e della dolcezza del luogo, delle mani di dama del superiore, in modo che
del superiore, in modo che l'immagine di lui è ora mescolata a quella dell'
giovane: è vero? -bocca di dama: v. bocca di dama.
-bocca di dama: v. bocca di dama. -coscia di dama: qualità
v. bocca di dama. -coscia di dama: qualità di pere (cfr.
dama. -coscia di dama: qualità di pere (cfr. coscia, n
: 'dama del biscottino', locuzione milanese di caustica efficacia. indica precisamente la nobildonna
la nobildonna che volendo adempiere ai precetti di cristo, crede di soddisfarli portando il
adempiere ai precetti di cristo, crede di soddisfarli portando il biscottino al letto degli
ha 22 anni (può averne anche di più); vive di preziosa galanteria,
averne anche di più); vive di preziosa galanteria, e ha l'aria
i-126: le due donne cercavano invece di atteggiarsi a gran dame schifiltose capitate per
provinciale. -giocare alle dame: di bambine quando giocano a imitare i modi
: giovane dama, giovanetta o fanciulla di nobile condizione o di modi gentili,
giovanetta o fanciulla di nobile condizione o di modi gentili, delicati e aggraziati.
aggraziati. -iron.: anziana dama di aspetto fragile e dai modi aggraziati;
giovane donna che assume atteggiamenti e modi di distinzione, che non sono nella propria
fatta solamente da quella damerella che dice di voler far questa fondazione e da alcune
.. vecchie grogiolanti, e sparute damine di terraferma che calano ai veglioni della fenice
calano ai veglioni della fenice per ringiovanire di sera in sera sotto il velame della bautta
damine così vezzose a volere il bis di questa canzone. -per simil.:
giovane dama in atteggiamenti vezzosi e pieni di grazia usata come suppellettile. di
di grazia usata come suppellettile. di giacomo, i-529: da per tutto,
dalla spalliera piatta e larga, verniciata di bianco, istoriata nel mezzo da figurine
bianco, istoriata nel mezzo da figurine di cavalieri in parrucca e codino, i
, che sorridevano, spiegazzato il ventaglio di piume. -acer. damóna:
. -acer. damóna: signora di condizione sociale molto elevata, di gran
signora di condizione sociale molto elevata, di gran rango; donna dall'aspetto imponente
un pascià a tre code, e di donne ne aveva sino ai capelli,
fece molte considerazioni recondite sul volume carnoso di quella bella damona. -spreg.
allegri, 45: essendomi accattata un po'di damuz- zaccia salvatica. rovani, ii-353
ii-353: io ne ho conosciuti assai di questi repubblicani stati ricchi e stati nobili.
, iii-579: era lui che scappava di casa, e anche dietro alle damazze
, ben raso, avevano all'ombra stesi di quei materassi da spiaggia, gonfi d'
da spiaggia, gonfi d'aria, di gai colori. e dopo il caffè
su quei materassi a ciarlare o a fingere di far la siesta. = dal
uno barone consigliò che il più valentre di troia andasse con grande forza di gente
valentre di troia andasse con grande forza di gente in grecia, e sì proccacciasse di
di gente in grecia, e sì proccacciasse di dammaggiare grecia e di vendicare la
sì proccacciasse di dammaggiare grecia e di vendicare la ricievuta onta. =
ricievuta onta. = denom. di damaggio. damàggio (dalmàggio,
. arrigo testa, 1-72: di me fermanza avete, / ch'eo
/ poi lo meo cor non muta / di far leale omagio; / dunqua
; / dunqua se voi mi sete / di sì fera parata, / ben
oste del papa con grande dammaggio di sua gente. fiore, 86-1: s'
e lor grande eretaggio. storia di stefano, 23-7: ma come
putino sazo, / le onde del mare di suo pani fazeva vele, i
poco de ora, / che di quella canaglia maledetta / non vi è persona
: tristo chi lo aspetta! di costanzo, 1-44: vederessi i nostri cavalieri
, i-212: 'dammaggio'. voce di desinenza napolitana: sinonima di * dannaggio '
voce di desinenza napolitana: sinonima di * dannaggio '; 'danno
della crusca, in ima canzone di guitton d'arezzo, si legge più rozza
plur. -chi). zool. genere di antilopi, comprendente specie di media
genere di antilopi, comprendente specie di media statura, con muso allungato
particolarmente nota è la cosiddetta antilope di hunter (damaliscus hun teri
si sia raggiunta l'ultima linea avversaria di casella. = fr. damer (
) a damasco, ornandoli con disegni di vario genere. boccardo, 1-649
damascato (part. pass, di damascare), agg. lavorato a
arabescato (stoffe, lame o impugnature di armi, ecc.).
, conc., i-538: alcune mostre di biancheria da tavola in cotone damascato,
cotone damascato, il quale eguaglia ciò che di più bello si conosce in questo genere
quasi simili a quelli dei damaschi di seta, con disegni broccati nel tessuto.
. damascatura, sf. tipo di tessitura che ripete i disegni del damasco
da letto » verde stinta: con damascatura di indecifrabili maculazioni: le quali, nel
damascèno1 (damascino), agg. di damasco, che proviene da damasco.
d'annunzio, v-2-749: mangio il presciutto di san daniele, il caviale di lenine
presciutto di san daniele, il caviale di lenine,... lo zibibbo damasceno
. lo zibibbo damasceno, i datteri di candia, i lucumi d'istambul.
d'istambul. -sm. abitante di damasco. magalotti, 1-21: e
prugno damasceno, susine damascene: varietà di susino e di susine (cfr. damaschino
susine damascene: varietà di susino e di susine (cfr. damaschino,
'l nostro appione / sodo in sapor di prugno damasceno, / sì come cato
pesca. -rosa damascena: varietà di rosa (cfr. damaschino, n
o rosa damascena, fosse d'oro o di ferro o di bronzo dorato.
d'oro o di ferro o di bronzo dorato. = voce dotta
aoxrjvó <;, agg. di aafxaaxó? * damasco '.
damasceno significherebbe, quindi, 'campo di terra rossa '. cfr. anonimo
». damaschétto, sm. tipo di drappo ricamato con fiori d'oro
. v.]: 'damaschétto', sorta di drappo a fiori d'oro e
stoffe a fiori d'oro e d'argento di cui i veneziani facevano un tempo
grigiazzurro. = dimin. di damasco. damaschinare, tr.
natura gli oggetti d'acciaio (lame di armi, corazze, ecc.)
al ferro, all'acciaio, alle lame di punta o taglio e ad altre
e ad altre armi l'apparenza delle antiche di damasco. tramater [s. v
, /... / e damaschinano di argenti e di smeraldi / le corazze
. / e damaschinano di argenti e di smeraldi / le corazze dei pesci e dei
. damaschinato (part. pass, di damaschinare), agg. che è
caso vi è connesso un senso particolare di sordida rovina, di disfacimento putrido e
un senso particolare di sordida rovina, di disfacimento putrido e disgustoso). segneri
nascondere o abbigliare la sua decrepitezza. di giacomo, i-728: un'infinita malinconia pioveva
la voce; poiché ella aveva misericordia di quella decrepitezza. sbarbaro, 1-253: qui
. bocchelli, 9-439: sul pianoro di capo d'otranto affiora, pelata e
turbavano. 2. figur. stato di estrema decadenza (di una lingua,
. figur. stato di estrema decadenza (di una lingua, di una letteratura,
estrema decadenza (di una lingua, di una letteratura, di un'istituzione,
una lingua, di una letteratura, di un'istituzione, soprattutto di uno stato
letteratura, di un'istituzione, soprattutto di uno stato, di una società; anche
istituzione, soprattutto di uno stato, di una società; anche dell'umanità intera
dopo un'ignobile decrepitezza, aveva finito di vivere nelle bocche. cesarotti, i-314
abbiano dei greci autori una maggior conoscenza di quella che suole acquistarsi a dispetto nelle
. giordani, iii-104: che dirò di quel potentato che, stando sul più
, era condotto pressoché a niuna speranza di sé? foscolo, iv-418: il genere
si fermarono a guai dare la rovina di quella sconosciuta, e volsero con ragione
delle decrepitezze de'popoli, sono fuor di loro, e non s'agitarono mai tanto
in un'appendice che potrebbe chiamarsi stanza di sbratto, spedale degl'invalidi, o
, spedale degl'invalidi, o museo di fossili. de sanctis, i-53: la
per decrepitezza o voleva far la fine di sibari e affogare tra le rose?
sono scritte in istile notarile, sono di una monotonia desolante, e dalle imagini
estrema vecchiaia (ed esprime il senso di una grave, completa decadenza fisica)
., iv-315: non ebbe misericordia di fanciullo né di vergine, né di vecchio
: non ebbe misericordia di fanciullo né di vergine, né di vecchio né di
di fanciullo né di vergine, né di vecchio né di decrepito, ma tutti
né di vergine, né di vecchio né di decrepito, ma tutti gli diede nelle
ginocchia ignude, e scapigliate, con abbondanza di lagrime, alzando la mano al cielo
(i-1033): era il padre di lei dei beni di fortuna molto ricco,
era il padre di lei dei beni di fortuna molto ricco, ma avaro oltra
, si può dire; poiché con perdita di tanti anni, e i migliori,
magalotti, 14-58: i nobili, di quarant'un'anno sono vecchi, e di
di quarant'un'anno sono vecchi, e di cinquanta decrepiti, e ciò per il
il nome, o mi passò di mente. tommaseo, i-479: adesso ell'
, i-479: adesso ell'è morta di certo; morta forse allo spedale; forse
pascarella, 2-228: ve ne sono di tutte le età, bambini ignudi che
: qualche negra decrepita -il cranio coperto di lanugine bianca -una mano sugli occhi,
, contro l'ultima luce, mi guarda di tra le dita ossute. gavoni,
vecchi decrepiti e bambini / con le ali di carta degli angeli / che furono gli
sono. — per estens.: di animali e piante. redi, 16-iii-345
quivi tra erette piante immensa stipa / di decrepiti fusti, e fitto ingombro /
decrepiti fusti, e fitto ingombro / di tralci parassiti; e per ciò tutto,
la vita trascinando su per la strada di chieti due volte al giorno la gran carcassa
la gran carcassa d'una diligenza piena di mercanti e di mercanzie. e. cecchi
d'una diligenza piena di mercanti e di mercanzie. e. cecchi, 7-85
, 7-85: apparvero le prime mandre di bufali selvaggi. muovevano così lentamente che
un terrazzo alto portandovi la sua gloria di grappoli e verdure. bocchelli, 9-248:
giorno innanzi, in villa, una scossa di pioggia autunnale aveva raccolto i passeri più
il continuo far dell'istoria; ricavar di sotterra i tesori delle più preziose memorie
. che è interiormente vecchio, privo di vitalità; che manca nell'animo di vigore
di vitalità; che manca nell'animo di vigore, di energia; che è
; che manca nell'animo di vigore, di energia; che è frutto di una
, di energia; che è frutto di una civiltà giunta al suo tramonto.
