accattati. -figur. derivato dal di fuori; importato; peregrino; artificioso
non solo accattata, ma come toccai di sopra, mendicata. b. davanzati,
il secento; e chi avea fiato di filosofia, e metteale in qualche luogo
e con accattato pretesto, lo percosse di busse. segneri, iii-1-208: ricorreranno finalmente
con eloquenza accattata e con apparente lustro di false ragioni le sue massime, se non
e i loro amanti con le apparenze di virtù e di ingegno accattato; destano
amanti con le apparenze di virtù e di ingegno accattato; destano negli altrui petti
, che non le tradizioni accattate al di fuori sono certo le tradizioni indigene degli
in lui, filippo, l'idea di un viaggio a parigi non era estemporanea né
, da un pezzo... almanaccava di tornare per un po'di giorni nella
. almanaccava di tornare per un po'di giorni nella città dove ancora contava amici
stato delegato a raccogliere denaro per conto di terzi. m. villani
, 7-80: [il legato] mandò di nuovo i predicatori e gli accattatori a
cominciava la smania in me d'uscire di quello stato di ragazza nubile, incerto,
in me d'uscire di quello stato di ragazza nubile, incerto, insidiato, bramoso
più gaude, quanto più sente accattatori di sua robba venire. = deriv.
. disus. accattone (con intenzione di spregio). allegri, 4-102
: io non dubito punto... di non veder un tratto l'uscio da
un tratto l'uscio da via della casa di quello, calcato d'accattatozzi di variata
casa di quello, calcato d'accattatozzi di variata sorte. rosa, 80: sol
= comp. dall'imp. di accattare e da tozzo. accattatura,
accattatura, sf. disus. richiesta di prestito. libro di conti della compagnia
disus. richiesta di prestito. libro di conti della compagnia di or san michele,
prestito. libro di conti della compagnia di or san michele, 183:
ad antonio del chiaro, messo di questa compagnia, ricevente per dare a
a bambello da nuovuoli per coppie 75 di poponi, e per 25 bicchieri, e
e per 25 bicchieri, e per accattatura di fiaschi. = deriv. da
tantrìa. testi fiorentini, 47: di non fare prestanza né accatteria. non
accatteria. non facciano li capitani nulla prestanza di denari dela compagnia a neuno della compagnia
denari dela compagnia a neuno della compagnia di fuori, overo accatteria, sanza tutto
delle cose a nome d'altrui. libro di opere diverse [crusca]: inducendolo
era infatti che noi crescessimo pietosi, capaci di quella diplomazia che sa accattivarsi gli animi
sinisgalli, 4-185: la gente minuta cercava di accattivarselo con ossequi, panieri e piccioni
fratello forse ancora, per quella sua aria di complicità taciturna, può accattivarsi qualche confidenza
esseri umani. = comp. di cattivare (v.).
andare a chiedere l'elemosina. libro di motti [crusca]: una vecchierella,
tempo in accatto, per fare il viaggio di s. iacopo. b.
renderebbe incomportabile il viaggiare lontano in accatto di pane. segneri, ii-11: più volentieri
andato, quand'ho potuto, all'accatto di addobbamenti e di arredi da'libri sacri
potuto, all'accatto di addobbamenti e di arredi da'libri sacri, tuttoché tra noi
tra noi sì dimestici; lasciando che di me credano ciò che vogliono quei ch'
. ed erano della congregazione degli osservanti di s. piero. vivevano in comunità e
s. piero. vivevano in comunità e di accatti. manzoni, pr. sp
avvezzi in parte a vivere del guadagno di essi: bambini, donne, vecchi,
, uscivano a un'ultima disperata prova di chieder soccorso altrove. 2. acquisto
religione, / i'non ti cambierei di vita in patto, / se mmi giugnessi
avia acquistato. 3. richiesta di prestito. fatti di cesare, 258
3. richiesta di prestito. fatti di cesare, 258: erano d'accatto di
di cesare, 258: erano d'accatto di moneta indebitati dal cominciamento della guerra.
: è usanza in firenze... di porre una gravezza a'cittadini, la
perciocché s'accatta dai cittadini quella quantità di moneta, di che fa di mestiero
dai cittadini quella quantità di moneta, di che fa di mestiero alla città, e
quantità di moneta, di che fa di mestiero alla città, e dassi loro un
italia. 5. d'accatto: di seconda mano; non originale. b
è declamazione d'accatto, è trabocco di fede. 6. dimin. accattino
: con due strambelli e un par di scarpe rotte, / trita e strascina poi
accatto e cattolica (con l'intenzione di pungere le consuetudini di certe congregazioni religiose
con l'intenzione di pungere le consuetudini di certe congregazioni religiose di vivere d'elemosina
pungere le consuetudini di certe congregazioni religiose di vivere d'elemosina): rafforzata dall'allusione
): rafforzata dall'allusione al nome di un centro della romagna, cattolica.
l'accattone, il mendicare; il vivere di elemosina, sollecitandola per le strade ai
per accattonaggio s'intende il vile mestiere di chi domanda l'elemosina per le strade;
per questua, l'accattone dei religiosi e di certe compagnie laicali: l'uno è
l'accattonaggio o mendicità è lo stato di que'veri o finti indigenti, che vivono
idem, i-18: invano si tenterà di reprimere l'accattonaggio, se prima non siasi
se prima non siasi provveduto per mezzo di convenienti instituzioni a far sì che il
. panzini, iii-750: beata vita di accattonaggio... divino paese di mendicanti
di accattonaggio... divino paese di mendicanti. beltramelli, i-284: molti
accattonaggio ». palazzeschi, 3-226: file di mendicanti che esercitavano l'accattonaggio per mestiere
) chi vive abitual mente di elemosina; chi pratica l'accattonaggio;
cantini, 1-21-242: bandisce dalla città di livorno tutti li vagabondi, furfanti,
insieme, dato da sant'antonino arcivescovo di firenze a'due ciechi accattoni, mentitamente
: teneva gli accattoni per più eloquenti di cicerone nella parte della perorazione. manzoni
, 28 (479): gli accattoni di mestiere, diventati ora il minor numero
486): vien proposto... di radunar tutti gli accattoni, sani e
via, e l'erigere uno stabilimento di ricovero per mendicanti, non dee riputarsi
, un piatto caldo e un fiasco di vino. viani, 14-328: dietro a
idem, 19-377: dietro la ceppa di un albero comparve, silenzioso come un
). collocare una cosa a cavallo di un'altra; sovrapporre incrociando, accavallare
seguirà primieramente potersi dare un saggio universale di tutta l'opera insieme, senza pericolo
0. rucellai, 5-13: la conchiglia di teti, vacillante con agitato moto,
accavalcar tutte tonde. = comp. di cavalcare (v.). accavalcato
. accavalcato (part. pass, di accavalcare), agg. accavallato;
l'uso quella proporzione... e di cavalcare, e d'accavalciare, e
[alla finestra] in molte ceste di vimini attaccate a delle funi, che
tommaseo-rigutini, 932: quindi la differenza di cavalcare da accavalciare: il primo, non
non potendola aprire, accavalciarne gli stecconi di cinta. fiacchi, 1-2-77: ponte angustissimo
ambito religioso, chi pratica una vita di austerità e di volontaria rinuncia, per
chi pratica una vita di austerità e di volontaria rinuncia, per adempiere più degnamente
, un arduo compito (l'attuazione di un programma politico, una ricerca scientifica,
maffei, 5-5-53: un certo telemaco, di professione asceta, venuto d'oriente,
l'anima adattati a una nuova condizione di esistenza. panzini, ii-91: che
sociale! viani, 19-310: prima di parlare volle con le mani toccare il
volle con le mani toccare il volto di ognuno e sembrò uno scultore che plasmasse
palazzeschi, 4-156: amava la madre di un amore religioso... ascoltava
poche parole che uscivano da quella bocca di donna rozza e ignorante. = voce
-ma serbatela. = comp. di ascetico. ascètico, agg.
porta santa delle verità difficili; filtro di ascetico entusiamo nelle tebaidi spopolate dei sistemi
per la madre era ascetico, non più di questa terra, fatto di devozione,
non più di questa terra, fatto di devozione, non ammetteva parole. gobetti,
suo è un segreto religioso, un sistema di morale. nella storia dei suoi inizi
storia dei suoi inizi si avverte la presenza di una ispirazione ascetica. ha nutrito in
pensiero dominante, la sua idea fissa di costruttore e di impresario, come un
la sua idea fissa di costruttore e di impresario, come un monaco di romitaggio si
e di impresario, come un monaco di romitaggio si vota alla meditazione di dio
monaco di romitaggio si vota alla meditazione di dio. -che tratta dell'ascesi
: il padre fra'volpino / che pien di santo zelo / suda sui libri ascetici
/ persé- guita gli eretici, / di bayle e di calvino. d'annunzio,
guita gli eretici, / di bayle e di calvino. d'annunzio, iv-2-1306:
da me fu scritto in un libro di prosa ascetica - diviene l'asse della vita
giusti, i-105: quantunque quel buono ascetico di tommaseo fosse un poco scandalizzato per la
. inclinazione alla vita ascetica; volontà di sacrificio e di mortificazione, ricercati come
vita ascetica; volontà di sacrificio e di mortificazione, ricercati come strumenti di perfezionamento
e di mortificazione, ricercati come strumenti di perfezionamento interiore; spiritualità austera.
b. croce, ii-6-370: negli anni di collegio... ebbi fug- gevoli
... ebbi fug- gevoli impeti di ascetismo o piuttosto brevi propositi di vita
gevoli impeti di ascetismo o piuttosto brevi propositi di vita devota. -figur.
avesse giurato che tanto ascaro mi paresse di te, non gli averei creduto.
la malagevolezza che avete sentita per la partenza di stefano. = lat.
