6. venat. sagoma per lo più di legno o di lamiera verniciata, che
. sagoma per lo più di legno o di lamiera verniciata, che riproduce le sembianze
sforzino da carcano, i-2-35: non restarò di dire qui che ci avesse in vece
dire qui che ci avesse in vece di pollastra una pernice morta, overo uno stampo
d'essa fatto con uno sacchetto pieno di sabbione. viani, 13- 342
da richiamo. 7. pezzo di tela nuova che viene posta fra le falde
carena, 1-324: 'stampo': pezzo di tela nuova che ponesi tra le falde
8. strumento usato per praticare fori di forma regolare nel cuoio, nella pelle
quale, picchiato col martello, porta via di netto il pezzo, lasciandovi un buco
punzone usato nell'orologeria e nella meccanica di precisione per dare una particolare forma ai buchi
terra il stampo. -il rumore di un passo. dossi, ii-49:
dossi, ii-49: si udì lo stampo di un piede e una tinnula voce di
di un piede e una tinnula voce di donna echeggiò: « vili! »
; il ventre scoperto mostrava lo stampo di un precedente costume normale. 12
indole, della mentalità, del modo di comportarsi e dei sentimenti che sono abituali
dei sentimenti che sono abituali o peculiari di una persona o di un certo gruppo
sono abituali o peculiari di una persona o di un certo gruppo di persone; e
una persona o di un certo gruppo di persone; e può essere connotato in senso
(in par- tic. nell'espressione di uno stampo, dello stesso stampo,
stesso stampo, per indicare perfetta identità di carattere o comportamento, per lo più
. de sanctis, ii-1-197: figlia di don tommaso era caterina, cresciuta così alla
dal generale oro,... tipo di vecchio soldato di stampo piemontese. moravia
... tipo di vecchio soldato di stampo piemontese. moravia, 22-207: per
moravia, 22-207: per i liberali di stampo ottocentesco, come croce, quest'età
liberalismo classico; per i legittimisti del tipo di de maistre, tancien regime'.
-di antico o vecchio stampo; dotato di virtù divenute ormai desuete, in partic
divenute ormai desuete, in partic. di rara onestà, cortesia, probità di
di rara onestà, cortesia, probità di costumi. de sanctis, ii-1-96
un bravo gentiluomo del vecchio stampo, di modi cortesissimi, e leale sotto apparenze diplomatiche
. bernari, 3-66: il marchese è di stampo antico: vuol stare in pace
permaloso. -essersi perduto lo stampo di qualcuno-, essere completamente scomparso, non
più (con riferimento a una categoria di persone, in partic. probe,
lo stampo. 14. tipo di persona che possiede o manifesta in modo
verso i zigomi, che a quello stampo di giacobino dell'89 ben pasciuto e nutrito
: si fece sulla soglia uno stampo singolarissimo di vecchio. alvaro, 8-240: poi
color tabacco, grande, biondastra, cosparsa di una pelurie virile colore del rame,
virile colore del rame, una specie di stampo irsuto e selvatico come se ne
nel profondo del popolo. -esemplare di un animale. sanminiatelli, 11-36:
sanminiatelli, 11-36: per quello stampo di cavallo altra mano sarebbe occorsa, ma
-luogo che dà origine a generazioni di persone, trasmettendo loro una precisa impronta
. gatto, 4-41: la sala di ristoro / col sole sui parati / e
più bianca col mazzetto / dei suoi fiori di campo, / o vecchia patria,
/ o vecchia patria, stampo / di poveri soldati. 15. impronta
soldati. 15. impronta tipica di un evento che ne rivela l'origine
il suo racconto, il delitto è di stampo mafioso. -modello di vita
è di stampo mafioso. -modello di vita o di comportamento. silone,
mafioso. -modello di vita o di comportamento. silone, 9-245: ogni
. silone, 9-245: ogni forma di vita sociale spontanea vi è soffocata e
. pasolini, 18-148: tali 'stampi di destino'avevano valore all'intemo di quella
tali 'stampi di destino'avevano valore all'intemo di quella civiltà che li creava attraverso le
sensazione o impressione che permane nell'animo di una persona o si manifesta nel volto,
, 12: né spero aver fin che di questo campo / me con la falce
bontà sul viso, per le strade rettilinee di viareggio. 17. carattere fondamentale e
. 17. carattere fondamentale e peculiare di un'opera letteraria, dello stile di
di un'opera letteraria, dello stile di un autore, di un discorso, che
letteraria, dello stile di un autore, di un discorso, che ne rivela l'
: nei romanzi del guerrazzi, differentissimi di situazione, trovi lo stesso stile, lo
tipo morfologico e lo stampo sintattico del linguaggio di firenze si erano indissolubilmente disposati al pensiero
pensiero italiano, per la virtù sovrana di dante alighieri. montale, 21-18: tasso
, modernissimo, palpitante: quella pienezza di presa linguistica, quello stampo soffice e denso
aveva inaugurato la legislatura con un discorso di stampo razzista e nazionalista, tanto che la
abbandonato l'aula. -schema fondamentale di un genere letterario. de sanctis,
e incantesimi, resta lo schema insostituibile di tutte le storie umane.
(dna) che ha la funzione di specificare la sequenza nucleotidica necessaria per la
la sequenza nucleotidica necessaria per la formazione di umelica nuova complementare di dna o dell'acido
per la formazione di umelica nuova complementare di dna o dell'acido ribonucleico (rna
, sm. tipogr. bozza, prova di stampa, anche di un'illustrazione.
bozza, prova di stampa, anche di un'illustrazione. monti, iii-101:
dei versi qualche parola che ha bisogno di essere mutata. leopardi, iii-437:
v bompiani, i-79]: ti prego di farmi mandare gli stamponi degli otto disegni
volume. = acer, masch. di stampa. stampóne2, sm.
stampóne2, sm. tose. stelo di una pianta. lastri, 1-iv-154
andandole a stanare [le anguille] di sotto le pietre dove si sono rifugiate nell'
, dopo molte indagini ci venne fatto di stanare il cassiere della camera dei dazi
iv-172: essi... mi avevano di presta ora stanato tutti quei pochi maestri
montale, 9-80: vivevo allora in cerca di fandonie / da vendere. in quel
. / lo stanai, tornai pieno di notizie, / sperai di essere accolto
, tornai pieno di notizie, / sperai di essere accolto come un asso / della
antiche famiglie. -procurarsi una somma di denaro, sia pure con difficoltà.
: ho veduto quanto ha saputo stanare di diritto e di torto per formar la sua
quanto ha saputo stanare di diritto e di torto per formar la sua tela.
borgese, 1-54: nelle due ore di servizio che gli rimanevano fu onnipresente,
giudizio, e vi stanava i segni di una malattia contagiosa che si può combattere
. per estens. uscire da una condizione di clandestinità. - anche sostant.
dal pref. lai ex-, con valore di allontanamento, e da un denom.
stanato1 (part. pass, di stanare), agg. costretto a
acciuffati, strascicarli nella polvere a suon di pianti e strepiti, convulsioni finte e accompagnamento
e strepiti, convulsioni finte e accompagnamento di sculaccioni. brancoli, ii-60: la famiglia
, 2-1-118: appena maledisse adirato una turma di piccoli figliuoletti usciti a schernirlo che gli
sf. nell'alta marea e nella piena di un fiume, momento di stasi immediatamente
nella piena di un fiume, momento di stasi immediatamente successivo al raggiungimento del livello
, in cui l'acqua ristagna prima di iniziare a decrescere. l.
acqua dell'alta marea presso a finir di crescere e prima che cominci a calare.
prima che cominci a calare. -fase di inattività di un vulcano. 2.
cominci a calare. -fase di inattività di un vulcano. 2. figur.
. figur. stasi, ristagno; momento di arresto nello sviluppo di un fenomeno o
ristagno; momento di arresto nello sviluppo di un fenomeno o di un'attività.
arresto nello sviluppo di un fenomeno o di un'attività. g. brera [
, e rappresentare fedelmente la riunione romana di cui ho saputo: qualcosa di molto
riunione romana di cui ho saputo: qualcosa di molto simile a certe sedute del tempo
molto simile a certe sedute del tempo di stanca bellico-fascista. = deriv. da
. = deriv. dall'imp. di stancare1 e bue (v.).
.. produce le fiondi più larghe di quelle dell'isoppo, ha il fiore bianco
. = comp. dall'imp. di stancare1 e cavallo (v.).
: il cielo pomeridiano s'era impregnato di vapori e biancheggiava stancamente con un riverbero diffuso
un riverbero diffuso, sopra una distesa di macchioni rossastri. buzzati, i-775:
sole della metropoli, il giardino risplendeva di luce pura come quella delle montagne.
delle montagne. = comp. di stanco. stancaménto, sm.
sono queste, cioè pigrizia, gravezza di corpo, stancamente delle membra, accidia.
o a tronco di cono, fatto di sughero, di plastica, di metallo,
di cono, fatto di sughero, di plastica, di metallo, di gomma
, fatto di sughero, di plastica, di metallo, di gomma, di vetro
sughero, di plastica, di metallo, di gomma, di vetro, ecc.
