mi par di vedere che il sarsi faccia gran differenza dal
che al ben contornato capellamento della fiammella di una candela di lontano...
contornato capellamento della fiammella di una candela di lontano... veduta.
. -avere le mani nella chioma di qualcuno: dominarlo, averlo in proprio
. 11. astron. chioma di berenice: costellazione boreale che appare a
appare a occhio nudo come un gruppo di piccole stelle a forma di v, a
un gruppo di piccole stelle a forma di v, a sudest dell'orsa maggiore
votiva che la regina berenice, moglie di tolomeo iii, fece della propria chioma
mal'ora quella chioma detta gli crini di berenice, e sia portata da quel tessalo
il chiomadoro che con sì fiero atto di grazia dardeggia la martire non sembra veramente
v-2-456: palafreno da comparsa, normanno di gran corpo, leardo, codilungo,
. salvini, 41-218: per similitudine di questa pianta accortamente prese lauro e mirto
, /... / io so di te, che immensa / virtù possiedi
tomba m'apparve sul poggio / chiomante di pini. 4. adorno di
di pini. 4. adorno di lungo pennacchio. ugurgieri, 1-92:
, ben chiomato, ben vestito, di faccia aperta e allegra. carducci, 112
aperta e allegra. carducci, 112: di vegli / e di chiomati giovinetti un
, 112: di vegli / e di chiomati giovinetti un vulgo / addensato co'gli
miei piedi il più chiomato tra gli angeli di me- lozzo, che mi porta la
, 29: fuori è la notte chiomata di muti canti, pallido amor degli erranti
. 2. figur. cinto di fronde, coronato. battista, 248
coronato. battista, 248: chiomato di pampani il pastore / al gregge contumace
la fonte pullulava sotto un arco chiomato di caprifogli e di pruni. sbarbaro,
pullulava sotto un arco chiomato di caprifogli e di pruni. sbarbaro, 1-113: ti
fra me e le pan- nochie chiomate di rosso-bruno. 6. stella chiomata
: chiomate stelle con diversi modi / di luce,... si mostran su
. 2. sm. epiteto di nettuno. chiabrera, 234: nettuno
chionanto, sm. bot. genere di piante della famiglia oleacee, comprendente
famiglia oleacee, comprendente due specie di cui una, la chionanthus virginica
, sm. plur. ornit. famiglia di uccelli dell'ordine laro-limicoli, che abitano
, 16-vi-118: non so se son pezzi di vermi, o pure sono quei bacherozzoli
, chionza, viscida come una pentola di sugna, la quale con un tronchetto alla
veniva avanti ponzando dietro alle gambacce di quegli omini, rinfagottata in uno scialle in
. dal lat. corbula (dimin. di corbis * corba ').
a cui si riferisce, o a piè di pagina o raccolta con altre in volume
: iddio ha scipate e distrutte tossa di coloro, che piacciono agli uomeni: dove
chiosa; cioè coloro, che desiderano di piacere, sono confusi, perocché iddio
canti, 51: sempre la chiosa di colui che ha fatto il testo va
mario è vera, né ha bisogno di chiose. d. bartoli, 40-ii-27:
chiose in quel paese, dal quale di primo volo partono le gru. muratori,
muratori, 1-32: alle leggi poi di giustiniano fecero le chiose i primi interpreti
giustiniano fecero le chiose i primi interpreti di quel gius risuscitato. algarotti, 2-15:
vogliate che la vostra chiosa abbia più bisogno di chiosa essa, che non ne avea
dell'iliade e dell'odissea ponesse dieci volumi di chiose, sarebbe forse discreto, sì
degli scrittori commentatori d'omero dal secolo di pisistrato al nostro. giusti, v-28
opere dell'immaginazione a questa arida congerie di testi e di chiose! carducci, i-146
a questa arida congerie di testi e di chiose! carducci, i-146: vecchio
, ii-275: bisogna aver visto uno di quegli esemplari di libro, frusti, lungamente
bisogna aver visto uno di quegli esemplari di libro, frusti, lungamente brancicati e
riappiccati con la colla e le striscioline di carta velina, col lezzo di tante
striscioline di carta velina, col lezzo di tante dita e di tanti fiati, e
, col lezzo di tante dita e di tanti fiati, e le unghiate e i
sul margine e fra le righe le chiose di tante letture. 2. figur
letture. 2. figur. spiegazione di un discorso oscuro, chiarimento.
figlio, queste son le chiose / di quel che ti fu detto. buti [
e nazarena, / perché tu se'di dio nel cielo sposa, / colla tua
insino al fin mi mena, / che di mia fantasia truovi ogni chiosa.
5. raro. atto ufficiale di un magistrato. p. alighieri,
, ix-84: giudice alcun non bada / di far d'un no un sì 'n
verità » pensava... a mo'di chiosa « questo santo è pur un
alcune abitazioni, o piuttosto tuguri, fatti di pertiche poste sopra terra in giro,
resti, dico, mediante un cerchio di legni sovraposto, un'apertura o finestra
capanna ', ingl. cottage 4 casa di contadini ', poi 4 villetta '
), consistente nel lanciare le gocce di vino rimaste nel fondo di una tazza
le gocce di vino rimaste nel fondo di una tazza in modo da colpire un
in modo da colpire un certo numero di piccoli vasi posti a galleggiare in un
far cadere, colpendolo con le gocce di vino rimaste nella tazza, un piattello,
, posto in equilibrio instabile alla estremità di una sottile verga metallica, su un
un piattello più grande, sistemato al di sotto del primo. g.
, festevoli bevitori, rovesciando quel po'di vino, che restato era nel fondo
vetro concorre il forno, la fornace di reverbero, i conconi suoi e le volte
la bocca e le bocchette, le canne di ferro, le forme, le borselle
sf.: cottanèlla). marmo di colore rosato con venature bianche.
l'armi con statue ed altri ornamenti di colonne di cottanèllo in s. pietro,
con statue ed altri ornamenti di colonne di cottanèllo in s. pietro, dello stesso
. idem, 7-34: con le colonne di cottanèlla, pietra cori detta per essersene
una cava nella sabina, nel castello di cottanèllo. = dal comune di
di cottanèllo. = dal comune di cottanèllo, in provincia di rieti.
= dal comune di cottanèllo, in provincia di rieti. cottardita (cotardita)
cotardita), sf. ant. specie di ampia e lunga cotta.
, portando nel petto un nodo di salomone,... e fu chiamata
): il secondo elemento è di etimo incerto. cotterìa, sf
: né in italia v'ha miglior voce di cotteria, che s'è tolta
da noi per esprimere certe compagnie di colte persone unite insieme ai caffè
anco la * cóterie 'francese fa capolino di tanto in tanto. il lissoni
compagnia ', originariamente nel senso di * associazione di contadini che hanno
originariamente nel senso di * associazione di contadini che hanno cura dei beni
ferro] cavato da questi monti di val di castello si cotticchiava qui a
cavato da questi monti di val di castello si cotticchiava qui a verzaglia
cotticchiato (part. pass, di cotticchiare), agg. leggermente
rovine della cotticciara sono moltissimi pezzi di vena di ferro cruda e cotticchiata
cotticciara sono moltissimi pezzi di vena di ferro cruda e cotticchiata.
cotticciata, sf. fond. operazione di raffinamento del ferraccio nei forni fusori.
, 16-i-332: da questo 'ebriolus 'di plauto, e dal verbo * ebriulari
voce 4 brillo 'in signi- ficanza di 4 avvinazzato ', o 4 cotticcio '
1-1-224: si vantava avervi / tratto di man danar sotto una finta / di
di man danar sotto una finta / di non so che fanciulla, di che voi
/ di non so che fanciulla, di che voi / eravate cotticcio. 4
4. sm. fond. massa di ferraccio che si accumula nel forno fusorio
, sm. plur. ittiol. famiglia di pesci teleostei appartenenti all'ordine perciformi,
perciformi, con testa grossa, dotata di spine, squame ridotte o assenti,
o assenti, due pinne dorsali, di cui la prima è più breve e
d'annunzio, ii-762: e la città di cnosso / splendea di mura còttili
la città di cnosso / splendea di mura còttili e di blocchi / oltre l'
/ splendea di mura còttili e di blocchi / oltre l'irto canneto atto a
india, i collegi dei figuli ornatori di vasi e di mura còttili, le maestranze
collegi dei figuli ornatori di vasi e di mura còttili, le maestranze corali degli
costruzione e la stabilità delle strade, essendo di troppo interesse pei cottimanti che elle riescano
egli possedeva uno dei laboratori meglio attrezzati di volterra. lo aveva riaperto ormai a
fissa. cóttimo, sm. sistema di retribuzione calcolato in base alla quantità di
di retribuzione calcolato in base alla quantità di lavoro compiuto. -specie nella locuz
iii-476: aveva michelagnolo fino nel tempo di paolo iii, per suo ordine dato principio
far rifondare il ponte s. maria di roma, il quale per il corso dell'
:... e vedendosi nel tempo di giulio iii in congregazione coi cherici di
di giulio iii in congregazione coi cherici di camera in pratica di dargli fine,
congregazione coi cherici di camera in pratica di dargli fine, fu proposto fra loro
fine, fu proposto fra loro da nanni di baccio bigio architetto, che con poco
, che con poco tempo e somma di danari si sarebbe finito, allogando in
mi volesse dare in cottimo l'impresa di scavare due pozzi in sedici braccia per lo
pozzi in sedici braccia per lo meno di filoni di diaspro,... io
sedici braccia per lo meno di filoni di diaspro,... io m'inorridirei
forse miglior consiglio sarebbe che i lavori di strade si dessero in appalto, o,
a salario fisso ha l'enorme difetto di non ammettere giusta proporzione tra la mercede
essi che il guadagno si commisura al grado di solerzia e di abilità dimostrata. verga
si commisura al grado di solerzia e di abilità dimostrata. verga, 4-95: la
bacchelli, i-143: non si vedon case di famiglie coloniche, e i lavori vengon
lavori vengon dati a opera, a squadre di lavoratori avventizi, ingaggiati dai « caporali
non si sa bene quale somma, di pigliarsene una quarta [macchina].
o che si compie con questo sistema di retribuzione. caro, 12-i-140: fra
che chi s'avea preso un pezzo di terra, chi un cottimo, chi gli
. nelli, 9-3-2: e qui intendo di fare un cottimo, pigliando questo lavoro
fatte venire da venezia. = * di etimo incerto. còtto (part.
