viluppo in seguito * nodo, ciuffo di capelli arricciati o attorti '. crocaddobbato
. ant. e letter. vestito di giallo. chiabrera, 83:
scacciar l'ombra notturna; / e cinta di rubin la fronte ebuma / spieghi le
xpoxó7ie7rxo <; * col peplo color di zafferano appellativo omerico dell'aurora. crocalétta
per indicare il gabbianello, la rondine di mare, il mignattino e vari altri
vari altri uccelli. = variante regionale di cocalina, cocaletta, dimin. di
regionale di cocalina, cocaletta, dimin. di cocale (v.).
, sm. ant. pietra preziosa di un bel colore rosso ciliegia.
. garzoni, 1-515: fra le pietre di più colori mescolati si contengono il diaspro
la memoria] non dimenticherà la piramide di calamaretti fritti, aurei, perlacei, croccanti
molto saporito ma specialmente molto nutriente e di facile digestione. alvaro, 9-149:
, per il peso giusto, un pezzo di focaccia croccante, coi grani grossi del
stiffelius, che si cibavano notte e giorno di patatine croccanti. -figur.
, i-42: [il capo dei repubblicani di lugo] ha all'entrata della città
, crocchia, scricchiola (un foglio di carta, un tessuto inamidato, ecc.
d'aspo che la dipanano, e di li in una gran tavola a guisa di
di li in una gran tavola a guisa di vassoio, sulla quale via via si
. v.]: 'croccante'. sorta di dolce, che si fa nella forma
croccanti. piovene, 5-65: armato di una spatola impasta con mosse acrobatiche mandorle
fr. croquant, part. pres. di croquer * eroe- care '(di
di croquer * eroe- care '(di formazione onomatopeica). croccare1, intr
crocchétta, sf. polpetta composta di carne trita, di patate, di
. polpetta composta di carne trita, di patate, di riso, ecc.,
di carne trita, di patate, di riso, ecc., che si frigge
padella. -in particolare: grossa polpetta di riso con ragù o formaggio, tipica
, tipica della cucina romana (supplì di riso). carena, 2-266:
carena, 2-266: 'crocchette', pezzi di roba pestata in mortaio, carne,
. si possono fare con ogni sorta di carne avanzata e si preparano come le
coman- datore, che, a guisa di papasso stando in prua e dando il
a treccia oppure nel raccoglierli a forma di nodo, fermandoli sulla cima del capo
gomitolo stretto come quel delle trecce rosse di monna cavolfiore quand'ella sul capo faceva la
la crocchia. soffici, ii-187: di cima al capo e fissato ai pochi
pochi capelli della crocchia, con una specie di coroncina di finti fiori d'arancio e
crocchia, con una specie di coroncina di finti fiori d'arancio e uva di vetro
di finti fiori d'arancio e uva di vetro, le scendeva per le spalle
spalle fin quasi a terra un gran velo di crespo. e. cecchi, 6-231
. cecchi, 6-231: una donna di poco varcata la quarantina, accesa in
tutta bianca, e non più grande di un tortellino di bologna, ci aveva
, e non più grande di un tortellino di bologna, ci aveva ritta una spadina
bologna, ci aveva ritta una spadina di tartaruga. 2. per simil
treccia. govoni, 213: crocchie di corda / che il cordaio veniva a
a torcere dietro la casa / nei giorni di primavera, / girava all'ombra la
mattina alla sera / col suo sibilo di fuso gigantesco. = cfr. crocchio2
crocchiante (part. pres. di crocchiare), agg. che scricchiola
e sia crocchiante / il pane, gonfio di buon succo il frutto, / e
: le fascine crocchianti con le gemme gonfie di seta d'argento. baldini,
insalata dalle larghe foglie bianche appena venate di verde. 2. agg.
tutto crocchiare, io mi penti'più volte di averlo mai cominciato a lavorare. d
negri, 2-567: preferivo gustarne il sapore di grano e farmeli crocchiare sotto i denti
e nell'afa della pianura mi pareva di dormire presso una corrente. calvino, 1-423
risaltai la siepe; non mi pareva vero di non sentirmi più crocchiare quel ghiaino sotto
. faldella, 2-190: un brivido di luce illuminò la litania dei ritratti.
essi crocchiarono, strepitarono come la molla di un dito di acciaio ne avesse sollevate forzatamente
strepitarono come la molla di un dito di acciaio ne avesse sollevate forzatamente le estremità
una muraglia: basta dire ch'ell'era di tagliacozzo, nonno de'me * bisavolo
o altro recipiente incrinato oppure un ferro di cavallo non fermato bene allo zoccolo).
si mossono, e non giunsono in pian di ripoli, che a pochi loro cavalli
rappicca la mischia; / e terminò di menar pur al bierzo / d'una percossa
del far cricche; / veri nomi di stoviglieria. note al malmantile, i-20
dire quel suono che fa un vaso di terra cotta fesso, come pentola o altro
marginali veggio chiaramente, che furono fattura di un gran valentuomo, a cui nelle
non salire in sella, / o di rigido feltro armarsi il dosso. tesauro,
animino, al suono gioioso della voce di lei mettèvansi a chiuccur- lare tutti gli
mettèvansi a chiuccur- lare tutti gli uccelli di gabbia del vicinato, crocchiàvano i parrocchetti
impannate della finestrella filtrava il primo barlume di luce. allora incominciavano a crocchiare, a
6. figur. ant. essere malandato di salute; trovarsi in una condizione non
macinghi strozzi, 1-333: qua ci è di grande traverse, tra falliti che ci
. nelli, 9-2-2: mi verrebbe voglia di risparmiar la fatica alla serva, e
.. ci serve anche nel significato di * dar busse '. tommaseo [s
alla macchia vive merlino: / non più di gioia gridan le
la mattina cominciarono a darle una baia di fischi, di strida, di pedate,
a darle una baia di fischi, di strida, di pedate, o di crocchiate
una baia di fischi, di strida, di pedate, o di crocchiate con più
, di strida, di pedate, o di crocchiate con più strepito, che non
-andiam via, se non volete perdere di riputazione. -abbi la vita per costui,
suono falso prodotto da un recipiente di terracotta o di vetro o di porcellana,
da un recipiente di terracotta o di vetro o di porcellana, ecc.
un recipiente di terracotta o di vetro o di porcellana, ecc., incrinato o
crocchiare. cròcchio2, sm. gruppo di persone riunite sulla pubblica via o in
e familiare abitudine (per parlare fra di loro, per trascor rere
; capannello; circolo, cerchia ristretta di persone. salvini, 41-158: spalleggiato
salvini, 41-158: spalleggiato da due di un certo virtuoso crocchio, de'quali
. cocchi, 6-62: un crocchio di signore. baretti, 1-204: si dipinse
.., galante, in un crocchio di amici, ma poco suscettibile di tenera
crocchio di amici, ma poco suscettibile di tenera amicizia; lascivo anzi che casto
. alfieri, i-196: nel corrente di agosto, trovandomi una mattina in un
, trovandomi una mattina in un crocchio di letterati, udii a caso rammentare l'aneddoto
udii a caso rammentare l'aneddoto storico di don garzia ucciso dal proprio padre cosimo
damo, il qual ne'crocchi / di buoni sali il favellar condisce. foscolo
v-60: si restò taciti senza verun senso di quell'angustia scimunita che sottentra quando in
tutte le strade del contorno eran seminate di crocchi: dove c'eran due o
del come andava vestito, del dove stava di casa, delle sue abitudini. nievo
al tempo andato e che nei crocchi di campagna tenevano allora il posto della lettura
dal muro stava guardando un piccolo crocchio di persone che discorrevano fra di loro vicino alla
piccolo crocchio di persone che discorrevano fra di loro vicino alla fontana, colla faccia
, 999: più lungi è un crocchio di donzelle e donne; / chinano gli
de roberto, 35: in certi crocchi di liberali, vantavano il patriottismo del duca
e in ciascuno c'era un direttore di scontro, un arbitro improvvisato che dava
all'angelo, mi cavava dal crocchio di dottore, segretario, maresciallo e geometri
, 1-138: tali sono i soggetti di quei santi che non vissero nel medesimo
nel terzo stato, non avevano il mezzo di riconoscersi a vicenda, e di concertarsi
mezzo di riconoscersi a vicenda, e di concertarsi tra di loro, se non
a vicenda, e di concertarsi tra di loro, se non in crocchi divisi
, 5-44: un crocchio un po'sbilenco di muri e di tetti, raduno caritatevole
un crocchio un po'sbilenco di muri e di tetti, raduno caritatevole di catapecchie.
muri e di tetti, raduno caritatevole di catapecchie. pavese, 8-390: roma
, 8-390: roma è un crocchio di giovanotti che attendono per farsi lustrare le
, / mentre egli è tempo qui di far di fatti. note al malmantile,
mentre egli è tempo qui di far di fatti. note al malmantile, 1-69:
: niuna cosa metteva egli a fronte di un piacevole amico; e tra le più
insieme all'abituale gruppo d'amici o di conoscenti per conversare. tommaseo, i-317
fare circolo tenere conversazione in un gruppo di persone che ascoltano. fagiuoli,
4. dimin. crocchiétto: gruppetto di persone, piccola compagnia di amici,
: gruppetto di persone, piccola compagnia di amici, di colleghi, piccola brigata
persone, piccola compagnia di amici, di colleghi, piccola brigata. alfieri
città [siena] combinai un crocchiétto di sei o sette individui dotati di un senno
crocchiétto di sei o sette individui dotati di un senno, giudizio, gusto e
crocchiolante (part. pres. di crocchiolare), agg. che crocchia
). tozzi, iii-319: tavolate di pane caldo e crocchiolante, levato allora
. palazzeschi, 3-12: passi vellutati di gatti sopra i muri di confine,
passi vellutati di gatti sopra i muri di confine, tubare di colombe alle grondaie,
sopra i muri di confine, tubare di colombe alle grondaie, crocchiolar di galline
tubare di colombe alle grondaie, crocchiolar di galline, frulli d'ali.
