\ decifrato (part. pass, di decifrare), agg. (ant.
machiavelli, 1-iii-917: lessemi la lettera di roma scritta in cifra, ma diciferata
ci faremo i vestiti nuovi, delle stoffe di moda, ci sarà molto da fare
alle mie membra, / nel guasto vento di marzo / enumero i mali dei giorni
in cifera, ma vi era di sopra il diciferato, e non aveva
vi si sono mandate... e di tutte s'aspettano il diciferato e
venezia per aver deciferato le lettere del conte di cyfuentes: l'uno mi par
caro, 12-iii-162: sopra ad essa ancora di nuovo feci il decifratore e 'l
tenacità, sarei riuscito un gran deciferatóre di manoscritti e di papiri, ché
un gran deciferatóre di manoscritti e di papiri, ché ci avevo pazienza e buon
enrico frati, oggi direttore dell'archivio di stato, leg gitore pazientissimo
gitore pazientissimo e decifratore felice di antiche carte, il quale mi
il quale mi è stato cortese di validi aiuti per tutti questi miei
. d'annunzio, v-3-126: il deciferatóre di la pidi, intento ad
la larga lama imperatoria, ottima di punta e di taglio. papini
larga lama imperatoria, ottima di punta e di taglio. papini, 8-35:
diventato un romanista accanito: lettore di riviste filologiche, decifratore di manoscritti,
lettore di riviste filologiche, decifratore di manoscritti, uditore di corsi speciali
, decifratore di manoscritti, uditore di corsi speciali e gran maneggiatore di manuali
uditore di corsi speciali e gran maneggiatore di manuali e bibliografie.
, sf. spiega zione di una scrittura cifrata, interpretazione.
galileo, 1-1-128: intanto mando la cifra di un altro particolare osservato da me
quale si tira dietro la decisione di grandissime controversie in astro nomia
plur. -i). unità di misura di peso, equivalente alla decima
-i). unità di misura di peso, equivalente alla decima parte del
ai tempi onesti s'andava a palmi di sacco. ma ora: grammi, decigrammi
dividono in dieci parti uguali una seriazione di dati posti in ordine crescente o decrescente.
. -alcole decilico: liquido incolore, di sapore dolciastro, adoperato nell'industria per
, adoperato nell'industria per la preparazione di detergenti, di antischiuma e come intermedio
industria per la preparazione di detergenti, di antischiuma e come intermedio per i profumi
. -aldeide decilica: liquido giallognolo, di odore gradevole, contenuto in molti oli
. decilitro, sm. unità di misura di capacità, equivalente alla decima
decilitro, sm. unità di misura di capacità, equivalente alla decima parte del
.]: « decilitro », misura di capacità pe'liquidi, ch'è
vecchia ha comperato in un negozio un quarto di pane, un quarto di pasta e
un quarto di pane, un quarto di pasta e un decilitro di olio.
, un quarto di pasta e un decilitro di olio. = voce dotta,
fondo o degli animali o del reddito di altre attività. - per estens.:
in sicilia e in sardegna due decime di frumento, e comandato, che tutto
, e comandato, che tutto quello di sicilia si portasse in etolia allo esercito
terza, che tu mi conceda le decime di tutto il reame per cinque anni.
alla sicilia e alla sardigna due decime di frumento per ciascuna. gelli, 15-ii-184:
gli chiese, insino a le decime di tutto il suo regno per cinque anni.
5 7: dovrebbe il principe sempre far di maniera che i popoli ardessero che le
le gabelle delle mercanzie, le decime di tutte le biade, le rendite de'metalli
che non vengano al fìsco smisurate somme di danari. magalotti, 14-21: nella
nobili furon dati a'plebei col peso di pagarne loro la « decima » che
. galanti, xviii-5-1034: sono le decime di due generi: tributarie e colonarie:
in natura; e poiché si prelevava di solito il decimo del raccolto, prendeva
del raccolto, prendeva così il nome di 1 decima '; la più ingiusta
abbiamo, insomma, offerto la decima di sangue, di tormenti, d'esilii,
, offerto la decima di sangue, di tormenti, d'esilii, di sconforti morali
sangue, di tormenti, d'esilii, di sconforti morali supremi all'austriaco.
che chi aveva cinque ducati o meno di decima, pagasse una decima; chi
una decima; chi avesse dieci ducati di decima, pagasse una decima e un
ogni cinque ducati che l'uomo aveva di decima, si moltiplicava uno quarto più
g. m. cecchi, 22-10: di siena / fattene fuori, ch'io
-ufficiale della decima: magistrato incaricato di riscuotere le decime. cantini, 1-1-60
quattro cittadini abili agli uffizi, e di età almeno di anni 35, e per
abili agli uffizi, e di età almeno di anni 35, e per tutta la
dell'amministrazione dei sacramenti e delle funzioni di culto o come onere a carattere reale
a carattere reale per le concessioni su terre di proprietà ecclesiastica. formula di confessione
terre di proprietà ecclesiastica. formula di confessione umbra, v-6-13: me accuso de
tolse a'collettori del papa che tornavano di spagna tutti i danari ricolti di decime
tornavano di spagna tutti i danari ricolti di decime e di sovvenzioni. cassiano volgar.
tutti i danari ricolti di decime e di sovvenzioni. cassiano volgar., xxi-8
xxi-8 (258): essendo usato di dare ogni anno al diaconato le decime
miseri popoli con tante esazioni sotto pretesto di decime, limosine e indulgenzie. giannone,
11 ricevere ogni cosa da qualunque sorta di persone. colletta, i-159: le
le decime d'ogni genere, colla riserva di provvedere altrimenti alle spese del culto,
gubbio, 54: così stando per ispazio di quattro anni apparve uno accidente in inghilterra
. machiavelli, 11-1-196: ra- gionavasi di una decima sopra e'preti, la quale
monaci che si possano dire, decime di contanti, e per risquoterle mandò in
, passi, sussidi, eziandio con nome di dono o d'imprestito. dovila
bibbia volgar., ii-103: alli figliuoli di levi diedi tutte le decime d'israel
volte la settimana, e dò le decime di tutto quello, che io posseggo'.
, e lasciate adietro quelle cose che son di più importanza, della legge. diodati
decima d'ogni cosa. e 'l re di sodoma disse ad abram: dammi le
era vietata espressamente ai sacerdoti della tribù di levi la possessione dei beni stabili e
dicevano articoli. -per estens. contingente di dieci uomini. t. alberti,
] possono essere in circa 700, di età dalli 17 fino a 25 e 30
e sono la maggior parte cristiani rinnegati, di quelli delli cristiani che gli raccolgono ogni
questo modo. 6. antica unità di misura di superficie equivalente a m2 69
. 6. antica unità di misura di superficie equivalente a m2 69, 986
della scala musicale, pari alla somma di un'ottava e di una terza.
pari alla somma di un'ottava e di una terza. garzoni, 1-442:
e cavalle pezzati, i quali per causa di questo colore disunito sono tenuti meno forti
interessi, nei propositi (un gruppo di persone); privo di coesione sociale
(un gruppo di persone); privo di coesione sociale e politica (uno stato
discordi e disuniti, e per appetito di prevalere l'uno a l'altro tirano chi
, iii-180: gli stati poi disuniti di quel aiuto ordinariamente sono a chi li
168: signor, che dici? / di ricomporre i disuniti affetti / non son
/ non son queste le vie: di pace io venni, / non di risse
: di pace io venni, / non di risse ministro. g. capponi,
pavese, i-384: per quanto disuniti di pareri, la domenica c'eravamo sempre
. alfieriano, comp. da dis-con valore di separazione e unto (v.)
. disunto (part. pass, di disungere), agg. privo di
di disungere), agg. privo di untuosità, di grasso (qui al figur
, agg. privo di untuosità, di grasso (qui al figur. e scherz
= comp. da dis-con valore di * dispersione 'e [centro]
contraila stranguria e dissuria si faccia impiastro di fiori [del ramerino] o almeno
ritrova comune ancora in quelli che patiscono di disuria, o di gonorrea.
che patiscono di disuria, o di gonorrea. targioni tozzetti, 5-121: volendogli
cavalca, iv-65: subitamente l'angelo di dio il percosse, perché disurpava la
il percosse, perché disurpava la gloria di dio, dilettandosi d'essere chiamato e
misura; approfittare smodatamente, con ingordigia di qualche cosa; sprecare. nieri
sudicia, più bestiale e più dannosa di chi sperpera e disurpa e giustizia la
e disurpa e giustizia la roba pur di far quattrini e godere pensando solamente all'
. disurpato (part. pass, di disurpare), agg. raro.
ad astare molto angoscioso per lo disusaménto di queste cose. = deriv. da
litteratura a coloro che l'hanno fatta di donna meretrice. maestro alberto, 72:
alberto, 72: in questo circuito di brieve abitacolo molte nazioni abitano, di
di brieve abitacolo molte nazioni abitano, di lingua, di costumi e di ragioni di
molte nazioni abitano, di lingua, di costumi e di ragioni di tutta la vita
, di lingua, di costumi e di ragioni di tutta la vita strane;
di lingua, di costumi e di ragioni di tutta la vita strane; alle quali
: gli crearono nel cuore nuovi concetti di più alte imprese, e desio di
concetti di più alte imprese, e desio di gloria novella, come se la presente
cotesta, che un forestiero si prendeva, di mettere in disusanza le antiche leggi d'
disusanza. botta, 5-498: la disusanza di queste assemblee, le contese frequenti che
che nascevano dalle elezioni, la difficoltà di terminarle sui luoghi, avere introdotto l'
sui luoghi, avere introdotto l'uso di promuovere queste cause innanzi alla santa sede
, che dire si convengono, sono di qualità, che malagevolmente per la loro
disusare, tr. ant. cessare di usare, di ado perare
tr. ant. cessare di usare, di ado perare, di praticare
, di ado perare, di praticare. - in partic., riferito
a voca boli: cessare di usarli. odo delle colonne,
non era conveniente ch'io usassi molte di quelle [parole] del boccaccio, le
iii-216: carri armati d'ogni banda di falci, con una gran punta di ferro
banda di falci, con una gran punta di ferro al timone, tirati da cavalli
al timone, tirati da cavalli coperti di ferro, furono in uso presso i
, levò il campo, sciolse la giunta di governo, disusò i nastri gialli,
grotta s'apria nel duro sasso, / di lunghissimi tempi avanti fatta; / ma
non disusai aggirarmi per quelle contrade, di tener fisso 10 sguardo al palazzo.
in due modi si disusa l'ira di possedere l'animo. dominici, 1-144:
essersi disuso. tansillo, 27: perché di viver lieto io mi disusi, /
invecchi, / ecco che al giogo tuo di novo io tomo. sagredo, 38
foresto, chi è stato l'inventore di non cenar la sera. -gli avari,
, la condizione degli uomini disusatamente superiori di sapienza alla propria età, non è
che vivono in città e province vacue di studi. = comp. di
di studi. = comp. di disusato. disusato (part.
disusato (part. pass, di disusare), agg. (rar.
