marsllione / mandò per tutti i savi di tolletta, / come colui che è in
/ e non si fida a bianciardin di questo, / ché non s'accorda
la chiosa: non essere profondo conoscitore di una cosa. angiolieri, 62-10:
prete n'agguantò per il collo una di vinsanto; il sor cosimo, una d'
, una d'aleatico e gostino una di vermutte spumante. « aspettate! no.
235: le mie guance si facevano di un orribile colore acceso, e delle
. 3. ant. piastrella di piombo usata dai ragazzi per giocare o
tirare vainolo a una chiosa: cercare di approfittare della situazione, di trarne vantaggio.
: cercare di approfittare della situazione, di trarne vantaggio. pulci, 18-146:
chiose, dicono i nostri fanciulli quelle monete di piombo, con che e'giuocano
una pentola, che non ha bisogno di chiosa né di mez- zugli.
, che non ha bisogno di chiosa né di mez- zugli. a. f
, tr. (chiòso). fornire di chiose, an notare,
3-78: monstrommi tutti i testi di legge che aveva comperati; quelle che si
, che sono testi senza chiose; e di sua mano, ch'era gentilissimo scrittore
/ e, per arroto, egli di passo in passo / la chiosa, la
a costoro [agli arabi] i libri di aristotele,... si misero
tradizione sola può rendere intelligibile il dettato di un libro, può chiarirlo autentico,
. serra, ii-382: sono sazio di trascrivere, e a chiosare mi manca la
. figur. considerare, vagliare, cercare di mettere in chiaro; commentare (e
, 7 (115): a forza di stare attento e di domandare; accattando
: a forza di stare attento e di domandare; accattando una mezza notizia di
di domandare; accattando una mezza notizia di qua, una mezza di là, commentando
mezza notizia di qua, una mezza di là, commentando tra sé una parola
tanto fece, che venne in chiaro di ciò che si doveva eseguir quella notte
inf., 15-89: ciò che narrate di mio corso scrivo; / e serboio
lascerei, / eh ed i'uscisse fuor di mi'proposo. landino [par.
par che l'autore avendo un ramo di questa pazzia nel capo, voglia dimostrare.
salvo però la ragione a chi l'intendesse di chiosare altrimenti. chiosato (part
. chiosato (part. pass, di chiosare), agg. fornito di
di chiosare), agg. fornito di note, di chiose (un testo)
, agg. fornito di note, di chiose (un testo); commentato.
sarò necessitato anche a dire assai parole di me che nulla ho fatto da meritarmi le
: non è convenevole a me trattare di ciò, per quello che, trattando,
, trattando, converrebbe essere me laudatore di me medesimo, la qual cosa è al
i-412: accorso, chiosatore e illuminatore di ragione civile,... lungamente
16-iii- 56: i greci chiosatori di nicandro attribuiscono cotal virtude non alla carne
xv-151: non ha imparato mai sillaba di greco; pur s'è aiutato tanto
parere lo ha assai meglio tradotto. di breme, conc., i-273: ma
, abbiate sofferenza: in questa sfera di cose per voi non ci ha luogo;
voi non ci ha luogo; perché di cento vostri, novantanove sono veri parassiti
intellettuali; e nemmeno per voi infaticabili catalogai di lumache e di gramigne; perché di
per voi infaticabili catalogai di lumache e di gramigne; perché di cento vostri, novantanove
di lumache e di gramigne; perché di cento vostri, novantanove * sono cerca-pulci
e illuminavano. tu alzavi i tuoi occhi di chiosatore e dicevi in tuo latino:
imitato in occidente), costruito come luogo di riposo in punti pittoreschi e appartati di
di riposo in punti pittoreschi e appartati di parchi, giardini, terrazze panoramiche.
persiana 'cusc'o 'chiosch'certi luoghi di bella veduta: non possiamo chiamarle né
né per abitarvi, ma solo ad uso di starvi a spasso e ricreazione. casti
a un kioscsu piaggia amena. / di campagna casin da noi chiamati / i
noi chiamati / i kioschi son, di cui l'italia è piena. tramater [
va a prendere il fresco ed a godere di qualche bella veduta. arila, 91
e 'kiosco ', dicesi una casa di delizia, splendente per dorature e per
per vivaci colori, e propriamente una di quelle del sultano e delle sue mogli sulle
, 646: scesero entrambi dinanzi al gabbiotto di legno dipinto di verde, con pretese
entrambi dinanzi al gabbiotto di legno dipinto di verde, con pretese da chiosco orientale.
a tempietto, in cui una coppia di innamorati che aveva trovato aperta la porta
piazze delle città ospita piccole botteghe (di giornali, di bibite, gelati, di
ospita piccole botteghe (di giornali, di bibite, gelati, di fiori)
di giornali, di bibite, gelati, di fiori) o servizi pubblici (come
dei giornali con la corona dei ghiotti di sommari e di illustrazioni. moravia,
con la corona dei ghiotti di sommari e di illustrazioni. moravia, vii-385: a
dal tabernacolo della madonna, un chiosco di fioraio bello e grande. 3
.. vi penetro con la scusa di vedere un mio vecchio contadino. sparito il
-figur. beltramelli, i-344: di fronte a lui, enrico deral, lo
lui, enrico deral, lo sterpo di chiospa, i'azzurreggiante debolezza, pallido d'
cospicua. = voce pistoiese, di etimo incerto. chiòstra, sf
riparo. -in particolare: cinta (di muro, di sbarre di ferro,
particolare: cinta (di muro, di sbarre di ferro, di siepi:
: cinta (di muro, di sbarre di ferro, di siepi: intorno a
muro, di sbarre di ferro, di siepi: intorno a una città, a
una proprietà privata); cerchia (di monti, di colline, che serra
privata); cerchia (di monti, di colline, che serra una regione)
noi fummo sor l'ultima chiostra / di malebolge, sì che i suoi conversi /
ultima chiostra, cioè l'ultima chiusura di malebolge. vellutello [inf.,
192-8: gli occhi move / per questa di bei colli ombrosa chiostra. algarotti,
luce il sole / per questa chiostra di bei monti. d'annunzio, ii-589:
, ii-641: più foschi / i boschi di san rossore / fan di sé cupa
i boschi di san rossore / fan di sé cupa chiostra. pirandello, 5-100:
montale, 1-48: come quella chiostra di rupi / che sembra sfilacciarsi / in
/ che sembra sfilacciarsi / in ragnatele di nubi. -figur. g
dove amor si mostra / ch'è di tanto valor pieno ed adorno, / tragge
empiva il creato, come il raggio di un pensiero divino e carica tevole.
dei denti. prati, ii-274: di stupor, di pena, / di gioia
prati, ii-274: di stupor, di pena, / di gioia un misto
: di stupor, di pena, / di gioia un misto e di pudor contenne
, / di gioia un misto e di pudor contenne / nella chiostra de'denti al
chiostra de'denti al mandriano / suon di voce, qual fosse. imbriani, 1-159
, recesso. -al figur.: tratto di paese, regione (anche molto estesa
/ dimmi se vien d'inferno e di qual chiostra. guarini, 451
chiostre, e 'l fido orrore / di queste ombrose selve, / dov'è
quali giungono a certe altre picciole chiostre di verdura. [sostituito da] manzoni,
lettore il recinto del lazzeretto, popolato di sedici mila appestati. [ediz.
, 1-66: un cupido in ciel di copia nasce / gioiendo; e con ambasce
inopia un, che pasce / pur letizia di vincere la giostra / contra il morire
bassa chiostra. idem, i-213: di seguir voi gli martiri non tardi, /
dicea gano, e il bicchier piglia / di scopulo che i servi gli recavano:
guerrazzi, iii-41: in questo tuo consiglio di dare a beccare ai polli in chiostra
era dolce a me, che mi contentava di vivere in religione. ottimo [inf
= lat. claustra (neutro plur. di claustrum), nel senso di 4
. di claustrum), nel senso di 4 chiusura '. cfr. isidoro,
fai diserti giardini / con pomi di fino -savore, / tu, maestro,
un gibbo che si chiama catria, / di sotto al quale è consacrato un ermo
pulci, 1-79: noi ti potremo di messe onorare, / di prediche, di
ti potremo di messe onorare, / di prediche, di laude e paternostri,
di messe onorare, / di prediche, di laude e paternostri, / più tosto
ho a dire quello che io sento di queste vostre dispute, e'mi parrebbe
religiosi frati, che tra una compagnia di bellissime donne e di giovani uomini,
tra una compagnia di bellissime donne e di giovani uomini, come è la nostra,
clausura, e centinaia d'uomini e di donne si ripararono e pernottarono nei chiostri
suoi genitori, persone modeste e tutti di chiesa, volevano consacrarla in un chiostro
, i-90: quando si lessero vestite di rime volgari le sottigliezze e le astrazioni
peccato d'eresia, d'epicureismo o di negromanzia... allora s'intese che
uno stupore che in un secolo vago di predicare sino alla nausea ciò che chiamasi
alla nausea ciò che chiamasi elegantemente principio di associazione, e avvezzo a gridar contro
che i loro statuti non siano modelli di prudenza civile. -empireo, comunità
nostro ', / tanto possiede più di ben ciascuno, / e più di caritate
più di ben ciascuno, / e più di caritate arde in quel chiostro.
anche da chi non è stretto a regola di chiostro. panzini, ii-93: invano
, facendo a me chiostro e società di me stesso. 3 » cortile
i-191: trovandosi egli ne'chiostri dell'osservanza di forlì, in mezzo di molti di
dell'osservanza di forlì, in mezzo di molti di ciascuna fazione, gli venne
di forlì, in mezzo di molti di ciascuna fazione, gli venne presentata la
si chiamano 4 chiostri ', contornati di portici, e di logge, ornati di
', contornati di portici, e di logge, ornati di pitture e di
di portici, e di logge, ornati di pitture e di sculture con qualche fontana
e di logge, ornati di pitture e di sculture con qualche fontana in mezzo.
sono curiosi quegli antichi chiostri a colonnette di vari marmi, e di forme differenti
chiostri a colonnette di vari marmi, e di forme differenti, quali sono in roma
chiostro segreto, aperto su un ordine di colonne assottigliate ed accoppiate come le monache
: passarono dal primo piccolo chiostro silente di lapidi con le iscrizioni dei morti da
palazzo, o che circonda il cortile di una casa privata. novellino, 68
s'ella sarà figlia d'imperadore o di re coronato, convien per tempo molto
cu- curbitacee, purché abbiano qualche cosa di bizzarro nella forma e ne'colori,
nella forma e ne'colori, avendo disegnato di coprir con esse un chiostro rusticano.
