Grande dizionario della lingua italiana

Prototipo edizione digitale

Risultati per: di Nuova ricerca

Numero di risultati: 1845037

vol. III Pag.990 - Da CROBILO a CROCCHIARE (70 risultati)

viluppo in seguito * nodo, ciuffo di capelli arricciati o attorti '. crocaddobbato

. ant. e letter. vestito di giallo. chiabrera, 83:

scacciar l'ombra notturna; / e cinta di rubin la fronte ebuma / spieghi le

xpoxó7ie7rxo <; * col peplo color di zafferano appellativo omerico dell'aurora. crocalétta

per indicare il gabbianello, la rondine di mare, il mignattino e vari altri

vari altri uccelli. = variante regionale di cocalina, cocaletta, dimin. di

regionale di cocalina, cocaletta, dimin. di cocale (v.).

, sm. ant. pietra preziosa di un bel colore rosso ciliegia.

. garzoni, 1-515: fra le pietre di più colori mescolati si contengono il diaspro

la memoria] non dimenticherà la piramide di calamaretti fritti, aurei, perlacei, croccanti

molto saporito ma specialmente molto nutriente e di facile digestione. alvaro, 9-149:

, per il peso giusto, un pezzo di focaccia croccante, coi grani grossi del

stiffelius, che si cibavano notte e giorno di patatine croccanti. -figur.

, i-42: [il capo dei repubblicani di lugo] ha all'entrata della città

, crocchia, scricchiola (un foglio di carta, un tessuto inamidato, ecc.

d'aspo che la dipanano, e di li in una gran tavola a guisa di

di li in una gran tavola a guisa di vassoio, sulla quale via via si

. v.]: 'croccante'. sorta di dolce, che si fa nella forma

croccanti. piovene, 5-65: armato di una spatola impasta con mosse acrobatiche mandorle

fr. croquant, part. pres. di croquer * eroe- care '(di

di croquer * eroe- care '(di formazione onomatopeica). croccare1, intr

crocchétta, sf. polpetta composta di carne trita, di patate, di

. polpetta composta di carne trita, di patate, di riso, ecc.,

di carne trita, di patate, di riso, ecc., che si frigge

padella. -in particolare: grossa polpetta di riso con ragù o formaggio, tipica

, tipica della cucina romana (supplì di riso). carena, 2-266:

carena, 2-266: 'crocchette', pezzi di roba pestata in mortaio, carne,

. si possono fare con ogni sorta di carne avanzata e si preparano come le

coman- datore, che, a guisa di papasso stando in prua e dando il

a treccia oppure nel raccoglierli a forma di nodo, fermandoli sulla cima del capo

gomitolo stretto come quel delle trecce rosse di monna cavolfiore quand'ella sul capo faceva la

la crocchia. soffici, ii-187: di cima al capo e fissato ai pochi

pochi capelli della crocchia, con una specie di coroncina di finti fiori d'arancio e

crocchia, con una specie di coroncina di finti fiori d'arancio e uva di vetro

di finti fiori d'arancio e uva di vetro, le scendeva per le spalle

spalle fin quasi a terra un gran velo di crespo. e. cecchi, 6-231

. cecchi, 6-231: una donna di poco varcata la quarantina, accesa in

tutta bianca, e non più grande di un tortellino di bologna, ci aveva

, e non più grande di un tortellino di bologna, ci aveva ritta una spadina

bologna, ci aveva ritta una spadina di tartaruga. 2. per simil

treccia. govoni, 213: crocchie di corda / che il cordaio veniva a

a torcere dietro la casa / nei giorni di primavera, / girava all'ombra la

mattina alla sera / col suo sibilo di fuso gigantesco. = cfr. crocchio2

crocchiante (part. pres. di crocchiare), agg. che scricchiola

e sia crocchiante / il pane, gonfio di buon succo il frutto, / e

: le fascine crocchianti con le gemme gonfie di seta d'argento. baldini,

insalata dalle larghe foglie bianche appena venate di verde. 2. agg.

tutto crocchiare, io mi penti'più volte di averlo mai cominciato a lavorare. d

negri, 2-567: preferivo gustarne il sapore di grano e farmeli crocchiare sotto i denti

e nell'afa della pianura mi pareva di dormire presso una corrente. calvino, 1-423

risaltai la siepe; non mi pareva vero di non sentirmi più crocchiare quel ghiaino sotto

. faldella, 2-190: un brivido di luce illuminò la litania dei ritratti.

essi crocchiarono, strepitarono come la molla di un dito di acciaio ne avesse sollevate forzatamente

strepitarono come la molla di un dito di acciaio ne avesse sollevate forzatamente le estremità

una muraglia: basta dire ch'ell'era di tagliacozzo, nonno de'me * bisavolo

o altro recipiente incrinato oppure un ferro di cavallo non fermato bene allo zoccolo).

si mossono, e non giunsono in pian di ripoli, che a pochi loro cavalli

rappicca la mischia; / e terminò di menar pur al bierzo / d'una percossa

del far cricche; / veri nomi di stoviglieria. note al malmantile, i-20

dire quel suono che fa un vaso di terra cotta fesso, come pentola o altro

marginali veggio chiaramente, che furono fattura di un gran valentuomo, a cui nelle

non salire in sella, / o di rigido feltro armarsi il dosso. tesauro,

animino, al suono gioioso della voce di lei mettèvansi a chiuccur- lare tutti gli

mettèvansi a chiuccur- lare tutti gli uccelli di gabbia del vicinato, crocchiàvano i parrocchetti

impannate della finestrella filtrava il primo barlume di luce. allora incominciavano a crocchiare, a

6. figur. ant. essere malandato di salute; trovarsi in una condizione non

macinghi strozzi, 1-333: qua ci è di grande traverse, tra falliti che ci

. nelli, 9-2-2: mi verrebbe voglia di risparmiar la fatica alla serva, e

.. ci serve anche nel significato di * dar busse '. tommaseo [s

alla macchia vive merlino: / non più di gioia gridan le

vol. III Pag.991 - Da CROCCHIARELLA a CROCE (83 risultati)

la mattina cominciarono a darle una baia di fischi, di strida, di pedate,

a darle una baia di fischi, di strida, di pedate, o di crocchiate

una baia di fischi, di strida, di pedate, o di crocchiate con più

, di strida, di pedate, o di crocchiate con più strepito, che non

-andiam via, se non volete perdere di riputazione. -abbi la vita per costui,

suono falso prodotto da un recipiente di terracotta o di vetro o di porcellana,

da un recipiente di terracotta o di vetro o di porcellana, ecc.

un recipiente di terracotta o di vetro o di porcellana, ecc., incrinato o

crocchiare. cròcchio2, sm. gruppo di persone riunite sulla pubblica via o in

e familiare abitudine (per parlare fra di loro, per trascor rere

; capannello; circolo, cerchia ristretta di persone. salvini, 41-158: spalleggiato

salvini, 41-158: spalleggiato da due di un certo virtuoso crocchio, de'quali

. cocchi, 6-62: un crocchio di signore. baretti, 1-204: si dipinse

.., galante, in un crocchio di amici, ma poco suscettibile di tenera

crocchio di amici, ma poco suscettibile di tenera amicizia; lascivo anzi che casto

. alfieri, i-196: nel corrente di agosto, trovandomi una mattina in un

, trovandomi una mattina in un crocchio di letterati, udii a caso rammentare l'aneddoto

udii a caso rammentare l'aneddoto storico di don garzia ucciso dal proprio padre cosimo

damo, il qual ne'crocchi / di buoni sali il favellar condisce. foscolo

v-60: si restò taciti senza verun senso di quell'angustia scimunita che sottentra quando in

tutte le strade del contorno eran seminate di crocchi: dove c'eran due o

del come andava vestito, del dove stava di casa, delle sue abitudini. nievo

al tempo andato e che nei crocchi di campagna tenevano allora il posto della lettura

dal muro stava guardando un piccolo crocchio di persone che discorrevano fra di loro vicino alla

piccolo crocchio di persone che discorrevano fra di loro vicino alla fontana, colla faccia

, 999: più lungi è un crocchio di donzelle e donne; / chinano gli

de roberto, 35: in certi crocchi di liberali, vantavano il patriottismo del duca

e in ciascuno c'era un direttore di scontro, un arbitro improvvisato che dava

all'angelo, mi cavava dal crocchio di dottore, segretario, maresciallo e geometri

, 1-138: tali sono i soggetti di quei santi che non vissero nel medesimo

nel terzo stato, non avevano il mezzo di riconoscersi a vicenda, e di concertarsi

mezzo di riconoscersi a vicenda, e di concertarsi tra di loro, se non

a vicenda, e di concertarsi tra di loro, se non in crocchi divisi

, 5-44: un crocchio un po'sbilenco di muri e di tetti, raduno caritatevole

un crocchio un po'sbilenco di muri e di tetti, raduno caritatevole di catapecchie.

muri e di tetti, raduno caritatevole di catapecchie. pavese, 8-390: roma

, 8-390: roma è un crocchio di giovanotti che attendono per farsi lustrare le

, / mentre egli è tempo qui di far di fatti. note al malmantile,

mentre egli è tempo qui di far di fatti. note al malmantile, 1-69:

: niuna cosa metteva egli a fronte di un piacevole amico; e tra le più

insieme all'abituale gruppo d'amici o di conoscenti per conversare. tommaseo, i-317

fare circolo tenere conversazione in un gruppo di persone che ascoltano. fagiuoli,

4. dimin. crocchiétto: gruppetto di persone, piccola compagnia di amici,

: gruppetto di persone, piccola compagnia di amici, di colleghi, piccola brigata

persone, piccola compagnia di amici, di colleghi, piccola brigata. alfieri

città [siena] combinai un crocchiétto di sei o sette individui dotati di un senno

crocchiétto di sei o sette individui dotati di un senno, giudizio, gusto e

crocchiolante (part. pres. di crocchiolare), agg. che crocchia

). tozzi, iii-319: tavolate di pane caldo e crocchiolante, levato allora

. palazzeschi, 3-12: passi vellutati di gatti sopra i muri di confine,

passi vellutati di gatti sopra i muri di confine, tubare di colombe alle grondaie,

sopra i muri di confine, tubare di colombe alle grondaie, crocchiolar di galline

tubare di colombe alle grondaie, crocchiolar di galline, frulli d'ali.

