di qua e di là. cicognani, 1-41
di qua e di là. cicognani, 1-41: dei primi
-dare uri abburattata. 2. quantità di farina da abburattare che colma la tramoggia
. abburattato (part. pass, di abburattare), agg. passato al
appresso vi si faccia impiastro con farina di grano abburattata. 2. figur
. essere colto da pesantezza e sensazione di gonfiore per aver ingerito troppo cibo.
tra una rottura d'onda vedo il cimelio di quel campanile là. 2
\ abbuzzito (part. pass, di abbuzzire), agg. gonfio di
di abbuzzire), agg. gonfio di cibo. abderita, agg.
m. -ti). nativo di abdera; scervellato, farnetico, stolido.
, v-75: ogni abderita diè di piglio alla sua zampogna, e tutte le
rite, smettendo i loro trapunti di porpora, sedevano vere conde
qctt) s) * nativo di abdera '(città della tracia):
della tracia): nota come patria di protagora e di democrito, ma soprattutto per
: nota come patria di protagora e di democrito, ma soprattutto per l'eccentricità
quantunque vi abitasse democrito e s'industriasse di farla... ravvedere, era dissoluta
6-815: « si senti dal fondo di un'altra strada altro grido, altro coro
città fosse tutta presa da una sacra epidemia di mistica insonnia, sul tipo forse di
di mistica insonnia, sul tipo forse di quella che infierì ad abdera di tracia
forse di quella che infierì ad abdera di tracia quando il popolo non rifiniva più d'
. abdicante (part. pres. di abdicare), agg. prossimo ad
a lipsia; abdica all'impero di francia, al regno d'italia e si
soggettività, da non trovare un briciolo di gusto in quella vita ch'egli si
, agg. dir. che ha valore di rinuncia completa; estintivo. de
2. rinuncia a esercitare o a valersi di un proprio diritto. mazzini,
continua abdicazione, vietandogli, col diritto di distinguersi e opporsi, l'attrito che
ticino / lo fan d'ozi beato e di vivande. carducci, ii-9-120: finisco
vivande. carducci, ii-9-120: finisco di trascrivere l'ode abduana per un capitano
l'adda, che forma il lago di como e si versa nel po,
mediano del corpo (dalla normale posizione di riposo): contrario di adduzione.
normale posizione di riposo): contrario di adduzione. = voce dotta,
: con bei fiori a corimbi di vario colore, imbutiformi o campa
della famiglia malvacee, con fiori odorosi di muschio, il cui seme si usava
(dall'arabo habb al-mùsk * grano di muschio '); cfr. muschio.
la più compita, / così nel ciel di vergogna non pena / chi come donna
suo stato, / per che zà mai di cosa non contenta. =
abento notte e dìa, / penzando pur di voi, madonna mia. tommaso di
di voi, madonna mia. tommaso di sasso, 2-9: io non saccio altro
/ ch'eo non ho abento -se non di dormire. detto d'amore,
342: e danza a suon di vento, / sanz'aver mai avento.
me donare abento / e riconoscer via di salvamento. idem, 53-8: e 'n
questa guisa or posso confortare / e di tutto penar donarmi abento. =
* arrivo '(perciò 'condizione di riposo, quiete '). cfr.
è viva nei dialetti meridionali; cfr. di giacomo, i-197: « e n'
... senza pregiudizi, senza aberramenti di educa zione.
aberrante (part. pres. di aberrare), agg. che
aberra e delira e inebetisce un'epoca di masturbazione omosessuale. = voce dotta
. aberrato (part. pass, di aberrare), agg. aberrante;
ma forse [il cristo] aveva pietà di quella divozione aberrata e disperata.
reato od aberrazione qualunque in proposito di religione. verga, i-233:
strappata la promessa in un momento di aberrazione, un momento che rammentava ancora
rossore. svevo, 5-127: l'atto di cui egli ricordava l'istantaneità non
10-73: ogni volta s'immaginava di credere e di sperare che tali inclina
volta s'immaginava di credere e di sperare che tali inclina zioni
cecchi, 5-125: simili aberrazioni son forse di minor conseguenza in gente dappoco. restano
3. medie. anomalia, irregolarità di organi o di funzioni. — aberrazione
medie. anomalia, irregolarità di organi o di funzioni. — aberrazione mentale; aberrazioni
usano tal voce dicendo aberrazione mentale o di mente per malattia di mente, ed è
aberrazione mentale o di mente per malattia di mente, ed è improprio...
esser proprio ed elegante, dica alienazione di mente. rigutini, 3: il vocabolario
, 3: il vocabolario registra aberrazione di mente, dandole il suggello dell'autorità propria
, che può anche esser non grave e di breve durata, con la demenza e
i raggi luminosi emessi da una sorgente di luce bianca sono rifratti da una lente
cromatismo delle lenti semplici). -aberrazione di sfericità: difetto dovuto alla curvatura delle
dovuto alla curvatura delle lenti. -aberrazione di parallasse: immagine difettosa degli oggetti se
ottiche: illusioni visive dovute al gioco di linee e colori sul foglio. sinisgalli
ero interessato anch'io per qualche tempo di alcuni paradossi, o aberrazioni ottiche, cosi
sul fondo nero, a parità di raggio, non è uguale a un
che una pallina bianca è più grande di una pallina nera che abbia la stessa superficie
da quella vera (calcolabile mediante vangolo di aberrazione): e si ha l'
. petrarca, 2-92: o di veloci più che vento e strali, /
abèsto, sm. ant. una specie di gemma, pietra preziosa (v.
s'i'non erro, / una di quelle pietre: abesto ha nome; /
/ i mastri dicon c'hae color di ferro, / e, chi l'accende
, nasce in arcadia; ha colore di ferro; e chi la incende sempre rende
abetàia, sf. bosco di abeti, abetina. fra giordano
e la vediamo stendersi come un manto di bronzo dietro a noi di sotto, d'
un manto di bronzo dietro a noi di sotto, d'intorno, fino giù,
o mischiata ad esse in un variegato contrasto di lame di bronzo fuse entro masse di
esse in un variegato contrasto di lame di bronzo fuse entro masse di giada. bontempelli
di lame di bronzo fuse entro masse di giada. bontempelli, 2-232: ogni
gozzano, 606: il viale, alternato di statue e di pioppi, si stendeva
: il viale, alternato di statue e di pioppi, si stendeva per oltre mezzo
sono le cinque. 2. rogo di rami d'abeti. pascoli, 1246
digradanti verso la cima, a forma di piramide; con foglie brevi, lineari
altissimi. dante, 53-44: ramo di foglia verde a noi s'asconde / se
e come abete in alto si digrada / di ramo in ramo, così quello in
l'abeto / e piega i rami già di neve onusti. leonardo, 1-i75:
, iii-269: in quest'orror dove di gelid'ombra / cuopron abeti e faggi
. francesco nella mente il duolo / di cristo in croce agonizzante adombra. marino,
dei campi, all'ombra degli abeti, di cui le foglie bianche fremevano senza vento
barilli, 2-330: alle foreste basse di abeti inferraiuolati sino al piede succedono gli
: certi abeti piccolini come tanti alberi di natale con i rami simmetrici a candelabro.
adopera altro legname che d'abeto, di che è quella città abbondantissima, per
fiume adige che ne conduce grandissima quantità di terra tedesca. soderini, iii-311: è
. soderini, iii-311: è l'abeto di sapore amaro, che fa che non
la colla ed è atto a ogni sorte di fabbrica e lavori. galileo,
gran fuoco d'abete, dopo una giornata di caccia. papini, 28-272: deserte
nave che passò il mare fu fatta di tavole d'abete). ciro di pers
fatta di tavole d'abete). ciro di pers, i-381: ecco -s'udì
ecco -s'udì gridare -ecco una squadra / di veleggianti abeti. zito, i-346:
al negato scaldi / con gli abeti di cesare veleggia. idem, xi-19: credeva
entro la cava / base, e di corda l'annodaro al piede. monti,
d'annunzio, ii-858: per l'ombra di quel semplice assereto / che, distolto
che il calamo, la barra / di battaglia assai meglio che il sigillo. civinini
del mare che ancora sommergeva la pianura di tessaglia, ed in cui nessun abete cavo
abetèlla, sf. (dimin. di abete). pertica lunga e sottile
soffici, 1-347: un'alta siepe di bosso e di lauro dalla quale si
1-347: un'alta siepe di bosso e di lauro dalla quale si alzavano ad intervalli
dalla quale si alzavano ad intervalli ciuffi di piante più robuste come abetelle, tigli
abetèllo, sm. piccolo abete; pertica di abete. sassetti, 132:
vicino un abetello. = dimin. di abete. ab etèrno [abetèrno,
giordano, 3-263: se l'avesse fatto di necessità, siccome egli è eternale,
per rinnovare la sua chiesa. imitazione di cristo, iii-53-3: venuta è l'ora
so altro ch'uno effetto de la idea di loro ch'era a principio in quella
. croce, ii-7-68: il concetto di poesia, come gli altri suoi pari,
altri suoi pari, non ha d'uopo di essere scoperto, perché non ha cessato
scoperto, perché non ha cessato mai di esser nelle menti da quando lo spirito
. abetina, sf. bosco di abeti, abetaia. soderini,
sia in una vallata, o piaccia di vestirne un monte o riempirne una pianura
quest'abetina molto vasta ricuopre parecchie cime di quelle montagne, ed ha abeti d'
lontane e dalle faggete come un'eco di mare. fracchia, 274: e tutto
intorno rocce, abetine e montagne incappucciate di neve. 2. abetella,
b. nelli, 62: nel mezzo di questa impalcazione sarà fissata e ritta a
abetino, sm. (dimin. di abete). piccolo abete.
abete. 2. agg. di abete. bencivenni [crusca]:
]: si tenga in una cassa fatta di legno abetino. monti, 24-574:
4-164: se voi gli tenevate più cari di nessuna altra cosa, fategli andati.
si chiamava sara ed era una giovane di famiglia forestiera andata a male. pavese,
: vagabonda andatrice attorno, e andatrice di feste, di perdoni, e spezialmente di
attorno, e andatrice di feste, di perdoni, e spezialmente di luoghi,
di feste, di perdoni, e spezialmente di luoghi, dove si perde tempo a
a diletto. 2. andatóre di notte: nottambulo. boccaccio, dee
ecco onesto uomo! è divenuto andator di notte, apritor di giardini e salitor
è divenuto andator di notte, apritor di giardini e salitor d'alberi! bembo
per l'amore] rischie- voli andatori di notte, portatori d'arme, salitori di
di notte, portatori d'arme, salitori di mura, feritori d'uomini diveniano.
