sedere su lo scalino innanzi all'uscio di strada, accavalciando una gambetta su l'
. accavalciato (part. pass, di accavalciare), agg. posto a
l'ombre, e riflette una lista di cielo, una ciocca di verde. de
una lista di cielo, una ciocca di verde. de amicis, ii-368:
l'uso quella proporzione... e di cavalcare, e d'accavalciare, e
d'annunzio, iv-2-3: quell'accavallamento di dorsi nerastri, da cui uscivano grugniti
sordi... e lezzi aspri di carne riscaldata. pancrazi, 1-103: un
. pancrazi, 1-103: un accavallamento di massi colossali uno sull'altro, bianchi e
, far montare a cavallo; fornire di cavallo. girone il cortese,
una sull'altra (con un'impressione di movimento confuso, continuo, ripetuto)
i pantaloni che lasciano vedere le calze di seta grigia. viani, 14-364: il
negligenza, quasi vivessi nella certezza assoluta di non essere osservata da chicchessia. idem,
verga, i-156: egli avea il tempo di veder le nuvole accavallarsi a poco a
idem, iv-2-1257: una immensa mandria di buoi s'incalza e s'accavalla sul ponte
: le colline coperte d'ulivi e di viti e s'accavallano onduleggiando fino ai
govoni, 2-217: uno scenario di montagne / come un disordinato accavallarsi /
montagne / come un disordinato accavallarsi / di nuvole glauche di pioggia. palazzeschi,
un disordinato accavallarsi / di nuvole glauche di pioggia. palazzeschi, i-587: affacciandosi
, i-587: affacciandosi fra tiepide cortine di veli grigi vaporosissime che si accavallano e
si fondono, il sole illumina tutto di rosa. moravia, vii-165: il mare
a precipizio, tutta puntini e punti di esclamazione e parole che s'accavallano e
, e lavorarla, facendo così una specie di stretto. = deriv. da
. accavallato1 (part. pass, di accavallare), agg. posto
ora stanno i cadaveri nelle loro in tempo di peste, allorché già sono colme,
altresì chi s'immaginò avere sentito impresse di calore le acque accavallate sui lidi. foscolo
gravide nubi accavallate il cielo / empìan di negre liste. verga, 4-76: colline
. de marchi, 94: una moltitudine di tetti e di tettucci, sovrapposti,
94: una moltitudine di tetti e di tettucci, sovrapposti, accavallati l'uno all'
, era infinitamente più celere e accavallato di quello del mare. moravia, ii-225
accavallato2, sm. disus. particolare tipo di tessitura (cfr. accavallare, n
: scavalcato, accavallato, sost. sorta di stretto che risulta da più maglie scavalcate
2. venat. sistema adoperato nella càccia di alcuni animali, come oche, anatre
a insegnarti e fra pochi giorni saprai di crocette, richiami, accavallature, smangi,
cavezza; incavezzare. = comp. di cavezza (v.). accavigliare
delle lenzuola. = comp. di caviglia 'cavicchio '. accavigliatóre,
materassai, giubbonai, accavigliatoli, pettinatori di stracci. = deriv. da accavigliare
le « mura », una mollica di pane accazzottata. idem, 19-251: anche
, 19-251: anche tutta la zavorra di carne e d'ossa, di costole e
la zavorra di carne e d'ossa, di costole e di stinchi, tessuta di
carne e d'ossa, di costole e di stinchi, tessuta di birbanteria che va
di costole e di stinchi, tessuta di birbanteria che va a far cavacci, bulloni
farli irriconoscibili. = comp. di cazzotto (v.), per la
2. l'intasarsi, l'ostruirsi (di canali, condutture, ecc.)
livello del padule avevano meno d'un braccio di caduta,... saranno soggetti
comperando [messer galeazzo] nel reame di francia dal re baronaggi, in nome di
di francia dal re baronaggi, in nome di dota della detta fanciulla, di valuta
nome di dota della detta fanciulla, di valuta di trecento migliaia di fiorini;
dota della detta fanciulla, di valuta di trecento migliaia di fiorini; ciò fu
detta fanciulla, di valuta di trecento migliaia di fiorini; ciò fu accecamento, ché
danari, gli die'la piccolissima contea di vergiù. guido delle colonne volgar.,
accecante (part. pres. di accecare), agg. che acceca
agg. che acceca (per eccesso di luce, di riverbero); abbagliante,
acceca (per eccesso di luce, di riverbero); abbagliante, abbacinante.
iv-1-928: nulla eguagliava in terribilità lo spettacolo di quella grande erta polverosa, accecante
quella grande erta polverosa, accecante di bianchezza, su cui tutti quei
, iii-865: una stanza accecante di luce elettrica. negri, 1-618: ca
. palazzeschi, i-638: indossò un vestito di un rosso accecante e si recò
vii-165: un cielo azzurro e accecante di sole. idem, xi-292:
xi-292: loro stavano appunto in uno di questi casamenti che sembravano di cartone
uno di questi casamenti che sembravano di cartone e hanno a pianterreno tante
hanno a pianterreno tante botteghe accecanti di luce elettrica al neon, in cui persino
i paesani che se toccasse l'occhio di un uomo lo farebbe accecare. d.
. verga, 1-179: l'immensità di quest'orizzonte che le si schiude improvvisamente
, i-45: sentì gli occhi empirsi di lacrime bollenti; che lo accecavano.
4-184: mi viene incontro un nuvolo di polvere che m'involge e acceca. calvino
. figur. ottenebrare nella mente, privare di coscienza, di ragione, di giudizio
nella mente, privare di coscienza, di ragione, di giudizio; trarre in
privare di coscienza, di ragione, di giudizio; trarre in errore, ingannare
/ incende e turba om dentri e di fore. guinizelli, iv-34 (18-13
la prima cosa che 'l dimonio procura di fare si è che ti acceca, acciocché
cronica del polmone, dovuta alla penetrazione di funghi della specie aspergillus.
dire che quell'aspergine [d'acqua di fior di ginestra] fosse uno di quei
quell'aspergine [d'acqua di fior di ginestra] fosse uno di quei ritratti
acqua di fior di ginestra] fosse uno di quei ritratti aiutati con un'arte così
, e sprazzi, per così dire, di divinità. chiesa, 1-36: l'
/ ramaglia in una serica / dolcezza di capegli. / immilli in un'aspergine
. / immilli in un'aspergine / di rugiade il baleno / dell'occhio tuo
al quale isaia diede il titolo appunto di aspergitore, iste asperget gentes multas.
. segneri, i-714: ecco di qual aspèrgolo al fin si vaglia [
la pelle bruna, secca, piena di asperità,... pareva non conservare
: vidi venirmi incontro una trionfale fiorita di ginestre, fuor dalle asperità della roccia
le si stirava sulla faccia ogni giorno di più, mostrando tutte le asperità del cranio
baldini, 4-185: un gran villaggio di pretto carattere orientale, tutto intonato alla
accusa le asperità dei contorni degli esseri e di ciò che li circonda.
2. figur. rigidezza, durezza di modi, di comportamento; difficoltà,
figur. rigidezza, durezza di modi, di comportamento; difficoltà, situazione dolorosa,
lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 10-150: perché in questi
non asperità, però vogliamo li cavi di prigione e faccia fare pace tra loro.
: si levò una reticente storiella, di quelle che fiorivano allora sulle labbra del popolo
3. figur. asprezza, austerità di vita. s. bonaventura volgar.
parte degli organi sessuali maschili; assenza di eiaculazione nel coito. = voce
quelle prime creature / da loro aspersion [di fiori] l'occhio comprese. guido
da alcuni è stato creduto che tale smarrimento di forze non proceda solo dall'accrescimento del
credo alla virtù dei bagni per aspersione di rovesci celesti; ma ti prego strettissimamente
rovesci celesti; ma ti prego strettissimamente di non esporti più al rischio di incontrare
strettissimamente di non esporti più al rischio di incontrare simili cure. 2.
cure. 2. relig. rito di purificazione, compiuto aspergendo di acqua lustrale
. rito di purificazione, compiuto aspergendo di acqua lustrale (o di altre sostanze)
compiuto aspergendo di acqua lustrale (o di altre sostanze) la persona o l'
. aspèrso (part. pass, di aspèrgere), agg. spruzzato,
42-11: il ferro... / di sangue sin all'elsa tutto asperso.
ne vedrete / assai tosto tornar carchi di spoglie / de gli avversari nostri, e
patrie mura / le luci io rivolgea di pianto asperse, / né de la vista
, 5-31: l'arme ripone ancor di sangue aspersa / il vincitor. marino,
poi ne l'acqua pere, / chi di sangue e di foco e d'acqua
acqua pere, / chi di sangue e di foco e d'acqua asperso / more
. metastasio, 1-3-145: ritorna asperso / di quel perfido sangue, e tu sarai
e d'atro sangue / asperso e di sudore, e co'capegli / stracciati
: vermiglia come un'aurora / aspersa di calda rugiada. -figur.
chiabrera, 2-1-6: ivi la fronte di cordoglio aspersi, / ciascun trasse dal
. giusti, i-116: se intenderanno di farmi mangiare un pane asperso d'amarezza,
e superbe / e par la terra di diamanti aspersa. idem, 12-69: d'
mai, ch'asperso e cinto / di sanguigni vapori entro e d'intorno / non
marino, 6-23: dimmi, al nunzio di giove adon converso, / dimmi,
o cara scorta, / con l'animal di vaghe macchie asperso / che vuol dir
da un sottilissimo velo trasparente che par di seta, color di bronzo, incassato in
trasparente che par di seta, color di bronzo, incassato in custodia aspersa di
di bronzo, incassato in custodia aspersa di polvere tanè scura e per ultimo è difeso
commessa. segneri, i-757: cinti di cilizio, carichi di catene, aspersi
, i-757: cinti di cilizio, carichi di catene, aspersi di cenere, passavano
cilizio, carichi di catene, aspersi di cenere, passavano i loro giorni in assidui
, 459: da i colli / di roseo lume aspersi / mormo- ravan giulivi
aspersòrio, sm. strumento (di argento o di altri metalli) che
, sm. strumento (di argento o di altri metalli) che termina in una
in una sferetta bucherellata, per aspergere di acqua benedetta oggetti, luoghi, persone
dell'aspersorio, perché a ognuno pare di vederne cadere una stilla sulla propria barca
, 2-131: il cappellano militare finisce di leggere l'ufficio dei morti e, alla
l'ufficio dei morti e, alla presenza di quattro riservisti a capo scoperto, pronuncerà
ridendo il moncherino come / un aspersorio di sangue e battezzò / gli imberbi.
