« ornato » come diverso e più pregevole di quello « nudo », non si
io... non ho mai evitato di compromettermi. ho sempre ignorato la virtù
ahi lento, / nel groviglio intricato di più sorti, / onde mi liberai,
al tempo stesso la mia volontà fermissima di farla finita con le esitazioni e con i
2. devastazione, danneggiamento (di paesi, di terreni, di raccolti
. devastazione, danneggiamento (di paesi, di terreni, di raccolti, di edifici
(di paesi, di terreni, di raccolti, di edifici); perdita di
, di terreni, di raccolti, di edifici); perdita di uomini,
di raccolti, di edifici); perdita di uomini, di materiali (in battaglia
edifici); perdita di uomini, di materiali (in battaglia, in guerra)
. villani, 9-84: grandissimo danno fece di tutto il tormento ch'era alle piagge
stata oltre al tempo promesso in sul contado di perugia, e loro fatto gran danno
messaggi per tutte sue provincie per sapere di suoi uomini s'egli hanno danno di
di suoi uomini s'egli hanno danno di loro biade, o per diffalta di tempo
danno di loro biade, o per diffalta di tempo, 0 di grilli o per
o per diffalta di tempo, 0 di grilli o per altra pistolenza. torini,
danno d'uomini, d'edifici e di bestiame passato i termini loro. livio
bolgaro, e, con infinito danno di quello, valorosamente 10 messe in fuga
, iii-93: due volte nel regno di giuseppe quella spedizione erasi tentata, ed
erasi tentata, ed altrettante per mancanza di secreto tornata a vuoto, anzi a
: mi descriveva i danni della tempesta di trentasett'anni addietro, e i tempi dell'
britanno / queste ruine nostre ricoprisse, / di faci a visitar l'antico danno /
3-13: le burrasche che avevano disperso di qua e di là gli altri malavoglia,
burrasche che avevano disperso di qua e di là gli altri malavoglia, erano passate
danni. c'era stata lassù strage di frutta e qualche tegola rotta. 3
qualche tegola rotta. 3. perdita di beni, di ricchezze, di denaro;
. 3. perdita di beni, di ricchezze, di denaro; perdita finanziaria
. perdita di beni, di ricchezze, di denaro; perdita finanziaria o commerciale.
e confusione de'suoi baroni, e di tutti i paesani e de'mercatanti ch'
[il fuoco] ha bruciato tre miglia di terreno, tutto abitato, ed il
ed il danno, senza iperbole, è di tre milioni di valuta. baruffaldi,
, senza iperbole, è di tre milioni di valuta. baruffaldi, xxx-i-n: a
proprietà del giornale mi porta il danno di un quattro mila franchi a dir poco.
zzai: l'editto, con l'introduzione di un nuovo genere d'imposta,.
4. guasto, logoramento, sciupio (di oggetti, di meccanismi).
logoramento, sciupio (di oggetti, di meccanismi). dante, par.
8-88: aspetto che l'autista finisca di rimediare a non so che danno. levi
5. disus. la morte di una persona; il dolore che se
, poi che non avea più bisogno di gloria in terra. -gran danno ha il
terra. -gran danno ha il mondo di un tanto uomo, che oltra a le
in piccol'urna i nomi adunque / di merope, e d'arena, / in
vivamente il danno, / e che lasciano di sé lutto solenne. a.
, ella fu senza padre: quindi un di lei vero figliuolo dovea in tanto danno
e gli altrui inganni, / in vece di tabella, ecco 11 cor sano,
, per il gran danno della perdita di tanta nostra santa padrona e signora.
signora. tassoni, 300: se pietà di zelo o di valore / l'
: se pietà di zelo o di valore / l'armi vostre non move a
patrimonio economico o mo rale di un soggetto per effetto di un atto ingiusto
rale di un soggetto per effetto di un atto ingiusto doloso o colposo (
: l'indennizzo, cioè la somma di denaro in cui viene valutato l'ammontare
danno, e che il danneggiato ha diritto di avere a titolo di risarcimento dal danneggiante
danneggiato ha diritto di avere a titolo di risarcimento dal danneggiante. — danno
241: e novellamente sotto misero mantello di povertà preso e incarcerato l'inghilesco, riscuote
contado e distretto, per l'addietro di pisa, si osservi la regola infrascritta
emergente. boccardo, 1-933: tralasciando anche di parlare del lucro cessante...
della vita, essi [i giuochi di sorte] provocano un gravissimo danno emergente
quello che deriva rispettivamente dall'inadempimento di un contratto, oppure dalla violazione di
di un contratto, oppure dalla violazione di una norma giuridica (in quest'ultimo caso
: secondo che esso consista nella lesione di un interesse patrimoniale (economico) o
un interesse patrimoniale (economico) o di un interesse non patrimoniale. -danni e
datini, 286: e nel caso [di un traffico sanza consentimento del compagno]
ora ci chiama a rispettare il contratto di locazione e, per di più,
rispettare il contratto di locazione e, per di più, responsabili di danni e interessi
e, per di più, responsabili di danni e interessi. bacchélli, 6-90:
un'azione futura, o dagli effetti futuri di un'azione già compiuta. -in particolare
albero, ecc.). -danni di guerra: quelli subiti da soggetti o
da soggetti o enti pubblici o privati di uno stato belligerante in dipendenza di eventi
privati di uno stato belligerante in dipendenza di eventi bellici, e per i quali
lo stato stesso generalmente dispone apposite forme di indennizzi, riparazioni o contributi per le
ecc. (e corrisponde al complemento di stato in luogo). giamboni,
: deesi considerare chi è più abbondevole di vivande, perché dentro combatte la fame,
., x-504: vidi nella destra di quel che sedeva sopra il trono,
trono, un libro scritto dentro e di fuora, sigillato con sette sigilli.
pur quel che s'apre a noi di fòre, / le rive e i colli
fòre, / le rive e i colli di fioretti adorna, / ma dentro,
mai non s'aggiorna, / gravido fa di sé il terrestre umore, / onde
lume in mano, che distende la mano di fuore, e fa lume fuore,
conti, ii-48: aventuroso et più di me contento / vago augelletto...
conto de'sudditi; l'altra di fuora, per conto de'potentati esterni.
monte, dà facoltà a chi è dentro di potere sempre salvarsi. tasso,
. tasso, 3-51: non, se di ferro doppio... / questa
somigli già tu; ch'egli di fuore / aspro è ben sì, ma
552: il molle nido pieno di musco! / che rozzo è fuori,
la casa era un po'più ospitale di quel che non sembrasse di fuori. tozzi
più ospitale di quel che non sembrasse di fuori. tozzi, 3-32: risognavo
i tronchi sottili e bianchi, macchiati di umidità, ed era difficile scorgere qualcosa là
tranquillità... non domanda l'aiuto di veruna cosa di fuori, da che
. non domanda l'aiuto di veruna cosa di fuori, da che ella è dentro
cioè della sua generazione è guardiana. libro di sentenze, 1-13: neuno muro è
il corpo dello uomo peccatore, che di fuora è bello e drento pieno di
di fuora è bello e drento pieno di spurcizie, e l'anima sua vi è
star dell'altre cose), spezialmente di questa lingua, che ne volete fare il
2-109: si sforzano con ogni industria di non solamente apprendere quella [la virtù
esercitava ne'ministeri commessigli con tanta proprietà di quel personaggio datogli a rappresentare, che
si mesce, non vi sta proprio di casa dentro. pascoli, 410: e
fedele, esser tenuto a lavorare non più di quanto strettamente gli bisogna a sussistere.
. verso, contro, attraverso tinterno (di un luogo, di un corpo,
attraverso tinterno (di un luogo, di un corpo, di una superficie, ecc
un luogo, di un corpo, di una superficie, ecc.: e
ecc.: e corrisponde al complemento di moto a luogo o di moto per
al complemento di moto a luogo o di moto per luogo). giamboni,
1-61: cotale è la stoltìa loro come di colui, che volesse empiere una botte
non ci mettesse dentro, ma pur di fuori, assai verserebbe egli, che se
purg., 28-1: vago già di cercar dentro e dintorno / la divina foresta
tutto divenuto sì freddo che appena sento di me. savonarola, 5-151: sono ancora
: qui bisogna il tronco / spinger di forza e penetrar sì dentro, /
.. /... / e di sua propria man v'immerse drento,
una fedele immagine delle cose poste al di fuori. botta, 4-950: esortandogli
una delle tante alture deserte e invece di girarla ci siamo andati dentro.
70-23: vedete che madonna ha 'l cor di smalto, / sì forte, ch'
(329): questi affa- racci di puntiglio, per poco che vadano in lungo
13. daltintemo (invece del complemento di moto da luogo). simintendi
tade quando una parte cava lo muro di fuori, e altri lo tengono dentro
era conceduta facultà quasi in verun modo di ricevere dentro aiuto o somministrazion di cosa
modo di ricevere dentro aiuto o somministrazion di cosa niuna da quelli de'loro che
forma, figura, intesse, come di nervi, le fiondi, gli fiori,
occhio solo, come aveva fatto uscendo di là dentro. 14. preceduto
che avesse la virtù d'assorbire e di ritenere ogni esalazione pestilenziale. pea,
fischio con la pallina dentro, stridente di rabbia che, percossa dal fiato, non
la cascata, c'è il corpo di del colle con dentro la palla che
in quanto possono servir alli spagnuoli di menar gente dal mare in piemonte per
la diretta senza la circuizione del stato di milano. nieri, 330: buon giorno
bembo, 1-55: perciò che egli era di sottilissimi fili tessuto e d'ogn'intomo
tessuto e d'ogn'intomo d'oro e di seta fregiato e per drento alcuno animaluzzo
v'avea, e molto studio in sé di maestra mano e d'occhio discemevole dimostrava
): nel luogo, nel corpo di cui si parla. inventari, 1-221
. inventari, 1-221: uno usciale di panno d'arazzo, dentrovi uno san
buca, e dentrovi un granchio terrestre di quattro libbre di peso, che da quei
dentrovi un granchio terrestre di quattro libbre di peso, che da quei lavoratori fu
l'immenso / mar solitario, e dentrovi di molli / rivi discorso.
