considera quanta gran fatica ci vuole ad alzar di terra un alto edilìzio spirituale, quanti
un alto edilìzio spirituale, quanti atti di annegazione vi si richieggono, quanti di
di annegazione vi si richieggono, quanti di ubbidienza, quanti di umiliazione, quanti
richieggono, quanti di ubbidienza, quanti di umiliazione, quanti di mortificazione ancora austerissimi
ubbidienza, quanti di umiliazione, quanti di mortificazione ancora austerissimi. di brente,
, quanti di mortificazione ancora austerissimi. di brente, conc., i-459:
cadute... a compensarle con atti di virtuosa annegazione. idem, pr.
quasi un'annegazione che l'uomo fa di se stesso. giusti, i-166: ma
reverenza avuta per te, l'abnegazione intera di me medesimo per tanto tempo. nievo
nievo, 347: quella lunga scuola di abnegazione e di pazienza... mi
: quella lunga scuola di abnegazione e di pazienza... mi avea fruttato
stata in convento due anni, modello di abnegazione e di penitenza. d'annunzio,
due anni, modello di abnegazione e di penitenza. d'annunzio, iv-i-
... io faccio l'abnegazione di tutto me nella volontà della battaglia.
del soggetto. è abnegazione e sacrificio di sé. e. cecchi, 6-88:
bellezza rara ed abnorme, come quella di certi funghi o di qualche mostruosa orchidea
abnorme, come quella di certi funghi o di qualche mostruosa orchidea. marotta, 5-163
norma): * senza norma, fuor di regola '. aboliménto, sm.
g. bentivoglio, 4-127: di già è levata l'inquisizione, di
di già è levata l'inquisizione, di già sono messi quasi in aboliménto gli editti
quella libertà che può bastare in materia di religione. a. cocchi, 5-1-9
, e senza l'abolimento del confluente di due grossi fiumi intorno al suo recinto.
sacri. segneri, i-324: l'amore di dio non appartiene ai precetti cerimoniali,
elegge] in faccia a tant'altre migliori di lei, abolite o inosservate, ella
c. gozzi, 4-129: il ben di chiesa -ogni abate dicea - / è
chiesa -ogni abate dicea - / è di iure divin, né può il mortale /
farina, non si ottenne l'intento di far ribassare il prezzo de'grani.
giusti, 2-86: in questo secolo / di confusione /... s'aboliscono
le corride perché vi si fa strage di tori... almeno si dicesse che
, 3-187: è ordine del comando di depositare e di abolire i gambali in
è ordine del comando di depositare e di abolire i gambali in prima linea.
sopprimere (la presenza o la personalità di uno); far scomparire, eliminare
405: ero posseduto da una specie di malefìzio che aboliva in me ogni senso
ii-148: l'importante per me era di abolire un pochino me stesso. civinini
1-265: tutto sembra irreale. ogni termine di rapporto con la vita è abolito.
: volevano abolirmi col silenzio: fare di me, socialmente, un essere inesistente
vita. campana, 257: ore di felicità completa che aboliva il tempo.
nella stanza, ma con un impercettibile battito di ciglia il signore lo abolì. sinisgalli
abolirci, per ritornare come si era prima di essere! e. cecchi, 6-363
. abolito (part. pass, di abolire), agg. che è
o sole cicatrici della membrana sul luogo di questi corpi aboliti. botta, 4-344
i nobili, quanto insomma vi era di meglio nella città, disperando dell'abolito
... e abolizione per ciascuno di tutte le cose perpetrate per il passato
dal 1791 perorò altamente contra l'infame tratta di quei meschini e sollecitò l'abolizione delle
ingiustizia, dirizza ora all'umanità parole di propiziazione in favore d'altra gente infelice.
l'abolizione delle leggi prescriventi i metodi di fabbricazione, la soppressione delle compagnie d'
il parlamento votò l'abolizione della pena di morte. gozzano, 910: mi piace
910: mi piace quest'abolizione momentanea di ogni traccia di moderno progresso. e
piace quest'abolizione momentanea di ogni traccia di moderno progresso. e. cecchi,
. dottrina o movimento favorevole all'abolizione di situazioni sociali stabilite per consuetudine o sancite
schiavitù, della prostituzione, della pena di morte, ecc.).
abòlla, sf. stor. mantello di grossa lana usato dai militari e dai
serdonati, 11-28: non posso fare di non adirarmi mezzo con alcuni uomini dotti
il nome togato in un'altra sorte di veste chiamata dagli antichi abolla.
dopo) e moàsum (= trippa di bue). abominàbile (abominàbile
cavalca, 7-8: il cibo rigettato è di più schifezza e più abominabile che qualunque
mar fra tonde. marino, 1-163: di loro abomi- nabil frutto. idem,
... / era il rigor di quella legge dura. segneri, iii-2-56:
cose sante. = comp. di abominabile. abominaménto, sm.
fallo è un orrore e abo- minamento di pensarle, massimamente d'operarle. segneri,
soggetto della perfetta contemplazione, in compagnia di coloro, di cui alvaro pelagio favellò con
contemplazione, in compagnia di coloro, di cui alvaro pelagio favellò con sì grande
.., predicendo tabominando papa clemente di guascogna. bisticci, 203: il
occulto / tesse la fila eterna abbominanda / di nascite e di morti.
fila eterna abbominanda / di nascite e di morti. = lat. abominandus
= lat. abominandus (gerundivo di abominari). abominanza (abbominanza)
., iv-1-5: io... di errori de la gente abominava e dispregiava
. savonarola, iii-189: è mansueto di fora in apparenzia per essere laudato, non
a massimiliano, in effetto a fine di parlare al dressano. tasso, 8-48
dressano. tasso, 8-48: questi di sciagura aspra e noiosa / segno portàr
immobile, fu gettata in ispirito verso di me da non so qual brivido pauroso.
fiorenza, / né leggiadria giammai che di francia esca, / mostraro ninfe di tanta
di francia esca, / mostraro ninfe di tanta apparenza, andrea da barberino,
andrea da barberino, 1-48: e1 cavallo di balante era magro per lo camminare e
l'aparenza del cavallo, el quale era di grande statura. g. morelli,
. morelli, 252: non comperar poderi di troppa apparenza; fa'che siano da
; fa'che siano da utile e non di mostra. varchi, 8-1-417: il
più della materia, che non intendiamo di dio, avremmo altresì ad intendere qualche
intendere qualche cosa dell'ordine e del rigiro di questa materia? leopardi, 950:
950: [ornamenti] che hanno più di apparenza che di sostanza.
] che hanno più di apparenza che di sostanza. 7. figur.
-in senso negativo: ostentazione o simulazione di lusso, di dignità e autorevolezza.
: ostentazione o simulazione di lusso, di dignità e autorevolezza. dante, par
: i pisani... cacciarono di lucca tutti i cittadini ch'aveano alcuna apparenza
carrozze a otto cavalli, tutte piene di signori di grande apparenza. —
otto cavalli, tutte piene di signori di grande apparenza. — salvare le
e condizioni, che fossero per essere di totale gusto dell'eminenza vostra.
sarpi, i-36: quando aveva deliberato di levar qualche abuso, non mancava chi
e molte apparenze varie che si scorgono di sera in sera in un corso lunare.
la geometria è impossibile applicarsi al ritrovamento di quel gran problema riguardante l'architettura,
2-69: per render ragione delle varie apparenze di essi moti [dei pianeti],
. grottesco, in cui la testa di cavolo si complica e si appariglia con la
complica e si appariglia con la cornatura di un cervo e con la cervice di un
di un cervo e con la cervice di un cavallo. = deriv.
. apparigliato (part. pass, di apparigliare), agg. accoppiato,
li nove anni appresso l'apparimento soprascritto di questa gentilissima, ne l'ultimo di
di questa gentilissima, ne l'ultimo di questi die avvenne che questa mirabile donna
questa mirabile donna apparve a me vestita di colore bianchissimo. idem, conv.,
del cancro. buti, 3-630: di questi colori... è stato detto
colori... è stato detto di sopra, quando altra volta fu detto dell'
154: rimase in quella malferma posizione di curiosità di paura di stupore nella quale lo
rimase in quella malferma posizione di curiosità di paura di stupore nella quale lo avea
quella malferma posizione di curiosità di paura di stupore nella quale lo avea colto il
altre volte per apparimento e per parlare di morti: e questa spezie si chiama
in sì mentite larve / che più saggio di me inganato avrebbe. boccaccio, dee
è questa, se ciò per amore di dio e non per aparere mondano il facesse
, 1-177: sappi come del mese di giugno è apparito un gigante che vien
giugno è apparito un gigante che vien di la diserta libia. savonarola, iii-
(mirabil colpo!) ei le balzò di testa; / e, le chiome
apparire ingeniose et maravigliose cose come alberi di fuoco lavorati, et frutti e frutte di
di fuoco lavorati, et frutti e frutte di tutte sorte, et combattimenti et giramenti
tutte sorte, et combattimenti et giramenti di palle et altro per l'aria.
palle et altro per l'aria. di grazia, 1-88: le cose condensate maggiormente
torricelli, 137: appariscono i giorni di primavera. comincia la virtù motrice del
finestra appare / curioso un gentil viso di donna. d'annunzio, ii-417: roma
gatto bianco le andava dietro, slanciandosi di tanto in tanto contro una lucertola verde
benedetto in braccio, con grandissima chiarità di lume. savonarola, iv-507: volse
s'immerse / a ravvivar le greggi di nereo, / apparì colle grazie. calandra
giorno, / era tagliata a punta di scarpello / una porta patente, alta
11 quale altapparire del sole, che di primo lancio riscalda le punte più tenere
cominciava a sgomberarsi, già apparivano lembi di costellazioni piovendo lume traverso la discesa dell'
fa fuggire / e segno- reggia me di tal virtute, / che 'l cor ne
, / che 'l cor ne trema che di fuori appare. boccaccio, dee.
