costumi, / pietro, e deponer dèi / su tanti fogli la stancata penna.
comoda posizione. giamboni, 8-i-255: dèi guardare che [il cavallo] abbia piccola
. f. frugoni, vi-451: ricordarti dèi tu di tersite, che anni sono
: la quantità de la corda se dèi partire secondo la proporzione avente il mezzo
avviso che a parigi sia strettezza, dèi rimettere anco a bruggia. b. davanzati
/ convien si servi, come saper dèi. ottimo, i-183: disse tempio,
., 1-4-35: ivi [fra gli dèi] sia vivacità eterna ed indefettiva,
nei superni giri / lungo contrasto dagli dèi si tenne. graf 5-544: onde
, sm. plur.): gli dèi celesti. serafino aquilano, 103
senato romano per ringraziare e propiziare gli dèi. -per simil., con riferimento a
avere divulgato agli uomini i misteri degli dèi o, secondo altre tradizioni, per aver
l'ambrosia o per aver offerto agli dèi le carni imbandite del proprio figlio) consistente
francesco da barberino, i-258: cagion non dèi cherere, / né brontolar, né
tutti quelli che tu non cognosci quasi dèi sospicaré, cioè che non siano tuoi nemici
paulo disse: « tu me la dèi aver fregata! » landò, 1-6:
. esopo volgar., 7-236: dèi sapere che ciascuno ne'suoi propii fatti
. fanzini, iii-463: gli dèi e gli eroi, svolazzanti nelle volte,
ragionamento. alfieri, 1-543: intorpidir dèi pria / gli animi loro; il cor
taccagno che sia nella furbaria, non dèi sapere le berta che fece ad alberto.
..., tu non li dèi vendere a i figli di colui che te
. idem, iv-17: certo volere noi dèi, né credo che 'l vogli,
ingenuità tedesca / con italiana ipocrisia non dèi. r. sacchetti, 1-530: c'
magno volgar.], 2-20: dèi sapere, che quando la santa scrittura
il giovane, 9-721: anzi tu dèi voler ch'io rappresenti / quella cassa di
usar con tenzoner. / toe parole dèi condir: / che pezo è lengua per
, che si difendevano col terror degli dèi e con la forza deltarmi. manzoni
hai la sua tranquillità: ma tu dèi tollerarle per gli altri. beltramelli,
e s'altro fanno, tu saper noi dèi. f. pallavicino, 3-ii-88: quel
g. bianchetti, 1-223: tu dèi specialmente renderti coraggioso, e menar a
la man del cielo in questo affar dèi scorgere, / quant'ella passa; e
/ e non glie dà en trasatto -non dèi esser blasmata, / si la folle
60 via 60 fa 3600, e ora dèi multiplicare la larghezza del fosso, cioè
calcio tale che l'uccise. niccolò dèi rosso, 1-53-8: e1 è tanto l'
partita: / e se pur pianger dèi, piangi te stesso, / non lei
fé consorto in mar de li altri dèi. / transumanar significar 'per verba'/ non
arcipelaghi, d'incontri con mostri e con dèi. sicuri e fermi, larghi
, 830: caro mio figlio, tu dèi ben sapere / come del mille trecen
roma, roma,... mi dèi rendere mio trionfio, ch'io sono
nella mistica terra di egitto: gli dèi convengono e anche i semidei, anche gli
anche sostant. giamboni, 8-i-256: dèi tu bene avere a memoria di scegliere
genovese, 1-2-133: e tuite or dèi pregar de. cavalca, 20-325: diss'
attribuito a iacopone, 1-ii-35: tu dèi guardar l'orecchio / dalli mali udimenti
aspri e pieni di monti e non iguali dèi eleggere. frezzi, i-6-124: poi
cera del becco diventano bianche, allotta dèi conoscere che ae lo male che si chiama
essere e il conservarsi, non ti dèi meravigliar di non esser riverita e adorata
intendere le tre pene divine, che gli dèi = deriv. da unità-,
i'non ho invidia in cielo alli alti dèi. cesari, i-365: ma udite
società uscente immediatamente da quell'età degli dèi che, come sappiamo, fu la crisi
li occhi nostri apertamente mostra / come tu dèi aver gran gioi'da lei. boccaccio
gran valuta queste cose, che tu dèi abbandonare. aretino, v-4-22: l'uomo
binduccio dello scelto, i-148: anche dèi guardare non tu dichi alcuna cosa soffistica
, ed eravamo tutti giovani e avevamo gli dèi dalla nostra. era bello varcare,
e non ti lascia veder il cammino che dèi cami- nare. g. gozzi,
rispose semplicemente: - in verità tu dèi dir vero: non vedi tu com'egli
morto sia tu a ghiado, che tu dèi essere uno rubaldo ». b.
vetta al monte / tonaro i foschi dèi de le patrie / dai chiusi ostelli.
salvini, 52-30: come poi pinger tu dèi / il suo labbro, io non
binduccio dello scelto, i-155: anche dèi guardare che non parli con uomo
. albertano volgar., 122: anche dèi guardare che non parli con niuno virlingoso
albertano volgar., ii-72: gastigar dèi l'amico tuo senza vituminia, infamia
libro di sydrac, 342: quello paese dèi tu amare, ove tu ài lo
sei tu, lucilio? / tu conoscermi dèi. dimmi, allorquando / tutto il
madre d'uo mini e dèi, che pur del nome / spaurì il
'voce del popolo'. vòx pòpuli vòx dèi, locuz. lat con valore di inter
vecchio. fazio, v-1-25: lo zodico dèi / in tutto imagi- nar dodici segni
, con valore illativo, e dal tema dèi lat. loqui 'parlare'; cfr.
uomini vivono tragicamente nella città, gli dèi vivono intragicamente nel loro tempio.