. còtto (part. pass, di cuocere), agg. sottoposto a
.). -cotto stracotto: con valore di superlativo, a indicare che si è
che si è superato il punto giusto di cottura. m. villani,
, 1-53: in cotale mattina per cagione di padronatico, ci è debitore il vescovo
padronatico, ci è debitore il vescovo di faenza di mandare una gallina con dodici
, ci è debitore il vescovo di faenza di mandare una gallina con dodici pulcini di
di mandare una gallina con dodici pulcini di pasta, e con carne cotta.
cherico] a provedere alle cure e bisogni di casa, e massime alla cucina,
poi vi si versa sopra un poco di vino bianco, et è cosa molto cordiale
crude. goldoni, vii-1002: montagne di roba mal cotta, mal condita, tutta
, mal condita, tutta grasso, carica di spezierie. giusti, v-151: dietro
. pascoli, 165: senza bisogno di garzone, / inginocchiata nel chiaror del
-tostato. stratto delle porte di firenze, 62: nocciuole monde o
che non vi era prima, una scarpa di mattoni, ben murati e scelti e
e scelti e ben cotti, alla facciata di detta cappella. sassetti, 148:
i luoghi possono avere il muro fatto di mattone cotto. algarotti, 1-17:
ii-358: con le grandi vedute in maiolica di roma, firenze, milano e via
, colorite e cotte da basilio cascella di pescara, sono stato costretto a risalire
bartoli, 1-55: è ancora una sorte di calcina di gesso che si fa ancor
1-55: è ancora una sorte di calcina di gesso che si fa ancor esso di
di gesso che si fa ancor esso di pietre cotte. b. galiani,
francisco è tutta una catena: missione di santa barbara, missione di san luis
catena: missione di santa barbara, missione di san luis obispo, di san miguel
, missione di san luis obispo, di san miguel, del carmel...
carmel... edifici in mattone di paglia e fango cotto al sole.
piuttosto discende. caro, i-156: di che vetro si fanno i caraffoni /
e preparato per essere sottoposto alle operazioni di tintura (lino, seta, canapa
torcitore possa in modo alcuno, come di sopra, filare, torcere, o ricevere
, o d'altra ragione, né filaticci di sorte alcuna, ad alcun'altra persona
16-vii-60: io per me, bramerei di sapere, se quest'accia piovve cruda
-reso denso, solidificato mediante successive operazioni di bollitura e cottura (lo zucchero).
-raffinato, purificato (il nitrato di potassio o altre sostanze minerali).
sostanze minerali). stratto delle porte di firenze, 61: nitro cotto, il
, 1: in prima lib. 100 di vetro bianco, e mettilo in uno
cotto, mettivi suso lib. 6 di manganese da orciolai. 4.
e neri dal sole, / dal sol di persia, ch'è così fervente!
, a donargli quelle otre o barilli pieni di vita eterna, accadde che, avendone
: gente dai colori accesi, alti di statura, forti di collo, dai toraci
accesi, alti di statura, forti di collo, dai toraci spaziosi, cotti
sanguigno, cotto in volto, irsuto di rosso pelame, che quasi univa l'
cotta dal sole e aveva addirittura un po'di pelo sulla bocca - mi guardava con
un mare cotto, in un'increspatura di tegole. 5. figur.
spolpato, cotto maledetto (con valore di superlativo). pulci, 19-133:
che si lasciasse uscir il buon fiasco di mano, inghiottì tutta la vernaccia.
al fuoco a far non so che, di modo che la vernaccia così le occupò
dormire. segneri, iii-1-213: alcuno di questi ubbriaconi ben cotti. redi,
così lieti accenti, / d'edere e di corimbi il crine adorne, / alternavano
: non poteva a buona equità ricusar di bere quegli, a cui il bicchiere porgevasi
tutti e due come tegoli, pensa bene di portarli a bere da un altro vinaio
cotto come una pera (con valore di superlativo); innamorato cotto (con
); innamorato cotto (con funzione di intensificazione dell'aggettivo). aretino
non che la vita e la facilità di chi gli ingenerò. firenzuola, 950:
gnene lascierei, se lei si contentava di darmi la mia angelica. così restai
cotto che crudo, mi chiese una vesta di panno fine per sé, e molt'
sua figliuoli, e più danari assai di quelli che io gli avevo offerti. g
24-6: io penso, e pensomi / di pensar bene, che voi, e
lui (per dirvela) / siate di colei cotti, arsi, e di cenere
siate di colei cotti, arsi, e di cenere. buonarroti il giovane, 9-173
passando le si scuopre cotto / spolpo di lei? lippi, 8-47: era in
8-47: era in bellezze un mostro di natura, / sicché tutte le donne n'
però l'agnoletta fosse oltre misura cotta di masino..., pure a mal
, 308: bastarono poche occhiate del marchese di carabà, molto rispettose ma abbastanza tenere
mara, sulle prime, aveva tentato di opporsi a quel matrimonio; ma poiché
isabella, e questa pareva più cotta di lui, aveva finalmente acconsentito. bartolini,
parole è vero che sono innamorato cotto di costei. non lo dico, e fingo
; ma ogni volta che la perdo di vista mi rannuvolo; mentre, con
sopra detto concime farai mettere uno suolo di terra cotta, mescolata con concime bene
la diritta è fare tutti i divelti di estate, nel qual tempo s'incuoce la
[della fossa] un buon suolo di robaccia e uno di terra cotta,.
un buon suolo di robaccia e uno di terra cotta,... e segui
... e segui un suol di roba e imo di terra cotta.
segui un suol di roba e imo di terra cotta. 8. ant.
16-2-98: lasciami mangiare, ch'io muoio di fame, e in tutta questa settimana
e in tutta questa settimana non ho mangiato di cotto. tedaldi, vi-n-271 (16-4
e'pare che qui siano le saliere di volterra, che io non ho potuto due
ha messo dentro; e io ho di molto vino d'avanzo! ché n'ho
sm. mattone, tegola cotta. -lavoro di cotto: lavoro fatto con mattoni.
delle terre e delle arene, quali lavori di cotto, quali tinte, quali vernici
ornamenti delle finestre e della porta sono di pietra con bozze rustiche; i muri
pietra con bozze rustiche; i muri di cotto. nievo, 6: l'edera
le sue strade coperte; e spunta di qua e inerpica di là, avea
coperte; e spunta di qua e inerpica di là, avea finito col fargli addosso
discemeva più il colore rossigno delle muraglie di cotto. faldella, 2-101: i nuovi
.. fecero costruire una scala di cotto per la scuola antica. d'
riempiere la bocca / rotonda della maschera di pietra / in cima alla colonna che si
, entro quel chiostro / quadrato che di biondo travertino i chiarisce il cotto delle
la pietra chiara è listata da fregi di cotto tendente al violaceo. 12
mosto fatto bollire a lungo in caldaie di rame aperte, a fuoco diretto, e
deboli, per una più efficace conservazione di vini, nelle lavorazioni di vini pregiati
efficace conservazione di vini, nelle lavorazioni di vini pregiati (come il marsala).
: fermo con la cera [l'olio di fien greco], è buono al
v. pera. -dirne, raccontarne di cotte e di crude: di ogni
. -dirne, raccontarne di cotte e di crude: di ogni genere, senza
, raccontarne di cotte e di crude: di ogni genere, senza riguardi.
. verga, 4-240: andava raccontandone di cotte e di crude. palazzeschi,
, 4-240: andava raccontandone di cotte e di crude. palazzeschi, 3-245: si
grosse, e quello della berlina con dichiarazioni di amore alle ragazze e magari alle
volta in berlina se ne sentiva dire di cotte e di crude, e le
berlina se ne sentiva dire di cotte e di crude, e le cui spalle parevano
alla quarta potenza. poi ne disse di cotte e di crude:...
. poi ne disse di cotte e di crude:... tutti ci si
e dentro al petto nudo / con più di mezzo il ferro gli trapassa. /
l'elmo gli fracassa. -farne di cotte e di crude: compiere ogni
fracassa. -farne di cotte e di crude: compiere ogni sorta di cattive
e di crude: compiere ogni sorta di cattive azioni, combinare ogni genere di
di cattive azioni, combinare ogni genere di guai; condurre una vita disordinata, di
di guai; condurre una vita disordinata, di espedienti. fiacchi, 201: tale
ogni sorta magagna. proprio se ne fanno di crude e cotte, e a chi
io conosco antonio. ne ha fatte di cotte e di crude con le donne.
. ne ha fatte di cotte e di crude con le donne. perché proprio
-non essere né crudo né cotto: di persona indecisa, debole, incerta,
persona indecisa, debole, incerta, di cui non si riescono a comprendere né
vera indole né l'effettivo valore; di cosa non ben precisata, non ben
. -non volerla più cotta: accontentarsi di ciò che si ha o si riceve
delle cose come stanno, senza chiedere di meglio. carletti, 245: sentito
troppo a preposito al desiderio che avevano di combattere. lippi, 1-53: io
parte mi basta così, né mi curo di meglio. -sapere il crudo e
-sapere il crudo e il cotto di una cosa: conoscerla perfettamente, in
ben sapere il crudo e 'l cotto di questa cosa. -versare vacqua bollita sul
degli uomini sono diversissimi, opposti fra di loro. verga, 3-23: «
, non s'inteneriscon mai, si dicono di cattiva cottoia. 2.
