identità di persone arrestatea vedere se io era desto, e ad accertarsi che non fossi
il sonno, / ma allor mi desto a pianger per le piagge. bembo,
/ ch'ai novissimo dì forse fia desto. soderini, ii-200: fa [il
le cotte: addormito è indifferente, desto è tristo, morto è buono. carducci
sforzo di volare a la divina bellezza, desto in noi dallo aspetto della corporale bellezza
porse. grazzini, 4-51: ma state desto in su l'ale, e secondo
tasso, 736: e quasi augel che desto a'primi albori / saluti il giorno
tosto che dal piacere in atto è desto. buti [purg., 18-19]
con amorosa sollecitudine a vedere se io era desto. leopardi, ii-757: essi proveranno
tu, quando quella cosa scrivevi, eri desto, o se sognavi. e talvolta
per l'aèr luminoso ivi correa / desto dall'arpe angeliche un concento / di
. beltramelli, iii-773: era sempre desto a quell'ora, fra astrolabi,
dove sono, se sogno o son desto, e se la città di fez
mo 'l pòi scire / che ne pòi desto podire ne la fin teco portare.
nell'ore innocenti dell'avantigiomo, mi desto alle sveglie metalliche e a'canti isterici delle
pòi scire / che ne poi desto podire ne la fin teco portare. dante
salaro e famiglia, acciò potesse istare desto e avvisato alla guardia della terra.
9-41: sin da quei primi gridi erasi desto / goffredo, e non istava in
le guance il contadino / poi che fu desto e ciò vide al mattino. alfieri
da presa. ungaretti, 1-45: mi desto in un bagno / di care cose
conoscere se altri dorme o è desto, poiché il polso batte nell'istesso modo
la faccia larga, l'occhio vivo e desto, la barba aveva lunga e folta
di stanchezza e di nausea, tenuto desto dagli scoppii delle sue bestemmie e dal
si avventasse dirittamente sul campanile, unico desto in quella vasta calura pomeridiana sprovveduta,
3-19: quando il papa si fusse desto, quivi appresso al letto erano libri
cattivo. * cane mogio e cavallo desto '. il cavallo con la prontezza dei
il fiumicello, e giunto alla villa, desto tutta la famiglia cantando la canzonetta della
: giunge la sera, e, desto, / ogni pastor l'umil capanna
parti e 'n quelle, / avean desto il carbon l'accorte ancelle / e le
di convulsione non dolorosa, che teneami desto tutta notte. 8. coperto
dell'infelice grammatico, se il chiericato desto sempre contro le lettere profane, che
per altra volta io lo farò più desto ». / e prese in questo
pron. dimostrativo. disus. co- desto uomo, codesta persona. dante,
panzini, i-295: quando fui ben desto, avevamo lasciati i luoghi culti.
v'arai l'intellecto e l'occhio desto a mirare e compreendere suoi cenni, acti
, / rompere dai condotti, farmi desto / alla tua voce. 2
. monti, x-2-224: confortato mi desto; e coll'alta / de'già
. 11 sobrio del digiuno e il desto della vigilanza trapeli nel paracore con la
nuca. ungaretti, i-45: mi desto in un bagno / di care cose consuete
dalla sedia e s'allontanò del tutto desto e di buonissimo umore. pavese, 6-327
, stanotte, continova- / mente tenuto desto. sarpi, i-324: tutto trento andò
., 4-6 (431): e desto, colla mano subitamente corsi a cercarmi
somiglianza fra noi, m'ha già desto un gran desiderio d'essere amico e
caccia. ungaretti, i-45: mi desto in un bagno / di care cose consuete
, un duol qui mi s'è desto, / così sotto al bellico, che
legion d'onore. è, co- desto, una sorta di provvedimento del quale,
ritrovarti le costure, / credo parratti desto un gran vespaio. fagiuoli, 1-3-300
passione è lo aver a tener sempre desto il rosignolo, e tuttavia le mani su
mio talento. magalotti, 19-19: dopo desto, / badando a crogiolarti infino a
2-28: io so ch'ai mangiare ero desto; / or non mi curo s'
tu, custode, infuso, / desto al latrar de'tuoi vigili cani, /