, di metallo, di gomma, di vetro, ecc., che si applica
pressione o per avvitamento, alla bocca di un recipiente (bottiglia, fiasco,
dubbio siciliani sono gli orci e le brocche di terra cotta, varii per la grandezza
la grandezza e per la forma, grossolani di fattura, e alcuni con tappo fisso
e perque'trepestìi le mie tristezze selvatiche e di cacciarle dalla ròcca del cuore (barocco
ròcca del cuore (barocco misto, di dante e del seicento) bombardandole a
e del seicento) bombardandole a scariche di tappi saltanti! pascoli, 1-690: vorrei
1-690: vorrei da te l'indirizzo di quel facitore di tappi di sughero. ne
da te l'indirizzo di quel facitore di tappi di sughero. ne ho bisogno
te l'indirizzo di quel facitore di tappi di sughero. ne ho bisogno tra pochi
coi battetti sul labbro fatti con tappi di sughero bruciati. barilli, 8-263: il
. barilli, 8-263: il tappo di champagne salta, il telone si alza e
. cera... una boccetta di profumo anch'essa aperta.. « meglio
corona1, n. 26. -pezzo di legno (eventualmente avvolto da tessuto)
carena, 1-255: 'tappo': pezzo di legno tondo, leggermente conico, col
leggermente conico, col quale a colpi di mazzuolo si tura la spina, o anche
doga e doga. -tronco di cono di legno stoppato con cui si chiudevano
doga. -tronco di cono di legno stoppato con cui si chiudevano le
cui si chiudevano le falle delle navi di legno colpite in combattimento nell'opera viva
pezzi d'abete rotondi e della forma di un cono tronco de'quali, unti col
quali, unti col sevo e guemiti di stoppa, si fa uso per turare prontamente
prontamente i buchi che fanno le palle di cannone in un combattimento, a livello o
linea d'acqua. -come galleggiante di una lenza. e. cecchi,
, sorvegliando gli andirivieni d'un tappo di sughero sull'acqua, io non li
direi che nemmeno li capisco. -accessorio di gomma o di metallo con cui si chiude
li capisco. -accessorio di gomma o di metallo con cui si chiude il buco
metallo con cui si chiude il buco di scarico di vasche da bagno, di lavandini
cui si chiude il buco di scarico di vasche da bagno, di lavandini,
buco di scarico di vasche da bagno, di lavandini, ecc., quando li
ecc., quando li si deve riempire di acqua corrente. 2. per simil
2. per simil. oggetto o figura di forma cilindrica o tronco-conica. tapini
tapini, i-166: la sementa puntiglio di tappi bianchi, che le scurivano un
maggesi siepate. ora la neve attovaglia di sale brillante e di silenzio le strade,
la neve attovaglia di sale brillante e di silenzio le strade, le coste, le
, le cime. -coltre di nube o smog che incombe su una valle
1986], 90: finalmente, al di sopra del 'tappo'di smog,
, al di sopra del 'tappo'di smog, appaiono le ande.
impedimento, blocco a una libera espressione di sentimenti. -anche: gesto che suggella
in questo tono non potrei parlare dello spettacolo di ieri sera, e i versi monchi
o le rime testarde, fatalità inevitabile di questa ora passata che mi spaventa, stavano
mi spaventa, stavano come un tappo di vecchi debiti di ammirazione, e m'impedivano
stavano come un tappo di vecchi debiti di ammirazione, e m'impedivano di versare
debiti di ammirazione, e m'impedivano di versare sulle colonne esigenti di questo giornale la
m'impedivano di versare sulle colonne esigenti di questo giornale la prosa insipida della serata
4. scherz. persona piccola, di corporatura tozza, goffa (anche nell'
, 23-1283: sono andato un pomeriggio di gran caldo qui all'opera, e c'
tappo e culo basso invaghito anche troppo di un faust tipo ambròttola. 5.
ambròttola. 5. artigl. tappo di volata: chiusura della bocca di un
. tappo di volata: chiusura della bocca di un pezzo d'artiglieria, per proteggere
. tappo vitellino: negli anfibi, massa di blastomeri vitellini che durante la gastrulazione sporge
e che, col procedere dei movimenti di invaginazione, si riduce a una fessura
. tappo delle cubie-, chiusura dell'occhio di cutia costituito da un tronco di cono
occhio di cutia costituito da un tronco di cono di legno. carena, iii-72
cutia costituito da un tronco di cono di legno. carena, iii-72: 'tappo
iii-72: 'tappo delle cubie': cono tronco di legno con cui all'uopo si turano
8. metall. tappo per foro di colata: di materiale refrattario e sagomato
metall. tappo per foro di colata: di materiale refrattario e sagomato secondo la forma
e sagomato secondo la forma del foro di colata in secchie o crogioli di acciaio
foro di colata in secchie o crogioli di acciaio, è munito di filettatura per
secchie o crogioli di acciaio, è munito di filettatura per avvitarvi l'asta o la
spina. 9. medie. tappo di cerume, accumulo di cerume indurito che
. medie. tappo di cerume, accumulo di cerume indurito che occlude il condotto uditivo
ad atene, l'anno 1930 o giù di lì, m'ero trovato improvvisamente sordo
m'ero trovato improvvisamente sordo per un tappo di cerume che mi s'era formato nelle
orecchie. -tappo vaginale: coagulazione di liquido vaginale che occlude la vagina.
altri roditori di produrre abbondante liquido seminale che si coagula
luce-, dispositivo costituito da un condensatore di ridotta capacità rinchiuso in una custodia isolante
una spina da inserire in una presa di corrente e dall'altra da un serrafilo
un serrafilo da collegare alla presa dell'antenna di un radioricevitore; serve per utilizzare la
radioricevitore; serve per utilizzare la rete di alimentazione a corrente alternata come antenna.
tappo del radiatore, quello che, fornito di attacco a baionetta e di valvola per
, fornito di attacco a baionetta e di valvola per lo sfogo del vapore in
che non ne uscisse nemmeno un alito di fumo. e. cecchi, 6-248:
: attaccano per la scaramanzia una coda di volpe al tappo del radiatore. bernari,
fino al tappo che chiudeva un'impennata di tubazioni. fenoglio, 5-i-1604: « possiamo
12. vulcanol. ammasso consolidato di materiali lavici che chiude il condotto di
di materiali lavici che chiude il condotto di un vulcano spento o quiescente (e
[espressioni] appartengono anche all'italiano di sicilia... 'fare il tappo
-mettere un tappo a qualcosa: smettere di manifestarla, di darle sfogo.
a qualcosa: smettere di manifestarla, di darle sfogo. bacchelli, 1-iii-521:
del popolo ». -sapere di tappo: avere assunto sapore e odore sgradevoli
. dico soltanto che sa un po'di tappo. -ricalcare stucchevolmente modelli antichi
.. »: una prosa che sa di tappo. la mussante personalità conviene ricercarla
bottiglie, con l'altra toglie i tappetti di latta senza farli cadere. versa la
cadere. versa la birra nel bicchiere di brahe, trattenendo la schiuma; lascia
. turando il foro con una tappétta di vite medesima. = dal frane
. tappóne, sm. tappa di una corsa ciclistica molto più lunga
dopo l'altro) molto più intronato di adorni, che vi ha perduto la maglia
'49. = acer, masch. di tappa. tàpsia (ant. tòsta
tàssia), sf. bot. genere di piante della famiglia ombrellifere comprendente sei specie
corsica; è un'erba perenne alta più di 1 m, con ampie foglie,
dalla radice si ricava una sostanza resinosa di odore acre, con energica azione revulsiva
come vescicatorio. -anche: il seme di tale pianta. bencivenni [tommaseo]
tegghia calda, tassia, persice, di catuno oncie una. palladio volgar.,
sia presso a luogo là ove sia favellìo di persone, né là ove sieno queste
essere ella primieramente stata ritrovata nell'isola di tapso. è di natura e di
stata ritrovata nell'isola di tapso. è di natura e di spezie simile alla ferula
di tapso. è di natura e di spezie simile alla ferula, ma ha il
del suo genere, la quale ha foglie di finocchio e il gambo voto. serpetro
finocchio *, perché proveniente dall'isola di ©0 ^ 05 'tapso'. tapso
: vien portato loro in alcuni tapsi di rame, ora risi, ora vivanda di
di rame, ora risi, ora vivanda di tormento con un poco di carne dentro
, ora vivanda di tormento con un poco di carne dentro, che è un piacere
divenne al tapso; / si sfrondò di capelli il capo mio; / e nel
tapùn), inter. riproduce il suono di uno sparo isolato di fucile (con
riproduce il suono di uno sparo isolato di fucile (con partic. riferimento al fuoco
guerra mondiale, tanto da diventare titolo di una canzone di trincea sulla sofferenza dei
tanto da diventare titolo di una canzone di trincea sulla sofferenza dei nostri soldati al
-anche sm. invar.: suono di sparo. - per estens.: fucile
, 9-97: ogni tanto il 'ta-pum'di un lebel buca il rombo delle esplosioni
buca il rombo delle esplosioni col suono di un oggetto di vetro che s'infrange
delle esplosioni col suono di un oggetto di vetro che s'infrange in un treno
salsa, piccinelli e bazzi come titolo di una loro suggestiva raccolta di canzoni di guerra
come titolo di una loro suggestiva raccolta di canzoni di guerra. la sua origine
titolo di una loro suggestiva raccolta di canzoni di guerra. la sua origine pare risalga
la sua origine pare risalga a un canto di minatori nato tra il 1872 e il
il 1872 e il 1880 durante i lavori di scavo della galleria del san gottardo »
che si deve sottrarre dal peso lordo di una merce per avere il peso netto;
che tiene conto della riduzione convenzionale propria di merci quali animali, per determinare il
riferisce il prezzo. -tara scritta, di origine: determinata dal primo venditore (
statuto dell'università e arte della lana di siena, 299: neuno sottoposto dell'arte
che il computista faccia le sue tare di casse, invoglie e altre battaglie.
non sia costretto ad entrare ne'dettagli di quella legge daziaria, viene assoluta- mente
la natura della mercanzia è il sistema di più conforme allo stato attuale delle cose.
! -e allora il macellaro si tien scarso di carne e sostenuto sul prezzo..
. nella pesata secondo il metodo della tara di sostituzione, insieme di oggetti minuti (
metodo della tara di sostituzione, insieme di oggetti minuti (in partic. viti,
. si può accettare senza il correttivo di una continua tara. 4.
, 7-238: forse il padre sapeva anche di che tara era tarato il figliolo.