settembrini, iv-327: mi sento già decrepito di mente. mi sono rassegnato a tutto
lui, vecchio d'animo, decrepito di pensiero, guasto di corpo, nel vivere
animo, decrepito di pensiero, guasto di corpo, nel vivere accanto a quella
cosa non abbiamo contaminato noi, decrepiti di civiltà, con la nostra immaginazione malata
3. proprio, caratteristico, di chi ha raggiunto la più cadente vecchiaia
; che rivela o imita i segni di un'età estremamente avanzata (o ricorda,
(o ricorda, evoca un'immagine di decadimento fisico). - anche al
a quel visetto decrepito e bambinesco, chiazzato di giallo e di rosso come l'erba
e bambinesco, chiazzato di giallo e di rosso come l'erba pappagallo. d'annunzio
però vecchiaia decrepita, la pelle era di un roseo fanciullesco e gli occhi parevano vedere
occhi parevano vedere come attraverso un velo di ebrezza o di meraviglia. 4.
come attraverso un velo di ebrezza o di meraviglia. 4. di cose:
ebrezza o di meraviglia. 4. di cose: che è giunto a uno stato
cose: che è giunto a uno stato di estremo disfacimento, di disgregazione, di
a uno stato di estremo disfacimento, di disgregazione, di disgustosa rovina, di
di estremo disfacimento, di disgregazione, di disgustosa rovina, di cadente sordidezza.
di disgregazione, di disgustosa rovina, di cadente sordidezza. caporali, i-27:
/ dormendo ne la scola un dì di festa, / quella burla ordinar con quel
chiarirmi, se tra quelle porcellane decrepite di galleria, ve ne fosse qualcheduna della
fosse qualcheduna della prima istituzione per servir di riscontro a questo raffinamento della figurina chinese
5-287: poco appresso nascosti alla vista di chi passava la strada maestra c'erano i
e le molle tenuti su a forza di funicelle; e li tiravano pariglie di
forza di funicelle; e li tiravano pariglie di cavalloni neri, non meno decrepiti e
i-244: quando si alzava lasciava diecimila lire di mancia che tirava fuori con grande stento
a una porta su cui era una targhetta di ottone, una porta coperta da diversi
una porta coperta da diversi vecchi strati di vernice, dietro a cui doveva esserci
a cui doveva esserci lei, prigioniera di quella decrepita porta. jovine, 2-146
borse, a toppe, a chiavi metalliche di sostegno, era squallida e tetra.
vedeva come apparivo: un pittore vestito di un maglione e di un paio di
un pittore vestito di un maglione e di un paio di pantaloni di velluto,
vestito di un maglione e di un paio di pantaloni di velluto, con lo studio
maglione e di un paio di pantaloni di velluto, con lo studio in gran disordine
. parini, xx-15: forse spirar di zefiro / senti la tiepid'ora? /
venne il sole ancora. / ecco di neve insolita / bianco l'ispido verno /
noto e fermo questa mia / ora di vita: aggiorna; i campi ridono,
ridono, / ma d'un sorriso di melanconia. bocchelli, 9-14: il decrepito
. figur. che è in uno stato di estrema decadenza, priva ormai di ogni
stato di estrema decadenza, priva ormai di ogni vitalità, di ogni forza e
, priva ormai di ogni vitalità, di ogni forza e resistenza (un'istituzione
uscirne: una consuetudine, un modo di comportarsi o di dire).
consuetudine, un modo di comportarsi o di dire). lancellotti,
. lancellotti, 245: spero di questa materia tesserne un disinganno apposta,
paese una volta decrepito, in virtù di nuovi aspetti celesti ritorni poi con perpetuo
è fatta decrepita, le sue teorie di politica perfettibilità riducono i popoli a impazzare
mostrare il suo disprezzo pel decrepito leone di s. marco. leopardi, v-510:
. leopardi, v-510: non voglio lasciar di ammonire i romantici, che oramai si
: la letteratura italiana essendo, al parer di certuni, smunta, vecchia, decrepita
dante, suo padre, sia degno di essere seppellito. de sanctis, ii-15-313:
le ballate, contavano ormai tre secoli di vita, erano decrepite a quel tempo
: l'aria aveva un odor misto di vecchie muffe, di vecchie pasticcerie, di
un odor misto di vecchie muffe, di vecchie pasticcerie, di vecchie mele cotte
di vecchie muffe, di vecchie pasticcerie, di vecchie mele cotte, di vecchie stoffe
pasticcerie, di vecchie mele cotte, di vecchie stoffe, di vecchia pelle, di
mele cotte, di vecchie stoffe, di vecchia pelle, di decrepite idee,
di vecchie stoffe, di vecchia pelle, di decrepite idee, una sottile essenza di
di decrepite idee, una sottile essenza di vecchiaia che faceva raggrinzar 1'anima.
: nel frontone... gesticolavano statue di cui un solo dito, a quel
diceva, era grande come una gamba di erostrato; ma chi poteva vederle all'infuori
e tutto questo per il rito decrepito di quella zitellona di artemide a cui non
per il rito decrepito di quella zitellona di artemide a cui non credeva più nessuno.
'molto vecchio, decrepito '(di etimo incerto). cfr. isidoro,
vecchiaia: soprattutto per indicare lo stato di decadimento e disfacimento di oggetti, e
indicare lo stato di decadimento e disfacimento di oggetti, e anche di istituzioni,
e disfacimento di oggetti, e anche di istituzioni, di popoli, di civiltà
oggetti, e anche di istituzioni, di popoli, di civiltà, ecc.
anche di istituzioni, di popoli, di civiltà, ecc. leonardo,
genovese, lv-113: il regime aristocratico di genova era da molto tempo inoltrato nella
, la sua decrepitùdine diventava un motivo di temerità alla nostra giovinezza. gozzano,
187: il legno della cabina sa di salmastro e di decrepitùdine. govoni, no
legno della cabina sa di salmastro e di decrepitùdine. govoni, no: il giardino
, no: il giardino era pieno di mitologia / e di decrepitùdine. tutte
giardino era pieno di mitologia / e di decrepitùdine. tutte le pose / delle
le pose / delle statue eran gravi di malinconia. / le mani avevan l'
. / le mani avevan l'aria di sfogliare rose. alvaro, 11-55: hanno
umano giardino zoologico, perduta la forza di attacco e di difesa, più disarmata
zoologico, perduta la forza di attacco e di difesa, più disarmata della stessa decrepitùdine
t ultima fase della decadenza, priva di ogni capacità vitale. balbo,
precipitino. bocchelli, i-46: germogli di verde... spuntavano sul putridume e
del morto legname, come cernecchi sulla calvizie di una stanca decrepitùdine incapace di morire.
sulla calvizie di una stanca decrepitùdine incapace di morire. = voce dotta,
al piano; diminuendo. = gerundio di decrescere. decrescènte (part. pres
. decrescènte (part. pres. di decrescere), agg. (ant
. anche discrescènte). che va diminuendo di quantità, di numero, di intensità
. che va diminuendo di quantità, di numero, di intensità. -di un suono
diminuendo di quantità, di numero, di intensità. -di un suono, di
di intensità. -di un suono, di un passo musicale: che si affievolisce gradualmente
quanto acqua, ma in quanto elemento desideroso di tornare al suo luoco; alcuni
assegnò per causa il moto diurno; ruggiero di baccone l'obliquità e rettitudine de'raggi
può legittimamente applicarsi a qualunque altra ipotesi di gravità o crescente o decrescente. colletta
è anche chi crede ch'egli finga di tendere le orecchie a udire il suono
, i-106: a queste in giro / di canape s'avvolge un'ampia rete,
s'avvolge un'ampia rete, / di cui la maglia decrescente all'imo /
della piscina era un piano inclinato decrescente di profondità a misura che si allontanava dal
del redi. 3. matem. di una progressione o serie i cui termini
80: io mi formo una serie di tempi decrescente, la quale sia a
decrescènza, sf. diminuzione di quantità, di numero, di intensità
sf. diminuzione di quantità, di numero, di intensità. tommaseo [
diminuzione di quantità, di numero, di intensità. tommaseo [s. v
: * decrescenza '. atto e stato di cosa o forza che decresce.
l'acqua è in decrescenza. decrescenza di un male epidemico. fucini, 767
. econ. decrescenza della utilità: perdita di valore che un bene economico subisce per
della decrescenza della utilità delle dosi successive di ricchezze. = deriv. da
: cfr. crescere). diminuire di volume, di dimensione, di quantità,
crescere). diminuire di volume, di dimensione, di quantità, di numero
diminuire di volume, di dimensione, di quantità, di numero, di intensità
, di dimensione, di quantità, di numero, di intensità. -anche al figur
, di quantità, di numero, di intensità. -anche al figur.: di
di intensità. -anche al figur.: di sentimenti, di movimenti, di idee
al figur.: di sentimenti, di movimenti, di idee, ecc.
