e dico: -anima, assai ringraziar dèi, / che fosti a tanto onor
. tesoro volgar., 7-17: dèi tu abbreviare tuo conto, il più
le svenate strozze, / arde agli eterni dèi vittime sozze. a. cocchi,
tu meni. idem, iv-61: tu dèi sapere che niuno mondano accidente è eterno
buono e diritto e utile, primieramente dèi costrignere lo spirito tuo, che non
nel porto, il passo umile / mover dèi verso il tempio. 6.
può bene tale essere che tu non la dèi rendere sempre. beicari, 3-4-204:
di stelle / che 'n ciel gli dèi ne la gran reggia adduce. idem,
avevano popolato la sua fantasia adolescente di dèi e d'eroi. pea, 6-85:
potenti della terra si fecero adorare per dèi. manzoni, 34: la
i-77: all'adomezza del corpo temperatamente dèi soprastare. cantari, 234: non domandate
b. croce, ii-2-189: gli dèi e gli eroi... furono affissi
che tu più agevolmente apprenda di fare dèi sapere che a te convien temperare ed
bruno, 488: non aspettate, o dèi, che, secondo la mia consuetudine
idem, 951: io de'celesti dèi terrena madre / piango corinna: ahi
alcuno ti domanda d'alcuna cosa, tu dèi rispondere sbri- gatamente. novellino, 2
. bàlducci pegolotti, i-357: tu dèi sapere primieramente che lega tu dèi giugnere
tu dèi sapere primieramente che lega tu dèi giugnere, o d'oro o d'argento
, né pur molto lecito a gli altri dèi di disputar con momo, giove,
. della casa, 559: tu dèi sapere, che gli uomini naturalmente appetiscono
dagli altri mortali, onorandoli ispirati dagh dèi, alunni diletti deha musa. pirandello
, cioè tenere e dare quel che dèi. buti [inf., 9-2]
insegna cose vere. / perdonino gli dèi se non conviene / il sentenziare su piume
e dico: -anima, assai ringraziar dèi, / che fosti a tanto onor
. della casa, 559: tu dèi sapere, che gli uomini naturalmente appetiscono
in casa del tuo vicino, sì dèi fornire la tua d'acqua. tasso,
b. davanzali, ii-495: saper dèi, che nei campi per far bronconi
re temer, né il padre / dèi lusingar. idem, 1-29: il giuro
ma vieni tu; perfida tu, dèi farmi / scorta a trovarlo, a
e s'io l'apprezzo, / non dèi metterti 'n capo l'arcolaio; /
capo l'arcolaio; / tu non dèi imbizzarrir. -volgersi, girarsi come
alle bestie erbatiche, ringraziamo gli dèi ché nelle arene di qui solo per ecce
che d'argiva anima infusi / vivono dèi ne le medicee sale. = voce
della casa, 558: tu lo dèi leggermente percuotere nel piattello, o con
prima di venire a quel pericoloso taglio dèi disporre delle cose tue spirituali e temporali
s'avevano arrogato il nome degli « dèi ». goldoni, v-433: quei
ariosto, sat., 4-156: dèi saper la licenzia in che è venuto
dell'oriente asiatico: piatti giapponesi, dèi birmani, vestiti di daimios. barilli,
, asino fastidioso ed ebriaco che tu dèi essere! -bellezza dell'asino:
: dico: -anima, assai ringraziar dèi, / che fosti a tanto onor degnata
carnale. sacchetti, 193-26: tu dèi avere letto per le croniche de'romani
che le'mi desti, a'tar mi dèi da lei. m. villani,
. brignole sale, iii-236: più dèi goder quanto ella più s'attrista. dotti
sue, prese audacia di contendere con gli dèi e d'esserli contrario e molesto.
col muso a terra, fra il tinnire dèi campanacci e l'uomo, abbandonato su
basiscono al banchetto. -né allo stomaco dèi far caso. altrimenti gagliardo, apprenderai
, asino fastidioso ed ebriaco che tu dèi essere. sacchetti, 159-57: colui di
], batti, caccia tutti falsi dèi, / fin ch'egli [dio]
., 3-4 (297): tu dèi sapere che i santi dottori tengono che
s. bernardino da siena, 139: dèi l'ordine a tutte quelle cose che
giovine diletto, / consumarti in terra dèi? / altro bene, altro diletto /
d'una laida vicenda, / tu dèi essere acorto. ammaestra menti
su 'l mare (perdonatemi, o antichi dèi della patria) mi parvero tante berrette
di cose ridicole, ce la dèi mettere, e imitare in questo i
come colui che disse: « tu dèi esser più dotto nella lingua 'latrina'
ariosto, 265: tu non la dèi avere denunziata alla dogana. dove n'
, 20-572: credettero di conciliarsi gli dèi adorando immagini di sasso, voltolandosi nella
e l'impunita iniquità sul trono / dèi venerar d'inviolabil reo. foscolo, v-112
panciatichi, 35: ognidì facevano [gli dèi] il viso dell'arme, burberi
al banchetto della vita. -né allo stomaco dèi far caso. altrimenti gagliardo, apprenderai
quel costume di consagrare vittime umane agli dèi, come si ha dagli più antichi fenici
, e la chiama « lingua degli dèi »... d'intorno a'quali
, ch'esso intendesse la lingua degli dèi, ch'è naturalmente niegato agli uomini.
possa egli essere oggimai, se tu dèi stare al fracidume delle parole di un
non ti lascia veder il camino che dèi caminare. firenzuola, 715: a me
nell'alata poesia che ragiona con gli dèi. pascoli, 53: quando / nella
superano la loro picciola capacità dicono esser dèi. note al malmantile, 1-103:
prescion l'ha carcerato, / che dèi esser condennato de la 'niuria c'ha fatta
: -io ho mangiato alla villa e tu dèi avere fame; mangia questi duo pani
. latini, i-376: sì come dèi savere, / quando degnò venire /
d'una laida vicenda, / tu dèi essere acorto / a diritto ed a torto
carro triunfale. sacchetti, 193-25: tu dèi avere letto per le croniche de'romani
... / e, i casalinghi dèi / bene invocando, al sole /
, se ricolte / l'hai come dèi, è l'argomento casso / che
corona. latini, i-383: sì come dèi savere, / quanto degnò venire /
nell'alata poesia che ragiona con gli dèi. boine, i-108: così se sono
si viene ad essere degno e grato a'dèi; ma per sperare e credere secondo
, di tener i vinti per uomini senza dèi, eglino della religione e storia ebraica
vetta al monte / tonaro i foschi dèi de le patrie, / da i chiusi
che vigila il perfetto / brio degli dèi, nell'ampio cielo eterna.
la superba e crudel famiglia / festa dèi far più che facessi mai.
vetta al monte / tonaro i foschi dèi de le patrie, / da i chiusi
. tasso, 3-17: ben conoscer dèi tu per sì lungo uso / ogni
antichi narra tacito ch'adoravano i loro dèi entro luoghi sagri, che chiama « lucos
, ove tu vinca, / vincer dèi poscia la licenza e il volgo.
tasso, 4-4: e lor [agli dèi d'abisso] s'aggira dietro immensa
, nel quale intervenghino molti, non dèi dire: * colui disse ',
332: se comandi con le voci, dèi avere avvertenza di fuggire le voci generali
compiacenza, / perché i giudicii de gli dèi sovrani / assai diversi son da'nostri
/ giacché in odio son io tanto agli dèi, / prendano i giorni miei /
perché, diversamente dagli animali e dagli dèi, esso è condannato a pensare.
b. davanzati, ii-503: il dèi [il magliuolo] in fossa aperta
i chiavistelli d'oro; / passan gli dèi da la superba corte / ne la
, / perché i giudicii de gli dèi sovrani / assai diversi son da'nostri
. tasso, 4-4: tosto gli dèi d'abisso in varie torme / concorron d'
228: né tale sfrenata libidine degli dèi si contenta de'vietati concubiti con le
prescion l'ha carcerato, / che dèi esser condennato de la 'niuria c'ha
le guerre e favolose contenzioni tra gli dèi, e gli altri le favole riducendo in
manto; / oh congiurati incontra uomini e dèi! campanella, i-253: non vedi
; maledire, attirando l'ira degli dèi sul capo di qualcuno. ser giovanni
quel costume di consagrare vittime umane agli dèi, come si ha dagli più antichi fenici
assemblea. marino, 4-290: gli dèi convoca, e quest'affar consiglia,
chetti, 193-24: tu dèi avere letto per le croniche de *
dante, inf., 33-13: tu dèi saper ch'i'fui conte ugolino.
, 228: né tale sfrenata libidine degli dèi si contenta de'vietati concubiti con le
prescion l'ha carcerato, / che dèi esser condennato de la 'niuria c'ha
aver essi propizi o pur contrari gli dèi. parini, xviii-209: vedrò la gioventude
282: imperocché, oltre a che tu dèi sapere, che le imagini dei sogni
italia. marino, 4-290: gli dèi convoca, e quest'affar consiglia, /
dell'idol mio. coraggio! oh dèi! / palpita il cor mentre m'appresso
le guerre e favolose contenzioni tra gli dèi, e gli altri le favole riducendo
lo poder di donare, 7 ben dèi cortesegiare, / guardando d'ogne lato /
si finsero un lor universo tutto di dèi, con l'astronomia portarono da terra
il lussurioso. / poiché, lode agli dèi, cotale io nacqui. sbarbaro,
cavalli e i sacerdoti di tutti gli dèi, i solitari che hanno scrollato da
corpi diede l'essere di sostanze animate di dèi, e gliele diede dalla sua idea
vico, 597: tali richiami agli dèi si facevano dapprima dalle genti semplici e
, sulla credulità ch'essi eran uditi dagli dèi. lami, 1-1-58: è stata
'l naviglio / de la madre di dèi trasse pel tibro. tasso, n-iii-739
flagello, / che gli uomini e gli dèi trafige e fiede. f. f
sacchetti, 193- 24: tu dèi avere letto per le croniche de'romani,
cosmografia si finsero un lor universo tutto di dèi, con l'astronomia portarono da terra
d'ima laida vicenda, / tu dèi essere acorto / a diritto ed a torto
le resse. saba, 580: agli dèi le palme / supplice levo, non
poeti ne hanno finto due cupidini per dèi, l'uno per il delettabile,
e frecce con cui feriva mortali e dèi, accendendo in loro la passione amorosa
, senza pietanza, / per rasgione dèi essere blasmata, / non curi di fare
fuoco, trapassare menando dietro sé trionfalmente dèi e uomini; ai quali il poeta si
, in quanto discendente e rappresentante degli dèi e sommo sacerdote. -per estens.
follia della potenza, credendo d'essere degli dèi in terra e di tenere essi
, i-2-33: ahi quanti sono stati quelli dèi / ch'i'ho feriti, e
ma i datori / d'ogni bramato ben dèi sempiterni / nell'atrio s'adunàr.
