volgar., 1-79: perché il conoscevano di grande ed istrettissima vita quel frate,
si missono a cercare la seconda cagione di questa infermitade. = deriv.
ammessi); escludere. fatti di cesare, 66: ora advenne un giorno
a compagnia. ariosto, 825: di questo n'ho argumento, che tutti
. longo, xviii-3-266: il debito di mantenerli [i patti] non è
. leopardi, i-1187: quello scolare di rettorica perfettamente istruito, e che scrivendo cade
né altro n'eccettuo che un'ombra di mestizia e un poco di monotonia.
che un'ombra di mestizia e un poco di monotonia. 3. raro. lasciare
a esser passata, né il duca di qua né i fiorentini di là, anzi
il duca di qua né i fiorentini di là, anzi quella fosse il termine
afferma, o nega, una qualità di un soggetto generale, escludendo però da
eccettuato (part. pass, di eccettuare), agg. che non
o legge; che è sottratto al criterio di giudizio applicato generalmente nei casi consimili;
. boccaccio, v-135: ogni dì di bene in meglio crescendo, roma e
e l'adda si ridusse a divozione di cesare, eccettuate cremona e crema, l'
l'occhio... in quella parte di ritondità, ovvero globo visivo, eccettuato
visivo, eccettuato la pupilla, deve essere di color bianco, pendente un poco nel
bianco, pendente un poco nel fior di lino, ma tanto poco, che
eccettuate quelle che sono contro la legge di dio, nelle quali l'ubidirlo è peccatoi
libro, eccettuati di radissimo alcuni romanzi francesi. manzoni,
eccettuate le lacrime, fu la separazione di renzo e della famiglia dall'ospite amico.
amico. papini, 6-67: ciascuno di noi -eccettuato il santo -è molto indulgente
, pure alla fine, vinto da'prieghi di tutti i suoi, gli accettò con
ant. che si distingue, che gode di una condizione di privilegio. boccaccio
distingue, che gode di una condizione di privilegio. boccaccio, v-24: i
eccettuazione, pervenendo a notizia della signoria di firenze la nuova lega, molto si
nell'atto della giustizia non fa eccettuazione di persone. goldoni, vii-787: dirò
eccezionali piene dei fiumi sorpassano ogni opera di arginatura. pisacane, iv-170: la
per utile pubblico si sottomettono una parte di cittadini. fogazzaro, 1-116: riconosco
1-116: riconosco il mio difetto, di mettere nei miei libri troppi esseri eccezionali
non in casi eccezionalissimi e alla promessa di ingentissimi onorari. pavese, 8-125: dovrò
. pavese, 8-125: dovrò smettere di vantarmi incapace dei sentimenti comuni (piacere
della guerra non chiede in fondo che di addomesticarsi. 2. nel linguaggio
2. nel linguaggio politico, di leggi, poteri, organi giudiziari straordinari
progressiva, sino a formare un consiglio di stato, e con deputati provinciali:
stampa, promessa. giusti, iii-195: di che vuol egli incolpare il ministero?
la risposta dell'ente o della commissione di sconto, può capitare a chiunque di riconoscere
di sconto, può capitare a chiunque di riconoscere l'usura seduta dietro lo sportello
sanctis, ii-15-213: il ministero è improntato di questo principio ereditato da cavour,
. che ha doti, pregi singolari; di grande valore, di ottima qualità (
pregi singolari; di grande valore, di ottima qualità (e sostituisce, nel discorso
fortemente espressivo, il comune superlativo di aggettivi come buono, bravo, grande)
racconta dei gobbi e delle persone di bassa statura. = deriv.
l'uso che se ne fa invece di 'straordinario, raro, speciale, singolare
meravigliosa. baldini, i-265: egli faceva di tutto per farci sentire l'aurea eccezionalità
tutto per farci sentire l'aurea eccezionalità di quegli ardui modelli e persuaderci che solo
ardui modelli e persuaderci che solo a forza di studio e di riflessione avremmo potuto veramente
che solo a forza di studio e di riflessione avremmo potuto veramente accostarci a loro
ritinte e calze da serva, giura di farlo per voto di mortificazione e non
da serva, giura di farlo per voto di mortificazione e non costretta dall'avidità altrui
sono sospettosi, anche quando si tratta di ammalati sereni ed eccezionalmente ben disposti.
eccezionalmente bionda. = comp. di eccezionale; cfr. fr. exceptionnellement
eccezionato, agg. raro. che gode di un trattamento eccezionale, privilegiato.
. -anche sostant. leggi di toscana, 2-116: ancora si fa notificare
a una convenzione). -fare eccezione di qualcuno, di qualche cosa: eccettuare,
). -fare eccezione di qualcuno, di qualche cosa: eccettuare, escludere.
dritta lista a ciascun sua ragione / di dar le piace e fa sì che astrea
eccezione. perocché tutti quegli che vengono di costà, della tua virtù ed integrità
non ha permesso a nessuno questo genere di visite; ha fatto un'eccezione solo per
alla gelosia che tutti i vecchi ànno di certi cassetti e alla intangibilità di certi oggetti-
ànno di certi cassetti e alla intangibilità di certi oggetti- idoli chi sa mai perché
pagato. bocchelli, 1-ii-100: il permesso di tener armi e gente armata in eccezione
e gente armata in eccezione al bando di consegna, era stato concesso per riguardo
eccezione mentale mentre giurava, l'assoluzione di un prete, un atto di pentimento
l'assoluzione di un prete, un atto di pentimento. 2. in
e quattro tempora e vigilie d'apostoli e di mille altri santi, e venerdì e
amici, è ufficio usitatissimo de la cortesia di vostra signoria reverendissima; la quale,
da natura che 'l detto uniforme di due o tre autorevoli testimoni, non
sentenziare in ogni gran causa, e di roba e di dominio e di vita.
ogni gran causa, e di roba e di dominio e di vita. casti,
, e di roba e di dominio e di vita. casti, ii-2-105: nell'
ne son le eccezioni, / che di parlarne in ver non vai la pena.
e fra cristoforo faceva bene a lodarlo di ciò? secondo le regole più comuni
pascoli, i-637: sembra a quasi tutti di vivere in una tal quale pienezza di
di vivere in una tal quale pienezza di tempi, ora nel secolo dei raggi x
regola posta, sogghigneremo poi per modo di eccezione: quel che sia mutato in
mutato in essa [lingua] dell'uso di que'paesi che in materia di lingua
uso di que'paesi che in materia di lingua sono... tenuti i migliori
scrivono. carducci, iii-26-80: certe specialità di sintassi... allogate nel maggior
: i cassetti del suo armadio erano pieni di album di favole spaiati o gualciti,
del suo armadio erano pieni di album di favole spaiati o gualciti, di marionette senza
album di favole spaiati o gualciti, di marionette senza testa o senza gambe
senza testa o senza gambe, di scatole semivuote di meccano. facevano eccezione
o senza gambe, di scatole semivuote di meccano. facevano eccezione i libri che
. 3. locuz. aggettivale. di eccezione: eccezionale, singolare, straordinario
eccezione', 'rosolio- cognacche, rumme di eccezione ', e intender si deve,
rumme, il rosolio, il tabacco è di qualità eccellente, sopraffine, scelta.
di volere considerare dagli effetti quale governo sia migliore
l'eclissi, ma poi ho veduto di aver presa equivocazione. = =
, / che non prestezza e trappolar di mano, / ma scaltrito e viziato
, / ma scaltrito e viziato uso di lingua, / ritorte di parole, /
e viziato uso di lingua, / ritorte di parole, / doppie, finte,
vago discredito, e la sottile fama di equivocità che la radio deve scontare in
penitenza dei suoi abusi, un lembo di quell'autorità misteriosa ancora la protegge,
misteriosa ancora la protegge, sopratutto in tempi di universale disorientamento ed universale paura. baldini
o ingarbugliato o addirittura repellente, tanto più di gusto certi critici ci godono ad ammatassare
e a scoprire in quelle boiate fermenti suscettibili di inauditi sviluppi; e la equivocità stessa
scolastica e della logica termi- nistica, di oggetti che hanno in comune il nome
sono diverse; omonimo (o anche di nome che, significando più cose,
unico concetto, ma è unico segno di più concetti o intenzioni dell'anima)
nasce dalla virtù eccellente della luce che è di sua natura calefattiva. leone ebreo,
ora, perché è equivoco a quello di che ragioniamo. b. segni, 11-24
, com'è quando l'uomo si predica di socrate e di platone; equivoca è
l'uomo si predica di socrate e di platone; equivoca è quando il nome è
per ragione puramente dell'etisia, ma di quella maggior disposizione che dà questo male
,... ha il diritto di spiegarla, e la stessa spiegazione diventa legge
tenera ma calma; una parola equivoca di dante la innalza al suo più alto grado
dante la innalza al suo più alto grado di affetto. b. croce, iii-32-14
suo atteggiamento, ecc.); di dubbia moralità o onestà; licenzioso (
anche più innocenti, portano la pretensione di riformare la società, sono per la vera
ii-2-48: i grandi negozianti hanno mezzi propri di custodia e difficilmente si ridurranno a lasciarsi
lasciarsi vedere dalla piazza nell'atto equivoco di mandar seta al monte in mero deposito
giovinetta ardita e procace, vestita anch'essa di nero ma con uno sfarzo equivoco e
, 7-514: il casino si popolava di donne equivoche e di facce gialle,
il casino si popolava di donne equivoche e di facce gialle, di quegli uomini che
donne equivoche e di facce gialle, di quegli uomini che hanno il colore delle nottate
tenevano sospetti conciliaboli alcuni decadutissimi superstiti di speranza, dall'attività equivoca come le faccie
le faccie loro: bari, provveditori di droghe nefaste e di clienti per estella.