. lippi, 7-29: e siam di così perfida cottoia, / che sebben
: oh che fortuna!... di trovar solo il marito, giovane e
il marito, giovane e bello, e di più sdolcinato, e buona cottoia,
iraconde ed in flemmatiche: le prime di più facile cottoia. 3.
tommaseo [s. v.]: di chi è facile a innamorarsi, a
, a pigliar la cotta: è di buona, di facile cottoia.
pigliar la cotta: è di buona, di facile cottoia. = deriv.
cottóio, agg. tose. di facile cottura, che cuoce facilmente (
legumi cottoi, civaie cottoie, cioè di facile cottura. 2. figur
per trovar casa per una signora, venuta di fresco, da la quale credo che
la sua civaia è cottoia in questo affar di donne. = dal lat.
cottola piana. = forma contratta di collottola (v.).
per quelli, ingenui fino a credere di poterla passare... a fianco delle
un placido impiego, -sbattette me al di là del continente, in sardegna
cotta. -di prima cottura: di cibo o sostanza che cuoce rapidamente.
piogge, geli, over longhe cotture di sole o di fuoco, o pur d'
, over longhe cotture di sole o di fuoco, o pur d'un potente rescaldamento
, o pur d'un potente rescaldamento di lor medesime. garzoni, 1-466: le
seccata che sia, la fa cuocere di prima cottura. baldinucci, 131: più
: più e diverse sorte si trovano di cotture, come cuocere a lesso, cuocere
.. all'ufizio questa medesima quantità di pane, e datela in grano; voi
oriani, x-4-333: perfino la pasta di faenza... non aveva retto
quelle frasi convinte che asseveravano che tutto era di prima cottura, tutte le vivande fresche
cui si andava incontro in quella sorta di lavori fosse, al momento della cottura
al momento della cottura dello smalto, di tenere gli oggetti un attimo di più
smalto, di tenere gli oggetti un attimo di più nel forno, ché così facendo
nel forno, ché così facendo essi invece di smaltarsi si fondevano. montale, 3-123
le uova sode dalla cucina, nere di guscio e verdissime nell'interno per l'
porcini e patate? è un piatto di cottura un po'lenta: occorre un tegame
cottura un po'lenta: occorre un tegame di coccio. cassola, 2-160: la
finì col diventare irrespirabile. -cassa di cottura: cassa rivestita di materiale isolante
-cassa di cottura: cassa rivestita di materiale isolante, in cui vengono poste
piena cucina, ributtò marmitte, casse di cottura, spense il fuoco.
: non più unguento, per amor di dio! usate un poco la cottura,
con misericordia. giusti, ii-475: di cento lavori che getterai sulla carta nel
sento lì dall'altra parte un fruscio di foglie. « ah ma- riuoli!
, 9-262: sassi conci, cotture di fornace, / calce, solai, e
per tre giorni con istretto, con cotture di fuoco in diverse parti del corpo,
egli... né pur diede segno di sentir nulla più che se fosse un
più tosto tinta d'erbe che cottura di sole se ne andasse via, costoro parrebber
biancastre, brune'(dovute alla presenza di funghi che penetrano nel legno danneggiandolo)
. da coctus, part. pass, di coquère 4 cuocere \
.. percioché questa produce le frondi di finocchio e non di coriandro, né
questa produce le frondi di finocchio e non di coriandro, né ha in sé quella
amaritudine che ha la matricaria overo partenio di dioscoride. c. durante, 141:
: la cotula fetida produce le frondi di finocchio, con fiori simili al partenio
267: * cotula ', sorta di pianta che produce fiorellini gialli. tramater [
cotunnite, sf. miner. cloruro di piombo, radioattivo, in cristalli rombici
radioattivo, in cristalli rombici oloedrici, di colore bianco o giallastro o verdastro,
colore bianco o giallastro o verdastro, di lucentezza adamantina, grassa o madreperlacea (
. che porta i coturni, calzato di coturni. chiabrera, 366:
accanto la dal pie'leggiadro / ebe, di giove figlia e di giunone, /
/ ebe, di giove figlia e di giunone, / che muta il passo coturnata
arena. 2. a forma di coturno, che ricorda per l'allacciatura
comperare per i suoi piedi un paio di scarpe coturnate da quaranta lire, è l'
ideale. 3. figur. di stile: grave, elevato, nobile,
cetre lor ad arricchir fur pronti, / di ripeter godè l'eco francese. /
me. 4. figur. di tragedia. berchet, 311: in
e gambe rosso corallo; si nutre di frutti, grani, insetti (in
sugli appennini lungo i versanti soleggiati e di più difficile accesso: ma è in
93: e questo è ben copioso di starne, di coturnici e di fagiani
e questo è ben copioso di starne, di coturnici e di fagiani, quaglie e
ben copioso di starne, di coturnici e di fagiani, quaglie e molte lepri.
sente quando volano la loro voce piena di querele. ariosto, 43-76: fu privata
. ariosto, 43-76: fu privata / di stame, di fagian, di coturnici
: fu privata / di stame, di fagian, di coturnici. chiabrera, 496
/ di stame, di fagian, di coturnici. chiabrera, 496: in oro
fagiani e coturnici. cadetti, 220: di ormus vengono certe cotornice che paiono galline
delle nostre. segneri, ii-642: di un certo amorevolissimo uccello, chiamato glottide
scorta alle cotornice, allora che queste di conserva si accingono al gran tragitto del mare
in giovinezza uno dei più belli uomini di cui abbia ricordanza, e libero come egli
lat. cocturnix -icis 4 quaglia ', di probabile origine onomatopeica. coturnìpede,
coturno, sm. stor. alto stivaletto di cuoio (per lo più di colore
stivaletto di cuoio (per lo più di colore rosso), che giungeva fino
al ginocchio ed era tenuto fermo per mezzo di corregge (ed era portato da greci
, con la tipica allacciatura per mezzo di nastri incrociati sulla gamba nuda).
1-539: in tiro usan le vergini / di portar arco e di calzar coturni.
le vergini / di portar arco e di calzar coturni. anguillara, 10-261: l'
alza, e le fasce / c'ha di sotto al ginochio, e volar falle
270: imeneo, giovane bello, vestito di panni bianchi fregiati d'oro, con
sinistra al fianco destro, una banda di zendado cremisino fregiato d'oro, larga
. marino, 20-64: un par di coturni in premio ei n'ebbe /
'n guisa che stimar non si potrebbe / di figure d'argento eran scolpiti. f
scolpiti. f. buonarroti, 1-446: di vesti, si servirono [i baccanali
ore che dianzi meste / ministre eran di farmachi, / oggi l'indica veste
/ effigiati dei, / inclito studio di scalpelli achei, / e i candidi coturni
danze, / te principio d'affanni e di speranze. d'annunzio, ii-34:
dei flauti frigi, e lesbo / rossa di faci pel natale / del vino e
vita, quando la mia bocca / vergine di baci / diedi al tuo grappolo notturno
giglio, alla zuava, con guarniture di pellicce: poi coturni sguaiati, protervi
mezza gamba e con un'alta suola di sughero (per far parere più elevata
. guarini, 273: aver memoria di far metter il vantaggio ai coturni di
di far metter il vantaggio ai coturni di coloro che n'avranno bisogno. garzoni,
talmente grosso ed alzante, che venivasi mercé di esso, ad uguagliare l'alta misura
tragedia. petrarca, i-4-88: materia di coturni e non di socchi. tasso
, i-4-88: materia di coturni e non di socchi. tasso, 6-iii-184: perdo
gozzi, 4-325: io fui sempre di un naturale più inclinato al socco che al
. monti, x-3-214: io voglio di coturno allor calzarmi / e d'altro serto
fronte, / ché sazio io son di pastorali carmi / e dei mirti di
di pastorali carmi / e dei mirti di fiacco e anacreonte. pananti, i-104:
due scene d'un 4 galealto re di norvegia '. panzini, iii-578: quando
quando la donna entra in letteratura, di solito butta via le allegre pianelle,
soggetto titolare insieme con altri del diritto di godere di determinati beni di natura demaniale
insieme con altri del diritto di godere di determinati beni di natura demaniale e talvolta
del diritto di godere di determinati beni di natura demaniale e talvolta anche privati (
talvolta anche privati (usi civici: diritto di pesca, di caccia, di pascolo
usi civici: diritto di pesca, di caccia, di pascolo, di legnatico,
diritto di pesca, di caccia, di pascolo, di legnatico, ecc.;
pesca, di caccia, di pascolo, di legnatico, ecc.; usi pubblici
ecc.; usi pubblici: uso di spiagge, fiumi, strade, musei
in cui covano; il nido, nidiata di uccelli. alberti, 46
, che fra le fronde / cerca di filomena il nido ascoso, / e ficcando
. d'annunzio, v-2-138: udivasi di quando in quando il sommesso gemito reco
ve n'è pure dell'ultime cove di primavera, con le aiucce corte,
dentro la cova, par che abbia voglia di uscire, smuove le ali e si
e là spargersi s'ode, / di volatili in cova, / bisbigli, pigolìi
. per estens. covo, covile (di animali); nido (di insetti
(di animali); nido (di insetti). firenzuola, 446:
: è divenuta [la città] siede di arbori e di viti, nidio di
la città] siede di arbori e di viti, nidio di golpi e cova di
di arbori e di viti, nidio di golpi e cova di lupi. marino,
di viti, nidio di golpi e cova di lupi. marino, 6-190: nel
un elee ecco due favi / vede coverti di pungenti essami. / vulgo d'api
segneri, ii-650: sono ora macchie di pruni, e cove di vipere,
sono ora macchie di pruni, e cove di vipere, le ville de'tiberi,
3-103: nella penombra, qualche cosa appariva di continuo, lampeggiava, di pelo o
cosa appariva di continuo, lampeggiava, di pelo o penne, balzava, sfcom-
tassoni, 3-9: onde deliberar d'uscir di cova / i moda- nesi armati a
covaccino, sm. dial. schiacciata di pasta non lievitata cotta sotto la cenere
non lievitata cotta sotto la cenere; pasta di farina bianca fatta cuocere nell'olio.