. ant. remora. fatti di cesare, 191: un pesce che si
furori e frenesie, d'aschio e di bile / atra, e sete di sangue
e di bile / atra, e sete di sangue, e fame d'oro:
l'alternanza, consueto in toscana, di t e eh, come in maschio -
/ fia servo il resto, e tra di noi diviso. collodi, 5: appena
appena maestro ciliegia ebbe visto quel pezzo di legno... prese subito fascia
d'annunzio, iv-2-1273: m'accadde di veder legare a diecine i cadaveri terrosi intorno
. ojetti, i-295: dall'ascia di silice o di bronzo... a
i-295: dall'ascia di silice o di bronzo... a salire su su
: non fu mai visto un tratto di strada più vuoto, solo disseminato di
tratto di strada più vuoto, solo disseminato di stracci infangati, di palanchini e di
, solo disseminato di stracci infangati, di palanchini e di asce da marinai. bocchelli
di stracci infangati, di palanchini e di asce da marinai. bocchelli, 1-iii-103
: e furono (concedetemi questa licenza di favellare) asce e martella a fabbricargli e
) d'àscia: carpentiere, costruttore di imbarcazioni in legno (fino a 1500 t
imbarcazioni in legno (fino a 1500 t di stazza lorda). breve dell'
). breve dell'ordine del mare di pisa, 458: maestri d'ascia,
, li quali fanno o usati sono di fare legni navicabili. d'annunzio,
fermar le catene delle landre! codice di navigazione, 117: il personale tecnico
asce-, nel medesimo modo che i lavori di legno si cominciano e si dirozzano coll'
. -aver bisogno d'ascia: di uno scritto troppo prolisso, che richiede
giovanni ha bisogno tuttavia d'ascia e di pialla: nacque a luna cattiva e credo
che ci si vedrà sempre che ha sofferto di rachitide. 3. dimin.
ascétta. baldelli, 4-120: usano di far dare a ciascun d'essi per
dando eziandio loro un'ascetta, il velo di panno lino. = lat.
asciale, sm. ciascuno dei due pezzi di legno fissato a lato della stanga dell'
dei muratori. = acer, di asciale. asciare, tr.
tozzctti, 8-424: i panconi, avanti di ricollocarsi ai loro luoghi, si facessero
in una botte, per togliere l'odore di muffa. sodcrini, i-514: dalla
doghe e nei fondi grosse un ottavo di braccio,... e si potrà
paoletti, 1-2- 103: prima di cerchiare e chiuder le botti già vecchie,
3. famil. grossa perdita di denaro. asciàtico, agg. (
, agg. bot. che ha forma di ascidio. ascìdie, sf.
a un'estremità, che è munita di due prolungamenti tubolari, uno boccale e
il nutrimento ed esce trasportando i prodotti di rifiuto (vivono generalmente fisse a corpi
deriva dal gr. doxtsiov, dimin. di àoxói; 1 sacco '.
, sm. bot. rigonfiamento a forma di anfora, di urna o vescicola,
. rigonfiamento a forma di anfora, di urna o vescicola, derivante da trasformazione
da trasformazione totale o parziale delle foglie di alcune piante carnivore (ha la funzione
alcune piante carnivore (ha la funzione di catturare gli animali che si posano sulle
. che non proietta ombra, privo di ombra. manfredi, 1-113:
asciolto il regno d'italia dal giogo di quelli di costantinopoli. livio volgar. [
regno d'italia dal giogo di quelli di costantinopoli. livio volgar. [crusca]
acciò che 'l popolo romano sia asciolto di questa colpa e di questo fallo. ottimo
romano sia asciolto di questa colpa e di questo fallo. ottimo, ii-15:
essere asciolti e tornati nel primo stato di sua innocenza. = lat.
exsolvère 1 sciogliere ', con il prefisso di absolvère 'assolvere'. asciòla
= lat. tardo asciòla, dimin. di ascia. cfr. isidoro, 19-19-12
asciòlto (part. pass, di asciògliere), agg. ant.
. ariosto, 11-76: si dimostrò di questo amor contento, / ch'oltre
re non lasciarebbe asciolto / bireno andar di tanto tradimento, / sarebbe anch'esso per
anch'esso per tal mezzo tolto / di grave e di noioso impedimento.
tal mezzo tolto / di grave e di noioso impedimento. asciòlvere, intr
menta. 3. con valore di sm.: colazione. velluti,
74: l'asciolvere suo non era manco di due pani, e poi-a desinare mangiava
, e si ripose in cammino. di giacomo, i-411: si mise a mangiare
fatto un piccolo asciolvere in una osteriuccia di campagna. -figur. dossi,
frange, qual uovo, nel tegamino di sàtana pel quotidiano suo asciòlvere.
4. sm. figur. cosa di poco conto; cosa che dura poco
ne fa polvere; / e molti già di mia gente pagana / ha sfracellati e
asciròide, sm. bot. specie di ruta selvatica, simile all'andro- semo
, lo asciròide gli ha in forma di ferula e rossi. mattioli [dioscoride]
ascissa, sf. matem. distanza di un punto di una retta da un
. matem. distanza di un punto di una retta da un altro punto della
). analogamente si definisce l'ascissa di un punto di una curva. -ascissa
si definisce l'ascissa di un punto di una curva. -ascissa angolare: in
. -ascissa angolare: in un fascio di rette la misura (in radianti)
misura (in radianti) della distanza di una retta dalla retta origine.
retta origine. -in un sistema di coordinate cartesiane, la prima coordinata (
rettangolo, base e altezza del foglio di marmo, poi rilevare in ascisse e ordinate
] (part. pass. femm. di abscindere * tagliar via ')
epatiche, e caratterizzata da una raccolta di liquido sieroso (fino a 15-20 litri
redi, 16-ix-69: io credo che di ciò sia cagione il siero del sangue
sangue con soverchia incontinenza per le bocche di quelle arterie, che metton capo nelle viscere
nelle cavità dell'abdomine, si scarichi di esso siero e così ne produce l'
. a. cocchi, 8-292: di tal fatta è principalmente quell'idropisia del
si è diffusa nella medicina attraverso i trattati di celio aureliano (sec. v
celio aureliano (sec. v) e di oribasio. ascìtico, agg.
. -ci). medie. ammalato di ascite, idropico. libro della cura
avvenga che venere si circonda sì fattamente di questi raggi ascitizi e stranieri, che
anche il nostro degnitissimo assessore, spogliato di quella irradiazione ascitizia, ch'ei riceve
nel passare. casti, 16-21: oh di frode maestra ed inventrice / iniqua volpe
. leopardi, i-119: quella schiettezza di frase le cui grazie sono ingenite e non
estraneo e provvisorio, assunto dal di fuori. leopardi, 1-77
lat. ascitus (part. pass, di ascisco 1 assumo, adotto,
adotto, m'attribuisco ') * chiamato di fuori, straniero, adottivo '
, 3-iii-2-9: mi parve che di nuovo quel vento... m'avesse
nato nell'asciugaggine e nell'arsura di prima. baldini, i-363:
i-363: egli trovò il modo di fare un'allusione alle feste imminenti
imminenti del natale così commovente, che molti di noi si trovarono, dopo anni
d'asciugaggine, cogli occhi pieni di bagnato. = deriv. da
colpo vibrato manovrando un asciugamano a guisa di sferza. viani, 19-234: talvolta
accadde che qualche cliente nervoso lo flagellò di asciugamanate nel viso. = deriv.
= deriv. da asciugamano (sul modello di bastonata, manata, ecc.)
). asciugamano, sm. tovaglia di tela o di spugna per asciugarsi le
asciugamano, sm. tovaglia di tela o di spugna per asciugarsi le mani e il
asciugamano. più comune sciugamano. pezzo di panno più o men lungo, e ordinariamente
più o men lungo, e ordinariamente di lino, di cui ci serviamo per rasciugarsi
lungo, e ordinariamente di lino, di cui ci serviamo per rasciugarsi le mani e
tutto fa paura: il tronco di un albero diventa un uomo in agguato,
armadietto a vetri, tolse due piccoli asciugamani di bucato. moretti, i-427:
gli allacci al collo l'asciugamano di spugna come quando il parrucchiere gli
letto. manzini, 10-212: di colpo riaprì i due rubinetti, si
e, con un insolito scoppio di voce, chiamò uno dei due medici.
= comp. dall'imp. di asciugare e dall'oggetto mano (v.
papa, 1-2-22: la differenza di respiro... è sempre stata congiunta
: la lavatura del capo o di altre parti va ripetuta la sera..
asciugante (part. pres. di asciugare), agg. carta
la mano, con una fonte di calore); tergere, detergere (il
sue lacrime cominciò a bagnare li piedi di iesù, e con li capelli del capo
. idem, i-520: alla donna di macdalo, che lungamente era stata peccatrice,
sì ridente apparve fuore / ch'innamorò di sue bellezze il cielo, / asciugandosi
lagrime; né potrò inaridire la fonte di quelle lagrime, le asciugherò se non
v-162: il fazzoletto che io mi traeva di tasca, era ornai troppo molle per
occhi. pellico, ii-128: trasse di tasca il fazzoletto, s'asciugò gli occhi
tenne alzati, giungendo le mani in atto di preghiera. giusti, i-376: dalla
la pasta] da un cilindro foderato di feltro che la strizzano e ne fanno
gli occhi. verga, i-127: di tanto in tanto si asciugava il freddo
, 25: dodici prefiche, vestite di neri manti, coi capelli scarmigliati,
asciutto. cennini, 26: e di questa tinta ne da'... tre
la carta sia tinta: e sta'di spazio dall'una volta all'altra tanto
lucida [la carta], togli olio di lin seme chiaro e bello, e
olio: lasciala bene asciugare per ispazio di più dì, e sarà perfetta e buona
4 (56): un gruppetto di case, abitate la più parte da pescatori
pescatori, e addobbate qua e là di tramagli e di reti tese ad asciugare.
e addobbate qua e là di tramagli e di reti tese ad asciugare. deledda,
. deledda, ii-100: una fila di casette antiche ritinte di rosa, con
: una fila di casette antiche ritinte di rosa, con balconi spagnuoli pieni di garofani
di rosa, con balconi spagnuoli pieni di garofani e di stracci stesi ad asciugare
, con balconi spagnuoli pieni di garofani e di stracci stesi ad asciugare al sole.
asciugare. baldini, 4-112: baracche di legno coi panni ad asciugare sulle corde
asciugavano indumenti e panni usciti dal bagno di colore. pavese, 76: la sterile
piovene, 2-106: un'aria ardente di fornace, che mi asciugava e ischeletriva.
infin là 've si rende per ristoro / di quel che 'l ciel della marina asciuga
chiome, che con gloria tanta / di lor gli odori ad asciugar fur preste.