... ancora essi cerco 'e desto 'e uso 'e 44
abbracciarla io credo / e deluso mi desto. tommaseo, i-348: con lunghissimi abbracciamenti
). ant. destato; sveglio, desto. amabile di continentila, 53
/ ché sol da corporal desìo è desto. aretino, iii-125: hai tu
a. verri, ii-71: fui desto nella notte, mentre io giacea nelle placide
/ tosto che dal piacere in atto è desto. ugurgieri, i-603: o figliuolo
il tutto, tenendosi scornato, fu desto a maggiore sdegno che prima. fiamma,
neri de'visdomini, 2-68: ma desto confortare: / cui 10 m'à
, / ché sol da corporal desìo è desto. giusto de'conti, i-113:
? forse che ad arte / fu desto questo incendio. il reo si scopra
, / discinta e scalza, e desto avea 'l carbone, / e gli amanti
parti e 'n quelle, / avean desto il carbon l'accorte ancelle / e le
, / il mio bel foco hai desto? / e di qual selce tratto il
: astolfo si destava, e, sendo desto, / di questo caso s'accorgeva
presto. machiavelli, 550: sendosi desto, intese come tutta la città era da'
. pascoli, 415: s'è desto? nulla. qualche mosca intorno / ai
, che sovra un faggio / erasi desto a richiamare il giorno, / e dolcissimamente
m'accorgo, dissi, d'esser desto o almeno vicino al destarmi, e
consiglio. metastasio, ii-234: mi desto / dal letargo funesto, ond'era
, 75: io qui infermo mi desto, / d'altra terra amaro / e
momento, / tal che a forza era desto e svolazzava / tra le fiondi ogni
inf., 33-37: quand'io fui desto innanzi la dimane / pianger senti'fra
: io so ch'ai mangiare era desto, / or non mi curo s'egli
veggo 'l sol, che suol tenermi desto. f. d'ambra, 75:
perdita / che ho fatta, son pur desto benissimo; / e, quando io
la gioia, o poscia / che desto io fui, la disperata angoscia?
beccuti, ix-545: or ch'io son desto e luce in alto il giorno,
, mezzo tra 'l sonno e tesser desto. delfino, 1-90: ma stimo il
ma stimo il mal che ti tormenta desto, / e che de'sogni è il
e fioco a capo il letto, / desto improvviso, soffocato il petto, /
domandato un pronto sfogo, lo teneva desto. d'annunzio, iii-1-ó90: déste
e va sognando e stima d'esser desto. -per estens.: anche
, o bella mia! / desto nel bosco l'uccellin già pia. /
il vivo è come il morto, il desto è come il dormiente, il giovane
, / no attende dimandare, / ché desto n'è ad ogn'ore. cicerone
iddio che sempre è vigile, e desto, che sente, che si ricorda,
salaro e famiglia, acciò potesse istare desto e avvisato alla guardia della terra e
i-126: abbi l'occhio e sta desto, / ch'e'non ti dessi
discorso il sognare, / col pensier desto di sapere agogna, / e 'l
cupi / de la notte sepolto, ei desto ancora / ne'ben vergati fogli /
a le crescenti biade / al fin desto e tranquillo, attento e pio / il
poco frutto, stando sempre brissac molto desto all'erta, ed interrompendogli tutti i disegni
si avventasse direttamente sul campanile, unico desto in quella vasta calura pomeridiana sprovveduta,
tasso, 6-ii-177: disse allor, desto a quel susurro, amore: /
/ pur tuttavia del giovami talento / desto agl'impeti ancor, fra mirti e rose
a me. carducci, iii-7-23: chiericato desto sempre contro le lettere profane. b
e diletto certo assai / veder sergente desto di servire / fattor, che non
cose e parendogli il giovane acorto, desto e prudente, con piacevole eloquenza e
: giunge la sera, e, desto, / ogni pastor l'umil capanna ingombra
così pronto alle crudeltà; inquieto e desto alle occasioni, si fa amico a
o di un albero, ed è desto ed accorto, che l'anguilla sfugge
340: 'cane mogio e cavallo desto '. il cavallo con la prontezza dei
iv-3-97: cameade vidi in suo'studi sì desto, / che, parlando egli,
/ zoè in dialetica, e molto desto, / in alta voxe a parlar comenzàno
