: accorrono / all'improwista; questi di tizzone / abbrustolito armato, quei di
di tizzone / abbrustolito armato, quei di grave / nocchiuto ceppo. idem, v-464
il bastimento era carico... di biscotto, ossia di pane abbrostolito.
carico... di biscotto, ossia di pane abbrostolito. nievo, 754:
si serviva la cioccolata con qualche fetta di pane abbrustolito e un po'di burro fresco
fetta di pane abbrustolito e un po'di burro fresco. panzini, iii-286:
fresco. panzini, iii-286: banchetti di anime abbrustolite come qui si chiamano i
abbrustolite come qui si chiamano i semi di zucca. soffici, 6-85: gli odori
. abbrutiménto, sm. condizione di estrema miseria materiale e morale, che
parlerebbe meno del loro abbrutimento, di quel che lo facciano i luridi cenci.
27-1220: costernato fino all'abbrutimento, finii di consumare quella vita che non era
. abrutissement * condi zione di chi si è avvilito \ abbrutire
fame. linati, 8-77: questa tregenda di sangue e d'esplosioni in cui abbrutisce
l'alcool, col quale i borghesi tentano di abbrutire le coscienze! pavese, 8-104
fr. abrutir * ridurre alla condizione di un bruto, di una bestia'. v
ridurre alla condizione di un bruto, di una bestia'. v. fu. ugolini
, 3: « si avverta però di non imitare i francesi, che adoprano vabruti
; ché ciò sarebbe contro l'indole di nostra lingua ». abbrutito (
abbrutito (part. pass, di abbrutire), agg. ridotto in
gli stadi continuavano ad esser gremiti / di folle abbrutite d'entusiasmo / pei giuocatori
abbrutiti d'altronde dalla noia e dalla pena di una condizione servile e schiava.
, 20-554: l'atto pronto e benigno di quell'oscuro schiavo 1 * avverte,
della luce; velare d'ombra, di tenebra; offuscare (cfr.
: abbuiare ha sensi più varii [di rabbuiare]: s'abbuia, per notte
per nube; s'abbuiano per mancanza di lume gli oggetti. agli occhi della mente
la sera ed abbuiò le strade. di giacomo, i-732: venne giù la pioggia
abbui. tecchi, 3-128: prima di morire, mentre gli occhi gli si abbuiavano
; ma giù s'abbuia / l'ombra di fuor, come la mente è trista
s'abbuiò, come se la memoria di cosa disgustosa gli attraversasse la mente.
mazzini, ii-715: allora ogni idea di rettitudine e di dignità d'anime fu
ii-715: allora ogni idea di rettitudine e di dignità d'anime fu smarrita e le
. 4. figur. rendere di significato oscuro. parini, 559:
parini, 559: altre cosi fatte maniere di spiegarsi e di costruire...
altre cosi fatte maniere di spiegarsi e di costruire... le quali o abbuiano
o abbuiano la sentenza o la rendono di cattivo suono. 5. figur
lamento contro persona che ha comprato il diritto di far del male, abbuia in tempo
dante, purg., 17-62: procacciata di salir pria che s'abbui. frezzi
si rischiara, per questo alterno afflusso di umidità, come una fronte pensosa
). abbuiata, sf. occultamento di un fatto che non si vuole che
. abbuiato (part. pass, di abbuiare), agg. reso buio
, agg. reso buio, privo di luce. magalotti, vi-48:
magalotti, vi-48: accomodata una lente di cristallo nell'imposta d'una finestra in
il riso, ch'è la rilucentezza di quello, abbuiato e coperto. serao,
occhia, 131: l'anima abbuiata di silvio si illuminò a quelle parole di un'
di silvio si illuminò a quelle parole di un'improvvisa luce. manzini, 1-81
improvvisa luce. manzini, 1-81: di solito era lui che le si metteva
; sebbene, scorgendola, dapprima girasse di scatto il viso abbuiato, nel tentativo
scatto il viso abbuiato, nel tentativo di proseguire. 3. figur.
da un fattore... dopo di che, abbuiato il fatto,..
dato su un prezzo; riduzione di un debito o di una qualsiasi prestazione
un prezzo; riduzione di un debito o di una qualsiasi prestazione pattuita.
del peso effettivi, fatta allo scopo di equiparare le forze dei cavalli. =
'nsegnale fare tutti i fatti de la masserizia di casa, cioè... abburattare
. verga, 2-218: uno spiraglio di luce penetrava dall'uscio di un panettiere
uno spiraglio di luce penetrava dall'uscio di un panettiere che dava nel cortile,
modo. sacchetti, 84-197: da'di qua, da'di là, eccoti mino
, 84-197: da'di qua, da'di là, eccoti mino in terra e
, 2-105: sale nello stesso scompartimento di terza in cui io sono abburattato da un'
sere d'inverno, quando le finestre di campagna si chiudono sul silenzio, ché fuori
; che vi trovano agiato luogo sedendo di fronte, a patto però che un
vi si ballottino, e si vi abburattino di continuo. cinelli, 3-6: non
cinelli, 3-6: non gli riusciva di dormire. l'abburattarsi delle ruote,
. l'abburattarsi delle ruote, invece di conciliargli il sonno, lo faceva pensare.
maltrattare, strapazzare, malmenare; confondere di parole (una persona, per indurla
: ognuno piglia animo... di mettersi a scrivere su questa povera lingua,
30 (520): alcuni, novellisti di professione, raccoglievan diligentemente tutte le voci
, è forzato a confessare la providenza di dio ad alta voce. redi, 16-vi-263
fu introdotta la consuetudine... di anatomizzare ancora minutamente le parti tutte dei
degli uomini, e che parli bene di storia, di geografia, di fisica,
e che parli bene di storia, di geografia, di fisica, di governi,
parli bene di storia, di geografia, di fisica, di governi, di modi
storia, di geografia, di fisica, di governi, di modi e di costumi
, di fisica, di governi, di modi e di costumi. rosmini, i-2-131
, di governi, di modi e di costumi. rosmini, i-2-131: in tal
allungherò gran fatto ad anatomizzare le conseguenze di questi dubbi su me: dirò soltanto
. anatomizzato (part. pass, di anatomizzare), agg. sottoposto a
porre a ripentaglio la vita d'un padre di famiglia, d'un buon cittadino
buon cittadino, d'un galantuomo pieno di sapere, per accertarvi se il
anatopismo, sm. raro. errore di luogo, col- locazione di un evento
. errore di luogo, col- locazione di un evento, di un personaggio, in
, col- locazione di un evento, di un personaggio, in un luogo che
tótto? 'luogo 'sul modello di anacronismo. anatossina, sf. medie
schiamazzare o sguazzare dell'anitra (anche di altri uccelli acquatici). d'
s'ode fra lunghe pause un anatrare di germani nelle tamerici. bocchelli, 1-i-177:
(anche anatrittica), sf. arte di confondere l'avversario capovolgendone le affermazioni.
elli [l'oratore] avere cavallo di grande rigoglio, sì che quando il segnore
= deriv. da anatra (sul tipo di passerotto). anauxite, sf.
anauxite, sf. miner. silicato idrato di alluminio con caratteri simili a quelli del
; poi gli anbastardi. = variante di bastardo (v.). anca
, 9-57: se 'l cavallo zoppica di dietro, e nel suo voltare divien
anca. g. gozzi, ii-365: di tristanzuoli e tisicucci, che prima erano
anche. monti, 4-176: così di sangue imporporassi, atride, / la tua
. idem, 1-338: se mai di tetto io proteggeva / il tuo splendido
il tuo splendido tempio, e se di capre / vittime t'arsi, o pingue
/ vittime t'arsi, o pingue anca di toro, / questo voto m'adempi
carducci, 832: pensoso il padre, di caprine pelli / tanche ravvolto, come
falcata, / percosse con gli zoccoli di bronzo / il vento. idem, iv-1-828
2-850: vestite [le due zingare] di stoffe multicolori, ondeggiano sulle anche con
ancora maturi. alvaro, 9-101: stava di profilo, inginocchiata, e seduta suhe
anca si schiacciava sul polpaccio offrendo una di quehe prospettive che paiono tanto audaci nehe
queste donne... la rivelazione di una antica behezza intatta, le ampie sottane
onde del ritmo, tutte le linee di forza del corpo deh'andalusa convergono nehe
locuz. -battersi l'anca: in segno di sconforto, per disperazione. dante
sì pian, che noi eravam novi / di compagnia ad ogni mover d'anca.
: poi m'imbarco / nehe mie di vacchetta scarpe bianche, / e con gli
= deriv. da ancaccia, spreg. di anca. ancare, intr. ant
scherz.). serva, donna di servizio, domestica; che accetta una
, domestica; che accetta una condizione di umile sottomissione. -anche al figur.