bari, provveditori di droghe nefaste e di clienti per estella. alvaro, 13-85
. alvaro, 13-85: a corto di denari e con una tale frenesia di
di denari e con una tale frenesia di dare, vivian cominciò a frequentare una certa
tutto, con una intelligenza fredda e ricca di invenzioni. moravia, i-io: c'
moravia, i-io: c'erano stampe giapponesi di una oscenità composta e quasi rituale;
composta e quasi rituale; fotografie pornografiche di quelle che si vendono nei porti di mare
di quelle che si vendono nei porti di mare e nei sobborghi equivoci delle grandi
serao, i-134: questi pasticcini erano fatti di una mediocre farina, conditi con uno
mediocre farina, conditi con uno zucchero di terza qualità e con uova di equivoca
zucchero di terza qualità e con uova di equivoca freschezza. -di incerta natura
equivoche, e meno nobili e meno perfette di quello che ha il suo essere per
suo essere per diffinizione e per natura. di bremc, conc., ii-470:
conc., ii-470: senza parlare altresì di quella amorosa, leziosa, confettata educazione
leziosa, confettata educazione, che fanno di voi animali, le crescenti e le
cui il nome è interpretato da giochi di parole fondati su assonanze, omofonie,
cose o persone simili; malinteso; ambiguità di significato; gioco di parole (o
malinteso; ambiguità di significato; gioco di parole (o anche di immagini,
significato; gioco di parole (o anche di immagini, di prospettive), doppio
parole (o anche di immagini, di prospettive), doppio senso (per lo
per lo più licenzioso); diversità di significati di una stessa parola. -prendere
più licenzioso); diversità di significati di una stessa parola. -prendere, pigliare
voce, sì che paia egualmente propria di ciascheduna, non a cagion d'ornamento
a mezzo una scala con un andamento di sì artificioso equivoco, che da qualunque
preferenza i termini originari, è sparsa di maniere familiari, di allusioni particolari o triviali
, è sparsa di maniere familiari, di allusioni particolari o triviali, è piena
/ da stenterello, / che sa di bettola / e di bordello. de sanctis
/ che sa di bettola / e di bordello. de sanctis, lett. it
da un fratello e una sorella similissimi di figura, che, vestiti or da
. ungaretti, ix-14: ma meglio di notte si balla, / quando,
fatti della vita italiana ripropongono il problema di una esegesi del risorgimento, svelandoci
della nostra storia: un disperato tentativo di diventare moderni restando letterati con vanità non
moderni restando letterati con vanità non machiavellica di astuzia, o garibaldini con enfasi tribunizia.
-senza equivoco: chiaramente, senza possibilità di dubbio. angiolini, xxiii-281: in
curiosissimo come a roma, nel giro di circa mezzo secolo, si succedano quali protagonisti
6. retor. ant. tipo di metafora. tesauro, 2-218: la
tesauro, 2-218: la terza specie di metafore da lui conosciuta e comendata è
) opposizione. 8) decezione, di ciascuna delle quali tratta in uno speciale
quali tratta in uno speciale capitolo ricco di esempi. 7. dimin.
far gli equi- vocuzzi. / aver di grilli in capo una miniera, / far
da aequus 'uguale 'e dal tema di vocdre 'chiamare '.
b. segni, 11-167: usiamo noi di trasportare ad altre cose questa lode,
questa lode, chiamandola, in cambio di cosa buona, cosa equa, quasiché volendo
me lo fa pensare la bilancia, simbolo di giustizia e di equa distribuzione. speranza
pensare la bilancia, simbolo di giustizia e di equa distribuzione. speranza dei giorni di
di equa distribuzione. speranza dei giorni di mare fu un ricovero di pirati,
dei giorni di mare fu un ricovero di pirati, lo sapete. -sostant
e del giusto; il fisco è incaricato di additarvi cotesti limiti. b. croce
: nell'antichità fu avvertita l'esigenza di temperare la rigidezza delle leggi mercé il
noi dire che questo equissimo giudice intenda di menarvelo buono in conto di spese necessarie
giudice intenda di menarvelo buono in conto di spese necessarie? gioia, 1-ii-482:
a tutti la natura fu equa dispensatrice di forze, così non gli armò con pari
, così non gli armò con pari vigor di ragione. giusti, 2-148: solingo
un equo compenso, se non sogni di libertà. piovene, 5-520: con le
un numero equo di turisti; pure ha le qualità per diventare
pure ha le qualità per diventare improvvisamente di moda. 4. equilibrato (
= voce dotta, lat. aequus, di origine incerta. equo2, sm
disfrenato, / che à pettoral di cuori uman vermigli. = voce dotta
equòrea, sf. zool. genere di cnidari idrozoi, tipico della famiglia equoridi
. v.]: 'equorea', nome di un genere di zoofiti della classe degli
]: 'equorea', nome di un genere di zoofiti della classe degli acalifi, ordine
iddi, ii-130: alla comparsa insolita / di quel dio tridentifero, / e di
di quel dio tridentifero, / e di quel giove-equoréo, / d'ogni più
calcide a'nocchieri, / e a'cacciator di calcidòn petrosa, / ministrò la foresta
quaranta navi. -per estens. di acqua, acqueo. linati, xvi-86
xvi-86: il lago era tutto uno sfavillio di lumi... e sulla voluttà
lumi... e sulla voluttà di quell'eldorado equoreo la tenerezza balsamica della
. deledda, iii-627: gli pareva di attraversare a guado il fiume: realmente
il fiume: realmente sentiva i piedi bagnati di rugiada, e muoveva le braccia come
da quel colore, dal quel fondo di luce equorea, come piante di palude,
quel fondo di luce equorea, come piante di palude, a fili, viticci intricati
, sm. plur. zool. famiglia di cnidari idrozoi del sottordine campanulario-leptome- duse
campanulario-leptome- duse, a cui appartengono idromeduse di grandi proporzioni con più di otto canali
appartengono idromeduse di grandi proporzioni con più di otto canali radiali, polipi con idroteche
. ant. e raro. cavalletto di tortura. d. battoli,
o eculeus) 4 cavallino, cavalletto di tortura '. er. chim.
(e generalmente in corrispondenza col verificarsi di un avvenimento o politico o nazionale o
nazionale o religioso, ecc., di particolare importanza), dal quale si
cominciano a contare gli anni, allo scopo di ordinare cronologicamente i fatti via via accaduti
stiana o volgare: che comincia dalla nascita di cristo. -era repubblicana: fu
tempo dignissimo, onoratissimo e meritevole di memoria, principato dal tempo di
di memoria, principato dal tempo di qualche re o prencipe famoso,
o prencipe famoso, e degno di memoria sì come l'era di cristo,
e degno di memoria sì come l'era di cristo, e è quel principio
per lungo tempo un'altra maniera di numerar gli anni, la cui epoca
la qual conquista cadde nel consolato di lucio marcio censorino, e di
di lucio marcio censorino, e di gaio calvisio sabino. questa chiamasi
augusto, anzi il nome generale di era si pretende che venga da questa,
uso ne durò fino all'anno di cristo 1383, nel quale giovanni v re
cristo 1383, nel quale giovanni v re di castiglia ordinò che gli anni in
poco è quello che sappiamo della città di milano durante la repubblica di roma; e
della città di milano durante la repubblica di roma; e poco è pure quello
era cristiana visse s. ippolito vescovo di porto. giusti, 2-159: ma via
della sua esistenza prese poi il nome di primavera di bellezza. savinio, 10-334:
esistenza prese poi il nome di primavera di bellezza. savinio, 10-334: a distanza
. savinio, 10-334: a distanza di secoli, di epoche, di ère la
10-334: a distanza di secoli, di epoche, di ère la moda si ripete
distanza di secoli, di epoche, di ère la moda si ripete. 2
. 2. per estens. periodo di tempo che si considera concluso entro un
da memorabili eventi (ed è sinonimo di epoca, età, evo, ecc.
dei popoli, dell'èra umanitaria e di cotali altre eleganti lautezze, e noi
lazio a tanta / ed unica sortito èra di gloria, / che i muti e
muti e sonnolenti ora patisce / anni di solitudine, giacea / sepolto ancor ne
quale si sono accumulati un certo numero di terreni aventi una certa unità di caratteri
numero di terreni aventi una certa unità di caratteri geologici e paleontologici, basato sullo
sost. femm. dal plur. di aes aeris 4 bronzo, rame ')
, rame '): col senso di 4 inizio cronologico '; cfr. fr
hai fatto così, togli uno poco di biacca ben triata con gomma erabica.
. stor. antiche feste in onore di eracle (e le più importanti si svolgevano
importanti si svolgevano a tebe nel ginnasio di iolao). tramater [s
.]: 'eraelee', feste in onore di ercole, particolarmente dell'èrcole tebano.
eracleènse (eraclènse), agg. di eraclea. -versione eracleense: versione siriaca
: versione siriaca della bibbia a opera di tommaso di eraclea. machiavelli,
siriaca della bibbia a opera di tommaso di eraclea. machiavelli, 208:
chione e leonide, eraclensi e discepoli di platone, congiurarono contro a clearco e satiro
che si riferisce, che è proprio di eracle. tramater [s..
'furono denominate alcune terre ne'dintorni di atene, perché dicevasi che teseo ne
in molti luoghi delle calabrie esistono canzoni di tempi remotissimi, linguaggi d'una
dotta, gr. ^ pàxxetoi; 4 di eracle '. eraelèo2, sm
e il doppio mag giori di quelle della ruta: i cui rami sono
spumeo o eraeleo è bianco e spugnoso di piccola pianta, e ha il
. ant. ge nere di granchi. landino [plinio]
. 2. bot. specie di origano. soderini, ii-245: l'
in italia, e quello che viene di candia fa il fiore bianco;
che si riferisce, che è proprio di eraclito, e della sua dottrina.
con altri, si pensò un giornale di alta filosofia e di battaglia tra
si pensò un giornale di alta filosofia e di battaglia tra 4
. la dottrina filoso fica di eraclito (che sosteneva la tesi dell'eterno
eterno divenire); ogni atteggiamento di pensiero che si ispira o si
e dottrina evangelica per questo porteria pericolo di essere proibita, perché, per lo
proibita, perché, per lo abuso di molti, da quella tutto dì veggiamo nascere
crescenzi volgar., 6-94: la porcellana di sua proprietà eradica le verruche, se
: lassa, ch'io vedo il fin di questo impero 1 / e la stirpe
fisso ne'cuori degli uomini el desiderio di tornare al consiglio grande, che nessuna
saraceni, ii-342: venuto in sospetto o di affettata tirannide o di segreta intelligenza col
in sospetto o di affettata tirannide o di segreta intelligenza col nemico, poiché consigliato
, poiché consigliato da i re amici di spiantarlo e eradicarlo, non l'aveva
perché sia propria loro, o di persona ad essi molto accreditata...
