, sì n'ebbe consiglio col re luis di francia. sacchetti, 158-10: avendo
avendo costui la elezione [del capitanato di san miniato], cominciò a pensare,
pubblica o privata mediante votazione da parte di membri di un organo collegiale, o
privata mediante votazione da parte di membri di un organo collegiale, o, anche,
collegiale, o, anche, da parte di tutti i membri di una comunità o
, da parte di tutti i membri di una comunità o istituzione interessata (in
a una carica pubblica; i risultati di tali operazioni (considerati specialmente in rapporto
sopra il numero degli officiali che è usato di chiamare, sì sia eletto uno,
nell'elezione papale, sempre tenne la parte di lorenzo, eleggendo lui in papa.
centinaia d'anni, in tante elezioni di consoli e di tribuni, non fece quattro
, in tante elezioni di consoli e di tribuni, non fece quattro elezioni di
di tribuni, non fece quattro elezioni di che quello si avesse a pentire. giannotti
li suffragii non si voltassino alle persone di qualità e suoi amici. fed. della
elezione progressiva, sino a formare un consiglio di stato, e con deputati provinciali.
fatta l'opzione, posso infine chiamarmi di nuovo il vostro deputato: ciò che è
del parlamento, o una quota parte di essi il cui termine è scaduto,
è scaduto, o per sostituire qualcuno di essi che è venuto a mancare per morte
-elezione diretta, elezione indiretta o di secondo grado: quella fatta direttamente dai
o, rispettivamente, da un'assemblea di « grandi elettori » eletti a loro volta
americana, quelle tenute, all'interno di ciascuno dei due grandi partiti, per
da compiersi, e quindi alla necessità di fortificare il governo interrogando il voto del
si volesse far portare sindaco nella lista di maggioranza. 5. locuz.
locuz. -a propria elezione, a elezione di qualcuno: a propria scelta, secondo
a propria scelta, secondo la volontà di qualcuno. machiavelli, 11-2-139: davano
si dessino per statichi sei de'principali cittadini di firenze, a elezione del re,
: gli fu fatto dal re presenti di cavalli e vesti, e fra l'altre
una tazza d'argento con alcune centinaia di ducati, i quali giuliano non volle
gli voleva far presente o alcun segno di guiderdone..., gli donasse
chi have saggia oppinione / porta dinanzi di ragion mainera, / e di sé
porta dinanzi di ragion mainera, / e di sé dritta d'om fa elezione,
fa elezione, / unde li surge poi di gioi'lumera. castiglione, 424:
ben insegnare loro prima il far elezione di chi meritasse essere amato, e poi lo
: perch'i'non abbia fatto elezione / di qualche morte almen da galantuomo, /
da fare, non è poi in grado di compierla efficacemente. proverbi toscani, 112
chi non l'abbia scelta con sicurezza di se medesimo, riesce poi male nel servigio
èlectus, part. pass, di èligère 'scegliere '. il termine si
sm. pratica politica che si avvale di un uso demagogico delle consultazioni popolari.
un terreno propizio per questa forma particolare di demagogia, che culmina nel cesarismo e nel
risalgono una valle / d'elfi e di funghi fino al cono diafano i della
piccoli geni dell'aria (una specie di gnomi), che operano ora a
a danno dei mortali; anche sinonimo di 1 fate '. dall'ingl. il
, lat. scient. aelia, nome di un genere di insetti emitteri.
. aelia, nome di un genere di insetti emitteri. eliacaménte, avv.
del sole. « = comp. di elìaco. eliaco, agg.
eclittica (l'apparire o l'offuscarsi di una stella per opera dei raggi solari
: il nascere ed il tramontare eliaco di una stella, altro non sono che la
eliantemo, sm. bot. genere di piante o suffrutici della famiglia cistacee,
semplici o composti con cinque sepali, di cui i due esterni più piccoli; cinque
v.]: * eliantemo', genere di piante... della famiglia delle
fiori per lo più gialli co'calici esterni di tre foglioline strette. =
eliantenina, sf. chim. idrato di carbonio analogo all'inulina, contenuto nell'
tuberosus (e si presenta in forma di cristalli incolori, solubili in acqua,
. acido eliantico: ottenuto dai semi di helianthus annuus (girasole).
azo-dimetilanilina (e si presenta sotto forma di polvere giallo aranciata, solubile in acqua
elianto, sm. bot. genere di piante erbacee annue o perenni della famiglia
. v.]: 'elianto', genere di piante a fiori composti...
fiori composti... le specie di questo genere possono servire all'ornamento de'
buone a mangiare chiamansi volgarmente * tartufi di canna 'e 'tartufi bianchi'. corradino
del muschio, tra pinte corolle / di croco, di viola e d'elianto.
tra pinte corolle / di croco, di viola e d'elianto. pascoli, 194
2-84: un giorno guadagnai io bottiglie di vino, arrampicandomi su un eliantus (sai
e puzza) 4 volte più alto di me. = voce dotta,
^ xtav ^ é? 'specie di cisto ', comp. dal gr.
fiori e per la proprietà che hanno quelli di alcune sue specie di rivolgersi verso il
che hanno quelli di alcune sue specie di rivolgersi verso il sole ».
d'interpretare le leggi oscure, o di mantener quelle che potean esser lese.
cfr. ¦ fjxiàcop. ai nel senso di 'assidersi al tribunale degli eliasti '
e, nei maschi, due piccoli ciuffi di piume sopra gli occhi. -eliattino cornuto
punto animato simultaneamente da un moto uniforme di rotazione intorno a un asse e da
un asse e da un moto uniforme di traslazione nella direzione dello stesso asse (
del cilindro e del cono; il tratto di elica compreso tra due punti di essa
tratto di elica compreso tra due punti di essa situati sulla stessa generatrice è detto
stessa generatrice è detto spira; il tratto di generatrice compreso fra due spire è il
galileo, 3-1-20: né mi curo di sottilizzargli l'instanza
fu un tal tommaso moncero, fingitor di miracoli. d. bartoli, 40-i-403
è chiamato da ovidio artefice e fingitore di figure: e però lo farei in atto
figure: e però lo farei in atto di figurare maschere di variati mostacci, ponendogli
lo farei in atto di figurare maschere di variati mostacci, ponendogli alcune di esse
maschere di variati mostacci, ponendogli alcune di esse a'piedi. campanella, i-328:
cose politiche e gran fingitore a benefizio di chi legge. salvini, 41-178: alcuni
, labile, perituro. leggenda di s. chiara, 78: mentre che
siano più minuziosamente finibili che i lavori di stile, ciò non fa che la
. finiènte (part. pres. di finire), agg. (anche
o sta per finire (un periodo di tempo). ottimo, ii-109
a fare lungo viaggio, e ode di lunge sonare alcuna campana a compieta fino
allora del finente dì, è punto di cura e di sollecitudine. carducci,
finente dì, è punto di cura e di sollecitudine. carducci, ii-15-48: di
di sollecitudine. carducci, ii-15-48: di tali ballate non mancano esempi nelle rime
vicini e congiunti ad esso, né segno di caso 0 proponimento hanno seco alcuno,
propri finienti in consonante ridurli alla terminazione di vocale. carducci, iii-15-77: nel
'messaggio 'i quattro settenari alternati di sdruccioli e piani con la coppia finale
3. ant. con valore di prep.: fino. iacopone,
i-m: essendo stati prima al ragionar di quello con silenzio attenti, rimasero poi
del suo dur paramento / alquante donne di sommo valore / con certe lor seguacie
s'apriva uno spazio più largo a guisa di piazza. d. bartoli, 9-29-2-91
inferiore. goldoni, iii-909: la di lei collera è prodotta da un irritamento
ombrello chiuso portasi capovolto, a foggia di mazza o bastone. 2.
avea sapienza. urbano, 36: di tutte le cose necessarie era [la
cose necessarie era [la nave] di già apparecchiata, e solo, per finimento
apparecchiata, e solo, per finimento di loro andata, la delicata lucrezia aspettavano.
credo, se mi sentirò bene, di andar sabbato ad un finimento di nozze
bene, di andar sabbato ad un finimento di nozze a ca'z. e credo
: supplicava a sua beatitudine... di tener celata la voglia del presto finimento
a 966 fiorini, e il finimento di tutti due gli abiti ne importerà degli
per rifinirlo e renderlo perfetto; coronamento di un'opera. cellini, 589:
ciappole, e bulini et altre sorte di limuzze che s'adoperano a cotal finimento
de'capelli, e, al giudicio di tutti gli artefici di quel secolo, conseguì
, al giudicio di tutti gli artefici di quel secolo, conseguì la palma nel
può [l'inghilterra] sostenere nei mercati di europa la concorrenza degli altri nella vendita
sue manifatture, potendo produrle non solo di maggior finimento, ma anche a prezzo
» dove forse i tuoi meccanici lavorano di notte all'ultimo finimento? serra,
grafie meno buone, quel togliere ripetizioni di vocaboli, incontri di sillabe, variar
, quel togliere ripetizioni di vocaboli, incontri di sillabe, variar consonanze noiose e via
[s. v.]: parlandosi di edilìzi, * finimenti 'diconsi tutte
. intorno intorno circondato da una sponda di balaustri bruniti d'oro e coperto di
di balaustri bruniti d'oro e coperto di drappo d'inestimabil valore, per fregi d'
inestimabil valore, per fregi d'oro pieni di gioie, che gli facevano splendido finimento
d'oro, e fiori, e fregi di sottilissimo intaglio. salvini, 40-11:
40-11: la virtù della penitenza ella è di tutte l'altre virtudi sommo adornamento,
dovette venire che l'imprese gentilizie fussero di cuoio coverte, nelle quali la pelle
, 1-120: 'finimento ', dicesi di quelle parti che terminano ed insieme adomano
. 4. gramm. terminazione di un vocabolo, di un verso,
. gramm. terminazione di un vocabolo, di un verso, di una strofe;
un vocabolo, di un verso, di una strofe; desinenza. -anche:
ad altra voce, forse a fine di dar modo più agevole alla rima. tolomei
. tolomei, 2-126: nel ripigliar di stanza in stanza i finimenti voi mancate,
cinzio, i-101: quelli [versi] di dodici sillabe, per il loro sdruccioloso
: egli mi scrive un non so che di languidezza di versi, per finimento di
mi scrive un non so che di languidezza di versi, per finimento di parole.
di languidezza di versi, per finimento di parole... se le parole sono
nobile '. -retor. conclusione di un discorso; periodo finale; perorazione
senza che in tanti finimenti e rientramenti di ragionari, tra dieci persone fatti,
finimento è il fine e la terminazione risonante di ciascuno membro o sermone. giraldi cinzio
e soave finimento dà luogo e tempo di pigliar spirito, ed a quello che dice
giunta. -mus. clausola finale di una melodia. p. verri,
continuamente facendolo diventare un metodico finimento di tutt'i pensieri musicali? 5.
