giusto. abbominò pacino peruzzi, uomo di buona fama. fra giordano, 5-240:
fatto uccidere buoso per invidia, e di molte altre cose l'abominava. =
bibl. ed eccles. nel senso di 'esecrare, allontanare da sé come
abominato (part. pass, di abominare), agg. (anche
. chi abomina, chi prova sentimenti di odio, di esecrazione.
abomina, chi prova sentimenti di odio, di esecrazione. trattati di virtù
, di esecrazione. trattati di virtù morali, 20: e serai coltivatore
, conv., i-1-6: le due di queste cagioni... non sono
sono da vituperare, ma da escusare e di perdono degne; le due altre.
le due altre... sono degne di biasimo e d'abominazione. cavalca,
e suoni aveva in abominazione. imitazione di cristo, iii-59-8: la natura desidera
] purghi e mondi il venerabile luogo di tutte l'abominazioni degl'infedeli. masuccio
in una strada d'ab- bominazione e di sangue. carducci, 269: maledetta la
quattro piedi, o altre cose fuor di natura, sarebbe abominazione; e cosi è
, sarebbe abominazione; e cosi è fuor di natura quando le potenze intellettive e sensitive
le potenze intellettive e sensitive sono tratte di loro natura. 4. ant
. boccaccio, v-198: acciò che di lei avesse abominazione, quello luogo fece
9-2: quando i cavalli hanno abbominazione di coprir la cavalla. = dal
, come designazione esecrativa dell'idolatria, di ciò che è empio (zaccaria,
non usava giammai; e i sacramenti di quella tutti, come vii cosa, con
gli rivolta la faccia e parla coll'inimici di esso re, così è abominevole a
questa abominevol fera, / più crudel di qualunque in selva stanzi. bandello,
(i-220): le donne sono di grave castigo degne, macchiando i consorti di
di grave castigo degne, macchiando i consorti di macchia tanto al mondo abominevole e vituperosa
, i-278: la carne umana piena di vizi abbominevoli e incorrigibili. idem,
d. battoli, 30-32: son di poche parole i capi di quelle abbominevoli vite
: son di poche parole i capi di quelle abbominevoli vite,... ciascun
d'essi ha egli solo in ragione di vizii più pestilenza e più veleno che
pestilenza e più veleno che le vite di mille altri insieme. gaudiosi, iii-456
ed immondo / d'apicia mensa e di venereo letto. goldoni, 1-765: era
in fatti corrotto a segno da più di un secolo nella nostra italia il comico
, che si era reso abominevole oggetto di disprezzo alle oltramontane nazioni. manzoni, pr
de sanctis, i-184: mirra ama di un amore abbominevole e lo sa.
nievo, 43: c'erano i figliuoli di fulgenzio, i quali mi erano abbominevoli
loro, e non tralasciava mai occasione di far loro dispetti. d'annunzio,
. d'annunzio, v-1-592: forme di vanità e di utilità per me abominevoli.
, v-1-592: forme di vanità e di utilità per me abominevoli. panzini,
tendenza. tozzi, i-538: gli pareva di commettere una cosa troppa cattiva, quasi
della casa, 612: tu non favellerai di materia... né sozza né
da calpe siede / barbaro è di costume. marino, 6-112: sol per
... è abbominevole: tutta di uno stesso sapore insipido. beltramelli, i-84
pallide come abbominevoli orzate, come larve di maggiolini. = lat. abominabilis,
= lat. abominabilis, con sostituzione di suffisso (cfr. abominabile)
un sen timento; senso di disgusto morale. tommaseo [s
degli agazzari, 14: ne la città di pavia fu un giovano religioso el quale
meretrice. 2. con sentimento di abominazione, di orrore, di ripugnanza
2. con sentimento di abominazione, di orrore, di ripugnanza. abate
sentimento di abominazione, di orrore, di ripugnanza. abate isaac volgar.,
le pene degl'infenni, imperocché tu se'di carne come eglino. abomìnio
] si è, quando altri non degna di sottomet tersi alla viltà del
: loda vano la magnanimità di timoleo, come avea in abbominio il
: se l'abbo- minio sei / di te stessa e degli altri, a me
la disperata morte parve preferibile al peso di quell'abominio. papini, 20-408:
comprendiamo con eguale evidenza l'ab- bominio di giuda. bacchetti, i-164: sposare fuori
fuori era cosa scandalosa, una ragazza di pantegaccia, abbominio. 2.
villani, 10-25: per trarre il fratello di pericolo e d'abominio, con certi
fidati, e alla famiglia sua, di presente ne fu a'signori. sacchetti,
15-42: così si rallegrò il marchese di questo, come si fosse rallegrato un
diportano. « = comp. di abominoso. abominóso (abbominóso)
due vecchi incominciarono a parlare contro di susanna, e dire false cose, e
, e dire false cose, e abbominose di lei. ariosto, 8-66:
ben fu il più crudele e il più di quanti / mai furo al mondo
abbominosa. arici, 229: di tutte / le corruttibil'tempre abominosa / quella
manzoni, 8: fumò la terra di quel sangue rossa, / ond'esalava abbo-
essere nativi italiani, altri vogliono che di vari luoghi e a caso ritrovandosi insieme
e a caso ritrovandosi insieme quasi una compagnia di predatori, prendessero la stanza dove e'
aborigeni, cioè senza origine e senza principio di luogo certo. vico, 312:
litigare ad ogni istante per qualche spanna di selvaggia frontiera a guisa dei barbari aborigeni.
dellttalia, ben presto inteso come derivato di ab origine (cioè * originario '
dalla parte di dentro appiccano alla punta di ciascuna trave una catena. cellini,
cominci a comporre del detto filo stiacciato di dentro in detta tazza di ferro li
detto filo stiacciato di dentro in detta tazza di ferro li primi ordini di quegli partimenti
detta tazza di ferro li primi ordini di quegli partimenti, di mano in mano
li primi ordini di quegli partimenti, di mano in mano appiccandogli con acqua di
di mano in mano appiccandogli con acqua di dragante sopra quel loto detto. mattioli
per essere [gli atleti] così unti di olio, se gliene appiccava addosso [
le mascelle e 'l mento ignudo / ancor di barba, infin là 've s'appicca
questi, e forse ad alcun altro di mezzo, le sue fibre si appiccano,
603): e tra un nuovo scroscio di risa, s'attaccò il fiasco alle
dall'altra parte vanno allargandosi a coda di rondine. note al malmantile, 37
: è vero che mi pare esser vendicato di lui con il supplizio d'una moglie
, i-intr. (46): di tanta efficacia fu la qualità della pestilenza narrata
: pizzicore, rogna, lebbra, mal di petto. varchi, 18-1-373: [
niente gli potè appiccare a dosso macula di peccato. s. caterina da siena,
e ora, a veder l'effetto di quella paura in un animo come quello
sotto i frascati, / tanto che molti di quegli abbruciòe. machiavelli, 890:
città. vico, 401: il padre di familia solennemente deve appiccare il fuoco ad
. collodi, 54: raccolto un fastello di legna secche a piè del pino,
i fanti. idem, 6-2-326: di poi fu mandato in lunigiana con ordine.
in lunigiana con ordine... di appiccar più presto pratiche di pace, che
.. di appiccar più presto pratiche di pace, che nudrir semi di guerra
pratiche di pace, che nudrir semi di guerra. firenzuola, 268: appiccando la
veniva alla volta loro, con proposito fermo di appiccare la zuffa la notte. cellini
, i-149: ci sono alcuni peregrini di vinegia che vengano dall'academia e apiccano spesso
2 (31): col disegno di scovar qualche cosa di più positivo, si
: col disegno di scovar qualche cosa di più positivo, si fermò ad attaccar
, 68: monsignore invece aveva tempo di appiccar il primo sonno, e toccava
sopra il capo una spada con una setola di cavallo. cellini, 2-64 (415
volse che io gnene appiccassi al petto di mia mano, e mi dette uno
de'vostri pori è appicata a uno filo di ragnatelo. giov. cavalcanti, 27
. ojetti, i-684: ti vien fatto di volgerti indietro a vedere dove s'appicchi
delle buone gli fece dare con animo di fargli confessare ciò che coloro dicevano,
ed andavano tra'nimici, v'erano di quelli che di- ceano e gridavano:
], così ignudo, fu, di casa tratto e al palagio condotto, fu
addosso a flamberto, e ad alcuni di quegli altri che erano stati capi con
: e'si fece [il consiglio] di liberare il popolo ebreo e di appiccare
] di liberare il popolo ebreo e di appiccare aman. bruno, 136: oh
che appiccar per la gola un reo di morte, lo condannan quivi, come
appicco qui per la coda a una di queste travi. nievo, 107: io
nieri, 340: compra una gavetta di cordino di quelle doppie, e toma
340: compra una gavetta di cordino di quelle doppie, e toma a casa
marito si sarebbe appiccato ad ima quercia prima di commettere l'azione vile di anania.
quercia prima di commettere l'azione vile di anania. viani, 14-400: aveva
aveva investito violentemente un suo compagno fornito di una borsa di denari e, dopo
un suo compagno fornito di una borsa di denari e, dopo averlo tramortito di colpi
borsa di denari e, dopo averlo tramortito di colpi, lo aveva appiccato ad un
. pulci, 4-27: una capanna di frasche avea fatto, / ed appiccato
: e non restavano i popoli continuamente di appiccare alle spalle della porta, che teneva
della porta, che teneva un poco di parato in mentre che io le davo la
ore scoperta, e'vi fu appiccati più di venti sonetti, tutti in lode smisuratissime
pieve d'arezzo appiè della cappella loro di s. giorgio, dove in lode di
di s. giorgio, dove in lode di lazzaro furono col tempo appiccati questi versi
o in presenza sua, o per via di scritti che s'appiccavano là dove i
un avviso, il quale sottoscritto dal prefetto di polizia, fu appiccato su tutte le
(147): il papa, desideroso di avere il suo calice, molto volentieri
, molto volentieri s'appiccò al consiglio di quei milanesi. 12. rifl
sotterra e circa la terra, o poco di sopra, ove senza dubbio i ramicelli
si può dire che non abbia virtù di tagliare, se con elio non si
sasso dividere, il quale sia tanto duro di sua natura e così sodo, che
i-222: onde s'appiccò il bel detto di passieno oratore: non fu mai miglior
e per loro lasciamo domeneddio? leggende di santi, 3-22: già [la maddalena
mente sua, che cristo era figliuolo di dio,... e appiccavasi
e appiccavasi a quella parola che disse di lei, che sono perdonati i molti
dubitava, appiccandosi nel luogo largo, di non essere circundato dalla moltitudine de'nemici
.. quante volte andarono alla volta di roma, o si appiccarono co'toscani
parentado, / perché talor s'appiccan di ma'fiaschi. -appiccare un bacio:
sacchetti, 16-63: questo notaio guardò di levare costei da dosso a'suoi parenti
arsiccia, / e guarda non t'appicchi di quei grossi. del tuppo, 464
argo, che a la fine ella starà di sopra e gliela appiccherà. della casa
vocula, se travestito da schiavo, di notte, cheto non iscappava.
