invenzione a glauco di chio, dal quale dicevasi lavorata una
damaschinata, mandata da aliatte al tempio di delfo. d'annunzio, v-3-434: io
io m'ebbi in dono una pelle di cignale, un lungo fucile damaschinato d'
io danzi con quel grande pettine / di rubini piantato nella crocchia. savinio, 191
gli si gonfiava sulla pancia. tornasi di lampedusa, 263: la sala da
5-25: nei corridoi e nelle stanze di passaggio, c'erano collezioni di oggetti
nelle stanze di passaggio, c'erano collezioni di oggetti rari, di fucili che andavano
c'erano collezioni di oggetti rari, di fucili che andavano dall'archibugio damaschinato al
moschetto a ripetizione ultimo modello, a trofei di fioretto, spade e sciabole.
, sm. orafo che compie lavori di damaschinatura. = deriv. da
la decorazione delle superimi metalliche (soprattutto di armi) mediante fregi od ondulazioni intrecciate
figure bizzarre o arabeschi prodotti per via di intarsio leggerissimo d'argento, d'oro
leggerissimo d'argento, d'oro o di altri metalli preziosi (e l'ornamento
può essere arricchito da incrostazioni metalliche, di madreperla, di lapislazzuli, ecc.
da incrostazioni metalliche, di madreperla, di lapislazzuli, ecc.).
in metallo; da alcuni dicesi anche di damaschinatura. boccardo, 1-649: il
damaschinerìa, sf. disus. oggetto di ferro 0 acciaio damaschinato.
. v.]: 'damaschinerìa'. sorta di lavoro di commesso, che si fa
]: 'damaschinerìa'. sorta di lavoro di commesso, che si fa incastrando filetti e
oro e d'argento dentro gl'intagli di cesello. = deriv. da
dammaschino, dommaschino), agg. di damasco, che riguarda damasco; lavorato
riguarda damasco; lavorato secondo l'uso di damasco (panno, drappo, stoffa
finissimi d'oro e d'argento alla maniera di damasco (una superficie metallica).
mandowi il comune otto ambascia- dori vestiti di drappo dommaschino bianco. straparola, 6-4
. garzoni, 1 -intr.: e di più vi concedo che nella fabrile siate
fede 1 cortelli damaschini col marizzo perfettissimo di vostra invenzione. chiabrera, 496:
e con stridente lima / elsi pulir di damaschina lama. monti, i-372:
porta è uno spazio libero, una specie di atrio scoperto, ornato di statue,
una specie di atrio scoperto, ornato di statue, di torcieri, di scanni,
atrio scoperto, ornato di statue, di torcieri, di scanni, di tappeti damaschini
ornato di statue, di torcieri, di scanni, di tappeti damaschini, separato
statue, di torcieri, di scanni, di tappeti damaschini, separato dal giardino per
damaschini, separato dal giardino per mezzo di cancelli sostenuti da pilastri in cui sono
ch'è un bel prato / damaschin di rose e boccoli / avrebbe affé tentato /
arcimusa, vestendosi toscanamente d'erbette e di fiori e pascendosi di liquidi cristalli e
d'erbette e di fiori e pascendosi di liquidi cristalli e d'aure soavi,
spelacchiato in modo che i pochi ciuffi di pelo formano sulla pelle disegni simili a
damasco. -per estens.: abito di damasco. g. rucellai il vecchio
il vecchio, 29: ebbe 1 cotta di domaschino bianco broccato d'oro fiorito con
bianco broccato d'oro fiorito con 1 paio di maniche di perle. macinghi strozzi,
d'oro fiorito con 1 paio di maniche di perle. macinghi strozzi, 45 (
ho fatto levare a tommaso braccia 4 di domaschino bigio per donare al maestro lodovico
altare un degnissimo piano, tutto coperto di tappeti, dove stava il collegio de'cardinali
e 'l papa in una sedia coperta tutta di damaschino bianco e oro. s.
, quando era sposa, una veste di damaschin bianco, dopo che l'ebbe
veduto in dosso ad asteria un damaschino di nuova foggia: or pensa, s'ei
biringuccio, i-137: laudasi infra quelli di che ho notizia molto quel [acciaio
la fiandra, ed in italia quel di valcamonica in bresciana, e fuor di cristianità
quel di valcamonica in bresciana, e fuor di cristianità il damaschino. f. buonarroti
[d'una patera] ha alcuni rosoni di metallo rosso tramezzati di certi rabeschi in
ha alcuni rosoni di metallo rosso tramezzati di certi rabeschi in croce d'argento o di
di certi rabeschi in croce d'argento o di metallo bianco, di quel lavoro che
d'argento o di metallo bianco, di quel lavoro che dal vasari chiamasi tausia o
bot. popone damaschino: particolare tipo di melone che matura nel mese di agosto.
tipo di melone che matura nel mese di agosto. canti carnascialeschi, 1-165:
damaschini, / tolgagli che sien teneri di buccia; / quando son zuccherini /
inedite, 143: se per mezzo di qualche suo amico, che andasse in levante
io potessi avere 20 o 30 semi di poponi damaschini, me ne farebbe gran
favore. -susino damaschino: varietà di susino con i rami leggermente ricoperti di
di susino con i rami leggermente ricoperti di tomento morbido e fitto come velluto e
, dai cui petali si ricava l'essenza di rosa, usata in profumeria.
oratorio d'allori... fasciato di rosai damaschini e gelsomini. berni,
, il foco; / pieno è di fiori e rose damaschine. redi, 16-iii-
dì 23 ed il dì 24 vi nacquero di quelli stessi moscioni, che eran nati
, 20-78: confesso bene, che di quattro sorti d'acque, che adesso
al crine / sorgea cespo odorifero / di rose dammaschine. viani, 13-471:
dammaschine. viani, 13-471: donne di monte, dal seno colmo ed affannoso,
dal seno colmo ed affannoso, arrossato di rose damaschine e di garofani, agghindate
affannoso, arrossato di rose damaschine e di garofani, agghindate a festa, salgono
. alla damaschina: conformemente all'uso di damasco (con riferimento al lavoro di
di damasco (con riferimento al lavoro di intarsio e di arabesco fatto sulle superficie
con riferimento al lavoro di intarsio e di arabesco fatto sulle superficie metalliche delle armi
stocco finissimo con la guaina tutta tempestata di perle e pietre preziose, di grandissima
tempestata di perle e pietre preziose, di grandissima valuta, e da l'altro canto
buonarroti, 2-212: certi piccoli pezzi di vetro... i quali sono leggiermente
.. i quali sono leggiermente incavati di foglie e di fiori e di uccelletti,
quali sono leggiermente incavati di foglie e di fiori e di uccelletti, e sono
incavati di foglie e di fiori e di uccelletti, e sono ripieni di sottilissimi
e di uccelletti, e sono ripieni di sottilissimi fili e di laminette d'oro alla
e sono ripieni di sottilissimi fili e di laminette d'oro alla guisa de'lavori
milizia, iii-162: la tavola è di bronzo colle figure formate di una incrostatura
tavola è di bronzo colle figure formate di una incrostatura leggierissima d'argento, inserita
(cfr. n. 4) è di antica denominazione, registr. da isidoro
plur. -chi). tess. tessuto di seta, caratterizzato dal contrasto fra il
fra il disegno, formato dall'intreccio di raso per effetto di ordito e dotato
formato dall'intreccio di raso per effetto di ordito e dotato di bella lucentezza,
raso per effetto di ordito e dotato di bella lucentezza, e il fondo opaco formato
e il fondo opaco formato dall'intreccio di raso per effetto di trama (ed
formato dall'intreccio di raso per effetto di trama (ed è usato per tappezzerie
camera tutto il fornimento, e drappi di damasco lavorati d'oro, e capoletti e
il vecchio, 32: 1 giornea di domasco bianco e chermisi con frangie e
e gentilissima fenicia vestita d'una veste di finissimo damasco bianco come pura neve,
che si guardi, / ché gli addobbi di camere e di sale, / i
/ ché gli addobbi di camere e di sale, / i velluti e damaschi e
: avea egli una veste ben lunga di color paonazzo, foderata di damasco chermisi
veste ben lunga di color paonazzo, foderata di damasco chermisi ed orlata di pelle.
, foderata di damasco chermisi ed orlata di pelle. p. verri, i-98:
i-98: in mezzo a una galleria di pitture, in mezzo ai damaschi,
soffra il più miserabile contadino ne'contorni di pietroburgo! cattaneo, ii-1-96: mille persone
persone vestendo velluti e tappezzando le sale di damasco, consumeranno la seta a libbre
seta a libbre; ma milioni e milioni di persone la consumano a once e denari
, in mezzo alla gran sala tappezzata di damasco giallo, sotto gli occhi di tutti
tappezzata di damasco giallo, sotto gli occhi di tutti quei sganci che lo guardavano alteramente
singolare del cloroformio; scorse qualche cosa di rosso nell'ombra, il damasco rosso delle
: s'alzano fino alla volta le balle di sciamito, di damasco, di zendalo
alla volta le balle di sciamito, di damasco, di zendalo, di velluto,
balle di sciamito, di damasco, di zendalo, di velluto, di panno
sciamito, di damasco, di zendalo, di velluto, di panno che bernardone importa
damasco, di zendalo, di velluto, di panno che bernardone importa dalle contrade più
. alvaro, 15-242: una coperta di damasco giallo, tessuta anticamente al telaio
brancoli, 3-251: nel salotto parato di damasco rosso, un po'consunto con bacchette
... luigi si sentiva sempre di più stringere il cuore di dolcezza.
sentiva sempre di più stringere il cuore di dolcezza. 2. lama (
dolcezza. 2. lama (di pugnale, spada, sciabola), lavorata
, nome che si dà alle lame di sciabola o d'altre armi a punta e
saldando, quindi, le spire fra di loro (e la superficie esterna della canna
superficie esterna della canna appare allora ornata di disegni disposti a elica). =
damasco è la più fiorente per industria di tutte quante le città della turchia asiatica
città della turchia asiatica: sonovi manifatture di stoffe d'oro e di seta,
sonovi manifatture di stoffe d'oro e di seta, trasmesse a'suoi abitanti per legato
d'alberti, 281: 'damasonio', sorta di pianta che cresce ne'luoghi umidi,
e della lepre marina... di esse, la specie europea detta * damasonio
dameggiante (part. pres. di dameggiare), agg. letter.