5. archit. estremità superiore, di natura prevalentemente ornamentale, con cui terminano
, 18-3-175: sopra la porta del mezzo di santa maria del fiore era un bellissimo
fiore era un bellissimo festone con finimento di due aquile. vasari, i-299: doveva
doveva questo campanile, secondo il modello di giotto, avere per finimento, sopra
l. rucellai, 1-12: ciascheduno di essi [pilastri] da nobil capitello,
». ci ò rimesso un po'di pelle io. ma il finimento è ancora
, 1 * 340: il finimento appresso di noi è una certa corrispondenza di linee
appresso di noi è una certa corrispondenza di linee infra di loro, con le quali
è una certa corrispondenza di linee infra di loro, con le quali son misurate
mostra maravigliosa. 6. assortimento completo di gioielli (composto per lo più di
di gioielli (composto per lo più di braccialetti, anelli, orecchini, spille
e collane, e, talora, di un diadema). -anche: la
più bei finimenti da donne che uom di modena. nomi, 2-41: né contenta
modena. nomi, 2-41: né contenta di ciò, dona alla donna, /
ancora in letto, / bel finimento di topazzi e gonna / degli stessi adomata
. goldoni, viii-1216: un finimento di diamanti di centomila lire. carena, 2-53
, viii-1216: un finimento di diamanti di centomila lire. carena, 2-53: 'finimento
2-53: 'finimento ', nome collettivo di un assortimento di vari ornamenti d'oro
', nome collettivo di un assortimento di vari ornamenti d'oro o di gemme
assortimento di vari ornamenti d'oro o di gemme, co'quali la donna vestita in
della persona; come a dire pettine di gala, collana, filze, pendenti,
, maniglie e simili. * finimento di diamanti: finimento di perle, di
simili. * finimento di diamanti: finimento di perle, di smeraldi, di corallo'
finimento di diamanti: finimento di perle, di smeraldi, di corallo'. percoto,
finimento di perle, di smeraldi, di corallo'. percoto, 406: sapeva che
: sapeva che la cecilia aveva fissato di comparire in quella sera in un leggiadro
trovare sulla sua toeletta un bel finimento di corallo che completava in maniera veramente magnifica
. ojetti, ii-542: stanno vicini di negozio due dei più rinomati orefici del
, specialmente verso sera quando quei finimenti di diamanti, di zaffiri, di smeraldi posati
sera quando quei finimenti di diamanti, di zaffiri, di smeraldi posati sul velluto
quei finimenti di diamanti, di zaffiri, di smeraldi posati sul velluto fanno da fari
tirare. 7. assortimento di mobili, suppellettili, stoviglie, posate
suppellettili, stoviglie, posate, capi di biancheria necessari al- l'arredamento di un
capi di biancheria necessari al- l'arredamento di un alloggio. sozzini, 103:
. sozzini, 103: il conte di gaiazzo con la sua compagnia tolse agl'
finimenti dello spedale del campo; quale veniva di napoli con lenzuola, zimarroni, fila
, o come non sia lor lecito di tenere bei finimenti di casa, né di
sia lor lecito di tenere bei finimenti di casa, né di aver pure un
di tenere bei finimenti di casa, né di aver pure un servitore solamente? f
ognuno di loro fino a quattro mille e più scudi
le livree e tant'altre spese che fecero di finimenti di case e d'altro.
tant'altre spese che fecero di finimenti di case e d'altro. tommaseo-rigutini, 935
935: 'finimento', poi, dicesi di tutto un servito, o di chicchere,
, dicesi di tutto un servito, o di chicchere, o di piatti;
un servito, o di chicchere, o di piatti; o di seggiole,
, o di piatti; o di seggiole, o di tovagliuoli o di posate
; o di seggiole, o di tovagliuoli o di posate. finimento da
o di seggiole, o di tovagliuoli o di posate. finimento da tavola, da
riceveva nel salotto riservato alle clienti più di riguardo -il salottino celeste col finimento di
di riguardo -il salottino celeste col finimento di poltroncine alla luigi xv. -per simil
.. ma possono chiamarsi arredi e finimenti di questa casa, postivi per uso del
(e per lo più ornamentale) di mobili, armi, strumenti, ecc.
pistole, archibusi '. 'finimenti di maniglie di metallo per diversi mobili, finimento
archibusi '. 'finimenti di maniglie di metallo per diversi mobili, finimento di
di metallo per diversi mobili, finimento di alari, molle, da caminetto, di
di alari, molle, da caminetto, di bronzo, ferro ', ecc.
commissione, perché mi provvedessero un finimento di pizzi all'ul- tima moda, che
8. plur. l'insieme di cinghie, funi e attrezzi vari che
sella e finimento bravo, / era di coda lunga e vista corta. nomi
, i preziosi finimenti, i grandi ventaglioni di piuma che innalzano intorno a lui i
ed anche da quattro poderosi cavalli, guarniti di fiocchi, di cordoni e di nappe
poderosi cavalli, guarniti di fiocchi, di cordoni e di nappe di seta, con
guarniti di fiocchi, di cordoni e di nappe di seta, con i finimenti quasi
fiocchi, di cordoni e di nappe di seta, con i finimenti quasi coperti
i finimenti quasi coperti da pesanti ornamenti di metallo. d'annunzio, v-1-377:
appesi, che non mi stancavo mai di rimirare: collari, pettorali, groppiere,
due cavalli con le tirelle e i finimenti di cuoio giallo, le fibbie di ottone
finimenti di cuoio giallo, le fibbie di ottone e una briglia con i paraocchi quadrati
, e il morso con due spranghette di ferro sporgenti di qua e di là
il morso con due spranghette di ferro sporgenti di qua e di là alla bocca,
spranghette di ferro sporgenti di qua e di là alla bocca, da cui partivano le
alla bocca, da cui partivano le guide di cavestro, che passavano poi sulla groppa
: dopo essersi bardato dei suoi finimenti di gala, non esclusa quella famosa tuba,
più come impiegarli. -accessori di un veicolo. pecchi, 9-166:
: la bella slitta, con i finimenti di gala, scampanellante di fiocchi e di
con i finimenti di gala, scampanellante di fiocchi e di rintocchi, sulla quale la
di gala, scampanellante di fiocchi e di rintocchi, sulla quale la vally non
: balante gli fè dare piena licenza di parlare e dire la sua ambasciata a finimento
. grazzini, 2-72: collo aiuto di colui che può e sa tutte le cose
, noi avemo dato finimento alle favole di questa prima sera. l. salviati,
. salviati, 9-172: la fine di quell'ira diede finimento a i danni de'
de'greci, sì come la liberazion di questo furore impose termine alle perdite de'
lotto pisano, xi-1-396: tant'è magna di dio e valorosa / la potenza,
r. borghini, ii-33: accrebbe molto di perfezione par- rasio e di nobiltà alla
accrebbe molto di perfezione par- rasio e di nobiltà alla pittura, conciossiacosaché egli fosse
: ha bisogno [la poesia] di calda e spiritosa e pronta fantasia: la
mi sta a cuore, si è di dar pulimento e finimento a quel che
che nella mia cultura ancora è rimasto di incerto fiacco bastardo. -venire a
, e'mi pare essere mezza fuori di me: credo che noi siàno presso
si merita, terminerei la trista commedia di quaggiù con un buon finimondo. ma già
è vero che mancavano ancora, ai tempi di questa storia, alcuni decenni, quanti
là. guerrazzi, 7-301: il carro di giunone... con un salto
3. sciagura, devastazione, rovina di estrema gravità, capace di incutere terrore
, rovina di estrema gravità, capace di incutere terrore e sgomento. grazzini,
io primiero, ed ella dopo, / di quel liquido piropo / vedevamo il finimondo
. albertazzi, 708: è il castigo di dio! dio è stanco. ha
ancora non s'è trovato il tempo di rimuovere tanti rottami dall'ultimo spaventoso fini
se veniva un temporale, il finimondo, di quelli d'estate, e gli guastava
tutti i lati / d'orror, di finamondi e d'ululati. c. ferrari
coperta era un subisso, un finimondo di pianti, di orazioni e di disperate grida
subisso, un finimondo di pianti, di orazioni e di disperate grida, massime dal
finimondo di pianti, di orazioni e di disperate grida, massime dal lato delle
, massime dal lato delle donne e di un mondo di ragazzi. marnioni,
lato delle donne e di un mondo di ragazzi. marnioni, 1-388: querele
ragazzi. marnioni, 1-388: querele di vecchi, singhiozzi di giovani, pianti,
1-388: querele di vecchi, singhiozzi di giovani, pianti, sospiri, convulsioni
: dalla gabbia dei leoni veniva un finimondo di ruggiti e poi non si sentì più
a monte lauro, come delle folate di uragano. dei lumi si vedevano correre
alla guardia del teatro levano la lucerna di capo e la scagliano contro la cuffia
. moravia, ix-312: andammo dietro di lui in quella casa del comune e trovammo
questo fare, uno scombuglio un bollimento di popolo, una tempesta e grida e fremiti
che umani, fra schianti, scoppi di saette, fragori di finimondo. soffici,
schianti, scoppi di saette, fragori di finimondo. soffici, iv-213: egli
egli si trovò bocconi sopra un cumulo di macerie, avvolte in un'immensa nube
macerie, avvolte in un'immensa nube di polvere, in un silenzio universale da
cielo ha il rossore tragico e innaturale di un'alba di finimondo che non ce
il rossore tragico e innaturale di un'alba di finimondo che non ce la faccia più
sento pamfila che plora, / la casa di sospir piena e lamento: / diavol
almeno mi aveste voi dato il contraccambio di tanti bambini nati, acciocché io non
soliti censori spietati, per nulla soddisfatti di quel tramonto rumoroso e precipitato, scatenarono
finimondo. checchi, ii-1036: alla voce di que'
tre che domandavano acqua si aggiunsero le grida di tutti i pazienti, sicché lo spedale
5-13: partii in macchina alla fine di giugno. per la strada, poco lontano
lontano dal castello, si scatenò uno di quei temporali di montagna che paiono il
, si scatenò uno di quei temporali di montagna che paiono il finimondo.