, 267: 'covaccino ', specie di schiacciata. tramater [s. v
. v. j: * covaccino specie di schiacciata per lo più di pasta non
covaccino specie di schiacciata per lo più di pasta non lievitata, che si fa cuocere
..; che sarai coronata del capo di monte amana,... de'
sentir del leone, che nelle chiane di mezza state con molta meno noia dimorerebbe
turbati da creature umane, e facendo di loro grida confuse rimbombare quelle solitudini.
paese fosse stato ammazzato un certo capo di certi uomini. d'annunzio, v-2-281:
scaltra, per farti cacare un uovo di vantaggio e rimarrai quell'ora, ultima
loro alle mani, e con una tempesta di strida e di percosse gli rincorsero spauriti
, e con una tempesta di strida e di percosse gli rincorsero spauriti fino al loro
covàccio, ove si rinserrarono con tanto di chiavistello. nievo, 206: [
io li vidi entrare per una fessura di questo. beltramelli, i-283: nel suo
rinchiuse due creature che non erano figlie di lei; le aveva raccolte chi sa
dagli antichi covaccioni. = acer, di covàccio. covacénere, sm.
= comp. dall'imp. di covare e da cenere (v.)
sm. ant. e dial. grotta di grandi di mensioni scavata nel
ant. e dial. grotta di grandi di mensioni scavata nel tufo.
covalènza, sf. chim. tipo di legame chimico che unisce atomi uguali
che unisce atomi uguali o diversi all'interno di una molecola (e che viene
realizzato dagli atomi non mediante cessione di elettroni dall'uno al l'
covante (part. pres. di covare), agg. che cova.
tr. { cóvo). tenere sotto di sé le uova per trasmettere loro il
giamboni, 2-81: dicono molti di loro malizie [delle pernici],
/ un ronzìo d'ape, un voi di maggiolino. -per simil. e
si rinchiude e cova, / e genera di molte corruzioni. tasso, 6-i-43:
] fu esaltata per la sua « bocca di viola », nonché per avere covato
salotti intellettuali quelle uova del libero pensiero di francia. campana, 82: nel
425: cominciò a non occuparsi più di nulla: si levava tardi, mangiava e
levava tardi, mangiava e beveva tranquillamente di quello che c'era, si metteva a
si stava covando tutto 'l dì i sacchetti di que'suo danari. varchi, 24-13
; ché prima non si partiva mai di casa, e stava sempre a covarla e
intruglio de'mutui, venne nel pensiero di comprare un qualche podere, e là ridursi
: si chinò anch'esso sul mucchietto di fave, covandolo colla persona, misurandolo
203: tutto in questa stanza parlava di miseria, di stenti, di vita
tutto in questa stanza parlava di miseria, di stenti, di vita cruda, nell'
parlava di miseria, di stenti, di vita cruda, nell'assedio della città brutale
sì affollatamente tante in sì poco spazio di tempo, e per lo più rivedendole subito
dopo pranzo, mi cagionò un accesso di podagra assai gagliardetto, che mi tenne
; concepire, nutrire, alimentare dentro di sé (sentimenti, propositi, intenzioni
pensiero, un bisogno, un desiderio di vendetta, in modo subdolo, finché
profondo del sen cova pensieri, / di donde sorge finalmente amore. marino, i-83
nel cuore quella pessima volontà che contro di me aveva,... valersi.
,... valersi... di questo schermo e fare a credere altrui
, e covarsi nel seno sospetti rei di veruno. segneri, iii-1-242: imprende mille
un segreto odio, che diviene lievito di corruttela. leopardi, iii-58: mi
pure un tantino, era questo il momento di farsi canzonare per sempre. nievo,
è un piccolo amore terribile, pieno di espressioni da far tremare. betocchi, 5-84
: e soltanto gli giova, / di quel lavoro inutile, / quel che
, i loro amici e parenti, parleranno di sé grazie alla nostra mediazione; parleranno
sé grazie alla nostra mediazione; parleranno di sé tutti quelli che covano segreti pensieri
e la chiusa speranza. -anche di cose: avere in sé, nascondere in
provato. nievo, 26: fantasma di vita pubblica che covava forse dapprincipio un
pubblica che covava forse dapprincipio un germe di vitalità, ma che sotto le ali
la germania, covante nell'inerzia feudale ardori di battaglia. vederi, 1-49: dentro
cova solitaria / il suo vecchio dolor di spodestata. -far nascere (nell'
a lungo in preparazione, esitare prima di condurre a termine e di pubblicare (
esitare prima di condurre a termine e di pubblicare (un'opera letteraria o scientifica
i-290: corsi a milan col rotolo / di 'edmene- garda 'in seno,
d'annunzio, iv-2-168: tutto il paese di radusa appariva in dietro come un monte
radusa appariva in dietro come un monte di cenere che covasse il fuoco. borgese
, 1-255: aveva bevuto un buon numero di bicchierini, e le fiamme dell'alcool
d'un tratto il cervello, come quelle di un rogo che le avesse lungamente covate
é de'più forti castelli e rocche di toscana, e cova e soprasta poppi
pallavicino, 1-222: come potrebbe senza di esso [principio] il bracco argomentar dall'
dove si covi la quaglia, che di tal odore è cagione? -figur
piazze felici? e le tue vie tortuose di palazzi e palazzi marini e dove il
colossale a spigoli verdi? -anche di cose: trovarsi, esserci. pulci
elvezia, la cui popolazione è mista di tribù pelasgiche, teutoniche e celtiche,
, è il compendio etnografico e lo specchio di europa, come geograficamente n'è il
visto i miei colleghi americani che entravano di corsa, in mutandine; con in
segreto. petrarca, 136-5: nido di tradimenti, in cui si cova /
mio, sii vecchio e carico / di senno e di pensier che 'n te
sii vecchio e carico / di senno e di pensier che 'n te si covano,
41-17: in ogni luogo scintilla pure di superbia si cova nell'altiero cuore umano
popoli si cova. monti, x-2-25: di saper ti giova / se fia scevra
vediamo rivela e accusa gli occulti vizi di quella monarchia; i quali già non potevano
le passioni che possono covare nel petto di un uomo lo accompagnarono nell'esilio.
come sempre in queste faccende, deliberai di chiarirmene tosto. carducci, 457
amor covava in petto / al buon veglio di teo. pascoli, 525: è
e. cecchi, 1-41: credevo di cominciare a scorgere nella portatura, nella guardatura
ferme sulle piazze, i segni imponderabili di qualche tremenda rivelazione che covasse sotto il
sotto la minaccia delle fruste. tornasi di lampedusa, 277: qui in sicilia,
levi, 1-128: questo desiderio cieco di distruzione, questa volontà di annicchili- mento
desiderio cieco di distruzione, questa volontà di annicchili- mento, sanguinosa e suicida,
essere in incubazione, essere al punto di scoppiare (una malattia, un'epidemia)
che covi; sarà ella solamente fumi di terra, ed acqua, e non un
acqua, e non un mortalissimo fermento di spiriti da infettarsene e ammorbare i corpi
rotti, tremanti, / vigilie piene di ferite e piaghe. / vegghiando, fiera
e si fa rete e stanza / di sua sostanza. / di sua sostanza si
e stanza / di sua sostanza. / di sua sostanza si circonda e cova,
abbiano i loro scoli verso la parte di dentro. lastri, vi-69: il terreno
, 6-31: e [ulivieri] saltato di netto 'n sul destrieri i..
lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze, 18-45: oltre a ciò
che cova: quando ci si accorge di non poter far conto su una persona
altrimenti lisetta, ma lucinda, figliuola di don luigi di marsilia. -don luigi
ma lucinda, figliuola di don luigi di marsilia. -don luigi di marsilia è
don luigi di marsilia. -don luigi di marsilia è costì che cova. /.
... non domandasse il nome di chi capita a favorirlo, sai tu,
tu, bestia, cosa c'è di bello? 'sotto pena a qual si
, tavernai ed altri, come sopra, di trecento scudi ': sì, son
, agg. e sm. matem. di un'espressione formata mediante le varianti e
formata mediante le varianti e i coefficienti di una forma algebrica che resti inalterata
fóra appena bastante a spesare una covata di pollicini. olina, 1-18: cova
grassezza schiacciano le covate, in cambio di scaldarle e di schiuderle. magalotti, 20-147
covate, in cambio di scaldarle e di schiuderle. magalotti, 20-147: una
. magalotti, 20-147: una nidiata di starnotti, una nidiata d'aquilotti, ima
, una nidiata d'aquilotti, ima di pettirossi, e una covata di pulcini.
ima di pettirossi, e una covata di pulcini. carducci, 314: attende
la flessuosità dei gabbiani piccoli come piccioni di covata, bianchi e neri, con l'
posti si radunano gli uccelletti delle covate di marzo, i cardellini che non hanno
alla povera girumina fu comprata una covata di pulcini a spese della comunità.
uova deposte da insetti, i piccoli di mammiferi nati in un solo parto.
le covate dei maialini bianchi non vedono di buon occhio i loro confratelli neri. baldini
, i-37: ci mortifica la convinzione di portare con noi in fondo alle cuciture
cattiva. pulci, iv-103: che di bambin vuoi sempre una covata. ojetti,
. gadda, 7-57: quel calore di covata materna di cui taluni tra i
, 7-57: quel calore di covata materna di cui taluni tra i figli della donna
3. ant. i frutti (di vite o di altro albero) che
ant. i frutti (di vite o di altro albero) che si formano in
davanzali, ii-503: non matura la vite di tre volte la terza covata, se
. 5. etnol. costume di popoli primitivi, per il quale il
partorito (ed è probabilmente una pratica di magia simpatica, che dovrebbe alleviare le
, 2-83: le galline non sono migliori di state che di verno, perciò ch'
galline non sono migliori di state che di verno, perciò ch'elle sono tutte covaticcie
covato (part. pass, di covare), agg. sottoposto alla
alvaro, 9-475: avevo veduto alcune di quelle donne decidersi da vecchie a venire
superficiale, più che l'espressione matura di un mondo lungamente covato e meditato.