frulli d'ali. = frequentativo di crocchiare. crocchióne, sm.
dal lat. tardo clocea, forma seriore di cochlea 4 chiocciola '.
gittate le crocce con le quali fingean di reggersi,... divennero sani
volando sulle panielle. = variante di gruccia (v.), con l'
(v.), con l'incrocio di crocco: per il significato del n
abito rosso-porpora portato dai cardinali come distintivo di autorità e come simbolo del sangue da
femm. dell'agg. croceus 4 di croco ') 4 vestito di seta del
croceus 4 di croco ') 4 vestito di seta del colore dello zafferano '.
pulcin presso alla chioccia, / che di sua inavvertenza poi si duole, /
). ant. gancio, uncino di ferro. fatti di cesare, 103
, uncino di ferro. fatti di cesare, 103: quando la masnada di
di cesare, 103: quando la masnada di cesare se n'avidde, si procacciare
cesare se n'avidde, si procacciare di ritenere le navi, e gitta- vano
intelligenza, 128: un cavalier di cesar si n'accorse, / gittogli un
va'fa il prologo: sii battello di questo barconaccio dismesso, scasciato, rotto,
abisso. 2. marin. gancio di ferro usato per afferrare e per tirare
3. dimin. crocchétto. fatti di cesare, 190: allora tolse imo crocchétto
pascoli, 477: mise un gran ciocco di quercia / su la brace; i
viani, 10-348: la carne bianca di una vergine anemica ripolpa la fossetta clavicolare
ripolpa la fossetta clavicolare che rauca croccola di salive e di stenti. =
clavicolare che rauca croccola di salive e di stenti. = voce onomatopeica.
laro-limicoli, famiglia caradri, con piume di colore nerastro e isabellino sul dorso,
colore nerastro e isabellino sul dorso, di media statura, non capace di cantare,
, di media statura, non capace di cantare, con carne commestibile e molto
italia è specie non troppo diffusa, di doppio passo, e non nidifica.
savi, 1-522: il nome di croccolone gli è stato dato a causa
. essendo il croccolone uno degli uccelli di cui la carne è delle più delicate
. cróce, sf. strumento di pena in uso presso alcuni popoli antichi
in particolare presso i romani, formato di due legni trasversali, uno verticale (
metà circa del quale sporgeva una specie di cavicchio (sedile), sul quale
., ix-578: stava appresso della croce di iesù la madre sua. enselmino da
iii-461: nell'altra è la crocifissione di s. pietro, il quale è confitto
chiome, che con gloria tanta / di lor gli odori ad asciugar fur preste,
che fu crucifisso nostro redentore, ma di più avevano un pezzo di legno in mezzo
, ma di più avevano un pezzo di legno in mezzo dell'asta o tronco
1-1-216: qual vilissimo schiavo, reo di gravissimi misfatti, fu [gesù] forzato
morte. colletta, i-52: nella piazza di sant'erasmo, la maggiore della città
sant'erasmo, la maggiore della città di palermo, fu preparato il supplizio.
supplizio. vedevi nel mezzo croce altissima di color bianco e da'lati due roghi
ciascuno dieci braccia, coperti da macchina di legno a forma di palco, alla quale
coperti da macchina di legno a forma di palco, alla quale ascendevasi per gradinata
per gradinata... sporgeva dal coperchio di ogni rogo: altari da luogo in
abbraccio, campeggiano sul gran cielo amoroso di primavera. -croce commissa o antoniana:
-croce commissa o antoniana: a forma di t, con il patibolo posto all'
che è a esso perpendicolare nel punto di mezzo. -croce immissa o capitata:
crocifisso gesù). -croce decussata o di sant'andrea: con il patibolo e lo
fermamente, se tu fossi stato un di quelli che il posero in croce,
: per dritto amar e per servir di core / son preso, flagellato e posto
grandi feste per la nascita del re di roma, mi ha messo in croce perché
leopardi, 1057: il fatto sta che di cesare in quanto cesare non me ne
mettere in croce o squartare in cambio di pugnalarlo, ch'io me ne dava lo
queste cose orribili a questi tuoi vestiti di porpora. campanella, i-33: se
, / e con lei si trionfa ancor di morte. monti, x-3-505: contro
x-3-505: contro la croce / l'armi di cristo a prò del trace infame /
secoli predicavano pacificamente la dottrina dell'agnello di dio; poi, quando il vento
falcato voi de le fischianti / al sol di maggio scimitarre azzurre / croci di cristo
sol di maggio scimitarre azzurre / croci di cristo ed aquile di roma / cadean
scimitarre azzurre / croci di cristo ed aquile di roma / cadean. pascoli, i-266
ha lasciati. -per la croce di nostro signore: esclamazione popolare di supplica
croce di nostro signore: esclamazione popolare di supplica. -per questa croce: esclamazione
. -per questa croce: esclamazione popolare di giuramento. aretino, 8-31:
credo, e stracredo? -alla croce di dio: antica formula di giuramento o
-alla croce di dio: antica formula di giuramento o di imprecazione. boccaccio
dio: antica formula di giuramento o di imprecazione. boccaccio, dee.,
, 7-4 (172): alla croce di dio, ubbriaco fastidioso, tu non
è, ella deve pur tutta essere di voi dui. ché, a la croce
voi dui. ché, a la croce di dio, io non veggio già a
già a voi altri uomini più concessa licenza di far male che a noi, ben
d'aggirarmi il cervello con un pezzo di carta; ché alla croce di dio,
un pezzo di carta; ché alla croce di dio, sarete gli aggirati pur voi
propria salvezza, deve accettare a imitazione di gesù. -avere, portare, prendere
è posta davanti agli occhi vostri essemplo di penitenzia, e specchio di vertudi e
vostri essemplo di penitenzia, e specchio di vertudi e di santitade, e come scala
penitenzia, e specchio di vertudi e di santitade, e come scala, per
per la quale si sale alla gloria di dio e all'ettema felicitade.
sia croce questa? non è croce di dio; anco ogni volta se'in
/ per nostra pace il ver figliuoi di dio. / da l'alta croce
che sostenesti il degno pondo, / di sangue prezioso aspersa e tinta: /
, dicendo d'aver ben egli desiderato di vivere e di morire in croce.
d'aver ben egli desiderato di vivere e di morire in croce. segneri, i-548
essa sopra le spalle mettersi sulle orme di gesù, fu una forma di dire
orme di gesù, fu una forma di dire che non potè avere significato se non
sotto quella croce gigantesca, ancora gocciante di sangue, vanno a piangere i crocifissi
affanno angoscioso (che tormentano l'animo di una persona, che costituiscono un doloroso
). -anche: cagione, motivo di pena, di dolore. -avere la propria
: cagione, motivo di pena, di dolore. -avere la propria croce,
soffrire. -essere, fare la croce di qualcuno: costituire un tormento, un
tormento, un affanno o un motivo di assillo, di preoccupazione per qualcuno.
affanno o un motivo di assillo, di preoccupazione per qualcuno. bartolomeo da s
caterina da siena, i-36: il figliuolo di dio, che insie- memente sosteneva li
sentenzia in favore, onde parli alquanto fuor di proposito; pur dilla tu. salvini
a quelle e alle nostre dal noiosissimo imbarazzo di tante coniugazioni che fanno la croce di
di tante coniugazioni che fanno la croce di chi vuole impararle? manzoni, 430
impararle? manzoni, 430: invece di consigliare que'pochi infelici, che portano
che cominciassimo noi a pesarle un po di più. leopardi, i-1476: le disgrazie
le chiamano, le croci) sieno favori di dio. tommaseo, ii-452: soffrite
iv-1-231: io so che i supplizi di questi giorni non son nulla al confronto
. 6. qualsiasi riproduzione della croce di cristo, dipinta o in rilievo o
prezioso, comprendente o no l'immagine di gesù crocifisso (in particolare, quelle
m. villani, 1-50: ebbono parte di molte vasellamenta d'argento, e di
di molte vasellamenta d'argento, e di croci e di calici e d'altri ornamenti
d'argento, e di croci e di calici e d'altri ornamenti delle chiese
tre o quattro bare da'portatori portate di dietro a quella; e, dove un
otto e tal fiata più. leggende di santi, 3-285: come la croce
fo alzata ima croce con l'arme di castiglia in una bandera. michelangelo,
, 10-3: qua si fa elmi di calici e spade, / e '1
e spade, / e '1 sangue di cristo si vend'a giumelle, / e
è inalzato in roma con tanta gloria di cristo e del suo vicario. carletti
cassa accanto alla croce che in ognuno [di quei 'car- robi '] era
parato a guerra; / gran tratta poi di popolo, e le croci / teneano
, ii-865: quivi con un càmice di maglia / l'asta di croce in pugno
un càmice di maglia / l'asta di croce in pugno avea l'accolito.
ai vastissimi fianchi della falterona, spoglia di macchie, che scopre la sua costruttura
leggero quel legno / fa il segno di croce. alvaro, 7-109: certe croci
. alvaro, 7-109: certe croci scabre di ferro battuto per pennacchi da cupola o
suggeriscono un'idea della croce più realistica di quelle che il barocco ha ornato di
di quelle che il barocco ha ornato di tanti fregi da farne perdere il significato di
di tanti fregi da farne perdere il significato di supplizio. cassola, 2-15: ero
fienile. sai, qua sotto, prima di arrivare alla croce. -croce
che ogni altare deve sempre avere, di grandezza e di altezza tale da poter
deve sempre avere, di grandezza e di altezza tale da poter essere facilmente veduta
. 7. come simbolo della passione di cristo la croce fu rappresentata in svariate
solo indirettamente hanno rapporto con la croce di cristo. -croce latina (ant.