frulli d'ali. = frequentativo di crocchiare. crocchióne, sm.

dal lat. tardo clocea, forma seriore di cochlea 4 chiocciola '.

gittate le crocce con le quali fingean di reggersi,... divennero sani

volando sulle panielle. = variante di gruccia (v.), con l'

(v.), con l'incrocio di crocco: per il significato del n

abito rosso-porpora portato dai cardinali come distintivo di autorità e come simbolo del sangue da

femm. dell'agg. croceus 4 di croco ') 4 vestito di seta del

croceus 4 di croco ') 4 vestito di seta del colore dello zafferano '.

pulcin presso alla chioccia, / che di sua inavvertenza poi si duole, /

). ant. gancio, uncino di ferro. fatti di cesare, 103

, uncino di ferro. fatti di cesare, 103: quando la masnada di

di cesare, 103: quando la masnada di cesare se n'avidde, si procacciare

cesare se n'avidde, si procacciare di ritenere le navi, e gitta- vano

intelligenza, 128: un cavalier di cesar si n'accorse, / gittogli un

va'fa il prologo: sii battello di questo barconaccio dismesso, scasciato, rotto,

abisso. 2. marin. gancio di ferro usato per afferrare e per tirare

3. dimin. crocchétto. fatti di cesare, 190: allora tolse imo crocchétto

pascoli, 477: mise un gran ciocco di quercia / su la brace; i

viani, 10-348: la carne bianca di una vergine anemica ripolpa la fossetta clavicolare

ripolpa la fossetta clavicolare che rauca croccola di salive e di stenti. =

clavicolare che rauca croccola di salive e di stenti. = voce onomatopeica.

laro-limicoli, famiglia caradri, con piume di colore nerastro e isabellino sul dorso,

colore nerastro e isabellino sul dorso, di media statura, non capace di cantare,

, di media statura, non capace di cantare, con carne commestibile e molto

italia è specie non troppo diffusa, di doppio passo, e non nidifica.

savi, 1-522: il nome di croccolone gli è stato dato a causa

. essendo il croccolone uno degli uccelli di cui la carne è delle più delicate

. cróce, sf. strumento di pena in uso presso alcuni popoli antichi

in particolare presso i romani, formato di due legni trasversali, uno verticale (

metà circa del quale sporgeva una specie di cavicchio (sedile), sul quale

vol. III Pag.992 - Da CROCE a CROCE (74 risultati)

., ix-578: stava appresso della croce di iesù la madre sua. enselmino da

iii-461: nell'altra è la crocifissione di s. pietro, il quale è confitto

chiome, che con gloria tanta / di lor gli odori ad asciugar fur preste,

che fu crucifisso nostro redentore, ma di più avevano un pezzo di legno in mezzo

, ma di più avevano un pezzo di legno in mezzo dell'asta o tronco

1-1-216: qual vilissimo schiavo, reo di gravissimi misfatti, fu [gesù] forzato

morte. colletta, i-52: nella piazza di sant'erasmo, la maggiore della città

sant'erasmo, la maggiore della città di palermo, fu preparato il supplizio.

supplizio. vedevi nel mezzo croce altissima di color bianco e da'lati due roghi

ciascuno dieci braccia, coperti da macchina di legno a forma di palco, alla quale

coperti da macchina di legno a forma di palco, alla quale ascendevasi per gradinata

per gradinata... sporgeva dal coperchio di ogni rogo: altari da luogo in

abbraccio, campeggiano sul gran cielo amoroso di primavera. -croce commissa o antoniana:

-croce commissa o antoniana: a forma di t, con il patibolo posto all'

che è a esso perpendicolare nel punto di mezzo. -croce immissa o capitata:

crocifisso gesù). -croce decussata o di sant'andrea: con il patibolo e lo

fermamente, se tu fossi stato un di quelli che il posero in croce,

: per dritto amar e per servir di core / son preso, flagellato e posto

grandi feste per la nascita del re di roma, mi ha messo in croce perché

leopardi, 1057: il fatto sta che di cesare in quanto cesare non me ne

mettere in croce o squartare in cambio di pugnalarlo, ch'io me ne dava lo

queste cose orribili a questi tuoi vestiti di porpora. campanella, i-33: se

, / e con lei si trionfa ancor di morte. monti, x-3-505: contro

x-3-505: contro la croce / l'armi di cristo a prò del trace infame /

secoli predicavano pacificamente la dottrina dell'agnello di dio; poi, quando il vento

falcato voi de le fischianti / al sol di maggio scimitarre azzurre / croci di cristo

sol di maggio scimitarre azzurre / croci di cristo ed aquile di roma / cadean

scimitarre azzurre / croci di cristo ed aquile di roma / cadean. pascoli, i-266

ha lasciati. -per la croce di nostro signore: esclamazione popolare di supplica

croce di nostro signore: esclamazione popolare di supplica. -per questa croce: esclamazione

. -per questa croce: esclamazione popolare di giuramento. aretino, 8-31:

credo, e stracredo? -alla croce di dio: antica formula di giuramento o

-alla croce di dio: antica formula di giuramento o di imprecazione. boccaccio

dio: antica formula di giuramento o di imprecazione. boccaccio, dee.,

, 7-4 (172): alla croce di dio, ubbriaco fastidioso, tu non

è, ella deve pur tutta essere di voi dui. ché, a la croce

voi dui. ché, a la croce di dio, io non veggio già a

già a voi altri uomini più concessa licenza di far male che a noi, ben

d'aggirarmi il cervello con un pezzo di carta; ché alla croce di dio,

un pezzo di carta; ché alla croce di dio, sarete gli aggirati pur voi

propria salvezza, deve accettare a imitazione di gesù. -avere, portare, prendere

è posta davanti agli occhi vostri essemplo di penitenzia, e specchio di vertudi e

vostri essemplo di penitenzia, e specchio di vertudi e di santitade, e come scala

penitenzia, e specchio di vertudi e di santitade, e come scala, per

per la quale si sale alla gloria di dio e all'ettema felicitade.

sia croce questa? non è croce di dio; anco ogni volta se'in

/ per nostra pace il ver figliuoi di dio. / da l'alta croce

che sostenesti il degno pondo, / di sangue prezioso aspersa e tinta: /

, dicendo d'aver ben egli desiderato di vivere e di morire in croce.

d'aver ben egli desiderato di vivere e di morire in croce. segneri, i-548

essa sopra le spalle mettersi sulle orme di gesù, fu una forma di dire

orme di gesù, fu una forma di dire che non potè avere significato se non

sotto quella croce gigantesca, ancora gocciante di sangue, vanno a piangere i crocifissi

affanno angoscioso (che tormentano l'animo di una persona, che costituiscono un doloroso

). -anche: cagione, motivo di pena, di dolore. -avere la propria

: cagione, motivo di pena, di dolore. -avere la propria croce,

soffrire. -essere, fare la croce di qualcuno: costituire un tormento, un

tormento, un affanno o un motivo di assillo, di preoccupazione per qualcuno.

affanno o un motivo di assillo, di preoccupazione per qualcuno. bartolomeo da s

caterina da siena, i-36: il figliuolo di dio, che insie- memente sosteneva li

sentenzia in favore, onde parli alquanto fuor di proposito; pur dilla tu. salvini

a quelle e alle nostre dal noiosissimo imbarazzo di tante coniugazioni che fanno la croce di

di tante coniugazioni che fanno la croce di chi vuole impararle? manzoni, 430

impararle? manzoni, 430: invece di consigliare que'pochi infelici, che portano

che cominciassimo noi a pesarle un po di più. leopardi, i-1476: le disgrazie

le chiamano, le croci) sieno favori di dio. tommaseo, ii-452: soffrite

iv-1-231: io so che i supplizi di questi giorni non son nulla al confronto

. 6. qualsiasi riproduzione della croce di cristo, dipinta o in rilievo o

prezioso, comprendente o no l'immagine di gesù crocifisso (in particolare, quelle

m. villani, 1-50: ebbono parte di molte vasellamenta d'argento, e di

di molte vasellamenta d'argento, e di croci e di calici e d'altri ornamenti

d'argento, e di croci e di calici e d'altri ornamenti delle chiese

tre o quattro bare da'portatori portate di dietro a quella; e, dove un

otto e tal fiata più. leggende di santi, 3-285: come la croce

vol. III Pag.993 - Da CROCE a CROCE (108 risultati)

fo alzata ima croce con l'arme di castiglia in una bandera. michelangelo,

, 10-3: qua si fa elmi di calici e spade, / e '1

e spade, / e '1 sangue di cristo si vend'a giumelle, / e

è inalzato in roma con tanta gloria di cristo e del suo vicario. carletti

cassa accanto alla croce che in ognuno [di quei 'car- robi '] era

parato a guerra; / gran tratta poi di popolo, e le croci / teneano

, ii-865: quivi con un càmice di maglia / l'asta di croce in pugno

un càmice di maglia / l'asta di croce in pugno avea l'accolito.

ai vastissimi fianchi della falterona, spoglia di macchie, che scopre la sua costruttura

leggero quel legno / fa il segno di croce. alvaro, 7-109: certe croci

. alvaro, 7-109: certe croci scabre di ferro battuto per pennacchi da cupola o

suggeriscono un'idea della croce più realistica di quelle che il barocco ha ornato di

di quelle che il barocco ha ornato di tanti fregi da farne perdere il significato di

di tanti fregi da farne perdere il significato di supplizio. cassola, 2-15: ero

fienile. sai, qua sotto, prima di arrivare alla croce. -croce

che ogni altare deve sempre avere, di grandezza e di altezza tale da poter

deve sempre avere, di grandezza e di altezza tale da poter essere facilmente veduta

. 7. come simbolo della passione di cristo la croce fu rappresentata in svariate

solo indirettamente hanno rapporto con la croce di cristo. -croce latina (ant.