ben dentro nascondere, convenne che, di fuori apparendo, il marito di lei se
che, di fuori apparendo, il marito di lei se n'accorgesse. sacchetti,
: seguita che negli uomini e persone di questo paese principalmente apparisca bontà. ariosto
sta nascosto, e quanto appare / di questo globo, amor, tu guardi
: e veggonvisi egli ed èva cacciati di paradiso, dove nelle figure dell'angelo appare
duol che l'avvolgea / il sol di sua bellezza anco apparia. praga, vii-342
veritate. g. villani, 6-25: di questa sentenzia federigo appellò...
con molto artificio da socrate ne'libri di platone, come appare nel primo dialogo
, apparendo da tante bande la verità di essa, manifestata dalle scritture. sarpi,
del diritto, quando lo chiamano facoltà di fare, avere, o adoperare qualche
e cominciò a dilettarsi d'apparere e di vestir di buon panni e d'essere in
a dilettarsi d'apparere e di vestir di buon panni e d'essere in tutte le
senza aver quattro cappe per uno, non di tintillani né d'altri panni gentili,
né d'altri panni gentili, ma di lana grossa fatte e di naturai colore
gentili, ma di lana grossa fatte e di naturai colore, a cacciare il freddo
.. che non abbia fatto la cascata di sposarlo, né anche dalla mano manca
come si usa in que'matrimoni, di coscienza che non hanno ad apparire. baldini
in ogni guisa, che piaccia noi di questo secolo longiare, ed essere e
gli eretici,... parlando di dio, non dimandano diritta intenzione,
. savonarola, iii-307: vogliono apparere di fuora buoni, ma drento sono pieni
ma drento sono pieni d'invidia e di ambizione e di superbia. b. segni
pieni d'invidia e di ambizione e di superbia. b. segni, 114:
spinse contro a'viniziani, che apparivano di favorire più ltmperadore che il re francesco
luce, e solo illuminata dalla reflession di qualche muro oppostogli e tocco dal sole
'l visual diametro della luna; nulla di meno tal luce secondaria...
ci appariva spuntare sopra il colle aventino di là dal fiume. bùgnole sale,
, ch'egli è nocente; / se di mia vita ancisa, il ciglio ardente
medesimi corpi sien generate, nulladimeno appariscono di essere diversissime. manzoni, 190:
: uno stato che ci apparisce pieno di noia, ed ancor meno tollerabile che
che ispira un colpevole senza che però cessi di apparire colpevole, è cosa profonda.
9: per fede s'acquista l'amor di dio, la quale, secondo l'
secondo l'apostolo, è detta: sostanza di cose da sperare, ed argomento e
cose da sperare, ed argomento e prova di cose non appariscenti. passavanti, 230
: com'elli è più santo, di tanto è il peccato più laido e più
,... che hanno mestieri di chi le scuopra e dichiari, ma questa
2. bene in vista, vistoso; di bella presenza (che si fa notare
casa, 581: questa usanza adunque così di fuori bella ed appariscente, è di
di fuori bella ed appariscente, è di dentro del tutto vana; e consiste
[famiglia] era la più appariscente di ricchezza, palagio, arredo; più avea
pensieri per guernirsi il corpo, e tentano di renderlo appariscente co'fornimenti. panzini,
panzini, ii-358: le scarpette erano di raso bianco e rendevano più appariscente quella
e i capelli neri. 3. di bellissimo aspetto. passavanti, 152:
da dover esser caro ad un gentile uomo di questa terra..., il
tardo apparescens -entis, part. pres. di appàrèscere. appariscènza, sf.
appariscente, aspetto vistoso, splendido (di bellezza, di lusso), vistosità.
vistoso, splendido (di bellezza, di lusso), vistosità. novellino,
novellino, ii-59: l'uomo parea di non grande appariscenza. a. pucci
. parea prima giocondo / ch'avesse roba di sì gran valenza, / ben parea
valenza, / ben parea poi signor di questo mondo, / tanto era bella
, nel quale entra il sole a'xv di gienaro, ed ha in sé xvin
m. villani, 9-31: di notte, innanzi l'apparita del giorno,
, quanto mondo!... anche di quassù, guardi che bella apparita di
di quassù, guardi che bella apparita di vigne, d'uliveti e di campicelli
apparita di vigne, d'uliveti e di campicelli. d'annunzio, iv-1-102: la
apparite... non ho trovato modo di chiedervi se ancora le mie confessioni vi
[crusca]: molte son l'opinion di questa vita, / chi stima alcun
apparita o un altro tra gli innumeri / di cui a lungo mi fu velato il
avessero a trarre a sorte un numero di cavalieri romani, i quali...
apparitori. bruno, 54: eccovi un di com- positor di libri bene meriti di
54: eccovi un di com- positor di libri bene meriti di republica, postillatori,
di com- positor di libri bene meriti di republica, postillatori, glosatori,.
il carro degli appestati suonando un campanello di avvertimento. manzoni, pr. sp
: l'impiego speciale degli apparitori era di precedere i carri, avvertendo, col suono
dotta, lat. appàritor -oris * cursore di un magistrato'. cfr. isidoro,
inatteso), in forma visibile, di persone, cose soprannaturali (visioni miracolose
battaglie dentro, cominciò anche a combatterlo di fuori, con false apparizioni. tasso,
l'apparizion de l'anime, è tolto di peso da paolo emilio. g.
breve tempo sarà dileguata, a guisa di fanciullo t'arresti. d'azeglio, i-m
dove, d'apparizioni d'anime dannate, di visioni, di miracoli. verga,
d'anime dannate, di visioni, di miracoli. verga, i-81: in quel
rossastro si disegnò come una apparizione infernale di faccia alla porta, sulla parete nera
luminosa stava a sedere sulla poltrona ingombra di vesti, presso il suo letto, sì
ii-580: tante storie ella sapeva di apparizioni della madonna. loria, 1-33:
la sua figura erta non sembrasse l'apparizione di un fantasma. 2.
forme, figure percepite in una prospettiva di fugacità, di irrealtà, di stupore.
percepite in una prospettiva di fugacità, di irrealtà, di stupore. d'annunzio
una prospettiva di fugacità, di irrealtà, di stupore. d'annunzio, iv-2-1210:
miei sensi. negri, 2-774: una di quelle apparizioni femminili che passano di volo
una di quelle apparizioni femminili che passano di volo nel mondo, lasciando dietro di
di volo nel mondo, lasciando dietro di sé il solco luminoso delle meteore. deledda
passi apparsi / i passanti alla base di quel muro / perdevano statura / dilatando
prima fu l'apparizione de la luna di notte, e di poi nacque apolline,
de la luna di notte, e di poi nacque apolline, e apparse nel giorno
apparizion tanto improvvisa / empì la corte di piacere e risa. manzoni, pr
termine del viaggio, giunge l'apparizione di una stazioncina. -fare apparizione:
viani, 14-241: un vassoio colmo di tortelli ripieni ha fatto apparizione sulla tavola
astron. il rendersi visibile, il sorgere di un corpo celeste. galileo,
remota dal disco solare solamente manco assai di mezo grado può deviare i raggi del
sola apparizione l'orbita ellittica ed il ritorno di una cometa. papini, 1-180:
apparso (part. pass, di apparire), agg. (ant.
da dioneo raccontata, prima con un poco di vergogna punse i cuori delle donne ascoltanti
. vedesse i popoli impauriti e spaventatissimi di alcuni prodigi apparsi,... attendeva
nomina le visioni apparse a gli eletti di dio. menzini, 5-47: e questo
. e. gadda, 2-17: di là dal fiume la villa, con romani
romani pini: e dal- l'ombre di quegli archi o grotte o meditanti caverne,
apparita presenza! le divinità chiare: di pietra di mola. appartaménto, sm
presenza! le divinità chiare: di pietra di mola. appartaménto, sm. alloggio
. appartaménto, sm. alloggio formato di più locali; complesso di stanze (
alloggio formato di più locali; complesso di stanze (e servizi) per abitazione;
abitazione; parte riposta e più intima di una grande casa; insieme di camera
intima di una grande casa; insieme di camera da letto, salotto e bagno
bisogna che le sale con le stanze di sotto facciano un appartamento comune per la
[nelle case francesi] alcuna continuazione di stanze, che faccia commoda forma d'
e dopo annaffiato e rinnaffiato la mattina di buonissim'ora, è stato calafatato da tende
, da imposte, e talora da cortine di tele finissime infradiciate d'acqua e talora
, ed egli mi viene a parlare di quanto si paga a testa in
appartamento ch'ella doveva occupare in casa di lui. fil. ugolini, 32:
che ha qualifica voce nuova: sente di gallicume, e fu ignota a'buoni antichi
/ tutti odorati de'novelli fiori / di primavera, del color vestita / della bruna
ed ogni altro arnese, adomeranno / di lor menstrua beltà gli appartamenti. nievo
nievo, 663: io era impazientissimo di farle osservare tutti gli agi annessi alla
un appartamento sconosciuto, pieno d'ombra e di mistero. bontempelli, 9-211: la
.. recluse nel loro appartamento pieno di carte celesti e globi e tavole formicolanti
carte celesti e globi e tavole formicolanti di numeri e segni. tozzi, ii-395:
nella casa cantassero, e dall'appartamento di sotto veniva una musica che gli metteva
una musica che gli metteva la voglia di ballare. palazzeschi, 235: io mi
una somma con cui comperarsi un appartamento di tre stanze. co- misso, 7-169
stanza che la mamma, per mancanza di denaro, non aveva mai arredato.
un verso abbastanza melenso, e poco degno di lui, dicendo di « semiramis.
e poco degno di lui, dicendo di « semiramis... / che succedette
le camere degli appartamenti reali sospender quadri di leggiadrissime facce. fracchia, 704:
per un mese un appartamentino in casa di un'ottima... famiglia.