. -croce monogramniotica: derivata dal monogramma di cristo. -croce decussata o di sant'
monogramma di cristo. -croce decussata o di sant'andrea: v. n. 1
braccio verticale in alto è a forma di anello. -croce doppia o pontificale 0
anello. -croce doppia o pontificale 0 di lorena, con due aste trasversali, la
simbolo del movimento degollista). -croce di malta: formata da quattro bracci triangolari
centro: è l'insegna dei cavalieri di malta. - croce ugonotta: di
di malta. - croce ugonotta: di forma simile alla croce di malta,
ugonotta: di forma simile alla croce di malta, porta una palla su ciascuno
i bracci verticali sono leggermente più lunghi di quelli trasversali; alla croce è congiunto
messo infernale / tra un al alà di scherani, un golfo mistico acceso /
un golfo mistico acceso / e pavesato di croci a uncino l'ha preso e
in partic.: la riproduzione della croce di cristo che si trova nei cimiteri,
dove è morto qualcuno, come simbolo di morte e di redenzione. -per estens
qualcuno, come simbolo di morte e di redenzione. -per estens.: la
bufoli, tutto nero e dipinto d'ossa di morti e di croci bianche, e
e dipinto d'ossa di morti e di croci bianche, e sopra il carro era
nuda e desolata / è quella terra di romite pietre / sparsa all'intorno.
abbracciata una ghirlanda / donde gocciano lagrime di pioggia. panzini, i-762: non
esso sia. ungaretti, i-64: di queste case / non è rimasto /
è rimasto / che qualche / brandello di muro. / di tanti / che mi
che qualche / brandello di muro. / di tanti / che mi corrispondevano / non
ammazzavano, si davano coltellate -sulla strada di camo c'era ancora la croce a
... tuttavia, è segnata di croci, la nostra amicizia. cassola,
tanto adoperò, che il fuoco minacciatogli di grazia si permutò in una croce;
-degno della croce gialla: degno di essere condannato come eretico o scismatico.
: conferire in modo solenne l'insegna di crociato. -prender la croce: farsi
papa, ragunò un grand'oste in tolosa di ventimila cavalieri e di più di trentamila
oste in tolosa di ventimila cavalieri e di più di trentamila pedoni di croce segnati.
tolosa di ventimila cavalieri e di più di trentamila pedoni di croce segnati. luca
cavalieri e di più di trentamila pedoni di croce segnati. luca pulci, 2-96
. luca pulci, 2-96: domandò di chi son le bandiere: / quel
ii-903: sii benedetta, o elena di francia, / nel mar nostro che
. malispini, 68: negli anni di cristo mille cento ottanta otto essendo commosso
santa, venne in fiorenza l'arcivescovo di ravenna, legato del papa, a predicare
. villani, 5-13: negli anni di cristo 1188 essendo commossa quasi tutta la
, ve- gnendo in firenze l'arcivescovo di ravenna legato del papa a predicare la
lo detto passaggio, molta buona gente di firenze presono la croce del detto arcivescovo.
mandò, fra gli altri, l'arcivescovo di ravenna... a firenze per
sovrapposizione della fascia al palo (croce di sant'andrea o croce traversa o decussata
ima scalinata o un monte; croce di avellana, formata da quattro avellane,
a chiave, o croce pisana o croce di tolosa, con i bracci finiti a
tolosa, con i bracci finiti a foggia di chiave antica; croce filettata, con
bracci filettati, nel lembo esterno, di altro smalto; croce forcuta, con i
, con i bracci finiti a foggia di forca; croce di gerusalemme o a
finiti a foggia di forca; croce di gerusalemme o a tau o ramponata,
toccano i lembi dello scudo; croce di lorena, adoppia traversa; croce di
di lorena, adoppia traversa; croce di malta, di otto punte e patente;
adoppia traversa; croce di malta, di otto punte e patente; croce di
, di otto punte e patente; croce di s. maurizio o trifogliata,
, i cui bracci finiscono in forma di trifoglio, ecc.; è espressione della
-anche: insegna o impresa a forma di croce. -per estens.: bandiera
g. villani, 6-39: nel sesto di san piero scheraggio, il primo [
ovvero a oro... nel sesto di borgo,... il terzo,
la tua candida croce, / né di te regna il più saggio o '1 più
feroce. carducci, 851: bello di maggio il dì ch'io vidi su
dì ch'io vidi su 'l ponte di reno / passar la gloria libera del popolo
gloria libera del popolo, / sangue di svevia, e te chinare la bionda cervice
rossa croce italica. 12. onorificenza di un ordine cavalleresco (antico o istituito
; il distintivo che contraddistingue il grado di cavaliere { croce di s. maurizio
contraddistingue il grado di cavaliere { croce di s. maurizio e lazzaro, croce al
, croce al merito civile, croce di cavaliere del lavoro, ecc.).
per estens.: il grado stesso di cavaliere; qualsiasi onorificenza. varchi,
o altre cose co tali? niuna di queste è onore, ma ben segno d'
. card. borgia, che era di ducati seimila, con una croce di s
era di ducati seimila, con una croce di s. iago. marino, 1-66
cui mano appunto dimane sono in procinto di ricevere l'abito di san maurizio e lazzaro
sono in procinto di ricevere l'abito di san maurizio e lazzaro con le ceremonie
aiutato a salire su per quell'albero di cuccagna in cima al quale, invece di
di cuccagna in cima al quale, invece di salami e capponi, sono appese croci
sono appese croci, gran cordoni, diplomi di conti e portafogli di ministri. guerrazzi
cordoni, diplomi di conti e portafogli di ministri. guerrazzi, ii-132: se co-
, ii-132: se co- testa perla di spartano vivesse a questi tempi, la croce
italia, o l'altra del valore militare di savoia non gli poteva mancare. giusti
su su fino all ultimo scalino, / di strappare un cencin di nobiltà, /
scalino, / di strappare un cencin di nobiltà, / di ficcarmi al casino,
strappare un cencin di nobiltà, / di ficcarmi al casino, / e di morire
/ di ficcarmi al casino, / e di morire in depositeria / colla croce all'
. almeno mi avessero dato un ciondolo di croce! carducci, 1-867: io
un sussidio, una croce. tornasi di lampedusa, 257: solo suo errore
, 257: solo suo errore fu di portare all'occhiello la croce della corona d'
la croce della corona d'italia conferitagli di recente. -gran croce: titolo onorifico
-per estens.: chi è insignito di tale grado. caro, 12-ii-170:
una croce, e che per ricognizione di questo pronostico merito ima de le grandi
amendue con l'abito della gran croce [di malta]. -croce verde:
-croce verde: onorificenza dell'ordine di s. lazzaro. caro,
stato primamente un disegno che si faceva di darti una croce verde. 13
contraddistingue l'onorificenza. -croce al merito di guerra: istituita per distinguere fra la massa
direttamente a fatti d'arme. -croce di guerra al valor militare: istituita col
al valor militare: istituita col carattere di croce
appena era dato di notare alla sfuggita. c. e.
14: lo sfolgorio dei lampadari avvolse di luce le più mari, / cavalier di
di luce le più mari, / cavalier di valore e di gran fama; / ma
più mari, / cavalier di valore e di gran fama; / ma sfortunato,
giovani dame della città, dicendo alto elogio di dolcissime perché co'danari, / giocando,
a manca, mentre gli spasimanti le puntano di sulla soglia. dalla teresina. -oh oh
questa gattamorta! à la dama -dama di compagnia: signora o signorina anche lui!
, 19-194: ines era la figlia naturale di non -la donna eletta (degli antichi cavalieri
so più qual re, dama di compagnia di costanza non dei poeti).
so più qual re, dama di compagnia di costanza non dei poeti). -anche per
, ii-508: caterina vuole essere la dama di gesù, un'aria di
di gesù, un'aria di giovane dama di compagnia. piovene, 3-186
un'aria di giovane dama di compagnia. piovene, 3-186: gesù
da essere il suo cavaliere. nel nome di lui ella aveva trovato rifugio
restituisce a roma; scortata da casa di attilio, assistendo la madre come dama di
di attilio, assistendo la madre come dama di comlui, ella inerme e sola viaggia
ella bandisce la guerra -dama di corte, dama di palazzo, dama d'
-dama di corte, dama di palazzo, dama d'onore per liberare il
, dama d'onore per liberare il sepolcro di lui. (ant. anche solo
scioglie, od onoraria, della corte di una sovrana o di una / che vede
onoraria, della corte di una sovrana o di una / che vede la sua dama in
, / e balla e salta principessa di famiglia sovrana. come un paladino
penso udendo l'uso letterario, come titolo di deferente ossemie dame cantare, / che
debbon esser le boci divine! quio, di amoroso rispetto). bel gherardino,
disse ulivieri alla gentil don di prelati e baroni che per essa andassero,
donna graziosa e bella: / • degno di gloria e di pregio il quale
bella: / • degno di gloria e di pregio il quale rosario desidero che
, ed questo grigio globetto / di lanugine eretto / sullo stelo ella
si chiama / così: fior di bugia. la preda? non
questa figliuola ha tutte le buone parti di nobiltà, e di -beata dama
tutte le buone parti di nobiltà, e di -beata dama, nostra dama,
-beata dama, nostra dama, dama di dio: la costumatezza, ed in
costumatezza, ed in oggi è dama di onore della sereniss. madonna. -per estens
. nostra dama: nome signora principessa di toscana. pananti, i-165: quella delle
i-165: quella delle chiese consacrate al nome di maria; la un abito indossa,
poestaria. miracoi sentimenti l'idee un di cole de roma, xxviii-435: lo fece
vecchie dame d'onore, con un formicaio di frati, monache, a-2 (88
con lui insieme a nostra dama di parigi an preti, gesuiti
. datosene, richiese i chierici di là entro che ad abraam oggi
abraam oggi ha ricevuto la nomina di dama di palazzo. cardarelli,
oggi ha ricevuto la nomina di dama di palazzo. cardarelli, dovessero dare
6-29: il conte aveva un figlio cerimoniere di corte e, anima mia,
2. titolo d'onore e di distinzione che si dava madre, virgo,
distinzione che si dava madre, virgo, di dio dama: / laudando lui lo invoc'
, all'alta borghesia). il domo di milano... trapassa tutte le chiese
milano... trapassa tutte le chiese di francia, m. villani, 5-7
questa tanto reina giovanna figliuola del duca di calavra, rimasa celebrata di nostra dama di
figliuola del duca di calavra, rimasa celebrata di nostra dama di parigi. vedova.