qualsiasi mezzo. varchi, v-55: di quegli che hanno poca o nessuna speranza,
alla persona: a indicare ironicamente facilità di mano nell'appropriarsi delle cose altrui,
]: convien che sia atteso / di quel che piglia per annoverare, /
sappiate che il buturo [= bitume] di quel lago è sì tenente e sì
[del loro nido] aver mestieri di materia appiccatura, volando alla palude vicina
delle mascalcie [crusca]: questa razza di scabbia è un male stranamente appiccativo.
. appiccato (part. pass, di appiccare), agg. attaccato,
, 2-560: ve- desi nelle montagne di parma e piacenzia le moltitudine de'nichi
e'non si conoscie se l'è di omo o se l'è di lionbue,
l'è di omo o se l'è di lionbue, e che la non bada
una convenevole dolcezza, non a guisa di maestro che insegni leggere e compitare a'
: è [la patella] una spezie di nicchio univalve,... sta
agli scogli, come una lastra squamosa di sasso. baretti, ii-299: ringrazio dio
capogiro, e a scomporre quella po'di stoichezza che tengo appiccata alla mente. d'
-fuoco appiccato: acceso. storia di fra michele, 74: e dopo le
nientemeno che un incendio appiccato al castelletto di riverenza. palazzeschi, ii-71: si
si videro dame gettarsi dall'alto / ravvolte di fiamme, / fuggire seguite dal fuoco
i-108: io vi presenterò dieci piantoni di. datteri coperti di fiondi e di frutti
presenterò dieci piantoni di. datteri coperti di fiondi e di frutti, non
piantoni di. datteri coperti di fiondi e di frutti, non d'una natura
134: le scarpe sono fatte solo di una suola di filo di paglia attorcigliata
le scarpe sono fatte solo di una suola di filo di paglia attorcigliata insieme o vero
fatte solo di una suola di filo di paglia attorcigliata insieme o vero di cuoio,
filo di paglia attorcigliata insieme o vero di cuoio, con un legacciuolo appiccato affi
. vallisneri, iii-435: sono alcuni uomini di pasta così dolce, che credono spezzare
1-287: videsi in un tratto molte di quelle infelici persone, parte cadute nel
le finestre del carcere in undici gabbie di ferro undici teschi, rosi, mezzo
. ojetti, 11-666: il cadavere di gesù appiccato ai chiodi veramente si disfa
viani, 19-402: le noci della grossezza di una testa appiccata al ramo mettevano sullo
sullo sfondo della foresta una macabra vegetazione di frutti. 5. disus. impiccato
, 1-62: quel pari, commettitore di tanti mali,... siccome malvagio
, il gatto cogli stivali, marchese di carabas: il gatto scrivano. deledda
. deledda, ii-58: e sognava di trovarsi ancora lassù, nella casa della
4-52: piatisce coi cimiteri, e cerca di moglie; in malora, avessila tolta
nimici fa sua gloria il loro esercito di genti diversissime, appiccato insieme colla cera
appiccato insieme colla cera d'un po'di fortuna. allegri, 3-1: ciceroniane
colla sciliva. -appiccato alle dita: di cosa che si cede malvolentieri; a
campioni -... ultime piante di una semovente appiccatoia foresta. 2.
: andava cercando alcuno grande uomo o di stato o di potenza, [contro]
alcuno grande uomo o di stato o di potenza, [contro] di cui avesse
stato o di potenza, [contro] di cui avesse alcuno appiccatoio, e avrebbe
lettere e istruzioni agli oratori detta repubblica di firenze, 1-102: guardatevi bene,
gli diate né appiccatoio, né materia di venire in qua. ibidem, 12-15:
alcuna appiccatoia, o dirgli nulla più che di sopra si dica. 3.
, 2-221: in faccia i nasi sono di 11 ragioni: equale, grosso i'
appiccatura, io gli feci quella ghirlanda di fiori, che si vede che gli ha
rimanesse ritto, ma fiaccato il chiodo di legno, ciondolasse nell'appiccatura del ferro.
100: alcune pietre, o pezzi di muro, sportanti in fuori di quella
pezzi di muro, sportanti in fuori di quella muraglia, alla quale dee congiungersi altra
pure, cerca e ricerca, aggiungi di qua e togli di là, a forza
e ricerca, aggiungi di qua e togli di là, a forza d'ipotesi,
là, a forza d'ipotesi, di rattoppi e di appiccature, mi venne fatto
forza d'ipotesi, di rattoppi e di appiccature, mi venne fatto di cavare
e di appiccature, mi venne fatto di cavare un senso da quel viluppo di lettere
di cavare un senso da quel viluppo di lettere. d'annunzio, iv-1-176:
ii-4: era vestita per lo più di bianco, la scollatura bassa e rotonda
riconosco né il proposito né l'appiccatura di questa replica. 3. figur.
, 8-14: l'amadigi è un'appiccatura di molti corpi: ha più capi che
mi aiuta ad « appicciare * il sigaro di mattina, tutto va bene.
pecore e le capre, che più di pascere che di riposarse erano vaghe,
le capre, che più di pascere che di riposarse erano vaghe, cominciarono ad andarsi
robetta, se non ha mai lavorato di nessun mestiere? viani, 14-
profumare con l'essenza. = di etimo incerto. appicciato (part.
. appicciato (part. pass, di appicciare), agg. dial.
appiccicante (part. pres. di appiccicare), agg. appiccicoso,
., 4-30: altri mettono un poco di mosto in mano e freganlo; e
, 29: geppetto, con un po'di colla sciolta in un guscio d'
cicare un impiastro a un guidalesco di ciuco. -figur. alfieri
tutti quasi gli amici vecchi, e di nuovi non me ne sono fatti. non
me ne sono fatti. non ho più di quel glutine onde si appiccicano e rimangono
presentò da una porta ebbe per effetto di appiccicare l'abatino contro la parete.
addosso. tommaseo, i-386: una di queste, e non disamato, conobbe
sua sapienza critica gli dava l'imagine di materia che s'appiccica. d'annunzio,
panzini, ii-329: [le lenzuola di cotonina] si appiccicano alla vita. negri
[ciò] si era appiccicato nella mente di lei dai tornei d parole che si
d parole che si tenevano nello studio di beatus renatus. 4. per
per simil. e al figur.: di persona fastidiosa, importuna, insistente,
appiccichino; esse vi serviranno quasi direi di contrappeso per mantenervi saldo e fermo sulla
riconoscenza dell'indicata dora, mi propose di parlare latino. 5. dare
un pugno, uno schiaffo; qualcosa di spiacevole in genere: un'ingiuria,
che lo nomina, gli appiccica il titolo di cavaliere. panzini, ii-322: se
voluto venire per forza, e condurre di più la figliuola a mostra: che
1-299: quegli globetti hanno qualche cosa di appiccicaticcio nella superficie. idem, 12-3-250:
.. un velo... di certa materia opaca, del colore della
. 2. per simil. di persona importuna, fastidiosa, insistente,
. appiccicato (part. pass, di appiccicare), agg. attaccato,
: esse lastre poi rimangono tutte appiccicate di certa come polverina biancastra. praga,
. praga, vii-340: le chieriche, di ampiezza fenomenale; le avresti dette due
, su 'l quale fosse appiccicata una di quelle teste di vitello raschiate e pulite che
quale fosse appiccicata una di quelle teste di vitello raschiate e pulite che si veggono
il ragno; poi, col volto atteggiato di schifo, stava un po'a mirar
alle sue vesti bruciate sono appiccicati brani di pelle. bontempelli, 9-243: una piccola
. fracchia, 322: un ciuffetto di capelli ritti, che parevano appiccicati con
, era una piazzetta angusta, lastricata di ciottoli e d'erba. idem, 5-272
. moravia, vii-343: parecchie striscie di carta gommata nere di mosche appiccicate.