, 471: se guernisco il capo / di cappel disusato, io son deriso.
. alfieri, i-12: la subitanea vista di quella forma di scarpe del tutto oramai
: la subitanea vista di quella forma di scarpe del tutto oramai disusata, mi richiamava
, il bene, dimenticato un istante di sé, sentìa ripullularsi in cuore, reminiscenze
novelle e disusate e strane altri disidera molto di vederle e di saperle. m.
strane altri disidera molto di vederle e di saperle. m. villani, 1-5:
del disusato bene, / tremando or di paura or di speranza, / d'
bene, / tremando or di paura or di speranza, / d'abandonarme fu spesso
: avevano detto, quando il cielo, di maggiore luce risplendente e con disusata chiarezza
disusato incanto / ch'avea composto atlante di carena. cellini, 2-103 (484)
io mi vedevo guardare da tutti quei di vicchio come cosa disusa da vedersi.
l'aria mesta / i silenzi lugubri / di canzon disusate allegri accenti. forteg-uerri,
. leopardi, 886: benché ciascuno di noi sperimenti nel tempo delle infermità,
uomo, per compensamelo, alcuni tempi di sanità soprabbondante e inusitata. pascoli,
inusitata. pascoli, 999: quale di voi, donne, / quello ch'io
: chi alla moltitudine predica la parola di dio, semplice ed aperto dee parlare.
si conviene fare s'alcuno hae oste di disusate genti da battaglia o rozzi cavalieri.
cavalieri. ugurgieri, 31: tenta di volgere già l'animo di prima lento
31: tenta di volgere già l'animo di prima lento, e 'l cuore disusato
toro, del quale la reina s'accese di disu- sitata lussuria. =
disuso, sm. il cessar di usare, di adoperare (un
, sm. il cessar di usare, di adoperare (un oggetto),
adoperare (un oggetto), di osservare (una legge), di pra
, di osservare (una legge), di pra ticare (un'attività
ticare (un'attività), di esercitare (una facoltà, fìsica
cadere, venire in disuso: cessare di essere usato; non servire, non
virtù in tutto ciò ch'è veramente di uficio suo. botta, 4-177:
rinvigorisce e lo fa risplendere come acciaio di coltello continuamente adoperato; il disuso lo
. 2. raro. mancanza di assuefazione. galileo, 1-1-141: non
veramente dirle [quanto al mio stato di salute] cosa né di suo, né
al mio stato di salute] cosa né di suo, né di mio gusto;
salute] cosa né di suo, né di mio gusto; provando, per il
gusto; provando, per il disuso di tanti anni, questa sottilissima aria iemale
poche cose e buone dire, che di molte disutili gravare altrui. s
malvagia, usa d'essa quasi come di verga di disciplina e di correzione; la
usa d'essa quasi come di verga di disciplina e di correzione; la quale,
quasi come di verga di disciplina e di correzione; la quale, avendo ella
vorrei del resto potere essere al caso di esserle non disutile in qualche cosa per
, 1-6: se 'l campo è pieno di selva disutile, dividilo in tal modo
luoghi sterili lascia stare, e coprire di selve. giov. cavalcanti, 221:
coro, vedrai una gran pianta disutile di sambuco. -ant. e letter
l'aver fatto pompa e teatro di tanti autori. foscolo, x-535:
: è né più né meno una filastrocca di regole... discusse, riprodotte
guglie gotiche ti adorni [luna] / di lattei languori, / e
maestro alberto, 196: la mente di vigor perfetta / non spieg'alcun suoi
s. c., 34-2-7: di tutte le tentazioni e mali pensieri e disutili
annotare che il poeta ha ben nome di fingere, può essere con bugia e
, onde l'uomo si dice finimento di dio. d. bartoli, 2-2-177:
3. inadatto, incapace (di compiere un lavoro, di svolgere una
incapace (di compiere un lavoro, di svolgere una mansione, di conseguire un
lavoro, di svolgere una mansione, di conseguire un risultato). -in partic
1-278: molti legni grossi essendo carichi di cavalli e d'arnesi e di cherici e
carichi di cavalli e d'arnesi e di cherici e di gente disutili a battaglia
cavalli e d'arnesi e di cherici e di gente disutili a battaglia. m.
. m. villani, 7-38: fornì di vantaggio tutte le castella, e di
di vantaggio tutte le castella, e di forlì trasse da capo femmine e fanciulli
li todeschi che erano a la guardia di corradino, lasciandolo solo col duca e
presenza, un inutile aumento del consumo di viveri (cfr. bocca, n.
. storie pistoiesi, 2-172: cacciarono di lucca tutte le bocche disutili, perché
barbaramente, come se vi fosse pericolo di vicino soccorso, le ricacciavano.
strano, / sì bella essendo e di sì vago aspetto, / d'avere uom
letto disutili e inetti, avessero copia di eleggersi alcuno de i parenti, col
potessero congiongere. 4. incapace di lavorare, di provvedere a sé,
4. incapace di lavorare, di provvedere a sé, di tutelare i
lavorare, di provvedere a sé, di tutelare i propri interessi e diritti (per
impedimento fisico, per inerzia o incostanza di volontà, per ottusità di mente)
o incostanza di volontà, per ottusità di mente). -per lo più con
bene, non insino a uno. leggenda di s. domenico, 131: era
bruno, 3-75: sono una mescuglia di desperati, di disgraziati da'lor padroni
3-75: sono una mescuglia di desperati, di disgraziati da'lor padroni, de fuorusciti
: i coltivatori... muoiono di pellagra su 'l grasso suolo che pasce gli
che pasce gli ozi ed i vizi di una aristocrazia disutile. de marchi, ii-420
ii-420: è diventata una bell'asta di donna, con un faccino roseo e
a sposare questo disutile dal faccione grasso di frate sbarbato? bocchelli, i-85: io
. fatto fare il capitano un cannone di bronzo di smisurata grandezza, di più
fare il capitano un cannone di bronzo di smisurata grandezza, di più pezzi disutili
cannone di bronzo di smisurata grandezza, di più pezzi disutili di artiglierie che egli aveva
smisurata grandezza, di più pezzi disutili di artiglierie che egli aveva fatto fondere.
quello ch'è peggio, che struggendosi di baciarle il disutilàccio, egli le 'mbava tutte
baretti, 3-204: la più parte di voi altri letterati maiuscoli siete propio tanto
l'avrebbe barattato volentieri con quel disutilàccio di rocco spatu, il quale non valeva
pallavicino, ii-705: il cardinal di mantova... vedeva la difficultà
mantova... vedeva la difficultà di molti consister in due capi: nella disutilità
malvagità. bocchelli, 6-121: si seccava di questo incontro dei gusti della figlia e
dei gusti della figlia e del padre e di crevascoldi, ci sentiva o implicita o
pensarono anch'essi [i pittori] di oscurare affatto l'intelligenza delle loro pitture
delle loro pitture con levarli ogni sorte di verità, per lasciare ai posteri materia
gioventù. carducci, iii-n-162: non di rado e non disutilmente raffrontò il poeta nostro
da arrecare danno, svantaggiosamente. trattato di repubblica, 195-24: ma chi farae sozzamente
mani. giannotti, 2-1-141: noi abbiamo di sopra mostrato che 'l magistrato de'dieci
che 'l magistrato de'dieci avea libera potestà di deliberare della pace e della guerra,
mia. = = comp. di disutile. disvagare, intr.
intr. con particella pronom. (< di svago, disvaghi).
. valere). ant. essere di danno, nuocere. guittone,
vai poco; se si dona cosa di niun prezzo, vai nulla; se donasi
, disvale. 2. scendere di valore, scadere. guinizelli, iv-28
). ant. svilire, privare di valore. guittone, xlviii-88: vetro
disvalóre, sm. ant. mancanza di valore; inettitudine. guittone,
gobetti, 1-i-33: noi non crediamo di essere pessimisti se diciamo che i disvalori
. disvanito (part. pass, di di§vanire), agg. ant.
altra nazione, erano [i genovesi] di più disvantaggiati dalle due difficoltà che dicemmo
. disvantaggiato (part. pass, di disvantaggiare), agg. ant.
agg. ant. che è in condizione di svantaggio, di inferiorità. - anche
che è in condizione di svantaggio, di inferiorità. - anche sostant.
danno. -in partic.: condizione di inferiorità (nel linguaggio militare, confrontando
nel linguaggio militare, confrontando le forze di due avversari). -a disvantaggio,
sì ben disposta, cominciarono a mancare di animo, e a non sapere troppo bene
mia signora, quest'azione a disvantaggio di chi vi ama! io gli darò
intorno a'vantaggi e disvantaggi della maniera di studiare nostra, messa a confronto di
di studiare nostra, messa a confronto di quella degli antichi in tutte le spezie del
. = da avvantaggio, per sostituzione di prefisso. disvantaggióso, agg. ant
. svantaggioso. caro, 12-361: di già disvantaggioso e diseguale / questo duello
- anche al figur. di brente, conc., i-114: in
modo esordisce; ed il mirabile ingegno di questa donna ci appare ad un tratto
loro natia istituzione... or una di sì fatte cose è la quiete e
. 2. ant. essere di parere discorde, dissentire. fra giordano
9-29-1-47: ma i valenti filosofi, di nulla men che tanto disvariano in fra loro
questi luoghi. = comp. di disvariato. disvariato (part. pass
. disvariato (part. pass, di disvariare), agg. ant.
la neve molto bello e grande e di disvariati colori. capellano volgar.,
d'ogn'altro corpo, / for di natura son d'ogne animale; / e
bestie, se i costumi non fossero di disvariati modi l'uno dall'altro?