4. medie. ant. andatóre di corpo: afflitto da flusso di ventre
andatóre di corpo: afflitto da flusso di ventre. bencivenni [crusca]:
bencivenni [crusca]: cotale maniera di cibo nuoce a'troppo frequenti andatori di
di cibo nuoce a'troppo frequenti andatori di corpo, perché gli rende più lubrichi
lubrichi. andatura, sf. modo di camminare, d'incedere; cammino,
, 373: che io faria andatura di paone, / che va come ladrone a
e quando va per via, / ciascun di lei ha 'nvia / per l'andatura
diritta sopra sé, e avea andatura di reina. manzoni, pr. sp.
. collodi, 334: e invece di vederlo zoppicare orribilmente, come aveva fatto
marchi, 330: era un ometto di bassa statura, già sulla sessantina, dall'
figura snella e l'andatura così caratteristica di vania -andatura languida e indolente di chi cammina
caratteristica di vania -andatura languida e indolente di chi cammina senza pensare alla mèta.
bislacca. deledda, iii-729: e di gatto che ha caldo, che ha
pezzo, ripresero un'andatura normale come di persone che tornino da una passeggiata. papini
che ha più l'aria e l'andatura di re è il nostro famoso attor tragico
donna ritroverà naturalmente un'andatura più modesta di quella di ieri. alvaro, 7-14:
naturalmente un'andatura più modesta di quella di ieri. alvaro, 7-14: qualcuno
. jovine, 5-105: lei vestita di bianco e nero, con un'andatura
camminata o saltata: secondo il modo di battere i piedi sul terreno. -andatura
laterale o diagonale: secondo che vadano di conserva i due piedi laterali o quelli
sulla cadenza delle andature e sull'equitazione di campagna e di maneggio. de roberto,
andature e sull'equitazione di campagna e di maneggio. de roberto, 715: il
, 6-158: io ricordavo le lezioni di andatura; passo, ambio, trotto
feci lecite alcune leggerissime varianti, sia di vocabolo, sia di andatura di periodo
leggerissime varianti, sia di vocabolo, sia di andatura di periodo. carducci, i-123
sia di vocabolo, sia di andatura di periodo. carducci, i-123: in certi
. carducci, i-123: in certi modi di costruzioni e nei latinismi e nell'andatura
andatura un po'anelante e contorta par di sorprendere quasi un'idea della vecchia poesia
sorprendere quasi un'idea della vecchia poesia di guittone. d'annunzio, iv-1-151: quel
iv-1-151: quel che la terzina ha di rapido e di fluido nell'andatura sua in
che la terzina ha di rapido e di fluido nell'andatura sua in confronto alla
, il pensiero vi saltava coll'andatura di chi camminasse sopra una scala a pioli
il ritmo e a spostare il corso di questa regolare andatura. stuparich, 4-46
5. medie. ant. flusso di ventre. buonarroti il giovane, i-346
con quella cantilenina, con quell'andaturina di voce che hanno nel parlare quei paesi
agg. ant. che è sulle mosse di andare, di partire. della
che è sulle mosse di andare, di partire. della casa, 1-25:
sacchetti, 64-4: essendo andazzo di giostrare... giostrò anco lui
andazzi, e quando corre un andazzo di vaiuolo, quando di pestilenze mortali,
quando corre un andazzo di vaiuolo, quando di pestilenze mortali, quando è andazzo che
, 704: e se mai fu andazzo di poeti e di improvvisanti, n'è
se mai fu andazzo di poeti e di improvvisanti, n'è stato in questa terra
molto sentire, non ci è andazzo di mani enfiate. redi, 16-viii-258:
i pianeti (se non corre l'andazzo di studiarli), chi ha con
avrà rilevato agevolmente che una successiva catena di questi andazzi, risvegliati da semi naturali
questi andazzi, risvegliati da semi naturali di leggerezza, d'incostanza, di noia
naturali di leggerezza, d'incostanza, di noia e di brama di cose nuove,
, d'incostanza, di noia e di brama di cose nuove, furono e
incostanza, di noia e di brama di cose nuove, furono e saranno sempre
cicognani, 12-39: una custodia anche di valori... contro la instabilità
5-326: la critica d'arte può sperare di non prendere abbagli troppo grossi e di
di non prendere abbagli troppo grossi e di non falsificare i valori, vantando grande
9-49: gusto, parlata e tradizione di studii... si serbano ancora compatibilmente
1-477: la conversazione aveva preso un andazzo di passatempo. giravano per il terreno,
le labbra. -in andazzo: di moda, d'uso. c.
uomini. tommaseo, 1-76: un andazzo di mercanti e di meretrici, un bisbigliare
1-76: un andazzo di mercanti e di meretrici, un bisbigliare di varie lingue.
mercanti e di meretrici, un bisbigliare di varie lingue. gozzano, 716:
andésia, sf. ant. sorta di drappo. g. morèlli,
. miner. roccia effusiva neovulcanica, di struttura generalmente compatta e vetrosa (adatta
pavimentazione stradali), caratterizzata dalla prevalenza di feldspato sodico-calcico, associato a orneblenda,
inferiorità. cicognani, 12-25: vennero di moda i lanci del disco, del
dell'america tropicale, che fornisce la polvere di araroba o di goa, da cui
che fornisce la polvere di araroba o di goa, da cui si estrae la crisarobina
: rientrato in venezia osservai un andirivieni di curiosità fra la gente del volgo, e
de marchi, i-716: essendo giorno di mercato, in bottega fu un continuo
, in bottega fu un continuo andirivieni di gente. de roberto, 214:
lei un andirivieni rumoroso, un cigolìo di mobili smossi e di rotelle sul pavimento
rumoroso, un cigolìo di mobili smossi e di rotelle sul pavimento. ojetti ii-337:
sul pavimento. ojetti ii-337: quell'andirivieni di carriole,
di secchie e di corbe. pea, 5-222
di secchie e di corbe. pea, 5-222: nel campo
assiderati, sorvegliando gli andirivieni d'un tappo di sughero sull'acqua. moretti, 6-16
. baldini, 4-56: un andirivieni di gente che arriva a gruppi per rinfrescarsi e
siuparich, 2-371: u duomo rigurgitava di gente. là dentro ella non potè
avventori. vittorini, 1-78: l'operazione di carico ha inizio nell'andirivieni dell'argano
: non c'era mai la possibilità di darsi un bacio per quell'andirivieni di
di darsi un bacio per quell'andirivieni di guardialinee, frenatori, treni in manovra.
sulla soglia / pregare per la sorte di questa arca / con il suo andirivieni d'
. plur. giravolte; incroci; intrigo di vie, di passaggi. buti
giravolte; incroci; intrigo di vie, di passaggi. buti, 1-324:
sp., 1 (8): di qua lago, chiuso all'estremità
smarrito in un gruppo, in un andirivieni di montagne. idem, pr. sp
la verità] per tutti gli andirivieni di questo laberinto della natura. giusti,
natura. giusti, 3-198: fuggivano di qua e di là, di sotto e
giusti, 3-198: fuggivano di qua e di là, di sotto e di sopra
: fuggivano di qua e di là, di sotto e di sopra come smemorati,
qua e di là, di sotto e di sopra come smemorati, e non pratichi
intralciavano per mille andirivieni, e andavano di nuovo a battere il capo in mano
nuovo a battere il capo in mano di chi gli perseguitava. collodi, 390
95: vi si avvolgevano fronzuti andirivieni di macchie spinose e d'arbusti profumati.
, 114: quell'eroismo della pisana di venirmi a trovare a traverso gli andirivieni di
di venirmi a trovare a traverso gli andirivieni di quella buia casaccia... m'
: discesi e risalii per ineguali andirivieni di vie, ora scure ora sfolgorate nel mezzo
del basso danubio è lento, pieno di ghirigori, di andirivieni -un vero labirinto
danubio è lento, pieno di ghirigori, di andirivieni -un vero labirinto internazionale, ricamato
altro. 3. figur. rigiri di parole, di pensieri. machiavelli,
3. figur. rigiri di parole, di pensieri. machiavelli, 723: quanto
e dopo due ore e più forse di andirivieni, ci venne fatto di concludere
più forse di andirivieni, ci venne fatto di concludere e di stipulare a guisa di
, ci venne fatto di concludere e di stipulare a guisa di trattato i capitoli.
di concludere e di stipulare a guisa di trattato i capitoli. verga, i-203:
. dossi, 29: non mi parlàrono di collegio se non dopo un labirinto di
di collegio se non dopo un labirinto di andirivieni, un monte di storie.
dopo un labirinto di andirivieni, un monte di storie. ojetti, i-675: e
e adesso il diavolo mi fa lo scherzo di lanciarmi in questa febbre vana e in
o locale stretto e lungo che serve di disimpegno o di comunicazione fra altri ambienti
e lungo che serve di disimpegno o di comunicazione fra altri ambienti; corridoio,
facciata del quale guarda verso mezodì, di maniera che coloro che entrano per l'andito
stanze lassano sempre le scarpe alla porta di casa, se sono forestieri, e
rotonda. idem, iv-2-1168: vedeva di là dalla cappella gli anditi oscuri,
dalla cappella gli anditi oscuri, ingombri di stalli di armadii di confessionali. panzini
gli anditi oscuri, ingombri di stalli di armadii di confessionali. panzini, i-82
anditi oscuri, ingombri di stalli di armadii di confessionali. panzini, i-82: entrarono
panzini, i-82: entrarono ne la porta di un grande casamento tetro e scomparvero in
, iii-32: attraversarono un andito ingombro di cestini, di bisacce, di bardature di
attraversarono un andito ingombro di cestini, di bisacce, di bardature di cavallo. beltramelli
ingombro di cestini, di bisacce, di bardature di cavallo. beltramelli, i-301
di cestini, di bisacce, di bardature di cavallo. beltramelli, i-301: da
lungo e tenebroso che portava fin all'uscio di casa. viani, * 9-336
baldini, 4-103: quartieri così pieni di anditi tenebrosi e di passaggi e di cortili
quartieri così pieni di anditi tenebrosi e di passaggi e di cortili uno dentro l'
pieni di anditi tenebrosi e di passaggi e di cortili uno dentro l'altro..