: parecchie striscie di carta gommata nere di mosche appiccicate. idem, vii-423: le
era piovuto addosso, e pareva vestita di stracci e aveva tutti i capelli appiccicati
fuori c'è la tabella con dei ritagli di giornale e delle scritte appiccicate con puntine
avevano le saracinesche abbassate con qualche pezzo di carta bianca appiccicato qua e là che
[il quadro] con l'appiccicatura di una riflessioncella. appiccichino, sm
appiccicose, quasi m'aspettassi lo fossero di sangue. slataper, 1-27: le labbra
le labbra e il mento sono appiccicose di mele stillato. stuparich, 2-323: udii
appiccicoso. calvino, 1-432: tracce di melassa appiccicosa e rossiccia che spandevano uno
dolciastro. 2. per simil. di persona fastidiosa, importuna, da cui
appiccicoso, e non è possibile cavarselo di torno. moravia, xi-276: eravamo
, tanto che spesso ero costretto a dirgli di lasciarmi un poco solo. si sa
occhio, e già erano quasi tutti di setola ricoperti. gioberti, ii-133: non
mio dire nel significato angusto e meschino di certi moderni, più zelanti che intendenti,
zelanti che intendenti, i quali dopo di avere appiccinita la religione, riducendola ai
. appiccinito (part. pass, di appiccinire), agg. impicciolito,
carena, ii-347: appicciolare, parlandosi di materiali quadri, come mattoni, pianelle
, che broccheranno d'oro. leggi di toscana, 6-471: domaschini appicciolati
a poste o andari, e qualunque di queste tre larghezze. appicciolire e deriv
lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 1-91: se da qualcuno
v-55: dare appicco, è favellare di maniera ad alcuno, che egli possa appiccarsi
egli possa appiccarsi ciò è pigliare speranza di dover conseguire quello che chiede. idem
né c'è occasione o appicco alcuno pur di pensarlo. p. del rosso
appicco ed occasione a'maligni ed invidiosi di poter nuocere. m. adriani,
tasso. galileo, 5-140: questo discorso di clorinda non è fatto per altro,
la pania non tenne, non fece cosa di buono, non ebbe aiuto da
che fu richiesto non adempì il volere di chi lo richiese; che diciamo ancora:
che potesse fermarsi un momento nella testa di renzo. [ediz. 1827 (35
tommaseo, iii-442: sapeva (dotta di certi effetti d'amore) commettere certe imprudenze
questo basso mondo, che è pieno di tranelli. serra, ii-316: la caduta
ginocchio che duole, tutto può servire di appicco, di pretesto alla sua conversazione
, tutto può servire di appicco, di pretesto alla sua conversazione sulla carta.
sulla carta. 3. relazione di amicizia, legame. bembo, 7-3-362
un poco d'appicco d'amicizia o di conoscimento con sua signoria. v. borghini
veienti. = deverb. di appiccare. appicco2 (apicco),
appicco2 (apicco), sm. parete di roccia o di ghiaccio perfettamente verticale.
), sm. parete di roccia o di ghiaccio perfettamente verticale. buzzati,
facesse in franchigia della plebe, fosse appiccolaménto di loro podere. =
lo scemò e appicciolò il novero. fatti di cesare, 136: cesare non si
136: cesare non si turbò vedendo tanta di sua gente morta: ché 'l fallo
sua gente morta: ché 'l fallo di coloro mènova lo suo misfatto e apiccolava
: a tutto loro potere si ingegnavano di appiccólare l'autorità del pontefice. m
baleno / l'una e l'altra di lor,... i e diventar
appiccolito e appiccolato (part. pass, di appiccolire e appiccólare), agg.
la invidia, ch'io avrei avuta di continuare il magistrato, sia appiccolata.
in fondo, al basso. leggende di santi, 4-74: li suoi aperti miracoli
servano le poste appiè per una parte di quelle regole che raccoglier se ne po-
28: fece porre una caldaia di pegola in quella camera appiè della buca
, st., 1-115: tutto di pianto e dolor macero, / siede in
un acero. sannazaro, 3-74: vidi di bianca oliva / ornato e d'altre
poggio,... giaceva un mucchietto di casupole. idem, pr. sp
fianco della colonna, vide, appiè di quella, qualcosa di più strano.
, vide, appiè di quella, qualcosa di più strano. [ediz. 1827
in pari alla colonna, vide appiedi di quella qualche cosa]. leopardi, i-1179
strisciano sempre intorno e appiedi alla verità; di rado l'afferrano con mano robusta.
ho insistito che le note si ponessero appiè di pagina. collodi, 437: andò
appiè della montagna, colla ferma risoluzione di lasciarsi morire. nievo, 663: mi
mi fermai un poco su questa parola di moglie, perché mi balenò in capo
elei maestose dava... un senso di freddo e quasi di sgomento. soffici
.. un senso di freddo e quasi di sgomento. soffici, v-1-632: porti
. soffici, v-1-632: porti solitari appiè di alte scogliere, dove le barche si
2-38: si giunse a lentini, appiè di lunghi declivi verdi di aranci e malaria
lentini, appiè di lunghi declivi verdi di aranci e malaria. = comp
. abbandono dei cavalli, da parte di truppe di cavalleria, per combattere a
dei cavalli, da parte di truppe di cavalleria, per combattere a piedi.
. far smontare da cavallo i soldati di cavalleria (per combattere a piedi)
botta, 4-934: aiutati [i soldati di carlo] dai dragoni del re luigi
, diedero, pugnando, tale prova di loro medesimi, che gli austriaci al furioso
ristettero. idem, 4-934: le carabine di francia, appiedatesi, corsero a riva
. per estens. far abbandonare il mezzo di trasporto, costringere ad andare a piedi
appiedato (part. pass, di appiedare), agg. smontato da
.: costretto ad abbandonare il mezzo di trasporto, ad andare a piedi.
ii-216: anche in guerra, ufficiale di cavalleria, prima appiedato e poi in sella
appiedato e poi in sella nei giorni di caporetto, s'era fatto onore. pratolini
, 3-56: [il guerriero] sbalza di sella il suo saracino; quello,
non a pieno, almeno alcuna cosa di tanto nodo disnodare. idem, inf.
, 4-145: io non posso ritrar di tutti a pieno. g. villani,
storia più appieno vuole trovare legga il libro di sallustio. idem, 11-1: più
verno messo in nota in questa cronica di questo disordinato diluvio... perch'è
, i-342: chi potrebbe mai le iniquità di costui con parole contare appieno? frezzi
natura è tale, che qualunque uomo di mangiarlo si arrisca, non è sì
arrisca, non è sì strano parlare di uccelli, che egli a pieno non lo
. ariosto, 42-38: del caso strano di rinaldo a pieno / fu malagigi dal
che fu studio e parve errore; / di che augurio prend'io felice appieno.
le parole, già venerate come sacre, di leggi, trono, popolo, religione
carattere. leopardi, 10-91: e quel di non aver goduto appieno / pentimento,
. soffici, ii-74: non mi riusciva di capire appieno il senso di altri disegni
mi riusciva di capire appieno il senso di altri disegni che vedevo in altri giornali
e delle quali m'era sempre parso di saper tutto. 2. in
, da applicltum, part. tardo di applicare. appigionaménto, sm.
contare l'obbligo che ha l'appigionante di migliorarlo con certe piantagioni di gelsi.
l'appigionante di migliorarlo con certe piantagioni di gelsi. cardarelli, 6-97: spesso
. = part. pres. di appigionare. appigionare, tr. (
, ed appigionare case e botteghe; di queste si dice anche affittare, ma de'
invar. cartello che si pone fuori di una casa per informare che si vuole
a lettere d'appigionasi (come a lettere di scatola, di speziale, a tanto
(come a lettere di scatola, di speziale, a tanto di lettere) vale
scatola, di speziale, a tanto di lettere) vale: a lettere grandi.
. giusti, 2-195: sulla cattedra di piero, / sopraffatto dal pensiero / di
di piero, / sopraffatto dal pensiero / di pagare i debiti, / si serbò
vappigionasi: per indicare che manca qualcosa di notevole. lippi, 4-15: questo
teco a lettere d'appigionasi, ch'è di quella ladra, tradi- toraccia, rubacuori
rubacuori? fagiuoli, 2-3: all'usanza di quelle povere vergognose, che talor
appigionato (part. pass, di appigionare), agg. dato a
contare l'obbligo che ha l'appigionante di migliorarlo con certe piantagioni di gelsi.
ha l'appigionante di migliorarlo con certe piantagioni di gelsi. leggi di toscana, 2-117
con certe piantagioni di gelsi. leggi di toscana, 2-117: quali [siti]
[siti] per non si trovar di presente aperti o appigionati, non avrebbon
dossi, 273: io intanto, giuoco di una petulante salute e di un riottosissimo
, giuoco di una petulante salute e di un riottosissimo ingegno, gozzovigliava, impaludato
l'appigliarsi, rapprendersi; attecchimento (di una pianta). crescenzi volgar
: comandò... che fuor di camera ne portasse la maledetta vecchia,
medesmo a lui s'appiglia, / e di trarlo di sella assai si sforza.
lui s'appiglia, / e di trarlo di sella assai si sforza. anguillara,
/ egli repente si dipinge e veste / di colori di quella, e lei rassembra
repente si dipinge e veste / di colori di quella, e lei rassembra. bruno
e l'altro, s'appigliavano reti lucenti di finissima seta al cui centro irradiava un
tronco che possa trovare, anche se incapace di sostenerlo. comisso, 12-84: ritrovai
. per estens. indica l'inizio di uno sviluppo fisico o biologico: appiccarsi
(delle malattie), attecchire (di piante, innesti, ecc.).
, purg., 28-117: non parrebbe di là poi maraviglia, / udito questo
, gelido prima, acceso giacque / di quei begli occhi ai caldi rai fatto esca
, come a miglior partito, / di che amendui si contentàr gli amanti,
antichi, volentieri m'appiglio alla sentenza di guglielmo gilberto. mariani, xx-x-297: duolti
guglielmo gilberto. mariani, xx-x-297: duolti di me, s'al mio parer tappigli
: quell'età in cui si è incapace di contrarre ogni minimo impegno e di appigliarsi
incapace di contrarre ogni minimo impegno e di appigliarsi a qualunque partito. foscolo,
alla disperazione, si appigliano al partito di farsi saltare le cervella. b. croce
ad un partito sicuro rivolgendosi al buon cuore di quest'ultimo. soffici, ii-215:
, viii-79: sapevo che era incapace di mentire... per la quasi sua
. per la quasi sua completa mancanza di immaginazione, che non le consentiva di
di immaginazione, che non le consentiva di appigliarsi ad alcuna cosa che non fosse realmente
collegarsi con qualcuno; mettersi dalla parte di qualcuno. federico ii, 1-18:
federico ii, 1-18: sopra la securitade di coloro di romagna, i quali s'
, 1-18: sopra la securitade di coloro di romagna, i quali s'appigliaro alla
spargevan voci che era venuto il tempo di sottrarsi alla grave dominazione di demetrio, ed
il tempo di sottrarsi alla grave dominazione di demetrio, ed appigliarsi a pirro,
un coll'altro s'appiglia. fiore di virtù, 8 (39): rissa
appannano, ché il fresco specchio s'appiglia di quel vapor grosso, come il marmo
narrarti. = comp. di pigliare (v.).
appigliato (part. pass, di appigliare), agg. che si
maniera che alcuna verga novella alle radici di maggior pianta appigliata, dal suo umore
umore non si scompagna, in poco spazio di tempo crebbe [la fanciulla] in
sm. sporgenza che offre la possibilità di aggrapparsi, di sostenersi; sostegno, attacco
che offre la possibilità di aggrapparsi, di sostenersi; sostegno, attacco.