. levi, 1-141: mi si permetteva di recarmi per qualche giorno a grassano,
. cecco d'ascoli, 183: di tutte qualità la forma pura / si
è da lor finito / per la vertù di sopra che ciò spira. intraprendente
. che vo'm'aveste per uno di que'finimondoni della terza cotta, udendomi
si sparse fama nel popolo dell'andazzo di certo male, che per quanto
si vince se non fuggendo, si risolveron di metters'in chiusa, com'e'fringuelli
a termine (un lavoro, un corso di studi, uno spettacolo); sbrigare
. come addiviene quando la persona promettesse di fare certe astinenze tutto il tempo della vita
boccaccio, 1-455: con egual piacere di tutti determinarono di finire il rimanente del
: con egual piacere di tutti determinarono di finire il rimanente del cammino senza navigare
caccia, / come il can richiamato, di gua- loppo, i...
casa lo sposo fra festevoli grida e strepito di musici. muratori, 5-iv-311: dopo
, 5-iv-311: dopo avere finita la stampa di questa mia opera, mi capitò alle
, mi capitò alle mani una picciola raccolta di sonetti dell'avv. giovan batista zappi
gloria; / e la via non trovava di finire / quella benedettissima sua storia.
e prode prò'omo acquista. imitazione di cristo, iii- 60-4: oh quanto
d'avere errato non avendo preso uno di questi o simili partiti, se io non
: ecco, scusatemi, il difetto di voi altre signore... cominciate
lavoro materiale. -in partic.: terminare di costruire un edificio, di fabbricare uno
: terminare di costruire un edificio, di fabbricare uno strumento o una macchina,
fabbricare uno strumento o una macchina, di dipingere un quadro, di cesellare un
macchina, di dipingere un quadro, di cesellare un gioiello, di scolpire una statua
quadro, di cesellare un gioiello, di scolpire una statua, di cucire un
gioiello, di scolpire una statua, di cucire un vestito. bisticci, 3-416
finire, vi perdeva drento parecchie migliaia di fiorini. cellini, 2-14 (328)
, avendo lasciata imperfetta, nessuno ardì di tentar l'impresa per finirla. davila,
finirla. davila, 757: desiderava di finire le fortificazioni innanzi ch'egli arri
per significare che l'opere loro, o di disegni o di pittura, sieno state
opere loro, o di disegni o di pittura, sieno state condotte e lavorate con
... costoro a concorrenza l'opera di questo fregio, tanto faticarono l'uno
., 33-48: io ch'ai fine di tutt'i desii / appropinquava, sì
, e la parola / nel nome di maria fini', e quivi / caddi e
del capo, accendere in ogni parte di leccanti fiamme. pulci, 3-22:
bettini, vi1020: voi, cicale di fiesole, stridete / sin che il caldo
non io. manzini, 12-24: accennando di volere accompagnare le parole fino al petto
parole fino al petto, fino alla bocca di chi l'ascoltava, per ritrarsi,
, ridente e circospetta, gremiti gli occhi di limpidissimo azzurro. -introduce il
. anche indiretto). storia di tobia e di tobiolo, 1-39: qui
indiretto). storia di tobia e di tobiolo, 1-39: qui finisce come
donna, e poi pervenne alla pieve di prato, e fece di begli miracoli.
pervenne alla pieve di prato, e fece di begli miracoli. de amicis, i-331
ammazzarle '. -terminare la stesura di uno scritto, di un'opera scientifica
-terminare la stesura di uno scritto, di un'opera scientifica o letteraria (o
un'opera scientifica o letteraria (o di una loro parte). - anche
resto, / signor che tempo è ornai di finir questo. tasso, 12-574:
, iii-123: adesso io fo risparmio di giorni per arrivare a finire quella lettera che
per arrivare a finire quella lettera che di sopra v'ho detto, e farla copiare
farla copiare e mandarvela prima che partiate di costà. de sanctis, i-280: saltare
costà. de sanctis, i-280: saltare di palo in frasca, fare a pugni
stamattina e finito la poesia della lepre, di cui, appunto per via della lepre
seguente etade sia conosciuto il nobile consiglio di sesto livio salinatore di finire le discordie.
il nobile consiglio di sesto livio salinatore di finire le discordie. capellano volgar.
i-315: questo articolo per la contessa di campagna fu così finito: che tale donna
suo comandamento troppo crudele, non vergognandosi di sottomettere sì con iniqua sentenzia colui che
affirmò [il papa]... di aver ottima intenzione in questo negozio,
. marchi, supplicando per la vendita di certo vino, dal granduca fu rimesso
quest'affanni? -trascorrere l'ultima parte di un periodo di tempo. nievo
-trascorrere l'ultima parte di un periodo di tempo. nievo, 1-373:
spettacolo i devoti che accorrono a processione di barche al vicino santuario di barbana,
a processione di barche al vicino santuario di barbana, donde passano a grado,
ii-n-219: mia dolce amica, cerco di finir bene l'anno parlando con te.
. moravia, viii-7: ha proposto di finire la serata a casa sua e
stata dopo la sua conversione, un seguito di tormenti. 5. raggiungere i limiti
tormenti. 5. raggiungere i limiti di tempo assegnati a una dignità, a
piazze finiscono il loro ufizio a capo di tre anni. buzzati, 1-78:
: augustina aveva finito i due anni di servizio ma non voleva partire.
mai più a lei non sarà cagione di dolore. petrarca, 332-75: far mi
non guardassono vostro onore e la libertà di nostra terra, tostamente, con maggior ingiuria
. -distruggere, annientare. francesco di vannozzo, 219: venesia bella a 'sto
trucidare. -anche: dare il colpo di grazia. niccolò del rosso, vii-464
continua sparsione del sangue era non potente di difendersi. berni, 28-28 (iii-
toma assalirlo, / diliberato al tutto di finirlo. b. davanzali, i-396:
, i-396: dopo seguì la morte di seneca con allegreza del principe, per finirlo
casa farnese, vergognosa e funesta stirpe di paolo iii. giusti, 3-201:
se non le levavan dalle mani una ragazza di cui s'era ingelosita per non so
volevo morire e mi buttai ai piedi di andreuccio dicendogli che mi finisse.
... saltellava debolmente, sforzandosi di sfuggirgli... non fu difficile
non lo vedo più, che mi struggo di fargli mille carezze e di finirlo dai
mi struggo di fargli mille carezze e di finirlo dai baci. -rifl.
7-267: l'unica, cioè, era di finirsi con ima pistolettata per non restar
-questa è la prima. le finisco di notte. -sperperare, dilapidare (
buone in sacca; finirebbe una barcata di quattrini in un mese. -rovinare
averà centomila praticacce; non ha più voglia di far nulla; ci finisce la salute
, conci.: la * leuca 'di francia si finisce in passi mille cinquecento
che la compie e non è suscettibile di passare in un compì, oggetto.
altrui la trasportano: e mostrano a'gerundi di quegli richiedersi una maniera di casi,
a'gerundi di quegli richiedersi una maniera di casi, di questi un'altra.
quegli richiedersi una maniera di casi, di questi un'altra. 10. soddisfare
obbietto, / ch'è men bello di voi dovunque io miri. / sol geloso
imagine in un non so qual coro di eschilo, non mi finisce: non però
, il quale ho usato nel senso di * prolungare, allungare, producere';
quietanza. -anche: concludere un contratto di compra- vendita; vendere, alienare.
, 224: acci fatta azione iacopo di tutte le carte ch'egli à sopra
e s'egli avesse conperato o ricevote carte di neuno pezo di tera chi avesse conperato
conperato o ricevote carte di neuno pezo di tera chi avesse conperato da lanberto o da
lenita. velluti, 132: fu contento di prendere i detti cento fiorini contanti,
fiorini contanti, e finire la rede di bindo per la loro parte, riservandosi per
altra metà le ragioni contro la rede di tuccio. breve dell'arte de'calzolai
tuccio. breve dell'arte de'calzolai di prato, 24: possano...
e cancellare carte e comandamenti. libro di commercio dei peruzzi, 4: feci loro
sandro biliotti. lettere e istruzioni de'dieci di balia, 6-100: tutti e'sopradetti
consegnati, averli finiti e venduti alli uomini di ba- gnone, o in publico o
gli finissimo infra uno mese, come di sopra è detto, detta donazione sarebbe
giambullari, 302: così arricchiti fuor di misura, attesero a finire a'mercanti
tutto quello che aveva ricapito. leggi di toscana, 8-59: per vigore di
di toscana, 8-59: per vigore di tale attorìa, s'intenda loro concessa autorità
attorìa, s'intenda loro concessa autorità di potere piatire, logare e dislogare, risquotere
usura ch'elli non v'ha potere di pagare né di finire, cioè alla pena
non v'ha potere di pagare né di finire, cioè alla pena di ninfemo,
pagare né di finire, cioè alla pena di ninfemo, ch'è sanza fine.