. -croce monogramniotica: derivata dal monogramma di cristo. -croce decussata o di sant'

monogramma di cristo. -croce decussata o di sant'andrea: v. n. 1

braccio verticale in alto è a forma di anello. -croce doppia o pontificale 0

anello. -croce doppia o pontificale 0 di lorena, con due aste trasversali, la

simbolo del movimento degollista). -croce di malta: formata da quattro bracci triangolari

centro: è l'insegna dei cavalieri di malta. - croce ugonotta: di

di malta. - croce ugonotta: di forma simile alla croce di malta,

ugonotta: di forma simile alla croce di malta, porta una palla su ciascuno

i bracci verticali sono leggermente più lunghi di quelli trasversali; alla croce è congiunto

messo infernale / tra un al alà di scherani, un golfo mistico acceso /

un golfo mistico acceso / e pavesato di croci a uncino l'ha preso e

in partic.: la riproduzione della croce di cristo che si trova nei cimiteri,

dove è morto qualcuno, come simbolo di morte e di redenzione. -per estens

qualcuno, come simbolo di morte e di redenzione. -per estens.: la

bufoli, tutto nero e dipinto d'ossa di morti e di croci bianche, e

e dipinto d'ossa di morti e di croci bianche, e sopra il carro era

nuda e desolata / è quella terra di romite pietre / sparsa all'intorno.

abbracciata una ghirlanda / donde gocciano lagrime di pioggia. panzini, i-762: non

esso sia. ungaretti, i-64: di queste case / non è rimasto /

è rimasto / che qualche / brandello di muro. / di tanti / che mi

che qualche / brandello di muro. / di tanti / che mi corrispondevano / non

ammazzavano, si davano coltellate -sulla strada di camo c'era ancora la croce a

... tuttavia, è segnata di croci, la nostra amicizia. cassola,

tanto adoperò, che il fuoco minacciatogli di grazia si permutò in una croce;

-degno della croce gialla: degno di essere condannato come eretico o scismatico.

: conferire in modo solenne l'insegna di crociato. -prender la croce: farsi

papa, ragunò un grand'oste in tolosa di ventimila cavalieri e di più di trentamila

oste in tolosa di ventimila cavalieri e di più di trentamila pedoni di croce segnati.

tolosa di ventimila cavalieri e di più di trentamila pedoni di croce segnati. luca

cavalieri e di più di trentamila pedoni di croce segnati. luca pulci, 2-96

. luca pulci, 2-96: domandò di chi son le bandiere: / quel

ii-903: sii benedetta, o elena di francia, / nel mar nostro che

. malispini, 68: negli anni di cristo mille cento ottanta otto essendo commosso

santa, venne in fiorenza l'arcivescovo di ravenna, legato del papa, a predicare

. villani, 5-13: negli anni di cristo 1188 essendo commossa quasi tutta la

, ve- gnendo in firenze l'arcivescovo di ravenna legato del papa a predicare la

lo detto passaggio, molta buona gente di firenze presono la croce del detto arcivescovo.

mandò, fra gli altri, l'arcivescovo di ravenna... a firenze per

sovrapposizione della fascia al palo (croce di sant'andrea o croce traversa o decussata

ima scalinata o un monte; croce di avellana, formata da quattro avellane,

a chiave, o croce pisana o croce di tolosa, con i bracci finiti a

tolosa, con i bracci finiti a foggia di chiave antica; croce filettata, con

bracci filettati, nel lembo esterno, di altro smalto; croce forcuta, con i

, con i bracci finiti a foggia di forca; croce di gerusalemme o a

finiti a foggia di forca; croce di gerusalemme o a tau o ramponata,

toccano i lembi dello scudo; croce di lorena, adoppia traversa; croce di

di lorena, adoppia traversa; croce di malta, di otto punte e patente;

adoppia traversa; croce di malta, di otto punte e patente; croce di

, di otto punte e patente; croce di s. maurizio o trifogliata,

, i cui bracci finiscono in forma di trifoglio, ecc.; è espressione della

-anche: insegna o impresa a forma di croce. -per estens.: bandiera

g. villani, 6-39: nel sesto di san piero scheraggio, il primo [

ovvero a oro... nel sesto di borgo,... il terzo,

la tua candida croce, / né di te regna il più saggio o '1 più

feroce. carducci, 851: bello di maggio il dì ch'io vidi su

dì ch'io vidi su 'l ponte di reno / passar la gloria libera del popolo

gloria libera del popolo, / sangue di svevia, e te chinare la bionda cervice

rossa croce italica. 12. onorificenza di un ordine cavalleresco (antico o istituito

; il distintivo che contraddistingue il grado di cavaliere { croce di s. maurizio

contraddistingue il grado di cavaliere { croce di s. maurizio e lazzaro, croce al

, croce al merito civile, croce di cavaliere del lavoro, ecc.).

per estens.: il grado stesso di cavaliere; qualsiasi onorificenza. varchi,

o altre cose co tali? niuna di queste è onore, ma ben segno d'

. card. borgia, che era di ducati seimila, con una croce di s

era di ducati seimila, con una croce di s. iago. marino, 1-66

cui mano appunto dimane sono in procinto di ricevere l'abito di san maurizio e lazzaro

sono in procinto di ricevere l'abito di san maurizio e lazzaro con le ceremonie

aiutato a salire su per quell'albero di cuccagna in cima al quale, invece di

di cuccagna in cima al quale, invece di salami e capponi, sono appese croci

sono appese croci, gran cordoni, diplomi di conti e portafogli di ministri. guerrazzi

cordoni, diplomi di conti e portafogli di ministri. guerrazzi, ii-132: se co-

, ii-132: se co- testa perla di spartano vivesse a questi tempi, la croce

italia, o l'altra del valore militare di savoia non gli poteva mancare. giusti

su su fino all ultimo scalino, / di strappare un cencin di nobiltà, /

scalino, / di strappare un cencin di nobiltà, / di ficcarmi al casino,

strappare un cencin di nobiltà, / di ficcarmi al casino, / e di morire

/ di ficcarmi al casino, / e di morire in depositeria / colla croce all'

. almeno mi avessero dato un ciondolo di croce! carducci, 1-867: io

un sussidio, una croce. tornasi di lampedusa, 257: solo suo errore

, 257: solo suo errore fu di portare all'occhiello la croce della corona d'

la croce della corona d'italia conferitagli di recente. -gran croce: titolo onorifico

-per estens.: chi è insignito di tale grado. caro, 12-ii-170:

una croce, e che per ricognizione di questo pronostico merito ima de le grandi

amendue con l'abito della gran croce [di malta]. -croce verde:

-croce verde: onorificenza dell'ordine di s. lazzaro. caro,

stato primamente un disegno che si faceva di darti una croce verde. 13

contraddistingue l'onorificenza. -croce al merito di guerra: istituita per distinguere fra la massa

direttamente a fatti d'arme. -croce di guerra al valor militare: istituita col

al valor militare: istituita col carattere di croce

vol. IV Pag.3 - Da DAMA a DAMA (100 risultati)

appena era dato di notare alla sfuggita. c. e.

14: lo sfolgorio dei lampadari avvolse di luce le più mari, / cavalier di

di luce le più mari, / cavalier di valore e di gran fama; / ma

più mari, / cavalier di valore e di gran fama; / ma sfortunato,

giovani dame della città, dicendo alto elogio di dolcissime perché co'danari, / giocando,

a manca, mentre gli spasimanti le puntano di sulla soglia. dalla teresina. -oh oh

questa gattamorta! à la dama -dama di compagnia: signora o signorina anche lui!

, 19-194: ines era la figlia naturale di non -la donna eletta (degli antichi cavalieri

so più qual re, dama di compagnia di costanza non dei poeti).

so più qual re, dama di compagnia di costanza non dei poeti). -anche per

, ii-508: caterina vuole essere la dama di gesù, un'aria di

di gesù, un'aria di giovane dama di compagnia. piovene, 3-186

un'aria di giovane dama di compagnia. piovene, 3-186: gesù

da essere il suo cavaliere. nel nome di lui ella aveva trovato rifugio

restituisce a roma; scortata da casa di attilio, assistendo la madre come dama di

di attilio, assistendo la madre come dama di comlui, ella inerme e sola viaggia

ella bandisce la guerra -dama di corte, dama di palazzo, dama d'

-dama di corte, dama di palazzo, dama d'onore per liberare il

, dama d'onore per liberare il sepolcro di lui. (ant. anche solo

scioglie, od onoraria, della corte di una sovrana o di una / che vede

onoraria, della corte di una sovrana o di una / che vede la sua dama in

, / e balla e salta principessa di famiglia sovrana. come un paladino

penso udendo l'uso letterario, come titolo di deferente ossemie dame cantare, / che

debbon esser le boci divine! quio, di amoroso rispetto). bel gherardino,

disse ulivieri alla gentil don di prelati e baroni che per essa andassero,

donna graziosa e bella: / • degno di gloria e di pregio il quale

bella: / • degno di gloria e di pregio il quale rosario desidero che

, ed questo grigio globetto / di lanugine eretto / sullo stelo ella

si chiama / così: fior di bugia. la preda? non

questa figliuola ha tutte le buone parti di nobiltà, e di -beata dama

tutte le buone parti di nobiltà, e di -beata dama, nostra dama,

-beata dama, nostra dama, dama di dio: la costumatezza, ed in

costumatezza, ed in oggi è dama di onore della sereniss. madonna. -per estens

. nostra dama: nome signora principessa di toscana. pananti, i-165: quella delle

i-165: quella delle chiese consacrate al nome di maria; la un abito indossa,

poestaria. miracoi sentimenti l'idee un di cole de roma, xxviii-435: lo fece

vecchie dame d'onore, con un formicaio di frati, monache, a-2 (88

con lui insieme a nostra dama di parigi an preti, gesuiti

. datosene, richiese i chierici di là entro che ad abraam oggi

abraam oggi ha ricevuto la nomina di dama di palazzo. cardarelli,

oggi ha ricevuto la nomina di dama di palazzo. cardarelli, dovessero dare

6-29: il conte aveva un figlio cerimoniere di corte e, anima mia,

2. titolo d'onore e di distinzione che si dava madre, virgo,

distinzione che si dava madre, virgo, di dio dama: / laudando lui lo invoc'