. la suggestione melanconica del buio appartamentino di piazza della consolazione, roma gli dava
non voleva rinunziare alla visita quasi quotidiana di lei, quasi sempre alla stessa ora,
e. gadda, 3-168: l'appartamentino di ogni piano comprende due camere con letto
vini, 31-35: e spiegando di voler privatamente alcuna cosa dire, appartano
; rifugiarsi in luogo solitario (e di solito denota un senso d'isolamento,
solito denota un senso d'isolamento, di distacco o rinuncia). plutarco volgar
251: eumenio non curava d'appartarsi di quivi dove elli era, ma domandava che
castiglione, 200: dee discretamente procurar di appartarsi dalla moltitudine. p. f
credenza, e la sceleratezza e perdizion di coloro, che da questa unità si appartano
né il penitente si prende alcuna cura di appartarsi dall'occasione, né il confessore.
occasione, né il confessore... di costringerlo ad appartarsene. leopardi, 3-102
pascoli, i-787: sentì il bisogno di esser solo... e rientrò in
e avremmo fatto un colpo con una di quelle coppie che si appartano per meglio
, e de'migliori dello esercito, di ricordare appartatamente al re svembaldo, che
maninconia de'soldati era un indicio certo di male. cellini, 2-54 (395)
... da lavorarvi l'opere di terra e di bronzo, e poi,
da lavorarvi l'opere di terra e di bronzo, e poi, appartatamente d'oro
la chiarirò subito, e mi giustificherò di tutto. = comp. di
di tutto. = comp. di appartato. appartato (part.
appartato (part. pass, di appartare), agg. in disparte
: tenga [la quiete] una corona di papaveri, ed uno scettro appartato da
baldinucci, 1-95: cominciò ad intagliare di sua propria mano solamente le teste,
essi fanno un mondo appartato che consistendo di pochi dev'esser di necessità oppresso dai
appartato che consistendo di pochi dev'esser di necessità oppresso dai più. collodi, 482
compagna cercò un tavolino appartato e sedette di faccia a lui; sembrava stanca e commossa
. pascoli, 492: una cripta di morti astri, di mille / fossili
492: una cripta di morti astri, di mille / fossili mondi, ove non
più risuoni / né un appartato gocciolìo di stille. serra, ii-317: eppure in
pura, ingenua si muove schiva veramente di tutti quegli uomini, di quelle passioni
schiva veramente di tutti quegli uomini, di quelle passioni e appartata in altro campo
loro. palazzeschi, 4-234: invece di nasconderle, di condurle nei luoghi appartati
, 4-234: invece di nasconderle, di condurle nei luoghi appartati o modesti
appartata, dove un muro costeggia una distesa di orti. 2. allontanato, segregato
ser giovanni, ii-218: la maggior parte di sua gente era cacciando per lo campo
tempo... in ingelei, palazzo di carlo magno vicino alla città di magonzia
palazzo di carlo magno vicino alla città di magonzia. gelli, 12-31: il reverendissimo
vivo piuttosto appartato. ho l'impressione di conoscere poco il mondo d'oggi.
... si doveva mandar creditore di quella somma dagli officiali del monte sur
nondimeno avrei caro che si tenesse un poco di memoria in una carta appartata. viviani
una carta appartata. viviani, i-582: di questa causa inferiore non è qui mio
causa inferiore non è qui mio proposito di trattare, rimettendomi a ciò che in
scarico d'arno a prò della città di pisa e delle campagne ad essa adiacenti
appartenènte (part. pres. di appartenere), agg. che
agg. che è legittima proprietà di qualcuno. settembrini, 1-182:
. 2. che ha relazioni di parentela o d'amicizia. seneca volgar
nelle cose appartenenti al governo della corte di roma. lorenzo de'medici, i-59
due cose sono i fondamenti d'ogni governo di stato; parliamo ora alquanto più in
. tasso, 12-338: [i dialoghi di platone] son pieni di proposizioni appartenenti
i dialoghi di platone] son pieni di proposizioni appartenenti a tutte le scienze.
ricevuto da'miei con istra- ordinari segni di contentezza. foscolo, ii-2-150: nella
la castità e ogni altra cosa a vita di modesto frate appartenente. salvini, 39-ii-3
, 9-98: la villa castello e signoria di sangato, colognegi, amegoie óon tutte
fu conceduto e agli altri due imposto di cercare altre sedie. grazzini, 4-256:
appartenenze, e una camera ancora fornita di tutto punto. idem, 4-466: noi
la basa già detta sopra otto termini di marmo, con l'altre appartenenze d'
cose future sia un'appartenenza cotanto propria di dio. 3. ant. ufficio
cfr. tenere). essere proprietà di qualcuno; essere parte di qualcosa.
essere proprietà di qualcuno; essere parte di qualcosa. - anche al figur.
il papa a elrico] il regno di napoli con questo, che restituisse alla chiesa
avrei pagato un tanto per l'affitto di queste lenzuola. g. bassani
: cosa gli importava, a lui, di sapere a chi quei nomi appartenessero,
nel marmo? 2. avere relazioni di parentela, far parte di una famiglia
. avere relazioni di parentela, far parte di una famiglia. francesco da barberino
per atti, che vi obbligassero a punto di gratitudine? -per estens.
gratitudine? -per estens.: di piante, animali, minerali, ecc.
appartiene veramente e propriamente alla nostra famiglia di lingue. -essere compreso nei limiti
lingue. -essere compreso nei limiti di una regione, di uno stato.
-essere compreso nei limiti di una regione, di uno stato. g. morelli
certe castella che s'appartengono al contado di piombino. cattaneo, ii-2-17: tutte le
lega etrusca. 3. far parte di un gruppo, di un complesso:
3. far parte di un gruppo, di un complesso: in particolare di un'
, di un complesso: in particolare di un'associazione, di un'organizzazione;
: in particolare di un'associazione, di un'organizzazione; essere iscritti a un
: li comandamenti del credere la fede di cristo e delli sacramenti della chiesa apartengono
della nobiltà, e dell'uomo degno di appartenerle: io mi aspetto di rinvenire in
degno di appartenerle: io mi aspetto di rinvenire in lui quanto v'ha di
di rinvenire in lui quanto v'ha di eccellente nell'ordine morale, e i tratti
nero -un gran malumore contro gli individui di quella razza alla quale pur io ho
alla quale pur io ho il disonore di appartenere. comisso, 7-186: quella
m. villani, 8-44: il re di francia... fece suo sforzo
tutto ciò che s'appartenea ad arte di cavalleria. cicerone volgar., 3-100:
ma [sono] communi con ogni generazione di uomini. frezzi, i-6-34: a
, 2-52: il corpo è composto di materia e di quantità: e alla
: il corpo è composto di materia e di quantità: e alla materia s'appartiene
continovamente praticò con lei, non si curando di cosa alcuna che appartenesse al governo de
. vasari, i-70: tratterò bene di molte cose che si appartengono al magistero
molte cose che si appartengono al magistero di qual si è l'una delle arti dette
alla salute dell'anima e nel foro di dio. d. battoli, 26-247:
che a lui niente s'appartenesse. di capua, i-510: e se ciò
, e tutt'altre bisogne, che di necessità all'economia degli animali s'appartengono
loro solamente per ogni riguardo si apparteneva di saperla. lambruschini, i-130: alla
non s'appartiene se non al savio di quell'arte. idem, 7-n:
savio appartiene ched e'non sia contento di suo senno, ma studi diligentemente di
di suo senno, ma studi diligentemente di cercare l'altrui. cavalca, 16-1-155:
: se a questa guerra non s'appartenesse di niente, s'appartiene egli molto a
, s'appartiene egli molto a disciplina di cavalleria d'usare i nostri cavalieri.
dice il detto pagolo, che il retaggio di dino, per addietro suo fratello,
'. a lui dunque si apparterrà di formar la palla dello strumento.
dico, a costoro la fama, che di loro suona dopo la morte?
. ant. pertinenza. testamento di lemmo di balduccio, 41: salvo ed
. pertinenza. testamento di lemmo di balduccio, 41: salvo ed eccet
ha, tiene e possiede nel detto castello di montecatino, con sue ragioni ed appartenimenti
ii-191: la vostra fama, che nasce di cose mortali,... a
non vorresti non amare, perché tu giudichi di servire alle immagini delle cose celesti
appassato (part. pass, di appassare), agg. ant
ogni uomo è conscio a se stesso di una sventura amarissima: della decadenza del
più paurosi, male adunque gli purga di appassionamenti tali. salvini, 39-iv-127: dall'
amore, dall'amore, l'appassionamento verso di quelle. b. croce,
in me per la prima volta un sembiante di appassionaménto politico. appassionare, tr
.]: donna che ha l'arte di appassionare altrui, ora col simulare ora
.. appassionando la bellezza per la volontà di farsi più acuta. 2
a chi vi ama, al bel cuore di giovinetta che v'ama e di voi
cuore di giovinetta che v'ama e di voi s'appassiona. tozzi, 2-107:
palazzeschi, 4-200: esercitavano vari generi di sport... e si appassionavano
si svolge vivace, infaticabile, piena di accorgimenti e di meandri. comisso, 12-85
, infaticabile, piena di accorgimenti e di meandri. comisso, 12-85: mi
. pratolini, 2-182: il desiderio di rendersi indipendente dal cognato lo aveva fatto
, 540: [ella] si appassionava di cuore per la sua disgrazia. d'
brute / s'appassionano d'ansie e di pensieri. = deriv. da
sereno, non obiettivo (per spirito di parte).
a questa. = comp. di appassionato. appassionatézza, sf. disus
sionatezza ', dice anch'esso l'abito di quegli atti, o almeno la
app assionato (part. pass, di appassionare), agg. (superi
preso da passione, che è preda di passioni; fortemente turbato e commosso.
cruscai: maraviglia si è la comprensione di quanto vi sieno appassionatissimi. ser giovanni,
quello che eglino, quando non sono di poi appassionati, non vorrebbono aver fatto.