g. villani, 7-53: il re di francia fece pigliare tutti i prestatori italici
francia fece pigliare tutti i prestatori italici di suo reame... ma ciò mostra
ciò mostra che facesse più per covidigia di moneta, che per altra one- stitade
perocché gli fece finire per libbre sessantamila di parigini, di soldi dieci il fiorino d'
finire per libbre sessantamila di parigini, di soldi dieci il fiorino d'oro, e
maggior parte si rimasono al paese come di prima a prestare. a.
bottega detta, a parole, in presenza di antonio. capitoli del comune di firenze
presenza di antonio. capitoli del comune di firenze [rezasco], 4-viii-1440:
sieno liberi e finiti d'ogni ficto di grano, di danaro... e
e finiti d'ogni ficto di grano, di danaro... e censi,
censi,... che usati fussino di pagare. -cedere un credito.
il simile consigliava che chi aveva denari di monte, alla sua fine finisse il
testamento, che i danari che aveva di monte, si finissino. e così fece
133: in questo tenpo, del mese di novenbre, carlo martello fu tratto fuori
novenbre, carlo martello fu tratto fuori di prigione, per fattura e procaccio d'
figliuolo del re d'aragona di fare che carlo figliuolo di filippo di francia
d'aragona di fare che carlo figliuolo di filippo di francia finirebe il reame d'
aragona di fare che carlo figliuolo di filippo di francia finirebe il reame d'aragona,
si riferisce ad atti o avvenimenti che di per sé tendono a una conclusione,
, feste, guerre, un corso di studi, una manifestazione, uno spettacolo
casa. redi, 16-vi-41: quando di qua le occorre qualcosa, alla buona lo
gli esami, in quei primi giorni di vacanza, che vi compensano, con la
loro ineffabile pace, dei molti mesi di fatica e di soggezione. barilli,
pace, dei molti mesi di fatica e di soggezione. barilli, 3-38: finito
, iv-248: qui si mangiano fichi di india, giacché i fichi son finiti,
grazzini, 4-182: la favola comincia di buon'ora e finisce alla fine del
xxiii-43: facemmo quattro o cinque ore di conversazione ogni giorno, e quasi sempre
tenevi alta la sua bandiera mestamente tremolante di su'bastioni di venezia sulla universale rovina.
sua bandiera mestamente tremolante di su'bastioni di venezia sulla universale rovina. soffici,
telefonate erano tutte eguali: si parlava di viaggi, si rispondeva sui viaggi e tutto
concludendo che finalmente, giunta la decisione di roma, ogni causa era finita.
, giungere al termine (un periodo di tempo, un'epoca della storia,
figliola finiscono undici anni che è uscita di casa: si sposò a un professore
casa: si sposò a un professore di morale e da undici anni non à rimesso
briganti. -scadere entro il limite di tempo convenuto (un incarico, una
solini, 1-106: il suo dovere di difensore era finito. -compirsi (
i-562: cameade fatigante e continuo cavaliere di sapienza, certo finiti novanta anni,
anni, uno medesimo fine gli fu di vivere e di filosofare. 16
uno medesimo fine gli fu di vivere e di filosofare. 16. cessare,
fine (un'azione, un modo di comportarsi, una circostanza, una situazione
. giamboni, 4-347: la battaglia di mitridate... nel dclxii anno
nel dclxii anno da che la cittade di roma fue fatta incominciò ad ardere,
cittadina si cominciò, e nel consolato di cicerone e antonio finio. iacopone,
e l'unguentario farà d'esse unguenti di soavitade, e comporranne unzioni di sanitade
esse unguenti di soavitade, e comporranne unzioni di sanitade; e non si finiranno l'
102: i divini n'avean di ciò parlato / di lungo tempo,
i divini n'avean di ciò parlato / di lungo tempo, dimestichi e strani:
abbia a finir qui per una debolezza di non nulla. a. f. doni
f. doni, 22: in termine di due o tre ore l'eclisse passarono
una volta per sempre finisse questo punzecchiarsi di nazione con nazione; perché in fondo
dell'eredità. barilli, 5-2: di questi tempi si viaggia così poco..
, e si coricò, pregando silvina di rimboccargli bene bene le coperte intorno al
gusto, un'abitudine); passare di moda (una corrente artistica o culturale)
manzoni riprovò egli stesso il maggior portato di essa, il romanzo storico; da che
, difensore a oltranza in sua gioventù di quelle dottrine, propose in altra scuola
russo, i-295: come il diritto di proprietà suppone un bisogno, ogni diritto
proprietà suppone un bisogno, ogni diritto di proprietà finisce al finir della vita.
latini, i-211: vidi turba magna / di diversi animali, / che non so
, iii-97-21: dio mandi 'l punto di finir pur ratto. passavanti, 14:
14: male vivendo, non meritano di bene finire: e non sono degni
bene finire: e non sono degni di ricevere quella grazia che alla morte veramente si
n'erano che nella strada publica o di dì o di notte finivano. s.
nella strada publica o di dì o di notte finivano. s. degli arienti
. cappello, ix-61: io prego morte di finirti a canto. tasso, 13-i-399
poco a poco finire, non per violenza di male, ma per naturai risoluzione,
padre, una cosa ti prometterei. / di viver fortemente come te / sacrificato agli
padre, per la fiera gioia / di finir tristemente come te. levi, 1-66
in curradino finì il legnaggio della casa di soave, che fu in così grande potenzia
così grande potenzia d'impera- dori e di re. marco polo volgar., 31
delli re romani per la troppa superbia di tarquinio, incominciò il consolato valerio publicola
sempre uno strano pensiero e senso arcano quello di colui che dice: in me finisce
povere quelle donne che hanno la disgrazia di innamorarsi di uomini di simil genere!
donne che hanno la disgrazia di innamorarsi di uomini di simil genere! la loro
hanno la disgrazia di innamorarsi di uomini di simil genere! la loro vita è
ognun rivestirà sua carne, / quantunque sia di sfatta e sia sepolta.
creata non durare eternamente; ma di continuo l'uno in altro stato mu
rinovarsi. sarpi, i-1-115: di quell'altro fulgenzio non si parla più,
intendo), e finite le vivande, di uno in un altro ragionamento trascorrendosi,
un altro ragionamento trascorrendosi, accadde parlar di quel libro di dante della volgare eloquenza.
trascorrendosi, accadde parlar di quel libro di dante della volgare eloquenza. forteguerri,
, i-251: dove il campo egli è di gran coperto, / là corron le
placida sarebbero venuti a casa; eccoci di già al desere, il pranzo è finito
appetito; / come fu visto alle nozze di cana / che sul più bello il
si ritirava subito in camera per finir di fumarsi a letto il suo cavour da sette
-dissolversi (un patrimonio, una somma di denaro). landolfi, 8-141
prendeva un segreto, quasi inconfessabile desiderio di partenza: verso regioni più pure della
dieci milioni ed anche esaurite le possibilità di debiti locali. -crollare, sfasciarsi
colonne ed i palazzi, ancor che di marmi e bronzi, col tempo finiscono
scrollato dalla cima, ricadeva con una specie di pigrizia morbida lungo i bordi dei frassini
più in basso, come un orlo di gocciole chiare. pavese, 1-93:
gocciole chiare. pavese, 1-93: di colpo si leva una voce di là del
: di colpo si leva una voce di là del cortile, una voce di
voce di là del cortile, una voce di testa, da matto o da donna
uso. landolfi, 8-102: di tratto in tratto il direttore della bisca
tratto il direttore della bisca mi compariva di fronte e con cenni sgomenti delle dita
sgomenti delle dita mi noverava le centinaia di mille lire che avevo fin qui preso
un compì, o un avv. di moto a luogo reale o figur.)
reale o figur.). romanzo di tristano, 289: ai isotta, ora
donna sposa mai l'individuo che ama di più, così tu, che sei
più, così tu, che sei di carne e pelle come le altre, andrai
finito come l'altra volta sull'erta di via belvedere. d'annunzio,
o industriale. piovete, 5-182: di quelli che erano scesi a savona per
del mezzo dì incomincerà dalla solitudine di sin... e anderà per circuito
volgar., 28 (34): di capo di queste quattro giornate finisce lo
, 28 (34): di capo di queste quattro giornate finisce lo reame di
di queste quattro giornate finisce lo reame di crema e trovasi la città di gobiam
reame di crema e trovasi la città di gobiam. mariano da siena, 8:
, 8: qui finisce el golfo di venegia. nannini [olao magno],
proporzione. rajberti, 2-169: trattasi di un volume che rassomiglia a una grossissima
3-298: il prato finisce tra le felci di bosco. -sboccare, far capo
... hanno solo la faccia di donna, ma nell'estremo finiscono in
buommattei, 7: dalla forma o figura di lei si dice metaforicamente lingua ogni piccola
. dossi, 795: una toletta di roba vecchia e scompagna...
in una gonna violetta e in un paio di guanti verdognoli. d'annunzio, v-1-393
.. finivano in cima ad imitazione di una face accesa, a sostegno di un
di una face accesa, a sostegno di un baldacchino con festoni di seta cremisi
a sostegno di un baldacchino con festoni di seta cremisi. pavese, 1-34: lontano
] un orgoglioso schiamazzo sopra il finirsi di tutta la nostra legge in quattro meschini
la nostra legge in quattro meschini fogli di carta,... dove essi della
tegolezzi 1 e pur facendo suo prò di quella vita giovia- lona, diceva ad
volgar., v-658: la gioia di questo secolo è molto picciola e finisce
ha viso d'uomo e le membra di bestia, sicché non pare né bestia
pananti, i-187: ma fra cavicchio stanco di garrire: / questa disputa, disse
! jovine, 2-78: le ragazze di oggi sono capaci di tutto. si mettono
2-78: le ragazze di oggi sono capaci di tutto. si mettono in agguato due
si mettono in agguato due ore prima di giorno per vedere passare un uomo.
slanci lirici vorresti. finirebbe alla corte di assise. pavese, 7-8: si
[l'ametisto], finisce in color di viola, ed ha un certo splendore
viola, ed ha un certo splendore di porpora non del tutto infiammato, ma
tutto infiammato, ma finisce in color di vino. barilli, 2-102: la
. -con riferimento all'evolversi di una forma morbosa in altra.
che io faccia in pavia si è di valermi dell'assistenza di scarpa...
in pavia si è di valermi dell'assistenza di scarpa... per farmi curare
aria pavese poco propizia agli occhi; minacciava di finire in fistola lacrimale.
canini lavorò gianbattista passeri romano, uomo di sufficienti lettere, che finì prete secolare.