, ripostiglio, andito stretto, gola di monti, prigione); luogo remoto
, e che si spera. bindo di cione, vi-n-298 (41-6): ma
fiorito chiostro, / suffusa da natura di tal ostro / che nel tuo lampegiar
cervi, / ed i pesci guizzar di questo fiume, / e spiegar gli augel-
, 223: quest'onda, che di porpora si tinge, / per sé non
il guardo. parini, v-98: di femmineo merto / tesoreggia il circasso, e
i chiostri adorna / ove la dea di cipri orba soggiorna. leopardi, 3-11
bambina, / chiama chiama dal poggio di sogliano. / chiama. oh! poterle
consumata tutta quella notte in giocondi sollazzi di libidine, adempiè medea l'intenzione del
senso e raggione, co'la chiave di solertissima inquisizione [furono] aperti que'
in un chiostrétto tutte le storie della vita di giosef, di chiaroscuro. baldinucci,
tutte le storie della vita di giosef, di chiaroscuro. baldinucci, 2-6-144: fu
ombra delle grandi basiliche sognavano una chiesina di campagna con la sua campanellina, un
con la sua campanellina, un conventino di montagna col suo chiostrino.
chiudere '(deriv. dalla base di claudère 4 chiudere '); cfr.
, gli alberi spirituali hanno un'immobilità di stampa. 2. disus.
l'onde s'affogava, / perché mancò di fede, un dì san piero.
illustre abitatore in ila, / congegnator di cuoi, gliel fe * di sette
congegnator di cuoi, gliel fe * di sette / crassissime di tori aride terga,
gliel fe * di sette / crassissime di tori aride terga, / compatte, impenetrabili
. pascoli, 1216: là dove di campi / florida striscia s'apre / e
-figur. d'annunzio, v-2-78: di quel crasso loto è formato il tuo
osa destar. berchet, 322: di crasso corpo e di più crasso ingegno
berchet, 322: di crasso corpo e di più crasso ingegno, / caro a
stanza eterna al tristo / mimo fecondo di scurrili modi, / morì cratero.
intellettualismo al più crasso realismo e verismo di rappresentazioni. e. cecchi, 6-224
, 6-224: non è il caso di parlare di bellezza. né di parlare
6-224: non è il caso di parlare di bellezza. né di parlare di crassa
il caso di parlare di bellezza. né di parlare di crassa oscenità. hollywood insegna
parlare di bellezza. né di parlare di crassa oscenità. hollywood insegna come gli americani
, i-309: subito mutarono i costumi di quelle genti che, agricoli o pastori,
grossolano, che non tiene minimamente conto di fatti, di nozioni più comunemente noti
non tiene minimamente conto di fatti, di nozioni più comunemente noti (per lo
. viviani, 347: controversie ripiene di perversa malignità, non men che di crassissima
di perversa malignità, non men che di crassissima ignoranza. baretti, 1-323:
parini, giorno, iv-803: ma di sì crasso error, di tanta notte,
: ma di sì crasso error, di tanta notte, / già tu non hai
fondati nella opulenza e nella sapienza secreta di pochi che comandano, e nella miseria
cràssula, sf. bot. genere di piante della famiglia crassulacee, comprendente molte
. v.]: 'crassula', genere di piante... che viene caratterizzato
i-tiiii: erba crassula. diciamo che di quest'erba se ne truova di due spezie
che di quest'erba se ne truova di due spezie, cioè la minore e
, sf. plur. bot. famiglia di piante dicotiledoni dell'ordine rosali, che
capsula (e presentano una particolare facilità di moltiplicazione vegetativa per mezzo di bulbilli e
particolare facilità di moltiplicazione vegetativa per mezzo di bulbilli e radici avventizie).
leoni rampanti, affievolitisi da sotto un velo di crassume. * = deriv. da
rimandare, differire al domani, rinviare di giorno in giorno (per guadagnare tempo
, deriv. dal lat. crastinus 4 di domani ', da eros 4 domani
cràstino, agg. ant. di domani; che deve accadere il giorno
cratègo, sm. bot. genere di piante della famiglia rosacee, a cui
. v.]: 'cratego', genere di piante... di cui molto
'cratego', genere di piante... di cui molto se ne coltivano per ornamento
grande vaso a imboccatura larga e munito di piede largo e basso, con due
con due anse (per lo più di terracotta decorata, ma anche di metallo prezioso
più di terracotta decorata, ma anche di metallo prezioso o di marmo),
, ma anche di metallo prezioso o di marmo), usato anticamente in grecia
per preparare la miscela d'acqua e di vino che veniva servita nei banchetti.
cavata, i garzoni incoronaro / le cratere di vino e intorno giano / dando a
3-389: ciò fatto, il sacro di lieo licore / dal cratere attignendo, agltmmor-
/ sovra le palme a'regi onda di fonte, / il rito disponean,
dei crateri greci con le loro impronte di fabbrica, che vidi nell'aula ov'
ov'è l'apolline seduto su l'ònfalo di delfo. panzini, i-478: -portate
vulcano, che si presenta sotto forma di apertura circolare, di cavità imbutiforme più
presenta sotto forma di apertura circolare, di cavità imbutiforme più o meno svasata e
salvini, ix-7: quale il cratere pien di fuoco etneo. targioni tozzetti, 12-9-453
e ribollita come in una vasta fornace di riverbero, dovrebbe rigonfiare ed acquistare un certo
dovrebbe rigonfiare ed acquistare un certo grado di fluidità da traboccar fuori del cratere vulcanico
ebbero altri mali a riparare più urgenti di procida; e la nostra non divisibile marina
che vedemmo gorgogliare a pochi metri sotto di noi. pascoli, i-545: fiammeggiavano e
cuori cotennosi, dalle vaste orecchie siepate di peli, dalle gran bocche labbrute che diventano
che diventano in certi momenti, crateri di bestemmie. 3. astron.
3. astron. formazione, cavità circolare di notevole diametro caratteristica della superficie lunare
. cavità, conca, fossa, avvallamento di forma circolare. -scavo imbutiforme formatosi nel
formatosi nel terreno in seguito allo scoppio di proiettili o di esplosivi. vallisneri
in seguito allo scoppio di proiettili o di esplosivi. vallisneri, iii-8: vedeva
e nere selve, uno spettacolo misto di compiacimento e d'orrore; cioè grotte
5. ciascuno dei bacini o conche di navigazione, delimitati da muri di fiancate
conche di navigazione, delimitati da muri di fiancate e poste a tenuta d'acqua
si forma sull'estremità anteriore dell'anodo di un arco voltaico fra elettrodi di carbone
anodo di un arco voltaico fra elettrodi di carbone, alimentato in corrente continua,
4 vaso, bacino 'e * cratere di vulcano '. craterèllo, sm.
craterèllo, sm. bot. genere di funghi basi- diomiceti della famiglia teleforacee,
teleforacee, caratterizzato dal ricettacolo a forma di cratere o di corno (ed è
dal ricettacolo a forma di cratere o di corno (ed è diffuso in italia
. -ci). proprio del cratere di un vulcano; che ha la forma di
di un vulcano; che ha la forma di un cratere di vulcano. cratèride
che ha la forma di un cratere di vulcano. cratèride, agg. letter
cratèride, agg. letter. ricco di crateri, voraginoso. tasso
le cra- teridi, profonde / acque di mergellina il cor ferìo. craterisco
. archeol. piccolo vaso a forma di cratere. = voce dotta, gr
, gr. xpamptoxoi;, dimin. di xpar / jp * cratere '
è tra 'l crisolito e lo electro di dura natura. = voce dotta,
a falde che si indossa in occasione di una cerimonia ufficiale, di un invito
in occasione di una cerimonia ufficiale, di un invito elegante (che abbia luogo
un invito elegante (che abbia luogo di giorno); finanziera. panzini,
facendo lievemente fermentare in un recipiente di legno le foglie del cavolo cappuccio tagliate
cravatta, sf. fascia, striscia di tessuto (di seta, di cotone
sf. fascia, striscia di tessuto (di seta, di cotone, di lana
striscia di tessuto (di seta, di cotone, di lana) lunga e stretta
(di seta, di cotone, di lana) lunga e stretta, diversamente
davanti. monti, ii-31: di molte piccole cose che aveva rubato poco
è potuto finora ricuperarne che un anelletto di circa dieci scudi, e alcune cravatte
, cravatta, croatta ', pezzuola di roba fine che si porta intorno al
. foscolo, xiv-363: io non amo di essere dipinto vestito come solitamente io vo
iv-288: sul pulpito faceva bella mostra di sé il capitano vestito di nero con la
bella mostra di sé il capitano vestito di nero con la cravatta bianca. carducci
razza sfatta, / de le cose di quaggiù? / un fermaglio a la cravatta
a la cravatta / con un osso di gesù. oriani, x-21-216: sebastiano,
una cravatta rossa, e un paio di scarpe gialle. pirandello, 7-59: ed
. palazzeschi, 3-191: la cravatta di raso a grande piastra, coi fiorellini rossi
, coi fiorellini rossi e il ferro di cavallo in brillanti e rubini. de pisis
forse a prima vista, / un po'di cipria, una camicia fresca / una
, una camicia fresca / una cravatta di buon gusto / il sorriso che si
. brancoli, 4-167: vestiv a sempre di nero, col colletto duro, la
, la cravatta a ponte, la spilla di brillanti sulla cravatta, la canna di
di brillanti sulla cravatta, la canna di bambù sotto l'ascella. -ornamento
dalla stoffa cedevole tutta sformata a forza di portarla; una cravatta vivace,
le pendeva dal collo, dei bottoni di smalto, raffiguranti ciascuno una testa di
di smalto, raffiguranti ciascuno una testa di cane, ornavano i polsini.