del terreno fondato e sien sotto come di sopra, perché le si possino scavar
e truovino con le loro radici sempre di buono. quarantotti gambini, 7-i33:
scure, e giù, l'affondava di colpo nella terra quanto più dentro poteva
vi si può tenere dentro quegli ordini di quegli tempi. vico, 253
qui si suppone: dentro sarà dimostrata di fatto. 18. ant. nell'
. 18. ant. nell'esecuzione di un lavoro, nel- l'adempimento di
di un lavoro, nel- l'adempimento di un incarico. bisticci, 3-24:
visi drento grandissima fatica, per la durezza di quegli uomini, ch'hanno del barbaro
spesono [i fiorentini] venticinque centinaia di migliaia di fiorini, computati dentro quegli
i fiorentini] venticinque centinaia di migliaia di fiorini, computati dentro quegli che si
tutto mi spoglia, / dentro e di for non par, e sì mi fera
dentro il parer suo / che alcuno di fuor non se 'n possa a vedere.
passavanti, 119: gli atti e'reggimenti di fuori mostrano quello, che l'uomo
i quali vengono a voi in vestimenta di pecore, e dentro sono lupi rapaci
cuore dalla malinconia e dal dolore, di fuori nondimeno il nascondono con la dissimulazione.
dentro ci si rodeva che il marito di lola avesse tutto quell'oro. d'
riesca a nascondersi; si sa tutto di lui, si capisce come è fatto dentro
contenuto, nel significato più profondo (di dottrine, trattazioni, libri, espressioni
altressì come l'altre scienzie, cioè di fuori e dentro... dentro
della vita sua, acciò che appari di temere iddio suo signore, e guardare le
unque non sanno, se non la scorza di fuori, cioè la lettera che buona
straordinario e sublime che empie la mente di chiunque il legge od ascolta. lanzi
entri ben dentro a conoscer la forza di quell'# il » posto davanti al «
. malispini, 469: per difetto di vettovaglia, quelli dentro, uscendone una
e nella midolla drento, non in foglie di parole, ma in radice di ragione
foglie di parole, ma in radice di ragione. dante, inf., 23-37
., 23-37: s'i'fossi di piombato vetro, / l'immagine di fuor
di piombato vetro, / l'immagine di fuor tua non trarrei / più tosto
volgar., v-701: le pene di fuori purgano i peccati del cuore dentro
mura, / sì che quel dentro di fuor non si vede. palladio volgar
, siano operazioni; e pur tutto questo di fuori dà notizia spesso di quel dentro
tutto questo di fuori dà notizia spesso di quel dentro. d. bartoli, 2-2-206
: la cina non ha men bisogno di saper ben adoperare il petto e l'
petto e l'armi in battaglia co'nemici di fuori, che il capo e 'l
23. sostant. la parte interna di un luogo, di un oggetto (
la parte interna di un luogo, di un oggetto (il dentro; anche il
un oggetto (il dentro; anche il di dentro). -al figur.:
100: avea giudicato che la punizione di questa cosa fosse recata a mandargli a diverse
a diverse fortezze prigioni nel più dentro di loro. dante, conv.,
in ciascuna cosa che ha dentro e di fuori, è impossibile venire al dentro,
, se prima non si viene al di fuori. idem, conv., ii-vn-5
certi chiodi grossi un dito, fatti di bronzo, che avanzino fuori sopra al
fatta, quando era sposa, una veste di da- maschin bianco, dopo che l'
molto lorda, la rivoltò ponendo il dentro di fuora, e così se la portò
e così se la portò cinque anni poi di domenica in domenica. l. bellini
, ii-6-44: io alle volte ho paura di me stesso; quando, rivolgendo l'
-dentro dentro: nella parte più interna di un luogo. - anche al figur.
stagione (con verbi che indicano durata di tempo): a giornata, a
mortalità, epidemica o contagiosa, decrescendo di dì in dì, si protrasse però
cattaneo, ii-2-319: apparve la necessità di trasportare qualche parte del canale più dentro
tavecchia ha un colore e un sapore di così accentuata meridionalità che non si potrebbe
una delle due, bisogna risolversi, di qui non s'esce. -andare,
guardie che gli diedero la mano raccomandandogli di fare bene e di non ritornare più
la mano raccomandandogli di fare bene e di non ritornare più dentro. moravia, xi-517
bisticci, 3-78: monstrommi tutti i testi di legge che aveva comperati; quelle che
che sono testi senza chiose; e di sua mano, ch'era gentilissimo scrittore
8: non solo non debbo pensare di ritornare alle fatiche del palagio, ma
fussi drento, bisognerebbe che io pensassi di levarmene. grazzini, 4-321: -tu non
da un giorno all'altro la forza di troncar netto. bigiaretti, 8-44: dico
i sapori della vita, il gusto di starci dentro, io, adamo bemabei,
una biglia che faccia dentro- fuori prima di lasciarsi andare nella buca. -mettere
!... anche un cantuccio di pane, per mettere dentro qualche cosa
bambini la aspettavano fuori della porta, e di quando in quando mettevano dentro la testa
essendo francesco vettori alla sua presenza [di clemente vii], si dice che l'
che si potessero avere a poco più di 100 fiorini il cantaro delle medesime libbre,
si vi potrebbe impiegare dentro qualche migliaio di ducati per serbarli. = deriv.
. ingenitus, part. pass, di ingignére * ingenerare, infondere ');
dentuto, agg. fornito di denti grossi, prominenti (una persona
prominenti (una persona); fornito di zanne, di denti aguzzi e taglienti
una persona); fornito di zanne, di denti aguzzi e taglienti (un animale
rea, 6-18: « un po'di riposo » esclamò il primario americanizzato,
, occhialuto e dentuto in oro, di napoli. 2. per estens.
(sec. xiii), per cambio di sufi, (sotto l'influsso di cornùtus
cambio di sufi, (sotto l'influsso di cornùtus) dal lat. dentàtus *
) dal lat. dentàtus * fornito di denti denuclearizzare, tr. neol.
tr. neol. sgombrare una superficie di terreno da armamenti atomici. =
dello scoprire il corpo o le parti di esso normalmente coperte. fu
questo secondo denudamento diventò l'equivalente geografico di ciò che in anatomia è lo «
(il corpo, o una parte di esso); spogliare delle vesti o di
di esso); spogliare delle vesti o di altri indumenti, svestire.
? ugurgieri, 16: denudò il petto di sicheo ferito col ferro dinanzi a'crudeli
dinudando nulla delle membra tue. amabile di continentia, 43: e1 marito de
guanti bianchi e denudavano le mani cariche di anelli. svevo, 2-518: era
diversi punti. moravia, ii-438: fingendo di voler tirar su la bretellina della sottoveste
una letizia intera; né spirava fiato di vento, né si moveva polvere di
di vento, né si moveva polvere di terra, né cadeva fronda di arbore,
polvere di terra, né cadeva fronda di arbore, che non le paresse contra
tavolini. fr occhia, 234: rise di un riso amaro, che denudò le
denudando fino alla pietra i due ordini di robusti archi della facciata sul lago, spogliandola
4. figur. impoverire, privare di beni materiali o spirituali; orbare,
poca pietà egli spoglia e denuda coloro di tutta la riputazione, per ricoprire un piccolissimo
riputazione, per ricoprire un piccolissimo neo di quella del suo maestro. monti, x-2-220
nella sacra stanza, / stanza augusta di dio quanto più nuda / la sua
. e denudato de'suoi ordinari mezzi di sussistenza. cattaneo, ii-1-281: i naufraghi
dio. rovani, i-572: una di quelle arcane voluttà onde si spiega il fenomeno
quelle arcane voluttà onde si spiega il fenomeno di qualche fanciullo che si gode a denudar
sercambi, ii-353: avendo lo comune di lucca diliberato fare processione per lucca,
terra, si principiò tale processione lo dì di nostra donna. 5.
: alcuna volta giungono i venti subiti di laide e diverse tentazioni e cogitazioni del
: mi ci riporta, col nome di laghi, l'idea che l'inverno,
a colui che rimasse cose sotto vesta di figura o di colore rettorico, e
che rimasse cose sotto vesta di figura o di colore rettorico, e poscia, domandato
, solamente apprese in que'puri termini di verità, in che ci si propongono a
e denudi le parole dalla lor vesta di figura. soffici, v-1-230: spirito popolano
religioso [cézanne], ha cercato anzi di denudarla [la pittura], di
di denudarla [la pittura], di impoverirla, di renderla ruvida e selvatica
la pittura], di impoverirla, di renderla ruvida e selvatica come i deserti
rivelare, svelare (le qualità intime di una persona, in partic. pensieri
è umiliata / e nicchil fatta per virtù di sopra, / del giudicare al tutto
i delitti; né era loro vietato di descrivere ciascun pessimo uomo... e
se fossero * cause ', perché credete di aver rivelato le leggi desnudandone l'azione
a denudare e ad esagerare le colpe di una persona, quanto più s'accorge
dal suo nobile seggio, al punto di tentar di scambiarle le carte in mano e
nobile seggio, al punto di tentar di scambiarle le carte in mano e d'ingan-
8-211: l'amore ha la virtù di denudare non i due amanti l'uno di
di denudare non i due amanti l'uno di fronte all'altro, ma ciascuno dei
; portare alla superficie la struttura profonda di un terreno dopo aver asportato i materiali
; scoprire il proprio corpo o parti di esso. l. a dimari,
. stuparich, 5-421: si denudava di colpo, come presa da un estro improvviso
o per aderire a una liscia parete di roccia... ma qualche volta
il corpo umano è fatto incude / di tutti i colpi che 'l mondo saetta,
colpi che 'l mondo saetta, / perché di sua superbia si denude. carducci,
si sarebbe aperta e denudata l'ipocrisia di tutti quei signori. negri, 2-144:
: per 10 spazio breve e infinito di qualche ora, un'anima mi si
furbescamente le tempia che s'andavan denudando di capelli. betocchi, 5-44: è
è formazione espressiva da snudare con cambio di prefisso o da dis-con valore privat.