agg. letter. che frequenta ritrovi di dame per far mostra di sé;
frequenta ritrovi di dame per far mostra di sé; che corteggia le dame.
dottori, 1-157: un campion galante / di casa soliman detto argalia, / garbato
la compagnia delle dame; far mostra di sé per attirare l'attenzione femminile.
e meglio, credo io, s'innamora di quelle donne nelle cui retine più civettuola
farsi ammirare; attirare l'attenzione su di sé. segneri, 2-3-433: vorrebbero
sf. ant. comportamento dignitoso proprio di una dama; sussiego. magalotti
. magalotti, 20-241: dame di palazzo tra le quali si professa la
potuto fare le matrone più severe della repubblica di platone. = deriv.
anche damerin galanti / che si piccan di vezzi e di maniere; / e sempre
/ che si piccan di vezzi e di maniere; / e sempre attenti son
; / ma il mestier comincierò / di smorfioso damerino. foscolo, xviii-135:
non vuol per casa damerini e cascamorti di venezia ha ben dovuto sopportar in pace
le quali... volgono su di loro il peso dei loro occhi languidi.
a cui la dama adorata gli avesse detto di sperare. = dal tose,
, avv. letter. alla maniera di una dama; gentilmente, cortesemente.
suo sesso tanto in corte quanto fuor di corte. = comp. di
di corte. = comp. di damesco. damésco, agg.
). letter. che è proprio di una dama; che si addice a una
, 2-176: e sono questi i modelli di perfezione damesca, che s'hanno ad
damici dio, sm. scherz. uccisione di dama. magalotti, 7-76:
un poco d'ambra senza correr risico di commettere un damicidio o un prelaticidio, giacché
l'avversione che hanno tutte le dame di codesto paese all'ambra, senza patire
caedère 'uccidere '), sul modello di omicidio. damièra, sf.
giovane donna appartenente a famiglia nobile o di agiata condizione (anticamente poteva indicare anche
non titolati e degli scudieri); giovinetta di classe benestante, che si distingue per
amico, guarda s'tu fai cortesia / di scondir del tu'amor tal damigella /
fanno, sì sono intomeati da uno palco di legniame alto e a loro sopragiudicante,
del soldano con alquanti baroni, mischiato di tutte le più belle donne e damigelle
: madama, a povera damigella e di casa sua cacciata, come io sono,
, come ella si congiunse con paris di troia. l. giustinian, 61:
6-1 (2037): riuscendo nell'opere di cavalleria più d'ogn'altro eccellente,
eccellente, tirava a sé gli occhi di tutte le damigelle di quella nobile città.
sé gli occhi di tutte le damigelle di quella nobile città. magalotti, 24-333
duchi, circa mio coetaneo e persona molto di garbo. carducci, iii-24-427: l'
carducci, iii-24-427: l'eroica damigella di sombreuil... costretta dai manigoldi
la vita al padre bevve una tazza di sangue umano. pascoli, 1499: mise
gettava occhiate sommarie. 2. fanciulla di nobile casato che fa parte della corte
parte della corte o è al servizio di regine, di principesse o di gran
corte o è al servizio di regine, di principesse o di gran dame.
servizio di regine, di principesse o di gran dame. novellino, 60 (
reina, con contesse dame e damigelle di gran paraggio, furo alle logge. bibbia
e sì le dissono queste cose. romanzo di tristano, 4: e piangendo disse
io son ricerco da un gentiluomo onorato di questa città d'intercedere appresso l'eccellenza
un lato, vaghissima, la schiera / di damigelle e donne in varia mostra,
. botta, 4-516: una damigella di corte scoverse l'iniqua trama. -damigella
nobile fanciulla che a corte ricopriva incarichi di particolare riguardo al servizio della regina.
, conc., ii-436: una fanciulla di prodigiosa bellezza, giovanna seimour, era
. magalotti, 7-54: mi direte che di questo secondo carattere pur troppo ne sono
uscito nella prima lettera con quella infilzata di etimologie dedotte da lingue orientali. roberti
distanze della terra, dedotte dalle misure di questa ipotesi. v. ricadi,
, troviamo nella natura le due classi di vocaboli sopraccennate, voglio dire i termini-figure
i cori, pure dedotti dall'arte di seneca, vi stanno assai meglio,
sinisgalli, 6-142: proporrei l'allestimento di una piccola mostra veramente istruttiva di arredi
allestimento di una piccola mostra veramente istruttiva di arredi ricostruiti secondo le indicazioni dedotte da
segrete cose delle donne, 1-8: sono di quelle ch'hanno la matrice sì lieve
deducènte (part. pres. di dedurre), agg. che deduce
6-261: lo sguardo presago e deducente di colei che indovina al solo atto i moventi
pigliar parte alle sommosse l'uomo risica di essere impiccato. b. croce,
parte a dedur la sua ragione. leggi di stesso prencipe. segneri, ii-358: da
conto dunque benissimo si deduce con gran sodezza di verisi- 2. che si può
alcuno fidecommisso... pretendessi avere ragione di di denaro). einaudi
... pretendessi avere ragione di di denaro). einaudi, 1-198
passivi, né l'altro, avanzo di cassa, sono deducibili o addizionabili con
e storsioni, chéxnon vi capono per quantunque di forza adoperi a pur volere che v'
dedotta in uno altro luogo, in custodia di susagazi eunuco del re, constituto sopra
all'arenoso lido. arici, ii-97: di molli lane avvolta, a la sinistra
in livida palude tramutasti / il giardino di siddimo e la gaia / fertil con
in bocca la grossa lagrima, che di tratto in tratto gli colava dall'altro
i-254: 1 romani ne dedussero infinite [di colonie], con le cui forze
... eran persuasi che essi fossero di tutti i mortali i primi, che
pisacane, i-23: preneste dominava su di otto castella; alba, la più superba
a cosa fatta per esser dedutta in notizia di tutti. boccalini, ii-196: piaghe
, ma scoperte con l'esattissima cognizione di tutte le più minute circostanze degli accorti
matera terminando, / con atto e voce di spedito duce / ricominciò.
passare da argomento ad argomento nella dimostrazione di un principio; ragionare. dante,
conchiuse: « dunque esser diverse / convien di vostri effetti le radici ».
giudice (una domanda: a opera di una delle parti). g.
g. bentivoglio, 5-ii-20: i deputati di s. m. non trovano sussistenti
stato da dedurre a questo proposito. codice di procedura civile, 244: la prova
negozio al foro contenzioso, mi astengo di fare in ciò quelle diligenze, che
negligenti a cercarla, non sarebbono mancati di diligenzia a dedurla. berni, 213
: io per me credo che la denominazione di questo nome sia dedutta dal valore e
ei deduce dalla diversità dei moti naturali di quelli e di questi. segneri, ii-189
diversità dei moti naturali di quelli e di questi. segneri, ii-189: ora
deduciam da questo illustre racconto quel ch'è di nostro particolare interesse. baretti, 2-323
in giù andasse deteriorando per la introduzione di nuovi ed impuri vocaboli, deduce co testa
motore. cuoco, 2-106: i precetti di morale, che si voglion dedurre dalle
fondamentale,... è opera di lunga lena. carducci, iii-6-47:
d'amore far meglio del petrarca e di dante era impossibile, dedusse dalle fonti
lier, che si trastullò con la pretesa di fissare le derivazioni più leggendarie, commentando
fonte egizia. -stabilire l'origine (di un vocabolo); determinare l'etimologia
temesse formarne [delle parole] ancor di nove, e con nove figure di dire
ancor di nove, e con nove figure di dire, deducendole con bel modo dai
visso ', il quale non è contrazione di 'vissuto 'perché tal contrazione non
filos. trarre da una o più premesse di carattere generale una conclusione particolare (può
analitico si adopera nel comporre un corpo di scienza, deducendolo da'princìpi creati e
: 'dedurre', dipinge quasi una via di principii o di fatti; per la quale
dipinge quasi una via di principii o di fatti; per la quale si viene menando
categorica, deve accontentarsi d'indurre e di dedurre descrittivamente. 8. per
cateti, 1-iv-146: dall'istesso testo di confusio che confessa l'esistenza d'un
stato in uso il decorare del titolo di 'duca 'chi lungo tempo s'era
rassegnazione ai vostri voleri, posso terminar di vedervi per obbedienza ai vostri comandi.
9 (146): dal riscontro di questi dati noi deduciamo che fosse monza
le oscurità e le esorbitanze, sì di natura e sì dello spirito, stupiscono sì
, stupiscono sì e possono promettere di più, ma si esauriscono prima.
i non descritti, aggiuntovi la porzione di detti godimenti. cattaneo, ii-1-275-se si
al sovventore, ben poco gli rimane di reddito netto. mazzini, i-505:
al cielo le nuove leggi, gli consigliava di non lagnarsi: anche dedotto il 20
per cento, il resto era tanto di guadagnato. 10. rifl.
de duttivo, per via di deduzione. pascoli, i-153:
. pascoli, i-153: smettiamo di oltraggiare nel tempo stesso la scienza
stesso la scienza e l'arte, di collare ogni settimana buoni ragazzi,
dimostrare (niente meno nel secolo di darwin!) con ragionamenti ed esempi (
ari stotele) la verità di... un assioma.
un assioma. = comp. di deduttivo. deduttivo, agg.
quale le scole chinesi si sforzano di recare a forma scientifica e ad
da dèductus, part. pass, di dèdùcère 'derivare '.
