quei particolari che costoro vanno producendo per detestare ed abolire questa opinione, ed in somma
), tr. (abòmino). detestare profondamente, avere in orrore; esecrare
così adunque l'uomo opererebbe virtuosamente col detestare nei suoi discorsi le azioni ingiuste,
cose giuste, e pel contrario in detestare e risentirsi delle cose enorme e disoneste
, i-202: tu puoi vedere e detestare in ogni cosacco della tua nazione un futuro
de'piaceri. = deriv. da detestare. detestando, agg. letter.
gerundivo di détestàri * maledire detestare, tr. (detèsto). avere
predette cose sono con ogni abominazione da detestare. savonarola, iii-450: e'tiepidi
e, quel che non è men da detestare, i nefandi matrimoni de'fedeli cogl'
e quest'odio. bacchelli, 9-316: detestare tradimento e traditori è anche se in
i sudditi, conculcare ogni legge, detestare ogni dottrina. g. bentivoglio
che gli era data, cominciò a detestare i vizi, e massimamente l'usura
cercava di unire la parte sua col detestare gli avversari, e sbigottirli col nome del
goffo dicitore, che si è rimesso a detestare la mobilità della terra. davila,
ed infelice rivoluzione, che vi fa detestare come un gravissimo delitto ciò che voi
detestato (part. pass, di detestare), agg. (superi.
avvenire. = deriv. da detestare. detestazióne, sf. ant
sf. ant. e letter. il detestare; odio, aborrimento, esecrazione.
riconquistata. = deriv. da detestare. detettóre, v. detector.
-amare come il diavol l'acqua santa: detestare sopra ogni cosa. gioberti,
disprezando. 4. odiare, detestare; respingere, rifiutare, non tollerare
leopardi, v-640: aveagli insegnato a detestare la invidia e la doppiezza propria di
fede che gli era data, cominciò a detestare i vizi, e massimamente l'usura
enigmatico; ma se giova a far detestare i franzesi sarà sempre secondo il mio
e altre cose. 2. detestare, maledire. bibbia volgar.,
(esècro, anche èsecró). detestare, abominare, avere in orrore;
= voce dotta, lat. exsecràre * detestare, maledire ', comp. da
opere generose, quanto sarà da biasimare e detestare uno governo, dove per contrario si
mi ritrassi. -ant. odiare, detestare, disprezzare. guittone, 229-8:
. -in partic.: aborrire, detestare ciò che è o appare biasimevole;
un latrato,... per detestare le garamufolerie, le vergature da verga
generose, quanto sarà da biasimare e detestare uno governo, dove per contrario si
genitori: imprecare alla cattiva sorte, detestare la propria nascita. viani,
goffo dicitore, che si è rimesso a detestare la mobilità della terra. marino,
: tu [tolstoi] puoi vedere e detestare in ogni cosacco della tua nazione un
, ii-217: amica d'indipendenza fino a detestare il nome della schiavitù ed inorridire al
. ant. avere in odio, detestare, aborrire. -anche assol.
inodisci). ant. odiare, detestare, aborrire. anonimo, i-606
cordiale e inverecondo die mi fece tutti detestare. 5. letter. che
-provare antipatia profonda; esecrare, detestare. bartolomeo da s. c.
, sia pretendendone l'esclusivo godimento; detestare con perfida malevolenza le virtù, i
, con voci sì compassionevoli proruppe in detestare la sua lubricità in dar fede a
mestiere, sarebbe anche il mezzo di farsi detestare dai compagni, svelando le interne magagne
3. tr. maledire, esecrare, detestare. epicuro, 89: amor,
[la suocera] aveva incominciato col detestare la giovanissima sposa. boine, ii-178
malversazione della giustizia: infedele amprovare, detestare; disprezzare. verebbe tutti della roba mal
cfr. volere). odiare, detestare, avere in antipatia. storia
vessare. - anche: odiare, detestare; avere in astio. compagni
altro che celebrare e pianger lui e detestare e aborrir l'insolenza e la ferità
vivissimo di avversione, di ostilità; detestare, aborrire. -odiare a morte: in
. considerare con orrore e ripugnanza, detestare, aborrire. giacomo da lentini o
13. locuz. avere in orridezza: detestare profondamente, aborrire. albertano volgar
una ripugnanza, un disgusto invincibile; detestare, avversare con tutte le forze.
popolari, i-359: forti e costanti nel detestare come i vostri più fieri e crudeli
. villani, 8-2: cominciò a detestare i vizi, e massimamente l'usura
ci ammaestra che dobbiamo meditare la verità e detestare la tirannide. catzelu [guevara]
. avere in orrore, in odio; detestare, aborrire o evitare fermamente un comportamento
, i-202: tu puoi vedere e detestare in ogni cosacco della tua nazione un
un latrato, ancorché sommesso, per detestare le garamufolerie, le vergature da verga
quali arguiva l'umana sciauratézza, detestare le loro sciagurataggini. cellini, 1-98 (
chi governava; finalmente, proruppe in detestare agramente, con grande ardore, la tirannìa
dall'errore, ma da riprovare e detestare perché tratti all'errore da pertinace malizia
, sarebbe anche il mezzo di farsi detestare dai compagni, svelando le interne magagne
stecchi e spini. portare, detestare. tarchetti, 6-ii-354: i
ammaestra che dobbiamo meditare la verità e detestare la tirannide. machiavelli, 1-i-280:
del padrone. -con litote: detestare un'attività, un passatempo, un
ii-117: cominciamo a farlo adesso, con detestare a pie'di cristo la nostra passata
esalar un latrato, ancorché sommesso, per detestare le ga- ramufolerie, le vergature da