gli fia possibile, ricciardo non vi sia desto e diligente, ma pure e'mi
fratello, nel principato di lui più desto. spolverini, xxx-1-166: non si
sul mietuto terreno, e pronto e desto, /... / del ricevuto
: i più dormono, e chi è desto attende solo a godere e arricchire,
, il cen- turion d'ogni error desto / dicie: -ver figliuol di dio era
. verri, ii-177: ciascuno, quasi desto da trista ebbrezza di sangue, si
la faccia larga, l'occhio vivo e desto, la barba aveva lunga e folta
, 4-27: bisogna avere l'occhio desto chi ha fanciulle in casa, o
... il concupiscibile appetito avendo desto nella mente, dopo la cena,
de'pericoli e della morte stessa, desto prima dal vino, poi mirabilmente eccitato
tesoro / d'aspra inquiete un sempre desto drago. gravina, 19: l'
l'imperio della ragione non è sempre così desto, che non si lasci talvolta occupar
fucile a tracolla, perché è sempre desto l'inveterato sospetto che quelli di là
grotta il ragazzo... teneva desto il fuoco. 11. figur
si move agutamente e con suono più desto. e questo cerchio lunare infimo si
e che tu non avevi punto del desto, come bisognerebbe. aretino, 1-13:
e che il sobrio del digiuno e il desto della vigilanza trapeli nel paracore con la
risposta; / domandai s'egli è desto o pur se sogna, / ché molto
o di notte? son io desto, o sogno? ariosto, 3-13:
: -numi del firmamento! sogno o son desto? eppure quello laggiù è pinocchio.
che tu / non sai se tu se'desto 0 se tu sogni. =
con lo suo baio, ed era molto desto. cadetti, 264: francesco cadetti
ix-623: giunge la sera, e, desto, / ogni pastor l'umil capanna
diffusa nel mondo visibile, gli rendeva più desto il sentimento di dio. carducci,
: il digiuno e l'incomodo mantengon desto. forteguerri, 6-42: uscir dal bosco
il nembo] direttamente sul campanile, unico desto in quella vasta calura pomeridiana sprovveduta,
faccia larga, l'occhio vivo e desto, la barba aveva lunga e folta e
occhi, mezzo tra 'l sonno e tesser desto. d. bartoli, 9-27-2-59:
: cameade vidi in suo'studi sì desto / che, parlando egli, il
vecchierella, / discinta e scalza, e desto avea 'l carbone, / e gli
sen vola. metastasio, ii-234: mi desto / dal letargo funesto, ond'era
di me vivo, / ricordando, da desto, e che ciò possa / disincantare
la gioia, o poscia / che desto io fui, la disperata angoscia? tasso
). spolverini, xxx-1-19: che desto, o lasso, o ancor digiuno
secca come un ramo. / co- desto solo oggi possiamo dirti, / ciò che
inf., 33-39: quando fui desto innanzi la dimane, / pianger senti'fra
inf., 33-37: quando fui desto innanzi la dimane, / pianger senti'fra
domino. luca pulci, ii-io: sapea desto levare e riporre / di quello che
che chiamavano i frati a mattutino, / desto filinto innanzi la dimane / sbalzava in
conoscere se altri dorme o è desto, poiché il polso batte nell'istesso modo
/ e va sognando e stima d'esser desto. -membro della massoneria che non
. arici, i-299: irrequieto e desto / vigilava il pulledro, il veltro
l'ira dormiva in lui, sempre desto alle provvidenze, come i temporali nelle
ch'egli aveva udito, s'era desto, se ne venne pian piano a
-numi del firmamento! sogno o son desto? eppure quello laggiù è pinocchio.
neri de'visdomini, 2-70: ma desto confortare: / cui lo m'à contrariato
, xv-964: parendogli il giovane acorto, desto e prudente, con piacevole eloquenza e
; forse mio figlio stesso, sempre desto e all'erta, poiché a un
. -in senso generico: rimanere desto, vigilante, guardingo; usare molta
: erasi appunto allor da un sogno desto / fingallo, e su lo scudo
], 4-205: o 'l sempre desto / angue, di forza e di statura
la profondità del sonno, subito fosse desto dal rumore della palla cadente.