: nell'ora della partenza ebbi cuore di abbandonarti perché, avendoti amato perfetto nel
tendenza alla sregolatezza sociale, finì strumento di propaganda in mano di politicanti e gerarchi
, finì strumento di propaganda in mano di politicanti e gerarchi del fascismo e del
culo il destino, che l'aveva inzaccherata di quell'epiteto di cantante. e finì
che l'aveva inzaccherata di quell'epiteto di cantante. e finì vittoriosa. 23
. in costrutto perifrastico, con l'infinito di altro verbo preceduto da una prep.
una prep. -in partic. finire di: portare a compimento un'azione, terminarla
gli messi, severo stette a finire di potare la vigna che un poco ve ne
andrea da barberino, 1-51: finito turpino di leggere, e balante da capo cominciò
prima che a gran pena avevo finito di deciferare la prima che arrivò l'altra
valere, quando l'altra fosse finita di consumare. manzoni, pr. sp
ritornava su quel momento quando fu finita di passare la processione de'convalescenti: che
i-457: non tutti gli scolari erano finiti di entrare in classe. brancoli, 3-46
stanza nuova a cui gli operai finivano di attaccare il filo di un quarto campanello
gli operai finivano di attaccare il filo di un quarto campanello. -ant.
ch'uscir fa un spirto in forma di valletto, / e gli comanda quanto
arrighetto, 250: non cercar mai di dipignere il capo sanza la coda,
. galileo, 1-1-92: è tempo di finire; gli baciò con ogni umiltà
: finisco col pregarla a volersi ricordare di me che fra qualche tempo sarò a
sarò a giro per firenze in cerca di pane e di occupazioni. -cessare,
giro per firenze in cerca di pane e di occupazioni. -cessare, smettere.
, 40-ii-17: comperatosi per lo viver di casa un pezzo di non so qual carne
per lo viver di casa un pezzo di non so qual carne salata, e
a vederla, tutto fuor della materia di che allora si ragionava, accennandola: questa
: questa, disse, non finirà di consumarsi, ch'io avrò finito di vivere
finirà di consumarsi, ch'io avrò finito di vivere. goldoni, iv-1073: quando
del signor flo- rindo, averà finito di comandare e di far bravate. leopardi,
rindo, averà finito di comandare e di far bravate. leopardi, iii-328:
leopardi, iii-328: ho quasi finito di patire. collodi, 138: domani
. collodi, 138: domani finisco di essere un burattino e divento un ragazzo
. vittorini, 2-212: io finii di fumare, finii di ricordare. smisi di
: io finii di fumare, finii di ricordare. smisi di piangere.
di fumare, finii di ricordare. smisi di piangere. -riuscire in un intento
tanti cavalieri che vi corteggiano, finiranno di conoscere (udendo gli altrui andari) di
di conoscere (udendo gli altrui andari) di che qualità sia l'uomo che essi
veduto questa cosa tale, non gli finiva di piacere. serdonati, 9-358: quello
serdonati, 9-358: quello che finì di colmare l'allegrezza, un gran numero
colmare l'allegrezza, un gran numero di cristiani, e maschi e femmine d'
femmine d'ogni età, fu liberato di durissima servitù. redi, 16-v-296:
, 16-v-296: io mi son finito di certificare, che la soverchia, per
per così dire, superstiziosa credulità delle virtù di molti medicamenti è un vizio de'paesi
esperienza non ci siamo per anche finiti di sodisfare,... in ogni modo
modo daremo un cenno così in generale di quel poco che ci pare di poter
generale di quel poco che ci pare di poter osservare. muratori, 5-iv-27: né
le quali a me non finiscono assai di piacere. baretti, 1-137: in
in poche ore quel deplorabilissimo fuoco finì di colmare d'estrema irremediabile miseria l'angosciato
: facciamo uniti una sortita e finiamo di ammazzare cotesti marrani scomunicati. nievo,
e... non aveva finito di risolversi a credere o a non credere.
[lo scimmiotto] in un gruppo di visitatori. non era affatto minaccioso,
anzi quasi officioso... finimmo di conquistarcelo. baldini, i-223: spezzato
bisognava accorrere perché la corrente non finisse di portare il materiale alla deriva.
è d'opinione che ella si finisse di far nera per l'esequie di mecenate,
si finisse di far nera per l'esequie di mecenate, che le voleva grandissimo bene
. carducci, iii-9-127: una scuola di trovadori italiani... non finì di
di trovadori italiani... non finì di estinguersi se non al riscontro della poesia
le sguerguenze del passagli il riso finiva di sfarsi e il condimento non però cresceva
perfezionerà in tutto. si vien via di là con una certa nobile petulanza o fatuità
mostrare buon desiderio e dar sempre speranza di futuro, bene seguono continovamente nel male
, una classe la quale a forza di civiltà ha finito con estinguere in sé il
tutti i mestieri, da marinaio a facchino di porto, da cacciatore di camosci a
a facchino di porto, da cacciatore di camosci a guardia di dogana, aveva
, da cacciatore di camosci a guardia di dogana, aveva finito con rincontrare e
finito con rincontrare e sposare la vedova di un padrone di barche. comisso,
e sposare la vedova di un padrone di barche. comisso, 15-75: ma il
le marmitte, allora c'erano le scatolette di carne e la galletta di riserva.
le scatolette di carne e la galletta di riserva. -finire per: ottenere
oggi e batti domani, a forza di dar sempre del capo contro un'idea,
per smarrirsi / in quel mare rischioso di sereno, / se non fossero i
peppinino, perché aveva il maledetto vizio di non saper dir di no. panzini,
il maledetto vizio di non saper dir di no. panzini, ii-644: mio
come tutti i grandi uomini, a furia di ragionare ha finito che non ragiona più
dalla cascina una voce furente ci gridò di smettere. cassola, 2-172: a forza
smettere. cassola, 2-172: a forza di respirare carbone, finisce che l'organismo
misteriose, ricettavano fuggiaschi ed altre cose di questo gusto, e tutto andava a finire
tutto andava a finire nello stampare foglietti di sotterfugio, nello scrivere col carbone una
aspettare il turno per la prima fase di adattamento a camioncini. -finire
ammirevole (e ha sovente una sfumatura di ironia). cfr. anche bellezza,
festa, la musica, la storia: di fatti molesti, situazioni spiacenti, circostanze
lui si lancia, / che disioso di finir la festa, / mira a passargli
dati, 3-178: il quale disse di no; e fu finita la musica.
far cessare un fatto o una serie di circostanze che si trascini troppo per le
relazione (e ordinariamente presuppone l'uso di modi risoluti, il ricorso a mezzi
mille diavoli nell'anima, finalmente è di carne e ossa anche lui ». tommaseo
tommaseo, i-393: l'altera anima di maria vide in quella lettera come una
vide l'amore offeso, ma la voglia di finirla. pisacane, ii-53: i
m. cecchi, 257: -non dubitate di niente. -io non dubito; /
in fine delle litanie aggiungevo una ventina di santi, senza curarmi che alcuno dei compagni
per una volta finirla con questo sgomento di abisso dappertutto a inghiottirci?
sentirli discorrere. -non finire di fare o dire qualcosa: continuare senza
, perseverare con costanza. cantilena di un giullare toscano, v-17-39: di lui
cantilena di un giullare toscano, v-17-39: di lui ben- dicer non finisco / mentre
, 12-50: dall'uscita del mese di luglio fino a dì 6 di novembre
del mese di luglio fino a dì 6 di novembre non finì di piovere quasi al
a dì 6 di novembre non finì di piovere quasi al continuo. pino,
era troppo diligente, né mai finiva di ricercare e perficere l'opere sue.
4-558: contuttociò non finiva don giovanni di prestar fede a questi rapporti. nieri,
: quando aveva principiato non finiva più di contare. baldini, i-658: troppo
se potessi rendere con parole la dolcezza di quell'ultimo dondolìo di campagna che non
parole la dolcezza di quell'ultimo dondolìo di campagna che non finiva mai di consumarsi
dondolìo di campagna che non finiva mai di consumarsi tra le severe pietre un momento
alvaro, 7-73: non finiva mai di ripetere le sue spiegazioni ad alta voce
abbondanti paesi che possegga il re di spagna, essendoci d'ogni sorte di mantenimenti
re di spagna, essendoci d'ogni sorte di mantenimenti naturali e forestieri. rajberti,
dei quadri, e visitato gli studi di vemet, di delaroche, d'ingres,
e visitato gli studi di vemet, di delaroche, d'ingres, ecc.
gabinetti d'architettura. gli antiquarii spasimano di gioia nell'hótel cluny: e, per
per finirla, i bibliomani sono capaci di correre per tutte le biblioteche a disturbarvi
mal cominciò, ma bene finio. di juda si loda lo cominciare, e biasimasi
davanzali, ii-525: taglisi ogni legname di verno dalla luna d'ottobre e quella di
di verno dalla luna d'ottobre e quella di gennaio: cioè dal finir del vecchio
ingenerare. sarpi, i-2-90: nel finire di questa lettera, vorrei intendere il parere
questa lettera, vorrei intendere il parere di vostra signoria sopra la frateria di francia
parere di vostra signoria sopra la frateria di francia. manni, i-248: io intendo
francia. manni, i-248: io intendo di provarvi [questa verità] meglio qui
a memoria lo finire tuo e lascia di tenere nimistade. cino, iv-227 (106-n
, i-2-43: non sono tanto debole di spirito che mi rincresca 11 finire,
vicina. 3. ultima parte di un periodo di tempo. monti,
3. ultima parte di un periodo di tempo. monti, v-154: il
finire: in prossimità del compimento (di azioni, lavori, ecc.),
ecc.), della conclusione (di discorsi, scritti, spettacoli, ecc
mortalità, epidemica o contagiosa, scemando di giorno in giorno, si prolungò però
del sonno. -nell'ultimo scorcio di un periodo di tempo. bertola,
-nell'ultimo scorcio di un periodo di tempo. bertola, 51: è
tralci renani sieno stati trasportati al capo di buonasperanza, e che quelli del lea-
lea- tico provengano dal capo per opera di un negoziante fiorentino, il quale sul
secolo volle con sì gran giro tradurre di tedesco in toscano. manzoni, pr
mancavan mai [i soldati spagnoli] di spandersi nelle vigne, per diradar l'
. de amicis, i-365: eravamo di guarnigione a savigliano, due battaglioni di
di guarnigione a savigliano, due battaglioni di bersaglieri, sul finire del cinquant'otto.