, le più nominate cantine degli ostieri di roma. algarotti, 3-31: chi entrasse
3-31: chi entrasse [nel porto di cronstat], come nemico, gli converrebbe
nemico, gli converrebbe asciugare il saluto di non so che bocche da fuoco.
. asciugato (part. pass, di asciugare), agg. asciutto.
grandi spese; rostbif divorati, bottiglie di sciampagna asciugate. asciugatóio, sm
ampio (per asciugarsi), di cotone, lino, spugna, ecc.
, lino, spugna, ecc., di uso personale o domestico.
a coppie o a branchetti, di rado accompagnate dai parenti, portando in mano
asciugatrice, sf. tecn. macchina di uso indu striale e domestico
sole e, se pioveva, nella caldana di un forno vicino.
= comp. dall'imp. di asciuttare e dall'oggetto mano (v.
. lettere e istruzioni dei dieci di balia, 14-56: qui si biasima
39-ii-132: i greci vanissimi le cose di lor paese magnificano,...
mangiando eglino asciuttamente. = comp. di asciutto. asciuttare, tr. ant
viani, 19-130: non avendo panni di che mutarsi, si nudava nel canto
). asciuttézza, sf. assenza di umidità. -in senso negativo: aridità
, 1-2-262: quindi nascono le amarezze di bocca, le asciuttezze e le arsioni
: peccato quell'asciuttezza e quella tensione di tratti. aveva gli occhi e i movimenti
tratti. aveva gli occhi e i movimenti di una donna stata bella.
. (superi, asciuttissimo). privo di umidità, secco. leonardo,
inverno a'gran freddi, cuoprili subito di rena asciuttissima. jsoderini, ii-333: le
traggono venti, venire in cognizione quali di essi sieno più pregni d'umido, e
piante, come poco si vedono nella terra di toscana, asciutta e rada, arsa
attimo non lasciò asciutto nemmeno un granello di polvere. calvino, 1-47: un torrente
e gialli. -disus. privo di umori, di linfa, appassito,
-disus. privo di umori, di linfa, appassito, disseccato (un
71-104: s'alcun bel frutto / nasce di me, da voi vien prima il
. redi, 16-iv-37: in un orinale di vetro misi un giorno quattro libbre di
di vetro misi un giorno quattro libbre di parietaria subito che fu colta; quindi
si sono con tutto questo trovate abbondantissime di mosto. 2. del tempo
dai ghiacci viepiù si solve / copia di rivi a ristorarlo. nievo, 63:
i pesi degli edifici con logica economia di risorse. emanuelli, 1-63: terminate
1-213: piegò la scritta pistola, piena di non poco dolore, e posta in
mangiando questi ad ogni ora quella foglia di erba tanto eccellente che domandano betle,
asciutto, / quando la nostra imagine di presso / vidi sì torta. petrarca,
., ii-57: durante questa scena di desolazione il guerriero selvaggio rimane con volto
asciutti. tozzi, ii-507: gli occhi di lei erano tornati asciutti; e il
tornati asciutti; e il volto era soffuso di un pallore sereno e fermo. sbarbaro
: una cosa soltanto mi conforta / di poterti guardare a ciglio asciutto. manzini,
manzini, 10-189: su quel senso di misteriosa protezione, si ruppe un singhiozzo
inf., 9-81: vid'io più di mille anime distrutte / fuggir così dinanzi
-balia asciutta: donna che ha cura di un lattante, ma non lo allatta
che pretenda, che tu ti sazi di pane asciutto. baretti, ii-200: m'
sua mezza cipolla, e si contentava di mangiarsi il pane asciutto, e si
: sentire doglie nel petto dentro e di fuora, e avere tosse umide o asciutte
-vino asciutto: secco, generoso (contrario di pastoso). forteguerri, 23-62
pastoso). forteguerri, 23-62: di vini non vi parlo, v'eran tutti
. 7. saldo e snello di membra, non appesantito dalla carne.
carne. boccaccio, v-191: era di statura grande... asciutto e
.. asciutto e nerbuto, e di non molto piacevole aspetto. velluti, 88
palamedes, figliuolo del re naulo, bellissimo di forma, lungo ed asciutto. lorenzo
. moneti, 7: magro egli era di corpo e viso asciutto, / pallido
, / pallido in volto, e basso di statura. foscolo, v-137: una
(42): basta, cercate di quel dottore alto, asciutto, pelato.
, pelato. settembrini, 1-313: di sessantaquattro anni, secco asciutto, senza barba
giovane sui ventot- t'anni, bello di viso, maschio ed asciutto di forme.
, bello di viso, maschio ed asciutto di forme. d'annunzio, iv-2-424:
libere, a scatto: che ti par di vederli correre, saltare, nuotare.
adunco. -per simil.: di cose. giocosa, 72: spiccavano
72: spiccavano in bianco le linee asciutte di due o tre campanili.
bestia uscir de'la foresta / parea, di crudel vista, odiosa e brutta,
d'asino, e la testa / di lupo e i denti, e per gran
figur. privo. -in particolare: privo di denaro. -asciutto come vesca: senza
duole, che la predica è asciutta di erudizioni. moneti, 3: e se
, i-43: per non rimanere asciutto di ogni consolazione v'ingegnereste d'ingannarvi con altrettante
: non ho dugento piccioli, e di questo / pigliatene dugento giuramenti; /
290: passato tanno e venuto il momento di riprendere la somma, era asciutto come
l'esca e pulito come una pianta di mano. asciutto 9
asciutto 9. figur. privo di cordialità, freddo, scontroso; laconico
, freddo, scontroso; laconico, di poche parole. castiglione, 223:
mi ha fatto tale; dico, asciutto di parole e poco cerimonioso. buonarroti il
i passatempi terreni, anche in genere di dolcezza. salvini, v-422: 1
. salvini, v-422: 1 baci di corte asciutti, cioè cirimoniosi che
pellico, ii-54: era una donna di viso asciutto asciutto, verso i quaran-
, verso i quaran- t'anni, di parole asciutte asciutte, non dante il minimo
dante il minimo segno d'essere capace di qualche benevolenza ad altri che a'suoi
camelli, anch'egli professore, rosso di pelo, parco di gesti ed asciutto.
egli professore, rosso di pelo, parco di gesti ed asciutto. 10.
sebbene forse vi potrebbe essere qualche parola di più, che non par che richiegga una
sforzata, più fredda, più vana di queste [stanze]? serdonati,
una stilla, non dirò d'approvazione o di cortesia, ma... di
di cortesia, ma... di un po'di tintura di aggradimento. manzoni
ma... di un po'di tintura di aggradimento. manzoni, 221:
.. di un po'di tintura di aggradimento. manzoni, 221: la
rispose la donna, con un tono di voce e con un viso ch'esprimeva molto
e con un viso ch'esprimeva molto più di quel- l'asciutta risposta, strozzata dalla
l'inno asciutto asciutto senza due righe di lettera. pavese, 4-1 io: le
un buon consiglio asciutto? / pensa di viver qui e stare in pace / e
viver qui e stare in pace / e di quel c'hai prender diletto e frutto
cioè che non li paia aver sentimento di devozione. segneri, ii-9: da
acqua, per manco spesa e più comodità di lavorare all'asciutto. ojetti, ii-76
del signore, non quando nuotava nell'abbondanza di tutti 1 beni esteriori, ma quando
per l'asciutto: ed io m'ingegnerò di portare altrui in nave per lo piovoso
cibo che se gli potesse dare, di maniera che questo era il sommo suo diletto
tempo di grande asciutto. papini, 30-69: le
dure assaettate, ci vuole i denti di ferro per mangiarle. 15.
; con tono secco, reciso, di chi non vuole dare spiegazioni. machiavelli
neutralità. caro, 3-1-26: dice di molte cose, delle quali sendo voi consapevole
: marina rispose asciutto che non si occupava di greco. viani, 14-412: «
17. ant. part. pass, di asciugare: asciugato. boccaccio, i-544
lat. exsùctus, part. pass, di exsùgère * succhiare, assorbire ',
prima. trinci, 1-155: si replichi di nuovo la medesima annacquatura, affinché mai
, lasciava intravedere nel suo interno alcunché di scintillante. papini, 30-68: non
: era proprio come essere sul greto di un fiume durante gli asciuttori dell'estate
la lingua e il palato erano chiazzati di rosso scuro... -ha arsione
. plur. bot. famiglia di piante dicotiledoni gamopetale dell'ordine contorte (
azzurri (può raggiungere anche l'altezza di un metro); le radici,
campanella, i-418: lo sdrucciolo di dodici sillabe ha molta convenienza con l'
/ (lasciate a le serve, nipote di rea, gli ottonari) / corona
, gli ottonari) / corona aurea di stelle fulga l'asclepiadea. idem, ii-8-359
nel rizoma dell * asclepias vincetoxicum, di sapore amaro, un tempo utilizzata in
genere della famiglia asclepiadacee, comprendente più di cento specie, quasi tutte dell'america
meridionale, tra cui vasclepias fruticosa, di cui si utilizzano come fibre tessili i
, sm. bot. organo a forma di clava, tubolosa o sferica, ove
, sf. plur. bot. famiglia di funghi ascomiceti, che si sviluppano sugli
ascomiceti, che si sviluppano sugli escrementi di animali erbivori. = voce dotta
, sm. plur. zool. gruppo di molluschi gasteropodi, caratterizzati dal fatto di
di molluschi gasteropodi, caratterizzati dal fatto di essere forniti di un sacco che raccoglie
, caratterizzati dal fatto di essere forniti di un sacco che raccoglie i denti della
ascomiceti, la cellula o il gruppo di cellule che vengono fecondate.