, irruppe nella sala un impetuoso soffio di vento. pavese, i-42: comparve il
. baldinucci, 2-5-186: dalla parte di verso l'anditino che viene di sagrestia
parte di verso l'anditino che viene di sagrestia. = lat. mediev.
debba riconnettere ad amhttus alterato per influenza di andare. andivièni, sm.
carena, ii-367: sega, nome generico di strumento per dividere in due un legno
. idem, ii-432: andivièni, meccanismo di varie fogge, che, in alcuni
pochi scrittori, per esprimere quel moto di una cosa che in certi meccanismi va avanti
linati, 30-142: tutta questa spiritata chermessa di corpi e d'anime...
il posto all'andivièni innocuo e saporifero di una genterella minuta. = forma
, iv-1-186: d'un tratto il bosco di corbezzoli andracni rosseggiò come un bosco di
di corbezzoli andracni rosseggiò come un bosco di coralli terrestri portanti alla sommità de'rami
portanti alla sommità de'rami ampie ciocche di fiori. 2. erba porcéllana
questo è chiuso e serrato, a differenza di quel vestimento che veste da camera s'
: l'andrienne aperto, ch'era di un taffetà color di paglia graziosamente ricamato
, ch'era di un taffetà color di paglia graziosamente ricamato a fioretti d'argento,
medesimo lo cagioni eziando in un filo di erba o nella mia andrienne?
1653-1729), che s'ispirava all'andria di terenzio. cfr. panzini, iv-25
« andrienne: nome femm. francese di vestaglia a larghe maniche, in uso nel
modello imaginato dalla attrice dancourt nella parte di glicera nell 'andrienne di michele baron.
dancourt nella parte di glicera nell 'andrienne di michele baron. ebbe immensa voga: *
grano nominato andriolo, o grano rosso di maremma. tommaseo [s. v.
. v.]: andriolo: qualità di grano duro e grasso, che generalmente
, grosse, riquadrate, e ornate di reste, con le glume irsute e
falconi, 1-9: quando saranno calafatate, di dette parti s'imolla l'andrivello.
. v.]: androcèo: nome di uno dei quattro verticilli di organi che
: nome di uno dei quattro verticilli di organi che compongono il fiore, cioè del
dvfjp dcvspóc 'uomo 'sul modello di gineceo. andròctono, sm. entom
, gr. dcvspoxtóvo? 'uccisore di uomini'. andròdama e androdamante, sm
che secondo gli antichi aveva la proprietà di sedare le passioni violente. landino
che gli antichi davano a quella specie di pietra conosciuta da'moderni sotto il nome
pietra conosciuta da'moderni sotto il nome di occhio di pesce o di omaittio; perché
da'moderni sotto il nome di occhio di pesce o di omaittio; perché questa
sotto il nome di occhio di pesce o di omaittio; perché questa pietra credevasi dagli
. androdamanta, sf. ant. specie di ematite. domenichi [plinio],
l'altra dice che si chiama androdamanta, di color nero, molto grave e dura
degli organi genitali esterni maschili per arresto di sviluppo nella loro fase embrionale, e
, e conseguente presenza negli individui androgini di caratteri esterni di tipo femminile.
presenza negli individui androgini di caratteri esterni di tipo femminile. 2. bot
quasi bisessuale, duplice, androgìnica; di due timbri. il timbro maschile
7-14: si alzò e andò di là nello studio a guardare la sua androgina
vivi siamo sempre all'automa meccanico di maelzel, più o, meno
, disegnano e talvolta suonano pezzi di musica. idem, 6-65: di androidi
pezzi di musica. idem, 6-65: di androidi mobili, veramente realizzati,
ristretto, data la gran difficoltà di articolarne le membrature. = voce
lapponia, si avvide che meritavano di formare un genere a parte; e perché
da una nebulosa e da tre stelle di seconda grandezza. magalotti, 9-1-77
a petto a quella marchiana del mutamento di luogo, fatto da una stella della
locale terreno che dal portone d'ingresso di una casa conduce al cortile o alla
o alla scala. libro di similitudini [crusca]: in quella foggia
. pirandello, 5-28: un rumore di passi per il lungo androne interno, cupo
si prolunga in archi fino al buio di stretti cortili dove, se entro,
dove, se entro, trovo cascate di rampicanti. cicognani, 12-230: l'
: entrarono in un androne dallo zoccolo di marmo nero. una lampada di vetro
dallo zoccolo di marmo nero. una lampada di vetro... rifletteva sulle pareti
vetro... rifletteva sulle pareti miriadi di luci sfaccettate. dall'androne passarono nell'
antiche chiese e basiliche. -nelle chiese di rito greco, la parte riservata agli
.. la quale, perché è ancora di fuori, è chiamata vestibulo, cioè
sono che ne'loro androni fanno lacciuoli di setole pendenti. 4. per
vasta destinata a vari usi (ricevimento di ospiti, trattazione di affari, ripostiglio
usi (ricevimento di ospiti, trattazione di affari, ripostiglio). -in genere:
da buoni scrittori per significare una sala di mezzo a uso di ricever forestieri e
per significare una sala di mezzo a uso di ricever forestieri e trattar negozi, a
, un androne lungo quanto due soldi di refe e buio come una caverna. buzzati
2-65: un mondo irreale, fatto di assurde pareti a piastrelle sterilizzate, di
di assurde pareti a piastrelle sterilizzate, di gelidi androni mortuari. = lat.
androsace: nasce ne'luochi maritimi di soria; è un'erba tenue, amara
. bevuta in vino al peso di due dramme vale agli idropici,
]: andròsace: nome di un genere di piante; spezie di giunchi
andròsace: nome di un genere di piante; spezie di giunchi che
nome di un genere di piante; spezie di giunchi che nascono in luoghi pantanosi
scudo '): a designare ima specie di pianta marina. androsèmo, sm
ha i ramuscelli sottili: surcolosa, di color puniceo, eie vergelle rosseggianti
intorno a le quali sono certi fioretti di color luteo; il seme è nel calice
de l'andro- semo trita spira odore di resina. tommaseo [s. v.
.., conosciuto ancora sotto il nome di siciliana, ruta salvatica, erba di
di siciliana, ruta salvatica, erba di s. lorenzo. presso i medici antichi
. gusto per l'aneddoto; metodo di concepire la storia per via di aneddoti.
metodo di concepire la storia per via di aneddoti. b. croce,
non nel senso etimologico, che è di « notizia inedita », ma nell'altro
primo serba solo qualche lieve vestigio, di notizie su singoli particolari staccati, i
sé e non in riferimento a qualcosa di superiore. idem, ii-9-122: ma se
ciò che si usa fare dai migliori scrittori di aneddotica e distingue l'aneddotica intelligente ed
. -ci). compilato per via di aneddoti; ispirato a curiosità spicciola,
sm. ricerca dell'aneddoto, mania di considerare la biografia per aneddoti.
, si commetterebbe un'ingiustizia assai maggiore di quella dell'aneddotismo verso una o altra persona
. m. -i). ricercatore di aneddoti; chi racconta, scrive o compila
ufficio) gli eruditi e i filologi di fronte agli altamente commossi storici e ai
d'un personaggio, la modalità singolare di un evento); racconto breve e
vivace, arguto (che coglie la singolarità di un comportamento, la tipicità di un
singolarità di un comportamento, la tipicità di un ambiente). bar etti
forse riusciranno piacevoli, sapendo molti aneddoti di quel capitano, che era mio amico
28: aneddoto, per 4 tratto di storia, fatto curioso, tratto particolare
c'era un aneddoto che dopo più di un anno, faceva ancora le spese
una gioia da bambino tutti i vecchi aneddoti di paga- nini, il violinista. palazzeschi
che non siate andati mai che alla fiera di bergamo. = voce dotta,
dal titolo dvéxsoxa 4 cose inedite 'di procopio (sec. vii).
almeno in parte segreti. storia aneddota di procopio. = > cfr.
. anelante (part. pres. di anelare), agg. che respira
cani, / che la fèra perduta abbian di traccia. idem, 12-57: tornano
ho visto esalare, o primavera, / di moribondo odor gli ultimi fiati. redi
si doleva. leopardi, 15-83: di baci la ricopro, e d'affannosa /
amanti. idem, 991: a poppa di febbre anelante / sta il prence di
di febbre anelante / sta il prence di blaia, rudello, / e cerca co
e cerca co 'l guardo natante / di tripoli in alto il castello. pascoli,
, / ma piena ha la bocca di terra. d'annunzio, iv-2-20: correva
anela, aspirante; ansioso, pieno di ardente desiderio, bramoso (e denota un
sete / mi divora e distrugge / di quella che tu fingi, ingrata ninfa;
arene / formicolavan d'indistinti amori / e di vite anelanti a mille a mille /
pori della mia pelle sieno come un milione di piccole bocche anelanti alla tua. idem
, 27-1229: insieme a quel groviglio di mali era in me, a momenti,
, anche più forte, una sete di amore perfetto e infinito, una bramosia
e infinito, una bramosia anelante, di sacrifici impossibili. anelanteménte, avv
vergine]. = comp. di anelante. anelanza, sf.
dica da lui a cagione del grande scapito di forze aspettato, o per anelanza
anelar nel corso, / e tutto biancheggiar di spuma il morso. idem, 13-63
novelle invia. marino, 280: di sudor molle e tutto stanco / da così
verso me, senza toccarmi, e di nuovo anelava, e io tremavo tutto.