mobili laterali che si aprivano per mezzo di una molla. = voce dotta,
ben venuto. = comp. di spettabile (v.).
mala mente... è tormentata di sollicitudine, di pentimento, e d'aspetta-
.. è tormentata di sollicitudine, di pentimento, e d'aspetta- mento di
di pentimento, e d'aspetta- mento di pene. fiori di filosofi, 188:
d'aspetta- mento di pene. fiori di filosofi, 188: vita è allegrezza
è certo aspettamento della beatitudine. libro di sentenze, 1-29: vita si è allegrezza
, 1-29: vita si è allegrezza di buoni, tristizia di miseri, aspettamento della
si è allegrezza di buoni, tristizia di miseri, aspettamento della morte. origene
aspettante1 (part. pres. di aspettare1), agg. che aspetta
. d. bartoli, 4-1-84: empierono di spavento quel popolo aspettante a che riuscirebbe
alla luce aurorale, un lungo anelito di passione corse il popolo aspettante. sappa
3-99: quell'altro [barbiere] di prima classe aveva già coda di aspettanti
barbiere] di prima classe aveva già coda di aspettanti al negozio. aspettante2 (
. aspettante2 (part. pres. di aspettare2), agg. ant.
all'un caso e all'altro. leggi di toscana, 3-139: debba..
donano alle favole affetto, avvenimenti fuor di ragione e d'aspettanza, i quali
321: un mormorio / d'assenso di preghiere e d'aspettanza / levossi intorno
è connesso per lo più un sentimento di ansia, di speranza, di timore
per lo più un sentimento di ansia, di speranza, di timore). -
sentimento di ansia, di speranza, di timore). - anche assol.
ho forse guari i membri più poderosi di te, almeno so meglio di te
più poderosi di te, almeno so meglio di te qual colpo è da fuggire e
: l'anima che è ne le pene di purgatorio sempre con desiderio aspetta il luogo
ma se ne fuggì a guglielmo re di puglia. idem, 625:
ariosto, 480: diligentemente informati / di tutto quel che accade, e riferiscemi
leggi fra l'armi, né comandano di essere aspettate, correndo pericolo colui il
pericolo colui il quale aspettarle volesse, di essere egli prima ingiustamente offeso, che
rondoni, che pareva che aspettassero rimbeccata di fava infranta. tasso, 14-57: qual
son lieto, è ver, ma di letizia muta, / qual di chi aspetta
, ma di letizia muta, / qual di chi aspetta, e col desio sol
: la piccola edvige aspetta le chicche di roma. verga, i-406: la poveretta
: la poveretta non si stancava mai di aspettare che quel giovane tornasse ad alzare il
9-80: non tu, chiunque sia, di questa morte / vincitor lieto avrai gran
tenuto in soggezione dalla modesta ima- gine di maria. bonsanti, 2-216: lo aspettava
incominciata; andrebbe a finirla, in attesa di recarsi dalla vecchia arcati. 2
condizioni favorevoli; rimandare il compimento di un'azione subordinandola a determinate condizioni.
che avea portati con seco, aspettava di poter passare. petrarca, 2-4:
loro nave fecero racconciare tutta, e di vele e d'albero e di timoni migliori
, e di vele e d'albero e di timoni migliori che li perduti la rifornirono
idem, purg., 4-95: quivi di riposar l'affanno aspetta. idem,
uscissi / per lo suo becco in forma di parole, / quali aspettava il core
senaca disse: -aspetta d'essere meritato di quello che farai. petrarca, 53-10:
volgar.], 7-14: per amore di quelle cose future la mente nostra s'
così da un popolo che è pieno di confusione e di ignoranza non si può
un popolo che è pieno di confusione e di ignoranza non si può aspettare..
che in vano si aspetti il ritorno di quelle [macchie solari] che par ad
ii-159: chi viaggia non deve aspettare di trovare per questo mondaccio tutti quegli agi
ribellioni. manzoni, 66: consiglio / di vili arti ch'io stesso a sdegno
, il quale avrebbe dovuto avere il senno di non fare la concessione, ma fattala
. bacchelli, 1-iii-5: da gente di penna e d'ufficio non s'era aspettato
ufficio non s'era aspettato mai nulla di buono. buzzati, 4-228: il fornaio
[l'anello] e sembiante faccendo di cercarne, alquanto gli tenne in aspettare.
, 8-7 (270): una notte di verno il fa stare sopra la neve
parole. tasso, ii-298: è più di male ne l'aspettare che nel patire
commodo alli mercanti et a oratio neretti di potere caricare la sua nave per il giappone
vieni, devota vittima, o nepote / di carlo quinto. slataper, 1-156:
che ha tanto tempo, e che aspetta di crescere e di amare. -figur
tempo, e che aspetta di crescere e di amare. -figur. r
: esprime ironicamente l'inutilità dell'attesa di una persona che non verrà, di un
attesa di una persona che non verrà, di un evento che non si verificherà.
, non darsi da fare per togliersi di impiccio, sperando che tutto si sistemi
dove si possono rivelare qualità e difetti di una persona. -qui vaspettavo:
: quei mariti che non si rallegrano di continuo con le mogli ne i piaceri
è venuta la primavera, quella pianta di rose bianche che era una bellezza e
pure a beatrice, ch'è opra di fede. idem, par., 17-88
-aspetta, aspetta un poco: in segno di minaccia. dottori, 1-351: traditor
è dannoso indugiare, ritardare il compimento di un'azione. 24 — battaglia,
. bruno, 83: fa di mestiero di ben risolversi a tempo. chi
, 83: fa di mestiero di ben risolversi a tempo. chi tempo
= lat. expedàre (comp. di spedare), con cambio di prefisso
comp. di spedare), con cambio di prefisso. cfr. leopardi, ii-518
: egli è colpevole chi s'intramette di cosa che a lui non s'aspetta.
il detto paolo, che il retaggio di dino, per addietro suo fratello, per
5-1-49: per far suo il regno di napoli, che a sé per ragione ereditaria
partito si può, acciò ci possiamo valere di quel ci s'aspetta quanto prima,
d'erbette e fiori, e pasciuta di liquidi cristalli, e forse con l'aspettativa
ii-246: fu in quel governo tenuto men di tre anni, e chiamato all'aspettativa
un'aspettativa, con un desiderio ansioso di sapere come la cosa fosse riuscita.
984: non mi so dilettare e pascere di certe buone aspettative. cattaneo, ii-1-194
renderle utili, e la certa aspettativa di poterne godere le utilità. nievo, 266
che vi rassegnaste a sette od otto anni di aspettativa. palazzeschi, 1-238: un'
palazzeschi, 1-238: un'aspettativa lacerante di dieci anni che si chiuse in un
anni che si chiuse in un grido di disgusto e di dolore al contatto della
si chiuse in un grido di disgusto e di dolore al contatto della realtà. sbarbaro
grande silenzio m'arresta il cuore l'aspettativa di qualche cosa. slataper, 1-106:
buzzati, 4-321: solo i conducenti di certi piatti furgoni a scatola rispondevano un
all'aspettativa. 2. possibilità astratta di acquistare un diritto in base a circostanze
ciò era dalle concessioni, usate allora di farsi pel primo beneficio che fosse per
diocesi. 3. dir. stato di sospensione temporanea del- l'obbligo del dipendente
l'obbligo del dipendente pubblico o privato di prestare servizio (per malattia o infermità
malattia o infermità, per giustificati motivi di famiglia, per servizio militare, per
. pea, 5-102: aveva chiesto di convertire la licenza in un anno d'
pavese, 4-235: non faceva mistero di voler chiedere l'aspettativa per non compromettersi,
, e già accusava tutti gli altri di opportunismo e leggerezza colpevole nei confronti della
istruzione, 135-136: decorsi i due mesi di assenza, l'insegnante che non è
l'insegnante che non è in grado di riprendere servizio, può far domanda di
di riprendere servizio, può far domanda di essere collocato in aspettativa per motivi di
di essere collocato in aspettativa per motivi di salute. l'aspettativa non può eccedere i
beltramelli, iii-41: sei uomini erano armati di attendere. fucile e parlavano in
stato messo in ripone nell'esito di un evento in corso di svolgi
ripone nell'esito di un evento in corso di svolgi aspettativa.
volgar., 1-7-230: non mancherà principe di botta, 5-98: perché l'aspettativa
5-98: perché l'aspettativa che aveva desta di lui iuda,...
aspettato (part. pass, di aspettare *), agg.
. atteso (con ansia, con zioni di bene. vico, 199: gli eruditi
aspettazione,... [sperando] di breve il totale sogamor cominciò darvi battaglia
, iii-23-42: piacque oziosamente cullarsi in immagini di de'palagi e delle torri, andate
da'loro amanti passate grandezze e in aspettazioni di un loro miracoloso chiamate o aspettate!
soccorso, aspettato noi, in questi mesi di aspettazione, abbiamo parlato di con sommo
in questi mesi di aspettazione, abbiamo parlato di con sommo desiderio da'franzesi. alamanni
non aspettato sopravquieta rassegnazione, in aspettazione di un liberatore venne il fero [il
sticare e mi sembrava d'essere nell'aspettazione di un donna nostra amore e spene.
degli varchi, iii-1-6-2: temo di non riuscire al desiderio ed aspettati
ma per passarla in ricrea di me. zione. idem,
filosofi della vecchia accademia, ma ancora di quelli della mezzana, e della nuova,
riuscita. improvviso e non aspettato moto di animo cagionato castiglione, 242: però non
1 (13): ma aspettazioni [di sé] e mandar innanzi quella fama;
ha fatto l'onore d'annunziarmi un aspettatìssimo di lui [enrico terzo] eccitasse, ma
barbare ne'pianti / l'aspettata da -persona di buona, grande aspettazione: che i
contrariava varchi, 18-1-381: giovane di bellissimo aspetto, e di come
18-1-381: giovane di bellissimo aspetto, e di come chi rimanga deluso da una
femm. -trice). ant. giovane di grandissima aspettazione. che aspetta, è
]: la vita umana, sempre aspet- di aspettare. tatrice di mali. bartolomeo
, sempre aspet- di aspettare. tatrice di mali. bartolomeo da s. c.