, all'alta borghesia). il domo di milano... trapassa tutte le chiese

milano... trapassa tutte le chiese di francia, m. villani, 5-7

questa tanto reina giovanna figliuola del duca di calavra, rimasa celebrata di nostra dama di

figliuola del duca di calavra, rimasa celebrata di nostra dama di parigi. vedova.

di calavra, rimasa celebrata di nostra dama di parigi. vedova. ottimo, iii-219

soffia; ho pur a morir per man di dame, / tira anco a lei un

/ fa ch'ella mora d'altro che di volendolo poi spegnere, non si potrebbe

f. doni, i-49: s'inamorò di non so che femina egli avea

, / detta dama clemenzia, d'un di quei templi, ed era la più bella

v'era alcuno che ditesto corpo voto di carname, / ti paion cose da piacere

è tuttora in uso). assistenziali o di beneficenza (e, in particolare,

e, in particolare, romanzo di tristano, 177: e tutta gente sì

, sì come dio nostro segnore di alcune associazioni laiche o congregazioni fosse

». sistenziale (dame della carità o di s. vincenzo; tavola ritonda,

ritonda, 1-38: e quando quella dama di tanta dame del s. cuore; dame

. cuore; dame del calvario; dame di gente non voleva compagnia, come farebbe

; ecc.). contenta pure di me solo? andrea da barberino, i-113

i-113: gioberti, 1-iv-499: non pochi di coloro che commet o signore

cuore, lo fanno per ticchio di ambizione e desiderio di mani;

lo fanno per ticchio di ambizione e desiderio di mani; e vedete la traccia

, 3-i-227: or dove reina e di mia dama? / ditemi '] ver

dama? / ditemi '] ver che di sapere ho i paladini schierati in minaccioso ordine

babbo, doalla suo'dama e donna di niccolò. pulci, 7-58: e per

/ donde croce rossa, quelle in pelliccia di lontra e quelle in ho perduto il

dame si giovio, 1-9: usò di portare nella berretta una picciola debbono

tutt'orecchi e tutto zelo, suola di scarpa con la lettera t in mezzo,

, per non far mangrossa in punta di detta suola, volendo che s'intendesse care

te giardino delle ricordanze, lindo, fiorito di begonie, di sola di cor amo

ricordanze, lindo, fiorito di begonie, di sola di cor amo. gelli,

, fiorito di begonie, di sola di cor amo. gelli, iv-15: dove

iv-15: dove io aveva prima petunie e di salvie, ho visto il raduno settimanale delle

, de'poderi, del figliuolo, e di mille dame di san vincenzo che vi eseguivano

, del figliuolo, e di mille dame di san vincenzo che vi eseguivano lavori benefici

io ho ora solamente d'ago e di maglia; e certamente è un bel contrasto

nei / non so se don di lei, se furto mio. l.

se l'è goduta / come dama balli di società, o nei ricevimenti, durante un

omeri, come esigeva il brutale ballo di moda: in null'altro dissimili dai teppisti

della marsina, aperta sullo sparato abbagliante di bianchezza. comisso, 7-311: 10

, ora c'è anche una donna di meno e io dovrei essere la dama di

di meno e io dovrei essere la dama di tre cavalieri, per che cosa mi

chi passeggia una giornata per le vie di bologna, tra gli odori carnosi e

e fanti bonari e ghiotti da mazzo di carte, tra gli esemplari d'un gotico

in uno stato d'euforia, quasi di gioia irrazionale. 9. gioco

dama): gioco molto antico e di origine incerta che può essere giocato in

nere all'altro) orizzontalmente a righe di quattro nelle caselle nere più prossime al

più prossime al giocatore rispettivo, cercano di muoverle mediante movimenti sempre in avanti e

movimenti sempre in avanti e obliqui e di un solo tratto alla volta in modo

avversario presenta una casella vuota immediatamente dietro di sé) e raggiungere la linea estrema

prendere una dama; la vittoria è di chi ha preso tutti i pezzi avversari oppure

note al malmantile, 1-6: nel giuoco di tavole o sia di dama, si

: nel giuoco di tavole o sia di dama, si dice * pedina ';

pedina '; essendo questo giuoco composto di sole 'pedine';... ciascuna delle

vien raddoppiata dal perdente con un'altra di quelle 'pedine ', che egli ha

momento o anche su le arti belle, di cui si reputavano con una certa soddisfazione

. 10. tecn. stampo di ghisa detto anche chiodaia (v.

11. locuz. -da dama, di dama: delicato, aggraziato, femmineo

vol. IV Pag.93 - Da DECORATIVA a DECORATO (108 risultati)

stato in uso il decorare del titolo di * duca * chi lungo tempo s'

: berito è città posta nella provincia di fenicia in oriente, e fu cotanto

giovane, che la decorò del titolo di metropoli della fenicia, come tiro. gianni

xviii-3-1015: la nobiltà è stata decorata di certi canoni che gli impongono l'ozio

meccaniche cui si è attribuito un carattere di viltà. — scherz.

rimprovero d'aver decorato il suo eroe di titoli poco interessanti e opportuni.

* in partibus ', o come quelli di re di gerusalemme, che sono in

', o come quelli di re di gerusalemme, che sono in dieci a decorarsene

mascherare (per nascondere gli aspetti spiacevoli di una cosa). bocchelli, ii-99

: molte inquietitudini poi decoriamo col nome di rimorso e di coscienza, le quali sono

poi decoriamo col nome di rimorso e di coscienza, le quali sono soltanto paura

coscienza, le quali sono soltanto paura di perdere i frutti delle piacenti colpe. idem

altri, chiamati a decorare l'accademia di pietroburgo, si distinsero pei loro talenti

loro talenti. lanzi, i-309: ciascuno di essi ha imitata egregiamente la sua guida

per dire così, ad altre produzioni di essi meno limate. carducci, iii-7-361

prete ambrosiano. = forma sostantivata di decorativo. decorativaménte, avv. a

.. le lunghe falde ornate in punta di fiamme argentee che battevano sulle loro cosce

indietro, indifferenti a tutto come esseri di un altro tempo o di un altro

tutto come esseri di un altro tempo o di un altro mondo. =

altro mondo. = comp. di decorativo. decorativésco, agg.

della valadon intitolato « veduta del villaggio di san bernardo », dipinto nel 1929

arte la funzione estrinsecamente decorativa sui motivi di più schietta e intima ispirazione.

3-66: noi siamo infastiditi dalla petulanza di queste difese che pretenderebbero gareggiare, nel

... verso un dominio ineffabile, di più profonda suggestione. =

, che ha prevalente o esclusiva funzione di ornamento (e indica per lo più

(e indica per lo più qualcosa di aggiunto, di accessorio).

per lo più qualcosa di aggiunto, di accessorio). collodi, 709

passeggiare i consiglieri della corona coi camerieri di locanda. carducci, iii-20-243: se

e il monti] traevano dalla bibbia di gran materia decorativa e macchinosa: il

il manzoni invece ne dedusse per un rivo di fede un'onda di sentimento fantastico nuovo

per un rivo di fede un'onda di sentimento fantastico nuovo. de marchi, i-

: andate piano a desiderare: la felicità di quest'oggi veduta domani ha spesso l'

oggi veduta domani ha spesso l'imagine di certe statue decorative, greche nell'aspetto

greche nell'aspetto, e quattro asticciuole di dietro. panzini, iii-80: il

anche troppo, perché non ha nessuno di quei motivi decorativi su cui il desiderio

alvaro, 9-491: e attorno un parco di piante esotiche, una vigna e un

una vigna e un orto con strumenti di lavoro fabbricati appositamente, graziosi ed eleganti

cui è conferita una funzione ornamentale, di abbellimento di oggetti di uso pratico (

conferita una funzione ornamentale, di abbellimento di oggetti di uso pratico (e sono per

funzione ornamentale, di abbellimento di oggetti di uso pratico (e sono per lo

pancrazi, 1-205: l'intimo motivo decorativo di un popolo forse è uno solo.

. lo ritrovate qui anche nei tappeti di lana delle vecchie case, nelle zagane,

una visione in superficie (un elemento di un'opera figurativa, in contrapposizione a

non essenziali, il cui solo scopo è di recare un diletto estrinseco, di dare

è di recare un diletto estrinseco, di dare un'apparenza gradevole e cattivante di

di dare un'apparenza gradevole e cattivante di bellezza (un'opera letteraria o musicale

formalismo. - anche sostant. di giacomo, ii-544: la pietra di costruzione

di giacomo, ii-544: la pietra di costruzione di tutta la parte decorativa della

giacomo, ii-544: la pietra di costruzione di tutta la parte decorativa della casa somiglia

coronato, che sta nel giardinetto appiè di una scala scoperta, son fatti di quella

appiè di una scala scoperta, son fatti di quella scura pietra. svevo, 6-237

altro si gettò dalla finestra. tentò di giungere al primo piano almeno sulle sporgenze

pavese, 8-17: con quella loro aria di particolari decorativi scoppiati fuori variopinti da un

del creatore. esigono la naturale incapacità di sentimenti paesistici. -che ha valore

alla fantasia divagante); che è segno di un astratto formalismo, convenzionale (un'

, anche un comportamento, un modo di fare). d'annunzio, v-3-676

... era folta e massiccia di figure più decorative che eroiche, ma

decorative che eroiche, ma non priva di una sua armonia ravvivata dalle acque variamente

le tre virtù cardinali del perfetto uomo di mondo, e cioè la bruttezza decorativa

a motivetto, raggiunsero la squisita inutilità di certo mencio umanesimo decorativo. alvaro,

avvìo su questa traccia, la fantasia di talamone si perde, con fittezza decorativa,

4. che mostra ricchezza profusa di colore (un quadro, una scena

, tanto severi e con l'aria di competenza su tanti argomenti, lo crede

de roberto, 607: seduto sopra una di quelle poltrone di raso...