; e lui giurò con grandissima passione di non mai più capitarmi innanzi. varchi
varchi, 7-80: devono guardarsi i mariti di congiungersi con le mogli, quando o
si fanno a un tempo vedere malati di vanagloria, appassionati di se medesimi.
tempo vedere malati di vanagloria, appassionati di se medesimi. lambruschini, 1-42:
che piangono laura morta, sono più appassionate di quelle che la vagheggiano viva. ungaretti
2. dettato da passione, pieno di passione (e ne esprime l'intensità
ch'io raccomandi alla giusta ed avveduta bontà di v. s. illustrissima una
cuor degli amanti un non so ehe di appassionato e languido che dolcemente gli attrista
gli attrista, non hanno i raggi di quel pianeta qualità niuna. pellico,
. cecchi, 6-79: l'oratore di tipo romantico, appassionato, disperato. palazzeschi
inclinato, voglioso, sollecito; pieno di entusiasmo; che attende a qualche occupazione
: divoratori e appassionati troppo in fatto di impudenza carnale. segneri, ii-179: è
cosa il divertimento; sicché una specie di scostumatezza era il non piegarvisi, per
il significato della parola e l'indole di nostra lingua, potendo supplire con molti
ora a saluzzo, ora al suo castello di rivalta, era anch'esso appassionato per
32: * quel giovinetto mostra di essere appassionato allo studio ': improprietà
ragazzo appassionato, a quanto sembra, di meccanica. g. bassoni, 1-201:
1-201: da ragazza ero molto appassionata di filosofia. 4. non sereno,
, che da lui vorrebbono forse più di quello che meritano, ne viene tassato.
non appassionata, risponderò con le parole di quel nobilissimo satirico fiorentino. magalotti,
interpretazione ne fosse abbandonata al giudizio appassionato di chi ci si deve assoggettare? 5
deve assoggettare? 5. pieno di intimo dolore, di struggente afflizione;
5. pieno di intimo dolore, di struggente afflizione; addolorato, afflitto.
ora è giunto il tempo... di mantenerti la promessa fede, ricompensandoti della
morituri. deledda, ii-48: gruppi di paesani passavano cantando un coro melanconico ed
da parere appassionato. 6. di gesù cristo: che subisce la passione.
1-6: v'è ancora un altro quadro di sua mano in tavola,..
/ più non hanno che i becchi di gru. d'annunzio, iv-2-1341: il
, ii-271: curavano le ulive di quel loro podere, facevano appassire l'
marsilio ficino, 2-144: tutti i membri di tutto il corpo, come tutto il
quiete veniva ad appassire, cercava principio di nuove guerre. algarotti, 2-58: l'
le sue palpebre si appassissero come petali di gardenia. alvaro, 9-397: in
dopo la scelta dell'uve è quella di soleggiarle e appassirle quanto più si può.
appassito (part. pass, di appassire), agg. avvizzito,
. nelli, 9-2-12: fo più contò di questo mazzetto di fiori, benché un
: fo più contò di questo mazzetto di fiori, benché un po'appassiti, che
fiori, benché un po'appassiti, che di cinquanta doppie che non ho.
varco delle fauci avvolto / e stipato di schiuma. nievo, 125: un uomo
floscio come uno stelo appassito, segnato di pieghe minute. baldini, 4-98:
una signora che in quella luce pareva reduce di una vita sbagliata, con le tracce
vita sbagliata, con le tracce appassite di una bellezza inutile, stava sola davanti
, stava sola davanti a una tazza di caffè. landolfi, 1-102: reginette
questo bestiame [vaccino], si è di mutargli l'aggine o pascoli nei disopra
aggine o pascoli nei disopra indicati tempi, di legare nelle mandrie, o per parlare
una muffa, / per l'alito di giù che vi si appasta, / che
appastato1 (part. pass, di appastarei), agg. impastato
agg. dial. ben nutrito, pieno di cibo. viani, 14-459:
: l'autore era presente in un circolo di gente, appastata e satolla, lindo
venir meno. = comp. di pattino (padrino). appaurito,
, agg. ant. impaurito, pieno di timore. colletta, ii-50:
colletta, ii-50: cessato il romore di guerra, uscite da'nascondigli le appaurite
, dall'altra, che le sentenze di scomunica contro il re fossero appellabili.
sf. l'essere appellabile; facoltà di ricorrere in appello. de luca,
de luca, 1-15-1-571: dell'appellabilità di questo giudizio si è discorso di sopra
appellabilità di questo giudizio si è discorso di sopra nel capitolo ventesimo primo. appellaménto
già pietro, e altri simili appellamene di ciò che già fu in essere, e
appellante (part. pres. di appellare), agg. che appella
dipoi ad istanza dell'appellante. leggi di toscana, 8- 14: quando lo
la marina, che era dalla parte di grecia, era appellata la porta veneris.
appellato fu nicostrato. cantari, ix-824: di borgogna avea la signoria / un duca
. muratori, 7-i-41: l'austria di oggidì fu così appellata per essere all'oriente
lei delusi appellano col vago / nome di boreale alba i mortali. 2
., 87-8: noi nominiamo la prima di queste maniere 4 di scritto e di
nominiamo la prima di queste maniere 4 di scritto e di sentenzia '; il secondo
di queste maniere 4 di scritto e di sentenzia '; il secondo appelliamo 4 di
di sentenzia '; il secondo appelliamo 4 di legi contrarie ', la terza appelliamo
cosa posso io appellare mio patrimonio. fatti di cesare, 57: virtuoso appellavano colui
213): e domandata dalla maggiore di quelle donne, la quale elle appellan badessa
, vostro cavaliere appellarci, senza più di tanto amor voler da voi che un sol
per varii suoi effetti, varii nomi di virtù acquista... in quanto ci
tasso, 7-33: né più sperar di riveder il cielo / per volger d'
per volger d'anni o per cangiar di pelo, / se non giuri d'andar
. campanella, 1080: si ridono di noi che gli artefici appellamo ignobili, e
debba fare, infallibilmente a voi prometto di compiere, e gli dei n'appello
dirgli: io vissi anima ancella / di duo begli occhi. leopardi, 5-9:
il re carlo... avea appellato di tradi- gione piero re d'aragona.
le sue armadure, però ch'egli intende di combattere con colui, che 'l porta
con colui, che 'l porta e intende di appellarlo di tradimento. 8
che 'l porta e intende di appellarlo di tradimento. 8. intr.
. g. villani, 6-25: di questa sentenzia federigo appellò al successore di
di questa sentenzia federigo appellò al successore di papa innocenzio. cantari, ix-819: un
condannati a morte dalla signoria, per conto di stato, cinque cittadini; e volendo
i fiorentini] un concilio in firenze di tutti i prelati toscani,...
. era necessario a chiunque il benefizio di cotale appello conseguir voleva, costituire primieramente
: e quando fosse tentato cosa contro di lui indebita, averebbe appellato al concilio.
al papa. cadetti, 265: di questa così ingiusta et iniqua sententia, dove
: il popolo è naturalmente il revisore di tutti gli atti esecutivi. perciò in
uomo sarà infelice. né oso appellarmi di questa sentenza, perché non saprei forse
cavalca, iv-135: se non trovi vero di quello di ch'eglino m'accusano,
iv-135: se non trovi vero di quello di ch'eglino m'accusano, nullo mi
e però io appello a cesare imperadore di roma. la quale appellagione festo udendo
salvini, 30-2-3: m'appello al giudizio di tutti i secoli. pananti, i-395
la fo leggere, appello alla sentenza di lei. giusti, iii-225: a volte
due emisferi. arila, 33: meglio di 4 appellarsi al pubblico, a'posteri
4 riferirsi, aver relazione ', detto di discorso, e simili, come:
ma nel riflessivo 4 appellarsi al giudizio di uno 'può accettarsi. facile è il
una cosa: fare rimostranze a proposito di essa; opporvisi. pulci, 18-43
tivi: tra i quali gli appellativi sono di tutta la spezie, ovver genere.
de'quali poi ha preso il significato di nome proprio. -locuz. disus
/ cercando miglior pan, che quel di grano. note al malmantile, 9-3:
il proprio per l'appellativo. maniera di dire, tratta dalla gramatica, in
gramatica, in cui si danno nomi di due sorte, alcuni chiamati propri,
. baretti, ii-178: questa classe di gente, che qui va sotto l'
per temi insorgenti, introdotti e sviluppati di pari passo con gli impulsi immaginifici che
. appellato (part. pass, di appellare), agg. denominato,
: la fine d'europa è il mare di spagna dalla parte del ponente, e
chiamata la torre dell'arabo, castellano di quella, ed appellato per proprio nome
dal concetto che ha del sole, come di luminoso, forma il giudizio ch'egli
). statuto del podestà della città di firenze, 1-21: e il giudice
che si riferisce all'appello. leggi di toscana, 8-19: lo appellante debba nel
dai buoni latini per indicare deità fresche di gioventù, ma vista come la complessiva
, ii-1-187: fu solo alla fine di settembre 1791 che l'ebreo nato o naturato
venne compreso nella generale appellazione e qualificazione di cittadino. d'annunzio, iv-2-156:
sorsero i cantici, le litanie piene di appellazioni simboliche e di supplichevole tenerezza.
le litanie piene di appellazioni simboliche e di supplichevole tenerezza. soffici, v-1-431:
popolo aveva arrecata a niente. storia di fra michele, 94: alla sedia appostolica
1-2 (i-34): il giudicio di questi tali era senza appellagione alcuna accettato
civili e criminali erano conosciute ne'consigli di ciascuna provincia... e le
l'appellagione a tutto l'ordine. leggi di toscana, 8-5: sia lecito a
b. croce, ii-2-228: un'ombra di quei parlamenti sembrava al vico il sacro
sembrava al vico il sacro regio consiglio di napoli, al cui presidente si dava
al cui presidente si dava il titolo di « sacra reai maestà »,..
a dimandare aiuto, siccome a giudice di appellagione. = lat. appellatio -6nis
appèllo, sm. chiamata per nome di persone (per lo più iscritte in
da doversi domandare se chi gridava intendesse di essere udito realmente. -presentarsi
rischiosa, alla quale l'onore impone di essere presente. -mancare all'appello:
eufemistico col quale viene annunciata la morte di un soldato sul campo, o di
di un soldato sul campo, o di persona nell'adempimento del proprio dovere.
e nei campi militari: il segnale di adunata dei soldati dato con la tromba.
la chiamata che suol farsi per nome di ciascun soldato appartenente ad un corpo.
rangio, e la sera, che dicesi di « ritirata ». d'annunzio,
i mestieri -sempre avanti, a suon di tromba -l'appello, gli esercizi, la
guardia smontante si schierò in una specie di cortiletto e tronk cominciò a fare l'
3. le prove orali nelle sessioni di esami sia di maturità e di abilitazione
le prove orali nelle sessioni di esami sia di maturità e di abilitazione, sia universitari
sessioni di esami sia di maturità e di abilitazione, sia universitari. 4.