, nato e covato da lunghi anni di silenzio,... ebbe una tal
... ebbe una tal impronta di sincerità da ricomperare qualche altro men bello
che, quando è piena, trasforma di colpo il pensiero in atto. pirandello,
un pezzo accesi e vibranti, l'uno di fronte all'altra, quasi sgomenti del
bella e buona, gelosia che tentava di nascondersi sotto la veste della previdenza e
8-23: la zoraide esisteva come un ninnolo di prezzo che in casa convien tener caro
e me ne servivo contro i covatoli di lenzuola come sansone usò la mascella non
domando, che per cinque centi- metri di statura in più, un ragazzo guardi sua
veda se l'aria, o la pastura di belmonte potesse fargli qualche benefizio insieme coll'
insieme coll'accoglitrice, e covatrice carità di v. s. illustriss.
ne farà quattro. -anche di altri animali. redi, 16-iii-375
de'sette giorni, e non di più né di meno, èe necessarissima.
, e non di più né di meno, èe necessarissima. covazzo,
quello che ha fatto bertoldino, cioè di gettare i scudi nella peschiera alle rane
: lo mi'cor non s'allegra di covelle, / ch'i'veggia o ch'
tutte quante le dette novelle / fur di firenze guelfi e ghibellini, / né sanza
covellina), sf. miner. solfuro di rame, di colore azzurro-indaco,
miner. solfuro di rame, di colore azzurro-indaco, di lucentezza metallica
rame, di colore azzurro-indaco, di lucentezza metallica o madreperlacea; cristallizza
), più nota col nome di coda di cane. pascoli,
più nota col nome di coda di cane. pascoli, 212:
selva ai cesti. = italianizzazione di forme di dialetti settentrionali come piem.
cesti. = italianizzazione di forme di dialetti settentrionali come piem. coeta,
), sm. ant. antica misura di lunghezza portoghese (corrispondente a un
, 72: covidi 3 e un terzo di panno di lisbona fanno in firenze canne
: covidi 3 e un terzo di panno di lisbona fanno in firenze canne una,
firenze canne una, sì che uno braccio di firenze fa in lisbona sette octavi di
di firenze fa in lisbona sette octavi di covidi. sassetti, 263: ven-
cubltus 'gomito 'e 'misura di lunghezza '. covidóso, agg.
(nata nel secolo xvi): di carattere furbo, pieghevole, vanitoso,
abito scamecchia da covièllo, / tinta di brace l'una e l'altra guancia.
fargli i baffi alla spagnuola col nero di brace. d'azeglio, 4-10:
. bellini, 5-203: elle sono una di quelle torri d'uomini che i nostri
d'uomini che i nostri covielli formano di lor medesimi il carnevale e si chiama
contadina. 3. ant. sorta di ballo acrobatico. fagiuoli, 3-5-140:
fagiuoli, 3-5-140: rannicchiarsi / per veder di sotto in su, / poi rizzarsi
, / poi rizzarsi, / per veder di sopra in giù. / così lesto
spiccava la capriola, e da quella passava di botto alla scosciata. =
proprio napoletano jacoviello, forse nome proprio di un attore. covière, sm.
fece coviere del munistero. = adattamento di voce settentrionale deriv. dal lat.
. covigliato (part. pass, di covigliare), agg. chiuso nel
accovacciato. -anche per estens.: di persona (con intenzione spreg.).
. dossi, 126: le torme di lupe dalla voce ràuca, che 11
idem, x-3-91: diedi appena a lui di piglio / e il toccai, che
propri covili, non si ricordano d'alcuna di quelle altre loro voluptà, alle quali
in caccia / fra boschi antichi fuor di fossa o muro, / e spiar
comuni i pascoli e l'altre maniere di nudrimento, il covile, il nido,
perché l'amor ferino e bestiale non participa di quella divinità la quale è solamente capace
quella divinità la quale è solamente capace di vera unione. marino, 263:
l'alta sagacità punto ti valse, / di che in cervo mutato / non fossi
. 34-23: questi campi cosparsi / di ceneri infeconde,... / dove
quest'orfeo, che riduce le fiere di grecia all'umanità, si truova esser un
, si truova esser un vasto covile di mille mostri. monti, x-1-429: delle
-per estens. ant. i piccoli di un animale. caro, 2-591:
caro, 2-591: così l'ardir di quelli animi accesi / furor divenne.
animi accesi / furor divenne. usciam di lupi in guisa, / che rapaci,
gente, / fatta mandra o covile / di vilissima greggia. monti, x-3-198:
addob- bavan le scabre pareti / qua di lupo, là d'orso ima zampa;
. riparo, nido, cella, guscio di insetti. g. rucellaì, 851
infelice covile, mi messi adosso un poco di vestaccia. marino, 4-153: sotto
, andando con l'orecchio in traccia di quelle grida, che parean giulive. algarotti
quartiere è in londra, asilo tre volte di edificazione e di pietà, e presentemente
, asilo tre volte di edificazione e di pietà, e presentemente covile di una trista
e di pietà, e presentemente covile di una trista genera zione di
di una trista genera zione di femmine, che de'tuoi favori fanno il
rasente ai muri delle case, qualche po'di paglia pesta, trita e mista d'
carità; eran covili apprestati a qualcheduno di que'meschini, per posarci il capo
a pretto mezzogiorno, sotto un tetto di piombo, e colla finestra sul tetto
piombo, e colla finestra sul tetto di s. marco, pure di piombo,
sul tetto di s. marco, pure di piombo, il cui riverbero era tremendo
non vi è mai giunta la voce di certi covili, dove stanno ammassati padri
solitarii sorridere al dolore sopra uno strame di rovi, in un giaciglio di tizzi
uno strame di rovi, in un giaciglio di tizzi, in un covile di brace
giaciglio di tizzi, in un covile di brace; e ho divinato ch'essi ascoltavano
3-133: e là ancora è il seno di balchan, covile de'pirati turcomani.
feroci degli uomini fecero lordar la terra di sangue umano, e sparsero la diffidenza
si lasciassero nelle forti muraglie e fabbricate di pietre quadrate questi fori, e buche
fori, e buche, e covili di travi e travicelli, per comodo di farvi
covili di travi e travicelli, per comodo di farvi ponti e tavolati, dove potere
in caso che i muri avesser bisogno di risarcimento. carena, 1-225: '
per rifare i ponti, nel caso di voler rifinire, o dover ristaurare l'
lor covi. bandello, ii-1135: di famelici rupi, e crude fiere, /
crude fiere, / d'orsi, di serpi e di mill'altre belve / covi
/ d'orsi, di serpi e di mill'altre belve / covi, spelonche,
lo stolto / cane trovossi ad agghiadar di nuovo, / e di più senza
trovossi ad agghiadar di nuovo, / e di più senza paglia, e senza covo
sua casa poveretta un covo / sarà di leoncelli, e un fulvo artiglio /
bruno sparviero, / non altro, di vivo; / che strilla e si
rucellai, 4-69: adagiandovi entro il covo di un bel grogiolato letto con tutta la
! fatemi, / fatemi un po'di covo, o fili d'erba. nievo
poi ch'essi furono satolli e il canonico di sant'andrea ebbe recitato un * oremus
ebbe recitato un * oremus * in rendimento di grazie al signore del pericolo da cui
trovò il proprio covo, la gente di rilievo nella foresteria, gli altri chi nella
com'ella usciva dalla visita d'uno di quei covi! cardarelli, 6-96: passavo
. per estens. luogo dove si riuniscono di nascosto persone che vivono ai confini della
nievo, 128: la sbirraglia di portogruaro gli era stata sguinzagliata addosso due
i giovani soldati d'italia! invece di marciare e di cavalcare su la via di
d'italia! invece di marciare e di cavalcare su la via di vienna,
di marciare e di cavalcare su la via di vienna, sono umiliati nell'onta di
di vienna, sono umiliati nell'onta di difendere i covi dei traditori sbigottiti.
entro i suoi bastioni umidi un dedalo di straducole » porticati, tane e borghetti
» porticati, tane e borghetti carichi di passione, di violenza e di generosità.
tane e borghetti carichi di passione, di violenza e di generosità. covi di
borghetti carichi di passione, di violenza e di generosità. covi di anarchici e di
di violenza e di generosità. covi di anarchici e di bombardieri ratés, le sue
di generosità. covi di anarchici e di bombardieri ratés, le sue osterie erano
, le sue osterie erano sempre piene di vociferazioni e di canti. saba,
osterie erano sempre piene di vociferazioni e di canti. saba, 165: caffè
canti. saba, 165: caffè di ladri, di baldracche covo, / io
saba, 165: caffè di ladri, di baldracche covo, / io soffersi ai
sarebbe voluto un cannocchiale per vedere animarsi di un cencioso e pittoresco viavai la fuliggine di
di un cencioso e pittoresco viavai la fuliggine di quel covo di pirati e di falchi
pittoresco viavai la fuliggine di quel covo di pirati e di falchi, al quale neppure
fuliggine di quel covo di pirati e di falchi, al quale neppure i saraceni
quale neppure i saraceni avevano mai osato di accostarsi. non vi si fermavano treni
tua reggia, agamennone, / è covo di briganti sotto il monte / zara di
di briganti sotto il monte / zara di sasso non scalfito / da radici a
sinistra intellettuale che si adunavano sempre al di qua di via solferino e preferivano a bagutta
che si adunavano sempre al di qua di via solferino e preferivano a bagutta le
la sua casa non diventasse un covo di cospiratori. -figur.