,... lo tenga a dieta di latte e vegetali, gli eradichi dal
, gli eradichi dal petto ogni germe di passione, gli attuti nel cervello ogni
, gli attuti nel cervello ogni ribollimento di fantasia, gli purghi dal sangue ogni
dei santi padri, 1-103: non amar di detraere e dir mal del prossimo,
figur.: atto a eliminare le cause di una malattia; drastico (una medicina
vi dovea essere la cura d'ogni forma di vermini sì preservativa come palliativa o mitigativa
eragròstide, sf. bot. genere di graminacee comprendente 200 specie, delle quali
v.]: eragròstide ', specie di pianta del genere briza, le cui
ambizioso ornato, summa- mente notabile, di eramento [era] traiectato per sopra
voce dotta, lat. aeràmentum * oggetto di bronzo, di rame '.
. aeràmentum * oggetto di bronzo, di rame '. eranto, sf.
eranto, sf. bot. genere di piante della famiglia ranuncolacee, comprendente 7
è comune 1 * erànthis hiemalis o piè di gallo, che ha bei fiori gialli
del quale non si ottiene né riproduzione di lavori, né di commercio, e
si ottiene né riproduzione di lavori, né di commercio, e quindi di entrate erariali
, né di commercio, e quindi di entrate erariali. rovani, i-662: l'
rovani, i-662: l'innocente diletto di far strillare il pubblico sotto alle battiture
conosciuto da tutti i vetturini romani col nome di... « palazzo dell'avvocatura
roma, e la pecunia dell'erario di roma negata a lui, ispezzate le porte
trentacinque, e d'ariento poco meno di novecento migliaia. livio volgar.,
livio volgar., 3-276: egli era di bisogno che fulvio pretore chiamasse a parlamento
l'appalto delle cose necessarie all'esercito di spagna, a patto che, quando nell'
1-807: onde sia derivato il vocabolo di questore..., varrone chiarissimamente
l'ufficio loro principale presso a romani era di ricercare i denari pertinenti all'erario con
con quella diligenza che oggi i tesorieri di romagna costumano d'usare. giannone,
1-iii-299: che direste... di un edile, che apparecchiando una festa
copiosissimo non el quale arà infinite somme di debitori o amplissimo numero di censi,
infinite somme di debitori o amplissimo numero di censi, ma ben sarà abundantissimo fisco quello
superano con l'abbondanza d'ogni sorte di metalli nelle loro viscere, rendendo una
giusti, 2-259: con un erario di dieci baiocchi, / con una ciurma
dietro, / e un'altra intorno di birbe o di sciocchi; / oh,
e un'altra intorno di birbe o di sciocchi; / oh, remerebbe adagio anco
: l'erario può aumentare il diritto di licenza e sottoporre a quel diritto il valore
estere importate in funzione del saggio medio di cambio. bocchelli, 1-ii-33: da
. era partita nel '48 la proposta di colpir l'erario austriaco nel provento della pri
vativa dei tabacchi, smettendo di fumare. -figur. letter.
fende / de l'erario d'amore e di natura, / apre un corallo in
o se vedessi un raggio solo / di quei bei lumi onde trafitto i'moro;
in testa, altro studio, altra intelligenza di materiali, di dosi, di combinazioni
studio, altra intelligenza di materiali, di dosi, di combinazioni. cesarotti, i-12
intelligenza di materiali, di dosi, di combinazioni. cesarotti, i-12: lo spirito
sua mitra, e la sua corona di pampini, con quella di lauro: benché
sua corona di pampini, con quella di lauro: benché l'avrebbe accettata volentieri
accettata volentieri se gli fosse stato lecito di metterla per insegna fuori della sua taverna
taverna; ma le muse non consentirono di dargliela per questo effetto: di modo che
consentirono di dargliela per questo effetto: di modo che ella si rimase nel loro
-scherz. per lo più col senso di patrimonio, sostanze personali, somma di
di patrimonio, sostanze personali, somma di denaro che si possiede. buonarroti
socio, satrapo primario / del comun di campagna, una finezza, / per rara
/ io, diss'ei, che di far pingue l'erario / del mio
cosa che li questori nonne avessino ardire di trarre della camera del comune la pecunia
fortissimo edificio de'suoi è la zecca di venezia, tutta di ferro e di pietra
è la zecca di venezia, tutta di ferro e di pietra... ed
zecca di venezia, tutta di ferro e di pietra... ed è spartita
dentro con tant'ordine e comodità per servizio di tanti manifattori, che non è in
tanto bene ordinato, né con maggior fortezza di quello, il quale fabbricò tutto d'
dono, / ma null'altro toccar di tutto il resto, / bench'apparenza in
, / bench'apparenza in vista abbia di buono. 4. con senso
v-175: allo asiatico, che de'tesori di antioco avea riempiuto l'erario loro,
2-66: si degni far lettera all'erario di salerno di qualche aiuto di costà,
si degni far lettera all'erario di salerno di qualche aiuto di costà, e,
all'erario di salerno di qualche aiuto di costà, e, di grazia, la
qualche aiuto di costà, e, di grazia, la lettera dica che
, 12-ii-243: circa te medaglie non resto di seguitare, ed ogni dì l'erario
. cecchi, 30-6: piglia di grazia questa mia tresca,...
erario della crusca, tra le delizie di quella famosa accademia. 6.
agg. stor. nell'antica roma, di cittadini che appartenevano alla più bassa classe
e che non dovendo sottoporsi a oneri di guerra e di cariche, erano soltanto
dovendo sottoporsi a oneri di guerra e di cariche, erano soltanto tenuti a pagare un
questi potevano essere trasferiti per pena cittadini di classi più elevate). -tribuni
volgar., 4-442: se esemplo avesse di lasciare lui due volte erario, c
: ridusse i giudizi sotto due sorte di giudici, cioè a quelli dell'ordine
che si riferisce, che è proprio di erasmo da rotterdam e della sua dottrina
n. franco, 2-61: -dimmi, di grazia, che gli dirai. e
io sia erasmico. -quando tu fussi un di coloro, non mi terrebbe san pietro
. che si riferisce alle dottrine di erasto; seguace dell'erastianismo.
.]: * erastiani ', setta di eretici che si suscitò in inghilterra al
eraste. essa formavasi da un partito di sediziosi i quali affermavano che la chiesa
alla disciplina, che non ha veruna potestà di far leggi e decreti, molto meno
decreti, molto meno d'infligger pene, di dare censure, di assolvere, di
d'infligger pene, di dare censure, di assolvere, di scomunicare ecc.
di dare censure, di assolvere, di scomunicare ecc. = deriv.
), che formulò i princìpi fondamentali di tale dottrina, sviluppata poi dai suoi
o dolce madre, / tamaro ghigno di talia mi piacque. tramater [s.
invocata particolarmente da'giovani romani nel mese di aprile. = voce dotta,
, indica il sesto libro delle storie di erodoto. èrba, sf.
èrba, sf. bot. nome generico di numerose piante (dette anche piante erbacee
fiori, e altrimenti lo verno. libro di sydrach, 193: le sette pianete
. (341): essi eran tutti di frondi di quercia inghirlandati, con le
341): essi eran tutti di frondi di quercia inghirlandati, con le mani piene
le mani piene o d'erbe odorifere o di fiori. beicari, 1-129: la
nella loggia, e con gran quantità di fiori e d'erbe odorifere lo coper-
grotta s'apria nel duro sasso, / di lunghissimi tempi avanti fatta; / ma
frutti, in erbe sassose, in erbe di macerie, in erbe di campagna,
in erbe di macerie, in erbe di campagna, in erbe montane, in erbe
in erbe bosca- reccie e in erbe di coltura. davila, 490: conveniva
conveniva pascolarsi all'uso degli animali bruti di quelle erbe che si trovavano per i
che si fanno in quella beata età di quattordici anni. fogazzaro, 7-31:
, 7-31: l'aria, odorata di erbe selvagge e di pioggia recente,
l'aria, odorata di erbe selvagge e di pioggia recente, spirava fresca da monte
, ii-258: non però mai parlava di concilio senza gettar qualche seme di erba
mai parlava di concilio senza gettar qualche seme di erba contraria, che potesse o ver
... s'ingegnava il re francesco di far sorgere erbe maligne contro l'avversario
, intanto che funno costrecti le persone di toscana a mangiare li erbi selvatici. cammelli
a giugno; il succo fresco è ricco di vitamina c (cfr. acetosa)
nelle ripe all'ombra. ha odore di aglio. in prussia adoprano le foglie
adoprano le foglie nelle vivande nel tempo di primavera. -erba aglina: cicuta minore
medicinale, e macchiato. non manca di qualità deleterie, mentre produce smania,
, come è seguito adoprandola in vece di prezzemolo. è fatale per le oche
', detta anche vulgarmente digitarla o capo di cane. presentemente la * digitalis purpurea
appuntati. -erba bozzolina: nome toscano di diverse erbe, e in partic.
quando sono maturi rassimigliano ad alcune specie di bruchi acchiocciolati, di colore scuro;
ad alcune specie di bruchi acchiocciolati, di colore scuro; il peso proprio fa che
, o santa maria desidera di esser piantata a solatìo, in luogo umidiccio
i quali da'calenzuoli, onde il nome di calenzola. il latte che geme,
la loro cattiva indole. il nome di elioscopio o mirasole indica la proprietà che
o mirasole indica la proprietà che ha di voltare l'ombrella verso il sole.