, ornavano i polsini. -distintivo di onorificenze cavalleresche. de roberto, 297
per la circostanza, la cravatta verde di commendatore che l'amico deputato gli aveva
deputato gli aveva fatto concedere dal governo di torino. -cravatta a farfalla:
: cravatta corta (per lo più di seta) consistente in un nodo piatto e
un nodo piatto e sagomato a forma di farfalla. -cravatta, cravattone a lattuga
che anche le pieghe della pappagorgia sembrano di velluto sopra la fresca battista del cravattone
che non era più luca: così vestito di nero, col cappello di feltro,
così vestito di nero, col cappello di feltro, le scarpe ben lucidate, la
cravatta a lattuga e perfino i polsini di celluloide. -cravatta alla lavallière:
: cravatta a fiocco svolazzante, generalmente di mussolina (originariamente faceva parte dell'abbigliamento
fine dell'ottocento divenne distintivo dei fautori di movimenti politici di sinistra). panzini
divenne distintivo dei fautori di movimenti politici di sinistra). panzini, ii-371:
meglio dire il fiocco, giacché per ragioni di partito egli doveva portare la cravatta nera
afferrare qualcuno per la cravatta nell'intento di scuoterlo, di smuoverlo, di trascinarlo
la cravatta nell'intento di scuoterlo, di smuoverlo, di trascinarlo forzando la sua
intento di scuoterlo, di smuoverlo, di trascinarlo forzando la sua resistenza, con
, con prepotenza, in un accesso di rabbia. sbarbaro, 1-120: quegli
quegli..., appreso che dimandava di lui persona di conto, a sbigottir
, appreso che dimandava di lui persona di conto, a sbigottir prese, a dare
3. sport. colpo, mossa di lotta libera per cui il lottatore costringe
braccio. 4. marin. tratto di corda o di cavo teso che,
4. marin. tratto di corda o di cavo teso che, avvolgendo strettamente due
avvolgendo strettamente due oggetti o strumenti di manovra o due altri cavi, li collega
. 6. tipogr. sottile lastra di piombo usata per delimitare il testo di
di piombo usata per delimitare il testo di una tabella separandolo dalla testata.
faldella, 2-5: aveva una giacchettina di velluto che gli pareva colata addosso,
: avevo... una miseriola di vestito... e la cravattina si
lì per 11, come uno di quei repubblicani d'occasione. viani,
pettinatura, che profumo, che faccia di moccioso! -acer. cravattóna,
e pancia, con mazza e scatola di tabacco. verga, 4-125: don
spilla luccicante nel bel mezzo del cravattóne di raso, le scarpe lucide, il vestito
. viani, 14-326: un colletto di quelli che si suol chiamarli di andata
colletto di quelli che si suol chiamarli di andata e ritorno, con un cravattóne a
al collo (luigi xiv aveva formato di truppe croate il cosiddetto reggimento di royal-cravate
formato di truppe croate il cosiddetto reggimento di royal-cravate). cravattàio, sm
o da napoli, ma dava ogni genere di commissioni in città, e il sarto
. numism. moneta toscana del valore di cinque quattrini, composta di una lega
del valore di cinque quattrini, composta di una lega di rame e d'argento.
cinque quattrini, composta di una lega di rame e d'argento. machiavelli
: ho dato all'apportatore sei ducati di oro e sedici crazie. a. f
ser gianbattista, togliete questa per passar di là, acciò che caronte non abbia da
, 88: le galline non costano più di due o tre crazie l'una
o tre crazie l'una, a cambio di qualche cosa che davamo loro, forse
qualche cosa che davamo loro, forse di meno valore. note al malmantile, 2-630
o meglio fu certa moneta toscana composta di una lega di rame e argento.
certa moneta toscana composta di una lega di rame e argento. giusti, v-16
fermai all'appalto a comprare una crazia di tabacco e quella pipa. d'annunzio,
? ». « non la vorranno di certo ». « la vendiamo ai rigattieri
estens. termine generico per indicare monete di valore minimo. g. m.
, dodici, quindici alla crazia: di scarsissimo valore. lami, 2-28:
dal nulla. marino, vii-521: di cristallo la fronte ha tersa e pura,
giamai creabili o create. / dio di sua man le scrisse, e la scrittura
, e la scrittura / è d'inchiostro di luce a lettre aurate. / qui
che è infinitamente mag gior di tutto il creato? = deriv
sia infinito virtualmente, giacché la creabilità di una cosa inchiude un'attitudine potenziale senza
2. generazione, procreazione (di animali). g. rosso,
. creante (part. pres. di creare), agg. che crea.
. popini, 8-245: quegli sbuffi di fiacca genialità sono il marchio di infamia
sbuffi di fiacca genialità sono il marchio di infamia e di tortura dell'uomo di mezzo
genialità sono il marchio di infamia e di tortura dell'uomo di mezzo -di
marchio di infamia e di tortura dell'uomo di mezzo -di colui che non è
né anima furiosamente creante -né sordo pacco di materia, né colonna di fuoco innanzi
sordo pacco di materia, né colonna di fuoco innanzi ai popoli. 3.
1-7: si diletta / a ben ovrar di quel ch'ell'è dotata /.
complesso degli atteggiamenti, dei modi abituali di agire, di condursi (nei confronti
, dei modi abituali di agire, di condursi (nei confronti di una persona
agire, di condursi (nei confronti di una persona, di un avvenimento,
(nei confronti di una persona, di un avvenimento, in determinate situazioni)
che caratterizzano una persona individuandone il tipo di educazione ricevuta, la disciplina, l'
gentil creanza del protonotario casale, esempio di vera liberalità, al merito del quale verso
più un suo particolare criato, ma di mala crianza, che qualsivoglia stranieri,
crianza, che qualsivoglia stranieri, ma di buoni costumi. caro, 12-i-95: ricevette
vanità della bella creanza che alla sostanza di bere con soddisfazione, affatto era mancata la
vilissime, ed in gran parte ripiene di costumi e di creanze biasimevoli. tesauro,
in gran parte ripiene di costumi e di creanze biasimevoli. tesauro, xxiv-40:
creanze molto meglio che non la maniera di scriver bene in volgare. [sostituito da
conviene ad un magistrato ad un padrone di casa. de roberto, 191: ma
queste, cara mia, sono regole di buona creanza. bisognava venire in questa
, degli atteggiamenti che, nel comportamento di una persona, rispondono alle norme di
di una persona, rispondono alle norme di gentilezza, di cortesia, di urbanità
, rispondono alle norme di gentilezza, di cortesia, di urbanità, di garbatezza,
norme di gentilezza, di cortesia, di urbanità, di garbatezza, di distinzione,
, di cortesia, di urbanità, di garbatezza, di distinzione, in uso
cortesia, di urbanità, di garbatezza, di distinzione, in uso fra persone beneducate
, senza virtù, creanza o cosa di buono. tasso, n-ii-124: la giustizia
93: -tu non hai punto di civiltà, né di creanza. -che
-tu non hai punto di civiltà, né di creanza. -che importa a te s'
che mi sollecita. non hanno niente di civiltà costoro. g. gozzi,
gozzi, 1-32: la filosofia è uno di quegli unguenti vecchi, buoni al caso
quegli unguenti vecchi, buoni al caso di medicare qualche ammaccatura o ferita,
ammaccatura o ferita, ma sanno di stantio e hanno odore di rancidume;
, ma sanno di stantio e hanno odore di rancidume; onde non sarebbe creanza,
, e non voi che ho mancato di creanza non venendo in persona ad augurarvi
rimedio. leggere e scrivere, far di conti, un libriccino dei doveri e delle
silone, 5-149: voleva offrire lui, di tasca sua, un altro fiasco,
ove vai? che creanza è cotesta tua di volertene andare subito ch'io sia giunto
vedete che c'è una signora prima di voi al confessionario? -per simil
anno per la prima volta la temerità di farmi una visita importuna fin dentro al
il lupo alle pecore. / - creanze di villano! marino, i-47: non
ricordandomi della mala creanza commessa nel partirmi di costà senza salutarla. 4. gesto
costà senza salutarla. 4. gesto di gentilezza, di cortesia, fatto per
. 4. gesto di gentilezza, di cortesia, fatto per rispetto e riguardo
, come * sefiora 'a quella di spagna e * madame 'a quella di
di spagna e * madame 'a quella di francia quando ce n'era. cortigiani
panzini, ii-737: era l'ora di mangiare, ma, come amico, mi
foscolo, xiv-13: son desideroso aver notizie di voi e della vostra salute; quella
. 6. ant. espressioni di circostanza, complimenti, cerimonie.
7. ant. sistema, metodo di educazione, di ammaestramento. castiglione
ant. sistema, metodo di educazione, di ammaestramento. castiglione, 104:
degli omini, i quali, se di bona crianza sono cultivati, quasi sempre son
essere rozzo, maleducato, incivile, di modi villani. saccenti, 1-1-4:
[la cortesia] a benefizio / di chi non ha né garbo né creanza?