(i-855): perdonatemi voi, dèi e dèe, a cui la santa pudicizia
de l'amore, tu parimente spirito amoroso dèi essere. marino, 5-94: ma
da certaldo, 323: anche, dèi pensare la debilità de la nostre nature
. metastasio, i-373: tolgan gli dèi / che vinca amor, che sia
la grande poesia è un dono degli dèi, che essi fanno quando vogliono farlo
volontà divina, della provvidenza, degli dèi, del destino. d. bartoli
offesi / dal fér cupido gl'immortali dèi / or ad un laccio, or ad
ogni pomposo sacrificio accetti, e dagli dèi ben guiderdonati ne furono. 2
di deus 4 dio '. dèi, v. di. dèi
dèi, v. di. dèi, v. dio. deicida
, assunzione di un mortale fra gli dèi. ottimo, i-107: in
. elevazione di un mortale fra gli dèi; apoteosi. -per estens.: attribuzione
a riconoscimento de facto). dèi, v. di. delasòl
potenze occulte, capostipite della generazione degli dèi pagani. betussi, 6:
non sa. lo sappiamo noi altri, dèi e demoni bambini, ch'eravamo già
: hannovi anche, è vero, certi dèi delle genti: ma son demoni che
1-52 (i- 604): o dèi buoni, non vedete voi come il mio
paleotti, l-n-435: donque a questi dèi deputava l'antichità i proprii luoghi insieme
347: ma perché senza premio andar non dèi, / alceo si tenga il destinato
come cavalcature o tirano il cocchio degli dèi. bembo, 1-193: né giamai
v. franco, 349: di semicapri dèi turba silvestre / il fertile terren pianta
volgar., 1-77'di più femmine non dèi essere amante, ma per amore d'
un suo oggetto o altre persone agli dèi per ottenere qualche favore eccezionale (l'
iv-7-95: vedi il piatoso amator delti dèi, / difensor delle leggi, il buon
combattuta / da preghiere importune / di dèi rivali e di celesti proci / che
che aveva perso il rispetto per gli dèi. -figur. ungaretti,
. boccaccio, ii-8-19: hanno gli dèi di noi mortai mercede, / ed in
dio1 (ant. dèo; plur. dèi; ant. e letter. dii)
: o vendetta di dio, quanto tu dèi / esser temuta da ciascun che legge
al suo macone e a tutti i dèi, / che con miracoli apparenti e noti
salva è tamiri: / lode agli dèi. pananti, ii-157: anni ti dien
tra gli omini ed esser quasi tenuti dèi. caro, 10-1223: o mia destra
, perché questi duo li tengo come dèi e come capi de'pittori, e
/ che non uomini pur, ma dèi gran parte / empion del bosco e degli
/ dirittamente, e tu cercar non dèi. marino, vii-394: né possono né
eccoti il centro, dove i tender dèi per traverso o pur per dritto. g
da le bianche ale / prima usar dèi che non me ne disarme.
(i-485): santamente tutti i dèi prego che te e tutti i descendenti tuoi
, scapestrato. fazio, v-n-41: dèi sapere / che macometto fu forte disciolto
: cavalliero, ornai di tanti / esser dèi stanco, c'hai fatto morire;
francesco da barberino, i-259: cagion non dèi che- rere / né brontolar né divinar
/ che per lui disleanza / non dèi far né ben cheron le sue labia.
deve / dirittamente, e tu cercar non dèi. / ma chi t'accerta ancor
se il resto corrisponde al viso, tu dèi essere un brutto manigoldo. -cavami del
,... con l'esempio delli dèi stessi al male ci dispone e distrugge
fazio, v-1-56: di marte il segno dèi imaginare / che è diurno, mobil
francesco da barberino, i-258: cagion non dèi cherere / né brontolar né divinar né
vuol dire « scienza del parlar degli dèi ». cuoco, 2-i-133: tutti quegl'
tempo quivi / dòmita l'alterezza degli dèi / e degli uomini vidi al mondo
propriamente 4 [pianta] dei dodici dèi '). dodecilacetato, sm
l'orcio pieno di beni affidato dagli dèi agli uomini e che essi si lasciarono
, / per dominar, fa nuovi dèi. poi arriva / a predicarsi autor
quivi / domita l'alterezza de gli dèi, / e de gli uomini vidi
potenza, / colli qua'fere a dèi ed a mortali. guicciardini, 108
. / quanto sian da prezzar conoscer dèi. boccaccio, dee., 8-6 (
/ tutti son qui in prigion gli dèi di varrò; / e di lacciuoli innumerabil
greci, sacrificio di cento buoi agli dèi (o, per estens., di
tempeste: ne fa prestito anche agli dèi, specie ad atena, che è la
... spenderemmo bene, per gli dèi, il nostro tempo. svevo,
nemiche alla virtù non sono, o dèi. foscolo, 1-164: tal nel lavacro
empio debba parere, dipendere con altri dèi da un altro dio. =
. boccaccio, v-258: ricordar ti dèi quanti e quali e come enormi mali
: admeto, in vita / restar tu dèi: scritto è nei fati. è
lampi, e coloriti / crudeli, come dèi d'epoche morte. palazzeschi, i-211
'): era il messaggero degli dèi, di cui interpretava gli ordini,
più muse, ninfe, amori, dèi, eroi e semidei, offuscano e fanno
lor attribuito da ciò in che e gli dèi e gli eroi prevalsero quand'eran in
esso / esaltato l'avea fin sopra i dèi. michelangelo, i-18: come dal
poneasi un giorno / perché innanzi agli dèi saldo t'unisse i esecrabile nodo:
destinato alla vendetta divina, maledetto dagli dèi; condannato da dio; toccato, colpito
in prosperità, che convenisse placare negli stessi dèi, espiando con umiliazioni e con penitenza
espio). invocare l'indulgenza degli dèi riparando con sacrifici a un'offesa
impurità, vizi, colpe; placare gli dèi (o la loro ira) mediante
da expidre 'placare l'ira degli dèi '. espiatòrio, agg. che
. da expidre * placare l'ira degli dèi '. espiazióne, sf. l'
cerimonie celebrate per stornare l'ira degli dèi offesi da delitti o azioni degli uomini
espiazione: persona o animale consacrato agli dèi nel sacrificio compiuto in nome di tutta
expidre 4 placare l'ira degli dèi ', passata dal lat. della chiesa
mi prescrive il destin, voglion gli dèi. longo, xviii-3-267: quando il
vetta al monte / tonaro i foschi dèi de le patrie. d'annunzio,
, o almo padre / de gli altri dèi, ch'in ciel reggi e governi
medici, i-265: gli uomin, gli dèi pregano a giunte mani / che la
hannovi anche, è vero, certi dèi delle genti: ma son demoni che menano
che infedeltà! che sconoscenza! oh dèi! / un esule infelice...
etere immenso. -la sede degli dèi. ariosto, 3-3: volendone a
arcano. -gli eterni: gli dèi pagani. pindemonte, 1-30: tutti
sm. dottrina secondo la quale gli dèi pagani non sarebbero stati che potenti monarchi
per altro la fabulosa grecia finga i dèi innamorati aver fatte tante pazzie vituperose quante
francia. alfieri, 1-543: intorpidir dèi pria / gli animi loro;.
); ereditario. -stor. dèi familiari: i lari ei penati. -anche
, e da te chieggio, e il dèi / d'agide moglie, ad infelice
moglie, ad infelice vita / tu dèi serbarti, intrepida, pe'figli. /
, lat. fanùm * luogo consacrato agli dèi ', * tempio ':
gentili... fantasticarono i corpi esser dèi. baretti, 2-268: io meno
casi, sempre; che / aspettar non dèi gli amici, quando puoi fare da
fante e fino, / che creder non dèi ciò che te n'è detto.
* permesso, concessione accordata dagli dèi * (con fas si designava
/ ma quanto ella sia grande estimar dèi, / che noi siamo a fatica un
riconstruire gli antichi templi e gli antichi dèi. pirandello, 5-283: perché non
oracoli e fu noverato tra gli antichissimi dèi fatidici. alfieri, 8-236: ecco,
e ai cui decreti sono soggetti gli stessi dèi. simintendi, 3-124: ma'
mi prescrive il destin, voglion gli dèi; / e son sì sventurato, /
mistica nella segreta e suprema divinità degli dèi nascosti. -filos. secondo alcune
nome e le favole armoniose dei propri dèi, che pur sotto le immascherature diaboliche
re e padre degli uomini e degli dèi, ed in atto di fulminante. papi
favorevoli agli empi / sempre non son gli dèi. baretti, 1-372: non si
nostri stimino far un sacrificio a gli dèi, quando arranno oppressi, uccisi, debellati
felice evento, / o re, non dèi, finché ai rimorsi interni, /
potenza, / colli qua'fere a dèi ed a mortali. poliziano, st.
atlante] il ciel d'astri e di dèi fervente / gli omeri grava e il
da colui, che più t'ama, dèi sperare più onore. abate isaac volgar
capova ha possa / (perché tu dèi sapere, ed anch'io sollo, /
filosofo pausania visitò la grecia, gli dèi erano morti da lunga fiata.