verso il sole. il suo latte tinge di rosso la carta turchina come li acidi
varietà: la prima è commune presso di noi, e nasce per le fosse;
foglie stritolate fra le mani tramandano odore di cannella; la radice possiede il detto
il sapore aromatico bruciante. linneo consiglia di servirsi di questa nostra droga per condimento
aromatico bruciante. linneo consiglia di servirsi di questa nostra droga per condimento de'cibi
scordio, come conviene, vasi di gerani e d'erba cedrina. moretti,
qualche ciuffo d'uvaspina / per contorno di un'aiuola. -erba altissima: avena
amara: balsamite (chrysanthemum fusto di solito prostrato o brevissimo, fiori aerei
tozzetti, ii-542: 'erba nalda': nome di muro': nomi vulgari dell''euphorbia cyparissias'
, digerito nella panna o cremor di latte, è proposto in vece di scamonea
cremor di latte, è proposto in vece di scamonea per purgante: la scorza della
fatto con due archi molto piegati, poco di lungi l'uno dall'altro, intra
fiori bianchi, frutto baccaceo gialliccio, di sapore acre; vengono adoperati la corteccia
vegetali. -erba da calli: erba di san giovanni. -erba da funghi:
e nei cigli dei campi sterili e di collina. ha odore grato, che,
latte: ricino. stratto delle porte di firenze, 34: erba cinque foglie,
ii-175: l'erba massima, detta fior di s. marco, erba del sole
venne trasportato il suo seme dall'indie di mezzo giorno. -erba diàcciola o erba
aizoacee (cosi detta perché tutta coperta di papille cristalline tanto da sembrare cosparsa di
di papille cristalline tanto da sembrare cosparsa di brina), è annua, con fusti
con fusti eretti, alti poco più di 50 cm, foglie ovate, piane o
perché, essendo ricoperta da per tutto di vescichette ripiene di umore aqueo, sembra
ricoperta da per tutto di vescichette ripiene di umore aqueo, sembra come rivestita di diaccio
ripiene di umore aqueo, sembra come rivestita di diaccio 0 di cristalli. il sugo
, sembra come rivestita di diaccio 0 di cristalli. il sugo di questa pianta,
diaccio 0 di cristalli. il sugo di questa pianta, preso di tanto in
. il sugo di questa pianta, preso di tanto in tanto a cucchiaiate, è
-erba diavola: erba calenzola. -erba di guinea: panico, miglio. 0
0. targioni tozzetti, ii-76: 'erba di guinea'. nome vulgare del 'panicum
secondo persoon, questa è l'erba di guinea tanto lodata dagli agricultori, e
ottima pastura per le bestie. -erba di san giacomo: erba bienne o perenne
vengono talvolta usate in medicina. -erba di san giovanni: nome con il quale
i-l-im: erba crassula. diciamo che di questa erba se ne trova di dua spezie
che di questa erba se ne trova di dua spezie, cioè la minore e
intesa la sclarea, o vero erba di s. giovanni, non si sarebbe
. micheli, ii-35: non farebbero più di quello facciano le altre piante di grossa
più di quello facciano le altre piante di grossa e umida sostanza, come per
ruta, la camomilla, l'erba di san giovanni, la menta, la coccola
san giovanni, la menta, la coccola di ginepro, la malva?
ginepro, la malva? -erba di san pietro, erba san pietro: erba
. mattioli, 1-519: l'empetron di dioscoride è molto diverso nell'operare suo
suo dal vero critamo, chiamato erba di san pietro. -erba di santo
di san pietro. -erba di santo stefano: erba maga. -erba
uomini e delle bestie. un decimo di tali semi uniti alla polvere da schioppo
volgare e conosciuta. produce le foglie di melissa overo d'ortica; ma minori
, alta circa mezzo metro, priva di peli, con foglie composte da 16 o
. v.]: 'erba ginestra di bosco'. specie di piante della diadelfìa
'erba ginestra di bosco'. specie di piante della diadelfìa decandria, famiglia delle
38: l'eupatorio... di mesue è quell'erba amara, chiamata da
che si tiene che ella sia l'agerato di dioscoride. -erba gozzaia o erba
bruciante o erba d'amore: qualità di ranuncolo coltivato nei giardini { ranunculus pratensis
nasce lungo le vie, negli ammassi di mine e nei prati. fiorisce nell'
. granellosa, della quale ne sono di due spezie. -erba grassa:
della porcellana { portulaca oleracea), di alcune specie di sedum, della veronica
{ portulaca oleracea), di alcune specie di sedum, della veronica beccabunga.
grassa. -erba gratta: spini di ranocchi (nell'italia settentrionale);
2-28: erba gualda, orichico, limatura di ferro, o altra cosa. stratto
o altra cosa. stratto delle porte di firenze, 34: erba gualda, la
34: erba gualda, la soma di mulo, o cavallo, lire tre e
lire tre e soldi dodici. leggi di toscana, 6-57: che non si devono
devono lasciare passare alle porte della città di firenze... oricello, erba guada
. targioni tozzetti, 7-14: per uso di diverse arti si coltivano la soda,
chiamano, per essere egli ben giallo di sotto, erba indorata. -erba
mattioli, 1-618: era al tempo di dioscoride l'erba lanaria in tanto volgare
lattaia. -erba lazza: specie di pianta euforbiacea, velenosa per i pesci
. tramanda fetido odore. il latte di questa pianta è corrosivo; messa in
, e, prese in pillole in dose di pochi grani, servono di purgante violento
in dose di pochi grani, servono di purgante violento: così che questo titimalo
-erba lepre, erba leporina: specie di trifoglio { trifolium arvense).
targioni tozzetti, 12-8-51: lagopo di dioscoride, da'contadini erba lepre,
ronca il miglio vi semina una specie di trifoglio, chiamato corrottamente erba lupina o
. -erba leprina: nome toscano di una convol- vulacea { convulvulus arvensis)
convol- vulacea { convulvulus arvensis) e di due poligo- nacee { polygonum convolvolus e
nei nostri campi più fertili due specie di fagopiro scadente, chiamato dai contadini erba
vulgatum), e anche una specie di giuncacea { carex glauca) e varie
ronca il miglio vi semina una specie di trifoglio, chiamato corrottamente erba lupina o
maghi, erba da incanti, erba di s. stefano: circea. 0
maghi, erba da incanti, erba di s. stefano '. nomi vulgari
d'onde i nomi francesi ed inglesi di erba da incantatori. porta il nome di
di erba da incantatori. porta il nome di circe, creduta famosa maga. l'
, creduta famosa maga. l'impiastro di quest'erba è lodato per le morroidi
ii-175: l'erba massima, detta fior di s. marco, erba del sole
venne trasportato il suo seme dall'indie di mezzo giorno. meriterebbe d'essere annoverata
targioni tozzetti, 7-12: altri generi [di piante] ve ne sono,.
sua sementa stretta al torchio nei sacchetti di tela forte e fitta se ne cava un
mora o morella: nome italiano regionale di piante diverse (bugola, salvia dei
. mattioli, 2-1318: alle fiondi di questa non è molto dissimile un'altra
erba aralda. -erba nocca: specie di elleboro con molti fiori di un verde
: specie di elleboro con molti fiori di un verde pallido giallognolo, profumati { helleborus
, ii-497: 'erba nocca, fava di lupo, piè di diavolo ':
nocca, fava di lupo, piè di diavolo ': nomi vulgari dell'4 helleborus
molto uso presentemente, perché sono piante di cattiva
aurea. -erba parisi uva di volpe (paris quadri folio).
acino d'uva, vinoso e pieno di minuto seme, bianco, simile a quello
. le sue radici hanno la proprietà di eccitare il vomito. comunemente dicesi '
il vomito. comunemente dicesi 'uva di volpe '. -erba pepe:
: * erba pepina 'o * trina di fiandra '. nomi vulgari della '
bel vedere quando in estate si adorna di fiori gialli. -erba ranocchiaia: pianticella
che forma sull'acqua come un tappeto di foglioline, usata un tempo in medicina
ginacee, con fusto eretto, coperto di peli rigidi, foglie lanceolate, fiori
trovasi nei luoghi umidi e freschi fiorita di maggio. il suo decotto è adoprato
una bianca agna, e le interiora di quella divotamente per vittima offerse nei sacrati
fochi con odoriferi incensi, e rami di casti ulivi, e di teda,
, e rami di casti ulivi, e di teda, e di crepitanti lauri,
ulivi, e di teda, e di crepitanti lauri, inseme con erba sabina.
spirito vitale. -erba saetta: denominazione di diverse piante con foglie sagittate.
, 80: nella maremma, scuri, di stupende fogne / d'erbasaetta in cui
ne'luoghi ombrosi e freschi. è di colore verde cupo, reso più intenso dal
bordo delle foglie. usano i contadini di mettere le foglie su le piaghe;
e però le è stato dato il nome di consolida media, per distinguerla dalla maggiore
'erba santabarbara', nome volgare e officinale di una specie di ruchetta antiscorbutica; fiorisce
nome volgare e officinale di una specie di ruchetta antiscorbutica; fiorisce circa la metà
cioè sugo d'assenzo bevuto e sugo di bruotano e di menta pisana e erba
assenzo bevuto e sugo di bruotano e di menta pisana e erba santa maria.