; trasferimento, spostamento; deviazione (di un corso d'acqua). — deduzione
un corso d'acqua). — deduzione di una colonia: fondazione.
decretata da acilio tribuno della plebe tanno di roma 557. pirandello, iv-653:
, li hanno resi naturalmente anche duri di mente e un po'bestiali.
la fatica a chi legge o ascolta di seguir laboriosamente tutta una lunga serie di
di seguir laboriosamente tutta una lunga serie di logiche deduzioni, e invece, quasi in
solo, veniamo a delineare una gran copia di oggetti. manzoni, 130: per
manzoni, 130: per troncare la serie di quelle false deduzioni con le quali si
energia in astrattezze infinite, in deduzioni di deduzioni, in una serie vertiginosa di
di deduzioni, in una serie vertiginosa di fantasticherie. de sanctis, lett. it
all'altra, per evitare una sequela di errori di giudizio, che tutti nascono
, per evitare una sequela di errori di giudizio, che tutti nascono dalla confusione
categorica, deve accontentarsi d'indurre e di dedurre descrittivamente. savinio, 1-16:
; giudizio che si dà sulla base di un complesso di dati; conclusione.
che si dà sulla base di un complesso di dati; conclusione. buti,
simplicità raccogliete gran probabilità per la verità di cotal sistema, altri forse per topposito
nelle discussioni grammaticali e filologiche, e di sagacità nelle deduzioni, ma in fondo
l'assunto e le prove altrui coi dettagli di una erudizione talora pesante. leopardi,
, 3-75: lungo questi due ultimi anni di miserie infinite per tutti, e anche
e disperate deduzioni, quasi fatuo chiaror di luna, dal fondo buio e mortale ove
bonsanti, 2-296: era invece sicuro di non sbagliare e certe riprove di deduzioni tradottesi
sicuro di non sbagliare e certe riprove di deduzioni tradottesi in atto, lo favorivano
. nome che guido dava alla progressione di note ascendenti per gradi congiunti.
dir. presentazione al giudice, a opera di una delle parti, nel procedimento civile
una delle parti, nel procedimento civile, di una domanda o istanza riguardante la questione
domanda o istanza riguardante la questione oggetto di controversia oppure singoli atti processuali; la
soldati, v-303: confermate le deduzioni di cui all'articolo 229 codice procedurale civile
la causa [ecc.]. codice di procedura civile, 244: 4 modo
procedura civile, 244: 4 modo di deduzione '. la prova per testimoni deve
in articoli separati, sui quali ciascuna di esse deve essere interrogata. =
. figura con la quale si cerca di ottenere la compassione altrui esagerando nell'esporre
l'aiuto, la fede e la giustizia di qualcuno. i latini la dissero 4
mettano in affetto tua volontade. fatti di cesare, 82: uno fuoco che
, 82: uno fuoco che ardeva di lungo tempo in su uno altare d'una
, al quale intervennero tutte le dame di corte. agli abiti, a'portamenti,
per uso comune, la prima sorte di feudi è quella che nobilita e rende
d'aver poco dopo rassomigliate le facce di quell'anime paragonate 4 alle debili postille '
: l'altro caso è quando si tratti di città, terre, o castelli,
facto: quello risultante dalla condotta complessiva di uno stato nei confronti di un altro
condotta complessiva di uno stato nei confronti di un altro, la quale costituisce manifestazione
manifestazione tacita della volontà del primo di riconoscere il secondo, senza però la
fitto dagli 'ufficiali deputati sopra i beni di detti pisani, quando erano ribelli, diffalcando
, diffalcando tutto quello che si conveniva di ragione. guicciardini, 1-370: [
prestati lodovico sforza, defalcandone a dichiarazione di gianiacopo da triulzi quel che avessino pagato
beni, cosi mobili come immobili, di ciascuno cittadino, per descriversi con questa
il doppio in ogni imposizione / paghi, di quanto in quel d'anghiari giace /
medesima congregazione la facultà e l'arbitrio di poter accrescere, diminuire e defalcare alle
comunità e a'loro salaioli quelle rate di sale che giustificassero di non potere o
salaioli quelle rate di sale che giustificassero di non potere o non aver potuto smaltire
a petroburgo, fece la imperadrice ogni maniera di carezze; ma non difalcò né meno
anonime vengono a diffalcarsi lire 50. 000 di capitale. giusti, i-13: quanto
! pratolini, 9-563: dalla parte di pio, quando si sposò simone ebbero delle
, inesatte, o sull'eccessiva loquacità di una persona). - anche assol.
della calca, /... e di chi creda e spenda, / non di
di chi creda e spenda, / non di chi lor bugie scuopre e difalca.
ci pare che alcuno abbia troppo largheggiato di parole e detto assai più di quello
largheggiato di parole e detto assai più di quello che è, solemo dire: «
che possono dalle testimonianze che ci restano su di lui. 3. figur. scemare
2-3 (i-682): questa foggia di vendere e compare da loro si domanda «
croce, anzi pure una stella / di molte vie che l'una l'altra incaica
] oscillando defalca / i mercati di pesce e d'erbe, e il piede
erbe, e il piede / via sospinge di felpo oltre le bianche rocce del
defalcato (part. pass, di defalcarel), agg. (anche
spese. alfieri, i-79: ogni istante di più che mi ci dovea trattenere,
. boccardo, 2-836: il reddito di una nazione è, per conseguenza, il
, per conseguenza, il valore brutto di tutti i prodotti, senza defalcazione alcuna,
prodotti, senza defalcazione alcuna, neppure di quelli ch'essa trae dall'estero.
me, che ero stato loro provveditore, di andare in quel di pisa a fare
loro provveditore, di andare in quel di pisa a fare tali diffalchi tra'fittaiuoli stati
pisa a fare tali diffalchi tra'fittaiuoli stati di quei beni, e i veri e
beni, e i veri e giusti possessori di tai beni restituiti. boccalini, i-220
fra'cortigiani, formato aveane un presagio di scarsissimi fatti. instruzione a'cancellieri,
quale non ho avuto tempo né testa di dar avviso del defalco da farsi e
. gioberti, ii-98: riforme interiori di ciascuna provincia, operabili dai rispettivi principi
vostra signoria ha le mani bucate più di un vaglio; e né meno mi garbava
, e peggio ancora senza il diffalco di un quattrino di tara cotesti conti da
ancora senza il diffalco di un quattrino di tara cotesti conti da speziali. carducci
ripete perché le scriva e le proponga di dare il nome suo d'editore a
nome suo d'editore a un libretto di suoi versi, offerendosi a pagare di
libretto di suoi versi, offerendosi a pagare di suo l'edizione, fatto il defalco
copie che ella potesse spacciare per mezzo di suoi corrispondenti. -fare il defalco'
confini, pur fossero nientedimeno potentissime e di grande stato. = deverb.
espellere ogni elemento fascista o di ispirazione fascista. = comp. da
). defascistizzazióne, sf. epurazione di ele menti fascisti.
l'ingegno, per rintracciare le cagioni di alcuni effetti simili a quello. goldoni
siccome è bene che le licenze ordinarie di caccia siano distribuite dalle rispettive intendenze,
siano distribuite dalle rispettive intendenze, affine di non defatigare li provinciali a procurarsi le
] defatighi e spossi la terra più di qualunque altro. — voce dotta
— voce dotta, lat. di fati gare, ricomposto su fatigdre '
. defatigato (part. pass, di defatigare), agg. (anche
ciance loro per strappare alla pazienza defatigata di quelli una frase cortese e una firma.
in un processo, e dai membri di minoranza in un'assemblea).
. magalotti, 9-2-183: forma di giudizio, a mio credere, comodissima
dell'avversario innanzi e dopo. leggi di toscana, 7-87: avendo avuto in
luogo davanti agli occhi sua altezza serenissima di quale spesa e defatigazióne sia stata e sia
. defecante (part. pres. di defecare), agg. letter.
purificare un liquido, mediante il processo di defecazione. tramater [s. v
le feci, una zampetta al primo zero di sessantamila, trasformando la cifra in sessantanovemila
la natale pastrufazio non potè a meno di defecarlo. = voce dotta, lat
enol. operazione che ha lo scopo di liberare dalle fecce i liquidi, prima o
mosto: operazione il cui scopo è di eliminare dal mosto la maggior parte delle
.]: * defecazione ', serie di azioni vitali che si eseguono dalla fine
: e riuscì anche in breve giro di lune a ingorgare, non si sa
se le era stata prescritta la defecazione di servizio, nel gabinetto di servizio.
la defecazione di servizio, nel gabinetto di servizio. 3. escremento.
3. escremento. tornasi di lampedusa, 133: su un tavolinetto basso
un piatto con biscotti anzianissimi che defecazioni di mosche listavano a lutto, e dodici
lutto, e dodici bicchierini tozzi colmi di rosolio. = voce dotta,
. ridurre l'organismo a uno stato di grave deperimento. = voce dotta,
. defedato (part. pass, di defedare), agg. medie.
: * eliminazione, morte civile di una persona '(espressione usata da
il mondo creda essere stata la defenestrazione di grandi un atto d'ordinaria amministrazione. bocchelli
previa l'estromissione, la defenestrazione, di franceschino crevascoldi, trattato di truffaldino e
defenestrazione, di franceschino crevascoldi, trattato di truffaldino e di cavalier d'industria in piena
franceschino crevascoldi, trattato di truffaldino e di cavalier d'industria in piena assemblea.
e finestra, con riferimento alla defenestrazione di praga (1618), quando i protestanti
insorti buttarono dalla finestra del palazzo reale di praga due dei governatori imperiali e diedero
solenne del nome del sovrano alla presenza di tre testimoni. cielo d'
mi pozzono fare? / una difemsa mettoci di dumilia ago- stari; / non mi
speciosa memoria defensionale [socrate] tentò di placare i giudici rammentando la sua vecchiezza
donna. ottimo, iii-106: il moto di mercurio è quasi uguale a quello del
deferenti, e per la grandezza dello epiciclo di mercurio. bruno, 3-430: e
v-843: egli [apollonio] tentò di spiegare le stazioni e retrogradazioni dei pianeti,
. deferens -entis (part. pres. di deferte * portare giù ': v
si estende dalla coda dell'epididimo (di cui è una continuazione) fino al collo
redi, 16-v-124: l'ipotesi di codesto autore ms. che vuole,
antichi, è in tutto diversa da quella di coloro che tengono che l'uova s'
. deferens -entis, part. pres. di deferte 'portare giù'(v.
. deferènte3 (part. pres. di deferire), agg. (ant.