, parlando per gli eletti: in casa di mio padre sono molte mansioni. che
beata vita non avesse differenza e disvario di retribuzione e di premio, non direbbe
avesse differenza e disvario di retribuzione e di premio, non direbbe che vi fosse
uno sciaurato. -distrazione. storia di ste ano, 8-4: la dona e
amor così 'ncamati / per li disvari modi di lor forge. = da svariox
. con la particella pronom. uscire di vassallaggio. alfieri, i-212:
corta e la più piana via, di fare una interissima donazione in vita d'
disvegliare (non attestato però nel senso di * vegliare '). disvegliare,
/ simulando stanchezza, s'infingeva / di non badar: noi 'l disvegliammo tosto.
in ferma oppinione che questa sia miraculosa donna di vertude. e i suoi atti,
: farsi animo, osare. fatti di cesare, 11: disvegliamoci, adunque,
che, non obbligandomi la sua trattazione di entrare alla sottilità de'precetti né al
da non so quale paura... di dovere io uomo certamente né pittore né
né pittore né scultore né architetto dire di tali affari appunto fra voi, che
. ottimo, ii-557: per grazia di loro favelli e disveli il suo viso
dal cuore involici, / con far degne di sé quest'enne selici. niccolini,
tela. p. fortini, iii-82: di poi che amore m'ha disvelati gli
disvelati gli occhi, aperti li aurecchi e di tale errore fat tomi acorgere
costumi. botta, 5-240: si lasciava di quando in quando uscir di bocca certi
si lasciava di quando in quando uscir di bocca certi motti, che disvelavano la sua
sua intenzione e le fatte macchinazioni. di giacomo, ii-821: una ricercatezza quasi
disvela, tuttavia, la finissima calza di seta nera rameggiata d'oro lungo il polpaccio
n-134: in quegli istanti la voce di mio padre, già docile a seguire
insieme volesse innalzarla, in un'aria di luce. -rivelare, palesare,
. gravina, 100: con sublimità di stile pari alla dottrina disvela la platonica
t'avvezzerai a guardare assai meglio dentro di te. g. ferrari, xxxiv-1056
risultato austriaco disvelavasi troppo presto nella questione di ferrara. tecchi, n-172: io sento
. disvelato (part. pass, di disvelare), agg. letter.
dipinto. carducci, 356: oh di pompose / e bionde e nere chiome ondeggiamenti
agli occhi è più grato / cinto di nube il sol, che disvelato. beltramelli
chiuse nel suo cerchio d'ombra e di silenzio come in uno stupore immoto, di
di silenzio come in uno stupore immoto, di fronte alle disvelate solitudini dello spazio.
bennati d'israele / chi più fede ebbe di lui, / lor che il messo
disvelatore si stavano le sue comparazioni circondate di tenebre sempiterne. = deriv. da
volgar., 2-12: item, polvere di corallo rosso posto nel buco del dente
sannazaro, 10-157: prenderò un vaso di generoso vino e versarollo ne la fronte
, / salvo è da piè villano / di scorrente pastore. / ma perde il
inconscio desiderio, al tempo che infuriava di fuori. -separare, allontanare,
de'nuboli, disvelle [le acque] di basso in alto dalle basse de le
crucciato, e destramente / dalla man di antinoo la sua disvelse. -provocare
pietosi allegri pianti, / lagrime a me di gioia anco disvelli? viani,
» giacque, per un lungo ordine di secoli, il davide che l'enorme subbia
secoli, il davide che l'enorme subbia di michelangelo disvellò un giorno al sereno radioso
; distogliere una persona da un modo di pensare o di agire. zanobi da
persona da un modo di pensare o di agire. zanobi da strata [s
], 14-16: quando quel iudice di sopra vede questi loro pensieri, allora
tu trovare in tale generazione d'uomini di quegli che per cupidità di pecunia sono
generazione d'uomini di quegli che per cupidità di pecunia sono condotti, i quali sieno
non possiamo essere disvelti, e che amino di cuore te, uomo estranio, e
, uomo estranio, e non piuttosto affine di loro utilità fingano l'amore? buonarroti
di§vèlto (part. pass, di disvèllere), agg. letter.
. pulci, iv-31: tu se'di peluzzin superlativo, / tu ti puoi
puoi dottorar pur con un patto / di tristo, porco e disvene voi matto
3-101: disvenni però in vero sembiante di morte. pindemonte, 23-255: pallida,
col- tricetta e sostenuto da gran cuscini di velluto, sì trasfigurato per magrezza e
trasfigurato per magrezza e disfacimento, come di tisico che poco più disverrebbe se già
.. quel primo e acceso fior di colore se ne dilava o smorza, e
, infelice e denigrata sampogna, priva di quella cosa che più cara dal cielo
dal cielo tenevi; né restar mai di piangere e di lagnarti de le tue
tenevi; né restar mai di piangere e di lagnarti de le tue crudelissime disventure,
de le tue crudelissime disventure, mentre di te rimanga calamo in quelle selve.
poi dà mano ad un vasetto / pien di tòsco maledetto / che per nostra disventura
1-81: e così disventuratamente coll'aiuto di meno di centocinquanta fanti fu occupata in tirannia
e così disventuratamente coll'aiuto di meno di centocinquanta fanti fu occupata in tirannia la
in una notte. = comp. di disventurato. disventurato (desventurato)
altra volta essere rapita. storia di stefano, 2-16: ai, misera
mai / farà ritorno. -anche di animali. miracoli della madonna, 35
della città, devoto a la memoria / di giu lietta e romeo,
immobil giace. = comp. di disventuroso, non documentato. disvenuto
disvenuto (part. pass, di disvenire), agg. (
che come strupo è inlicito disfioramento di vergini; così costui quanto fu
rapire e disverginare il vergine regno di dio; mancò solamente la possa al volere
(106): alla corte del po di nostra donna, in provenza, s'
falbo: e convenne che disvestisse de'cavalieri di sua terra e donasse a'cavalieri di
di sua terra e donasse a'cavalieri di corte. francesco da barberino, 67
padri per andar in ogni luoco si disvestono di abito e si vestono anco da soldati
e quelli artefici che seduti nella chiesa di s. giovanni dettarono le stupende costituzioni
quei versi reca la glossa del cancelliere di bologna. -abbandonare, deporre.
= comp. dal pref. dis-con valore di separazione e da vestire (v
disvestito (part. pass, di disvestire), agg. ant
gli armati suoi, non meno di lui ribaldi e crudeli. e violentemente prese
via quasi ignudo, ben che fosse di genaio. baruffaldi, i-132: in stagion
, / disvestite / ben potean dirsi di neve, / se appariva per di fuore
dirsi di neve, / se appariva per di fuore / egual gelo e egual colore
quelli, i quali già sono disvestiti di ogni male, e securi della lor
e securi della lor gloria incorruttibile meritarono di pervenire alla bellezza del tuo regno!
: il chiabrera... non isdegnò di fare ancora più poemetti di sacre
isdegnò di fare ancora più poemetti di sacre ed alte materie, di rima
più poemetti di sacre ed alte materie, di rima dispogliati, sicuro che non
strare quelle moltitudini nella nuova arte di guadagnarsi il pane, e disvezzarle
. disvezzato (part. pass, di disvezzare), agg. disus
a tante cose per non poterne fare di meno!... vo'avvezzare il
... se fa l'ornamento di un valoroso e imperterrito granatiere, è altresì
disviarne (part. pres. di disviare), agg. ant.
veggendo in grandissima parte, così come di sì fatti luoghi si vede, qual fosse
errore. galliziani, v-no-6: di dire ò tal temore, / che sol
tal temore, / che sol di pensamento / mi trovo in disviansa.
ci disvia. arici, ii-222: svelta di balza alpina / sovr'al suo capo
18: il vento... disvia di rovo in rovo / la palla e
sopragiugnendolo la notte, giunse alla casa di costui. tasso, 6-34: fugge il
il lume della verità per prender licenza di andar poi un poco da parte,
i-41: immaginoe di mitigare lo feroce popolo con disviarlo e
ch'è sì pien tutto d'amor e di fede / per voi, ch'ogni altra
, 1-433: troppa cura si prendeva di quella [la musica] e per essa
signori della affrica passarono a la impresa di spagna. pallavicino, i-591: parlerò
de'due primi, affinché la favola di quest'autore non mi disvii a troppo
al galateo da cui e la vaghezza di notare le sue finezze, e l'abbondanza
ogni colpa, dove non per difetto o di memoria o di giudicio o di
per difetto o di memoria o di giudicio o di cortesia avesse lasciato di ballar
di memoria o di giudicio o di cortesia avesse lasciato di ballar con esso
o di giudicio o di cortesia avesse lasciato di ballar con esso voi, ma per
disvia? magalotti, 9-2-243: filippo di commines... piacque talmente a
assol. canzonette anonime, v-130-27: di gioia mi scomforta / e di bene
: di gioia mi scomforta / e di bene fare mi disvia. dante, par
mia deboi fé, vinta dal peso / di fidanza mortai che lei disvia, /
cagione, in voi si cheggia. fatti di cesare, 23: paura, odio
suoi parenti si disvia, è degno di posare in pertica di falcone e d'astore
, è degno di posare in pertica di falcone e d'astore, e per
e d'astore, e per mano di cavaliere è degno d'essere portato. castiglione
le strade, quella del mondo e quella di deo; e dimostra perché il mondo
disvio sì, che bene / sentor di me non aggio. dante, conv.
la mia donna disiosamente, / move cose di lei meco sovente, / che lo
(m-30): quando per gentile atto di salute / vèr bella donna levo li
a dar la salda / qualche po'di gelosia: / una fredda et una calda
. = comp. da dis-con valore di separazione e via (v.);
più disviatamente. = comp. di disviato. disviatézza, sf.