in ogni parte amara, costrettiva e di odore grave ed acuto. noi in
. noi in toscana la chiamiamo erba di santa maria. soderini, ii-207:
: la maria santa o erba santamaria viene di seme, e s'attaccano i suoi
bianchi, che cagionano ai nervi della bocca di chi ne mangia convulsioni e stiramenti simili
286: l'erba sardonia è spezie di rannunculo; la quale beuta o mangiata gli
la quale beuta o mangiata gli cava di sé, ed in modo gli ritira le
ii-494: 'erba sardoa'o 'ranuncolo di padule ': nomi vulgari del 'ranunculus
venefica, e produce convulsioni e stiramenti di bocca, onde apparisce che i malati ridano
). -erba senza costola 1 lingua di serpe. mattioli [dioscoride],
l'alchimilla, o anche la barba di cappuccino. mattioli [dioscoride],
e se stropicciata emana un forte odore di aglio (ed è usata in cataplasmi
ulivo, e costituisce un sano nutrimento di bestiame. pascoli, 270: vanno
alcuni luoghi si chiama questo genuine coda di leone, ed in alcuni, erba torà
trinità', ranuncolacea molto comune nei boschi di montagna e coltivata anche nei giardini,
stimolante e tonico. g. violar di, lxvi-2-370: ponete in un fiasco 4
: ponete in un fiasco 4 litri di buon vino bianco, con erba veronica,
vino bianco, con erba veronica, radice di ze- doaria, ecc. -erba
, ecc. -erba vescica', specie di utricularia, erbe acquatiche con caratteristici ascidi
erbe acquatiche con caratteristici ascidi in forma di piccole vesciche. -erba vescicaria:
da sette a undici foglioline oblunghe, di colore verde-biancastro sulla faccia inferiore; stipole
targioni tozzetti, 7-12: altri generi [di piante baccelline] ve ne sono che
dono la gentil campagna / tutta fiorita di bell'erba fresca. petrarca, 10-7
giardino]... era un prato di minutissima erba e verde tanto che quasi
quasi nera parea, dipinto tutto forse di mille varietà di fiori. boiardo,
, dipinto tutto forse di mille varietà di fiori. boiardo, canz.,
rimira. sarpi, i-1-272: disegnano di far mossa, al taglio delle prime
mossa, al taglio delle prime erbe di maggio. delfino, 1-482: alle tenebre
l'erba e i fior, là di fresc'onda in riva / stassi ella udendo
e reca in mano / un mazzolin di rose e di viole. carducci,
in mano / un mazzolin di rose e di viole. carducci, 580: o
sepolcro udita / pur ora una gentil voce di pianto? verga, 3-16: lì
della via, c'era la sara di comare tudda, a mietere l'erba pel
, 6-434: potrei stendere i piedi fuori di questa seggiola e sentire l'erba,
e fresca, l'erba più soffice di qualunque più soffice guanciale e sentirla e
abbandonati nelle piazze / sull'erba dura di ghiaccio? 3. pianta erbacea
sono cibati non sanza misericordia sono inver di quelli che in bestiale pastura veggiono erba e
: o circes, niuno sa meglio di me come è grande la potenzia dell'erbe
ridusse, per presta averla se quello di che ella temeva avvenisse. frezzi, iv-5-92
! bisticci, 3-355: nutricavasi forte di frutti e d'erbe; bevé lungo
, 636: io trovai uno servo di cremete, che aveva comperato certe erbe
comperato certe erbe e un grosso di pesciolini per la cena del vecchio. caro
nocive erbe novelle / che per punti di luna e con la falce / d'incantato
sì profonde / ch'arte non vi varrà di pietra o d'erba. delfino,
farle un caldo impiastro / d'erbe e di latte, e l'avrai sana tosto
abruzzi le donne superstiziose mi mandano sacchetti di erbe salutari e vaselli d'unguento. deledda
isattore la volea pegnorare per la gabella di frutte e d'erbe che vendea, la
: pareami / d'aver sentito un di questi che vendono / l'erbe.
cocchi, 4-1-38: il lesso parimenti di qualunque carne purché sia giovane e tenera
volgar., 4-16: del mese di luglio la mattina e a vespro, disposto
diverre ogni erba. soderini, iii-461: di poi nati si sarchino dall'erbe e
erbe e si tenghino netti, adacquandogli di dieci in dieci dì. sbarbaro, 4-44
fiore alla vista, le rispetta; di strapparle, non ha cuore.
ruminanti), perché contiene notevoli quantità di clorofilla fresca. 9. punto erba
9. punto erba: punto semplice di ricamo per tracciare contorni lungo una linea
rinaldo degli albizzi, i-505: e saccomanni di furlì vanno per l'erba di questo
saccomanni di furlì vanno per l'erba di questo guaìme pe'loro cavalli, per
-color d'erba: una sfumatura di verde. ccnnini, 1-29:
erba secca. bocchelli, 3-107: coperti di quel comodo ma squallido pastrano color d'
giovane, 9-342: che questi è un di quelli, / che, per lasciarsi
che, per lasciarsi imbeccare alle dame / di fior d'erba trastulla, /.
... / soglion ridursi a morirsi di fame. magodotti, 24-7: si
per animarli alla difesa con la speranza di vicini soccorsi. de roberto, 398
era stato l'anima della lega ordita contro di lui. -dare l'erba, dare
, 1-2-6: quella angelica / mi pareva di fabio così fracida, / che io
cassia è stata data? -erba di maggio: la gioventù. giusti
invecchia, e termina / l'erba di maggio. -erba di qualcuno,
l'erba di maggio. -erba di qualcuno, erba dell'orto di qualcuno:
-erba di qualcuno, erba dell'orto di qualcuno: piano, progetto, idea
qualcuno: piano, progetto, idea di qualcuno. varchi, v-61:
cosa la quale non si creda essere di sua testa, ma che gli sia
, sogliono dire: questa non è erba di tuo orto. b. davanzali,
, i-116: riconoscevansi queste parole erba di tiberio, con le cui vecchie arti il
bandi, 381: ci voleva la pazienza di cristo a tenerli, e non conoscevano
parte e l'altra avranno fame / di te; ma lungi fia dal becco l'
mia, a la nuda fiorenza / oggima'di speranza, te n'andrai. /
guai, / ch'ornai ha ben di lungi al becco l'erba. manzoni,
: ad essere badessa si richiedeva l'età di quarant'anni; e quest'erba,
era pure anco ben lunge dal becco di gertrude. -far erba: falciarla o
-fare d'ogni erba fascio: prendere cose di verse senza far distinzione,
chiamiamo 1 italiano ', questa mescolanza di voci, la quale,...
d'intenderci intorno a un certo numero di cose. e. cecchi, 9-103:
ogni erba... 'si dice di coloro i quali non avendo elezione o
coloro i quali non avendo elezione o scelta di parole nel parlare o nello scrivere,
e attendono a impiastrar carte; e di questi perché tutte le maniere di tutti
; e di questi perché tutte le maniere di tutti i parlari attagliano loro. foscolo
arraffare. cavalca, 6-1-97: procurossi di radunare molta roba per qualunque mal modo
roba per qualunque mal modo, e di far fascio d'ogni erba; e
era in buona openione e tenuto uomo di santa vita. firenzuola, 375: erano
l'operare d'un uomo scellerato, di coscienza larga, che non teme né la
, anche per colpa vostra. -fare di ogni erba insalata: emetter giudizi senza
non vada dietro a certuni che fanno di ogni erba insalata. -filo d'
filo d'erba: a indicare uno stato di desolazione assoluta. leopardi, 395
/ che viene non si sa / di dove, non si sa / di dove
/ di dove, non si sa / di dove! govoni, 3-51: bisogna
/ e far delle città un pugno di cenere / in cui non spunti più un
erba. quasimodo, 4-18: un'anfora di rame su una porta / luccica di
di rame su una porta / luccica di gocce d'acqua / e fili rossi d'
si vengono per processo dissimigliando. fatti di cesare, 173: le biade erano ancora
erano ancora in erba; la gente di cesare le pascevano come bestie, né
, ma è giunto alla primavera con apparenza di abbondante raccolta. moravia, ix-277:
, mi faceva anch'esso un effetto come di languore. -non debitamente manipolato (alcune
gioberti, iii-20: le varie specie di componimenti poetici si trovano in erba,
lo temevano e ammiravano come una celebrità di quel mondo in erba.
piange tante volte in erba la fama di molti futuri grandi uomini, soffocati, per
erba, quando son privi del timore di dio! gioberti, 1-ii-302: non
: codesto filologo in erba è presuntuoso di molto e parecchio maligno, come del resto
del resto sogliono essere tutta questa canaglia di filologi. soffici, iii-50: lo
. soffici, iii-50: lo sfaldamento di quel nostro gruppetto di scrittori in erba
: lo sfaldamento di quel nostro gruppetto di scrittori in erba favorì molto la mia
il peccato (nel linguaggio degli scrittori di religione, dei predicatori). fra
: io credo che questa fosse permissione di dio, volendo che ciò avvenisse, perché
erbe e li vizii, e tempo è di scacciare i cattivi con le reprensioni.
, 817: ha una bella occasione di purgare questo paese di molte male erbe.
una bella occasione di purgare questo paese di molte male erbe. firenzuola, 655
campi sterili, a fecondar l'anima di questo buon frutto. barilli, 1-69:
ci veniva fatto, da ragazzi, di capitare a ridosso dei bastioni in certe
dove le male erbe sembrano nascondere pietrame di tombe. boine, ii-118: fatti
erba rendite, guadagni: sperperarli prima di averli riscossi. magalotti, 22-89:
bene spesso a fare atterrare una pianta di tanto frutto per mangiarsi in erba in
in questo solo boccone le rendite di moltissimi anni. foscolo, xv-493: di
di moltissimi anni. foscolo, xv-493: di che vivrò io, se mangio il
: dalle opere si conosce il valore di una persona. dante, purg.
l'erba e i rosolacci / qui, di notte, al tempo buono: /
in tutte le insalate: volersi occupare di tutto (anche di cose che non
insalate: volersi occupare di tutto (anche di cose che non ci riguardano).
con la ginestra / certe lor brache di frondi d'erbella. -erbétta (
piacevoli donne postesi a sedere in seno di una minutissima e verde erbicella, compartita
erbicella, compartita con mille vari fioretti di diversi colori, e quivi posate riguardavano
4-12: seduti sui calcagni, piluccano di tra la ghiaia certa erbolina che ha
(la voce si considera come sopravvivenza di un termine rurale prelatino). erbàccia
biada, e strame, / vivon di quelle erbacce, che vi sono, /
vi sono, / e gli uomini di pesce e di bestiame. boccaccio, v-38
/ e gli uomini di pesce e di bestiame. boccaccio, v-38: da
e piene / sempre le tien, di salir fien tenute. s. degli
lor pascoli troppo morbidi et umidi e ripieni di triste erbaccia grossa e palustre, sì
erbaccia grossa e palustre, sì ben di delicato palèo e sermollino. c.