sogni io ben lo so. / ondeggiante di canape è l'infido / pianoi che
arino, 2-149: lasciò giove di leda il ventre greve / di questo
giove di leda il ventre greve / di questo novo sol di cui favello, /
ventre greve / di questo novo sol di cui favello, / quando in sen le
.: procacciarsi, assicurarsi condizioni agiate di vita, una casa comoda, procurarsi uno
una casa comoda, procurarsi uno stato di benessere per il futuro. buonarroti
è solito stare e si è certi di trovarlo, o dove si crede sicuro
de rossi, 3-iii-2-285: quel gelosaccio di vulcano, per chiappare in fragranti e
posso chiapparlo nel covo. -anche di cose. grazzini, 3-2-263:
, i-559: ultimamente me ne capitò [di lettere] una tenerissima, scritta da
una tenerissima, scritta da una donna di livorno a un altro giuseppe giusti;
, sm. fond. ant. miscuglio di piombo, argento e anche oro che
il limite a cui tende il volume di un gas reale quando la pressione cresce
covóne, sm. fascio di spighe, mazzo di steli di frumento
, sm. fascio di spighe, mazzo di steli di frumento (o di altri
fascio di spighe, mazzo di steli di frumento (o di altri cereali, e
mazzo di steli di frumento (o di altri cereali, e anche di lino,
(o di altri cereali, e anche di lino, di canapa), tagliato
cereali, e anche di lino, di canapa), tagliato e legato durante la
strozzi, 1-604: mille dugento povoni di paglia d'orzo. diodati [bibbia]
s'inchinarono. salvini, 15-2-160: covon di cereale spiga. targioni tozzetti, 11-2-363
levare ben tosto dall'acqua, i covoni di lino e di canapa, subito che
acqua, i covoni di lino e di canapa, subito che sieno macerati a dovere
o si buttano sopra un covone di paglia, o sulla terra nuda al
passi sullo sterrato, gli si precipitò incontro di corsa, abbaiando. bocchelli, i-143
a mietitura ultimata sono dello stesso color di giallo bruciato le stoppie, la zolla
, e che voi parete un covon di paglia vestito, e che in voi
carletti, 49: escono la mattina di casa con un fascio in capo di certe
mattina di casa con un fascio in capo di certe cannette sottilissime, di quelle che
in capo di certe cannette sottilissime, di quelle che nascono sulli fiumi o paludi,
legate benissimo insieme a foggia d'un covone di paglia, da una banda grosso e
dimin. covoncino, covoncèllo. libro di similitudini [crusca]: se fanno minori
rovescio ha un fascetto, o un covoncino di grano sotto a un rosaio. trinci
stagionare per due giorni. = di etimo incerto: si congettura l'etimo lat
etimo lat. covus, forma parallela di cavus 'vuoto, cavo *. covotìgia
.]: * coxale ', nome di un osso pari molto voluminoso, che
. nei primi anni della vita si compone di tre pezzi, l'ileo, l'
reumatismo o della malattia conosciuta col nome di * tumore bianco 'dell'articolazione coxofemorale
coyote, sm. zool. specie di cane (canis latrans) più piccolo
che essendo da prima in una condizione di crudezza, dovessero passare per certo tal
, dovessero passare per certo tal grado di cozione, senza la quale non potevano
epoca della cozione degli umori precedeva sempre di qualche tempo quella della declinazione della malattia
. ma fu detta anche nel significato di * digestione '. = voce
da codus, part. pass, di coquere 'cuocere '. còzza
italia meridionale, al mitilo, mollusco bivalve di conchiglia bruna, liscia, quasi triangolare
manzini, 11-123: alcuni marinai posavano di fronte al fotografo, sollevando, come
in un film orientale, pesantissime collane di lucide cozze tra frastagli di rami d'ostriche
pesantissime collane di lucide cozze tra frastagli di rami d'ostriche. piovene, 5-605
meridionale, corrispondente a coccia * guscio di molluschi '. cozzante (part.
. cozzante (part. pres. di cozzare), agg. che urta
11-86: questo è l'altero / figlio di starno. oh! con fingài s'
consigli, altri da falsa / arte di regno trabalzati, ed altri / per destre
oscurità scintille / balenar d'elmi e di cozzanti brandi, / fumar le pire igneo
pugna. pascoli, i-359: si ricorderanno di te, come d'un antichissimo eroe
credenze, caratteri, accidenti, credulità di plebe, fanatismo di classi, entusiasmo
accidenti, credulità di plebe, fanatismo di classi, entusiasmo di giovani, e
plebe, fanatismo di classi, entusiasmo di giovani, e illusioni generose e disinganni amari
sconfitte..., e dal contrasto di questi cozzanti elementi, giunta la pienezza
... da una molteplicità cozzante di volizioni, da un brulichìo di passioni
cozzante di volizioni, da un brulichìo di passioni e desideri, al quale esso sormonta
). urtare, battere, dar di cozzo con le corna, con la fronte
e altri ruminanti in genere, forniti di corna). -per lo più con valore
crine e gli occhi rivolgea / al cozzar di duo capri a mezzo giorno. marino
a mezzo giorno. marino, 20-120: di due corna, / con cui cozza
dal balzo o dalla torre antica / di castiglione, eustachio mio, tu miri
, 1-166: lo vedo su una piazzetta di borgo non saziarsi di contemplare a ciglio
su una piazzetta di borgo non saziarsi di contemplare a ciglio fermo due capre che
correr torto, / anzi cozzaro a guisa di montoni. bandella, 1-40 (i-474
1-40 (i-474): era cocco uscito di cucina senza lume e non veggendo nardella
ne'scogli e con essi e co'frangimenti di quella cozzare i miseri marinari e rimaner
d'argento, ed obliata la scaturigine limacciosa di ruscelletti mendichi, cozzano col corno spumoso
astuti / abbassavan la testa, e poi di corso / cozzavano nel mur, come
dell'oste... lo levarono su di peso, come se fosse stato di
di peso, come se fosse stato di paglia, e di carriera ne lo portarono
se fosse stato di paglia, e di carriera ne lo portarono in una bottega,
tanta furia, che non ebbe tempo di vedere uno specchio molto ben grande che
: cozzano i venti / sulla fronte di pini, e i massi informi / la
. carducci, 852: triste mese di maggio, che intorno al bel corpo
mondo, perché tu stesso ti venissi cagion di tortene, che, tra queste lamentanze
7-i-342: era anche questo arcivescovo un pallone di superbia, e cozzò col sommo pontefice
/ stavan contro i gran letti; o di pignone / audace armati, spaventosamente /
: malgrado le opposizioni e le querele di alcuni, l'autorità legislativa della crusca
autorevole, né perder un nuovo capo di merito; e i grandi stessi, tranquilli
noi, che pure in politica peccammo di volere e osar troppo. manzoni,
serra, ii-278: non è un'anima di artista, che si cerchi attraverso gli
attraverso gli affanni o magari le aberrazioni di uno svolgimento solitario, temerario, incurante
uno svolgimento solitario, temerario, incurante di ogni regola e di ogni convenienza; ondeggiante
temerario, incurante di ogni regola e di ogni convenienza; ondeggiante fra un
da tutti, nella sua febbre di indipendenza e di sincerità. moravia
tutti, nella sua febbre di indipendenza e di sincerità. moravia, iv-82:
nulla da guadagnare a cozzare contro di lei; meglio agire. pa
(idee, opinioni, affermazioni fra di loro o con i fatti, con
spesso ma cantar bene. una serenità di mente, una tranquillità di coscienza;
. una serenità di mente, una tranquillità di coscienza; che la carne non ripugni
in quel tempo la * morale universale 'di holbac, il 'governo civile '
holbac, il 'governo civile 'di locke, le opere di mably,
governo civile 'di locke, le opere di mably, e tanti altri espositori di
di mably, e tanti altri espositori di queste dottrine, che allora fermentavano nel
delle opinioni interessate, e delle passioni di parte. de sanctis, i-109: non
vogliono ribellarsi o all'una o all'altra di queste due necessità, che paiono cozzare
... non sta nel fastidioso cozzare di due vuoti concetti, l'astratto classicismo
logomachia che ne consegue e nella perdita di tempo, ma nel convertirsi di quei
perdita di tempo, ma nel convertirsi di quei concetti pseudoestetici in atteggiamenti pratici.
, bene o male nascente dalla combinazione di due ritmi che si riprendono, stride contro
contro il pen tametro consistente di un moto e di un ritmo solo.
tametro consistente di un moto e di un ritmo solo. 5.
lo vostro riparo: / a lo conforto di pietanza, / che vi cozzi a
m. villani, 5-78: fomiti di molte scale, e bolcioni ferrati da
nell'architettura militare si fabricano le armi di offesa e di diffesa. dragoni fischianti per
si fabricano le armi di offesa e di diffesa. dragoni fischianti per il tragitto
animate da'corpi umani con le squamine di scudi; arieti cozzanti le mura con
arieti cozzanti le mura con ritorte coma di bronzo; istrici, scorpioni, gigli
. a. donati, ix-486: di nuova e bella età duo monton vaghi
a cozzarsi invitava / e '1 vincitor di fronda inghirlandava. a. f.