, conv., ii- xiv-20: di costei [la sapienza] dice salomone:
ancihe, le quali continuo ànno cura di fornire le cehe del vino, e
servirò d'ancella / se non vorrai di sposa. idem, 7-229: era
, / pur come ci terna nata di giove. tesauro, 81: l'una
/ reggi in campo d'orror carro di stehe; / tu con vago concento
, 9: io vissi anima anceha / di duo begh occhi, e vagheggiai,
e vagheggiai, noi celo, / di quante festi mai l'opra più beha
anceha e schiava, /... di nuh'aita / e di nuho conforto
... di nuh'aita / e di nuho conforto / lo spietato dolor che
donne. beltramelli, iii-375: la città di provincia è l'ancella fedele della tradizione
da siena, 645: tu fusti madre di dio e figliuola; tu fusti madre
la predica sul messaggio deh'arcangelo ah'anceha di dio. = lat. ancilla,
lat. ancilla, ant. dimin. di ancùla, da ancùlus 'servo'(
aureola d'antico, queha pàtina ancestrale di cui gli americani sono smodatamente ambiziosi.
forse non l'aveva mai detta prima di allora, e che, premuta dalla necessità
pratolini, 5-53: forse egli sperava di ritrovare nella sua vecchiaia, ancora vigorosa ed
fave, / che rovinando in sul palco di sotto / facevano ima musica soave;
in una forma che cominci con apparenza di regalare. c. gozzi, i-252
io movo / lungo la siepe vedova di fronde, / e nel sol, che
il cielo, anche la guazza hanno odore di mentastro. saba, 262:
loro. ma forse ha un po'di tisi, anche. -in principio di
di tisi, anche. -in principio di periodo: oltre a ciò, in
voi, che vi sforzerete: e di che? paolo da certaldo, 2:
anche guata a pigliare donna savia e di bel viso, sì n'avrai be'figliuoli
avrai be'figliuoli. -come rafforzativo di un'affermazione: certamente, veramente.
pace, e dormivamo anche tre ore di seguito. vittorini, 2-34: avrebbe
cavallo anche, la terra, pur di sentirsi più in pace con gli uomini.
avv. letter. ancora; finora; di nuovo. rinaldo d'aquino, ii-156
ii-n-114: parliamo d'altro... di questo paese... né pur
è stinta / la tenebra, e di su la pinta / s'alza la voce
ii-7: tu lo sai al par di me che la più parte dei dotti
farebbe, né io avrei l'indiscretezza di richiederlo di tanto, se anche me
né io avrei l'indiscretezza di richiederlo di tanto, se anche me lo volesse
pratica, dico, che sa far di conto anche se non ha studiato.
si fermava un poco nel cortile prima di entrare. 6. non anche
angiolieri, 5-2: i'ho sì poco di grazia 'n becchina, / in fé
grazia 'n becchina, / in fé di di', ch'anche non tèn a frodo
cavalca, 7-168: per giusto giudizio di dio avviene che il peccatore, che,
, mentre visse, non si ricordò di dio, ora, mentre che muore,
che muore, non si ricordi anche di se medesimo. lippi, 6-42: error
, iv-2-77: un pallor terreo, di quei pallori sotto cui pare non anche
fue. 7. in sostituzione di altro. m. villani, 6-64
, 6-64: e costoro con anche dieci di loro seguito, fece morire.
. ined, astur. anque), di etimo non sicuro: scartata la deriv
. ancheggiaménto, sm. modo di camminare dimenando i fianchi. cagna
. cagna, iii-201: rigidezze scontrose di portamento, corpettini snelli già torniti di
di portamento, corpettini snelli già torniti di grazie nascenti, ancheggia- menti di gallinella
torniti di grazie nascenti, ancheggia- menti di gallinella impettita. = deriv.
ancheggiante (part. pres. di ancheggiare), agg. che
chiantine, o all'estasi delle madonne di valdarno: per quanto vividamente, stupendamente,
6-135: era florida e piena, forte di fianchi e di seno, e nel
e piena, forte di fianchi e di seno, e nel passo ancheggiava; ma
v. g. rossi, 4-57: di quelle [donne] che ancheggiano con
ah, bullo, con chi credi di parlare? ». = deriv
anchilosato (part. pass, di anchilosare), agg. irrigidito per
10-14 mm, con la bocca munita di dentelli chitinosi. è frequente nelle miniere
tos siche ed emolitiche responsabili di una grave anemia. colpisce con
anchina, sf. ant. tela leggera di colore giallo chiaro, per abiti estivi
donde veniva importata), con caduta di n iniziale. anchino, sm
. ant. cavo infilato in sfere di legno che serve per fare legature o anelli
che serve per fare legature o anelli di poco attrito. = lat.
(plur. -ce). sottile linguetta di metallo o di legno che vibrando permette
). sottile linguetta di metallo o di legno che vibrando permette il passaggio forzato
un tubo: si usa come imboccatura di vari strumenti a fiato (clarinetto, fagotto
carena, ii-34: ancia, strisciolina di legno, tolta da un segmento longitudinale
legno, tolta da un segmento longitudinale di un bocciuolo di canna, toltane con
da un segmento longitudinale di un bocciuolo di canna, toltane con temperino la buccia
/ e quale ancide, e qual pinge di fore. idem, 56-9: ella
spirito ch'ancide, / che nasce di piacere e vèn per sguardo. mare amoroso
pur la morte, ma 'l timor di quella / da donna iniqua e bella,
poi che il dolor ch'io provo fuor di misura penosissimo non è bastante a tormi
il dolore doverebbe fare. io malgrado di lui e di morte che non mi vogliono
fare. io malgrado di lui e di morte che non mi vogliono ancidere,
= voce della tradizione lirica: alter, di occidére (cfr. aucidere).
ancile, sm. stor. scudo ovale di bronzo, con incavi su entrambi i
caduto dal cielo (probabilmente si trattava di un aerolito), al tempo di
trattava di un aerolito), al tempo di numa pompilio. avendo gli aruspici asserito
li diede da custodire ai salii sacerdoti di marte. ceffi, 1-77:
ceffi, 1-77: nel tempo di numa pompilio... cadde da
vermiglio, veggente tutto il popolo di roma: quello scudo fue chiamato ancile.
an goli, al tempo di numa pompilio trovato. vico, 506:
d'annunzio, ii-378: l'ancile di marte è scodella / al mezzano. beltramelli
il quale... traesse dalle viscere di lei il vermiglio ancile a propiziare un
vermiglio ancile a propiziare un superbo volo di fiammanti vittorie. 2. per estens
. zool. molluschi gasteropodi, dotati di sottile conchiglia conica patel- liforme, con
patel- liforme, con grossa testa munita di brevi tentacoli e piede più corto del
notturna..., i vani tentativi di seduzioni ancillari e gli svaghi infantili.
furtiva, spiacevole, violenta, di sapore decisamente ancillare. = voce
. neol. adulterio commesso con donna di condizione ancillare. bartolini, 15-258:
signora sorprese il marito in flagrante reato di ancillarità. ancilotomia, sf.
alleino, sm. dial. riccio di mare. campanella, io77:
e arbacia aequituberculata): forse alter, di uncino. anciòlo, sm.
. duplice d'aspetto o natura. di una lama: a due tagli. -al
politica ancipite e mozza è nei reali di savoia naturale e antica. zanella,
ricordi del suo intelletto, in una di quelle forme ancìpiti tra bestiali e divine
tra bestiali e divine, in uno di quei genii agresti la cui gola era
. anciso (part. pass, di ancidere), agg. reciso.
, ch'egli è nocente; / se di mia vita ancisa, il ciglio ardente
prenci e le riverse / caterve e rotti di sua forza i nervi.
voglio, che tu m'insegni, di seguire lo signore... e anco
ii-80: ora sono diventato un pezzo di savio grosso come una montagna, e
, come anco de'versi sul gusto di quelli che un tempo scarabocchiavo. parini
, giorno, ii-238: o prole alta di numi, / non vergognate di donar
alta di numi, / non vergognate di donar voi anco / pochi momenti al
non mi ritenesse a casa l'obbligo di stare un po'anco coi miei, tanto
, tanto più che presto li lascerò di nuovo. nieri, 255: in un
bestie una parola, / anco un toffo di terra, anco due ghiare / con
due ghiare / con le sue mosse di canipaiola. d'annunzio, ii-655:
131: [stanco] anco / di scherzare, di fare il gran signore /
[stanco] anco / di scherzare, di fare il gran signore / col mio
baretti, i-12: la mia raccolta sarà di tre volumi, e fors'anco di
di tre volumi, e fors'anco di quattro, e ho in capo che la
, essendo stato favorito da qualche amico di cose assai belle. idem, ii-223:
file / misti ai leali, e più di lor fors'anco, / sono i
, 16-iii-92: del che non vi parlerò di vantaggio, siccome né anco dell'industria
modo e'non può farti la minima bricia di male, se foss'anco un duca
presente. -per anco: di nuovo. ariosto, 34-91: di
di nuovo. ariosto, 34-91: di tutti i velli ch'erano già messi /
piastre i nomi impressi, / altri di ferro, altri d'argento o d'oro
affamato e nero, e più anco di sustanza sottile: si scioglie sottilissimamente:
della sustanza fa nello sciogliersi una apparenza di nuvola di condensatissimo fumo. galileo,
fa nello sciogliersi una apparenza di nuvola di condensatissimo fumo. galileo, 461:
. giusti, ii-185: in un'epoca di vaniloqui e di frenesie è guerra anco
: in un'epoca di vaniloqui e di frenesie è guerra anco il silenzio e l'
4. ancora (indica il perdurare di un'azione o 11 ripetersi di un
perdurare di un'azione o 11 ripetersi di un fatto nel presente); tuttora.
maestro... e anco al principio di questo secolo ne abbiamo udita la echo
quel gonfalonierato, che v'è cagione di tanta fatica e smania. parini, x-33
italia il cielo; anco si cura / di noi qualche immortale. idem, 25-51
del ministero anco mi nega l'apertura di bocca, però che io comparissi improvvido
quella ripa intorno, / che dritto di salita aveva manco, / esser di marmo
di salita aveva manco, / esser di marmo candido. storia dei santi barlaam
dei santi barlaam e giosafatte, 17: di molte pietre preziose abbo udito parlare,
udito parlare, ma anco non udii parlare di sua pari. tasso, 6-23:
. tasso, 6-23: pur molti di lui tema non hanno, / ch'anco
conoscendovi per anco, non gli posso parlare di voi tutti. pascoli, 2:
è carca, / pur anco un raggio di pietà riluce. 5.
fece una leggiadra vista / più vago di mirar ch'i'ne fossi anco.