: diterminarono l'ubbidienza si potea levare di buona coscienza. di questo ne fu diferente
si potea levare di buona coscienza. di questo ne fu diferente la cittadinanza.
erronea, e a lui è impossibile di sottoporsi all'autorità
di dio rivelante, quando non è persuaso della
ossequio (l'atteggiamento, la parola di una persona). tommaseo [s
all'autorità, al giudizio o all'opinione di quella. ferd. martini, ii-1-1137
sempre fu, con affetto deferente amicissimo di silvio spaventa, uno dei ministri caduti
non lo spaventava, composto com'era di gente più o meno famigliare che gli stava
seduto alla mensa d'una pacifica famiglia di pasticceri, fatto segno ad attenzioni deferentissime.
: al momento giusto, non mancava di manifestare le proprie opinioni: ed erano quasi
ascoltatori. moravia, ii-19: rientrò di lì a poco il commissario deferentissimo,
. deferens -entis, part. pres. di deferre (v. deferire).
e pazientemente. = comp. di deferente. deferentite, sf.
da considerazione. — anche: atto di ossequio. salvini, vi-1-399:
): mischiando sempre alle ostilità atti di riconoscimento e proteste di deferenza. nievo,
alle ostilità atti di riconoscimento e proteste di deferenza. nievo, 57:
deferenza. nievo, 57: di solito, mezz'ora innanzi la messa quotidiana
speciale deferenza, a scapitp dei figliuoli di fulgenzio. faldella, 7-16: le
dal lat. dèferentia, neutro plur. di diferens, part. pres. di
di diferens, part. pres. di dèferre (v. deferente3 e deferire)
. 2. dir. deferimento di giuramento: atto con cui nel processo
nel processo civile la parte (nel caso di giuramento decisorio) o il giudice (
decisorio) o il giudice (nel caso di giuramento suppletorio) propone alla controparte
giuramento suppletorio) propone alla controparte di confermare con giuramento la verità delle proprie
. rimettere alla competenza e alla decisione di un altro soggetto (in particolare,
la commissione ha creduto sia il caso di deferire la nomina di sette deputati che
creduto sia il caso di deferire la nomina di sette deputati che debbono comporre la commissione
il capo dell'esercito a un tribunale di guerra. silone, 5-286: i prigionieri
codice civile, 2736: il giuramento è di due specie: i° è decisorio quello
[autorità] interamente deferisco nella persona di v. s. salvini, 16-662:
1-ii-25: quell'antica consuetudine... di non preporre il primogenito nelle successioni de'
e deferisci agli uomini quel supremo ministero di giustizia che dio ha riserbato a se stesso
reggenza a maria luigia, e alla testa di un esercito di coscritti si riavventa sulla
, e alla testa di un esercito di coscritti si riavventa sulla germania pigliando l'
copia d'un elenco, dattiloscritto, di turchesi e di topazzi. 3
un elenco, dattiloscritto, di turchesi e di topazzi. 3. riferire,
a * popolani; ma a i più di questi appartiensi per carità,..
sorte d'ingiurie, cercare ogni occasione di beneficio, deferire molto ad altri.
della madre... fingeva tuttavia di deferire molto all'autorità de'signori ugonotti
: * deferire ', esprime l'atto di conformare la sua opinione a quella d'
la sua opinione a quella d'altri o di preferire gli altrui a'propri sentimenti per
leggi], come ad uomini che, di proposito, e con un intento generale
generale, hanno studiato la cosa prima di loro. c. e. gadda
forme del presente defero), comp. di ferre * portare ': dal
* portare ': dal senso originario di * portare verso il basso ',
\ deferito (part. pass, di deferire), agg. rimesso alla
, alla volontà altrui, al giudizio di un'autorità giudiziaria. bocchelli,
anche successo che alcuni deferiti al tribunale di guerra avesser dimostrato il difetto degli ordini
il difetto degli ordini che li scusava di non averli potuti eseguire, o non
deferriz$azióne, sf. nel processo di depurazione delle acque, operazione che consiste
che consiste nel- l'eliminare i sali di ferro in essa contenuti. =
neutro plur. del part. pres. di dèfervèscére 'bollire '. la voce
corsini, 12-58: e dell'opre di lei pur anco dura / sopr'un'asina
può star in commerzio / con quelle di tibullo e di properzio. d'annunzio,
commerzio / con quelle di tibullo e di properzio. d'annunzio, ii-778:
dèfectus, part. pass, di déficere * mancare '. defètto
una parte) adoprano spesso gli amanti di francesismi, ma è parola da non invidiarla
ii-1014: voleva sostenere che in momenti di lotte elettorali un partito non può buttar via
conte... non potè a meno di inarcare un poco le ciglia a questo
defezionare la bandiera ', che puzzava di gergo giornalistico lontano un miglio.
è certo che l'uso che noi facciamo di 'defezione 'e del verbo '
anche dilezióne), sf. mancamento di fede, di parola; abbandono di un
, sf. mancamento di fede, di parola; abbandono di un partito politico
di fede, di parola; abbandono di un partito politico, di un'alleanza
; abbandono di un partito politico, di un'alleanza, di un capo (e
partito politico, di un'alleanza, di un capo (e anche di un
, di un capo (e anche di un gruppo a cui si è legati da
essere da serbare arbitro per la grazia di due cose. machiavelli, 732: fu
della russia, che dopo la defezione di mazeppa la ridusse in provincia dell'imperio.
per dovere o per patti: separazione di sudditi dal loro sovrano, di soldati o
separazione di sudditi dal loro sovrano, di soldati o di milizia dal loro capitano
sudditi dal loro sovrano, di soldati o di milizia dal loro capitano, di alleati
o di milizia dal loro capitano, di alleati dalla lega. panzini, iv-184
. loria, 1-171: la defezione di salvante e di olimpia li colpiva [
, 1-171: la defezione di salvante e di olimpia li colpiva [i comici]
lo dicevi anche tu che l'uccisione di un fascista avrebbe cementato l'unità della
s'egli è naturale [il flusso di sangue dalle orecchie] non si dee
aliquante volte hae sincopi, cioè difezione di cuore. 3. ant.
volgar., 1-5-26: certo le cagioni di queste defezioni o mancamenti, conciossiacosaché non
da dèfectus, part. pass, di dèficit e 'mancare'. v. panzini,
deficere ab aliquo: abbandonare il partito di qualcuno ». defìbrare, tr
volontà. del mazza, xii: di patrimonio opulento, non isperavo che defìcere potessi
deficienza dà modo al complesso delle determinazioni di defìcere ancora. = voce dotta
). deficiènte (disus. di fidènte), agg. che vien
meno, che finisce; manchevole, privo di qualche cosa, insufficiente, inadeguato al
. pallavicino, 7-297: l'intelletto di quest'ultimo libro sarà che l'uomo
che l'uomo s'innamori sì fattamente di quell'eteme bellezze, e s'invogli
quell'eteme bellezze, e s'invogli di quel néttare non mai deficiente né mai sazievole
sulla carta deficiente e imperfetta riservandosi poi di determinarla. sbarbaro, 4-83: in
, ma deficiente, cioè mancante e di difetto. bruno, 3-148: altrimente
, eufemismo che talora, specie parlando di fanciulli, equivale a * frenastenico '.
vale 'scarso, privo '(di mente, d'alcune facoltà mentali),
esser altro che poeta, e fosse incapace di ragionare e operare, sarebbe un deficiente
inoperante ', part. pres. di dèficère 'mancare '(v
, xix-4-1104: anzi nelle medesime opere di natura, s'ella riguarda un uomo benissimo
uomo benissimo proporzionato con un bellissimo volto di donna, il quale dubbiosa la rende
deficienza d'ogni cosa, neppure un briciolo di fuoco in questa stagione. d'annunzio
sa che da oltre due anni le tabelle di armamenti... sono state ridotte
rimase incinta. jovine, 5-187: di tanto in tanto, l'amara consapevolezza
le aveva negato. -ammanco (di denaro), passività (di bilancio)
-ammanco (di denaro), passività (di bilancio). cattaneo, ii-1-385:
cattaneo, ii-1-385: l'asilo dei mendici di bordò dopo cinque anni d'esistenza si
, scopriva deficienze e disordine in più di un registro. 2. scarsità
un registro. 2. scarsità di intelligenza; vizio, debolezza (di
scarsità di intelligenza; vizio, debolezza (di un organo); imperfezione (morale
che la morte è talvolta l'opera di un capriccio improvviso e che potrebbe essere
capriccio improvviso e che potrebbe essere passeggero di un organo o della casuale coincidenza momentanea
un organo o della casuale coincidenza momentanea di varie deficenze. cicognani, 13-41: senza
peccato. moravia, i-37: la vergogna di rivelare una tale deficienza, la paura
rivelare una tale deficienza, la paura di essere canzonato dal suo sarcastico compagno di
di essere canzonato dal suo sarcastico compagno di stanza, gli impedirono una sincerità che
: gli avvocati della parte civile cercavano di riparare sforzandosi a trattenere, a dar forma
incongruenza traevano la dimostrazione d'una debolezza di mente, d'una deficienza psichica di cui
debolezza di mente, d'una deficienza psichica di cui i disonesti avevano tratto profitto.
scolaro); lacuna, insufficienza (di ordine intellettuale, culturale, dottrinale,
che questa deficienza toglieva a suo marito di esercitare con successo il grande apostolato religioso
religioso. de amicis, i-690: di ciascuno dei quali [altri popoli latini
ironia faceta, che tradiva un sentimento di rivalità d'alto in basso. b
in questo caso, come una foglia di fico a coprire la deficienza di processo
foglia di fico a coprire la deficienza di processo logico della critica carducciana. serra,
deficienza del liberalismo italiano nella lunga mancanza di un partito politico francamente conservatore. piovene
scuola, ma la sua deficienza piena di un signorile distacco incuteva il rispetto e,
bilanci pubblici (e corrisponde alla perdita di esercizio dei bilanci commerciali).
. ugolini, 119: 'deficit': parlandosi di conti e di amministrazioni, pare che
119: 'deficit': parlandosi di conti e di amministrazioni, pare che alcuni non possano
alcuni non possano fare a meno di non usare di questo latinismo, a cui
fare a meno di non usare di questo latinismo, a cui però si può
il ministero ha dovuto serbare i rami di pubblica rendita che nel suo concetto potevano
il bilancio inglese ha un « deficit » di oltre quattrocento milioni, cifra enorme.