. stato più o meno abituale di chi è moralmente disviato. non
disviato (part. pass, di disviare), agg. (ant.
rimaso il garzone assai doloroso, pensò di dileguarsi per paura del padre: e la
, dove li più disviati o fuggitivi di firenze sogliono fare, fu a prato
, remoto, fuori mano, privo di strade (un luogo). giamboni
/ le disviate rime hai ricondutte, / di mie tenere frondi altro lavoro / credea
. baldini, 3-238: non c'è di peggio, per togliere coraggio a un
per togliere coraggio a un uomo, di quel continuo ripassare anni e anni sempre
le stesse mura, le stesse facciate di chiese e di palazzi, che l'hanno
, le stesse facciate di chiese e di palazzi, che l'hanno visto crescere
fui colto al varco, / e qual di questo desviato core / fusti già un
e frale, / e 'l suo defetto di tua grazia adempì. esopo volgar.
intendere i ghiottoni e i disviati uomini di mala condizione e disonesta vita. sannazaro
più dissoluto e disviato dal vivere antico di sparta. menzini, iii-338: il disviato
menzini, iii-338: il disviato mestiere di cortigiano. gorani, xviii-3-510: porto scolpita
nasconder si crede / la disviata fuor di libertate. aretino, ii-189: se cerchi
bassar tacque corse dai navigli eziandio di gran carico. = deriv.
= da avvicinare, con sostituzione di prefisso. disviévole, agg. ant
durare a bollire, perdono la maggior parte di queste condizioni snervandosi e disvigorendo senza fine
che questo primo essere qualche cosa fosse di queste [creature]
sviluppamento e, siccome dicono, emanazione della di lei natura. = deriv.
a strascico le membra / disviluppando, di colà si tolse. d'annunzio,
, 196: dalle annodanti braccia / di madre o sposa ogni garzone in fretta
celandosi in fra le nugole et ora di quelle uscendo, bellamente parevasene disviluppare.
trovate nei primi tempi involuto ed inscio di sé nell'istinto, nel sentimento,
agli uditori, ma sé de'lacci di vituperosa morte disviluppò, come voi udirete
vederete / non pur sottragger l'esca di lor bocca / e dame a chi patisce
del laberinto lor, cose faranno / di tolleranzia tal che moriranno!
pindemonte, 1-277: da quai legami uom di cotanti ingegni / disvilupparsi non sapria?
i-xxxi: sono stato avvertito... di voler meglio... disviluppare alcune
, disviluppare, estrarre un maggior numero di codeste preformazioni ideali. = comp.
. disviluppato (part. pass, di disviluppare), agg. letter.
disvincolante (part. pres. di divincolare), agg. letter.
sotto il giogo e muggenti d'amore e di terrore, e condussero a tracciare il
= comp. da dis-con valore di separazione e vincolo (v.)
de'suoi avven tori; di qualunque luogo a cui più persone andavano,
chiabrera, 254: l'arcier di citerea / disviscera ad ognor la
= comp. da dis-con valore di separazione e vi scere (
= da invischiare, con sostituzione di prefisso; voce registrata dal tramater
dal tramater e dal tommaseo. di? vitaminòsi, sf. medie. deficienza
parare. vita di s. antonio abate [crusca]:
.. '. deh! forza di dire! tu vedi là una cosa
sono tutti schiacciati? questo è il valore di quella efficace parola: 'disviticchia col viso'
dettate dai grandi ingegni, sono ricche di germogli preziosi, che attendono soltanto chi
= comp. da dis-con valore di separazione e viticchio (v.)
. disviziato (part. pass, di disviziare), agg. disus
, i-168: il supplizio del savonarola, di cui era conoscente veneratore, lo aveva
lanzi, i-263: due pitture a fresco di questo iacopo loda il signor moreni.
dal palco della certosa, si disvogliò di tale metodo e si affezionò più sempre
mi chiama, / fa che per or di roma io mi disvoglio.
disvogliato (part. pass, di disvogliare), agg. letter.
in breve d'ora / s'empia di vento, e disvogliato e stucco /
a que'tempi cercava roma, disvogliata di applaudire a'vasari e agli zuccari.
cfr. volere1). letter. cessare di volere; rinunciare, rifiutare, ricusare
giamboni, 8-ii-196: l'ufficio di questa virtù è volere e disvolere una
è se l'uomo ha la volontà libera di maniera che possa volere e disvolere quello
dipende manifestamente... dalla questione di sopra. pallavicino, 1-137: fedra
alfieri, 1-1051: un uomo appassionato di due passioni fra loro contrarie,
v'è dopo questa il volere, di cui parlo, e ciò è il disporsi
le braccia, ed è un uomo di bambagia vedendosi appresso la fatica. guerrazzi,
hai concessa tua misericordia, / parli di te, che preghi ognor per nui
il non volere una cosa; mancanza di volontà, abulia, riluttanza, ripugnanza
abulia, riluttanza, ripugnanza; ritrattazione di una decisione, rifiuto.
e i mesi in un'incessante vicenda di sentimenti contrari. [ediz. 1827 (
(157): si pentiva poi di quei pentimenti, passando così i giorni
e i mesi in una incessante vicenda di voleri e di disvoleri]. soffici
mesi in una incessante vicenda di voleri e di disvoleri]. soffici, v-2-48:
: era [la storia] un susseguirsi di divincolamenti interni, un volere e disvolere
statuto dell'università dell'arte della lana di siena, 239: involga el panno
insegniò così ch'egli avesse un gomitolo di spago e sì gli disse che nello
si disvolge, / né cura tien di chi ver lui s'accampa.
non ha in sé membro composto né di più parti, né di più differenti,
composto né di più parti, né di più differenti, né con più mistero
: interamente cangiare le attuali maniere di sentire, di essere, le abitudini,
cangiare le attuali maniere di sentire, di essere, le abitudini, è disvolgere
. disvòlto (part. pass, di di§vòlgere), agg. ant.
disamorato, disaffezionato. libro di amore [crusca]: se vedi
... non solamente esser parco di parole che possino altrui dare cognizione e
troppe passate che facesse dinanzi la casa di quella, o gli spessi corteggiamenti con
disvoluto (part. pass, di disvolere), agg. letter
sessione prorogata per quindici giorni a instanza di questi: e ciò prima voluto, e
.]: rivolere le cose disvolute è di deboli; ma temere la taccia di
di deboli; ma temere la taccia di debolezza è forse peggior debolezza. montale,
in te m'appare un'ultima corolla / di cenere leggera che non dura / ma
climatiche e meteorologiche, dovuta a deficienza di impressionabilità fisica. « = comp
. chim. alcaloide estratto dalla corteccia di dita; si presenta in cristalli incolori,
. detale), sm. piccolo strumento di forma cilindrica (solitamente di metallo o
piccolo strumento di forma cilindrica (solitamente di metallo o di materia plastica),
forma cilindrica (solitamente di metallo o di materia plastica), nel quale si
, / messoci prima un buon pugno di sale. percoto, 58: aprì la
g. raimondi, 2-60: bagnavano di saliva il dito prima di introdurlo nel ditale
: bagnavano di saliva il dito prima di introdurlo nel ditale di metallo.
il dito prima di introdurlo nel ditale di metallo. -per simil.
, mentre io ho sete, brucio di dentro. savinio, 10-248: il tempo
minuscole come ditali. -cerchio di metallo o di altro materiale usato per
ditali. -cerchio di metallo o di altro materiale usato per la protezione del
dito, o da applicare all'estremità di un oggetto, per proteggerlo. caro
che qualcuno avendo per avventura un dital di ferro, e alzando la mano percotesse
beccaria, ii-195: le punte poi di queste estremità [delle braccia da panno]
delle braccia da panno] sono intestate di due ditali di una forma convessa, che
panno] sono intestate di due ditali di una forma convessa, che rende incerto
affilando le falci, facendo i ditali di canna, ingrassando i grembiuli di pelle
i ditali di canna, ingrassando i grembiuli di pelle di capra. 2
canna, ingrassando i grembiuli di pelle di capra. 2. ant.
. 2. ant. specie di guanto che copriva le sole dita.
s'adopra a far ditali, / e di piastrelli un largo benefizio. galileo,
, 4-3-81: ho preso un fiasco di vetro assai capace e col collo strozzato,
, al quale ho applicato un ditale di cuoio legato bene stretto nella strozzatura del
il salterio] picchiando con piccole bacchette di legno, ima per ciascuna mano: ovvero
de'quali è fermato un pezzo appuntato di cannello di penna: anche suonasi a
quali è fermato un pezzo appuntato di cannello di penna: anche suonasi a mano,
delle dita. 4. misura di capacità (usata, in partic.,
sercambi, 62: mostrò loro un ditale di bellissime anella et di gran pregio.
loro un ditale di bellissime anella et di gran pregio. campanella, i-7: se
. dimin. ditalétto, ditalino. di giacomo, i-705: frugava nella saccoccia del
. chim. alcaloide estratto dalla corteccia di dita, che si presenta in forma di
di dita, che si presenta in forma di cristalli incolori, insolubili in acqua.
difenilmetano. = contraz. di di [fenilme] tano.