, / una tara che anche ai giovani di allora / pareva incomprensibile, insultante.
ammirarli, ma non mi piace conoscerli di persona. il meglio che possono dare è
della professione? 6. difetto di prodotti artistici, in partic. dovuto a
schiettamente accademica sugli inizi; e mescolata di manierismo e verismo ai momenti stanchi della
adulto e preclaro per scoprire nello stile di péguy, così gelosamente simulate, le
ha un campo per 'nulla'più vasto di quello p. es. della musica e
appena può equivalerle; senza contar certe tare di ret- toricume aa togliere! 7
toricume aa togliere! 7. difetto di fabbricazione di una merce. statuto dei
togliere! 7. difetto di fabbricazione di una merce. statuto dei mercanti di
di una merce. statuto dei mercanti di calimala, 2-222: eziandio [debbe]
. dial. buon tara: persona priva di malizie, bonaccione. de marchi,
marchi, iii-1-476: non avendo il coraggio di essere bi- ricchino crebbe un buon tara
9. ant. riduzione, diffalco di un conto, in partic. al
conto, in partic. al momento di saldarlo; sconto. rinaldo degli albizzi
inverso la città braccia cinque, e di fuori della terra cresce braccia otto, sì
otto, sì che bisognerà ricalculare e di nuovo fare la ragione. archivio dell'opera
ragione. archivio dell'opera del duomo di firenze (1575), i-169: saldato
, 2-48: all'imbiancatore per imbiancatura di più stanze nella casa di via de bardi
per imbiancatura di più stanze nella casa di via de bardi dove son tornato lire
fece ricevuta per 35 il resto lo lasciò di tara. -riduzione di una
lasciò di tara. -riduzione di una misura strumentale per tener conto di
di una misura strumentale per tener conto di alterazioni e interferenze che falsano il risultato;
interferenze che falsano il risultato; criterio di tale riduzione. galileo, 3-1-345:
, 3-1-345: è ragionevole credere, che di essi [effetti delle refrazioni] tenesser
elevazioni della stella, facendo a quei gradi di altezze che sopra gli strumenti si scorgevano
10. locuz. -avere la propria tara di qualcosa: doversi accollare la propria parte
qualcosa: doversi accollare la propria parte di oneri, preoccupazioni, ecc.
miei: per non dar tara a voi di poco gusto e a me di soverchio
voi di poco gusto e a me di soverchio ardimento. -esservi la tara
prendendoli per quel che valgono, al di là delle enfatizzazioni convenzionali o interessate;
pare che alcuno abbia troppo lar- heggiato di parole, e detto assai più di quello
heggiato di parole, e detto assai più di quello che è, solemo iretbisogna sbatterne
: noi le fac- ciam quel po'di tara, / che par che si richiegga
la povertà e i pericoli dello stato di mehdia e sopratutto la carestia, aveano
ed io vi dico, che quello di quest'altri fatti come voi, non è
generalmente parlando, bisogna fare al numero di costoro una grossa tara. bacchelli, 2-xxiii-593
, 2-xxiii-593: facciamo pur la tara di quelli a cui rinfilava [la camicia nera
lei non si vergogna per un mezzo braccio di roba a far buttare di sotto e
mezzo braccio di roba a far buttare di sotto e accatastare sul banco cataste di
buttare di sotto e accatastare sul banco cataste di pezze, e poi si mette a
pigliano, restan chiariti, senza rimedio, di quanto male a occhio ne presero la
sul proprio conto-, non essere oggetto di critiche o dicerie. pananti, 1-8
antico è il numero prescritto / de'precetti di dio, che dieci sono: / né
. / son dieci ancora, e sò di luogo buono, / che non c'è
tare. -prendersi anche la tara di qualcosa: accettarne anche gli aspetti meno
la tara. -rimettersi alla tara di qualcuno-, affidarsi al suo giudizio critico
, 3-2-4: quanto alle meraviglie che dite di me, io non sono tanto immodesto
immodesto, che non mi rimetta alla tara di quelli che leggono. -tarato
che leggono. -tarato con tara di pierone (con valore aggett.):
: conoscendo emetico, che con tara / di pierone tarato esser poteva / il conto
eccezione milan. dì 'marame, scarto di una merce'. tara2,
tara2, sf. ani unità di misura di peso corrispondente a mezzo carato
tara2, sf. ani unità di misura di peso corrispondente a mezzo carato, in
suoi su una tarabaccola azionata da gas di legna, che dovette esser spinta,
. = var. femm., di area sett. (e, in partic
, emil. e veronese), di trabaccolo (v.).
è più copiosa ai parole, e di favellali, la latina, o la volgare
tu possa fare è bere questo mezzo litro di vino e buttarti giù a dormire.
buttarti giù a dormire. = voce di origine espressiva; cfr. fr. ant
d'aspettarvi, taraballa que'cento grilli di pittagora non vi mancano. a. casotti
sebbene fosse per molti capi un poco di buono, pure aveva delle virtù,
tarabaralla fammi le frittelle. = voce di area pis. e lucch., deriv
la roba e trentamila zecchini, con spesa di duemila zecchini in circa, avendo fatto
da tara 'bulus, nome arabo della città di tripoli (di libia e di siria
, nome arabo della città di tripoli (di libia e di siria).
città di tripoli (di libia e di siria). tarabusino (tarabusino)
famiglia ardeidi, specie ixobrychus minutus, di colore nero lucido superiormente, chiaro sul
3: giungono e partono nuovi branchi di uccelli,... indugiano lenti e
minutus). = dimin. di tarabuso. tarabuso (tarabùgio;
nelle paludi e lungo le rive dei fiumi di europa, asia e africa, ed
, xvi-656: il tarabussó è un uccello di rostro molto lungo, di copiosissima piuma
un uccello di rostro molto lungo, di copiosissima piuma e di voce tanto terribile che
molto lungo, di copiosissima piuma e di voce tanto terribile che, udita,
spavento. redi, 1-23: vi sono di quegli, che non ne ànno veruno
...; e vi sono di quegli, che ne ànno solamente uno,
e un tempo era costituito dall'artiglio di tale uccello). = etimo incerto
= etimo incerto: la voce, di origine e di area centro-seti (ven
incerto: la voce, di origine e di area centro-seti (ven. tarabuso e
. taurus 'toro'e butto, nome di un uccello il cui maschio in primavera emette
dio li liberasse a tanta moltitudine di nemici), come andavano a due a
a due, così dalla parte di fuori da'fianchi era a ciascuno di loro
parte di fuori da'fianchi era a ciascuno di loro me nato il suo
spagna), forse incr. di targa 'scudo'con l'ar. daraqa 'scudo
targa 'scudo'con l'ar. daraqa 'scudo di cuoio', che ha dato anche
. calabr. tàraca, tàrica 'strato indurito di sporcizia'e 'gromma della pipa'
importata da aleppo. = voce orientale di etimo incerto. tarafùglio, sm.
partì. = alter, sen. di tafferuglio. taragnàa, sf.
de far soe taragnae. = voce di area ligure, che è dal lat [
taragna: polenta in par- tic. di grano saraceno, cotta con burro e formaggio
burro e formaggio (ed è tipica di lombardia e valtellina). =
). = forse alter, di terragno per 'duro, compatto'.
= voce perugina, forse alter, di targone (v.); cfr.
o serpentaria detta in castiglione taragontia e di lunge pare una serpe naturale. »
strutto, acquavite, vino bianco, semi di finocchio o di anice, aromi piccanti
vino bianco, semi di finocchio o di anice, aromi piccanti, ecc.)
forno). statuti dell'università di bisceglie, 88: lo comparatore di
università di bisceglie, 88: lo comparatore di questo dazio abbia da exigere per onne
spesso, insieme col capitano jimmy wren, di cleveland, ohio, a mangiare i
sfornati, in un forno del pendino di santa barbara. marotta, 1-84: una
(v.). = voce di area merid. (che nel sicil.
taraddi vale anche 'ciambella biscottata'), di origine incerta: poco verosimili appaiono infatti
verosimili appaiono infatti le diverse ipotesi avanzate, di un continuatore del fr. toral 'seccatoio'
) o del gr. òàeatos 'sorta di pane'oppure di una forma riconducibile a
del gr. òàeatos 'sorta di pane'oppure di una forma riconducibile a una base italica
antiquati e popolari come 1 infanzia, coperti di croste azzurre o rosate e di stampini
coperti di croste azzurre o rosate e di stampini a forma di fiore, ai rosellina
o rosate e di stampini a forma di fiore, ai rosellina o di stella.
a forma di fiore, ai rosellina o di stella. jovine, 2-30: si
al rosolio e ai tarallucci, un infuso di foglie di senna e olio di mandorle
e ai tarallucci, un infuso di foglie di senna e olio di mandorle.
infuso di foglie di senna e olio di mandorle. 2. locuz. tarallucci
battuto il napoli. = vezzegg. di tarallo. taramellite, sf.
taramellite, sf. miner. ciclosilicato di bario, ferro bi e trivalente e
bi e trivalente e titanio, rombico; di colore bruno ros
(e si trova nei calcari cristallini di comdoglia, in val d'ossola).
, sm. zool. ant. specie di renna. landino [plinio]
[plinio], 165: il tarando di scitzia muta colore: il che non
ella giace, il color piglia / di quella cosa che ella è circundata. citolmi
plinio], 8-34: in tarando di sinzia muta colore anche egli, il che
dal gr. tàpavòog, secondo esichio di origine scitica; cfr. fr. ant
camaleonte'(erroneamente, per la caratteristica attribuita di cambiare colore a seconda dell'ambiente)
del capitolo. = voce di area umbra (cfr. todino taràgnola)
cfr. todino taràgnola), var. di terragnola. tafània, sf
la scorza grossa e gialla, e al di dentro rosso del sapore del melarancio.
niccolò cieco, lxxxviii-ii-212: e di tuo'membri pasci / bisce, tarante
2-468: e'lor fumi potenti / son di natura che faran rebegli / ogni taranta
che faran rebegli / ogni taranta e spezie di serpenti. = v. tarantola
toscana, 14-3-169: dell'uso popolare di far ballare i tarantati. opuscoli scelti sulle
opuscoli scelti sulle scienze e sulle arti di milano, iii-218: quel carbone, o
] somigliantissimo tanto negli accidenti, quantonel metodo di curarlo ai tarantati pugliesi, tra 'quali
con accompagnamento cantato e con l'uso di strumenti a percussione, come i tamburelli
e si canta l'istoria tanto vieta / di maccabruno e la regina stella. g
tutte aver non possono / la bravura di lei. ma con un'aria, ch'
annunzio, i-73: le brune zingare cinte di fiori / sotto la candida luna novella
levi, 6-174: era una specie di tarantella, i danzatori non si toccavano che
, girandosi attorno, come in una specie di ruota, o di corteggiamento cadenzato.