. denudato (part. pass, di denudare) f agg. (ant
(ant. anche dinudato). privo di vesti, di indumenti; spogliato,
anche dinudato). privo di vesti, di indumenti; spogliato, scoperto; nudo
, e il suo figliuolo si fece beffe di lui. frate ginepro volgar.,
7-155: per intendere una tale trasmutazione di valori basterà guardare attentamente una delle tante
basterà guardare attentamente una delle tante immagini di donne denudate che ci fornisce di continuo
immagini di donne denudate che ci fornisce di continuo la fotografia. -di animale
fotografia. -di animale: privo di pelo. alvaro, 9-14: non
alvaro, 9-14: non c'è niente di più stupido delle pecore, coi loro
a denudato scheltro / si assomiglia, di cui tossa rimase / sole fan fede che
3. per estens. spoglio di foglie e di fiori (un albero
. per estens. spoglio di foglie e di fiori (un albero).
già devastato, gli alberi a guisa di scheletri torcevano le braccia denudate, il
, la cui bella fassione è coverta di laidessa e d'onta, li cui figliuoli
denudate della basilica, barroccini e tende di merciaioli. c. e. gadda,
, è stato protetto con una lisciatura di cemento impermeabilizzante e con uno strato di materiale
di cemento impermeabilizzante e con uno strato di materiale ignifugo. 5.
eroso (la crosta terrestre); privo di vegetazione, incolto (un terreno)
6. sguarnito di truppe, di difensori. n.
6. sguarnito di truppe, di difensori. n. capponi, 1-61
. figur. depredato dei propri beni (di denari, ricchezze, anche dei beni
e dinudato d'ogni virtù, periva di fame e moriva di freddo in questa vita
virtù, periva di fame e moriva di freddo in questa vita della perregrinazione.
243: co- minciomo dopo la rapina di tutti i beni mobili, a por
e calcava / il popol denudato; e di sue spoglie / vie più feroce divenia
. carducci, iii-15-274: le condizioni di quel povero cuore di quarantasei anni eccole
: le condizioni di quel povero cuore di quarantasei anni eccole, con la ingenuità d'
giudica, vuol essere intelligente e denudato di prevenzioni. denudazióne, sf. il
: 'denudazione'. il denudare e stato di una parte del corpo spogliata de'suoi naturali
cui l'altare (simbolo del corpo di cristo) viene spogliato, in forma solenne
dopo ogni messa in ricordo della denudazione di cristo e del suo abbandono, descritto
agenti naturali (agenti atmosferici, acque di scorrimento, acque del mare, ghiacciai)
atto con cui si porta a conoscenza di un'autorità politica, religiosa, sociale o
piovono a centinaia per settimana al palazzo di bellegarde, il quale le fa ardere
denunzie in aria, o que'tentativi di denunzie volevan dire apertamente: voi altri pretendete
], iii-3-108: apelle poi ricordando di qual pericolo era scampato, con questa dipintura
fare la spia, era anzi dimostrazione di attaccamento all'idea, merito grande per il
poteva anche, in ordine gerarchico, salire di grado. bocchelli, 1-i-165: ricorrere
un'infamia, e inutile, com'era di fatto per l'inettitudine di quelli,
com'era di fatto per l'inettitudine di quelli, per l'odio e il fanatismo
segreta (anche mediante lettere anonime) di colpe e vizi altrui, reali o
stica, ella fa pullular uno sciame di sicofanti emuli di quei d'atene
ella fa pullular uno sciame di sicofanti emuli di quei d'atene, che tanno
calunnia. monti, ii-82: disperati di non avermi potuto nuocere colle infami e
. imbriani, 3-204: ho bisogno io di sentirmi assicurar da te, che mi
; che non conservi rancore alcuno contro di me; che le denunzie del zio
arrivavano al banco biglietti anonimi: denunzie di tresche della velia, d'appuntamenti in
. baldini, 5-112: per più di due anni la città venne...
.. funestata da questo terribile flagello di lettere anonime che, per lo più con
che, per lo più con denunce di pura fantasia e di mera calunnia, non
più con denunce di pura fantasia e di mera calunnia, non mancavano di intaccare
e di mera calunnia, non mancavano di intaccare e lacerare belle reputazioni.
. atto con cui si richiama l'attenzione di determinate persone o, più spesso,
; rivelazione del disordine e dei difetti di un organismo politico o sociale.
il dice libello, essendovi da quasi più di settant'anni divezzati d'ogni studio e
e con la vostra sospetta testimonianza presumere di santificare la denunzia. d'annunzio, v-2-
che deleteri, insanabili, nelle giornate di custoza e di lissa; che parvero la
insanabili, nelle giornate di custoza e di lissa; che parvero la denuncia d'
che parvero la denuncia d'un che di più dannoso della sconfitta militare o deh'
, mentre si guadagnava col suo tono di denuncia, il consenso della coscienza,
4. dir. ciascuno dei vari tipi di atti con cui un soggetto privato,
atti con cui un soggetto privato, di propria iniziativa, o in adempimento di
di propria iniziativa, o in adempimento di un dovere legale, porta formalmente a
a conoscenza della competente autorità 1'esistenza di una situazione di fatto sotto qualche aspetto
competente autorità 1'esistenza di una situazione di fatto sotto qualche aspetto giuridicamente rilevante.
non ci fu nessuna denunzia della scomparsa di amico ditè. -denuncia di nuova
scomparsa di amico ditè. -denuncia di nuova opera e denuncia di danno temuto
-denuncia di nuova opera e denuncia di danno temuto: azioni giudiziarie cautelari,
albero, ecc.). codice di procedura civile, 688: la denuncia di
di procedura civile, 688: la denuncia di nuova opera o di danno temuto.
: la denuncia di nuova opera o di danno temuto... si propone con
formalmente alla competente autorità tributaria resistenza di una propria situazione patrimoniale, la
, la quale comporta l'applicazione di un'imposta a suo carico, o
a suo carico, o la modifica di un'imposta già applicata (denuncia di
di un'imposta già applicata (denuncia di esercizio, denuncia di reddito, denuncia
applicata (denuncia di esercizio, denuncia di reddito, denuncia di successione).
esercizio, denuncia di reddito, denuncia di successione). bandini, xviii-3-936:
una denunzia che ciaschedun facesse nel mese di ferraio della quantità del grano che ha
date sino dall'anno scorso della rispettiva quantità di terreno che possiede e che abbia denunciato
terreno che possiede e che abbia denunciato di meno, debba rimaner punito colla privazione
meno, debba rimaner punito colla privazione di quella quantità che ha occultato.
una dichiarazione scritta od orale, generalmente di propria iniziativa (ma in certi ordinamenti
rapporto, referto. accusa al podestà di bologna, v-471-35: li figlioli de
seguitasseno. breve dell'arte de'calzolai di prato, 24: se alcuno de'
arte predetta accuserà o vero dinunzierà veruno di questa arte...; e quella
sia tenuto quello cotale accusatore o dinunziatore di pagare... soldi diece. varchi
vuol essere trattato con dolcezza, e di cui è espediente che sia punito il solo
, ignora ciò che si trama contro di lui; e se è innocente, non
aveva fatto la spia per levarsi tonino di fra i piedi, e papparsi le tre
con le spalle contro una fondata minaccia di denunzia per truffa e abuso di fiducia
minaccia di denunzia per truffa e abuso di fiducia. -dichiarazione, intimazione, comunicazione
, con conclusione che, essendo necessità di tralasciarle, il matrimonio si potesse fare
fare, ma in presenzia del parroco e di cinque testimoni almeno. foscolo, v-158
avea fatto già dall'altare le denunzie di quelle nozze. manzoni, pr. sp
. 5. neol. dichiarazione di decadenza (di trattati, convenzioni o
5. neol. dichiarazione di decadenza (di trattati, convenzioni o accordi giuridicamente non
). -dir. internaz. denuncia di un trattato, convenzione o accordo:
degli altri stati contraenti la sua decisione di considerare, a causa di circostanze sopravvenute
sua decisione di considerare, a causa di circostanze sopravvenute (quale la violazione da
denunciarne (part. pres. di denunciare), agg. e
in un collegio, cioè in una unione di pochi individui, non lascia d'essere
[jéhu] designò semplicemente una serie di atti di vendetta, compiuti dopo termidoro,
] designò semplicemente una serie di atti di vendetta, compiuti dopo termidoro, contro
prevalere dei giacobini per aver prima procurato di liberarsi dei terroristi. denunciare (
de l'altre feste, sì come i di prosciolti. accusa al podestà di bologna
i di prosciolti. accusa al podestà di bologna, v-470-9: per questa casone guio
documenti della milizia italiana, i-528: che di tutte e singule le predette cose catuna
2-ii-160: nemmeno avrò prattica e conversazione di eretici ovvero che siano sospetti di eresia,
conversazione di eretici ovvero che siano sospetti di eresia, ma se conoscerò alcun tale
fu chiamato un giorno da un ispettore di polizia, il quale gli consigliò pel suo
, il quale gli consigliò pel suo meglio di desistere dalle bravate, altrimenti lo avrebbero
bello e del buono, per liberarmi di quei due zelanti questurini, che volevano
. presentare una dichiarazione riguardante una situazione di fatto sotto qualche aspetto giuridicamente rilevante (
ii-317: la commissione... di sanità ha ordinato rigorosamente a tutti i
ha ordinato rigorosamente a tutti i medici di denunziare subitamente tutte le qualità delle febbri
professionista o commerciante, con seimila dollari di reddito dovrebbe pagare, se denunciasse il
il 75 % almeno del reddito a titolo di imposte varie. bocchelli, i-362:
; segnalare deficienze, lacune, manchevolezza di movimenti politici, sociali, artistici,
amici e nemici denominano con un po'di improprietà e con maggior confusione la scuola
stabile. gobetti, ii-237: il carattere di esibizionismo che si vuole denunciare in tutta
femminile è quasi sempre questa innocente offerta di confidenza. 4. rivelare,
ma era facile capire come al limite di quella quarta arcata la contessa si fosse