: di sentimenti, di movimenti, di idee, ecc. latini volgar
, xxviii-343: diminuzione è quella opera di natura che fa apiccolare uno uomo od altra
occhi a terra invano, / che bagnavan di pianto il viso e 'l seno,
frettolosi passi, / e lo spazio di mezzo ognor decresce. denina, iv-71:
.. si vede... decrescere di mano in mano naturalmente secondo l'età
3-90: anche dopo indossata la camicia di bucato, la mia « irritazione »
al più infimo. alfieri, v-2-506: di letterati scrittori incominciò poscia ad abbondar roma
guerrazzi, 1-8: la potenza romana di giorno in giorno decrebbe; taluno imperatore
vedersi. landolfi, 2-87: evitava di guardare la luna, o lo faceva con
e con visibile soddisfazione la vedeva, di notte, decrescere. = adattamento
*. decresciménto, sm. diminuzione di quantità, dimensioni, numero, intensità
a sommergere, e perdessi molte migliaia di tormento. certamente allora una grande moltitudine
tormento. certamente allora una grande moltitudine di serpenti, con un terribile serpente grosso
segni, 7-13: i moti per confession di ciascuno son quattro: di luogo,
per confession di ciascuno son quattro: di luogo, d'alterazione, d'agumento
alterazione, d'agumento e decrescimento, di generazione e corrozione. nannini [olao
arti hanno i loro periodi d'infanzia di maturità, di decrescimento. 3
loro periodi d'infanzia di maturità, di decrescimento. 3. ant.
. decresciuto (part. pass, di decrescere), agg. diminuito,
): costituzione pontificia redatta in forma di lettera, che contiene norme giuridiche di
di lettera, che contiene norme giuridiche di carattere generale. -per estens.
. -per estens.: raccolta di norme del diritto canonico, il diritto
anni, già sia ciò che decretali di santa ecclesia li donano appresso li venti
cronica fiorentina, xxviii-926: era maestro di dicreti e dicretali. francesco da barberino,
guiglielmo da bergamo, e a messer ricciardo di siena cardinali, e a messer dino
cardinali, e a messer dino rosoni di mugello, sommi maestri in legge e
delle decretali, il quale è quasi lume di tutte le leggi e decreti. fiore
/ che, se l'uon giura di far alcun male, / s'e'ne
, 131: se tu vorrai trattare di legge o di decretali, inprima proporrai la
se tu vorrai trattare di legge o di decretali, inprima proporrai la lettera,
e poi la soluzione, e così di ciascheduna scienza secondo che si conviene.
è aprovato in decretale e vuole parlare di ciò, oh elli sta non so in
i decretali e le pandette / sempre di greco avea due canovette. giannone, 2-i-117
de'romani pontefici, niente attribuendo sopra di ciò alle leggi de'principi. bettinelli
non sopra i precetti evangelici ma sopra quelli di polizia? oriani, x-23-181: si
dei democristi così violentemente colpiti dalla decretale di pio x. bocchelli, 13-537: ha
, 13-537: ha vacato a studio di conviti e di cavalli, e di canzoni
ha vacato a studio di conviti e di cavalli, e di canzoni, non di
di conviti e di cavalli, e di canzoni, non di leggi e glosse
di cavalli, e di canzoni, non di leggi e glosse né di canoni e
, non di leggi e glosse né di canoni e decretali. -false decretali:
e decretali. -false decretali: collezione di canoni in gran parte apocrifi che si
parte apocrifi che si presenta come opera di un certo isidoro che suole essere identificato
isidoro che suole essere identificato con isidoro di siviglia (e fu messa insieme verso la
secolo ottavo, compilatasi la scelerata raccolta di decretali d'isidoro peccatore, questo falsano
a rivolgere in suo prò questa sorgente di lucro, fondandosi sulla massima cavata dalle
false decretali, essere il papa padrone di tutti i benefizi del mondo, e poterne
: da agnello ravennate, che dichiarava di scrivere le vite anche di quei vescovi
, che dichiarava di scrivere le vite anche di quei vescovi di ravenna sui quali non
scrivere le vite anche di quei vescovi di ravenna sui quali non possedeva notizie..
2. ant. esperto, consulente di diritto canonico. libri di commercio dei
, consulente di diritto canonico. libri di commercio dei peruzzi, 67: sono i
delle decretali. vita di s. petronio, 49: o orto
posso trovare ecclesiastico, / né dottor di decreto, o alchimista, / né
. pallavicino, i-597: una comitiva di teologi eccellentissimi d'ogni nazione...
, ed insegnarono nelle università con titolo di decretalisti. gioberti, 1-i-422: niuno
niuno dubita che altri non sia obbligato di prestar fede religiosa ai fatti umani espressi in
; ma dal non averli per materia di credenza al ripudiare i decretali che li contengono
, dove il benefattore della sorgente chiesa di san rufino non era del tutto benviso
ch'egli fondasse nel fondaco una chiesa di patronato, da vero invadente e intrigante ambizioso
invadente e intrigante ambizioso, a imitazione di re e signori grandi. = voce
. decretante (part. pres. di decretare), agg. e sm
ordinare, stabilire, provvedere per mezzo di decreto. livio volgar.,
molto per far loro decretare la libertà di coscienza, con la quale dichiarazione contendevano
vi sono, che vietano il cibarsi di sangue e suffocato, o decretanti immondi
ii-431: il governo ha già decretato di far un taglio sul bacchiglione, che lo
beccaria, i-50: la prima conseguenza di questi princìpi è che le sole leggi
decurioni aveva decretate, dando al tribunal di provvisione l'incombenza di distribuirle. cattaneo
dando al tribunal di provvisione l'incombenza di distribuirle. cattaneo, iii-1-106: e perché
iii-24-280: i bottegai potranno, un di questi prossimi giorni, bandire omero e dante
con tutto che grandi fossero le confusioni di germania, li concili diocesani furono in
secondo che più pareva convenire al modo di decretare di ciascuna diocesi. pallavicino,
che più pareva convenire al modo di decretare di ciascuna diocesi. pallavicino, i-861:
. pallavicino, i-861: intendiamo tanta parte di quell'università, quanta basti legittimamente a
decrepita mi destò gran maraviglia vederlo decretare di sua mano, senza occhiali.
altra agnella, / discemer saprei ben forse di loro / qual si fusse il migliore
muratori, 8-i-28: si è decretato di non accettar coloro, che con preghiere
nondimeno ho fermamente decretato nell'animo mio di passare e gustare in compagnia vostra qualche
e gustare in compagnia vostra qualche settimana di beata e vera esistenza per ricompensarmi della
so se ci rivedremo -ho ben decretato di morire, non foss'altro, vicino
ed amico mio, non vorrà mai dimenticarsi di me. rovani, i-571: persuaso
a tutti i dettami della legge, prima di decretar la tortura., questa non
, 5-280: « io sono prima di tutto un uomo d'affari » asseriva lui
l'interesse della casa esigerebbe la rovina di tutti i suoi addetti io decreterei tale
e ne decretavano le nozze, vedevano di buon occhio i concittadini che si facevano onore
, che fin dall'eternità non decretasse di produrla nel tempo. delfino, 1-458
la bella estinta, / la libertà di roma. menzini, i-240: ma mel
. / l'uomo ne cavò beffe di demòni, / la sua lussuria disse cielo
2-152: pelope interpose la sua autorità di padrone di casa, e decretò che
pelope interpose la sua autorità di padrone di casa, e decretò che nel tiro
che nel tiro del sasso, ercole di alcmena era più bravo. soldati,
berchet, conc., ii-580: ecco di che fu capace un principe a cui
e moderato, come chi ha facoltà di darle e di negarle. cantoni,
, come chi ha facoltà di darle e di negarle. cantoni, 38: io
han detto... una specie di follia del nord, ed aveva il farsetto
ed aveva il farsetto azzurro a falde di neve, le pantofole, i polsi ed
e molti ghiaccioli per sonagli in testa. di cristallo, s'intende. il giurì
morì,... tutti gli ordini di una città liberale decretarono una statua.
, dopo quel fatto, gli onori di un solenne banchetto civico. =
decretato (part. pass, di decretare), agg. stabilito,
. è ella poscia passata in conto di legge decretata, e di costituzione ferma
passata in conto di legge decretata, e di costituzione ferma e stabilita. pallavicino,
1-398: fu degno [traiano] di trionfare nelle sue ceneri; trionfo tanto più
quanto decretato ad un nome privo già di senso per gradirlo, di potenza per
privo già di senso per gradirlo, di potenza per rimunerarlo. s. maffei,
talché né d'esser testimonio, né di far testamento facoltà rimanesse. monti,
tutto l'onore dal municipio ravennate impartitoci di essere parte della splendida e commovente festa
onoranza del vi centenario e delle ceneri di dante alighieri. de roberto, 132:
: parlava... della quarantena di dieci giorni decretata allora allora contro le
tante anime mie sorelle, simili a quella di carlo bini, che onorerebbero d'opere
bini, che onorerebbero d'opere generose e di nobili scritti l'italia, e si
, sf. il decretare; emanazione di un decreto; il decreto stesso.
: una formale decretazione d'alimenti e di spesa della lite. fil. ugolini,
decretazione, che ha solo il fine pratico di padroneggiare i fatti singoli e di comunicare
pratico di padroneggiare i fatti singoli e di comunicare con gli altri uomini.