/... / anelo io di fornir tutti i miei giorni. caro,
anelato a ciò, avrei dato segno di volere disordinatamente mostrar me stesso per una
seno infisso / non fan che fiamme di fulmineo télo / aneli, e cada ai
: egli sen viene / ripieno il cuor di marzial desio, / e anela l'
armi. pellico, ii-147: come anelavano di persuaderci che non erano senza affezione per
ugolini, 28: anelare: ripugna di dare a questo verso il quarto caso;
quando le menti anelano con tanta perseveranza di sforzi alla conquista d'un'idea,
, quando a i freschi venti / di su l'aride carte anelerà / l'anima
. idem, ii-8-212: quanto anelo di rivederti, e vorrei che tu fossi sempre
iv-1-119: il nostro cuore tavolta si gonfia di non so che smania sanguinaria ed anela
mai; e il nostro anelare a qualcosa di superiore non è vano. deledda,
, anela franchigie, medita « capovolgimenti di valori ». viani, 14-359:
anelasticità, sf. fis. mancanza di elasticità. 2. econ
. anelato (part. pass, di anelare), agg. desiderato,
: godrò dell'ane- lato / piacer di sangue. d'annunzio, iv-2-1074: ritrovava
parole anelate nell'ora quando perduta era dentro di sé. anèlide, v. anellide
collo penosamente, e voltava la testa verso di lui, che si udiva l'anelito
e ora l'anelito le risaliva alla gota di tratto in tratto, scotendola. panzini
quasi più forte si udiva l'anelito di serafino che aveva preso la salita di
di serafino che aveva preso la salita di corsa. palazzeschi, 3-257: il treno
treno si mosse, con quell'anelito di sollievo che partiva dai suoi quaranta vagoni
vagoni colmi e bollenti, come dal petto di un intero popolo oppresso. montale,
98: respiro / o anelito finale di sommersi / simili all'uomo o a lui
gaudiosi, iii-460: giuda spira / turbini di nequizia e fiati d'ira, /
d'ira, / aneliti infernali, emi di peste. d'annunzio, ii-823:
radio e dei motori, gli ultimi aneliti di un'arte che muore. chiesa,
segneri, i-184: fare atti frequenti di amor di dio, e particolarmente
, i-184: fare atti frequenti di amor di dio, e particolarmente di aspirazioni
amor di dio, e particolarmente di aspirazioni, di aneliti al sommo bene.
, e particolarmente di aspirazioni, di aneliti al sommo bene. pellico
. pellico, ii-82: invece di crucciarmi leggendo impudenze, invece di
di crucciarmi leggendo impudenze, invece di faticarmi invano ad oppor loro l'espressione di
di faticarmi invano ad oppor loro l'espressione di aneliti che onorino l'umanità,
dio. carducci, 846: di fra i barbarici tumulti salgono / a dio
salgono / a dio gli aneliti di solinghe anime / che in lui si ricongiungono
infinità del nostro desiderio è prova dell'infinità di quel progresso. -per
giravolte rotonde volersi, come in un anelito di spirali, accostare ai cieli.
anellato (part. pass, di anellare), agg. fornito
anellare), agg. fornito di anello, munito di anelli; formato a
. fornito di anello, munito di anelli; formato a guisa di
, munito di anelli; formato a guisa di anello, ravvolto ad anella.
candida barba anellata splendeva al bianco lume di quella luna. idem, 21-121: dentro
mirandola. 2. bot. asportazione di un anello di corteccia alla base di
2. bot. asportazione di un anello di corteccia alla base di un albero.
di un anello di corteccia alla base di un albero. = deriv.
anellazióne, sf. bot. asportazione di un anello di corteccia da un
bot. asportazione di un anello di corteccia da un ramo (favorisce la
la nutrizione dei frutti per l'ingorgo di linfa che, affluita dall'interno del
. anèllidi). zool. tipo di animali (detti anche anellati),
corpo cilindroide, composto da una serie di segmenti a guisa di anelli (tipici
composto da una serie di segmenti a guisa di anelli (tipici il lombrico e la
mano, a lui non recu- sante di farlo, fece sposare la lisa. idem
. idem, 223: egli dimanda di sua condizione, / s'egli ha donna
simiglio il gran cerchio della giu- risdizion di garda a imo anello atto a essere tenuto
, narra che l'anello si usa di portare in quel dito della sinistra mano
sia connesso col cuore ch'è signor di tutti membri. marino, 377: venga
iv-2-187: egli con le mani inanellate, di tanto in tanto, soleva accomodare qualche
; i grandi anelli preistorici, ornati di cammei, di pietre gialle e verdi,
anelli preistorici, ornati di cammei, di pietre gialle e verdi, di corniole
cammei, di pietre gialle e verdi, di corniole incise. tomhari, 1-113:
ii-70: io faccio miracoli, e di maschio son diventato femina, ah, ah
. d. bartoli, 4-1-106: prima di darle l'anello, s'obbligò sotto
barberino, 59: ma non vi lascio di parlare del dì dell'anello, /
alla vostra amistà [non] rincresca di bene leggere la lunghezza della presente lettera.
a napoli sotto il nostro segreto anello, di 2 di dicembre. -per simil.
sotto il nostro segreto anello, di 2 di dicembre. -per simil. govoni
. 3. oggetto a forma di cerchio, di metallo o di altra
3. oggetto a forma di cerchio, di metallo o di altra materia (legno
forma di cerchio, di metallo o di altra materia (legno, gomma, materie
, usato per catene, per cerchiatura di botti, come organo di arresto per
per cerchiatura di botti, come organo di arresto per alberi di macchina, per
botti, come organo di arresto per alberi di macchina, per rulli, infissi nel
se stessa a chi avesse avuto potere di caricarlo, e che, scoccandolo,
trasvolar la saetta per gli anelli o fori di dodici accette, accomodati in linea retta
. negri, 246: sei anelli di ferro in egual linea vi si vedono [
arici, 174: s'arma talor di scabro anello / dell'indomito verro il grifo
riuscito a farle scorrere per gli anelli di ferro. panzini, ii-340: sotto il
gran portone nero, coi due enormi anelli di ottone lucido. deledda, ii-114:
un candore equivoco, appesi a fili di ferro; uno di questi fili, con
, appesi a fili di ferro; uno di questi fili, con anelli scorrevoli,
anelli scorrevoli, dai quali pendevano laccetti di spago attortigliati, passava davanti alla finestra
cosa d'insolito, con due anelli di ferro agli stipiti e una catena per
paradiso, 331: questa santissima trinità di queste tre dette cose è come una catena
queste tre dette cose è come una catena di tre anella insieme congiunte. savonarola,
ecco dunque anche ne'pesci certi nodi di questa gran fune o dense anella di
di questa gran fune o dense anella di questa prodigiosa catena della natura, che tiene
idem, ii-2-88: né vi spiaccia di udire nuovamente quel passo, senza del
: anello della fibbia, è la parte di essa che è tonda o quadrangolare,
come il contorno, la sola capace di preziosità di materia, e d'ornamento
contorno, la sola capace di preziosità di materia, e d'ornamento di forma
preziosità di materia, e d'ornamento di forma, la parte più appariscente, anzi
è imperniata la cartella: nome collettivo di quelle parti del ferro, che sono
si danno a certi tubetti leggermente conici di sottil lamina metallica, lunghi quanto è
, i quali s'introducono nei bucolini di essa, fatti semplicemente col punteruolo,
è cinto nella sua parte superiore il gambo di alcuni agarici mangerecci, ed è il
idem, ii-280: chiavistello, sorta di serrarne che consiste in un pezzo d'asta
consiste in un pezzo d'asta cilindrica di ferro, detta bastone, il quale.
in forma d'arco, che fa officio di molla. in altre arti, e
cucire, che anche, specialmente fuor di toscana, chiaman ditale, è quella
ditale, è quella coppetta butterata per di fuori, nella quale si fa entrare
, figura circolare; cerchio, cerchia di mura. zanella, v-86: a
la carne si arrotondava in anelli, velata di cipria. idem, iv-1-850: la
dei bastioni. deledda, ii-472: di bambino aveva anche il sorriso che lasciava
il sorriso che lasciava vedere una chiostra di denti intatti chiusi come un solo anello
anello d'avorio. idem, ii-493: di questi sette figli tre erano femmine,
a quella che può uscire dalle labbra di chi fumi una sigaretta, una spira
: vi erano dolci squisiti, fatti di pasta frolla con crema racchiusa in un
frolla con crema racchiusa in un anello di croccante. 6. letter.
f. anèlla). ricciolo, ciocca di capelli avvolta a riccio. tasso
l'agil collo scendendo incaute / tutta di molle fulgor la irradiano. pascoli,
/ in collo a beppe, e di su la sua spalla / mesceva giù le
7. anat. apertura naturale, di forma tondeggiante o ellittica (anello ombelicale
. 8. astron. sciame di minuscoli corpi solidi disposti in uno strato
minuscoli corpi solidi disposti in uno strato di 15-20 km intorno al piano equatoriale di
di 15-20 km intorno al piano equatoriale di saturno. magalotti, 9-2-1: s'
della larghezza dell'anello in sul globo di saturno. mascheroni, 835: suo
leopardi, 975: voglio dire dell'anello di saturno, della natura del quale non
legno. 10. chim. insieme di atomi legati fra loro in modo da
). 11. elettr. anello di pacinotti: indotto di una dinamo,
. elettr. anello di pacinotti: indotto di una dinamo, a forma di anello
indotto di una dinamo, a forma di anello. 12. geom. ant
. figura solida, formata dalla rotazione di un triangolo curvilineo. grandi, 3-129
; sigillo personale del pontefice (cerchio di bronzo dorato, con l'immagine di s
di bronzo dorato, con l'immagine di s. pietro nella navicella che getta
che getta le reti incisa in cristallo di rocca). -anello vescovile: d'
: d'oro, con pietra circondata di brillantini. 15. sport. anelli
anelli: attrezzi della palestra a forma di grandi anelli (una volta di ferro ricoperto
forma di grandi anelli (una volta di ferro ricoperto di cuoio, ora di
anelli (una volta di ferro ricoperto di cuoio, ora di legno compensato) sospesi
di ferro ricoperto di cuoio, ora di legno compensato) sospesi a due funi
sospesi a due funi, per esercizi di sospensione, appoggio e oscillazione.