consiglio. -riferito ad altri dèi. a. martini, 16-446:
si parla), tu non li dèi vendere a li figliuoli di colui che te
l'amore strinze, / sentir te dèi la carne filiale. botta, 4-290:
, re di atene, che gli dèi avrebbero mutata in rondine (secondo la
nostre novelle, che tu sopr'essa dèi sentenzia finale. bandcllo, 2-56 (ii-228
, re e padre degli uomini e degli dèi, ed in atto di fulminante
gli uomini mentissero, fingendosi figliuoli degli dèi, perché l'animo umano con questa fede
chiostra / suol far tra gli altri dèi leggiadra mostra. lippi, 1 -a rgom
puro fior di lor bellezze ignude [degli dèi]. pascoli, 709: vagava
ii-54: supplicava / i parenti e gli dèi che alle promesse / nozze il crin
lor attribuito da ciò in che e gli dèi e gli eroi prevalsero quand'eran in
la mano le cose sacre e li dèi della patria; a me non si conviene
: sensibili e fluenti / pensieri degli dèi, / articolati in lei! levi,
de'padri e delle madri / e degli dèi, di color vari ornate / veggionsi
idraulica, con ninfe, fauni, dèi fluviali, che intrecciavano zampilli, cascate
,... la devozione per gli dèi del focolare. -grillo del focolare
su cui si bruciava l'incenso agli dèi. = voce dotta, lat
. beicari, 1-97: veduto il desiderio dèi beato giovanni ne prese una foglia [
crin co'l'immortale / fior de gli dèi, / e, mentre nel giacinto
francesco da barberino, ii-401: ancora dèi / pensar che i rei / non
esercito, con armi splendenti forgiate dagli dèi. -figur. campana,
. figur. ant. adorazione dei falsi dèi, idolatria; apostasia dall'adorazione del
riva. -che è sede degli dèi, delle anime felici dei trapassati (
possa egli essere oggimai, se tu dèi stare al fracidume delle parole di un
tanaglia, 3-864: sai che degli dèi / costretti sian di seguire e'precetti
mia, ognor ti fregi, / ben dèi saper cui tu debbi i tuoi pregi
d'appresso. alfieri, 1-1258: tu dèi nel frigido / bel fiume lieto /
le chiare / onde scherzar gli ispidi dèi del mare. tasso, i-38:
ch'egli ha sete; e però pensar dèi / quel che farà, se berrà
per essempro di molti appara che fatti dèi seguitare e che fuggire; perché la vita
re e padre degli uomini e degli dèi, ed in atto di fulminante. foscolo
e rei / vonno quaggiù raffigurarvi, o dèi. d'annunzio, iii-1-783: cristo
vento almeno, / facciano almen gli dèi le mie vendette; / e folgori
delti uomini e per li alti templi delli dèi. alberti, ii- 291:
batacchi, i-13: quel bravazzon tu dèi scacciare, / ch'io non voglio da
del secolo xvii, la grossa gabella dèi sale proveniente da nizza...
parte e per propiziarsi la protezione degli dèi. carducci, ii-10-258: meglio
, 178: se de li offesi dèi sì l'ira mosse / tesser del vero
. giamboni, 8-i-181: la terra dèi tu conoscere,... che
soffredi del grazia, xxviii-223: non dèi così generalmente dispregiare le femine né riprovare
genealogie. -mitol. genealogia degli dèi. vico, 181: la.
. teogonia naturale o sia generazione degli dèi... ne dia una cronologia ragionata
una cronologia ragionata della storia poetica degli dèi. d'annunzio, v-3-79: quanti divini
. marchetti, 4-200: né pòn gli dèi la genital semenza / disturbare ad alcun
7. mitol. genitore degli dèi: saturno. g. rucellai,
rucellai, 478: il genitor de i dèi / saturno antico divorava i figli.
5. mitol. genitrice degli dèi: cibele. ugurgieri, i-611:
ugurgieri, i-611: la grande genitrice delli dèi mi tiene in queste contrade. caro
, credettero veramente veder in terra gli dèi. casti, i-2-299: or voi
perché, riflettendosi alla gentilezza di questi dèi, parrà che i lavori delicati ed
considerata ogni cosa, o li dichiareranno dèi, o li rimanderanno giù a riporsi
. -letter. l'ordinamento degli dèi della mitologia pagana; gli dèi appartenenti
degli dèi della mitologia pagana; gli dèi appartenenti alle varie categorie. luca
per mezzo le gerarchie dei dèmoni e degli dèi. 3. dir. tipo
bruno, 3-861: cossi piacesse alli dèi, che fessi tu altro che fuco
32-43: se concesso m'avessero i dèi / ch'io fossi morta quando t'era
da crono; questi esseri aggredirono gli dèi olimpici, suscitando una lotta (gigantomachia
episodio dei giganti che osarono sfidare gli dèi deh'oliinpo). libro di
). latini, i-1766: però dèi tu sapere / in cotal compagnia /
-oggetto prezioso offerto in sacrificio (agli dèi o alle anime dei trapassati).
: il mio cavallo... mel dèi aver guasto, peroché non era da
e prerogative; presiedeva il concilio degli dèi ed era venerato come sommo nume nazionale
/ così giri e così voglian gli dèi; / son donna, è ver,
: gli gnostici colle loro genealogie de'dèi avevano sedotti i semplici e visionari, contro
/ 'lo la varda de posta / e dèi una goltada. = deriv. da
, o almo padre / de gli altri dèi, ch'in intorno in ciascuna parte
mondo come giove olimpico alla marmaglia degli dèi minori. dossi, 94: due lagrimuccie
lune, stimarono che dovessero averci parte i dèi stessi non che gli uomini, e
. alfieri, 1-301: nulla mi dèi tu dunque, e dall'incarco / di
/ tutta, fuor giuno, degli dèi la schiera, / gratulando al marito e
/ se tanta grazia mi faranno i dèi / che al piacer bel me ritornin di
ingombrante. baruffaldi, xxx-1-82: far dèi che non sien grosse / queste bracciate
più grosse. bencivenni, 4-11: [dèi] credere in grosso, che ciò
idem, 4-ii-135: sì, tu dèi fare a mio modo, e lo farai
gli fa che sien per santi 3 dèi adorati. baretti, 3-279: dimentichi,
non ventura. alfieri, 1-1258: tu dèi nel frigido / bel fiume lieto /
arici, ii-397: né già creder ti dèi ch'io la guarnaccia / del buon
cantar de li uomini e d'i dèi. antonio da ferrara, 160: chi
mitologia greca, scorreva nelle vene degli dèi. -per estens.: sangue di
gr. tx&p -tòpo? 'sangue degli dèi, siero'; cfr. fr.
cristianesimo. carducci, iii-24-127: oh dèi del museo vaticano e del nazionale di
. loredano, n- 14: dèi sapere che vi è una indovinazione detta idromancia
vile, /... sdegnar non dèi. metastasio, 1-ii-1142: la tragedia
ah ignocca e scioccolona che tu dèi essere. = forma eufonica di
figlio. balbo, i-31: tutti quegli dèi moltiplici... furono illustrati poi
stato udito la prima volta, non dèi dire la seconda ancor più piano;
seconda ancor più piano; né anco dèi gridare, acciocché tu non dimostri d'
, /... / tu non dèi imbizzarrir. alaleona, 34: imbizzarrisce
solenni e fonda- mentali sono come gli dèi lari dell'umano pensiere e però antichissimi
, 34-56: per imparar come soccorrer dèi / carlo, e la santa fé
tu meco docile nerina impara / come dèi vivere, quando ci amiamo: / fugge
suo impero / e a consiglio chiamar gli dèi d'omero. brusoni, i-1-58:
. caro, i-308: per gli dèi di ghirlande onorare, si dettero all'
603: è doveroso / al voler degli dèi sempre inchinarsi. tasso, 5-55:
: la durezza e la 'ncremenzia delli dèi... ha levato troia de la
impazzito. sacchetti, 225-58: tu dèi essere indozzato, io so ben ch'
rettitudine. sacchetti, v-71: non dèi correggere alcuno, là dove vedi che
sì dolce è lo savere, che mi dèi perdonar se più ti infesto. cavalca
capellano volgar., i-77: nella battaglia dèi essere coraggioso, e contro alli nimici
d'alta sapienzia ne la multiplicata nominazione degli dèi. gosellino, 105: tarda veramente
loro autorità, acciò sieno adorati come dèi in terra. di costanzo, 1-231:
dell'età dell'innocenza o età degli dèi. 4. in senso concreto:
. f. frugoni, i-30: dèi riverir il saggio a capo chino, tanto
cor t'inspira / come regger ti dèi e governarti. anguillara, 6-327: il
prende una parte che già ne'denti dèi martel m'inforco. c. gozzi,
una virtù permanente, un dono degli dèi. pavese, 7-15: mi piace una
una virtù permanente, un dono degli dèi. 10. ant. il
max sentiva gridare: -passa, tira, dèi una volta anche a me! -da
in tebe, che ti hanno accecato gli dèi per loro invidia? 8
ritardo le variazioni del campo in dipendenza dèi valori che esso ha assunto in precedenza
soffitto, scene di bestie e di dèi, ma non delle sue bestie e
largéssa; cioè tenere e dare quel che dèi. iacopone, 81-26: amor,
. giovanni crisostomo volgar. 1-1-21: dèi sapere che quando egli, che ti
stentata, cincischiata, lavoricchiata, buoni dèi! lavoravi sul falso, amor mio!