durante le feste: consisteva nel tentativo di stare in equilibrio su un otre gonfiato
, sm. plur. bot. sottoclasse di licheni, comprendente licheni in cui le
danno avviso a chi ne ha cura di tutto quel che potrebbe offenderle. idem
: avendo simulate nel giorno le apparenze di ferma dimora, e nella notte istessa
: dai moderni posto avanzato. corpo di guardie che vegliano la notte e guardano
assalti che potrebbero darsi dal nemico al di fuori... ogni ascolta manda poi
onofri, 120: la rossa bramosia di denudarti / dal tuo corpo impassibile si
, in terra, un fiore / di serafico amore. ascoltaménto, sm.
ascolta. salvini, 39-vi-177: di tutto ciò che si vede, di tutto
: di tutto ciò che si vede, di tutto ciò che si ascolta, e
tutto ciò che si ascolta, e di spettacoli e di ascoltamenti belli ci dovremmo
che si ascolta, e di spettacoli e di ascoltamenti belli ci dovremmo pascere. ricci
ascoltante (part. pres. di ascoltare), agg. che ascolta
la novella... con un poco di vergogna punse li cuori delle donne ascoltanti
orribile s'intende / e 'n guisa pur di strepitoso tuono / gli orecchi e 'l
1-51: il fanciullo nerone, figliuolo di germanico, parlò in senato, e
, 2-6-586: atteso massime il brio proprio di sua nazione col quale le recitava,
, tollerato però dalla scena con altri di questa fatta, per far intendere agli
tori adunati, a forza di bastonate che dà a colombina o
gli ascoltanti spesso con gli occhi pregni di lacrime. d'annunzio, iv-1-656:
, ascolti e imprenda / bei modi di parlare. dante, 10-9: per
ascoltate in rime sparse il suono / di quei sospiri ond'io nudriva 'l core /
516): saranno per avventura alcune di voi che diranno che io abbia nello
prima; non varrà poi dire / di non, s'avrai di sì detto una
poi dire / di non, s'avrai di sì detto una volta. michelangelo,
la dovrei [la mia donna] / di grazia piena e di durezza nuda.
mia donna] / di grazia piena e di durezza nuda. giraldi cinzio, 5-2
vivi accenti. battista, iii-397: colà di canne fluttuanti ascolto / su le sponde
« spia no, ma più prudente di te che parli di tirannide in un
, ma più prudente di te che parli di tirannide in un luogo reale dove puoi
ascoltò: la piccola battuta / venia di là. si mise anche una volta /
tra noi con amore, con desiderio di comprenderci. -figur. percepire.
, ascoltando recitare dal celebrante le preghiere di rito. boccaccio, dee.,
[novella] pervenuta agli orecchi del marito di lei, che tra loro era,
corsa la tua nobil vita. ciro di pers, iii-517: così il cielo
chi può argomentare contro un uomo risoluto di voler ascoltare la sua passione piuttosto che
cuore e nel mio cuore mi sforzo di ascoltare la voce di dio. per
mio cuore mi sforzo di ascoltare la voce di dio. per far questo cercherò il
d'uom ch'ascolta / novella che di subito l'accora. ariosto, 11-15:
, i-377: 10 mi ricorderò sempre di quanto gli ascoltai dire una sera nella
. 5. ant. cercare di cogliere discorsi rivolti ad altri; tendere
curiosità pettegola o maligna, allo scopo di captare le altrui conversazioni). francesco
del dottore... in atto di tastare e d'ascoltare il cliente nello
rifl. mostrare, mentre si parla, di udire con compiacenza le proprie parole.
analizzare i moti del proprio animo cercando di coglierne anche le sfumature, le vibrazioni
ungaretti, ix-23: come ora, era di notte, / e mi davi la
ascoltato (part. pass, di ascoltare), agg. udito.
l'ascoltate, nel tempo avvenire alcuna di loro possa prender vergogna. ascoltatóre
guittone [crusca]: degno di avere molti ascoltatori e molte ascoltatrici
chi sarà quella che si levi un velo di testa, e donilo ad un
): quando così si parla dalla cattedra di un ateneo, e ascoltatori eletti applaudono
, 2-62: poi avvicinò le sue labbra di sangue all'orecchio del nesi, avendo
, 1-182: a te, clementissima ascoltatrice di qualunque mortai preghiera,...
non chiedo per l'impreso carico sublimità di pensieri. = lat. auscultator -òris
salvini, 30-1-423: così anima piena di vanità e di fasto non è d'
30-1-423: così anima piena di vanità e di fasto non è d'alcuna buona,
sollevato verso la bocca nell'atto involontario di chi teme sia turbata la sua ascoltazione.
(specie i polmoni e il cuore) di cui si vogliono avvertire gli eventuali sintomi
completare l'esame semeiotico (il tipo di respiro, la presenza di rumori respiratori
il tipo di respiro, la presenza di rumori respiratori morbosi; i toni del cuore
ascoltare. -in ascolto: nell'atto di ascoltare, intento ad ascoltare. sacchetti
viso in ascolto / la mia nebbia di sempre. -dare ascolto: dar
agli avvisi del duca, il conte di pitigliano adunava a man salva gente.
collina a bere una bottiglia, pur di non finire per disperazione in casa di n
pur di non finire per disperazione in casa di n. sempre disposto a dare ascolto
sposa, ornai questo [il marchese di soffiano] è ascolto. = deriv
, sm. plur. bot. classe di funghi a micelio sempre settato,
settato, caratterizzati da un processo di riproduzione sessuale che porta alla formazione
riproduzione sessuale che porta alla formazione di aschi, contenenti di solito quattro
alla formazione di aschi, contenenti di solito quattro od otto spore (
od otto spore (talvolta anche di più), destinate, in
nuovo micelio (quasi tutte le specie di funghi di questa classe sono saprofite
micelio (quasi tutte le specie di funghi di questa classe sono saprofite, sviluppandosi
se ascombiglia. = comp. di scompigliare (v.).
il navigio suo ascose in una valle di selve. petrarca, 37-43: quante montagne
[i panni] con il loro andar di pieghe girati talmente, che scuoprino lo
pieghe girati talmente, che scuoprino lo ignudo di sotto, e con arte e grazia
ascondi il sacro capo, fiume divino di romolo e di enea? 2.
sacro capo, fiume divino di romolo e di enea? 2. rifl. nascondersi
, sparire; essere riposto. - di un astro: tramontare. giacomino pugliese
morta è l'erba; / ramo di foglia verde a noi s'asconde / se
10-121: dissemi: qui con più di mille giaccio; /... /
asconda, ascondersi, come si legge di cristo e di san pagolo. ariosto,
, come si legge di cristo e di san pagolo. ariosto, sai.,
luce a noi s'ascose / dormiam di notte oscura eterno sonno. barberini, iii-267
que'languidetti fiori / che fatti pria di sue bellezze avari / entro i notturni
/ se puoi perire a un alito di fato? / dei miracoli tuoi il fasto
238-2: tra 'l foco e 'l cor di ghiaccio un vel s'asconde, /
lat. absconditus (part. pass, di abscondère * nascondere ').
: asconditrici delle case vostre, / balie di bacco sotterranee, gaie. =
vitamina c o antiscorbutica): sostanza di importanza vitale per l'uomo (specialmente
, attraverso l'alimentazione, la quantità di cui ha bisogno. è molto instabile e
cotta o conservata contengono solo minime quantità di acido ascorbico). = voce dotta
fatta ascorgere. = comp. di scorgere. ascosàglia, sf. ant
: sua madre convertirebbe un globo terraqueo di beni parafemali in gale e cravatte vistose
gale e cravatte vistose e in ghiottonerie di ascosaglia. = deriv. da
da ascondere. ascosaménte, avv. di nascosto, occultamente. berni, 49-39
... la seguono [armida] di notte ascosamente. buonarroti il giovane,
/ ascosamente. = comp. di ascoso. ascóso (part.
ascóso (part. pass, di ascóndere), agg. (ant.
nimistate aggio co 'l core / che sempre di battaglia mi minaccia. dante, conv
e ascostissime. petrarca, 71-15: chi di voi [occhi leggiadri] ragiona /
telmo duro i biondi crini ascosi, / di man d'uno scudier un'asta prese
voi, montagne frondose, / cinte di verdi boschi, / le frondi alzate
il sig. galilei, nuova copia di splendenti corpi, ed altri ascosi misteri
felici auspicii del serenissimo d. cosimo granduca di toscana. g. b. pucci
2. avv. ant. di nascosto, occultamente. -in as còsto
. ascrèo, agg. letter. di ascra (in beozia, patria
ascra (in beozia, patria di esiodo). -al figur.: con
: le agresti muse / a'bei colli di cidno, aurei precetti / non isdegnàro
colono forestiero che si iscriveva nel registro di un fondo, a cui doveva rimanere
coloni ascrittizi e inquilini, e uomini di qualunque genere si sieno. pascoli,
: uomini schiavi ha questa dolce terra / di libertà, manenti et ascriptizi / et
manenti et ascriptizi / et arimanni, gente di masnada. 2. condizione ascrittizia
. ascritto (part. pass, di ascrivere), agg. iscritto,
generale... goderanno il privilegio di poter essere nominati ed eletti anche subito
se non in quanto sono ascritte alle tribù di questa. ascrìvere, tr. iscrivere
in una serie, fra i componenti di un'associazione, di un'accademia,
fra i componenti di un'associazione, di un'accademia, di un. partito
un'associazione, di un'accademia, di un. partito, di una milizia.
accademia, di un. partito, di una milizia. - anche rifl.
giovanni fabri, insieme con la nota di tre soggetti da ascrivere nella nostra accademia.
volete esservi anche voi ascritti, procurerò di aggregarvi. casti, 7-6: or
libertà, che avea pensato farsi frate di cotal nuova religione ascrivendosi ai legionari.