tutti questi principi e signori più qualificati di corte. forteguerri, 27-26: come
questi, e forse ad alcun altro di mezzo, le sue fibre si appiccano,
dei bacherozzoli] è composto e segnato di dieci anelli o incisure o nodi e dall'
anelli, ed ogni anello aveva due macchiette di color rancio. d'annunzio, ii-144
torace [della cicala] / sparso di màcule, fatto / di anella il mirabile
/ sparso di màcule, fatto / di anella il mirabile addòme. idem, iv-2-
: su la via bianca ima fila interminabile di bruchi,... camminava verso
una sostanza madreperlacea quasi trasparente, incrostati di piccoli zaffiri a regolari distanze. manzini,
madri [delle vespe] serrino il forame di ciascheduno anello.
gli antichi conteggiavano con certe piccole verghe di bronzo chiamate aera, alle quali erano
falsa. dessi, 6-231: si cavò di tasca il fazzoletto, che aveva una
allo 'ncontro recandogli cotali anelletti contraffatti, di niun valore. ariosto, 7-54:
): mi mossi, a requisizione di certi signori molto amici miei, e feci
signori molto amici miei, e feci alcune di queste anellette. carletti, 94:
il peso che in esse vi appendono di borchie rotonde piene di gioie et anelletti
in esse vi appendono di borchie rotonde piene di gioie et anelletti d'oro massiccio e
, ovvero la rena fresca, le mazze di gelso per cavarne poi gli anelletti per
dirle che le ne darei imo altro di più valore. cellini, 1-113 (
1-113 (263): questo gentiluomo di santa fiore venne un giorno a me
. cellini, 618: la testa di sopra della vite vuole essere stiacciata,
stiacciata vi si commette un grosso anellone di ferro. -peggior. anellàccio.
. fagiuoli, 1-3-31 ^ un anelaccio di ferraccio, fatto da un magnanaccio.
= lat. ànellus, dimin. di ànùlus, a sua volta dimin.
ànùlus, a sua volta dimin. di dnus * anello, cerchietto '.
sovra a colonne adamantine pende / un palco di smeraldo, in cui già fuoro /
vecchiezza, / e 'l vestito di brun lutto funebre. manzoni, 43:
311: forse / sazia è ancor di rincorse / sul prato, con le amiche
ricade dalle spalle a terra con una maestà di peplo. stuparich, 2-485: era
. -anemia cerebrale: forma acuta di ischemia del cervello per cause circolatorie.
in una immobilità perfetta. qualunque tentativo di sollevarsi provocava segni di anemia cerebrale.
. qualunque tentativo di sollevarsi provocava segni di anemia cerebrale. nulla valeva a vincere
cui ella era assalita, a toglierle di sul petto l'incubo, ad allontanare il
ad allontanare il rombo che ella udiva di continuo. -anemia perniciosa: disfunzione
emoglobina, e la comparsa nel sangue di megalociti (globuli rossi più grandi del
rossi più grandi del normale, assai ricchi di emoglobina): si hanno intenso pallore
, ecc. sovente fa capolino, invece di 'fiacchezza, infiacchimento, indebolimento,
. dal gr. dvaijxta 'mancanza di sangue '(comp. dal prefisso privat
). affetto da anemia. di giacomo, i-698: la carneficina delle vacche
la carneficina delle vacche, al macello di poggioreale, si compie... tra
tozzi, ii-322: ce ne erano di anemiche, ma anche di quelle bellocce o
ne erano di anemiche, ma anche di quelle bellocce o belle addirittura. cardarelli
. figur. pallido, debole, stremato di forze. arila, 30: scrittore
con anemici vetri d'acque / nostalgiche di giunchi. fracchia, 525: foglioline
la contemplavano infatti come tante facce smunte di prigionieri che rivedano alfine la luce.
cena, poneva tallarico in uno stato di sonnolenza, come avviene a certi vecchi
. anemizzato (part. pass, di anemizzare), agg. reso anemico
struggersi del corpo era visibile ogni giorno di più. c. e. gadda,
. figur. indebolito, infiacchito, privato di forze. c. e.
; * vento 'e dal tema di xopéoj 'mi diffondo '. anemòcoro
'vento 'e dal tema di ypàcpw * scrivo '. anèmolo
i-659: la mia guida sollevò un coperchio di latta e mi fece vedere uno specchio
vedere uno specchio in piano, attraversato di fili rossi e neri: l'anemometro,
. pianta indigena della famiglia ranuncolacee, di cui alcune varietà sono spontanee nei prati
appennina, a. fulgens, a. di caen): provvista di tuberi schiacciati
a. di caen): provvista di tuberi schiacciati, nerastri, detti zampe;
scempi) coi petali rivolti a coppa e di bel colore smagliante (che va dal
del- vanemone japonica, più piccola e di breve fioritura autunnale), ma è
serotino l'anemone: questo è fiore di cipolle salvatiche. dioscoride italiano, 2-212
chi fenicea dal colore... di due specie ne sono, una selvatica,
selvatica, e una domestica; e di questa domestica ve ne sono di moltissime
; e di questa domestica ve ne sono di moltissime fatte. quale ha il
tutte hanno le foglie del coriandolo tagliate di minutissime tagliature, inchinate a terra;
, nel cui sommo veggonsi i fiori di papavero, e nel mezzo i capitelli di
di papavero, e nel mezzo i capitelli di color negro o ceruleo. tassoni,
viole odorose, i tulipani, chi di gennaio, chi di febbraio, chi di
tulipani, chi di gennaio, chi di febbraio, chi di marzo hanno la
di gennaio, chi di febbraio, chi di marzo hanno la loro fioritura; e
a aprile. forteguerri, 16-36: di bianchi gelsomini e d'amaranti / e
amaranti / e d'anemoli vari e di viole / tanta era ivi la copia.
stelo,... / rivestiti di me, tingiti in verde / ai lati
l'erba anemone... è di due ragioni: la prima salvatica,
. 2. zool. anèmone di mare: attinia. manzini, 9-104
cristalli giallastri, insolubili in acqua, di sapore acre. = voce dotta
indichi la direzione. è un gran foglio di latta o di lamiera, uno de'
. è un gran foglio di latta o di lamiera, uno de'cui lati è
uno de'cui lati è incartocciato in forma di tubo, entro cui s'infila una
cui s'infila una lunga asta rotonda di ferro, di minor diametro, la
infila una lunga asta rotonda di ferro, di minor diametro, la quale si pianta
oxonéco 'osservo '(sul tipo di * periscopio ').
anemotropismo, sm. bot. movimento di piante e animali secondo la direzione del
, iv-26: anencèfalo, feto umano mancante di cervello e di cervelletto. questi infelici
, feto umano mancante di cervello e di cervelletto. questi infelici diventano sùbito angeli.
. anepigrafo, agg. privo di incisione epigrafica (monumento); che
temporanea o permanente) dell'organismo di reagire a qualsiasi stimolo dannoso (si
dannoso (si verifica nelle gravi condizioni di debolezza dovuta a cause infettive).
aneritropsìa, sf. medie. forma di daltonismo, in cui manca la percezione
dita d'albona, aggiungendovi alcune gocce di anesone. = deriv. dalla
= deriv. dalla forma dial. bresciana di anice. anestesia, sf.
con olio sambucino, o olio anetino o di camomilla. = voce dotta,
(specie vanethum foeniculum), ma di odore distinto: dà un'essenza stimolante
loro radici bolla in vino bianco, e di quello prenda ciascuna mattina con acqua e
aneti, cristallo, senape bianca, di catuno iguali parte. crescenzi volgar.,
farmaci (1anestetici), al fine di rendere possibile o facilitare l'esecuzione di
di rendere possibile o facilitare l'esecuzione di interventi chirurgici. c. e
che procura notoriamente, al risveglio, conati di vomito e contrazioni varie del gastrico.
gli appiccicati, guancia a guancia -un disegno di danza si svolge -li consegna, all'
li libera nei tempi e negli spazi di musica. = voce dotta, deriv
medie. farmaco che possiede la proprietà di sopprimere la sensibilità dolorifica, usato nell'
[anestetici generali o narcotici: protossido di azoto, etere, cloroformio, etilene,
cloroformio, etilene, ciclopropano, cloruro di etile, tricloroetile, barbiturici; anestetici
. papini, 25-43: i mezzi di cui ci serviamo sono i più perfetti:
, iniezioni ad alta dose, inalazioni di gas anestetici e tossici. c. e
. gadda, 2-121: sono iniezioni di percaina, l'anestetico d'uso, e
percaina, l'anestetico d'uso, e di adrenalina, il vaso costrittore che impedirà
. alvaro, 9-268: le pareva di avere bevuto un anestetico e di avere perduto
le pareva di avere bevuto un anestetico e di avere perduto il senso di se stessa
anestetico e di avere perduto il senso di se stessa. 2. figur
pavese, i-204: a un certo grado di sofferenza è inevitabile, è un naturale
è un naturale anestetico, che si pensi di patire ingiustamente. piovene, 3-117:
io temevo, in quel tempo, di diventare pazza; certi pensieri mi gelavano il
me ne toglievano quasi la sensazione come punture di anestetico. fedeltà.
il n. 2 deriva dal vangelo di matteo, 23-23. anetòlo,
anetòlo, sm. essenza d'anice o di finocchio: etere metilico, in forma
finocchio: etere metilico, in forma di liquido incolore o giallognolo, assai mobile
e dolciastro (impiegato per la distillazione di liquori e per prodotti farmaceutici).
parete delle arterie, dovuta a difetto di elasticità e resistenza del tessuto: può
ii-15: dentro il cavo dell'arteria di un cavallo vivente, dove si dilatava in
aneurisma. nievo, 475: ti raccomando di non far sapere che io me l'
champagne avrebbe potuto scorrere ancora in onore di donna marina, se un temuto aneurisma di
di donna marina, se un temuto aneurisma di suo padre non fosse scoppiato come la
). medie. che è conseguenza di aneurisma; che si riferisce ad aneurisma
senza ritmo, scomposto. di giacomo, i-510: spesso, nei giorni
giacomo, i-510: spesso, nei giorni di tramontana, all'urlio del vento,
anfanamenti in aria) che chi nasce di buona schiatta, digeneri. b.