: seduto sopra una di quelle poltrone di raso..., ascoltava con quella

ascoltava con quella gravità dell'antico maestro di casa, era più serio e decorativo di

di casa, era più serio e decorativo di tanti altri. panzini, iv-183:

, si dice talora con intenzione satirica di persona che, pur valendo poco, ha

, che disgraziatamente non corrispondeva all'ideale di cameriera decorativa sognato da bruno. bozzati

. bozzati, 5-61: era diventato uno di quegli uomini imponenti, decorativi, profetici

i-104: alle pareti pendevano quadri numerosi di ogni dimensione..., per lo

. decorato (part. pass, di decorare), agg. (superi.

che in un tempo godesi qui lo spettacolo di diverse picciole gole, di facili erbosi

lo spettacolo di diverse picciole gole, di facili erbosi pendìi, di gruppi ora

picciole gole, di facili erbosi pendìi, di gruppi ora silvestri, ora giardineschi,

assolse -caminavano già per milano, decorati di tutte le loro divise. verga, 2-259

. verga, 2-259: al disopra di selle vecchie e di finimenti messi sul

: al disopra di selle vecchie e di finimenti messi sul cavalletto, di giganteschi

e di finimenti messi sul cavalletto, di giganteschi cestoni colmi di legumi e di

sul cavalletto, di giganteschi cestoni colmi di legumi e di nocciuoli, erano appesi

, di giganteschi cestoni colmi di legumi e di nocciuoli, erano appesi dei ritratti di

di nocciuoli, erano appesi dei ritratti di famiglia, fatti colla scopa, polverosi

da un grosso blasone messo in cima, di lato, sotto i piedi, coronato

sotto i piedi, coronato, zeppo di croci, di torri, di sbarre,

, coronato, zeppo di croci, di torri, di sbarre, di stelle,

, zeppo di croci, di torri, di sbarre, di stelle, e di

croci, di torri, di sbarre, di stelle, e di bestie feroci.

, di sbarre, di stelle, e di bestie feroci. deledda, i-767:

feroci. deledda, i-767: lo specchio di un armadio nuovo brillò accanto alla cassapanca

nuovo brillò accanto alla cassapanca antica decorata di uccelli e di fiori primitivi. ungaretti

alla cassapanca antica decorata di uccelli e di fiori primitivi. ungaretti, xi-191: nel

il maestoso e fin troppo aggrottato viale di platani, che dà sulla strada di monte

di platani, che dà sulla strada di monte vergine, era decorato con un'

vergine, era decorato con un'architettura di lampadine elettriche, con cornucopie di tutti

architettura di lampadine elettriche, con cornucopie di tutti i colori, e prospettive di castelli

cornucopie di tutti i colori, e prospettive di castelli, ponti, ruscelli, fontane

al vivido gelo, nel grande rettangolo di piazza san carlo, tranquilla, deserta,

innanzi al giovine manzoni ci sia il ghigno di alfieri e di foscolo, e che

ci sia il ghigno di alfieri e di foscolo, e che non si attenti di

di foscolo, e che non si attenti di presentare a'contemporanei le disusate immagini se

tanto fissamente d'esser chiamati col nome di signori e fanno del nobilista tanto all'

non ha altro che dire se non di loro, recitando... tutta la

.. tutta la progenie antecedente imbrattata di lardo, insporcata d'oglio, infangata di

di lardo, insporcata d'oglio, infangata di letame, impegolata di pece greca,

oglio, infangata di letame, impegolata di pece greca, instercorata di curadestri e

, impegolata di pece greca, instercorata di curadestri e decorata di spazzacamini e conzatetti

greca, instercorata di curadestri e decorata di spazzacamini e conzatetti. campana, 14:

una antica e opulente matrona, dal profilo di montone,

vol. IV Pag.993 - Da DOVUTAMENTE a DOZZINA (60 risultati)

a veruno d'averlo preso con intenzione di rimanermi a pubblicar la santa legge di cristo

di rimanermi a pubblicar la santa legge di cristo in pechin, se mi veniva

in pechin, se mi veniva fatto di giungervi; se no, in nanchin,

in nanchin, 0 dovunque altro impetrassi di metter casa. -dovunque sia:

con dio, ma non vuole uscir di prigione, perché non ha dove andare,

sia, dovunque, a quel feroce / di mia gente nemico approssimarsi. leopardi,

e li avvelena, e li minaccia di morte. comisso, 12-4: sulla strada

cose. machiavelli, 650: io fingerò di venire qua da man dritta; fa'

, 128: io... di dare a ciascuno, per quanto io posso

. accolti, 1-26: per tanto propongasi di dover situare proporzionata e dovutamente nel piano

dato punto s. = comp. di dovuto. dovuto (part. pass

. dovuto (part. pass, di dovere1); agg. (ant.

essere dato per legge; che spetta di diritto (denaro o altro bene economico

lor dovute, la legge e i precetti di dio. de roberto, 54:

per giustizia ai meriti o alle colpe di una persona, alla sua dignità (

in tormentare altrui, prendi, ricevi / di tua volubil fede / ben dovuta mercede

. alfieri, 1-180: tentar me di viltade anch'osi? / premio a virtù

che sei un pesce che hai la fortuna di parlare e di ragionare come me,

pesce che hai la fortuna di parlare e di ragionare come me, così voglio usarti

verrà giorno in cui, -la scienza di domani mi renderà la dovuta giustizia, -noi

troveremo, per noi, i pezzi di ricambio, e ci ridurremo smontabili.

alvaro, 14-21: i giornali nazionalisti delirano di « italia madre delle genti »,

« italia madre delle genti », di impero, di dominio spirituale, ecc.

madre delle genti », di impero, di dominio spirituale, ecc. è il

è il solo momento in cui vorrei essere di un altro paese, per riderne col

maledetti al vostro regno, / regno di pene e di perpetua morte: / e

regno, / regno di pene e di perpetua morte: / e sieno in quelli

. -da destinarsi (un periodo di tempo). alberti, 48:

-letter. ant. che spetta di diritto (come legittima preda).

quella che gli fruttifica sì buona raccolta di anime a lui dovute. 3

moralmente o legalmente, ciò che compete di diritto (e si riferisce sia a

-essere del dovuto: spettare, venire di diritto. a. pucci, cent

: da tutte le parti è mancato loro di fede, e usate soverchierie, e

bel colle, è quell'istituto pieno di sapienza e d'amore che, dovuto alla

, quali fino a ieri sembravano caratteristici di altre società. piovene, 5-26:

alla legge positiva, intesa come espressione di quella), giusto, doveroso.

: eccovi, valentuomini, il tempo di proporci innanzi a gli occhi la gloria militare

sovra lor stanno eserciti volanti, / armati di fulminee saette, / sempre più acute

stati alla detta battaglia per dare sentenzia di verità e del dovuto. pulci,

non aveva mai gustato il piacere inebriante di far regali alla propria fidanzata. adesso che

piacere gli era consentito, aveva ogni diritto di pretendere che le cose non venissero fatte

d'una prodigiosa memoria, il raccordarsi di que'tanti minuzzoli e particelle di linee

raccordarsi di que'tanti minuzzoli e particelle di linee, trite e sparse, o insieme

: preso il rimedio, nuova serie di allarmi, poiché s'imagina di averne ingozzato

serie di allarmi, poiché s'imagina di averne ingozzato oltre il dovuto e già

tutti i possibili e non possibili sintomi di un avvelenamento. 7. consigliato o

. bentivoglio, 5-i-73: deputarono il vescovo di miron d'anquers per fame le dovute

. redi, 16-vii-425: è uomo di grande intelligenza nelle più occulte operazioni della

ancora collocare col dovuto decoro una spada di cortellaccio, la quale perché come avvezza

co'panni del padrone arrotandogli e trinciandogli di mala maniera, mi convenne rintuzzare il

frutto. alvaro, 7-24: è di moda, tra le famiglie della borghesia,

ii7- 118: è manifesto la differenza di que'fiumi dal nostro, perché quelli

d'annunzio, iv-2-1336: sentivamo, al di là degli sterpi, di là dalle

, al di là degli sterpi, di là dalle cannucce, l'ambascia della dozàna

fece lo scandaglio. = forma dialettale di doccia (v.). dozzèna

sm. numism. soldo del valore di dodici denari (fu coniato a torino da

coniato a torino da francesco i re di francia e ad avignone dai papi giulio

precedenti in piemonte ne erano stati coniati di diversi valori). = dal fr

dozèna), sf. l'insieme di dodici cose dello stesso genere; serqua

lettera senese, v-201-104: vendemoli a razone di trenta e tre soldi la dozina.

vol. IV Pag.994 - Da DOZZINA a DOZZINALE (105 risultati)

viann. 8; e una dozina di stringhe cilestri, viann. 7. bembo

[tommaseo]: io ho bisogno di due dozzene di tovaglioli da tavola.

: io ho bisogno di due dozzene di tovaglioli da tavola. caro, 15-iii-22

più belli del mondo, e più di una dozzina. boccalini, i-109:

: li comandò che, per fornir di fare il suo debito, al dono

camicie e de'sciugatoi aggiungesse una dozzina di fazzoletti e otto berettini per la notte.

e mi faccia far quella dozzina / di camicie, onde mandole il campione.

della roulette, ciascuno dei tre gruppi di dodici numeri (dall'i al 36)

è possibile effettuare puntate avendo più probabilità di vincita (e meno, invece, di

di vincita (e meno, invece, di guadagno) che puntando su un solo

seconda e terza dozzina. -anche di persone o di animali. plutarco volgar

dozzina. -anche di persone o di animali. plutarco volgar., 183

dion apparì in sicilia, molte dozzine di muliere l'ubbidiron, solamente per distruggere

doni, 1-5: avete una dozzina di divote che v'impinzano come salsiccia, ora

vengono allevate e disciplinate per gli esercizii di tutte le sorte. baretti, 1-121:

baretti, 1-121: d'ogni dozzina di creature umane, tre almeno sono ammazzate

opposta videro a piccola distanza una dozzina di orsi, alcuni sui rami di un'antica

una dozzina di orsi, alcuni sui rami di un'antica quercia, altri sotto che

-mettere in dozzina: unire in gruppi di dodici. citolini, 436:

quando vi sentiste da spendere una mezza dozzina di doble in un ritratto in tela di

di doble in un ritratto in tela di testa con tutt'e due le mani

e due le mani, troveremo modo di cavarvene la voglia anche senza apprendere di

di cavarvene la voglia anche senza apprendere di sentirvi gridare come se v'avessimo castrato.