di calavra, rimasa celebrata di nostra dama di parigi. vedova. ottimo, iii-219
soffia; ho pur a morir per man di dame, / tira anco a lei un
/ fa ch'ella mora d'altro che di volendolo poi spegnere, non si potrebbe
f. doni, i-49: s'inamorò di non so che femina egli avea
, / detta dama clemenzia, d'un di quei templi, ed era la più bella
v'era alcuno che ditesto corpo voto di carname, / ti paion cose da piacere
è tuttora in uso). assistenziali o di beneficenza (e, in particolare,
e, in particolare, romanzo di tristano, 177: e tutta gente sì
, sì come dio nostro segnore di alcune associazioni laiche o congregazioni fosse
». sistenziale (dame della carità o di s. vincenzo; tavola ritonda,
ritonda, 1-38: e quando quella dama di tanta dame del s. cuore; dame
. cuore; dame del calvario; dame di gente non voleva compagnia, come farebbe
; ecc.). contenta pure di me solo? andrea da barberino, i-113
i-113: gioberti, 1-iv-499: non pochi di coloro che commet o signore
cuore, lo fanno per ticchio di ambizione e desiderio di mani;
lo fanno per ticchio di ambizione e desiderio di mani; e vedete la traccia
, 3-i-227: or dove reina e di mia dama? / ditemi '] ver
dama? / ditemi '] ver che di sapere ho i paladini schierati in minaccioso ordine
babbo, doalla suo'dama e donna di niccolò. pulci, 7-58: e per
/ donde croce rossa, quelle in pelliccia di lontra e quelle in ho perduto il
dame si giovio, 1-9: usò di portare nella berretta una picciola debbono
tutt'orecchi e tutto zelo, suola di scarpa con la lettera t in mezzo,
, per non far mangrossa in punta di detta suola, volendo che s'intendesse care
te giardino delle ricordanze, lindo, fiorito di begonie, di sola di cor amo
ricordanze, lindo, fiorito di begonie, di sola di cor amo. gelli,
, fiorito di begonie, di sola di cor amo. gelli, iv-15: dove
iv-15: dove io aveva prima petunie e di salvie, ho visto il raduno settimanale delle
, de'poderi, del figliuolo, e di mille dame di san vincenzo che vi eseguivano
, del figliuolo, e di mille dame di san vincenzo che vi eseguivano lavori benefici
io ho ora solamente d'ago e di maglia; e certamente è un bel contrasto
nei / non so se don di lei, se furto mio. l.
se l'è goduta / come dama balli di società, o nei ricevimenti, durante un
omeri, come esigeva il brutale ballo di moda: in null'altro dissimili dai teppisti
della marsina, aperta sullo sparato abbagliante di bianchezza. comisso, 7-311: 10
, ora c'è anche una donna di meno e io dovrei essere la dama di
di meno e io dovrei essere la dama di tre cavalieri, per che cosa mi
chi passeggia una giornata per le vie di bologna, tra gli odori carnosi e
e fanti bonari e ghiotti da mazzo di carte, tra gli esemplari d'un gotico
in uno stato d'euforia, quasi di gioia irrazionale. 9. gioco
dama): gioco molto antico e di origine incerta che può essere giocato in
nere all'altro) orizzontalmente a righe di quattro nelle caselle nere più prossime al
più prossime al giocatore rispettivo, cercano di muoverle mediante movimenti sempre in avanti e
movimenti sempre in avanti e obliqui e di un solo tratto alla volta in modo
avversario presenta una casella vuota immediatamente dietro di sé) e raggiungere la linea estrema
prendere una dama; la vittoria è di chi ha preso tutti i pezzi avversari oppure
note al malmantile, 1-6: nel giuoco di tavole o sia di dama, si
: nel giuoco di tavole o sia di dama, si dice * pedina ';
pedina '; essendo questo giuoco composto di sole 'pedine';... ciascuna delle
vien raddoppiata dal perdente con un'altra di quelle 'pedine ', che egli ha
momento o anche su le arti belle, di cui si reputavano con una certa soddisfazione
. 10. tecn. stampo di ghisa detto anche chiodaia (v.
11. locuz. -da dama, di dama: delicato, aggraziato, femmineo
stato in uso il decorare del titolo di * duca * chi lungo tempo s'
: berito è città posta nella provincia di fenicia in oriente, e fu cotanto
giovane, che la decorò del titolo di metropoli della fenicia, come tiro. gianni
xviii-3-1015: la nobiltà è stata decorata di certi canoni che gli impongono l'ozio
meccaniche cui si è attribuito un carattere di viltà. — scherz.
rimprovero d'aver decorato il suo eroe di titoli poco interessanti e opportuni.
* in partibus ', o come quelli di re di gerusalemme, che sono in
', o come quelli di re di gerusalemme, che sono in dieci a decorarsene
mascherare (per nascondere gli aspetti spiacevoli di una cosa). bocchelli, ii-99
: molte inquietitudini poi decoriamo col nome di rimorso e di coscienza, le quali sono
poi decoriamo col nome di rimorso e di coscienza, le quali sono soltanto paura
coscienza, le quali sono soltanto paura di perdere i frutti delle piacenti colpe. idem
altri, chiamati a decorare l'accademia di pietroburgo, si distinsero pei loro talenti
loro talenti. lanzi, i-309: ciascuno di essi ha imitata egregiamente la sua guida
per dire così, ad altre produzioni di essi meno limate. carducci, iii-7-361
prete ambrosiano. = forma sostantivata di decorativo. decorativaménte, avv. a
.. le lunghe falde ornate in punta di fiamme argentee che battevano sulle loro cosce
indietro, indifferenti a tutto come esseri di un altro tempo o di un altro
tutto come esseri di un altro tempo o di un altro mondo. =
altro mondo. = comp. di decorativo. decorativésco, agg.
della valadon intitolato « veduta del villaggio di san bernardo », dipinto nel 1929
arte la funzione estrinsecamente decorativa sui motivi di più schietta e intima ispirazione.
3-66: noi siamo infastiditi dalla petulanza di queste difese che pretenderebbero gareggiare, nel
... verso un dominio ineffabile, di più profonda suggestione. =
, che ha prevalente o esclusiva funzione di ornamento (e indica per lo più
(e indica per lo più qualcosa di aggiunto, di accessorio).
per lo più qualcosa di aggiunto, di accessorio). collodi, 709
passeggiare i consiglieri della corona coi camerieri di locanda. carducci, iii-20-243: se
e il monti] traevano dalla bibbia di gran materia decorativa e macchinosa: il
il manzoni invece ne dedusse per un rivo di fede un'onda di sentimento fantastico nuovo
per un rivo di fede un'onda di sentimento fantastico nuovo. de marchi, i-
: andate piano a desiderare: la felicità di quest'oggi veduta domani ha spesso l'
oggi veduta domani ha spesso l'imagine di certe statue decorative, greche nell'aspetto
greche nell'aspetto, e quattro asticciuole di dietro. panzini, iii-80: il
anche troppo, perché non ha nessuno di quei motivi decorativi su cui il desiderio
alvaro, 9-491: e attorno un parco di piante esotiche, una vigna e un
una vigna e un orto con strumenti di lavoro fabbricati appositamente, graziosi ed eleganti
cui è conferita una funzione ornamentale, di abbellimento di oggetti di uso pratico (
conferita una funzione ornamentale, di abbellimento di oggetti di uso pratico (e sono per
funzione ornamentale, di abbellimento di oggetti di uso pratico (e sono per lo
pancrazi, 1-205: l'intimo motivo decorativo di un popolo forse è uno solo.
. lo ritrovate qui anche nei tappeti di lana delle vecchie case, nelle zagane,
una visione in superficie (un elemento di un'opera figurativa, in contrapposizione a
non essenziali, il cui solo scopo è di recare un diletto estrinseco, di dare
è di recare un diletto estrinseco, di dare un'apparenza gradevole e cattivante di
di dare un'apparenza gradevole e cattivante di bellezza (un'opera letteraria o musicale
formalismo. - anche sostant. di giacomo, ii-544: la pietra di costruzione
di giacomo, ii-544: la pietra di costruzione di tutta la parte decorativa della
giacomo, ii-544: la pietra di costruzione di tutta la parte decorativa della casa somiglia
coronato, che sta nel giardinetto appiè di una scala scoperta, son fatti di quella
appiè di una scala scoperta, son fatti di quella scura pietra. svevo, 6-237
altro si gettò dalla finestra. tentò di giungere al primo piano almeno sulle sporgenze
pavese, 8-17: con quella loro aria di particolari decorativi scoppiati fuori variopinti da un
del creatore. esigono la naturale incapacità di sentimenti paesistici. -che ha valore
alla fantasia divagante); che è segno di un astratto formalismo, convenzionale (un'
, anche un comportamento, un modo di fare). d'annunzio, v-3-676
... era folta e massiccia di figure più decorative che eroiche, ma
decorative che eroiche, ma non priva di una sua armonia ravvivata dalle acque variamente
le tre virtù cardinali del perfetto uomo di mondo, e cioè la bruttezza decorativa
a motivetto, raggiunsero la squisita inutilità di certo mencio umanesimo decorativo. alvaro,
avvìo su questa traccia, la fantasia di talamone si perde, con fittezza decorativa,
4. che mostra ricchezza profusa di colore (un quadro, una scena
, tanto severi e con l'aria di competenza su tanti argomenti, lo crede
de roberto, 607: seduto sopra una di quelle poltrone di raso...
