frequente di cosiffatti traslati. per quanto paia di- sprezzabile un censore o un nemico,
amaritudine, salsezza, untuosità, acetosità, di- scipidezza, gravità di dilicate e
conviene o s'addà alla femmina, noi di- cemo che in ciò si vuole parlare
feciono due calif, e l'uno calif di- spuose l'altro, e feciono addizioni
iv-123: con affettuoso appetito il mio amante di- siderando, né potendolo avere, tal
nome sia non minimo stimolo a ffare che di- siderino aguagliarsi come al nome così ancora
quale il falso ascanio, nella bocca a di- done alitando, accese l'occulte fiamme
sempre stare al latte: ché ci conviene di- sponere i denti del desiderio ad ammorsare
conv., iii-xi-16: sì come cotidianamente di- cemo, mostrando l'amico, '
quel che tal volta si sogna, / di- sparmente angosciate, tutte a tondo /
parimente, o nell'anguinaia o sotto le di- tella, certe enfiature. zanobi da
aver creati gli antidoti, per averli, di- ciam così, posti allato ai veleni
tra'nimici, v'erano di quelli che di- ceano e gridavano: appicca, appicca
e farfanicchi, / che son ludibrio e di- sonor de'fori. papini, 28-199
vuol'esser solo. e però io vi di- nuncio in suo nome, che andiate
: « minerva apud graecos 'a&tjvt) di- citur... apud latinos autem
ti giovi ancora d'accusar sovente / il di- pintor, che non atteggi industre /
m'attempi / tanto più vago di saper di- vegno, / e 'l fallir giovenile
col buon vino e con confetti ebbero il di- giun rotto, acciò che di canto
: piccolo serbatoio membranoso (perciò alquanto di- stensibile) annesso a ciascun rene,
, la qual baldanzosamente, quasi di dire di- siderosa, così cominciò. giov.
2635: ballotte, in alcuni dialetti, di- consi tuttavia quelle de'voti.
ragazzetto o ragazzetta (senza l'accezione di- spregiativa). monti,
: quivi con festa al palagio maggiore / di- sceser tutti, e teseo disarmare /
visi delle femmine, ponendovi su la biacca di- ventan bianche, e oltre a ciò
: come appar nel testo, piglia una di- vision bipartita. ariosto, 46-91:
tal, non per foco, ma per di- vin'arte, / bollìa là giuso
mezzo de l'uno e l'altro si di- scuopre. tassoni, 6-44: le
quale esse tenevan caldo al bisogno, le di- vengon cartapecore da far vento per trastullo
. plur. bot. famiglia di piante di- cotiledoni: piccoli alberi, con corteccia
alcuna fiata cantavansi colla sola voce, e di- cevansi cantico; alcuna volta col solo
popolo di santo borcolo, dies due di di- cienbre nel lxxii. g. villani
ciò comando a la canzone che suo mestiere di- scuopra là dove questa donna, cioè
trovato un cane che la volesse, come di- cevan le sue amiche. gioberti,
mente, ragione; giudizio, senno, di- scernimento; memoria. dante,
che la chiara fontana / del sommo ben di- cerner ha potuto, / dimenticando ogni
che è ombreggiata. - * chiari 'di- consi pure talvolta i lumi stessi della
, ii-n-5-261: quel barattiere, che forse di- rem'oggi cialtrone, o birbone.
ciompo, andiamo a bere; e così di- ceano: ciompo, ciompo; e
l'onagro, cioè mangano, o altro di- ficio, manda le pietre; ma
questioni di parole che si sarebbero prevenute colla di- stinzion dei vocaboli. beccaria, 1-323
e nel processo penale (al termine del di- battimento). pecchio, conc
, materia da mostrare l'ingegno e la di- screzion sua. 2.
, e dall'ostentazione, per non render di- sprezzabile [la correzione] presso a
, i-47: il provocato ha dritto di- portar sino a un certo segno il risentimento
guida ', e le parti che rispondono di- consi * conseguenti '. -della
conviensi adunque l'uomo principalmente con gran di- ligenzia confessare de'suoi peccati quando viene
un liquido compiuta sul residuo di precedenti di- stillazioni allo scopo di ottenere liquidi più
paliti pien'di gemme in copertorio, / di- pint'a rose e fiori ad oro
: non si contenta né finisce il suo di- siderio d'aver copia di veder la
. alberti, 135: ora torniamo alla di- sputazion nostra, nella quale volendo attribuire
e di tant'altre polveri s'arrivino a di- scemere i passaggi dell'odore del bucchero
vi scandalezzate di vedermivi venire con prove così di- screditate, se non altro dall'esser
sf. il corrompere, il corrompersi; di- sfacimento, decomposizione, putrefazione, ammorbamento
, 5-107: virgilio paragona il giubilo di di- done corteggiata dal popolo cartaginese a quel
lucchese, v-47-26: ma come perdetero lor di- strieri, / così fussero rimasi prescioni
in inganno. compagni, 1-12: e di- ceano che, dove il malificio si
lo re di ciò si maravigliò molto, di- cente: -che cosa tirànnia è bellore
sciocco, balordo. -anche accr.: di- sertóne. berni, xxi-4 (
, esso, ciò (come pron. di- mostr. di cosa).
lucchese, v-47-25: ma come perdetero lor di- strieri, / così fussero rimasi prescioni
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81- * due volte
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81- * due volte
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81- * due volte
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-4 due volte '
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-4 due volte
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. si-4 due volte '
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. si- * due volte
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. si-'due volte '
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81- * due volte
sm. medie. ant. corruzione, di- sfacimento dei tessuti dell'organismo.
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-'due volte '
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. si- * due volte
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- * due volte
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- 'due volte
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- 'due volte
= » voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- 'due volte
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- * due volte
= voce scient., comp. da di- (dal gr. 81- 4 due volte
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-due volte ')
j-assai spesso resa con la lettera di- ): deriv. dal gr
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- 'due volte
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 8t- * due
= comp. dal pref. di- (dal gr. 8t-4 due volte '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 'due volte')
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. si-4 due volte
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-4 due volte
i-249: comincia [l'anima] a di- barbare l'affetto e l'amore disordinato
una buca... si sentirono alcuni di- battimenti, con un certo soffiare,
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- *
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 'doppio
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 'doppio
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 4 doppio
. chim. nome che si dà al di- fenildichetone (detto anche impropriamente benzile)
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 814 doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 814 doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 814 doppio '
che s'intrufolavano tra le gambe e si di- bisciavano con colpi di coscia e di
le lor mogli ch'elle sieno amorevoli e di- buonarie a le mogli dei baroni e
dibranchiata, comp. dal pref. di- (dal gr. si- 4 doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 4 doppio
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 4 doppio
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 4 doppio
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 4 doppio
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 814 doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 814 doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 814 doppio '
col pennato, ma con le mani si di- bruschi e levi il secchericcio. tramater
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 4 doppio
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 814 doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 814 doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 814 doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 814 doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 814 doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 8t-'due volte '
fiume d'arno / fu dagli antiqui miei di- cato a flora. folengo, ii-219
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81
storia, tale certo è stato il mio di- siderio: ma, se ho fatto
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. si- * doppio ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- *
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81- * doppio ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-'doppio ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-'doppio ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81- * doppio ')
lere dicyema, comp. dal pref. di- (gr. 81-doppio ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-'doppio ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81- * doppio ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 8t-4 doppio ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. si- * doppio ')
diclinis, comp. dal pref. di- (gr. 81-4 doppio ') e
. a sua volta dal pref. di- (gr. 81-'due volte ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-4 doppio ')
dicotylèdon, comp. dal pref. di- (gr. 8t-4 doppio ') e
voce scient. comp. dal pref. di- (gr. 8t- 'doppio ')
scient., comp. dal pref. di- (dal gr. 81- *
cfr. d'alberti, 298: 'di- diacciamento ', opposto ad agghiacciamento.
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. di-'doppio ')
la consueta alternanza dei prefissi rafforzativi de-e di- . didòro, sm. ant
= voce dotta, comp. da di- (gr. 81-4 doppio ') e
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- *
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 'doppio
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- *
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 'doppio
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 8t- 'doppio
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. si- * doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. si- * doppio ')
: non ti fidare, ma aiutati con di- fenzione giusta e sempre vincerai. boiardo
pensai che fussi stato cosa divina e mia di- fensitrice. = per incrocio fra
priegovi, se fosse nel mio dire / di- fecto alcun, per vostra cortesia /
2 7: ed allora si diffidano e di- cegli tristano: « cavaliere, guardati
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 4 doppio
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- 'due '
= voce dotta, comp. da di- * da 'e giogo; cfr.