rimproverata, si fanno beffe e ridonsi di chi lor ne parla, e quasi
1-8): se poi, come di leggiero forse avverrà, cose assai vi saranno
lode. idem, 2-9: o fu di man fedele opra furtiva, / o pur
di pena si debbono tutti ascrivere alla divina provvidenza
, 16-viii-240: supplico umilmente la bontà di v. a.... ad
361: ascriverò a mia fortuna l'onor di servirvi. alfieri, 63: agl'
non potrebbero ascriversi mai a veruna combinazione di materia e di moto. manzoni, 126
mai a veruna combinazione di materia e di moto. manzoni, 126: vedremo
sincero amore per me, a scioltezza di costumi, o a pura levità di
di costumi, o a pura levità di cervello. sbarbaro, i-m: disagevole mi
sensi dell'uso moderno): composto di scribere 'scrivere in, registrare '.
e. gadda, 7-45: una indigestione di susine acerbe è senza dubbio ascrivibile a
, stuzzicando la bestia fra un dubbioso aggrottar di ciglia e un borbottamento continuo.
da de-privat. e dal tema di oé3 , acciò non ti venissi voglia di mettere il sogno in asecuzióne. sogno in asecuzióne. = variante di esecuzione (v.). aseità, sf. filos. qualità di un essere che ha in se qualità inerente alla perfe zione di dio). leopardi, i-1053 l'aseità benché neghiamo la necessità di essere. = voce dotta, vidi alcuni animaluzzi attaccati fra le spine di molti di que'ricci, i quali animaluzzi animaluzzi attaccati fra le spine di molti di que'ricci, i quali animaluzzi aveano lo stesso colorito de'gamberi; e di figuramento, e di grandezza eran simili de'gamberi; e di figuramento, e di grandezza eran simili ai porcellini, o la lunghezza dell'intestino duodeno una linea di nove conserve pancreatiche. salvini, 23-182 = lat. asellus, dimin. di asinus * asino '(cfr. nasello infezione; che ha subito un trattamento di sterilizzazione (specie in chirurgia). -anche !; 'putrefattivo '), di uso intemaz. (cfr. ingl. additivi lapidei inferiori (microasfàlito) o di poco superiori (macro- asfàlito) ai 3-39: stanno riparando un lungo tratto di strada. lo stanno asfaltando. . asfaltato (part. pass, di asfaltare), agg. coperto di di asfaltare), agg. coperto di asfalto, pavimentato con asfalto! (una , è una processione d'uomini, di ragazze, di carrette. moravia, una processione d'uomini, di ragazze, di carrette. moravia, vii-358: la quel traballante cassone nero usciva una nuvola di polvere bianca. asfaltatóre, sm . neol. operaio addetto alla asfaltatura di una strada. asfaltatura, sf stradale eseguita con impiego d'asfalto o di bitume (che viene riscaldato fino alla quindi colato e stratificato sopra un letto di pietrisco, in modo che ne risulti asfaltène, sm. chim. frazione di bitume, composto da idrocarburi aromatici ad alto peso molecolare, insolubile in etere di petrolio, ma solubile in solfuro di di petrolio, ma solubile in solfuro di carbonio. = deriv. da acuto, o asfaltite, perché sa di bitume. = voce dotta, gr patinata o vacuolare, naturalmente impregnata di sostanze bituminose di origine zoogena o derivanti , naturalmente impregnata di sostanze bituminose di origine zoogena o derivanti da ossidazione di di origine zoogena o derivanti da ossidazione di petroli: di colore nero, lucentezza o derivanti da ossidazione di petroli: di colore nero, lucentezza grassa; brucia con asphalto, che in luogo del bitume di giudea oggi si porta a noi, e sopra le travi vi posono canne impiastrate di asfalto. redi, 16-ii-114: ma sol cave... giungevano buffi pregni di asfalto, a tratti. pea, 3-54 l'asfalto e il catrame dei costruttori di strade. marotta, 1-64: ho nel 1-140: tu gelida immobile, / come di marmo, acqua nera, / luccicamento lasciar cadere / piume stroncate, foglie di gardenia / sul nero ghiaccio dell'asfalto! e soffiò un vento gelido quella sera di dicembre, facendo scricchiolare sull'asfalto le neve e la pioggia, come una spruzzaglia di ghiaccio tritato fine; e l'asfalto bagnato e viscido, simile alla pelle di un serpente. pavese, 53: ogni ócocpaxxo? 'bitume della giudea '(di derivazione semitica). asfalto2 la spica, / che più groppi di verghe estolle in alto. / d'etiopia balan qui si nutrica, / colà di siria il virtuoso asfalto. asfèrico, dalla forma sferica per eliminare l'aberrazione di sfericità). = comp. da , 10-103: giacevano centinaia e centinaia di cadaveri sfigurati, dalle teste enormi, gonfie asfissia; non presentava nessun segno né di sangue né di piombo. -figur non presentava nessun segno né di sangue né di piombo. -figur. leopardi , 2-3: un tale deplorabilissimo grado di vita, enormemente diminuita e quasi annichilata, moderni è chiamata asfissia, cioè mancanza di polsi. idem, 2-4: sarebbe necessario ocpó£ (o 'palpito '); di uso intemaz. (cfr. ingl. ii-549: la seconda [serie] è di libri utili, per esempio, manuali utili, per esempio, manuali pratici di... istruzioni sui soccorsi da asfissiante (part. pres. di asfissiare), agg. che provoca , agg. che provoca un senso di asfissia, di soffocamento; che impedisce che provoca un senso di asfissia, di soffocamento; che impedisce il respiro. fessure del vetrame spezzato empivano i vagoni di bambagia asfissiante, si udiva tossire. mosto bolliva nelle botti aperte, sciamante di moscerini ubbriachi. assorbivo un caldissimo odore
, ai reticolati, alle bombe, e di gas asfissianti ancora non si parlava.
difendersi da eventuali, anzi probabili attacchi di gas asfissianti ci erano state inculcate come
asfissianti ci erano state inculcate come articoli di fede. 2. figur.
il 2 agosto, ero per breve tempo di ritorno a milano: una domenica asfissiante
, l'altro quella ancor più asfissiante di una vita coniugale non fatta per lui,
l'aria bagnata dalle stelle si scoteva di rapidi turbini, soffi caldi che asfissiano.
-anche intr.: provare un senso di soffocazione (per noia, fastidio)
, con fetide emanazioni, con pericolo di abbruciarsi, d'asfissiarsi. rigutini-cappuccini,
essendo pur troppo frequente oggi questa maniera di suicidio. verga, i-479: una raccontò
claustrale sono chiuse come quando uno tenta di asfissiarsi. = deriv. da asfissia-
. asfissiato (part. pass, di asfissiare), agg. morto per
. = voce dotta, comp. di asfissia e -logia (gr. xóyos
cadaveri. 2. figur. privo di vitalità, intristito. sbarbaro, 1-219
asfòdelo, agg. letter. coperto di asfodeli, fiorito di asfodeli. -prato
letter. coperto di asfodeli, fiorito di asfodeli. -prato asfòdelo: nell'ade ove
e si dibatta lungamente con due parti di calcina viva. landino [plinio],
rosse / teste movean tra tonde / di quelle spighe bionde. d'annunzio, ii-735
mugello, presso il giogo / di scarperia, lo vidi fiorir bianco. idem
, un mare d'erbe alte, di cardi dal verde argenteo, di asfodeli dai
alte, di cardi dal verde argenteo, di asfodeli dai fiori lu centi
asfodeli dai fiori lu centi di rugiada. alvaro, 9-21: sulle prode
.. gli asfodeli avevano una goccia di rugiada splendente. 2. mitol
nell'ade, il luogo fiorito di asfodeli, dove vagano le ombre dei
prato dell'asfodelo sotto il gran verde di belle piante, sorridevano coloro che piansero
, dal gr. àacpóssao? (di origine mediterranea). cfr. isidoro,
omero, che va fiume divino / popolato di cigni pe 'l verde asiaco pian
l'abbandono della semplicità attica in favore di uno stile frondoso, esuberante, ricco
uno stile frondoso, esuberante, ricco di figure e di artifici retorici (in
, esuberante, ricco di figure e di artifici retorici (in accordo con le
le teorie dell'anomalia sostenuta dalla scuola di pergamo). = voce dotta
secondo secolo avanti cristo che davano segno di sé nell'antinomia dello stile « asiano *
. asiàtica, sf. tipo di influenza più o meno grave, fortemente
o meno grave, fortemente epidemica, di origine asiatica. moravia, xi-61
autore] conghiettura poi che l'interruzione di tali comunicazioni, e la retrocessione della
della civiltà loro... fossero effetto di successive invasioni di popoli settentrionali asiatici che
.. fossero effetto di successive invasioni di popoli settentrionali asiatici che venendo ad occupare
idem, ii-2-403: quei nuovi campi di smercio... tolsero affatto ai piccoli
. carducci, ii-16-224: tornerò carico di spoglie dell'oriente asiatico: piatti giapponesi
piatti giapponesi, dèi birmani, vestiti di daimios. barilli, 2-124: cortei
. barilli, 2-124: cortei miserabili di prigionieri sparuti e indifferenti, vestiti di
di prigionieri sparuti e indifferenti, vestiti di uniformi kaki o di lerci costumi asiatici,
indifferenti, vestiti di uniformi kaki o di lerci costumi asiatici, scalpicciavano nella melma
. dtoianxó <;, agg. di dotàxt)?. asiderite,
asillabia, sf. incapacità patologica di leggere non solo le parole, ma
offre ospitalità (a chi è bisognoso di assistenza, di protezione, di pace
(a chi è bisognoso di assistenza, di protezione, di pace). -
bisognoso di assistenza, di protezione, di pace). - anche al figur.
e i vigneti, / che ospitai di sé mostra ai viandanti / facile asilo.