: seduto sopra una di quelle poltrone di raso..., ascoltava con quella
ascoltava con quella gravità dell'antico maestro di casa, era più serio e decorativo di
di casa, era più serio e decorativo di tanti altri. panzini, iv-183:
, si dice talora con intenzione satirica di persona che, pur valendo poco, ha
, che disgraziatamente non corrispondeva all'ideale di cameriera decorativa sognato da bruno. bozzati
. bozzati, 5-61: era diventato uno di quegli uomini imponenti, decorativi, profetici
i-104: alle pareti pendevano quadri numerosi di ogni dimensione..., per lo
. decorato (part. pass, di decorare), agg. (superi.
che in un tempo godesi qui lo spettacolo di diverse picciole gole, di facili erbosi
lo spettacolo di diverse picciole gole, di facili erbosi pendìi, di gruppi ora
picciole gole, di facili erbosi pendìi, di gruppi ora silvestri, ora giardineschi,
assolse -caminavano già per milano, decorati di tutte le loro divise. verga, 2-259
. verga, 2-259: al disopra di selle vecchie e di finimenti messi sul
: al disopra di selle vecchie e di finimenti messi sul cavalletto, di giganteschi
e di finimenti messi sul cavalletto, di giganteschi cestoni colmi di legumi e di
sul cavalletto, di giganteschi cestoni colmi di legumi e di nocciuoli, erano appesi
, di giganteschi cestoni colmi di legumi e di nocciuoli, erano appesi dei ritratti di
di nocciuoli, erano appesi dei ritratti di famiglia, fatti colla scopa, polverosi
da un grosso blasone messo in cima, di lato, sotto i piedi, coronato
sotto i piedi, coronato, zeppo di croci, di torri, di sbarre,
, coronato, zeppo di croci, di torri, di sbarre, di stelle,
, zeppo di croci, di torri, di sbarre, di stelle, e di
croci, di torri, di sbarre, di stelle, e di bestie feroci.
, di sbarre, di stelle, e di bestie feroci. deledda, i-767:
feroci. deledda, i-767: lo specchio di un armadio nuovo brillò accanto alla cassapanca
nuovo brillò accanto alla cassapanca antica decorata di uccelli e di fiori primitivi. ungaretti
alla cassapanca antica decorata di uccelli e di fiori primitivi. ungaretti, xi-191: nel
il maestoso e fin troppo aggrottato viale di platani, che dà sulla strada di monte
di platani, che dà sulla strada di monte vergine, era decorato con un'
vergine, era decorato con un'architettura di lampadine elettriche, con cornucopie di tutti
architettura di lampadine elettriche, con cornucopie di tutti i colori, e prospettive di castelli
cornucopie di tutti i colori, e prospettive di castelli, ponti, ruscelli, fontane
al vivido gelo, nel grande rettangolo di piazza san carlo, tranquilla, deserta,
innanzi al giovine manzoni ci sia il ghigno di alfieri e di foscolo, e che
ci sia il ghigno di alfieri e di foscolo, e che non si attenti di
di foscolo, e che non si attenti di presentare a'contemporanei le disusate immagini se
tanto fissamente d'esser chiamati col nome di signori e fanno del nobilista tanto all'
non ha altro che dire se non di loro, recitando... tutta la
.. tutta la progenie antecedente imbrattata di lardo, insporcata d'oglio, infangata di
di lardo, insporcata d'oglio, infangata di letame, impegolata di pece greca,
oglio, infangata di letame, impegolata di pece greca, instercorata di curadestri e
, impegolata di pece greca, instercorata di curadestri e decorata di spazzacamini e conzatetti
greca, instercorata di curadestri e decorata di spazzacamini e conzatetti. campana, 14:
una antica e opulente matrona, dal profilo di montone,
a veruno d'averlo preso con intenzione di rimanermi a pubblicar la santa legge di cristo
di rimanermi a pubblicar la santa legge di cristo in pechin, se mi veniva
in pechin, se mi veniva fatto di giungervi; se no, in nanchin,
in nanchin, 0 dovunque altro impetrassi di metter casa. -dovunque sia:
con dio, ma non vuole uscir di prigione, perché non ha dove andare,
sia, dovunque, a quel feroce / di mia gente nemico approssimarsi. leopardi,
e li avvelena, e li minaccia di morte. comisso, 12-4: sulla strada
cose. machiavelli, 650: io fingerò di venire qua da man dritta; fa'
, 128: io... di dare a ciascuno, per quanto io posso
. accolti, 1-26: per tanto propongasi di dover situare proporzionata e dovutamente nel piano
dato punto s. = comp. di dovuto. dovuto (part. pass
. dovuto (part. pass, di dovere1); agg. (ant.
essere dato per legge; che spetta di diritto (denaro o altro bene economico
lor dovute, la legge e i precetti di dio. de roberto, 54:
per giustizia ai meriti o alle colpe di una persona, alla sua dignità (
in tormentare altrui, prendi, ricevi / di tua volubil fede / ben dovuta mercede
. alfieri, 1-180: tentar me di viltade anch'osi? / premio a virtù
che sei un pesce che hai la fortuna di parlare e di ragionare come me,
pesce che hai la fortuna di parlare e di ragionare come me, così voglio usarti
verrà giorno in cui, -la scienza di domani mi renderà la dovuta giustizia, -noi
troveremo, per noi, i pezzi di ricambio, e ci ridurremo smontabili.
alvaro, 14-21: i giornali nazionalisti delirano di « italia madre delle genti »,
« italia madre delle genti », di impero, di dominio spirituale, ecc.
madre delle genti », di impero, di dominio spirituale, ecc. è il
è il solo momento in cui vorrei essere di un altro paese, per riderne col
maledetti al vostro regno, / regno di pene e di perpetua morte: / e
regno, / regno di pene e di perpetua morte: / e sieno in quelli
. -da destinarsi (un periodo di tempo). alberti, 48:
-letter. ant. che spetta di diritto (come legittima preda).
quella che gli fruttifica sì buona raccolta di anime a lui dovute. 3
moralmente o legalmente, ciò che compete di diritto (e si riferisce sia a
-essere del dovuto: spettare, venire di diritto. a. pucci, cent
: da tutte le parti è mancato loro di fede, e usate soverchierie, e
bel colle, è quell'istituto pieno di sapienza e d'amore che, dovuto alla
, quali fino a ieri sembravano caratteristici di altre società. piovene, 5-26:
alla legge positiva, intesa come espressione di quella), giusto, doveroso.
: eccovi, valentuomini, il tempo di proporci innanzi a gli occhi la gloria militare
sovra lor stanno eserciti volanti, / armati di fulminee saette, / sempre più acute
stati alla detta battaglia per dare sentenzia di verità e del dovuto. pulci,
non aveva mai gustato il piacere inebriante di far regali alla propria fidanzata. adesso che
piacere gli era consentito, aveva ogni diritto di pretendere che le cose non venissero fatte
d'una prodigiosa memoria, il raccordarsi di que'tanti minuzzoli e particelle di linee
raccordarsi di que'tanti minuzzoli e particelle di linee, trite e sparse, o insieme
: preso il rimedio, nuova serie di allarmi, poiché s'imagina di averne ingozzato
serie di allarmi, poiché s'imagina di averne ingozzato oltre il dovuto e già
tutti i possibili e non possibili sintomi di un avvelenamento. 7. consigliato o
. bentivoglio, 5-i-73: deputarono il vescovo di miron d'anquers per fame le dovute
. redi, 16-vii-425: è uomo di grande intelligenza nelle più occulte operazioni della
ancora collocare col dovuto decoro una spada di cortellaccio, la quale perché come avvezza
co'panni del padrone arrotandogli e trinciandogli di mala maniera, mi convenne rintuzzare il
frutto. alvaro, 7-24: è di moda, tra le famiglie della borghesia,
ii7- 118: è manifesto la differenza di que'fiumi dal nostro, perché quelli
d'annunzio, iv-2-1336: sentivamo, al di là degli sterpi, di là dalle
, al di là degli sterpi, di là dalle cannucce, l'ambascia della dozàna
fece lo scandaglio. = forma dialettale di doccia (v.). dozzèna
sm. numism. soldo del valore di dodici denari (fu coniato a torino da
coniato a torino da francesco i re di francia e ad avignone dai papi giulio
precedenti in piemonte ne erano stati coniati di diversi valori). = dal fr
dozèna), sf. l'insieme di dodici cose dello stesso genere; serqua
lettera senese, v-201-104: vendemoli a razone di trenta e tre soldi la dozina.
viann. 8; e una dozina di stringhe cilestri, viann. 7. bembo
[tommaseo]: io ho bisogno di due dozzene di tovaglioli da tavola.
: io ho bisogno di due dozzene di tovaglioli da tavola. caro, 15-iii-22
più belli del mondo, e più di una dozzina. boccalini, i-109:
: li comandò che, per fornir di fare il suo debito, al dono
camicie e de'sciugatoi aggiungesse una dozzina di fazzoletti e otto berettini per la notte.
e mi faccia far quella dozzina / di camicie, onde mandole il campione.
della roulette, ciascuno dei tre gruppi di dodici numeri (dall'i al 36)
è possibile effettuare puntate avendo più probabilità di vincita (e meno, invece, di
di vincita (e meno, invece, di guadagno) che puntando su un solo
seconda e terza dozzina. -anche di persone o di animali. plutarco volgar
dozzina. -anche di persone o di animali. plutarco volgar., 183
dion apparì in sicilia, molte dozzine di muliere l'ubbidiron, solamente per distruggere
doni, 1-5: avete una dozzina di divote che v'impinzano come salsiccia, ora
vengono allevate e disciplinate per gli esercizii di tutte le sorte. baretti, 1-121:
baretti, 1-121: d'ogni dozzina di creature umane, tre almeno sono ammazzate
opposta videro a piccola distanza una dozzina di orsi, alcuni sui rami di un'antica
una dozzina di orsi, alcuni sui rami di un'antica quercia, altri sotto che
-mettere in dozzina: unire in gruppi di dodici. citolini, 436:
quando vi sentiste da spendere una mezza dozzina di doble in un ritratto in tela di
di doble in un ritratto in tela di testa con tutt'e due le mani
e due le mani, troveremo modo di cavarvene la voglia anche senza apprendere di
di cavarvene la voglia anche senza apprendere di sentirvi gridare come se v'avessimo castrato.