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-'doppio ')
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- * doppio '
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- * doppio '
ferro, proprio di quelli napoletani, appena di- grezzati. digrezzatura, sf
e benandata. machiavelli, 11-3-414: dipoi di- cemo... che questo tempo
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. si-4 doppio ')
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-4 doppio ')
= voce dotta, comp. da di- (gr. 81-'doppio'), iodio
= voce dotta, comp. da di- (gr. 81- 4 doppio ')
= voce dotta, comp. da di- (gr. 8t-4 doppio '),
= voce dotta, comp. da di- (gr. 81-4 doppio '),
= voce dotta, comp. da di- (gr. 81-4 doppio '),
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. si- * doppio '
le rote gli andarono addosso e tutto il di- laniaro. savonarola, 8-ii-no: tante
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81'doppio '
, 1-367: eumè che dileguando io me di- sfazio / che a mille lingue ragionando
simili a schiave tratte alla catena, già di- leguaronsi nel buio. comisso, 7-303
rovinosa classe di tutte, è quella dei di- lettanti-pùblici, tra i quali vanno pur
, i-3-284: operassione per vertù fatte son di- lettose e piaciente e belle in se
- puntuale. tivo di- . monti, v-328: raccomandai
della famiglia pleosporacee, una cui specie (di- lophia graminis) danneggia le foglie e
acqua], unicamente diretti dall'istinto, di- luere, sciogliere e dissipare potrebbero la
una maglia color carne. voglio riscuotere applausi di- luvianti. -sfolgorante (la
. doni, 191: dirotti dormiglione, di- luviator d'ambrosie, portator di ganimedi
dimagrare (ant. dimacrare, dimagherare, di- smagrare), intr. divenire
'con l'aggiunta del prefisso intensivo di- ; cfr. fr. démener.
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81-'doppio ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- * doppio '
grand'uomo, io, sa? ma di- missionario. papini, 26-238: sono
intelletti adattare di nessuno, se dalli filosofici di- mostramenti non v'è ordinata e disposta
. da mungere, col pref. intensivo di- . dimunto (part. pass
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 'doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- 'doppio '
v.), col pref. intensivo di- (cfr. denigrare).
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. si- 'doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. 81- * doppio '
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- * doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. si- 'doppio '
voce dotta, comp. dal pref. di- (dal gr. si- 4 doppio '
comp. dal pref. du [di- ] (da duo 4 due ')
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-4 doppio ')
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81- * doppio '
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. 81-4 doppio ')
e smise. = comp. da di- (anche de-) con valore privativo e
vivi. = comp. da di- (anche de-) con valore di separazione
vita di s. petronio, 29: di- gando miser san petronio la benedizione al
dante, conv., i-v-n: onde di- cemo uomo virtuoso che vive in vita
caroto. = comp. da di- e rimpetto (v.).
altrimenti documentato): comp. da di- (con valore di allontanamento, distacco)
alla cittade, che tagliano, uccidono e di- ronpono, e non risparmiano né piccolo
l'erba delli purgatori: e sederà a di- srugginare, ed a purgare. d
2-61: sopra un dirupinato grandissimo furono di- rupinati [i prigioni] senza niuna
sie fenduto! = comp. da di- * da 'e sacco [vj)
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. si-'doppio ')
agiate. = comp. da di- 'da 'e saccolo, dimin,
... analogo al fr. * di- shabiller', che potrebbe italianarsi intendendo non
d'averlo ogni anno / per troppo lungo di- sagevol tratto, / con gran spesa
tutto el suo podere, e che li di- zagrada, per condissione alcona non dir
che'lieti passi indietro torse / chi le di- saguaglianze nostre adegua. torini, 323
fine 'artificio ': nel mezzo 'di- saitàre ', in tutta la parola
altra. = comp. da di- (dal gr. si- 'doppio '
de'casi nostri, ansi egli piutosto ci di- sprezava che cercasse d'amarci. d
le dita, / e'cominciava tutto a di- sbradarlo. = comp.
delle non vere allegrezze, delle vane paure di- scacciatrice. gelli, iv-15: quel
dicèrnere, descèrnere), tr. (di- scémo; sono rar. attestati
e di adulazioni servili..., di- scemere e intendere la parola d'un
la cinga, e il cor le si di- scioglie, / a groppo a groppo
effetti, a che il mostrò, fu di- sciorsi per sua cagione quel nostro seminario
argento, / sì ch'ormai volentier teco di- scombo / per non aver più a
qualche segno. bugnole sale, iv-217: di- rem dunque che si regga bene chi
friuli diciamo due parole circa la convenenza o di- sconvenenza loro. sarpi, iii-147:
e da fuggire, anzi molte volte si di- scuoprono per tirare in quei luoghi i
, iii-96: benché questo difetto di idealità di- scopritiva sia stato proprio della stirpe
amica de'ladron, che con ruina / di- scorron per rapirci. guicciardini, i-137
hanno disposti gli affetti dell'animo loro nelle di- siderate cose e cercate, come quelli
ch'a gente ignota, / fino alla di- scrizion de'contadini. -intendere
roma a sostenere il suo diritto per essere di- scriminato. migliorini [s. v
fanno apposta per iscacciare il vento, detti di- scuzienti e carminativi. vallisneri, ii-270
[lingua], mi vorrei disfiorentinare e di- stoscanare alla guisa, che già fecero
barberino, 127: le vostre man mi di- segnin la via / per la qual
selenio. = voce dotta, da di- (dal gr. si-1 doppio ')
corte, che fu grandissimo tesoro, in di- sertagione di molte famiglie. pallavicino,
e pur allora chiamava l'armi ottomane a di- sertagione del cristianesimo. disèrto1,
sono rassegnato a tutto, anche all'intero di- sfacimento. card-ucci, ii-10-83: fra
che deponevano gl'imperatori, che faceano e di- sfaceano i re della terra, in
, che, se non battevano appunto, di- (un cavallo). sferenziavano di
/ ancor che mi disfidi / la vostra di- sdegnanza. 5. ant
si raccolgono le sozzure nel capo; il di- sformamento, imperò che li capelli sono
di$giónto, disiunto, digiunto; superi, di- sgiuntìssimo). staccato, separato,
: deh, se giustizia e pietà vi di- sgrievi / tosto, sì che possiate
= voce scient., comp. da di- (gr. se- * doppio ')
». = comp. da di- con valore rafforzativo e sincerare (v.
fronte, si scassava il naso, si di- logava una gamba. -figur
, di dislogare), agg. (di- togato). ant. spostato
col conte di proenza altra stagione, sì di- perse il volto.
c., 37-1-4: le allegrezze tuttora di- smuovon gli animi, ché rade volte
= voce dotta, comp. da di- (gr. 81- * doppio ')
= » voce dotta, comp. da di- (gr. 81-'doppio ') e
a quel che talvolta si sogna, / di- sparmente angosciate tutte a tondo. ottimo
sopra uno animoso; donde conviene che queste di- sparitadi d'animo facciano disordine. tasso
, e da lui dispensativamente è ordinata per di- fensione de'buoni, e per correzione
= voce dotta, comp. da di- (per dis-, gr. suo-)
= voce dotta, comp. da di- (gr. si- * doppio ')
2-67: al corpo della puttana nostra; di- spestia lì... ma la
casa è aperta, chi diavolo l'ha di- spestiata? = comp.
3-82: la sciocchezza è cosa bassa e di- spettevole, lorda, serva e sottomessa
: dimostrò [iosef] essere (li di- spianatori de'sogni) bugiardi coloro che
: nel soldato è di più importanza la di- spostezza che la robustezza. bisaccioni
6-46: ecco le biade che sono già di- sposite da mietersi. sannazaro, 10-155
: commendò con uno egregio sermone la egregia di- spregiatrice d'ogni vanità. serdonati,
pesci... alcune altre cosette non di- sprezzabili et assai curiose. bocchelli,
uomo militare, sopportantissimo d'ogni fatica, di- sprezzatore d'ogni cibo delicato e d'
levaro, poi abbandonati con uno ricorrimento di- sprovveduto, li attuffano miserevolmente nel profondo
disquiparanza, sf. letter. sproporzione, di- saccordanza, mancanza di corrispondenza.
barberino, 1-49: quando l'abate ebbe di- suggellata la lettera, in prima lesse
agghiacciando dilatandosi, sforzò la corteccia, e di- staccolla dal corpo dell'albero, tanto
. -anche: il prodotto stesso della di- stillazione. magalotti, 14-45:
: sicumere, cirimonie, sfoggi, cioè di- stoglimenti. distoglitóre, agg.