? -boccone della creanza: parte di cibo che si lascia nel piatto per
', da criar nel senso antico di 'nutrire, allevare, crescere, educare
agg. beneducato, garbato, pieno di cortesia, di gentilezza. berchet
, garbato, pieno di cortesia, di gentilezza. berchet, 51:
, dico, per resistere al bisogno di parere creanzati? = deriv.
creanzuto, agg. scherz. di belle maniere, cortese, garbato,
pellegrinaggio. baretti, 1-59: nel numero di questi filosofici villanacci io non volli mai
mai potuto salire a tant'alto grado di stoica scimunitaggine da non fare alcun conto dell'
da non fare alcun conto dell'approvazione di quelle ingegnosissime creature chiamate donne, per
donne, per le quali né importanza di faccende, né acciacco nella salute,
scemeranno mai in me la minima parte di quell'affetto e di quella stima,
me la minima parte di quell'affetto e di quella stima, che è dovuta loro
dovuta loro da tutti gli uomini creanzuti e di vigoroso cuore. = deriv.
nobile cosa / e degna e preziosa / di tutte creature. giamboni, 2-38:
summo love] aver adorno / il ciel di stelle, e aver creato il sole
meza notte un giorno, / e ornar di rose il verno e di viole.
e ornar di rose il verno e di viole. aretino, ix-64: quelle sacrate
177: e 'l divin fabro, che di luce e d'oro / creò le vaghe
: se sempre è stata la potenza di fare, di produre, di creare,
sempre è stata la potenza di fare, di produre, di creare, sempre è
la potenza di fare, di produre, di creare, sempre è stata la potenza
creare, sempre è stata la potenza di esser fatto, produto e creato.
decreti del divino architetto essere stato pensiero di crear nel mondo questi globi, che
, che circondava, e chiudeva dentro di sé a grandissima profondità e altezza tutta
ella fosse un solido, e duro corpo di ghiaccio. segneri, iii-2-18: conservandoci
non fa meno ad ogni stante, di quel che farebbe se ci creasse. vico
, 2-129: egli è oramai fuori di quistione che le piante, gl'insetti ed
i viventi tutti non sono mica formati di nuovo,... ma secondo che
dal bel principio delle cose furono creati di già. manzoni, 829: se d'
, o madre, siam fratelli / di colui che ci creò. nievo, 235
parevano... creare una specie di atmosfera fumosa in cui la mia anima
, nel resoconto, usciva da un giro di parole abbastanza sommesse, ma era chiara
ma era chiara e creava un soffio di presenze misteriose. 3. foggiare
nome, / d'alma costome -e di cor volontate. boiardo, canz.
quanto natura imaginando adopra, / quanto di bello in vista può creare, / ha
interverrà in eterno alli archimisti, cercatori di creare oro e argento, e all'inge-
preparano al proprio elemento spirituale il potere di crearsi una forma corporea superiore, più
una colonna luminosa e leggera dal bolo di pasta incandescente. deledda, iii- 782
per il malato e un bel chilo di fagiuoli cremisi, detti galantemente della regina,
. berchet, 62: la facoltà di crearci oggetti ideali, di arrestarci a
: la facoltà di crearci oggetti ideali, di arrestarci a contemplare fenomeni che non occuparono
occuparono mai né tempo né spazio, di vagare dietro il verisimile sdimenticati del vero
esperienza; a poco a poco assuefacendosi di nuovo a mirarle da lungi, donde elle
petrarca, è natura subbiettiva, che crea di se stesso il suo universo. b
in che modo potremmo spiegarci il prodigio di un dante, che, intento a
, sia riuscito invece a crear scena di così fresca e vivace bellezza, di
di così fresca e vivace bellezza, di compiutezza estetica così meravigliosa? alvaro,
, 7-145: pagine famose e articoli di giornale hanno suscitato grandi reazioni, movimenti
giornale hanno suscitato grandi reazioni, movimenti di solidarietà, slanci collettivi. è che
4-27: se alcun vuole e dilettasi di far creare i muli, scelga una cavalla
far creare i muli, scelga una cavalla di grande corpo, con ossa sode.
585: nonostante che fusse dalla natura di vile sangue creato, e di poi
dalla natura di vile sangue creato, e di poi intra i termini d'uno convento
amore ne nasce un congiugnimento, e di quello tale congiugnimento si criano i figliuoli
., 1-47: ghirlandetta avea contesta / di quanti fior creasse mai natura. soderini
la vite, se con uno staio di morchia cotto a grassezza di mele..
uno staio di morchia cotto a grassezza di mele... intorno ai capi
vorrei creare, che fosse finalmente italiana di fatto e di nome, nata qui,
che fosse finalmente italiana di fatto e di nome, nata qui, adatta per noi
per noi, forte, tenace, di gran colore e odorifera. 9
sensazione, un sentimento o una serie di sensazioni, di sentimenti (per associazioni
sentimento o una serie di sensazioni, di sentimenti (per associazioni di idee,
sensazioni, di sentimenti (per associazioni di idee, collegando pensieri, impressioni)
sua voglia esser nighettosa, / né di vilessa le suoi opre piene. guittone,
mio pensier pregno, / che spirto di pietà nel cor li crei. algarotti
movimenti possano creare in noi certe idee di colore. parini, giorno, i-434
sogni è genitore, / crearle in mente di diverse idee / in un congiunte orribile
arte ei non conosce / funesta e ria di fabbricar sventure, / l'orribil arte
fabbricar sventure, / l'orribil arte di crear le brame. leopardi, 22-8
legame intellettuale che cuce insieme i romanzi di zola e fa di quelli un tutto
insieme i romanzi di zola e fa di quelli un tutto solo, non compiuto ancora
per creare nella sua fantasia l'illusione di un mondo nuovo scoperto e appercetto da
; per tutta la mattinata l'idea di quest'incontro si era nascosta dietro ogni suo
numerosa provoca un fatto a tutti noto e di cui nessuno osa parlar per primo.
chiamare a un dato ufficio, investire di una dignità, promuovere, innalzare a
; conferire un determinato grado all'interno di un ordinamento gerarchico. m. villani
ne seppe tanti creare, che esso di lor soli potesse fare oste. machiavelli,
l'esercito che sotto / la ruota di fortuna era caduto, / creato il
, ii-61: ma non meno punto di tutto questo fu necessario il creare in
tempo giulio ii, pontefice animoso, e di lasciar memorie desiderosissimo. bruno, 3-212
: venne rinnovato ai cattanei il titolo di conte... e concessa facoltà
conte... e concessa facoltà di creare dottori e notari. botta, 4-74
de liguoro, che allora era intendente di catanzaro, e fu creato commessario delle tre
e di sua autorità creò gli eletti ed i reprobi
nuova organizzazione raggruppando insieme e conciliando persone di diverso genere; istituire, fondare (
e più freschi esempli che le azioni di costui. guicciardini, 176: in questo
usava fare qualche intelligenzia particulare in compagnie di notte, e qui disegnare chi avessi
si poteva creare un'accademia più ristretta di quelle persone che avessino dato, con
: i nobili mal serbando l'agraria di servio a'plebei, questi si criarono i
i quali difendessero alla plebe tal parte di naturai libertà del dominio bonitario de'campi
il re creò tribunale per i colpevoli di maestà, detto giunta di stato,
per i colpevoli di maestà, detto giunta di stato, di sette giudici ed un
maestà, detto giunta di stato, di sette giudici ed un procurator fiscale. giusti
giusti, v-145: spinola, legato di bologna, ha mandato fuori un manifesto
quale crea un tribunale militare con facoltà di giudicare senza appello. 12. stabilire
assegnamenti a quegli mercatanti che nella guerra di lucca avevano prestato alla republica danari;
perciò la medesima [arte] tenuta di tenere un ministro, quale sia obbligato di
di tenere un ministro, quale sia obbligato di tenere un libro, nel quale crei
nei costumi, istruendola sul modo di comportarsi. - anche rifl. castiglione
, quanto la corte d'urbino fosse degna di laude e come di nobili cavalieri ornata
urbino fosse degna di laude e come di nobili cavalieri ornata; il che fatto hanno
dove allor si creava il giovinetto fratei di ottone. idem, 385: il
bronzino, 1-9: io so ch'assai di ricchi e signorili / parenti vengon volontari
i... i e criasi di nobili metalli, / d'una generazione
nobili metalli, / d'una generazione di cristalli. viviani, 1-10: dal piè
cristalli. viviani, 1-10: dal piè di questa pescaia della vagaloggia fin alla sommità
vagaloggia fin alla sommità, per esempio, di quella del callone,...
ripieno del letto d'arno in forma di prisma. magalotti, 21-158: sarà ancor
non conforta, / sol dimostrando che di me li doglia, / per la pietà
'ntelletto si crea il secondo / ramo di questo amore immaginando. firenzuola, 55
guittone, 3-76: s'amore crea solo di piacere, e piacere solo di buono
solo di piacere, e piacere solo di buono, temo di convenire a vostra contanza
e piacere solo di buono, temo di convenire a vostra contanza, perché non
in questo lago, mi sforza aver di voi pietà ». 19.
.. per virtù anche d'un paio di calzoni color albicocca che nelle scene d'
alvaro, 9-193: hanno l'impressione oscura di crearsi a vicenda, d'impastarsi in
, e la nuova, cocente impressione di sentirsi mutare e invecchiare già in un
= lat. creare, corradicale di créscere. creatina, sf.