gloriosamente, e tutto altresì potrà addivenire di tuo padre, che anco verrà tempo,
qui non voglio / che sparga seme tu di nove liti: / deh, per
da barberino, iii-236: se t'eleggon di novo, / dicoti pochi trovo /
non fosse punto / per com- passion di quel ch'i'vidi poi. idem,
/ che tragge un altro carlo fuor di francia; / per far conoscer meglio e
33-96: or ti rammenta / come bevesti di letè ancoi. capellano volgar.,
'oggi 'in unione con un prefisso di origine non chiara (cfr. provenz
ben governare. = pronunzia popol. di àncora', lat. mediev. ancóla;
. pittura a soggetto religioso su tavola di grandi dimensioni e forma caratteristica (rettangolare
ancona è ben secca, togli una punta di coltellino... che rada bene
dipinse il medesimo girolamo in santa colomba di rimini a concorrenza di benedetto da ferrara e
in santa colomba di rimini a concorrenza di benedetto da ferrara e di lattanzio un'
rimini a concorrenza di benedetto da ferrara e di lattanzio un'ancona, nella quale fece
lanzi, 2-1-35: si lavoravano prima di legno i dittici, o sia gli altarini
la chiesa è tutta libera e luminosa, di pietra bianca e liscia, d'una
e sull'altare è tornata l'ancona di legno scolpito e dorato. 2
cioè, in finestre, o in pezzi di vetro, i quali si mettono in
incavicchiata la coscia. = acer, di anca. ancóne2, sm. ant
in modo da impedire alla nave ancorata di spostarsi dal luogo di ormeggio per azione
alla nave ancorata di spostarsi dal luogo di ormeggio per azione del vento o delle
vento o delle correnti marine. consiste di un grosso ferro arcuato e munito alle
grosso ferro arcuato e munito alle estremità di due punte (marre), a cui
e dalla parte concava, un'asta di ferro (fuso), unita a una
(fuso), unita a una traversa di legno o di metallo, fissa
a una traversa di legno o di metallo, fissa o mobile (ceppo)
i bracci ricurvi si dispongono perpendicolarmente, di modo che la marra penetra nel fondo
, a che è affigurata la croce di cristo, si è l'àncora della nave
. così quest'àncora spirituale della croce di cristo ci ha a conservare dalla fortuna
cristo ci ha a conservare dalla fortuna di questo mare tempestoso. dante, inf
viii-3-229: l'ancora è uno strumento di ferro, il quale dall'un de'lati
manda giù nel fondo del mare, e di quello il ritira su. giovanni da
àncora v'è d'uopo, né di sarte. lorini, 246: e quando
, e che si dubitasse che portasse materie di legname o altro, si fortificherà esso
poco a sinistra via! pronta l'àncora di babordo, pronta l'àncora di tribordo
àncora di babordo, pronta l'àncora di tribordo... pronti a filare le
pronti a filare le àncore! (colpo di fischietto): fila l'àncora di
di fischietto): fila l'àncora di sinistra, vira, vira! moravia,
viii-189: tutto vestito da capitano di marina, con un berretto celeste ornato
marina, con un berretto celeste ornato di un'ancora d'oro, giacca egualmente
dell'ancora verso prua. -ancora di salvezza, di speranza: tenuta di
prua. -ancora di salvezza, di speranza: tenuta di riserva per casi
-ancora di salvezza, di speranza: tenuta di riserva per casi eccezionali, è usata
riserva per casi eccezionali, è usata di rinforzo con le due ancore di posta
usata di rinforzo con le due ancore di posta o in sostituzione di una di
le due ancore di posta o in sostituzione di una di esse che sia andata persa
di posta o in sostituzione di una di esse che sia andata persa. viani
viani, 14-483: fu gettata l'àncora di speranza, ma non aveva ancora fatto
non voleva che si abbandonasse queltultima ancora di salute, e destreggiava e si ostinava anche
. d'annunzio, iv-1-142: dentro di lui non restava che un freddo abisso
assicurata a due aste incrociate e munite di un peso che la tiene in posizione
per le piccole navi). -ancora di posta: ciascuna delle due ancore di
di posta: ciascuna delle due ancore di prua, pronte a essere affondate quando si
in detta punta, dove era un poco di seno capace per una o due nave
calma bugiarda. algarotti, 3-6: di lì a poche ore dallo aver salpato
bel fine, / ch'i'sarei vago di voltar la vela; / e l'
,... io mi contento di darvi piena licenza, che speriate più
, che in dio, e che cerchiate di gettar l'ancora in fondo più sicuro
a tutte le galee che avea appresso di sé fece trarre l'ancore, e ritrarsi
provvisioni, levammo l'ancora il primo di questo mese. d'annunzio, iii-2-5
bontempelli, 6-213: con la complicità di un cuoco fu nascosto nella cucina di un
di un cuoco fu nascosto nella cucina di un mercantile che doveva levar l'àncora
boato uscì dabe interiora deba nave: segnale di salpare ancore e cavi. slataper,
). algarotti, 3-12: quantità di legni, forse un centinaio, sono
. sarpi, i-203: l'inconveniente di... tener il concibo sopra
il concibo sopra le ancore e trarlo di stagione in stagione. 3.
. fis. nei magneti permanenti, pezzo di ferro dolce che si applica fra le
tempo). -negli elettromagneti: pezzo di ferro dolce (detto anche armatura)
), pezzo del meccanismo a forma di piccola ancora che trasmette il moto della
ancora che trasmette il moto della ruota di scappamento al bilanciere o al pendolo.
(e indica la durata nel tempo di un evento, di un'azione, di
durata nel tempo di un evento, di un'azione, di un sentimento).
di un evento, di un'azione, di un sentimento). iacopone
fa che feggia / lo viso in te di quest'altri mal nati, / ai
ancóra, / e son per amar più di giorno in giorno / quel dolce loco
ch'ancor non mi passasse / b dolor di quel morso, / fei sì ch'
p. della valle, i-330: eleggemmo di prender riposo sotto un grande albero,
prender riposo sotto un grande albero, di certa specie che a me pareva di
di certa specie che a me pareva di non avere ancor mai più veduta.
non sei tu [lima] paga / di riandare i sempiterni calli? / ancor
a schivo, ancor sei vaga / di mirar queste vabi 1 aleardi, v-45
riso, avendo ancóra gli occhi pieni di lacrime. negri, 2-605: corpo inquieto
2-605: corpo inquieto, arso, di donna ancóra ben lontana dall'aver finito di
di donna ancóra ben lontana dall'aver finito di vivere. bontempelli, 9-54: il
e la bocca recavano ancora le tracce di una bellezza sfiorita. pavese, io
piedi per sbrigare la macchina e andare di quel giorno a mon- ticello. vittorini
io ci penso, non son padrone di me stesso. b. corsini, 14-1
2. per indicare ripetizione: di nuovo, un'altra volta.
desio, / per mirar la sembianza di colui / ch'ancor lassù nel ciel
3. per indicare aumento, accrescimento: di più; dell'altro. dante
enamora. alberti, 217: et fuor di noi ancora si truovano posti guadagni e
cose. tasso, 7-16: ché se di gemme e d'or, che 'l
prima, ancora prima, nelle notti / di soprassalti e d'ansie quando mugola /
cane. 4. con valore di cong.: anche, pure; inoltre
71 (121): ancora si legge di seneca, ch'essendo maestro di nerone
legge di seneca, ch'essendo maestro di nerone, sì lo battea, quando era
, 1-3 (90): non solamente di piccolo uomo il fe'di babilonia soldano
non solamente di piccolo uomo il fe'di babilonia soldano, ma ancora molte vittorie
divise siete, così ancora per eccellenzia di costumi separate dall'altre vi dimostriate.
. alberti, 307: costui ancora di puglia ebbe quelli pini, e quali fructano
quel re difesa molta, / perché di man gli ha ancor la spada tolta
, piattole e pidocchi, / non men di lor animose e valenti. caro,
* suoi governi, sarebbe cosa verso di sé buona, ma noiosa al principe,
lavoro: / manca il parlar; di vivo altro non chiedi: / né manca
bruno, 149: al tirar che feci di costui, cascò come un asino che
. sarpi, i-205: il cardinal di trento ancora, e li prelati spagnoli e
proibisce moisè ancora che non si faccia vesti di lana e lino, perché, come
comandata. dotti, iii-251: io di goder da scherzo ancor mi vanto; /
italia, e non pure il giornale di questo nome, ma ancora il catechismo della
, iii-24: lei aveva l'abitudine di mettere in esposizione le gambe, diafane ancora
quelle, cioè con scarpette e calze di seta, sempre color diafano. pavese
una stalla a combinare per un piatto di minestra e ringraziarli ancora che gli facessero
: chi sa se basta, forse di più forse di meno). cicognani
se basta, forse di più forse di meno). cicognani, 3-163:
a te! s'anco ti fosse piaciuto di spendere il doppio, di far la
fosse piaciuto di spendere il doppio, di far la gran vita, profondere, buttar
concessivo: ancorché, sebbene. mazzeo di ricco, 1-25: da voi mi parto
/ ancora si fancello, cetto ce di venire. dante, inf., 8-39
ciascuno con le sue navi per cagion di vettovaglie, senza pagare ancoraggio, a
non suol essere più tenuta al pagamento di questo balzello. 2. specchio
magalotti, 7-133: carte... di tutte le coste di quel regno,
carte... di tutte le coste di quel regno, segnativi per minuto tutti
riva degli schiavoni tutta d'oro nel sole di settembre. bocchelli, 9-78: ricovero
viani, 14-106: i grandi barchi di lungo corso, all'ancoraggio nelle darsene
darsene. idem, 19-337: e favellavano di venti, calme, tempeste, di
di venti, calme, tempeste, di fortunati viaggi e di tristi come suol
calme, tempeste, di fortunati viaggi e di tristi come suol fare quella gente quando
ancorarsi. 4. tecn. fissaggio di una parte mobile a un supporto o
dispositivi che collegano strutture, o parti di esse, tra loro o al suolo
tra loro o al suolo allo scopo di impedire lo spostamento relativo (cavi di
di impedire lo spostamento relativo (cavi di ponti sospesi, stralli di antenne radio,
(cavi di ponti sospesi, stralli di antenne radio, basamenti di macchine,
, stralli di antenne radio, basamenti di macchine, ecc.). 5
ecc.). 5. palo di ancoraggio: palo di maggiore robustezza,
5. palo di ancoraggio: palo di maggiore robustezza, che viene collocato a
(sui lunghi rettifili, negli attraversamenti di strade o ferrovie, ecc.) onde
. ancoràio, sm. costruttore di àncore. ancoraménto, sm.
ancoraménto, sm. ancoraggio: fissaggio di una struttura soggetta a sollecitazioni.