. i quali, se sollecitamente considerassino la di- strizione del giudice superno, più
: spogliato, il videro, per lo di- struggimento fattone da una lunghissima infermità,
costumi. delfino, 1-388: il lusso di- struttor degli alti imperi. nido eritreo
rimaner di roma amico, e farsi / di- struttor di cartagine. botta, 5-251
; e compier gli anni / di sua di- struzion l'opra infelice. sbarbaro,
disubbidiènza, sf. (anche disubidènza, di- sobbediènza). attitudine a non ubbidire
caro, tanto lungamente avete usato travaglio e di- zuzato poso. castiglione, 73:
giordano [crusca]: perché cotale avvenimento di- susatissimamente suole avvenire. s. agostino
cor pietosa e fida / ripor farai queste di- sutil'ossa / ne la tomba de
, 1-ii-9: canali lunghissimi, formati colle di- sviazioni de'fiumi, con argini,
insieme, perché queste non fossero che un di- sviluppamento e, siccome dicono, emanazione
. plur. chim. sali dell'acido di- tionico: sono composti cristallini solubili in
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81- * doppio ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-4 doppio ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-4 doppio ')
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. 81-4 doppio ')
= » comp. dal pref. di- (gr. si- * doppio ')
or si mostra, di tal guisa il di- vapra, / ch'io non daria
dèvelàre (comp. dal pref. di- con valore privat. e da velare 4
; cfr. isidoro, 15-3-10: « di- versorium dictum eo quod ex diversis
= voce dotta, comp. da di- * due, doppio ', vinifico]
= voce dotta, comp. da di- * due, doppio ', vinifico]
secondo l'uso de'ditirambi, come * di- vinmostruosi errori ', né medesimamente '
= voce dotta, comp. da di- (dal gr. si-4 doppio ')
nobel suo ordine bello; / e piacem di- donzello bonare e prò
, / più di volar al ciel vago di- vegno: / e poi m'accorgo
lui fea ritorno, / correa, lo di- battea, lo fea d'intorno /
ondifremente orgoglio / il tridentier nettunno invan di- verbera. = comp.
figur. sceverare, separare, scegliere, di- scemere, distinguere. menzini,
x-3-230: anche del greco elisio / nel di- sprezzato regno / v'è qualche illustre
cfr. isidoro, 7-13-5: « eremum di- citur quasi remotum ».
da se stesso nell'avvilimento che aveva prima di- sprezzato. manzoni, pr. sp
intellettuale. chi più vi lavora, più di- vien disposto e di corpo e d'
, iii-585: se alcuno sia travagliato da di- stillazione sottile, come dicevano gli antichi
hanno carattere straordinario, intesi ad alleviare la di- soccupazion. = deverb.
dextreza in condurre questo solacio e per la di- lectazione ha di preclari ingegni ed animi
d'alberti, 362: 'eteròsci', così di- consi gli abitatori delle zone temperate,
leggeri, che si ricava dal catrame di di- stillazione del legno e si adopera per
3-10): se la gran canoscenza / di- cess'om per ventura / che vèn
il meno. acciainoli, 191: sanza di- liberazione d'otto fave de'signori,
tanto di tornarmene in napoli e viver mendicando di- sconosciuta, per non darvi vergogna.
fibre, / le vene, tossa gli di- vampan tutte. / ma sbarrata e
49-31: arsinoe, leggiadra femina, fu di- sprezzata e abbandonata dal suo amante,
, 5-27-34: « patibulum enim vulgo furca di- citur ». forcatole,
maravigliose cose, tanto che fanno ogni guardatore di- sioso di quelle vedere, manifesto
pecchio, conc., ii-465: la di- stillazione de'combustibili, come legna e
dirizzarono le bandiere a casa di m. di- nadam de'sinopiccioli...,
avvezzi, più disiderosamente si dierono a quelle di- licatezze. paruta, 4-1-209: quelle
e la virtute / secura è sempre e di- segual la pugna. carducci, iii-6-125
vani fregi, / senza vedove ed orfani di- fendre. della casa, 5-i-32:
i-z69: anima mia, a che tanto di- sconforto? i forse temi perir tra
barberino, 5-1192: adirato, sanz'altra di- terminazione, si mosse infiammato; e
timore non fa però ch'io ardisca di di- storvene, perché non vi potete impiegare
si propagasse. milizia, iii-46: 'geminate'di- consi due teste addossate su d'un
220: a'generosi / giusta di glorie di- spensiera è morte. leopardi, v-3
. isidoro, 8-11-88: « genium autem di- cunt, quod quasi vim habeat
sono: reverenzia, obedienzia, beneficio e di- fensione. musso, iv-29: la
sive ab alia natione secundum propriam collectionem di- stincta, ut graeciae, asiae.
è ch'e'giovani son fatti gieomitrani e di- della sua infinita sapienza chiamollo platone.
4. acquavite che si ottiene mediante la di- stillazione di cereali fermentati in presenza di
questo si serva solamente quando si ginocchia per di- fensar il calzone dal trattato * de
alcuno de'cavalieri, che 'ntendevano attorniare, di- ciendo che quale cristiano volesse giostrare,
a interpretare quelle leggi... e di- ceano che, dove il malificio si
, 9-4-14: « iudices dicti quasi ius di- centes populo, sive quod iure disceptent
più opportune e più valide; criterio, di- scernimento, equilibrio, senno, rettitudine
è giudiciosissimo; ma porterebbe seco infinita di- scommodità e disconcio, e poca verisimilitudine
forca pubblica certo filarenzo calzamaglia o, come di- cevan tutti, enzo, sfuggito di
, e nulla cosa per noi né alle di- mandite faceva a proposito. settembrini [
impregnandosi di particelle eterogenee,... di- vien grave ed umida. prati,
a chi facesse la sua vendetta, e di- spuosonsi; ma... pe'
27: allora sì si diffidano, e di- cegli tristano: « cavaliere, guardati
, quasi per caso fortuito, rompessono e di- sciogliessino la nave. giov. cavalcanti
. cfr. isidoro, 11-3-34: « di- cunt et hydram serpentem cum novem
luglio 1943. l'espressione ricalca 1m heri di- cebamus 'di luis de león (
oste sceverare. monte, xvii-283-7: per di- femsion qual vuol prenda lo scudo,
, 7-4-2: l'occhio illiquidio incontanente e di- sfecesi tutto, come l'occhio di
, si partissono così tosto dal capo e di- ventassono così neri et obscuri? libro
. bartoli, 7-i-111: fattomi a ragionar di- raesticamente di lui a lui, ne
: lo mundo... volendo purgare di- gnamente per vita munda et immaculata.
ed importuni / voi sete, e gran di- scortesia è la vostra. caro,
potere, se non difficilmente, rilevarsene, di- chiamo: egli ha impaniato.
: gl'interni postieri... le di- stribuiano [le lettere] impostati,
da orvieto, xxxix-i-210: egli è vero di- monio e tutto ardore, / ch'
sua, può dar a vedere con quanto di- svantaggio si pone a combattere chi ha
: amore è nome molto generale, e di- stendesi... ad ogni inchinaménto
: m'avete ormai stordito con le vostre di- mande incompossibili. l. bellini,
avviticchiano fra loro. soldani, 1-107: di- spon la chioma e col ferro infocato
preparata per condensazione della nitrosodimetilanilina con la di- fenilmetafenilendiammina, che si presenta sotto
discriminazione, di criterio di scelta, di di- scernimento. b. croce
il quale può avere due rami opposti (di- casio o cima bipara) o un
se non mostrate le piaghe al medico, di- ventan putride, s'infistoliscono. g
havea: la hebbe in arbitrio e sua di- scretione. ariosto, 5-87: oh
8. figur. accettare supinamente e senza di- scernimento; tenere un atteggiamento passivo
[fiumi] che s'ingrossano per il di- sfacimento delle nevi, hanno le loro
collo innavicabile gange, lasciando arabia e media di- rietro sempre a man destra. nardi
, 3-19: molte parole villane insieme si di- ceano. dante, inf.,
aveste letto,... almeno la di- ficoltà della materia avrebbe in modo intorbidato
, 7-78: a queste parole, il di- scorrevole mio pensiero volle farsi investigatore di
cavalca, iv-38: lapidavano stefano invocante e di- cente: signore mio gesù, ricevi
labore? francesco da barberino, ii-112: di- lecto in peso allevia labore, /
è ch'ogni privato / saver scienzia pubblica di- vegna. / e fassi laco,
che stanno in croce, / che ti di- mostran quant'è lunga e lata.