: fu miserabile e cordoglioso disposizione interiore di sospensione, di ansia, riguardo e aspetto
e cordoglioso disposizione interiore di sospensione, di ansia, riguardo e aspetto di gran crudeltà
sospensione, di ansia, riguardo e aspetto di gran crudeltà vedere i vecchi pieni
i vecchi pieni per l'arrivo di una persona, l'attuarsi di un
l'arrivo di una persona, l'attuarsi di un d'anni, le donne
divino cavalca, 7-182: e di vero, se noi ben pensassimo il
l'aspetto, che possino giugnere l'altezza di contra l'aspettazione, così nelle
con si contristano all'aspetto di veste vermiglia e di porpora.
si contristano all'aspetto di veste vermiglia e di porpora. vito in una grandissima
. vito in una grandissima aspettazione di questo fatto. carducci, 313
forma che assume, il modo tazione di qualche riscontro alla lettera. [sostituito da
pallida, e la barba d'argento cessato di scrivere molti anni, tanto che moltiplicati i
gli aspetti notevoli,... propuosi di scrivere. [ediz. 1827 (
v'erano molti giormarino, 7-65: di costei la compagna ha di fioretti / amorosi
7-65: di costei la compagna ha di fioretti / amorosi nali per occupare il
, / varia la gonna, in cui di vari il parroco gli amministrò allora gli
vostro alloggio, dolendovi, rammaricandovi nate di un'aspettazione irritante, insostenibile. d'annune
farete cangiar zio, iii-2-369: percossi di stupore e di terror sacro, gli d'
zio, iii-2-369: percossi di stupore e di terror sacro, gli d'aspetto? foscolo
vivente astanti son come sospesi nell'aspettazione di un fato aspetto gli molcea la cura,
nella pianura, le case sono rare e di aspetto barilai contro ogni sua aspettazione non
della morte. sbarbaro, 1-11: aspetti di cose che mi toccano come nessun gesto
vedere ne la mia camera una nebula di colore di fuoco, dentro a la quale
la mia camera una nebula di colore di fuoco, dentro a la quale io
io discemea una figura d'uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardasse.
3-107: biondo era e bello e di gentile aspetto. petrarca, 23-23: i'
, a me molto sarebbe a grado di vostra condizione conoscere più inanzi che quello
(222): se tu ti contenti di lasciare appresso di me questa tua figliuoletta
: se tu ti contenti di lasciare appresso di me questa tua figliuoletta, per ciò
. bisticci, 3-500: sendo giovine di bellissimo aspetto e dato molto e diletti a'
e ricca, la quale aveva una figliuola di bellissimo aspetto. aretino, vi-25:
cui troppo tard'è ogn'ora / di veder lei, che sovra ogn'altra stima
l'aspetto, ad ogni segno, / di lor temenza il capitan s'accorse.
con una tale energia, l'aspetto di renzo divenne così minaccioso, che don abbondio
non potè più nemmen supporre la possibilità di disubbidire. leopardi, 30-12: da
. panzini, iii-379: era uomo di umile aspetto. civinini, 1-177:
cose. baretti, ii-70: ti dico di non far caso di qualche mia espressione
ii-70: ti dico di non far caso di qualche mia espressione, se talvolta mi
se talvolta mi scappa con qualche aspetto di malumore. giusti, i-421: quelle cose
aspetto dell'ilarità sono nate in un tempo di dolore e quasi direi d'esilio.
roberto, 38: subito il maestro di casa prese l'aspetto grave e triste conveniente
ii-6: quella nuova casa non era di grande aspetto ma era decente. baldini,
[la] circolazione stradale sotterranea che di giorno in giorno va più assumendo l'
rapina infernale. 5. punto di vista, prospettiva secondo cui si considera
sotto anche un altro aspetto è degna di meditazione la storia di irminda partènide.
aspetto è degna di meditazione la storia di irminda partènide. 6. astrol
6. astrol. posizioni delle coppie di pianeti che intervengono nella formulazione dell'oroscopo
. villani, 11-2: [la pianeta di giove] si trovò nel segno dell'
si veggono, appartengono a due punti di longitudine, lontani fra loro novanta gradi
come una barella. -al (di, nel, a) primo aspètto:
pure esse hanno nel primo aspetto simiglianza di quelle. luca pulci, 3-170:
primo aspetto il povero avveduto / maravigliossi di questo signore. sannazaro, 10-155:
, si maravigliosa e strana, che di primo aspetto spaventa con inusitato terrore gli
aspetto spaventa con inusitato terrore gli animi di coloro che vi entrano. castiglione, 105
quali [libri] mi par mill'anni di poter vedere, sì perché vengono da
, come perché promettono nel primo aspetto di gran cose. = voce dotta
d'avere capitano. idem, 4-61: di che l'impe- radore ebbe malinconia e
e gran sospetto; e tutti i dì di questo aspetto stette rinchiuso, senza dare
dove il pubblico o i clienti attendono di essere ricevuti. verga, i-48:
, in qualche sala d'aspetto ingombra di gente e male illuminata da un fumoso
lume a petrolio, si grida una sequela di nomi di paesi e di città lontane
petrolio, si grida una sequela di nomi di paesi e di città lontane; nessuno
una sequela di nomi di paesi e di città lontane; nessuno si move; nessuno
non era che l'anticamera, la sala di aspetto. 3. figur.
aspettazione, previsione; speranza; timore di un fatto che può accadere. m
fu gran danno, perocch'era barone di grande aspetto. idem, 7-43:
quando le vette degli olivi si caricano di migna, e'si può stare ad aspetto
, e'si può stare ad aspetto di piena e grossa ricolta. d. battoli
, per quivi far legna e rifornirsi di nuovi arbori, antenne e timoni, in
aspetto d'olio, e fu ragionevol ricolta di vino. 4. mus. battuta
influenza, antinevralgico, costituito dall'associazione di aspirina e di bromidrato di chinina.
, costituito dall'associazione di aspirina e di bromidrato di chinina. = comp
dall'associazione di aspirina e di bromidrato di chinina. = comp. da
sm. latin. che è rivolto di fronte. leone ebreo, 148:
. aspiciens -entis, part. pres. di aspicère * guardare '. àspide
volgar., 5-2: aspidoè una generazione di velenosi serpenti che con suoi denti
2649: l'aspide, qual è aspro di veleno, / che sempre muove con
, / dispari in opra: e di ciascun si gema. boccaccio, v-220:
lasciavi il veleno, e questo veleno di pelle in pelle va comprendendo tanto che l'
siena, 912: l'aspido è di sua natura sordo; e con tutto che
tristo animale, / che dinanzi e di retro ognuno assale; / ma quando
vider tutti venire addosso improvvisamente un esercito di ceraste, di aspidi, di saettoni.
addosso improvvisamente un esercito di ceraste, di aspidi, di saettoni. redi,
un esercito di ceraste, di aspidi, di saettoni. redi, 16-iv-164: e
il che per ora voglio concedere, nulla di meno egli è di quella razza di
concedere, nulla di meno egli è di quella razza di serpi, che, secondo
di meno egli è di quella razza di serpi, che, secondo la sentenza
serpi, che, secondo la sentenza di nicandro, d'eliano e di altri,
sentenza di nicandro, d'eliano e di altri, hanno i denti canini coperti
, iii-2-198: uomini attossicati, chi di voi / fu morduto dall'aspide con
la piccola dama come si guarderebbe alcunché di famoso: le caravelle di colombo,
guarderebbe alcunché di famoso: le caravelle di colombo, la nera nave di ulisse,
le caravelle di colombo, la nera nave di ulisse, l'ippo- grifo di astolfo
nave di ulisse, l'ippo- grifo di astolfo, l'aspide di cleopatra. alvaro
ippo- grifo di astolfo, l'aspide di cleopatra. alvaro, 14-90: mancanza
acciò placarse / non possa per dolcezza di parole. pananti, i-34: tra
. cobra egiziano (naja haje): di colore bruno a macchie nere irregolari,
a macchie nere irregolari, ha la capacità di ergere la parte anteriore del corpo e
ergere la parte anteriore del corpo e di dilatare il collo quando è in stato
dilatare il collo quando è in stato di agitazione; il suo veleno è rapidamente
da una certa distanza, per mezzo di uno sputo). = lat.
(dal gr. &onlq -isoc), di genere femminile, usato al maschile dagli
', col sufi, -tarpa dei nomi di agente. aspidospèrma, sm. bot
. aspirante (part. pres. di aspirare), agg. che aspira
rinominanza. alfieri, 4-111: il di lui esercito, di diverse nazioni composto
, 4-111: il di lui esercito, di diverse nazioni composto, privo di capitano
, di diverse nazioni composto, privo di capitano, ma non di aspiranti a
composto, privo di capitano, ma non di aspiranti a divenirlo, in breve sbandavasi
male a star solo, né soffriva di essere lasciato in disparte dai coetanei tendenti
, concorde, serrata a una lega di pensieri e fatti magnanimi, aspirante un'
e fatti magnanimi, aspirante un'aura di vittoria, spinta da una forza di
aura di vittoria, spinta da una forza di progresso e di moto.
spinta da una forza di progresso e di moto. 4. sm.