, negli epigoni, non fu manifestazione di niente di serio e di sodo, ma
epigoni, non fu manifestazione di niente di serio e di sodo, ma un
non fu manifestazione di niente di serio e di sodo, ma un anfanaménto di accademici
e di sodo, ma un anfanaménto di accademici, adusati a compilare sistemi e
: gridano che non c'è bisogno di tanti affaccendamenti e anfanamenti, perché la
, 20-xv: la conclusione più logica di tutto questo anfanaménto e dimenìo è che
anfanante (part. pres. di anfanare), agg. che si
dietro. ojetti, i-136: una spirale di fuoco che trapassa il cielo buio
il cielo buio cospargendo la terra di trucioli d'oro, vai proprio meno
anch'egli ciarlare, e si dice di coloro... che ciarlano troppo e
... che ciarlano troppo e fuori di proposito? g. m. cecchi
il medesimo che vacillare e uscire fuori di proposito; onde si dice tu anfani
dal boccaccio, che in dichiarazione e confermazione di ciò vi aggiunse: tu hai le
anfanasse a secco, o che l'aria di vinegia, donde mostrava venire, gli
, donde mostrava venire, gli avesse di mala maniera offeso la festa. 2
uomini riputati dagl'ignoranti, al timone di sì gran legno, in tanta tempesta
mi era dolce, in quel frangente anfanare di vita nuova, immedesimarmi con le ombre
che anfanasse dietro un nipotino monello sfuggitogli di mano. b. croce, i-4-11:
più tremebondo degli altri, anfanava peggio di tutti per mettersi in salvo. bocchelli,
, 7-67: in un cupido anfanare di polpastrelli e di labbra, rintraccia la
: in un cupido anfanare di polpastrelli e di labbra, rintraccia la storia di una
e di labbra, rintraccia la storia di una carezza. 3. ant
fanno gli scioperati. = di etimo incerto; forse da anfa per '
2 e 3 si avverte l'influenza di affannare-, cfr., tuttavia, anfania
de la cosa eterna è senza principio; di sorte che ogni uovo nacque di gallina
; di sorte che ogni uovo nacque di gallina, ed ogni gallina d'uovo.
. anfanato (part. pass, di anfanare), agg. letter.
questi bugiardi sognatori, che pensano di fare credere altrui, secondo le loro fanta
una falsa coltura. = frequentativo di anfanare. anfanìa, sf.
discorso spropositato, rag giro di parole vane, vaneggiamento. fra
vedere certe cose,... e di recarti molte anfanie dinanzi. passavanti
dal gr. dcpdcveia * mancanza di evidenza, oscurità ', da cui
amfìbio), sm. zool. classe di vertebrati eterotermi con quattro arti,
arti, pelle nuda, ricca di ghiandole, respirazione cutanea e polmonare
e lissanfibi, con ordini apodi, privi di arti: ichthyophis glutinosus; urodeli
anuri, con corpo breve privo di coda: rana, rospo, raganella)
salvini, 23-197: color che sono / di terra e d'acqua, e
rastra la grande macchina pescatoria composta di tronchi scortecciati, di assi e
pescatoria composta di tronchi scortecciati, di assi e di gomene, che biancheggiava sin
tronchi scortecciati, di assi e di gomene, che biancheggiava sin
golarmente, simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano. idem,
secche facendolo palpitare come il ventre di un anfibio sommerso. ojetti, ii-566:
in alcun modo la ripugnanza che di solito hanno le donne per il
all'aria libera; piante acquatiche fornite di due tipi distinti di foglie, le
piante acquatiche fornite di due tipi distinti di foglie, le une sommerse (per
. 3. aeron. apparecchio munito di opportuni dispositivi (carrello e galleggianti)
carrello e galleggianti) che gli permettono di manovrare (per la partenza e l'arrivo
, si può dividere in due grandi razze di dannati. papini, 8-185: era
: avere al proprio servizio uno spettro di materia sottilissima... intermediario anfibio
considerava giselda un anfibio, una cosa di mezzo fra la serva e la padrona.
come bene si sa non vi è di meglio che i domestici per disprezzare e porre
i domestici per disprezzare e porre fuori di causa i falsi padroni, i padroni a
. anfibolia, sf. discorso di significato incerto, equivoco; anfibologia
roccia prevalentemente costituita da anfiboli, di colore bruno, talvolta nerastro,
anfibolo2, sm. miner. miscela isomorfa di silicati di ferro, magnesio e
miner. miscela isomorfa di silicati di ferro, magnesio e calcio (talvolta anche
magnesio e calcio (talvolta anche di sodio e alluminio), assai simile ai
ant. amfibologìa), sf. discorso di significato ambiguo, incerto; errore
o dubbio dovuto a uso improprio di parole o a confusione di concetti
improprio di parole o a confusione di concetti; espressione equivoca, cattiva collo
senza aggiu- gnervene de l'altre di sopra. varchi, v-117: veggo questa
: ora avendo quest'o forza di mutare la cosa davanti, così negando come
anfibologie non è un far questioni di parole: è anzi l'unico mezzo di
di parole: è anzi l'unico mezzo di farle finire. b. croce
suole prendere equivocamente nel significato ora di filo sofia ora di scienze
ora di filo sofia ora di scienze naturali. = voce dotta
anfìcarpìa, sf. bot. produzione di due tipi di frutto (da parte
sf. bot. produzione di due tipi di frutto (da parte della stessa pianta
diversi nelle loro caratteristiche o nel periodo di maturazione. -produzione (da parte
(da parte della stessa pianta) di frutti che maturano sopra terra (in seguito
normale fecondazione incrociata dei fiori) e di frutti che maturano sotterra (e derivano da
. coda anficèrca: pinna caudale di alcuni tipi di pesci di
anficèrca: pinna caudale di alcuni tipi di pesci di visa in due
: pinna caudale di alcuni tipi di pesci di visa in due metà o
come fecevi [alessandro] porte di rame, / come d'anfichitòn fece le
e ha quindi le due estremità di forma simmetrica: le navi vichinghe,
* dalle due parti 'e dal tema di 8pap. etv 4 correre '
miner. minerale costituito da silicato di potassio e di alluminio, di
minerale costituito da silicato di potassio e di alluminio, di colore biancastro (
di potassio e di alluminio, di colore biancastro (detto anche leucite
dotta, gr. dcpupivev ^ c 'di doppio genere '(cfr.
6-8 piastre calcaree, articolate fra di loro (tali da permettere all'
(tali da permettere all'animale di ravvolgersi a palla). =
fanciulle. = dal nome di anfione, personaggio della mitologia greca
: si trova lungo il litorale di napoli e di messina. =
lungo il litorale di napoli e di messina. = voce dotta,
. plur. zool. vertebrati provvisti di due narici (in opposizione ai mo-
sangue lernèo fu tinto il strale, / di qual fiel di ceraste o anfisibena
tinto il strale, / di qual fiel di ceraste o anfisibena, / il
anfesibena, e quello con una tela di lino asbestino avvolgendolo. marino, 12-15:
avarizia è come l'anfisibena, serpente velenosissimo di due teste. vallisneri, iii-371:
altri un tizzone, altri un flagello / di chelidri e di verdi anfesibene /.
, altri un flagello / di chelidri e di verdi anfesibene /... /
. govoni, 3-78: verdi castelli di fantasmi /... / con fiamme
e nei lugubri lunghi corridoi / grovigli di catene. 2. zool. rettile
con pelle anellata e grinzosa, privo di arti e di scaglie, con la
anellata e grinzosa, privo di arti e di scaglie, con la testa e la
questo spettacoli anfiteatrali e feroci, ma di bestie. targioni tozzetti, 3-54:
edificio (presso gli antichi romani) di forma ellittica, che racchiude un'arena
], 8-8: lo anfiteatro è fatto di duoi teatri congiunti insieme, con le
: vedete appresso un ampio anfiteatro / di marmi misti e d'ordine composito.