, 12-2-396: quelli [bastimenti] poi di maggior portata, o d'alto bordo
in cerchio). -ancorarsi a barba di gatto: su due ancore (intorno
: mi accostai ad uno scaffale ricolmo di vecchi libri per trovare qualche cosa a cui
la corda: fissarla a una sporgenza di roccia. ancoràtico, sm. (
. ancorato (part. pass, di ancorare), agg. che
[vascello] che è ancorato al banco di dowzing. targioni tozzetti 12-2-392: la
fila. civinini, 1-174: una fila di velieri ancorati, mossi appéna dal lento
ancorati, mossi appéna dal lento consenso di un lieve beccheggio. linati, 8-96
, 1-259: a nulla ancorato, uccello di passo cui è buona ogni fronda a
6-161: quella pagina ancorata al muro di un edificio incantevole, io l'ho
l'ho riguardata, poi, centinaia di volte, a tutte le ore,
croce ancorata: fornita a ogni braccio di uncini simili a quelli dell'ancora.
4. « ancorato all'oro, detto di moneta, non vuol dire moneta di
di moneta, non vuol dire moneta di carta convertibile in oro, ma riferita
, ma riferita ad un cambio fisso di valore aureo » (panzini, iv-24
salvini, 23-374: fatto un mazzo di canne, nelle calme / giù lo
giù lo pongono, e legan per di sotto / un sasso grave, loro
ancorch'è fallimento / volendo ragionare / di così grande affare. angiolieri, 38-10:
consiglio. vasari, i-92: questa sorte di pietra si schianta ancorché sia dura più
ancorché mel consigliaste, avrei io l'abilità di farlo? idem, ii-247: addio
lasciavano nell'animo mio una lunghissima romba di malinconia. monti, iv-410: il dono
carissima, ancorché la coscienza ci avverta di non averlo ben meritato. manzoni, 829
data a chi comandava le truppe, di spargere una sola gocciola di sangue,
le truppe, di spargere una sola gocciola di sangue, il loro contegno inoffensivo e
odia quanto la noia e però gli piace di veder qualche novità ancorché brutta. panzini
pianticella, una cosa morta o in via di morire, ancorché gli uomini conservino ancora
: ancorché né l'uno né l'altro di noi sapesse ancora che cosa ne poteva
voi arete veduto questo medesimo pezzo [di calamita] nella galleria del serenissimo granduca,
,... sostenente due ancorette di ferro. padula, 451: sono suoi
un trinchetto, un'ancoretta, un cavo di canape. 2. tipo di
di canape. 2. tipo di amo a tre uncini. = dimin
a tre uncini. = dimin. di àncora. an co rizz azióne,
. piccola ancora per l'ormeggio di piccole imbarcazioni oppure per rinforzo del
viani, 14-147: era cieco, di corporatura salcigna, sodo e fulvo
fondo si dovettero filare tanti anelli di catena che colavano dalle gubìe come
in mare. = dimin. di àncora. ancròia, sf. ant
hai tu cuor, questi fagiuoli egregi / di deformar, che non ti danno noia
= in origine, nome proprio di una vecchia e brutta dama, protagonista
una vecchia e brutta dama, protagonista di antichi poemi burleschi. cfr. berni,
per cameriera mia l'ancroia, / madre di ferraù, zia di morgante, /
, / madre di ferraù, zia di morgante, / arcavola maggior dell'amostante,
nel parlare, perché l'ultima lettera di mona confonde e mangia la prima d'
5-89: santo paolo fue un'ancudine di pazienzia, che ricevette tante tribulazione
. ugurgieri, 272: altri di loro ricevono e rendono i venti coi mantici
lunca per le percosse ancudini. fatti di cesare, 237: e feriva el
spada, come ferisse in una ancudine di ferro. giovanni da samminiato, i-425
che la batte ha una medesima bassezza di boce, così fare l'ancudine battuta
udendo tu varie voci per varie grandezze di martelli, adunque la voce è nel
sannazaro, 12-198: la ardente fucina di vulcano, ove li ignudi ciclopi sovra
come fanno eglino a farle quelle palle di cerchi? perché n'ho vedute di ottone
palle di cerchi? perché n'ho vedute di ottone e di ferro. -maestro camillo
perché n'ho vedute di ottone e di ferro. -maestro camillo e fruosino dalla volpaia
l'ancudini infernali, / le caverne assordar di mongibello / per temprar del mio padre
battono i lor figliuoli con meno riguardo, di quel che il fabbro batta l'ancude
: ferro che va con un clangor di magli / su forti ancudi da cui raggia
: nel cielo vi fu una esplosione di astri. quelli che precipitavano sulla sassaia
non andrà a gran tempo l'aversene di mano di un eccellente maestro...
a gran tempo l'aversene di mano di un eccellente maestro... un pien
cime scorpioidi; comprende parecchie varietà, di cui alcune usate un tempo in tintoria
. vanchusa officinalis è nota col nome di buglossa o lingua di bue;
col nome di buglossa o lingua di bue; va nchusa tinctoria come alcanna.
è grossa un dito. fendesi a modo di papiro; macchia le mani di color
modo di papiro; macchia le mani di color sanguigno, e prepara le lane
più lanosa e manco grassa, e di foglie più languide. la radice nell'olio
terra, e spinose; la radice di grossezza di un dito: nella estate maneggiata
e spinose; la radice di grossezza di un dito: nella estate maneggiata unge
: nella estate maneggiata unge le mani di sangue. = voce dotta,
arri. = antico imp. di andare. anda2, sf.
andalusite, sf. miner. silicato di alluminio (pietra semipreziosa), che
e cristallini che abbiano subito un metamorfismo di contatto. variamente colorato (verde-oliva,
nell'elba e a musso sul lago di como). = voce dotta
. andaménto, sm. successione di stadi differenti con cui si manifesta un
si manifesta un fenomeno: sviluppo (di una situazione storica), procedimento (di
di una situazione storica), procedimento (di un'impresa, un lavoro, un'
lavoro, un'iniziativa), decorso (di una malattia); funzionamento.
sua scuola. leopardi. i-323: presumi di perfezionare, non solo il tuo spirito
scomparse un po'più repentine del solito di qualche milione d'insetti, moltissimi dei
: 'che volete? a questi lumi di luna l'andamento degli affari va così
la frutta, arrandellati più in piano. di più sciocco e noioso dei discorsi che si
.. parlava poco, e di questo le donne non si sentivano altrettanto
senza sforzo, realizzando una enorme economia di pensiero, a scrivere l'andamento
pensiero, a scrivere l'andamento di certi fenomeni che non avevano ancora
che le mie creazioni, aggiunte al preso di qua e di là, non facevano
, aggiunte al preso di qua e di là, non facevano altro che accrescere lo
indole, la struttura, l'andamento di una lingua, è conforme alle regole naturali
delle inversioni e la facoltà che possiede di comporre nuove voci; ma il suo
, iii-23-221: libro che ha l'andamento di un saggio critico moderno. baldini,
, 20-19: tutti i peccatori fuggono di lunge dalla santa chiesa, non per
dalla santa chiesa, non per passi di lunghi andamenti, ma per gli effetti
se ne calca e assoda. storia di fra michele, 23: si studiarono di
di fra michele, 23: si studiarono di tenerli a bada, perché fossino vinti
snelli delle gambe, / son procinto di voli. -figur. arrighetto
per la tardata vendetta, e minacci di peggio operare? or non pensi tu che
, poi il tardato tempo con accrescimento di pena ristoriamo? 3. ant
cinque sensi, 1-5: chi per alcuno di detti sensi rappresenta quello che egli ha
fa ne'due rami della canna prima di fermarsi. 4. ant.