, a un ufficio, alla mano di una donna. dossi, 500:
. alvaro, 14-195: nelle vetrine di un fotografo in una strada di roma si
vetrine di un fotografo in una strada di roma si trovano fotografie di aspiranti attrici
una strada di roma si trovano fotografie di aspiranti attrici, o per meglio dire,
aspiranti attrici, o per meglio dire, di quella specie di dive che ci sono
per meglio dire, di quella specie di dive che ci sono servite come espressione della
in seguito) intermedio fra l'aiutante di battaglia e il sottotenente. panzini
, filosofo, poeta: oggi sergente di fanteria, aspirante agli alpini.
aspirata da un boccaglio situato all'estremità di un tubo flessibile, e raccolta in un
e raccolta in un filtro a forma di sacco di tessuto assai fitto.
in un filtro a forma di sacco di tessuto assai fitto. = comp
= comp. dall'imp. di aspirare e dall'oggetto polvere (v
vi è connessa allora un'impressione di voluttà, di morbida delizia dei
connessa allora un'impressione di voluttà, di morbida delizia dei sensi),
, immettendola nei polmoni nel movimento di inspirazione. lucano volgar. [
. giocosa, 50: un buon odore di fieno e di latte caldo che fa
50: un buon odore di fieno e di latte caldo che fa allargare le narici
pascoli, 59: io prendo un po'di silice e di quarzo: / lo
: io prendo un po'di silice e di quarzo: / lo fondo; aspiro
lo fondo; aspiro; e soffio poi di lena. d'annunzio, iv- 1-64
soffiasse. 2. per estens. di macchine: estrarre, tirare a sé
respirato, / come aspira il bicchiere di grappa a digiuno. 3.
porto aspirarono secondi e favorevoli, non di quelli che l'hanno vinte nimici e contrari
. anelare a ottenere, desiderare vivamente di conseguire. dante, purg.,
ti menavano ad amar lo bene / di là dal qual non è a che s'
laude d'ingegno, a niuna fama di lettere. giovanetti, iii- 202
come dicono, a non so qual cattedra di letteratura. imbriani, 2-48: tutti
nel quale gli uomini aspirano alla vita di più. slataper, 1-141: l'
404: l'orto, ch'aspiri odor di fiori e d'erbe, / le
l'oche. = comp. di aspirato. aspirativo, agg.
e senza forte aspirazione, ella ama di profferire con fiato gagliardo, e
aspirato (part. pass, di aspirare), agg. fonet.
sf. aspirata), vocale all'inizio di parola che presenta aspirazione, c dura
, c dura nel dialetto fiorentino e di gran parte della toscana (gorgia),
: diventeremo tutti arabi, con isperanza di morire affogati quanto prima, per lo sforzo
focolare; recuperare sostanze contenute nei gas di combustione; essiccare determinate sostanze; trasportare
, sf. estrazione da un ambiente di gas, liquidi, solidi in polvere per
, liquidi, solidi in polvere per mezzo di opportune macchine che sfruttano gli effetti di
di opportune macchine che sfruttano gli effetti di una conveniente depressione. paoletti
interponeva a mezzo giorno fra le città di pomezia ed il lido del mare, dalle
figur. vivo, ardente desiderio, moto di tutto l'animo verso un fine nobile
moravia, v-26: una vita immaginaria fatta di sogni, di aspirazioni e di speranze
: una vita immaginaria fatta di sogni, di aspirazioni e di speranze. 4
fatta di sogni, di aspirazioni e di speranze. 4. fonet. emissione
speranze. 4. fonet. emissione di un soffio aspiratorio più o meno forte
polvere bianca, cristallina, inodora, di sapore acidulo (con azione antipiretica,
asplèno), sm. bot. genere di felci della famiglia polipodiacee { a spleni-uni
attorno, come quelle del polipodio, di sotto gialle e ruvide, e di sopra
, di sotto gialle e ruvide, e di sopra verdi. domenichi [plinio]
quattro pollici, radice motosa, cavernosa come di felce, bianca e pilosa..
aspa). strumento girevole (anticamente di legno, oggi metallico) che serve
(un tempo costituito da un insieme di pioli a forma di x).
da un insieme di pioli a forma di x). ariosto, 19-72
quello che si fa girare orizzontalmente su di sé mediante ima manovella. è composto
sé mediante ima manovella. è composto di due crociere, una un po'maggiore
maggiore dell'altra, calettate verso ciascuna estremità di un asse orizzontale, imperniato su due
, o colonnini verticali, piantati su di una panchetta. le quattro estremità delle
: le batterie interminate dei fusi, esercito di trottole semoventi; paradiso di conocchie e
, esercito di trottole semoventi; paradiso di conocchie e d'aspi governato dall'elettrico,
da sua posta sopra al suo aspo fatto di legno, si doveranno contrassegnare. giusti
guisa d'aspo che la dipanano, e di lì in una gran tavola a
in una gran tavola a guisa di vassoio. 3. industr.
apparecchio addetto alla misurazione della lunghezza unitaria di filato necessaria alla determinazione del titolo di
di filato necessaria alla determinazione del titolo di esso. 4. marin. asta
. asta per girare l'argano a forza di braccia (usata soprattutto nella manovra delle
, iv-2-811: i marinai cui sia sfuggito di mano l'aspe restano inerti dinanzi all'
figurazioni favolose scolpite nel cipresso sul caporuota di prua, facevano da cariatidi a bompressi,
1-268: nulla cosa è mia, né di alcun altro, la quale altrove asportare
. asportato (part. pass, di asportare), agg. por
complici e consapevoli, debbono in termine di tre giorni... dame esatta notizia
a un altro; esportazione. leggi di toscana, 8-177: detti libri mai si
, 8-177: detti libri mai si cavino di cancelleria senz'espress'ordine de'magistrati,
quantità de'generi soprabbondanti che gli piace di estrarre. 2. medie.
2. medie. estirpazione chirurgica di un organo ammalato. = voce
asprissimaménte). con asprezza, con durezza di modi; con violenza; in modo
suo pianto aspramente mala- diceva l'amor di cimone. zanobi da strata [s.
. arringò anch'egli pubblicamente nello studio di pisa contra la lingua volgare asprissimamente.
contra l'armi e contra ogni minaccia / di gragnuole, di turbini e di tuoni
contra ogni minaccia / di gragnuole, di turbini e di tuoni / volgea goffredo la
/ di gragnuole, di turbini e di tuoni / volgea goffredo la secura faccia,
le parole crude, era la bocca di sua madre? deledda, ii-29: lo
cavalca, 13-137: come fu antioco re di grecia, il quale poi inverminò,
anco molto aspramente. = comp. di aspro1. aspreggiaménto, sm. ant
2. inasprimento, aggravamento (di una malattia). bencivenni [crusca
poverine un astio, un desiderio quasi di vendetta; e le teneva sotto, le
si ravvedesse tosto tosto da quegli slanci di tenerezza. carducci, ii-10-192: non
, ama la difficoltà e si giova di terre avare e dei climi che la aspreggiano
3. rendere aspro, riempire di sapore acre. allegri, 175:
gambo, gli gettò una ciocca / di quelle [sorbe], e poi si
. aspreggiato (part. pass, di aspreggiare), agg. trattato con
eletto a placare e addolcire l'animo di quell'ammiraglio. manzoni, 402:
. serra, ii-326: quest'uomo di genio aspreggiato dalla fortuna, questo scrittore
caccia, / che parea il bosco di lui paventoso; / tutta aspreggiata avea
spolverini, xxx-1-101: l'empia asprella, di lui [del miglio] minor alquanto
. volgar. * asperella, dimin. di asper 1 aspro '; cfr
divengono cotti tanto buoni che servono in cambio di pane. carducci, ii-16-95: ne
d'interpunzione epistolare fuse in ferro fuor di posto e per il vino di mantova.
ferro fuor di posto e per il vino di mantova. della qual asprezza, tornando
santa vergogna, ordinata fatica, astinenza di cibi, e asperezza di vestimenti. bencivenni
, astinenza di cibi, e asperezza di vestimenti. bencivenni [crusca]:
bencivenni [crusca]: ratto nascimento di capelli, e crespezza e grossezza ed
fecero [al dio pane] le gambe di capra e pilose, per mostrar l'
estremità delle palpebre, per l'afflusso di quell'umore, hanno contratto prurito, tumidezza
: una ostinata, insolita, universale asprezza di cute. d'annunzio, iv-2-843:
bettinelli, i-141: nel secolo d'oro di augusto [sallustio] scrisse con uno
arduo da percorrere; selvatichezza, difficoltà di luoghi. giamboni, 4-241: sagliendo
m. villani, 11-13: gran preda di bestiame e grosso e minuto,.
alle case si facciano siepi delle piante di melagrani, le quali non temon l'asprezze
asprezze de'luoghi, perché questo arbuscello di piccolo nutrimento si contenta. ariosto,
di'ch'io lascierò l'asprezza / di questi sassi, e questa gente inculta,
5. figur. severità; durezza di modi, di comportamento, rigidezza di
figur. severità; durezza di modi, di comportamento, rigidezza di carattere; durezza
di modi, di comportamento, rigidezza di carattere; durezza, violenza; crudeltà
grand'asprezze, / che neuna pietade avean di loro. m. villani, 3-9
vedere se io mi muto per asprezza di parole. zanobi da strata [s.
sai., 4-203: bisogno era di asprezza, / non di clemenza, a
bisogno era di asprezza, / non di clemenza, a l'opre lor nefande
. serra, 11-325: l'asprezza di questa lotta pare che induri cose che
questa lotta pare che induri cose che di per sé sono fiacche, pare che faccia
e vergini anche le sciatterie e le insufficienze di una scrittura senza polso, ma in
? gobetti, 1-160: si tratta di liquidare lentamente e insensibilmente gli ultimi residui
liquidare lentamente e insensibilmente gli ultimi residui di clericalismo, se non si vuole veder
, carattere impetuoso, violento. fatti di cesare, 175: neuno se li avvicinava
intelligenza, 265: cavagli e cavalier di gran d'asprezza, /
/ a suoi colpi nessun potea durare. di breme, conc., ii-541:
in alcuni pretto cinismo. -anche di animali. sannazaro, 3-75: nascan
affannati per lo perduto sonno, vaghi di riposarsi, fiorio perché era giovane e non
magno volgar.], 8-6: temendo di ricadere nella colpa di prima, comincia
, 8-6: temendo di ricadere nella colpa di prima, comincia a ristringere il ventre
che tanto... fusse amatore di quella asprezza di vita che voi lodate.