marino, 6-145: s'alza il palco di sotto a un tempo istesso / e
rimanevo molte ore pensando all'antica grandezza di capua. d'annunzio, iv-2-802: vedevo
e nella parte illuminata un luccichio come di mille e mille occhi. panzini,
2. per simil. disposizione ad anfiteatro di un edificio, del terreno (quando
piè dell'appennino, fra un anfiteatro di colli verdi e ombrosi, insigni di
di colli verdi e ombrosi, insigni di molte acque, in faccia a una pianura
, popolato d'olivi, d'aranci, di pini, di tutte le più nobili
olivi, d'aranci, di pini, di tutte le più nobili forme della vegetazione
anfiteatro dei monti barbagliava sotto il sole di mezzogiorno. ojetti, ii-76: la
anfiteatro dalla nuda montagna d'un calcare colore di luna. beltramelli, i-59: un
che si apriva fra un ampio anfiteatro di quercie. civinini, 1-67: le stradelle
si riconosceva: era ridotto una specie di anfiteatro, tutte le seggiole della casa vi
1-151: e subito tutto l'anfiteatro di colli è sveglio, e la notte
, l'anfiteatro delle vecchie case gonfie di sonno e di respiro. 3
delle vecchie case gonfie di sonno e di respiro. 3. aula universitaria
e concentrici (soprattutto per le lezioni di chirurgia). ojetti, i-724:
, posarono il cadavere sul gran tavolo di marmo. pratolini, 5-158: la cima
: i materiali morenici depositati a forma di rilievi concentrici dal ghiacciaio lungo la sua
. chi offre il convito, padrone di casa (e implica una generosa ospitalità
, 30: spesso si dà il nome di anfitrione a colui che invita altri a
anfitrioni 'il nostro anfitrione, finito di pranzare, ci aveva preparato molti e
mi rimorchia seco per darmi un pranzo di olio, mentr'io non amo che il
voce dotta, dal nome del mitico re di tebe 'ap. cpi- tpùfov (lat
gioberti, 2-49: il braccio militare di pella avrebbe forse potuto supplire al senno
anfìzionato, sm. stor. federazione di anfi- zionie. gioberti, 2-49
sm. plur. stor. membri di un'anfizionia. m. adriani
[iq>l * intorno 'e dal tema di xt££ nel l'antica grecia) di popoli e città vicine e della fine il culto e la cura di un santuario comune, sede di comune solennità di un santuario comune, sede di comune solennità. gioberti, 2-49 e mescola: e in ciascuna anfora di vino metti due cucchiai. buonarroti il il giovane, 9-414: gli sono offerte di più sorte vini, / l'anfore vaste e l'inguistare, / sarà di nostre gare / giudice illustre e spettator .. sorgente davanti a me su di una seicentistica enorme base marmorea, fatta ad : la figura lontana, perduta nella nebbia di un tempo che par favoloso, mi mare. palazzeschi, 1-44: sulla caminiera di marmo nero le grandi anfore d'argento attesa gruppi pittoreschi, anche se invece di anfore portino bidoni di latta. fracchia, anche se invece di anfore portino bidoni di latta. fracchia, 526: non parea che anch'ella fosse guaina di corruzione, ma anfora di giovinezza. fosse guaina di corruzione, ma anfora di giovinezza. 2. antica unità giovinezza. 2. antica unità di volume (circa 25 dm3). : se gli somministri un'anforetta piena di vino vermiglio non dolce. libro delle segrete cose delle donne [crusca]: di quel gilemme ne vorrieno sempre a loro arrivavano stoffe lievi... anforette di rari profumi. -peggior. anf sostenerlo a fatica, e avevano figura di due manichi curvati dal collo alla pancia gr. dcpt ^ popéoc, accusativo di àpicpopeóg (per aplologia da dpuptcpopeói;, . -i). letter. portatore di anfore. linati, 30-19: le mastello con grande abilità, come un gruppo di anforete. idem, 30-77: le trova (acqua, alcool, idrossido di alluminio, ecc.). idem, 315: veggiamo una quantità di fuoco, ritenuto nelle porosità ed anfratti di di fuoco, ritenuto nelle porosità ed anfratti di un sasso calcinato, non ci riscaldare . d'annunzio, iv-2-555: prore di vascelli, dorsi di mostri, ossature di iv-2-555: prore di vascelli, dorsi di mostri, ossature di titani, tutte di vascelli, dorsi di mostri, ossature di titani, tutte le enormità simulava la
anche noi coperti di bianco. civinini, 1-151: pare che
debba giungervi mai, come in certi borghi di montagna perduti nell'anfratto di una costa
certi borghi di montagna perduti nell'anfratto di una costa rivolta a tramontana. bontempelli
indagare tra un cespuglio e un nodo di vecchie radici, su per i rami delle
dei declivi rocciosi, dentro i recessi di mortella, in giro alle aiuole che paiono
: per le vigne nascoste negli anfratti di terra / l'acqua macera foglie e
e racimoli. il cielo / si colora di nuvole scarse, arrossate / di piacere
colora di nuvole scarse, arrossate / di piacere e di sole. =
scarse, arrossate / di piacere e di sole. = voce letter.
; raggiro; circonlocuzione ', forse di origine osca; ma gli antichi accostavano
per mille anfrattuosità del terreno, specie di cave estinte o in attività tanto propizie all'
anfrattuoso. anfrattuóso, agg. pieno di cavità, di scoscendimenti; scosceso,
anfrattuóso, agg. pieno di cavità, di scoscendimenti; scosceso, tortuoso, sinuoso
, 549: la nave stessa, come di fabbrica anfrattuosa, porta seco parte dell'
. rete a sacco per la pesca di piccoli pesci e di crostacei sui fondi
per la pesca di piccoli pesci e di crostacei sui fondi sabbiosi (sui quali
(sui quali viene strascicata a rimorchio di un battello). = lat
forzata imposta dalla pubblica autorità (fornitura di navi e di altri mezzi di trasporto
pubblica autorità (fornitura di navi e di altri mezzi di trasporto, vettovaglie e
fornitura di navi e di altri mezzi di trasporto, vettovaglie e uomini),
dove il termine indica genericamente oneri di lavoro e prestazioni coattive, che assunsero
contra alla libertà e condizione della persona di alcuno. campanella, 955: le
l'angaria dunque vuol dire un obbligo di servire per se stesso, ovvero per
. 3. dir. diritto di angaria: facoltà riconosciuta dal diritto internazionale
internazionale a uno stato, in tempo di guerra o di pubblico pericolo, di requisire
stato, in tempo di guerra o di pubblico pericolo, di requisire navi,
di guerra o di pubblico pericolo, di requisire navi, aeromobili, materiale ferroviario
aeromobili, materiale ferroviario e altri mezzi di trasporto appartenenti a sudditi di altri stati
altri mezzi di trasporto appartenenti a sudditi di altri stati, ma trovantisi nell'ambito
approdate ne'suoi porti e spiagge, di trasportare per esso lui, in tempo di
di trasportare per esso lui, in tempo di guerra, soldati, armi e munizioni
. i più provvidi sovrani hanno stabilito di non sottoporre navi straniere e neutrali ad
cioè a dire che noi siamo costretti di fare a forza, già noi non lo
= lat. angaria, * prestazione personale di trasporto ', dal gr. àyyocpeéa
dal gr. àyyocpeéa * servizio coattivo di posta ', deriv. da &yyapo
. angariarne (part. pres. di angariare), agg. dir.
che ordina l'angaria, la requisizione di una nave. boccardo, i-143
, incatenano, angariano i servi di rado. garzoni, 1-5io: hanno ancora
nel pigliar la robba del padrone, servendosi di quella ordi naria ragione,
esprimeva una costrizione, ossia l'atto di costringere altri a far contro sua
prestazione; e nel linguaggio comune di gran parte dell'italia è tuttodì
dell'italia è tuttodì quasi sinonimo di vessazione. d'annunzio, iv-2-154:
: ah, io so meglio di te che non bisogna angariare con lacrime e
[i nobili] angariarono i plebei di servir loro a proprie spese nelle guerre.
angariato (part. pass, di angariare), agg. soggetto ad
: addentrandosi nel paese angariato dal figlio di ziber, ogni giorno venivano tribù a
tribù a denunciare e a mostrare i segni di razzie vecchie e nuove. 2
un pubblicano, / un angariatore / di quei, per cui successo / è oggi
, od i particolari riscattarsene sotto condizione di debito compenso. angarieggiare, tr
che 'l mio danaio, che non di rapine, / né d'angarieggiar raccorrò scarso
e anga- rizzati, che bisognava proveder di non aggravarli più. = part.
più. = part. pass, di angarizzare, non altrimenti documentato (cfr
giovanni da s. giovanni, pittor di bell'umore, dipinse un'angiola nello
2. figur. giovane donna di bellezza e virtù angelica. dante
/ l'intelligenza tua vestì figura / di pargoletta donna in velo bianco.
fiso, / ne sono a rischio di perder la vita. petrarca, 106-1:
angiolella, / dite chi séte e di cui séte nata, / voi che parete
. bellini, ii-27: ell'era di poco, poverina, / morta, ma
me, avendogli 10 fatto il piacere di servir dì padre a due sue nipoti,
tragge seco onesta leggiadria: / beltade orna di gloria la sua via, / e
una donzella, sì; ma il volto di angioletta. beltramelli, iii-496:
bianco e nero e tutte le altre che di grossezza maggiori delle sopraddette si ritruovano,
. moneta d'oro del ducato longobardo di benevento. = dal fatto che l'
(che può giungere fino a due metri di altezza): la sua radice rugosa
con fiori bianchi o rossastri in ombrelle di 10-20 raggi (una volta usata come
la gotta). 3. pera di forma sferica, dal picciolo cortissimo (
strumento musicale simile al liuto; tipo di clavicembalo: entrambi del secolo xvii (
un cerretano magnificatore d'acque angelicali e di polveri mirifiche. angelicalménte, avv
favella. = comp. di angelicale. angelicaménte, avv.
angelicaménte, avv. a somiglianza di un angelo; in modo degno di
di un angelo; in modo degno di un angelo. buonarroti il giovane
angelicamente imperturbabile. = comp. di angelico. angelicanza, sf.
ammorbidì àngelican- dosi. un'infinita gamma di toni si svolse. idem, i-638:
. angelicato (part. pass, di angelicare), agg. letter.
: e poi ti conteraggio le bellezze / di quella c'hae il viso angelicato.
aveva... una indescrivibile delicatezza di pallori, una dif- fusion di luce
delicatezza di pallori, una dif- fusion di luce angelicata, ove ogni vela dava imagine
. beltramelli, ii-100: il miracolo di quel volto angelicato di adolescente.