). studioso e commentatore del decreto di graziano. - per estens.:
decreto, / cen porta la virtù di quella corda / che ciò che
poi, tutti sieno a franchigia, e di remis sione a tutti li
lat. dècrètus, part. pass, di dècernère 1 stabilire, de
cidere, decretare '(comp. di cernire * cernere, discemere,
(statale o ecclesiastica) nell'esercizio di una funzione legislativa (e in questo
atti; il documento che contiene uno di tali atti. bartolomeo da s
delle maggiori cose, e aveano potestà di fare decreti e statuti. dante, purg
così elessono il detto carlo a re di cicilia e di puglia, egli, e'
detto carlo a re di cicilia e di puglia, egli, e'suoi discendenti insino
, e'suoi discendenti insino in quarta di sua generazione appresso lui, e fermata la
incontanente fu fatto dicreto per lo comune di firenze, che infra'ponti nulla pescaia
persi, e non sia lecito ad alcuno di preterirlo. buti, 2-230: decreto
, i-28: decreto, era comandamento di capitani di guerra, o vero imperadori ch'
: decreto, era comandamento di capitani di guerra, o vero imperadori ch'erano chiamati
130: e poseli per decreto il valore di un augustano d'oro che allora valeva
della unione degli ermini, con bolla di piombo. guicciardini, i-87: commovendogli
tra queste inferiori dottrine, col protesto di esser sempre apparecchiato ad ogni decreto de'
/ o col peccato scherza, / o di quel gode, o per la prima
che a tergo ha sopra / doppia fascia di seta insino a terra. monti,
. foscolo, 1-73: illustre figlio di laerte, i regi / sien convocati:
il decreto che dava facoltà ai negoziatori di mutare a lor grado la repubblica,
e che prometteva a bonaparte la liberazione di tutti gli arrestati politici dal primo ingresso
, 10-114: esposto sotto il portico di flaminio ponzio, era il decreto della
potenzia non per ragione né per decreto di convento universale fu acquistata, ma per
., ii-53: ahi, povero alpigiano di caledonia, che la tirannide e il
lettore... come il solenne spettacolo di una sincera virtù sia talora potente a
talora potente a placare anche il decreto di consuetudini di ferro. pascoli, 1003:
a placare anche il decreto di consuetudini di ferro. pascoli, 1003: e suona
intima il breve suo decreto, i di bronzo. tutta la città ne ondeggia.
, le pietre adunate da un decreto di gloria, la potenza publica espressa dall'
del potere esecutivo dello stato nell'esercizio di una potestà discrezionale amministrativa, normativa o
che lo emana, si hanno diversi tipi di decreto: decreto del capo dello stato
a seconda che lo stato ha forma di repubblica o di monarchia, e decreto
lo stato ha forma di repubblica o di monarchia, e decreto luogotenenziale quando le
detto anche, con riferimento a provvedimenti di natura fiscale, decreto catenaccio):
): decreto contenente norme aventi forza di legge e volte a provvedere a casi straordinari
legge e volte a provvedere a casi straordinari di necessità e urgenza, emanato dal capo
governo, il quale ha l'obbligo di presentarlo immediatamente al parlamento per la sua
): decreto contenente norme aventi valore di legge, emesso dal capo dello stato
bera del governo nell'esercizio di funzioni le gislative a esso
compagnoni, i-75: quindi viene la distinzione di * legge 'e di *
distinzione di * legge 'e di * decreto ': importando la prima un
': importando la prima un atto di vera sovranità, e importando il secondo un
sovranità, e importando il secondo un atto di mero officio. monti, iii-462:
questa tragedia per tutto, la sospensione di tutto il magistrato di revisione per averne
tutto, la sospensione di tutto il magistrato di revisione per averne permessa la recita,
consulta gl'ispettori o per le leggi di massima, o per que'decreti d'occasione
: essa fruttò all'autore un decreto di destituzione, e un'infinità di mercenarie
decreto di destituzione, e un'infinità di mercenarie invettive in tutti i fogli periodici.
finché la camera non sarà in grado di approvare le proposte che io presenterò, mi
mi varrò del regolamento, mi varrò di tutti i poteri, anche di decreti
mi varrò di tutti i poteri, anche di decreti reali, per poter ovviare a
, o mi avesse dato un sentore di quel che intendeva fare, prima di
di quel che intendeva fare, prima di presentare il decreto alla firma del re,
farmi, avrei pregato, che ne facessero di meno. dossi, 1-i-337: voler
barilli, 6-3: mi venne voglia di andare a dare il buon giorno a questi
vecchi e stagionati ergastolani che un decreto di grazia reale stava per gettare, come
mi permette, dubito che il decreto di sostituzione del podestà sia già firmato.
camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria... i decreti perdono
leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti. 3.
processuale. forma assunta da una varietà di provvedimenti emessi dall'autorità giudiziaria (per
con la controparte) sia nel corso di un processo per far fronte a particolari
a particolari esigenze che non implicano risoluzione di questioni, sia a conclusione di autonomi
risoluzione di questioni, sia a conclusione di autonomi procedimenti giurisdizionali civili (come il
o i decreti che concludono i procedimenti di volontaria giurisdizione, quelli cautelari, i
giurisdizione, quelli cautelari, i decreti di istruttoria preventiva, ecc.) o
) o penali (come il decreto di archiviazione, emesso dal giudice istruttore dietro
risulta infondata; e il decreto penale di condanna emesso dal pretore, o,
anche da altre autorità, a conclusione di un procedimento speciale, svolto senza contraddittorio
contraddittorio con l'imputato, per reato di lieve entità). codice di procedura
di lieve entità). codice di procedura civile, 135: il decreto è
sia prescritta espressamente dalla legge. codice di procedura penale, 507: il decreto
procedura penale, 507: il decreto di condanna contiene: i° le generalità dell'
; 30 la sommaria esposizione dei motivi di fatto e di diritto su cui è fondata
sommaria esposizione dei motivi di fatto e di diritto su cui è fondata la decisione
dispositivo, con l'indicazione degli articoli di legge applicati; 50 la data e le
4. dir. canonico. atto di natura dogmatica, legislativa, amministrativa o
atto. -per estens.: raccolta privata di fonti canoniche, fra cui particolarmente importante
fra cui particolarmente importante è il decreto di graziano, così detto perché compilato (
cronica fiorentina, xxviii-926: era maestro di dicreti e dicretali. cavalca, ii-269
fece chiedere che volea il figliuolo arcivescovo di milano, e volea che per decreto e
rescritto papale l'elezione dell'arcivescovo fosse di elezione della casa de'visconti di milano
fosse di elezione della casa de'visconti di milano. sacchetti, 245: lino toscano
parenti loro. bisticci, 3-183: di questo n'allegava uno testo del decreto d'
uno vescovo che domandava licenza al papa di mettere dua corpi di dua martiri in
licenza al papa di mettere dua corpi di dua martiri in chiesa. machiavelli, 1-iii-1477
. machiavelli, 1-iii-1477: il vescovo di lodeve... pubblicò quattro decreti,
teoria copernicana] essere stato parto, non di giudizioso esame, ma di passione troppo
, non di giudizioso esame, ma di passione troppo poco informata. pallavicino,
credette a questi tempi che il decreto di graziano bastasse per innalzare l'autorità pontificia
non sono uscite e non escono piene di sapienza! botta, 4-18: ognuno sa
tempesta abbia suscitato in germania il decreto di papa leone sulle indulgenze. pascoli,
indulgenze. pascoli, i-536: nei tempi di mezzo, oscuri e selvaggi, lo
, lo studio bolognese comprendeva la lettura di quei libri di leggi e di altri di
bolognese comprendeva la lettura di quei libri di leggi e di altri di decreti,
la lettura di quei libri di leggi e di altri di decreti, questi e quelli
di quei libri di leggi e di altri di decreti, questi e quelli di roma
altri di decreti, questi e quelli di roma ma gli uni dell'impero e gli
chiesa. ojetti, ii-312: i contratti di stampa e di traduzione del « santo
, ii-312: i contratti di stampa e di traduzione del « santo », precedenti
l'aspro decreto, / con le gente di scizia e de etiopia / ebbe de
io farò contra uno altro mio decreto di compiacervi sempre, ove io possi. settala
un severo nel mio cor decreto / di non porla [l'ira]. foscolo
'decreto 'della volontà che stabilisce di voler soddisfatto questo istinto. nievo,
con decreto ettemo disse stesse / quel che di ciò in sé veduto avesse. scala
dagl'inferi costei / per decreto divin, di sdegno accesi. caro, 1-36:
, 1-36: già contezza avea ch'era di troia / per uscire una gente,
, / tanto avanzar d'orgoglio e di potenza, / ch'ancor de l'universo
tansillo, 172: s'egli è decreto di mia dura sorte, / che m'
con cui ha condotto le cose umane di tutte le nazioni, ha fatto servire
per decreto immutabile è sempre misto a di molto cattivo. parini, 530
sagro impero; / e cedi a lui di questa terra i troni / che gli
/ che gli eterni decreti a te non di èro. alfieri, i-157: almen
questi deliri interessati e consacrati al predominio di pochi. leopardi, ii-457: non
quasi mai sui visi belli, per decreto di natura. la bellezza è cosa fisica
alzando l'istesso o, e continuando di muoverlo con l'osservanza dell'istesso decreto,
che linea verrà segnata? -regola di un gioco. marino, 15-150:
croce, e stracciolla, e in segno di ciò volle, che il corpo suo
del decreto, quel ch'era contra di noi, e tolsela del mezzo,
davila, 402: fecero un ampio decreto di unirsi tutti e collegarsi per difesa della
religione cattolica, a custodia della città di parigi e delle altre ch'entrassero in questa
. 9. ant. mandato di pagamento. sozzini, 329: la
da maritarsi, tutte in capelli, e di bianco vestite, avendo in un bacino
in un bacino d'argento li cinquanta decreti di lire 100 per decreto; ed udita
d'annunzio, v-3-477-troverai infine una specie di portentoso decreto terrestre e marino, una
decreto terrestre e marino, una specie di agata fatale ove son figurate con una
fatale ove son figurate con una esattezza di portolano le isole dell'arcipelago greco.
la disciplina militare curano la trionfale dimostrazione di ima sola tesi. =
da dicrstus, part. pass, di dècernere * decidere '. decretòrio
, 43-5-127: si venne al dì quartodecimo di novembre, destinato a far la prima
voce dotta, comp. da de-con valore di * allontanamento, derivazione', e cripto
). decriptazióne, sf. decifrazione di una scrittura in codice cifrato.
infermo. = part. pres. di decubitare, non documentato (v. decubito
corpo nel letto (soprattutto in caso di malattia); il giacere nel letto
decubito. vallisneri, iii-517: difficultà di respiro dal decubito impedito. barufjaldi,
soffre inquietezza, nausee, e dolori di decubito, ch'è una vera pietà.
sana del baiardo non è la mano di quella testa: è troppo colorita,
troppo colorita, troppo carnosa, non di guerriero avvezzo alla monopola ed a trattar
monopola ed a trattar la spada, non di riconvalescente logoro da'digiuni, dal decubito
ricomponendosi, si rinno- vellavano nelle piaghe di decubito, si ricoprivano di cute a
vellavano nelle piaghe di decubito, si ricoprivano di cute a poco a poco. panzini
poco. panzini, iv-184: col nome di 'decubito 'o di 'decubitus
col nome di 'decubito 'o di 'decubitus acutus 'e * chronicus '
decubitus acutus 'e * chronicus 'o di 'piaghe da decubito ', vengono
, e là si costringe, le notti di tortura, anche al decubito su la
procace. -per simil.: anche di animali. gazola, i-675: tutto
. gazola, i-675: tutto il di lui oroscopo, se mal non indovino
mal non indovino, sortì dal decubito di un qualche bue. -figur.