occhi, mezzo tra 'l sonno e tesser desto. marino, 4-95: dato al
presso al giorno, ond'io son desto. boccaccio, dee., 10-1 (
ariosto, 17-115: poi che fu desto, e che de l'ora tarda /
: cameade vidi in suo'studi sì desto / che, parlando egli, il vero
t'addormi, s'altri non è desto! saba, 357: come gli anni
spirito di samuel fu desto dal suo riposo; ma alcuna fantasma
; / domandai s'egli è desto o pur se sogna, / ché molto
e diletto certo assai / veder sergente desto di servire, / fator, che non
/ de l'ora del partir, desto a chiamarmi / meco un picciol del tempo
passi fermava. tasso, 10-9: desto il soldano, alza lo sguardo e vede
, / il mio bel foco hai desto, / e di qual selce tratto il
le classi dei cittadini e vi tien desto lo spirito di libertà. cattaneo,
., 3-7 (322): essendo desto, gli parve in su la mezza
fuoco. tasso, ii-479: essendo io desto, mi è parato di vedere
incontrar? forse che ad arte / fu desto questo incendio. il reo si scopra
lnf., 33-38: quando fui desto innanzi la dimane, / pianger senti'
ch'io dorma, o ch'io sia desto. tasso, 6-78: da tai
, stanotte, continova- / mente tenuto desto. -se gli è lecito, / o
numi del firmamento! sogno o son desto? eppure quello laggiù è pinocchio.
). alberti, 27: stare desto, et provedere da lungi ogni nebbia
. svevo, 3-705: non appena desto, ebbi la piena coscienza della forza del
ix-623: giunge la sera, e, desto, / ogni pastor l'umil capanna
inf., 33-38: quand'io fui desto innanzi la dimane / pianger senti'fra
è una gran disgrazia che quando son desto, per molto che io frughi questa
amore, / il mio bel foco hai desto, / e di qual selce tratto
contrista e duole; / se poi vien desto a l'apparir del sole / ogn'
io non dormivo e non ero ben desto: / la santa vergin morta m'è
al fuocherello d'ideale che teneva ancora desto sotto il pastrano logoro da più stagioni.
cui uno vorrebbe o dovrebbe restar desto. -gabbare cristo e i santi:
e diletto certo assai / veder sergente desto di servire, /... /
iii-181: parendogli il giovane acorto, desto e prudente, con piacevole eloquenza e gesto
donne voltarsi in là, che averia desto i ghiri. -dormire come un
sì, donna divina! io mi desto con te... giorno e notte
, 1-215: farò, qual peregrin, desto a gran giorno, / che 'l
, mi privasti. / ond'è che desto pur giro e vaneggio. c.
istupidito, mi sembrava di non esser desto; sentiva una gonfiezza penosa nel cuore
, 1-215: farò qual peregrin, desto a gran giorno. oddi, xxi-11-
3-19: quando il papa si fusse desto,... rizzavasi a sedere ed
diventa savio, e illuminoso, e desto, e intendente. = comp.
e 'l buon iman ministro / esser desto dovria. monti, x-5-367: in questa
, non dormo bene, e mi desto col palato rigido o imbrattato.
s'è 'n udienza e d'intendere è desto. sanudo, vii-373: le teste
10-85: una mattina d'autunno, appena desto,... provò un imprecisabile
con un grido inarticolato di angoscia, mi desto. pratolini, 2-472: si dibatte
mio fido veltro] meco le notti desto e divvenisti, coll'esempio del mio costume
e mite / e nell'opere buone sempre desto, / non è facile a dir
agg. letter. insonne, sempre desto. - anche al figur. baldini
= comp. da in-con valore negativo e desto (v.). indestrézza
mangiar, per dormir, per istar desto. 6. medie. ant
, oh! brevi, della gioia desto / io mi ritrovo a piangere infinita- /
2-231: giunge la sera, e, desto, / ogni pastor l'umil capanna
, caro burattino, perché porti co- desto berretto di cotone ingozzato fin sotto il naso
popolo ha inteso, che s'è desto, e che attende a inalzarsi.
neri de'visdomini, 248: ma desto confortare: / cui 10 m'ha
, inf., 33-37: quando fui desto innanzi la dimane, / pianger senti'
mezzo addormentato, non ancora del tutto desto; preso, vinto da sonnolenza;
noi troveremo lui esser sempre sollecito, sempre desto, sempre armato, sempre intento.