: il miracolo di quel volto angelicato di adolescente. -iron. d'
, 6-95: più non si desta / di qua dal suon dell'angelica tromba,
: crediamo lui dal principio aver creato di mente la spirituale e corporale creatura,
e appresso l'umana, quasi comune di spirito e di corpo. marsilio ficino,
umana, quasi comune di spirito e di corpo. marsilio ficino, 2-18: la
la natura e l'aspetto; dotato di bellezza singolarmente pura e soave, che
ammirazione estatica. -in senso morale: di innocenza incontaminata. guittone, i-87-8:
dio mise in voi sì meravigliosamente compimento di tutto bene, che maggiormente sembrate angelica
angelica vertute. intelligenza, 6: di sì mirabel cosa dubitai, / ch'avea
bella persona avesse e viso (non però di quegli angelici che già molte volte vedemo
reputava, che per costume aveva preso di biasimare e uomini e donne. idem
donne. idem, i-294: l'aere di varii strumenti e quasi d'angeliche voci
, entrando con dolce diletto a'cuori di coloro a li cui orecchi così riverberata
ser giovanni, 3: ed era di tanto onesta e angelica vita, che
grazia continuamente fece questo angelico uomo crescere di virtù in virtù. ariosto, 1-12
. michelangelo, 151-8: per riformar di nuovo una figura / ch'abbi 'l tuo
scoccando al ciel le vai, / di dolcissima gioia il sen mi passi.
bar etti, ii-164: mi dispiace di non avervi potuto procurare il transitorio piacere
non avervi potuto procurare il transitorio piacere di dar un bacio a quella mia angelica
a quella voce angelica, all'aspetto / di quella fronte, io ch'ai morir
mezzo a due lembi simili a due bende di lino spolverate da quell'oro silvano.
: donna angelica per candidezza e mansuetudine di natura. viani, 14-210: vi
angelica: la povertà che si contenta di poco, che digiuna trecen- tosessantacinque giorni
innanzi tempo, che diventa col tempo madre di virtù. campana, 87: nel
. la cella è bianca, piena di un torrente di voci che muoiono nelle angeliche
è bianca, piena di un torrente di voci che muoiono nelle angeliche cune,
tavolino da tè o intorno al tavolone di qualche commissione d'inchiesta, è facile
, si distendeva sotto un cielo angelico di perla. negri, 2-875: mi duole
un vestitino bianco vaporosissimo, angelico, di tulle e cigno, come una ballerina.
manifestano talvolta all'uomo, come messi di dio; sono rappresentati come bellissimi giovani
, 23 (81): io imaginava di guardare verso lo cielo, e pareami
conv., ii-v-8: li movitori di quello terzo cielo sono sustanze separate da materia
lascerebbe ire a'martìri / l'angel di dio che siede in su la porta.
purg., 5-104: l'angel di dio mi prese, e quel d'inferno
: egli ha comandato alli angioli suoi di te, che loro ti conservino. passavanti
31: l'angiolo, anzi gli angioli di dio, hanno allegrezza...
madonna passò le fur intorno / piene di meraviglia e di pietate. boccaccio, i-326
fur intorno / piene di meraviglia e di pietate. boccaccio, i-326: vidi
boccaccio, i-326: vidi in mezzo di loro un lustrore grandissimo, nel quale,
nostro signore, cacciati li rei angeli di vita etterna, per riempire le sedie
: e lui guardando vide piovere sopra di lei allegrezza infinita, la quale portavano
usando questa ingratitudine contro a dio, di angelo diavolo, di signore servo, di
contro a dio, di angelo diavolo, di signore servo, di uomo bestia.
di angelo diavolo, di signore servo, di uomo bestia. tasso, 2-4:
tasso, 2-4: ciò che può dar di vecchia età consiglio / tutto prometto,
sedere a la mensa de gli angeli e di cibarmi del corpo di cristo. morando
gli angeli e di cibarmi del corpo di cristo. morando, iii-233: gli angeli
beato. manzoni, 294: l'angiol di dio,... / il gui-
nubi dorate e inargentate / che paion di bambagia. faldella, iv-155: osservava
, iv-155: osservava le tube mute di due angeli che facevano da figuranti sul
. vuole espandersi fra i popoli in traccia di simpatie, di amori, di cuori
i popoli in traccia di simpatie, di amori, di cuori da calmare o da
traccia di simpatie, di amori, di cuori da calmare o da esaltare, di
di cuori da calmare o da esaltare, di anime da educare alla dolcezza del pane
attorno delle nubi piccolissime, soffi evanescenti di vapori rosei. baldini, i-538:
, con occhi d'angelo in facce di melarosa. manzini, 10-171: stando a
stando a letto, guardavo uno spicchio di chiesa tanto vicina che, un po'
chiesa tanto vicina che, un po'di più, gli angioli della facciata t'entravano
t'entravano in camera coi festoni gremiti di foglie e di fiori. montale, 102
camera coi festoni gremiti di foglie e di fiori. montale, 102: una
riviere dei tuoi lidi / gli angeli di tobia, i sette, la semina /
quasimodo, 76: un fresco / di navate posa nel cuore: / passi ignudi
. ci sono angeli con la spada di fuoco. pasolini, 2-128: da
la tettoia era in quel punto piena di turbine e di fragore, ché l'elica
in quel punto piena di turbine e di fragore, ché l'elica aveva ripreso
statuario e dal fìgulo, una gerarchia di angeli, una genia di mostri, un
, una gerarchia di angeli, una genia di mostri, un paradiso di fiori.
una genia di mostri, un paradiso di fiori. 2. angelo custode
custode, al duol indegno / mosso di lui colse dittamo in ida. nievo,
angelo custode vegliava sui nostri sonni consolandoli di mille visioni incantevoli! verga, i-69
mi raccontò la sua storia, una di quelle storie che l'angelo custode ascolta sorridendo
amicis, i-805: fra le mie memorie di quel tempo v'è un angelo dipinto
, ravvolta in un camicione bianco, di viso soavissimo... ricordo..
fermati, mi disse ascosamente: -guardatevi di quell'angelo custode: se non fosse di
di quell'angelo custode: se non fosse di quei neri non ve l'avrebbero dato
potuto vedere da vicino tutto l'apparato di un processo col reo in gabbia su
col reo in gabbia su una panca di legno, cogli angeli custodi ai fianchi
. 3. figur. persona di virtù soprannaturali, di bontà angelica.
. figur. persona di virtù soprannaturali, di bontà angelica. frezzi, iv-9-125
, / è aristotel, l'agnol di natura; / egli è che aperse la
: saresti forse solo in un chiostro di certosini, o di cappuccini? no certamente
in un chiostro di certosini, o di cappuccini? no certamente. anzi vi
sig. niccolò è veramente un angiolo di costumi. g. gozzi, i-203
11-737: io che non son degno di baciarle il vestito, io ho insultato
senza conforto. 4. bimbo di grazia e candore angelico; bambino che
che raffigura l'angelo; giovane donna di bellezza purissima, quasi sovrumana.
cantari, 203: dama, angel di paradiso, / che luci più che
. leopardi, iii-283: un angelo di bellezza e di grazia non basterebbe ad
iii-283: un angelo di bellezza e di grazia non basterebbe ad accendermi. proverbi
erano piccole e bianche come le mani di una bambina; poi si fece animo
tuta celeste nella quale sembravamo tanti angioli di quelli che si portano in giro nelle processioni
in giro nelle processioni per le feste di pasqua. -al vocativo (è espressione
pasqua. -al vocativo (è espressione di tenerezza ammirativa). carducci,
sarpi, i-178: si venne in resoluzione di formare la bolla con questa clausola,
il pontefice] li mandava come angeli di pace al concilio intimato per l'inanzi da
ed eleganza. -per estens.: di chiunque dimostri eccezionale scioltezza e maestria in
attività. -dormire come un angelo: di sonno placido e lieve. baretti,
sera. -disus. fare vangelo di badia: mutare continuamente parere (come
tirarsi / a dietro e fare l'agnol di badia, / a casa mia sì
angelo: dare ad alcuno il mezzo di fuggire di soppiatto. varchi, v-54
dare ad alcuno il mezzo di fuggire di soppiatto. varchi, v-54. come
dell'agnolo, ciò è danno un poco di campo, acciò si possa scampare.
): che se non era l'elmo di mambrino, i e'lo mandava con
angiolo esalano un odore snervante che sa di giglio e di gelsomino notturno, di tiglio
odore snervante che sa di giglio e di gelsomino notturno, di tiglio e d'acacia
sa di giglio e di gelsomino notturno, di tiglio e d'acacia. idem,
fiori d'angiolo somigliano anche ai fiori di pesco: sono occhi bianchi e stellati
). 11. numism. nome di parecchie monete (di filippo vi di
. numism. nome di parecchie monete (di filippo vi di valois, di filippo
di parecchie monete (di filippo vi di valois, di filippo l'ardito duca
(di filippo vi di valois, di filippo l'ardito duca di borgogna e
valois, di filippo l'ardito duca di borgogna e di alcuni re d'inghilterra)
filippo l'ardito duca di borgogna e di alcuni re d'inghilterra), così
g. villani, 11-72: [filippo di valois] fece un'altra nuova moneta
= lat. angelorum (genitivo plur. di angelus * angelo '). angelòtto
2. stor. moneta d'oro di enrico vi d'inghilterra, che aveva
, ed io per ora vi dono di provigione ogni anno trenta mila angelotti.
mila angelotti. = dimin. di angelo. àngelus, sm.
con lo stesso tuono anche le lezioni di scuola. nievo, 8: ma non
e tutto era in una malinconica quietudine di attesa. paolieri, 2-231: una
1-223: ed ogni voce, strilli di bambini / e suono di campane / che
voce, strilli di bambini / e suono di campane / che lontano rimbombi, /
, saliva lento sui monti un dondolio di campane... l'angelus: era
. idem, 45-84: ruggier, di cui la mente ange e molesta / alto
trepida / cura tibullo ardea; / varia di amori il candido / vate neera angea
, iii-1-251: le vostre mani sono piene di sangue, cioè piene d'ingiustizie,
, cioè piene d'ingiustizie, piene di angherie, piene d'angosce recate al
idem, 218: crescevano i fracassi di fuori; le mormorazioni, i timori,
mormorazioni, i timori, le angherie di dentro. d'annunzio, iv-2-213: un
d'annunzio, iv-2-213: un centinaio di giovinastri venuti a schiamazzare sotto i balconi
poverelli si sentivano in certo modo vendicati di tanti soprusi, di tante angherie e vessazioni
certo modo vendicati di tanti soprusi, di tante angherie e vessazioni. cardarelli,
, 1-60: l'animale era così ignaro di carezze da scambiarle per angherie. bocchelli
; e gli occhi mi si riempirono di lagrime e mi venne una gran compassione
lagrime e mi venne una gran compassione di me stesso. = cfr. angaria