, il pensiero s'imbeve senza addarsene di ciò che lo percuote là nel suo asilo
, 223: e tu pur di viltà scuola e d'inganni / fosti,
dalla tristezza e quasi da un senso di timore, come se uscendo da quell'asilo
, come se uscendo da quell'asilo di pace andassero incontro ad oscuri pericoli.
contemplava la casetta del cantoniere, asilo di pace. borgese, 6-43: voglio che
palazzeschi, 4-44: dopo cinque anni di lotte... chiedeva ancora asilo alle
un asilo / vietato, un cimitero di memorie. quasimodo, 87: mi
guardie e potessero averla condotta nell'asilo di vergogna. panzini, ii-192: ti guiderò
ii-497: a udire d'un asilo di vecchi, i più s'immaginano un luogo
tetro, tra l'ospedale senza speranza di guarigione e il carcere a vita senza
e il carcere a vita senza speranza di condono. viani, 14-290: ve ne
, 14-290: ve ne eran tanti di questi asili che, ovunque un pellegrino fosse
prescrizioni del presente regolamento. -asili di maternità: per l'assistenza delle gestanti
amministrative, 110-18: gli ospedali, asili di maternità e altri congeneri istituti hanno l'
e altri congeneri istituti hanno l'obbligo di provvedere, nei limiti dei posti disponibili
gestanti che abbiano compiuto l'ottavo mese di gravidanza, delle partorienti e delle puerpere
quattro settimane dopo il parto, prive di una abitazione adatta alle loro condizioni
possono assumere... l'esercizio di asili notturni. 3. stor
quale egli chiamò asilo, cioè luogo di refugio, ove gran moltitudine di popolo
luogo di refugio, ove gran moltitudine di popolo si radunò da tutte le parti delle
. firenzuola, 433: anzi dogliamoci di noi, che come una sentina e
non, più tosto, come fondatore di città nuova, esso co'suoi compagni
il fatto era accaduto vicino a una chiesa di cappuccini, asilo, come ognun sa
d'asilo: concesso ai rifugiati politici di un altro stato; vigente nei casi di
di un altro stato; vigente nei casi di extraterritorialità (sedi di rappresentanze diplomatiche;
vigente nei casi di extraterritorialità (sedi di rappresentanze diplomatiche; navi da guerra di
di rappresentanze diplomatiche; navi da guerra di paesi esteri). leggi della navigazione
l'asima, a quegli che hanno male di fianco, ai polmoni.
, sf. medie. incapacità patologica di riconoscere gli oggetti. = voce dotta
'. asimmetrìa, sf. mancanza di simmetria fra le parti di un
mancanza di simmetria fra le parti di un oggetto. agnesi, 1-1-83
. marotta, 5-31: un triangolerò di cupa barba gli ridusse notevolmente l'asimmetria
. àaup. p. etpta 'mancanza di proporzione '(oc- privat. e
. dossi, 529: quella di virginio era davvero la forma che la
spiacevole e non vale neppure il pregio di risentirsi d'un procedere che trae la
, ma non consegnati prima per asinaggine di quest'uffizio. giusti, ii-73: quel
uffizio. giusti, ii-73: quel misce di rime accozzato alla rinfusa deve essere un
asinaio, il quale avea certe some di spazzatura innanzi; il quale asinaio andava
andava drieto agli asini, cantando il libro di dante. b. cavalcanti,
sian date / mattina e sera un carco di legnate. de marchi, 676:
: un luogo segregato, presso un bosco di platani, che serviva di rifugio e
un bosco di platani, che serviva di rifugio e di ristoro ai carrettieri e agli
platani, che serviva di rifugio e di ristoro ai carrettieri e agli asinai.
. asinàrio, agg. ant. di asino, proprio di asino; asinino
agg. ant. di asino, proprio di asino; asinino. 1
nel corso della sua vita asinaria ebbe di gran travagli. asinaro, v.
della metrica classica formato da due membri di natura differente. = voce
. da oc- privat. e dal tema di ouvaprccco 'connetto'. asinata, sf
asinata, sf. atto, discorso degno di un asino; sproposito che nasce da
asinclitismo, sm. medie. anomalia di presentazione del feto che appare inclinato anziché
asincronismo, sm. fis. mancanza di sincronismo. = deriv. da asincrono
dei poli e alla frequenza della tensione di alimentazione. = voce dotta,
più termini strettamente correlati (allo scopo di dare maggiore forza e incisività al discorso
1-107: e questo favellare è composto di tre figure:... dell'asindeto
comp. da de-privat. e dal tema di auvséco * lego insieme '. la
[una nazione] agli stenti iperborei di certi suoi lucumoni o druidi, che
o druidi, che asineggiano sopra scolaresche di zucche. asinèlla, sf. milit
, sf. milit. disus. specie di catapulta. dizionario militare [1847
1847], 65: asinèlla, nome di macchina da trarre gravi pesi, usata
il frontespizio in modo, che sopra di questo posando l'asinelio, i puntoni [
. asinerìa, sf. condizione di asino, asinità. firenzuola,
, si potè trovar che volesse in presenzia di tante persone sopportar la mia asineria.
]. casti, iv-113: pensò di far l'apologià / di tutta in generai
iv-113: pensò di far l'apologià / di tutta in generai l'asineria.
f. rinuccini, 1-144: privorono di tutti li ufici nero di stefano cambi
: privorono di tutti li ufici nero di stefano cambi, prossimo passato gonfaloniere di giustizia
di stefano cambi, prossimo passato gonfaloniere di giustizia, per le sue molte villanie
è questa la prima volta che l'asineria di chi legge siasi messa a carico
chi legge siasi messa a carico di chi scrive. rajberti, 2-27: chi
chi sa quante asinerie mi toccherà di scrivere ancora finché non verrò in
asinescamente: « così ci piace di fare! ». g. gozzi,
: non mi dava neppur più la briga di provar- mici, e asinescamente leggeva
povero nome, tirandolo a coda di cavallo sotto colore d'onorario.
d'onorario. = comp. di asinesco. asinésco, agg.
plur. m. -chi). proprio di un asino. -al figur.:
asino. -al figur.: degno di persona villana, ignorante.
arezzo, i-69: figliuol fusti per certo di ca ronte / cotanto il
marcellino, 1-60: sotto nome di virtù, non essendo altro che un'asi
nesca rusticità, biasimi quello amore che è di te veramente indegno. bruno,
che saranno e che son stati / di tutta quanta l'asinil famiglia, / furon
, 12-121: egli è uno sconcio aborto di natura, / di lione e somaro
uno sconcio aborto di natura, / di lione e somaro egli è un innesto:
struttura, / d'asin la coda e di lione il resto. asinino
, / che d'oro al re di frigia orna la testa, / si sta
altra, che son fatti a suon di campana e canto asinino, li quali sempre
del papa, 1-1-5: ardisco pertanto di porre sotto l'altrui savia considerazione l'
pinocchio] vide la sua immagine abbellita di un magnifico paio di orecchi asinini.
la sua immagine abbellita di un magnifico paio di orecchi asinini. d'annunzio, iv-2-127
sciocco; villano, zotico; proprio di persona ignorante, villana. dante,
, conv., i-vi-3: sono signori di sì asinina natura che comandano lo contrario
sì asinina natura che comandano lo contrario di quello che vogliono. boccaccio, 22-2-424
, 22-2-424: e perciò m'aggrada di rintuzzare alquanto l'opinione asinina di questi
aggrada di rintuzzare alquanto l'opinione asinina di questi cotali. firenzuola, 437: questa
, i-54: quei due o tre anni di studi buffoni di umanità e rettoriche asinine
due o tre anni di studi buffoni di umanità e rettoriche asinine. 3
meglio che far pigliare a'fanciulli un pezzo di zucchero, sul quale si sia lasciata
sul quale si sia lasciata gocciare una goccia di spirito o sia estratto di garofani o
una goccia di spirito o sia estratto di garofani o di cannella. asinità
spirito o sia estratto di garofani o di cannella. asinità, sf.
ogni scienza ed ogni apprension e giudicio di vero. lippi, 6-66: ma per
i-38: un mio compagno, maggiore di età, e di forze, e di
mio compagno, maggiore di età, e di forze, e di asinità ancor più
di età, e di forze, e di asinità ancor più, si faceva fare
asinità ancor più, si faceva fare di quando in quando il suo componimento da
. d'annunzio, iv-2-303: una specie di rodomonte villereccio, motteggiava ad alta voce
. azione, discorso, comportamento degno di persona ignorante, zotica, villana.
, 2-15: e però non accade di voler cercar legge nell'ingiuria, né discrezione
ingiuria e la prima offesa dall'arbitrio di un disordinato e scortese cervello. buonarroti
: - messere, lo cavallo è di bella guisa, ma cotanto vi dico,
disse il profeta: dite alla figliuola di sion: ecco il tuo re viene a
animali] fanno questi suoni: ruggire di leoni, anitrire di cavalli, belare di
suoni: ruggire di leoni, anitrire di cavalli, belare di pecore, ragghiare
di leoni, anitrire di cavalli, belare di pecore, ragghiare d'asini, istridere
pecore, ragghiare d'asini, istridere di porci ed altri simili a questi.
cadervi più dov'è caduto. libro di sentenze, 1-38: lo re che non
asini: le molte fatiche saran remunerate di fame, di sete, di disagio e
molte fatiche saran remunerate di fame, di sete, di disagio e di mazzate e
remunerate di fame, di sete, di disagio e di mazzate e di punture
fame, di sete, di disagio e di mazzate e di punture. savonarola,
sete, di disagio e di mazzate e di punture. savonarola, iii-343: li
l'asina si vanta / pur anco di veloce e nobil madre. g. c
, subito si discavallò e s'inasinì di nuovo. marino, 304: [ii
silen decrepito e canuto, / tinto di mosto e stupido di sonno / con
canuto, / tinto di mosto e stupido di sonno / con basse ciglia e tumide
. segneri, iii-1-241: l'asina di quel profeta sì cupido vide l'angelo venirgli
culla, simile ad un guscio di noce, e accanto vi sono il bue
la schiavitù che oppresso il tiene, / di libertà l'asino ignora il prezzo.