.. fusse amatore di quella asprezza di vita che voi lodate. idem,
idem, 499: dalla virtù adunque di questi nuovi principati se non • nacquono
1-68: io dubito, se io di tal fallo il riprendo, o m'ingegno
riprendo, o m'ingegno con asprezza di ri trarlo da questa cosa, che io
, e poi gli commosse in asprezze di villania. — per simil.
2-19: lo aggiungere la i nel principio di moltissime voci... non si
10. ant. bruciore (di gola). libro della cura delle
procede per umori caldi, seguitano asprezza di gola, sete e dolore di petto
asprezza di gola, sete e dolore di petto. = deriv. da
aspro1. aspri, sm. ciuffo di penne di airone, portato un tempo
aspri, sm. ciuffo di penne di airone, portato un tempo come ornamento
alla testa / sei o sette fili di candido aspri. palazzeschi, 3-89: portava
3-89: portava in capo una capote di miosotis con legature di velluto sotto il
capo una capote di miosotis con legature di velluto sotto il collo e sulla quale
da colonnello che aveva tutta l'aria di volerne raddoppiare la statura e l'imponenza
il vino scemava, ecco le grandi caraffe di vino... un vino un
salmastroso. palazzeschi, 4-256: uva di prima qualità, succosa e dolce,
uve delle colline, non come quella di santa maria, asprigna e tutta buccia
camere delle donne leggiadre, un misto di profumi da toletta e l'altro or
e l'altro or fragrante or asprigno di un corpo morbido e amato. 2
sua vocetta asprigna; -la marchesa mi incarica di presentarle le sue più vive scuse.
più in lui si accentuava lo stato di perfetta beatitudine più diventava asprigna verso di
di perfetta beatitudine più diventava asprigna verso di lui l'intolleranza di nonna angelica. palazzeschi
diventava asprigna verso di lui l'intolleranza di nonna angelica. palazzeschi, 4-112:
asprino2 (asprìnio), sm. vitigno di uva bianca, con grappoli grandi,
bianca, con grappoli grandi, a forma di piramide, acini ovali, giallo-verdastri,
aciduli: se ne trae un vino di scarsa alcoolicità, ricco di acidità.
un vino di scarsa alcoolicità, ricco di acidità. bruno, 3-744:
bruno, 3-744: buoni nuncii di meglior pane, di meglior carne e
3-744: buoni nuncii di meglior pane, di meglior carne e vino, che non
vino, che non possa esser il greco di somma, malvagia di candia e asprinio
esser il greco di somma, malvagia di candia e asprinio di nola. chiabrera,
somma, malvagia di candia e asprinio di nola. chiabrera, 233: certo
: l'ossame dei polsi era asprito di pelame insidrito di pece, su questi egli
dei polsi era asprito di pelame insidrito di pece, su questi egli posava il viso
, gli occhi torbati puntavano la muraglia di pietrame dietro cui rompeva il mare.
portava a carne ciliccio aspro, e di sopra era vestito di pelle. guido da
ciliccio aspro, e di sopra era vestito di pelle. guido da pisa, 1-225
nella culla, ma no sia piena di cose aspre e dure, ma soavi e
xxi-935 (20): questi vestimenti di drappo così belli, che noi portiamo,
: le ciglia lunghe e aspre come setole di porco. galileo, 1093: stimo
ma non sempre, incrostata, e ripiena di una bianchissima, talvolta aspra e talvolta
protendendo il collo, aspro come un nodo di corde ritorte. barilli, 2-329:
2. selvaggio, impervio, malagevole, di difficile e faticoso transito. - anche
diserto / a retro va chi più di gir s'affanna. cavalca, 6-2-20:
i-457: sforzandomi per più aspre vie di salire all'alte cose, avvenne che,
, 7-114: ti donerò questa sampogna di sambuco, la quale io con le mie
et aspro il terreno, s'impiastri di bovina il magliuolo. tasso, 15-55:
i-29: sono in più luoghi cave di oro in asprissimi monti del tutto sterili,
e quantunque si ritrovi in varie spezie di pietre, la maggior vena è nella
sono nella superficie della luna lunghi tratti di asprissime montagne, gruppi di scogli scoscesi
lunghi tratti di asprissime montagne, gruppi di scogli scoscesi. manzoni, 26:
ii-70: era una boscaglia aspra, irta di selvagge marruche. landolfi, 1-57:
uomo già logoro. 4. di tempo, di stagione: rigido, inclemente
. 4. di tempo, di stagione: rigido, inclemente, freddo
cavalcanti, 362: in questo intervallo di termine, umilieranno queste sì aspre freddure
: la via / nera è tutta di gente, ben che il cielo / sia
: piantar si convengono quelle generazioni [di uve] che non sieno dilettabili, ma
a mangiare, ma sugoso e pienissimo di vino. sassetti, 413: sopra le
giusti, i-369: il vino è aspro di svinatura, matura poi nell'estate e
-per simil.: anche dell'odore acre di sostanze di sapore aspro. carducci
: anche dell'odore acre di sostanze di sapore aspro. carducci, 644:
: c'era l'aspro profumo delle campagne di settembre sotto il cielo fresco. idem
fresco. idem, i-93: una bava di brezza agitava, stimolante, l'aspro
tutte l'altre rocce, / io premerei di mio concetto il suco / più pienamente
pavese, 33: era intorno il sentore di queste colline / più profondo dell'ombra
/ e aspra insieme, una voce di tempi perduti. pratolini, 2-102: attraverso
terzi piani si odono i respiri aspri di coloro che la stanchezza accompagna fino sul
, 7-1: questo carlo fu savio, di sano consiglio, e prode in arme
aspro in giustizia, e sperse i corsali di genova. fatti di cesare, 31
sperse i corsali di genova. fatti di cesare, 31: catone era aspro e
gli altri signori, e aspro punitore di giustizia. petrarca, 112-6: qui tutta
e aspre, resistenti agli acuti dardi di cupido, il quale, lunga stagione saettandoci
, 14-202: tra gli altri un cavalier di gran coraggio, / aspro nel guerreggiar
: oh! che può dar nemica aspra di pace / se non la morte in
dove in gran solitudine / l'ombra di populonia e il nome sta, / aspro
sano, aspro, guizzante in quel fermento di pubertà con una bramosia torbida di godere
fermento di pubertà con una bramosia torbida di godere. panzini, iii-264: il metallo
. panzini, iii-264: il metallo di quell'aspro cuore tale rimane. deledda,
selva / sì aspra fera, o di notte o di giorno, / come costei
sì aspra fera, o di notte o di giorno, / come costei ch'i'
... questa è una maniera di mosca, ch'è molto aspra e
. pascoli, 321: il cielo echeggiava di cicale, / aspre dal sole,
me, acciò io, a forza di stare rientrato in me stesso, non
non m'abbia a trovare o coperto di un guscio come l'ostrica,
come l'ostrica, o aspro di punte come lo spinoso; perché ho visto
aveva nell'espressione del volto qualche cosa di aspro e quasi di sprezzante. palazzeschi
volto qualche cosa di aspro e quasi di sprezzante. palazzeschi, 4-345: questo ricordo
; che nasce da un rigore inflessibile di vita e di comportamento; estremamente parco
da un rigore inflessibile di vita e di comportamento; estremamente parco, sobrio.
, estimo che degnissima sia non solamente di riprension grave, ma d'aspro gastigamento.
: e 'l vitto loro / era di cacciagion, d'erbe e di pomi;
/ era di cacciagion, d'erbe e di pomi; / e la lor vita,
salvarsi se non con un'intera vita di aspra disciplina. negri, 2-735:
fu sacrificio d'obbedienza all'asperrima regola di francesco. 10. figur.
...: 4 se l'acerbezza di questo aspro dolore'; quell'« aspro
acerbezza », credo che vi sia di soverchio. manzoni, pr. sp.
c'è forse in tali memorie qualcosa di più aspro e pungente. d'annunzio,
cuore non soffriva più. un aspro senso di novità si spandeva per tutta la sua
161: la buona, o cattiva maniera di coloro, che sono in magistrato,
man nocente e ria, / tempesta di percosse aspra piovea, / quanti gigli sugli
. menzini, 6-60: promettendo bruto di fare una vendetta asprissima d'una ingiuria
: non ha veramente ragione il volgo di argomentare in tal guisa, e di
di argomentare in tal guisa, e di motteggiar la poesia per così aspra fortuna;
da un sol poeta eccellente la disavventura di mille altri non eccellenti. pascoli,
suo cuore selvaggio era un aspro tumultuar di passioni. saba, 155: la
, 6-7 (120): nella terra di prato fu già uno statuto, nel
: però eh'amor mi sforza / e di saver mi spoglia / parlo in rime
spoglia / parlo in rime aspre e di dolcezza ignude. zanobi da straia [
e malagevoli a sostenere, le parole di coloro i quali contrastano alle nostre giuste
asprissime. muscettola, iii-385: oh di stelle crudeli aspro tenore! / perché
mio amore. alfieri, 71: io di biasimarti, o italia, assunsi il
14. figur. disagiato, pieno di difficoltà, di fatica, di sofferenza
figur. disagiato, pieno di difficoltà, di fatica, di sofferenza; penoso,
pieno di difficoltà, di fatica, di sofferenza; penoso, tormentoso, doloroso.
aspra pena che il disiderio che avea di costei gli dava, la domandò per moglie
dava, la domandò per moglie. leggende di santi, 4-2: la quale [
del sole incende tutti, ed è di aspero abitamento a'monaci. lorenzo de'
dolce, un pensiero aspro e forte / di vergogna e di morte. castiglione,
aspro e forte / di vergogna e di morte. castiglione, 369: straziata con
iii-304: pria che d'aspre catene e di profonde / piaghe pena sentissi ardente acerba
147: all'aspra sete / refrigerio daran di passo in passo / or minute lambrusche
, i-183: sono nella dura condizione di avere appena avvicinate le labbra alla tazza
diminuì gran parte della bontà e grazia di quelle. 16. fonet.
sm. ruvidezza, scabrosità; difficoltà di cammino, malagevolezza; luogo selvaggio,
., 3-157: io castigo la grossezza di ciascun ferro, appianando qualunque aspro,
nelle parole, c'è l'aspro di un risentimento forse proprio verso la donna.