: tante vigne come un'ombra viva / di trasparenti pampini / per coprire il decubito
medie. disus. deposito, accumulo (di materie purulente). vallisneri,
ad alcuni pochi [malati], massime di campagna, verso il decimoquarto si è
. l'irrigazione passeggera e l'alluvione di brenta, dal decubito stesso delle torbide
decubito stesso delle torbide ne verrà un rialzo di terreni. = voce dotta
. dir. nella successione a causa di morte, il soggetto defunto il cui
deculminazióne, sf. geogr. diminuzione di altezza di cime, creste, dorsali
sf. geogr. diminuzione di altezza di cime, creste, dorsali dei rilievi montuosi
ciascuna delle linee che, a imitazione di quanto faceva l'augure, venivano tracciate
mene alla romana », simile, di fatto, all'incrocio del cardo
mano) che conduce all'arco di augusto. 2. letter.
. gadda, 7-50: una tale mistura di crudeltà e di schematismo fanatico, cioè
7-50: una tale mistura di crudeltà e di schematismo fanatico, cioè di puerilità crudele
crudeltà e di schematismo fanatico, cioè di puerilità crudele e di demenza, è
schematismo fanatico, cioè di puerilità crudele e di demenza, è l'anima di certi
e di demenza, è l'anima di certi tipi che si credono magari investiti
, lat. decumànus (forma parallela di decimànus, da dccimus 1 decimo,
suoi padiglioni, repulse gl'inimici che di ciò non pigliavano guardia dalla porta decumana
verso i nimici, e quella dal lato di dietro, che già si chiamavano porta
della sicilia. 3. decano di un capitolo (in lombardia).
decumano, alla cui percossa la fusta di lutero, ladrone e corsale, avea
mi rompe. 2. figur. di grande dimensione. vdllisneri, ii-92:
3. agr. ant. specie di pera (piuttosto grossa). mattioli
che le producono. ritrovandosi le pere di varie e diverse sorti, così come furono
1 decimo ', con valore di perfezione (il numero io): a
): a indicare in una successione di impulsi la forza progressiva, crescente (
fichi grassi vi, datteri v, foglie di nepitella auri uno, decuoci in
con qualunque asse, bisognerebbe aggiungere di mano in mano all'unità tanti
volte maggiormente qualunque numero coll'aggiunta di uno zero. cattaneo, ii-1-359: in
ii-1-359: in quarantanni questo ramo di pubblica spesa in inghilterra si è decuplato e
nel 1825 era giunto oltre gli otto milioni di franchi. = lat. tardo
decuplato (part. pass, di decuplare), agg. disus.
in linea d'aria erano minime la difficoltà di metterle a contatto le decuplicava. banti
uffici ed opifici non furono in grado di funzionare e il traffico aereo fu decuplicato
poteva introdurre la coltura intensiva, capace di quintuplicare e anche decuplicare il reddito.
altro non serviva se non ad accrescersi di continuo, ceccone dall'orto si trovò
lat. dccuplex -icis (sul tipo di moltiplicare). decuplicato (part.
. decuplicato (part. pass, di decuplicare), agg. moltiplicato per
decupla; e che però la velocità di un grave, che discenda in amendue gli
. cuoco, 2-13: maggior perfezione di quella che si potrebbe sperare dai collaboratori
distanza da percorrere risultava dunque almeno decupla di quella a tutti nota, corrente tra
del de cuplo, cioè di pagare in pena dieci volte di più di
, cioè di pagare in pena dieci volte di più di quel che importi la
di pagare in pena dieci volte di più di quel che importi la somma fraudata
mila ducati, cioè il decuplo di quello che ora spendiamo. cattaneo, ii-2-360
li spazi suburbani valgono il decuplo di quelli che gia- ciono in remote
quale vi è per lo meno il decuplo di lavoro che in una bicicletta,
che in una bicicletta, e di questa ve ne domandano cinquecento.
decùria1, sf. stor. squadra di dieci soldati, che, nell'ordinamento
ciascuna delle dieci sud- divisioni del contingente di fanteria fornito dalla curia. -in età
curia. -in età storica: squadra di dieci ca valieri.
ch'egli non si partirebbero per cagione di fuga o di paura, né anderebbero
si partirebbero per cagione di fuga o di paura, né anderebbero fuora degli ordini
ordini delle squadre, se non per cagione di pigliar l'arme o di lanciare o
per cagione di pigliar l'arme o di lanciare o di ferire il nemico o di
pigliar l'arme o di lanciare o di ferire il nemico o di salvare il
di lanciare o di ferire il nemico o di salvare il cittadino romano.
e a'nostri dieci un solo / figlio di troia ministrasse il vino, / molte
, v-1-151: il drappello si compone di trenta combattenti divisi in tre decurie;
sapienza divina] sopraffatta da un numero di cose, che se a noi sembra
: fecero tra loro dieci decurie, e di queste scelsero dieci uomini i quali si
dieci aveano la signoria, ma uno di loro teneva littori e la dignità del-
insieme, e providono che si facesse di loro dieci decurie, delle quali decurie
gran difficoltà, che ogni anno una di dette decurie, l'una dopo l'altra
disobbligata dal giudicare: e che il mese di novembre e decembre fusse feriato. b
: dicevasi all'incontro. la colpa di pochi dover nuocere a quelli, e
essere usciti altronde. levandone i discesi di liberti, pochi restar gli altri liberi
, i castelli, tutti i luoghi di vostra dipendenza..., le decurie
delle ville fu diviso in centene o centurie di famiglie, e che le decene o
le decene o decurie o decanie si formavano di dieci famiglie. pirandello, 6-101:
bonucci il quale gli aveva in mano di mio per avergli riscossi alle decurie ecclesiastiche
decùria2, sf. letter. serie di dieci elementi, complesso di dieci cose
. serie di dieci elementi, complesso di dieci cose che si susseguono.
vallisneri, ii-299: un consimile mostro di gatto vide pure il celebratissimo signor nigrisoli
pure il celebratissimo signor nigrisoli l'anno 1689 di cui ne fu data la descrizione nel
cui ne fu data la descrizione nel giornale di parma l'anno
v-3-396: v'è in quelle tredici decurie di endecasillabi tanta solennità di rappresentazione, e
quelle tredici decurie di endecasillabi tanta solennità di rappresentazione, e una energia di stile
tanta solennità di rappresentazione, e una energia di stile così composta...,
dividere i soldati in decurie o squadre di dieci. carani, 1-15: il
le squadre in decurie, in bande di dieci, al modo degli antichi romani
. decuriato (part. pass, di decuriare), agg. stor.
ch'egli non si partirebbero per cagione di fuga o di paura. decuriazióne,
si partirebbero per cagione di fuga o di paura. decuriazióne, ant. sf
[tommaseo]: decurtazione è divisione di squadre o bande di dieci uomini ciascuna
decurtazione è divisione di squadre o bande di dieci uomini ciascuna. = voce
cura, perch'era capitano e cura di dieci; cioè capodieci, come centurio capo
dieci; cioè capodieci, come centurio capo di cento. = cfr. decurione
vera nobiltà italiana, non della ribattezzata di anticamera e polizia, sta nei consessi
, sm. stor. grado, ufficio di decurione. -nei comuni italiani prima della
decurióne, sm. stor. comandante di una decuria di cavalieri.
. stor. comandante di una decuria di cavalieri. giamboni, 7-56:
bene adatto, e bene armato. fatti di cesare, 3: patrici guardavano
giudicavano de'patrimonii; ciliarce erano conestabili di mille, centurioni di cento, decurioni
ciliarce erano conestabili di mille, centurioni di cento, decurioni di diece. fazio,
mille, centurioni di cento, decurioni di diece. fazio, ii-2-21: fun ciliarche
., i-28: decurioni, principi di dieci cavalieri. pisacane, ii- 33
fecero tra loro dieci decurie, e di queste scelsero dieci uomini i quali si chiamavano
, erano eletti a vita ed erano di numero variabile a seconda dell'importanza della
: acceso per disdegno verso la terra di pozzuolo, perché caio principe di quella
la terra di pozzuolo, perché caio principe di quella colonia più tardi dava la pecunia
troppo commovimento d'animo e distemperato impeto di voce schiantatolisi il petto, lo spirito
da un pubblico consiglio che senato ovvero collegio di decurioni chiamavasi. 4. membro
membro del consiglio comunale (nei comuni di alcune regioni italiane, come la lombardia
popolo, che sotto nome d'ordini, di eletti o decurioni ovvero consoli venivano designati
nostro senso costituire i membri del magistrato di sanità. botta, 5-103: al
cui entrarono volentieri parecchi uomini buoni e di grande stato. manzoni, pr. sp
i decurioni (un magistrato municipale composto di nobili, che durò fino al novantasei del
sento che tanti e tanti temono sempre di non potere impiegare il denaro con sufficiente sicurezza
altare novo / io da questo coperchio di sepolcro / scarpello il nome d'un decurione
. -a). guida, capo di un gruppo di persone o di famiglie (
. guida, capo di un gruppo di persone o di famiglie (nell'ordinamento
capo di un gruppo di persone o di famiglie (nell'ordinamento amministrativo di uno
o di famiglie (nell'ordinamento amministrativo di uno stato, in quello di un'
amministrativo di uno stato, in quello di un'associazione, ecc.); comandante
venuti adunque li due campioni / armati di tutte arme, in esso entraro; /
l'aga, oltre ad un rimarrò di sei mila ducati all'anno, ha di
di sei mila ducati all'anno, ha di stipendio mille aspri al dì; il
una discreta famiglia, egli non è di loro, né potrebb'essere usualmente l'educatore
decuriona, dall'alto della cattedra, tentava di imporre silenzio. pirandello, 6-152:
loro capriccioso decurione sembrò il più svogliato di tutti. la freschezza delle improvvisate fantasie
che, presso i romani, reparti di soldati (soprattutto di cavalieri) compivano
i romani, reparti di soldati (soprattutto di cavalieri) compivano armati per esercizio o
solenni (in particolare intorno al rogo di un personaggio molto importante).