390): ricordar ti dovevi e dèi, quantunque tu ora sia vecchio, chenti
di bella legiadria, / non dèi per gelosia / tenermi sì distreta, /
sì che sovr'onne piacer, piacer dèi / a cui lo vero amor nel cor
. f. loredano, 8-38: non dèi negare i campi letamati rendere i grani
da giuseppe giacosa quale supplemento mensile dèi corriere della sera; ebbe per molti anni
la villa / del cui nome ne'dèi fu tanta lite, / e onde ogne
, 78-12: pigmalion, quanto lodar ti dèi / de l'imagine tua, se
. albertano volgar., ii-119: dèi intendere le predette cose nell'arti buone
lei. sercambi, 1-ii-571: tu dèi sapere che se'd'un tristo loto,
... / pensa che sfar ti dèi a nodo a nodo, / spartendosi
funesto dono / che mi farian gli dèi, vietando andava / che in guisa niuna
245: dedicazione de'metalli fatta a certi dèi, cioè a saturno il piombo,
. andrea da grosseto, i-146: dèi... verità pura e semplice dire
, 66: saper... tu dèi che a questi regni / di garofoli
vergine / la sua patria, i suoi dèi, la libertà. misasi, 2-212
m'avidi allora / che gl'immortali dèi piangon ancora. 7. più potente
quant'è maggior di te più il dèi temere, / che della pari ingiuria
vivida si distende. -l'olimpo degli dèi pagani. delminio, i-301: l'
perché mi scriveste del desiderio che avete dèi mio venire a voi, voglio che
maremma. carducci, ii-9-138: buoni dèi, nell'antica etruria saran luoghi orribili
il male per essere grandi, per essere dèi. -reato. latini,
: mal che dio ti dia; tu dèi essere un ladroncello, a entrare per
/ ei son più vecchi de'loro vecchi dèi. / io maledissi al papa or
trattati di virtù morali, 19: non dèi, stando tu in riposo, però
]: 'mandicare ': in versi dèi sec. xi, in un codice
: gli elisi sono la stanza beata degli dèi mani 0 sia deh'anime buone de'
il resto corrisponde al viso, tu dèi essere un brutto manigoldo. forteguerri,
sinistro alcun la mente affanna, / dèi lo 'ntelletto derizzar sua libra / a schiarir
pavese, 3-127: non hai detto che dèi e padroni si tengono la mano?
inco- rottibile, che d'uomini fa dèi coloro che la mangiano, anzi fa
1-27: tu hai una perfetta vista: dèi usar quella recetta che la mantiene.
che non può beccare e pute, dèi sapere allora che àe quello male della
de cybeles, matre de tutti li dèi, e de nettuno, dio marino,
marpèsio fianco / uscian d'ellas gli dèi. = voce dotta, lat
/ sono o fusi o scolpiti i dèi mendaci. baldinucci, 91: '
, v-1-56: di marte il segno dèi imaginare, / che è diurno, mobil
/ tutti son qui in prigion gli dèi di varrò; / é di lacciuoli
onnipossente, signore degli uomini e degli dèi -il matematico tempo che divide e meccanizza
, siccome ferite avute per battaglia, tu dèi medicare e guarire. fra giordano,
marmi che d'argiva anima infusi / vivono dèi ne le medicee sale. d'annunzio
ti chieggio, morte, poi che dèi / medicina esser di mia amara vita,
che madre. / fate, o dèi, che dagli occhi l'immagine si
: fossi in buona memora / conoscer dèi, se fa'pescaia bene. i.
tua memoria, bene ancor sapere / dèi quanto fosse più duro che petra /
, 25: del misurare della terra: dèi sapere menare linea ricta da un punto
, etternalmente / velate porti le fonti dèi viso. onesto da bologna, lxv3-
'l favoloso intrico / de'falsi greci dèi e mentiti eroi / tutti gli ha fatti
guittone, 115-3: dico che non dèi maravigliare / se non tenuto se'leale
possa egli essere oggimai, se tu dèi stare al fracidume delle parole di un
che un giorno potranno stancarsi di noi dèi. vedi dunque che il sangue, questo
fiorentini / per isdegni sconfitti, saper dèi, / da'conti guidi, e con
terra / ti narreran, quando aspettar dèi pioggia. banfi, 10-377: piace a
mestiero del corpo, che tu non ti dèi poter forbire la cotal cosa. fagiuoli
senz'ordine, campieri a cavallo e dèi travestiti da pellegrini. alvaro, 11-246
io: firenze bella, confortar ti dèi, / po'che tu vedi li tuo'
e mal disposto / in modo degli dèi faceasi beffe: / che s'egli udia
8-133: mentre i pagani attribuivano agli dèi i loro sentimenti in forme perfettissime,
allora. accadevano cose -adesso attraverso gli dèi tutto è fatto parole, illusione,
in qualunque lecito stato tu sia, dèi fare opera di venire alla perfezione di
vento / fece sì fiero agli altri dèi minori / che quasi tutti ingombri di
come colui che disse: « tu dèi esser più dotto nella lingua latrina che
fama] fortificata per l'ira delli dèi, veloce con ali e piè di
, / che non uomini pur, ma dèi gran parte / empion del bosco
se-tuttavia elli comanda quello che ttu non dèi punto fare, qui sanamente mispresa podestà
cose minacciose e terribili. chiama gli dèi a misurarsi con lui. -con
della città. e, se non dèi propriamente, caratteri poetici sono quelli dei fondatori
fermo e non tenace. e così dèi tener lo consiglio tuo fermo, ma
, d'ogn'atto eccelso, / esser dèi fra'tuoi pari, i pari tuoi
questo è facendo troppo digiuno, onde dèi digiunare a modo. c. bartoli,
li latri... come te medesimo dèi amare, non dèi battere, molestare
. come te medesimo dèi amare, non dèi battere, molestare o uccidere. b
alberano volgar., 116: anche dèi guardare se quel che tu vuoi dire
. fibonacci volgar., 27: dèi sapere che tucte le terre che ànno 4
patir caldo e verno, / lo dèi stimar per un momento breve / verso
la produsse al mondo; / ma dèi pensar che quel medesmo amore / ti
cicerone volgar., 1-547: questo dèi considerare,... che.
/ lassi la via che seguitar tu dèi. l. veniero, 13: il
biacca grossa. gargiolli, 162: come dèi tignere... la tua carta
). cennini, 27: come dèi tignere la carta morella o ver pagonazza
a patir caldo e verno, / lo dèi stimar per un momento breve / verso
il resto corrisponde al viso, tu dèi essere un brutto manigoldo. allegri, 90
egitto, / tutti estinguendo i suoi monstruosi dèi, / aspidi, crocodili, api
. giamboni, 8-ii-309: tu non dèi contare lo fatto tutto a motto a
, 25: guarda che tu no gli dèi della polvere quand'egli è mudato:
): mossa / dar con gli dèi di cozzo. guicciardini, iii-245: iuno
, i-8-268: te felice, che dèi / ne i ben mutati tempi / le
. c., edicola contenente statue di dèi, che veniva costruita su una tomba
e alla debonarietà. guiniforto, 19: dèi falsi e bugiardi... erano
di malraux; ma indubbiamente pieno di dèi. quanto vi sia entrato delt'tlbermensch
singu- lar grado, / che tu dèi a colui, che sì nasconde / lo
navar co? germoglio di dèi? / o, se uomo caduco t'
di capriolo. pindemonte, ii-53: que'dèi campestri entro le valli mauritanie ignudi
offerta / si permutasse, come saver dèi. 2. costituire la causa
tu avrai allenito colui che ode, dèi dimostrare che quelle cose non pertiene a
, farti contenta: però non ti dèi stare, come nighittosa, tra le
nerbi, overo le cartagine, non dèi comperare, perché per mezo tempo perderà
di tal nerbo / ch'aver non dèi d'andar di sotto a sdegno. da
4-22: per più caricarla al dosso de'dèi selvatichi, [i poeti] gli
sono tale, / per lieto arbitrio degli dèi, che niuna / pena mi tocca
: il vulgo misero che cole / or dèi bugiardi, e non ha civil arte
mozzare di sotto, ma alla noce noi dèi fare. sannazaro, iv-94: pastor
, 66: saper, dunque, tu dèi che a questi regni / di garofoli
mese più nocivo ai nostri armenti / gli dèi, che irati fórno / più de
, se ricolte / l'hai come dèi, è l'argomento casso / che t'
settembrini [luciano], iii-1-413: dèi raccomandarti ad un nomenclatore libico e dargli
norma / da l'invitto tuo padre sempre dèi. chiabrera, 1-ii-407: o giovinetto
, 1-ii-407: o giovinetto re, dèi prender norma / da nomi per virtù
furon uomini mirabilmente scientifiche ma non già dèi delle scienze, sì che poterono errare
divina stupidità, il sorriso ebete degli dèi brillò nella notte e la increspò di
a. c.... dèi intendere che in ogni triangulo rectiangulo lo
metastasio, 1-i-104: non irritar gli dèi / con novelli spergiuri. chiari, i-178
definiti, introdotte nel novero degli dèi successivamente a quelli primitivi e nazionali
saturno figlio, / allorché gli altri dèi, giunon, nettuno / e insiem pallade
montale, 9-no: dicono / che gli dèi non discendono quaggiù, / che
carducci, iii-3-253: muoiono gli altri dèi: di grecia i numi / non sanno
greci e latini, che fra li dèi numerano l'amore, diversi di loro
7. frugoni, i-13-306: a dori dèi prescivere / un più parco nudrimento,
del publico. tasso, u-ii-367: dèi nondimeno nutrir la famiglia di cibi differenti
i. frugoni, i-5-237: prender dèi quanto conviene / latte fresco, come
in quanto dotato della suprema autorità sugli dèi e sugli uomini. a.
. 5. mitol. dèi nuziali', divinità greche e latine che
m. soriano, lii-4-115: il servizio dèi re si fa per quartieri, e
intendere le tre pene divine, che gli dèi solamente, non gli uomini, possono
quasi despera della conver sione dèi tuo volto a sé che eziandio quasi obmutesce
/ quel che qui giace, e i dèi da polo a polo, / per
. carducci, 659: muoiono gli altri dèi: di grecia i numi / non
tu non hai e'fanti che tu dèi avere per la guardia di cotesta ròcca
... vogliono che [gli dèi dattili] la ritrovassero [la musica armonica
mito particolare, legato a vicende di dèi e uomini. salvini,
. sercambi, 1-1-443: tu lo dèi pur avere veduto quel giovano che m'
nell'espressione offensione di dio, degli dèi, ecc.). iacopone,
offerta / si permutasse, come saver dèi. g. villani, 8-36: dell'
gusto della scelta: per l'amore degli dèi della recia, non faccia un'olla
stati. parini, 736: tu dèi sapere che que'primi nostri avoli, che
a essere considerato tradizionalmente sede degli dèi (in contrapposizione alle divinità la cui sede
), e anche ciò che gli dèi usavano o che li caratterizzava e le
olimpo (tradizionalmente considerato la sede degli dèi degli antichi greci) e le divinità
greci e fu considerato la sede degli dèi. -anche: il cielo considerato come
: il cielo considerato come sede degli dèi. fausto da longiano, iv-1
e della strage / far complici gli dèi, tutto il mio sangue / levossi in
. 1. alighieri, 150: dèi considerare / che sopra quel ch'apare
5-15: una sola pur sempre esser dèi [o italia] d'opinione, nell'
cose a lei più stringenti allora. oh dèi, che tono di omelia!