, i-751: catullo udiva una voce di suono asprétto con un martellare vago di
di suono asprétto con un martellare vago di sistri argentini. govoni, 2-101: vorrei
2-101: vorrei sapere quante castellate / di dolci e aspretti vini / quest'anno
, poi turca, d'argento, di poco valore. balducci pegolotti,
, i quali sommi si danno in pagamento di peso in che sono verghe d'argento
piccolina, / la quale al conte di rocca silvana / credo che duemila aspri poi
[moneta] aspra al tatto (coniata di fresco) '. aspróne, sm
una sua gran pergola un muro rozzo di certa pietra che a roma si dice
a roma si dice asprone, spezie di tufo nero e spugnoso. asprura,
. assaettante (part. pres. di assaettare), agg. che colpisce
, cioè, che non mi sia di forte e assaettante sapore. assaettare,
lo strumento che nei giorni della settimana di passione, quando son legate le campane,
i-306: è un giovinetto stempiato e di pel rosso, magro come un chiodo,
cura le occhiate che l'assaettano dal banco di faccia. 2. intr.
. assaettato (part. pass, di assaettare), agg. dial.
), agg. dial. rafforzativo di aggettivo, a cui dà un valore
aggettivo, a cui dà un valore di superlativo e peggiorativo al tempo stesso.
dure assaettate, ci vuole i denti di ferro per mangiarle. pratolini, 9-56
. 2. irto (come di saette). viani, 14-487:
, 14-487: in questo piazzale, -assaettato di tronchi d'alberi centenari, d'antenne
, d'antenne d'abete trentino, di caldaie di pece bollente, di forge,
antenne d'abete trentino, di caldaie di pece bollente, di forge, di paranchi
, di caldaie di pece bollente, di forge, di paranchi...,
caldaie di pece bollente, di forge, di paranchi..., - cerchereste
., - cerchereste una sola radica di vite o tralce di sarmento.
cerchereste una sola radica di vite o tralce di sarmento. 3. a forma
sarmento. 3. a forma di saetta, veloce come saetta. ojetti
esterno, bianco opalino all'interno, di odore agliaceo molto forte e acuto,
odore agliaceo molto forte e acuto, di sapore amaro (usato fin dall'antichità
come sedativo dell'isteria e degli stati di eccitamento). bencivenni [
,... assa, seme di cicuta [ecc.]. mattioli,
, 2-845: è vero che il silfio di quei luoghi per avventura ci si porti
lume, che se ne possa affermare nulla di certo. oggi si vedono due specie
vedono due specie d'assa fetida: una di colore fra 'l galbano e la mirra
e lo assaggiaménto delle cose che awegnono di tempo in tempo, insegnò poi delle
untuosità, acetosità, discipidezza, gravità di dilicate e agute, cioè di pugnenti.
gravità di dilicate e agute, cioè di pugnenti. seneca volgar., 3-152-16
., 3-152-16: e teneami appagato di darsi quasi un gusto e un assaggiaménto
, ora quell'altro: modo è di fastidioso stomaco molte cose assaggiare. maestro
, pompeo, avrai tu sempre sete di bere sangue umano, sì come il rabioso
. e tutti quelli che assistono alla tavola di s. a. s. lo
: voi non potete negare la bontà di dio, però che l'avete assaggiato,
e però neuna cosa ci dié sapere di sapore, se no esso. capellano
lo nostro sapore e non per quello di lei; e perciò, sì come teneri
rifiutiamo di assaggiarla. tasso, ii-168: non sono
; ma non altrimenti le assaggio, di quel che sogliono gli uomini continenti i
2: egli pare non faccia conto di soggiornar molto in inghilterra, né vuole avere
né vuole avere il coraggio d'impadronirsi di questa lingua, spaventato dall'amaro che
egli è buon che noi assaggiamo del vino di questo valente uomo. guido delle
crosta; e 'l primo che assaggiò di quei topistomelli, fu il piovano, e
e'pare che qui siano le saliere di volterra, che io non ho potuto
scala del paradiso, 133: alcuni di loro assaggiavano un poco d'acqua per prendere
alcuno refrigerio, solo per non morire di sete. fioretti, xxi-988 (47
xxi-988 (47): e prendendo di quello lattovaro con uno cucchiaio lo diede
del cedro ivi presso nascente, diventino di prole diviziose. della casa, 632:
però, dolcissima suor mia, non essare di ciò ignorante per assaggiare di cotali doni
non essare di ciò ignorante per assaggiare di cotali doni. -assaggiare il bastone,
poste, / noi crederan sì di leggieri. idem, pr. sp.
cane appresso. -se non smettete di picchiare, -disse, -voi assag- gerete
le coma, assaggia [giasone] di voler menare i buoi qua e là,
prove, che avevano assaggiate le nevi di mosca come gli ardori del- l'andalusia
almeno passabile, ma ho fatto la stivaleria di stare dieci o undici anni senza assaggiare
-assaggiare il terreno: indagare, cercare di conoscere (le intenzioni di una persona
, cercare di conoscere (le intenzioni di una persona, le reazioni di un
intenzioni di una persona, le reazioni di un ambiente, una situazione particolare).
dianzi d'orìente / per assaggiare i paladin di francia. p. f. giambullari
era uscito bernardo innanzi con uno squadrone di cavalli, sì per assaggiare lo esercito
. assaggiato1 (part. pass, di assaggiare), agg. gustato.
1-44: il quale vino per li signori di là assaggiato, parve loro molto buono
del paradiso, 456: una guastada di vino assaggiata fa conoscere tutto 'l
istesso che collybista, e non quello di praegustator vini, il quale noi chiameremmo
camparci su! assaggiatori d'indici e di frontespizi, e'mi paiono il cuoco
grasso, e attaccandosi finalmente a quello di più facile pelatura. assaggiatila, sf
sacchetti, 177-59: faccendo un'assaggiatura di quasi tutti i grappoli.
per prova, per sentire il sapore di un cibo, di una bevanda)
per sentire il sapore di un cibo, di una bevanda); piccola quantità di
di una bevanda); piccola quantità di cibo o bevanda che serve per
sia quegli che, offeso per assaggio di poco cibo non soave, non possa pure
prete mi mandò in dono un gran fiasco di vino nuovo, un assaggio primaticcio delle
ingenerato dentro a noi una nobile sete di perfezione. 2. figur.
, esperimento. -in particolare: operazione di saggio compiuta allo scopo di riconoscere la
: operazione di saggio compiuta allo scopo di riconoscere la natura o la composizione di
di riconoscere la natura o la composizione di una determinata sostanza. alamanni, 3-5-21
. redi, 16-viii-134: il cioccolatte di gelsomini... potrà portarlo per assaggio
, soffocata dall'odio, dubitando della verità di quel biasimo, giudicandolo un assaggio scaltro
. 3. edil. prelevamento di campioni del terreno su cui deve sorgere
nuovo edificio, per saggiarne le caratteristiche di resistenza. 4. milit. ant
4. milit. ant. scontro di lieve entità: scaramuccia. d.
assaggi e nella generai battaglia, fu di presso a trecentomila soldati. = deverb
: parendogli / assai aver veduto, propose di tornare a parigi. cantari cavallereschi,
. 2. molto (con funzione di superlativo avverbiale). - spesso in
ed isgridar le genti, / e di guinzagli uscir veltri correnti, / per belle
inf., 26-81: s'io meritai di voi assai o poco /.
. villani, 11-72: lasceremo alquanto di dire di questa guerra, che assai
, 11-72: lasceremo alquanto di dire di questa guerra, che assai tosto ce
il conte d'armignacca] solea essere assai di minore possa che quello di foci.
essere assai di minore possa che quello di foci. petrarca, 13-7: dico:
2-2 (133): io sono uomo di queste cose assai materiale e rozzo.
hanno; del quale con l'aiuto di dio io spero assai bene scaricarmi. zanobi
: in verità assai sarebbe picciola laude di dio per dimostrare la creazione del nostro
come a questo uomo iddio diede spirito di vita. paolo da certaldo, 161
, non si scriverebbero tanti libri pieni di falsità e di conclusioni mal provate, le
scriverebbero tanti libri pieni di falsità e di conclusioni mal provate, le quali è
che trovino applauso a chi ebbe ventura di vedere in viso la verità. magalotti,
amante d'agi semplici e mai un momento di mal umore. alfieri, 45:
nulla; il secondo, invece, pittore di caseggiati molto stimato, con famiglia e
caseggiati molto stimato, con famiglia e di ristretta fortuna, lavorava assai.
occhi. 3. d'assai: di molto, di gran lunga. -anche
3. d'assai: di molto, di gran lunga. -anche con valore d'
, 29-123]: d'assai: cioè di molto avanzano li sanesi in vanità li
/ s'infiamma d'onesta te, tal di venta / che 'l dir
punto io era allora d'assai migliorato di alcuni anni prima. leopardi, ii-765:
le novelle della giornata, e compiacevasi di trovarlo differente d'assai dai giovinastri che
d'assai. -di persona: di grande valore, di notevole importanza,
-di persona: di grande valore, di notevole importanza, di alto lignaggio;
grande valore, di notevole importanza, di alto lignaggio; autorevole. velluti,
una donna d'assai -volendola laudar di prudenzia e bontà; il medesimo porla
volesse biasimarla, accennando che fusse donna di molto. grazzini, 4-50: parvi ch'
3-335: colui... non degna di tenere per sua alessandria né corinto
altro luogo, assai sia nobile e pieno di gente. g. morelli, 242
, per avere assai rede. fatti di cesare, 126: assai cavalieri e sergenti
partì... e nel cammino morì di veleno con assai suoi famigliari. idem
quale sia stata la eccellenza dell'animo di costei. idem, dee., i-intr
7-25: desidera il peccatore d'avere spazio di tempo assai, ma non considera che
con autorità grandissima e con assai provvisione di gente e di danari. boterò, i-227
e con assai provvisione di gente e di danari. boterò, i-227: maometto ii
avendo acquistato paese assai, vi mandò colonie di schiavi, a'quali assegnava quindeci giornate
schiavi, a'quali assegnava quindeci giornate di terreno per uno e due bufali e
con ire e redire e qua e là di traverso e di sghembo in assai digressioni
e qua e là di traverso e di sghembo in assai digressioni, e le intricherò
-per lo più al plur., di persone; i molti, i più.
ares in francia] è molto pieno di ricche e buone ville, e d'assai
ordinanti, e ruppegli più per maestria di guerra che per forza ch'egli avesse
assai n'erano che nella strada publica o di dì o di notte finivano. s
che nella strada publica o di dì o di notte finivano. s. bernardino da
poco. firenzuola, 279: divenuta di padrona di molti schiava d'assai, rinchiusa
firenzuola, 279: divenuta di padrona di molti schiava d'assai, rinchiusa..
