essere accusato d'indulgere a un gusto che detesto. 3. manifestare, rivelare
aggiustata, propria e gentile; ma detesto quel ribellar dal nativo costume. algarotti
: sia quel che si vuole, io detesto la metà delle cose che contiene,
sono ora padron di me stesso. detesto il di lei carattere. baretti,
, mi diguazzava nella lettura che ora detesto: chi mi ha fatto mutar tuono?
, -prima di tutto perché ora vi detesto. serao, i-875: io detesto le
vi detesto. serao, i-875: io detesto le scale lunghe: mi fanno male
dell'apennino. piovene, 5-95: detesto coltivare pensieri poetici tra persone poetiche.
. mi diguazzava nella lettura che ora detesto. rovani, 179: lasciate.
doveva credere, ovvero discredere: per me detesto gli empirici della scienza quanto gli empirici
educazione. serao, i-875: io detesto le scale lunghe: mi fanno male
forzate a formare un nodo che io detesto, e che mi renderebbe la più
e degli ammartellati sono propio quelli che detesto il più. manzini, 12-19: che
. giovanottèllo. soffici, v-2-414: detesto questi giovinottelli che fanno il fanfarone.
, ridotto all'impotenza l'uomo che detesto. landolfi, 8-17: la solitudine
vettiliano. metastasio, 1-i-387: io detesto la follìa / d'un incomodo amatore,
, ridotto all'impotenza l'uomo che detesto. soffici, v-1-66: una di queste
, ii-102: le insolenti / risse detesto, ed i maligni io sprezzo. botta
. soldati, i-274: disapprovo e detesto per primo, quelli che, senza
a. mazza, lxxv-365: or ti detesto, / lavato dalle mie vecchie fantasie
loro teste. moravia, 17-152: detesto,... la varia marmaglia
cosa pensava della musica moderna: io detesto la musica moderna, interruppe egli energicamente
egli energicamente; scrivete subito che io detesto la musica moderna. savinio, 12-90
, i-379: amo le amicizie, ma detesto le padronanze. -affetto per
non sono un avventuriero in pantofole, detesto l'idiota bonarietà della sicurezza casalinga.
malattia, ridotto all'impotenza l'uomo che detesto. piovene, 14-22: alle sue
... / quan- t'io detesto uom tale, e quanto la follia disprezzo
rozzezza. offici, iii-432: io detesto il plebeismo come bruttezza morale, la
rispose: «... la detesto [la libertà] come uno strumento di
cadenza partenopea. silone, 8-33: io detesto il regionalismo, a cui non riconosco
al mio affanno, ch'io li detesto, li abiuro, li ritratto in questo
gozzano, ii-213: lungi dai letterati che detesto, / tra sag- gie cure e
stant. cassieri, 11-48: detesto l'arena [di verona], le
sue sagre estive e i sagraroli giacché detesto il melodramma e sovente prego che piova
io non amo le donne politiche, detesto le donne letterate, ho in orrore le
scorrettacci! vi disprezzo come ineducati, vi detesto come empi, vi abbomino come scandalosi
a dirotto. cassieri, 11-48: detesto l'arena, le sue sagre estive e
sue sagre estive e i sagraroli giacché detesto il melodramma e sovente prego che prova
e minuto. pavese, 2-17: io detesto la gente sicura di sé, e
: « convenzionale, spero », perché detesto quelli cattolici o quelli di sinistra che
senza intenderlo perché lascivo il credo, lo detesto e lo sdegno. fr. moretti
di pareggio. cassieri, 11-159: detesto i tempi supplementari di una partita di
: quanto a te, ofelia, ti detesto. / vorresti fare di me un
, i-175: lungi dai letterati che detesto, / tra saggie cure e temperate spese
. g. manganelli, 1-64: detesto il concetto di vacanza intelligente, che
e chiamai e chiamerò clotilde, e detesto diminutivi e vezzeggiativi e troncamenti, tilde
, 275: avvocati! medio-ceto! li detesto: n'ho lasciato anche per loro
a luglio o agosto... io detesto i giocatori di racchettoni, ma mentre
– vidi un tipo di creatura che detesto ancora di più dei giocatori di racchettoni.
non sono una donna con l'agenda: detesto avere le giornate impegnate con parrucchieri,