. = contraz. di di [fenilme] tano. ditata
la relazione del piato ad un grullo di cui il pendolo pensante non si metteva in
non si metteva in moto se uno di fuori non gli ci dava una ditata.
vedeva il lavorìo che è dentro il capo di un uomo. e. cecchi,
12-2-274: vi trovai certi cogoli sferoidi di gesso con ingemmamenti a aghi, tutti scabrosi
superficie, quasi avessero impressioni d'onde o di ditate. sbarbaro, 1-63: vedevo
sbarbaro, 1-63: vedevo il portafoglio gonfio di biglietti segnati dal sudicio delle ditate.
iii-466: apparecchierà le tovaglie con piatti di rozza terraglia smaltata e dipinta con certe ditate
rozza terraglia smaltata e dipinta con certe ditate di rosso e di blu che vorrebbero esser
dipinta con certe ditate di rosso e di blu che vorrebbero esser fiori. govoni,
l'orizzonte tutto scritto / da ditate di fulmini / alza una siepe di pioggia
ditate di fulmini / alza una siepe di pioggia / per fermare il coro delle raganelle
procedono a scossette come sospinte da un congegno di orologeria; i fazzolettoni non celano la
orologeria; i fazzolettoni non celano la ditata di porporino delle guance; a pochi passi
passi, si scambiano ancora per figure di presepe vestite di cartavelina. -traccia
scambiano ancora per figure di presepe vestite di cartavelina. -traccia livida sotto gli
. quanto si può prendere col polpastrello di un dito. pirandello, iii-402:
, iii-402: cava dalla cesta una scatola di latta, la apre, ne trae
, la apre, ne trae una ditata di mastice e lo mostra. = deriv
greco plutone); era detto figlio di saturno e di opi, fratello di
; era detto figlio di saturno e di opi, fratello di giove e aveva
figlio di saturno e di opi, fratello di giove e aveva come compagna proserpina (
nella commedia dantesca). -la città di dite: nell'inferno dantesco, la parte
un stagno più scuro e più brutto / di quel che cinge la città di dite
/ di quel che cinge la città di dite. 3. letter.
spento / pur lo sofferma al limitar di dite? leopardi, 9-56: morremo.
faldella, 3-299: i suoi compagni di sbornia digiuna non avevano come lui a
un pezzo musicale. -anche: sistema di numeri convenzionali che si usano nella scrittura
dita devono intervenire nell'esecuzione strumentale di passaggi particolarmente diffìcili. diteismo,
, 325: 'diteismo ', opinione di alcuni che supponevano esservi due principi,
, formata su monotelismo, col pref. di (dal gr. si- 'doppio
intorno al collo e sotto le ditèlla smaltato di sudiciume. sacchetti, 145: quando
egli vada / a casa, e di cerusici un drappello / a curar corra il
. chim. nome dato a idrocarburi di peso molecolare doppio di quello del terpene
dato a idrocarburi di peso molecolare doppio di quello del terpene; pochissimo volatili in
del terpene; pochissimo volatili in corrente di vapore, sono oli densi di color
corrente di vapore, sono oli densi di color giallo che bollono al disopra di
di color giallo che bollono al disopra di 300°; dànno prodotti di addizione
al disopra di 300°; dànno prodotti di addizione
ditetrile, sm. chim. quadricarburo di idro geno.
a composti chimici eterociclici contenenti due atomi di zolfo nell'anello; il più importante
; il più importante è il bisolfuro di dietilene, che si forma per azione del
per azione del solfuro alcalino sul bromuro di etilene; è volatile in corrente di
di etilene; è volatile in corrente di vapor d'acqua, facilmente in alcool
un anello esatomico formato da due atomi di zolfo e uno d'azoto. =
un anello pentatomico che contiene due atomi di zolfo e uno di azoto. =
contiene due atomi di zolfo e uno di azoto. = voce dotta, comp
. chim. composto risultante dalla riunione di due radicali tiofenici. = voce dotta
vacido ditioacetico (liquido giallo-rosso dall'odore di mercaptano e di acido acetico);
liquido giallo-rosso dall'odore di mercaptano e di acido acetico); vacido ditiobenzoico (
azzurro, dà pure un sale di piombo di color porpora); l'
azzurro, dà pure un sale di piombo di color porpora); l'acido ditiocarbonico
ottenuto riscaldando acido salicilico e un derivato di zolfo, si presenta come una polvere
si presenta come una polvere gialla, dotata di proprietà antisettiche, analgesiche e antipiretiche)
cui due radicali contengono zolfo al posto di ossigeno. = voce dotta,
un anello pentatomico contenente due atomi di zolfo. = voce dotta, comp
composti cristallini solubili in acqua: ditionato di manganese, di bario. = voce
in acqua: ditionato di manganese, di bario. = voce dotta, comp
acido la cui molecola contiene due atomi di zolfo. -acido ditionico: è noto
noto solo in soluzione o sotto forma di sali. = voce dotta internaz
ditiosalicilico, usati in medicina. -ditiosalicilato di bismuto: polvere gialla, inodore, non
tossica, con proprietà antisettiche. -ditiosalicilato di mercurio: polvere giallo-scura, con proprietà
con anello pentatomico contenente due atomi di zolfo e due di azoto.
contenente due atomi di zolfo e due di azoto. = voce dotta,
del ditirambeggiare alcun poeta, che deliberasse di offerire alle muse questo dono già disusato
ditirambicamente therapontigonoplatagidore. = comp. di ditirambico. ditiràmbico, agg.
ditirambo; che ha modi e strutture di ditirambo. l. salviati,
forse l'ha superata: perocché le clausule di questa sono ancora più sonore, e
sono ancora più sonore, e tutte piene di parole ditirambiche ribombanti. tassoni, iv-2-40
lui l'abate borga, crapulone, autore di poemi lubrici e cantore ditirambico della propria
propria pipa. -sm. poeta autore di ditirambi. caro, 5-209: lo
-sf. il ditirambo come genere di poesia. varchi, v-700: spezie
, anche sul terreno della cultura, di molti mali italiani, fra cui quello
fra cui quello d'un pensiero privo di facoltà critica, dogmatico, celebrativo,
riferisce al dio dioniso, al culto di dioniso; dionisiaco, orgiastico. alvaro
ridere; perciò le loro gioie sono di natura primordiale, una gioia ditirambica come
anche in quella latina), genere di poesia lirica corale, fra l'ode e
inno, d'ispirazione potente, ricco di immagini ardite, che si usava cantare
che si usava cantare coralmente nelle feste di dioniso (e ne ebbe origine la
); nelle letterature moderne, componimenti di vario metro e dal ritmo concitato,
gli effetti dell'ebbrezza e la gioia di vivere. b. segni,
giro, che cantava versi fatti in lode di bacco. de cristoforis, conc.
presero a poco a poco la forma di dialoghi recitati dai cori e dai mimi,
4 episodi ', distinti coi nomi di 4 tragedia 'e di 4 commedia
distinti coi nomi di 4 tragedia 'e di 4 commedia ', secondo che trattavano
redi. soffici, iv-230: si trovava di tutto, dal ditirambo dionisiaco, alla
. 3o <;, originariamente epiteto di dioniso. ditirambo2, agg. proprio
che ditirambi son detti, dal nome medesimo di bacco, perocché egli ditirambo si chiamava
appresso i greci i ditirambi, versi composti di una 0 due dizioni, dei quali
, sm. plur. entom. famiglia di insetti coleotteri carnivori, affini ai carabidi
e allungate; contano numerose specie di piccole e medie dimensioni. = voce
plur. -schi). entom. genere di coleotteri della famiglia ditiscidi, di colore
genere di coleotteri della famiglia ditiscidi, di colore verde- olivastro, con i lati
corsaletto e gli orli delle elitre marginati di giallo; è comune in tutta europa
bartolini, 4-142: mi inginocchiavo a tentare di pescare notonette acquatiche e ditischi marginati
niltiocarbazone, che si presenta in cristalli di color azzurro scuro, poco solubili in
il riconoscimento e per la determinazione quantitativa di vari metalli pesanti; è anche usato
. = voce dotta, contraz. di di [fenil] ti [ocarba]
= voce dotta, contraz. di di [fenil] ti [ocarba] zone
del piede, munite nella parte distale di un'unghia; sono cinque: pollice
, impiantato più in alto e dotato di maggiore mobilità), indice, medio
molto mobili) costituiscono il principale organo di presa; nel piede, invece,
: nel su'segnar fa dritt'atti di pazza, / ché del dito si dà
dante, 62-8: ma perch'i'ho di voi più volte udito / che pigliar
vi lasciate a ogni uncino, / piacemi di prestare un pocolino / a questa penna
né vide. ariosto, 4-14: ma di dito l'annel gli trasse prima.
guisa che ne uscì alcune picciole gocciole di sangue. imperato, i-30: simili alli
alli raggi detti si ritrovano altri ingemmamenti di lunghezza e grossezza che giungono al deto
vanno sempre scalzi con calcettoni o borzacchini di cuoio di caprio, che calzano come guanti
scalzi con calcettoni o borzacchini di cuoio di caprio, che calzano come guanti, aperti
, 794: zeppe la testa di logaritmi, angoli, lati, equazioni,
in fiamme, con un grande anelito di stanchezza. c. e. gadda,
certa condizione dell'intelligenza si riconoscevano fra di loro a un anello con una turchese al
turchese al dito mignolo. -dito di mezzo: il medio. -dito grosso:
quando sarà nato simigliante al dito grosso di grandezza, si traspianti in luogo lavorato.
mostrati vituperosamente ad ogni gente col dito di mezzo per più loro scorno. a
garzoni, 1-483: l'anello si usa di portare in quel dito della sinistra mano
si vede / ha forma e qualità di donne vive. / son viticci le
, 5-53: in una stupefatta pace di verde, un campanile: dito rosa levato
l'uscire e dall'esultare davanti allo spettacolo di quel mare di steli nel gran sole
esultare davanti allo spettacolo di quel mare di steli nel gran sole, di quel farsi
mare di steli nel gran sole, di quel farsi e disfarsi, sotto le
far notare, designare (in segno di ammirazione, di onore, o anche
designare (in segno di ammirazione, di onore, o anche per scherno,
mostrato a dito, / né fatto di lui beffe spessamente. dante, inf.