, e ti darò in cambio una dozzina di bastonate. foscolo, xiv-220: un'
sul candeliere, circondata da quattro giovanetti di moda, provveduta di una bella carrozza
da quattro giovanetti di moda, provveduta di una bella carrozza con molto sfarzo e moltissimi
sfarzo e moltissimi debiti, un paio di vezzi, e mezza dozzina di freddure,
un paio di vezzi, e mezza dozzina di freddure, poca testa, e niente
freddure, poca testa, e niente di cuore. verga, 2-189: lungo il
: lungo il viaggio scambiarono una dozzina di parole, parole indifferenti, dette con
, dette con accento pacato, evitando di guardarsi, parole di ghiaccio che mettevano
pacato, evitando di guardarsi, parole di ghiaccio che mettevano del ghiaccio tra di loro
di ghiaccio che mettevano del ghiaccio tra di loro. baldini, i-26: dopo
baldini, i-26: dopo andavano soldati di corvè a prendere l'acqua distante una
ora. ciascuno aveva la cintura guarnita di una dozzina di borracce della sua squadra,
aveva la cintura guarnita di una dozzina di borracce della sua squadra, portava le
. -al plur. gran numero (di persone). aretino, 1-123:
giuoca con esse, in foggia di zecche asinine. a. f. doni
beffe. 2. la prestazione di vitto e alloggio presso una famiglia privata
ogni più faticosa faccenda, con patir di ogni cosa appartenente al proprio comodo e
dozzena. giusti, ii-241: il guanciale di casa mia m'è più morbido di
di casa mia m'è più morbido di quello d'una locanda o d'una dozzina
dozzina. -camera a dozzina, di dozzina: camera presa in affitto (
. che penzolano a capoletto nelle stanze di dozzina. -avere, tenere a dozzina
a una certa stanza o vero abitazione di un suo amico stiavone, quale teneva a
, 7-625: il primo malanno fu quello di tenere un ragazzino provinciale, sul punto
tenere un ragazzino provinciale, sul punto di svegliarsi, sia pure tardi, a
alcuni anni, gli mobiliò la mente di cognizioni. -prov. chi è a
chi non è padrone non ha diritto di comandare. proverbi toscani, 61:
fa poche mattine / una tuo'padellata di fritelle, / le qual non pagherebbon
pozzetti, 3-20: non passa anno che di tali piene non ne venga a dozzine
alle volte ne arrivavano a dozzine, di clienti. -da dozzina, di dozzina
, di clienti. -da dozzina, di dozzina: di fattura grossolana; scadente
. -da dozzina, di dozzina: di fattura grossolana; scadente, di poco
: di fattura grossolana; scadente, di poco pregio; ordinario, di cattivo
scadente, di poco pregio; ordinario, di cattivo gusto, volgare. grazzini
guasto, o ver dolore / sente di testa, usi sera e mattina / la
duol fuore. / ma non bisogna farla di dozzina. lippi, 7-24: bastivi
lippi, 7-24: bastivi per adesso di sapere / che queste non son bestie
non so quali lavandaie o teste di oloferne... da dozzina e da
cagnesco / per que'pochi scher- zucci di dozzina. -di persona: di bassa
zucci di dozzina. -di persona: di bassa condizione sociale, di mediocre valore
persona: di bassa condizione sociale, di mediocre valore intellettuale e di limitate capacità
sociale, di mediocre valore intellettuale e di limitate capacità, di poco o nessun
valore intellettuale e di limitate capacità, di poco o nessun merito, di modesta
capacità, di poco o nessun merito, di modesta levatura, di modi rozzi e
nessun merito, di modesta levatura, di modi rozzi e volgari. cellini,
più incomportabile errore che faccino quei maestracci di dozzina plebei. della casa, 710:
mio, / che sono un poetuzzo di dozzina. tassoni, 4-45: bertoldo
sette, spesso inqualificabili, i gabinetti di « scienza spiritualista » forniscono varie maniere
« scienza spiritualista » forniscono varie maniere di sfogo all'inquietudine puritana... si
in termini poveri, d'una sorta di prostituzione sacra; attraverso la quale la
particolare connubio con l'infinito. gente di dozzina, s'intende. -andare
passim ', diceva orazio, dolendosi di que'cervelli sfaccendati, che, volendo
sta ben portar drappi e giubbone / di seta nera a gente contadina.
spiccate doti o virtù, non elevarsi al di sopra della mediocrità. piccolomini,
importan più quattro o sei che avanzin di buona fama gli altri de la città,
mettermi in dozzina, come le stringhe di napoli. brignole sale, iv-179:
dozzina: negozio che fa grande smercio di prodotti spesso di mediocre qualità. bernari
che fa grande smercio di prodotti spesso di mediocre qualità. bernari, 7-280:
. (superi, dozzinalissimo). di fattura grossolana; scadente, di mediocre
. di fattura grossolana; scadente, di mediocre qualità, di poco pregio;
; scadente, di mediocre qualità, di poco pregio; ordinario, comune;
, comune; rozzo, volgare, di cattivo gusto; di infimo ordine.
rozzo, volgare, di cattivo gusto; di infimo ordine. archivio datini
questo chiesto fate che siano bene lavorati di fusta e con belli regoli o bene dipinti
ma che? ogni bue non sa di lettera: e questi sciocchi lodan più le
ella intenderà come è uscito un libro di bellarmino alle opposizioni del re d'inghilterra
goldoni... inserì in una raccolta di composizioni poetiche... una sua
poetiche... una sua schidionata di dozzinali terzine, nelle quali si svelenò
cecchi, 6-169: in un cinema dozzinalissimo di broadway, rividi rodolfo valentino. moravia
sotto gli occhi dell'albina un groviglio di cravatte dozzinali e l'albina scelse con cura
? ». 2. di bassa condizione sociale; di mediocre valore
2. di bassa condizione sociale; di mediocre valore intellettuale e di limitate capacità
sociale; di mediocre valore intellettuale e di limitate capacità, privo di educazione e
intellettuale e di limitate capacità, privo di educazione e di cultura, incivile, di
limitate capacità, privo di educazione e di cultura, incivile, di nessuna sensibilità
di educazione e di cultura, incivile, di nessuna sensibilità; di modesta levatura,
, incivile, di nessuna sensibilità; di modesta levatura, privo di qualità originali
sensibilità; di modesta levatura, privo di qualità originali o di doti spiccate (
levatura, privo di qualità originali o di doti spiccate (una persona, il
bologna, ove egli ebbe difficultà grande di mettere insieme genti d'altre migliori qualità
1-2-139: so che il figlio è di costumi ottimi e d'ingegno non dozzinale
ott'anni sono, mirabile nel suono di liuto. pallavicino, 1-119: verisimile
nostro. leopardi, i-13: parlando di qualche scrittore dozzinale ti diranno per esempio:
egli ha tutta la tenerezza di racine e tutto lo spirito di voltaire
tenerezza di racine e tutto lo spirito di voltaire. dossi, 297: intendiamoci,
297: intendiamoci, non si trattava di quella bontà dozzinale, imparata a memoria e
così aveva detto, dandogli la visione di quella mensa grossolana intorno a cui uomini
baldini, 5-66: se codesta ragione è di quelle che si fanno trovare troppo facilmente
dite liberamente ch'e'si muoia / o di fame, o di collera, o
muoia / o di fame, o di collera, o di foia. 3
fame, o di collera, o di foia. 3. spreg. dozzinalàccio
, 2-104: ecco qui un altro di que'poeti, che, se non è
e. cecchi, 5-548: mi chiedevo di quale impossibile amore fosse necessario divampassero le
, i-14: ella potrebbe scrivere al padrone di casa il sig. giuseppe finotti se
. giuseppe finotti se si trovi in comodo di ricevere un terzo dozzinante. ranieri,
, da qua- rant'anni, tacitamente di lui, l'una gelosa tacitamente dell'
quindici soldi coniata da vittorio amedeo ii di savoia nel 1692, più tardi ridotta al
1692, più tardi ridotta al valore di dodici soldi e mezzo. =
mezzo. = acer, arbitrario di dozzeno, dozzino. draba,
draba, sf. bot. genere di piccole piante erbacee della famiglia crucifere,
piante erbacee della famiglia crucifere, munite di peli semplici, ramosi o stellati,
a sili- quette; è rappresentato presso di noi dalla draba verna.
: nasce nella valle anania della giurisdizione di trento per li campi, e massime
redi, 16-iii-274: a dì 17 di marzo pestai de'fiori bianchi di leucoio
17 di marzo pestai de'fiori bianchi di leucoio con foglie di draba. tramater [
de'fiori bianchi di leucoio con foglie di draba. tramater [s. v.
]: 'draba ', genere di piante siliculose della tetradinamia, famiglia delle
.]: 'draba ', sorta di crescione orientale, che porta fiorellini bianchi
dracèna, sf. bot. genere di piante della famiglia liliacee, che comprende
contenente la resina chiamata 4 sangue di drago delle canarie '(e alcune specie
: * dracena ', genere di piante esotiche monocotiledoni, del- l'esandria
954: straripano come un fiore di petali, di dove emergono le ville,
come un fiore di petali, di dove emergono le ville, le dracene,
bianca presente nella resina detta sangue di drago. = comp. da
dracocèfalo, sm. bot. genere di piante della famiglia labiate stachioidee, rappresentato
turca (dracocephalum moldavica); capo di drago. tramater [s.