. - anche al figur. libro di sentenze, 1-49: tutti coloro che non
e se vogliono camminare teco o sapere di tuo andamento, intigniti d'andare altrove
. 5. figur. modo di agire, comportamento, condotta. francesco
cuore; e nientedimeno dinanzi agli occhi di dio noi pognamo tanti passi, di
di dio noi pognamo tanti passi, di quante affezioni noi siamo mossi. bianco da
tuoi andamenti / sempre son stati e son di male in peggio. imitazione di cristo
son di male in peggio. imitazione di cristo, i-19-4: se continuamente non
piccolomini, xxi-1-330: cercavo destramente sempre di conoscer li andamenti di ginevra. garzoni
cercavo destramente sempre di conoscer li andamenti di ginevra. garzoni, 1-709: qui miri
lati. casti, ii- 1-99: di tommaso frattanto ogni andamento / piacque al
. 6. figur. modo di agire coperto o calcolata- mente oscuro nei
... per sapere gli andamenti di manfredi. idem, 10-77: lasceremo alquanto
, avendo vinto per battaglia il castello di sogliano... arsono l'altre
, i-5: pieni tra se medesimi di emulazione e di gelosia, non cessavano
pieni tra se medesimi di emulazione e di gelosia, non cessavano di osservare assiduamente
emulazione e di gelosia, non cessavano di osservare assiduamente gli andamenti l'uno dell'
i disegni per i quali a qualunque di essi accrescere si potesse o imperio o
. bentivoglio, 4-756: contuttociò non mancarono di quelli che presero sospetto de'suoi andamenti
e per noi non altro che andamento di cantilena. negri, 2-490: nel mio
l'andamento languido e molle in un crescendo di spasimo. = deriv. da andare
scalo, nella quale si fanno i lavori di commettaggio [delle funi]. ojetti
. ojetti, i-661: su un'andana di cemento, due ciechi e un veggente
vengono traendo dalla ruota e attorcendo funi di falasco. 3. fila di
di falasco. 3. fila di navi ormeggiate l'una di fianco all'
3. fila di navi ormeggiate l'una di fianco all'altra. viani,
nel sec. xii): * fettuccia di terra che il mietitore sgombra passo per
popol. * andagine, forse alterazione di indago -inis 'rete con cui il cacciatore
, sm. ant. metallo durissimo, di incerta natura, affine al ferro e
. mediev. andanìcum [ferrum], di etimo incerto. andante (part.
. andante (part. pres. di andare), agg. che cammina
poi che l'andante cavallo lui carico di pensieri ebbe tanto avanti trasportato, che più
, che più non gli fu lecito di vedere la sua città, egli con più
uomo, e deltoriuolo ognuno si riderà di chi ci racconti che da una miniera del
, incominciativisi a celebrare fin dall'età di saturno, altrove sempre andanti e da'romani
moda, disinvolto, andante, mostrando di dar tutta la libertà alla moglie:
. 4. figur. schietto, di spontanea facilità; semplice; non troppo
andanti; e senza entrare in fogliami di gran maniera, o altro che richieda
altro che richieda forza, o gusto di disegno. foscolo, ii-2-209: aveva
cupaggini enfatiche del young che pareano profondità di passione e le morbidezze di gessner che
pareano profondità di passione e le morbidezze di gessner che pareano naturalità di sentimento,
e le morbidezze di gessner che pareano naturalità di sentimento, un po'dietro torme del
figur. corrente, usuale, comune; di poco pregio, di qualità scadente.
, comune; di poco pregio, di qualità scadente. panzini, iii-633:
, 30-225: armati d'accette e di rastrelli gli uomini, e di « cappie
accette e di rastrelli gli uomini, e di « cappie * le donne, vestiti
baldini, 4-21: un certo virtuosismo di conio molto andante. moravia, v-55
poi, era rosa, semplicissima, di tessuto andante, senza ricami, e lasciava
sparenza la mia migliore sottoveste che era di cotone bianco. idem, vii-91:
subito si trovò nell'ala del profumo di lei, un profumo noto e forse
senza risalti, né ostacoli (detto di una superficie, di una strada);
ostacoli (detto di una superficie, di una strada); continuo, ininterrotto
, 16-i-184: era scritto il primo quadernario di per sé andante tutto insieme, come
che dolce improvvisata... quella di cui ella mi parla nella sua gentilissima
, in modo che segua l'andamento di un fiume, di una strada.
che segua l'andamento di un fiume, di una strada. viviani, 1-69
9. passo andante: misura di lunghezza, passo ordinario, né troppo
: era questa stanza lunga molto più di cento passi andanti. carletti, 63:
sopra per zenit, faceva la sua ombra di settanta passi andanti. 10
, dopo estesi sviluppi aveva imo scoppio di dolore. ojetti, ii-552: le prime
ritmo andante, / passi e sussurri di morte. e. cecchi, 5-247
. cecchi, 5-247: l'andante di mozart trionfava d'impetuosa invenzione, nella
fagiuoli, 3-7-49: non so se sia di quei di tinta andante, /
3-7-49: non so se sia di quei di tinta andante, / o se
. tedaldi, 1-46: se ne trova di quegli [dei nesti] tanto rigogliosi
da porre andantemente. = comp. di andante. andare1, intr.
forma radicale and-si alterna con l'altra di vad-, secondo che le forme verbali
pronominali andarsi, andarsene). -opposto di 4 stare camminare, recarsi, dirigersi
e tutti i miei peccati / contai di motto in motto. idem, rettor.
un grandissimo legno, e quello tutto di suoi denari caricò di varie mercatanzie e
e quello tutto di suoi denari caricò di varie mercatanzie e andonne con esse in
che prima vi vada la bona opinion di sé che la persona. idem, 320
vo constretto; / sostien persona tu di capitano. marino, 338: or andianne
., 29 (499): prima di tutto, anderemo in istrada; e
e là sentiremo, e vedremo cosa convenga di fare. fil. ugolini, 28
il giovane faccia attenzione alle vere forme di alcuni tempi di questo verbo. non
attenzione alle vere forme di alcuni tempi di questo verbo. non dirà dunque: andiedi
suolo. silone, 5-150: al posto di tutte le leggi abolite, se dipendesse
sola legge: ogni italiano ha il diritto di andarsene. penna, 182: ce
passo. pratolini, 2-231: prima di andarsene ai mestieri le brigate raggiungevano i
andare: essere o non esser sicuro di trovare alloggio. velluti, 304:
. velluti, 304: per favore di monna salvestra, accioc- ch'ella vi
avesse dove andare, e per onore di loro, feci che l'abitazioni d'esse
sieno della giovanna. -detto di animali, di veicoli, di cose in
giovanna. -detto di animali, di veicoli, di cose in generale.
-detto di animali, di veicoli, di cose in generale. dante,
, 2-6 (175) i per forza di vento il legno, che a napoli
andar dovea, fu trasportato all'isola di ponzo. sacchetti, 186-31: il fante
le pecchie. idem, 41-9: di tante morti in dubbio e in pena
varie cose gli andasser per lo pensiero di doversi fare,... diliberò di
di doversi fare,... diliberò di far vista di dormire. berni,
... diliberò di far vista di dormire. berni, 37-33 (iii-233)
a pungerla... con ogni sorte di allusioni fanciullescamente maligne. 2
un po'vedere dove andasse la squisitezza di questi animali, alloggiati ad una sì
molte volte v'entrava qualche buona persona di mezzo per metterli d'accordo, innanzi che
la dispietata mente, che pur mira / di retro al tempo che se n'è
: ed aspettata la notte, e di quella lasciata andar buona parte, là se
la vita andava tra questi due estremi di abbondanza e di miseria. —
tra questi due estremi di abbondanza e di miseria. — andare molto 0
così andavano in que'tempi i fatti di francia. boccaccio, i-264: partiamci di
di francia. boccaccio, i-264: partiamci di qui, che tutto ti dirò nel
463): ma per avere un'idea di quel carteggio, bisogna sapere un poco
che ci sia poco o nulla di cambiato. idem, pr. sp.
- oh! per andare, anderà di certo. nievo, 132: così l'
allora, che il non far pompa di vigliaccheria era riputato grande valore di animo
pompa di vigliaccheria era riputato grande valore di animo. imbriani, 2-40: questo capitale
bastianazzo dimenava il capo e faceva segno di no, che così non andava bene.
confrontare il peso d'oggi col peso di tre o quattro mesi addietro, quando
peso? tuo padre è cresciuto? - di quattro chili. pea, 7-139:
pea, 7-139: ha però curiosità di sapere come sono andate le cose.
è andata così, non è il caso di cercare il pelo nell'uovo. -andar
(306): ora che sei persuaso di questo, tutto anderà bene. panzini
-o la va 0 la spacca: di impresa spavaldamente affrontata. -se la
: e ancora si scrive con penna di ferro in pietra di selice, acciocché siano
scrive con penna di ferro in pietra di selice, acciocché siano lettere cavate in
, 0 nulla giovi, e stia di piatto. manzoni, pr. sp.
bertolagi. vasari, i-589: andossene sì di subito, che e'non mancò chi
e'non mancò chi dubitasse in lui di veleno assai più che per altro accidente
, altro che nei giorni che temevo di dover andarmene da questo mondo. nievo
facilmente chi stimi la vita un'occasione di piaceri non la stimerà più tale al
13. lasciar andare: cessare di tenere in mano; non trattenere più
; non trattenere più, lasciare libero di andarsene, lasciar proseguire; abbandonare.