7. con valore partitivo: grande quantità di qualche cosa. francesco da barberino
parte, / dove trovar porranno / assai di belle ed util cose a loro.
come voi sapete, vostra usanza è di mandare ogn'anno a'poveri...
ragionamenti della valle delle donne, assai di bene e di lode ne dissero. ariosto
delle donne, assai di bene e di lode ne dissero. ariosto, 33-9:
lode ne dissero. ariosto, 33-9: di merlin, dico, del demonio figlio
mi bisogna lasciar passare ancora assai di tempo prima di stampare quel libro.
lasciar passare ancora assai di tempo prima di stampare quel libro. 8.
. in espressione ellittica: grande spazio di tempo. boccaccio, iv-64: egli
è assai non ci è stato corriere di là, se già non ce n'è
dove ella volesse, egli assai bene di ciò l'aiuterebbe. cellini, 1-9 (
introduzione de le persone d'erminia e di clorinda. carducci, ii-10-20: non vuoi
nelle cose avverse, perché significa grandezza di cuore e di forze. galileo, 204
, perché significa grandezza di cuore e di forze. galileo, 204: assaissimo,
la reflessione. campanella, 2-100: di cocentissima natura [egli] ha senso sagacissimo
natura [egli] ha senso sagacissimo che di poco argomenta assaissimo, ma pochissima memoria
su l'ultima cima, non possono far di meno di non patire assaissimo. muratori
cima, non possono far di meno di non patire assaissimo. muratori, 5-iii-16:
, i-91: mi doleva però assaissimo di staccarmi da un tale amico. bertola,
(69): e mai restavo di lavorare per quella gentile donna da bene,
che questo cibo si deve stimare essere di lodevole nutrimento, ed atto a generare assaissimo
guise queste assuefazioni. -con valore di sostantivo. giannotti, 2-1-157: possiamo
che un buon cavallo non abbia assai di giungerlo, di tal guisa corre.
buon cavallo non abbia assai di giungerlo, di tal guisa corre. boccaccio, dee
in terra, / stimando avere assai di quel conflitto, / non si curò di
di quel conflitto, / non si curò di rinovar la guerra. -essere assai
., 42: in soccorso e rifugio di quelle che amano (per ciò che
'l fuso e l'arcolaio) intendo di raccontare cento novelle. esopo volgar.
: chi mette in considerazione, è pieno di rispetto, né cerca essere a parte
gli è che colui, al qual tocca di farla, la faccia bene. bruno
. bruno, 94: assai è di aver cavati sette scudi da le mani
aver cavati sette scudi da le mani di questa piattola. -parere assai:
dilatazione ne'vasi d'un'oncia e mezzo di tenuta, a far assai, importerà
ciascuno degli assalariati si tagliò una stecca di legno, nella quale faceva con il
quella è gente che non ha voglia di lavorare e son contenti di riscuotere il salario
ha voglia di lavorare e son contenti di riscuotere il salario alla fine del mese
del mese. = comp. di salariato (v.).
dell'autoveicolo che ha la funzione principale di trasmettere il carico dal telaio alle ruote
carico dal telaio alle ruote con l'interposizione di molle, generalmente a balestre; può
balestre; può anche avere la funzione di sterzatura del veicolo e quella di trasmissione
funzione di sterzatura del veicolo e quella di trasmissione della forza motrice alle ruote.
\ assalènte (part. pres. di assalire), agg. (ant.
arme. passavanti, 3: assaliménto di crudeli pirati. guido delle colonne volgar.
impeto contro una persona, un gruppo di persone, un luogo; attaccare con violenza
, i-18: fummo da innumerabile moltitudine di nemici aspramente assaliti, e quivi difendendoci
: fe- ciono... deliberazione di assalire in qualunque modo il conte;
il conte; e levatisi una mattina di buona ora in arme, da quella
e intorno un bosco abbiam d'aste e di spade / e sovra noi di strali
e di spade / e sovra noi di strali un nembo cade. marino, 6-49
e le cittadi assalsero / e le ròcche di forza. cattaneo, ii-2-428: sopra
cavalli e d'amor caldi le cavalle di partia assaliscono. pulci, 1-43: rispose
che riescivano a farli cacciare a furore di popolo. d'annunzio, iv-2-464:
roccia assaliva il cielo con un'arme irta di punte, maculata d'un color rossastro
, nero sull'orizzonte lilla, un gruppo di scogli, piccole onde spumose lo assalivano
, ma dolci e bianche come torme di conigli. cardarelli, 1-82: l'
l'alito freddo e umido m'assale / di venezia autunnale. frocchia, 159:
lor petti / nuova vaghezza. ciro di pers, iii-501: o sonno, tu
s'impadroniscono dell'animo. tommaso di sasso, 2-36: credendos'aver bene [
amor son assalito / con sì fera battaglia di sospiri / ch'avanti a lei di
di sospiri / ch'avanti a lei di dir non seri'ardito. idem, iv-33
(65): amore spesse volte di subito m'assalia sì forte, che 'n
, che 'n me non rimanea altro di vita se non un penserò che parlava di
di vita se non un penserò che parlava di questa donna. idem, vita nuova
solamente, / e que'riman, perché di voi ragiona. idem, inf.
la notte e 'l dì son più di mille, / tomo dov'arder vidi le
il doverle altrui scrivendo mostrare, tanta di me stessa compassione m'assalisce che.
alla superbia, era messo in mezzo di due rubaldi, i quali li diceano
, un pensiero aspro e forte / di vergogna e di morte. caro, 1-841
aspro e forte / di vergogna e di morte. caro, 1-841: stupor,
, tenerezza / e disio d'abbracciarli e di mostrarsi, / assalirò in un tempo
: d'amore / favilla alcuna, o di pietà, giammai / verso il misero
, 30-92: un flutto quasi doloroso di memorie lo assalì alla rinfusa. paolieri
. paolieri, 2-106: una folla di ricordi m'assaliva, insieme con un
palazzeschi, 1-84: i suoi occhi di rettile si erano talmente aperti facendosi posto
figur.: e indica il violento apprendersi di una malattia. boccaccio, i-45
2-113 (497): prese il veleno di quella cat tiva aria il
segneri, ii-76: ecco dolori orrendi di gotta che lo assalirono, e gittatolo
. redi, 16-iv-406: dalla lettera di v. s. sento che il sig
buti, 2-796: prima fu signore di ladroni che assalivano le strade e rubavano
assalito (part. pass, di assalire), agg. attaccato,
suoi combattendo co'nemici, dinanzi e di dietro assaliti. boccaccio, i-472:
tu se'degli assaliti dalla tortura cagione di graziosa speranza, e di consolazione apportatrice.
tortura cagione di graziosa speranza, e di consolazione apportatrice. esopo volgar.,
esopo volgar., 2-40: assalito di grave infermità, quasi in caso di
di grave infermità, quasi in caso di morte priegava pietosamente la madre. ariosto
la madre. ariosto, 26-15: di qui nacque un error tra gli assaliti,
; i birri... rizzarono tanto di cresta. pirandello, 8-76: si
, 3-101: un giorno, assaliti di complimenti sulle scale, fummo costretti a entrare
denti, giura per gli immortali iddìi di far morire gli assalitori de'suoi cavalieri.
, 9-452: vagatori notturni, assalitori / di sbirri e fugatori. dottori, 1-197
furia dalla rocca / comincia una gragnuola di sassate, / che i primi assalitori
[le gatte] contro le morsicature di alcune serpi, frequenti assalitaci degli uomini
verga, i-79: gli assalitori, prima di scendere nella strada, volevano al certo
, coi capelli sul volto gonfio lucido di sudore, che si torcevano ancora e
i piedi sulla cenere sparsa tentando ancora di difendersi. stuparich, 2-392: ogni bosco
rilievo, pareva che assalitori dovessero spuntare di sorpresa. 2. figur. detrattore
. [crusca]: romolo il cacciò di sì gran vi gore,
156: moriwi in questo assaltaménto grande quantità di gente da ogni parte. =
. assaltante (part. pres. di assaltarel), agg. che assalta
475: la fortuna è amica più di chi assalta che di chi si difende.
fortuna è amica più di chi assalta che di chi si difende. idem, 499
avendo assaltato da due bande la rócca di cadoro, la espugnò. firenzuola, 245
, 140: sprezzato ancora il pericolo di ferdinando suo fratello, che doveva tosto
essere assaltato dal turco, era disposto di vendicarsi del- l'ingiurie e de'danni
boterò, i-211: fu sempre opinione di tutti i gran capitani esser meglio l'assaltare
: due soldati non visti lo assaltano di fianco, gli scaricano due fucilate,
, in un paese lontano, la casa di un cavaliere che ha tre casse piene
che ha tre casse piene d'argenteria e di monete. -per simil.
sottilissimi rettili; assaltavano le tegole allegre di nidi. panzini, ii-112: d'altra
vittorini, 1-33: una folta scogliera di fichidindia assalta il sagrato e le mura.