. chim. composto presente sotto forma di acido metilguanidinacetico nel corpo dei vertebrati e
acido metilguanidinacetico nel corpo dei vertebrati e di alcuni invertebrati (particolarmente nei muscoli e
creatininemia, sf. fisiol. percentuale di creatinina presente nel sangue (variabile
sf. chim. fisiol. percentuale di creatinina presente nell'urina e destinata all'
, sf. medie. quantità variabile di creatina che compare nell'urina di un individuo
variabile di creatina che compare nell'urina di un individuo in condizioni fisiologiche o patologiche
b. croce, iii-25-81: dovrebbero degnarsi di spiegare, per esempio, perché all'
perché all'arte sola spetterebbe il carattere di creazione nella perpetua creatività che è di tutte
di creazione nella perpetua creatività che è di tutte le forme spirituali. pavese,
gli esempi storici -se pure in materia di creatività spirituale è lecito fermarsi agli esempi
creatività spirituale è lecito fermarsi agli esempi di qualunque sorta - sono tutti contro di me
esempi di qualunque sorta - sono tutti contro di me. 2. attività, operosità
faccia, e porta seco un contrappeso di conservazione. perciò nei parchi nazionali scorgo
un sintomo della salute e della creatività di un paese. = deriv. da
agg. che crea, che ha capacità di porre in essere le cose (
: fece ripingere... l'anima di san tomaso al cielo, unde era
cielo, unde era discesa per la potenza di dio creativa. segneri, iii-2-18
in esse i germi e le potenze di ogni esplicamento ulteriore, ma le feconda e
al pensiero; che è fonte viva di esperienza, di azione, di arricchimento
; che è fonte viva di esperienza, di azione, di arricchimento spirituale e morale
viva di esperienza, di azione, di arricchimento spirituale e morale; fecondo,
ozio ma che pur ringiovaniva nella coscienza di sé al soffio creativo della filosofia;
che non voleva risuscitare, una stirpe di viventi costretta da lunga servilità ad abitar
aria, la vista, ed il comodo di questa casa mi restituì gran parte delle
.. ebbe... la facoltà di consentire con creativa compiacenza alle impressioni degli
creativo, l'altro intelletto si acuiva di freddo acume critico esigente, sicché si completavano
. sinisgalli, 6-53: l'attenzione di leonardo fu rivolta a scoprire, a indagare
creato1 (part. pass, di creare), agg. posto in
29-38: ieronimo vi scrisse lungo tratto di secoli degli angeli creati / anzi che l'
, i-94: ma pure, cinto di tanta ignoranza, io ne intesi abbastanza
per sublimare il mio intelletto alla immensità di questo tutto creato. foscolo, iv-328
noi, e noi soli degni e capaci di dar leggi al creato. nievo,
, 1-123: nulla... di più melanconico e riposato aspetto, che
stimo che creato apposta per quella penombra di meditazione e di mistero, faccia esso
apposta per quella penombra di meditazione e di mistero, faccia esso poi al sole
ben creato spirito, che a'rai / di vita eterna la dolcezza senti / che
hai nomati / e quelle cose che di lor si fanno, / da creata virtù
, iii-32: col pregiudizio in testa di una maniera di creazione, nella quale ci
col pregiudizio in testa di una maniera di creazione, nella quale ci si rappresenta
il niente, come una cosa positiva, di cui s'impasti in un certo modo
spirito che creasti questa pura / scena di case e corsi d'acqua e prati
prati, / tu mi riveli in forma di natura / i pensieri degli esseri creati
molti non si rinvengono come una confusione di figure ignote e credute inutili possano servire
all'intelligenza, alla formazione e all'operazioni di tutte quante le cose create. alfieri
dantesca creata per girarvi la grande cinematografia di valentino soldani su dante.
secondo iddio, in giustizia e santità di verità. rosmini, xxvii-45: afferma
ti vorresti partire. -proprio di un essere vivente. dante, par
101: volse andare a visitare il papa di nuovo creato. d. bartoli,
tribuno creato da sé si faccia autore di nuove tavole? gioberti, i-iii-
non esprima i sensi e le intenzioni di coloro che ve lo alzarono? 8
: beneducato, urbano, garbato; di modi cortesi, gentili. aretino,
conobbi agli effetti, cioè nobili e pieni di virtù. bruno, 3-21: -dotti
forma. -per simil. anche di animali. bronzino, 1-2: a
caro, 12-i-87: oltre che lo smaccarono di tutto che s'era millantato in roma
le grandezze e de le ricchezze sue di qua, non contentandosi di pungerlo come
ricchezze sue di qua, non contentandosi di pungerlo come si deve gentilmente, ché
uomini incivili e mal creati, anzi di demonii infernali, che non fanno altro
il mondo, la terra e quanto su di essa vive o si trova.
il creato / a fecondarlo, e di natura avea / l'austero nome.
gli parve conveniente [a giove] di propagare i termini del creato, e di
di propagare i termini del creato, e di maggiormente adomarlo e distinguerlo. gioberti,
volevamo darci conto un po'più da vicino di quelle categorie di corpi che nel creato
po'più da vicino di quelle categorie di corpi che nel creato sembrano mostrare più
luce. = forma sostant. di creatot. creato3, sm.
-a). chi appartiene al seguito di una persona potente; protetto, vassallo.
aveva offesi alcuni, ve n'era di quegli a'quali egli doveva avere compiaciuto,
proprie son quelle che sono composte o di sudditi o di cittadini o di creati tua
che sono composte o di sudditi o di cittadini o di creati tua: tutte
o di sudditi o di cittadini o di creati tua: tutte l'altre sono
1-39 (i-460): messer tanegiù di castello, cavaliero ardito e prudente e
32-42 (iii-108): il re di fiessa.. / disse: signor,
loro capricci o dalle tresche dei creati di corte. -scolaro. varchi,
creato, se n'uscì [michelangelo] di firenze non senza qualche difficoltà. vasari
creato ogni suo lavoro e massimamente i pergami di bronzo di s. lorenzo.
lavoro e massimamente i pergami di bronzo di s. lorenzo. -procuratore,
, presso una famiglia, al seguito di un signore; dipendente, paggio,
.. mandò uno suo famiglio, di quegli che gli spagnuoli chiamano 'creati '
dentro, perciò che gli fu aperto di subito. g. bentivoglio, 6-4-60
ella [la contessa della torre] è di già attempata e poco sana, desidererebbe
già attempata e poco sana, desidererebbe di potervi entrare [in un certo monastero
. dio in quanto suscitatore dal nulla di tutte le cose. -anche come agg
giamboni, 4-145: non per la grandezza di cesare... apparve essere avvenuta
apparve essere avvenuta, e non alla cittade di roma comandatrice, ma al creatore di
di roma comandatrice, ma al creatore di tutto il mondo generalmente avere ubbidito.
fu quando iddio si fece uomo, o di creatore si fece creatura. dante,
: o reina del cielo, genitrice di dio, madonna del mondo,..
dio e passando in noi, e di nuovo ritornando in dio, come per un
o più al vivo la divinità rappresenti di quel che si faccia il sole. baretti
globi da cui partono inni e cantici di vocal benedizione al creatore del tutto. foscolo
musicista, compositore; chi produce qualcosa di grande, di nuovo, di fondamentale in
; chi produce qualcosa di grande, di nuovo, di fondamentale in una civiltà
qualcosa di grande, di nuovo, di fondamentale in una civiltà, in una
suo creatore, perché ella è figliola di chi la genera, e no'figliastra,
non con fulgidi eroi che un creatore di bellezza gli ha dato a compagni in
suo comportamento era nella dolorosa sua condizione di creatore impotente e di « raté »
dolorosa sua condizione di creatore impotente e di « raté » o fallito. comisso,
sorte delle nostre città, in questo tempo di ricostruzione, è tutta lasciata in mano
redi, 16-v-97: l'ingegno creatore di v. s. illustriss. produce
la prima natura, per forte inganno di fantasia, la qual è
robustissima ne'debolissimi di raziocinio, fu una natura poetica o
la qual a'corpi diede l'essere di sostanze animate di dèi, e gliele
a'corpi diede l'essere di sostanze animate di dèi, e gliele diede dalla sua
saprei dir come nel più tristo momento di schiavitù, e senza quasi probabilità,
e senza quasi probabilità, né speranza di uscirne, né d'aver tempo io
creatrice hawi nella sola * nina 'di paisiello, o nel solo 'matrimonio segreto
o nel solo 'matrimonio segreto 'di cimarosa, che in tutte le opere insieme
calore della passione creatrice gli bastava un fìl di suono per veder l'idea musicale e
ii-54x: egli non ha il pennello creatore di un saint- simon che con pochi tocchi
iv-2-425: si appassionò ai segreti formidabili di quell'affascinante creator di madonne il qual
ai segreti formidabili di quell'affascinante creator di madonne il qual superava in novità d'
d'ingegni tutti i maestri e compositori di strumenti bellici. -come agg.
uomini sursero altissimi, meritevoli del nome di geni creatori ed ampliatori della scienza elettrica
che pigliasse la sua parte nell'opera di rifacimento del mondo. 5.
(sentimenti, forze spirituali, correnti di idee, ecc.). dante
, 65: sua bieltà piove fiammelle di foco, / animate d'un spirito gentile
, v-1-668: la fame è una creatrice di mondi, come il desiderio. ma
che il nostro pane quotidiano sia zeppo di vermi? 6. locuz.
nello stomaco non si avea d'uopo né di palla né di pallini per andarne al
avea d'uopo né di palla né di pallini per andarne al creatore.
, sf. ogni cosa creata dotata di una struttura, organismo e vita (
quatro alimenti, / che son sostenimenti / di tutte creature / secondo lor nature.