, e guardati con occhi torti; di maniera che, per qualche tempo,
, per qualche tempo, stimarono bene di non farsi veder per le strade. de
segnato a dito, bollato col nome di traditore, insultato e fin minacciato da lettere
a martello: deformità acquisita a forma di uncino in corrispondenza della prima articolazione
della mano che nel compiere il movimento di flessione o di estensione si arresta davanti
nel compiere il movimento di flessione o di estensione si arresta davanti a un ostacolo
, che si osserva in molti casi di alterazioni respiratorie o circolatorie croniche. -dito
transitoria che incoglie un solo dito e di cui soffrono specialmente i nefritici cronici,
nei vertebrati terrestri, la parte estrema di ogni arto. crescenzi volgar.,
coprono le dita della mano. - dito di guanto: reciso da un guanto per
le dita -che è la più brutta di tutte le mode di portare guanti.
è la più brutta di tutte le mode di portare guanti. 7. figur
intento, capacità, attitudine. -dito di dio: il volere divino, la
potenza divina. -anche: il castigo di dio. dante, par.,
1-38: disseno a faraone: lo dito di dio è qui, cioè lo spirito
santo; ché, come per la mano di dio si intende lo figlio, così
ma se io, per lo dito di dio, caccio i demoni, il regno
dio, caccio i demoni, il regno di dio è adunque giunto a voi.
ineffabil lavor, forma e ricetto / di spirto e polve moribonda e frale,
colletta, 2-i-265: il dito eterno di dio ha segnato le linee dell'ultima
ha segnato le linee dell'ultima rivoluzione di napoli: la mente umana non era
. jovine, 2-28: il dito di dio ricollocava tutto nel suo stabile ordine
matteo. 8. mistura (di superficie o di capacità) corrispondente alla
8. mistura (di superficie o di capacità) corrispondente alla larghezza di un
o di capacità) corrispondente alla larghezza di un dito (e al figur.
assolutamente nulla. -essere a un dito di far qualcosa: essere sul punto di farlo
dito di far qualcosa: essere sul punto di farlo. giamboni, 7-19: la
villani, 11-60: i grilli erano di lunghezza d'un dito colle gambe lunghe e
galileo, 1-2-340: li do parola di non mi separare pure un dito dal suo
. leopardi, i-59: non ardiscono di violare nessuna delle regole stabilite, di
di violare nessuna delle regole stabilite, di mettere il piede un dito fuori della traccia
: seppe formare su uno strato fertile di poche dita la più ricca verdura del
: donna violante, dopo due anni di matrimonio... non avea messo
accorte, quelle che hanno due dita di cervello, capiscono certe cose.
locuz. -alzare il dito: in segno di comando o di minaccia o di giuramento
dito: in segno di comando o di minaccia o di giuramento, di promessa
segno di comando o di minaccia o di giuramento, di promessa solenne, o
o di minaccia o di giuramento, di promessa solenne, o anche di conferma
, di promessa solenne, o anche di conferma, di affermazione. angiolieri,
solenne, o anche di conferma, di affermazione. angiolieri, 14-11: s'
alzando un dito, / ima frittata di sei coppie d'uova. pirandello, ii-326
uova. pirandello, ii-326: guarda di nuovo il cameriere; poi apre di nuovo
di nuovo il cameriere; poi apre di nuovo la bocca al ghigno, come
lo agghiaccia, e alza un dito verso di lui. -alzare il dito alle
l'ingegno da noi supposto, innanzi di porsi a scrivere, perfettamente impari questa
alla sua mercé, se alla bottega di dolciere, riluttando ad entrare, quella con
distillati d'ogni sorta d'agrumi, di fiori e d'erbe aromatiche.
: ora che, in un momento di distrazione, v'ho dato un dito,
dito, un ditino a tutti: cercare di accontentare tutti.
... aveva preso il vezzo di dare un ditino a tutti, e credendo
dare un ditino a tutti, e credendo di stare a cavallo dei due partiti,
brama [l'imprudente] il contrario di ciò che più li fa di mestiero,
contrario di ciò che più li fa di mestiero, e credendo segnarsi (
forteguerri, 4-77: il più forte di tutti è il conte orlando, /
/ e dopo lui è il sir di montalbano, /... / gli
piacere vivissimo (in partic., di cibi). pulci, 25-326:
? io ti parre'anco un zucchero / di tre cotte. -un po'meno -
memoria. -legarsela al dito: stabilire di vendicarsi. schiatta pallavillani, xlii-1-41:
dito questa: / la nostra gente è di combatter vaga, / sì che de'
dito: se il tuo marito ti richiede di nulla che sia peccato contra a natura
dito, che se tu non ti muti di natura, tu ti troverai colle mani
, tu ti troverai colle mani piene di vento. lalli, 5-164: se tu
ti hai legato al dito, / di esterminarci affatto di qua giuso; /
legato al dito, / di esterminarci affatto di qua giuso; / e s'hai
. bartolini, 5-113: dev'essere uno di quelli che se la sono legata al
aveva la faccia del vecchio cacciatore mangiatore di cipolle, e di fagioli con le cotiche
vecchio cacciatore mangiatore di cipolle, e di fagioli con le cotiche. -mettere
dito -e non il mìgnolo -nelle azioni ladre di quel fuggito all'inferno. bocchelli,
. giordani, xiv-22: un poco di giovanile compiacenza riconosciamo nello scrittore, che
, 7-258: si deve avere il coraggio di esaminarla da vicino [la società]
esaminarla da vicino [la società], di porre il dito su tutte le corde
serra, iii-570: ognuno ha dentro di sé delle debolezze che non conosce bene;
il dito sopra, con un senso di irritazione o di malessere. -mettere
, con un senso di irritazione o di malessere. -mettere il dito sulla
nel suo cinto; / non ardisce animai di alzare il dito. tasso, aminta
. verga, i-265: sapeva che di lì a cent'anni, morto lui,
. -nascondersi sotto il dito: cercare di ingannare qualcuno con menzogne facilmente scopribili.
vecchi insensati, i quali non ricordandosi di quello che hanno fatto nella loro gioventù
che una persona sragiona, è fuori di senno. dessi, 6-45: susanna
, 6-45: susanna si voltò a guardarla di sopra la spalla picchiandosi col dito la
faccio ragione, / e senza alcun multiplicar di dita. fagiuoli, 1-5-513: tu
ne ricordi, e chi ne va di sotto? il padrone. -toccare
la moglie che ne dicono? -par loro di toccare il ciel col dito. redi
un pover uomo, a cui parve di toccare il cielo col dito, e se
del volapuk, le accompagnava il diploma di spodal con un amorevole autografo. cassola
1-260: dell'avergli concesso quel ditino di confidenza s'ebbe ben presto a pentire.
: ma innanzi, un ditarei mi mesci di quell'acqua. -ditolino.
le fine e bianche e trasparenti ditine di mia nonna. de marchi, i-109
. anche -a). nome volgare di varie specie di clavaria, genere di funghi
). nome volgare di varie specie di clavaria, genere di funghi basidiomiceti,
di varie specie di clavaria, genere di funghi basidiomiceti, con ricettacolo carnoso diviso
; così lo sono ancora tutte le generazioni di funghi, come ho potuto vedere nelle
detto 'bocciòli 'e 'famigliola di mazze d'èrcole bianche '. trovasi nei
'. trovasi nei boschi nel mese di ottobre. = deriv. da dito
dìtono, sm. mus. intervallo di due toni. varchi, 21-23
marino, vii-320: sette anche sono di esse voci le consonanze o le sinfonie
o composto, che vogliamo dire, di due intervalli. = voce dotta
gr. sìtovo? * di due toni '(81- 'doppio '
tr. ant. rubare. libro di dicerie [tommaseo]: e non solamente
ma ancora per ditrappare i beni di coloro che sono uccisi. =
fatta sia disfatta. = forma intensiva di detrarre (v.). ditrèmati
, sm. plur. zool. tribù di molluschi opistobranchi del sottordine stilommato- fori
tavola ritonda, 1-398: non siate arditi di donarmi aiuto né soccorso, se voi
. metr. doppio trocheo; successione di due trochei. tramater [s
.]: 4 ditrocheo '. piede di quattro sillabe, delle quali la prima
seconda e la quarta, cioè composto di due trochei. pascoli, i-997:
e biotite. = dal nome di origine: ditró (in ungherese; ditrdu
. pensa che tu figurerai quale ditta di piazza. panzini, iv-201: *
quale è detta o conosciuta una compagnia di negozio o di industria. * ditta '
o conosciuta una compagnia di negozio o di industria. * ditta 'è parola
la nera facciata tappezzata a ogni piano di grandi lettere d'oro: nomi di
piano di grandi lettere d'oro: nomi di ditte e di agenzie. emanuelli,
d'oro: nomi di ditte e di agenzie. emanuelli, 1-90: trovò impiego
: trovò impiego in una ditta appaltatrice di lavori pubblici. codice civile, 2563:
. -dir. tribut. il soggetto di un'imposta. -ditta censuaria: il
ditta ', con intenzione ironica o di sprezzo, parlando di istituti che per
con intenzione ironica o di sprezzo, parlando di istituti che per loro natura non possono
i-182: i re hanno anche la risorsa di abdicare. ah, si sacrificano per
. pavese, 4-189: dalla ditta di fonso - un cancello e un capannone
che lo portava alla ditta dov'era uomo di fatica. 3. ant.