): era una marmaglia d'ortiche, di felci, di logli, di gramigne
marmaglia d'ortiche, di felci, di logli, di gramigne,...
, di felci, di logli, di gramigne,... di quelle,
logli, di gramigne,... di quelle, voglio dire, di cui
.. di quelle, voglio dire, di cui il contadino d'ogni paese ha
modo suo, denominandole erbacce, o qualcosa di simile. verga, 4-21: il
. moravia, ii-352: io mi sforzavo di strappare un'erbaccia alta e rigogliosa,
, non toma. -erba medicinale di poco conto. cellini, 1-96 (
preoccupazioni giornaliere. = spreg. di erba. erbàccio, sm. disus
passava una bella fanciulla con la gerla colma di erbàccio. = cfr. erbaggio.
erbaccióso, agg. ant. pieno di erbacce. petrarca volgar.,
a me pare questa vita certa arca di fatiche,... bosco spinoso,
bosco spinoso, prato erbaccioso e pieno di serpenti. erbàceo, agg. bot
2. che ha natura d'erba; di consistenza tenera, non legnosa (una
parasite] che crescono sulle radici tanto di piante arboree che erbacee, vi è l'
e piccole. 3. composto di sola erba, di sola verdura (
3. composto di sola erba, di sola verdura (una dieta).
targioni tozzetti, 12-1-258: pelliciattola sottilissima di color verde erbaceo. g. raimondi
: rifugiato in una panca del duomo di cremona, dove, alle favolose,
della stalla uno orto, e morendomi di fame, io me ne entrai dentro
nettezza; non si cibava se non di pane molle e di pochi erbaggi. soffici
cibava se non di pane molle e di pochi erbaggi. soffici, v-3-234:
ho trovato in ammirazione davanti a una cesta di superbi erbaggi. e. cecchi,
2. pianta erbacea in generale (erba di prato, erba medicinale, erba odorifera
e la loro pastura è l'erbaggio e di strame sanza biada. montigiano, 99
] del fior della bellezza, / chi di rimedi, balsami ed erbaggi / da
ripido spiovente, delle due case, fatti di canne e di erbaggi palustri, era
due case, fatti di canne e di erbaggi palustri, era cresciuta spessa la borraccina
herbage. erbàglia, sf. massa di erbe svariate. sbarbaro, 1-51:
pieno d'erba; spazio coperto di erba folta e lunga. fra
predicò frate giordano, questo dì medesimo di sopra, alle donne di faenza, dipo'
dì medesimo di sopra, alle donne di faenza, dipo'desinare, nell'erbaio
pesante schiaccia i più cari fiorellini, di cui talora è l'erbaio cosperso. d'
annunzio, iv-2-1351: i grandi erbai di color gridellino [sembrano] inclinarsi al
gridellino [sembrano] inclinarsi al soffio di non so che transito. bacchelli, ii-303
praticata fra una coltura e l'altra di rotazione. = deriv. da erba
-a). venditore d'erbaggi o di ortaggi, ortolano. vasari, iii-602
24-16: l'er- baiuol rinnova / di sentiero in sentiero / il grido giornaliero.
carducci, 947: gridi, suoni di vita più non
d'erbaiola il grido o corrente rumore di carro, / non d'amor la canzone
/ non d'amor la canzone ilare e di gioventù. verga, i-432: andava
venderle. 2. raccoglitore e venditore di erbe medicinali; erborista; semplicista.
diversità, che io non saprei a chi di loro dovessero far fede gli erbaiuoli moderni
, 1-iv-344: si raccoglie dalla fine di giugno per tutto autunno; perché dicono
gli erbaiuoli, o semplicisti cinesi, che di primavera ella ha meno virtù.
erbale, agg. che ha qualità di erba. -carne erbate; la
erbate; la parte più interna e tenera di una pianta. crescenzi volgar.
d'annunzio, ii-834: tempo è di morte. in qualche acqua torpente / or
coltivato in piemonte per ottenere il passito di caluso; ha grappolo serrato, cilindrico
; gli acini (sferici e di color giallo-dorato) hanno buccia fine e
hanno buccia fine e polpa carnosa, di sapore gradevole. faldella, 3-105:
: stappò due intiere bottiglie, l'una di barbèra e l'altra di erbaluce.
l'una di barbèra e l'altra di erbaluce. = rifacimento popol. con
. = rifacimento popol. con erba di un precedente albaluce. erbame (ant
ant. ervàme), sm. quantità di erbe falciate. - anche: verdura
, traevano il giorno; poi fatta di più o meno ore la notte,.
d'empierci le pancie d'erbami e di latte. rapini, 31-74: questa primavera
l'agave] era soltanto una specie di canna bassa e anonima in mezzo all'
s. maffei, 5-3-362: fratello di lui fu giovanni pona, speziale al
esterno. 2. sostant. venditore di erbe medicinali, semplicista, erborista.
che partoriscono. 3. studioso di botanica. mattioli, 1-1: crateva
botanica. mattioli, 1-1: crateva di poi erbario ed andrea medico, i
andrea medico, i quali più diligentemente di tutti gli altri pare, che questa
che questa parte abbiano trattata, tralasciarono però di scrivere di molte radici utilissime.
abbiano trattata, tralasciarono però di scrivere di molte radici utilissime. 4.
trovata la medicina: altri da arabo figliuolo di babilone e d'apolline; ma l'
e i medicamenti, da chirone figliuol di saturno e di fillira. =
, da chirone figliuol di saturno e di fillira. = dal lat.
del ventre. 2. raccolta di esemplari essiccati e classificati di piante,
. raccolta di esemplari essiccati e classificati di piante, eseguita con metodi e per scopi
e più piccolo erbario per l'ombilico di venere, dell'una e dell'altra
e dell'altra spezie, due sorti di fava grassa. a. cocchi,
. targioni tozzetti, 6-84: autori incerti di due erbari dipinti, del secolo
mi ingombra la stanza, la impregna di sottobosco un erbario di licheni.
, la impregna di sottobosco un erbario di licheni. 3. erbaio,
: costeggiammo anche un poco la isoletta di amac, che è l'erbario di copenaghen
di amac, che è l'erbario di copenaghen, e le manda ogni mattina
copenaghen, e le manda ogni mattina di che condir le sue zuppe. albertazzi,
stendere al sole i campi, o lineati di olmi, o verdi di erbari.
o lineati di olmi, o verdi di erbari. d'annunzio, iv-2-545: il
. d'annunzio, iv-2-545: il bulbo di narcisso nell'erbario ha germogliato per la
in erba. -anche: quantità di erba, di piante erbacee. dante
-anche: quantità di erba, di piante erbacee. dante, conv.
con esso, sì come l'erbate quasi di diversi biadi, si simiglia. gioberti
gioberti, 1-iv-269: rassembrano a cesti di alto fusto, come la zucca di giona
di alto fusto, come la zucca di giona, o a quelle erbate selvose
corrisposto al signore feudale per la facoltà di tagliare l'erba nei pascoli pubblici.
muratori, 7-i-318: così da un diploma di ottone il grande in favore di que'
diploma di ottone il grande in favore di que'monaci è conceduto il jus pabulandi
. gobetti, 1-i-511: il ministero di grazia e giustizia deve... liberare
comunità... negli erbatici credevano di possedere fra le ricchezze la più sicura e
raro. seminato a erba per uso di pascolo (un terreno). cattaneo
trinci, 1-123: né si lascino di fare in più luoghi della coltivazione i
i suoi muretti a secco, ovvero cigli di piallacci, o come altri dicono piote
piallacci, o come altri dicono piote di terra erbata. montale, i-77'.
. montale, i-77'. questo pezzo di suolo non erbato / s'è spaccato
. govoni, 3-33: vino erbato di nero crepacuore / bevvi nel vaso con
: o tu d'eringo, / e di medico acanto la radice / spiana,
23: ci avviottolammo più che di passo per quel cammino affondato tra due poggetti
erberìa, sf. raro. quantità di erba comme stibile cotta.
muro... erbescente fra le rime di asterico e di urcelarea.
fra le rime di asterico e di urcelarea. = voce dotta,
. herbaescens -entis, part. pres. di herbacsco 'divento verde come l'
baldini, 5-13: trovato un angolo di tenere erbette per giaciglio vi si lascia
vi si lascia cedere affranta da più di ventiquattr'ore di corsa. 2.
lascia cedere affranta da più di ventiquattr'ore di corsa. 2. erba odorifera e
ogni dì si faceva fare una scodeletta di farinata liquida con alquante erbette cotte e
/ ched in quel tempo s'usa di mangiarne. valerio massimo volgar.,
: hanno le gentildonne romane una proprietà di acconciare unicamente queste lenticchie,...
fa cendovi sopra un rifritto di saporite erbette tritate bene e poi mesticate
. moravia, xi-41: venne l'insalata di lattuga, fresca, fragrante, tutta
, fresca, fragrante, tutta mischiata di erbette saporite. 3. terreno
, 1-11: poi che, fatta di loro corona, a sedere in grembo dell'
fredda, e 'n su l'erbetta / di stupor soprafatta e di speranza, /
l'erbetta / di stupor soprafatta e di speranza, / siede tremante, e il
reverente adora. = dimin. di erba. erbicida, agg.
e, in partic. ai seminativi di cereali) ha la proprietà di eliminare le
seminativi di cereali) ha la proprietà di eliminare le erbe dannose senza nuocere alla
. -cida, da -cidere nei composti di caedère 'uccidere '(sul modello di
di caedère 'uccidere '(sul modello di topicida, ecc.); cfr
èrbido, agg. letter. di erba, che si riferisce all'erba
alcuno. d'annunzio, ii-565: e di natura / erbida par ti sien fatte
. lat. -fer, dal tema di ferre 4 portare '. erbifruttare,
. lat. -gerus, dal tema di gerire 4 portare '. èrbio,
scura; i suoi sali sono colorati di solito in rossastro, hanno un
un sapore astringente e mostrano uno spettro di assorbimento caratterizzato da bande nel rosso,
. erbium, dal nome della città di [ytt] erby, in scozia;
= deriv. da erba sul modello di fiorire. erbito (part.