amore, / quando la terra copre di verdura, / e li arboscelli adoma di
di verdura, / e li arboscelli adoma di bel fiore, / giovani e dame
nobilissimo, fatto alla imagine e similitudine di dio, in lui più si manifesta
ma io non voglio or dirvi quanto di dignità tutte le creature umane siano inferiori
campanella, 1109: nulla creatura adorano di latria, altro che dio, e però
sole, ch'è insegna e volto di dio, da cui viene la luce e
si può, dico, trovar la ragione di questo amore per tutti gli uomini,
la natura umana medesima, l'essere nobilissimo di creatura intelligente, formata a immagine di
di creatura intelligente, formata a immagine di dio? leopardi, 970: in
leopardi, 970: in qualunque genere di creature mortali, la massima parte del
il terriccio d'una talpa o il passo di qualche animale. montale, 1-91:
/ non erano che poche case / di annosi mattoni, scarlatte, / e
scarlatte, / e scarse capellature / di tamerici pallide / più d'ora in
; stente creature / perdute in un orrore di visioni. calvino, 1-415: se
le vedevo come bestie ragguardevoli, creature di quelle che si possono toccare, smuovere
,... è semplice denotativo di stato, e non vuol dir altro,
, un'accentuata notazione affettiva, sia di ammirazione e di lode per la bellezza
notazione affettiva, sia di ammirazione e di lode per la bellezza fisica, l'
, la delicatezza d'animo, sia di commiserazione per il suo destino di fragilità
sia di commiserazione per il suo destino di fragilità e sofferenza). giacomo da
d'amore, / poi porto insegna di tal criatura. galliziani, v-112-58:
gentile ed amorosa criatura, / soprana di valore e di biffate, / voi ch'
criatura, / soprana di valore e di biffate, / voi ch'avi te
la mia mente desia, / che di poter con onestà diletto / prestar a
. foscolo, v-114: tanti milioni di creature tutte mio prossimo, e tutte
mesta, pensosa, in atto di chi aspetta e sospira. imbriani, x-53
! / se leggi questi versi di richiamo / ritorna a chi t'aspetta,
villani, 8-35: la donna chiese grazia di volere sua confessione e comunione, siccome
avere avuto da lei non essere ancora di tanto tempo gravida, che perfetta potesse
donne d'oggidì, e non quelle di già usino, partorito che hanno,
la creatura, l'ho per una di quelle cose che possa accopiarsi con molte
molte altre dette e non dette da noi di quel monsignore. segneri, iii-1-79:
villano, educa e guida una ventina di quelle creature, che imparano a temere
amore così doloroso, che vi par di conoscere tutta, acutamente, la intensità
. pasolini, 134: una donnetta, di fondi o aversa, culla / una
d'agnellino. -per estens.: di animali. crescenzi volgar., 9-58
quale [asino] se avrà peli di più colori ne'nepitelli degli occhi o degli
, i-87: col chiaro nome vostro fornirò di dare ornamento alle mie creature, o
, il mormorio, il sussurro è voce di sdegno e di amore: ella parla
, il sussurro è voce di sdegno e di amore: ella parla, ella pensa
poi tacque, forse per considerare entro di sé la creatura della sua imaginazione conturbata
tremò, gli occhi le si empirono di lacrime; in quel momento era convinta
in quel momento era convinta ella stessa di quel che diceva, quasi le pareva
di vederla, là, davanti a lei,
vostro partigiano e sono stato creatura sempre di casa vostra; io vorrei che voi
usar la voce propria loro, clienteli di mario. baldinucci, 1-83: n'ebbi
. baldinucci, 1-83: n'ebbi [di certe gioie preziose] eziandio per lettera
. cuoco, 1-27: la morte di caracciolo diede luogo finalmente ai suoi disegni:
vecchio de marco confinato ai minuti dettagli di casa reale, tutti gli altri ministri
gli altri ministri non furono che creature di acton. manzoni, pr. sp
creature del guerrazzi, che intendevano male di vederlo andar giù non tanto per lui
quanto per il grasso stipendio che temevano di perdere. -allievo prediletto. carducci
prediletto. carducci, i-1065: un di quelli anni tempestosi di poco avanti il
, i-1065: un di quelli anni tempestosi di poco avanti il '70 mi ricordo che
feci la gita a ronzano in compagnia di francesco rocchi, archeologo insigne, creatura
francesco rocchi, archeologo insigne, creatura di bartolomeo borghesi. 6. dimin
baldelli, 2-1-197: scopertosi al pianger di quella creaturina la cosa, quelli [
fu tenuta cosa strana, inaudita e degna di memoria. segneri, iii-1-125: una
può già... lasciarla morir di fame. foscolo, iv-302: oggi io
: oggi io mi stava sulla cima di un albero a cogliere le frutta: quella
debbo io curare se certa poca quantità di creaturine invisibili, lontane da me i milioni
gesualdo motta. « ora dovete abbracciarvi fra di voi, e non tenere in corpo
, con quella creaturina che c'è di mezzo *. serao, i-984: spesso
solo perché la loro maestra li aveva pregati di star tranquilli, sentendosi molto male,
, nel cielo, la stella che brillava di più. -creaturèlla. segneri
si vergognavano d'inchinarsi ad una marmaglia di crea- turelle sì vili?
? -acer. creaturóna: bambino di robusta costituzione. = voce dotta,
. proprio delle creature (il sentimento di venerazione, di rispetto verso l'essere
creature (il sentimento di venerazione, di rispetto verso l'essere superiore).
. dal ted. kreaturgefùhl, nella terminologia di r. otto. creazióne
volgar., v-511: confessa la bontà di dio nella creazione dell'uomo, e
creazione dell'uomo, e la dignità di dio per te venerazioni dell'uomo.
senza caos, e che l'onnipotenzia di dio di nulla tutte te cose in
caos, e che l'onnipotenzia di dio di nulla tutte te cose in principio di
di nulla tutte te cose in principio di tempo abbi produtto, ché in effetto non
vuol notare la sovrana eccellenza e nobiltà di questo umano sembiante, osservi che nella
non operassero a mano [certi filosofi di francia], quasi testimoni di veduta
filosofi di francia], quasi testimoni di veduta della creazione del mondo. gioberti,
fa beatrice del moto degli astri, di poco inferiore alla storia del processo creativo,
storia del processo creativo, il capolavoro di questo genere. qui la scienza della creazione
papini, 27-57: giubilavo al pensiero di avere scoperto finalmente... il grande
scoperto finalmente... il grande segreto di dio, la vera causa della creazione
universo in quanto opera dell'atto creativo di dio. bar etti, 1-32:
mondo storico in cui la creazione sotto specie di provvidenza veniva perpetuata. oriani, x-21-83
che un uomo può avere il sentimento di una propria altissima intelligenza che non dia
altissima intelligenza che non dia altro segno di sé fuori di quel suo forte sentimento
che non dia altro segno di sé fuori di quel suo forte sentimento. ecco:
te stagioni, te feste, il tempo di amare: la creazione è un continuo
formare pagine nuove che l'uomo scarabocchia di sé. e quante indecifrabili cancellature.
3. per estens. ideazione di un sistema di pensiero, invenzione,
. per estens. ideazione di un sistema di pensiero, invenzione, il dar forma
uso assoluto: attività estetica, formazione di un'opera d'arte. alfieri,
studio della lingua come creazione e studio di essa come svolgimento, ora che egli
del lago... i suoi vicini di casa, testimoni assonnati di tanta solitaria
i suoi vicini di casa, testimoni assonnati di tanta solitaria creazione, ne sapevano qualcosa
idee e immagini e discorsi poetici, di temi e melodie e armonie e contrappunti
musicali. -resa artistica (di un effetto, di un'atmosfera).
-resa artistica (di un effetto, di un'atmosfera). c. e
, ecc.); interpretazione teatrale di grande valore; modello di alta moda
interpretazione teatrale di grande valore; modello di alta moda. tommaseo, ii-110:
carducci, i-1113: tutto che rimaneva di buono e di bello del programma di
: tutto che rimaneva di buono e di bello del programma di stradella divenne *
rimaneva di buono e di bello del programma di stradella divenne * molto chiasso per niente
figurati e assuma l'alta virtù rivelatrice di un'infinita armonia. panzini, iv-169
nel linguaggio della moda, seguendo l'uso di francia, si chiama iperbolicamente quel capo
francia, si chiama iperbolicamente quel capo di vestiario femminile che rechi alcuna originalità artistica
vero, che operava in questi concetti di spontaneità, libertà e individualità artistica,
l'originalità, la novità che è di ogni vera creazione, e la ricerca
compagnia, si dichiarava entusiasta della parte di * spera ', e assicurava che
può rivedere tutto un oriente nell'interno di un frutto nostrano come il cocomero.
. 5. istituzione, fondazione (di un'accademia, di un ente)
, fondazione (di un'accademia, di un ente). ordinamenti della compagnia
nondimeno, avendo noi veduto che la volontà di tutti è stata in questa creazione,
tutti è stata in questa creazione, di piamente e santamente [ecc.].
con tanta sodisfazione universale nell'es- sequie di fra giovann'agnolo montorsoli, che primo,
botta, 5-17: volle il re [di francia] rimediare con la creazione della
a produrre, a favorire la formazione di una cosa, di un fenomeno.
favorire la formazione di una cosa, di un fenomeno. crescenzi volgar.,
. bisticci, 3-133: nella creazione di papa pio fu eletto ambasciadore la seconda
: solamente si può accusarlo nella creazione di iulo pontefice, nella quale lui ebbe mala
è scritto avanti e dopo la creazione di questo pontefice... vi si dirà
questo pontefice... vi si dirà di più quel che di presente m'occorre
vi si dirà di più quel che di presente m'occorre. vasari, ii-32:
roma col duca giuliano de'medici nella creazione di papa leone,... dove
... dove, formando una pasta di una cera, mentre che camminava,
che camminava, faceva animali sottilissimi pieni di vento, nei quali soffiando, gli faceva
cioè nel consiglio grande e ne'consigli di mezzo,... avere nella creazione
che pone all'origine della realtà un atto di creazione. 2. teol
come create per intervento diretto e particolare di dio. 3. biol.