, 16: giunti alla stanza, e desto turno dal sonno, la guardia ed
finzioni poetiche in quello di un uomo desto ma intrinsecato nella sua immaginazione, e
: inebriato di quei caldi accenti, / desto hammi già del mio sonno superbo /
: in molte [piattole] era già desto / d'invidia il verme, e
. savinio, 1 -77: mi desto alle sveglie metalliche e a'canti isterici
istupidito, mi sembrava di non esser desto; sentiva una gonfiezza penosa nel cuore.
per cui fu il sisma ver'la desia desto. 2. per estens.
l'imaginare d'ogni buono italiano sarebbesi desto, cessò. [sostituito da]
su l'alba, allora s'è desto / il mondo -colore, letizia infinita -
a desinare. benivieni, iii-10-71: desto dal suon d'acuno uccello / che
vecchiarella / discinta e scalza, e desto avera 'l carbone. boccaccio, dee.
essere che il vivo spirto del vostro desto intelletto sia sempre fitto ne la pratica de
210-3: non da gatto, 1-85: desto in un punto dove al giorno è lido
. gnoli, 1-367: al baglior desto il volgo / per le strade s'accalchi
, 1-75: a la prima facella / desto, ch'accender sole / l'alba
dolce lacrimar de'luscignuoli / via più desto a pietà di se medesmo, /
dei riguardanti un capitano ch'es- sendo desto al romore d'una zuffa, si faceva
tesoro / d'aspra inquiete un sempre desto drago. varano, 71: tai finte
v'arai l'intelletto e l'occhio desto a mirare suoi cenni, atti e maniere
vigore; perpetuare la validità; tenere desto. - anche assol. federico
»; ma lo fa sopratutto a tener desto un po'd'interesse e dare alla
, ii-241: come! con co- desto po'di cervello che ti ritrovi, non
non sapeva se sognasse o pur fosse desto. della porta, 5-102: li
, 1-7-150: se il vecchio è desto, e sente o fistio o picchio,
inf., 33-39: quando fui desto innanzi la dimane, / pianger senti'
/ no atende dimandare, / ché desto n'è ad ognore. alberti,
la bella donna, che dal sonno desto, / signor, vi tien là sotto
che tu non sai se tu se'desto o se tu sogni. iacopo da cessole
1-454: non so se mi son desto, se io mi sogno. caro,
non fu in sogno, ma stando desto, e la miglioranza che si seguitte nella
3-5: maurizio... stava desto a valersi di ogni occasione e aveva
tosto che dal piacere in atto è desto. m. villani, 1-92: messer
che il sobrio del digiuno e il desto della vigilanza trapeli nel paracore con la sottigliezza
5. prov. cane mogio e cavallo desto: v. cane1, n.
. ariosto, 25-80: per tenerlo desto / gli punge il cor sempre un
; ma lo fa soprattutto a tener desto un po'd'interesse... la
mostro infra le genti, / che farai desto, se dormendo ancidi? filicaia,
un tratto quell'uomo non è più desto, e ci troviamo in un altro
vocabolario. -essere vigile, desto. muratori, 6-123: la volontà
non può star un'ora il giorno desto: / guardalo andar questo viso di
amore nasce ne l'animo ch'è desto dal piacevole e verso lui si muove a
': dove il senso musicale è desto ed esercitato. pascoli, 1-661: dai
una sensazione); sopito, non desto (un sentimento). p.
