, 203: il maledetto e abominando e detestando peccato della sodomia. ariosto, 2-58
le dite giustificando, ed egli le dice detestando l'avversione che hanno generalmente tutti li
: favellava ognuno dell'accidente seguito, detestando con acrimonia dovuta la birba mascherata d'
11-79: l'architettura..., detestando oggi quel tritume e que'cartocci e
ii-79: l'architettura... detestando oggi quel tritume e que'cartocci e
vive, di peccatore diventar giusto, detestando i suoi peccati, chiedendone perdono a
tener regolarmente esser un mirabile nefando e detestando. 5. dedicato, rivolto,
= deriv. da detestare. detestando, agg. letter. che deve essere
possibile, guardate che ne avverrebbe di detestando! pagano, ii- 79: cotesta
a me primiero i de'vostri mali detestando fonte. 2. con valore enfatico
in ispagna. rosa, 90: detestando di quell'uomo insano / le maniere deformi
in italia si termina la prima età detestando l'applicazione ed i libri; in inghilterra
leopardi, 672: sempre sincerissimamente detestando ogni ombra di romanzeria, non credo
del mondo; purifica la malizia, detestando li rei vizii. guicciardini, i-27:
[i gesuiti] andorno per li villagi detestando il nome veneto e minacciando arrabiatamente chi
ed ecco molti, / la civil rabbia detestando, a terra / gittar le lance
, e giustificano il gusto di cui detestando il fatto ne ammira la dipintura.
. leopardi, 672: sempre sincerissimamente detestando ogni ombra di romanzeria, non credo
adulti, se non l'avesse conchiusa detestando un'instituzione che provede ai poveri in erba
ora chiamandoli cantori e legulei, or detestando i lor barbari vocaboli. cacherano di
251: gli abitanti delle città, detestando l'esercizio delle armi, ritornavano al ministerio
medesimi congiurati che facevano negoziato doppio, detestando l'altrui tradimento, ma non già
tutto diverso in quest'altro corpo, detestando i laidi costumi della mia terra! i
. a. adimari, 4-68: detestando con diversi concetti e similitudini il vano
bagnacaval che non rifiglia ', e detestando così la progenitura della famiglia ma- labocca
tocca dalla grazia, compunta e raumiliata, detestando il malfatto, deliberò di partirsi.
{ alfonso di napoli] etiam del vizio detestando et abmominevole per tutto il mondo de
/ le stanze amorba, infam'e detestando, / di quel prete ribaldo e
. leopardi, 672: sempre sincerissimamente detestando ogni ombra di romanzeria, non credo
detestando et abmominevole per tutto il mondo de la
[della pace] con calore, detestando i consigli presi di sceverarsi dalla corona
la seconda volta negò giurando; la terza detestando, cioè quasi biastemmando e ischifando il
verona / le stanze amorba, infam'e detestando, / di quel prete ribaldo e
tratti. tarino, 16-160: detestando del figlio e fiamme e dardi, /
ii-15: cominciò egli [il pontefice] detestando gravemente questa gente [i protestanti]