; che si ripete a brevi intervalli di tempo. dante, par.,
che t'ascondeva la giustizia viva, / di che facéi question cotanto crebra. ariosto
le strida più crebre / con un batter di man gire alle stelle. rota,
virgiliano entello, sulle cuticagne del prevosto e di radescki. 2. fitto
. monti, x-3-155: tutte legan di bende forestiere / il crin prolisso e crebro
, lat. criber, crèbri, corradicale di credre, créscere. crécchia
, i-876: stipe od eriche di quelle più piccole, a cesti, dette
. credènte (part. pass, di credere), agg. che crede
agg. che crede (alla verità di un fatto che non può constatare direttamente
169: questa è quell'arca pienissima di divini tesori, e quella per il
né pure ateo, non certo caldo di spiriti cavallereschi, ma né pure intenzionato di
di spiriti cavallereschi, ma né pure intenzionato di parodiarli. pratolini, 9-18: ella
cuore, riempie il petto de'credenti di celeste soavità. segneri, iv-197: lasciandosi
per cui si separarono da'credenti. di breme, corte., i-72: domandava
., i-72: domandava in grazia di venir convertito s'egli era sulla torta via
sulla torta via, e lo soccorressero di que'lumi che i credenti hanno per
svevo, 2-534: provava il medesimo alleggerimento di coscienza di chi ha pregato con fervore
: provava il medesimo alleggerimento di coscienza di chi ha pregato con fervore. lo disse
uomo erculeo, cadeva supplice ai piedi di qualche cappella solitaria. gozzano, 156
alla realtà, alla verità o no di una cosa), anteriore alle prove
mia credenza / è ferma, né di ciò mai non allena. petrarca, ii-1-176
, per la quale meriti l'amor di tante donne; onde quelle che di lui
amor di tante donne; onde quelle che di lui senton ragionare di tal modo,
onde quelle che di lui senton ragionare di tal modo, esse ancora per questa credenza
. tasso, 6-ii-285: non son scemo di fede, / ma per troppa credenza
per troppa credenza, / ed umiltà di core, / sembra infedele il mio
gl'ignoranti, gli uomini nuovi e di niun merito, da'prencipi nella collazione
anche s'ingenerino in essi spontaneamente vermi di spezie alcuna. algarotti, 3-58:
credenza che è in loro vivissima, di andare diritto alla gloria eterna morendo per
, 115: nondimeno anche ne'particolari di queste sarà meglio ravvisare l'espressione de'
io cercai indarno nel mondo un luogo di riposo pei miei pensieri. nieri, 308
. popini, 8-29: codesto scrupolo di storico (non già storia dei soli
credenza a l'altra, e così di casa in casa, tanto che a l'
ma'da voi non cala i e di venir sanz'essa ho gran temenza; /
] si può lodare più l'animo di volersi che la credenza di potersi tenere.
l'animo di volersi che la credenza di potersi tenere. tasso, 5-54:
addursi a mia credenza or potè / di questo fatto suo giusta cagione. d.
bartoli, 32-15: né vi crediate di poter punto ritrarre da una così incre-
. c. dati, vii-3-179: di questa credenza fu mattia bemeggero, illustrando il
fu mattia bemeggero, illustrando il luogo di svetonio citato di sopra. metastasio, ii-122
, illustrando il luogo di svetonio citato di sopra. metastasio, ii-122: -io
e comparisci reo. 3. motivo di credere, di essere creduto; fede,
. 3. motivo di credere, di essere creduto; fede, credibilità,
a credere, dar prova della verità di ima cosa. -trovar credenza: essere
3-7 (334): e per darle di ciò più intera credenza, ciò che
ogni credenza, contro le innocentissime mogli di fellon animo si ritrovavano, e l'un
alamanno. caro, 2-77: e di lontano / gridò laocconte. o ciechi,
. idem, 6-1-105: quanto di grave e faticoso il forte / teban sofferse
282: la qual cosa [il circolo di giotto] appresso di me trova facil
[il circolo di giotto] appresso di me trova facil credenza, per averne veduto
, ottenne credenza; non si parlò più di dar la caccia ai fuggitivi.
giudeo cominciarono forte a piacere le dimostrazioni di giannotto; ma pure, ostinato in su
l'interesse della mercatura, accozzano cervelli di diverse credenze. manzoni, 99: l'
le divote credenze e i miti costumi di sua nonna, appurati dalle meditazioni serene
7-9: accadeva un giorno a questo prete di confessare un uomo di grande ingegno,
a questo prete di confessare un uomo di grande ingegno, combattuto da terribili dubbi
che dalle credenze religiose derivasse alcun frutto di virtù per gli uomini. de roberto,
mie credenze e, se ti piace di chiamarle cori, le mie superstizioni. b
. b. croce, ii-8-143: di cotali storie [false storie della poesia]
classicistici, e le altre condotte coi criteri di una o altra credenza o chiesa religiosa
religiosa. -credenza cristiana, credenza di cristo, vera credenza: la fede
filosofi conosciamo noi meglio la vera credenza di giesù cristo. dante, purg.,
si fa per mancanza del vero, di che noi abbondiamo. -ant.
noi abbondiamo. -ant. articolo di fede. giamboni, 190: dacché
qui la lor parvenza, / agli occhi di laggiù son sì ascose, / che
fonda l'alta spene, / e però di sustanza prende intenza. / e da
5. disus. soverchia stima di se stessi, presunzione. arrighetto,
arrighetto, 1-72: né troppo credere di te alla tua matta credenza, perocché
170: pur ch'un guerrier, sia di che gente voglia, / spegnesse a
nemici anco la folle / credenza di se stessi ei nudrir volle.
: e tagete e tarcon, quei di tessaglia, / melampode e chiron..
chiron... avean credenza / di fermar le saette in mano a giove.
tasso, 4-83: ma se goffredo di credenza alquanto / pur trova in voi
, / che mai nessuna avria detto di sì, / se prima ella non dava
-anche, disus.: cessione (di merci, di denaro) fatta a credito
.: cessione (di merci, di denaro) fatta a credito; le
venda in credenza, / né per forza di pene ch'altrui senti. cavalca,
mancamento della credenza più altre minori compagnie di firenze poco tempo appresso ne fallirono.
: luccio, udendo costui e immaginando di potere tirare l'aiuolo anco a'fiorini cento
disse a cola assai parole, e di tenerli credenza, e che l'altra
lui e risponderebbegli. statuti dei mercanti di calimala, 1-i-1-26: e similemente chiunque
, 1-i-1-26: e similemente chiunque riceverà di fuori di firenze alcuna credenza...
: e similemente chiunque riceverà di fuori di firenze alcuna credenza... per la
sia tenuto e debbia infra 'l quarto di, poi che sarà tornato in firenze
scrittore nel libro della compagnia, a pena di soldi venti per ognie volta. statuto
, credenzia, prestanza o vero promessione di po'el comandamento e la vietagione a
paura ch'io non vi pagassi. corrispondenza di una filiale dei medici, 57:
posa fare cambi a credenza per corte di roma o altra parte con signori tenporali o
o spirituali... sanza licienza di detti medici. leone ebreo, 199
in termine mi truovo che ho più bisogno di cercare credenzia, che di pagare ciò
più bisogno di cercare credenzia, che di pagare ciò che ho a dare. se
i-682): egli è altresì costume di molti che si ritrovano al bisogno di danari
costume di molti che si ritrovano al bisogno di danari, prender spesse fiate cavalli a
a contanti, per assai minor prezzo di quello che a lor son costati. berni
24 (423): avrete pur troppo di quelli ancor più bisognosi, che non
, lo conoscete? io sono amico di questo signore che è uno dei primi armatori
signore che è uno dei primi armatori di genova. fatemi credenza. vi pagherò assolutamente
, prove (della verità o no di un fatto). dante, purg
(che scalchi e coppieri facevano prima di servire il signore, per assicurarlo che
mensa mia attenderai, facendomi la credenza di tutto quello che in mensa appresentato mi sia
, 1-98: stava in grande agio di case, bene abbigliato, se gli
gli dissi che nulla io volevo mangiare di quello che egli mi portava, se prima
credenza. 10. ant. promessa di tenere segreta una cosa, segretezza.
, sotto credenza: con l'obbligo di mantenere il segreto. -porre in credenza
: mantenere il segreto. breve di montieri, v-50-71: item sì iurano tutte
. la madre che li avea promesso di tenere credenza, il manifestò a un'
a diveder che me ne duole. fiore di virtù, 38 (112):
mai non troverà uomo che si fidi di lui. idem, 38 (112)
né inanzi a genti ciò che tu saprai di tue credenze. a. pucci,
, ch'io ho la potenza / di chiamar papa qual più mi diletta / de'
): deliberatosi adunque il re di parlargli e raccontargli i casi suoi e chiedergli
mandò dicendo che seco aveva da conferir cose di credenza. varchi, v-141: se
sassetti, 98: veduto quel di lorenzo che le sue gherminelle non potevano
l'arcivescovo conoscesse quanto egli fosse parziale di s. m., gli fe'
promise, come stanislao nel pregò, di tacerlo; e serbogli credenza, fin
se non 'segreto '... di qua venne * giurar la credenza,
). -anche al figur.: di persone. caro, i-81: infatti
. 12. stor. consiglio di credenza (anche, semplicemente, credenza
più savi del paese (perciò più meritevoli di essere * creduti *, da cui
. villani, 7-16: riformarono il consiglio di cento buoni uomini di popolo,.
riformarono il consiglio di cento buoni uomini di popolo,... e poiché per
[i fiorentini elessono] un consiglio di ottanta cittadini, il quale chiama vono
città, fu creato un nuovo magistrato di quattordici cittadini nomato la credenza, e
: ogni ben regolata città solita fu di costituire un * consiglio minore ', formato
un * consiglio minore ', formato di pochi, ma scelti e migliori membri dell'
secondo consiglio si appellava il * consiglio di credenza ', cioè del segreto.
segreto. 13. lettera di credenza, breve di credenza: credenziale.
13. lettera di credenza, breve di credenza: credenziale. -lettera in credenza
credenza: credenziale. -lettera in credenza di qualcuno: per accreditarlo. storie
636: per siena avrai solamente tre lettere di credenza, una a messer paolo di
di credenza, una a messer paolo di gherardo, una a messer cristofano di
di gherardo, una a messer cristofano di guido, e una a messer andrea piccolomini
: desiderava parlarci in casa l'oratore di ragona, per parte delltmperadore; dove convenuti
; dove convenuti, presentò ima lettera di credenza delltmperadore. caro, 3-2-134:
che '1 messo / le lettre ha di credenza e di saluto, / toglie
messo / le lettre ha di credenza e di saluto, / toglie, affrettando il
giunse in urbino... giuliano cardinale di san pietro in vincola...