in una specie di ruota, o di corteggiamento cadenzato. 2. figur
2. figur. violenta scarica di percosse. jovine, 5-103: ci
se non combiniamo niente ti facciamo una tarantella di calci. 3. scritto o
. 4. marin. tipo di rete a doppio tramaglio, impiegata nella
nella pesca costiera dell'adriatico. dizionario di marina [s. v.]:
glio per la cattura delle varie specie di pesci circolanti in prossimità della costa,
. v.]: 'tarantella': sorta di malattia nervosa che credevan prodotta dal morso
il poveretto, quando portava il suo corbello di rena in spalla, arrancava in modo
, ii-9-74: è un incalzarsi un abburattarsi di parole e di rime che si rincorrono
un incalzarsi un abburattarsi di parole e di rime che si rincorrono che si rivolgono che
= deriv. da tarantola, con cambio di suff., con riferimento alle convulsioni
in salamoia. = forma femm. di tarantella; voce registr. dal d.
tondo; poi si appaiano l'una di rimpetto all'altra, tarantellano, cancaneggiano.
ch'io converta il reame in un parco di caccia, avendo, per venagione,
avendo, per venagione, i nostri conigli di sudditi? jahier, 158: amiamo
suonar delle ariette felici che han sapore di sagra: cento bandiere rosse tra le
tarentèllo, terantèllo), sm. ventresca di tonno, in partic. conservata sott'
o salata. -anche: sorta di salume che se ne ricava. storia
salume che se ne ricava. storia di ottinello e giulia, 18: la botte
, scavezzature. idem, 9: di tarentello [furono posti] allesso freddo con
bulignmi tre. oddi, 2-40: di ponente non viene altro che insalate,
caviali, cavoli, cipolle, e quanto di catarroso l'acqua e la terra produce
/ del bue. 2. pezzo di carne di qualità inferiore solitamente dato dal
bue. 2. pezzo di carne di qualità inferiore solitamente dato dal macellaio come
/ e un gran pezzo ti dà di tarantèllo. -argomento di poco conto
ti dà di tarantèllo. -argomento di poco conto. galileo, 3-4-122:
, 3-4-122: che concetto plebeo è questo di pigliare, o considerare 'ex professo'un
considerare 'ex professo'un libro, e poi di cento cose notabili scerne solamente cinque o
43: si chiamano tra loro col nome di 'virtuosi', non ostante, che a
non ostante, che a questa poca di virtù, se pur l'ànno in
fosse, abbino attaccato un sì sfoggiato tarantèllo di vizii, come pur troppo sa chiunque
chiunque ha avuto qualche occasione o necessità di punto punto bazzicarli. redi, 16-vii-157:
egli avea cervello, appiccò quel tarantèllo di coda a quel suo assioma; anzi avendo
i. neri, 6-5: ed aggiungi di più per tarantèllo / quella mala creanza
più per tarantèllo / quella mala creanza di despina, / che ci ha serrato in
= deriv. da taranto, principale centro di spaccio della ventresca di tonno.
, principale centro di spaccio della ventresca di tonno. tarantinarchìa, sf.
tarantinarchìa, sf. stor. squadrone greco di cavalleria leggera. carani, 1-44
, i-iv-222: 'tarantinarchia': uno squadrone di cavalli leggieri greci formato di due epilarchie
uno squadrone di cavalli leggieri greci formato di due epilarchie insieme congiunte. =
. da xagavrìvog 'tarantino'e dal tema di &qx<° 'comando, guido'. tarantino
che si riferisce, che è proprio di taranto o del suo territorio.
differisce prima in colore... di quello de'laghi il più bianco di tutti
. di quello de'laghi il più bianco di tutti è il tarentino. cassieri,
11-91: gustando... il latte di pecora tarantina munto all'alba.
con tanto artificio. statuti dell'università di bisceglie, 103: tarantini et altri privilegiati
: vennero, ed ecco qui questo biondo di baresi, o di molli biechi tarantini
ecco qui questo biondo di baresi, o di molli biechi tarantini. 3
combatteva in partic. a cavallo armato di dardo. carani, 1-81: a
'tarantino': soldato greco leggiero, armato di dardo ed avvezzo a combattere a cavallo e
: sinceramente mi piaceva la prosa attica di senofonte; e sapevo interpretarla e voltarla con
e sapevo interpretarla e voltarla con speditezza di 'tarantino'alla leggera o di velite marrucino arrotato
con speditezza di 'tarantino'alla leggera o di velite marrucino arrotato in una decarchia delta
15-146: trasformavano in velocità una pagnotta di creta in un tarantino. = dal
, simile alla corea minore o al ballo di san vito, conosciuta nell'italia meridionale
causata dal morso delta tarantola. dizionario di sanità, iii-133: 'tarantismo': malattia
, insetto ch'è una spezie particolare di ragno, da cui ha presa la denominazione
allora il corteo dei condannati diventa processione di flagellanti, staffilati dai boia ma anche
, staffilati dai boia ma anche felici di autoflagellarsi e soprattutto di flagellare il prossimo
boia ma anche felici di autoflagellarsi e soprattutto di flagellare il prossimo, collega o boia
un raptus collettivo che ha perfino sussulti di tarantismo. = deriv. da
al suo morso, che è in realtà di tossicità modesta, vengono attribuite manifestazioni di
di tossicità modesta, vengono attribuite manifestazioni di tipo isterico. m. palmieri
: se ne ritrova un'altra specie di pessimi [ragni], i quali da
, i quali da taranto città del regno di napoli, dove ne nasce gran copia
... le aveva sempre proibito di prender parte alta mietitura e alta trebbiatura
mortale, e delle disgrazie che succedevano di frequente intorno alle trebbiatrici. -figur
cuore o nelle espressioni febbre o mal di tarantola). de marchi, iv-204
, iv-204: tonio, preso dal mal di tarantola, non sapeva accendere il lume
s'intromise il giovane: « stai cercando di trovare una logica alta tua fantasia »
. goldoni, v-1176: quando ho curiosità di sapere, pare m'abbia morsicato la
morsi dalla tarantola e si gettarono su di noi. pasolini, 21-414: nell'insieme
: suol bastare a cotesti infermi l'insalata di ogni erba ortense, e medicinale appropriata
chim. sostanza amara presente nelle radici di tarassaco. = dal nome del genere
. archivio dell'opera del duomo di firenze (1515), i-169: nico-
1515), i-169: nico- laio di giovanni... dé avere..
conto grande saldo e tarata d'acordo di più sua lavori fatti. =
. folengo, 18: or qui di trombe di cento intorno / comincia i
folengo, 18: or qui di trombe di cento intorno / comincia i taratan con
, come or concutte il sonito / di umana voce? 2. figur
altisonante. carducci, iii-20-301: egli di quando a quando riappariva per rivedermi il
taratapùm, inter. per riprodurre il rumore di una serie di detonazioni, di spari
per riprodurre il rumore di una serie di detonazioni, di spari. pascoli
rumore di una serie di detonazioni, di spari. pascoli, 5-145:
tarato1 (part. pass, di tarare), agg. sottoposto al processo
), agg. sottoposto al processo di taratura (uno strumento o anche le tavole
più. archivio dell'opera del duomo di firenze (1519), ii-70: e'
, 7-238: forse il padre sapeva anche di che tara era tarato il figliolo.
, parto, a sua volta, di creature profondamente tarate, rimaneva però, in
rimaneva però, in lei, qualcosa di regale. -sostant. s
della luce è che la sua dinastia di tarati e di mostri finirà presto tra
è che la sua dinastia di tarati e di mostri finirà presto tra le immondizie della
mi sono scelto john per socio: di noi, qui dentro, è ancora il
del lasca è tarata da un che di deforme, una buffoneria delittuosa che rimanda
elisabettiani, alle nequizie svagate degli avvelenatori di corte. -condizionato negativamente. 3
: bisogna schivar per costoro certe note, di cui non son troppo amici, e
la tarantola nelle ossa con quel po'di tramontana che spazzava la nebbia da piano di
di tramontana che spazzava la nebbia da piano di san óiacomo. 4
animale vive ne'diserti, ed è simile di forma alla tarantola, ma è più
altre parti d'italia, cioè il nome di tarantola. tarchetti, 6-ii-107: alcuni
cascate spumanti e piccoli stagni, le di cui rive sono popolate di rane,
, le di cui rive sono popolate di rane, serpentelli verdi, lucertole grandi e
screziate, e piccole tarantole a foggia di nastro che si accontentano di abitare quei
tarantole a foggia di nastro che si accontentano di abitare quei margini deliziosi e solitari.
divenuto a sua volta madre dei figli di lei, li nutriva di gechi e tarantole
madre dei figli di lei, li nutriva di gechi e tarantole. 5.
come dice galeno, ma si trova di raro. 6. dimin.
manuzzi]: non avendo dato alcun segno di tarantolismo, fa tener per fermo che
tarantolétta non fosse velenosa. = voce di etimo incerto, che nel fr.,
è connessa con il nome della città di taranto oppure con il personaggio mitologico di
di taranto oppure con il personaggio mitologico di atalanta, con allusione alla velocità nella corsa
secondo altri ancora, si tratterebbe invece di una voce di provenienza gallica (da
ancora, si tratterebbe invece di una voce di provenienza gallica (da * tarare 'bucare'
= deriv. dal nome della città di taranto. tarantolare, tr.
(taràntolo). mettere in uno stato di frenetica agitazione. faldella,
. tarantolato (part. pass, di tarantolare), agg. che è
in puglia si fa contra al veleno / di quelle bestie che mordon coloro / che
manganelli, i-33: soppeso la possibilità di fuggire, di svenire, di avere un
: soppeso la possibilità di fuggire, di svenire, di avere un malore. la
possibilità di fuggire, di svenire, di avere un malore. la cosa interessa
1 tecnici, che pensano che uno svenimento di un supporter renderebbe vivace la trasmissione.
. = dimin. masch. di tarantola1. tarantolismo, sm. tarantismo
manuzzi]: non avendo dato alcun segno di tarantolismo, fa tener per fermo che
204: tarrapata è una toccata di tamburo. tommaseo [s. v.