favolosa de'greci dal principio de'loro dèi fin al ritorno dtjlisse in itaca.
riso, la risata, come quella degli dèi riuniti a convito alla vista di efesto
creatura] terrena '(in contrapposizione agli dèi, creature celesti); la var
. boccaccio, v-258: ricordar ti dèi quanti e quali e come enormi
, i-438: aveva un certo ondeggiare dèi seno, nel ben assestato respiro, la
onnipossente, signore degli uomini e degli dèi. gozzano, i-79: cangiar la terra
albertano volgar., ii-18: onorare dèi domeneddio della tua sustanza. cassiano volgar
, / chi con rapiti argenti a'dèi vetusti. tasso, 5-87: soggiunse a
. 5. maffei, 6-308: tu dèi sapere che dichiarato e stabilito si trova
i fedeli per conoscere la volontà degli dèi, la previsione del futuro o la
nei superni giri / lungo contrasto dagli dèi si tenne, / finché i fervidi preghi
: secondo l'ordine della caritade, dèi essere contento di rimanere per l'altrui servigio
e durante i quali si offrivano agli dèi i frutti della terra propiziandosene i favori
, / degli uomini ornamento e degli dèi, / bella virtù, la scorta mia
epicuro, 99: grazie rendo a li dèi che quella orribile / furia non veggio
abbatté l'armata demoniaca del nemico degli dèi ravana. 5. bot.
latini, rettor., 196-17: dèi... negare che tu non dirai
senato o dai pontefici per placare gli dèi in occasione di gravi calamità. nardi
papini, 27-414: fui ossequiente agli dèi e fedele agli uomini.
òstia1, sf. vittima sacrificale offerta agli dèi pagani per propiziazione, in partic.
, essere umano offerto in sacrificio agli dèi in circostanze particolarmente drammatiche o immolato in
-ostia di pace o pacifica', offerta agli dèi per solennizzare la conclusione di un patto
ostinazione. sacchetti, v-71: non dèi correggere alcuno, là dove vedi che
gro inglorioso esiglio / ricever dèi nel cor gli ottusi strali.
popolo, per sacrificare una pecora agli dèi. bufi, 3-204: tornato
di tebe uscir, tosto che annotti, dèi: / irne libera in argo ove
secondo la quale le parti essenziali dèi nuovo individuo preesisterebbero alla fecondazione nella
punto, oziaco; / del vino dèi esser ancor briaco. = alter,
. -impassibile (con riferimento agli dèi nella dottrina di epicuro).
r. borghini, 3-16: tu dèi sapere come egli ha molto tempo che
termine, pagani, non cittadini: gli dèi dello stato e della città non possono
i-15-23: non scordarti / che il corriero dèi pagar. foscolo, iv-325: chi
'pagliards ', quindi palione appelarti dèi o paiuolo di vitupero. 6.
un pagode, che sono i suoi dèi, con doi fanciulli al lato. d
le nubi. -la dimora degli dèi. monti, 1-563: recherommi allor
-con riferimento alle sedi mitiche degli dèi. piccolomini, lxi-117: goda a
, ma alla palese fa'se tu dèi fare. leti, 5-iv-279: don
il vecchio pane. / e gli dèi se ne vanno o già son iti.
taluni quadrupedi. giamboni, 8-i-255: dèi guardare che... e'crini [
ariosto, sat., 4-155: dèi saper la licenzia in che è venuto
greco-romana, tempio votato al culto degli dèi, noti o sconosciuti, e,
panteon di roma. -insieme degli dèi venerati in una determinata religione politeista.
] '[tempio] di tutti gli dèi ', comp. da nxv '
ei son più vecchi de'lor vecchi dèi. / io maledissi al papa or sono
le parole delserpente a èva: siate come dèi. -modo di esprimere indirettamente uno
e con lacci di frondi entri fra dèi. -luogo propizio agli incontri sentimentali
le generazioni, parentadi e geneologie negli dèi superiori e inferiori senza ammirazione.
gran parlamentare, / onde stucca esser dèi, / sono dell'arte effetto /
comunal pia- gere / e statura la dèi avere, / e cercando costei / guàr-
augello e servo: / non però dèi scoprir l'altrui partita. -scrivere
di riti sacrificali per offrire libagioni agli dèi o per raccogliere il sangue delle vittime
. -per estens. la sede degli dèi pagani. bruno, 3-593: il
. marino, 2-82: de gli eterni dèi / paventar deggio pur l'ire e
littré volesse quasi propiziare al lungo viaggio gli dèi del mare, libando del vino di
, iii-17-98: il poema burlesco dà agli dèi e agli eroi dell'epopea l'atteggiamento
e se noi vuol e tu portar noi dèi. / vie peggio ti vorrei /
ingorde et inumane / vi sono i dèi del pelago sonante, / d'alma
mai lusinghe la piegàr di quanti / dèi le latine ad abitar conti. ide /
le tre pene divine, che gli dèi solamente, non gli uomini, possono
della famiglia, collegate con gli dèi tutelari di troia che, secondo la tradizione
, vi tra sferì gli dèi tutelari di lavinio, essi abbando
f f iccolo altare degli dèi penati, una iscrizione in quél-
ri dicole, ce la dèi mettere, e imitare in questo i mattac
cora con vessi dice: -tu lo dèi pur aver veduto quel giovano che m'
5-128: se vuoi fare / pepe, dèi le parti estreme / delle dita unire
pass. rem. pèrsi, per dèi, per détti) part. pass,
/ a far maggiore il numero de'dèi. p. f. giambullari, 5-105
-tr. bencivenni, 4-86: tu dèi sapere che in due maniere è l'
fama. cesari, 6-24: tu dèi certo ringraziar dio della buona e pia indole
, stimarono che dovessero averci parte i dèi stessi, non che gli uomini.
l'anima, pone gli dèmoni inferiori degli dèi, per princìpi. guicciardini, vtii-231
perfido, ingrato, / amar mi dèi perfin a l'ultime ore. caro,
trattato di aritmetica [gherardini]: tu dèi sapere che la perpendicola dividerà appunto
che vi metterai per tua provigione, dèi dame parte al capitano, al comito
suo regno come u loro li altri dèi. carducci, iii-3-159: ave, o
uno solo, fra i suoi tanti dèi (lui crede a tutti) gli faccia
tu avrai allenito colui che ode, dèi dimostrare che quelle cose non pertiene a.
voi pigliare [il falcone], dèi dire questo verso la mattina, quando
sii fermo e non tenace. e così dèi tener lo consiglio tuo fermo, ma
: dalinda mia,... saper dèi / che come suol tornar da la
esser considerate sotto il dominio di alcuni dèi, perché i vizi istessi non avrebbero
: fòssi in buona memora / conoscer dèi, se fa'pescaia bene. g.
. crescenzi volgar., 1-4: saper dèi che il peso è uno degli sperimenti
. albertano volgar., ii-5: così dèi dunque favellare, che lo detto tuo
albertano volgar., 22: tu dèi gittare lunge da te tutt'i perversi
, / sacri cigni di pindo, non dèi star. / vattene, o ria
] si lamentasse di te, tu dèi far dare le petizioni di sua dimanda
e non potendo essere inchinato ad adorare li dèi, comandò il preside che fosse appiccato
. bruno, 3-553: per grazia de dèi, ne è lecito e siamo in
sovente innanzi ai venerandi / templi de'sommi dèi cade il vitello / presso a fumante
i-166: signor tuo salutare / non dèi giamai, se non vien da lontano,
è piano / che la tua testa dèi scovrir a. uui. garisendi,
albertano volgar., ii-226: tu dèi pensare in te medesimo, quando tu
aiuto, la forza, la fede degli dèi negli auspici; e diviene pianta.
parlare di gran fatto, sì lo dèi proferire mezzanamente e lo piccolo fatto dèi
dèi proferire mezzanamente e lo piccolo fatto dèi profferire piccolamente. d. bartoli, 5-109
'n quella / ferito uomini e dèi, piegando l'ale / s'assise in
dante, purg., 28-119: saper dèi che la campagna santa, / dove
è più da credere né anche agli dèi -ella, a veder passare su lo
vetta al monte / tonaro i foschi dèi de le patrie: /...
5, perfine a io, tu dèi pigliare il mezzo, ch'è 5,
volea omo dicere ca favellava co li dèi. 66. propagarsi a più
sec. xv) [fanfani]: dèi guardare che 'l pezzo dell'ariento
se noi vuol, e tu portar noi dèi. cavalca, iv-147: accesono il
ira, anche di dio o degli dèi, o un'altra passione o l'angoscia
palermitano. 3. relig. dèi planetari: nelle religioni politeistiche, in
albertano volgar., 1-25: non dèi così generalmente dispresciare le femine, né riprovare
infiato lo piede e l'occhio, dèi sapere ch'àe quello male della podraga.