, 6- 73: sul finire di quell'inverno, al mutare della stagione,
, domenichino s'ammalò: un corso di febbracce tifoidee che lasciarono il ragazzo abbattuto
491: un colpo della invisibile mano di dio ferì lo scelerato poeta, e
volgar., 2-167: sacrò il tempio di giove ottimo massimo per legge, l'
convenia esser disfatto, / perch'altri fosse di perieoi tratto. cino, iii-48-4:
e in questo modo fu la finita di turno. boccaccio, ii-270: se questo
, che le converrà far partita / di questo mondo, e 'l corpo abbandonare,
5. tose. finimento del cappello di paglia. tommaseo [s. v
.]: 'la finita'dicono le lavoratrici di cappelli di paglia il finimento del cappello
'la finita'dicono le lavoratrici di cappelli di paglia il finimento del cappello, il che
le spese / chi si voi sia e di che condizione. / ma, non
. -far aver a qualcuno finita di qualcosa: privamelo. anonimo, i-614
finità, sf. filos. condizione di un ente che ha o raggiunge il
reciproca relazione sono la dialettica della finità di questi spiriti, dalla quale lo spirito
in un certo modo ch'egli ha bisogno di creare cioè di manifestare di fuori e
ch'egli ha bisogno di creare cioè di manifestare di fuori e finitamente le dovizie ineffabili
ha bisogno di creare cioè di manifestare di fuori e finitamente le dovizie ineffabili del
all'infinito. = comp. di finito. finitézza, sf.
. finitézza, sf. condizione di ciò che è finito, portato
, eccellenza. - anche: capacità di portare a perfezione le proprie opere;
casa rumieri, due quadri assai grandi di cacciagioni, ne'quali una gran finitezza non
, non al modo semplice e rozzo di antichi poeti, ma con quella grazia
12-22: ce n'erano anche altre di brutte frasi; la lingua adoperata in
modo disadorno, gli pareva il segno di una gloria non ancora matura, tagliata con
toccano quasi il perfetto. -delicatezza di modi, armonia estetica; dirittura morale
buoni, leali amici,... di simile età, di simil genio,
... di simile età, di simil genio, di simil finitezza in ogni
simile età, di simil genio, di simil finitezza in ogni cosa, e
ora la finitezza della sua beltà, patinata di una noncuranza che poteva sembrare superba a
. 2. filos. condizione di ciò che è limitato (nel tempo
li-1-679: io replicatamente tocco questi punti di stato che mi paiono essenziali, come mi
paiono dalla mia debolezza suggeriti, tralasciando di metter in considerazione la finitezza del corpo
, 2-231: i privemati corsero le terre di norba e sezza, ambe finitime,
. g. graziani, 375: corse di sua virtù sì chiaro il grido /
vari consigli provinciali, abbiano la facoltà di sceglier colla pluralità dei voti nelle città
, o nelle finitime, un numero opportuno di soci che possano cooperar con valore alle
volta, come si fa delle foglie di un carciofo. d'annunzio, iv-2-157:
sparse dal monastero in tutto il paese di ortona, e dal paese in tutte le
umbria e le regioni finitime sono terre di scavo, e il sottosuolo è ricco di
di scavo, e il sottosuolo è ricco di materiale preistorico e storico.
contra i romani, appresso alle cittadi di finitima fermò il campo della sua oste
simili, il paese confinante, sull'analogia di * marittima ', onde il femm
2. con riferimento agli abitanti di stati, città, territori limitrofi.
sovra ogni gente remota e finitima / di terrestre potenza e di marittima. lanzi
remota e finitima / di terrestre potenza e di marittima. lanzi, iii-2-74: in
imperialista rivolta al saccheggio a mano armata di qualche ricco popolo finitimo.
: o tiro, dicesti: io sono di perfetta bellezza, e posta nel cuore
meno propensi all'idealità sollevata dei loro finitimi di oltrereno, che alla positiva indole e
, 912: 1 poggi sembrano capi di tignosi ne l'ospitale, / l'un
idoneo, disposto a finire; capace di portare a termine; conclusivo. buti
: imperò che ascendente esce allora producibile di tutti i frutti terrestri; la qual
qual cosa non è quando lo sole esce di virgine et entra in libra: imperò
imperò che allora è descendente e finitivo di tutti. 2. definitivo,
. finito (part. pass, di finire), agg. (superi.
francesco da barberino, 211: ho volontà di vedere l'ovra / ch'io ti
: sono in viva e certa speranza di vedere principiata e finita un'altra non meno
e dal rivas fu provveduta in alto di molti grossi cannoni. redi, 16-iv-
che la lettera dedicatoria e certi pochi di prolegomeni. del resto è finito finitissimo
... e carcerato nelle fortezze di porto ferraio. fogazzaro, 7-9: a
opera finita, un qualche onesto bicchier di vino. alvaro, 8-56: un
alvaro, 8-56: un senso diffuso di una festa finita, col sapore e
vino del chianti, quel sapore vecchio, di cosa lungamente conservata, di rose sfiorite
vecchio, di cosa lungamente conservata, di rose sfiorite e di giardini autunnali.
lungamente conservata, di rose sfiorite e di giardini autunnali. landolfi, 2-10:
sua lingua, complicata dal curioso puntiglio di non voler rifiatare se non a discorso finito
acconsentiva a rimaner socio a patto però di ricevere intanto un mandato generale a vendere
limali e odegli lodare e non cessa però di limare e di percuotergli per fargli migliori
lodare e non cessa però di limare e di percuotergli per fargli migliori e più belli
, ii-186: tutte l'altre pietre di questo palazzo sono tanto finite e ben
. muratori, 5-iv-52: fra le canzoni di stile maestosamente vetusto, questa mi pare
è finita quando così comparisce dal suo punto di veduta. un piccol quadro, che
altrove nella italia inferiore, si additano di lui alcuni quadretti finitissimi, che han
alcuni quadretti finitissimi, che han sapore di quattrocento. pananti, i-425: sfoglia
un grosso medaglione, / ch'era di rame invece d'esser d'oro. /
meglio si chiame- rebber poscritti, profezie di cose avvenute, comici di quadri,
poscritti, profezie di cose avvenute, comici di quadri, se non finiti, già
-edil. completo in tutti i lavori di finitura (un edificio). -intonaco
v. prodotto. -marchio, segno di finito: quello che garantisce la perfetta
che garantisce la perfetta lavorazione e finitura di un prodotto. leggi, bandi
stato fiorentino ov'è stabilita la regola di far marchiare le pannine, dopo che
perfezionate, col marchio che dicesi 'di finito ', o con altro pubblico segno
pubblico segno, dovrà conservarsi l'obbligo di detto marchio. crusca [s. v
; un lavoratore, il suo modo di lavorare). salvini, vii-548:
si poteva dire il capo, e per di piti era anco cuoco finito. di
di piti era anco cuoco finito. di giacomo, ii-873: in mezzo a tante
tranquillità delle concezioni e al metodo scolastico di presentarle. -per antifrasi.
meno come nel suo letticello, uscio di vita; punito, secondo il pensiere de'
. tassoni, ix-364: dello stato di milano non sa ognuno che dopo averlo
gli tornò a ricadere per linea finita di quella casa, e che egli lo ritenne
, il quale la domanda per capo di linea finita, provare che sia fatto
un periodo della vita, una serie di anni, un'età). velluti
... a scrivere della antichità di casa nostra e farne questo libretto,
libretto, cominciato per me alli venti di novembre mdlv, sendo io d'età
. -completamente trascorso (un periodo di tempo). f. d'
. forteguerri, 26-75: il pianto di parigi era infinito, / e pianto
: alberto credeva amore perfetto un fascio di desideri ardentissimi, di cui si fuggisse
amore perfetto un fascio di desideri ardentissimi, di cui si fuggisse l'adempimento. scopo
el ben che ci è, finito di grandessa, di tenpo? unde animo
che ci è, finito di grandessa, di tenpo? unde animo non finito non
a lui / quando il suo corpo è di splendor finito. 6. consumato
patrodo, finito, una vivanda composta di farina e di vino e di cacio
finito, una vivanda composta di farina e di vino e di cacio trito, la
composta di farina e di vino e di cacio trito, la qual vivanda euripilo non
poter offender me, tuttavia non cessano di procurar con ogni sorta di macchine e
tuttavia non cessano di procurar con ogni sorta di macchine e strattagemmi iniqui di sfogarsi almeno
ogni sorta di macchine e strattagemmi iniqui di sfogarsi almeno sopra l'opera d'altri
finiti, e non avendo / comodo di cavalli di rispetto, / avino e
e non avendo / comodo di cavalli di rispetto, / avino e avolio due
] ti viene in casa a coglierti di persona improvvisamente, inaspettatamente, tu sei
abbia scritto. carducci, 526: canterò di voi, gente finita / dal *
dominante, ed era quello dell'italia di quattro e cinque secoli fa. comisso
ormai si sentiva finito, era convinto di precipitare verso la vecchiaia. 8.
sono sortiti, fuori dalla cucitura bioccoli di stoppa. -risolto, concluso (
mio padre veniva dal nulla, benché di buona famiglia, finita in malora.
primo apparisce in mezzo a quel nugolo di preti che facevano la corte a francesco,
facevano la corte a francesco, fratello di silvio pellico, finito poi gesuita.
el ben che ci è, finito di grandessa, di tenpo? dante, conv
ci è, finito di grandessa, di tenpo? dante, conv., iv-ix-2
filosofi, che l'appetito nostro è di due sorti, l'uno misurato e
segneri, iii-2-17: per giungere a fare di niente qualche cosa, dicono i filosofi
rosmini, 2-144: finito è ciò di cui si può pensar cosa maggiore.