i pagani, per i quali le cose di natura ebber senso così totalmente diverso che
e. gadda, 2-79: all'ufficiale di macchina i contagiri denunciano i giri unti
roma è cresciuta, denunzia ufficialmente più di un milione e mezzo di abitanti, ma
ufficialmente più di un milione e mezzo di abitanti, ma si dice che ne
nel muro denunciava una falla nel condotto di scarico. g. raimondi, 3-337:
, le occhiaie livide, un che di gualcito e sofferente che denunziava la notte insonne
donato degli albanzani, ii-69: gli parve di fare ottimamente di mandargli ambasciadori, i
ii-69: gli parve di fare ottimamente di mandargli ambasciadori, i quali gli denunzias-
, uccisi furono, uno solo scampato di loro ad denunziare l'uccisione, acciò
avesse. savonarola, 8-ii-431: alcuni di questi custodi vennero alla città, e denunziomo
2-4-465: venne un suo fante ben di mal viso, a denunziare: an-
, a denunziare: an- dassino via di colà, che la padrona sua avea in
che da'fati / si denunzia venir di stran paese; / genero a me,
mali, i quali davano giusta cagione di denunziare la guerra. bembo, 5-104:
tu denonziata ci hai, con l'aiuto di nostro signore dio ci difenderemo. tassoni
machiavelli, 494: cosimo a'dì 3 di ottobre, nel 1433, venne davanti
9. portare a conoscenza, da parte di uno stato a un altro o ad
disdire un'alleanza, rifiutare l'osservanza di un patto, politico o sociale, giuridicamente
, con solennità ', comp. di nuntidre * annunciare '; nel signif
denunciato (pari. pass, di denunciare), agg. e sm
illecito, un fatto, una situazione di qualche rilevanza giuridica); accusato,
fa la dinunzia, consideriamo la parte di ciascuno. 2. riferito (a
manovra fallì, special- mente per opera di james hudson, ambasciatore inglese a torino
tomba, stava già rodendo la sua fibra di bella persona di forme quasi atletiche,
rodendo la sua fibra di bella persona di forme quasi atletiche, denunziato forse solo da
, denunziato forse solo da un ardore di sguardi e un rosseggiar di pomelli. sbarbaro
un ardore di sguardi e un rosseggiar di pomelli. sbarbaro, 4-11: la
vacillanti riflessi; facce qua e là di annegati. g. raimondi, 3-201:
, 3-201: la storia tutta denunciata di una sola, lunga passione, combattuta tra
carne, il cuore e la mente di un uomo. 4. disdetto
31: e se in tempo di sei mesi, non comparisce il legittimo
che in parigi s'instituisse una formula di scoprirli e accusarli, proposte anco pene a
settembrini, 1-228: la pubblica discussione di questa causa cominciò il i° giugno 1830,
46,... il duca di modena, gran denunciatore di liberali. gobetti
il duca di modena, gran denunciatore di liberali. gobetti, ii-330: la
. gobetti, ii-330: la qualità di deputato non è essenziale in questa figura
deputato non è essenziale in questa figura di persecutore dei furbi e di denunciatore di affari
questa figura di persecutore dei furbi e di denunciatore di affari loschi. 2
figura di persecutore dei furbi e di denunciatore di affari loschi. 2. per
giorno. colletta, iii-139: nacque di donna, che fuggiva col marito brigante,
nascondeva i genitori, la madre portatolo di notte nella città di nicastro, destò
la madre portatolo di notte nella città di nicastro, destò un'amica, le
coti- diano maritaggio annunziandomi la colma scodella di questa sera, molto opportunamente si mescola
accusa; delazione. accusa al podestà di bologna, v-471-11: e quigle da
pallavicino, ii-734: né arebbono trascurato di costrigner ciascuno con de- nunciazioni e con
pene, per l'ufficio ch'essi tengono di supremi esegutori della legge divina. montecuccoli
. letter. protesta, rivelazione, denuncia di un fatto contrario al bene comune,
si è sgolata nelle più apocalittiche denunciazioni di patria in pericolo, fallimenti, guerre
e subissi, egli esce a discorrere di non so che regolamento. 4
pallavicino, iii-717: giunse poi a notizia di ferdinando
padre. 6. dichiarazione (di guerra). livio volgar.,
: questa diritta domanda e denun- ciazione di guerra si convenne più alla dignità del popolo
, e sì principalmente dopo la mina di sagunto. ottimo, i-440: la guerra
guerra. 7. intimazione (di pagamento). g. m.
sua trascuraggine, e negligenza ha lasciato di averlo, non può molestar più li
, tomaronsi alle lor case, ad aspettarvi di punto in punto la morte, della
. denutrito (part. pass, di denutrire), agg. che non
.. avreste tutti e due bisogno di una cura ricostituente. comisso, 7-323:
si era aperta sbucò come un topolino uno di quei ragazzetti napoletani minuti, ma già
risultavano sempre troppo grandi ai loro piedi di undicenni denutrite, e risuonavano vuote sul selciato
che reca i segni della denutrizione. di giacomo, i-452: lo guardai più attentamente
. -per estens.: anche di animali. pea, 8-25: la
: la chioccia, in tutti quei giorni di cova in ardore, si è spennata
bocchelli, 6-577: cominciò a nutrirsi di caffè e latte, e apprezzava la
pasti si riducono a un po'di pasta con erbe e un po'di pane
di pasta con erbe e un po'di pane; la denutrizione porta all'alcoolismo
, ii-793: come ci sono i malati di denutrizione, così ci sono gli esuberanti
la calabria, fa impressione il grado di denutrizione dei ragazzi e degli animali amici
1). negri, 1-720: di dove trilla [il cinguettio]? dai
quasi neri, dell'abete -divengono filigrane di vetro, a ornamento di candelabri che vi
-divengono filigrane di vetro, a ornamento di candelabri che vi rifrangono la loro luce
deodorante (part. pres. di deodorare), agg. che toglie
specialmente la clorofilla); il disco di speciale materia assorbente, montato in metallo
deodorato (part. pass, di deodorare), agg. letter.
contadino possa fare il contadino con una speranza di successo. naturalmente, un contadino ripulito
il correggere o annullare l'odore sgradevole di una sostanza (e si ottiene trasformando
od ossidazione la sostanza maleolente in altra di odore meno sgradevole, oppure mascherandone
), locuz. latin. esclamazione di saluto e di augurio, che esprime
. latin. esclamazione di saluto e di augurio, che esprime fiducia e riconoscenza
può esprimere anche lo stato d'animo di chi si vede alfine sollevato da noiosa
: * deo- gràtias '. forma di saluto, pretto latinismo, che in certi
deo gratias! '. vale ringraziare dio di cosa o che non s'aspettava,
ultimo vangelo. onde, a modo di sost., * la messa è al
dir. deontologia professionale: il complesso di norme etico-sociali che disciplinano l'esercizio di
di norme etico-sociali che disciplinano l'esercizio di una determinata professione. = voce dotta
del duca d'atene, che deopercolazione di praga è seguita da parte mia! mi
, la quale... aspettava di toccare il suo dolce figliuolo lo ricevette in
. -per estens.: manifestazione di rispetto e venerazione. amàbile di continentia
manifestazione di rispetto e venerazione. amàbile di continentia, 113: facto le debite reve-
. deostruènte (part. pres. di deostruire), agg. e sm
, agg. e sm. capace di togliere le ostruzioni viscerali (un rimedio
nello stato presente io non mi ardirei di consigliare altro, che l'uso del
che l'uso del siero depurato, e di un qualche siroppetto piacevolmente solutivo e deostruente
redi, 16-ix-395: dee procurare di evacuarne più che piacevolmente gli umori soverchi
separare dagli oli lubrificanti le paraffine capaci di solidificare, sottoponendo gli oli a forte
gli oli a forte raffreddamento in presenza di solventi in modo che le paraffine precipitano
(osservisi ch'è attivo e non detto di erbe, ma e del diritto nel
. v.]: il bentham parla di deontologia, dine, animaluzzo simigliante alla pecchia
così: * decome i sensisti parlano di virtù. pasce le montagne e vola sopra
. depauperante (part. pres. di depauperare), agg. che depaupera
depauperavano gli erari pubblici, empievano tutto di spavento, di calamità, di miseria
erari pubblici, empievano tutto di spavento, di calamità, di miseria. idem,
tutto di spavento, di calamità, di miseria. idem, i-i-clxvii: 'depauperavano'
proprio disonore,... la ingiustizia di introdurre nella famiglia degli estranei a depauperare
depauperare i legittimi eredi; la vergogna di esser presto o tardi abbandonata. a
a. lamberti, 62: il timore di depauperare la facoltà della prediletta linea maschile
i forti motivi per cui dagli aristòcrati di que'tempi con tanto zelo si coadiuvò
con tanto zelo si coadiuvò all'erezione di così copiosi monasteri di monache. foscolo
coadiuvò all'erezione di così copiosi monasteri di monache. foscolo, xvii-114: l'
la ortografia, e depauperò le borse di chi credendosi di comperare cento volumi,
e depauperò le borse di chi credendosi di comperare cento volumi, s'impegnò,
depauperato (part. pass, di depauperare), agg. spogliato della
imbriani, 2-82: il banco depauperato di alcuni milioni, ha dovuto restringere lo sconto
e il mugnaio, si esprimeva da parte di questo in un'avversione raddoppiata contro il
2. per estens. privato di beni diversi dalle ricchezze; debilitato,
]: ritrovavasi la detta signora depauperata di sostanza acida e glutinosa nella massa de'
: trovandosi [il vino] depauperato di principi, non ha più da poter
diminuendo sì stra bocchevole irruzion di persone, che sono a troppo grave
, che sono a troppo grave carico di essa. gianni, xviii-3-1005: osservate come
ii-505: una pronta depauperazione e miseria di un gran numero di mercanti che vivono
depauperazione e miseria di un gran numero di mercanti che vivono colle loro famiglie sul
merci forestiere e principalmente delle stoffe soglie di seta. leopardi, v-1075: col
. leopardi, v-1075: col prezzo di migliaia di vite, colla depauperazione de'
, v-1075: col prezzo di migliaia di vite, colla depauperazione de'suoi erari
dir. neol. togliere il carattere di reato, degradare (con apposito provvedimento
illecito amministrativo (un'infrazione o violazione di legge). = comp.