.]: 'dracocefale '. famiglia di piante riunite alle labiate, i cui
del dragone. -4 dracocèfalo '. genere di piante della didinamia ginnospermia, famiglia delle
tra le cui specie si distingue quella indigena di moldavia colle foglie aromatiche, cordiali,
), sf. medie. varietà di filariosi (specialmente diffusa nella valle del
. 2. bot. genere di pianta della famiglia aracee della regione mediterranea
. 3. zool. genere di vermi nematelminti della famiglia filometridi; la
ma parti alterate dell'istesso corpo umano di sostanza nervosa. dizionario di sanità,
istesso corpo umano di sostanza nervosa. dizionario di sanità, 1-182: 4 dracuncoli '
due linee ed osservati col microscopio sono di colore di cenere; hanno due lunghe
ed osservati col microscopio sono di colore di cenere; hanno due lunghe coma sulla
una coda lunga terminata da un ciuffetto di molti peli, appariscono pelosi anche dai
dotta, lat. dracunculus (dimin. di draco -ónis 4 drago ').
d'ingresso, portandolo alla cifra draconiana di ottantaquattro centesimi (parafrasi di una lira
cifra draconiana di ottantaquattro centesimi (parafrasi di una lira toscana), fu un giorno
una lira toscana), fu un giorno di lutto universale per tutta la città.
iv-207: 4 draconiano '. attributo di leggi giudicate aspre e severe: da
epoca della nuova, le impartisco ordini draconiani di lesinare su tutto fino al centesimo.
. boriili, 2-46: la metà di sinistra sembra arrampicarsi un po'in disordine
castello. draga tervallo di tempo che separa due passaggi consecutivi della
: draconice, overo draconzia si fa di cervello di dracone. = voce
, overo draconzia si fa di cervello di dracone. = voce dotta,
per distillazione secca della resina detta sangue di drago. = deriv. da
draconite, overo draconzia, si fa di cervello di dragone; ma se non si
overo draconzia, si fa di cervello di dragone; ma se non si taglia
non diventa mai gioia, per invidia di quella bestia che si sente morire. vallisneri
806: draconice overo draconzia si fa di cervello di dracone, ma se non si
draconice overo draconzia si fa di cervello di dracone, ma se non si taglia il
. ant. mostro favoloso con aspetto di serpente e volto di fanciullo.
favoloso con aspetto di serpente e volto di fanciullo. pulci, 25-324:
colpo rispose. = femm. di drago. draga2, sf. neol
secchie due barelle, moltissimi vasi di camelie, d'azalee, di cine
moltissimi vasi di camelie, d'azalee, di cine draconico: ciascuno dei
, a benna con rarie e di calceolarie in fiore e quattro grandi dracene
. -rivoluzione 4 australes '. di giacomo, i-618: i giardinetti vi segnavano
a destra un quadrato tutto verde, screziato di draconica: periodo della rivoluzione della luna ballesio
porti, bianche achillee in fiore, di dracene eleganti, di peonie intorno alla terra
achillee in fiore, di dracene eleganti, di peonie intorno alla terra (270 5 »
istrumento meccanico, fatto di secchi, e di gran braccio a
istrumento meccanico, fatto di secchi, e di gran braccio a leva, adoperato specialmente
porti, fiumi, canali il deposito di fango che impedisce il passaggio alle navi
non grande distanza da loro, il pescatore di arselle. solitario, l'onda scintillante
fondo sabbioso con la sua piccola draga di vimini. = deriv. dau'ingl
per mezzo della draga. dizionario di marina [s. v.]:
2. ricerca e ricupero, per mezzo di dragamine, delle mine subacquee collocate dal
mine subacquee collocate dal nemico. dizionario di marina [s. v.]:
'. il lavoro che in tempo di guerra si fa con le navi dragamine per
invar. neol. piccola nave dotata di un apposito congegno per rastrellare il mare
: evviva roma capitale! gridavano piangendo di gioia le belle 4 mule 'triestine
= comp. dall'imp. di dragare e da mina (v.)
r. gummarabica, draganti, amido; di catuno dragme tre; biacca dragme quattro
d'una parte del sugo e quinta di mele schiumato, e si cuoca alquanto
sodo, e poi vi si metta polvere di dragante e di gommarabica e di regolizia
vi si metta polvere di dragante e di gommarabica e di regolizia, il quale sarà
polvere di dragante e di gommarabica e di regolizia, il quale sarà ottimo con
modo. cellini, 522: ancora farai di avere del dragante, il quale si
mestura, che per ordinario si fa di trevertino, calcina, matton pesto, dragante
stoffe riescono mal lavorate cercando i tessitori di supplire al minor guadagno ed ai difetti
il cerchio della torta formano collo stampo di bellissimi fregi con zucchero candido addurato col
tronco non geme altro che una specie di gomma dragante. = deriv. dal
: seguita poi a mettersi il dragante di poppa, che posa, incastra e si
si imperna sopra la testa della ruota di poppa. tramater [s. v.
: 4 dragante \ è il nome di un pezzo principale nella costruzione di una
il nome di un pezzo principale nella costruzione di una nave. questo pezzo fa croce
. questo pezzo fa croce con la rota di poppa, verso l'alto della quale
primi pezzi dell'arcaccia. egli serve di soglia ai portelli di ritirata della santa barbara
. egli serve di soglia ai portelli di ritirata della santa barbara. dizionario di
di ritirata della santa barbara. dizionario di marina [s. v.]:
: nelle navi in ferro, pezzo triangolare di lamiera, fissato verticalmente e trasversalmente sulla
e trasversalmente sulla faccia interna del dritto di poppa, e dal quale partono gli scalini
dragante3 (part. pres. di dragare), agg. che serve
zona del mare. dizionario di marina [s. v.]:
. scherz. colpo dato per mezzo di un drago. pulci, 19-38
si scaglia e innanzi spunta; / ma di nuovo menò quella befana / una dragata
chi aveva miglior cervello e maggior modestia di lui, non solo tenuto, ma
degli archibusi, e con parecchi pezzi di moschetti piantati sulle bocche delle strade.
guerrazzi, 9-i-93: salirono buon tratto di via taciti con la mano chi sul
cavalletto marino. = dimin. di drago (dalla forma del pezzo).
draghifórme, agg. che ha forma di drago (cfr. dragoniforme).
mienti che vanno dall'albero di trinchetto al bompresso e sostengono le vele
al bompresso e sostengono le vele prodiere di taglio; ciascuno dei cavi tesi orizzontalmente
; ciascuno dei cavi tesi orizzontalmente al di sopra dei ponti e sostenuti da puntelli e
sarebbe una cortina appesa ad ima verga di ferro. dizionario di marina [s.
ad ima verga di ferro. dizionario di marina [s. v.]:
fiocchi ': distese obliquamente tra l'albero di trinchetto e il bompresso per farvi scorrere
, e distendervi le ralinghe d'inferi tura di alcune di quelle vele che si chiamano
le ralinghe d'inferi tura di alcune di quelle vele che si chiamano fiocchi, quando
a un rettile, con la testa di leone o di cane, con la bocca
, con la testa di leone o di cane, con la bocca dalle molte
e fiamme), con le ali di pipistrello, la pelle squamosa e una
mitologia greca il drago trainava il carro di demetra, montava la guardia ai giardini
volgar., vii-249: asor sarà abitazione di draghi e sarà deserta in eterno.
, 15-38: vide leoni e draghi pien di tosco, / et altre fere
arti sue ricorre, e col consiglio / di quella rabbia, che la punge e
al giardin d'esperia, e dà di piglio / a le piante che 'l drago
, che dall'ampie creste / un mongibello di fuoco tramanda. a. verri,
lui con enfiate guance l'alito infernale di faville e di fumo che dalle ampie
enfiate guance l'alito infernale di faville e di fumo che dalle ampie nari nello stesso
mordi, 2-404: un drago, di sanguigne / macchie spruzzato le ceruleee terga
dell'altar orrido un drago, / creatura di giove, uscì repente, / sanguigno
in questa chiesa erano conservate le coma di un drago che infestava, nei tempi
anima umana a una cosa composta insieme di più capi, de'quali ne risultano due
toscani, 368: occhi... di fuoco come quelli d'un drago.
che pare che egli abbi beuto sangue di drago o pasciutosi di camaleonti. forteguerri,
abbi beuto sangue di drago o pasciutosi di camaleonti. forteguerri, 13-31: dice
/ sì m'han turbato i pesci di quel lago / ch'odio più il cibo
e, in partic., denti di squalo) portati come amuleto (e anche
amuleto (e anche simbolo e sorgente di fecondità). tesauro, 1-42:
fosse altro che i frammenti dell'ossa di quei guerrieri, nati improvvisamente dai denti
ricami e simili). sconfitta di monte aperto, xxviii-943: lo suo destriere
xxviii-943: lo suo destriere era armato di due armadure di ferro, e di sopra
suo destriere era armato di due armadure di ferro, e di sopra aveva ima
armato di due armadure di ferro, e di sopra aveva ima vesta di zondado vermiglio
, e di sopra aveva ima vesta di zondado vermiglio ricamato a draghi di seta
vesta di zondado vermiglio ricamato a draghi di seta co 'ntarsi d'oro fino. baldi
per uso dell'imperadore si lavorano figure di draghi, essendo elle a tutti gli
. cattermole mancini, vi-1130: vasi di tokio dall'enorme / ventre, dove
enorme / ventre, dove su fiori di loto un drago dorme. ojetti,
cavaliere. fracchia, 688: uno di quei soffitti decorati secondo la moda intorno
altro particolare esotico, un pigiama cinese di seta nera, con un solo drago
-con riferimento a una figura di drago richiamata alla mente da cause naturali
la disposizione delle nubi, la forma di un albero o di una foglia, il
, la forma di un albero o di una foglia, il tracciato e la
foglia, il tracciato e la foce di un corso d'acqua, ecc.)
accende. /... / talor di fuoco vi s'imprime un drago /
spande. carletti, 64: il seme di quest'albero è rinchiuso in ima foglia
è rinchiuso in ima foglia in figura di drago, con tutte le sue parti
... ha un corpo della lunghezza di oltre duemila chilometri, senza contare la
nella foresta nera e le sue tre bocche di drago che alimentano il mare. fracchia
1024: fantasiosi alberi, in forma di drago di pesce d'uccello. bartolini,
fantasiosi alberi, in forma di drago di pesce d'uccello. bartolini, 17-63
. 3. arald. figura di animale chimerico: testa aguzza, lingua
, lingua sporgente e terminante a punta di saetta, pelle a scaglie sui fianchi e
, a spine sul dorso, ali di pipistrello; zampe d'aquila o di
di pipistrello; zampe d'aquila o di leone, coda a spirale, terminante
spirale, terminante essa pure a punta di saetta (cfr. drago, n.