. 24-71: e come l'om che di trottare è lasso, / lascia andar
quel che gli ha drieto. imitazione di cristo, ii-1-1: convèrtiti al signore con
ci lasci andare, / ti scaglierò di là da francia un miglio. / grazzini
, lasciando andare un gran sospi- rone di contentezza. pavese, 1-71: mi spinge
. calvino, 1-473: sente che di questi affari nè imposta dieci al giorno
contatto fervoroso dell'uomo, prima ritrattasi di colpo gli lasciò andare uno schiaffo.
uno schiaffo. -figur. smettere di preoccuparsi di una cosa, non pensare
. -figur. smettere di preoccuparsi di una cosa, non pensare, trascurarla
andare pian piano, sostenendomi per forza di braccia, arrivai insino in terra.
se rispondendo lettera per lettera potessi riuscirvi di qualche vantaggio, non mi lascerei punto
senso invincibile che ci dà la pietà di noi stessi, quando istintivamente ci si
un sordo rancore che si prova verso di sé. pratolini, 2-213: si è
pratolini, 2-213: si è pentito di essersi lasciato andare a delle confidenze.
e poco cauto, più volte in presenza di chi andava e di chi veniva trasse
più volte in presenza di chi andava e di chi veniva trasse fuori questa sua borsa
: innumerabili sono quegli dii [parla di astri], i quali vanno e
. cecchi, 14: accesosi infatto / di lei oltre a misura, fe disegno
e andava / e venia) propose di levarla / su alla madre, e tornare
a pechino, non hanno già la libertà di andare e venire e far lor fatti
coi bastimenti della pece greca e qualcuna di loro andava con lui alle volte.
ant. va e vieni: movimento intenso di passanti e di veicoli; lo spostarsi
vieni: movimento intenso di passanti e di veicoli; lo spostarsi convulso e ripetuto
non c'è bisogno, credo di dire che questo vai e vieni del figlio
figlio e il suo perpetuo bisogno di denaro dovevano andar malissimo a genio
, incedere, marciare (detto anche di animali, di veicoli, di cose
marciare (detto anche di animali, di veicoli, di cose in generale)
anche di animali, di veicoli, di cose in generale). - anche al
umiltade s'andava, nulla gloria mostrando di ciò ch'ella vedea e udìa.
così fermamente t'avessi posto in core di far questo, certo senza alcun'altra
va'lo ritrova adesso adesso, e forzati di menarlo qua. va', fa',
. -dobbiamo proprio andare con un lago di questa sorte? d'annunzio, ii-815:
: settembre, andiamo. è tempo di migrare. / ora in terra d'abruzzi
. pirandello, 5-108: per colmo di sciagura aveva anche i piedi sbiechi, deformi
dell'altezza delle montagne, della lunghezza di una strada). dante,
mastra strada. 18. andare di corpo. pietro ispano volgar. [
]: poni sullo stomaco la radice di malva trita, e fritta, con sugna
trita, e fritta, con sugna vecchia di porco, aggiugnendovi crusca, fa andare
. rucellai, ii-119: ma come andò di poi? seguita il resto. g
be', com'andò / questo caso di questo ingravidare? collodi, 67: ora
oltre il prospetto, vi andrebbe troppa spesa di lumi. 23. funzionare (strumenti
confezionato (un abito, un capo di vestiario). 24. andare a
par cosa strana, solamente a pensar di dire di diventar un altro. berni
cosa strana, solamente a pensar di dire di diventar un altro. berni, 133
un potente, il quale s'ingegnasse di persuadere al più debole che la potenza
ero stanco morto e non mi andava di stare a sentire raul, che in
va con la comedia / quanto al subietto di lei, e'va almeno / perché
con me? io veramente ò bisogno di una donna e tu non anderesti male.
e primitiva. « anche il panno di lana tessuto in casa non va più »
27. essere o non essere di moda. silone, 5-12: «
» disse marta « anche i mobili di legno massiccio ora non vanno più.
317): va, tienti oggimai tu di non fare ciò ch'e'vuole.
e di', che non hai cagion di temere il divin giudizio. cagna,
e la sua razza non è neanche degna di toccare la mia! panzini, ii-641
pregava e lo strapregava per l'amor di dio di fargliela presto la repubblica,
lo strapregava per l'amor di dio di fargliela presto la repubblica, prima che
da agg., part. o complemento di modo: procedere nel modo che questi
che questi indicano (detto del comportamento di una persona, del modo nel quale
assai m'è paruto andare. fiore di virtù, 3 (32): tutte
a cui davi il nome / tu di beltà, ed io n'andava altera.
fusse ben fatto avvertire il capitan niccolò di questa leggerezza del suo compagno, perché
così rigoroso per ancora, e pieno di neve. magalotti, 4-5 7: quei
o bruttezza] comparativamente ad altri generi di cose, e ad altre proporzioni,
'l mio cor sente, / se di te nove mesi non vo grossa. dante
s'io credessi / non far vendetta di quel che m'hai fatto, / credo
ogni mia gioia, / non andrai già di tanto oltraggio altiera, / che tutto
onorati, che non quel bello, di che esse [navi] andavano adorne.
. parini, giorno, iv-100: di sì fatte cose / voi progenie d'
subito a'nostri giovinetti anni colla sequela di non so quante ricadute, ora,
quante ricadute, ora, al pari di renzo, possiam diguazzarci in mezzo al flagello
diguazzarci in mezzo al flagello, sicurissimi di andarne illesi. rigutini-cappuccini, 12:
'; 'tu mi vai debitore di cento lire '. nievo, 80:
. nievo, 80: lo pregava di salire dalla contessa vecchia che andava soggetta a
contessa vecchia che andava soggetta a mali di nervi. de amicis, i-814: la
scovai per caso nei fondi della biblioteca di casa, e che poi andò perduto.
perduto. pirandello, 8-396: linfatico di natura, andava facilmente soggetto ai raffreddori
-, che sembravano appesi dalla gruccia di un armadio. 33. unito
da far figure, che vadano gettate di bronzo. lippi, 6-82: cominci il
.. anderebbe ricevuto in un cappello di terra invetriata. baretti, ii-10:
2-6 (181): d'ira e di cruccio fremendo andava, disposto di
di cruccio fremendo andava, disposto di fargli vituperosamente morire. idem, dee
panfilo, pur intendere quello che fa di queste nozze. bembo, 1-112: di
di queste nozze. bembo, 1-112: di diversi costumi s'anderà ornando: d'
s'anderà ornando: d'arme, di lettere, di cortesia e d'altre
ornando: d'arme, di lettere, di cortesia e d'altre parti insieme tutte
/ vommene or qua, or là di lei cantando /... / e
tutte le sue membra cotesto bel lavoro di dio: perocché rifatevi sopra esso da
policcare sarà. magalotti, 9-1-10: di mano in mano che andate salendo, vi
che andate salendo, vi si fa buio di mezzo dì per la nebbia. parini
fra il danno strascicando e la paura. di breme, conc., iii-22:
suoi sublimi avvedimenti ch'egli t'accennava di volo, e che quelle sue creature andavano
andavano ripetendo, su la mirabile utilità di che il suo dissipamento dovea tornare a
suo dissipamento dovea tornare a chi mancava di pane e di camiscia. manzoni,
tornare a chi mancava di pane e di camiscia. manzoni, pr. sp
., 26 (452): invece di animarsi, lucia s'andava accorando.
molti anni non gli era più capitato di vedere una donna tanto bella. nievo
due pupille natanti nel piacere vi dicono di sì, che cosa volete andar cercando di
di sì, che cosa volete andar cercando di più? jovine, 2-98: via
particolare foggia, portare un dato capo di vestiario. sacchetti, 52-6: era
la quale umiltà egli pervenne a grande perfezione di virtù. salvetti, 63: andando
qui nell'umidità, con la scusa di andare a tartufi, [i ladri]
* vado a dirvelo ', invece di * ora ve lo dico, sto per
; * vado a farlo ', invece di * ora lo faccio ', o *
andare a, non nel senso materiale di muoversi, come vado a vestirmi,
vado a vestirmi, ma nel senso di essere in procinto, risponde al francese
riscontro assai bene l'altra, venire di..., fr. venir de
re cristiani son così fatti re verso di sé chente costui è cavaliere, al soldano
sé chente costui è cavaliere, al soldano di babilonia non ha luogo d'aspettare pur
? d'annunzio, iv-2-884: al momento di partire non t'ho io proposto d'
fa camminare il somaro, mi pareva di andare avanti e non mi accorgevo invece
andare avanti e non mi accorgevo invece di andare indietro perché la vita è come una
de amicis, i-23: finalmente sono di carne anch'io come tutti gli altri,
non ce la voglio lasciare; oh no di sicuro. già a questo modo non
): altri, più maturamente mostrando di voler dire, hanno detto che alla mia
a queste cose, cioè a ragionar di donne o a compiacer loro. caro,
. noi fiorentini, per troppa copia di questa nostra lingua, non la stimiamo,
panzini, ii-400: calze e maglie di vera lana, fatte coi ferri,
. aretino, ii-56: mi vien voglia di andar dietro a questo vecchio rimbambito e
una coltellata, insegnandogli a persuadermi di torre quella, ch'egli refu- taria
versarlo: ché s'andava diritto alla casa di don abbondio; ma scelsero quella per
uscire. -al figur.: liberarsi di un lavoro gravoso. -assol.: uscire
un lavoro gravoso. -assol.: uscire di casa; recarsi in un'altra città
estero. baretti, i-75: prima di prender altra faccenda, m'è uopo
faccenda, m'è uopo andar fuori di questa delle tragedie, che mi disagia
tragedie, che mi disagia anche più di due terzi, che non sarebbe il bisogno
andare giù: esprime una dolorosa incapacità di rassegnarsi al torto subito. palazzeschi,
notizia ch'egli stesse un po'basso di salute il boccone non andava giù.