dir. neol. eliminazione del carattere di reato, degradazione da illecito penale a
da illecito penale a illecito amministrativo (di un'infrazione o violazione di legge,
amministrativo (di un'infrazione o violazione di legge, di una contravvenzione stradale)
un'infrazione o violazione di legge, di una contravvenzione stradale).
inchiostri, nelle carte / i gesti di color che il mondo canta, / che
ed annale / sono oscurati dagli atti di lui. paruta, 2-2-75: dopo finita
che non aveano almeno per lo spazio di quattro anni servito a quella guerra.
depennato dal numero de'proscritti è opera di lepido, perché questi fu il primo
.]: 'depennare '. dar di penna in imo scritto per cancellarne una
. il cancellare propriamente porta più segni di penna che il depennare. panzini,
. annullare, togliere con un tratto di penna una o più parole, lasciandole però
antica contabilità si faceva con un tratto di penna diagonale). -per estens.:
. ariosto, 206: così quanto di lei creditor sono / del mio leal
creditor sono / del mio leal servir di cotanti anni, / dipenno tutto e
3. figur. distruggere, toglier di mezzo. salvini, 42-iii-172: le
v.]: fu ordinata la depennazione di alcune partite che stavano a suo carico
. diperdère 'rovinare ', comp. di perdére 'mandare in rovina '
vecchio conserva carattere nobile, fisonomia di bontà e di saviezza, grinze
carattere nobile, fisonomia di bontà e di saviezza, grinze formate non da
, grinze formate non da violenza di passioni viziose, ma da indi
, 7-259: la città consuma una quantità di merci deperibili, ne fabbrica di
di merci deperibili, ne fabbrica di continuo, e così si tiene in piedi
, 7-169: se non vogliamo offrire rovine di luoghi un tempo famosi, e ombre
: la fragilità del vetro è una cosa di cui bisogna ricordarsi ad ogni momento,
, abituati come siamo ad essere circondati di cose non fragili. a un certo punto
un certo punto vien quasi il panico di quella estrema deperibilità. 2.
deperiménto, sm. il deperire; condizione di oggetti, merci, monumenti e simili
beccaria, i-495: per conservare qualunque cosa di continuo deperimento e consumo, bisogna che
per evitare il deperimento e la distruzione di quei dipinti, pare agli intendenti che sarebbe
/ con tutte le sue cose / malate di decrepitudine, ma sempre vive, /
generalmente da malattie croniche, da condizioni di vita non igieniche, da denutrizione,
vecchiaia). -anche: decadenza fisiologica di una razza, di un popolo.
: decadenza fisiologica di una razza, di un popolo. milizia, iii-497:
. verri, i-14: per nome di bisogno si sottintendono due diverse idee: l'
xv-359: mi ricordo che nell'età di dieci anni io era pianto quasi da
la sua strada -e dopo quaranta giorni di deperimento tomai florido e lieto. borsieri
.. costretto ad occuparsi mai sempre di oggetti non degni di lui assiste di
occuparsi mai sempre di oggetti non degni di lui assiste di giorno in giorno al
sempre di oggetti non degni di lui assiste di giorno in giorno al deperimento delle sue
forse per deperimento delle caste più gentili. di giacomo, i-356: la mia salute
del malato, / e sempre quieto e di tutto contento. bocchelli, 5-14:
3. figur. decadenza, rovina (di collettività, istituzioni che a poco a
dell'antica lingua, e chi osa di ravvivare un termine dell'epoca primitiva,
termine dell'epoca primitiva, è certo di farli rimbambolire di tenerezza. leopardi, v-
primitiva, è certo di farli rimbambolire di tenerezza. leopardi, v- 578:
: il deperimento del cattolicismo s'accompagna di pari passo a quello della nazione e finisce
. alvaro, 7-51: si sa di quale venerabilità è circondato il denaro,
nella mente dei più miseri, specie di quelli provenienti da una società come quella
deperimento della morale sociale conta il fatto di arrivare al denaro con qualunque mezzo.
4. econ. diminuzione di valore (di un capitale, di
4. econ. diminuzione di valore (di un capitale, di una rendita,
di valore (di un capitale, di una rendita, ecc.); deprezzamento
: emilia disapprovava tali sentimentalismi; parlava di tasse inutili, di deperimento, di
sentimentalismi; parlava di tasse inutili, di deperimento, di capitale infruttifero.
di tasse inutili, di deperimento, di capitale infruttifero. deperire, intr
rendendo poco atto agli usi o esercizi di prima, ma sa ormai di francese.
o esercizi di prima, ma sa ormai di francese. carducci, ii-8-174: il
: il loggiato superiore dell'antico chiostro di cotesto santuario in alcune parti deperisce. filtrazioni
santuario in alcune parti deperisce. filtrazioni di acque fluviali avrebbero guastato l'arco all'angolo
: le torpediniere disarmate o in posizione di riserva, negli arsenali, sono in mano
riserva, negli arsenali, sono in mano di un numero di persone così scarso che
, sono in mano di un numero di persone così scarso che deperiscono rapidamente.
, i-607: invano, le industri mani di suor giovanna avevano cercato di riparare a
industri mani di suor giovanna avevano cercato di riparare a questa crescente decadenza dei suoi
corte., ii-19: ella deperisce di dolore non ricevendo mai nessuna lettera d'al-
chi l'avesse attentamente guardata, malgrado di tutta cotesta energia, si sarebbe accorto
in salute; anzi, deperiva sempre più di giorno in giorno, rosa dal baco
si debbono rinnovare, e si rinnovano di continuo, tuffandosi nelle onde dei giudizi
onde dei giudizi individuali puri, veri giudizi di realtà; e da quelle acque riemergono
più feroci, non sarà mai al caso di farsi un'idea di cosa sia un
mai al caso di farsi un'idea di cosa sia un corpo socievole, com'egli
continua opposizione, quella prospera al deperire di questa. 4. econ.
deperito (part. pass, di deperire), agg. deteriorato,
affatto: ma in molti luoghi crediamo di aver letto con maggiore esattezza. piovene
2. medie. che soffre di deperimento; sofferente, macilento, sfiorito
i-447: lo ritrovava deperito, grigio di fuori e di dentro, inaridito e
lo ritrovava deperito, grigio di fuori e di dentro, inaridito e frusto, dalla
. -per estens.: anche di animali. baldini, 3-228: da
, l'olanda siano vicine a cangiar di aspetto per non tramandare alla posterità che i
non tramandare alla posterità che i segni di una deperita grandezza? boriili, 6-3:
, legato alla banchina con un'aria di tracotanza deperita, mentre il mare bavoso
ella attendeva; e nulla più triste di quella lunga attesa, di quella lenta deperizióne
più triste di quella lunga attesa, di quella lenta deperizióne d'una creatura umana
privativo e persona (nel significato filosofico di * soggetto degli atti umani ')
biol. che ha subito un processo di depigmentazione (una cellula, un organo
guittone, i-14-81: non ardite ora di tenere leone, ché voi già non
fummo l'uno e l'altro vela / di color novo, e genera il pel
settembrini [luciano], iii-2-223: usava di farsi dipelare le gambe e tutto il
il mento villoso, né aveva più cosparsa di cipria la lucentezza livida del naso.
per te si dipeleranno e si cigneranno di sacchi, e piagneranno per te con amaritudine
capelli sconvolti dal vento, gli parve di indovinare attraverso il lino della camicetta la
si cela, / e non sappiam di questa torbid'onda, / s'ella rinfresca
depilato (part. pass, di depilare), agg. (ant.
inf., 16-35: questi, torme di cui pestar mi vedi, / tutto
che nudo e dipelato vada, / fu di grado maggior che tu non credi.
: andate, messi leggieri, alla gente di lunga statura e dipelata. d.
(e il più usato è il solfidrato di calcio). libro degli adornamenti delle
sopra detta e sia posta in uno sacchetto di panno lino, e sia fatto bullire
erano state versate due dita d'aceto schietto di venere. c. e.
e. gadda, 2-121: una mano di tintura di jodio, in realtà,
gadda, 2-121: una mano di tintura di jodio, in realtà, dopo la
spiegava, illustrava tutto il « trattamento di riviera »: il rinverdimento, la depilazione
. depistato (part. pass, di depistare), agg. neol.
cellula plasmolizzata ritorna al suo normale stato di turgore. = comp. da
e sm. medie. rimedio capace di diminuire la quantità dei liquidi nell'organismo.
. ant. effetto del salasso e di qualsiasi rimedio evacuante atto a diminuire la
claudio er- mero) * cavata [di sangue] ', da diptere [sanguinem
(superi, deplorabilissimo). degno di compianto, che suscita pietà, rincrescimento,
iii-34: tutte ridurannosi a questo capo, di porre in chiaro quanto la perdita degli
i cristiani d'oriente, s'accinsero alcuni di essi ad andare in oriente in lor
men grande sarei, se non piangessi / di un infelice e pur sì grande eroe
c. bini, 1-247: la perdita di un utile amico è pur troppo deplorabile
, 244: ciascuna parte e ciascun ordine di tanta monarchia, decaduto dalla sua pristina
, si vedeva manifestamente in un abisso di inestricabile discordia condotto a somma depressione ed
affatto deplorabil era, / uno squadron di spugne vicentine / scorrea senza rimedio alla
del vino assai per ridursi in uno stato di frenesia così deplorabile. a. verri
quale si esalta chi spinge un branco di maniaci alla strage. foscolo, xvii-370:
e da'miei discorsi, voi meditaste di togliervi i giorni, io sarei non solo
-cominciò egli -ella sa il deplorabile stato di questa serenissima dominante dappoiché tutte le pro-
serenissima dominante dappoiché tutte le pro- vincie di terraferma hanno inalberato lo stendardo della vera
. r. sacchetti, iii-143: nessuno di noi, preoccupati dalla deplorabile risoluzione della
conoscere quanto migliori per accomodar le cose di quelle provincie sarebbono stati i mezzi soavi
baretti, 1-38: questa universale mancanza di lume bastevole a distintamente distinguere quel che
deplorabilissimo? foscolo, vii-128: e di questi deplorabili fasti sono pieni gli annali
riconosco in me medesimo gli effetti deplorabili di questa sterilità di mente, che si contrae
medesimo gli effetti deplorabili di questa sterilità di mente, che si contrae a poco
esclamò, perché mi turbi una breve illusione di calma, in cui aveva in parte
errori che ha concepiti, una parte maggiore di quella che gli rimane per andare in
, preoccupante, disperato (lo stato di un infermo, una malattia).
sia calmato, vedete se vi riesce di dirgli qualche cosa su lo stato deplorabile
dirgli qualche cosa su lo stato deplorabile di suo nipote. botta, 4-230: il
, a cui fu in sì deplorabile estremità di gran sollievo. leopardi, iii-1077:
attribuire a sé ciò che è dono di dio, a supporre in sé una eccellenza
deplorabilmente condotte. = comp. di deplorabile. deploraménto, sm. compatimento
solo perché gli uomini moderni hanno lasciato di far i viaggi loro per la strada
voce dotta, lat. dèpióràndus, gerundivo di deplorare * compiangere '.