per lo lasciar che avea fatto i dèi, i semidei della cina, quegli sì
del mondo, ed orfeo come i dèi il mondo aveano prodotto. carducci,
immarcescibili, / per man delli superni dèi penati. -che scrive versi (
il lussurioso. / poiché, lode agli dèi, cotale io nacqui / che sempre
, innumerevole, verminante di demoni e dèi come un polipaio. -moltitudine di
funzione essenziale di macchina per fare gli dèi, mentre già per hegel le istituzioni
fonda sull'elemento costante della molteplicità degli dèi che corrisponde, in misura maggiore o
in cui si ha un'ordinata gerarchia di dèi, al cui vertice si può trovare
greci in tutte le loro favole degli dèi ed in buona e gran parte di
dicie [la regola] che. ttu dèi pigliare la metade dello suo arco,
di 16 che è 8; ora sì dèi multipricare la metà dell'arco per la
ii-220: ognun credea che [gli dèi] graziosi / fosson in ciel come
in queste materie di cose pertinenti a dèi,... parve a'poeti
. bruno, 3-660: li quali [dèi] per questa caggione magnificomo il popolo
in versi ortii una soavissima canzone ai dèi marini. goldoni, xiii-266: come diamine
porfirione, uccello affricano e agli affricani dèi consacrato e incognito a le nostre parti,
e disse: / « tu non mi dèi guerreggiar per usanza; / io ti
instituite ancora per una certa compassione de'dèi... per porgere alla faticosa carriera
fatti in versi degni del canto degli dèi. manzoni, pr. sp.,
l'evangelio, promette la fede sua agli dèi immortali e alla republica di non pretermettere
avessero scelto per argomento di rappresentarvi i dèi, quasi tanti n'avessero i romani de'
: doppo il sommo dio, che altri dèi pongono i poeti? sanudo, lviii-6
se noi vuol, e tu portar noi dèi. dante, conv., i-vti-7
.. « e il vino degli dèi immortali ». cicognani, 13-
albertano volgar., 130: dèi... richiedere 'l tempo e ordine
che signorepa altrui, / esser tu dèi colui / a cui spiacer onni torto
da ponte, 175: -facciam -disser gli dèi, -facciamo un'opra / cui l'
d'onore più possente, / voi dèi gradire, se ben vi pensate! bambagiuoli
or ora. cesari, i-125: questi dèi voglion essere gli angeli, da dio
, i-415: furono rendute grazie agli dèi immortali con esquisitissima sollecitudine per tutti templi
anima pone gli dèmoni, inferiori degli dèi, per princìpi. bandello, 1-10
paolo da certaldo, 323: non dèi seguire quelle cose che non ci possoro
ci possoro dare fermo stato, anzi dèi sperare solo nel nostro signore gieso cristo
eroi, col cantar loro il potere degli dèi negli auspici, riducono le fiere nelle
: eh nunzio del tonante e summi dèi, / dal ciel disceso nelle averne scorte
per sorte / pastor eletto da'superni dèi. 2. figur. nutrimento
generazione tanto grande che abbia i suoi dèi così prossimi a sé, come il nostro
de'proci, gli dice che gli dèi agli re ospitali o sien caritatevoli co'
presum. p. foglietta, 143: dèi però sapere che ancora per via della
ci dissero fedelmente i poeti che gli dèi in terra praticavano con gli eroi.
angoscia e d'ira pien, pensar ben dèi, / col precetto del padre si
petto / securezza racchiudi, / non dèi tu già, senza consiglio e senza
, terme alte e preclare, / di dèi ricetto tenebroso ed arso, / ecco
inno, / grato preconio ai generosi dèi, / tra i fiori del convito ed
, / chi con rapiti argenti a'dèi vetusti. rettori, 18: andato al
/ onde bevendo poi bruto venir ne dèi; / fuggi la dolce voce prima
preesistenza in cui aveva conversato con gli dèi. -preesistenza di cristo: concezione della
deorum 'che facevano i forti priegando i dèi che dassero loro forza di uccidere i
egli lo vi darà. e questo dèi intendere: se tu sarai buono e giusto
in lei, / faranno innamorar uomini e dèi. pallavicino, io-iii-ii: questa volta
, xxavlii-319: io lessi già che i dèi mossi per sdegno / a vendicar di
gran signori. fazio, i-9-88: qui dèi imaginar ch'un regno ha prince,
a-mme de la presenzia de cui tu dèi mancare, la immagine...,
e non glie dà en trasatto, non dèi esser blasmata. testi sangimignanesi, 54
stupida. marchetti, 4-290: ben dèi rammentar che senza numero / è degli
, i-415: furono rendute grazie agli dèi immortali con esquisitissima sollecitudine per tutti i
, 1-i-172: gli facevano promettere agli dèi d'essere presti dove gl'imperadon gli
ei son più vecchi de'lor vecchi dèi. d'annunzio, i-792: voglio l'
petrarca, 13-11: anima, assai ringraziar dèi / che fosti a tanto onor degnata
/ fossi in buona memora / conoscer dèi, se fa'pescaia bene. storia de
fior vermigli e bianchi, / più temer dèi d'amor un desio stolto / che
sieno state primitivamente un favore conceduto dagli dèi agli uomini. ibidem, i-306:
, come primizie de'frutti a que'dèi, e vi intervenivano... cori
: acceso il fuoco offrimmo primizie agli dèi, / ed anche noi mangiammo dei
e de offerzione, ke. nno la dèi siccomo far dibbi. patecchio, xxxv-i-581
questa guerra principali alleati e difenditeli gli dèi. -che gode del maggior favore di
duca. p. foglietta, 143: dèi... sapere che ancora per
, il settimo 'principati 'o 'dèi '. f. f. frugoni,
, 1-391: non puoi / né dèi tu star privatamente oscuro: / ma di
della buona femina, vedi che tu dèi pigliare per moglie rut di moab..
veggi colui che t'ucciderà, tu dèi sofferirti e non avacciare la tua morte,
e orror non senti a profanar gli dèi? a. verri, i-48: a
, canta appo livio il potere degli dèi negli auspici, de'quali erano dipendenze
che tu avrai allenito colui che ode, dèi... proferere la sentenzia d'
a visitarla, perché molte generazioni di dèi erano venute a morire nell * animo suo
, 4-i-956: fonda la società di essi dèi 'styx ', l'acqua profonda
favella il patrio amore: / -cara di dèi progenie, / è tuo di tutti
canteo, 166: hippolyta maria, di dèi prognata / e di dèi genitrice.
maria, di dèi prognata / e di dèi genitrice. = voce dotta,
meglio non abbia fatto plauto ad introdurre dèi a prologare che non ha fatto terenzio ad
nel porto, il passo umile / mover dèi verso il tempio e sciórre i voti
dio se'tanto cara, come non dèi esser cara a quegli che di lui in
volgar., 126: nel pronunziamelo tuo dèi osservare e avere temperanza di voce e
dei consiglieri propènda, v. prebenda. dèi deliberare e propensare che non mostri loro la
alle necessità di propiziarsi il favore degli dèi con sacrifici. piovene, 14-39:
sepoltale a canto nell'atto di propiziare agli dèi d'a- cheronte. =
infelice / nessun era propizio infra gli dèi. carducci, iii-4-13: deh propizia
ha mille strali; / tra gli dèi né tra 'mortali / tal amor giammai
iii-30: a vita solitaria io non me dèi / per aver poi f
. monachi, 60: non dèi maravigliar dunque s'i'proro, /
disiderato fine, di che tu ti dèi rallegrare, non pensiamo più a'passati
giamboni, 8-ii-m: per le aperte cose dèi tu intendere le scure e per le
uelle dalla lunga e per una parte dèi tu intendere tetto. eneca volgar.
i-204: la famiglia del protetto dagli dèi s'avanza. -preservato dal malocchio
/ quando i giganti fèr paura a'dèi; / le braccia ch'el menò,
contrario. marchetti, 5-65: non dèi / creder che i semi abbian tra lor
: lu errore dove state / delli dèi che adorate / è una cosa sodile,
cosa l'onore, / non ti dèi turbar fiore / portar lo 'ncarco quando vien
suo regno come il loro li altri dèi. ottimo, i-120: 'ella provvede
« perché sii avizato d'onde entrar dèi, ti dico che ti conviene montare in
ti legan strettamente: / esser tu dèi proweditor, maestro, / custode loro
, che ri metterai per tua prorigione, dèi dame parte al capitano, al comito
f. f. frugoni, iv-469: dèi notar qui che 'l salamansiglia più di
determinare a partire per parigi alla fine dèi mese di settembre, risoluto di non
in un congresso di demoni e di dèi / del quale si ignora la data
per il bestiai ordine di combattere con gli dèi erano stati buttati a terra da questi
o infelice casa mia,... dèi tu fra tanta tua pulitezza aver così
la scabbia. cinquanta, xxxiv-551: dèi saper, anastasio, / che il
tu ricerchi, e me punir tu dèi. loredano, 1-174: il pretore,
s'ergon curiosi / i più lontani dèi della canaglia. verga, 7-75: avrebbe
un giudizio universale di tutti, ma tu dèi figurartelo come tuo: perché sarà universale
frati senz'ordine, campieri a cavallo e dèi travestiti aa pellegrini. alvaro, 11-263
segna / da far crepar dal ridere gli dèi. [sostituito da] manzoni,
la vena dela fistola, e quella dèi tagliare e porgare bene, e con questa
intendere le tre pene divine, che gli dèi solamente, non gli uomini, possono
b. croce, iii-9-58: poiché gli dèi... non erano esseri morali
. andrea da grosseto, i-146: dèi... verità pura e semplice
e che non può beccare e pute, dèi sapere allotta che hae quello male della
piazza che si volesse ammattonare, tu dèi quadrare la piazza per lo modo detto e
dalla metà degli anni trenta alla fine dèi secondo conflitto mondiale. pratolini, 3-tit
mascellate, perché se'pescatore vecchio e dèi sapere più delli altri. firenzuola, 600
li que- renti, / non però dèi aver tanti tormenti. = voce dotta
idem, par., 28-108: dèi saper che tutti hanno diletto / quanto la
davanzati, ii-12: tu non ti dèi perder d'animo, se due legioni in
, iii-8-46: or tu, che dèi notare quindi e quince / li nomi de'
, i-166: né pur che salutato / dèi aspectar che sia, ma di buon
in petto 7 securezza racchiudi, / non dèi tu già, senza consiglio e
i ne l'alto olimpo tutt'i dèi raccolse. bùgnole sale, 7-256: oggi
; / raccomandami a lui come tu dèi. -rifl. g.
fare capitato [il porro], dèi levarli ogni radicina prima che lo ripianti
, ii-55: tu che vieni alla religione dèi tra te stesso pensare che vi sei
rafreno. fazio, ii-9-21: qui dèi veder che l'uom che molto legge /
radici de numero con radici de numero, dèi monti- plicare l'una con l'altra
radici cuba de radici cuba, se dèi partire la magiore per la minore e
a'princìpi delle false religioni e dei dèi che indi nacquero,... e
lo farò ritornare a quello ch'elli dèi; ma a voi si conviene ubbidire allo
matera richierre, ragionevilmente puoi fare e dèi. esopo volgar., 4-
: quando il sole è coricato, tu dèi mettere sotto terra un vaso di rame
, se la pena, che tu dèi avere così grande e forte in purgatorio,
sue; / però pensa con cui dèi rampognare: / chi follemente salta, tosto
., ii-87: lavorar... dèi con gran rangola e con diligente
veste, / chi con rapiti argenti a'dèi vetusti. tasso, 2-6: or
dovizie occulte / tolte agl'incendi e degli dèi le mense / e i crateri di
e rapportare si è rendere quel che tu dèi. 20. tenere, reggere
temere, o paolo, perocché tu dèi essere rappresentato a cesare. -consegnare
buonarroti il giovane, 9-721: tu dèi voler ch'io rappresenti / quella cassa di
può rasente rasente il tondo, sì dèi vedere apertamente, per questo disegno qui
mai del vero iddio, ma dei dèi bugiardi e finti degli uomini.