]: 'latterinisorta di pesce minuto molto di- licato a mangiare. tecchi, 13-55
e conferiti insieme i loro voti e le di- mande che s'avevano a fare,
sì dolente orfeo. campailla, 1-6-5: di- sponvi i più odoriferi roseti, /
: 'limbello, assi unite a limbello', di- consi, da'costruttori di barche e
raggi ardenti / al forte folgorar l'alma di- vegna / qual specchio, che per
me questa limosina, fate ser piero bicherum di- lecto ve la comporti e anthonio ne
gambe e 'l ventre e 'l casso / di- venner membra che non fuor mai viste
, sf. disus. liquido tratto dalla di- stillazione frazionata degli oli di scisti
1-iii-217: le loro feste principali, o di- valì, sono due; nella luna
.. 'quare si quemquam clamamus, di- cimus ò là '. 3
. figur. stato o condizione di avanzato di- sfacimento, di decadenza inarrestabile, di
, sm. bot. fungo di grandi di- , mensioni (e si contrappone a
locuz. fare del maestróne in qualcosa: di- stinguervisi per lunga esperienza o per grande
maggiorezza di disformitade. pagliaresi, xliii-146: di- lettarassi di cortesie fare / per
: senza far dimora / da lei si di- partia: questa aspettando / rimase con
: non eran rimaste che le solite * di- sgrassie ': gruppetti di spaventacchi,
dalla marcia fame. lalli, 2-21: di- rowi il marcio ver (segua che
peso e già maturo, / cautela esser di- ceano intempestiva / il disputarne e consigliarsi
proporsi da'più arditi tribuni della plebe, di- sprezzatori d'ogni onestà, mercatando con
micòsia, sf.). chim. di- saccaride presente nella manna, in alcune
temendo pure ch'egli dalle mie importune di- mande non fosse di soverchio gravato.
. crescenzi volgar., 1-5: le di- sposizion de'luoghi abitabili si diversificano ne'
, nel processo penale (e soprattutto nel di- battimento), esercita le funzioni di
in questa città, nellà quale propriamente le di- monia infernali si sono esercitate per impedire
art., ha questo significato. ma di- cesi anco 'ridotto alla miseria '
, sm. dial. liquore ricavato dalla di- stillazione di spirito di vino nel quale
erano stati fatti al suo precessore, di- necessità gli faceva di bisogno di usare
tal nutrimento / lascerà poi, quando sarà di- gesta. cavalca, 16-1-234: dal
suol farsi con le mollette, il che di- cesi mollettare. = denom.
. molliculus (plauto, catullo), di- min. di mollis 'morbido,
om ch'a donna possa stare / a di- fension. dante, lnf, 3-65
finì un mazzocchio / ch'egli scortava. di- pingea sul muro / un monachino che
: guardava il conte il celo e poi di- cia: / -questo che or vediamo
mundificata, il seme cum più apetito e di- lecto riceve. 2.
(monòptoto), agg. gramm. di- sus. che ha un solo
fato a nostra dama de pyrì, viazo di- ficilimo, montuosissimo e sterilissimo, con
49-61: di quel di pisa la gente di- velse, / e fé combatter castel
più presto sapea soddisfarmi e fin dalla corte di- priamo mi facevano venire tutte le gale
. cito lini, 177: sotto la di- vision de le pietre nigricanti sarà l'
. subire un processo di decadenza e di di- sfacimento, per lo più lento e
[i troiani] che la reina [di- done] si sia veramente morta.
se nel mio mormorar prendesti errore, / di- chiareranti ancor le cose vere. petrarca
mattina e spalancate / son le finestre e di- con: vizi, entrate. bacchetti
area merid., tipica della camorra: di- min. e vezzegg. di
quando a sua posta abbia certo movimento; di- cesi morte dove i membri non più
355: ecco quel che l'amor nostro di- spreza! / o o sorelle!
spedito. mascheroni, 8-63: a le di- mande sue, confessa il peso /
e mortiffero veleno / s'infetta e si di- struggie ogni bell'opra. musso,
tr. (mortifico, mortifichi). di- sus. condurre a morte, privare
da siena, i-57: non potendo il di- monio ingannare i servi di dio colla
non sapete voi, che '1 maggior di- / sagio che si dia a'barberi è
, e caso che molto importa. -deh di- melo, crocette mio, mostazzin mio
ritiene di aspetto gradevole, esteticamente non di- sprezz abile. tommaseo [s
. g. morelli, 384: non di- ciavamo che in lombardia era la mota
, abbia ottenuto dal cielo tutto quello che di- mandogli mai... abbia in
nannandro, sm. bot. individuo maschile di- plofito di alcune specie di alghe clorofite
114-9: chi non è nato a simile di- stina / si par che svari di
tommaseo [s. v.]: di- stinguesi per altro il 'lume naturale
. monti, xii-1-43: arrogi qualche altro di- fettuzzo. i°. l'aver dato
. dante, inf., 24-75: di- smontiam lo muro; / ché,
1-iv-262): padre mio, or vi di- ch'io bene che io non posso
nomenclatoio delle pasquinate, chi motteggiava con di- leggiatura in appellarmi lunario vivo, chi
(nonnaturale), agg. medie. di- sus. cose non naturali: secondo
degnità, come il papato, per nessuno di- creto si poneva rinnuziare. gherardi
, iii-15-248]: fu recitata la 'di- done ', nel carnevale del 1728
, nubèlla, nuvèlla), sf. di- sus. cosa nuova, fatto
inconscia e in forme ispirate alla materia di- sgregantesi, l'angosciosa confusione del nostro
a grandi cércini bianchi incappella la montagna e di- stendesi a bioccoli lunghi come una benda
obbligare alcuna arme d'alcuno soldato del comune di- putato alla guardia del ditto castello.
(obbliquàngolo), agg. geom. di- sus. che ha gli angoli maggiori
, di obliterare), agg. (di- sus. obliterato). caduto in
, magnifica stella, j che a un di- spreisso /... occhieggia colla
più persone; impegnarne l'attenzione anche di- straendola da altre cure. compagni
, la rettificazione mediante alcali o per di- stillazione per quel che riguarda gli oli
ii-14-112: a me piacque di molto la di- sgtessione su poltre tomba: pensieri profondamente
che è incinta]. -fa'tu. di- gnene in modo onesto. -sostant
, 1-1-55: l'orazion (l'angiol di- cea) potenza / ha, di
magnanimità, coraggio, lealtà, franchezza, di- gnitosità e, in genere, attento
: questi medesimi, tu m'opponi, di- scordan fra loro. carducci, iii-20-211
machiavelli, 1-vii-149: costoro... di- stinsono tutta la città in arti,
: 'oreotrochili 'o 'colibrì montani 'di- consi certi colibrì od uccelli mosca,
: fu egli della musica organica e strumentale di- lettantissimo. g. b. martini
oro, e per un frutto nobile e di- licato piace talora tutto un orto.
farle belle, acciocché fossimo acconci di ricevere di- gnamente cristo che viene. francesco da
, agg. chim. acido orniturico: di- benzil-ornitina presente nella cloaca dei volatili,
equicrurio o vero ortogono, terza si chiama di- versilatero o vero ambigonio. giacomini,
che con forma esotica chiamansi oscurantisti, che di- consi predicar l'ignoranza per farne
, sm. ant. aceto sottoposto a di- stillazione. = termine di alchimia
col perverso vocabolo de'divoti e delle di- vote, guastano l'anime e i
di leggi osservatore in trono, / non di- struttor, salirne. tommaseo, 2-ii-330
dei pistilli, 'monoginia ', 'di- ginia ', 'triginia ',
fianchi de'baluardi segnati di crocetta sono canne di- ciennove e uno ottavo. magalotti,
errai, / il ferro e il fuoco di- struttor portate. botta, 5-33:
'l vantaggio non può errare a far gran di- mande. pallavicino, 6-1-143: nell'
. fra me / dico allor: e di- giun deggio star lì / a sentir
: se questi due poemi, tragico e di- tirambesco, si sono contentati di quelle
ardito e sfacciato e gran ciarlatore, e di- cea palesemente chi erano i congiurati contro
quattro carte per ciascheduna. 'panfìl 'di- cesi per distinzione al fante di spade
, 27-205: la sua passion dominante era di- tender lacci e panie di parole per
.. un pantano dinanzi e un profondo di- rieto da far tornar casto non so
e il gatto. sacchi, 2-4-33: di- videsi il ballo generalmente in due spezie
. cicerone volgar., 1-380: la di- gnitade de'prìncipi era quasi di paraggio
parava. g. villani, 1-61: di- strussono grande parte di roma e
fondamentale), costituito da cellule viventi, di- versificate fra loro morfologicamente e fisiologicamente
o perché congiunti di sangue o perché padri di- consi tutti i maggiori. celebrare i
, ii-1-139: non abbiamo stimato di doverle di- sgiugnere [le parti del discorso dall'
, 9-iv-45: si poneva alcuna volta a di- pignere, ma perché aveva il parietico
parea ch'uscisse una parola / che mi di- cea: « merzé, mercede un
al culo in forma che tutta la parte di- rieto e dinanti li comprese. s
n'avesse parte, il nome mio ne di- verria molto minore. -essere
di usare i participi attivi, come 'di- mostrantesi, sforzante, provante '.
