessuno prima di allora. 3. disus.
della fede? = comp. di divenire (v.). addiventare
: vederla quasi adoventata ancella, / di bellor tutto e d'onor denudata! guido
furiosa. = comp. di diventare (v.). addivldere
cor m'adivise. = comp. di dividere (v.).
viene da vaticinio. = comp. di divinare (v.).
un articolo addizionale la società si riserva di aumentare d'altri 12 milioni il fondo
addizionali; e potrebbersi più speditamente dire di addizione, non però giunte, né
, non però giunte, né articoli di giunte o di aggiunta. rigutini- cappuccini
però giunte, né articoli di giunte o di aggiunta. rigutini- cappuccini, 7:
è da preferirsi; e migliore sarebbe invece di * memoria, articolo, ecc.
centesimi per ogni lira). tornasi di lampedusa, 228: i fratelli schirò e
l'integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza, da applicarsi nella misura di
di assistenza, da applicarsi nella misura di due centesimi per ogni lira dei seguenti tributi
la voce e la maniera sono però di scarso uso. = deriv. da
aggiunta '. = comp. di addizionale. addizionare, tr.
degli imperi e dei reami, sostanzia di congetture e di dati le ipotesi. sinisgalli
dei reami, sostanzia di congetture e di dati le ipotesi. sinisgalli, 6-215
matematico, fin dal 1680, in sostituzione di ajouter). addizionatrice
denota l'applicazione dell'operazione a una serie di numeri; addizione denota l'operazione in
, e pareva pensasse a qualche cosa di grave, di lontano. con le
pareva pensasse a qualche cosa di grave, di lontano. con le dita e con
nulla addizione, però che esso è di tutti li altri comandamenti comandamento. g.
e correzioni alla legge prima dell'alcaram di maometto. magalotti, i-163: siccome
che fa l'uomo al sentimento soprannaturale di religione, così può essere che vi sian
, così può essere che vi sian genti di una barbarie così rozza, che non
, che non abbiano aggiunto alcuna esteriorità di culto a questo sentimento interiore. russo,
il numero solo già moltiplica il bene di una spezie per estensione, ed accresce
spezie per estensione, ed accresce l'agevolezza di aumentare pure l'intensità per via dell'
pure l'intensità per via dell'addizione di forze associate. foscolo, 7-233:
v.]: addizione non è solo di quantità aggiunta a quantità, o di
di quantità aggiunta a quantità, o di aggiunzione estrinseca di sostanza o di qualità
a quantità, o di aggiunzione estrinseca di sostanza o di qualità o d'accidenti
, o di aggiunzione estrinseca di sostanza o di qualità o d'accidenti; è un'
prodotti ai quali, o per processo di lavorazione o per addizione di particolari sostanze
per processo di lavorazione o per addizione di particolari sostanze, sono state conferite particolari
. 4. log. forma di ragionamento fondato sul principio che la somma
ragionamento fondato sul principio che la somma di più cose considerate singolarmente e successivamente equivale
successivamente equivale all'insieme complessivo e contemporaneo di esse (analogamente al sillogismo, ma
). 5. psicol. centro di addizióne: rappresentazione accompagnata da più sentimenti
da additus, part. pass, di addère 4 aggiungere '); come termine
vedevansi... / d'oro e di gioie tanti addobbamenti, / che non
, 4-5-79: grandi e ingegnose macchine di fuochi arteficiati e luminarie per tutto, e
: l'abbigliamento può consistere nella leggiadria di quei vestiti che pure son necessarii;
fanciulla, con un volto tutto pieno di onestà, vestita in quella guisa, che
, lo pregai che mi si lasciassi addobbare di quelle veste femminile che ivi erano apparecchiate
dopo essersi addobbate la vita e il collo di fiocchi, 11 petto con qualche altra
la madre], per fame un campione di bellezza, l'aveva ornata e addobbata
299: ogni parrocchia... addobba di variati drappi le strade. 4.