e fanno intanto gli asini canori / di concenti suonar l'aere intorno. giordani,
volete, e fargli portare quattro tumoli di farro meglio di un mulo. nieri
e fargli portare quattro tumoli di farro meglio di un mulo. nieri, 265:
ragliare con sì alte ed ingrate variazioni di voci e con tanta sospirevole passione che
con tremendi ragli aveva significato il suo proposito di precipitare in un burrone e togliersi la
libero, si avvoltolava per terra, di qua e di là, di qua e
avvoltolava per terra, di qua e di là, di qua e di là,
, di qua e di là, di qua e di là, con la pancia
qua e di là, di qua e di là, con la pancia grigia all'aria
scintille. silone, 5-71: un asino di solito lavora fino a ventiquattro anni,
del meriggio: giovani mosche maggioline piene di vigore e di voglia di sangue.
giovani mosche maggioline piene di vigore e di voglia di sangue. -insegna
maggioline piene di vigore e di voglia di sangue. -insegna su cui è
vive. sacchetti, vi-109: che più di noi si tengono esser belle, /
d'altro, né graviamo i basti / di questa turba d'asini da soma.
magnanimo... perché un asino di libraio non mi voglia stampare un libro.
iii-752: ogni ora mi par mill'anni di fuggir via da questa porca città,
sempre indietro, parlavo poco, avevo paura di dire sciocchezze. nievo, 309:
, 309: qui non è più questione di doveri verso gli altri, ma di
di doveri verso gli altri, ma di rispetto a te stesso. sei tu un
uomo (in contrapposizione all'anima, di cui costituisce lo strumento materiale).
dell'asino: esclusivamente fisica, priva di ogni luce spirituale. compagni, 1-20
compagni, 1-20: messer corso molto sparlava di messer vieri, chiamandolo l'asino di
di messer vieri, chiamandolo l'asino di porta, perché era uomo bellissimo,
, perché era uomo bellissimo, ma di poca malizia né di bel parlare; e
bellissimo, ma di poca malizia né di bel parlare; e però spesso dicea
dicea: « ha ragliato oggi l'asino di porta? », e molto 10
-ponte dell'asino: indica i punti di particolare difficoltà (specialmente, nel medioevo
, il v teorema del i libro di euclide). -a schiena d'asino
). -a schiena d'asino: di strada che presenta una struttura convessa.
come si suol dire, calando il suolo di qua e di là. pratolini,
dire, calando il suolo di qua e di là. pratolini, 9-655: il
, stretto tanto che 1 parafanghi di un camion sfioravano le basse spallette,
basse spallette, era la sola strada di accesso al paese. -calcio dell'
-calcio dell'asino: azione vile di chi insulta il potente caduto dopo averlo
. -orecchie d'asino: simbolo di ignoranza (nella scuola, un tempo
scuola, un tempo, lunghe orecchie di carta che venivano poste in capo allo
fosse dimostrato particolarmente ignorante); segno di dispetto, di gabbo. bartolomeo
ignorante); segno di dispetto, di gabbo. bartolomeo da s. c
grandi orecchie d'asino in memoria / di sì grand'opra a vostra eterna gloria
). -asina (asino) di balaam: che nel racconto biblico si
volgar., ii-123: puosesi l'angelo di dio contro a baalam nella via,
. e vedendo l'asina l'angelo di dio istare nella via, col coltello
bocca dell'asina avea ripresa la ignoranza di baalam. varchi, v-26: che
potrete negarla. -quale? -l'asina di balaam. marino, v-30: un
fu che fu profeta / nel tempo là di balaam giudeo. diodati [bibbia]
, si sono sviati, seguitando la via di balaam, figliuolo di bosor, il
seguitando la via di balaam, figliuolo di bosor, il quale amò il salario d'
fidata asina a maledire gli ebrei per commissione di balata, re dei moabiti. ma
della sua crudeltà. -asino di buridano: forma ironica con cui è
con cui è indicata la filosofia morale di buridano che sosteneva essere impossibile alla volontà
buridano che sosteneva essere impossibile alla volontà di scegliere fra due mali che l'intelletto
(basino posto fra due mucchi uguali di fieno morrebbe di fame per non sapersi
posto fra due mucchi uguali di fieno morrebbe di fame per non sapersi decidere per uno
dovuto far l'osso e succhiarmi una fitta di malanni uno più novo dell'altro.
asino calzato e vestito: essere esempio di totale ignoranza.
-a sin bianco gli va al mulino: di chi è ricco e fortunato, e
mondo, e che ha le sue faccende di maniera incamminate che se gli può giustamente
che non possono all'asino, usano di dare al basto. pananti, i-30:
possono apprezzare ciò che è bello e di pregio. salvini, vii-531: quest'
asino in complimento. -viene asino di montagna e caccia cavallo di stalla:
-viene asino di montagna e caccia cavallo di stalla: con la prepotenza una persona
bernardino da siena, 185: viene asino di montagna, e caccia cavallo di stalla
asino di montagna, e caccia cavallo di stalla. -come asino sape, così
-trotto d'asino poco dura: di chi non ha costanza nell'agire;
chi non ha costanza nell'agire; di chi si pone a un'attività che
a un'attività che non è capace di portare a termine. g. m
. m. cecchi, 8-1-3: amor di giovani, trotto d'asino. allegri
allegri, 3-10: ma perché le allegrezze di questo mondo, quasi trotto d'asino
rammarichio. giusti, iii-351: invecchiando di questo gusto, o direbbero che io sono
grazia e il frutto della incarnazione del figliuol di dio. sacchetti, v-260: asino
cercano [i lupi] in ogni modo di far preda, e guardano se ne'
guardano se ne'laghi agghiacciati vi sieno di quest'asini selvatichi, e se ne
-per simil. milit. disus. specie di catapulta (v. asinella).
sassi e pietre... praticossi inoltre di applicare un nome proprio a queste macchine
nome proprio a queste macchine, e massimamente di lupo e d'asino; e n'
levar me e tutti gli altri di qua, e richiamar gente iniqua ed
., 1-61: ma forse che alcuno di quelli buoni uomini li diè o prestò
sì gli chie- sono per l'amore di dio il suo asinelio in prestanza. savonarola
soma, e fa bene, ed ha di molte bastonate. poliziano, st.
, su cui si prova il valore di una persona. fagiuoli, 1-1-85:
casca l'asino e non c'è mezzo di farmi andare avanti. -essere
-essere stanco come un asino: essere morto di fatica, non poterne più dalla stanchezza
, ii-27: vuoi farci la carità di prenderci un po'in vettura? -.
per la propria strada, senza curarsi di ciò che altri può dire. caro
essere condotto sull'asino: antica forma di punizione, che consisteva nel trasportare per
l'asino: compiere la maggior parte di una fatica. g. m.
. -toccare dell'asino: essere rimproverato di asinità, di ignoranza. pananti
asino: essere rimproverato di asinità, di ignoranza. pananti, i-28: la
-essere l'asino alla lira: fare cose di cui si è del tutto incapaci.
dee., 4-10 (457): di che la donna alquanto spaventata, il
buonarroti il giovane, 9-447: poco è di culla / uopo, e di cantilene
è di culla / uopo, e di cantilene, / e di lusinghe di mamma
uopo, e di cantilene, / e di lusinghe di mamma o di tata,
e di cantilene, / e di lusinghe di mamma o di tata, / per
, / e di lusinghe di mamma o di tata, / per fargli legar l'
ciolin sull'altro lato, / le vien di nuovo l'asino legato. -legare
dove vuole il padrone, nel senso di 'far quello che vuole il padrone '
sella all'asino: dar più importanza di quanto meriti. -lavare il capo,
giusti, iii-iii: hai saputo che razza di spallacci fare cosa del tutto inutile.
il capo all'asino il parlar più di simil materia. giusti, i-i77: non
. -disputare dell'ombra dell'asino: di argomenti frivoli, stolti. varchi
fin dai segni esterni la natura reale di una persona. grazzini, 4-59:
[la cavallina] fa l'atto di voltare a ogni viottolo e di fermarsi a
l'atto di voltare a ogni viottolo e di fermarsi a ogni uscio, come l'
bruno, 53: vedrete un'altra di queste femine, priora delle repentite per
, priora delle repentite per l'ommissione di peccati che non fece a tempo ch'
m'hanno barbato addosso? salvo il carattere di poeta gloriosissimo, non si chiama questo
l'uscio, aperto, son insaccata qua di carriera. -far l'asino:
. ariosto, 294: con speranza di farti trarre più in grosso, ristarassi
1-62 (154): mi chiamò fuor di bottega, e mi fece le più
coda dell'asino; e già so che di queste code ne veggono anche gli amici
, iv-93: vorrei che la gente di cuore e di testa non si lasciasse intronare
vorrei che la gente di cuore e di testa non si lasciasse intronare dal raglio
, per pascerti, / mi son di cento gaglioffi fatta asina, / saresti morto
cento gaglioffi fatta asina, / saresti morto di fame. 5. prov
gli è uno spirito qui in terra di quel cielo, dove non arrivano i ragghi
prova si scortica l'asino: il valore di una persona si riconosce nelle difficoltà.
in parete, tal riceve: si dice di chi riceve un'adeguata vendetta per un'
a tornare così da capo, sicurissimo di quindi raggiungere, anzi d'oltrepassare di
di quindi raggiungere, anzi d'oltrepassare di gran lunga tutti quei poveri asinelli,
avranno trottato dinanzi, e attraversate prima di voi due o tre scuole di quella
attraversate prima di voi due o tre scuole di quella università. nievo, 97:
senza desiderare altro, solo pregando iddio di chiudere gli occhi là dove li hanno aperti
, incontrandone... seduti sulla groppa di un asinelio... aveva sentita
. aveva sentita e fantasticata una vita dura di stenti. -a sinétto.