... la miseria e la calamità di questo secolo. segneri, i-400:
è chiarissimo segno che tu sei appunto un di coloro che vivono in tale stato.
si levò il pianto d'uomini e di femmine, ogni famiglia deplorando morti o
possa aversi per ora altra voglia che di deplorarla. bauli, 6-57: deplorava
alte, non avesse trovata la possibilità di una coltura migliore. bontempelli, 20-125:
coltura migliore. bontempelli, 20-125: deplorai di non possedere qualche principio generale di cui
deplorai di non possedere qualche principio generale di cui poter compiere dialetticamente l'applicazione al
ed esprime per 10 più un senso di pena, di rincrescimento). guicciardini
10 più un senso di pena, di rincrescimento). guicciardini, i-286:
le polente e le pazzie e mille sorti di pasta fussero il trattenimento di quelli.
mille sorti di pasta fussero il trattenimento di quelli. lancellotti, 108: in
essersi a poco a poco dismesso di frequentarlo [questo cibo di vita]
a poco dismesso di frequentarlo [questo cibo di vita] sino al concilio di trento
cibo di vita] sino al concilio di trento, che deplorò svogliataggine sì nociva
? muratori, iii-310: deplorava l'uso di molte persone nel cristianesimo, anche delle
ancor superficiali, trascurando poi la divozion di gesù, che è d'obbligo e che
. alfieri, i-125: la gente, di cui... io non avea
monti, vi-425: tu cento volte di giust'ira acceso / meco invan deplorasti
foscolo, xviii-113: quand'io partii di firenze a mezzo novembre, il mio
dalle faccende d'italia, dal pericolo di persone, e di persona, carissime a
, dal pericolo di persone, e di persona, carissime a me. leopardi
che si dimostra pienamente nelle lettere familiari di quel secolo,... si
le divisioni, e le opportunità perdute di fraterna unità. nievo, 475: sedesti
vino: lei e il cugino si accontentavano di un bicchiere, a tavola.
spedirono i più astuti redattori a caccia di rivelazioni e interviste. deplorato (part
. deplorato (part. pass, di deplorare), agg. pianto,
piede punta dal velenoso aspide fu costretta di esalare la bella anima. davila, 222
e con le quali arrischia la fortuna di una deplorata famiglia, e dove si è
smanioso e rabbuffato, e tinto il volto di disperato pallore. a. verri,
nel punto in cui le mortali reliquie di carlo alberto entravano nel tempio santo.
.. udimmo il mal represso singhiozzare di parecchi fidi ammiratori del deplorato padre nostro
dio]... prosperare uomini di malvagità deplorata, e penare in questo
dagli igienisti e berteggiata dai ghiottoni, di non mangiar solamente. pirandello, 7-166:
senza speranza, disperato (lo stato di un malato, un'infermità).
se medesimo, ponendosi in uno stato di deplorata salute. a. cocchi, 8-134
: ma io ho mille volte sentito molti di questi deploratori dell'oggidiana debolezza e
le grandi chiese romane in queste sere di quaresima in cui la voce dei deploratori
indietro, con un così gran tentennamento di testoni che tutti a un tempo sembravano
un tempo sembravano agitati da ima sorta di parlasìa deploratoria. 2. orazione
avv. in modo deplorevole, degno di biasimo, di riprovazione; indegnamente,
modo deplorevole, degno di biasimo, di riprovazione; indegnamente, sconvenientemente, in
... tutto ciò che v'ha di più trito, di più flaccido,
ciò che v'ha di più trito, di più flaccido, di più deplorevolmente insipido
più trito, di più flaccido, di più deplorevolmente insipido nel dominio immenso della
, ii-126: la vergogna ch'egli ha di presentarsi innanzi a fingai, la commiserazione
sposa lontana, formano un nuovo genere di patetico, un misto di mirabile e compassionevole
nuovo genere di patetico, un misto di mirabile e compassionevole, che c'intenerisce
. espressione (anche pubblica e solenne) di biasimo, di condanna, verso persone
pubblica e solenne) di biasimo, di condanna, verso persone, opinioni,
assai il poter apportar alcuno autore che di fresco abbia stampato le sue fatiche,
, 3-199: pigliare a questi lumi di luna sul serio un mondo, dove oramai
le cause delle deplorazioni e delle calunnie di chi è scandalizzato dalla sua vita, bisogna
prediche e deplorazioni dai pulpiti, folte referenze di spie, infastidivano, non intimorivano.
2-139: essa mormorò, levando su di lui gli occhi seri: « nemmeno
! ». aveva parlato in tono piuttosto di sottomessa deplorazione che di rivolta.
in tono piuttosto di sottomessa deplorazione che di rivolta. 3. ant.
doni, ili-io: anco in alcune scene di più personaggi talora si vede che un
* compiangere *; per il significato di * biasimo, condanna ', cfr
(superi, deplorevolissimo). meritevole di compianto; lamentevole, penoso, deprecabile
povera genovese! il commissario, passando di là per verificare la rottura dei bocchini d'
, nuove deplorevoli scene. i campi, di qua e di là della strada,
. i campi, di qua e di là della strada, cominciano ad essere sparsi
là della strada, cominciano ad essere sparsi di fantaccini abbattuti dalla fatica. 2
2. indegno, sconveniente; meritevole di biasimo, di accorato rimprovero, di
, sconveniente; meritevole di biasimo, di accorato rimprovero, di aperta riprovazione.
di biasimo, di accorato rimprovero, di aperta riprovazione. de sanctis, 7-365
riprovazione. de sanctis, 7-365: di qui un fatto altamente deplorevole pel carattere
la poesia estemporanea... si cinse di un aureola simpatica nel periodo delle rivoluzioni
donnine allegre, adomanti la loro procacità di nastri tricolori. gozzano, 860: era
trovò... deplorevole che la vita di trieste fosse poco vivace e poco artistica
altra volta, secondo le deplorevoli abitudini di continuità che governano... gli
, le si sarebbe attagliata una vesticciuola di scolaretta. ma gli parve di vederla
vesticciuola di scolaretta. ma gli parve di vederla in questa vesticciuola e capì che l'
deplorevolmente faceto. = comp. di deplorevole. depodestare, tr.
. depolarizzante (part. pres. di depolarizzare), agg. e sm
alcole etilico, ecc., in caso di polarizzazione anodica causata da ossigeno; biossido
polarizzazione anodica causata da ossigeno; biossido di manganese, bicromato potassico, ecc.
bicromato potassico, ecc., in caso di polarizzazione catodica provocata da idrogeno).
celle e negli elementi galvanici sostanze capaci di fissare le sostanze che provocano la polarizzazione
. ott. depolarizzazione della luce: perdita di polarizzazione (e un raggio polarizzato perde
polarizzato perde tale suo carattere per effetto di disordinate riflessioni e rifrazioni).
depolimerizzazióne, sf. chim. decomposizione di un polimero in un composto di peso
decomposizione di un polimero in un composto di peso molecolare inferiore, ma sempre di
di peso molecolare inferiore, ma sempre di uguale formula empirica (e si ottiene
l'azione degli ultrasuoni, per mezzo di reattivi). = voce dotta,
(un discorso, un'azione) di ogni carattere politico. = comp
non resta / che una depolverata scia di vento / di tutto quel gran rombo
che una depolverata scia di vento / di tutto quel gran rombo di tempesta
/ di tutto quel gran rombo di tempesta. = comp. da
deponènte1 (part. pres. di deporre), agg. e
(presso una banca, un'agenzia di pegni, ecc.). de
somme in denaro; quando occorre al deponente di fare un pagamento, invece di sborsare
deponente di fare un pagamento, invece di sborsare materialmente la somma, porge al
moneta], è in arbitrio dei deponenti di ritirare il capitale, e collocarlo altrove
. tipogr. numero, lettera e segno di corpo piccolissimo che, specie nelle espressioni
, si aggiungono ai piedi dell'occhio di altra lettera o di altro numero
ai piedi dell'occhio di altra lettera o di altro numero a cui si riferiscono
nella lingua latina, il verbo di forma passiva o medio-passiva con valore
deponenti. leopardi, 11-88: molti attivi di verbi che in greco non conservano se
medio,... segni certissimi di un verbo greco attivo perduto (come lo
depopolante (part. pres. di depopolare), agg. (
dipopolante). ant. che è causa di spopolamento. genovesi, 294: a
., i-i79: tutti i figliuoli di iacob corsero sopra gli uccisi; e depopularono
asini e ogni cosa guastando. fatti di cesare, 258: inviò quattrocento giurati
per ciò che elli ebbe le città dipopolate di genti. m. villani, 7-12
vostro reame in diverse parti. vita di cola di rienzo, 57: lo tribuno
in diverse parti. vita di cola di rienzo, 57: lo tribuno determinò
cavalieri e pedoni e depopulare le vigne di viterbo. achillini, 157: per mirar
lat. depopulare o dépopuldrì, comp. di populdre o populàri 'devastare '.