ragione e regola del vivere, stare desto, provedere da lungi... ogni
/ e quando ha 'l tempo, desto ed amonito, / e faccia suo
cardinalato. balbo, i-275: questo desto ne'papi la nuova ambizione, il nuovo
ogni malizia. / voi, più desto nocchier di palinuro, / se il
/ ch'ai novissimo dì forse fia desto. giannone, ii-27: ora era venuto
artifici. onofri, 3-90: solo chi desto alla notte / veglia (ed è
ragione e regola del vivere, stare desto, prevedere da lungi ogni nebbia d'
, 12-77: spesse fiate fu tacito e desto / trovato in terra dalla sua nutrice
ben visibile. gatto, 1-85: desto in un punto dove al giorno è lido
dì v'arai l'intelletto e l'occhio desto a mirare suoi cenni, atti e
i-130: dal quale [del pianto] desto il cuore, cioè svegliato, quasi
, / no atende dimandare, / ché desto n'è ad ognore. niccolò del
sognato, perché in effetto cantai più desto che dormendo nell'orecchio dell'asino.
mi porgo sollicitissimo e quanto più osso desto ed operoso. pallavicino, 1-515: quella
sua virtù, quando madonna properzia si desto e, volendo levarsi di letto,
io credo, / e deluso mi desto, ahi! che del cuore / la
genti a'ogni invidia piene / tengon desto il sospetto sempre, ed esso / gli
sacchetti, 83-50: marco, che era desto, dice: « o proposto,
pascoli, i-226: non si era desto il sentimento di pietà nelle donne spartane
. marchetti, 5-190: il sempre desto / angue, di forza e di statura
/ e quando ha 'l tempo, desto ed amonito, / e faccia suo
ansie. foscolo, iv-348: mi desto dopo un pacifico sonno. -condotto nel
passione è lo aver a tener sempre desto il rosignuolo, e tuttavia le mani su
1-1243: papillulette mie, da cui vien desto / ogni mio ingegno, in nel
che il sobrio del digiuno e il desto della vigilanza trapeli nel paracòre con la sottigliezza
fermo, adoperante / ed istudioso e desto ed ispacciato, / con fermo viso,
principe così pronto alle crudeltà inquieto e desto alle occasioni, si fa amico a
pure osservare di passo che in co- desto poema di dante era facile a chi fosse
o col pensiero innanzi molto a lungi desto e pauroso a scoprire ogni via per
è gastigato diventa savio e illuminoso e desto e intendente. loredano, 1-158:
pazzaccio? costui sogna, ed è desto. fagiuoli, 1-2-327: pazzacci! guarda
prese / e strinxe sì non ero desto un pelo. luca pulci, 3-21
. gnoli, 1-367: al baglior desto il volgo / per le strade s'
de la coperta, dormito un pezzo desto, si leva con il cancaro che
/ tosto che dal piacere in atto è desto. boccaccio, dee., proem
. carrer, 2-606: tu mi hai desto, incomoda piagnolona. periodici popolari,
alla fante era restato a basso, desto dal picchiare ch'egli faceva, alla
creduto che fosse vero che egli fosse stato desto da un sonno profondo dal picchiare forte
-con uso aggett.: sveglio, desto. costo, 1-236: non era
-con uso aggett.: sveglio, desto, in movimento, in piena attività
/ e tiene alle difese il popol desto / con un pigio, che ha in
di pover'orto, / alzò, desto dal sonno, il pigro fianco.
per cui fu il sisma ver'la glesia desto; / e 'l guelfo cum pacifico
l'animo del petrarca... desto e mosso ad amoroso canto? muratori,
la montagna. benivieni, xxx-10-71: desto dal suon d'alcuno uccello / che con
è un pollebbro: lo vorrei più desto in certe cose a mio modo. imbriani
si può conoscere se altri dorme o è desto, poiché il polso batte nell'istesso
in paradiso. capuana, 18-120: mi desto da un sogno, / da un
esperi. marchetti, 5-190: il sempre desto / angue, di forza e di
: la maggior parte della notte stava desto, visitando continuamente ora i posti,
dì varai l'intelletto e l'occhio desto a mirare suoi cenni, atti e maniere
che dorma, ma d'uomo che desto a la fantasia si dia in preda.