. -determinato, definito (contrario di indefinito, indeterminato). - anche
finito e simile ah'infmito: certo di tutte le cose, e simile all'
cose, e simile all'incerto; di fuori e di dentro in se stesso ogni
simile all'incerto; di fuori e di dentro in se stesso ogni cosa abbracciando
e hanno fra sé grado e ordine di nobiltà. leopardi, i-108: perché la
. de sanctis, 7-441: prima di mazzini c'era l'individuo eguale agli
e libero: per mazzini è qualche cosa di più, è collaboratore dell'umanità;
dell'umanità con la missione e col dovere di sviluppare le sue forze, di sacrificarsi
dovere di sviluppare le sue forze, di sacrificarsi anche a benefizio di tutti.
sue forze, di sacrificarsi anche a benefizio di tutti. montale, 1-68: sul
che ha durata limitata (un periodo di tempo, un movimento); caduco
ben, che a fuggir ha gambe di levriere? s. agostino volgar.,
abbiamo, però che non siamo sicuri di avere il tempo. lorenzo de'medici
, ancora che bella ed eccellentissima, di necessità muore. e questa tale considerazione
se cossi volete, doi principii attivi di moto: l'uno finito secondo la raggione
una cosa che giovi solo per finita misura di tempo. v. riccati,
ed è seguito da un compì, di abbondanza). monaldi, i-336:
monaldi, i-336: grande area tutta finita di torchietti di libbra, e tutta la
: grande area tutta finita di torchietti di libbra, e tutta la chiesa intorno e
essere quel signore così finito com'è di segretari. a. f. doni,
.. il collare del quale era di dentro, dove serra a la gola e
a la gola e al collo, fodrato di velluto chermosino; il restante, e
bavero poi, ornato e finito di bianco velluto. sozzini, 243: il
ordine alle loro insegne, ben finite di polvere, palle e corde a sufficienza.
non in questa; e questo è che di tutti gli scrittori così sacri come gentili
6: quando esso non mancasse più di niente, ma fosse finito, perfetto
con un infinito retto dalla prep. di. che ha portato a termine
un'opera; che è giunto al punto di provocare 0 di subire un determinato effetto
è giunto al punto di provocare 0 di subire un determinato effetto. anguillara,
tenne, / finché 'l vide finito di salire. soderini, ii-245: cogliesi
errare, / ché, non essendo finito di fare, / non potete saper come
il guscio, scappava fuora una mosca di color cenerognolo, torbida, sbalordita e
dire, abbozzata e non ben finita di farsi. collodi, 13: birba d'
un figliolo, non sei ancora finito di fare e già cominci a mancar di
finito di fare e già cominci a mancar di rispetto a tuo padre! cicognani,
; pagato, versato (una somma di denaro). lettere familiari, 21
fatto fare anche la fine a lotto di lire trecento, sì che tu se'finito
lire trecento, sì che tu se'finito di tutte lire mcc. f
avea avuto per mesi quattro. diario di raffaello di francesco de'medici, iv-139:
per mesi quattro. diario di raffaello di francesco de'medici, iv-139: tre
, quantità, grandezze, valori, di cui se ne possano pensare o assegnare
maggiori sia minori (ed è contrario di infinito, di infinitesimo e di infinitamente
(ed è contrario di infinito, di infinitesimo e di infinitamente piccolo). -al
contrario di infinito, di infinitesimo e di infinitamente piccolo). -al finito:
. torricelli, 76: caschi una palla di ferro la quale di peso sia una
caschi una palla di ferro la quale di peso sia una libbra sola dall'altezza d'
o momento dopo la caduta esser maggiore di qualunque momento, o forza finita.
da'matematici moderni un non so che di mezzo tra la quantità finita ed il nulla
un nulla affatto, da esprimersi col nome di zero, ma una parte infinitesima di
di zero, ma una parte infinitesima di quella stessa unità. agnesi, 1-2-1017
-con riferimento a formula o equazione composta di sole quantità finite, non contenente differenziali
la persona e il numero (contrario di infinito). menzini, iii-242:
. dimostrativo (un pronome: contrario di indefinito). tommaseo [s.
quis. -con riferimento alla desinenza di una parola, di un verso,
riferimento alla desinenza di una parola, di un verso, ecc. garzoni,
, 1-950: si ritrovano in vergilio più di trecento versi finiti in parola monosillaba,
con determinati effetti (ed è contrario di infinito). torini, 323:
del pari dolore e piacere, e di sopra il cozzare delle parti contro le
determinato, attuato (ed è contrario di indefinito e indeterminato). varchi,
. landolfi, 3-43: vasti sistemi di minutissimi corpuscoli in continuo movimento..
nebulose dapprima, e quindi ai sistemi di nebulose e su su all'infinito fino ai
su su all'infinito fino ai sistemi di sistemi, ai paraprimari, al primario.
o grandezza finita (ed è contrario di infinito e infinitesimale). galileo,
nostro ingegnoso discorso si conclude gli attributi di maggiore, minore o eguale non aver
unità che si assume o ci piace di assumere. 18. locuz. -è
con tipica efficacia espressiva, il compiersi di un'azione molto diffìcile, di un'
compiersi di un'azione molto diffìcile, di un'impresa molto ardua, il cessare
un'impresa molto ardua, il cessare di circostanze o situazioni spiacevoli o dannose,
da disagi e sofferenze, la soluzione di problemi inestricabili (e può anche esprimere
(e può anche esprimere il crollare di ogni speranza, lo svanire di ogni
crollare di ogni speranza, lo svanire di ogni illusione). berni, 55-35
. forteguerri, iv-345: egli è di lor combriccola: se punto / si accorge
... veduto o creduto di vedere che i liberali battevano in ritirata
tutto bordone, e fatta un po'di baldoria, dissero è finita, e si
, sarebbe finita. mi metterei in capo di fare qualche cosa di spettacoloso. comincerei
metterei in capo di fare qualche cosa di spettacoloso. comincerei a disprezzare i vecchi
buona grazia, / sarebbe tempo di farla finita. d'azeglio, 1-190:
la duchessa maria luisa, stanca di aspettare, spedisse per le poste
spedisse per le poste un corriere di gabinetto al re sardo per dirgli
venisse a viareggio per la via di terra. tozzi, i-63: nic
onde no è bon fenidóre. storia di s. silvestro, 31: io
., ii-150: scipione, liberatore di roma e d'italia, glorioso e
a mano o a macchina, i lavori di finitura. 2. ant
lui si finisce e termina la veduta di chi si truova nel colmo della sua meza
. galileo, 3-3-22: da questa proprietà di dividere e distinguere la parte del cielo
delle strade. = femm. di finitore. finitùdine, sf.
, rifinitura-. -opere, lavori di finitura: in edilizia, quelli che
termico, ecc.). -materiali di finitura: neltindustria tessile, sostanze impiegate
opera d'arte bella, ma anche di manuale lavoro. il conciliatore, ii-219
, e della finitura della forma, è di ogni artista in ogni luogo e in
vuoto nell'andata, porterebbe lana sucida di garbo, ossia africana, e stame filato
la finitura dei panni, l'arte di lavare, filare e tingere le lane;
; e sperava, col tempo, di arrivare anche a quella di follare e tessere
col tempo, di arrivare anche a quella di follare e tessere i panni.
perfetta, e pagata secondo quanto diceste di fare, coi vostri danari. emanuelli,
raimondi, 2-47: il carro, tinto di rosso, col suo cavallo alto impennacchiato
de'preteriti perfetti dimostra tivi di tutti quanti i verbi nostri.
lo dicono in toscana. 'buona finizione di feste '(modo d'augurio)
finitura ', che più spesso intendesi di lavori più pregiati). =
delle feste finlandesi è stata la risposta di riepin alle congratulazioni dei pittori sovietici.
, porsi il piatto del ghiaccio alla tedesca di destra, versai il vino al finlandese
destra, versai il vino al finlandese di sinistra. emanuelli, i- 233
]: 'lingue finniche', famiglia di lingue del settentrione d'europa, che com
. anche i cavalli fìnnonici son di buone qualità. = cfr.
non ho fino a qui cagion di pianto. de sanctis, lett. it
anni avea menata la vita solita di un signorotto italiano, tra dissipazioni
tolse. -preceduto dalla prep. di. testi fiorentini, 34:
si debbia offerere per sancta maria di febraio, nostra festa principale,
festa principale, e basti questo cero di fino al'ottava di sancta maria
e basti questo cero di fino al'ottava di sancta maria di septembre.
fino al'ottava di sancta maria di septembre. -indica il punto nel
da siena, 188: o santa virgo di tanta eccel- lenzia, / sposa di
di tanta eccel- lenzia, / sposa di cristo fin da piccolina / per la pietà
borghini, 1-1-77: fino in vita di messer cacciaguida si con- tavan l'una
messer cacciaguida si con- tavan l'una di per sé dall'altra, come fusser due
sulla cetra amorosa / i modi appresi di sue corde d'oro. al
fino ieri, che fummo a dì 24 di marzo 1460,... il
el colpo, che fino all'arme di maglia ruppe, ma la sua lancia andoe
nelle cacce fino alla gola, no tralasciamo di fare di quando in quando qualche esperienza
alla gola, no tralasciamo di fare di quando in quando qualche esperienza, per rintracciare
la ringhiera; / e pareami venisse di lontano. pea, 5-13: fin lì
dal ciel fin lo profondo / è di quattro alimenti / fatto ordinatameli. tavola
terra. -preceduto dalla prep. di. bibbia volgar., vi-487:
terra, e li tuoi messaggeri vennero di fino al fiume chiamato anes.