depopolato (part. pass, di depopolare), agg. (anche
, devastato, saccheggiato. fatti di cesare, 258: cesare mandò ad abitare
1-334: ecco ora, la stanza di questa città è buona, come il mio
sono cattive, onde il paese è di popolato. depopolatóre (depopulatóre)
tanto empiamente persuasono i signori dodici di siena che allora reggevano, che,
è sottintesa, in generale, l'intenzioue di non
dipuose, si mi giunse al rotto / di quel che sì piangeva con la zanca
, ii-10: l'ufficio de'figliuoli di levi sarà d'innalzare il tabernacolo santo
-niente, -rispose, prima ancora di deporre il ricevitore, al gruppo che
avventa, e noi col tuono / di spaventar gli basta. carducci,
iv2- 107: dopo quella settimana solitaria di passione, ella ora deponeva il sacrificio
croce, i-3-161: il primo dovere di ogni individuo che voglia efficacemente operare consiste
dei tuoi suoni. 2. togliere di dosso, svestire (abiti, divise,
dal vescovo, che siccome con la corona di lauro era entrato all'oracolo e fatte
/ e rinfiammate nostre voglie accendi / di bella gioia, e di perpetua pace.
accendi / di bella gioia, e di perpetua pace. tasso, 8-16: non
deposto l'abito cardinalizio e preso quello di principe secolare, con ogni maggior diligenza
/ ripiglia. fortis, xxiii-473: il di seguente la sposa, deposto il velo
le brutalità più ubbriachevoli dai convitati. di brente, conc., ii-257:
., ii-257: lo pregava gentilissimamente di deporre la maschera dal volto. manzoni
luogo alla mano e vicinissimo, affine di ripigliarli, subito svegliata. guerrazzi,
guerra / e sciolga, salvo e di sé pago, i voti. svevo,
caro il pensar nella molesta / notte di non sanabili martiri, / che d'ogni
aretino, 9-192: e mondati dentro e di fuora, la scorza gli diventò tale
mai da l'incantata soglia, / di tentar ogni via, provar ogn'arte,
ostinata scorza / d'alcuna verga [di canapa] quel color verdastro, / ch'
furono compiute quelle cose, le quali di lui erano state profetate e scritte,
arima tea, dimandò il divino corpo di gesù cristo, ed essendogli stato concesso
. -fare scendere da un mezzo di trasporto, scaricare, far sbarcare.
luogo, dove sono alcune poche case di contadini, in distanza di quaranta o
alcune poche case di contadini, in distanza di quaranta o cinquanta miglia da tome.
, 5-249: fu necessario insistere gridando di portarli subito a riva e vennero deposti
e vennero deposti pesanti d'acqua e di tutto il loro corpo freddo sui sassi
deposto la sera in una cassa coperta di seta, e 'l dì seguente fu
'l dì seguente fu aggiunto una sepoltura di pietra, e d'ogn'intomo chiusa
pietra, e d'ogn'intomo chiusa di cancelli di legno. fed. della valle
e d'ogn'intomo chiusa di cancelli di legno. fed. della valle, 254
suoi teneri e lattanti / deposti in tana di leon feroce, / cerca,
per le acque silenziose all'isola di san michele. verga, 1-38
cogli occhi asciutti e spalancati fuor di misura. idem, ii-73: ma laggiù
ceree polle / tesseano a fame un fresco di rugiada / feretro molle, /
in voto, me more di piaceri. bocchelli, 13-15: -l'avete
: deponesse infra un mese il castelletto di genova nelle mani del duca di ferrara.
castelletto di genova nelle mani del duca di ferrara. bonarelli, xxx-5-171: e
5-i-191: il frescia parla più chiaro di prima, dicendo che savoia non accetterà
2-4-240: gridò, chiedendo al re grazia di venire a'suoi piedi e diporvi quella
: deporrò nelle vostre mani la promessa di conservare tutto il mio ingegno e la mia
iv-2-156: quando fu prossimo il mese di maria, un'amorosa diligenza sollecitò le
spargevano elleno nel verzier claustrale tutto fiorente di rose e fruttificante di melarance, raccogliendo
claustrale tutto fiorente di rose e fruttificante di melarance, raccogliendo la messe del maggio
reazione, la guardia nazionale ha rifiutato di deporre le armi nelle mani del governo
don matteo dolorosamente, come fossero brani di pelle. -rifl. arrendersi.
/ gli uccisori esultanti sul monte / di dio l'ira già grande minaccia.
ower l'intruse / l'oro a deporvi di sue ricche arene? gemelli careri,
. cattaneo, ii-2-173: un letto di sabbie aurifere, le quali, corrose
, vi depongono un lieve annuo tributo di pagliette d'oro. bocchelli, ii-42
); spodestare, esautorare, abbassare di autorità e di grado. - anche rifl
, esautorare, abbassare di autorità e di grado. - anche rifl. malispini
deponerò te dell'ufficio tuo. fatti di cesare, 3: questi [i tribuni
e dimorò legato nell'esercito. francesco di vannozzo, 71: la fortuna esalta
-viva, viva / la fé di cristo e macon sia diposto. masuccio,
o deposto, voglio che oltre alla via di sopra, abbino autorità di farlo e'
alla via di sopra, abbino autorità di farlo e'magistrati medesimi che possono punire
mutar li regni, che era successor di chi ha deposto re e imperatori.
discorrere d'altro... che di deponere il re dalla corona, di rinchiuderlo
che di deponere il re dalla corona, di rinchiuderlo in un chiostro. redi,
, la veste lugubre e i recipienti di cenere penitenziale, per rivestire il papa
deponere el principato e constituire una forma di republica, perché a lui starebbe el
cardinale sciatiglion, avendo deposto il nome di vescovo di beauvois e fattosi chiamar conte
, avendo deposto il nome di vescovo di beauvois e fattosi chiamar conte di beauvois
vescovo di beauvois e fattosi chiamar conte di beauvois, s'aveva prononciato esso medesimo
costuma in molte città d'italia, di poter d'ogni cosa parlare liberamente con ognuno
fosse te, e tu avessi arbitrio di cambiar seco, daresti a lui divinità
a lui divinità tua, prendendone tesser di creatura ch'ei deponesse. baruffaldi,
! cuoco, 1-116: l'indegnità di taluno potrà far sì che il sovrano non
tempo stabilito dalla legge, vi è bisogno di un delitto. leopardi, i-526:
collenuccio, 271: deposta la speranza di difesa, in castel nuovo si ridusse.
della città poi che era tanto copiosa di difensori, era alloggiato alle mugne.
. serdonati, 10-81: a'prieghi di lei andai a parlargli, e lo domandai
. g. bentivoglio, 5-i-240: ma di don pietro qui non si possono deporre
deporre i sospetti, essendo in concetto di troppo stravagante. dottori, 168: ogn'
che abbandoni una volta / il desio di regnar. troppo gli costa, / per
tutti i sovrani del nort e caterina di mosco via lor graziosa compagna, e
deporre. carducci, 241: io di poveri fior ghirlanda sono, / ed enotrio
deposta la fisima dell'arte, fabbricheremo di quelle storie dolci e idiote che fan
storie dolci e idiote che fan lagrimare di commozione gli umili. 13. figur
disse, / « liberamente nel campo di siena, ogni vergogna diposta, s'
e lì, per trar l'amico suo di pena / che sostenea nella prigion di
di pena / che sostenea nella prigion di cario, / si condusse a tremar
e con questi discorsi, in luogo di deporre il conceputo timore, lo aveva
cura d'onor terreno per soave cura di piacer a dio, acquisterai tanta perfezione
virtù sotto le tre teologali ha gloria di presentare a'suoi sguardi. delfino,
1-700: coi fardelli del viaggio gli pare di deporre un carico dell'anima, anche
torini, 265: oh superbo ignorante, di ponendo la tua arrogante presunzione, considera
, e guarda bene s'hai cagione di tanto, insuperbiendo, presumere di te
cagione di tanto, insuperbiendo, presumere di te medesimo. benvenuto da imola volgar.
i-321: prima spiroe tutta la città di petilia, che volesse diponere lo rispetto
la simulazione, dichiarati soldati del re di francia, occupomo la rocca d'ostia.
confini del contado ateniese, con animo di ripigliarle quando così bisognasse nel ritorno.
che trovando i vincitori un'aria migliore di costumi nel popolo soggiogato, deposta la fierezza
in qualche cosa, s'awalga pure di me, perché potrebbe darsi che deponesse
quel resto d'albagia proveniente dalla rimembranza di essere stata un tempo la legislatrice degli altri
in tanto ardimento, in tanta realità di vita, non fu deposto quel quasi senso
davanti al cristo, s'inginocchiavano, giuravano di deporre ogni odio, ogni idea di
di deporre ogni odio, ogni idea di vendetta, baciavano i piedi sanguinanti del
. testimoniare (spesso sotto giuramento) di fronte all'autorità inquirente (durante un'
li fratelli si trovò al poggio in compagnia di dui da sommacologna che ammazzare un povero
sommacologna che ammazzare un povero omo suddito di vostra excellenzia. bandello, 2-28 (i-967
, 1-16-52: ma pria per forza di molto tormento, / che le dié
, tutto il tradimento, / e di ciò che sapea nulla nascose. tasso,
perché ho giurato sul mio onore confesso di avere qualche volta giuocato; ma io
308): i parenti e gli amici di renzo vengono citati a deporre ciò che
l'inquisizione procedeva stracca, con escussione di molti testimoni, e di ro e delle
, con escussione di molti testimoni, e di ro e delle guarda, che deponevano
ro e delle guarda, che deponevano di non saper niente, benché qualcuno ammettesse
aver sentito dire d'un gran contrabbando di grani. levi, 1-183: credo che
contro il prete: io solo cercai di scusarlo, ma non avevo alcuna autorità.