ugurgieri, 120: almeno s'io [di- done] avesse ricevuto di te alcuno
-uomo chi. mm'à fatto giudicie o di- visatore di fare partimento sopra. vvoi
fece, mi benedisse e segnò, e di- votamente pregò cristo. dante, lnf
, a cui le carte per disdetta sempre di- cevan male, quanto si vedeva più
le cause che possano intervenire; e perciò di- cerà della scritta per sé e del
pugna o ad altre offesa, i partitanti di- consi l'uno all'altro 'sotto
e. sson detti tutte persequzioni di cose di- siderate, e di quelle intrallassciate e
da cui molte offensione son già venute sensa di- ricta cagione. fra giordano, 5-467
d. bartoli, 25-25: or che di- rebbono se mi vedessero dare alle stampe
riscontra a ogni passo nelle occasioni che possono di- virtire dal bene. foscolo, xii-626
] produssono alcune uve, al tutto poi di- vennono passe e senza umore, e
, per lo caldo del capo, non di- venghino passe e fiacche, le fodrano
l'abbrucciarono: e per lo contrario corbulone di- volgò che a'parti, per mancamento
di nuovo a cavallo..., di- leguossi incontanente dalla vista loro, né
le azioni esteriori [il nostro essere] di- stinguesi sostanzialmente da esse e però riconoscesi
io ridotti ned aggia paura, / ma di- sioso atendo la fiata / ch'io
giusti, 2-224: « costor », di- cea tra me, « re pauroso
considerazione paurosa di quella pena della quale il di- vin giudice tanto minaccia i peccatori.
peàna alto intonando, / laudi a febo di- cean. carducci, iii-3-248: delfo
quella figura così inzuppata, così infangata, di- ciam pure così lercia, e insieme
(pellagramina), sf. chim. di- sus. acido nicotinico.
neminem esse qui humanorum casuum sit immunis, di- cimus: 'ognun c'è pel
. e occultamente ci partimmo, e dopo di- ciasette giorni giugnemmo in gerusalem e adorammo
, pelotóne), sm. milit. di- sus. plotone; pattuglia.
un patto / di tristo, porco e di- svenevol matto. = dimin
. m. -ci). medie. di- rus. che si presenta in
po''l peccato avea commesso, / sì di- cea del confessare; / el nemico
si scorge alcun'operazion già passata, lo di- ciam pendente. -in pendenza (
sua pensata. chiaro davanzati, 58-12: di- scendea, membiando la pensata / ch'
/ dolcemente e baciolla, ed oh! di- cea, / occhi vezzosi, tenerelle
... e generalmente... di- consi 'poligone 'quelle [piramidi
piglierai il piacere, sappi che lui ha di- rieto a sé chi ti porgerà tribolazione
noi, non sofferrà che contra noi abbian di- fensa. dante, ini.,
davanzati, xx-17: d'impromessa non sono di- sioso, / ma tutor la pavento
fatto un pulpito, overo, come allora di- ceasi, un leggio o perbio,
signor mio, che non devesse percuotere la di- done mia allo scoglio al quale,
, pomfòlige), sf. patol. di- sidrosi. -con metonimia: eczema corneo
(l'altro è il neodimio) del di- dimio. = voce dotta
di su'altezza reale, come i toscani di- ceano allora al granduca. pratesi,
. cuppari, 1-ii-162: i prati permanenti di- stinguonsi in asciutti ed irrigui. viani
attività difensive delle parti in vista del di- battimento, ecc.). -anche
che non sappiamo dire ornato, basta che di- ciam vero, e però senza ornamento
che si celebra la festa di santo ioanni di- collato. e in quel die volse
sm. (femm. -trice). di- sus. che accaparra, procaccia,
della violentata natura arrestato il gran pianeta di- stinguitor dell'ore. =
porteranno cappelli 'louis xv 'o 'di- rectoire '. moretti, it187:
presentatàrm (present'arm, presentaiarm; di- sus. presentate armi o parma)
che fu, è, sarà ', di- manieraché... colla sua presentissima
, di presiedere), agg. (di- sus. preseduto). governato,
i-23-119: ippocrate, avicenna e galieno / di- con che duol di ginocchio o di
v.]: 'pressibile ': di- cesi di un corpo non tanto solido
niccolò del rosso, 68-2: gli frate di- con: « toli penetenga / ago
: 'preterintenzionale ': i giuristi latini di- ceano 'praeter intentionem 'di quel
ritmo lucchese, v-47-26: come perdetero lor di- strieri, / così fussero rimasi prescioni
ed elesse poscia di servarli, acciocché in di- snore de'romani pregioni li tenesse.
tra le persone sacre di maggior autorità e di- ità sono li cardinali. biondi
periodici popolari, i-59: l'operaio, di- ciam noi, debbe procacciarsi quella interna
si protendessero e venissero per la longitudine del di- scendimento, indebilirebbero, onde il loro
-procedura civile, procedura penale (o, di- sus., criminale): quella
, 2-197: ogni fedele cristiano vivo e di- funto è um membro di questo corpo
dell'italiano, tradotta con 'thè eternai di- spensation, si perde nella mitologia dei
coppia, per compassione della umana natura stemate di- nanti al trono di dio,.
: altrettante fanno alli profete, che furono di- nanti voi, e poiché quelli sofferirono
, intr. con la particella pronom. di- sus. adottare misure di profilassi.
avea costei per padre un certo pentolaio chiamato di- butade, il quale, considerata l'
o si assume un impegno. -dir. di- sus. rromittente. livio
pres. di propagare), agg. di- sus. atto a trasmettere la vita
perfezione, bench'egli abbia non so quali di- fettuzzi che gli guastano alquanto la proporzione
rinaldo, ch'avea il cor dato in di- posito, / non rispondeva a orlando
gidino da sommacampagna, 2-186: questa simplice di- ctione 'consento ', che sta
bagno, i-xi-33: maggiori / con parvi di- vidian onor comone. / or l'
fuori si vedea. alfieri, 12-194: di- rammi (e già mi par
picchia il tetto: il prete sente, di- scuopre il tetto e per le tempie
re, e trovò con sue ragione e di- cretì che 'l re di francia e
. di provenire), agg. (di- sus. provegnènte). che giunge
per disgrazia vedete messer bartolomeo da volciano, di- retegli che io mi rammarico di lui
puote, dalla età provetta e antica è di- siderato e fatto. s. antonino
salvatore, essendo l'ora de andare a di- xenare, prese licenzia dal signore e
la previdenza di chi governa non erra in di- scemere il merito dal demerito, perché
, avendo conosciuto il vino esser cagione della di- struzzione di roma, providdero che s'
di richieste, che referiscono al consiglio le di- mande de'particolari con 1200 franchi di
al peccato, il prurito di esso la di- ettava moltissimo. de ptsis, 1-494
plur. - *). medie. di- sus. ipertrofia delle piccole labbra della
(terigostafilino), agg. anat. di- sus. penstafilino. dizionario
disporre anche d'ufficio con ordinanza che il di- battimento o alcuni atti di esso abbiano
dante, conv., iv-xxvii-5: nullo di- cerebbe savio quelli che si sapesse bene
, puntadóre), sm. stor. di- sus. impiegato addetto alla registrazione dei
x-274: gennaro annese si puntellò con le di- rezzioni de'consegli e ricordi di vincenzo
maffei, 134: l'inventar modi per di- 'sgustar gli altri / quivi è
p. f. giambullari, 9-196: di- stinguesi... tutto lo
del lotto. 'de gustibus non est di- sputandum ': è un comodo adagio
panromanza occidentale, deriv. dall'agg. di- strib. lat. quaterni 'a
plur. anche -gli). marin. di- sus. cavo di canapa grosso e
), locuz. lat. liturg. di- sus. domenica in albis (anche
lo numero quaternario le più alte cose della di- vinitade. malpighi, 1-205: nel
degli decretali, imper quello che mise nella di- vinitade non solo trinitade, ma
altre, a chi l'avea fatte, di- ceano che le migliorasse. dante,
catarina muier quengedredo de ser lunardo specier, di- leta sor mia, e catarina fia
. plur. bot. famiglia di piante di- cotiledoni che comprende vari generi, fra
freno della obedienzia santa,... di- scorreno qua e là parlando e insegnando
rezasco, 900]: assai l'è di- chiarido per li statuti e correzion le
v. rabdomanzia]: chi esercita cotesta di- vinizione [la rabdomanzia], chiamerebbesi
. m. -ci). polit. di- sus. che aderisce ai princìpi del
chiari, 2-ii-144: per corrispondere degnamente alla di- licatezza de'di lei sentimenti, non
: erano inver poetastri cattivi: / pur di- cean che scrivean all'usanza. /
: « poscia che tu pervieni a così di- scnemevole vista quando tu se'presso di
: 'ragionamenti ', nel plurale, di- consi anche i discorsi vani, in
: beritola carata infra la folta / e di- lettevol selva con un arco / s'
. plur. bot. famiglia di piante di- cotiledoni, dell'ordine ramnali, comprendente
4 in aliquem, qui longius a proposito di- gressus sit ': egli è saltato
v.]: 'ranocchielle ': di- consi comunemente i ranuncoli de'fossi o
che certi sogni sieno veri... di- rebbono gl'interpreti nostri che ciò interviene
... e le altre terre della di- zion viniziana nella romagna...