34-155: spiccato che sia un qualunque di que'gran pezzi di ghiaccio, egli
sia un qualunque di que'gran pezzi di ghiaccio, egli galleggia e sovrasta al piano
cozza in quella colpa che egli cerca di schifare. -cozzare in un paese
disfatta. -fare alle cozzate: di animali che si urtano con le
con le corna. -al figur.: di persone che liti gano e
scornati. cicognani, 3-251: era fuori di sé, dava a testa bassa
d'uomini, che son tutti variati di gusto e d'opinione. cozzatóre,
. -per estens.: anche di persone. jahier, 100:
quella del suo mulo e la stretta fronte di coz zatore.
camerota le donne lavorano le corde di asfodelo per la pesca delle còzziche.
pesca delle còzziche. = variante di cozza (v.).
e smisurate travi, / c'han testa di monton ferrata e dura: / temon
si sentìa. guerrazzi, ii-105: di nuovo le tenebre si spandono sul creato
prati, i-185: aspre parole / di cruciati guerrieri, / e scalpitio di fervidi
/ di cruciati guerrieri, / e scalpitio di fervidi cavalli, / e cozzo di
di fervidi cavalli, / e cozzo di cimieri, / e, come onde d'
. jahier, 281: un cozzo di respingenti; una fila di cassoni neri;
un cozzo di respingenti; una fila di cassoni neri; il treno. montale
capovolta. 3. scontro di eserciti, di popoli nemici. monti
3. scontro di eserciti, di popoli nemici. monti, x-2-121:
ancora dai mari il fragore della battaglia di lepanto, l'ultima grande battaglia cristiana della
supremo cozzo, avvenne mentre la bandiera di valparaiso, passata da mano a mano
, fu vista agitata alcuni istanti, di qua di là, in una mischia stretta
vista agitata alcuni istanti, di qua di là, in una mischia stretta e terribile
i-712: là nell'oriente la sconfitta di carrhae preparava, per sua parte e contro
dovuto essere, il cozzo delle armi civili di cesare e pompeo. d'annunzio,
pompeo. d'annunzio, iii-2-12: -legni di mercatanti sono inermi. - armateli per
4. figur. contrasto aperto e radicale di persone, di idee, di princìpi
contrasto aperto e radicale di persone, di idee, di princìpi, di sentimenti;
radicale di persone, di idee, di princìpi, di sentimenti; opposizione violenta
, di idee, di princìpi, di sentimenti; opposizione violenta. baretti
non si vedono in cozzo che due bastoni di maresciallo. negri, 1-240: o
l'ultimo rantolo mozzo / dal colpo di grazia. papini, 8-1 io: nella
sopra a questo caos e a questo cozzo di tendenze, d'istinti e di reazioni
cozzo di tendenze, d'istinti e di reazioni avevo piantato, come fiori supremi
ricordi, meno lieti ma altrettanto calorosi, di urli e di lotte e di divisioni
lieti ma altrettanto calorosi, di urli e di lotte e di divisioni politiche, che
, di urli e di lotte e di divisioni politiche, che parvero allontanare il carducci
a un'altra, con improvviso cozzo di ire e di crucci. 5
altra, con improvviso cozzo di ire e di crucci. 5. locuz.
. 5. locuz. -dar di cozzo: cozzare, colpire con le
/ per non smarrirsi e per non dar di cozzo / in cosa che 'l molesti
villani, 10-4: e, dato di cozzo in essa [bastia di casalecchio]
, dato di cozzo in essa [bastia di casalecchio], con loro dammaggio si
, / che crederebbe nel ciel dare di cozzo. poliziano, orfeo, 96:
; / sì corse per volermi dar di cozo. caro, 11-140: da l'
/ lor furia trasportati, a dar di cozzo / gir ne le chiuse porte.
, buono, carezzevole fino a darvi di cozzo nelle gambe. slataper, 1-95:
vedevo più le cose, e diedi di cozzo senza sapere in spigoli acuti.
come gli uomini, e cioè dan di cozzo, che è il loro modo di
di cozzo, che è il loro modo di essere cattivi ». -figur
: io ho spillato non so che, di non so donde, che voi darete
non so donde, che voi darete di cozzo, in un protonotariato.
9-76: la volpe poi nel can détte di cozzo. ariosto, 22-91: mentre
venne in quel che cercava a dar di cozzo. a. f. doni
: la sorte 10 condusse a dar di cozzo nel marito di lei, il qual
10 condusse a dar di cozzo nel marito di lei, il qual destatosi mezzo spaventato
gito, / e potesse al sepolcro dar di cozzo. pecchio, conc.,
uscire dal vostro gabinetto e a dar di cozzo colle vostre passioni in quelle che
9-97: che giova ne le fata dar di cozzo? buti, 1-265: 'dar
cozzo? buti, 1-265: 'dar di cozzo nelle fata'è contrastare e volere
11 tozzo, / or tu mi dài di cozzo, / né rammenti il passato!
non vai collera, non giova dar di cozzo. de roberto, 102: i
loro stato miserabile, non potendo dar di cozzo contro la legge. -fare
loro. manzoni, 431: questa taccia di plagiari che si dava ai romantici,
romantici, faceva a'cozzi con quella di novatori temerari che si dava loro ugualmente.
, lottare contro chi è troppo superiore di forze. -mettere a cozzo: mettere
marin. ant. ciascuno dei pezzi di ferro a forma di falce che vengono fissati
ciascuno dei pezzi di ferro a forma di falce che vengono fissati solidamente ai fianchi
citolini, 326: e quelli finalmente di ferro o d'altro sono i chiovi
i rami, le penne, e così di due o di quattro rami, e
penne, e così di due o di quattro rami, e poi il bossolo,
cozzóne, sm. sensale (di bestiame o anche di altre merci)
. sensale (di bestiame o anche di altre merci). boccaccio,
giovane, il cui nome era andreuccio di pietro, cozzone di cavalli, il quale
nome era andreuccio di pietro, cozzone di cavalli, il quale, avendo inteso
che a napoli era buon mercato di cavalli, messisi in borsa cinquecento fiorin
oro, non essendo mai più fuor di casa stato, con altri mercanti là se
, 1-1-204: toranio cozzone e venditore di servi. garzoni, 1-463: questi terrari
intrometter nelle compre, e nelle vendite di mule, di asini, di cavalli,
compre, e nelle vendite di mule, di asini, di cavalli, intendendosi loro
nelle vendite di mule, di asini, di cavalli, intendendosi loro communemente di questi
, di cavalli, intendendosi loro communemente di questi animali. carducci, 184:
carducci, 184: ha'tu studiato di negromanzia? / se'turcimanno o cozzone
, 1-18: quando fu sull'uscio di casa c'era dell'altra gente a
, stummia de'bassi fondi, procaccini di merli a quanti fanno professione di pelarli
procaccini di merli a quanti fanno professione di pelarli. serra, ii-168: i cozzoni
pelarli. serra, ii-168: i cozzoni di cavalli e i sacerdoti di tutti gli
i cozzoni di cavalli e i sacerdoti di tutti gli dèi, i solitari che hanno
aretino, 8-119: onde il cozzone di puttane, non pur di uomini,
il cozzone di puttane, non pur di uomini, squarciato un mio ritratto, che
io non ho fatto mai il cozzone di matrimoni. 3. chi doma
, senza ch'altri gli tiri, e di menargli con carezze, e farsi accostare
in dono al re quei due cavalli di bronzo tenuti a mano da due cozzoni i
reggia, e furono lodati come opera di arte, e sono consiglio come s'
un cozzone della camargue, un cafone di sette cotte. -figur. s
? boccalini, i-io: i maestri di casa, severi cozzoni delle corti. galileo
161: ma io son tanto buon cozzon di cervelli, che ve lo farò confessar
-ònis (anche cociò e cocciò): di etimo oscuro. cozzoneggiare, intr
fare il sensale, compiere le operazioni di sensale. bandi lucchesi, 148:
in fare vendere o comprare alcuna quantità di grano o di biado fuora della dieta
vendere o comprare alcuna quantità di grano o di biado fuora della dieta piazza.
cozzonerìa, sf. ant. senseria di animali. statuti dell'università dei mercatanti
animali. statuti dell'università dei mercatanti di bologna, 91: tutti e ciascuni
, 91: tutti e ciascuni sensali di tutte e ciascune cose mobili e immobili
, sm. plur. entom. famiglia di insetti imenotteri aculeati, della superfamiglia
della superfamiglia sfecoidei, che comprende specie di piccole dimensioni, col capo largo e
dai colori neri più o meno variegati di giallo; nidificano nel terreno e nel legno
morto (e sono in massima parte predatori di altri insetti). = voce
), voce che imita il rumore di un oggetto che si frantuma, che si
si sfascia, va in pezzi, di un edificio che rovina. collodi
degli stormi sui battifredi / nei giorni di battaglia, mie sole ali, /
del capoguardia dallo spioncino, / crac di noci schiacciate, un oleoso / sfrigolìo
2. sm. rumore secco e improvviso di qualcosa che si sfascia, che si
il cielo della diligenza tentennava sui colonnini di ferro, e mia madre temeva il crac
la cima del pero, e m'acquatto di colpo per timore che il crac svegli
ecco la chiamata dilegua, e nel tubo di bachelite sento quel crac, come se
, della rivoluzione, capisco la follia di spendere oggi. se non c'è
« fu detto krack lo sfacelo nelle borse di commercio accaduto nel 1873-74 ».
croco) 9 sf. bot. varietà di veccia selvatica. soderini,
dotta, dal lat. cracca 4 varietà di veccia selvatica '. cracchiare,
famiglia cracidi (crax globicera), di notevole statura, con un bel
statura, con un bel cappuccio di penne allungate sul capo; il maschio
, sm. plur. ornit. famiglia di uccelli gallinacei, propria dell'america meridionale
, cra; e 'l cascio gli cadde di bocca. sacchetti, 101: se
; fiutano l'agguato a un miglio di distanza; non si posano mai a tiro
distanza; non si posano mai a tiro di fucile; fanno un volettino fuori della
3. voce che imita lo scricchiolio di un oggetto che si sfascia, che
in crai: esser dilazionato, differito di giorno in giorno, continuamente. anonimo
spesso si continua l'enumerazione a guisa di filastrocca: 4 crai e peserai, pescrillo
chiaro davanzali, xxxv-1-430: di penne di pavone e d'altre assai
chiaro davanzali, xxxv-1-430: di penne di pavone e d'altre assai / vistita
interpretato proverbialmente da chi ascolta col senso di 4 domani '). s.
del cavolo] è nominata crambe, di foglie più sottili e semplici e folte.