2. sport. piccola prominenza o incavo di roccia a cui è possibile sostenersi nelle
, 271: mi à preso l'ispirazione di tentar la scalata per rocche..
a brontolare, che già ero stanco di lei, e che non cercavo nulla di
di lei, e che non cercavo nulla di meglio che un appiglio qualunque per levarmela
i miei atti e i miei detti di quel giorno, con la fredda sottigliezza d'
cerchi un appiglio per sottrarsi alla stipulazione di un contratto già concordato. beltramelli,
le fiammelle unte, o pallotte di fuoco che si colano sulle carni arroste.
è qui appillottato. = comp. di pillottare (v.). appillottato
. appillottato (part. pass, di appillottare), agg. unto con
tr. pungere, punzecchiare (detto di insetti). salvini, v-421:
nella pianura lontana gli parevano appena villaggi di mezza spanna da appinzarsi e tirarsi su
liquefanno gli occhi. = comp. di pinzare (v.). appinzato
. appinzato (part. pass, di appinzare), agg. punto (
reticolati. appinzatila, sf. puntura di insetto. g. del papa
per dir meglio, una semplice appinzatura di un ragno velenoso? = deriv.
.. messi a bollire in acqua di fonte viva con radice d'appio e di
di fonte viva con radice d'appio e di petrosemoli, e di finocchio, e
d'appio e di petrosemoli, e di finocchio, e usine la mattina a digiuno
si puote in questo modo, sì come di bere un poco di seme d'appio
, sì come di bere un poco di seme d'appio in vino. boccaccio,
cura delle malattie, 1-43: usi di mangiare cose diuretiche, come finocchi,
sottile. palladio volgar., 6-5: di questo mese ben si semina l'appio
quello che chiamano elioselino, cioè appio di palude, ha propria virtù contro a
ma più lunghe e più strette, di colore molto verdi... nasce
a. cocchi, 4-1-29: radice fresca di finocchio o di appio palustro o ortense
4-1-29: radice fresca di finocchio o di appio palustro o ortense. monti, 2-1038
stemprando / quella mistura, l'odorò di trito / puleggio e d'appio e di
di trito / puleggio e d'appio e di selvaggia menta. carducci, iii-20-15 •
carducci, iii-20-15 • un angelo femina, di forti e leggiadre forme, coronata della
. pascoli, 671: prati molli di viola e d'appio. idem, 741
[lo sciroppo] si potrà contentare di raddolcirlo con una mezz'oncia di giulebbo
contentare di raddolcirlo con una mezz'oncia di giulebbo di tintura di viole, ovvero di
raddolcirlo con una mezz'oncia di giulebbo di tintura di viole, ovvero di mele
una mezz'oncia di giulebbo di tintura di viole, ovvero di mele appiè,
di giulebbo di tintura di viole, ovvero di mele appiè, o con altro giulebbo
, sf. bot. nome volgare di una specie di antemide (anthemis nobilis)
bot. nome volgare di una specie di antemide (anthemis nobilis), più
nasce la porcellana, che non sa di nulla, il bassilico e l'appiolina,
. apidna 'camomilla ', sul modulo di appiola. appiòlo (appiuòlo)
appiuòlo), agg. bot. varietà di mela assai delicata, che matura d'
le mele appiole, né qualsivoglia cespuglio di fiori. sassetti, 254: un'altra
fitto, e raddolcito con un poco di giulebbo di mele appiole. magalotti,
e raddolcito con un poco di giulebbo di mele appiole. magalotti, 20-97:
magalotti, 20-97: una cosa io so di certo, che né il mo- scadello
, che né il mo- scadello sa di muschio, né il vivuolo di garofano,
scadello sa di muschio, né il vivuolo di garofano, né la pera paradisa,
pera paradisa, o quell'uva bianca di bertinoro, di fior d'arancio,
, o quell'uva bianca di bertinoro, di fior d'arancio, come l'erba
d'arancio, come l'erba appia sa di mela appiola, a passarvi sopra leggerissimamente
, 43: grandi occhi azzurri, colorito di mela appiuola, dal velluto di pesca
colorito di mela appiuola, dal velluto di pesca. negri, 2-822: i banchi
. negri, 2-822: i banchi di ortaggi e di frutta, sgargianti di bei
2-822: i banchi di ortaggi e di frutta, sgargianti di bei colori, sui
di ortaggi e di frutta, sgargianti di bei colori, sui quali predomina il
appiombatóio, sm. ant. specie di feritoia posta in una sporgenza delle mura
pietre grosse. = comp. di piombatoia (v.). appiómbo1
cui finestra a piombo venia sopra il capo di leggieri. = comp. da
sm. direzione verticale rispetto al centro di gravità (determinata dal filo a piombo)
come un muratore che mira l'appiombo di un muro, guardava ogni pianta dal
, ecc.). -l'appiombo di un vestito: caduta del vestito secondo
. per estens. legare, attaccare (di colpo, tenacemente). 3.
svaccato, il tagliacarte, la monaca di pezza. calvino, 3-92: a quel
più fastidiosi son per lui delle ambite prove di zelo. = deriv. da
appioppato (part. pass, di appioppare), agg. piantato a
targioni tozzetti, 12-5-230: un'altra sorta di nutrimento sodo e salubre danno a'bestiami
che se se ne prende è cagion di morte. mattioli [dioscoride], i-386
esser creduto, che mangiato questo apio di sardigna fa ritirare tutti i nervi, e
essere preso da forte sonnolenza, addormentarsi di un sonno leggero (e per poco)
adagiato sotto un albero, s'intende di sonno leggero ma tranquillo. questa voce
solo la più callosa abitudine è capace di strappare al sonno. sbarbaro, 1-43
. baldini, 4-138: facevano finta di essersi appisolati o sbadigliavano con ostentazione.
, con riferimento al ciondolare del capo di chi si sta appisolando).
appisolato (part. pass, di appisolate), agg. addormentato di
di appisolate), agg. addormentato di un sonno leggero. civinini,
pea, 7-54: camminava in punta di piedi per non destare il ragazzo
. fracchia, 255: seduto nel vano di una finestra, appisolato se non addormentato
manto ». = forma meridionale di appicciare (v.).
applaudènte (part. pres. di applaudire), agg. plaudente.
). battere le mani in segno di approvazione o di favore. sannazaro
le mani in segno di approvazione o di favore. sannazaro, n-179:
2-3-270: vi prego che vi piaccia di ammonirlo e avvertirlo, che chi lo
suo con lieto grido accolto / né di biasmar la sorte alcuno ardisce. /.
bentivoglio, 4-103: esaltavasi da ciascuno di loro [degli eretici] la propria
algarotti, 3-398: per la felice elezione di esso [argomento], abbiam veduto
nei moti popolari, chi ne diceva di più, questi n'era più applaudito,
il pubblico a non vedere mai certa specie di bellezza che è incompatibile coll'unità di
di bellezza che è incompatibile coll'unità di tempo e di luogo, applaudirà quando
che è incompatibile coll'unità di tempo e di luogo, applaudirà quando vedrà rappresentate mediocremente
rappresentate mediocremente quelle cose che col sistema di skakespear si possono rappresentare egregiamente. mazzini
un momento e nel secondo grideranno contro di voi. settembrini, 1-199: il popolo
nei principii applaude, / e tesse di nascosto inganno e fraude. cuoco, 1-79
tratto per applaudire a un sentimento di vendetta. pellico, ii-81: ve ne
1-234: alla risoluzione presa... di lasciare la vita scioperata e mettermi a
]. leopardi, iv-267: vantarsi di vittorie vergognose, che tuttavia il mondo ora
per applaudere a'suoi naturali principi, di chiamarle medicee. = voce dotta,
dotta, lat. applaudère (comp. di plaudère). applaudito (part.
. applaudito (part. pass, di applaudire), agg. (superi
, 39-i-197: applaudita è la sentenza di solone, detta a creso, ricchissimo
galileo, 761: ditemi, di grazia, quali stravaganze o troppo sforzate
. applàuso, sm. segno di approvazione spontanea, di favore immediato e
sm. segno di approvazione spontanea, di favore immediato e convinto, di entusiastico
, di favore immediato e convinto, di entusiastico consenso manifestato battendo le mani
(o con acclamazioni, con parole di lode, di ammirazione).
con acclamazioni, con parole di lode, di ammirazione). buti,
acclamazioni, non chieggo applausi, chieggo di piacer solo a voi [o dio
: condurranno più maschere ogni sera franche di porta per dar credito ed applauso al
: dopo gli applausi e i segni di riverenza e di gioia, fu pregato
gli applausi e i segni di riverenza e di gioia, fu pregato il re di
di gioia, fu pregato il re di sceglier ministri meglio adatti al tempo.
ho diritto anch'io come gli altri e di fischiare e d'applaudire. d'annunzio
tutte le tribune, come il crepitar sordo di una grandine. panzini, iii-384:
, non si scriverebbero tanti libri pieni di falsità e di conclusioni mal provate,
si scriverebbero tanti libri pieni di falsità e di conclusioni mal provate, le quali è
che trovino applauso a chi ebbe ventura di vedere in viso la verità. baldinucci
i-166: la costituzione che la convenzione nazionale di francia fece e che il popolo approvò
il popolo approvò con un generale applauso di accettazione... sarà presentata ai deputati
. leopardi, iii-754: mi pregò di far sapere al padre... che
il che però non fece aristotile, sdegnandosi di mendicare i lettori e gli applausori della
armonia creata, applicabile a ogni specie di esistenza, consiste nella riduzione della varietà
proceda allo spoglio delle pratiche in ordine di urgenza e lasci per ultime le pratiche
urgenza e lasci per ultime le pratiche di quei condannati ai quali, anche se
sf. l'essere applicabile; possibilità di applicazione. manzoni, 197: alcuni
», nozione critica, dei limiti di validità, cioè del campo di applicabilità del
limiti di validità, cioè del campo di applicabilità del suo segno espressivo.
mura non vi si mette applicaménto nessuno di pittura più grata, né più da vedersi
, che quella che ne dimostri colonnati di pietra. 2. figur.