), tr. { rattaccono). di- sus. rappezzare, rattoppare, (
i coltivatori de li dei... di- ceano che li dei non volevano loro
xxiv-952: ella sostenne abbastanza francamente tutti i di- scorsacci ch'ebbe a subire, gli
alcun numero, e perciò le quantità incommensurabili di- consi ancora 'irrazionali ', siccome
che noi siamo abituati a rappresentarci come i di- scriminanti raziali di un qualsivoglia aggregato umano
un'altra che si vuol distillare o altrimenti di- sciogliere per iscoprire di quali sustanze sia
! petrarca, 267-7: alma reai, di- gnissima d'impero, / se non
, 1-91: l'incremento esser un solo di- vien palese con la ragione più
(cioè di parole) in quello che di- cie: « peccanti dinanzi tutti ridarguite
; e con ferme le pupille / si di- sperdean per le tre vie dei trivi
: per una notte faceva quivi l'esercito di- moranza, e la seguente marina i
il dominio della badia rifiutato aveva, sì di- spuose... don uberto quello
metodo miglior d'ogn'altro per la regolata di- stribuzion delle spese. delfico, ìii-633
: 'civiltà regrediente 'dice a un di- gresso 'retrograda ', ma un
fare remissione nel reverendissimo signore cardinale ove di- ciavamo nella signoria, rimagnamo contenti.
savio colui... se non sapesse di- scemere... il male per
prtuli, i-14: olttra di questo se di- lectava { alfonso di napoli] etiam
comp. da reso [rcina], di- (dal gr. si- 4 due volte
comp. da resorcin [a], di- (dal gr. 81-4 due volte '
: montato il re a cavalo sopra uno di- gnissimo corssiero coperto di restagno d'oro
ottiene dalla colofonia o dalla ragia mediante di- stillazione secca. - in senso
ottiene dalla colofonia o dalla ragia mediante di- stillazione secca. - in senso generico
ad essere misericordioso, mostrògli incontanente dopo di- sinare una... visione.
coniue.: cfr. agire). di- sus. avere effetto retroattivo, valere
il popolo di roma fu tutto rivocato alla di- fensione di santa chiesa. andrea stramazzo
... mi son messa invece a di- rezzolare la casa (ripulirla, come
), tr. { ribòbolo). di- sus. confondere una questione per mezzo
pass, di ribobolare), agg. di- sus. fatto passare per quello che
e differenti fila, di fila eterogenee, di- ciam così, le quali riflettono o
esaltati dalle ricadute, ci abbisogna un po'di- quell'oppio che si chiama matrimonio!
tr. (ricàlcio). agric. di- sus. rincalzare. paganino
per l'umana natura / prieghi el salvatore di- lecto / ch'ai suo regno benedecto
quale ora dimanda il rimedio e vorrebbe che di- ghières fosse richiamato subito. algarotti,
vo'che. ll'ami sol per lo di- dutto / né per diletto, ma
recchedegli la dieta signoria de essa citade, di- gandogli che gli la volesse dare corno
i volumi] dalle remotissime regioni con suprema di- ligenzia e con maggior spesa che non
riconciasse lo suo grande palagio, certo egli di- sfarebe lo piccolo albergo e non guarderebe
, che volea porgli d'accordo, / di- cea: -signori, udite il mio
ant. recover aménto), sm. di- sus. ricupero di una persona rapita
un prattico et intelligente sceglitore, quale con di- ligenzia scelga la pura da la impura
poiché n'ebbe da esso l'invito e di- sprezzollo con villana ricusa. savinio,
-indegno di rispetto o di considerazione; di- sprezzabile, spregevole, meschino (una
v.]: dicesi anche 'rificolona', di- spregiativo, a donna lunga e sciatta
v.]: dicesi anche 'rificolona', di- spregiativo,... a donna
, riffolatóré), sm. milit. di- sus. scovolo usato per pulire
1-5-46: così pronto serpentin risponde / alle di- mande e le rifrange a pieno /
veste. sanudo, xxi-103: volse che di- snasemo con sua maeiestà, e non
matrimonio,... del tutto se di- spuose volere provare se 'l moro se
. relasazióne, rilassazióne), sf. di- sus. rilascio di un ostaggio,
, 1-10-237: il buon re ch'io di- cea vuol che sopiti / sieno i
degli albizzi, iii-352: a te astore di- cemo avere rimesso costà lire 1195,
rimorchiaménto, (rimurchiaménto), sm. di- sus. rimorchio. -rimorchiamento da prora
a tempo e luogo sono rimotive e non di- strattive delle ferite. =
brighe o dissensioni o scandali o rinbrocci o di- snori, o vero li autri secreti
. grazzini, 9-23: un tratto sentì di- leguarse il rincrescimento e l'affanno della
, di rinnovare), agg. (di- sus. rinnuovato, rinovato; ant
: il dottissimo carlo dati noi volea e di- cea che il raddoppiare nella zeta era
tr. (rintenerisco, rintenerisci). di- sus. rendere molle, rammollire.
rintoppare (perché non awien sempre) e di- conio ai marinari; e in questo
intr. (inviperisco, inviperisci). di- sus. inviperire, infuriarsi di nuovo
pass, di rinviperire), agg. di- sus. esacerbato, esasperato, inasprito
ciò avverrebbe se, prima ch'e'si di- staccassino, il poro si rinzeppasse in
questo fa testimonianza il publicano, il quale di- mandoe la remissione e riportoe la giustizia
/ considerando l'altera valensa / di natura di- sciesa, / e lo suo gentil
ciel si leva, / mentre ragionan sì di- votamente. bargagli, xli-i-506: con
(reseroazióne, riservagióne), si. di- sus. restrizione, limite imposto a
il secondo degli teoremi; questi tutti si di- mostran risolvendo, quegli componendo. a
stracco di correre, gittossi a terra alla di- screzion dei nemici che rispettarono per la
canto è mutazione di voce per ascenso e di- scenso; e però altro non è
si persuasero i russi di produrre le loro di- mande, che furono di ritenere l'
antonio che se riscaldava la cosa, e di- cevase che '1 conte iacomo avea
considerazione di un oggetto o di un concetto di- straendolo da altri. -in partic.
è bene ogimai redursi a riva / e di- scarcar la soma che'è sì grave
faccia un livro di carta bambagia a ciò di- putato e non ad altro, e
: biancofiore.... a cavallo di- scea, e trattasi la ricca corona
: in questa quarta parte... di- cie ove si truova flegietonte e lethe
discolo e flexuoso alveo influente... di- latavase. brasca, no: a
[a camoes] rimproverano o lunghezze o di- sgressiom continue o la mancanza di un
libero esercizio della volontà e del giudizio, di- vien allora come serva della fantasia,
alcuni de'piu curiosi di tentare con varie di- mande l'incognito sapere del giovine e
matrimonio,... del tutto se di- spuose volere provare se 'l moro se
gattina, 47: il passeggiatore il più di- spiacevole [della camera], il
da sommacampagna, 2-182: item in questa di- ctione rara mutata la poma a in
-rospo suonatore: nome comune degli anfibi di- coglossidi del genere bombina; sono così
rossa, / e in quel suo rosseggiar di- vien più bella. cesari, 6-37
sinistra. chi lo acclamò l'eroe di di- jon e lo esaltò di fronte alle
da l'aqua pluviale, displuve vulvarmente è di- cto quello superiore ordine ben solio corno
i-10-137: ucelli selvaggi intere àn penne, di- licate e nette; dimestichi l'àno
vedrò io le sue miserabili rovine, le di- struzzioni de'nostri tempi, le vergogne
che continua il lat. rubere 'rosseggiare, di- vent rosso', da cui anche fr
, 1-123 la radice de la rubia vulgarmente di- cemo robia, alcuni roza, altri
, agg. chim. acido rubeanico: di- tioossammide usata come reattivo degli ioni rame
, / grosso di pioggia e di neve di- sciolta. n. franco, 7-391
lessona, 1283: 'saburra': in patologia di- consi 'saburre gastriche'certe sostanze mucose che
tutto quanto di sdegno s'accese / e di- sndossi con questo saccente. buonarroti il
disporre la vita a tutti i pericoli per di- fensione della patria. boiardo, 3-7-39
] sia tenuto e'rettore e consiglieri subitamente di- nunziare, poi ch'e ricercatori gli
convertibile in percentuale, anche nell'espressione di- sus. saggio per ragione)
te ne mostreranno tante quante l'animo tuo di- sidera. s. agostino volgar.