latino come cicerone. desto nelle mani di quattro o cinque saputelli di
? / o sogno o pur son desto? galileo, 4-1-406: ma io veramente
gozzi, i-16-226: sagrifizio così ammirabile desto la maraviglia di quanti erano quivi presenti.
presso al giorno, ond'io son desto. palladio volpar., 10-q:
anni, gentiluomo veramente mo desto che con la soavità de'costumi attrae a
sogni, oh! brevi, della gioia desto / io mi ritrovo a piangere infinita-
/ tosto che dal piacere in atto è desto. idem, par., 20-60:
che non pò 'maginare / ch'om desto mondo l'ardisca mirare / che non
21: il geloso sospetto che gli avevano desto i procaci sguardi di luchino sopra la
; ma lo fa soprattutto a tener desto un po'd'interesse e dare alla
i-44: stimo a uno padre diligente e desto non sarà questo molto difficile: conoscere
quale, essendo di buon ingegno, desto e molto accorto in quel mestiero,
il timoniere, se non lo teneva desto con striduli profluvi d'ingiurie e qualche
che fosse vero che egli fosse stato desto da un sonno profondo dal picchiare forte
così pronto alle crudeltà, inquieto e desto alle occasioni, si fa amico a panimene
cui fu il sisma vèr la glesia desto; / e 'l guelfo cum pacifico
dal suo strame, e quindi, avendo desto il carbone, a l'opra s'
a dormire, e non lo tenne desto neanche una miriade di pulci d'osteria
de la coperta, dormito un pezzo desto, si leva con il cancaro che
. carducci, iii-13-239: in co- desto raffronto alle rane v'è il pungiglione della
a dover ritrovarti le costure / credo parratti desto un gran vespaio. ottimo, i-532
passione è lo aver a tener sempre desto il rosignuolo, e tuttavia le mani
-è favorevole -risposi -a patto che tengano desto un intreccio, che patiscano il freddo
2-53: -arò io a stare nel forziero desto o adormentato? - oh, salatissimo
, 12-78: spesse fiate fu tacito e desto / trovato in terra da la sua
castelvetro, 8-2-202: se come prima era desto gli poteva subitamente vedere [i doni
: la bella donna, che dal sonno desto, / signor, vi tien là
, / alla rapina ognor dedito e desto. / in una gran spelunca abita e
risvegliarsi senza lesione / è un piacer che desto non s'aspetta. 3
e bee in sogno,... desto si sente le labbra e le fauci
razza di idioma barbaro raucheggi? co- desto è nibelungico: e te lo gabellan per
rapporto. tenca, 1-208: co- desto omaggio reso al culto delle arti gentili,
continuava a lavorare, sì che fui desto prima del solito, e riattaccai a battere
vicino, che in quel punto era desto: / « richiamano anche il mio;
per le quali tu puoi poi operare desto, ma quanto in sé danno è,
[s. v.]: stato desto gran tempo, mi riappisolai per brev'
foscolo, iv-348: quando io mi desto dopo un pacifico sonno, se il
presto / il carbon ne l'urna desto, / pronto il vaso rilucente, /
m'accorgo, dissi, d'esser desto o almeno vicino al destarmi e d'
di penosa croce eterno impaccio, / desto mi trovo alla mia donna in braccio
una grandissima paura. marino, 4-166: desto in un tratto io mi risento e
non accendessero e confortassero l'appetito concupiscibile desto dalle cose piaciute e inchinato dall'attitudine,
era. luna [s. v. desto]: 'desto': cioè resvigliato. marini
a goffredo] inanti, / e desto amor, dove più freddo ei dorme,
e fattura. tasso, 10-9: desto il soldan alza lo sguardo, e
la fantasia / ritta e l'ingegno desto. cademosto, io: egli a coda
occhi de'riguardanti un capitano ch'essendo desto al romore d'una zuffa si faceva
3-190: intanto giannettino do- ria, desto dal gran rumore e dal suo ardire consigliato
/ quest'occhi lassi a lagrimare 10 desto, / e con un roco oimè,
ruppero quel sonno. onofri, 3-38: desto, ei vide tra il pianto i
passione è lo aver a tener sempre desto il rosignuolo e tuttavia le mani su le
così grandissimo rovinaménto che egli m'ha desto? = nome d'azione da
1-417: qual marinar che vigilante e desto / carico toma e già giunto alla
chi fumando, chi addormentato e chi desto, e tutti a rotta di collo,
aurora, i'non so come / desto mi son, che il cacciator non lungi
de la coperta, dormito un pezzo desto, si leva con il cancan)
mestiere; allora padron lazzaro, subito desto, tirando o allentando il filo del bia-
2-53: -arò io a stare nel forziere desto o adormentato? -oh, salatissimo quesito
chiarella, / discinta e scalza e desto avea 'l carbone. boccaccio, iv-oi
, mentre così per tempo si è desto al lavorìo delle sue canzoni, trapungendo
grafi 5-329: io di scatto mi desto e ascolto e anelo. pascarella,
dirli, veniva destando, o piuttosto tenendo desto, il coraggio di paolo. b
« io so ch'ai mangiare ero desto; / or non mi curo s'egli
. onofri, 3-143: talor, desto nella notte, invano / scrutava il
per svelto), per incr. con desto (v.). sdétta
perché per la vostra lettera m'avete desto e isdormentato, io vi prometto..