3. indica l'effetto, il risultato di fatti, di circostanze, di azioni
l'effetto, il risultato di fatti, di circostanze, di azioni, di sentimenti
risultato di fatti, di circostanze, di azioni, di sentimenti, ecc. -anche
, di circostanze, di azioni, di sentimenti, ecc. -anche in costrutto
, ii-4: n'eran piene [di greci] le case de'nobili, dove
ricevuti e collocati stabilmente in ogni genere di uffici, da quei della cucina, fino
da quei della cucina, fino a quello di maestro di filosofia. giusti, 4-i-322
cucina, fino a quello di maestro di filosofia. giusti, 4-i-322: fino a
: i tuoi sonetti mi hanno più di quattro o sei volte toccato fino alle
, scusa, ho diritto mi pare di vivere almeno nel racconto che tu ne
le cascine con gli amici, chiacchierando di testi critici e di ballate e di
gli amici, chiacchierando di testi critici e di ballate e di sonetti, fino al
di testi critici e di ballate e di sonetti, fino al punto di scordare quasi
e di sonetti, fino al punto di scordare quasi, che in quello stesso
4. per indicare il limite di una quantità, il termine di una
limite di una quantità, il termine di una numerazione. - anche al fìgur.
è fuori delle mura; il forte di essa sono tre colli e due vallate
provvedimento, e fino a due milioni di denaro sonante, deposti nelle varie casse
città. svevo, 3-734: dopo di aver fatto un augurio serio e disadorno ad
, i-127: nessun corso ha tanta folla di studenti quanto il corso di storia dell'
tanta folla di studenti quanto il corso di storia dell'arte, fino a sette od
quella che porta fino a un quintale di peso sulla testa, ha ancora la
da siena, 46: niente ti ristare di caminare / per fino a tanto che
che, quanto gli era caro il servigio di dio e la salute d'innumerabili anime
: fino a che mi concedano i tempi di riprendere la stampa dell'autografo delle ultime
la stampa dell'autografo delle ultime lettere di jacopo ortis io protesto apocrife e contaminate in
l'umanità non è altro che un carico di materia che viaggia vertiginosamente fino a che
qualche luogo. -ant. con elisione di che: finché. 6.
intendeva che governavate fino a i sogni di sua eccellenza. caro, 12-iii-253:
tien conto fin d'un minimo foglio di carta. b. davanzali, ii-14:
il suon stridente / spiega in vece di canti e di parole. casti, ii-6-59
/ spiega in vece di canti e di parole. casti, ii-6-59: fin
, alle funeree bende / fermar lo sguardo di costanza pieno. nievo, 1-179:
, come falciata dal terrore, incapace di accorrere, incapace fin di trascinarsi.
, incapace di accorrere, incapace fin di trascinarsi. saba, 410: io non
del lat. fine, ablativo sing. di finis 4 limite ', col
4 limite ', col valore di * fino a '. finocchiàccio
. ferula. = spreg. di finocchio. finocchiana, sf.
, sf. salume aromatizzato con semi di finocchio. panzini, iii-87:
ritornate dai campi coi loro tovagliuoli colmi di finocchiella e di ramolacci chiacchierare nella strada
coi loro tovagliuoli colmi di finocchiella e di ramolacci chiacchierare nella strada.
strada. = dimin. di finocchio. finocchiétta, sf.
finocchiétta, sf. qualità particolare di mela, che ha un sapore
franzesi. « = dimin. di finocchio. finocchino, sm.
della ferula. 2. varietà di finocchio detta comunemente finocchio di chioggia,
. varietà di finocchio detta comunemente finocchio di chioggia, di bologna o di napoli.
finocchio detta comunemente finocchio di chioggia, di bologna o di napoli. magazzini,
finocchio di chioggia, di bologna o di napoli. magazzini, 14: il
e dimestici e salvatichi, le radiche di prezzemolo. g. del papa
usarsi nei cibi. 3. seme di finocchio. 4. biscotto aromatizzato con
. 4. biscotto aromatizzato con semi di finocchio. 5. figur. persona
casa mia. = dimin. di finocchio. finocchio (ant.
il fusto, alto da una trentina di centimetri a oltre due metri, è striato
capillari, con picciolo munito alla base di guaine avvolgenti il fusto, più o meno
; i fiori, in ombrelle con numero di raggi variante da 6 a 50,
seme della pianta, aromatico, ricco di oli essenziali, usato come condimento o
o nella preparazione dei liquori. libro di sidrac, 485: anche è un'erba
ritonde. palladio volgar., 11-14: di far vin soave a bere ammaestrano i
per mare un sacchetto co cento mazzi di finocchio... el finocchio non è
lui giostromo, / parvon le lance gambi di finocchi. boiardo, 2-10-50: tre
a considerare noi serpi, che ciascheduna di noi, quando ei ne viene la primavera
soderini, ii-139: il finocchio apparisce di due spezie, ordinario verde e del
d'inferma e scura vista, / di finocchio si nutre, e così scaccia
occhio / dei gelsomin su i gambi di finocchio. roberti, iv-205: era
. roberti, iv-205: era una di quelle loro insalatine miste di erbette molteplici,
era una di quelle loro insalatine miste di erbette molteplici, ruccola, prezzemolo,
, ruccola, prezzemolo, fiori azzurrini di borragini, finocchi novelli, lattughette appena
s'io stessi brucando con una fame di capro. bartolini, 15-306: io,
fu: un'ottima trasteverina, mangiatrice di lupini e formidabile di porchetta di maiale
trasteverina, mangiatrice di lupini e formidabile di porchetta di maiale imbottito di finocchio; arrosolato
mangiatrice di lupini e formidabile di porchetta di maiale imbottito di finocchio; arrosolato al
e formidabile di porchetta di maiale imbottito di finocchio; arrosolato al forno. c
castagne e attigue montagnole di bianco-azzurrini fi- nocchi, baffosetti, nunzi
. montale, 3-203: uno spezzatino di capriolo, e insieme... un
insieme... un bel tegame di funghi rossi,... mezza patata
patata, mezzo pomodoro, un cuore di sedano, un pizzico di zenzero, una
un cuore di sedano, un pizzico di zenzero, una goccia di rum,
un pizzico di zenzero, una goccia di rum, una spolveratina di finocchio. moravia
una goccia di rum, una spolveratina di finocchio. moravia, i-648: nella
era un tavolo centrale con qualche piramide di arance e qualche mazzo di finocchi e
qualche piramide di arance e qualche mazzo di finocchi e una grande ghiacciaia di legno grezzo
mazzo di finocchi e una grande ghiacciaia di legno grezzo, sormontata da un magistrale
grezzo, sormontata da un magistrale paio di coma. -finocchio acquatico: fellandrio
le cui radici emanano un forte odore di finocchio e di fien greco e sono
emanano un forte odore di finocchio e di fien greco e sono impiegate come tonico
trova solo nella zona mediterranea. -finocchio di bologna, di chioggia o di napoli:
zona mediterranea. -finocchio di bologna, di chioggia o di napoli: varietà coltivata
-finocchio di bologna, di chioggia o di napoli: varietà coltivata (foeniculum capillaceum
. lastri, 1-4-188: i finocchi di bologna si seminano nel mese di febbraio
finocchi di bologna si seminano nel mese di febbraio in terra asciutta. -finocchio
-finocchio dolce, finocchio domestico, finocchio di roma o di lucca: varietà coltivata (
finocchio domestico, finocchio di roma o di lucca: varietà coltivata (foeniculum capillaceum
ha frutti lunghi anche io mm, di sapore aromatico gradevole, fusto cilindrico da
estrae un olio etereo usato nella produzione di liquori e profumi. crescenzi volgar.
digestisse. ricettario fiorentino, i-b-i: di septembre si coglie... seme
septembre si coglie... seme di finocchio domestico. magalotti, 1-269:
è la sua forma simile ad un ramo di finocchio dolce, il gambo è più
dolce, il gambo è più sottile di quel del finocchio, né differisce molto
un colore appena giallognolo, l'essenza di finocchio dolce dal grato e delicato odore
/ disse lor: noi siam vaghi di due cose, / d'aceto dolce e
due cose, / d'aceto dolce e di finocchio forte. garzoni, 1-189:
. garzoni, 1-189: l'erbe di coltura, che si vedono per i
verga, i-302: con una manata di finocchi selvatici vi preparava una minestra da
ne gli orti, si chiami volgarmente erba di san pietro. soderini, ii-57:
.. delle quali essa [l'isola di malta] è producevole, vi nascono
2. figur. ant. cosa di nessun conto, inezia, quisquilia.
al pretore: io farò ogni mio forzo di contentarvi. -passatempo. g
1-2-43: or che vo'siate sazio / di noi, vi basta aver questo finocchio
si sporgono insieme, lui alle spalle di rosaria, dalla mia parte.
disonesto! -dare finocchi, pascere di finocchi, pagare di mazzi di finocchi
-dare finocchi, pascere di finocchi, pagare di mazzi di finocchi: infinocchiare qualcuno.
pascere di finocchi, pagare di mazzi di finocchi: infinocchiare qualcuno. g.
/... / e mi paga di mazzi di finocchi, / ed io
. / e mi paga di mazzi di finocchi, / ed io ripago lui di
di finocchi, / ed io ripago lui di caccabaldole. buonarroti il giovane, 9-107
io non so far le forche, e di fi- nocchi / pascer chi mi fa
, / e agli ammalati 'l corpo empier di frasche. -essere come il finocchio
quali presumono d'avere la lor parte di sapere, come si dice, fin
finocchio. caro, i-203: voglio, di quel che tu hai rub- bato,
un finocchio; / ma questo brutto nome di castello / mi dà un po'di