2-3, 47]: 'tarappata': toccata di tamburo. = voce onomat
adattamento del fr. tarare, che è di natura onomat (imitativo del rumore della
a punto una macchina o uno strumento di precisione. la natura [9-xi-1884]
pirelli, 66: poiché il peso di una bobina vuota è noto, o
modo che lo zero corrisponda a un carico di x bobine vuote. si avrebbe subito
tarato a 8oo° c, il riduttore di pressione della bombola regolato, il flussimetro
ant. controllare, verificare gli eventuali difetti di una merce. statuto dei mercanti
una merce. statuto dei mercanti di calimala, 2-222: 1 detti panni
li consoli. calcolare l'esatta remunerazione di servizio, defalcando dall'ammontare il
statuti della lega del borgo a san lorenzo di mugello, 37: volessono cum lui
'l decto podestà o notaio o qual di loro per lo tempo fosse sia tenuto di
di loro per lo tempo fosse sia tenuto di prestare loro. -per estens
dato, una regola mediante l'eliminazione di imperfezioni e distorsioni. galileo, 3-3-411
5. estrarre il contenuto essenziale di un discorso. varchi, 3-77:
pare, che alcuno abbia troppo largheggiato di parole, e detto assai più di quello
di parole, e detto assai più di quello che è, solemo dire bisogna
io, che fusse un miglio fuor di porta. - e anche mena tara per
rappezzano libri per acquistarsi vitupèro in cambio di buona fama, la maggior parte,.
forte legno. = alter, di turare. tarasca, sf.
tarasca, sf. fantoccio in forma di drago mostruoso che si portava in
dedotto dal bel libro del daudet, 'tartarin di tarascona'. = deriv.
= deriv. dal toponimo di tarascona. tarasconése, agg.
. nativo o abitante della città francese di tarascona. - anche sostant. calvino
calvino, 15-39: 1 lettori di 'tartarin', che ricordano come la città
'tartarin', che ricordano come la città di tarascon andasse fiera della sua 'tarasque', troveranno
, i-333: non comettiamo ch'el dracone di mare se irriti a nostra pernizie,
prudenzia nostra diventerà manzo come il tarascuro di santa marta nel breviario. =
pietra ornamentale. = dal toponimo svizzero di tarasp, dove si trovano le cave
taràssacon), sm. bot. genere di piante erbacee annue o perenni appartenenti alla
diffuse nelle regioni fredde e temperate, di cui 8 in italia; hanno foglie
in italia; hanno foglie dentate, di forma oblunga; i fiori in capolini
dello stelo; le radici sono ricche di lattice amaro; la specie più comune in
in italia è nota anche come dente di leone (taraxacum officinale) ed è
. opuscoli scelti sulle scienze e sulle arti di
. -tricé). chi calcola la tara di una merce o chi la pesa calcolando
chi è preposto a verificare gli eventuali difetti di una merce. balducci pegolotti
ronco sissene fae tara per gli taratori di pera. statuto dei mercanti di calimala
taratori di pera. statuto dei mercanti di calimala, 2-223: il taratore ordinato e
e chiamato per l'arte, come di sopra si dice, abbia a tarare e
tarare e vedere e stimare i difetti di cotali panni. dizionario delle professioni [s
il peso delle bietole, successivamente all'operazione di lavaggio, mediante bilance automatiche. sorveglia
2. chi esegue la taratura di uno strumento, di un apparecchio,
chi esegue la taratura di uno strumento, di un apparecchio, ecc. dizionario
delle indicazioni fornite da un apparecchio meccanico di misura, secondo sistemi diversi quali la sospensione
misura, secondo sistemi diversi quali la sospensione di pesi conosciuti ad apposita guscia della macchina
apposita guscia della macchina, l'applicazione di prove comparative di trazione e l'impiego di
macchina, l'applicazione di prove comparative di trazione e l'impiego di speciali attrezzature.
di prove comparative di trazione e l'impiego di speciali attrezzature. 3.
3. ant. chi è incaricato di controllare e verificare i conti al momento
controllare e verificare i conti al momento di saldarli. ricettario fiorentino [crusca]
fiorentino [crusca] -. li taratori di firenze tarino i conti della città intra
tarare1. taratura, sf. operazione di gradazione diretta o di verifica a cui
, sf. operazione di gradazione diretta o di verifica a cui vengono sottoposti dispositivi o
dello strumento preso in esame e quelle di uno strumento dello stesso tipo sufficientemente preciso
con individuazione dei guasti, sulla base di indicazioni di massima, di disegni o
individuazione dei guasti, sulla base di indicazioni di massima, di disegni o schemi elettrici
sulla base di indicazioni di massima, di disegni o schemi elettrici e / o elettroidraulici
elettrici e / o elettroidraulici, operazioni di verifica..., effettuando interventi quali
, tarature, regolazioni e messe a punto di notevole difficoltà entro i limiti delle tolleranze
i limiti delle tolleranze prescritte. -curva di taratura: diagramma o tabella che indica
, o della parete, mediante curve di taratura ricavate su campioni di spessore conosciuto
, mediante curve di taratura ricavate su campioni di spessore conosciuto di determinato materiale.
taratura ricavate su campioni di spessore conosciuto di determinato materiale. 2. radiotecn.
radiotecn. procedimento per cui, in sede di montaggio, si effettua la migliore sintonizzazione
3. fotogr. e cinem. adattabilità di una pellicola a determinate condizioni di luce
adattabilità di una pellicola a determinate condizioni di luce, in partic. a una temperatura
adattabilità, più o meno elastica, di una pellicola ad un determinato tipo di
di una pellicola ad un determinato tipo di luce. ad esempio, la taratura della
luce artificiale è calcolata per una temperatura di colore di 3200° kelvin. -regolazione dell'
è calcolata per una temperatura di colore di 3200° kelvin. -regolazione dell'intensità della
kelvin. -regolazione dell'intensità della luce di stampa e, per i film a
, 46: lavoratore addetto ad attrezzature di stampa che in condizioni di totale autonomia
ad attrezzature di stampa che in condizioni di totale autonomia funzionale attende a tutte le fasi
rispetto al campione, rifinitura e controllo di qualità). = nome d'azione
il suono dei tamburi e dei piatti di una banda musicale. -anche sm.
bartolini, 20-35: oh il tempo di san pasquale / del tarazun che s'
voce onomatopeica che indica un confuso rumore di tamburi, piatti di metallo, ecc.
un confuso rumore di tamburi, piatti di metallo, ecc.: insomma l'atmosfera
, ecc.: insomma l'atmosfera di una marcia allegra sonata da una banda di
di una marcia allegra sonata da una banda di villaggio. = voce onomat.
). copricapo nazionale egiziano, a forma di tronco di cono, di colore rosso
nazionale egiziano, a forma di tronco di cono, di colore rosso, con fiocco
a forma di tronco di cono, di colore rosso, con fiocco blu o nero
2-88: spogliato del tarbusc, e predato di quanto aveva nelle mani e nelle tasche
turbanti, giacche, cappelli - venditori di bibite. salgari, 2-617: dal rosso
mantello sulle robuste spalle, tutti cosparsi di monetuc- ce d'oro. viani,
tarbush, per essere in armonia col clima di rahat lokùm di palazzo colonna. buzzati
in armonia col clima di rahat lokùm di palazzo colonna. buzzati, i-238: un
tarbuttite, sf. miner. fosfato basico di zinco, di colore variabile dal giallo
. miner. fosfato basico di zinco, di colore variabile dal giallo al verde pallido
= dal nome di p. c. tarbutt, direttore di
di p. c. tarbutt, direttore di una compagnia mineraria statunitense; voce registr
darsena. = var. dial. di darsena (v.). tarcenale
e firenza in covemacione. = voce di area napol., deriv. da tarcena
, sf. marin. disus. vela di forma trapezoidale usata dai pescherecci; viene
è quadra, ma uno de'lati di essa è ghindato all'albero. guglielmotti,
, 1805: 'tarchìa': sorta di vela trapezoide, di figura grossolana e tarchiata
'tarchìa': sorta di vela trapezoide, di figura grossolana e tarchiata, tanto alla
detto la struzza. = voce di etimo incerto: secondo il d. e
tarchiano, agg. tose. rozzo, di modi grossolani e goffi. -anche:
giannini-nieri, 59: 'tarchiano': grossolano di modi e di forme; zoticone.
59: 'tarchiano': grossolano di modi e di forme; zoticone. 'quattrinari sono davvero
. che par che vengano dall'alpe di san pellegrino'. fanfani [s.
v.]: 'tarchiano': aggiunto propriamente di contadino. e dicesi per zotico,
: su quell'immagine così ordinaria del>aino trascurò di fermarsi; tenuto tutto, oramai, dall'
han dimenticato preti per commemorare quell'idiota di cigoli. = incr. di tarchiato
idiota di cigoli. = incr. di tarchiato con marchiano. tarchiataménte,
tarchiataménte, aw. letter. nel modo di chi è tarchiato. bocchelli, 16-102
era capitata d'entroterra al bat- tifredo di focefrigida col marito pèncoli, valligiano dell'alpe
tarchiatamente fiacco. = comp. di tarchiato. tarchiatèzza, sf.