che si faceva nel circo. -rappresentazione di tale parata militare. caro, 12-iii-207
militare. caro, 12-iii-207: portate di qua una decursion di nerone assai bella
, 12-iii-207: portate di qua una decursion di nerone assai bella ed altre di metallo
decursion di nerone assai bella ed altre di metallo assai buono. = voce dotta
una parte; un assegno periodico di una data somma, ecc.).
minorare, sminuire ', è vezzo di molti uffici pubblici; e n'
. decurtato (part. pass, di decurtare), agg. ridotto,
, diminuzione (in partic.: di un assegno periodico, di un debito
partic.: di un assegno periodico, di un debito per effetto di parziali rimborsi
periodico, di un debito per effetto di parziali rimborsi; nel linguaggio economico,
linguaggio economico, del potere d'acquisto di una moneta svalutata, ecc.)
decuscutazióne, sf. agric. disinfestazione di un terreno dalla cuscuta per mezzo di
di un terreno dalla cuscuta per mezzo di sostanze chimiche o eliminazione meccanica dalle sementi
decussare, tr. disporre a forma di x; in crociare,
crociare, intersecare a forma di x. tramater [s. v
2. recipr. incrociarsi a forma di x. campailla, 16-92: le
irregolari, che s'intralciano e decussano fra di loro. = voce dotta,
decussato (part. pass, di decussare), agg. disposto a
), agg. disposto a forma di x; incrociato, intersecato, tagliato
incrociato, intersecato, tagliato a forma di x. — croce decussata: a forma
. — croce decussata: a forma di x (detta anche croce di s.
forma di x (detta anche croce di s. andrea: v. anche
targioni tozzetti, 12-2-22: una striscia di manno per- sichino antico, cioè di
di manno per- sichino antico, cioè di fondo rosato con sottilissime fitte e decussate
sf. incrocio, intersezione a forma di x. tramater [s. v
. 2. anat. incrocio di fibre nervose a forma di x.
. incrocio di fibre nervose a forma di x. -decussazione piramidale: incrocio (che
e viceversa: pertanto la corteccia cerebrale di un lato tiene sotto la sua dipendenza
2. numism. moneta romana del valore di dieci assi (emessa verso il 300
1-1-116: da questo monumento poco distante di tempo, né molto dissimile di carattere,
distante di tempo, né molto dissimile di carattere, è il grande asse quadrilatero
carattere, è il grande asse quadrilatero di monsig. borgia; che io credo un
3. arald. inquartato in decusse: di scudo inquartato in croce di s.
decusse: di scudo inquartato in croce di s. andrea o decussata. =
chiabrera, i-i-in: dove corro io? di sì veraci lodi / per lo ciel
'dedaleggiare'. portarsi a volo a guisa di dedalo; e figur.:
dedàlèo, dedàlio), agg. proprio di dedalo; che si riferisce a
; che si riferisce a dedalo; degno di dedalo e della sua arte.
parlare, troppa fatica prenderebbe e così di leggero non si verria al fine.
per certo tratto / con dedaleo favor di ruota, o tromba, / o girevole
, ascolta e per fiorito / sentier di filosofica dottrina / trammi a gustar del
scuola dedalea che recò i primi semi di gentilezza in creta e nell'altra grecia
annunzio, i-135: quei che ardisce emular di tebe il cigno / per dedàlia arte
ninfe ermo ricetto, / sotto bell'ombre di dedaleo tetto, / ove alberga mai
. rinuccini, 5-159: ma se di marmi, e per dedalei fregi / non
fregi / non sorge altera tomba / di sovran merto memorabil segno, /..
come lontanar tra quello / la meraviglia di dedalee storie, / simili a bianche e
fuggenti / all'ombra d'olmi e di tremuli pioppi. d'annunzio, iv-2-869
. d'annunzio, iv-2-869: imaginò di ritrovarsi nella lunga fusoliera che formava il
dedàlèo tra i due vasti trapezii costrutti di frassino di acciaio e di tela.
i due vasti trapezii costrutti di frassino di acciaio e di tela.
trapezii costrutti di frassino di acciaio e di tela. 3. figur.
fede quando lo avessimo udito da uno di quegli uomini avvezzi a inventar frottole.
sperare in una scoperta importantissima: una di quelle grotte dedalee e complesse, che
, ii-6-63: quel singolarissimo gruppo dedalico di chiese che è la basilica di s.
dedalico di chiese che è la basilica di s. stefano presenta all'ammirazione degl'
creare opere d'arte; dotato di un notevole gusto artistico (un architetto
tasso, 12-94: e se non fu di ricche pietre elette / la tomba,
un saldo ei fece smisurato scudo / di dedalo rilievo. 2. abile
dedalo ', che uscì volando con ali di uccello tenute insieme con la cera dal
dèdalo2, sm. labirinto, intrico di vie, di passaggi, di corridoi
sm. labirinto, intrico di vie, di passaggi, di corridoi, ecc.
intrico di vie, di passaggi, di corridoi, ecc., in cui si
rapida, svoltò, attraversò un dedalo di vie con gran fragore di ruote.
attraversò un dedalo di vie con gran fragore di ruote. barilli, 3-9:
l'interno della città è un dedalo infinito di viuzze laide, degno vivaio di tutte
infinito di viuzze laide, degno vivaio di tutte le epidemie del mondo. c
: rientrava a catania attraverso un dedalo di vicoletti tortuosi ancora caldi degl'infiniti monelli che
vita fino ad aggrappare / il punto di partenza, il positrone / originario che
, 7-167: usciti in piazza dal dedalùccio di vicoletti dov'è l'osteria,
è l'osteria, vi trovarono gran capanelli di donne, a detta dell'ostessa
: nei paraggi, nel dedaletto di viuzze intorno all'arteria principale di
di viuzze intorno all'arteria principale di via angelo messedaglia, esercitavano la
. dèdale 'labirinto ', dal nome di dedalo, mitico costruttore del labirinto
dedalo, mitico costruttore del labirinto di creta. il senso figur. della
, si. offerta da parte dell'autore di una sua opera a una persona in
una sua opera a una persona in segno di stima o di affetto. -in
persona in segno di stima o di affetto. -in partic.: le parole
goldoni, vii-422: tutto quello che ha di buono la presente mia opera, è
dedica a 'monsieur voltaire ', il di cui nome è maggiore di qualunque elogio
, il di cui nome è maggiore di qualunque elogio. d'alberti, 286:
è più un segno d'affetto che di riverenza, dirla 'intitolazione 'non
nel 734 probabilmente pubblicava il primo libro di esse facendole precedere da un'introduzione e
e per l'affetto. -gruppo di versi all'interno di un poema scritti
. -gruppo di versi all'interno di un poema scritti in onore di un
interno di un poema scritti in onore di un personaggio illustre. salvini, 30-2-82
del poema della caccia d'invocazione e di dedica alltmperatore antonino. 2.
sulle copie dell'opera destinate a persone di particolare riguardo, a critici, ad
, lo tengano per sé in cambio di quello che presi da loro. dossi
dono che gli aveva fatto, prima di congedarlo, dopo un lungo colloquio:
appoggiate contro il grande specchio innumerevoli fotografie di uomini e di donne con grandi dediche.
grande specchio innumerevoli fotografie di uomini e di donne con grandi dediche. 3
, 31-183: questa colonna de'miei fratelli di latte è una dedica per tutti due
il dedicare, l'intitolare alla memoria di qualcuno (tempio, colonna, ecc
livio volgar., ii-1-135: i parenti di valerio furono corrucciati e sdegnati più del
del convenevole, che il dedi- camento di così nobile tempio fosse di necessità donato
dedi- camento di così nobile tempio fosse di necessità donato ad orazio.
dedicante (part. pres. di dedicare), agg. e sm
e sm. chi intitola alla memoria di qualcuno una colonna, un monumento,
ecc.) ad altra persona in segno di stima, di riconoscenza, di affetto
altra persona in segno di stima, di riconoscenza, di affetto, ecc.
segno di stima, di riconoscenza, di affetto, ecc. tassoni,
.: non essendo il fin loro [di coloro che dedicano i libri] di
di coloro che dedicano i libri] di dar veramente fama alla persona invocata,
attinenza che prova d'una gloriosa sposa di cristo, con l'eccellentissima casa
foscolo, vii-259: un signore, pria di accettare la dedica d'un libro
troviamo che gli fu dedicata al tempo di aliprando vescovo e cittadino di fiorenza
tempo di aliprando vescovo e cittadino di fiorenza. castiglione, 369: che
, 369: che direte voi di quell'altra che si chiamava leona? in
alla porta della rocca una leona di bronzo senza lingua, per dimo
come obla zioni e specie di sacrificio. serdonati, 10-41: si sono
luogo per la maestà del successore di san pietro dedicante la basilica. d'annunzio
pallade fallace. -anche di altre cose (città, oppure fiori,
lorenzo dice che fu arrostito a gusci di noci, perché morisse a fuoco lento
morisse a fuoco lento, e patisse di più. per questo il noce è dedicato
: siccome riconobbero tanto bene dalla mediazione di maria ss., a cui la città
, allora che volle dedicarlo, fece risoluzione di celebrarvi lo spettacolo de'gladiatori.