. 5. sport. prima di una competizione sportiva, l'operazione di
di una competizione sportiva, l'operazione di controllo degli atleti che vi prenderanno parte
impiccata. ojetti, ii-305: un lampo di fede nella fraternità umana, un sospiro
manzini, 10-17: oh, il grido di chi è ferito, di chi è
, il grido di chi è ferito, di chi è offeso, di chi è
ferito, di chi è offeso, di chi è in difetto, o teme,
faceva appello all'onore e alla delicatezza di lui per farle dimenticare il suo errore,
suo errore, e lasciarle la stima di se stessa. comisso, 12-7: se
. alvaro, 9-514: si pensò di fare appello a un giovane di buone
si pensò di fare appello a un giovane di buone speranze, che con uno spettacolo
. tasso, 19-115: ed ecco di guerrier giunge un drappello. / conosce
drappello. / conosce ei ben che di tancredi è schiera. / quando
affrontò il circasso, e per appello / di battaglia chiamollo, insieme egli era.
8. ricorso a un giudice di grado superiore, diretto a ottenere una
diversa da quella emanata da un giudice di grado inferiore. g. villani,
. villani, 8-62: ma l'abate di cestella non volle consentire allo appello.
appello. idem, 9-274: [lodovico di baviera] appellò alla detta sentenzia al
e 'l detto appello mandò del mese di novembre alla corte a avignone. b
tutti i tribunali del regno. leggi di toscana, 8-156: per gli appelli
i-167: è ammesso generalmente il principio di non concedere facoltà di appello, se
generalmente il principio di non concedere facoltà di appello, se non per le cause che
che ascendono ad un valore determinato e di qualche riguardo. boine, ii- 105
appello (la lite per l'eredità di suo padre) fosse di nuovo perduta.
per l'eredità di suo padre) fosse di nuovo perduta. codice di procedura civile
) fosse di nuovo perduta. codice di procedura civile, 339: possono essere impugnate
: nel diritto romano, la facoltà di appellarsi direttamente al popolo contro le sentenze
e penali, già decise da tribunali di primo grado. baldini, 4-45:
grado. baldini, 4-45: e di che cosa mai avran disputato con quei
. g. villani, 8-55: di questa querela si fece triegua e appello
: il re carlo andò in corte di roma, e dinanzi a papa martino,
suoi cardinali fece appello contra pietro re di raona. cantari, 221: il re
apello. -senza appello: senza possibilità di revocazione, di ricorso. - anche
appello: senza possibilità di revocazione, di ricorso. - anche al figur.
figur. gioberti, ii-244: facoltà di sentenziare quasi per via sommaria..
sommaria... e con balìa di condannare i rei nella testa, senz'
i rei nella testa, senz'appello di sorta. piovene, 2-200: mi sentivo
[guerra] amministrassero, con autorità di potere operare sanza appello e spendere sanza
era grandissima e come quella delli altri magistrati di firenze, senza appello, e conseguentemente
le decisioni del quale non è concesso di appellarsi. l. salviati, 8-59
. l. salviati, 8-59: di che, riscontrando i luoghi della difesa
10. sport. la facoltà di ricorrere, nelle gare, contro le
potea capir ne la campagna aperta. imitazione di cristo, i-19-2: un piccolo rilassamento
, ii-1026: gli uomini che verranno di qua a mille anni, appena chiameranno
giornate dove ti rimane appena la forza di mormorare a fior di labbra, «
rimane appena la forza di mormorare a fior di labbra, « amen ». cardarelli
poco, pochissimo. leggenda della cintola di maria vergine, n: ed egli,
appena appena si riconosceva qualche smunto vestigio di quei grossi e forti muscoli pettorali che lo
appena appena le si conceda un po'di posto accanto a una chimera, ha forza
posto accanto a una chimera, ha forza di scacciarla. leopardi, ii-770: un'
fremente le sarebbe scattato un grido acutissimo di ribrezzo. deledda, ii-34: egli,
deledda, ii-34: egli, che fingeva di dormire, socchiuse appena appena un occhio
. 3. soltanto, non di più; assai poco, poco più
molti, che sono vivuti grande lunghezza di tempo, ed in vita loro hanno appena
tutto divenuto sì freddo che appena sento di me. fioretti, xxi-1002 (53)
un luogo dove appena era un'osteria di campagna. negri, 2-696: mormorio d
12-12: noi conoscevamo appena la questione di questi diritti. manzini, 10-14:
gradini. pavese, 12: un profumo di terra e di vento ci avvolge nel
, 12: un profumo di terra e di vento ci avvolge nel buio, /
; 11 che, se dagli occhi di molti e da'miei non fosse stato
stato veduto, appena che io ardissi di crederlo. bembo, 1-24: se
io ardissi d'imaginarlomi, non che di raccontarlo. b. segni, 15:
m. villani, 9-60: fu ricolto di terra senza avere conoscimento niuno, e
quelle donne tornate, quando carlo re di francia... mandò un uomo suo
27): appena gli parve ora di poter, senza indiscrezione, presentarsi al
pena aperte le imposte, un senso di sollievo incominciò di nuovo a diffondersi per tutto
imposte, un senso di sollievo incominciò di nuovo a diffondersi per tutto l'essere
pena spunta in oriente un raggio / di sol, ch'a l'altro monte /
voi non potreste appena tanto incrudelire verso di lui, che egli debitamente punito fosse.
fu notte appena, che fatto sembiante di grandissimo sonno, n'andò a coricarsi
il povero lazaro era venuto al luogo di riposo, e lo ricco superbo era appenato
riposo, e lo ricco superbo era appenato di tormento. sacchetti, vii-26: di
di tormento. sacchetti, vii-26: di morte in morte vo; non vai pen-
in sulla colla, o appenato di gotta. beltramelli, iii-880: certi affanni
noto par rendergli odore / come foglia di salvia a chi la morde! idem
.. parlòe con quella donna amica di quinto, e promissele grande guidardone,
. appenato (part. pass, di appenare), agg. afflitto,
tribolato; che ha l'animo colmo di pena. fra giordano [crusca
dico, che è vie peggiore, cioè di far beffe degli appenati, ed infermi
al fianco appende, / ch'è di tempra finissima e vetusta. marino, 271
il peso che in esse vi appendono di borchie rotonde piene di gioie et anelletti d'
esse vi appendono di borchie rotonde piene di gioie et anelletti d'oro massiccio e
pareti grigie della sua camera una fila di quadretti e di immagini sacre.
sua camera una fila di quadretti e di immagini sacre. -figur.
gentil pelle degli orecchi s'appendono entrate di una casa. -appèndersi al collo,
. -appèndersi al collo, al braccio di una persona: stringerli con affetto;
camera, verso la madre, gridando di gioia; e l'una dopo l'
appesero al collo e le coprirono il viso di baci. panzini, iii-65: si
: la guerra in fine è composta di boi, / che or son ministri,
quel tacque odorose, / quasi trofei di sua fierezza, appende. / poi
de'porti. carducci, 241: io di poveri fior ghirlanda sono, / ed
nostro beato iob... dica di se medesimo, in persona di tutta
. dica di se medesimo, in persona di tutta la generazione umana: ora fussino
pesare, poi appendere '(comp. di pendère). appèndere2,
., 1-451: io veggio quanta tempesta di biasimo n'appende a noi, se
a me; tuttavolta sempre fu'io di questo animo, che biasimo accolto per virtude
: un gingiliuccio, quasi una palletta di blu di metilene da cavare il giallo al
gingiliuccio, quasi una palletta di blu di metilene da cavare il giallo al bucato,
li altri re li chiamo come appendici di questi. foscolo, v-110: mi
numero precedente, vi ricopierò dodici o quindici di quelle postille col testo ch'io citerò
le davano completa assoluzione, con appendice di ingiurie e di rampogne all'indirizzo del
assoluzione, con appendice di ingiurie e di rampogne all'indirizzo del satiro, del
bruto, dell'uomo turpe che aveva abusato di una creatura ignara ed innocente. cassola
solo l'estrema appendice di una grande macchia. calvino, 1-446
2. supplemento aggiunto in fine di un'opera, per chiarirne punti e
360: noi proporremo, in fine di questa appendice, alcune riflessioni. imbriani
cronaca o storia e sopra ciascun luogo di essa era stato scritto. baldini, i-439
italiana. -volume contenente gli aggiornamenti di opere di carattere enciclopedico. 3
-volume contenente gli aggiornamenti di opere di carattere enciclopedico. 3. nella stampa
parte (per lo più a piè di pagina) dedicata a scritti di vario
a piè di pagina) dedicata a scritti di vario argomento (letterario, critico,
, critico, sportivo). riccardi di lantosca, v-m: di brandelli ei compon
. riccardi di lantosca, v-m: di brandelli ei compon, sotto pretesti /
: ebbi dedicate a me diverse appendici di giornale. -romanzo d'appendice:
-romanzo d'appendice: racconto a puntate, di carattere generalmente assai popolaresco, che si
. civinini, 1-91: una pagina di vecchio romanzo d'appendice intercalata fra i
romanzo d'appendice intercalata fra i fogli di un calendario. govoni, i-61:
appendice, degna anzi delle baracche e di musei da fiere, ai quali è
grandezza » spagnuola, dello « spirito di combinazione » italiano e infine del «
vermiforme: prolungamento dell'intestino cieco, di forma in genere cilindrica e flessuosa,
. 5. marin. appendici di carena: parti strutturali delle navi (
strutturali delle navi (timoni, alette di rollio, bracci portaelica, ecc.