, e ti darò in cambio una dozzina di bastonate. foscolo, xiv-220: un'

sul candeliere, circondata da quattro giovanetti di moda, provveduta di una bella carrozza

da quattro giovanetti di moda, provveduta di una bella carrozza con molto sfarzo e moltissimi

sfarzo e moltissimi debiti, un paio di vezzi, e mezza dozzina di freddure,

un paio di vezzi, e mezza dozzina di freddure, poca testa, e niente

freddure, poca testa, e niente di cuore. verga, 2-189: lungo il

: lungo il viaggio scambiarono una dozzina di parole, parole indifferenti, dette con

, dette con accento pacato, evitando di guardarsi, parole di ghiaccio che mettevano

pacato, evitando di guardarsi, parole di ghiaccio che mettevano del ghiaccio tra di loro

di ghiaccio che mettevano del ghiaccio tra di loro. baldini, i-26: dopo

baldini, i-26: dopo andavano soldati di corvè a prendere l'acqua distante una

ora. ciascuno aveva la cintura guarnita di una dozzina di borracce della sua squadra,

aveva la cintura guarnita di una dozzina di borracce della sua squadra, portava le

. -al plur. gran numero (di persone). aretino, 1-123:

giuoca con esse, in foggia di zecche asinine. a. f. doni

beffe. 2. la prestazione di vitto e alloggio presso una famiglia privata

ogni più faticosa faccenda, con patir di ogni cosa appartenente al proprio comodo e

dozzena. giusti, ii-241: il guanciale di casa mia m'è più morbido di

di casa mia m'è più morbido di quello d'una locanda o d'una dozzina

dozzina. -camera a dozzina, di dozzina: camera presa in affitto (

. che penzolano a capoletto nelle stanze di dozzina. -avere, tenere a dozzina

a una certa stanza o vero abitazione di un suo amico stiavone, quale teneva a

, 7-625: il primo malanno fu quello di tenere un ragazzino provinciale, sul punto

tenere un ragazzino provinciale, sul punto di svegliarsi, sia pure tardi, a

alcuni anni, gli mobiliò la mente di cognizioni. -prov. chi è a

chi non è padrone non ha diritto di comandare. proverbi toscani, 61:

fa poche mattine / una tuo'padellata di fritelle, / le qual non pagherebbon

pozzetti, 3-20: non passa anno che di tali piene non ne venga a dozzine

alle volte ne arrivavano a dozzine, di clienti. -da dozzina, di dozzina

, di clienti. -da dozzina, di dozzina: di fattura grossolana; scadente

. -da dozzina, di dozzina: di fattura grossolana; scadente, di poco

: di fattura grossolana; scadente, di poco pregio; ordinario, di cattivo

scadente, di poco pregio; ordinario, di cattivo gusto, volgare. grazzini

guasto, o ver dolore / sente di testa, usi sera e mattina / la

duol fuore. / ma non bisogna farla di dozzina. lippi, 7-24: bastivi

lippi, 7-24: bastivi per adesso di sapere / che queste non son bestie

non so quali lavandaie o teste di oloferne... da dozzina e da

cagnesco / per que'pochi scher- zucci di dozzina. -di persona: di bassa

zucci di dozzina. -di persona: di bassa condizione sociale, di mediocre valore

persona: di bassa condizione sociale, di mediocre valore intellettuale e di limitate capacità

sociale, di mediocre valore intellettuale e di limitate capacità, di poco o nessun

valore intellettuale e di limitate capacità, di poco o nessun merito, di modesta

capacità, di poco o nessun merito, di modesta levatura, di modi rozzi e

nessun merito, di modesta levatura, di modi rozzi e volgari. cellini,

più incomportabile errore che faccino quei maestracci di dozzina plebei. della casa, 710:

mio, / che sono un poetuzzo di dozzina. tassoni, 4-45: bertoldo

sette, spesso inqualificabili, i gabinetti di « scienza spiritualista » forniscono varie maniere

« scienza spiritualista » forniscono varie maniere di sfogo all'inquietudine puritana... si

in termini poveri, d'una sorta di prostituzione sacra; attraverso la quale la

particolare connubio con l'infinito. gente di dozzina, s'intende. -andare

passim ', diceva orazio, dolendosi di que'cervelli sfaccendati, che, volendo

sta ben portar drappi e giubbone / di seta nera a gente contadina.

spiccate doti o virtù, non elevarsi al di sopra della mediocrità. piccolomini,

importan più quattro o sei che avanzin di buona fama gli altri de la città,

mettermi in dozzina, come le stringhe di napoli. brignole sale, iv-179:

dozzina: negozio che fa grande smercio di prodotti spesso di mediocre qualità. bernari

che fa grande smercio di prodotti spesso di mediocre qualità. bernari, 7-280:

. (superi, dozzinalissimo). di fattura grossolana; scadente, di mediocre

. di fattura grossolana; scadente, di mediocre qualità, di poco pregio;

; scadente, di mediocre qualità, di poco pregio; ordinario, comune;

, comune; rozzo, volgare, di cattivo gusto; di infimo ordine.

rozzo, volgare, di cattivo gusto; di infimo ordine. archivio datini

questo chiesto fate che siano bene lavorati di fusta e con belli regoli o bene dipinti

ma che? ogni bue non sa di lettera: e questi sciocchi lodan più le

ella intenderà come è uscito un libro di bellarmino alle opposizioni del re d'inghilterra

goldoni... inserì in una raccolta di composizioni poetiche... una sua

poetiche... una sua schidionata di dozzinali terzine, nelle quali si svelenò

cecchi, 6-169: in un cinema dozzinalissimo di broadway, rividi rodolfo valentino. moravia

sotto gli occhi dell'albina un groviglio di cravatte dozzinali e l'albina scelse con cura

? ». 2. di bassa condizione sociale; di mediocre valore

2. di bassa condizione sociale; di mediocre valore intellettuale e di limitate capacità

sociale; di mediocre valore intellettuale e di limitate capacità, privo di educazione e

intellettuale e di limitate capacità, privo di educazione e di cultura, incivile, di

limitate capacità, privo di educazione e di cultura, incivile, di nessuna sensibilità

di educazione e di cultura, incivile, di nessuna sensibilità; di modesta levatura,

, incivile, di nessuna sensibilità; di modesta levatura, privo di qualità originali

sensibilità; di modesta levatura, privo di qualità originali o di doti spiccate (

levatura, privo di qualità originali o di doti spiccate (una persona, il

bologna, ove egli ebbe difficultà grande di mettere insieme genti d'altre migliori qualità

1-2-139: so che il figlio è di costumi ottimi e d'ingegno non dozzinale

ott'anni sono, mirabile nel suono di liuto. pallavicino, 1-119: verisimile

nostro. leopardi, i-13: parlando di qualche scrittore dozzinale ti diranno per esempio:

vol. IV Pag.995 - Da DOZZINALITÀ a DRAGA (70 risultati)

egli ha tutta la tenerezza di racine e tutto lo spirito di voltaire

tenerezza di racine e tutto lo spirito di voltaire. dossi, 297: intendiamoci,

297: intendiamoci, non si trattava di quella bontà dozzinale, imparata a memoria e

così aveva detto, dandogli la visione di quella mensa grossolana intorno a cui uomini

baldini, 5-66: se codesta ragione è di quelle che si fanno trovare troppo facilmente

dite liberamente ch'e'si muoia / o di fame, o di collera, o

muoia / o di fame, o di collera, o di foia. 3

fame, o di collera, o di foia. 3. spreg. dozzinalàccio

, 2-104: ecco qui un altro di que'poeti, che, se non è

e. cecchi, 5-548: mi chiedevo di quale impossibile amore fosse necessario divampassero le

, i-14: ella potrebbe scrivere al padrone di casa il sig. giuseppe finotti se

. giuseppe finotti se si trovi in comodo di ricevere un terzo dozzinante. ranieri,

, da qua- rant'anni, tacitamente di lui, l'una gelosa tacitamente dell'

quindici soldi coniata da vittorio amedeo ii di savoia nel 1692, più tardi ridotta al

1692, più tardi ridotta al valore di dodici soldi e mezzo. =

mezzo. = acer, arbitrario di dozzeno, dozzino. draba,

draba, sf. bot. genere di piccole piante erbacee della famiglia crucifere,

piante erbacee della famiglia crucifere, munite di peli semplici, ramosi o stellati,

a sili- quette; è rappresentato presso di noi dalla draba verna.

: nasce nella valle anania della giurisdizione di trento per li campi, e massime

redi, 16-iii-274: a dì 17 di marzo pestai de'fiori bianchi di leucoio

17 di marzo pestai de'fiori bianchi di leucoio con foglie di draba. tramater [

de'fiori bianchi di leucoio con foglie di draba. tramater [s. v.

]: 'draba ', genere di piante siliculose della tetradinamia, famiglia delle

.]: 'draba ', sorta di crescione orientale, che porta fiorellini bianchi

dracèna, sf. bot. genere di piante della famiglia liliacee, che comprende

contenente la resina chiamata 4 sangue di drago delle canarie '(e alcune specie

: * dracena ', genere di piante esotiche monocotiledoni, del- l'esandria

954: straripano come un fiore di petali, di dove emergono le ville,

come un fiore di petali, di dove emergono le ville, le dracene,

bianca presente nella resina detta sangue di drago. = comp. da

dracocèfalo, sm. bot. genere di piante della famiglia labiate stachioidee, rappresentato

turca (dracocephalum moldavica); capo di drago. tramater [s.