: tralascio... l'applicamento di modulazioni leggiere ed allegre a'soggetti lagrimevoli
viso accostandosi a lui, quasi per segno di amicizia applicò una sua ad una delle
applicò una sua ad una delle guance di lui. carletti, 207: a tutti
lassandola stare due credi la fa diventare di sapore amaro, la qual bevuta giova mirabilmente
. del papa, 1-1-116: io sono di parere che si debba applicar meno rimedi
vari canali che sono scavati nella grossezza di una pietra rotonda che gira ed ha la
pietra rotonda che gira ed ha la forma di una macina da mulino, si rotondeggiano
. pratolini, 2-47: si curva di nuovo sulla zampa del cavallo, la
una nerbatina / vedremo un po'se sei di carne o d'aria. pellico,
. galileo, 4-3-81: un fiasco di vetro assai capace e col collo strozzato
strozzato, al quale ho applicato un ditale di cuoio, legato bene stretto nella strozzatura
il pendolo all'oriuolo su l'andar di quello. 3. figur.
applicò tutto in opere pie ed in ornamenti di chiese. sarpi, viii-73: il
, viii-73: il vescovo dava la cura di quel popolo al paroco vicino, e
forma che li constretti ingiustamente abbieno modo di liberarsi con le vie ordinarie della giustizia,
,... applicano questo luogo di salomone a tutti coloro c'han cura d'
il risultato degli studi nostri al bene di noi tutti? borsieri, cono.,
questo paragone mitologico, quantunque si tratti di applicarlo ad un traduttore di opere pressoché
si tratti di applicarlo ad un traduttore di opere pressoché tutte romantiche. b.
baldinucci, 1-61: fino al numero di quattordici figliuoli ebbe di suo matrimonio, alcuno
fino al numero di quattordici figliuoli ebbe di suo matrimonio, alcuno de'quali sotto
celebrarla secondo intenzioni particolari, per conto di una persona (viva o defunta)
egli [iddio] il sacrosanto sacrificio di quel terzo giorno per l'anima del defunto
è corretto applicare alla storia le categorie di giudizio, che applichiamo a volizioni e
tribunale ha applicato il decreto del condono di un anno, a tre a quattro
a tre a quattro e forse cinque capi di imputazione. moravia, ix-97: almeno
male, che non mi dà il cuore di lodare alcuno, né di applicar l'
il cuore di lodare alcuno, né di applicar l'animo a niuna sorte di
né di applicar l'animo a niuna sorte di componimento. sarpi, i-38: soprastava
attenzione applicò l'animo al gran poema di dante. leopardi, iii-874: lo stato
applicar non vi si potrebbe quando il termine di tutti i suoi affari fusse la sola
i suoi affari fusse la sola maturazione di quel grano. c. dati,
la geometria è impossibile applicarsi al ritrovamento di quel gran problema riguardante l'architettura,
. diede in breve così buon saggio di sua abilità. moniglia, 1-3-224: io
papa, 1-1-136: dopo aver sempre costumato di dormire pochissimo, di applicar colla mente
aver sempre costumato di dormire pochissimo, di applicar colla mente assaissimo, e di
di applicar colla mente assaissimo, e di cibarsi con ogni pienezza di cibi,.
, e di cibarsi con ogni pienezza di cibi,... si trova afflitto
. salvini, 6-151: il giudicio di lui confermarono gli altri poeti, che
medicina e alla chirurgia e non mi curo di donne. cesarotti, i-76: solo
natura e dell'arte, sentono il vantaggio di aver un vocabolo che fissi l'idea
1-27: mai però non si è addottrinato di proposito nella difficile arte di governare;
è addottrinato di proposito nella difficile arte di governare; né, per la età
io non ricuso punto,... di applicarmi con tutto l'animo al confronto
trovò prescritte, due altre ne assunse di sua volontà. pellico, ii-28: il
sempre nel medesimo stato: difficoltà estrema di digerire, e impossibilità di applicare,
difficoltà estrema di digerire, e impossibilità di applicare, che n'è la conseguenza
del n. io è un latinismo di origine classica (ovidio, livio):
scient. applicàtus, part. pass, di applicare * collegare '. applicataménte
. segneri, i-455: avrai comodità di pensare applicata- mente a quello che solo
sopra la terra. = comp. di applicato. applicatézza, sf. disus
applicativaménte nella confermazione. = comp. di applicativo. applicativo, agg. disus
molto applicativa al presente suggetto è questa di ermogene. gioberti, ii-216: dee
. applicato1 (part. pass, di applicare), agg. (superi
: il panico,... applicato di fuori dissecca e rinfresca. g.
. del papa, 1-1-121: la cute di quell'articolo, ove è la sede
per se medesima, né per opera di rimedi applicati, patisca esulcerazione.
magalotti, 9-2-145: ho allegato l'esempio di tamir, voce generica di frutto,
l'esempio di tamir, voce generica di frutto, applicato in una simil forma alle
fare insolenze... con pena di scudi due, applicati all'elemosine per
all'elemosine per li poveri. leggi di toscana, 2-67: con espressa dichiarazione
espressa dichiarazione, che la mia metà di detta parte applicata alla camera..
. erano pure ritenuti certo tempo fuor di essa legione, ma ad essa con
magalotti, 9-1-31: da voi spero accrescimento di affetto, per vedermi così applicato a
, per vedermi così applicato a servir persona di tanto merito. v. riccati,
riprese. leopardi, i-1128: l'uomo di vero talento, applicato a cose per
furono osservate... le amabili maniere di stefano, del quale non vidde quell'
molto applicato e qualche volta anche fine di tratto. 8. scienza applicata:
a un'utilizzazione pratica, alla soluzione di problemi pratici (in contrapposizione alla scienza
, conc., ii-549: manuali pratici di meccanica applicata. conciliatore, ii-428:
.. sia stato impressionato dal genere di disegno tra illustrativo e fantastico, enigmatico
idem, 8-15: mi ricordo l'ebbrezza di quel giorno in cui riuscimmo a sciogliere
cui riuscimmo a sciogliere questo elegantissimo rebus di meccanica applicata. applicato2, sm
applicata. applicato2, sm. impiegato di grado inferiore nella pubblica amministrazione (e
il giovane, 9-287: applicatore / or di questi, or di quei difetti e
applicatore / or di questi, or di quei difetti e vizi. viviani, 3-i-44
, il mettere a contatto; impiego di una medicina, di un metodo di
contatto; impiego di una medicina, di un metodo di cura, di sostanze
di una medicina, di un metodo di cura, di sostanze a scopo terapeutico.
, di un metodo di cura, di sostanze a scopo terapeutico. bencivenni
lavande,... e l'applicazione di qualche unguento mercuriato alle piccole visibili ulcere
nostro corpo per pochi minuti i tubetti di vetro traverso i quali passava il raggio
. buzzati, 4-46: le applicazioni di raggi che io le ho fatte sono riuscite
queste dita, la volontà non ha di bisogno di altre dita, ma le muove
, la volontà non ha di bisogno di altre dita, ma le muove immediatamente
così, della propria immaterialità al materiale di esse dita. v. riccati, 18
ii-16: per quanto vi sieno nella legge di natura regole universali e certe e chiare
cesarotti, i-139: ma l'applicazione di questi principi altampliazione ed al buon uso della
geometria non m'assistiva molto in simil genere di ricerche, m'aggirai per altre strade
3. figur. attuazione, realizzazione (di una dottrina, di un principio)
, realizzazione (di una dottrina, di un principio); impiego, utilizzazione
); impiego, utilizzazione pratica (di una teoria scientifica). della porta
applicazioni delle teorie, o nei metodi di quelle scienze, od in tutte queste
47: idee così nuove e vere e di così vasta applicazione. pecchio, conc
inglesi avevano preceduto i francesi nell'applicazione di macchine più perfette... alla filatura
più perfette... alla filatura di lana. serristori, conc., iii-71
motrice, ma ben anco come mezzo di riscaldamento. mazzini, ii-163: la
ammorbidire e correggere ciò che v'ha di troppo ruvido e generale nelle massime di
di troppo ruvido e generale nelle massime di stato. panzini, iii-678: le
, in certo senso, alla formulazione di queste idee, quasi che per lei contasse
: bisogna necessariamente trascurare la lunga serie di applicazioni che l'automatismo ha fornito all'
ha fornito all'orologeria. -scuola di applicazione: dove si compiono esercitazioni pratiche
volgar., i-9: l'amor di dio è forte applicazione di cuore,
: l'amor di dio è forte applicazione di cuore, d'anima e di mente
applicazione di cuore, d'anima e di mente a dio amare. savonarola, iii-305
sé lo chiamavano, non ebbe tempo di mettersi dattorno a questa [esperienza].
papa, 1-1-131: al sopraddetto metodo di nutrirsi sarà necessario l'unire la quiete
lavoro io sentiva il mio animo capace di continua e tranquilla applicazione. galdi,
ant. assegnazione. statuti de'cavalieri di s. stefano, 237: contraffacendosi.
conciliare [genova] con il re di francia; e non credo che dalla parte
dolorosi appo quelle riempivano le circostanti selve di lamentevoli muggiti. l. salviceli, ii-n-46
4 appo noi ', come 4 appo di noi ', e altre molte [preposizioni
: [ii] porto scorge / solitario di navi e muti intorno / de l'
693: quando la notte è fitta più di stelle, / a me giova appo
mente, nel giudizio, nel concetto di alcuno. bartolomeo da s. c
: cascarrò in derisione appo miei scolastici e di altri per i casi che me si
: quando anche fossimo allora tanto capaci di godere della fama nostra appo i futuri,
appo i futuri, quanto siamo ora di quella appo i contemporanei, quella fama.