varchi [crusca]: ci pare adesso di dover raccontare strettamente i fini particolari delle
. m. -i). scrittore di romanzi di appendice per quotidiani. collodi
. -i). scrittore di romanzi di appendice per quotidiani. collodi, 624
la maggioranza degli appendicisti e dei facitori di piccoli romanzi e di piccole poesie e
e dei facitori di piccoli romanzi e di piccole poesie e di piccole critiche.
piccoli romanzi e di piccole poesie e di piccole critiche. idem, iii-25-79: se
se l'appendicista del monitore capisse nulla di stile, saprebbe che i periodi poco
. m. -ci). malato di appendicite. appendicolare, agg. che
appendicolare, agg. che ha aspetto di appendice. 2. medie
. dal lat. appendicela, dimin. di appendix -icis. appendlcolo,
dotta, lat. appendicula, dimin. di appendix -icis. appendicostomia,
la quale viene introdotto un catetere di gomma, per poter provvedere al lavaggio
appendiculària, sf. zool. genere di tunicati pelagici, con lunga coda,
pelagici, con lunga coda, trasparenti, di solito ermafroditi (e vivono in mucchi
dal lat. appendicela, dimin. di appendix -icis. appendizie, sf.
imposti dal padrone al colono sotto forma di prestazioni e consegne di prodotti.
colono sotto forma di prestazioni e consegne di prodotti. magazzini, 76:
la canapa). leggi di toscana, 7-190: stame ordinario in falde
un batuffoletto. = deriv. di pennecchio (v.).
appennecchiato (part. pass, di appennecchiare), agg. ridotto in
. ridotto in pennecchi. leggi di toscana, 7-190: detto [stame]
ondulazioni, miste alle nubi, / di una vecchia catena appenninica, / la
etruria, nella sommità d'appennino soprappreso di tempestade, duo dì continui non possen-
dì continui non possen- dosi muovere, di nevi rinchiuso,... grandissimo freddo
sanza nullo contasto passò per lo contado di parma le montagne appennine, e capitò
i fronzuti omeri d'appennino, e discesi di quello, essi si trovarono nel piacevole
al mar da l'apennino / bianchi di marmi e bruni d'oliveti. idem
, quando assali- scono le persone che di ciò non s'appensarono, più le
non mi fossi bene appensato e provveduto di quello che dovessi dire. buti, 2-513
dal provenz. apensar (comp. rafforzativo di pensare). appensataménte, avv
pensatamente, scientemente, con deliberazione, di proposito, a bella posta; con
giamboni, 2-185: l'ufficio di rettorica è di parlare ap- pensatamente,
, 2-185: l'ufficio di rettorica è di parlare ap- pensatamente, secondo lo insegnamento
, in un consiglio si svillaneg- giorono di parole. fra giordano [crusca]:
appensatissimamente nella pietosa determinazione. conti di antichi cavalieri, 1-41: ma cesar come
dee ricevere. = comp. di appensato. appensato (part. pass
. appensato (part. pass, di appensare), agg. ant.
per la grandezza sua nella città per tema di tirannia verisimilmente sospetto, con assai colorata
ugurgieri, i-580: allora ardentemente desideriamo di domandarlo e di chiarire le cagioni, non
: allora ardentemente desideriamo di domandarlo e di chiarire le cagioni, non appensati di
e di chiarire le cagioni, non appensati di tante malizie e dell'arte de'greci
v-1-71: non una parola... di quella che dovette essere la vera vita
otto ai sedici anni: del tumulto di appercezioni e di affezioni; dello sviluppo
anni: del tumulto di appercezioni e di affezioni; dello sviluppo vertiginoso del suo
e uso. = comp. di perpetuare (v.).
. pertinente. ariosto, 41-60: di molte cose intanto ragionava / con lui
tasso, n-iii-966: queste sono questioni di metafore appertinenti più tosto al gramatico ch'
ai filosofo. = comp. di pertinente (v.).
malaparte, 12-282: quel sentore aspro di cipresso e di timo che appesantiva l'
12-282: quel sentore aspro di cipresso e di timo che appesantiva l'aria densa e
sinisgalli, 7-13: abbiamo appesantito il mondo di troppe intenzioni. 2.
, 4-200: la vita in casa di una signora di condizione qui consiste ancora
la vita in casa di una signora di condizione qui consiste ancora nel non far
fumo che s'appesantiva come una nube di tempesta. idem, iv-2-683: ella
con un'intensità dolorosa, come lo sguardo di un gatto morto. 4
ed esprime un senso sempre più greve di oppressione, di stanchezza). d'
senso sempre più greve di oppressione, di stanchezza). d'annunzio, iv-1-473
pianeggiante, ma, ad ogni accenno di salita, si faceva sentire la stanchezza,
. appesantito (part. pass, di appesantire), agg. diventare
nel suo mantello appesantito dal caldo precoce di quel pomeriggio di fine d'inverno. pea
appesantito dal caldo precoce di quel pomeriggio di fine d'inverno. pea, 1-51:
fumo del catrame, che bolle nel caldaione di ferro, si sparge basso, ostacolato
, appesisci). raro. aumentare di peso. tommaseo [s.
appèso (part. pass, di appendere), agg. (ant.
sempre in bilancia ad una larga tracolla di cuoio, o di panno grosso.
ad una larga tracolla di cuoio, o di panno grosso. carducci, 12 7
nidi nella loggia, / e dei mazzi di sorbe son rimase / forse le canne
. appestante (part. pres. di appestare), agg. che infetta
appestare), agg. che infetta di peste. 2. che emana
soffici, 6-113: taide decrepita appestante di unguenti e tinture. appestare
, tr. { appósto). infettare di peste (o d'altro contagio)
tristo si accostò a più d'una di queste signore, e se alcuna avesse
e se alcuna avesse avuta la debolezza di darsi a lui, è certo che l'
. 2. ammorbare, riempire di odore nauseabondo. buonarroti il giovane,
, e ci ha appestati, / andiam di grazia a svapo rarlo al
stentato [il verso], ma di più puzza di lombardo, che appesta.
verso], ma di più puzza di lombardo, che appesta. magalotti,
un'anima: e tutti i libri di cui i materialisti appestano il mondo non sapranno
l'aria. slataper, 1-116: dentro di noi s'accumulano molte nausee e schifi
: questo cenciaccio allezza, / e sa di refe azzurro, ch'egli appesta.
turato colle cartapecore, / perché sapea di muffa che appestava. 5.
appestammo. vasari, iii-704: essendo di poco avanti morto mio padre di peste
essendo di poco avanti morto mio padre di peste,... don antonio,
. appestato (part. pass, di appestare), agg. colpito dalla
morìan. gazola, i-678: alli di sopra mentovati rimedi corrisponderà una buona dieta
rimedi corrisponderà una buona dieta e regola di vitto, con dare a gli appestati
: appestalo, quando non si parli di persona, ma di spazio o di cose
non si parli di persona, ma di spazio o di cose, diviene affine
parli di persona, ma di spazio o di cose, diviene affine a pestilente.
. d'annunzio, iv-2-938: le sere di nebbia in vicinanza dei porti irraggiati dai
protetto dal velo della zanzariera, lievitato di lana soffice, appestata dalla carbolina,
densa e giallastra, appestata dall'alito di quegli esseri felici, di quei fortunati
appestata dall'alito di quegli esseri felici, di quei fortunati che lì dentro giocano e
pieno d'immondizie, d'incesti, e di mille ancor più appestate brutalità. foscolo
tumulti appestata, che pochi vi giravano sicuri di giorno -e di notte nessuno.
vi giravano sicuri di giorno -e di notte nessuno. 4. sm.
nessuno. 4. sm. malato di peste. f. rondinelli, 75
numero dell'appestati e cesserebbero molte specie di malattie che quasi come per eredità dai
morte;... parevano vele di navigli che portassero cadaveri di appestati a
parevano vele di navigli che portassero cadaveri di appestati a una qualche maledetta isola.
femm. -tricé). che contagia di peste. botta, 4-613: fu
. appetènte (part. pres. di appetire), agg. che appetisce
meno appetenti l'amicizia ed il parentado di francia, della sua. tommaseo [s
e a te con focoso disio appetente di ritornare. bembo, 5-1-261: suol essere
essere l'umano animo appetente e desideroso di nuove cose. lollio, i-4-30:
certa vita, alcuni due accoppiante, o di accoppiare appetente, l'amante cioè e
meglio. appetènza, sf. desiderio di cibo, appetito. bencivenni [crusca
maggiore appetenza, si approverebbe un poco di pane, o biscotto, lavato.