.]: 'dracocefale '. famiglia di piante riunite alle labiate, i cui

del dragone. -4 dracocèfalo '. genere di piante della didinamia ginnospermia, famiglia delle

tra le cui specie si distingue quella indigena di moldavia colle foglie aromatiche, cordiali,

), sf. medie. varietà di filariosi (specialmente diffusa nella valle del

. 2. bot. genere di pianta della famiglia aracee della regione mediterranea

. 3. zool. genere di vermi nematelminti della famiglia filometridi; la

ma parti alterate dell'istesso corpo umano di sostanza nervosa. dizionario di sanità,

istesso corpo umano di sostanza nervosa. dizionario di sanità, 1-182: 4 dracuncoli '

due linee ed osservati col microscopio sono di colore di cenere; hanno due lunghe

ed osservati col microscopio sono di colore di cenere; hanno due lunghe coma sulla

una coda lunga terminata da un ciuffetto di molti peli, appariscono pelosi anche dai

dotta, lat. dracunculus (dimin. di draco -ónis 4 drago ').

d'ingresso, portandolo alla cifra draconiana di ottantaquattro centesimi (parafrasi di una lira

cifra draconiana di ottantaquattro centesimi (parafrasi di una lira toscana), fu un giorno

una lira toscana), fu un giorno di lutto universale per tutta la città.

iv-207: 4 draconiano '. attributo di leggi giudicate aspre e severe: da

epoca della nuova, le impartisco ordini draconiani di lesinare su tutto fino al centesimo.

. boriili, 2-46: la metà di sinistra sembra arrampicarsi un po'in disordine

castello. draga tervallo di tempo che separa due passaggi consecutivi della

: draconice, overo draconzia si fa di cervello di dracone. = voce

, overo draconzia si fa di cervello di dracone. = voce dotta,

per distillazione secca della resina detta sangue di drago. = deriv. da

draconite, overo draconzia, si fa di cervello di dragone; ma se non si

overo draconzia, si fa di cervello di dragone; ma se non si taglia

non diventa mai gioia, per invidia di quella bestia che si sente morire. vallisneri

806: draconice overo draconzia si fa di cervello di dracone, ma se non si

draconice overo draconzia si fa di cervello di dracone, ma se non si taglia il

. ant. mostro favoloso con aspetto di serpente e volto di fanciullo.

favoloso con aspetto di serpente e volto di fanciullo. pulci, 25-324:

colpo rispose. = femm. di drago. draga2, sf. neol

secchie due barelle, moltissimi vasi di camelie, d'azalee, di cine

moltissimi vasi di camelie, d'azalee, di cine draconico: ciascuno dei

, a benna con rarie e di calceolarie in fiore e quattro grandi dracene

. -rivoluzione 4 australes '. di giacomo, i-618: i giardinetti vi segnavano

a destra un quadrato tutto verde, screziato di draconica: periodo della rivoluzione della luna ballesio

porti, bianche achillee in fiore, di dracene eleganti, di peonie intorno alla terra

achillee in fiore, di dracene eleganti, di peonie intorno alla terra (270 5 »

vol. IV Pag.996 - Da DRAGAGGIO a DRAGO (82 risultati)

istrumento meccanico, fatto di secchi, e di gran braccio a

istrumento meccanico, fatto di secchi, e di gran braccio a leva, adoperato specialmente

porti, fiumi, canali il deposito di fango che impedisce il passaggio alle navi

non grande distanza da loro, il pescatore di arselle. solitario, l'onda scintillante

fondo sabbioso con la sua piccola draga di vimini. = deriv. dau'ingl

per mezzo della draga. dizionario di marina [s. v.]:

2. ricerca e ricupero, per mezzo di dragamine, delle mine subacquee collocate dal

mine subacquee collocate dal nemico. dizionario di marina [s. v.]:

'. il lavoro che in tempo di guerra si fa con le navi dragamine per

invar. neol. piccola nave dotata di un apposito congegno per rastrellare il mare

: evviva roma capitale! gridavano piangendo di gioia le belle 4 mule 'triestine

= comp. dall'imp. di dragare e da mina (v.)

r. gummarabica, draganti, amido; di catuno dragme tre; biacca dragme quattro

d'una parte del sugo e quinta di mele schiumato, e si cuoca alquanto

sodo, e poi vi si metta polvere di dragante e di gommarabica e di regolizia

vi si metta polvere di dragante e di gommarabica e di regolizia, il quale sarà

polvere di dragante e di gommarabica e di regolizia, il quale sarà ottimo con

modo. cellini, 522: ancora farai di avere del dragante, il quale si

mestura, che per ordinario si fa di trevertino, calcina, matton pesto, dragante

stoffe riescono mal lavorate cercando i tessitori di supplire al minor guadagno ed ai difetti

il cerchio della torta formano collo stampo di bellissimi fregi con zucchero candido addurato col

tronco non geme altro che una specie di gomma dragante. = deriv. dal

: seguita poi a mettersi il dragante di poppa, che posa, incastra e si

si imperna sopra la testa della ruota di poppa. tramater [s. v.

: 4 dragante \ è il nome di un pezzo principale nella costruzione di una

il nome di un pezzo principale nella costruzione di una nave. questo pezzo fa croce

. questo pezzo fa croce con la rota di poppa, verso l'alto della quale

primi pezzi dell'arcaccia. egli serve di soglia ai portelli di ritirata della santa barbara

. egli serve di soglia ai portelli di ritirata della santa barbara. dizionario di

di ritirata della santa barbara. dizionario di marina [s. v.]:

: nelle navi in ferro, pezzo triangolare di lamiera, fissato verticalmente e trasversalmente sulla

e trasversalmente sulla faccia interna del dritto di poppa, e dal quale partono gli scalini

dragante3 (part. pres. di dragare), agg. che serve

zona del mare. dizionario di marina [s. v.]:

. scherz. colpo dato per mezzo di un drago. pulci, 19-38

si scaglia e innanzi spunta; / ma di nuovo menò quella befana / una dragata

chi aveva miglior cervello e maggior modestia di lui, non solo tenuto, ma

degli archibusi, e con parecchi pezzi di moschetti piantati sulle bocche delle strade.

guerrazzi, 9-i-93: salirono buon tratto di via taciti con la mano chi sul

cavalletto marino. = dimin. di drago (dalla forma del pezzo).

draghifórme, agg. che ha forma di drago (cfr. dragoniforme).

mienti che vanno dall'albero di trinchetto al bompresso e sostengono le vele

al bompresso e sostengono le vele prodiere di taglio; ciascuno dei cavi tesi orizzontalmente

; ciascuno dei cavi tesi orizzontalmente al di sopra dei ponti e sostenuti da puntelli e

sarebbe una cortina appesa ad ima verga di ferro. dizionario di marina [s.

ad ima verga di ferro. dizionario di marina [s. v.]:

fiocchi ': distese obliquamente tra l'albero di trinchetto e il bompresso per farvi scorrere

, e distendervi le ralinghe d'inferi tura di alcune di quelle vele che si chiamano

le ralinghe d'inferi tura di alcune di quelle vele che si chiamano fiocchi, quando

a un rettile, con la testa di leone o di cane, con la bocca

, con la testa di leone o di cane, con la bocca dalle molte

e fiamme), con le ali di pipistrello, la pelle squamosa e una

mitologia greca il drago trainava il carro di demetra, montava la guardia ai giardini

volgar., vii-249: asor sarà abitazione di draghi e sarà deserta in eterno.

, 15-38: vide leoni e draghi pien di tosco, / et altre fere

arti sue ricorre, e col consiglio / di quella rabbia, che la punge e

al giardin d'esperia, e dà di piglio / a le piante che 'l drago

, che dall'ampie creste / un mongibello di fuoco tramanda. a. verri,

lui con enfiate guance l'alito infernale di faville e di fumo che dalle ampie

enfiate guance l'alito infernale di faville e di fumo che dalle ampie nari nello stesso

mordi, 2-404: un drago, di sanguigne / macchie spruzzato le ceruleee terga

dell'altar orrido un drago, / creatura di giove, uscì repente, / sanguigno

in questa chiesa erano conservate le coma di un drago che infestava, nei tempi

anima umana a una cosa composta insieme di più capi, de'quali ne risultano due

toscani, 368: occhi... di fuoco come quelli d'un drago.

che pare che egli abbi beuto sangue di drago o pasciutosi di camaleonti. forteguerri,

abbi beuto sangue di drago o pasciutosi di camaleonti. forteguerri, 13-31: dice

/ sì m'han turbato i pesci di quel lago / ch'odio più il cibo

e, in partic., denti di squalo) portati come amuleto (e anche

amuleto (e anche simbolo e sorgente di fecondità). tesauro, 1-42:

fosse altro che i frammenti dell'ossa di quei guerrieri, nati improvvisamente dai denti

ricami e simili). sconfitta di monte aperto, xxviii-943: lo suo destriere

xxviii-943: lo suo destriere era armato di due armadure di ferro, e di sopra

suo destriere era armato di due armadure di ferro, e di sopra aveva ima

armato di due armadure di ferro, e di sopra aveva ima vesta di zondado vermiglio

, e di sopra aveva ima vesta di zondado vermiglio ricamato a draghi di seta

vesta di zondado vermiglio ricamato a draghi di seta co 'ntarsi d'oro fino. baldi

per uso dell'imperadore si lavorano figure di draghi, essendo elle a tutti gli

. cattermole mancini, vi-1130: vasi di tokio dall'enorme / ventre, dove

enorme / ventre, dove su fiori di loto un drago dorme. ojetti,

cavaliere. fracchia, 688: uno di quei soffitti decorati secondo la moda intorno

altro particolare esotico, un pigiama cinese di seta nera, con un solo drago

vol. IV Pag.997 - Da DRAGO a DRAGOMANNO (91 risultati)

-con riferimento a una figura di drago richiamata alla mente da cause naturali

la disposizione delle nubi, la forma di un albero o di una foglia, il

, la forma di un albero o di una foglia, il tracciato e la

foglia, il tracciato e la foce di un corso d'acqua, ecc.)

accende. /... / talor di fuoco vi s'imprime un drago /

spande. carletti, 64: il seme di quest'albero è rinchiuso in ima foglia

è rinchiuso in ima foglia in figura di drago, con tutte le sue parti

... ha un corpo della lunghezza di oltre duemila chilometri, senza contare la

nella foresta nera e le sue tre bocche di drago che alimentano il mare. fracchia

1024: fantasiosi alberi, in forma di drago di pesce d'uccello. bartolini,

fantasiosi alberi, in forma di drago di pesce d'uccello. bartolini, 17-63

. 3. arald. figura di animale chimerico: testa aguzza, lingua

, lingua sporgente e terminante a punta di saetta, pelle a scaglie sui fianchi e

, a spine sul dorso, ali di pipistrello; zampe d'aquila o di

di pipistrello; zampe d'aquila o di leone, coda a spirale, terminante

spirale, terminante essa pure a punta di saetta (cfr. drago, n.