,... era un bel garzonaccio di sedici in iciott'anni,..
e un volto regolare, ma bronzato, di persona tarchiata e robusta. carducci,
, con le mani enormi, coperte di peli sul dorso, bestiali. papini,
: entrò nel cortile un uomo tarchiato di pelo rosso, alto di spalle e basso
un uomo tarchiato di pelo rosso, alto di spalle e basso di fronte. bartolini
pelo rosso, alto di spalle e basso di fronte. bartolini, 15-306: ragazze
che non ci pensi ai bei castagneti di serra d'angrogna o ai pianpra,.
tarchiati tronchi secolari dafi'alte fiondi coronate di ricci. -che si estende in larghezza
1-85: i tavolini all'aperto delle osterie di palmanova, con gruppi d'armati attorno
attorno a bicchieri colmi e con sfondi di tarchiate fortezze arcaiche. piovene, 10-325:
arcaiche. piovene, 10-325: la cappella di stile messicano, tarchiata, irregolare come
messicano, tarchiata, irregolare come gl'impasti di terra che fanno i bambini, sembra
sembra un bestione divenuti edificio, sa di cinghiale e di mastino. calvino, 14-56
divenuti edificio, sa di cinghiale e di mastino. calvino, 14-56: la forma
città è in questo sali e scendi di tetti, tegole vecchie e nuove,
tu che sei piccola non debbi volere di questi grandacci. t. valperga di
volere di questi grandacci. t. valperga di caluso, 9: carlo è un
: carlo è un buon sire; ma di damoeselle / più ghiotto assai che di
di damoeselle / più ghiotto assai che di stame e fagiani, / e più s'
penna certi visi semplicemente giocondi e sorridenti di certe villanelle tarchiatotte che... se
. gadda, 14-48: hanno l'aria di ridacchiare in sordina, come d'una
pareva sua sorella: una tar- chiatona di viso sanguigno e nero, coi capelli per
... questo frutice del capo di buona speranza... merita di essere
capo di buona speranza... merita di essere conosciuto nei giardini per la sua
per la sua bellezza, per l'odore di canfora e ramerino che hanno le foglie
e ramerino che hanno le foglie, e di gaggia i fiori. colla distillazione dà
gli liberi quadri, cum requisita sortitione di erbuscule cusì praestavano virenti: uno di
di erbuscule cusì praestavano virenti: uno di laurentia, uno di tarchon, il tertio
virenti: uno di laurentia, uno di tarchon, il tertio di achilea. p
laurentia, uno di tarchon, il tertio di achilea. p. della valle,
. ttxqxwv- tardàcchio, sm. persona di limitate capacità intellettuali (come epiteto ingiurioso
). fenoglio, 1-i-2126: uno di quei due tardacchi può puntarci il fucile
: la speranza ancora fu tarda a credere di te uesto. ma quelle cose,
nardi, ii-62: perché i danari di francia venivano tardamente a quello che sarebbe
, che dianzi si votava le tasche di rincorsa per erigere al morto conte di cavour
tasche di rincorsa per erigere al morto conte di cavour monumento regio. -tardi,
e tutto è pic- chierato e scaccato di bianco. varchi, 23-33: alcuni collo
un certo modo... guastano di grandissimi benefizi, promettendogli con quel volto che
tardamente inseguivanli. = comp. di tardo. tardaménto (ant.
mettere un bando. — avvenimento di un fatto in un tempo successivo o
agostino volgar., 1-6-76: la traslazione di questo enoc è un prefigurato tardamento della
della nostra edificazione. 2. rallentamento di un movimento, di uno spostamento.
2. rallentamento di un movimento, di uno spostamento. giamboni, 8-ii-76:
. didascalia che prescrive la progressiva diminuzione di velocità nell'esecuzione di un passaggio.
la progressiva diminuzione di velocità nell'esecuzione di un passaggio. -con meton.:
. = ger. pres. di tardare. tardante (pari.
tardante (pari. pres. di tardare), agg. che ritarda,
sollecitare la marcia a fine... di raccogliere tutti gli sviati e tardanti che
al nar- dini, fa il favore di scrivergli che la 'canzone del paradiso'non
che in ottobre, causa specialmente la mancanza di caratteri e la tardanza del pittore.
sem pre. -mora di un pagamento. iron, lxxx-3-497:
metter tempo nelle espedizioni importanti per difetto di danari. s. maffei, 0-147:
sfacciatamente che essi non potevanopagar te, prima di esser pagati alla loro volta dagli associati;
loro volta dagli associati; che molti di questi [associati] erano in tardanza,
2-1-87: per l'intoppo delle pioggie e di molt'altre incomodità del tempo, non
nemico, il traghetto de'viveri e di tutte l'altre cose bisognevoli a far
redi, 16-viii-147: la lettera di v s. eccellentissima in data degli
s. eccellentissima in data degli 8 di marzo passato non mi è parvenuta prima che
è parvenuta prima che il dì 28 di aprile... non so come si
e tedio d'animo: la specie di questo vizio sono tepiditade, mollezza, sonnolenza
delle idee. -lentezza del movimento di un congegno, di un oggetto mobile
-lentezza del movimento di un congegno, di un oggetto mobile o degli astri.
, / tante pene a portare. folco di calabria, v-251- 14: nom
comfortato ch'a. ssenno e volontate / di quella cui sono dato per fedele amistate
di'che tosto vegna, / ché di lui fora ogni tardanza indegna. marino,
. d. bartoli, 4-1-53: ben di poi largamente ricompensata fu la tardanza della
, i-152: intanto non giungevano novelle di faone, la qual tardanza a lei spiegava
fosse approdato, siccome richiedevano le varie di lui faccende. d'azeglio, 7-i-265:
132: se quello che opera la figura di più tardi aggiuntovi, con mutar quel
tardi aggiuntovi, con mutar quel corpo di rotondo in una falda larga, ella
in una falda larga, ella cesserebbe di più muoversi, cagionando per la sua tardanza
zonca, 13: si dismette l'uso di detto portello per la tardanza sua e
sa rapido parte, / per emendar di sua tardanza il fallo. -rallentamento
opuscoli scelti sulle scienze e sulle arti di milano, iii-224: questa acquistava viscosità e
: questa acquistava viscosità e la ostruzione di tanti suoi vasefiini, cagionano quindi il rallentamento
. 3. ritmo lento e solenne di un componimento letterario o di una musica
e solenne di un componimento letterario o di una musica. giraldi cinzia, i-208
: la tardanza... cagiona sentimento di mestizia; la prestezza, di giocondità
sentimento di mestizia; la prestezza, di giocondità: questa è peculiare della proporzione
dell'armonica. 4. mancanza di acume e di perspicacia; stoltezza,
4. mancanza di acume e di perspicacia; stoltezza, ottusità mentale.
, deposta la ruggine e la tardanza di prima, si fosse fatto splendido e vigoroso
,... ne'primi anni parve di tardo ingegno..., ma
tardo ingegno..., ma di penetrazione profonda. 5. locuz.
tardanza, montò a cavallo, nella compagnia di sua dama e di trenta cavalieri,
, nella compagnia di sua dama e di trenta cavalieri, et andònne in verso 'l
giunto intanto a roma il cardinale bertrando di deicio legato del papa che aveva spedito
papa che aveva spedito lettere al guastatore intimandogli di presentarsi senza tardanza. -ininterrottamente
con un compì, o un avv. di tempo). sacchetti, v-173
può tardare, io entrerò in parlamento di belle donne e d'amore. de'mori
. foscolo, xvi-231: come mai temete di me, s'io vi scrivo?
? gadda conti, 1-433: un po'di pazienza, per una volta che tarda
. -con riferimento a un mezzo di trasporto o alle merci trasportate.
a lungo o più del solito o di quanto è opportuno; attardarsi, per lo
a mettersi in opera. - anche di animali. ariosto, 1-19: disse
t'abbino il petto acceso, / di fami qui tardar che guadagno hai? »
aver picchiettato con le antenne il fiore e di averlo sentito umido di pianto. forse
il fiore e di averlo sentito umido di pianto. forse era la rugiada.
situazione o condizione oltre un certo limite di tempo, in partic. necessario,
v-14: allora senza tardar sarebbe necessario di nominar i capitani che gli avessero a governar
positore di johnny, tardò, saltò nella ripa,
a dar la morte a chi ti privò di vita. parini, 981:
a replicare alla vostra cordialissima, aspettando di poter farvi omaggio dell'annesso volume, che
, che non si è pubblicato prima di questa settimana. cavour, vii-82:
o effetto tardi, dopo un lungo lasso di tempo o dopo un determinato limite di
di tempo o dopo un determinato limite di tempo (una qualità, un fenomeno
vendetta tarda; ma alla fine non manca di venire. brusoni, 48: né
tardate / cadete, spirate, di tanta beltate / nodrici dilette. bernari,
e tardami il suo venire. » romanzo di tristano, 2-187: molto mi tarda
algarotti, 1-x-181: troppo mi tarda di aver di vostre nuove. alfieri, 6-23
1-x-181: troppo mi tarda di aver di vostre nuove. alfieri, 6-23: oh
: oh, quanto / mi tarda di vederla! moravia, i-461: gli tardava
vederla! moravia, i-461: gli tardava di lasciare quella macchia funesta dove non avvenivano
re incontanente, ad effetto che possa di buon'ora prevedervi. c. campana,
molto innanzi, e le previsioni tardavano più di quel che fora stato il bisogno,
differire per difetto rispetto a un certo sistema di misurazione astronomica del tempo. manfredi
termini solari in capo al primo anno di questo ciclo tarderebbero 6 ore.
ii-7-319: io non voglio tardarmi o rimetter di troppo questo divino piacere d'intrattenermi con
precaria, e a tardare almeno la venuta di luigi,... ercole fece
con una propr. oggettiva. fiori di filosofi, 152: nonn. è senno
o gloriosa vergine, e non tardare di rimovere la miseria e angustia mia.
mia. caro, 12-iii-16: ho tardato di mandare a v. s. quel
; rallentare il passo, l'andatura di una persona o, anche, di
andatura di una persona o, anche, di un animale. -anche: rendere più
ognora. tasso, 1-76: sol di tripoli il re, che 'n ben guardate
avria tardate, / ma non osò di provocarle in guerra. pindemonte, ii-313:
10. intralciare, rendere arduo il compimento di un'azione, un'attività.
tardato (part. pass, di tardare), agg. differito rispetto
giamboni, 8-ii-m: lo savio non peggiora di riposare, anzi è alcuna volta il
., quanto io, tardato fin qui di febbre, posso ora mandarvi in risposta
mandarvi in risposta all'anonimo della 'lanterna di diogene'. -rallentato nel corso (
/ piacciavi e siavi a grato / di preveder lo mio cor che non péra.
paletn. industria tardenoisiana: l'attività di lavorazione della pietra, caratterizzata da microliti
, i-43: mi teneva molto avvilito di quella ignobile e gelida tardezza del passo d'
e gelida tardezza del passo d'asino di cui si andava. -lentezza nel
si andava. -lentezza nel movimento di un astro. dante, conv.