perdono, / se per soverchia appetenza di dire, / senza ben le mie forze
[la gloria], un favo di mele in una tazza d'oro. bartolini
. siccome eziandio sommo e assoluto appetibile di tutte le cose appetibili. d. bartoli
... il non avere in conto di nulla quanto d'appetibile ha il mondo
appetibili. d'azeglio, 1-152: parlava di tutto lo scibile, di tutto il
: parlava di tutto lo scibile, di tutto il visibile e, quando mio fratello
mio fratello chierico non sentiva, anco di tutto l'appetibile. = voce dotta
sf. l'essere appetibile; capacità di farsi desiderare. d. bartoli
.. non entra l'attuale appetizione di lei, ma solo la sua appetibilità
animali senza ragione per natura son vaghi di libertà e l'appetiscono come loro proprio bene
tolte gli avea, e... di lui fidare non si potea, che
si potea, che venendo nel colmo di quello che appetia non gli togliesse il
di ciò benedetto molto onorato e lodare, appetendo
fuggitte. boccaccio, iv-52: m'ingegnava di trapassare li giorni, a me nella
fare o tentare almeno, qualche cosa degna di memoria. giannotti, 1-76: i
. idem, 564: ciascuno appetisce di essere stimato, ancora che egli no
fanno più conto d'una donna mora di quel paese, che d'una bianca
quel paese, che d'una bianca di portugallo e pare, in un certo modo
agli uomini d'appetire l'utilità e di procurarsela? rosmini, i-1-17: le
cose inanimate hanno un rapporto colla facoltà di sentire e d'appetire; sebbene queste
e d'appetire; sebbene queste facoltà di sentire e d'appetire non sieno annesse ad
. e posto che io sia capace di quel della gloria, certo non altrimenti posso
come cristiani, quanto appetendoli come materia di conquista. piovene, 2-227: quando
piovene, 2-227: quando l'anima cessa di appetire la vita, e vorrebbe dimenticarsene
vita, e vorrebbe dimenticarsene, cerca di dormire a lungo. — per estens
mi potevo restare in francia al servizio di quel gran re francesco. galileo, 3-2-98
tale si poteva inferire essere la naturale inclinazione di tutta la terra, cioè d'appetire
: suscitare appetito, stuzzicare la voglia di cibo; piacere al gusto. boccaccio
i-5 (i-67): un animale che di cotal cibo non si sazia già mai
dramme per mattina, dissoluto in quattro once di brodo semplice, o di pollastra,
quattro once di brodo semplice, o di pollastra, o di cappone o di piccione
semplice, o di pollastra, o di cappone o di piccione, secondo che
o di pollastra, o di cappone o di piccione, secondo che più fosse appetito
, e ciò non per eccesso straordinario di fame... e che lo appetisca
g. c. croce, 171: di qui chiaro si vede che ogni simile
] con la carne grassa sono di ogni altro modo più appetitevoli. =
2. che suscita appetito, desiderio di cibo. giamboni, 2-40: sappiate
si póne, / chiamando amore appetito di fera. idem, conv., iv-xxii-io
. avea trecento mogli e grande novero di vergini... e quando gli piaceva
tiranno infiammato nel suo disordinato appetito, di presente fece armare un suo cone- stabile
quello che nello appetito loro giovenile cadeva di voler fare. idem, dee.,
alberti, 336: volere essere padre di famiglia... forse sarebbe opera molto
. leone ebreo, 17: il desìo di tali cose delettabili si chiama propriamente appetito
. idem, 779: quello appetito di conservare la umana spezie in lussuria e molte
morte de'loro mariti procacciata? imitazione di cristo, iii-3-2: più volentièri seguitano
l'appetito della carne loro che la volontà di dio. castiglione, 464: e
desiderar le cose buone è appetito universale di ciascuno, non essendo possibile ch'alcuno
annunzio, iv- 1-268: ella copriva di fiamme eteree i bisogni erotici della sua
. panzini, iii-258: [una infinità di pubblicazioni] contribuiscono per loro conto,
: maggiore desiderio era lo mio ancora di ricordarmi de la gentilissima donna mia,
de la gentilissima donna mia, che di vedere costei, avvegna che alcuno appetito n'
villani, 5-29: il popolo minuto di siena già avea cominciato a sperare nella signoria
nella signoria, e per l'appetito di quella... non potea acquetare.
guerra, avendo nel segreto grande appetito di pace. passavanti, 207: l'appetito
pace. passavanti, 207: l'appetito di questa cotale gloria può te essere sanza
delle bestie, alcuna volta il lupo di quello delle pecore, e talvolta dell'
vennegli in cuore e grande apitito / di voler visitare il re di francia. lorenzo
grande apitito / di voler visitare il re di francia. lorenzo de'medici, i-14
, trova non essere altro che appetito di bellezza. leonardo, 1-52: infiniti ce
un mondo, poiché alessandro si dolse di non poter andare a soggiogare i mondi
non poter andare a soggiogare i mondi di democrito: e questo desiderio tutti l'
/ a lusinghe ed a vezzi i di giovane importuno, / che mentre il desir
così. siamo 400 m. sudditi di s. m.: se un giorno
leopardi, ii-69: dove è maggior desiderio di felicità, quivi è maggiore appetito e
appetito e smania... e bisogno di piacere. d'annunzio, iv-1-808:
3. desiderio naturale del cibo, bisogno di nutrirsi. bartolomeo da s. c
in molte parti le mense candidissime poste e di cari ornamenti sì belle, che solo
, che solo il riguardarle aveva forza di risvegliare l'appetito in qualunque più fosse stato
, vuol dire fame o voglia o gusto di mangiare. pellico, ii-121: siccome
nel genere umano il bisogno e l'appetito di nuovi cibi e di nuove bevande.
e l'appetito di nuovi cibi e di nuove bevande. faldella, vii-493: un
faldella, vii-493: un odore fresco di verde da far nitrire d'appetito i cavalli
formidabile non avevo lasciato né una briciola di pane, né una pallina di zucchero.
briciola di pane, né una pallina di zucchero. -per simil.: di
di zucchero. -per simil.: di piante. anguillara, 14-253: ed
appetito. -buon appetito: formula di augurio, all'inizio del pranzo.
, 1-29: conviensi [la decozione di cedro] alle femmine pregne, quando hanno
appetito canino, per cagione e vizio di grossezza. = voce dotta, lat
. appetito2 (part. pass, di appetire), agg. desi
. lo disonestarono con mostruosa diffor- mitade di statua, facendolo con due fronti. p
si beveva. = comp. di appetitoso. appetitóso, agg.
alletta il demonio co'suoi appetitosi inescamenti di diversi sapori. aretino, vi-28:
aretino, vi-28: tal carne è di modo appetitosa che s'ella fusse nella ripu-
più piccoli e tenerotti, si conservano di appetitoso sapore, posti nell'aceto. redi
106: le corna tenere [di cervo] son deliziose nelle mense de'
. dossi, 498: il dispensino di zio era... continuamente affollato
zio era... continuamente affollato di roba ghiotta ed esalava gli odori più appetitosi
costei è bella, nobile, giovene di sedici anni, gentile, liberale, costumata
se si potesse presentarle qualche giovane appetitoso e di suo genio. tommaseo, 1-87:
. carducci, ii-8-132: certe forme di altre donne più appetitose non mi hanno
non mi hanno mai dato quel tormento di desiderio appassionato e insaziabile che il tuo
e insaziabile che il tuo pallore raggiante di languore intenso. verga, i-296:
la vidi venirmi incontro, tutta vestita di bianco, un po'grossa e bassa,
salvini, v-417: questi titoli appetitosi di libri [l'arsenico de'cuori,
vi fosse, non che altro, latte di gallina,... plinio..
e che più mi rimorde è questo, di non aver assistito ad uno di quei
, di non aver assistito ad uno di quei parlamenti. l'aveva da essere in
appetitoso. pochi dei signori giurisdicenti sapevano di legge. 4. disus.
734: la natura de'franzesi è appetitosa di quello d'altri. buonarroti il giovane
: il giunco odorato... viene di paese straniero, come che in arabia
paschino infiniti cammelli, oltre a modo di quelli appetitosi. = deriv.
buti [crusca]: buona appetizione di regno e di sudditi, e grandezza d'
]: buona appetizione di regno e di sudditi, e grandezza d'amore in
, tendenze, appetizioni, ciechi affatto di ogni conoscenza. idem, ii-3-185:
20-78: andate un poco a pretendere di fare a un di costoro la burla che
poco a pretendere di fare a un di costoro la burla che si fa in villa
vinse quasi tutta la guascogna in meno di quattro mesi, e non trovò chi l'
appettasse, non ostante che 'l re di francia avesse più di quattro cotanta gente
ostante che 'l re di francia avesse più di quattro cotanta gente, che non avea
. avere un bel petto (e far di tutto per metterlo in mostra).
appettato (part. pass, di appettare), agg. disus.
redi, 16-vii-100: la lettera di v. s.... è
s.... è tutta piena di verità, ed io le confesso tutte
appètto [a pètto), prep. di fronte, di contro, dirimpetto.
pètto), prep. di fronte, di contro, dirimpetto. cimo,
d'agosto, / e 'n val di nievole appetto a'nimici / con tutta
proprie mani, lavorando sovente, faceva di seta nobilissime tele di diverse imagini figurate
sovente, faceva di seta nobilissime tele di diverse imagini figurate, appetto alle quali,
aragne, le tue sarebbero parute offuscate di nebulose macchie. torini, 257:
è nulla appetto a quella marchiana del mutamento di luogo fatto da una stella. salvini
si conforma, dee tenersi a luogo di falso. targioni tozzetti, 12-4-379:
, i-182: io sono un miserabile di mente e più di cuore appetto a te
sono un miserabile di mente e più di cuore appetto a te. nievo,
appetto altre signorie. = comp. di petto (v.).
. appezzaménto, sm. porzione di terreno destinato a uso agricolo (per
a uso agricolo (per lo più di forma regolare, derivata dalla divisione di
di forma regolare, derivata dalla divisione di una zona più ampia).
[s. v.]: appezzamento di terra chiamano i contadini toscani una piccola
chiamano i contadini toscani una piccola estensione di terreno distinta dalle altre terre del medesimo
qua e là grandi appezzamenti giallastri, macchiati di marrone. beltramelli, iii-70:
perduto l'unico appezza mento di terra... si era dato a
che si vuol conservare, o di cui non si può far uso, se
appczzato (part. pass, di appczzare), agg. e sm
sm. congiunto pezzo per pezzo, composto di pezzi diversi; diviso in pezzi.
: le mie creazioni, aggiunte al preso di qua e di là, non facevano
, aggiunte al preso di qua e di là, non facevano altro che accrescere lo
città, era piantata in un appczzato di cipolle ch'era davanti all'osteria.
bovi, ritagliata senza margini in appczzati di terre rosse e in coltivi, sembra
pezzo per pezzo. -anche: il punto di congiunzione di due pezzi, e il
. -anche: il punto di congiunzione di due pezzi, e il modo con cui
s. v.]: l'appezzatura di co testa fune non tiene.