. carducci, ii-i 1-204: buoni dèi! nelle lettere o conviene dire bugie o
segneri, i-320: se ti rallegri, dèi rallegrarti degli onori di dio; se
di dio; se ti rattristi, dèi rattristarti delle offese di dio. g.
strettoie dell'* esprit de finesse ', dèi vecchio razionalismo francese, non hanno presa
chiamandosi re degli re e parente degli dèi. balbo, 5-20: gl'imperi asiatici
come epiteto di giove o di altri dèi. petrarca volgar., iii-41:
de'regni infernali. -re degli dèi, degli uomini, dei mortali, dell'
col chirurgico strumento, / questo callo dèi recidere / e levarmi di tormento.
ciel discesa cingere / tu del bel serto dèi / questo ammirando ingegno / di cui
ripiena ha la gran sfera, / tutti dèi nati, tutti d'alta e vera
bello figliuolo alessandro,... tu dèi regnare tutto lo mio regno dopo la
/ suo regno come il loro gli altri dèi. frezzi, i-5-1: o regina
preesistenza in cui aveva conversato con gli dèi, determinava il momento platonico nel «
parla orfeo], / ben rendere mi dèi la mia consorte, / se non
'che facevano i forti priegando i dèi che dassero loro forza di uccidere i
: io per me priego caldamente gli dèi che la repubblica ad ufi sol tempo e
come un tordo, / ché molti dèi lo volean scorticare: 7 ma tu portando
di lui empivano non pur uomini ma dèi... i quali non è conveniente
) cne fu solennemente, / i dèi chiamando in testimonio, fatto; / poi
il quale sendo inaugurato, consentendo gli altri dèi, uventa e termino femo risistenzia.
. soranzo, 70: rispinger tu noi dèi, ma d'egual foco / arsa
uscirtene fuora. da ponte, 1-560: dèi, che ci mento è
più l'anima ch'il corpo amar dèi. giorgio dati, 1-127: egli,
/ tu appresso al re finger lo dèi ribelle, / e perderlo, se puoi
: ogni cosa nel fine a voi [dèi degli inferi] ritorna, / ogni
menechini, cvi-116: la vesta qual te dèi nelle man toi / questa marina tolsi
le nostre avversità ci fecero ricordare degli dèi e della religione: noi ci ricettammo cogli
e della religione: noi ci ricettammo cogli dèi in campidoglio al tempio di giove ottimo
, anzi vengnio come collui qui tu dèi ricievere a grande onore per le bataglie
, 451: assai brevemente e tumultuariamente dèi segno di ricevuto e dell'una e
: in qualunque lecito stato tu sia, dèi fare opera di venire alla perfezione di
e mondo dal peccato, non ti dèi però confidare, che incontanente ti ncombatte
., 3-2-5: la mattina ti dèi tu dare al pensiero delle cose che da
trattar di cose ridicole, ce la dèi mettere e imitare in questo i mattaccini
liberiate è ria: / dunqua non dèi curare / perché convegni d'altrui ridottare
farà'ridutto, / la qual tu dèi gustar con pianto e lutto.
spenta, / proveder molto bene inanzi dèi / sorteggiando gli armenti anno per anno
piero della francesca, 49: domando chi dèi refare l'uno a l'altro,
vuole alcuna cosa donare, prendere la dèi con allegro viso, e per nessuno modo
allegro viso, e per nessuno modo la dèi rifiutare, salvo se 'l donatore credea
cristo], 3-38-2: tu pure ti dèi rifuggire nel secreto del tuo cuore e
ora tonorate rive / con dolorosi lai / dèi tu solo rigar. lomazzi, 4-ii-121
ripensando a l'ira / che muove i dèi quando i segreti loro / occhio mortai
« frate, molto camin fatto aver dèi; / e tempo è ben che ti
l'arbore va in suco, tu dèi trar fora el sibiloto de ta rama tondo
bracciolini, 5-5-40: tu se'di que'dèi fatti all'antica, / che ti
materia lunga ed aperta, tu la dèi abbreviare e rinforzare di buoni motti. g
). monachi, 60: non dèi maravigliar... s'i'proro,
petrarca, 13-7: anima, assai ringraziar dèi / che fosti a tanto onor degnata
rinuovar di lolo / la memoria agli dèi febo talora / dal rubecchio confin del quarto
saria perduto. dolce, xx-vi-22: dèi, figliuola mia, sperar in giove
461: l'origin sua ripeter tu la dèi / da gerosuno delator maligno / verso
umano che aveva perso il rispetto per gli dèi. si sa che la terra venne
, 11-88: li riposi al postutto dèi fuggire, perciocché molta malizia insegnò '
pope? questo è l'andare degli dèi, i quali come dice omero, dopo
giunonica legge sottostare, / tu mi dèi certo aver per iscusata, / né dèi
dèi certo aver per iscusata, / né dèi però li miei prieghi schifare. benivieni
tu in lui puoi molto; e il dèi risolver prima / al necessario e,
al vento, / prega i gran dèi che facciano vendetta. ghirardacci, 3-324
che aveva perso il rispetto per gli dèi. 4. ossequio deferente,
essercito nemico. alfieri, 1-831: dèi dirmi / che in me non hai fidanza
paci / di donna a cui mi dèi, né mi ritoglio. segneri, iii-2-23
dei in prestito, era ritornato ai dèi. lemene, i-217: io col mondo
xxxii-459: mira / se le vie degli dèi / sono oscure e ritrose. arici
buonarroti il giovane, 9-721: anzi tu dèi voler ch'io rappresenti / quella cassa
idem, par., 1-137: non dèi più ammirar, se bene stimo,
a paulo disse: « tu me la dèi aver frefata! ». storia di
d'anni. genovesi, 1-167: dèi convenir meco che per sì fatta rivoluzione
; / ogni cosa in questa acqua bolir dèi. straparola, i-128: dimani,
corso rotate, dal correre le appellarono dèi. -fatto rotare intorno a un
riconstruire gli antichi templi e gli antichi dèi. montale, 15-694: in ogni
fiorentini / per isdegni sconfitti, saper dèi, / da'conti guidi, e con
al lume della luna invettive contro gli dèi della patria e giaculatorie rousseauiane. r.
le nebbie e rubigine... dèi ardere paglie. landino [plinio],
paviani, 1-cx-14: pensa con cui dèi rampognare: / chi follemente salta,
. a luogo, cioè, che non dèi orare in piazza 0 nel mercato,
prima dello spettacolo sacrificò una vittima agli dèi, ebbe macchiata la toga da un
genti resplendono molto, e sacrifizio dei dèi in la cui podestà sono li re
paolo dell'abbaco, 2-109: sempre dèi sapere la corda e. lla saetta
. giamboni, 8-i-186: tu dèi fare camera e sala là ove l'
togli uno fameglio a salario, che fi dèi dare l'anno 25 ducati et uno
dante, par., 1-137: non dèi più ammirar, se bene stimo,
appellati li salti della luna, allora tu dèi prendere quel dì e li undici del
., 3-4 (1-iv-267): tu dèi sapere che i santi dottori tengono che
freddo. piccolomini, xxv-2-115: vi dèi una composizione vana, pensando di trovarvi
cesare, i-90: che utilitade avemo noi dèi molto sangue che noi avemo isparto per
sangue di pesaro, degl'inquisitori, dèi comandante del lido. -domandare sangue
il tempo che piatate / aver tu dèi del tuo famulo infermo, / ché
più sottile. amari, 2-155: tu dèi saper... che le scimmie
leggenda aurea volgar., 983: dèi tu portare questa palma del lume a
carducci, i1i-3-253: muoiono gli altri dèi: di grecia i numi / non sanno
spina. genovesi, 1-24: tu dèi sapere che in tutte le macchine che di
paulo disse: « tu me la dèi aver fregata! ». leonardo, 2-44
ch'elle possano sapere le future cose degli dèi? 4. esperto, competente
feste... in onore de'falsi dèi erano così abbominevoli ed esecrande che un
frutta e legumi'che veniva offerto agli dèi (v. saturo) o da satura
satirino impugna. carducci, iii-14-208: gli dèi delle foreste, disperati dei vostri rigori
: temperanza e astinenza e ri- spiarmamento dèi ordinare contraila golosità e lo diluvio,
. albertano volpar., 147: dèi onorare dio della sustanza tua e de
per una donna occidentale, sola nella terra dèi rigorismo islamico. saudita, agg
cui si servivano neh'onorare i loro dèi, gli eroi, nelle allegrezze moderate
b. colombina, 480: tu però dèi avertire che se qualche pezzo, per
ti domanda d'alcuna cosa, tu dèi rispondere isbrigatamente. documenti delle scienze fisiche
: con mie scale ancor sino a li dèi / con mia sorella astrologia poi monto
come di prima. e per questo dèi intendere ch'egli hae già purgati da
: perché non volentieri ragguarderebbero [gli dèi] il loro nudrito, scampante per uscita
ti, ecc. scampi, gli dèi, i santi mi, ti, ecc
ciò c'have. giamboni, 8-ii-150: dèi guardare che tu non sia povero di
? -qual scelta!.. -e dèi pur scèrre. foscolo, ii-80: voi
mente s'incenda una città di tanti / dèi famigliai! e semidei ripiena. foscolo
. montano, 145: temi almeno quegli dèi che chiamo qui testimoni al più scellerato
: se quell'onor, ch'agli alti dèi rendemo, / fosse sol una vana
dante, par., 1-138: non dèi più ammirar, se bene stimo,
cominciai a parlare delle cose altissime e dèi l'ordine a tutte; e così a
andrea da grosseto, i-150: dèi guardare che tu non dichi cosa schernevole
il re superno / la lunga turba di dèi tanti e tali / con maturo consiglio
fazio, iii-8-48: or tu, che dèi notare quindi e quince / li nomi
lungo discorso: per roma, come dèi resto per qualsiasi altra città d'italia,
tu accattasti el mio cavallo, che mel dèi aver guasto, però che non era