. figur. nel favore, nella grazia di alcuno. francesco da barberino, 372
: nel detto anno, a dì 4 di dicembre, morì papa giovanni..
hai trovata grazia appo dio. leggenda di s. maria egiziaca, xxi-1139: priégoti
dio è ogni bene, e fuori di lui non essere veruno bene, ama
caro, i-331: talora gli dava speranza di farlo franco, mostrando di potere appo
dava speranza di farlo franco, mostrando di potere appo 'l padrone ogni cosa. tasso
4. nelle mani, in possesso (di alcuno). latini, rettor.
erano i mag giori governatori di quello stato monaldo di messer or- manno
giori governatori di quello stato monaldo di messer or- manno; e monaldo di
di messer or- manno; e monaldo di messer bernardo. 5. con
; alla presenza, al cospetto (di qualcuno). latini, rettor.
bar etti, i-48: sovvengavi ancora di rammentarmi appo la... sorella vostra
la... sorella vostra, e di dirle che io l'ho in pregio
6. nella casa, nel paese di alcuno. cassiano volgar., i-19
., i-19 (13): impromette di venire... e fare stanza
il piantarlo [il pepe] appo di noi è di niuna utilitade.
[il pepe] appo di noi è di niuna utilitade. -come ambasciatore,
7. nelle opere, negli scritti di un autore. boccaccio, 3-1-290 [
condotta fu, la nomina 4 semiramis, di cui si legge 'appo molti antichi
le usanze, le opinioni, i costumi di un popolo, di una nazione,
, i costumi di un popolo, di una nazione, di una comunità.
un popolo, di una nazione, di una comunità. boccaccio, dee.
., 8-3 (243): ecci di questi macigni sì gran quantità, che
(77): trovò un altro uomo di corte, lo quale era nesciente appo
imperadore. idem, 11-2: il corso di natura è appo dio, quasi come
che con esso può foggiare diverse spezie di cose. passavanti, 197: quando
: quando la terra e tacque han di gentile, / quanto natura ed arte
, / quanto natura ed arte han di diletto, / clizio, quasi in compendio
caro, 1-3x1: appiattandosi appo una macchia di pruni per non esser veduta, udì
facevano, infino al pianto e rammarichio di dafni. 11. in.
proenza, in piuvico concestoro diede sentenza di scomunicazione contra lodovico dogio di baviera.
diede sentenza di scomunicazione contra lodovico dogio di baviera. s. agostino volgar.
questa fiamma. 12. avv. di tempo. dopo. salvini, 16-9
: poi appoco appoco sotto colore di vari pretesti disarmò gli antichi ministri che ave
fanciullezza. ella non è capace se non di progre dire appoco appoco sviluppando
s'estingue. = comp. di poco (v.).
in più aziende agrarie (poderi) di un vasto territorio coltivato o coltivabile,
un vasto territorio coltivato o coltivabile, di un latifondo. piovene, 5-222
ferrarese capitali cospicui, con lo scopo di sfruttare le terre e di ricavarne un reddito
con lo scopo di sfruttare le terre e di ricavarne un reddito. gli interessi,
gli interessi, i bisogni e gli scopi di queste imprese, impedirono l'appoderamento.
s. v.]: appoderarsi: di famiglia di braccianti od operanti che vada
v.]: appoderarsi: di famiglia di braccianti od operanti che vada per la
= deriv. da podere, variante di potere1 (v.); cfr.
. appoderato1 (part. pass, di appoderare *), agg. ridotto
manchino abitatori, e a quei terreni di fresco dissodati e appoderati manchi il cultivatore
. appoderato2 (part. pass, di appoderare2), agg. ant.
. appodiato (part. pass, di appodiare), agg. stor.
. sm. negli stati pontifici, frazione di un comune, retto da un priore
, retto da un priore locale e godente di alcune autonomie. arila, 34
, 34: appodiato, dicono quella riunione di case, per lo più, in
più, in campagna, che formano parte di un comune; per es.:
.. ma che davvero abbiam bisogno di questo sor appodiato? 4 villaggio, borgo
? panzini, ii-267: il nome di questo paese era la faggiola, appodiato
questo paese era la faggiola, appodiato di cinquanta focolari ai tempi antichi.
, o per appodiazioni, restarono spogliati di quasi tutta la loro contea.
appoggiacapo, sm. invar. pezzo di stoffa, che viene steso nel punto
= comp. dall'imp. di appoggiare e dall'oggetto capo (v.
= comp. dall'imp. di appoggiare e dall'oggetto ferro (v.
dipingere. 2. assicella di cui si servono gli operai litografi per
. = comp. dall'imp. di appoggiare e dall'oggetto mano (v.
marino, 5-23: su la sponda letal di questo fonte, / che i circostanti
questo fonte, / che i circostanti fior di perle asperge /... /
la scala a pioli tolta in spalla / di casa uscisti e l'appoggiavi al muro
perseguitava tutti manovrando nel sole un pezzo di specchio, ora appoggia contro la coscia
appoggiate dimolto le vostre massime in materia di religione alla poca adattabilità, che si dice
virile responsabilità. ungaretti, i-40: balaustrata di brezza / per appoggiare stasera / la
essere vicine,... capaci di forti presidi, per apoggiare, rinforzare
. cardarelli, 6-27: c'era davvero di che avvelenare la esistenza d'un ragazzo
l'idea del diavolo: allora diceva dentro di sé: libera me domine e appoggiava
e appoggiava la preghiera con un gran segno di croce. 5. figur
v. a. s. si compiace di appoggiarmi. marcello, 81:
marcello, 81: la parte di figlio sarà sempre appoggiata a virtuoso che
madre. i. neri, 7-20: di varrò approva i providi pensieri, /
5-1-90: appoggiò a sarano la cura di questa differenza tra le due città. leggi
questa differenza tra le due città. leggi di toscana, 3-138: fare tutte l'
perciò destino appoggiare a voi il carico di maestro di casa. 6. ant
appoggiare a voi il carico di maestro di casa. 6. ant. costruire
un altro; posare le sovrastrutture sul corpo di un edificio. de luca,
che intom'a quella s'appoggia, fori di sé la prieme e scaccia. c
, si hanno a riempiere... di muraglia ordinaria e stabile. soderini,
si commettono insieme, bagnisi bene quella di sotto perché 'l pezzo di sopra appoggiandovisi
bene quella di sotto perché 'l pezzo di sopra appoggiandovisi vi s'unisca. tasso 3-75
stirie hanno il loro nascimento delle goccie di umore che, pendenti, dalle pietre
forma a tette de quadrupedi. la sustanza di esse si divide in rai, che
verde tirso, / la cima armata di pungente ferro, / ha ne la destra
, 16-533: due zoppicando gian servi di marte, / tidide attendiguerra e 'l divo
. carducci, 690: sette verghe di ferro ho logorate / per appoggiarmi nel
sfumare nel bruno dell'aria tra riflessi di verde. linati, 8-94: m'
passavanti, 192: ella è fondamento di tutto l'edificio spirituale, sanza la quale
, 560: dee tuoni recarsi sopra di sé, e non appoggiarsi né aggravarsi addosso
essere facilmente dissipati, se non movendosi di qua e di là; e quello starsi
, se non movendosi di qua e di là; e quello starsi a ruminarli in
in casa non può se non riuscirgli di detrimento alla salute. de marchi,
aiuto, sulla protezione, sull'autorità di qualcuno); ricorrere all'aiuto,
quella che disse cristo per lo evangelio di s. giovanni: viene il principe di
di s. giovanni: viene il principe di questo mondo. fatti di cesare,
il principe di questo mondo. fatti di cesare, 187: ella non faceva sacrificio
187: ella non faceva sacrificio né di bue né di montone, ma a li
non faceva sacrificio né di bue né di montone, ma a li demoni d'inferno
quantunque depresso sia, mai della grazia di dio non si dee disperare, ma
a buona speranza appoggiarsi. libro di sentenze, 1-32: appoggiarmi a dio,
cortesia; poi s'appoggiò a maggiore di sé, ed onoratamente visse e morì.
alle proprie virtù, varieranno col variare di quella. tasso, 7-62: duce
[del vitelli], perché sopra di lui s'appoggiava in quel tempo..
: ma l'uomo ha pur bisogno di appoggiarsi ad alcuna opinione: e chi
manzoni, 938: i miei contemporanei di mezzo secolo fa non s'immaginavano che
d'un libro, ci fosse bisogno di conoscerlo. lambruschini, 1-49: sistema
, 12-125: per conoscere altra parte di questa vita mi appoggiai ai missionari cattolici
simintendi, 2-2-132: a pena ebbe compiuto di dire, ch'ella saltòe nell'acqua
e invidiosa compagna s'appoggia alla nave di creta. 11. locuz.
e appoggio sul von perché questo mugnaio di testa tonda... è arrivato persino
. ma pur c'e un modo di leggerli appoggiando la voce su certi punti,
, continua tal movimento fino al comando di alto. -banc. appoggiare per
timoniere, che con un'ap- poggiata di fianco a una stanga obbliga l'oceano il
imbestialito a portargli il vascello tutt'al contrario di dove l'avrebbe portato.