gadda, 356: in tutta una carriera di ponti... d'ogni tipo
.. d'ogni tipo, anche di quelli difficilissimi gliene è andato giù uno
-andare lì lì: essere sul punto di fare qualche cosa. pavese,
. arila, 30: andare incontro invece di * esporsi al rischio, al pericolo
critica accademica,... diseredata di potenza intuitiva e d'amore, va
, va attorno ai capolavori e invece di penetrarli... li collaziona con
dottori, 1-333 * vi dirà poi di certe fantasie / che ci van per lo
, egli è molto più ricca la repubblica di lui [cosimo]. -potere
-andare sopra: assalire. storia di tobia e di tobiolo: 1-14: andando
: assalire. storia di tobia e di tobiolo: 1-14: andando manasar re
tebriz... avendo saputo esser tempo di ciò fare, perché il bascià turco
-andare sottosopra: entrare in uno stato di grande scompiglio e confusione. aretino
andata in su, e fosse il pomo di quella che 10 premesse in quel luogo
: un tempo quelle scale le facevo di volata; adesso mi fermavo ad ogni
non per giacomina ma per ima tavola di legno. -andare su e giù:
): porse prieghi che in luogo di somma grazia via il lasciasse andare. berni
. cecchi, 39: oh sì, di grazia / andian via; nastasìa,
. redi, 16-v-209: chi ama di durar fatica in questo mondo, e
durar fatica in questo mondo, e di scalmanarsi a vanvera, corre risico di perdere
e di scalmanarsi a vanvera, corre risico di perdere la sanità, e quel che
la sanità, e quel che più importa di andarsene prima del suo tempo a babboriveggoli
a canossa: sottomettersi; fare atto di ritrattazione. panzini, iv-24: andare
, ritrattarsi, ricredersi, fare atto di sottomissione, specie di opinioni ribelli,
, fare atto di sottomissione, specie di opinioni ribelli, audaci ed eretiche. locuzione
e viva, che trae origine dall'andata di arrigo iv, tedesco, al castello
arrigo iv, tedesco, al castello di canossa, sottomettendosi a gregorio vii (
vicino a firenze; ed il nome di legnaia ci serve per esprimere legnate o
presto presto. -andare al paragone di qualcuno: essergli paragonabile. lorenzo
andare al paragone / tra un migghiaio di belle cittadine. rosa, 199:
, 199: molti uomini da lui di varie classi / chiari in arte e in
. redi, 16-v-209: chi ama di durar fatica in questo mondo, e
durar fatica in questo mondo, e di scalmanarsi a vanvera, corre rischio di perder
e di scalmanarsi a vanvera, corre rischio di perder la sanità, e, quel
, e, quel che più importa, di andarsene prima del suo tempo a babboriveggoli
andato a patrasso, scherzo sulla città di acaia, famosa pel martirio di s
città di acaia, famosa pel martirio di s. andrea, come se si dicesse
al diavolo, all'inferno. corruzione di ire ad patres, che si legge nel
itinerario dei bancarottieri al tempo della repubblica di venezia. modo vivo in tutto il
. galileo, 4-2-43: la diversità di figura non apporta agevolezza o difficultà nel
uno finisce col farsi un'idea molto speciale di tante cose dell'aperto mondo: e
tante cose dell'aperto mondo: e mentre di talune va a fondo con un continuo
va a fondo con un continuo lavoro di riscavamento, delle più...
religione, lo scopo dei romei era di vedere il papa! -andare a
, che diciamo è andato alla città di scesi 0 assisi; perché il verbo scendere
1-1: il marchese... molto di andare a sparviere si dilettava, e
d'avignone in francia, o del bagno di vignone, che è nello stato di
di vignone, che è nello stato di siena. -ant. andar secco
. -ant. andar secco: di una stagione, allorché si presenta asciutta
...; ma levossi un vento di calavria, che, corrompendo le corpora
. latini, i-1411: anz'è di mi'volere, / che tu di non
è di mi'volere, / che tu di non vedere / t'infinghi alle fiate
lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 3-41: secretamente ristrignersi con
che ne vadia in tutto l'onor di casa nostra? varchi, 194- 5
. -andarne qualche cosa (o di qualche cosa): essere in gioco
correre il rischio, incorrere nella pena di perdere qualche cosa. fra giordano [
giuro ed imprometto all'alto iddio / di tornar, se me n'andasse la testa
[egli] disse, -ho potuto scordarmi di una cosa che mi stava a cuore
che mi stava a cuore al disopra di tutte le altre? ce ne va
aveva promesso, ci andava della quiete di sua sorella, e se le voleva bene
del suo orgoglio, se avesse dato prova di paura. -andare, salire al bosco
al quale io dissi: vadine un boccale di grego di quel buono,..
io dissi: vadine un boccale di grego di quel buono,... io
una cosa: essere utilizzato a beneficio di essa. vasari, i-273: messe
fosse andato agli studi, in vece di tant'altri...! slataper,
noi andiamo a scuola con il pacco di libri al fianco. -andare ad
era: istituito il maiorasco, avevano tentato di ottenerlo, senza riuscirvi. nondimeno tutto
in testo [vaso rotto] quello che di vaso si fa testo. berni,
. davanzati, i-303: lo ingegno di nerone degli anni teneri se n'andò
segneri, iii-3-196: consigliano una falsa libertà di amare chi vada a genio. redi
: non c'è bisogno, credo di dire che questo vai e vieni del figlio
del figlio ed il suo perpetuo bisogno di denaro dovevano andare malissimo a genio alla
prese pur da lui, o divise fra di loro da quei ladroni. -andare
in modo, / che le nozze di landò andranno a monte. viani, 14-405
, 14-405: nacque allora il progetto di fabbricargli una casetta..., ma
il progetto andò a monte per ragioni di economia e di prudenza.
andò a monte per ragioni di economia e di prudenza. -andare a nanna
-andare a nozze: partecipare alla festa di nozze. -al figur.: accingersi
andare a letto. più comunemente dicesi di quel riposo che
a sangue: andare a genio, essere di proprio gusto (di persona o cosa
genio, essere di proprio gusto (di persona o cosa con cui si senta
troppo; io la voglio per dispetto di giovanni. varchi, 19-1-2: quel povero
a sangue a sacco a fuoco a fil di spada. -andare a terra:
tutte a voto, e si sapeva di certo che s'era messo in salvo sul
: da quella modesta altura v'era modo di scorgere tuttavia di gran panorami: l'
altura v'era modo di scorgere tuttavia di gran panorami: l'italia quant'è lunga
sembrano farci coraggio... pareva di andare proprio col vento in poppa.
ancora avvenire che noi vi farem vedere di nostra mercatanzia, per la quale noi
: dettono un ordine... di farmi uno spavento, accio che per quello
. mi perdoni, ché io ho fretta di andar in casa. -or andate con
. -figur. andare con i piedi di piombo: procedere con avvedutezza, con
gridare che carlo alberto va coi piedi di piombo, che il papa non risolve.
una cosa: rivolgerli, dirigerli verso di essa. manzoni, pr. sp
accordato con lei. -andare di buone gambe: camminare a veloce andatura
dirti il vero, io non ci vo di buone gambe. -andare di
di buone gambe. -andare di là: morire. i. nelli
! s'io morivo ieri, andavo di là senza saperlo. -andare di bene
di là senza saperlo. -andare di bene in meglio: migliorare sempre.
in meglio: migliorare sempre. -andare di male in peggio: peggiorare sempre di
di male in peggio: peggiorare sempre di più. francesco da barberino,
quella de'quatro: -e come vi sta di tutti? -madonna, disse quella,
, disse quella, che sempre sono andata di male in peggio - la contessa si
? -rispose: -che sempre sono andata di bene in meglio... -or come
, dice la contessa, andata se'di bene in meglio? -rispose che tutti
veggio che non ha luogo; vogliomi ormai di ciò riposare. boccaccio, dee.
: il buon uomo... andava di giorno in giorno di male in peggio
.. andava di giorno in giorno di male in peggio; come colui che aveva
aveva il male della morte. imitazione di cristo, i-18-4: ogni dì andavano
cristo, i-18-4: ogni dì andavano di bene in meglio nella via spirituale. bandello
appassionato ed acceso amante, veggendosi andare di male in peggio, ed a le sue
lettere avean solo scapitato e sempre erano ite di male in peggio. -andare alla
poteva. -andare, andarne di mezzo: patire le conseguenze dell'operato
dire; ma io non voglio andarne di mezzo. -andare di pari passo
andarne di mezzo. -andare di pari passo: procedere alla pari.
ingrassare, fratello, tiro a rifarmi di quel tanto che se n'è andato nei
passati a firenze. la tasca va di pari passo col tessuto cellulare, e
, e tra un mese e mezzo spero di tornarmene costà più pieno e più peso
tutto e per tutto. -andare di questo passo: esprime previsioni pessimistiche su
l'uva... e se andiamo di questo passo, signora...
passo, signora... -andare di traverso (o a traverso): rimanere
male. carena, i-405: andar di traverso, a traverso, dicesi del
dicesi del deviare che fa un briciolo di cibo, o per lo più un gócciolo
, o per lo più un gócciolo di bevanda, il quale, invece di prendere
di bevanda, il quale, invece di prendere la via del ventricolo per
quella dei polmoni per la trachea, di dove la natura lo ricaccia fuori mediante un
. -andare in aria: detto di una cosa rimossa con violenza dal suo
. verga, 3-30: la risata di don silvestro... faceva andare
la gente. -andare in brodo di giuggiole: v. giuggiola. -andare
: e subitamente entrò in disidèro caldissimo di sapere che cosa fosse l'andare in
così facciam noi; se non che di tanto siamo differenti da loro, che eglino
il valore, nel parlar familiare, di svanire, andare in fumo; locuzione
in fumo; locuzione tolta dal vangelo di s. luca (24, 13)
un cappone, e passato il termine di quaranta giorni lo feci morire, e
in tipografìa: iniziare la stampa (di un giornale), la composizione tipografica
giornale), la composizione tipografica (di un articolo, di un'opera).
composizione tipografica (di un articolo, di un'opera). arila, 30
saputo che ', ecc. ma, di grazia, chi va entro la macchina
discrezione si dee intendere: * nel momento di stampare il giornale '. o allora
largamente condiscono la politica con una letteratura di tipo corrente, vanno in mano a lettori
per i vivi. -andare di persona: recarsi in un luogo personalmente
della valle, 1-15: vide la corte di costantinopoli sossopra, un re ucciso.
per l'asciutto, venne un altro capriccio di diventar dio. -andare per
propria decisione. -andare per la strada di qualcuno: seguire la sua traccia,
-andare per la maggiore: godere di un'eccellente reputazione; aver fama e
girolamo leopardi, 1-15: chi ha di questo va per la maggiore. panzini
traslato dai magistrati delle arti della città di firenze, alcune delle quali dicevansi maggiori »
che vostra eccellenza illustrissima commesse alla comunità di volterra, che dovessino rendere i danari
: la qual cosa [il mutar di paese] ad uno che vadia per e'
aveva dei risparmi, e un certo desiderio di accasarsi, ora che andava per la
, più in là: essere corto di comprendonio, di intelletto. pananti,
là: essere corto di comprendonio, di intelletto. pananti, 1-68: e
so dir io, tra i più, di mal di stomaco. -ant.