: il « deficit », invece di colmarsi, aumentava sempre. bartolini,
5-155: le quali, o siano composte di un re, 0 di molti,
siano composte di un re, 0 di molti, tutte concordano pure nel farsi base
del « deficit », non solamente di denari, ma di tutte quelle mercanzie
», non solamente di denari, ma di tutte quelle mercanzie, cioè senno,
/ non trovo « deficit » / di capitale: / le somme tornano,
toma 1 il re non avrà deficit di coma! = è il lat.
sing. del pres. indicat. di dèficère * mancare '; cfr. fr
che industrie deficitarie sopravvivano o restino sovraccariche di dipendenti superflui, è un criterio caritativo
autore finge come, seguitando lo sguardo di beatrice, elli defisse li occhi nella rota
;... così l'atto fisso di beatrice di ragguardare lo sole fisamente intrò
.. così l'atto fisso di beatrice di ragguardare lo sole fisamente intrò nella mia
= da affiggere, con sostituzione di prefisso. defigurare, tr. letter
non defigurata mediante forme arbitrarie, frutto di lambiccate teorie. = dal fr
. = part. pass, di defigurare, in questo signif. non altrimenti
data da un ostacolo. - linea di defilamento: la retta che unisce l'osservatore
al ciglio della massa coprente. -defilamento di un punto: la quantità in metri di
di un punto: la quantità in metri di cui la linea di defilamento sovrasta al
quantità in metri di cui la linea di defilamento sovrasta al punto stesso. -angolo
defilamento sovrasta al punto stesso. -angolo di defilamento: quello che la linea di
di defilamento: quello che la linea di defilamento fa con l'orizzontale.
2. marin. manovra di navi leggere (usata per scopi tattici
, per la quale una unità passa di controbordo o di poppa ad altra unità
quale una unità passa di controbordo o di poppa ad altra unità a distanza ravvicinata
teso dietro due roccioni, che permettevano di defilarsi. non uno dei neri s'
2. marin. eseguire la manovra di defilamento. 3. raro. sfiorare
linati, 19-196: correndo fra due muraglie di neve, defilando alla meglio altre corriere
biffi, xviii-3-398: là muli carichi di mercanzie che in grandi schiere defilano
defilato (part. pass, di defilare), agg. (disus.
baldini, 7-86: mi pare ancora di risentire i discorsi che allora si facevano
... o sotto il ciglio di una rupe defilati al tiro del nemico.
. gadda, 460: dal camminamento defilato di via donizetti, per il pertugio di
di via donizetti, per il pertugio di via bellini, dopo aver strisciato come
invasione del sacro era simile a quella di un animale parassita, senza fede né ragione
ragione alcuna. calvino, 1-469: di là, defilato nel vano d'una
popoli viventi nello stesso paese, e diversi di nome, di lingua, di vestiario
stesso paese, e diversi di nome, di lingua, di vestiario, d'interessi
diversi di nome, di lingua, di vestiario, d'interessi, e in parte
vestiario, d'interessi, e in parte di leggi, tale è lo stato in
, esile, lo sguardo dolce, di una dolcezza però mal definibile e sfuggente.
o l'atteggiamento stilistico. definiménto (di finiménto), sm. ant. definizione
dio, perché sia manifesta la grande saviezza di dio alli prìncipi e le potestà,
definire. definire (ant. di finire), tr. (definisco,
spirito, lo quale, tucto privati siamo di prezunsione corporali, lo speculo de la
l'autro, le piò segrete cose di nostre interiora partici- pando e 'nsieme comunicando
lascio renderne ragione a'maggiori e più savi di me. zanobi da strala [s
santa chiesa] si sforza con maggiore utilità di non sapere quelle cose, le quali
quali ella non può investigare, che di volere per ispirito di superbia diffinire, ovvero
investigare, che di volere per ispirito di superbia diffinire, ovvero di terminare quelle
volere per ispirito di superbia diffinire, ovvero di terminare quelle cose, le quali ella
materia; perché, avendo in sé facilità di costituire particolari di specie innumerevoli, viene
avendo in sé facilità di costituire particolari di specie innumerevoli, viene a contraerei,
l'uomo... è tenuto indispensabilmente di annettere all'idea ch'egli ha dell'
sanctis, ii-15-34: bisogna che ciascuna di queste idee sia ben definita e circoscritta
rappresentarne il contenuto; spiegare la natura di una cosa, dichiarando o descrivendo con
, rettor., 61-18: la significazione di quella parola e di quel nome si
: la significazione di quella parola e di quel nome si conviene diffinire, cioè aprire
l'arguir, s'han pur scienzia / di diffinir materia, forma, essenzia.
malavogevolmente si può venire a perfetta cognizione di verun'arte, se prima non si diffinisce
definita dalli giuriconsulti essere una facoltà naturale di fare quello che ciascuno vuole, quanto
esattamente verrebbe a definire una tragedia mista di melodia e di mirabile, qual è
a definire una tragedia mista di melodia e di mirabile, qual è questa. manzoni
: [l'attività legislatrice] non è di necessità morale e, definendola in tutta
parte. -render chiaro il significato (di un vocabolo, di un'espressione)
il significato (di un vocabolo, di un'espressione). vico, 55
non è dell'uso, questi peccherà di purità di lingua, ma non commette
è dell'uso, questi peccherà di purità di lingua, ma non commette peccato di
di lingua, ma non commette peccato di ragionamento. bocchelli, ii-37: le
sono proprie. alfieri, i-89: di cui [del machiavelli] null'altro sapeva
animale, e che l'ornaste / di tanti vizi e di virtù costante / per
l'ornaste / di tanti vizi e di virtù costante / per definirlo. fogazzaro,
, mettendo un lungo mormorio, una specie di rantolo, come se avesse in bocca
unico e fisso, ma una serie infinita di pensieri, incostanti, contradittorii, nessuno
definire. più che un mondo organico di figurazioni e di idee il suo è
più che un mondo organico di figurazioni e di idee il suo è un clima di
di idee il suo è un clima di umori variabili. moravia, ix-215:
un uomo per lo meno leggero e di coscienza molto elastica. -rifl. dichiararsi
, ii-848: giacomo, nella sua qualità di professore campestre, come soleva definirsi,
accentata del discobulo greco; con una di quelle facce, care le mie donne,
la mia mente era in uno stato di esaltazione impossibile a definirsi. tozzi, iv-173
. tozzi, iv-173: si sforzò di definire tutte le specie di dubbii. e
si sforzò di definire tutte le specie di dubbii. e. cecchi, 3-189
e. cecchi, 2-140: un che di ancestrale, nella sua attitudine e nella
uomo va, secondo ch'è definito di lui; ma guai a quello uomo,
tutti. lalli, 2-2-89: or di queste nel mezzo un largo piano /
quell'agon d'alto spavento / per diffinir di questo morbo strano / il vero nome
questo morbo strano / il vero nome di sì gran momento. giannone, i-3
della legge animava i due partiti, definì di allontanarsi dagli affari della repubblica. de
definì [il concilio] tutte le quistioni di domma e di fede, negando la
] tutte le quistioni di domma e di fede, negando la competenza della ragione
. bocchelli, 13-133: nel sinodo di verona [il papa] ha esaminato,
sentenziato, sedendo in cattedra su materia di fede, e definendo il nome e il
, e definendo il nome e il carattere di tutti e d'ognuno, fra cotesti
, / chi più de ardire e di possanza vaglia. boterò, 6-83: oggi
molto più vale nelle guerre la borsa di un prencipe, che col danaro possa
lungo la guerra, che il valore di un capitano, che la debba col ferro
rainerio da perugia, v-67-168: li promettete di difinire razone nobile mente contra ondomo di
di difinire razone nobile mente contra ondomo di mondu che molestare li volesse. chiaro
face, in trovare canzone, / error di lor cagione, / per definir tenzone
che i detti errori si cognoscano e diffiniscano di ragione per uno collegio a nessuna delle
, il quale con tre o quattro di questi altri padri venga in toscana a
iii-399: tanto per definire questa faccenda di oriani, pensa un poco tu alle mie
, / tutto quel ch'io ne so di diffinire. 8. ant. uccidere
uccidere; rovinare, abbattere. fatti di cesare, 67: n'avvenne di quella
fatti di cesare, 67: n'avvenne di quella legge, che l'uno di
di quella legge, che l'uno di quelli consoli che avea nome marco claudio
marco claudio non amava cesare, pensossi di difinirlo per questa legge. =
l'idea. = comp. di definito. definitézza, sf.
indispensabile sorgente della ricchezza copia e potenza di qualunque lingua, e della proprietà,
perciò, quantunque non molto presumere potessero di pregare iddio che cessasse, e sospendesse
l'altra in savoia, composte di presidenti, i quali giudicano diffinitivamente di tutto
di presidenti, i quali giudicano diffinitivamente di tutto ciò che appartiene alle rendite
stabilite son tutte affidate ad un collegio di giureconsulti forestieri che ha il nome di rota
di giureconsulti forestieri che ha il nome di rota, e che giudica definitivamente di
di rota, e che giudica definitivamente di tutte le cause sien civili, sien
verga, 4-157: il notaro si volse di qua e di là, come cercasse
il notaro si volse di qua e di là, come cercasse per terra, si
. pratolini, 1-95: lei sapeva di non doverglisi sacrificare nella speranza di attirarlo
sapeva di non doverglisi sacrificare nella speranza di attirarlo a sé definitivamente, non era
sé definitivamente, non era certo su di lui che poteva aprirsi il suo avvenire.
occupare luogo. = comp. di definitivo. definitività, sf.