mi sorse in cuore un improvviso sospetto di non venire da colui deposto in giudizio;
principe si trovi, che abbia cura / di un poeta dabben, di un che
cura / di un poeta dabben, di un che compone, / perché egli dice
ver depose, / che al par di libia il canto al nostro orecchio / manda
incorruttibili testimoni verranno a deporre in favore di muller innanzi al tribunale della posterità; l'
: in lei l'orrido incarco / di fraterna querela a depor vieni? monti
monti, ii-73: ho il cuore gravido di cose, e non posso depome neppur
sopra l'altare, e sotto l'occhio di dio, troveranno nella religione di que'
occhio di dio, troveranno nella religione di que'pensieri alcune stille di balsamo. manzoni
nella religione di que'pensieri alcune stille di balsamo. manzoni, 39: la
viii-257: ritornerà, e avrà misericordia di noi; deponerà le nostre iniauitadi, e
: il cardinale mio padrone ad istanza di v. s. r. stringendomi a
: il detto imperadore, aùta vittoria di battaglia combattuta contra ridolfo predetto, si
si raunò la corte sua nella città di brescia, e quanto per lui si
(presso una banca, un'agenzia di pegni); consegnare (in custodia
, 1-400: ho deposto alla cassa di risparmio trecento austriache. carducci, ii-18-43:
ii-18-43: la prego: 1) di deporre queste 20 lire alla banca popolare;
lire alla banca popolare; 2) di chiedere a quanto con queste monta la somma
varchi, 23-297: chi è degli uomini di così ferma e salda voglia, che
? -ant. pagare l'importo di una scommessa. sannazaro, 4-80:
, onde con artifizio si fa deporre di nuovo il sale, restando dolce l'
s. v.]: * deporre di un liquido '. è il cadere
volgar., 3-7: ma del mese di maggio in verun modo si tocchino le
tanto che alle volte gli fa mestiere di molta opera e fatica per distorsene, a
e fatica per distorsene, a fine o di soddisfare alle sue necessarie cure, o
soddisfare alle sue necessarie cure, o di ricrearsi col sonno. carducci, iii-19-48
lieve germe d'amore, che fruttificò di dì in dì, a seconda della natura
andando un giorno il meschinello, pieno di rogna, tutto sozzo, ad un certo
una gamba, che non le permetteva di camminare, onde senza muoversi dal sedile
camminare, onde senza muoversi dal sedile di pietra su cui stava da qualche giorno
d'uomi- nacci s'abbia il diritto di deporre in essa gli escrementi del suo
gli altri seguenti, e schivar di non ripeter più volte le cose già
, / o 'l nome usurpi mai di cavaliere. forteguerri, 4-23: quanto
depon, che tua non è ma di fortuna. tasso, n-ii-428: vide
depone il baston generale da comando in presenza di tutto l'ordine de'nobili. denina
corpi schive, / e più vaghe di vita, un'altra volta / toruin
vita, un'altra volta / toruin di sopra a riveder le stelle. lanzi
lanzi, iv-117: costoro, benché allievi di bolognesi, somigliano certi uomini, che
toglie, ma io da me stesso la di pongo: io ho podestà di diporla
la di pongo: io ho podestà di diporla, ed ho altresì podestà di ripigliarla
di diporla, ed ho altresì podestà di ripigliarla: questo comandamento ho ricevuto dal
si diano gli uomini, è quello di giudicare. in atene fu in altri
fu in altri tempi una consimile mania di seder nell'elièa e deporre le sue
la gente a deporre nell'urna il nome di oragua. -deporre un bacio:
, dove avrebbe potuto, come sopra di un santuario, deporre un bacio l'angiolo
il paganesimo dell'aquila, e si strugge di deporre un bacio su le bianche e
antica città del padre dauno. leggenda di s. chiara, 77: perché
con molte laude e inni e suono di trombe e solenne giubilazione, a san
febbre; quel- l'altro con violenza di dolore.
.. hanno tra noi il titolo di letterati, non degnano depositare i loro
le quali hanno il vanto... di essere intese in tutti i paesi,
aver depositato nell'eterna città quanto aveva di più prezioso, passò in occidente con
.. rendeva immagine d'un cervello di legno, nei cui reparti andassero a depositarsi
, 7-269: gli avvocati puntarono su di un solo obbiettivo: guadagnare tempo.
persona (fisica o morale) degna di fiducia, affinché li custodisca o li usi
a servir noi per dote della figliuola di questo duca. firenzuola, 234
, 234: facendo un cuor di leone, me ne andai dal banditore,
, che è figliuolo del primo gentiluomo di questa città ». marino, ii-60
... se posso mandare parte di libri... e se in roma
è il mandare a depositar nelle mani di v. p. l'abbozzò d'un
altre volte ideato, per una guerra di questa natura. gemelli careri, 1-iii-107
il possessore depositò quel manoscritto alla biblioteca di bergamo. imbriani, 2-23: l'
: l'assassino deve aver trovato modo di affidare a qualche complice o di depositare
modo di affidare a qualche complice o di depositare a napoli in luogo sicuro la
i miei mobili che avevamo depositato e di qui a otto giorni spero di poter andar
e di qui a otto giorni spero di poter andar a stare sola. -per
. ant. affidare una persona alla custodia di qualcuno; dargliela in balìa.
i-252: -oh dio, che sento io di mia figliuola? -basta; io
, 2-2-303: si consegnino a un corpo di soldati, che li riconducano ben guardati
che li riconducano ben guardati alla provincia di cantòn fino a depositarli in mano al
estens. far scendere (da un mezzo di locomozione), scaricare (una merce
le provviste, non che l'avorio di proprietà del governo. faldella, iv-166
1-160: la corriera lo depositò nella piazza di pomarance. 5. ant.
cadavere del re morto, prese la volta di compiegne, ed espugnati per la strada
prese con ogni celerità possibile la volta di normandia. giannone, 1-iv-548: morì
: morì nel seguente anno 1522 a'io di marzo d. raimondo di cardona,
a'io di marzo d. raimondo di cardona, ed il suo cadavere fu
, per trasportarsi in catalogna nella chiesa di s. maria di monserrato.
in catalogna nella chiesa di s. maria di monserrato. 6. finanz.
versare denari o titoli presso un istituto di credito, affinché li custodisca, li
il fondacaio che avea considerato la condizione di costui, e come elli avea aùto fiorini
. sono stati arrestati, ma chi di loro è stato deportato? monti, ii-93
, 6-228: fucilarono tutti gli uomini di lidice, le donne e i bambini
deportato (part. pass, di deportare), agg. condannato alla
loro discendenti naturalizzati nel nuovo ambiente invece di sognarne la distruzione ne ambiscono la conquista
1-i-552: esule in francia, sospetto di complicità col pianori, deportato a caienna,
che in francia non trova un parente di deportato che metta giù bonaparte, non
, non è partito: è fantasmagoria di partito. dossi, 221: stà-
, sulla nuova spiaggia tra le cataste di roba e le pacifiche forme degli agnelli
i deportati politici, in queirimmenso esercito di prigionieri accantonato nei villaggi ad enormi distanze
posto; chi non sale è travolto di sotto. 2. per estens
dal passato regime con la popolazione sgombrata di forza e deportata alla periferia di roma dal
sgombrata di forza e deportata alla periferia di roma dal centro della città.
lor guardie e liberati da una grossa banda di popolo. c. bini, 1-240
divina / e pietà in grido si contrae di pietra; /... / vedo
e probabilmente la morte in un campo di concentramento nazista, come avvenne a molti
da succursale all'ergastolo o alla deportazione di bomeo. barilli, 6-20: invece d'
, 6-20: invece d'una gita di piacere sembrava trattarsi d'una deportazione in massa
), sm. finanz. operazione di borsa che consiste nel trasferimento a pronti
borsa che consiste nel trasferimento a pronti di titoli a un prezzo determinato con l'
a un prezzo determinato con l'impegno di ritrasferire a termine una quantità eguale di
di ritrasferire a termine una quantità eguale di titoli della stessa specie a un prezzo
il prezzo a pronti risulta più alto di quello a termine. boccardo
, 1-323: la differenza tra il prezzo di compera e quello di vendita costituisce l'
tra il prezzo di compera e quello di vendita costituisce l'oggetto della speculazione del
vi è riporto quando vi ha eccesso di titoli e domande di denaro, e diporto
vi ha eccesso di titoli e domande di denaro, e diporto quando i titoli
2. stor. il pagamento di una somma uguale ai due terzi delle
somma uguale ai due terzi delle rendite di un feudo che si faceva al signore
diretto quando il feudo passava nelle mani di un minorenne. = deverb. da
. depositante (part. pres. di depositare), agg. e sm
le garanzie del caso, oggetti o valori di sua proprietà. -in partic.:
versa denari o titoli a un istituto di credito affinché li custodisca, li amministri
non può esigere che il depositante provi di esserne proprietario. ibidem, 1838:
1838: la banca che assume il deposito di titoli in amministrazione deve custodire i titoli
attribuzione dei premi o per il rimborso di capitale, curare le riscossioni per conto
, occultare (e sempre con caratteri di provvisorietà). -anche rifl.
, i-142: guarì poi la mia signora di codesta sua indisposizione; ed io senza
, la depositai sotto un cuscino della di lei poltroncina. botta, 4-48: depositò
depositò una grossa somma in un armadio di un convento. guerrazzi, 6-461: mi
sul seno dalla parte del cuore questa borsa di seta cremesina. serao, i-17:
cremesina. serao, i-17: gruppetti di due o tre persone si agitavano intorno
193: le visitatrici si fermano di là dal fossetto e depositano le offerte
fossetto e depositano le offerte in punta di quella sponda. alvaro, 9-291:
del regno, feci depositare sul banco di paolo tolosa. vasari, iii-453: sua
, iii-453: sua santità, fecesi di nuovo contratto confermato dal duca, e miche-
li depositi alla banca, prima di partire ». -versare una caparra
anticipo, un tributo. libro di commercio dei peruzzi, 16: sono per
d'oro che dipositarono per le mani di ser michele boschi a'gabellieri de'contratti
lungo, con speranza, dicono essi, di ricuperar altre scritture. 11 depositar metà
i gli vò [gli scudi] di presente / dipositar, dove e'vuole.
annata delle pensioni, depositando le rate di tre mesi in germania per la levata della
: ordinarono dunque una sera un giuoco di non so quale faccenda, se non che
il giuoco, gli conveniva, in nome di penitenza, far ciò che discretamente piacesse