-. fa'uno impiastro collo sterco di uno asinino maschio, nato di pochi giorni
collo sterco di uno asinino maschio, nato di pochi giorni. b. giambullari
.. aveva due asi- nucci carichi di legne. lettere e istruzioni agli oratori della
lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 29-205: nel verno non si
so ch'egli non vi è ancora uscito di mente quello che voi deliberaste fare di
di mente quello che voi deliberaste fare di quello asinaccio infingardo. a. f
e un asinaccio da cavezza hanno fatto pruove di trar dui calci con la loro insolenza
oibò! vorreste che io mi degnassi di essere orgoglioso? è il peccato di
di essere orgoglioso? è il peccato di tutti gli asinacci antipatici e perfino degli
per quest'altro colpir quell'asinone, / di subito da terra s'è levato.
maggior bestia da basto e da bastone / di questo asina- tissimo usinone. redi,
1-1-179: quest'asinona, in cambio di portarmi, / par che si picchi di
di portarmi, / par che si picchi di tenermi appresso. -agg
anche come termine d'ingiuria): di origine mediterranea. asintotico, agg.
— -punto asintotico: ogni punto di una linea piana in cui la tangente
. -direzione asintotica: punto all'infinito di una linea piana o sghemba.
asintotico d'una istessa iperbole dalle tangenti di essa, sono uguali. manfredi,
una o entrambe le coordinate del punto di contatto tendono all'infinito.
: si descriva l'iperbola fg, il di cui centro sia a, ed asintote
. pisacane, iii-48: ricerca continua di prosperità; bisogni crescenti al crescer de'
non si incontra ', comp. di d-privat. e dall'agg. verbale di
di d-privat. e dall'agg. verbale di ou (jltc [7tto) '
asiso, sm. ant. tipo di gesso per miniare (col quale si
quarto bolo orminiaco, con un poco di zucchero. = forse ant.
, gentile, / donna, a guisa di stella, lo inamura.
anche sm.) medie. difficoltà di respiro, dispnea che interviene ad accessi
da accessi (più spesso notturni) di penoso affanno di respiro, accompagnati da
più spesso notturni) di penoso affanno di respiro, accompagnati da tosse, acuto bisogno
intervallati da periodi più o meno lunghi di completo benessere (dovuta ad allergia verso
.). -asma cardiaco: accesso di respiro affannoso che colpisce i malati di
di respiro affannoso che colpisce i malati di cuore quando, per l'indebolimento improvviso
pescecane... soffrendo d'asma e di palpitazione di cuore, era costretto a
. soffrendo d'asma e di palpitazione di cuore, era costretto a dormire a bocca
annunzio, iv-2-242: quel non so che di ridevole insieme e di miserevole che hanno
non so che di ridevole insieme e di miserevole che hanno gli uomini nani oppressi
asma, che è proprio dell'asma, di chi ha l'asma.
su d'ogni angolo, / con di quel balsamo / toccava l'ugola / a
cadaun forestiere esser dato un necessario consiglio, di non istar giammai più d'un mese
asociale, agg. che è privo di coscienza sociale, insensibile alle esigenze sociali
. àsola, sf. orlatura di filo intorno all'occhiello di un
orlatura di filo intorno all'occhiello di un abito, dove si aggancia il bottone
ojetti, i-162: è in maniche di camicia;... l'orologio
. sbarbaro, 1-197: l'inizio di pinguedine che stiracchia le asole. manzini
= lat. ànsula, dimin. di ansa. asolare, intr.
quest'ora è solito asolarci un poco di vento; con la qual parola asolare si
estate, nelle quali non asola vento di terra, l'aria stagnante, ed impregnata
terra, l'aria stagnante, ed impregnata di parti umide, perde moltissimo del suo
588: vento asolando, spira / odor di meliloto il miei dall'ombra. idem
pino e pino, / promulgandone aromi di salute / agli azzurri dorati del mattino.
, basta che molti degli embrici sian forati di sotto in su. 3.
. 4. godersi un po'di fresco, prendere aria, respirare l'
, 1-1-183: 1 nostri antichi aveano bisogno di qualche volta stare, per divertirsi e
un po'al largo, dopo tante ore di stretta. [ediz. 1827 (
240): chi s'allontanava per voglia di asolare un po'al largo, dopo
un po'al largo, dopo tante ore di pressa]. panzini, i-222:
, dormire, asolare: ecco la vita di questi giorni e di questi luoghi.
ecco la vita di questi giorni e di questi luoghi. = etimo incerto e
sm. letter. soffio lieve, alito di vento. d'annunzio, iv-1-554:
discorrevano il tuo fondo / fioriti nuvoli di piante agli àsoli.
: si osservi che i seccatoi abbian di sopra l'asolo per il fumo, almeno
, sm. mus. brano musicale o di canto eseguito da un solista.
ogni tanto dagli « a solo » di una cornetta. palazzeschi, 3-108: si
e salutato alla fine da uno scroscio di applausi. aspa, v.
famiglia leguminose papilionate (aspalathus), di aspetto simile all'erica, oppure spinoso
tommaseo]: agarico, aspalto, seme di petacciuola e santoreggia, di catuno oncie
, seme di petacciuola e santoreggia, di catuno oncie due. serapione volgar.
. [tommaseo]: ma lo aspalto di babilonia... è bianco e
bianco e alcuno nero, e alcuna specie di quello s'ingenera nel mare, ed
s'ingenera nel mare, ed ènne di quello che si genera nei fiumi.
: lo aspalato... ha fiore di rosa. mattioli [dioscoride],
. è uno arboscello sarmentoso, armato di molte spine. nasce in istro,
istro, in soria e nell'isola di rodi, e l'usano i profumieri per
unguenti... ha l'aspalato facoltà di scaldare e di restrignere: e imperò
ha l'aspalato facoltà di scaldare e di restrignere: e imperò cuocesi nel vino,
per essere molto utile all'ulcere maligne di quella. domenichi [plinio], i-1184
aspaldare), tr. ant. munire di spalti, fortificare. cesare volgar
el muro da ogni parte con torri di legno aspaldato avevano. = deriv
al cielo. = comp. di spandere (v.).
, sf. plur. bot. famiglia di piante monocotili (considerata come sottofamiglia
danti cladodi che hanno l'aspetto di piccole foglie, fiori bianchi o
dai cladodi minuti, leggeri, di colore verde scuro. landino [
del finocchio... ritrovansi asparagi di due sorti: uno chiamato regio, che
via gli zòccoli e tolto un nome di scarto, cora, la ci passa dinanzi
vedere gli asparagi, i famosi asparagi di sàntena? -mi domandò il signore che
i primi esili asparagi che sembrano mazzetti di lapis inconsapevoli di aver sbagliato bottega.
asparagi che sembrano mazzetti di lapis inconsapevoli di aver sbagliato bottega. = voce
; gli antichi vi avvertivano la presenza di asper 1 aspro ', come varrone,
aspatura, sf. tess. operazione di avvolgi mento in matasse di
di avvolgi mento in matasse di un filato. = deriv.
.. / figlie a la notte e di cocito alunne, / che d'aspi
più crudo cor dovrian far pio / di drago e d'aspe, e maggiormente il
tosco al tuo veleno eguale, / di più lingue aspe e scorpio di più code
/ di più lingue aspe e scorpio di più code? alfieri, 1-322: so
l'atro delitto, / l'aspe novel di gelosia. = voce dotta,
a voi i nostri genitori con tanta asperanza di crudelitade. asperare, tr. (
parole villane uno che non ad uso di vera virtù, ma a gloria superba falso
virtù, ma a gloria superba falso nome di filosofo s'aveva vestito...
], 5-12: temono questi eretici di non asperare, nel principio del parlare gli
io per non asperarlo e farlo, più di quello che si fosse, inciprignire,
inciprignire, giudicai ben fatto... di dovergli rispondere. botta, 5-248:
quale egli soleva bere, e dissegli che di quell'acqua aspergesse li carri e li
se quelle parti s'aspergano d'acqua di battesimo. ariosto, 43-162: gli
t'avrei dati, / almen t'avrei di pianto il viso asperso. tasso,
tra loro che soglion farsi, e di orazioni e benedizioni composero, aspergendo il
e benedizioni composero, aspergendo il legato di su la soglia il popolo dentro e
lasso, e con questi, che di pianto aspergo, / pur voi rimiro,
.. ricoverandosi sotto le mani adorate di un sacerdote, il qual con l'
fosse chiamata al cielo. quindi asperse di nuovo la bara con acqua benedetta
indi in qua cotante carte aspergo / di pensieri, di lagrime, e d'inchiostro
cotante carte aspergo / di pensieri, di lagrime, e d'inchiostro. tasso,
asperga, e che l'infetti / di venen dolce che piacendo ancida.
chiara / che non tem'io che di venen s'asperga. 2.
chiedo albergo. idem, 13-93: di qui, dappoi soggiunse, il sangue aspergo
resista; / ben ch'altre volte ha di lor membra asperse / le piagge e
membra asperse / le piagge e tonda di lor sangue ha mista. idem,
ch'il verno queste chiome asperga / di bianca neve..., / dammi
campagne a pascer mena; / altri di verdi rami il suolo asperge. crudeli,
sonno dolcemente / nell'affannata mente / di nera ombra letea / ogni cura aspergea
angusto a te s'aperse, / di salute è il cammin, che di
/ di salute è il cammin, che di faville / crescenti ognor la viva fede
con un mazzetto d'erbe selvatiche asperge di grasso l'animale rosolato.
, ii-125: si coperse [acabbo] di cilizio, si asperse di cenere,
acabbo] di cilizio, si asperse di cenere, si macerò con digiuni.
tinse del suo sangue gli arsi lastrici di giugno. 2. ant.
ministro in quel l'atto di dire le parole del salmo 50: asperges
, sf. plur. bot. famiglia di funghi ascomiceti dell'ordine euroziali, con
una testa globosa, coperta di protuberanze a forma di bottiglia (sterigmi
globosa, coperta di protuberanze a forma di bottiglia (sterigmi) che portano catene
bottiglia (sterigmi) che portano catene di cellule tondeggianti capaci di germinare e produrre
che portano catene di cellule tondeggianti capaci di germinare e produrre nuove ife. l'