e la sustanza delle cose con la diffinizion di quelle si dichiari, consiste la quistione
in diffinizione, e perciò diffinitiva e di stato diffinitivo si nomina. varchi, 8-2-293
8-2-293 • oltra le due abitudini dette di sopra, cioè delli universali a'particolari
è questa presunzione d'usurpare l'ufficio di dio in condannare altrui, e dare sentenza
nello amore non volle consentire, ma di negazione definitiva li rispose. stradar ola
con le donne maturamente considerare le prodezza di tutta tre le donne e vedendo che non
, fra tutti coloro, / gli dié di vincitor la precedenza. goldoni, viii-555
. goldoni, viii-555: vorrei pregarvi di dirle ch'io sono stato per riverirla
dell'affare che m'ha fatto l'onore di raccomandarmi. foscolo, xviii-334: tu
e stimato, devi pigliarti la noia di leggere ed esaminare nell'annesso foglio,
.. aveva ricevuto l'ordine definitivo di portarsi all'impresa di mantova. nievo
l'ordine definitivo di portarsi all'impresa di mantova. nievo, 2-135: ricevetti
2-135: ricevetti invece il malaugurato ordine di dar una passata di sette giorni a palermo
il malaugurato ordine di dar una passata di sette giorni a palermo per metter in
per metter in sesto definitivo gli affari di colà. capuana, 4-38: la
dell'autore (un'opera letteraria o di pensiero), o agli studi critici
critici più aggiornati (l'edizione delle opere di uno scrittore). carducci,
essere, per così dire, il viaggiatore di commercio che reca in giro il campionario
insegnare il vero sapere e la cognizione di noi stessi. betti, i-399:
i-170: è difficile far la geologia di un lavoro d'arte, trovare nel definitivo
che nulla. il definitivo non è di questo mondo. serra, ii-231: oggi
cosicché in definitiva, chi ci andò di mezzo... fummo noi bandisti.
e le giurava, ogni volta, di amare lei soltanto, in definitiva, di
di amare lei soltanto, in definitiva, di possedere lei sola. = voce dotta
\ definito (part. pass, di definire), agg. (ant.
alla nostra fatica con un copioso catalogo di vocaboli ben definiti e appartenenti tutti alle
alle scienze. pascoli, i-414: cessate di ritenere il cristianesimo come una non mai
mai definita e finita tavola d'articoli di fede, e sentitelo, una buona volta
siano le definite persone). cercherò di ridurre a giuridiche persone gli uomini.
, il suo credo ateo ed anarchico di solidarista assoluto, era un nulla e tutto
maestro alberto, 200: nell'altezza di quella somma intelligenza... dicemerà la
, i-172: le metafore e le frasi di questa specie non sono dunque francesismi,
tali da una classe d'uomini che intende di proscrivere con questo titolo mal definito ogni
lo volevano tutti, ma il concetto di quello che si voleva non era uno e
nostre anime, il ricorrere a farle di natura diversa e sostanza veramente deffinita da
d'un rosso bruno, quasi sostanziati di sole, definiti da ombre di lussuria,
sostanziati di sole, definiti da ombre di lussuria, incontrati tra la folla nell'
quale niuna cosa manchi e niuna soverchi di quelle che sono nel difinito. torricelli
della matematica, perché quelle sono obbligate di adattarsi ed aggiustarsi col loro definito.
in questo libro salomone parla in persona di molti, ma poi in fine, come
in fine, come diffinitóre e giudice di mezzo, tutto riduce a una sentenza.
nulla altro essere il buono amore che di bellezza disio. straparola, procm.
accorgendo essi, s'acquistava assoluta potenza di monarca senza bisogno di guardie. marino,
acquistava assoluta potenza di monarca senza bisogno di guardie. marino, 10-238: s'
interesse possibile a stravolgerne il giudicio. di brente, conc., ii-546: i
conc., ii-546: i compilatori di quel dizionario... non dubitarono di
di quel dizionario... non dubitarono di costituirsi legislatori e definitori della universale favella
carducci, iii-7-56: intorno al capo di san domenico rugghiano le fiamme dei roghi
le fiamme dei roghi e sibila come fionda di piombo il sillogismo del definitore teologo.
. il religioso che ricopre le funzioni di consigliere d'ufficio del superiore di un ordine
funzioni di consigliere d'ufficio del superiore di un ordine regolare; a seconda che
centrale, il magistrato al quale spettava di risolvere sommariamente le liti relative ai confini
inventività filosofica si può presentare senza nessuna di codeste esteriorità, senza formule definitorie,
sf. il definire; determinazione esatta di un concetto, fatta con elementi adeguati
; spiegazione breve e precisa del significato di un vocabolo, di un termine;
precisa del significato di un vocabolo, di un termine; enunciazione delle qualità,
contrizione, e in quanto è atto di virtude di giustizia. torini, 293:
e in quanto è atto di virtude di giustizia. torini, 293: è
è riposo delle virtudi animali con accrescimento di forza naturale. l. ghiberti, i-i
, sì come il termine e diffinizione di filosofia. lorenzo de'medici, i-14:
amore, trova non essere altro che appetito di bellezza. berni, 218: dicono
, ma bisogna avere ancora le diffinizioni di tutte quante le sue spezie. albergati,
deve attualmente dimostrare tutte le parti formatrici di essa. magalotti, 9-1-194: ogni
derivazione da un altro contengono una specie di definizione della cosa. rosmini, xxii-185:
la proposizione abbia per base un concetto di maggior estensione dell'oggetto che si vuol
una persona, non nel rinunziarvi, ottieni di mettere dalla parte del torto chi ti
chiesa, sull'esistenza e sul senso preciso di una verità rivelata che viene proposta a
nella riforma. sagredo, 1-7: alle di lui definizioni [del pontefice] ogni
far una definizione per uno spontaneo proposito di spiegare un domma? no. tutte
discorso. leonardo, 2-61: definizione di forza e movimento nelli animali. monti
3. decisione, deliberazione, presa di posizione; risoluzione di una controversia;
deliberazione, presa di posizione; risoluzione di una controversia; giudizio. cavalca,
cavalca, 19-269: e poi per diffinizione di ragione proferisce la sua sentenza, e
annali. monti, iv-233: la difinizione di tutta la gran lite non pare lontana
milano. botta, 4-566: dal destino di questa città pendeva la definizione della sanguinosa
gli umori diversi. -stipulazione (di patti, contratti, ecc.).
del suo talento e la vera diffinizione di ciò ch'egli vale. foscolo, xiv-114
foscolo, xiv-114: credo nondimeno giusto di essere pagato, stante l'articolo 19 del
articolo 19 del piano generale dell'ufficio di compilazione, come capitano aggiunto, e
nel viso. delineazione, tracciato (di una figura). onardo,
baldini, 3-295: non c'è di meglio che vivere in una città, che
defissióne1, sf. stor. forma di magia, propria del mondo antico,
(ed era scritta su una laminetta di piombo avvoltolata e tenuta ferma con un
dotta, da dèfixus part. pass, di dèfigère 1 fissare, guardare fisso '
defissióne3, sf. neol. l'atto di staccare i manifesti dai muri.
= deriv. da affissione, con cambio di prefisso. defìsso, agg. ant
del tutto defisso ed intento in solo desiderio di dio. = voce dotta,
lat. dèfixus, part. pass, di dèfigère 'fissare'.
deflagrante (part. pres. di deflagrare), agg. che deflagra
dal loro contatto con uno spirito sopraccarico di sensibilità, di passione e di cultura
con uno spirito sopraccarico di sensibilità, di passione e di cultura.
sopraccarico di sensibilità, di passione e di cultura. deflagrare, intr.
. 2. figur. manifestarsi di colpo, con violenza, scatenarsi (
tempesta si accumula e deflagra nel giro di un giorno. calvino, 1-445: la
dotta, lat. deflagrare, comp. di flagrare 'bruciare '; cfr.
. dispositivo elettrico che provoca v accensione di una carica esplosiva. = deriv.
deflagrare. deflagrazióne, sf. tipo di esplosione, in cui i fenomeni di
di esplosione, in cui i fenomeni di combustione si propagano nella massa dell'esplosivo
286: 'deflagrazione ', doppio fenomeno di calore e di fiamma che accompagna la
', doppio fenomeno di calore e di fiamma che accompagna la rapida combustione de'
via e formano intorno al pedale un tappeto di scorie ferrigne. 2.
quelle cristalline o granulate, composte di elementi variamente colorati) si spaccano con
notte: a causa del diverso grado di riscaldamento e di dilatazione delle singole parti
causa del diverso grado di riscaldamento e di dilatazione delle singole parti).
. diminuire in misura notevole, ridurre di una buona parte. = deriv
econ. diminuzione della massa dei biglietti di banca in circolazione con conseguente aumento del
ribasso dei prezzi (ed è il contrario di inflazione: si ha la deflazione tributaria
l'operazione è attuata con l'imposizione di maggiori tributi, e la deflazione creditizia
panzini, iv-184: 'deflazione'. il contrario di 'inflazione '. ma se gonfiare la
, sui quali passano, un'azione di smerigliatura e corrasione). =
. chim. separare da una miscela di liquidi una parte dell'acqua che vi
voce dotta, comp. da de-con valore di separazione e flegma o flemma * umore
deflegmato (part. pass, di deflegmare), agg. (deflemmato
. apparecchio montato all'uscita della caldaia di un distillatore, allo scopo di
di un distillatore, allo scopo di condensare una parte del distillato e farla
deflegmazióne, sf. chim. processo di distillazione discontinua che si compie per avere
per avere una completa separazione dei componenti di una data miscela di liquidi: consiste
separazione dei componenti di una data miscela di liquidi: consiste nel porre, prima del
detto deflegmatore, che ha la funzione di produrre la condensazione dei vapori meno volatili
possano ritornare nella caldaia o nella colonna di distillazione. = deriv. da
2. spostamento angolare della parte mobile di uno strumento di misurazione. 3.
angolare della parte mobile di uno strumento di misurazione. 3. fis. deflessione
deflessione magnetica: deviazione che un pannello di elettroni subisce per l'applicazione di un
pannello di elettroni subisce per l'applicazione di un campo magnetico trasversale rispetto alla loro
l'analoga deviazione prodotta su un pannello di elettroni da un campo elettrico. -deflessione
elettroni da un campo elettrico. -deflessione di un fascio di raggi luminosi: deviazione
campo elettrico. -deflessione di un fascio di raggi luminosi: deviazione del fascio di
di raggi luminosi: deviazione del fascio di raggi luminosi per opera di uno specchio
del fascio di raggi luminosi per opera di uno specchio, di un prisma. -deflessione
luminosi per opera di uno specchio, di un prisma. -deflessione della bussola giroscopica
. -deflessione della bussola giroscopica: errore di indicazione del nord vero in un certo
un'opinione; allontanarsi da una linea di condotta prestabilita; cedere, deviare dai
dotta, lat. défleetére, comp. di fleetère * piegare '. cfr.
estensimetro, usato per misurare la deformazione di una sbarra o di una trave sottoposta
misurare la deformazione di una sbarra o di una trave sottoposta a un carico trasversale
= voce dotta, comp. dal tema di deflettere 'piegare 'e dal gr
2. meccan. particolare tipo di valvola commutatrice che, in un condotto
condotto, è disposta immediatamente a monte di una seconda valvola che pone in comunicazione
pone in comunicazione il condotto col cilindro di un motore a combustione interna (e
combustione interna (e ha lo scopo di permettere che il cilindro funzioni, in
in fase opportuna, da valvola sia di aspirazione sia di scarico).