= comp. dall'imp. di appoggiare e dall'oggetto testa (v.
appoggiato (part. pass, di appoggiare), agg. accostato a
è questa che ascende del diserto, piena di quelle cose che dilettano, appoggiata sopra
questa sua nuova sampogna con gran piacere di sé sonava. pulci, 17-11: vide
, il quale appoggiato ad un bastone di selvatica oliva guardava gli armenti di admeto
bastone di selvatica oliva guardava gli armenti di admeto. aretino, vi-48: appoggiate le
abbandonato il petto, e quasi il resto di tutta la persona, mi diedi a
erangli intorno / in su l'aste di lunga ombra appoggiati / i prenci. giocosa
d'annunzio aveva lavorato per più di dieci anni. stuparich, 2-584: sua
, col quadro del mare turchino solcato di alberi nudi e di vele appoggiato all'
mare turchino solcato di alberi nudi e di vele appoggiato all'orizzonte. baldini,
appoggiato all'istorie, che non ha di mestieri d'applicazione alcuna di mente per
che non ha di mestieri d'applicazione alcuna di mente per ritrovarla. 5
): lucia è bene appoggiata; di me non ce n'è più bisogno.
autoblindo andarono all'assalto sulla strada di fianco a noi. appoggiatóio, sm
iii-466: una facciata ed una salita di scale che da due bande salgono per
quale s'entra nel mezzo della sala di quel palazzo con ricche rivolte piene di
di quel palazzo con ricche rivolte piene di balaustri vari, che servono per appoggiatoi
ciò che, se questa serve eziandio di appoggio, non posa però sulla scala,
per simil. breve allungamento della vocale di una sillaba, nel pronunciarla. salvini
mus. abbellimento consistente in una notina di breve durata che precede la nota a cui
passaggi nelle arie, appoggiature, passi di buon gusto. idem, 113: uria
. idem, 113: uria scatola di cartoni d'opera a fiori, piena di
di cartoni d'opera a fiori, piena di trilli di seconda terza e quarta,
d'opera a fiori, piena di trilli di seconda terza e quarta, appoggiature,
i nostri cantori chiamano appoggiature, strascichi di voce [ecc.]. pananti
, / e meglio cantar le arie di bravura, / e le semitonate,
. fracchia, 535: una pirotecnica di appoggiatura, acciaccature, mordenti, appelli
appòggio, sm. ciò che serve di sostegno (a persone, a cose
magalotti, 17-82: patirebbe un albero di nave, carico del doppio peso della
doppio peso della gabbia e dell'albero di essa, s'ei non avesse l'
351: il battente, ima specie di cavalluccio marino in ottone, ricadde tre
si sentiva venir meno d'un deliquio di piacere. giocosa, 138: i cavalli
, condannato a restare su un piano di continuo ondeggiante e pericolante, senta di
di continuo ondeggiante e pericolante, senta di continuo mancargli l'appoggio, dovunque egli
o quattro volte al giorno con il bastone di ginepro tutto nodi che gli serviva d'
che sta in piedi contro il finestrino di mezzo... riaffonda il viso tra
rastrelliera, mentre il suo corpo è flessuoso di stanchezza e si torce contro l'appoggio
al ben pubblico, desse alla fanciullezza di brittanico un appoggio. buommattei, 98
folle speranza di non cadere? bettola, 103: tale
. borsi, 69: s'impadronisce di noi un'inquietudine piena di dubbi,
: s'impadronisce di noi un'inquietudine piena di dubbi, poiché ci manca ogni appoggio
crusca]: avrai appoggio d'amici e di parenti, e vedrai gli altri più
m. villani, 9-30: currado conte di landò capitano e guida della compagnia,
dalla gente loro, ch'erano in numero di ottocento barbute e di duemila pedoni,
erano in numero di ottocento barbute e di duemila pedoni,... credendo spaventare
detto appoggio, a dì 12 del mese di luglio in persona lor trombetti mandarono con
[i romani] non mancarono mai di simili appoggi, per potere facilitare le
per l'altra impresa, far una promozione di cardinali. baretti, ii-288: sono
il minimo appoggio. sia. ma prima di venirvi, sapevi pure che sarebbe andata
d'andare a alloggiare, appena uscita di qui? leopardi, iii-312: vissuto sempre
conoscenze, non amicizie, non appoggi di sorta alcuna. giusti, 3-94: gli
della libertà cominciarono a farsene appoggio [di pio ix]; i nemici spauracchio
strette del feudalismo, videsi abbandonato, privo di mezzi ed appoggi, in una lotta
, laggiù a roma... nessuno di quelli che dicevano di avere per me
.. nessuno di quelli che dicevano di avere per me tanta amicizia. deledda,
era lei il mio solo appoggio, anche di lontano, era l'immagine sacra della
molti quattrini: ci voleva l'appoggio di qualche banca. 4. tecn
. 4. tecn. condizione di vincolo tra un corpo e un altro
un altro, che ha il compito di sostenerlo. 5. archit. addossamento
sostenerlo. 5. archit. addossamento di un edificio a un altro.
] concede al vicino un'ampia facoltà di valersi di qualsivoglia muro, anche se
al vicino un'ampia facoltà di valersi di qualsivoglia muro, anche se fusse tutto
sport. piccolo attrezzo costituito da pezzi di legno duro, per eseguire esercizi di flessione
di legno duro, per eseguire esercizi di flessione con l'impiego delle braccia,
tamburello. 7. milit. azione di fuoco delle artiglierie effettuata in stretto rapporto
sviluppo. -appòggio aereo diretto: intervento di aerei, in fase offensiva, rivolto
contro obiettivi estesi in profondità nella zona di operazione nemica, così da influire nelle
da influire nelle operazioni offensive in corso di sviluppo. 8. dir. appòggio
sviluppo. 8. dir. appòggio di chiusa: servitù legale o coattiva,
, consistente nel diritto riconosciuto al titolare di una derivazione d'acqua di appoggiare,
al titolare di una derivazione d'acqua di appoggiare, se necessario, una chiusa
acqua ha da fluire, con l'obbligo di pagare un'equa indennità. 9
appòggio: nave militare destinata al rifornimento di piccole unità combattenti (siluranti, sommergibili
, per poter esercitare la propria azione di sollevamento. mazzini, ii-40: a
accidentalità naturale o artificiale del terreno, di cui si servono le truppe in combattimento
, 9-421: ve'dove eran duo polli di mercato / iti ad appollaiarsi. salvini
abbiamo ancora il verbo appollaiarsi in significato di posarsi in un luogo, donde riesca
che quando sono al pollaio si partono difficilmente di quivi. verga, i-96: raccontano
ad appollaiarsi, quasi stesse camminando su di un bel tappeto turco. beltramelli,
: ecco nel medioevo risorgere dappertutto gruppi di case sui monti, e sopra il caseggiato
6-73: altri s'appollaiano sugli sgabelli di dozzinali gargotte. calvino, i-474:
appollaiato (part. pass, di appollaiare), agg. accovacciato su
vecchio canarino. barilli, 2-111: grappoli di corvi appollaiati e brulicanti su tutti i
più spesso sta appollaiato su, e di là in un atteggiamento che pare serio,
pare serio, guarda con una sorte di disprezzo le cose e le persone che stanno
suo fianco, quasi appollaiato sul taglio di una macina come un uccello, dormiva
emigranti stavano appollaiati sui marciapiedi col timore di essere massacrati dalle locomotive. palazzeschi,
. palazzeschi, 4-319: appollaiato dietro di essi, da sembrare una civetta sulla gruccia
si stava a parlare egli appollaiato su di uno e io su di un altro.
egli appollaiato su di uno e io su di un altro. lombari, 1-224:
3. figur. situato sulla cima di un colle (una borgata, un
colle (una borgata, un gruppo di case, un castello). carducci
miciata diligentissimamente, con le quattro verghe di ferro la messi in su un gran
la messi in su un gran letto di carboni. = deriv. da
.]: * apponibile ', segnatamente di colpa o di pecca. ^
', segnatamente di colpa o di pecca. ^ non della lingua parlata e
l'apostolo] le ricchezze ma apponiménto di cuore nelle ricchezze. 2.
l'isola, per sempre nuovo apponiménto di terra, si dilatava. tagiini,
simulacro si trasfigura, o per apponiménto di parti, come i corpi crescono e s'
. = da apponete, forma antiquota di apporre. apponitóio, sm. gancio
= deriv. da apponete, forma antiquata di apporre (voce registr. dal tommaseo
aeron. il prendere terra sul ponte di una portaerei (da parte di un aeroplano
sul ponte di una portaerei (da parte di un aeroplano). =
d'artefici eccellenti prima dalla regia città di tauris e poi dal gran cairo.
da'tiranni e perciò il paese pieno di banditi, roma s'appopolasse per lo
si manteneva. = comp. di popolare (v.). appopolato
. appopolato (part. pass, di appopolare), agg. popolato,
bene apopolata. nieri, 60: [di città] ce n'era più di
di città] ce n'era più di mille tutte grandi, appopolate e belle.
). marin. disporre a poppa di una nave un carico maggiore che a prua
, e crescer vele, o scemare di poppa o di prua, secondo si vede
vele, o scemare di poppa o di prua, secondo si vede il bisogno.
che a prua. -per estens.: di aereo che si dispone in assetto cabrato
. appoppato (part. pass, di appoppate), agg. marin.