vanità e sciocchezza de quei suoi finti dèi, nondimeno sì leggiermente e timidamente seguisseroil commune
che gli uomini avessero tanto aspirato ad esser dèi quando non lo potevano essere. genovesi
ranieri, 1-i-66: grande scioperatucciaccia che tu dèi essere. scioperìo, sm
giovane, 9-624: -anche tu dèi gustar, come gust'io, / di
sermone scocca / dicendo: « tu dèi per certo mentire. / non è
, se pur sei dio, / dèi esser giusto parimente e pio: / se
e soletta / tutta tua giovinezza / non dèi menar, bensai. marino, 1-20-200:
g. f. loredano, 8-18: dèi avere più di uno grillo nel capo
. della casa, 610: tu non dèi giammai favellare, che non abbi prima
prima formato nell'animo quello che tu dèi dire: ché così saranno i tuoi ragionamenti
, i-427: comanda il re, tu dèi ubbidire... lo scongiuro era
: « fa'tosto quello che tu dèi » e abbreviando le parole, e'
volmente terreno, conosci il vero, certamente dèi vedere che tu... dei
». gallani, 51: ti dèi arruffar per lui sì, me n'hai
ii-194: vieni tu, perfida tu, dèi farmi / scorta a trovarlo, ascoperchiar quell'
. giamboni, 8-ii-286: tu dèi molto guardare che tu nondichi né l'un
: quando in ciel ti fabricomo i dèi, / per scorta di mia vita ti
mondo, / degli uomini ornamento e degli dèi, / bella virtù, disonore. c
il simulato, perché tu se'scrutatore dèi cuore e delle rene, cioè delle cogitazioni
/ fanne scudieri o più su, come dèi. palamedès, 3: non avea
insegna come ogni cosa è piena de dèi. tassoni, xvi-609: parlo degli
né ti ha da fare ostacolo che gli dèi sieno 'sdivinizzati'ch'è un pezzo e
fuori di te, assai apertamente conoscer dèi niuna cosa poter fare che piu le
foco. marchetti, 5-93: de'sommi dèi la maestà contemplo / e le sedi
che si vota contro la proposta dèi. leonardo, 2-199: 1 putti piccioli
brachiere. sercambi, 2-ii-223: tu lo dèi puraver veduto quel giovano che m'era a
e sedotti. te-stici colle loro genealogie de'dèi avevano sedotti i semsauro, 5-99:
. -con riferimento al trono di dèi pagani. muse padovane, lxv-312:
colmi bicchieri, e tutti ci guardano come dèi? mazzini, 27-33: vi fu
lii-4-443: sono molto ben certi i francesi dèi mal animo di quella regina e ne
e lor piacere, / ché tu non dèi volere / pur far a la tua
che sta la vera altezza e quella che dèi seguitare. laude cortonesi, xxxv-ii-49:
s'ina- mora, già sprezzar non dèi. -due o tre per sei
torneo. ariosto, 1-69: tu dèi saper che ti levò di sella / l'
/ che godesser ripetere / sino i selvaggi dèi. -condotto lontano dal consorzio umano (
. dante, purg, 28-119: saper dèi che la campagna santa / dove tu
che se s'ha a piantare in collina dèi fame il se menzaio in
volta la lirica: ma oggigiorno quelli dèi semicapri sono spropositatamente cresciuti di numero e
nella mistica terra di egitto: gli dèi convengono e anche i semidei, anche
/ e fu chiamata, come saper dèi, / arezzo. palladio volgar.,
senpi- ce e incomposta, e perciò dèi parlare veritade, a ciò che 'l
nostre novelle, che tu sopr'essa dèi sentenzia finale. codice dei beccai ferraresi
la verità è che stamane io glieli dèi in serba a uno alber- ghetto ch'
in vita serbar? -con riferimento agli dèi, al destino, alla morte.
qual tlante nel peso di sostenere gli dèi della loro nazione. golavvien che serbe
claude lo occhi e move lo capo, dèi sapere che àe dolore di capo.
se'di tal servente / che mai non dèi sperare altro che morte ». ser
falconeria volgar., i-1-100: trare li dèi la tigna inche sedaciava. magalotti, 2-119
cosa mal fatta, c'han li dèi per norma: / con queste ciancein precipizio
sono? -di colui con chi sguazzar dèi, viso bello. aretino, 20-242:
fosse che si lamentasse di te, tu dèi far dare le petizioni di sua dimanda
questo fu dono singolare di dio. non dèi tu però peccare e guatare a quello
: per quel singular grado / che tu dèi a colui che sì nasconde / lo
la villa / del cui nome ne'dèi fu tanta lite, / e onde ogne
vico, 4-i-993: i dèi furono con isconcia situazione allogati alle stelle
volgar., 126: nel pronunziamento tuo dèi osservare e avere temperanza di voce e
risoluzioni. alfieri, 1-543: intorpidir dèi pria / gli animi loro; il cor
e abietti, de'quali tu ti dèi far beffe. giuglaris, 2-436: ha
. tasso, 4-4: tosto gli dèi d'abisso in varie torme / concorron d'
ch'e'ti mostri / ciò che tu dèi schivare in questa impresa. tasso,
impauriti e sbigottiti usano, per essere dèi loro avvenuto caso soccorsi, gridare.
non aver fatto alcun fallo, perché non dèi rimaner sodisfatto domandandotene io perdono? tasso
. andrea da grosseto, i-148: dèi guardare non tu dichi alcuna cosa soffistica
a lo qua lo santissimo be- neto dèi soraménti una mascà, e l'enemigo incontenente
il sole ti splende, non ti dèi curar della luna. ibidem, 343:
. che fu solennemente, / i dèi chiamando in testimonio, fatto. guarini,
efficiente (un'organizzazione). verbali dèi consiglio di amministrazione fiat, 1031: tendere
mogio / tra soliti dèmoni e soliti dèi! 8. continuo, incessante
che tu senti; / e se tu dèi ben somentir, / zunzige sì che l'
tu avrai allenito colui che ode, dèi dimostrare che quelle cose non perbene a.
barberino, ii-159: mala fermerà nel buon dèi mutare: / così per simiglianza /
-estensione. marchetti, 4-290: ben dèi rammentar che senza numero / è degli
, quella osservanzia / ch'imaginar ti dèi che convenevole / sia a persona ch'aspetti
, che se'vasello voto, almeno dèi sonare. dante, inf, 30-103:
migliori. marchetti, 5-65: non dèi / creder che i semi abbian tra lor
cenno di giove, temuto dagli altri dèi come segno della sua ira. alfieri
viii-100: togliere il consiglio [degli dèi] voleva dire toglieré il sopramondo dal
né non insalare né insala; tu mi dèi conoscere. »... la
spenta, / proveder molto bene inanzi dèi / sorteggiando gli armenti anno per an
claude li occhi e move lo capo, dèi sapere che àe dolore di capo,
al giudizio inviolabile, / cui soggiacer tu dèi, / come già in ida fecero
che celebravansi in rendimento di grazie agli dèi salvatori quando schivavasi qualche grave pericolo.
pomo, e tu col dardo / involarglielo dèi sotto il mio sguardo. bacchetti,
porta del signore;... dèi raccomandarti ad un nomenclatore libico e dargli
giunonica legge sottostare, / tu mi dèi certo aver per iscusata, / né
certo aver per iscusata, / né dèi però li miei prieghi schifare. bibbia volgar
se tu se'leale uomo, tu mi dèi la mela donare, per ciò che
. albertano volgar., 88: ti dèi guardare che tu non ti disperi per
albertano volgar., ii-93: dunque non dèi seppellir la pecunia, ma dèila usare
(7-5): s'ucci- derme dèi, prego che spacce: / ché mei
fra giordano, 2-249: or così dèi fare tu, dèti spacciare e spastoiarti;
f. fi frugoni, vi-451: ricordarti dèi tu di tersite, che anni sono
materia è picciola e spazievole, tu dèi dire al cominciamento del prologo che tu
quando tu hai innanzi il povero, sì dèi fare ragione d'avere innanzi lo specchio
dallo ardore dello amare e non vi dèi indurare su. pavese, 7-147: «
g. prati, ii-104: tu frattanto dèi compier la veglia / al defunto,
una pena, / che non cura gli dèi p. della valle, 4-i-236
nove dì di pagavo. marzo, dèi intendere. -uomo da poterci spendere: su
tieni amico come io ti sono, non dèi sperare. sacchetti, v-173: pirramo
a soffrire. carducci, ii-n-26: gli dèi sperdano il nero presentimento. pascoli,
crescenzi volgar., 1-4: saper dèi che il peso è uno degli sperimenti
rime tue portata in alto, / non dèi gridare ogni ora: « sorte spietata
lui ancora spiro. / apresso, dèi saper, vien capricorno. -dare
dello spirito alle spalle de'miei poveri dèi greci, non dir che fuggirebbero al solo
quando il sole ti splende, non ti dèi curar della luna. =
dell'oriente asiatico: piatti giapponesi, dèi birmani, vestiti di daimios, disegni.
sei mai chiesto dove vanno i vecchi dèi che il mondo ignora? perché sprofondano nel
. pisani, 17: seguace esser tu dèi, s'io ben ti squadro,
ricordo che, se ti adiri, non dèi sfogar la tua colera contro la roba
/ e statura la [moglie] dèi avere. s. gregorio magno volgar.
pagano come dimora di giove e degli dèi. sannazaro, iv-147: o sommo
farà beata. -costituito dagli dèi della mitologia (in quanto hanno sede
è stentata, cincischiata, lavoricchiata, buoni dèi! lavoravi sul falso, amor mio
taccagno che sia nella furbaria; non dèi sapere le berta che fece ad alberto.
dallo ardore dello amare e non vi dèi indurare su, perché poi non si puote
perch'allor mi soccorse, e saper dèi / che fu il secondo romul, che
ottenere la felicità: il timore degli dèi è vano; è priva di senso la
, vi-326: ah no, scusar tu dèi / d'inesperto garzon la timidezza.