, sm. (femm. -trice; di- sus. anche -a). nell'
occupazioni; si era degnato di venire al di- battimento, ma colla scusa d'aver
. plur. bot. famiglia di piante di- cotiledoni archiclamidee, che appartiene all'ordine
e usavano tanta diligenza che dai salmeggianti monaci di- votamente si cantasse. reina, i-24
18-2-398: usavano fare che messer donato, di- ciferata e letta ch'ei l'aveva
v. sangue), con suff. di- min., per il colore.
, 136: 'santalacee': famiglia di piante di- cotiledoni. = voce dotta,
... ridonda, con la sua di- vorazione e saporanza della divina sapienza,
: prese [il soldano] un nobile di- striere e mandògliele... lo
ne raffrenasse l'animo bellicoso di lui e di- sponessesi a lasciar una volta in qualche
i fanciulli, che stanno a leggere, di- consi dare l'uno all'altro uno
, sm. parte di un apparecchio di di- stillazione nel quale il vino viene riscaldato
: perché l'uno savio e l'altro di- cea vero, ad ambidue donòe.
: esser impiccati, arsi, attanagliati, di- membrati e per diversi modi scempiati.
ad aspectare, / per te abracciare, di- lecta figura; / in sepultura teco
, e fa'riflessione di poi se sai di- scemervi un'ombra da ricovrarvi l'accalorato
, 1-174-5: sì dolge vita cum'tanto di- leto / non fu gamai en omo
prima, viene ad acquistar la forma, di- ciam così, di una melarancia colma
.. abbatte case,... di- , velie e schianta alberi,.
tassoni, vtii-2-28: essendo materia digrummata e di- bucciata da altri, non mi fermerò
perzò che senza lu no poreve vive e di- gando queste parole con tanto sgexo pertusava
« è la famosa attrice cinematografica marlene di- die.. ». -con
..: di questa in diversi colori di- stemperata, scialbano tutta dentro e di
sozzo della persona e sciancato fosse, il di- siderava messer guido per genero più tosto
, 10-349: consumando i lor anni in di- sutil ozio et in piaceri e vanità
aqua inorati, le herile servitrice cum singulare di- mostratione di benignitate, uno scypho d'
, 2-103: le antenne della nave si di- segnan languidamente sotto il cielo scintillante di
: madonna mia, / a voi non di- manderia / merzede né pietanza, /
, ii-264: 1 fichi al grasso non di- con bene (dov'è grasso il
scioglia i pensier fissi / dell'animo, di- rovvi in pochi versi. fogazzaro,
del nuovo imperio « l'occidente con la di- 'capitano sciolto'chiamasi quello che
lombardesca 'sciuri'in cagione de'copiosamente parti di- nai. soldati, 6-83: un'
un giorno, recatosi il suardi presso i di- noff, trovò la baronessa madre tutta
serra lo suo core afflicto / al fianco di- ricto, che 'l sangue diriga.
dell'accusatore o. lla prima preghiera del di- fenditore; e così seguiranno lui tutti
era la mia campagna: passeggiate solitarie sui di- ciassett'anni, idilli col nulla,
; io voglio 'affrettarmi di servirla'(come di- citolini, 153: quindi scostandoci
da antichissimo errore di scrittura che le ha di- versificate, mentre erano una sola.
e travi cadute dal tetto, è una di- ligenzuccia con le molle e le ruote
di milano, sonoquelle botteghe di sarta o di- modista, dovè entrano più ragazze per
iv-12-100: perché fu dopo il merigge al di- crinare del sole, non si mostrò
]: 'scutellaria': genere di piante della di- dinamia ginnospermia, famiglia delle labiate,
giammai né s'acquieta, se non col di- sfacimento del nemico. stigliani, 1-01
italiani, 296: da favone alla foggia di- leria 60 miglia tra greco e tramontana
loro è molto più sicca et è molto di- stemperata, e quando sono lactenti in
nortambelardo fu fuori con l'esercito, lo di- chiaran traditore: fanno prigione il luogotenente
207: tutti li menbri loro cadevano e di- ci secretamente. statuto dello spedale di
. e da l'una mano aveva la di- scrizzione della terra e da l'altra
abbia la faccia umana il più, certi di- mostramenti delle naturali maniere dell'animo altrui
.. scrivo alla vostra accesa carità, di- lecte in cristo suore e madre e
/ e tanti regni ha già spento e di- condo, perché anche nel lezzo
li altri giron per varie differenze / le di- stinzion che dentro da sé hanno /
. iacopone, 52-9: li mei pover di- scipuli per lo monno [iesù cristo
uno in altro sangue, / oltre la di- fension d'i senni umani. buti
: perché l'uno savio e l'altro di- cea vero, ad ambidue donoe [
solamente. pigafetta, 4-99: poi se di- svesteno e vano a mangiare quelle cose
, quasi fuori di sé, affettuosa ne'di- lecti degli amati corpi pe'sensi suoi
, lxv-3-14: se la gran cognossenga / di- fallamento, / ché nexuna sienga /
prelati,... sentendosi in grandi di- gnitadi da potere ben godere, voleano
luce, / la quale adduce -la tua di- rittanza. r. roselli, lxxxviii-ii-441
non è, ostando tali passioni, il di- scemere il vero: né alcuno mai
cavaliere, lo quale per sua prodezza sì di- libertade da tór de la mia massaria e
, si cominciò a fare fautori che lo di- fendessono. siri, ii-248: varie
voluptatibus virtutis, fu depravata da li soi di- scipuli e sectatori. garzoni, 7-424
: quando si discorre de'contanti, / di- con verrò quest'altra settimana. /
e gravi che amarono il vecchio sistema e di- sputaron severamente contro il nuovo aristotelismo.
dell'antico testamento [tommaseo]: vuol di- perentoriamente, tassativamente. re che
da fuoco': come archibugio, pistola, di- documenti per la storia dell'arte
anzi che venissero a tale etade che, di- scemendo il bene dal male, consentissono
, 84-58: veggendo i fiorentin che pe'di- fici / delle pescaie e de'mulin
quali, dinanzi a noi paurosi fuggendo, di- savedutamente davano il petto ne li tesi
, 1-113: bella pare a me quella di- stinzion fatta da dante delle lingue del
sicurtà bandiera, / che s'intendea per di- screzion che e'/ con le navi
per mira opra d'incanto / irradiate dal di- vin sorriso / cittade e selve.
: 'sideratus est, moveri non potest': di- ceasi propriamente dai latini delle piante tocche
pur da'greci con tal voce voglion dire di- versiloquia. g. gozzi, i-2-38
di silicatare), agg. medie. di- sus. impregnato con un silicato alcalino
. plur. bot. famiglia di piante di- cotiledoni delle regioni tropicali, con circa
. plur. bot. famiglia di piante di- cotiledoni tropicali a cui appartiene il genere
dial. ant. scentecatóre, sindacaturi-, di- sus. sindicatóré), agg.
è malo movimento della vertude motiva, che di- sidera di cacciare cose nocevoli, ed
, talvolta, preceduta dalla prep. di- , talora si tronca in sin).
meno, ma più sciolti a piangere; di- scriveli in ardentissimo e secco sito,
(smiràglio, smiragli). marin. di- sus. deporre l'incarico di ammiraglio
: farisei viveano sobriamente, e sanza alcuna di- licateza e in ogni cosa seguitavono el
che per el gran caldo el sale si di- lequi e constrenga in una massa
diversamente si fanno, perciò che molti si di- lettan d'averli di travi belle e
rusconi... non presenta, come di- rebbesi oggi, quei pegni di solidità
anni della mia vita buttai nel fuoco logiche di- sputazioni e somme, per tornare alla
e d'accidia, / ch'a nulla di- screzion par che si mova; /
sopportevolmente io tolerar potesse quel focarello del tuo di- siderio, appèllane con scrivermi spesso.
uomo, chi m'à posto giudice o di- viditore sopra voi? trattato di pace
'sopraccostale': che giace sopra le coste. di- consi 'muscoli sopraccostali'que'piccoli e sottili
; a cui il buon uomo non altrementi di- cea: « maestro, maestro non
dall'alto... chiunque aveva attualmente di- volgato il segreto. leopardi, iii-257
l'accompagnava. chiari, 1-iii-115: così di- cevami quella genitrice amorosa reggendomi sulle braccia
/ gire vestito e. ccalgato / assai di- licatamente; / si. tte sirà
xxxviii-14: maestri da forno, ferriere o di- stendini; loro sottomaestri, lavoranti,
per non dilungarci... soverchiamente in di- sputazioni di non molta importanza, bastici
pericolosa ricchezza... adesso la vedo di- con riferimento alla donna amata in quanto
corpo sì in amministrazione de'cibi come in di- fensione, come in sovvenzione d'ogni
di spagliare3), agg. tose. di- sus. straripato, che si è
fatene polvere e ponetene intra il luoco e di- stemperate a spalto, e pigliate sterco
egli [il corno] è buono da di- scemere le buone donne da le
dégout'. è una di quelle poesie che di- consi intime: l'essere che si
, di sparpagliare), agg. (di- sus. sparigliato; ant. sparpaiao
conciliatore, ii-630: il « giornale de'di- battimenti »..., siccome
a verzaia. sacchetti, 152-68: chi di- cea: « o è fatto messer
.. a testimonianza del campana, assai di- lettavasi dello studio di astronomia, ed
., 79: conviene che lo speculativo di- scipulo attinga d'altrove questa sapienzia che
famosi e il cavaliere. / del gonnella di- ch'io, dell'animale, /
dì fu vinto in un conseglio / di di- lxxxviii-ii-449: è meglio /
appicca. leonardo, 2-564: l'acqua di- sfà li monti e riempie le valle
nome del valore e della forza di teseo di- fausto da longiano, iv-231: o
d'altri fare inferito, / per sé di- mandan gran misericordia. -mettere
), agg. (spissato). di- sus. addensato (un liquido)
può esalare naturalmente o esserne estratta con la di- stillazione o con altri procedimenti; liquido
spòdio, sm. carbone artificiale ottenuto dalla di- oliva, i-2-375: se giesù
circa la resurezione di lazzaro e circa il di- scendimento di cristo a spogliare lo 'nferno
: voi non avete ancora spogliato il vostro di- svizzera italiana ».