, rettor., 59-13: è questione di nome, cioè che l'una parte
/ sì che, se non s'appon di dì in die, / lo tempo
. tesauro, 461: sotto nome generale di emblema intesero gli antiqui latini e greci
ad un altra; come a'vasi di argento e d'oro i fogliami e le
rapporti non obliati, e possono servir di lume nell'uso de'vocaboli. giordani,
volendo ristampare il costanzo non crederei necessario di apporvi note, né tratte dal collenuccio
nella chiesetta gentilizia della torre in memoria di quel suo fedele ministro.
veduta non trovasi la tanto nota marca di alberto, con che egli era solito contrassegnare
tutte le sue stampe; né mai fallì di apporvela anche alle più minute. svevo
panzini, iii-672: tutte quelle idee di umanità, di fratellanza, di pace,
: tutte quelle idee di umanità, di fratellanza, di pace, a cui
quelle idee di umanità, di fratellanza, di pace, a cui non ho mai
devono essere indicati il cognome e il nome di colui, la cui firma si legalizza
annunziarvi fino da ora che si darà premura di apporvi la sua sanzione, e di
di apporvi la sua sanzione, e di fare eseguire. 3. ant
per li suoi convitati, s'appone pane di biado e non di frumento. zanella
s'appone pane di biado e non di frumento. zanella, i-160: tu chiedi
s'alcuno volesse trattare d'una questione di dialettica et aponessela a gramatica, per
si trovò confuso..., incapace di apporre il significato di quelle parole a
., incapace di apporre il significato di quelle parole a quella stessa figura di donna
di quelle parole a quella stessa figura di donna che gli sorrideva.
una sentenza, una condanna a carico di qualcuno. latini, rettor.,
gli apposono colpa d'un trattato e di tradimento. dante, inf., 24-139
accusato al papa e appostigli più articoli di peccati e di resia. m. villani
e appostigli più articoli di peccati e di resia. m. villani, 1-74
guelfucci... apponendo loro che trattavano di dare la città di casteùo a'fiorentini
loro che trattavano di dare la città di casteùo a'fiorentini. a. pucci,
/ se non che 'l capo aveva di serpente. savonarola, iii-116: non vorrieno
vorrieno vedere buoni nomini e cercano occultamente di apporre sempre qualche macula alli iusti per
, 1-20: se è cagione amore di tanti mali quanti tu di'che i nostri
i-29): non vi fu però nessuno di loro che a la cagion s'apponesse
per invidia gli furono apposti molti articoli di eresia ed altri villani peccati; onde fu
idem, i-242: si appagarono dunque di appormi delle parole, dissero essi,
? fors'altro mi si appon? di nulla / temer poss'io. nieri,
se alcuna volta gli venisse predetta alcuna di quelle, non sarebbe però ch'e'n'
bisticci, 250: aveva veduti alcuni di sì prestante ingegno, che, guardando
, guardando uno in viso, s'apponevano di presso quello che egli pensava. savonarola
. ariosto, 45-50: chi quel, di questo pensa che sia stato, /
apponesti. idem, 2-10: il mago di spiarne anco non resta / con tutte
588): e indovinava bene a un di presso ciò che lo sconosciuto aveva pensato
presso ciò che lo sconosciuto aveva pensato di lui. [ediz. 1827 (590
se intendete dire che io lo conosca di nome e di fama, vi siete
dire che io lo conosca di nome e di fama, vi siete apposto, se
fama, vi siete apposto, se di persona, no. settembrini, 1-30:
poco senno: ma siccome le cose di questo mondo vanno raramente secondo ragione,
, aveva sperato, come avviene, di ricostruire all'ingrosso con quella parola il
pure non mi piglia per l'anima di mio nonno morto 35 anni fa,.
appone ch'io sia uno de'fantocci di casa. 10. locuz.
(o non credere) nella verità di una cosa. ariosto, 10-41:
al vero, / ti vedessi punir di degna morte. idem, 27-73: quando
mio cavallo, / ch'ad albracca di furto mi fu tolto. bandello, 1-15
: non sapersi rendere ragione della realtà di un fatto. pulci, 12-89:
. pulci, 12-89: orlando era di questo smemorato: / per quel che
. -fare ad appórsi: cercare di indovinare. salvini, 39-iii-42: e
apponère * collocare accanto '(comp. di ponère 'porre ').
[s. v.]: apportaménto di vantaggio o di danno. 2
v.]: apportaménto di vantaggio o di danno. 2. novella,
. apportante (part. pres. di apportarel), agg. che apporta
: questo è loco d'ombre, e di sonno, di notte gravosa; non
loco d'ombre, e di sonno, di notte gravosa; non è licito aportare
licito aportare i corpi vivi colla nave di stige. testi fiorentini, 179: grande
gli apportò la contenza e le novelle di breseis. fatti di cesare, 238:
e le novelle di breseis. fatti di cesare, 238: e dimorando cesare
cesare quive, li fu apportata la testa di pompeo. scala del paradiso, 398
empito la divoroe. ariosto, 42-68: di sicilia in fretta venut'era / chi
e 'l ferro un lampo / che di folgor cadente annunzio apporte. idem, 6-ii-251
nella mercatura e in diverse arti al publico di profitto e d'ornamento, era per
dire alla verità delle cose. ciro di pers, iii-501: o sonno, tu
citerea col canto, / dentro cuna di rose al nudo figlio. magalotti,
. colletta, i-303: i soldati infermavano di febbre ardente che al settimo e più
il sol che sorge, a ognun di noi, lo giuro, / il più
lo giuro, / il più bel dì di nostra vita apporta. dossi, 24
. dossi, 24: staccate note di un canto, lontan lontano, flebile
e la rovina e non trova via di porvi ostàcolo e apportarvi rimedio. 2
d'una congiura in marsilia, e di qualche altra cosa, che, se fu
commettono, perché apportano seco la rovina di tutta l'opera. tasso, 1-71
giorni il tuono, / che speranza di pioggia al mondo apporte, / come fu
. galileo, 4-2-43: la diversità di figura non apporta agevolezza o difficultà nel
ch'il cibarsi oltraggio apporte, / di forcine e di ferro arma la mano
cibarsi oltraggio apporte, / di forcine e di ferro arma la mano. p.
, 328: agli occhi miei gravi di sonno apporta / esso [il lume]
gioire, / se par coraggio di perfetto amore. dante, par.,
= lat. apportare, comp. di portare 'recare '. apportare2
m. villani, 1-92: si partì di là, e per poter agiare la
apportato1 (part. pass, di apportarel) t agg. trasferito
apportato2 (part. pass, di apportare2), agg. giunto in
8-50: trovato lo stuolo... di più di cento tra galee e uscieri
trovato lo stuolo... di più di cento tra galee e uscieri e legni
villani, 11-34: il dì tre di dicembre 1362, lo re di cipro con
dì tre di dicembre 1362, lo re di cipro con tre galee apportato andò ad
boccaccio, i-14: svegliato, pieno di maraviglia e d'allegrezza, per lungo
tu se'degli assaliti dalla tortura cagione di graziosa speranza e di consolazione appor
dalla tortura cagione di graziosa speranza e di consolazione appor tatrice. cassiano
con sagace discernimento disaminare, cercando di prima il loro nascimento e le cagioni e
e per molta vecchiezza odoriferi et apportatori di letizia nei mesti cuori. aretino,
piaceri. berni, 305: sarà di questa [lettera] apportatore, che se
... all'apportatore dello scritto di pisone, quel ch'ei fece il dì
/ un venticel soave, / apportator di calma? g. del papa, 2-5
2-5: i medesimi raggi essere apportatori di lume e di caldo nel tempo stesso.
medesimi raggi essere apportatori di lume e di caldo nel tempo stesso. metastasi,
io vengo, / regina, a te di fortunati eventi / felice apportator. landolfi
, e colla sera le ombre, apportatrici di voluttuosi terrori. appòrto,
e. gadda, 7-87: il limite di intangibilità, la guarentigia di accettazione,
il limite di intangibilità, la guarentigia di accettazione, di che possono venir chiamati ad
intangibilità, la guarentigia di accettazione, di che possono venir chiamati ad usufruire gli
col quale un socio contribuisce alla fondazione di una società. 3. tecn.
appositaménte, avv. apposta, di proposito; per l'appunto, proprio
comparsa in quel senso, cioè, di * convenevolmente, acconciamente, aggiustatamente,
ne falsa il valore, usandolo nel significato di 'a posta, a bello studio
2-47: con l'intervento dell'arcivescovo di napoli e del generale degli agostiniani, venuto
per l'una o per l'altra forma di attività. soffici, ii-183:
, ii-113: sembrava... una di quelle piccole oche che leggono con
le fantesche. = comp. di apposito; cfr. l'aw. lat
gentilissima giovane..., generò di lei una bellissima figliuola; e volendo
lei una bellissima figliuola; e volendo di sé e della giovane donna serbare l'onore
3. gramm. che serve di apposizione, che ha funzione o valore
apposizione, che ha funzione o valore di apposizione. = voce dotta,
salvini, 39-v-236: i testi di s. pietro, e di s.
i testi di s. pietro, e di s. paolo contro alla vanità
1-6: entrarono nelle camere alluminate di diverse dipinture, rilucenti maravigliosamente di splendore
alluminate di diverse dipinture, rilucenti maravigliosamente di splendore dello apposito oro. 2
, conv., i-n-i: nel cominciamento di ciascuno bene ordinato convivio sogliono li sergenti
. leopardi, i-825: questa fina precisione di significato, non deriva...
che le artiglierie nemiche fossero il doppio di quelle dell'esercito sfondante.
* (part. pass, di apponère). appòsito2, sm
ridotta in fumo / senza l'apposizion di legne nuove. 3. bot
della membrana cellulare, grazie al depositarsi di sostanze sulla membrana già esistente.
esistente. 4. dir. azione di apposizione di termini: azione con cui
4. dir. azione di apposizione di termini: azione con cui il proprietario
termini: azione con cui il proprietario di un fondo può costringere il vicino a
altro fondo, quando manchino i segni di confine o siano diventati irriconoscibili. 5
irriconoscibili. 5. gramm. aggiunta di un sostantivo attributivo a un altro,
giudizio è più tosto [nel verso di dante: colpa e vergogna delle umane voglie
ant. accrescimento dei corpi per accumulo di sostanza sulla loro superficie esterna. a
quivi, per la continua apposizione e coesione di simili materie somministrate dall'orma, sieno
avv. delibe ratamente, di proposito (con una precisa inten
saccenti, 1-1-27: s'io avessi inteso di far male apposta. manzoni, pr
apposta, ho fatto ritardare apposta la marcia di una batteria per lasciar passare la carrozza
« lo fai apposta a darmi questa schifenza di minestra attaccata *. 2.
e menommi intorno a tutta la città di parigi. carletti, 84: molte volte
cascando o buttandosi aposta un pezzo di ferro nel mare, quello in un
tempo apposta per vedere in ogni maniera di buscarne uno. baretti, ii-37:
sincero fatto apposta per adornare due fila di denti lucidi piccioletti ed uniti come i grani
uniti come i grani d'un rosario di cristallo. imbriani, 2-15: misfatti atroci
posta a genova per comperare il regalo di nozze. deledda, ii-808: arrivò
parevano fabbricati apposta, con una mano di vernice sulla schiena e i lombi,