, conv., ii-xm-28: lo cielo di saturno hae due proprie- tadi per le
valenti uomini riprendevano la tardezza e la indugia di combattere; e domandavano la battaglia non
donna sguarda, / parlando a le'parole di pietade /... / «
paura che gli ebbe vi stette più di tre anni in purgatorio in quel circulo dove
no pò comparare, / se l'opera di fato no responde / al bon penserò
ozio, dei bagni, dei letti di piuma trovarono oltre all'adipe tanto apprezzato
stesso tempo ». -senza tardezza di tempo: subito, immediatamente; con
con sollecitudine. statuto dei mercanti di calimala, 2-170: 1 consoli dell'
, 2-170: 1 consoli dell'arte di calimala..., sanza tardezza
calimala..., sanza tardezza di tempo, facciano richiedere e venire dinanzi
rispetto alla norma stagionale (la maturazione di un frutto). crescenzi volgar.
, 7-ii-256: già quel ch'ogni altro di tardezza avanza, / il buon fretto
tardezza avanza, / il buon fretto di palla, il verde manto / volge in
5. divario per difetto fra un sistema di misurazione astronomica del tempo e un altro
accostati e ai moti celesti e all'intenzione di gregorio xiii, se gli errori predetti
, pacato del discorso o del ritmo di un verso. albertano volgar.,
et alla tardezza son più idonee le parole di non molte sillabe, come a dire
non molte sillabe, come a dire di due, di tre o al più di
sillabe, come a dire di due, di tre o al più di quattro.
di due, di tre o al più di quattro. carducci, iii-17-280: in
8. limitatezza delle facoltà intellettuali, scarsità di acume, ottusità di mente.
intellettuali, scarsità di acume, ottusità di mente. b. cavalcanti, 2-235
b. cavalcanti, 2-235: le stirpi di sottile e d'acuto ingegno degenerano in
cosa avvenne ai descendenti d'alcibiade e di dionisio primo; e gli ingegni saldi
tutti diedero tappiauso alla sottigliezza dell'ingegno di colui,
vituperando in tanto la tardezza e rozzezza di quell'altro. b. croce,
, tardissimo). dopo un lasso di tempo alquanto lungo a partire da un momento
la cosa amata; nel uale unimento di propia sua natura l'anima corre tosto e
. pulci, xxxiv-569: la giustizia di dio quando vien tardi / par ch'ella
. metastasio, 1-iv-602: riuscì tardissimo di potere ottenere dal popolo tanto d'imperfetta
173): finalmente non ha sopra di sé che il signor principe, e un
ma io, io non ho metta di salvarmi, e voglio arrivare più tardi
madre, andata per ricreazione al suo loco di monseò, dodici leghe da parigi.
o ad altri tempi, ed uopo era di rinnovarli ad ogni quinto anno o più
non è chi si guardi / o stia di sé in ascolto. / quivi sei alle
, quando - in un altro turno di vacanze, dopo due anni -si trovarono già
(1-iv-102): essendo già tardi, di là dal castel guiglielmo, al valicar
, si chiuse; né comparì fuor di stanza che la mattina seguente assai tardi
. carducci, ii-1-82: non potrò partire di qua su che tardissimo. d'annunzio
». pirandello, 8-252: solito di rincasar tardissimo ogni notte, era avvezzo all'
della città. buzzati, 1-195: di notte stava fuori di casa fino a tardi
, 1-195: di notte stava fuori di casa fino a tardi, determinato a divertirsi
maurensig, 103: ciò che mi riempiva di orgoglio era che in queste riunioni mio
mi trattasse come un adulto, permettendomi di restare alzato fino a tardi.
della fine del giorno o, anche, di una scadenza, di un limite temporale
, anche, di una scadenza, di un limite temporale. sannazaro, iv-62
tardi, e bisogna andare a casa. di presto s'è fatto tardi. panzini
e poi si rode, / tardi pentito di sua feritate. machiavelli, 1-i-176:
[occasione], si pente tardi di non avere fatto qualche che doveva fare.
rispondo, ancorché tardi, e la lettera di v. s. de'xxvii del
a un dovere che mi corre verso di lei. carducci, ii-3-178: la ringrazio
quei ch'erano disfatti, nondimeno cercando di far vendetta. 4. ant
spazio a l'eterno ch'un muover di ciglia / al cerchio che più tardi in
che l'ottava sfera secondo l'ordine di segni, a rincontro del moto diurno,
sottili e ben tardi, per debolezza di stomaco. g. gozzi, l-28-iyy.
..., sopra il pian di mugnon, cavalcando, pervennero. sacchetti,
veglia che al tardi / in casa fassi di messer cornelio. g. bentivoglio,
bentivoglio, 5-i-267: ieri al tardi parlai di ciò col signor duca di monte leone
tardi parlai di ciò col signor duca di monte leone. pea, 7-18: verranno
321: 'al tardi': dicendosi tanto di mattina quanto di sera, il latino 'sub
tardi': dicendosi tanto di mattina quanto di sera, il latino 'sub vesperam',
magalotti, 23-16: non vi è principio di dubbio che oggi o domani, o
. borgese, 1-125: egli godeva già di quella immancabile vittoria (quando?;
dovevano farsi i conti con la cocciutaggine di mary, non oltre la fine di
di mary, non oltre la fine di maggio). -andare tardi:
62. -non più tardi che o di: non oltre un dato limite temporale
limite temporale; entro un certo lasso di tempo. ammirato, 102: non
: non più tardi che l'ultimo giorno di febbraio si attaccò fra i due re
leoni, 17: non più tardi di due anni dalla mia morte dovranno essere compiuti
, che né anco i vicini, prima di esservi entrato, lo seppero. misasi
già imbruniva. arbasino, 23-192: uno di quelli favolosi che si trovavano fino a
'figurine'e del 'mal dell'arte', di che la gentilezza sua volle regalarmi.
iersera un poco tardetto da cenar fuori di casa,... io ritrovai avanti
in sedia reale. = var. di tardagione, rifatta su tardi. tardìgrado
-sm. plur. zool. classe di invertebrati celonati metamerici, di piccole dimensioni
. classe di invertebrati celonati metamerici, di piccole dimensioni (fino a 1 mm)
una cuticula periodicamente mutata, quattro paia di zampe non articolate dotate di unghie o
quattro paia di zampe non articolate dotate di unghie o cuscinetti adesivi; all'apparato
e due stiletti per perforare la parete di cellule vegetali o la cuticola di piccoli
parete di cellule vegetali o la cuticola di piccoli animali di cui si nutrono; sono
vegetali o la cuticola di piccoli animali di cui si nutrono; sono diffusi in
vengon dopo gli acaridi. hanno quattro paia di tubercoli locomotori armati di uncini; sono
hanno quattro paia di tubercoli locomotori armati di uncini; sono reviviscenti come i rotiferi.
che girava con un suo minuscolo album di schizzi grandi come occhi di zanzara.
minuscolo album di schizzi grandi come occhi di zanzara. -al sing. ciascuno
. ciascuno degli appartenenti a tale classe di invertebrati. spallanzani, 4-vi-526: un
un animaluccio pendente al giallognolo, corredato di sei gambe, tre in quattro volte più
con qualche nome io non avrò difficoltà di chiamarlo il tardigrado. guerrazzi, 10-367
guerrazzi, 10-367: se la polvere di questi mondi,... si
... si trasforma in penne di aquila, o nelle fibre inerti del tardigrado
che diacciata v'intrudiamo [nelle viscere di un infermo], chi ci assicura
], chi ci assicura che invece di sciogliere o di scacciare o di cooperare e
ci assicura che invece di sciogliere o di scacciare o di cooperare e scacciare gli
che invece di sciogliere o di scacciare o di cooperare e scacciare gli umori tardigradi o
: non erano ancora tutti i suoi usciti di s. angelo che entrati gli austriaci
3-499: il più tardigrado dei camerieri di un caffè da stazione ferroviaria portò finalmente
ora da una marcetta svelta -si tenta di dare una coloritura bersaglieresca alla tardigrada fanteria
. delfico, iii-165: gli esempi di mancanza di fede resero i nostri antenati
delfico, iii-165: gli esempi di mancanza di fede resero i nostri antenati tardigradi al
operazioni dell'intelletto, e spesso marcate di pusillanimità -che comporta tempi assai lunghi di
di pusillanimità -che comporta tempi assai lunghi di applicazione. uillustrazione italiana [24-iii-1907]
è vecchia, tardigrada e scarsamente confortata di pubblica fiducia. einaudi, 1-263:
in italia si è cercato con le leggi di rivalutazione di ovviare all'inconveniente, ma
è cercato con le leggi di rivalutazione di ovviare all'inconveniente, ma trattasi di leggi
di ovviare all'inconveniente, ma trattasi di leggi fatalmente tardigrade. 5
(v. tardo) e dal tema di gradi'procedere, camminare'. tardìloquo
discorso con pause. -anche: che è di poche parole. equicola,
delegato tardiloquo a più riprese dava segno di stare in silenzio e stancatosi per questo continuato
disordine minacciò finalmente mercè delle sue facoltà di sciogliere l'assemblea. =
v. tardo) e dal tema di loqui 'parlare'. tardiménto, sm
tardiménto / mandò. = var. di tardamento, rifatta su tardi. tardìo
ant. dolce costituito da un involucro di pasta frolla farcito con un impasto di uova
involucro di pasta frolla farcito con un impasto di uova, latte, burro, zucchero
latte, burro, zucchero, acqua di rose, zafferano e zenzero e cotto
. messisburgo, 56: tardiòla di latte alla francese, per piatti die
; ma la sua tardità compensa per gravezza di tormento. s. gregorio magno volgar
a perdonarmi, accioché voi non mi obblighiate di emendar la mia tardità col rispondervi subito
viene. guerrazzi, 1-143: sequela altresì di questa quadratura di spirito parmi la tardità
1-143: sequela altresì di questa quadratura di spirito parmi la tardità a mutare e la
deriva anche un cotal poco dalla smania di far bene, molto bene.
, non divozione, tristizia, fastidio di vita, disperazione. s. agostino volgar
cosa con quattro- cento cavagli si usci di pisa per andarne a lucca.
. 2. lentezza nei movimenti di una persona o di un animale.