. 3. ant. certificato di pagamento, ricevuta. paciolo, 204
. documenti fugger, i-46: cosimo di giovanni de'medici, figli e nepoti
, figli e nepoti, pel traffico di firenze di fiorini 120, tocca a
figli e nepoti, pel traffico di firenze di fiorini 120, tocca a loro,
. 78, 15; per la commandità di bruggia e londra, in loro ditta
. 78, 17; per traffico di vinegia sotto la ditta di pierfrancesco de'
per traffico di vinegia sotto la ditta di pierfrancesco de'medici e compagni, per
de'medici e compagni, per la rata di f. 100, tocca loro,
un conto largo che sopra ogni migliaio di libri... 5 siano ben fatti
, iii-422: tu devi essere amico di mio papà. papà è in commercio.
; da dictus, part. pass, di dicère 4 dire, nominare '.
voce e per riprodurla immediatamente senza bisogno di trattamenti speciali del disco o del cilindro
che facesse la spia. -modo di dire. viani, 13-8: se
versiliese...: « la bella di capriglia tutti la vogliono, nessuno la
ed a invidia. = voce di origine lucchese, deriv. da dictus,
da dictus, part. pass, di dicère 4 dire '. dìttamo (
rossa; il frutto è un insieme di cinque follicoli riuniti a stella; contiene
perocché ha le sue fiondi a modo di frassino, è caldo e secco nel quarto
spezialmente si trova, ed ha virtù di dissolvere e di consumare il veleno.
trova, ed ha virtù di dissolvere e di consumare il veleno. equicola, 303
alcuna utile scrivere note in dodici foglie di lauro, e quelle fare mangiare con
, e quelle fare mangiare con radici di oliva e di dittamo meschiate con seme genitale
fare mangiare con radici di oliva e di dittamo meschiate con seme genitale. ricettario
ima pianta nostrale, tutta diversa dal dittamo di candia, et altrimenti si domanda frassinello
si debbe porre in cambio del dittamo di candia, del quale tutti gli antichi
ex consigliere, un brindisi tutto echeggiante di mitologia e che terminava con l'invocazione
con l'invocazione a giunone lucina incoronata di dìttamo. 2. dittamo eretico o
2. dittamo eretico o cretense o di candia: suffrutice della famiglia labiate,
suffrutice della famiglia labiate, dell'isola di creta (origanum dictamnus), con
... si trova nell'isola di creti, la vertù della quale mostraron
panacea, / o non so qual, di tal effetto piena, / che stagna
gine bianca. caro, 12-680: fin di creta addusse / di dittamo un cespuglio
, 12-680: fin di creta addusse / di dittamo un cespuglio, che recente /
dittamo un cespuglio, che recente / di sua man còlto, era di verde
/ di sua man còlto, era di verde il gambo, / di tenero le
era di verde il gambo, / di tenero le foglie, e d'ostro i
. durante, 147: il dittamo di candia, è erba acuta, liscia e
, ma sono le sue fiondi maggiori ricoperte di borra e d'una certa pelosa lanugine
custode, al duol indegno / mosso di lui, colse dittamo in ida: /
colse dittamo in ida: / erba crinita di purpureo fiore / c'have in giovani
132: le piaghe a saldar di mie disgrazie / altro ci vuol che
domini sorrisi / alla soave tra fior di ginestra / e fiordalisi / processione; io
/ e fiordalisi / processione; io so di te, che immensa / virtù possiedi
ogni tempo fioriva sull'asse fuori del davanzale di camera sua, tra il vaso del
diete (nell'estremità orientale dell'isola di creta). d'annunzio, iii-2-341
vento, ch'io mi sogni / di beverlo con te sotto la vela / che
o 'pseudo dittamo ': specie di marrubbio molto simile al dittamo di candia,
specie di marrubbio molto simile al dittamo di candia, ma privo d'odore.
egea dal nome del monte aìxttj di creta. cfr. isidoro, 17-9-29:
conv., iv-v-15: chi dirà di quinzio cincinnato, fatto dittatore e tolto
, e era sopra tutti gli altri ofìcii di roma, d'onore e di potenza
ofìcii di roma, d'onore e di potenza; però che alla sua sentenza
reliquie ed a pugnar mal pronte / di roma seco il dittatore avea, / che
era / forse alla bure un dittator di roma. -titolo che cesare,
a roma, dapprima per la durata di dieci anni, poi a vita (
io medesimo so d'una delle monete di giulio cesare dove il dittatore appare benissimo
stato per realizzare uno scopo politico considerato di grave importanza, per 10 più specifico
repubblica, egli, col nome che diessi di consolo, fu dittatore. foscolo,
foscolo, xiv-370: la sentinella uno di questi giorni se ne andrà: la
la teresina dovrà presto ritirarsi ai quartieri di verno; le settimane volano mentre il dittatore
unita e forte, vedremo le armi di un console e del dittatore valicare le
uniti d'america è riconosciuta nella pace di parigi, washington dittatore se ne torna privato
se ne torna privato alla sua villa di vemon. — titolo assunto durante
risorgimento da alcuni patrioti come capi provvisori di governi rivoluzionari in attesa dell'annessione al
rivoluzionari in attesa dell'annessione al regno di vittorio emanuele ii. -in partic.
partic.: titolo assunto, in nome di vittorio emanuele, da garibaldi durante l'
de sanctis, ii-15-79: i contadini di montemiletto dicono ingenuamente in una loro dimanda
che i galantuomini avevano fatta una lista di donzelle per disonorarle, e che perciò
strateghi dottissimi degnavano appena d'uno sguardo di benevolenza, ma fu il capitano sapiente
, tutt'altro che inetto al comando di numerosi eserciti ed alle fazioni della grossa
sovrano assoluto. cuoco, 1-101: di robespierre si avrebbe potuto dire che o
trapassò ai dittatori ghibellini, il signore di milano per poco non si coronò re
. 4. il capo politico di uno stato retto a forma di dittatura
politico di uno stato retto a forma di dittatura (cfr. dittatura, n.
i due dittatori, e tutti a danno di mussolini. saba, 1-23: e
sta a galla solo per quel poco di sughero che ha sotto gli stivaloni.
. achillini, ii-204: questo proteo di providenza s'è trasformato in mille forme
parini, giorno, ii-5: troppa di te cura mi punge, / signor,
un dì veder maestro / e dittator di graziosi modi / all'alma gioventù che
fosse stato accettato quale dittatore della vita di società, egli non avrebbe saputo imporre
non avrebbe saputo imporre il sorriso reciproco di saluto fra sconosciuti. 6.
la scienza, e sdottoreggia dittatorello di frasi, * la scienza pone il
. proprio del dittatore, come capo di un governo di emergenza o come capo
dittatore, come capo di un governo di emergenza o come capo politico autoritario (
iii-21-3: le deputazioni su gli studi di storia patria per le province dell'emilia
scoperse con pronta ironia sotto il drappeggio di quella politica dittatoriale tutte le miserie della
che è proprio della dittatura come forma di governo autoritario, o del dittatore,
o del dittatore, come capo politico di uno stato che ha tale forma di
di uno stato che ha tale forma di governo (cfr. dittatura, n.
che mi è stato contrapposto un intruglio di colorito liberale ma di realtà comunistica o
contrapposto un intruglio di colorito liberale ma di realtà comunistica o, a ogni modo
socialismo rivoluzionario, ha adottato il nome di partito d'azione. einaudi, 1-5:
. einaudi, 1-5: venti anni di governo dittatoriale avevano procacciato alla patria discordia
materiali e morali siffatte che ogni speranza di redenzione pareva ad un punto vana.
facile da sradicare dopo i ventidue anni di esperienza dittatoriale. 3. figur.
, 2-291: subito dopo l'inappellabile autorità di colomba viene, nel collegio, quella
null'altro che maestra: un donnone di schietta bruttezza, dal gesto dittatoriale,
sicurezza dei miei piani, la noia di dover accettare discussione, un desiderio di
di dover accettare discussione, un desiderio di dominazione, di forza. =
discussione, un desiderio di dominazione, di forza. = fr. dictatorial
, assolutamente. baretti, 1-184: di certi libri io dico talvolta poco e
talvolta poco e talvolta nulla, contentandomi di affermare dittatoriamente che sono libri o cattivi
dittatoriamente che sono libri o cattivi o di nessun conto. tommaseo [s.
dello statuto. = comp. di dittatorio. dittatòrio, agg.
che si riferisce, che è proprio di una carica pubblica in cui è concentrata
concentrata la pienezza dei poteri statali o di un governo autoritario, tirannico.
che trovarono in quella città il modo di creare il dittatore, come cosa che fosse
cagione, col tempo, della tirannide di roma; allegando, come il primo
sbarazzarsi del loro carattere dittatorio, cioè di se medesime. 2. figur
] te le dice con tale un tuono di sicurezza, con un'aria così dittatoria
italia deve a giolitti dieci anni di pace sociale e di onesta amministrazione; se
dieci anni di pace sociale e di onesta amministrazione; se anche egli sbagliò
ma ci fu delle mogli o sottomogli di dittatori che intendevano fare da dittatrici.
della repubblica romana per le situazioni di grave emergenza e consistente nell'attribuire,
degenerata, poi, in uno strumento di potere personale permanente e incontrollato, scomparve
arrendendosegli questi, furono ricevuti con patto di passar sotto il giogo. alfieri,
; l'altro ricusa i ricchi doni di pirro. 2. polit.