àppia, agg. appiola: specie di mela (pyrus malus apiana).
: ha usato... la tintura di marte, estratta con sugo di mele
tintura di marte, estratta con sugo di mele appiè. = voce dotta
appiaccicare... dicesi l'attaccarsi di cosa talvolta che pigli più superficie, e
e sia più fradicia. = voce di formazione onomatopeica (cfr. spiaccicare).
riuscire gradito, essere accetto. fiore di virtù, 31 (89): chi
. campanella, 2-261: lo spirito di natura mobile, appiace il suono.
il suono. = comp. di piacere (v.).
uno fu d'egitto e l'altro di baldacca, e non si conosceano se non
, 3-61: con essi dunque [pezzi di midolla] dandoli loro a mangiare,
. idem, 3-111: ci studieremo di appiacevolire coll'industria della cultura l'arbore
s'è venuto un pezzo per via di comparazioni, appiacevolendo le difficultà metafisiche.
aldi, 1-26: quanto le amorose parole di quello a madonna francesca piacessero, e
quanto l'appena suscitata ira nel petto di lei appiacevolissero, non è agevole con
. v.]: appiacevolirsi, di chi si fa più sereno o urbano o
. appiacevolito (part. pass, di appiacevolire), agg. reso piacevole
dall'uso. = comp. di piallare (v.).
. leopardi, iii-216: differenza di principii, che non era in verun
gliare. -anche al figur.: rimozione di ostacoli, di difficoltà, di motivi
figur.: rimozione di ostacoli, di difficoltà, di motivi di discordia.
rimozione di ostacoli, di difficoltà, di motivi di discordia. comisso, 14-79
ostacoli, di difficoltà, di motivi di discordia. comisso, 14-79: gli
ripari entrò d'un salto: / di lacerate membra empiè le fosse, / appianò
fer poi rosse / le prime tende di sanguigno smalto. s. maffei,
. s. maffei, 5-5-165: di troppo maggior opera sarebbe stato l'appianar
queste pietre vive, che il travertino di roma. alfieri, i-217: sempre da
sé rivolga e posi / ch'egli nato di polve, alfin in polve / sarà
cor superbo appiani / ogni pensier che di se stesso il gonfia. b. averani
/ ad appianar scendete, / auree stelle di pace a'naviganti. 4
davila, 412: e già il re di navarra conoscendo che l'occasione portava,
con dimostrazioni favorevoli appianando la strada. di cafiua, i-511: ma volete voi
via alla buona educazione domestica si va di giorno in giorno sempre più appianando. leopardi
i-249: il costume e la massima di macerare la carne e indebolire il corpo
. deledda, ii-528: se egli tentava di sposare un'altra donna, volevano dargli
, appiana, / troppo ci vai di dannaggio facendo *. 8.
tardo adpldnàre, deriv. da planus * di superficie piana '. appianato (
. appianato (part. pass, di appianare), agg. reso piano
e risguardando insieme il cielo tutto pieno di stelle, e surger la luna luminosa
terreno in alcuni luoghi quasi affatto voto di fila. c. e. gadda,
. alvaro, 4-140: mi stava di fronte la solita parete nuda, compatta,
ombratura, fino a riconoscere il segno di ogni ripresa dell'appianatoia sull'intonaco, questa
sull'intonaco, questa traccia della mano di un uomo, che rimarrà così fino a
. appianazióne, sf. misura di una porzione di superficie curva.
appianazióne, sf. misura di una porzione di superficie curva. agnesi,
: per far uso delle sopraccennate regole di calcolo integrale, applicandole alle quadrature de'spazi
applicandole alle quadrature de'spazi, rettificazioni di curve, appianazioni, ossia quadrature di
rettificazioni di curve, appianazioni, ossia quadrature di superficie. = deriv.
appiardato... iniziava una maniera di navigare da non contarsi a miglia ma a
ben mi potrei io appiastrare un poco di cuoio al piede, e non sarebbe
antichi... appiastravano col nome di cui era articolo. 3.
] dar luogo forse a qualche oncia di questi sali, i quali saranno in ciascheduna
, i quali saranno in ciascheduna parte di essa, senza, appiastrarsi, o incorporarsi
appiastrato (part. pass, di appiastrare), agg. disteso,
cortecce finalmente [degl'intonachi] sono di due sorti, o elle sono appiastrate
appiastrate e distese, o elle sono di cose aggiuntevi e adattatevi...
sono queste, le bianche stiette, di figure di stucchi, e le dipinte.
, le bianche stiette, di figure di stucchi, e le dipinte. soderini,
... è un denso gruppo di lamine o scagliette sottilissime, di talco verde
gruppo di lamine o scagliette sottilissime, di talco verde, impietrite in un mozzo
poco si distinguevano le altre figure fra di loro. salvini, 25-28: s'egli
: s'egli [il punto di distanza] è allontanato più che non bisogna
cosa ingegnosa e lodevole; ma sarei bene di parere,... che quella
,... che quella moltiplicità di parole appiastrate si usasse da'nostri poeti
. ant. lo stendere a guisa di impiastro; mescolanza di cose impiastrate, appiccicate
stendere a guisa di impiastro; mescolanza di cose impiastrate, appiccicate insieme.
a luogo a luogo un'ap- piastratura di terra gialliccia, la quale c'insudiciò i
. ant. l'appiastricciare; miscuglio di cose impiastricciate insieme. -al figur
-al figur.: unione, accozzaglia confusa di cose, di parole, di sentimenti
unione, accozzaglia confusa di cose, di parole, di sentimenti. c.
confusa di cose, di parole, di sentimenti. c. fioretti, 1-123
3. rifl. agglutinarsi, appiccicarsi (di materie vischiose, attaccaticce; di cibo
(di materie vischiose, attaccaticce; di cibo che resta attaccato al palato)
in bocca, dicesi per lo più di cibo farinoso che non abbia consistenza,
spiccare dal palato. = frequent. di appiastrare. appiastricciato (part. pass
. appiastricciato (part. pass, di appiastricciare), agg. impiastricciato,
certe passioni impronte che appiccicano a guisa di cataplasma du'anime e due corpi insieme
, iv-1-894: cernecchi rossicci gli escivano di sotto il cappello appiastricciati su la fronte
paiono appiastricciate insieme, e due o tre di toro ci sembrano spesso una sola.
appiastriccicato (part. pass, di appiastricci care), agg
. è pianta volgarissima, e di buono odore, e tenuta da i medici
come quello che è appiattato sotto ispecie di servigio. fra giordano [crusca
dal signor suo che presentasse due fiaschi di vino da sua parte a san benedetto.
, 5-206: perché mi tocchi un po'di lode in sorte, / già sotto
nascondersi, celarsi; rimpiattarsi; star di soppiatto. - anche al figur.
una densa boscaglia, ivi volea / di tante furie in mio sol danno unite
.. fu condotto in carcere. di breme, conc., ii-458: ratto
(36): si figurava allora di prendere il suo schioppo, d'appiattarsi dietro
lui, che, appiattandosi, cercava di avvicinarsi senza farsi scorgere. panzini,
poveri diavoli..., si accontentano di andare dai possidenti a domandare un po'
andare dai possidenti a domandare un po'di roba; ma con le buone,
. appiattataménte, avv. di nascosto, in se greto
appiattatamente. = comp. di appiattato. appiattato (part.
appiattato (part. pass, di appiattare), agg. nascosto
sta in agguato, che agisce di soppiatto. guido da pisa,
iv-165: discese le scale con un'aria di trionfo appiattato, e pigliò l'
ad aspettarla, i terrori della sua vita di ragazza oltrag giata. pirandello
, 5-86: gli do questa soddisfazione, di rimanere appiattata nel fango, come
con gli occhi socchiusi, intenti come quelli di un cane da preda. beltramelli
scoperto una colonia appiattata al piede di un masso. appiattiménto, sm
2. bot. schiacciamento e allargamento di una parte ordinariamente cilindrica della pianta.
fra il diametro polare e quello equatoriale di un pianeta. appiattire, tr.
mangiate dal fuoco, s'appiattivano sempre di più, aprendosi e incenerendosi. stuparich,
sparare se quei due si fossero accorti di lui. a uno a uno..
qualche lucertola. dessi, 4-193: di colpo appiattì le orecchie,...
2-47: dapprima il ferro irradia girandole di faville, poi, lentamente, colpo su
, con l'uso, come foglie di pasta. calvino, 1-88: non era
appiattito (part. pass, di appiattire), agg. neol
un colletto si poteva credere, finì di nascondergli tutta la cravattina. dessi,
avv. nella locuz. d'appiatto: di nascosto; di soppiatto. pascoli
. d'appiatto: di nascosto; di soppiatto. pascoli, 204: un
. = comp. dall'imp. di appiccare e dall'oggetto fuoco (v.
lanzi, 1-3-595: in cima di questa tavola rimane un solco con vestigi
me, l'appicca gnolo di bronzo. carena, ii-286: appiccàgnolo,
esaminò l'appiccàgnolo sollevando la gamba di cera all'altezza degli occhi obliqui.
salute, a quanti manichi o appicagnoli di naso o di orecchi ha il capo
quanti manichi o appicagnoli di naso o di orecchi ha il capo vostro.
bisogna lasciare, morse, cioè alcune pietre di qua e di là, che sportino
, cioè alcune pietre di qua e di là, che sportino in fuori da l'
crescenzi volgar., 2-21: la virtù di quelle [stelle] si comunica al
[nominarono il fato] un appiccaménto di cagioni, cioè ordine e legame immutabile.
. appiccante (part. pres. di appiccare), agg. disus.
., 25-61: poi s'appiccar come di calda cera / fossero stati. ugurgieri
. machiavelli, 357: dalla parte di dentro appiccano alla punta di ciascuna trave