erbito (part. pass, di erbire), agg. letter.
pascoli, 327: i fior di margherita / non aprivano ancora le corolle
/ non aprivano ancora le corolle / di su le crepe della soglia erbita.
la piazza a saccheggiare qualche botteguccia di panettiere e d'er- bivendola.
panettiere e d'er- bivendola. di giacomo, ii-721: ecco una erbivendola
che si sgola a un canto di strada. deledda, iii-519: il
= comp. da erba e dal tema di vendere, sul modello di fruttivendolo
tema di vendere, sul modello di fruttivendolo. erbivoro, agg.
agg. zool. che si ciba soltanto di erbe. -animali erbivori (anche
): animali che si nutrono di erba (come i rumi
trici fra gli insetti); posseggono particolari di sposizioni del tubo digerente o
, ii-364: l'aver noi i denti di pecora o di capra, mostra
l'aver noi i denti di pecora o di capra, mostra esser noi di
di capra, mostra esser noi di natura animali erbivori. val
. nell'aver fornito qualunque sorta di terreno di certe erbe adattate preci
aver fornito qualunque sorta di terreno di certe erbe adattate preci samente
samente per quello, e capaci di sussistervi e reggersi contro qualunque inclemenza
il ravvisare in esse alcune tracce di ossa umane, ma solo ossa di ani
tracce di ossa umane, ma solo ossa di ani mali per la maggior
queste distese ariose tutt'a rettangoli di variato verde, che annunciano al
contro gli usci serrati erano monti di sozzure, e rifiuti d'erba in tale
, il quartiere d'una specie di conigli giganti. = voce dotta
vordre 4 divorare 'sul modello di carnivoro; cfr. fr. her
-a). ant. raccoglitore o venditore di erbe medicinali; semplicista; erborista
in erboristeria (e anche studioso di botanica). burchiello, 100
piccolomini, xxi-1-293: sa fare acque di più sorte, sonniferi a tempo; erbolaia
; erbolaia valentissima, stregona, maestra di malie. boccalini, i-14: messer
per pozioni, lattuari e decotti di poco costo. 2. venditore
poco costo. 2. venditore di erbe medicinali nelle piazze, sulle fiere
un tratto. 3. venditore di ortaggi, ortolano. buonarroti il giovane
e vedendo un uomo con un canestretto di erbe, chiede: chi vi ha mandato
belle cure, ma tutto per semplici di erbe, radici ed altri ingredienti,
erbolaria. = femm. sostant. di erbolàrio. erbolata, sf. ant
erbolata, sf. ant. quantità di erba. -al figur. scherz.
-al figur. scherz.: quantità di cose di color verde. aretino,
figur. scherz.: quantità di cose di color verde. aretino, 8-303:
aretino, 8-303: -si vestì tutto tutto di verde,... fino al
, / e raviuoli, ed altro di paraggio. anonimo toscano, lxvi-1-51: di
di paraggio. anonimo toscano, lxvi-1-51: di tutti i fiori e altre più erbe
mattina, erbolati, arrosto grosso e di pollastrini e di quaglie. berni, 130
, arrosto grosso e di pollastrini e di quaglie. berni, 130: adoprasi
più mi tragge e alletta) / di prosciutto nobil fetta. 2. impiastro
3. erborista, semplicista. amabile di continentia, 83: vene a capitare in
degli erbolati capitano / un bertuccion vestito di broccato. p. nelli,
erbolàtteo, agg. ant. fatto di erbe e di latte (una specie
agg. ant. fatto di erbe e di latte (una specie di torta)
erbe e di latte (una specie di torta). baruffaldi, xxx-1-92:
baruffaldi, xxx-1-92: tempo è allor di tripudio, e se al banchetto
trifoglio incarnato. = acer, di erba. erborare (ant.
èrboro). andare alla raccolta di erbe medicinali (per campi, boschi
.. benché ei fosse ben pratico di quel monte ov'egli andava spesso erbolando,
nel momento che esciva fuori delle porte di pisa per erborare, era sanissimo. cantoni
a galla... ad opera di uno sconosciuto commerciante di stoffe e del
. ad opera di uno sconosciuto commerciante di stoffe e del dottore di lukones,
sconosciuto commerciante di stoffe e del dottore di lukones, il quale erborò poi dati più
erborazióne, sf. bot. raccolta di erbe medicinali. a.
sue cotidiane erborazioni,... di suo proprio moto e con nobile coraggio
. sestini, 82: dopo 6 giorni di riposo, andai ad erboreggiare sull'elmà-dagh
sf. miner. calcare secondario ricco di dendriti, di colore giallo di varie tonalità
. calcare secondario ricco di dendriti, di colore giallo di varie tonalità.
ricco di dendriti, di colore giallo di varie tonalità. = deriv.
erborinato, agg. dial. attributo di formaggio striato di righe verdi di muffa
. dial. attributo di formaggio striato di righe verdi di muffa. =
attributo di formaggio striato di righe verdi di muffa. = dal milan.
lombarda, che indica i formaggi striati di muffa verdi come il gorgonzola. il
. -i). raccoglitore e venditore di erbe per uso medicinale; semplicista.
potesse da qualche erborista averne un pochetto di quello del vero citiso,..
iv-2-522: lo vedo ancóra in arnese di erborista, col suo tubo di latta
arnese di erborista, col suo tubo di latta appeso a una spalla, col suo
suo bastone uncinato e col suo portafoglio di marrocchino verde. govoni, 3-116:
3-116: egli ha gusti curiosi / insieme di maniaco e d'artista / e per
. raccolta, preparazione e commercio di erbe medicinali, aromatiche, ecc.;
aromatiche, ecc.; negozio di erborista. = cfr. fr
. andare alla ricerca o alla raccolta di erbe medicinali o aromatiche (v. erborare
targioni tozzetti, 13-30: gradiva di averlo spesso nella sua canonica, e
non ne poteva avere più altra -la gioia di vedere ancora una pianta non incontrata in
ancora una pianta non incontrata in un'esistenza di ricerche. savinio, 10-208: nostradamo
: nostradamo se ne andava a dorso di mula e a piccole tappe, erborizzando e
cartoni i fatti amministrativi e commerciali di tutte le parti del mondo.
sf. l'erborizzare; raccolta di erbe medicinali, aromatiche, o di interesse
di erbe medicinali, aromatiche, o di interesse botanico. targioni
targioni tozzetti, 13-19: varie di queste erborizzazioni egli le fece da
l'elmà-dagh si chiama una catena di colli,... vulcanici, nudi
figur.: l'avere le guance coperte di barba. savinio, 84:
fossa e profonda, e tesse'la di verghette dalla parte di sopra, e posevi
e tesse'la di verghette dalla parte di sopra, e posevi ghiove erbose di
di sopra, e posevi ghiove erbose di terra, accioché neuno della detta fossa
la via erbosa de'solchi con chiusura di canne. lorenzo de'medici,
, i prati erbosissimi, i fiumi copiosi di acque e di pesci. alamanni,
erbosissimi, i fiumi copiosi di acque e di pesci. alamanni, 6-4-33: l'
crudel quivi al dispetto, / coronato di fior s'eterna aprile. alfieri,
, / che ardir fia il vostro di abbellirvi, or quando / la mia
erbosi. d'annunzio, iv-2-900: dietro di loro taceva nell'abbandono la vasta corte
il pendio erboso verso la prima linea di dove era balzato in avanti durante l'
durante l'ultima battaglia. -ricco di prati, di pascoli; verdeggiante,
ultima battaglia. -ricco di prati, di pascoli; verdeggiante, rigoglioso (una
umido loco / toro non vide mai di tanta altezza. cesarotti, ii-196:
, ii-196: il duce altero / di tromlo erbosa, il fier rotmano intese
dalle pareti. 2. ingombro di erbe (biade, legumi e simili)
è erboso, liscio, più alto di tre quarti d'un piede e concavo.
diventano angolari, fatte a cantoni, di sotto erbose, di sopra biancheggianti.
a cantoni, di sotto erbose, di sopra biancheggianti. 5. sostant
e 'n sua cresciuta etade / ha ciascuna di lor l'erboso e 'l verde
erboso siedette a inghirlandare il filosòfico muso di lampo. 6. dimin.
giordano [crusca]: sedendo sul margine di una fonticella erbosetta e fresca.
. raro. erborista. tornasi di lampedusa, 231: noi ecclesiastici serviamo
, e ogni cosa d'erbucce odorose e di be'fiori seminata...,
ogni piccolissimo verme, come all'universale di tutto insieme il mondo. baruffaldi,
le api sue, in alveari fatti di corteccia. landolfi, 2-109: un'
603: incominciai a cogliere una insalata di cicerbite e altre erbuccie, e non
tór de le decime sì caldi / di menta, ruta, aneto ed altre erbucce
appetito dal pingue dell'olio e dal vivace di varie erbucce. baretti, 3-191:
erbùccia africana o americana al più bel cesto di cavolo che sia. pascoli, 1315
acquattato nell'orticello a mondare parche seminagioni di erbuccie prelibate. 3. erba
. giusti, iii-100: un volume di sessanta componimenti circa, non compresi gli
tolti cotali bocconcelli. = dimin. di erba. erbura, sf. raro
dell'era paleozoica che portò alla formazione di catene montuose su vaste zone, comprendenti
bùgnole sale, iv-232: che al soffiar di un zeffiretto i frassini del bosco ercinio
su quell'alme / scorrer parean come di folgor fiamma / lungo i gran tronchi
ercinite, sf. miner. alluminato naturale di ferro o di magnesio. =
miner. alluminato naturale di ferro o di magnesio. = fr. hereynite (
del secolo xvi, composta da strofe di undici versi, di cui i primi quattro
composta da strofe di undici versi, di cui i primi quattro sono due endecasillabi
a rime alternate; seguono tre coppie di quinari e l'ultimo verso è un
= da una non identificata canzone di sant'ercolano. ercolano, agg
. erculeo, robustissimo. arrigo di castiglia, v-317-37: raquista in tutto 'l
semidivino della mitologia ellenica eracle, figlio di zeus e di alcmena, famoso per l'
ellenica eracle, figlio di zeus e di alcmena, famoso per l'eccezionale robustezza
robustezza e le dodici fatiche, prova di forza impostagli dal re euristeo (e
della pravità dei tiranni; e ciascheduno di voi fia un nuovo ercole, il quale
tiranni. caporali, ii-59: sen va di un drappo verde ornata, / benché
pelasgico posteriore agli atlanti e ai titani di razza camitica. -effigie di ercole
titani di razza camitica. -effigie di ercole (dipinta o scolpita). -anche
. grazzini, 4-491: che cera di bravo! e per la persona tutta mostrate
ed eroica del comune e della provincia di bologna, che sostituendosi ercoli improvvisi al
che si esibisce nelle fiere in esercizi di forza. di giacomo, i-442:
nelle fiere in esercizi di forza. di giacomo, i-442: era l'ercole della
per la massima parte) più grandi di lui, graviti attorno all'4 alfa '
, graviti attorno all'4 alfa 'di ercole. = cfr. èrcole1
la voce crocchia / parole bolze e di sentenze vote. ercolino, agg.