. 2. polit. governo di emergenza, caratterizzato dall'assunzione dei pieni
alle norme costituzionali vigenti, da parte di un individuo o di un ristretto gruppo
, da parte di un individuo o di un ristretto gruppo di persone per realizzare
un individuo o di un ristretto gruppo di persone per realizzare uno scopo considerato importante
come la restaurazione dell'ordine (da parte di una dittatura militare) o l'instaurazione
l'instaurazione delle libertà (da parte di una dittatura rivoluzionaria). botta,
quest'autorità sua era piuttosto una specie di dittatura estemporanea conferitagli dalla libera volontà dell'
governo. cattaneo, iii-1-146: poche ore di corsa conducevano da un'alpe di pastori
ore di corsa conducevano da un'alpe di pastori in un porto di mercanti,
da un'alpe di pastori in un porto di mercanti, da una repubblica procellosa in
dovendosi usare celerità somma, unità, vigore di esecuzione,... si debbono
d'un dispotismo cancrenoso e immorale, nulla di meglio che una dittatura vigorosa e leale
dei giusti e dei forti, e di tali non ne vien su dal detrito delle
savinio, 500: udii parlare confusamente di sciopero, di governo rovesciato, di dittatura
: udii parlare confusamente di sciopero, di governo rovesciato, di dittatura militare.
confusamente di sciopero, di governo rovesciato, di dittatura militare. 3.
militare. 3. forma di governo autoritario (e talvolta totalitario)
moderno, caratterizzata dal concentramento nelle mani di un solo uomo, esaltato come il
uomo, esaltato come il capo, di tutto il potere politico, conquistato mediante
chi siete voi, che pretendete impadronirvi di una illegittima dittatura, che ardite attaccare
, che ardite attaccare l'amor proprio di tanti e che vi credete superiori a
nel linguaggio marxista, l'organizzazione politico-istituzionale di emergenza del proletariato vittorioso nella rivoluzione
vittorioso nella rivoluzione socialista; la concentrazione di tutti i poteri nel proletariato, per
ma non ancora eliminata), nel periodo di transizione fra la rivoluzione socialista e l'
. foscolo, -1-294: né cesare prima di passare il rubicone ambiva alla dittatura del
le cronache d'italia sono un susseguirsi di faide, di scontri di fazioni, di
italia sono un susseguirsi di faide, di scontri di fazioni, di lotte civili.
un susseguirsi di faide, di scontri di fazioni, di lotte civili. su
di faide, di scontri di fazioni, di lotte civili. su di esse hanno
fazioni, di lotte civili. su di esse hanno sempre finito per imporsi le dittature
esercitata (almeno formalmente) nell'ambito di un sistema costituzionale. e.
: durante la trentennale, giolittiana dittatura di porfirio diaz, scemando le inframmettenze politiche
suole, le condizioni della dittatura esercitata di fatto poi da crispi e da giolitti
da crispi e da giolitti. -dittatura di classe o di casta: egemonia politica
da giolitti. -dittatura di classe o di casta: egemonia politica, esercitata mediante
come un governo escito da una dittatura di classe sia impotente a creare condizioni di
di classe sia impotente a creare condizioni di vita sopportabili. gramsci, 8-277: e
gramsci, 8-277: e un colpo di forza, è il tentativo di instaurare una
colpo di forza, è il tentativo di instaurare una dittatura di caste, è
è il tentativo di instaurare una dittatura di caste, è un fenomeno di regresso economico
dittatura di caste, è un fenomeno di regresso economico. 5. figur
do questa autorità a chi la vuole di questi altri miei amici. mascardi,
dittatura d'amore fa paragone a quella di siila, sotto di cui, come avvertono
paragone a quella di siila, sotto di cui, come avvertono tutti gli scrittori
arrogarsi la dittatura della lingua italiana. di brente, xvi-109: di tali siam figli
lingua italiana. di brente, xvi-109: di tali siam figli, e non posso
assai più) se una sola metà di astiosi e incomodi bizantini fosse venuta..
tra noi quell'umore d'intolleranza letteraria e di domma- tica dittatura che molti seguaci di
di domma- tica dittatura che molti seguaci di quegli studi ereditarono poscia da essi in
iii-25-27: il popolo italiano non può di certo sopportare più a lungo la dittatura
bizantina che ogni giorno più lo diminuisce di forza, di consiglio di dignità.
giorno più lo diminuisce di forza, di consiglio di dignità. = voce
lo diminuisce di forza, di consiglio di dignità. = voce dotta,
, deriv. da dictàre, iterativo di dicere * dire '. dittèo,
, / che ne'boschi dittei, prive di nozze, / cinzia a'freni educava
. -corona dittea: la costellazione di arianna. tramater [s. v
così da taluni fu chiamata la costellazione di arianna, figlia di minosse, re
chiamata la costellazione di arianna, figlia di minosse, re di creta.
arianna, figlia di minosse, re di creta. = voce dotta,
caratterizzato dall'avere il solo paio anteriore di ali (mesotoracico), mentre le posteriori
; hanno occhi grandi, apparato boccale di due tipi fondamentali, succhiatore e pungente
; da queste l'adulto esce per mezzo di un'apertura longitudinale (nei ditteri del
mosca domestica); altri sono parassiti di animali; molti sono dannosi all'agricoltura
da'naturalisti gl'insetti che sono fomiti di due ale sole. carducci, iii-21-219:
, iii-21-219: la serie degli scarabei di marzotto è chiusa da un cristallo di
di marzotto è chiusa da un cristallo di monte, benché solamente convesso anzi che
quell'eco ed anche / quel polverìo di ditteri che danza. pascarella, 1-268:
. spreg. ricercatore, raccoglitore di dittici, e, in genere, di
di dittici, e, in genere, di anticaglie. baretti, 2-2:
baretti da dittico, sul modello di bottegaio, fornaio. dìttico1,
da due, o anche più, assicelle di legno o di avorio o di
più, assicelle di legno o di avorio o di argento, unite con cerniera
di legno o di avorio o di argento, unite con cerniera o
, unite con cerniera o legaccio di cuoio, la cui parte interna, spalmata
la cui parte interna, spalmata di cera, serviva per scrivervi con lo stilo
: i nostri dittici consolari erano composti di due tavole grandette d'avorio, congegnate
orientale, parve al viltemio... di vedere anfiteatro, dentro il quale si
dentro il quale si facciano que'giuochi di fiere e d'uomini. tommaseo [s
annunzio, iv-2-1308: lo sciacquio orlò di bava i giardini gialli come l'avorio
dei sacri riti e recava l'effigie di santi particolarmente venerati oppure i nomi di
di santi particolarmente venerati oppure i nomi di persone vive o defunte raccomandate alle preghiere
morti nella comunione della chiesa con fama di santità. lanzi, i-39: uso
sacrificio della messa i dittici d'argento o di avorio, che finita la sacra funzione
3. ancona o quadro composto di due immagini distinte, ordinariamente chiuse in
due parti da un intermedia colonnetta dipinta di turchino. lanzi, i-39: si
lanzi, i-39: si lavoravano prima di legno i dittici, o sia gli altarini
. 4. copertura, rivestimento di libri sacri. f. buonarroti,
dittici... non si dee tralasciare di dire che noi dobbiamo la conservazione di
di dire che noi dobbiamo la conservazione di questi... all'essere stati adoperati
del dittico, pieghevole; che si compone di due parti. lanzi,
la così detta casula dittica del museo di classe in ravenna. milizia, ii-123
la stessa lettera (ed è il contrario di aplografìa). = voce dotta,
, sf. filol. ripetizione accidentale di una parola o di una frase.
. ripetizione accidentale di una parola o di una frase. 2. gramm
. 2. gramm. coesistenza di due vocaboli di uguale origine; allotropia
2. gramm. coesistenza di due vocaboli di uguale origine; allotropia. =
iii-9-93: il su bietto di quel racconto storico non è il linguaggio,
il passaggio del popolo francese da una condizione di preponderanza della fantasia a una condizione
preponderanza della fantasia a una condizione di mag giore riflessione, da
riflessione, da una forma a un'altra di civiltà. la paratassi o la
e simili furono manifestazioni e parti di questo passaggio. = deriv.
scrivere. = comp. di dittongato. dittongato (part.
dittongato (part. pass, di dittongare), agg. che ha
sguainare. dittongazióne, sf. trasformazione di una vocale semplice in dittongo (come
aperte, aperte fino a un sospetto di dittongazione. qualche volta, pareva addirittura
anche -gì). fonet. gruppo di due vocali (di cui una forte
. fonet. gruppo di due vocali (di cui una forte: a, e
si distingue dal monottongo, sillaba formata di una sola vocale, e dall 'iato
generale, dovrebbe sussistere solo se finale di sillaba tonica, lasciando cadere in ogni altro
la toscana lingua, o molti più di questi senza dubbio alcuno; perché se vera
; perché se vera è l'opinione di coloro che * sui, mio, tuo
dittongo, che fa la prima sillaba di eurialo, usano ora di dar lo spirito
prima sillaba di eurialo, usano ora di dar lo spirito solamente alla seconda lettera
. altro non sono, che accoppiamento di due vocali; le quali appo noi
bartoli, 25-161: se il dittongo è di tre vocali, non v'ha regola
vien definito, che sia l'unione di due lettere vocali, e non di due
unione di due lettere vocali, e non di due sillabe in un solo suono.
... al dittongo, che di sua natura è lungo, suole sostituire
; / perché quest'io, dittongo / di riso e di dolor, / se
io, dittongo / di riso e di dolor, / se parla colla vita,
ecc. ecc. contro tale eccesso di toscanesimo notiamo: primo, che in altre
barattato il bel g italiano con quella specie di gancio da pizzicagnolo, e il sonoro
storico, il rotondo e giocondo o di giotto nel dittongo ou che per pronunziarlo
2. per estens. incontro di due o anche di più vocali che
per estens. incontro di due o anche di più vocali che dànno origine a un
restarono tanti dittonghi, che sono propi di lingua barbara, dura ancor e difficile
composto isomero del- l'urazina, capace di dare sali cristallizzati. = voce dotta
urina. -anche: la quantità di urina secreta in un determinato periodo di
di urina secreta in un determinato periodo di tempo. tramater [s. v
]: 4 diuresi '. escrezione abbondante di orina. panzini, iv-201: 4