d'alberti, 268: 'crambe', genere di pianta di cui una specie, la
, 268: 'crambe', genere di pianta di cui una specie, la crambe marittima
. v.]: 'crambe', genere di piante delle crocifere, distinto da'filamenti
lascivia; / ma, come in solchi di sabbia / sol cresce la crambe marina
. contrazione spasmodica, improvvisa, involontaria di un muscolo o di un fascio di
improvvisa, involontaria di un muscolo o di un fascio di muscoli (durante uno
di un muscolo o di un fascio di muscoli (durante uno sforzo, una tensione
fisica prolungata o nell'esecuzione ripetuta di un movimento). d'annunzio
composta da una mezza corona a foggia di banda centrata, orlata al di sopra
foggia di banda centrata, orlata al di sopra da fioroni di foglie di ruta
centrata, orlata al di sopra da fioroni di foglie di ruta (ed è detta
al di sopra da fioroni di foglie di ruta (ed è detta anche corona di
di ruta (ed è detta anche corona di ruta). = dal ted
cranici: i nervi che, in numero di dodici per ciascun lato, uscendo dall'
batté seccamente sulla scatola cranica, nuda di capelli. c. e. gadda,
femore, una clavicola: un paio di dozzine di lussazioni e distorsioni assortite. nessuna
una clavicola: un paio di dozzine di lussazioni e distorsioni assortite. nessuna frattura
lussazioni e distorsioni assortite. nessuna frattura di base cranica, per miracolo. tornasi di
di base cranica, per miracolo. tornasi di lampedusa, 124: cinque enormi dita
enormi dita sfiorarono la minuscola scatola cranica di lei. cassola, 2-324: apparentemente
sm. anat. scatola ossea, di forma ovale, costituita da otto ossa
traverse. vico, 77: in età di sette anni, essendo col capo in
alto sette piedi, secondo le ordinarie regole di proporzione. monti, x-3-14: tacque
un brulichio, / ed un cozzar di crani e di mascelle / e di
, / ed un cozzar di crani e di mascelle / e di logore tibie allor
cozzar di crani e di mascelle / e di logore tibie allor s'udio. foscolo
chiuso nel suo canestrino da lavoro un cranio di morto; e ci scoverse il coperchio
il cranio in mezzo a un nembo di rose. nievo, 43: indarno mi
incalzare con furia verso l'ultimo recesso di questa misera vita, bisogna aver la
le sue palpebre chiuse questo / assedio di milioni d'anime / dai crani ingenui
, per inventare, per ideare qualcosa di nuovo). giusti, i-60
: io vedo meravigliando sfilare iliadi interminabili di versi e di prose ai miei condiscepoli;
meravigliando sfilare iliadi interminabili di versi e di prose ai miei condiscepoli; ed io
per cento, vengono cancellati il giorno di poi. 4. dimin.
una lucertola d'africa, con tre fili di capello stirati su quel craniétto secco secco
craniétto secco secco, come i fili di ragno sull'obbiettivo del tacheòmetro. =
. chirurg. strumento metallico a forma di tenaglia usato per infrangere le pareti e
xpàviov 'cranio 'e dal tema di xxdtco 4 rompo '. cranioclastla,
cranioclastla, sf. chirurg. operazione di embriotomia con cui si riduce la capacità
xpàviov * cranio 'e dal tema di xà࣠xpàviov 4 cranio 'e dal tema di epépù) 4 porto '. presenta forma o caratteristiche simili a quelle di un cranio. = deriv. dotta e le facoltà intellettuali, le capacità di pensiero, ecc. tommaseo tommaseo, 1-414: penso un'ipotesi di embriogenià che spieghi la generazione del maschio . medie. studioso che si occupa di craniologia. leopardi, ii-318: altre manzia. craniomanzla, sf. forma di divinazione che tende a indovinare le disposizioni a indovinare le disposizioni intellettuali e morali di una persona in base alla conformazione del . v.]: 'craniometria', arte di adoperare certe determinazioni matematiche per ridurre i determinazioni matematiche per ridurre i varii gradi di capacità del cranio ad un piccolo numero di di capacità del cranio ad un piccolo numero di forinole semplici. panzini, iv-169: , mediante placche metalliche o trapianti di cartilagine, di parti mancanti o frantumate placche metalliche o trapianti di cartilagine, di parti mancanti o frantumate della volta cranica nell'asportazione (temporanea o definitiva) di una parte della volta cranica. cranioschisi, sf. medie. difetto di conformazione del cranio consistente nell'assenza di di conformazione del cranio consistente nell'assenza di parte o dell'intera volta cranica per loro e gran riverenza per gli interpreti di esse. = voce dotta, , sm. medie. chi si occupa di cranioscopia. tramater [s craniostenòsi, sf. medie. difetto di conformazione del cranio dovuto alla precoce sino- con conseguente cedimento delle pareti in punti di minor resistenza. = voce craniotabe, sf. medie. fenomeno di rammollimento delle ossa del cranio, in scatola cranica mediante perforazione, allo scopo di ridurre i diametri della testa. xpàviov 4 cranio 'e dal tema di xéfxvco 4 taglio '. craniòtomo, , sm. chirurg. strumento metallico di forma varia usato in ostetricia per praticare ed agevolare il parto, quando la testa di quello non può essere altrimenti estratta, madri si truovano o gravi et oppressi di crapule o malizia di sangue, o o gravi et oppressi di crapule o malizia di sangue, o deboli e voti di di sangue, o deboli e voti di vigore et polso, così sarà ragionevole le fibbie non erano d'oro né di diamante, poiché per serrare una gola polsi non estenuati dalla libidine, un poco di filo agglobato era di soverchio. bettinelli , un poco di filo agglobato era di soverchio. bettinelli, i-176: orazio è l'ubbriachezza e la crapola alla tavola di mecenate, alla quale ha fatto figura mecenate, alla quale ha fatto figura di parassito e buffone. pindemonte, 9-477 crapula, mentre vagolava ancora sul capo di tutti un tremendo castigo di dio. sul capo di tutti un tremendo castigo di dio. orioni, x-21-104: da quindici l'accusa a tradimento dei suoi compagni di crapula, quel processo scandaloso, che morte con la voracità delle crapole, di cui si gravano il ventre. l l. bellini, 5-139: col rinzepparti di crapula, io ti farò ripieno di di crapula, io ti farò ripieno di grassumi lonzi e dilombati, che ti
3. stato di gravezza, di pesantezza, di offuscamento
3. stato di gravezza, di pesantezza, di offuscamento delle facoltà mentali
. stato di gravezza, di pesantezza, di offuscamento delle facoltà mentali, conseguenza del
voce dotta, lat. cràpula 4 stato di ubriachezza ', più tardi anche '
gr. xpaimfcxt] 4 ebbrezza, mal di testa '. cfr. isidoro,
grado crapulano, quelli altri si muoiono di fame. garzoni, 1-497: son
virtuosissimi, che non si sia inebriato di saporitissimi concetti. = deriv.
ove, nel calore soffocante e pregno di tutte le impurità, dinanzi a una schiera
tutte le impurità, dinanzi a una schiera di crapuloni e di meretrici, gli attori
dinanzi a una schiera di crapuloni e di meretrici, gli attori fanno ufficio di spin-
e di meretrici, gli attori fanno ufficio di spin- trie. pirandello, 7-202:
crapulone, capitato a roma per la sciagura di tante oneste famiglie. bocchelli, i-361
molte altre due passioni: il vin di porto e la pesca del salmone,
aggiunse una paura, la paura degli attacchi di gotta, che l'assalirono fieramente sui
fieramente sui quarantasette anni dell'età sua di crapulone. 2. agg.
2. agg. che è segno di vita dedita alle gozzoviglie; che nasce
dei mercanti, riempiendo loro il piattino di soldi ed offrendo loro da bere nei
. ant. ingordigia, avidità smodata di cibi e bevande. bencivenni [crusca
pulone, che è segno di ingordigia evidente (nel mangiare e nel
che assistevano la vecchia signora nel governo di casa, spilluzzicandone qualche soldino o qualche
, spilluzzicandone qualche soldino o qualche boccon di pane, cioè dagli avanzi delle sue
italiano 'sputacchio'; e ci sa proprio di salato il para gonare quelle
crasi, sf. gramm. fusione di due o più suoni vocalici in
un unico suono (con conseguente fusione di due parole nel caso che la vocale
parole nel caso che la vocale finale di una e quella iniziale dell'altra
vogliamo dire, cioè rinfoderamenti o mischianze di lettere in una sillaba; anche in
ant. miscuglio, combinazione, fusione di parti liquide e solide a costituire un
nel medesimo tempo invigilare alla sanità generale di tutto il corpo, procurando di mantenere
generale di tutto il corpo, procurando di mantenere la giusta crasi, ed il
degli umori che costituiscono le diverse specie di temperamenti. = voce dotta,
, agg. zool. che è provvisto di cràspedo come organo di movimento (gli
che è provvisto di cràspedo come organo di movimento (gli idrozoi).
craspedote; meduse dell'ordine idrozoi provviste di cràspedo. = voce dotta, deriv
oltraggio che dalla crassezza o altra indisposizion di quello [del corpo] gli vegna
, deriv. dal lat. crassities, di etimo oscuro. crassilìngui, sm.
. 2. figur. crassitùdine di una sillaba: la larghezza, la
crassizie dell'acqua fusse dieci volte maggiore di quella dell'aria, vuole che la
: [il frutto del cacao] è di colore lionato scuro e di sapore amariccio
] è di colore lionato scuro e di sapore amariccio, tenendo in sé una
. redi, 16-ix-52: io sono di parere che..., portato col
= voce dotta, lat. crassities, di etimo oscuro. crasso, agg.
imene or porta / non più serti di rose avvolti al crine, / ma stupido
, / ma stupido papavero grondante / di crassa onda letèa. pindemonte, ii-56:
1-470: sorgea lo scudo a immagine di torre. / già tichio illustre abitatore