i-208: la quarta schiera guidò il re di castiglia e il re di scozia con
il re di castiglia e il re di scozia con quattro mila uomini d'arme,
, / è l'insegna del conte di boccania. m. adriani, iii-158:
m. adriani, iii-158: l'uccisore di lisandro fu neocoro d'aliarto, che
la gran pagoda, mistico / asii di fede e imago: / già gli ultimi
tuffarsi, / e tu non men di lor, tardo boote, / fuggisti ancor
terra] vedeva brividi da squamme / verdi di draghi. 5. nel linguaggio
nella visione apocalittica, sotto le apparenze di un drago); nemico di dio (
le apparenze di un drago); nemico di dio (cfr. dragone, n
l'apparir del fiammeggiante drago / ower di quel gigante lieto al corso, /
al corso, / il qual, di rubar l'alme a strada vago, /
/ da morte morso a morte die'di morso. rosa, 201: perch'ebbe
figlio. d'annunzio, v-3-170: prima di mettersi al sicuro, trovò tempo e
al sicuro, trovò tempo e modo di far dipingere sul fianco della chiesa di
di far dipingere sul fianco della chiesa di santa maria maddalena in prossimità del castello
un'ultima allegoria d'un angelo calpestatore di draghi e di aspidi. bocchelli, 1-i-150
d'un angelo calpestatore di draghi e di aspidi. bocchelli, 1-i-150: figurò il
, a cui diede bargigli infuocati e occhi di basilisco. 6. figur. persona
malvagia, crudele, sanguinaria. -cuore di drago: insensibile, spietato (cfr
boccaccio, 8-59: la prima notizia di questa femmina, di cui noi parliamo
la prima notizia di questa femmina, di cui noi parliamo, la quale molto più
tigre, / a un crudel cor di drago, a un cor di petra.
crudel cor di drago, a un cor di petra. l. guicciardini,
che, fermo stando, tutto muove, di fare apparire evidentemente nella nostra città quello
doppo la morte del quale, e di tre potenti che seco si troveranno,
non aveva ereditata da natura un'anima di drago, due o tre volte si sforzò
drago, due o tre volte si sforzò di ragionare su cose inconcludenti. pratolini,
e a caricarlo? ora gli era di troppo un fuscello, ora invece avresti
e quella garrula / linguaccia, origine di tanti mali. -come personificazione del
aspro drago, / che credi far di me poi che qui m'hai? pallavicino
1-338: le gemme della virtù son di quella specie che traggonsi dalle teste schiacciate
atroci, ma disprezzati per onesta cagione di maggior bene. onofri, 86:
sangue denso. 7. come elemento di vocaboli composti. tesauro, 2-391:
663: l'ampia gonna color verde-drago di una signora attempata. sinisgalli, 8-27
aria, traendosi dietro una lunghissima chioma di capelli biondi, fini come la seta.
laterali della pelle a forma d'ala, di un colore aranciato disegnato in nero,
dalla gola; misura circa 25 cm di lunghezza, di cui metà corrisponde alla
misura circa 25 cm di lunghezza, di cui metà corrisponde alla coda sottilissima;
corrisponde alla coda sottilissima; si nutre di farfalle che ghermisce nel volo; e
e vive sugli alberi, nella penisola di malacca, a sumatra, giava e
è il drago marino una gran bestia di forma di serpente;...
il drago marino una gran bestia di forma di serpente;... appresso d'
dragone marino '. ve n'è di due spezie, una grande ed una piccola
ha verun uso, essendo la sua carne di cattivo sapore, ma la piccola è
11. bot. drago rosso: specie di dracena (dracaena terminalis).
stufa. ha il fusto e le foglie di color rosso cupo tendente a pavonazzo.
piantata ai confini delle possessioni a guisa di termine, ben distinguibile per il colore
per il colore delle foglie. vi è di fiori bianchi e foglie verdi, e
i fiori bianco-rossi. 12. sangue di drago: gomma estratta dal tronco di
di drago: gomma estratta dal tronco di alcune piante resinose (già usata nella
piante resinose (già usata nella composizione di medicine e di vernici), chiamata
già usata nella composizione di medicine e di vernici), chiamata così per il
cellini, 544: io ho veduto un di questi rubini nettissimo da un di quei
un di questi rubini nettissimo da un di quei falsatori imbrattargli il fondo di sangue
da un di quei falsatori imbrattargli il fondo di sangue di drago, il quale è
quei falsatori imbrattargli il fondo di sangue di drago, il quale è uno stucco fatto
drago, il quale è uno stucco fatto di gomme che si liquefanno al fuoco.
ci porta d'africa simile a grumi di sangue, che volgarmente si chiama sangue
sangue, che volgarmente si chiama sangue di drago in lacrime. baldi, xxx-13-90:
: manda l'africa ancor quel che di drago / sangue s'appella in rubiconde
dir se da la incisa scorza / di qualche arbore scorra, o da le vene
essere luogo molto infermo e paludoso, pieno di boscaglie e d'alberi in tutto diversi
quello dal quale si cava il sangue di drago; e io medesimo molte volte
ferita. vallisneri, iii-401: il sangue di drago... è una gomma
, congelato, secco, friabile, di color rosso come sangue, tratto per via
delle canarie vi sono altre due spezie di sangue di drago, e ne viene anche
vi sono altre due spezie di sangue di drago, e ne viene anche dall'olanda
, iii-479: le porto un truògolo così di maccheroni, con una salsa che pare
, con una salsa che pare sangue di drago. = voce dotta, lat
; sensale, mediatore. conti di antichi cavalieri, v-487-80: tebaldo era
assai dabbene, ma pur ammalato malamente di febbre etica. sagredo, 1-218: il
a bordo a qualche bastimento o uscire di porto, nessuno gli darà impedimento. salvini
origine; cioè interpetri, che vanno di qua e di là a sentire la volontà
interpetri, che vanno di qua e di là a sentire la volontà de'contraenti
, iii-46: ordinò poi al dragomanno di condurmi alla casa del console d'inghilterra.
, iii-133: rammentati dello squadrone e di farmi fare la dragona dal corsellini.
le frange della dragona, cercò un modo di incominciare. ojetti, ii-634: divise
fr. dragonne (da dragon 'soldato di cavalleria'). cfr. panzini,
nel 1680 dai dragoni francesi per ordine di luigi xiv. = deriv.
dragonato, agg. arald. di figure di animali draghiformi o di animali
dragonato, agg. arald. di figure di animali draghiformi o di animali forniti di
. di figure di animali draghiformi o di animali forniti di ali e coda di
di animali draghiformi o di animali forniti di ali e coda di drago.
di animali forniti di ali e coda di drago. = deriv. dal
il dragoncello, che si coltiva negli orti di tutta italia, d'acuto sapore,
oltre a modo delicatissima per l'insalata di mescolanza e per le salse; si traspianta
mescolanza e per le salse; si traspianta di pianta, prendendo i rami che a
'dragoncelli '. -sorta di fico. salvini, 41-422: eranvi
eranvi i verdini, quelli detti carne di cervio, i corbini, biscioni bianchi,
un frutto saporito; ve n'ha di molte specie e varietà; 'fioroni '
gnolo ', * dottato ', specie di fichi, l'ultimo de'quali è primaticcio
. lancéllotti, 497: nel mese di luglio del 1396 cominciò in genova e
infermità detta la giandussa, in forma di dragoncelli, dice il corio, che
lunga in tre giorni traeva gli uomini di vita. vallisneri, i-32: nascono
ne sono gli italiani privi. dizionario di sanità, i-183: 'dragoncello'. spezie di
di sanità, i-183: 'dragoncello'. spezie di corda poliposa, lunga, bianchiccia,
dolcemente rotolando cotesta cordicella sovra un pezzo di legno a misura che se ne va
arabia, onde viene chiamato * verme di medina'. tramater [s. v.
, 8-i-212: dragone è maggiore generazione di tutti serpenti, ed eziandio è maggiore che
/ orsi, leoni, dragon pien di foco. guido da pisa, 1-35:
vi-432: le loro case saranno piene di dragoni. storia dei santi barlaam e giosafatte
uno dragone molto grande e orribile e di fiero isguardo; e gittava fuoco per
gittava fuoco per la bocca grandissimo e di grande puzzore; e stava col capo
si scuopre un feroce dragone / coperto di stran cuoio verde e giallo, / che
. straparola, 10-3: non molto lunge di qua alberga un dracone, il cui
pareva giusto / un sorcio in bocca di gatto vetusto. parini, 341: v'
, 1-5: la bocca pasa a guisa di dragone. boccaccio, iii-5-75: l'
, iv-80 (43-5): più treman di te che d'un dragone, /
la tomba del re faraone. fiore di virtù, 1 (28): è
toccate qui, questo non è polso di uomo, ma è d'un leone
la signora marchesa d'una compagnia franca di questa nuova razza di dragoni. 2
una compagnia franca di questa nuova razza di dragoni. 2. per estens.
2. per estens. rappresentazione figurata di dragone (cfr. drago, n
. giovio, 1-3: alla guerra di tebe portò [anfiarao] un dragone
fummo d'olio, impastato con acqua di gomma, che seccano a guisa di
acqua di gomma, che seccano a guisa di pannellini, lunghi un dito ed adorni
pannellini, lunghi un dito ed adorni di figure di dragoni, d'uccelli e
, lunghi un dito ed adorni di figure di dragoni, d'uccelli e di fiori
figure di dragoni, d'uccelli e di fiori per mezzo di certe forme di legno
d'uccelli e di fiori per mezzo di certe forme di legno. barilli,
e di fiori per mezzo di certe forme di legno. barilli, 3-17: la
: la facciata piramidale... incrostata di mattoni e di pietre, senza dragoni
... incrostata di mattoni e di pietre, senza dragoni, ma in cambio
, senza dragoni, ma in cambio fornita di cariatidi. moravia, vii-379: alla