, da valvola sia di aspirazione sia di scarico). 3. ott.
uno strumento ottico, ha la funzione di deflettere un fascio di raggi luminosi.
ha la funzione di deflettere un fascio di raggi luminosi. 4. tecn
luminosi. 4. tecn. schermo di ghisa o di lamiera applicato alla parte
4. tecn. schermo di ghisa o di lamiera applicato alla parte superiore del boccaporto
alla parte superiore del boccaporto del focolaio di una caldaia, con lo scopo di guidare
focolaio di una caldaia, con lo scopo di guidare la corrente d'aria, quando
deflessione. 6. aeron. deflettore di un'ala: in un aeromobile,
alette che sono disposte lungo il bordo di uscita di un'ala per deviare la
sono disposte lungo il bordo di uscita di un'ala per deviare la corrente e
aria delle gallerie aerodinamiche e degli impianti di condizionamento dell'aria, con lo scopo
condizionamento dell'aria, con lo scopo di guidare meglio le correnti d'aria nel
le correnti d'aria nel brusco cambiamento di direzione. = > voce dotta,
voce dotta, comp. da de-con valore di allontanamento e flogisto (v.)
. deflogisticato (part. pass, di deflogisticare), agg. disus.
« deflogisticato *, spogliato o privato di tutto il principio infiammabile. tramater [s
, o faceva scoppiare le bombette di aria deflogisticata fra le gambe delle signore
fama potevi tu, scelerato, sperar di acquistare al nome tuo con l'infelicissimo
al nome tuo con l'infelicissimo esercizio di ammazzar gli uomini, di rubar i
infelicissimo esercizio di ammazzar gli uomini, di rubar i contadi, di abbruciar le città
uomini, di rubar i contadi, di abbruciar le città, di deflorar con
i contadi, di abbruciar le città, di deflorar con violenza le vergini e nel
? moneti, 78: un mercante di pepe e di cannella, / confessando
, 78: un mercante di pepe e di cannella, / confessando sua colpa,
gemelli careri, 1-v-125: nel paese di tanaffari, si usa farle deflorare da uomini
innocenti, e dal carnefice deflorarsi prima di percuoterle, sendovi legge antica che niuna
/... / immacolata vergine di vuoto / pura ed incoruttibil sepoltura / di
di vuoto / pura ed incoruttibil sepoltura / di eterno gemmeo ghiaccio invano il sole /
gemmeo ghiaccio invano il sole / tentò di deflorarla / con la più ardente paziente
ardente paziente paglia, / e la notte di livida sozzura / almeno di macchiarla.
la notte di livida sozzura / almeno di macchiarla. 2. figur.
boccalini, i-290: tutto che principessa di tanto splendore da'suoi ingrati e ambiziosi
nemici più volte nei prostibuli delle proscrizioni di siila e di augusto e ne'sacchi generali
nei prostibuli delle proscrizioni di siila e di augusto e ne'sacchi generali di totila
e di augusto e ne'sacchi generali di totila, di attila e di altri re
e ne'sacchi generali di totila, di attila e di altri re delle nazioni straniere
generali di totila, di attila e di altri re delle nazioni straniere vergognosamente sia
. deflorato (part. pass, di deflorare), agg. di una
pass, di deflorare), agg. di una donna: privata della verginità.
c. gozzi, i-71: il clima di quelle provincie [dalmate] fa gli
a venezia ad una mercantessa da peccati di pianterreno. 2. ant. la
è una deflorazione e una quinta essenza di carne, sangue e nervi sublimata nell'
, scelta 'e 'l'atto di togliere il fiore della verginità '; cfr
, sf. il defluire, lo scorrere di acque, liquidi, umori; deflusso
baldini, i-102: silenziosamente una squadra di soldati attendeva a sistemare in iscavo un
comune che fa deposito e intasa i canalicoli di defluenza).. defluite, intr
corso d'acqua: secondo la linea di massima pendenza; e, per estens
nel tabernacolo, non potè a meno di pensare alla dessalle. 2.
allacciava con larghe stringhe, al defluire di tante parole e di tanto fiato,
stringhe, al defluire di tante parole e di tanto fiato, rientrarono nei loro bottoni
un disegno una conclusione ideale in un defluire di materia abbondante larga sicura.
dotta, lat. defluire, comp. di fluire * scorrere '. universale o si
, sm. lo scorrere verso il basso di acque (e di altri liquidi)
verso il basso di acque (e di altri liquidi). d'alberti,
d'alberti, 286: 'deflusso', scorrimento di umore, o simile, d'alto
dalla mattina alla sera, una frotta di bambini seminudi, interamente ricoperti di fango,
frotta di bambini seminudi, interamente ricoperti di fango, giuocavano attorno a una pozzanghera
. piovene, 5-549: si parla di formare un centinaio di laghi-serbatoi collinari destinati
: si parla di formare un centinaio di laghi-serbatoi collinari destinati a trattenere l'acqua
volume d'acqua che attraversa la sezione di una corrente in un dato intervallo di
di una corrente in un dato intervallo di tempo. cattaneo, iii-1-336: l'
3. figur. l'allontanarsi di gruppi più o meno numerosi di persone
allontanarsi di gruppi più o meno numerosi di persone da un luogo (un locale,
paese). -per estens.: anche di merci, di capitali, da uno
-per estens.: anche di merci, di capitali, da uno stato, da
: al tritone c'era uno sbarramento di reticolati e di sacchi a terra,
c'era uno sbarramento di reticolati e di sacchi a terra, con varco ancora
e. gadda, 7-232: quel deflusso di deformazioni multiple che sogliamo chiamare « la
. -al figur.: l'allontanarsi di una gran folla di persone da un luogo
: l'allontanarsi di una gran folla di persone da un luogo. cagna
le schiere allineate, con deflùvio uniforme di ruscello; nell'arco del portone apparivano
rifugio in un angolo lontano dai defluvi di stiva. = voce dotta,
permanenti: un corpo, per effetto di cause meccaniche, termiche, ecc.)
, -quella cotta, gnucca pasta a furia di rovinarle giù sopra il collo di momento
furia di rovinarle giù sopra il collo di momento in momento te la stira lunga
. deformabilità, sf. attitudine di un corpo a subire deformazioni più o
temporanee o permanenti, per l'azione di cause meccaniche, termiche, ecc.
poi si richiudevano in una irraggiungibile alterazione di presagi, col vento alto, freddi brani
presagi, col vento alto, freddi brani di azzurro. = deriv. da deformabile
deformante (part. pres. di deformare), agg. che
, temporaneo o permanente) la forma di un corpo. galileo, 4-3-129
, 4-3-129: sarebbe impossibile far strutture di ossa per uomini, cavalli,..
forma, l'aspetto, lo proporzioni di una persona o di una cosa; rendere
, lo proporzioni di una persona o di una cosa; rendere brutto, deforme
la sua bellezza esser sollecitata da gli occhi di molte femine, mosso da mirabile vergogna
non gli era [ad alessandro] di mestiere far deformare i suoi macedoni, facendoli
se ella fa eseguire l'altra edizione di cui mi parlò nella sua 9 aprile,
cadavere. imbriani, 1-93: una specie di ticchio doloroso gli deformava gli angoli della
meraviglioso che incantava bruno, al carattere di quel tale. -figur.
, 5-174: sia [la moglie] di buon'aria, sia gentil, non
esser nulle e illegittime,... di presente danno scandolo alla chiesa e deformano
ed attribuisce alla somma bontà 1 vizi di un tiranno atroce e bisbetico. alfieri,
del genio gotico avea infettato i principii di tutte le arti, e deformava tutti
proprio mentre lo sciampagna deforma i bicchieri di schiuma, il servo entra a parlare
il servo entra a parlare della missione di cui aveva avuto incarico. 3
; modificare, trasformare il carattere di una persona. zeno, ii-284:
zeno, ii-284: capitando qui alcuno di coteste parti, avrò caro di vedere
alcuno di coteste parti, avrò caro di vedere il timocrate del sig. salvi,
anima. si tratta, dunque, non di conservare all'antico la sua anima in
sua anima in un corpo nuovo, ma di deformargliela meno che sia possibile. pirandello
. avevano avuto lassù, in difesa di roma, una bella morte, troncati
frenetico ardore della gioventù e resi immuni di tutte le miserie, liberi di tutti gli
immuni di tutte le miserie, liberi di tutti gli ostacoli che forse nel tempo
i passi ora si odono venire dall'impiantito di legno della bottega. la notte ingrandisce
.. parlando dei nostri miti: di pasifae, d'europa e del toro,
europa e del toro, abbiamo bisogno di deformarli moralisticamente, porgendo insieme l'attenuante
. cotnisso, 5-148: un'ombra di tristezza pareva gli avesse deformato il volto
. moravia, iv-93: un principio di ubriachezza già le deformava la visione; era
.. i ferrovieri hanno strane inflessioni di voce. credono pronunciare il nome della stazione
e invece lo deformano in una specie di grido convenzionale, simile ai gridi che
. gadda, 7-28: se dall'esempio di libro noi trapassiamo a poter leggere nel
pirandello, 7-704: quella tua cassa di zinco s'era tutta così enormemente gonfiata
, 459: il loro turbamento cresceva di continuo, come le figure di quegli specchi
cresceva di continuo, come le figure di quegli specchi che si guardano e si
pea, 3-181: specialmente nei tempi di guerra,... tutto urge
saperlo. michelstaedter, 646: mi sovviene di certe laudi sacre del trecento e del
, dove il poeta adorante tenta invano di contrapporre a cristo qualunque altra potenza;
cristo qualunque altra potenza; e il nemico di cristo gli si deforma nei tipo sempre
cui l'asse geo metrico di un solido (una barra, una trave
si deforma. = femm. di deformato. deformato (part.