i-208: la quarta schiera guidò il re di castiglia e il re di scozia con

il re di castiglia e il re di scozia con quattro mila uomini d'arme,

, / è l'insegna del conte di boccania. m. adriani, iii-158:

m. adriani, iii-158: l'uccisore di lisandro fu neocoro d'aliarto, che

la gran pagoda, mistico / asii di fede e imago: / già gli ultimi

tuffarsi, / e tu non men di lor, tardo boote, / fuggisti ancor

terra] vedeva brividi da squamme / verdi di draghi. 5. nel linguaggio

nella visione apocalittica, sotto le apparenze di un drago); nemico di dio (

le apparenze di un drago); nemico di dio (cfr. dragone, n

l'apparir del fiammeggiante drago / ower di quel gigante lieto al corso, /

al corso, / il qual, di rubar l'alme a strada vago, /

/ da morte morso a morte die'di morso. rosa, 201: perch'ebbe

figlio. d'annunzio, v-3-170: prima di mettersi al sicuro, trovò tempo e

al sicuro, trovò tempo e modo di far dipingere sul fianco della chiesa di

di far dipingere sul fianco della chiesa di santa maria maddalena in prossimità del castello

un'ultima allegoria d'un angelo calpestatore di draghi e di aspidi. bocchelli, 1-i-150

d'un angelo calpestatore di draghi e di aspidi. bocchelli, 1-i-150: figurò il

, a cui diede bargigli infuocati e occhi di basilisco. 6. figur. persona

malvagia, crudele, sanguinaria. -cuore di drago: insensibile, spietato (cfr

boccaccio, 8-59: la prima notizia di questa femmina, di cui noi parliamo

la prima notizia di questa femmina, di cui noi parliamo, la quale molto più

tigre, / a un crudel cor di drago, a un cor di petra.

crudel cor di drago, a un cor di petra. l. guicciardini,

che, fermo stando, tutto muove, di fare apparire evidentemente nella nostra città quello

doppo la morte del quale, e di tre potenti che seco si troveranno,

non aveva ereditata da natura un'anima di drago, due o tre volte si sforzò

drago, due o tre volte si sforzò di ragionare su cose inconcludenti. pratolini,

e a caricarlo? ora gli era di troppo un fuscello, ora invece avresti

e quella garrula / linguaccia, origine di tanti mali. -come personificazione del

aspro drago, / che credi far di me poi che qui m'hai? pallavicino

1-338: le gemme della virtù son di quella specie che traggonsi dalle teste schiacciate

atroci, ma disprezzati per onesta cagione di maggior bene. onofri, 86:

sangue denso. 7. come elemento di vocaboli composti. tesauro, 2-391:

663: l'ampia gonna color verde-drago di una signora attempata. sinisgalli, 8-27

aria, traendosi dietro una lunghissima chioma di capelli biondi, fini come la seta.

laterali della pelle a forma d'ala, di un colore aranciato disegnato in nero,

dalla gola; misura circa 25 cm di lunghezza, di cui metà corrisponde alla

misura circa 25 cm di lunghezza, di cui metà corrisponde alla coda sottilissima;

corrisponde alla coda sottilissima; si nutre di farfalle che ghermisce nel volo; e

e vive sugli alberi, nella penisola di malacca, a sumatra, giava e

è il drago marino una gran bestia di forma di serpente;...

il drago marino una gran bestia di forma di serpente;... appresso d'

dragone marino '. ve n'è di due spezie, una grande ed una piccola

ha verun uso, essendo la sua carne di cattivo sapore, ma la piccola è

11. bot. drago rosso: specie di dracena (dracaena terminalis).

stufa. ha il fusto e le foglie di color rosso cupo tendente a pavonazzo.

piantata ai confini delle possessioni a guisa di termine, ben distinguibile per il colore

per il colore delle foglie. vi è di fiori bianchi e foglie verdi, e

i fiori bianco-rossi. 12. sangue di drago: gomma estratta dal tronco di

di drago: gomma estratta dal tronco di alcune piante resinose (già usata nella

piante resinose (già usata nella composizione di medicine e di vernici), chiamata

già usata nella composizione di medicine e di vernici), chiamata così per il

cellini, 544: io ho veduto un di questi rubini nettissimo da un di quei

un di questi rubini nettissimo da un di quei falsatori imbrattargli il fondo di sangue

da un di quei falsatori imbrattargli il fondo di sangue di drago, il quale è

quei falsatori imbrattargli il fondo di sangue di drago, il quale è uno stucco fatto

drago, il quale è uno stucco fatto di gomme che si liquefanno al fuoco.

ci porta d'africa simile a grumi di sangue, che volgarmente si chiama sangue

sangue, che volgarmente si chiama sangue di drago in lacrime. baldi, xxx-13-90:

: manda l'africa ancor quel che di drago / sangue s'appella in rubiconde

dir se da la incisa scorza / di qualche arbore scorra, o da le vene

essere luogo molto infermo e paludoso, pieno di boscaglie e d'alberi in tutto diversi

quello dal quale si cava il sangue di drago; e io medesimo molte volte

ferita. vallisneri, iii-401: il sangue di drago... è una gomma

, congelato, secco, friabile, di color rosso come sangue, tratto per via

delle canarie vi sono altre due spezie di sangue di drago, e ne viene anche

vi sono altre due spezie di sangue di drago, e ne viene anche dall'olanda

, iii-479: le porto un truògolo così di maccheroni, con una salsa che pare

, con una salsa che pare sangue di drago. = voce dotta, lat

; sensale, mediatore. conti di antichi cavalieri, v-487-80: tebaldo era

assai dabbene, ma pur ammalato malamente di febbre etica. sagredo, 1-218: il

a bordo a qualche bastimento o uscire di porto, nessuno gli darà impedimento. salvini

origine; cioè interpetri, che vanno di qua e di là a sentire la volontà

interpetri, che vanno di qua e di là a sentire la volontà de'contraenti

, iii-46: ordinò poi al dragomanno di condurmi alla casa del console d'inghilterra.

vol. IV Pag.998 - Da DRAGONA a DRAGONE (49 risultati)

, iii-133: rammentati dello squadrone e di farmi fare la dragona dal corsellini.

le frange della dragona, cercò un modo di incominciare. ojetti, ii-634: divise

fr. dragonne (da dragon 'soldato di cavalleria'). cfr. panzini,

nel 1680 dai dragoni francesi per ordine di luigi xiv. = deriv.

dragonato, agg. arald. di figure di animali draghiformi o di animali

dragonato, agg. arald. di figure di animali draghiformi o di animali forniti di

. di figure di animali draghiformi o di animali forniti di ali e coda di

di animali draghiformi o di animali forniti di ali e coda di drago.

di animali forniti di ali e coda di drago. = deriv. dal

il dragoncello, che si coltiva negli orti di tutta italia, d'acuto sapore,

oltre a modo delicatissima per l'insalata di mescolanza e per le salse; si traspianta

mescolanza e per le salse; si traspianta di pianta, prendendo i rami che a

'dragoncelli '. -sorta di fico. salvini, 41-422: eranvi

eranvi i verdini, quelli detti carne di cervio, i corbini, biscioni bianchi,

un frutto saporito; ve n'ha di molte specie e varietà; 'fioroni '

gnolo ', * dottato ', specie di fichi, l'ultimo de'quali è primaticcio

. lancéllotti, 497: nel mese di luglio del 1396 cominciò in genova e

infermità detta la giandussa, in forma di dragoncelli, dice il corio, che

lunga in tre giorni traeva gli uomini di vita. vallisneri, i-32: nascono

ne sono gli italiani privi. dizionario di sanità, i-183: 'dragoncello'. spezie di

di sanità, i-183: 'dragoncello'. spezie di corda poliposa, lunga, bianchiccia,

dolcemente rotolando cotesta cordicella sovra un pezzo di legno a misura che se ne va

arabia, onde viene chiamato * verme di medina'. tramater [s. v.

, 8-i-212: dragone è maggiore generazione di tutti serpenti, ed eziandio è maggiore che

/ orsi, leoni, dragon pien di foco. guido da pisa, 1-35:

vi-432: le loro case saranno piene di dragoni. storia dei santi barlaam e giosafatte

uno dragone molto grande e orribile e di fiero isguardo; e gittava fuoco per

gittava fuoco per la bocca grandissimo e di grande puzzore; e stava col capo

si scuopre un feroce dragone / coperto di stran cuoio verde e giallo, / che

. straparola, 10-3: non molto lunge di qua alberga un dracone, il cui

pareva giusto / un sorcio in bocca di gatto vetusto. parini, 341: v'

, 1-5: la bocca pasa a guisa di dragone. boccaccio, iii-5-75: l'

, iv-80 (43-5): più treman di te che d'un dragone, /

la tomba del re faraone. fiore di virtù, 1 (28): è

toccate qui, questo non è polso di uomo, ma è d'un leone

la signora marchesa d'una compagnia franca di questa nuova razza di dragoni. 2

una compagnia franca di questa nuova razza di dragoni. 2. per estens.

2. per estens. rappresentazione figurata di dragone (cfr. drago, n

. giovio, 1-3: alla guerra di tebe portò [anfiarao] un dragone

fummo d'olio, impastato con acqua di gomma, che seccano a guisa di

acqua di gomma, che seccano a guisa di pannellini, lunghi un dito ed adorni

pannellini, lunghi un dito ed adorni di figure di dragoni, d'uccelli e

, lunghi un dito ed adorni di figure di dragoni, d'uccelli e di fiori

figure di dragoni, d'uccelli e di fiori per mezzo di certe forme di legno

d'uccelli e di fiori per mezzo di certe forme di legno. barilli,

e di fiori per mezzo di certe forme di legno. barilli, 3-17: la

: la facciata piramidale... incrostata di mattoni e di pietre, senza dragoni

... incrostata di mattoni e di pietre, senza dragoni, ma in cambio

, senza dragoni, ma in cambio fornita di cariatidi. moravia, vii-379: alla