. figur.: ed esprime la forza di un sentimento, di una sensazione.
esprime la forza di un sentimento, di una sensazione. machiavelli, 324:
. firenzuola, 293: quasi fuor di sé per una subita paura che l'assaltò
. figur.: e indica la violenza di una malattia. gelli, iv-40:
, senza dir niente qui a persona, di venirmene a padova,...
la strada / per disperato e pien di giusto sdegno, / consenti tu ch'
te morti colla spada, / che di misericordia ero pur degno. -assaltare
. volgar. * assaltare (comp. di saltare, da saltus, part
saltus, part. pass, di salire) per assaltare 'scagliarsi, assalire
., 1-454: che letizia avrai; di che allegrezza t'asalterai; in quanto
buono uomo. = variante di esaltare (v.). assaltato
. assaltato (part. pass, di assaltare1), agg. assalito,
poche amiche, assaltata dai creditori innumerevoli di suo marito,... diede
marito,... diede prova di una eroica fierezza. assaltatóre, agg
, iv-143: la mutazione dello stato di perugia, succeduta, come fu giudizio comune
sm. l'attaccare con le armi, di slancio, il nemico in combattimento singolo
o in battaglia campale; azione militare di forza contro un luogo fortificato, contro
non fu da me guardare sciolta. fatti di cesare, 217: qui erano li
o i tori in salto / a dar di petto, ad accozzar sì crudi,
tanto ad incontrar l'assalto / va di tancredi, e pon la lancia in resta
a minarli, sperando in questa maniera di render la breccia più comoda e poi l'
, come per far forza contro un assalto di fuori. bontempelli, 6-169: e
come contro un assalto che dovesse venire di fuori. baldini, 4-79: il bronzo
... lo raffigura in atto di snudare furiosamente la spada incuorando i soldati
volte e con fierissimi assalti a duelli di penna da maestri miei -miei concittadini e
, -e mi sono sempre sentito vilissimo di coraggio e di forze. d'annunzio,
sono sempre sentito vilissimo di coraggio e di forze. d'annunzio, iv- 2-1045
ed esprime l'attacco violento e improvviso di una malattia, di un'avversità, della
violento e improvviso di una malattia, di un'avversità, della fortuna ostile,
della fortuna ostile, oppure la forza di una passione, di un sentimento.
oppure la forza di una passione, di un sentimento. tesoro volgar.,
non si fusse ultimamente aggiunto un assalto di dolori colici. marino, 328:
assalto, che non gli fu possibile uscir di casa. forteguerri, 21-68: qui
] io allora l'ho fatta proprio di cuore... * disse lucia violentemente
... né più né meno di quel ch'io fossi costì in quei brutti
. giusti, ii-145: mi sono armato di pazienza contro gli assalti del male e
: la qual cosa sentendo la padrona di casa, la quale era avvenevole e manierosa
e manierosa, le cadde nell'animo di fare al fratello e agli altri giovani un
10-209: il papa gli fece grande assalto di parole e minacce, riprendendolo delle sue
imprese. 5. scherma. incontro di scherma. baldinucci, 2-4-172: si
il rùtolo venne innanzi con una finta di botta diritta, accompagnandola con una voce
accompagnandola con una voce, alla maniera di certi spadaccini siciliani; e l'assalto
iv-1-416: -maestro, un assalto di cinque minuti -io dissi, e mi
. panzini, i-652: apparvero carri di ferro che andavano senza uomini e senza
tanta confidenza venuti, che già avevano tra di loro posto in deliberazione, se si
pezzetto a discorrere, a concentrarsi sulla maniera di prender don abbondio; e finalmente andarono
angolo del castello, il conte [di fuentes] fece dare l'assalto.
: impadronirsi a viva forza, conquistare di slancio. g. bentivoglio, 4-871
holach. -prendere d'assalto un mezzo di trasporto, un locale: far ressa
scossone ai viaggiatori per richiamarli dalla beatitudine di trovarsi comodi; e una folla quasi in
. -cogliere una persona d'assalto: di sorpresa. -fare assalto: irrompere,
sostenuto da'difensori. -d'assalto: di forza, d'impeto. magalotti,
[ha la palma] a servir di scala per salire a córre i suoi frutti
per salire a córre i suoi frutti di buon grado della donatrice, senza avere a
tant'alto? / più volte incominciai di scriver versi; / ma la penna e
queste contrarie e ree novelle l'arcivescovo di monreale incontanente le fece assapere al papa
duca d'atene] sanza fare assapere di suo intendimento al re ruberto si venne
re ruberto si venne fornendo d'arme e di cavalli. m. villani, 4-18
narrando onestamente il suo parere / e che di crudeltà non faccia prova, / facendo
per tutto è vulgata la boce / di questo cavalier. a. f. doni
, ii-165: gli mandò gran somma di denari, facendo asapergli che dovesse accettare
stato mandato. = comp. di sapere (v.).
, sm. stor. soldato turco di fanteria. bembo [tommaseo]:
bembo [tommaseo]: aveva fatti di molti ianizzari asapi, cioè di fanti
fatti di molti ianizzari asapi, cioè di fanti a piè soldati a cavallo, ch'
piè soldati a cavallo, ch'è segno di gran perdita degli asapi, soldati da
... 2° li asapi, fanteria di presidio, come in ungheria gli aiduchi
66: assappo e assapo: soldato turco di fanteria provinciale, armato di sciabola,
soldato turco di fanteria provinciale, armato di sciabola, di moschetto e di pistola.
fanteria provinciale, armato di sciabola, di moschetto e di pistola... gli
armato di sciabola, di moschetto e di pistola... gli assappi fanno
gli assappi fanno pur parte della fanteria di mare dell'impero ottomano; portano per
ottomano; portano per insegna una coda di cavallo pendente da una lancia, in
cima della quale è posta una palla di rame dorato. = dal turco azab
. = dal turco azab 'fuciliere di marina ', attraverso il fr.
indugiato assaporamento della città così destituita di pace, coi reticolati che le sbarrano strade
pe i labbri assaporo fegatelli e migliacci di quanti manicaretti ella mi fece. gelli,
convulsa come se assaporasse una saliva amara di continuo rigurgitante. ojetti, ii-351:
e le cautele con le quali tra di noi si procede in appurare l'eroico delle
il cuore de'padri che sia capace di assaporarla. manzoni, pr. sp.
dolcezze d'una regolare ed amorevole vita di famiglia sono oggi assaporate e cercate.
. idem, iii-802: si tratta di bellezze poetiche, che non si possono
i-25o:. ed ebbe l'accortezza di lasciarle assaporare voluttuosamente il dolore del distacco
, iv-1-258: in qualche stanca ora di solitudine, egli si sentiva salire dalle profonde
, torpidamente, senza aver la forza di cacciarla fuori. idem, iv-2-758: straziante
. idem, iv-2-758: straziante dolcezza di quel novembre sorridente come un infermo che
bene conservare... un po'di infantile freschezza di spirito per cui si
... un po'di infantile freschezza di spirito per cui si assaporano le umili
d'a- frica assaporo in questo lucore di gesso. alvaro, 4-207: la
. assaporato (part. pass, di assaporare), agg. gustato,
: raccontando cosa dolorosa, qual'è quella di non poter rigustare una già assaporata nobile
cura delle malattie, 1-42: recipe radice di finocchio, appio, brusco.
domenichi [tommaseo]: una frotta di giovani... arrivando alla piazza
. assassato (part. pass, di assassare), agg. lapidato.
2-352: io non scrivo il mio modo di stare sotto l'acqua...
): alla fine... giurò di venire con tanti spagniuoli, che mi
io, che ne credevo qualche parte di questi assassinamenti loro, mi prommessi animosamente
il suo assassinamento, fur fatti non di notte e ne'deserti, ma l'uno
, ma l'uno e l'altro di mezzo giorno, nel cortile e ne la
fatiche credo ne siano rimasti quattro soli di vivi. periodici popolari, i-777:
azioni] non possono essere né mancamenti di fede, né assassinamenti, né altra
, né assassinamenti, né altra sorta di bricconate o di malvagità. 2.
, né altra sorta di bricconate o di malvagità. 2. figur. assalto
questa santa cattedra et a questo vicario di cristo, che difendessi le mie ragione
: il duca s'era molto dimostro di essersi crucciato meco: e la causa fu
fu, che dolendomi con sua eccellenzia di certi assassina- menti bruttissimi che mi faceva
della nostra artiglieria era stato il pretesto di questo loro combattimento, o per dir meglio
, per mettere in effetto rombile assassinamento di rapire a un povero cittadino e lor suddito
.., come provato e convinto reo di lesa maestà, il mandò lapidare.
compagni, 1-13: un giorno ordinorono di farlo assas sinare; poi
venduto o assassinato il mio figliuolo, o di lui fatto qualche pessimo contratto.
cellini, 1-70 (167): partendomi di napoli a notte con li dinari
stato né assassinato, come è il costume di napoli,... con
. con grande astuzia e valore di corpo mi difesi da più cavalli,
(229): una banda di venturieri ci volsono assassinare, e non
barcaioli. nieri, 231: di primo credettero che l'avessero assassinato,
, ii-6-166: la sua capacità di medico e di chirurgo, che non rovina
la sua capacità di medico e di chirurgo, che non rovina e
179: papa iulio, cacciati i bentivogli di bologna fece in quella città una fortezza
, 119: aveva fatto questa ingiustizia di assassinare troppo aspramente i mercanti colle gabelle
cellini, 1-103 (241): di poi a vostra posta vi potrete ver-
a vostra posta vi potrete ver- gogniare di avere assassinato un par mio, che ho
carletti, 280: non si vergognomo di assassinare una nave portughese che già era carica
portughese che già era carica e stava di partenza. muratori, 1-102: non debbono
goldoni, iii-22: non ho cuor di vederla assassinare da questi cani. baretti
il suo più gran delitto era quello di assassinare la musica classica, e di
di assassinare la musica classica, e di straziare le orecchie del prossimo.
. assassinato (part. pass, di assassinare), agg. ucciso proditoriamente
delli grandi abbia dato luoco all'affetto di commiserazione verso il re assassinato e la