2. per estens. intitolare alla memoria di qualcuno (un monumento, un edificio
un giorno, ecc.) in segno di venerazione o di omaggio. collenuccio
.) in segno di venerazione o di omaggio. collenuccio, 20: poi
: poi da zenone imperatore, successore di leone, fu fatto patrizio [teodorico]
entro al suo regio albergo / avea di marmo un bel delubro eretto, / e
dedicò, l'una d'argento, e di bronzo l'altra. serdonati, 10-66
s. lorenzo, pigliammo quel martire di cristo per avvocato di quella nazione. giordani
pigliammo quel martire di cristo per avvocato di quella nazione. giordani, xiv-45:
e misurate pubblicare le più ragguardevoli fabbriche di venezia, che è una meravigliosa scuola
architettura per novecento anni: impresa degna di essere protetta dall'augusto imperatore, al
: giunsi ai piedi dell'ignuda donna di bronzo ch'era dedicata ai caduti.
3. offrire a qualcuno, in segno di omaggio, di stima o di affetto
qualcuno, in segno di omaggio, di stima o di affetto, il risultato della
segno di omaggio, di stima o di affetto, il risultato della propria attività
equicola, 24: dedicò a filippo duca di borgogna cinque libri intitolati 'campion di
di borgogna cinque libri intitolati 'campion di dames '. aretino, iv- 1-1
. aretino, iv- 1-1: ardisco di dedicarvi l'opera, sperando che mi avenga
, ridotti e riformati, e tutti di nuovi panni e di varie fogge rivestiti
riformati, e tutti di nuovi panni e di varie fogge rivestiti e adomati. tasso
sinodo. galileo, 1-1-40: parendomi anco di scorgere un non so che di pregiudiciale
anco di scorgere un non so che di pregiudiciale alla grandezza del suo nome,
suo nome, quando io mi fussi di quello, col dedicargli il mio strumento,
generale deve essere senza dubbio il primo scopo di chiunque vuole in qualsiasi modo dedicare i
lungo la perenne 'via crucis 'di tutti i giorni, egli aveva delle
prete, da vero prete, mi consigliò di aver pazienza e di dedicare le mie
, mi consigliò di aver pazienza e di dedicare le mie sofferenze alla madonna.
serdonati, 10-129: ha dedicato al colto di cristo un suo figliuolo d'undici anni
un suo figliuolo d'undici anni, di grande aspettazione. nievo, 11
generato dal suo signor padre coll'intenzione di dedicarlo alla madre chiesa; testimonio il
madre chiesa; testimonio il suo nome di battesimo. 5. riservare; destinare
spedirono i più astuti redattori a caccia di rivelazioni e interviste. cardarelli, 6-65
cardarelli, 6-65: un autorevole professore di economia, leggendo questo libercolo, andò
leggendo questo libercolo, andò in brodo di giuggiole e gli dedicò un lungo ed
manifestò un giorno agli amici l'intenzione di scendere sulla terra per visitare la biennale
scendere sulla terra per visitare la biennale di venezia dove, a due anni dalla
spendere la propria vita, o parte di essa, nello svolgimento di un'attività
o parte di essa, nello svolgimento di un'attività, nel compimento di un'opera
svolgimento di un'attività, nel compimento di un'opera, nell'attuazione di un
compimento di un'opera, nell'attuazione di un disegno. monti, ii-262:
monti, ii-262: egli frequenta l'università di pavia, avendo già terminato lodevolmente i
egli ha il dovere più che il diritto di dedicare anche ad altri studi che procaccino
occupatissima, credi, ed è costernata di non aver trovato ancora un'ora da
7. rifl. darsi con serietà di intenti e con passione a un'attività
passione a un'attività artistica o allo studio di materie interessanti, consacrarsi per amore o
illustrissimo conte, non m'ha permesso di travagliare sotto le insegne di vostro padre,
ha permesso di travagliare sotto le insegne di vostro padre, voglio dedicarmi tutto a
e al sovvenimento delle necessità eziandio corporali di que'meschini. dottori, 213: e
213: e con inviolabile giuramento / di conservarmi casta, / mi dedicai sacerdotessa
se stessi alle muse e alla profession di poeta, se il temperamento loro li
a cader in somiglianti eccessi, affin di porvi il necessario compenso. cesarotti,
, ii-390: egli ha però torto di dedicarsi come fa a certe relazioni che
: nel 1580, manifestò la risoluzione di dedicarsi al ministero ecclesiastico. d'azeglio,
1-58: egli si sarebbe tenuto felice di dedicarsi a lei per la vita e
modo ha sapore, pei puristi, di esagerazione e ricorda l'uso del verbo
. bontempelli, 7-93: aveva stabilito di dedicarsi tutta alla religione della propria bellezza
o ruzzolone, e specialmente con le forme di cacio, nel quale era diventato alla
nel quale era diventato alla fine una sorta di campione. moravia, 1-68: rinchiusosi
volta dentro, momina espresse il pensiero di tutti. -ecco, -disse al barone,
dedichi a mariella. oggi non mi sento di ballare. calvino, 101: in
, si allontanava con lo stesso disgusto di quando scrutava l'orizzonte che minacciava pioggia
un calcio nel muso: non degnare di uno sguardo, non badare, non far
dotta, lat. dedicare: comp. di diedre (forma parallela di dicére)
comp. di diedre (forma parallela di dicére): nel significato originario di '
parallela di dicére): nel significato originario di 'mostrare, indicare '(poi
dei con parole solenni, con formule di rito '. cfr. isidoro,
modo il dedicatario non è certo rustico di filippo, cittadin fiorentino a cui quelle
dedicato (part. pass, di dedicare), agg. con
ad uno dei dodici discepoli del figliuolo di dio dedicato. guicciardini, iv-
173: fece convertire tutte le chiese di rodi, dedicate al culto di cristo
chiese di rodi, dedicate al culto di cristo, in moschee. di costanzo,
culto di cristo, in moschee. di costanzo, 1-151: la regina giovane
regina giovane scalza, con infinito numero di donne appresso, andava visitando le chiese
visitando le chiese dedicate alla vergine madre di dio. ammirato, 1-126: tiberio oltre
: la cattedrale, da un re di borgogna dedicata a s. giovanni,
a s. giovanni, si vede di alquante belle cose fornita. a. verri
: rami d'ulivo involuti in liste di candida lana son deposti su l'altare dedicato
ghetto, e riprendendo gli antichi connotati di tempio dedicato alla fortuna virile. moravia
mi sembrano chiare. -consacrato alla festa di un santo (un giorno, nel
, 10-28: il dì dedicato alla rammemoranza di tutti i morti attendiamo alla medesima cosa
giorno decimo d'agosto, dedicato alla festività di san lorenzo, fatta tanta ruina l'
.. s'aspetta questa prima domenica di settembre dedicata alla festa del signore della
2. per estens. intitolato alla memoria di un personaggio celebre (ima via,
dossi, 960: transitando sotto l'arco di garibaldi dedicato all'imperatore francesco i,
piazza bologni, bianca nella sua armatura di marmo, la statua dedicata a carlo v
. 3. offerto in segno di riconoscenza, di stima, di ammirazione
3. offerto in segno di riconoscenza, di stima, di ammirazione, di amicizia
in segno di riconoscenza, di stima, di ammirazione, di amicizia, ecc.
, di stima, di ammirazione, di amicizia, ecc. (un'opera letteraria
è uscito il primo volume delle opere di ennio visconti, e questo pure dedicato a
mutati pochi luoghi, e ad istanza di molte persone che volevano esservi nominate aggiunti
perché io stessa non sarò mai libera di te, perché tutti i miei pensieri e
. s. illustriss. la vita di cleopatra dedicata, opera reale, e ora
1 giorni fastidiosi cacciar via un poco di tempo malin- conoso. -che ha
1-20: alla dedicazione e sagra di questo compiuto monumento ci ha chiamati un
la dedicazione mi dovesse almeno dare utile di venticinque giuli. marino, i-232:
portare innanzi al suo glorioso simulacro, di cui son tanto divoto, con affettuosa dedicazione
, con affettuosa dedicazione la presente operetta di sculture. pallavicino, 7-7: in
vi prego, a ricevere la dedicazione di un libro in verace argomento della perfetta
verace argomento della perfetta osservanza, e di lui, che è, e di me
e di lui, che è, e di me, che incomincio a essere affatto
vi-no: io l'ho fatto adunque contento di questa brama, il che gli ha
; e, con poche mie parole di dedicazione, n'è già pronta la stampa
la dedicazione dell'autore, che dice di appendere a un faggio * questa corona
appendere a un faggio * questa corona di silvestri fiori 'a onore de'pastori e
c. memmio propretore. questi era di buone lettere; schifava però le latine
5. figur. offerta (di pensieri, di sofferenze, di servigi
. figur. offerta (di pensieri, di sofferenze, di servigi).
(di pensieri, di sofferenze, di servigi). galileo, 1-1-300:
). galileo, 1-1-300: procurerò di veder quanto prima il sig. claudio
quando eglino si fan suoi per dedicazione. di brente, corte., i-74:
dovea esser congiunta con una speciale dedicazione di sé alla persona del diavolo, e un
gli faceva una grande dedignazióne nel conspetto di qualunque); l'altra [ecc
mira deditamente. = comp. di dedito. deditìzio (deditìcio)
individuale, a differenza degli altri prigionieri di guerra, che venivano venduti come schiavi
ammiralo, 1-17: ancor che di gran lunga da meno de confederati,
agevoli al turco per l'immensa quantità di guastatori,... parte di gente
quantità di guastatori,... parte di gente volontaria che è in campo,
volontaria che è in campo, e di contadini deditizi pagati. guerrazzi, 2-101
fr. colonna, 1-208: o stato di mia vita aspra inquieta: /
dèdìtus, part. pass, di [sé] dèdère * arrendersi '.
cupa con diligenza e assiduità di un'attività che ne assorbe le
de l'uccellare con falconi e uccelli di rapina. cornaro, 69: tutti figliuoli
d'acquistare la monarchia spirituale e temporale di tutto 'l mondo al pontefice al
qui s'attende alla proporzione della somma di quella parte del cervello dedicata alla vertù
principale. verga, 4-225: fingeva di guardare fuori dal balcone cogli occhi pieni di
di guardare fuori dal balcone cogli occhi pieni di poesia, e chinava il capo arrossendo
e chinava il capo arrossendo a ciascuno di quei complimenti, quasi fossero a lei
. palazzeschi, 7-35: nel buio di quell'ora dedicata al sonno, parevano destinate
[quelle parole] a non fendere di un millimetro la sua coltre tanto erano
era parso naturale tacere in confessione di luisito. 6. speso,
3: si approssimavano i giorni ultimi di carnevale dedicati alle piacevolezze. serra,
la sua rusticità, il suo fastidio di tutto il nostro mondo e commercio quotidiano,
, non sono altro che le parti di una vita dedicata tutta e quasi sacrificata
alvaro, 7-74: un fenomeno tipico di questi tempi è l'improvvisa rivelazione di individui
tipico di questi tempi è l'improvvisa rivelazione di individui che dopo anni di lavoro,
improvvisa rivelazione di individui che dopo anni di lavoro, dopo una vita dedicata interamente
onestamente, considerati generalmente individui fidati, di colpo sembrano aver mutato natura.
