procelloso mare che ogni cosa assorbe e devora, né mai più ripigliar ci è concesso
procelloso mare che ogni cosa assorbe e devora, né mai più ripigliar terra ci è
procelloso mare che ogni cosa assorbe e devora. p. f. giambullari, 349
/ ch'a pezzo a pezzo la vita devora, / e so ch'ell'ha
leggie... e ove son omini devora ti e denudati e morti come in
/ di quel dragon che l'anime devora, / che brami teco nel dolore eterno
/ di quel dragon che l'anime devora, / che brami teco nel dolore eterno
procelloso mare che ogni cosa assorbe e devora. delfino, i-145: la mia
adunato / e la gola 'l se devora; / en taverne fa mercato, /
procelloso mare che ogni cosa assorbe e devora. p. del rosso, 240:
niccolò del rosso, 60-7: po'mi devora -non esser cum lui [amore]
procelloso mare che ogni cosa assorbe e devora. agostini, 68: ieri il mio
ch'io demostri / l'artìfizioso foco che devora / e consuma e riarde il petto
è scelerato, / subitamente l'anime devora, / non se reteine, tanto
/ in bocca al mostro che poi la devora, / donnola incorre timente e scherzante
... devorato dalle bestie, gli devora la milza, e per questo fu
spurcissimo e gol- loso, el quale devora con avidità cadauna cosa immonda. 4
in bocca al mostro che poi la devora, / donnola incorre timente e scherzante.