, tra i più, di mal di stomaco. -ant. dire l'andò
la stette, / sarebbe come pascersi di vento. varchi, 19-5-3: non
i'non vidi mai il più magro di parole. -va al diavolo, che
grazzini, 4-146: gli spiriti sono di più varie e diverse spezie; come
i-195: non credo errare ad aggiugnere di mio ornamenti o forze a'concetti di
di mio ornamenti o forze a'concetti di cornelio alcune volte. vada per quando
a darle ad intendere che è brodo di pollo e non di gatto.
che è brodo di pollo e non di gatto. -va senza dire:
familiari), resta controverso l'etimo di andare, che peraltro è verbo comune a
. ambulare * camminare '(sinonimo di ire e di vadère), attraverso la
camminare '(sinonimo di ire e di vadère), attraverso la forma popolare
dal perché più conforme al suono occlusivo di m); e per superare questa difficoltà
il verbo andare (con le forme di vadère) ha sostituito nella lingue letterarie
de la via / in abito leggier di peregrino. idem, conv., iii-m-6
barca in mare / verso la sera di primavera. - manzoni, pr. sp
più che nell'andare, l'incomodo di quel modo di viaggiare, al quale non
andare, l'incomodo di quel modo di viaggiare, al quale non era molto
. idem, 989: sono stanco di questo continuo andare attorno. negri,
, 2-699: come corre, l'acqua di questa roggia! limpida, viva,
sandolini e scafi dei canottieri sono carichi di allegre compagnie, due volte luminose sullo
, lento e ridente, suoni di mandolini. 2. facoltà di
di mandolini. 2. facoltà di camminare. cavalca, 6-1-44: nel
al cieco. 3. modo di camminare, passo, andatura; portamento
ombrone, e sanza arresto, e di buono andare di galoppo, si ridusse a
sanza arresto, e di buono andare di galoppo, si ridusse a serra- valle
non dico che l'uomo vada sempre di un andare. s. bernardino da siena
a uso dell'universale andare delli animali di quattro piedi; imperò che, sì
lei che se 'n va né pensa di sue pene; / fra sé lodando il
un andare, un sedere sono l'esca di grandissimi fuochi. ariosto, 14-87:
e 'l sembiante e l'andar prese di iulo. l. bellini, ii-130:
bellini, ii-130: il suo altrove di qui andare / non è qual fan tutti
macchine teatrali, / che a forza di carrucole, e di girelle / mosse
/ che a forza di carrucole, e di girelle / mosse da contrappesi, e
bontempelli, 9-84: dopo qualche minuto di quell'andare monotono... m'
. 5. figur. modo di procedere, di condursi; comportamento morale
5. figur. modo di procedere, di condursi; comportamento morale. cicerone
può vivere, se non a forza di moderazione, di saviezza, di sapersi
, se non a forza di moderazione, di saviezza, di sapersi guardare dall'insidie
forza di moderazione, di saviezza, di sapersi guardare dall'insidie della logica che,
fregi, fogliami, ed altri andari di disegni e figure. sassetti, 295:
andare gotico è pure un disegno di domenico tibaldi, che si conserva anch'
anche in verso, e tutte sull'andare di quelli otto discorsucci, cioè tutte intorno
7. ant. direzione; tracciato di una strada. alamanni, 5-1-1052:
spagnoli alla moderna, con le case di pietre e calcina, quasi tutte a un
. 9. ant. rampa di scale. baldinucci, 2-6-101: fece
fece ancora in quel luogo due andari di scale, comodissime per ogni necessaria faccenda.
e alle bestie. 12. filare di pietre o d'altri materiali, posti
. baldinucci, 171: una spezie di. volta [la tribuna tonda],
, la quale non essendo fatta solamente di archi, ma di andari, come
non essendo fatta solamente di archi, ma di andari, come cornici, per farsi
come cornici, per farsi non ha bisogno di centina. 13. figur.
. figur. ant. modo, maniera di una lingua, di uno stile.
modo, maniera di una lingua, di uno stile. caro, i-100:
gusto, né sentimento alcuno de le cose di poesia, e non conoscete né gli
. 14. mus. andamento di un motivo musicale. varchi, v-151
v-151: non si ricordava delle proprie parole di quei versi, ma avea nel capo
versi, ma avea nel capo il suono di essi, ciò è l'aria e
delle pieghe, dei capelli nelle figure di pittura o di scultura. cennini,
dei capelli nelle figure di pittura o di scultura. cennini, 33: con
. -andare e venire: andirivieni animato di persone o di veicoli. pellico,
venire: andirivieni animato di persone o di veicoli. pellico, ii-21: stetti
le converrebbe venire a dovere i piaceri di pericon fare, con altezza d'animo seco
, con altezza d'animo seco propose di calcare la miseria della sua fortuna. ariosto
che a lungo andare sia l'esito di coloro. leopardi, 17-8:
, i-203: il loro eterno stile di conversazione... dà un colore uniforme
primavera, dava allo studente l'idea di una festa banale, che a lungo andare
/ ritorno a voi; che per andar di tempo, / per variar d'affetti
tempo, / per variar d'affetti e di pensieri, / obbliarvi non so.
coll'andare del tempo sono causa o di spegnerla o di oscurarla. collodi, 685
tempo sono causa o di spegnerla o di oscurarla. collodi, 685: i [
è sterile, il vecchio dotto una specie di ciarlatano, e che ha buttato tempo
. -di buono andare: celermente, di buon passo. m. villani,
e senza arresto, quanto i cavalli di buono andare li poterono menare si partirono.
si partirono. -di lungo andare: di gran lunga. boccaccio, iii-7-124:
te, che vinci titan luminante / di lungo andar di splendor naturale.
vinci titan luminante / di lungo andar di splendor naturale. -di pieno andare
[crusca]: elli se n'andaro di pieno andare verso le logge de'nemici
, per distanzia d'un palmo o di quell'andare. -sull'andare:
redi, 16-i-152: se si ha curiosità di leggere esempli degli strambotti del secolo passato
insipido..., assai sull'andare di quello dell'olio delle mandorle dolci.
esser morto. ariosto, 24-42: di par saranno ambo puniti: / ella de'
suoi commessi errori inanti, / egli di tome la difesa a torto; / né
-prendere l'andare: incamminarsi. leggende di santi, 4-148: dette queste parole,
oramai non gli resta che veder più di questo mezzo mondo a oriente.
dante, inf., 2-25: di silvio lo parente / corruttibile ancora, ad
intes'ei cose che furon cagione / di sua vittoria e del papale ammanto. idem
nel mio dire a postutto niego l'andata di paris, perché io so di vero
andata di paris, perché io so di vero che se paris viva, e toglie
che se paris viva, e toglie moglie di grecia, e'conviene che questa cittade
e con lieto viso ne porgi speranza di prosperevole andata. idem, dee.
tutte l'altre cose / ho disiato di far questa andata, / per veder
vi cominciò tosto a raccogliere i frutti di quella sua prima andata. magalotti,
iii-288: ciò avvenne dopo alquanti giorni di quella nostra andata a bertinoro. 2
andata. -contrapposto a ritorno. -biglietto di andata e ritorno: biglietto ferroviario cumulativo
andata e ritorno: biglietto ferroviario cumulativo di ambedue i viaggi di andata e ritorno
biglietto ferroviario cumulativo di ambedue i viaggi di andata e ritorno verso e da una
, con l'aggiunta d'una cambiale di altre quaranta ghinee, che furono molto
era certo così angoscioso come l'andata di poco prima; ma non fu neppur esso
ma non fu neppur esso un viaggio di piacere. rajberti, 2-107: via,
/ non fa [il trenino] più di un chilometro. tombari, 2-120:
. tombari, 2-120: la strada di andata e ritorno squillava tutta di bei
strada di andata e ritorno squillava tutta di bei papaveri. calvino, 1-114: la
3. raro. l'incedere; modo di camminare; andatura. francesco da
5. medie. l'andata di corpo. redi, 16-iv-157: un
mezzo grano d'ostia unta con olio di ricino ha fatto ad un uomiciattolo vomiti,
ha fatto ad un uomiciattolo vomiti, andate di corpo, e superpurgazioni angosciose e terribili
andata; onde io gli detti parecchi di quelle piccole monete veniziane. 7
. 7. sport. girone di andata: prima fase di un campionato
sport. girone di andata: prima fase di un campionato a squadre nel corso della
9. peggior. andatàccia. - andatàccia di corpo: flusso violento di ventre.
- andatàccia di corpo: flusso violento di ventre. bencivenni [crusca]:
bencivenni [crusca]: per guarire di quelle andatacce sanguinose di corpo, che
: per guarire di quelle andatacce sanguinose di corpo, che soglion esser frequenti d'autunno
sempre muoversi, ma l'intelletto immobile di moto andativo. andato (part.
. andato (part. pass, di andare), agg. che si
, aver sentito d'appresso grande anitrio di cavalli. botta, 4-328: tanto ebbe
sassi dove fur chiuse le membra / di ta'che non saranno senza fama, /
/ se puoi perire a un alito di fato? / dei miracoli tuoi il fasto
si alzava e si abbassava al vento di levante respirando come un petto umano, e
andati, quando esisteva ancora questo genere di relazione, era stata nella loro clientela
era stata nella loro clientela qualche mantenuta di grido. stuparich, 2-211: s'
nella sua casa decorata col buon gusto di tempi andati. montale, 1-19: salgono
e ti piace un ragazzo, più di qualche bacio non ci scappa. ma quando