a semplici cultori / per mia bocca dettar, fra queste amiche / piagge rinnovellando il
-portare la battuta: avere autorità, dettar norma, essere il primo (da
contrasto tra il pensiero ostinato a volere dettar legge come uomo, e la parola
contrasto tra il pensiero ostinato a volere dettar legge come uomo, e la parola
quasi i soli che sapessero leggere e dettar nei paesi che oggi più risplendono di
traslocar il mercato delle sete, o di dettar la legge a chi dà legge al
gravi. grazzini, 3-2-47: dettar già non mi può la fantasia,
è che il nostro dèmone interiore a dettar legge. -per estens. stato,
certo della servitù. -dar dettar e a dente a dente: tremare battendo
, e non m'indurre / a dettar versi delle tua lordure, / ch'io
, ii-1-81: utilissima cosa, al dettar bene in toscano, reputiam senza fallo l'
1-ii-378: or se spirito lasso in dettar leggi / all'universo, può pigliar diletto
, ii-468: vengono i capipopolo a dettar legge in casa mia! de roberto,
della città e della provincia, lasciavano dettar sentenze intorno a ogni sorte di quistioni
ubidienti a le parole / che spirito divin dettar gli suole. garzoni, 1-533:
e di storiette; tesoro grande per dettar leggi. dilettanti, cioè ignoranti.
non, se di crudità ripieni ancora / dettar baroni alcune elegiuzze. =
salviceli, ii-1-81: utilissima cosa, al dettar bene in toscano, reputiam senza fallo
tra quei pastori e pastorelle, e dettar le leggi dell'accademia con una solennità come
lampredi, 4-155: può un sovrano dettar leggi ingiustissime sopra le azioni dei sudditi
, ii-468: vengono i capipopolo a dettar legge in casa mia! albertazzi,
persona autoritaria, prepotente, abituata a dettar legge, a commettere soprusi.
partic.: pretendere di insegnare e dettar legge a chi ne sa di più
la situazione in mano e di potere dettar legge. -possedere esperienza, abilità,
cito i danni minori: l'imprudenza di dettar leggi regolatrici della vita d'un popolo
, presuntuoso, saccente; pretendere di dettar legge, di pronunciare sentenze inappellabili.
che de'osservare il segretario nel ben dettar una lettera. tommaseo, 15-207:
giorni in qua, dubito che il dettar più lettere sarà giunto al fine. redi
c. i. frugoni, i-10-195: dettar m'ho fatto in buon parlar toscano
grandemente onorata la filosofia politica occupata a dettar leggi. beccaria, 1-152: la
scrivere pregollo in italiano / quel ch'ei dettar volea di mano in mano.
di sei mesi, e perché egli soleva dettar o elegger i futuri magistrati, però
, xl-470: noi non siam fatti per dettar leggi agli esseri, ma solo per
parole le più sensate che la prudenza dettar sapesse, gli l'avertì del sussurro che
, v-439: io ho il pensiero di dettar quattro lette re, la
etimo incerto. raffardellare (rafar dettar e), tr. (raffardèlio)
i danni minori: l'imprudenza di dettar leggi regolatrici della vita d'un popolo
poco di latino in corpo, farmi a dettar eggi ed anzi magistralmente prescriverle sul fatto
aria di gran dottore e par voglia dettar leggi agli altri, si dice: 'ecco
piovene, 14-14: era un continuo dettar lettere, certo squisite, ma lunghe,
dio, e non m'indurre / a dettar versi delle tua lordure, / cn'