deformato (part. pass, di deformare), agg. alterato
83: s'in fermò di podagre, le quali con atrocissimi dolori pro
pro cedendo in poco spazio di tempo talmente tutti i membri gli
abati, 27: pallade, di cui siamo seguaci, per non vederli in
vederli in volto quella deformata enfiatura di gote, mentre sonava il flauto
'l petto deformati, tossa / di carni ignude, le compagi e
compagi e i nervi / sudan di nuovo inusitato sangue, / e fatto è
mente offeso e deformato. di giacomo, ii-695: quat
randello, 7-566: e verso di essa allungava i piedi de
due vesciche entro le grosse calze di cotone turchino. alvaro, 2-138: quella
, creando sulle pareti un gioco di ombre deformate gigantesche che dondolavano il
. pratolini, 9-546: giovane, fine di li neamenti, carina,
regione); corrotto (il testo di un'opera letteraria). davila,
le quali impressioni sono così deformate e di forestiere voci ripiene che gabbriello fiamma non
voci ripiene che gabbriello fiamma non dubitò di chiamare fazio uberti trivigiano e non fiorentino
tanto più degna che si vedesse; e di cui per cotanti anni era stato egli
, e degna de'più illustri discepoli di francesco albani. cattaneo, ii-2-183:
campagne deformate dalle acque stagnanti vivevano miriadi di porci e di cignali. soffici,
acque stagnanti vivevano miriadi di porci e di cignali. soffici, ii-146: portava
un giacchetto da donna ma una giubba di lustrina nera appartenente a mio zio,
, con le tasche strappate e priva di tutti i bottoni. 3.
quali vogliano che noi intriamo nella congregazione di toscana, dicano che sono deformati e vogliansi
vita del convento, e la solitudine di quella domestica le avevano dato un concetto
occhi da un giornale in questo caffè di tutti i giorni, mi sorprendo in
sorprendo in una intersezione d'angoli, di rettangoli e di zone, d'ombra
una intersezione d'angoli, di rettangoli e di zone, d'ombra, di luce
e di zone, d'ombra, di luce, di colori profondi che le alte
zone, d'ombra, di luce, di colori profondi che le alte vetrate si
deformato, nollo conosceva. statuti de'cavalieri di s. stefano, 1-171:
ferito, si condanni in due anni di navigazione di galera. deformatóte, agg
si condanni in due anni di navigazione di galera. deformatóte, agg. e
ch'erano due grossi nei, deformatori di quelle fattezze così belle, che traspiravano
deformatrici della grammatica latina e agli allettamenti di un'effìmera sapienza. manzini, 8-43
, 8-43: il babbo rimase, privo di consensi, un po'mortificato, a
, 8-93: il sentimentale (= deformatore di valori) detto anche sognatore, comincia
deformare; modificazione, alterazione della forma di un oggetto, dell'aspetto di una
forma di un oggetto, dell'aspetto di una persona (che ne viene reso
i musicisti: la macchia in ispecie di voglia di fragole sotto la ganascia dei violinisti
: la macchia in ispecie di voglia di fragole sotto la ganascia dei violinisti.
-ant. guasto, rovina, crollo (di edifici). sarpi, vi-3-90:
. sarpi, vi-3-90: la destruzione di molte chiese e la deformazione di altre
destruzione di molte chiese e la deformazione di altre per causa de'fulmini poco discreti
fanno fede che il demonio insidia al gregge di cristo anco con le cose che cristo
: ora il tentativo dell'arte inesperta di seguire i contorni esterni deve affatto fallire e
mano e degli strumenti. -storpiatura (di un nome). bilenchi, 197
altera i dati della realtà (o di una tradizione). carducci, iii-12-241
mescolava immagini reali, quali i discorsi di sammarco le avevano trasmesse, a deformazioni
mutamento in peggio (dei costumi, di un'istituzione, ecc.),
stesso articolo si conteneva che in verso di tutti i laici di qualunque stato..
che in verso di tutti i laici di qualunque stato... dovesser precedere
annunzio, v-1-1115: si continua a parlare di manipolazioni perfide, di compromissioni vili,
continua a parlare di manipolazioni perfide, di compromissioni vili, di deformazioni disonorevoli.
manipolazioni perfide, di compromissioni vili, di deformazioni disonorevoli. ojetti, iii-571:
per tutte le deformazioni che l'esercizio di un'arte
), particolare stile che fa uso di un linguaggio esasperato e violento, capace
un linguaggio esasperato e violento, capace di alterare i rapporti e le proporzioni tradizionali
rappresentazione dell'oggetto, con lo scopo di cogliere aspetti nuovi, più profondi,
soffici, iii-597: con l'accentuare di molto la loro schematicità geometrica, la
schematicità geometrica, la loro cubatura come di solidi considerati in astratto; soprattutto con
strutture, iniziavano una maniera ben diversa di rappresentare le cose; quella cioè che
cecchi, 3-140: specie nella numerosa collezione di disegni, una inquietante discordia di stili
collezione di disegni, una inquietante discordia di stili: dalla gretta imitazione del vero
fiammingo che abbia gusti e tormenti spirituali di primitivo e che sogni il cielo, artista
dalle deformazioni vigorose ed originali, sofferente di doversi accontentare della miniatura, morì pazzo
iniziazione alla vita sessuale, come prova di resistenza al dolore: e possono consistere nel
permanente, della forma o del volume di un corpo sollecitato da forze esterne e
ed è detta elastica se la variazione di forma o di volume del corpo sollecitato
detta elastica se la variazione di forma o di volume del corpo sollecitato è proporzionale alla
azione delle forze deformanti). -lavoro di deformazione: è il lavoro prodotto da
è il lavoro prodotto da un insieme di forze applicate a un sistema elastico,
a vedersi (e implica una reazione di ripulsione, di disgusto: con particolare
e implica una reazione di ripulsione, di disgusto: con particolare riferimento all'aspetto
disgusto: con particolare riferimento all'aspetto di chi ha il corpo o parte di
di chi ha il corpo o parte di esso deturpato da gravi difetti fisici o
deturpato da gravi difetti fisici o privo di proporzione, irregolare, storpiato, contraffatto
, trova non essere altro che appetito di bellezza. e se questo è, tutte
morbo] privò della vita molti uomini di ciascuno sesso e età, molti diventati d'
fera accorrne. tasso, 4-46: nulla di pellegrino 0 di gentile / gli piacque
, 4-46: nulla di pellegrino 0 di gentile / gli piacque mai, né mai
nel volto suo deforme / cerca emendar di vecchia etade i danni. parini,
in vano in van la chioma / deforme di canizie, / e l'anima già
infra'troiani, / uom, che di bronzo e d'oro era possente, /
dio, non per eroismo, ma di tutta voglia. d'annunzio, i-216:
deformi dita, / su uno strame di citiso e d'isapo. pirandello, 7-
. -per estens.: anche di animali. firenzuola, 539: se
manco, / che sia l'infame bue di vita privo, / che gli parea
: ci par deforme una certa razza di cani quando ha l'orecchie non tagliate.
nottole enormi; e qualche viso irsuto / di scimmia intento ad esplorar da un antro
baglior della funerea lava, / che di lontan per l'ombre / rosseggia. fogazzaro
moravia, iv-218: il freddo sole di febbraio illuminava le loro facce arrossate dal
. bentivoglio, 4-657: coperto il terreno di deformi cadaveri. foscolo, iv-448:
stranier. de amicis, i-243: quanti di quei soldati, anche de'più forti
, per lungo tempo, l'immagine di quei cadaveri deformi, e avran risentito
deformi, e avran risentito il contatto di quelle membra agghiacciate e floscie, il
membra agghiacciate e floscie, il rumore di quelle teste cadenti pesantemente sul carro!
). alfieri, 74: pregno di neve gelida il deforme / vorticoso àer
oscurità s'aggireranno le torce, e di quando in quando dalle navi un fascio di
di quando in quando dalle navi un fascio di luce inquieta esplorerà rapidamente tra gl'immani
animo, i costumi, il comportamento di una persona). francesco da barberino
pura, / senza il gran blasmo che di ciò riceve. livio volgar.,
data con questo fatto non dubbia speranza di libertà, se egli non avesse ogni cosa
2-3-150: avendo... aspetto di virtù, può ingannare più agevolmente gli
precipitavano nella demenza del delitto anarchico deformi di natura, o deformati da dottrine demenziali.
che il sig. simplicio dissimulasse questa esposizione di testo, per non gravare il maestro
gravare il maestro e i suoi condiscepoli di una nota assai più deforme dell'altra.
così avanti che lo no- driva sin di speranze ch'ella fosse per congiungersi in
imagine del mondo e degli uomini e di se stesso. alvaro, 5-25: tutti
tutto il cuore, che ci fa vergognar di noi stessi, che ci riempie di
di noi stessi, che ci riempie di cordoglio, rappresentandoci come deforme e schifoso
mi sta continuo sugli occhi deforme spettacolo di tante baldanzose prosperità de'tristi, e
tante baldanzose prosperità de'tristi, e di tante indegnissime sventure de'buoni. tommaseo
, i-315: un giorno in campagna, di primavera, dopo il desinare, al
, al margine d'un laghetto cinto di qua d'arboscellini verdeggianti, di là di
cinto di qua d'arboscellini verdeggianti, di là di gran piante tuttavia spogliate,
di qua d'arboscellini verdeggianti, di là di gran piante tuttavia spogliate, vidi mia
. aleardi, vi-568: un grido di preghiera / d'un popolo che spera
: e come hai avuto il coraggio di abbandonarmi così a lungo, in questo deserto
circondato spaventato tormentato sempre con una caterva di mostri, l'uno più orribile dell'
un incubo deforme, con un misto di ribrezzo e d'ambascia. quasimodo,