: un assai rispettabile individuo, traverso di corpo e colle gambe ercoline, che alzava
. cecchi, 5-555: rosso, macchiato di nero, ma un po'gobbo e
nero, ma un po'gobbo e di gambe ercoline, [il gatto] che
ma non a x che è segno di debolezza, torte in fuori, quelle dette
esageratamente gagliardo, vigoroso (lo stile di un letterato o di un artista).
(lo stile di un letterato o di un artista). e. cecchi
barocco, ma sempre per un bisogno di grandiosità e di maestà. erculeaménte,
sempre per un bisogno di grandiosità e di maestà. erculeaménte, avv. al
. erculeaménte, avv. al modo di ercole, con forza, con vigore
e s'arrovellava erculeamente, ancor caldo di sole. = comp. di erculeo
caldo di sole. = comp. di erculeo. ercùleo, agg. mitol
, agg. mitol. che è proprio di ercole, che appartiene a ercole.
. cieco, 35-29: learco re di media dopo loro / mandava a carlo
anguillara, 13-133: fe'sì coi figlio di peante, / che lasciato vi avea
vizio hanno potuto così celare la lordezza di quell'azione in cui termina la lusinghevole
non avean potuto prescriver meta all'impeto di quei barbari; bastò per due colonne un
: l'aspetto, le qualità fisiche di una persona e anche di upa cosa (
qualità fisiche di una persona e anche di upa cosa (e ha per lo
aspetto scolorita, vile ed oscura, ma di virtù singolare e mirabile, perciocché svelle
i chiodi alle navi ed ogni sorta di ferramente attrae e ritiene. milizia,
sudate cervici tutte chiuse / nell'ispide di peli ardue barbute. verga, 1-61:
furiosamente, quasi soffocata dalla stretta erculea di quell'uomo, che non sapeva ancora
8-147: questa è la pagana estate di tutti i sensi, l'erculeo luglio della
, in cui ogni sguardo è un desiderio di piacere. -di eccezionale impegno, sovrumano
la fine del passato e il principio di questo secolo, non sarebbe forse possibile
a noi il gittar le basi della filosofia di creazione. carducci, ii-2-204: se
accennava misteriosamente a desistere dallo sforzo erculeo di voler fare di noi degli esseri felici
desistere dallo sforzo erculeo di voler fare di noi degli esseri felici.
seccate le ovaia, come se il seccamento di esse fosse un'iperbole, né punto
i d'este. -addizione erculea: gruppo di edifici nella zona nord di ferrara fatti
: gruppo di edifici nella zona nord di ferrara fatti costruire da ercole i d'
anche sm.). entom. genere di farfalle dell'ordine lepidotteri, con ali
sulle cuspidi dei cardi, / s'adonta di un erebia, d'un virgaurea
possente. o. rucellai, 133: di fede armato, ove crudel recide /
armato, ove crudel recide / cloto di vita il fil rivolge il piede, /
siede. prati, ii-142: piede ho di capro, ancipiti / coma e sembianze
profonde e il mare orrendo si gremivano di forme buie, tra di spettri e di
orrendo si gremivano di forme buie, tra di spettri e di mostri, emersi dall'
di forme buie, tra di spettri e di mostri, emersi dall'èrebo tenebroso e
sofferite anco due o tre pallidissimi getti di luce, e poi regnerete in pace
gocce sospese fra le ciglia mi spalancano érebi di splendori. c. e. gadda
inseguitore improvvisato, ermes con brevi ali di mistero: o, forse, da strani
fra giordano [crusca]: sperava di eredare le grandi ricchezze. p.
ficcar le granfiacce in que'be'sacchetti di quattrini. -figur. vasari
vasari, ii-637: ancoraché essi avessero nome di discepoli di raffaello, e non di
: ancoraché essi avessero nome di discepoli di raffaello, e non di avere eredato le
di discepoli di raffaello, e non di avere eredato le cose sue, non
1-786: l'ortiche crederanno i luoghi di diletto, comperati de'lor danari:
questa ragazza ha eredata tutta l'avvenenza di sua madre, tutto il suo ingegno,
. eredato (part. pass, di eredare), agg. letter.
gregorio vii e dante... meritano di essere venerati come padri della civiltà moderna
-dir. colui che, alla morte di una persona, succede, mediante accettazione
universale) o (nel caso di più coeredi) in una quota parte
improprio: colui che, alla morte di una persona, ne acquista alcuni determinati
sarà) chiamato a succedere nel patrimonio di una persona che è morta (o quando
legge, a causa dello stretto legame di parentela col defunto, riserva in ogni
maestro alberto, 57: colui di nozze felice, di figliuoli orbato,
, 57: colui di nozze felice, di figliuoli orbato, all'altrui erede le
. sacchetti, 15-6: la cagione di questo matrimonio fu che 'l detto iudice era
è cosa certa esser nati dalla banda di quella donna del medesimo sangue. de
del sangue, si dà il nome di erede estraneo, overo di erede della robba
dà il nome di erede estraneo, overo di erede della robba familiare. giannone,
familiare. giannone, 1-i-450: l'ordine di succedere 'ab intestato 'era semplicissimo
che non vi fossero che due specie di eredi stabiliti dalla legge, i figli
chiamavano eredi suoi, ed in mancanza di questi, i più stretti parenti per parte
questi, i più stretti parenti per parte di maschio, che si chiamavano agnati.
verga, 4-211: don nini è pieno di debiti sino al collo, e non
fratello in ogni modo, e forse di più che potesse eventualmente risultare da un
che potesse eventualmente risultare da un testamento di giulia in favore di giorgio, ho
risultare da un testamento di giulia in favore di giorgio, ho diritto di esigere la
in favore di giorgio, ho diritto di esigere la ricerca del testamento.
, 5-9 (79): il marito di monna giovanna infermò, e veggendosi alla
grandicello. ariosto, 28-9: la roba di che 'l padre il lasciò erede,
del testamento ad essi, con facultà di divider l'eredità come fusse piaciuto loro
quest'adunanza, e, seguendo l'esempio di muziano, la chiamò erede de'suoi
sua zia poteva o no farlo erede di tutta la sua sostanza. -rimanere
erede: diventare per testamento successore ereditario di qualcuno. g. villani, 4-21
e ella rimasa ereda, si diliberò di maritare. g. bentivoglio, 5-i-162:
è in mano della moglie del duca di ghisa, come quella che è restata erede
del monarca defunto; chi, alla morte di un sovrano, era chiamato a succedergli
secondo le norme costituzionali, avrà diritto di succedere al trono alla morte del sovrano
ha qui mandato, / illustrissimo erede di pipino, / dal qual tu non
d'olanda unica erede, / il re di frisa... / mi fa sapere
il grande urbano / de le chiavi di pier ben degno erede, / volge il
chi per ascose / strade si faccia di bel nome erede. casti, xxiii-
/ del divo giulio erede, successor di traiano. fogazzaro, 5-24: don franco
unico erede del nome maironi, era figlio di un figlio della marchesa, morto a
! savinio, 10-51: l'apparizione di guglielmo ii, venuto ad atene a
la propria sorella all'erede del trono di grecia, colpì la mente del cretese come
fatto che l'erede del titolo baronale di rondò si mettesse a vivere di pubbliche
titolo baronale di rondò si mettesse a vivere di pubbliche elemosine mi parve disdicevole.
. chi riceve un patrimonio morale o di tradizioni e ne è fatto, così,
profondamente partecipe (o anche un retaggio di dolore, di afflizione, di sentimenti comuni
o anche un retaggio di dolore, di afflizione, di sentimenti comuni a una
retaggio di dolore, di afflizione, di sentimenti comuni a una stirpe, a
erede. compagni, 1-1: propuosi di scrivere, a utilità di coloro che saranno
: propuosi di scrivere, a utilità di coloro che saranno eredi de'prosperevoli anni
1-41: le misere allegrezze degli amanti sono di sé sole ben piene, e a
come dello stato, così parve che di tutte le virtù paterne fosse erede,
con maravigliosa indole cominciò a promettere tanto di sé. campanella, i-12: perché dell'
ne'discendenti; e delle azioni gloriose di quelli hanno a mostrarsi non solo eredi
avverrà che 'l nome mio, / trionfando di lete, / sia di fama immortai
/ trionfando di lete, / sia di fama immortai non vile erede. dottori,
... si ricorra per acquisto di scienza ai più prossimi, i quali fatti
7-51: se grossi è una caricatura di manzoni, giulio carcano, suo erede
manzoni, giulio carcano, suo erede di spirito, è una caricatura del grossi;
giullari] gli ultimi rappresentanti ed eredi di una più antica poesia, della poesia popolare
, sento questo ragazzo come l'erede di tutto l'ardimento e desiderio di comando datimi
l'erede di tutto l'ardimento e desiderio di comando datimi dalla guerra. -letter
. -letter. chi entra in possesso di cose appartenenti ad altri. ariosto