: le cadenti ma per ananti pulite guance di- scoloraronsi dalla tortura crudele [d'amore
, che è addetto alla scarnificazione e al di- sossamento delle carni macellate.
grosso rivo di acqua, tirato ad arte di- ritissimo con le sponde a filo.
: 'spontaneo': dicesi di quelle evaporazioni, di- stillazioni, decomposizioni, combinazioni che si
, / e tal omo è tenuto in di- spregianza / che spregia altrui, ma
iv-13-84: aparendo nell'anguinaia o sotto le di- tella certi enfiati... e
infrangne. boccaccio, vlii-2-193: ha questo di- monio gli occhi rossi e la barba
salute, avendo sortito da natura una complessione di- licata,... complessione che
richieggan quasi gli amanti loro, altre si di- lettan di menarsi dietro di questi stancamurelli
20-357: quando ebbono cenato e parlato così di- mesticamente, stante un poco, sì
ubertino, ii-42: esto teren segnore / di- moranza averne / e perpetuo staràe /
diaz, d'accordo con i capitalisti e di- lomatici statunitensi. soldati, 6-441:
: rendimi il core, o giudea e di- spiatata, / che a più pitosa
delvamiatino tre-quattrocentesco, ciii-130: era cascione di di- famazione di me e...
di federigo volare e stranamente piacendogli, forte di- siderava d'averlo. de'mori,
, 2-154: questa figura strumentale dell'uomo di- monstreremo in figure, delle quali le
passati che inde. llore grande memoria so'di- gne de recordio e de lectura azò
'subbiettiva'la bellezza, che l'uomo può di- scemere co'suoi sensi e colle facoltà
, nel decidere, nel giudicare, nel'di- re o fare qualcosa; che è
vedere, e molti il biastemmiavano e ciascuno di- cea la sua. manzoni, pr
degli àlbizzi, ii-511: la sua beatitudine di- votamente suplicherete che si degni avere pazienza
coniug.: cfr. nuotare). di- sus. galleggiare nell'acqua, soprannuotare
piu sveglio a mal fare: talora il di- sutilaccio, il teppista. alvaro,
faccende, e la madre di quest'ultimo di- cevasi averlo consigliato a perire piuttosto che
, 2-1: stavan taciti, attenti e di- siosi / d'udir già tutti.
nome di tarocco e qualcun ai poi a di- chiarar chiamando per quale
, 9-iv-143: non lasciava intanto luca di di- pignere in tela e tavola, a
, a costoro non nuoce la visione delle di- monia, però che per la visione
lu grande terrore / de quillo emperadore. di- ceano ad piana voce: quisto deu
tr. (tèrzio). agric. di- sus. arare un campo per la
1-74: lo erario è quello che noi di- cemo la tesauraria de la republica:
pass, di testamentare1), agg. di- sus. disposto per mezzo di un
erano dipendenze tutte delle nozze solenni; nemmeno di- sponeme in testamento, perché non erano
natura feminarum, xxxv-i-537: co q'eu di- go de femene, dieu me 'nde
per tema di non dispiacere, aprire il di- siderio loro. -cauto,
amano aspettare l'alba nei locali 'in'del di- vertimentificio made in romagna sono stati i
bartoli, 44-38: m'è rimasta una di- stillazione sul petto, come una tosse
un grido scioppo, / com'a tagliuola di- stiensi lo toppo. paganino bonafè,
ponente e tramontana. masuccio, 355: di- scarrecatoli un groppo adosso con tanta impetuosità
diavolo, né anche ogni tentazione è dal di- monio, ma... ciascuno
travano al rossetto, ma nel tenerli coperti di- ventomo neri. algarotti, 1-ii-135:
: nella città di mirra, essendo già di- sctructa, dà cictadini della città di
il primo [modo di disegnare] adunque di- cemo esser quello che si fa con
volontadi di peccato, né in aguarti di di- slealtadi, né voto di buone opere
, 10-44: vide uno agnello, che di- licatamente con la cima de'labri beveva
alla pressione, la loro durata, la di- saggregabilità. p. levi, 3-116
millemiglia » e « lambde » e « di- lambde » e non finire. piccola
.. per le cose parate et supersticiosamente di- sposite succedere dovesse. bruno, 3-293
. plur. bot. genere di piante di- cotiledoni arboree delpasia orientale, a cui
, in qual grado ti sia, sanza di- siderio alcuno, dir si puote uomo
e singularmente i signori, a loro così di- cieno: « sì che voi ci
: e quali questi nostri eleganti: e di- licati al presente sculpendo il rame trasferiscono
diranno ai morti: « surrexite! / di- nangi al iudice venite, / a
, iii-70: qui non è disputa (di- cev'egli) di combattere per acquisto
1-74: lo erario è quello che noi di- cemo la tesauraria de la republica:
umano è molto di gran durità, questo di- mostramento delle pene non è egualmente utile
unisone, consone, equisone, emmeli, di- sone, ecmeli. v. galilei
trabiccoli cellulari, che col nome usurpato di di- f igenze, percorrono
estrinseco, legale, nominale o facciale, di- sus. anche civile, ideale,
li altri giron per varie differenze / le di- stinzion che dentro da sé hanno /
gozzi, 1-222: tu hai ragione, di- cea il galantuomo, e poco manca
1-2-398: un garzonotto / di diciassette in di- ciott'anni, e, vedi,
uomo che avrebbe voluto più presto dormire che di- pignere. berni, 130: quel
tuoi tormenti genitrice: de le tue gioie di- sviatrice: de le tue dolcezze velenatrice
lxiii-50: credo che non feràe / lontana di- moransa / lo core meo, che
vero facitore, difensore, o più tosto di- fenditore. fanfani, 3-105: 'creatura'
dà a bevere a lo paziente contra questo di- fecto a digiuno... aglio
, 1-xvi-1-344: il vecchio comandò all'ancella di- spensiera di versar alle mani dell'acqua
che le chiavi che mi fuor concesse / di- venisser signaculo in vessillo / che contra
paradiso, 223: la mente dell'astinente di- giunatore ora vigilantemente e sobriamente, ma
per le quali tirassono il popolo a falsa di- vinitade a consentire alla loro autoritade.
(6): desveglandose... di- sense inseme la visium l'un a
, 254: o fratei quasi, o di- lecto sodale, / ben posso nel
le lasciasse, e opponessesi con parole alla di- fensione. 33. trasformarsi
. invar. bot. pianta della classe di- siasi strumento atto ad afferrare o a
, zucche marinate! la sta com'i'di- ch'io. manzoni, pr.
, fricassee, torte, pastiglie, / di- struggitrici in questa età degli uomini,
. bot. famiglia di piante della classe di- cotiledoni, comprendente il solo genere adoxa
, sm. invar. liquore ottenuto dalla di- stillazione di erbe aromatiche. migliorini
di visionare un giovane bomber argentino, il di- ciannovene zaire. 3.
forme e aspetti più complessi, multiformi, di- versificati. - anche sostant.
. bot. famiglia di piante della classe di- cotiledoni, comprendente un centinaio di specie
64: 1 maschi delle specie non sessualmente di- morfiche. dinamìtico, agg.
.. seduta da un canto era tuttora di- saggradevolmente sorpresa deh'improvviso cangiamento di sue
, slavi), in certi uomini (di- veniristi, progressisti) andrebbe studiata la
preparato (almeno dovrebbe esserlo) con la di- stillazione della ciliegia agra, detta marasca
proprio perché il più 'retorico', in senso di- spregiativo) è invece quello che oggi
voce dotta, comp. dal pref. di- (gr. d. -'doppio')