. lentezza nei movimenti di una persona o di un animale. anonimo, xcii-i-313
volemo armare. ariosto, 6-63: di questi il capitano si vedea / aver gonfiato
i passi. -scarsa velocità di un corpo in movimento (in partic
corpo in movimento (in partic. di un corso d'acqua, della lava,
del moto composto non ha fatto menzione di tardità né di velocità. spallanzani,
composto non ha fatto menzione di tardità né di velocità. spallanzani, 4-ii-386: questo
luglio ch'ella reputa svantagio quella tardità di razionicio che per lo più si osserva fra
volontaria, ma naturale niente ha in sé di bene o di male morale, appunto
naturale niente ha in sé di bene o di male morale, appunto perché ella è
che egli compensasse con applicazione improba e di schiena la tardità organica del suo cervello.
costei, natura complicatissima d'intelligenza e di tardità,... possedeva un senso
angusta realtà 4. lungo lasso di tempo trascorso prima del compiersi di un
lasso di tempo trascorso prima del compiersi di un evento; ritardo nel verificarsi di un
di un evento; ritardo nel verificarsi di un avvenimento. p cattaneo, 2-8
dichiara d'aver gran fiducia nelle profezie di lui, savonarola, ma che lo
sbigottisce un poco la tardità nell'avverarsi di esse. = voce dotta,
sanudo, li-282: e1 temporegiar altrove saria di maior spesa, oltra che il tarditar
7-207: « andreina è una delle sorelle di francesco » l'avverto tardivamente.
, 23-1365: benché tardivamente, dediche di componenti o esercizi in omaggio ai maestri
l'autore del loro esempio eccelso e di qualche amicizia informale, dopo una formazione anomala
pea, 1-283: non trovarono che verde di bossolo e crisantemi fioriti tardivamente.
fioriti tardivamente. = comp. di tardivo. tardività, sf.
vegetare oltre l'inizio del periodo di riposo. plutarco volgar. [
. ovidio volgar., 6-342: ella di ventò pallida, sì come
, lviii-86: in questa vai di maglia sono state poche aque e li
cole, pastose e saporitissime, di settembre? le prugne tardive del
del friuli? bernari, 6-257: dietro di loro un'acacia tardiva in
volontariamente urtata lasciava cadere una pioggia di petali bianchi. -nato
d'annunzio, iv-2-764: nel dolce sole di quella tardiva estate dei morti le loro
dell'infermo con tardive operazioni. tornasi di lampedusa, io: l'intenzione è
si manifesta in un'età piu avanzata di quella consueta, in partic. in quella
alfieri, xiv-2-231: non così di me, che nato da vandali,
quanto poco successo. mamiani, 9-221: di queste nozze tardìe è biasimevole la cagione
nel generale ne provenga una prole scarsa di numero e più delicata che robusta. bacchelh
aggiunto delle ipoteche e le altre nipoti di madonna felicita, attendevano i tardivi per entrare
., 6-105: credemi che 'l diletto di venus non si dè affrettare, ma
o perché restarono addietro, o perché essendo di corpo più grosso e avendo mangiato più
stagione (fra ottobre e la prima decade di novembre), io. medie.
]: le tardizie sono i prodotti ortofrutticoli di maturazione tardiva. = deriv
= deriv. da tardo, sul modello di primizia (v.).
. contarini, li-2-110: è robusto di complessione benché ripieno e tardo al moto
, pituitoso, tardo, e ripieno di materie viscose, pigre e stagnanti, sia
sia necessarissimo un vitto parco, e di cibi gentili. fagiuoli, xv-83: non
apòllion; / io sono tardo ancora di membra / e il cuore grava smemorato.
quando, / tarde e la forza pargola di dorè. -con riferimento a un veicolo
conv., ii-iii-14: ciascuna parte [di un cielo], quan- t'ella
conviene essere in uno medesimo tempo, di necessitade, con la maggiore. cecco d'
cecco d'ascoli, 20: di sotto luce quella trista stella, / tarda
sotto luce quella trista stella, / tarda di corso e di virtù nemica, /
trista stella, / tarda di corso e di virtù nemica, / che mai suo
suo corso, onde è tardo a modo di vecchio. ugurgieri, 176: lo
. leonardo, 2-183: se due cose di pari movimento ti fieno di varia distanzia
due cose di pari movimento ti fieno di varia distanzia, appariranno di vario movimento;
ti fieno di varia distanzia, appariranno di vario movimento; e quanto la prima
lo tenpo vago, / com'uomo incerto di futuri dardi. de iennaro, 57
aristotile afferma che 'l passo tardo è segno di gravità. tasso, 13-i-743: visiti
, i bronchi, i sassi / di questo sotterraneo, per il tempo / dimenticato
pigra / alle tue bacche del color di sangue, / venga chi migra,
quei miei silenzi imbambolati, lo stesso bisogno di affetto e di comunione con gli altri
, lo stesso bisogno di affetto e di comunione con gli altri, parevano ad esse
scadente e, per quelle più rigide, di una tendenza al peccato. -ritardato
fiato. -con riferimento al moto di un astro, di un corpo,
-con riferimento al moto di un astro, di un corpo, di un corso d'
un astro, di un corpo, di un corso d'acqua, ecc.
be lunghe. baretti, 6-67: accostumai di buon ora gli organi del parlare ad
tarda la donna a far la volontà di ligurina. caro, 12-iii-144: la seconda
12-iii-144: la seconda [impresa] di papa paolo è questa, d'un delfino
, 233: castruccio avuto notizia della venuta di costoro non fu tardo a mandare alcune
-che è in ritardo nel mantenimento di una promessa, nello svolgimento di un
mantenimento di una promessa, nello svolgimento di un compito. carducci, ii-4-214:
, ii-4-214: per non mancare alnnstituto mio di essere per quanto è possibile negligente e
medita, che riflette a lungo prima di parlare. boccaccio, viii-2-85: ebbe
, viii-2-85: ebbe gran capo, fu di movimento ed eziandio di parlar tardo e
capo, fu di movimento ed eziandio di parlar tardo e fu di molta meditazione e
ed eziandio di parlar tardo e fu di molta meditazione e di piccol cibo;
parlar tardo e fu di molta meditazione e di piccol cibo; e, quando si
che il matto ha avuto più speranza di lui. » l. bruni, lxx-104
sottile e faticoso esercizio nel suo stile, di virgilio? e bene; egli era
avv., tommaseo, sebben tardo di parola, ed altri due o tre,
fellonia. cicerchia, xllii-425: tardi di cuor a creder sete e stolti,
disse loro: « o stolti e tardi di cuore, a credere le cose che
cuore! brancati, 4-44: tutti respirarono di sollievo, tranne lorenzo calderara che aveva
, non pure aspetta; ma in tanti di quella nazion maladetta rovescia, in luogo
quella nazion maladetta rovescia, in luogo di flagelli, tesori di benedizione.
rovescia, in luogo di flagelli, tesori di benedizione. 5. che
, i-327: insino a qui nerone cercò di coprire le sue cattività, sospettando massimamente
coprire le sue cattività, sospettando massimamente di cornelio siila, cui tardo ingegno attribuiva
che appena potresti trar loro due parole di bocca, quando non tenessi ragionamento de'
sollazzi o non dessi loro qualche speranza di nuovi passatempi. foscolo, ix-1-696: i
, noverarli e discemerli anche negl'individui di stampa comune e d'ingegno tardissimo,
buoi. montale, 5-124: tardo di mente, piagato / dal pungente giaciglio mi
-che rivela stoltezza, ottusità di mente (l'espressione del volto)
le virtù del bello sguardo / accusa di pigrizia, e lo riprende.
. pea, 7-432: il figlio di giubbino... era cresciuto stentato,
, i-6-18: ero, che non sente di amor fuoco, / stava tra l'
, tal che poco / pareva curar di gioco ovver di festa. vadi, xcii-ii-
che poco / pareva curar di gioco ovver di festa. vadi, xcii-ii- 173
languire. girolamo da siena, ii-i: di mio tardi scrivere non fo scusa,
casa, 676: né per borea giamai di queste querce, / come tremo io
mi fo scherno, e rido / di tarda, e vana lode, / che
una lettera un po'tarda e abbondante, di quello che due righe strozzate e sollecite
a cui le condanni e allorché tenti di adoprarle non ti possono offrire che risultati
egli sorrideva, lasciandosi trarre; sorrideva di quel sorriso indefinibile che hanno certi malati
7. che è alla fine di un periodo di tempo, di una fase
. che è alla fine di un periodo di tempo, di una fase della giornata
alla fine di un periodo di tempo, di una fase della giornata e del giorno
stesso; ritardato rispetto a un limite di tempo determinato. -in partic.: inoltrato
non son forte ad aspettar la luce / di questa donna, e non so fare
donna, e non so fare schermi / di luoghi tenebrosi o d'ore tarde.
tarda, / e fumar l'alte ville di luntano. caviceo, 1-204: al
sera a l'abituro / facea ritorno, di non compri cibi / imbandia di sua
, di non compri cibi / imbandia di sua man la parca mensa. ghislanzoni,
1-100: quante volte rientrando a tarda ora di notte nel suo tetto coniugale, egli
a notte tarda quando la casa fu vuotata di gente, cesare fragalà, insieme con
poi alle due, poi alle sette sono di nuovo lì tutti, e dopo cena
óra e discovrir l'avorio / che fa di marmo chi da presso 'l guarda;
ugurgieri, 158: trassero a dietro di longa li alti capi dai colpi e
avviene o si diffonde oltre un lasso di tempo alquanto lungo a partire da un dato
partire da un dato momento o al di là dell'età ritenuta consueta (un evento
quelle agavi e quei palmizi sono una flora di tarda im- ortazione, sovrammessa alle
nella storia deuevoluzione: posteriore a quella di tutte le altre classi del regno animale
anche questa tarda bellezza della moglie, di cui non gli pareva ingiusto, in fondo
, in fondo, attribuirsi una parte di merito, mostrava che il signore aveva benedetto
: qualche tempo addietro, col pretesto di cacciar beccacce, ero invitato e mi recavo
, / tarda estate, un'orografia di brace. soldati, i-71: sempre,
era l'aria che respiravamo nella sera di tarda estate: anche i nostri
12. che rappresenta la fase declinante di un periodo storico o culturale, l'
periodo storico o culturale, l'epigono di una civiltà, di un movimento culturale
culturale, l'epigono di una civiltà, di un movimento culturale, storico, economico