. che si occupa con cura e sollecitudine di qualcuno o di qualcosa; che si
con cura e sollecitudine di qualcuno o di qualcosa; che si dà con passione
con passione e con serietà allo svolgimento di un'attività; dedito. sarpi
i-2-52: io resto tutto dedicato alli servigi di vostra signoria, alla quale riverentemente bascio
]. cesarotti, ii-295: stanco di mendicar con poco frutto le loro grazie,
dedicato inoltre per comando ad un genere di lavoro che assorbe il mio tempo,
tediosa diligenza rintuzza l'immaginazione, determinai di abbandonar affatto il servigio d'apollo, per
vicino veggendo la panoplia, ovvero armadura di tutto punto, fieramente si lamentava, assiso
2. chi offre un'opera in segno di stima o di amicizia; chi compone
offre un'opera in segno di stima o di amicizia; chi compone o scrive una
e voleva esser io l'editore e dedicatore di questo bel pezzo di poesia.
editore e dedicatore di questo bel pezzo di poesia. = voce dotta, lat
come dedica, che ha la funzione di dedica. -lettera dedicatoria (anche
caffè], 65: niente di più comune all'adulazione di una sonnifera
65: niente di più comune all'adulazione di una sonnifera dedicatoria che il lodare i
, e la lettera che le piacque di scrivermi. io non mi credeva degno
tutto intorno alle pareti e sui tavoli, di fotografie di cantanti: soprani, tenori
alle pareti e sui tavoli, di fotografie di cantanti: soprani, tenori, bassi
, già nella dedicatoria alla figlia, avverte di voler raccontare « un poco di cronaca
avverte di voler raccontare « un poco di cronaca ». = deriv. da
, e li capretti, per li peccati di tutti quelli d'israel, dodici;
, dodici; secondo il numero delle tribù di israel. livio volgar., 2-204
..., seguitò la dedicazione di quel tempio un miracolo ovvero prodigio simile
miracolo ovvero prodigio simile a quell'antico di monte albano. nardi, 83
. davanzali, ii-578: li 8 di novembre è giorno solenne, come il natale
nel qual dì, tutte le chiese di santo salvatore fanno la festa. boccalini,
boccalini, i-291: la gloria tutta di aver ella [la repubblica romana]
de'trofei, della fabbricazione e dedicazione di tempi famosi, di basiliche e di
fabbricazione e dedicazione di tempi famosi, di basiliche e di teatri. diodati [bibbia
di tempi famosi, di basiliche e di teatri. diodati [bibbia], 1-388
festa solenne. muratori, 7-v-20: di gran solennità furono ancora presso i nostri
con somma pietà, pompa e concorso di gran popolo. giannone, ii-293:
. non permette dedicazione o conse- grazione di chiesa alcuna, se non vi sia qualche
, se non vi sia qualche reliquia di martire. carducci, iii-20-285: ma,
cui si celebra l'anniversario della consacrazione di un edificio sacro. giovanni dalle celle
, santo laurenzio, e la dedicazione di santo michele angelo. ceracchini, 1-1-34
ceracchini, 1-1-34: qualsivoglia festa eziandio di prima classe, come sono la dedicazione
: la festa della dedicazione del tempio di salomone, aveva un soggetto più materiale
istituita. 2. inaugurazione (di un teatro, di un edificio scritto
2. inaugurazione (di un teatro, di un edificio scritto in forma epistolare che
ridotti'. tasso, v-67: ho pensato di dedicarla a la serenissima signora duchessa di
di dedicarla a la serenissima signora duchessa di mantova, e manderò la lettera dedicatoria
la lettera dedicatoria, e certi pochi di prolegomeni. marcello, 26: esalterà la
ben spesso nella epistola dedicatoria li termini di liberalità, animo generoso, etc.
celebrar giuochi a corpo nudo, e di musica, e contrasti di fiere. paruta
, e di musica, e contrasti di fiere. paruta, 4-1-254: non
, facesse vedere al popolo uno abbattimento di cento leoni e di diciotto elefanti? d
popolo uno abbattimento di cento leoni e di diciotto elefanti? d. bartoli,
9-32-76: eccovi tutto il gran popolo di roma, quando roma sola bastava a
sua inaugurazione o dedicazione, l'arco di costantino, nella dovizia delle sue pietre
e dei suoi marmi, fosse qualcosa di molto simile a quello che vediamo oggi.
cerimonia con cui si intitola alla memoria di un celebre personaggio un monumento, una
monumenti, massime sepolcrali, a cagione di un'antica forinola di dedicazione, che
, a cagione di un'antica forinola di dedicazione, che face vasi * sub ascia
verri, i-242: surgea entro una selva di platani un tempio marmoreo agli eroi dell'
nel seggiolone, non lo lasciava padrone di un baiocco. pirandello, 5-60: come
serra, i-80: non può già scordarsi di esser napoletano, di esser critico per
può già scordarsi di esser napoletano, di esser critico per professione e dedito alle
machiavelli, 876: è un'altra specie di uomini di larga vita, dediti a'
876: è un'altra specie di uomini di larga vita, dediti a'piaceri,
omicida bestiale e dedito ad ogni specie di affeminata lusuria. cadetti, 92:
: sono uomini tutti deditissimi alli piaceri di venere, e le loro donne non sono
iii-106: i nobili russi non mancano di molta alterigia e presunzione. sono fastosi
a'piaceri; i suoi ministri desiderosi di successi civili e di comodi. imbriani
i suoi ministri desiderosi di successi civili e di comodi. imbriani, 2-144: fin
vanno da s. bastiano prima di lunedì e siccome accampano pretese inaccettabili e
d'annunzio, iv-2-260: erano costoro gente di gaia vita, ricchi di consigli,
costoro gente di gaia vita, ricchi di consigli, dediti alla crapula, vaghi
che cosa ci poteva essere... di comune tra una signorina di trentacinque anni
.. di comune tra una signorina di trentacinque anni, dedita al gioco,
ballo..., e un ragazzino di quattordici anni, che non sapeva ancora
in altra cosa posso servirla, disponga di me come d'un suo deditissimo servitore
fu con tanta caldezza favorita dal principe di oranges che molti dubitorono che a requisizione del
non riguardasse meno dell'interesse del duca di milano che a quello del re di
di milano che a quello del re di francia. f. d'ambra, 4-53
deditissimi servidori ', che noi ameremmo di disservire piuttosto che servire. s. maffei
, 4-526: assueti al dominio dei principi di savoia, ed a loro deditissimi,
religione, imperocché era eccellente in simili arti di sacrificii, deliberarono tra loro di non
arti di sacrificii, deliberarono tra loro di non dare aiuto a * veienti.
superstizioni, né il signore si compiaccia di rivelar altrimente, si deve tener regolarmente
e con pronta opera sollevare l'animo di colui a sé benivolo, e trarlo d'
a fare qualcosa: essere sul punto di farla, essere pronti per farla.
lat. dèditus, part. pass, di dèdère 'dare senza riserve '(
dare senza riserve '(comp. di dare). cfr. la chiosa del
arrendersi al nemico per inferiorità o esaurimento di forze o per spontanea sottomissione;
3-226: l'africano essendosi primamente sforzato di avere gli acerrani per volontaria dedizione,
: e preso lui, la terra di bruzzi e la lucania per dedizione recuperò
. guicciardini, iii-166: l'acquisto di brescia seguitò subito la dedizione di bergamo
acquisto di brescia seguitò subito la dedizione di bergamo, che eccetto le due castella,
: fa meraviglia come, dopo un mese di blocco, la città si rendesse;
è voce della quale bisogna valersi parlandosi di storia antica: trattandosi di guerre moderne
valersi parlandosi di storia antica: trattandosi di guerre moderne diremo la 4 resa '.
antica chiamasi con questo nome quella specie di resa accompagnata da formola solenne, di
di resa accompagnata da formola solenne, di cui cesare e livio e vellejo patercolo,
. livio volgar., 4-383: di mandare legati diliberarono a dar l'arme
e pandosia e altre non nobili città di loro volontà vennero in dedizione. machiavelli
a dedizione. botta, 4-408: quei di dentro perduta la speranza del difendersi,
attività, a un ideale; dimostrazione di un forte spirito di sacrificio; attaccamento
ideale; dimostrazione di un forte spirito di sacrificio; attaccamento appassionato; abbandono completo
. pascoli, i-275: questo, di roma, l'impero degli imperi,
imperi, non fu che la dedizione di roma ai popoli conquistati, non fu
, non fu che il dono che di sé fece l'urbe all'orbe.
dovere che ne sorge, e della dedizione di tutto se stesso a questo dovere.
donna amata con assoluta dedizione si stanca di te. alvaro, 12-174: gli
: gli ordini che partivano dal comando di brigata contenevano un linguaggio anche più forte
linguaggio anche più forte; vi si parlava di sacrificio della vita, di suprema dedizione
si parlava di sacrificio della vita, di suprema dedizione e altre espressioni simili.
8-29: mi spiaceva la dedizione fanatica di anna al bambino. « =
da dèditus, part. pass, di [se] dèdère4 arrendersi, capi
dedótto (part. pass, di dedurre), agg. (ant.