, mandatovi dal papa con un breve di credenza. buonarroti il giovane, 9-328:
ambasciatori dell'austria, del portogallo, di napoli, ai ministri dell'elettore di
di napoli, ai ministri dell'elettore di salisburgo e dell'ordine di malta,
ministri dell'elettore di salisburgo e dell'ordine di malta, i quali tutti gli presentarono
i quali tutti gli presentarono nuove lettere di credenza. 14. ant
14. ant. polizza di credenza, bollette di credenza: attestato
ant. polizza di credenza, bollette di credenza: attestato che veniva rilasciato dalle
far fede della provenienza o della destinazione di determinate merci. cantini, 1-20-49
liberamente, purché i condottieri abbino appresso di sé le polizze di credenza di chi
condottieri abbino appresso di sé le polizze di credenza di chi le manda, con espressione
appresso di sé le polizze di credenza di chi le manda, con espressione del
senza sostanza, senza fondamento, fuor di proposito, senza utilità. -anche:
una buona coltellata sul capo a uno di questi bravacci a credenza, onde egli,
a credenza, onde egli, in cambio di far le sue vendette, si cacciò
abbiam visto un saggio) tante deduzioni di questa o di quella filosofia, che
un saggio) tante deduzioni di questa o di quella filosofia, che diventano poi norme
so chi voi vi siete, né di saperlo più che vi piaccia, addomando:
credènza2, sf. mobile domestico, di dimensioni simili a quelle di un cassettone
domestico, di dimensioni simili a quelle di un cassettone, a forma di armadio
quelle di un cassettone, a forma di armadio a sportelli, nel quale si ripongono
destinata a mettere in mostra vasellame di pregio; dispensa. firenzuola,
io cercai, per via d'un discepolo di raffaello da urbino pittore, che il
ii-585: mentre si sta in compagnia di bacco che ha a'piedi due tigri,
la tavola apparecchiata e la credenza carica di candidissimi piatti di creta, piena d'ogni
e la credenza carica di candidissimi piatti di creta, piena d'ogni sorte di frutti
piatti di creta, piena d'ogni sorte di frutti. galileo, 1079: lo
fame in un gli ammorza / vasellamento di cristallo e d'oro, / pien di
di cristallo e d'oro, / pien di quanto la terra e '1 mar
mar dispensa. lippi, 8-43: piena di cibi intanto una credenza / vien pari
s'ergevano le superbe credenze, cariche di vasellami dorati e di cristalli brillanti, né
credenze, cariche di vasellami dorati e di cristalli brillanti, né sui tappeti persiani
nievo, 1-70: tutti gli utensili di ferro e di rame, staccati dai loro
: tutti gli utensili di ferro e di rame, staccati dai loro chiodi,
credenza d'abete spalancata mostrava come impaurite di quel rivolgimento e ritrattesi a consiglio ne'
credenze alla cintola, faceva da padrona di casa. tozzi, i-365: pigliava.
i-365: pigliava... un boccone di pane; assaggiava, dalla credenza,
. gadda, 327: d'un po'di gorgonzola in credenza era spasmodicamente ghiotta,
. 2. disus. assortimento di piatti, di stoviglie per imbandire la
2. disus. assortimento di piatti, di stoviglie per imbandire la mensa; il
viene custodito. -anche: l'ufficio di custodirlo. b. segni, 162
una credenza d'argento ricchissima, fatta di nuovo con molto lavoro e con grande
suo consorte fece fare qui molti disegni di varie istoriette per dipingere una credenza di
di varie istoriette per dipingere una credenza di maioliche in urbino. vasari, iii-236
in urbino. vasari, iii-236: di questi vasi... mandò il detto
. leopardi, iii-425: due ufficiali di cucina e credenza insieme... mi
che vengono servite alla mensa per lo più di persone facoltose. magalotti, 1-93
, 1-93: saporetti, panlavati, capponi di galera, bianchi mangiari, in una
in una parola, tutti i servizi freddi di credenza di questa natura, ne'quali
, tutti i servizi freddi di credenza di questa natura, ne'quali tutti..
... annunziò il primo servizio di credenza e i servi si fecero avanti con
argento. 4. nei luoghi di culto (chiese o cappelle),
(chiese o cappelle), tavola di legno, di marmo o di altro,
cappelle), tavola di legno, di marmo o di altro, con piedi
tavola di legno, di marmo o di altro, con piedi o senza,
banda una credenza o mensa, coperta di tovaglia bianca da tutte le bande sino
si fa uso della credenza, ripostiglio di vasi e arredi di vario prezzo e lusso
credenza, ripostiglio di vasi e arredi di vario prezzo e lusso a seconda della
nel mezzo, con le due credenzette di noce e il lungo divano da anticamera coperto
e il lungo divano da anticamera coperto di tela greggia, [diventò] più ornato
, [diventò] più ornato delle stanze di raffaello. -credenzina.
riceve dal suo governo, allo scopo di far conoscere al capo dello stato presso cui
cintio, mandato dal pontefice al re di francia; appresso al quale essendo trovati
credenziali, con tutto che per riverenza di chi lo mandava lo lasciasse subito passare
cosa che gli ambasciadori delle maggiori corone di europa si presentino al divano di costantinopoli con
corone di europa si presentino al divano di costantinopoli con le loro lettere credenziali
nell'ima mano, e con mostre di panni lani nell'altra. 2
. che induce a credere, che permette di credere. magalotti, v-165:
corsini, 2-422: posta nelle mani di sandoval la sua credenziale, lo ragguagliò.
con credenziali, nelle quali si dichiaravano di voler essere sudditi della m. s
c. monti, ii-92: ad istanza di marescalchi sono state mandate al medesimo nuove
si direbbe a corte se un maestro di cerimonie o un ambasciatore con le credenziali
. 4. sf. lettera di credito (v. credito, n.
second'anno mi avrebbe somministrata una credenziale di millecinquecento zecchini, non me ne avendo
credenziàrio, sm. stor. membro di un consiglio di credenza. credenzièra
. stor. membro di un consiglio di credenza. credenzièra, sf. armadio
la tavola ed una credenziera, piena di piatti e di bicchieri, con alcune
ed una credenziera, piena di piatti e di bicchieri, con alcune seggiole.
al ditto si roppe; e parendoli di aver molto mal fatto, pregò quel
le mani come un piffero: io maestro di casa, io scalco, io dispensiero
: tenne faraone lungamente prigioni in fondo di torre due suoi prima amantissimi famigliari.
, i-78: pio ix dee far colezione di caffè e latte? e vien fuori
suo seggiolone... gli accennava di tagliare. 2. ant. nelle
nuovo credenziere gli faccia una piccola porcellana di quelle frutte giulebbate, che chiamano '
e durante il secolo xv, funzionario di dogana o controllore fiscale. - membro
dogana o controllore fiscale. - membro di un consiglio di credenza. 4.
fiscale. - membro di un consiglio di credenza. 4. figur. ant
molti suoi credenzieri quando egli era signore di firenze. ammaestramenti, 3: ma tu
che non faccia te a te medesimo credenzieri di niuna cosa, della quale non potessi
comunemente senza vetri, per riporvi provviste di cibi o altro. c.
. 2. banco, armadio di sacrestia. soldati, iii-81: curvo
cordone, i paramenti, non senza, di volta in volta, sfiorare ciascun capo
devoto. = acer, di credenza1. crédere, intr.
per certo convenevole cosa era ed è di credere semplicemente alle parole di cristo,
era ed è di credere semplicemente alle parole di cristo, e non dubitarne. macinghi
, che io son per farvi onore di tutto e per credervi più che al mio
. svevo, 6-173: non ti domando di credermi. dispero anzi di farti credere
ti domando di credermi. dispero anzi di farti credere. d'annunzio, iv-1-554:
sempre. non ho nessun rancore contro di te, non ne avrò mai.
idem, purg., 32-32: colpa di quella ch'ai serpente crese. simintendi
m. villani, 1-70: il conte di romagna..., vedendola [
e cagione; e nientedimeno non ci vergognamo di non credergli e di non ubbidirgli.
non ci vergognamo di non credergli e di non ubbidirgli. bisticci, 2-117: i
errori, i quali sono per colpa di chi gli è appresso, a chi eglino
appresso, a chi eglino sono costretti di credere. giov. cavalcanti, in:
che nella cavalleria militare si trovasse; e di molti eserciti ricordava, per la infedeltà
tal omo esser distretto / o malmenato di quella al cui pede / istà inclino,
dire: il che, se dagli occhi di molti e da'miei non fosse stato
fosse stato veduto, appena che io ardissi di crederlo, non che di scriverlo.
io ardissi di crederlo, non che di scriverlo. capellano volgar., i-53:
in parole nude, la quale cortesia di parole da nessuno suole essere creduta. 5
: dicesi che tanto fu piena maria di grazia e di virtù in questo mondo,
tanto fu piena maria di grazia e di virtù in questo mondo, che quasi è
circolari] la natura si serva realmente di quella faragine di sfere ed orbi figurati
natura si serva realmente di quella faragine di sfere ed orbi figurati da gli astronomi,
in parte. segneri, iii-1-18: di qui è che non si curano [i
non si curano [i cristiani] nemmeno di vedere ciò ch'essi credono, tanta
ch'essi credono, tanta è la stabilità di quella adesione al vero. algarotti,
dovrà ciò credersi in un'arte che di tante parti è composta, come è
stimare, pensare (con la persuasione di non errare). - anche al figur
ogni padiglione mescolasse scaltriti balestrieri, e di tombolare bene ammaestrati. guittone, ii-224
tei venisse a dire? io credo di no. sacchetti, 82-29: qualunque vincerà
desiderio... fu sempre in me di operare sanza alcuno respetto quelle cose che
, ch'ad una morte crede / di bastar solo, e compagnia non chiede
credo che il mondo sia oggidì migliore di quello che mai sia stato ne'secoli trapassati
redi, 16-iii-4: intorno al nascimento di que'viventi che infìno al dì d'
a caso. goldoni, vii-1157: -avvertite di non andar colà a far degli strepiti
andar colà a far degli strepiti fuor di proposito. -farò tutto quel che crederò
spesso, mentre / ripete i carmi di virgilio, i tuoi / ripeter crede
2-173: io che a quel tempo credevo di essere ormai diventato un altro, provavo