dante vuole aver il suo lettore ben desto: e però qui d'aver a far
: amor lo spirto m'addolcisce, e desto / a'sedati pensier fammi lo ingegno.
e già molesto / nel pensier io mi desto / all'umido sguardo / del semiaperto
da semis 'metà') 'quasi'e da desto (v.). semidetenzióne
li buoi, de la quale semente enseron- desto ed aveva sentito ogni cosa, la mattina
: 1 cosiddetti 'filosofi matematici'di co- desto tipo, non filosofi veramente né matematici e
, inf, 33-38: quando fui desto innanzi la dimane, / pianger senti'
medici, 105: tancredi alor ben desto mette mente: / e dolente del primo
piacemi e diletto certo assai / veder sergente desto diservire. dante, conv., i-ii-i
lo suo baio, ed era molto desto. boiardo, 3-6-30: oh chi vedesse
. ariosto, 17-115: poi che fu desto e che de l'ora tarda /
di volare a la divina belleza, desto in noi dallo aspetto della corporale belleza
per cui fu il sisma vèr la glesia desto; / e 'l guelfo cum pacifico
viani, 19-222: il povero era tenuto desto dalle sgranature, dalle incicciature e dai
un pensiero... lo teneva desto lungamente, impedendogli di gustare, sibarita
posimi tutto a pensare e scrutare co- desto massimo e terribile tema della dimostrazione scientifica
acciocché con l'animo insieme sia sempre desto l'intendimento del prete, sapien
sono io? dormo io, o son desto? » ser giovanni, 3-52:
/ che paion di cervel più snello e desto. -brillante, fine, acuto.
lo premierà. gnoli, 1-183: mi desto, ancora immerso /... /
. che il sobrio del digiuno e il desto de la vigilanza trapeli nel paracore con
innanzi, mentre che l'uomo era desto, e riserbate e impresse ne'nostri spiriti
,... io vorrò essere desto col primo sole. = voce
ne 'ncolpo el destino / che non è desto affatto pel frenetico. / diciam ch'
sommerso in un profondo silenzio, trovavasi desto massimo in una cupa apprensione. graf
. ugurgieri, 48: io mi desto dal sonno e salgo e monto alle
, 3-69: il nostro quartiere è desto e sonante d'umanità e di veicoli.
chi perde il sonno e starla sempre desto. -non riuscire ad addormentarsi o
meno amando, poi che si fu desto, giunse alla detta fonte. rappresentazione
che il sobrio del digiuno e il desto della vigilanza trapeli nel paracore con la sottogliézza
fermo, adoperante / ed istudioso e desto ed ispacciato, / con fermo viso,
stesse meglio, e li facesse più desto a ricevere lo splendore de l'animo
: ebbi occasione di parlare di co- desto signore con tale che sa del tutto per
: la strada aperta e l'intelletto desto / la 'nfluenza di marte trovò in voi
lavorarono e lavorano a vantaggio di co- desto genere di avventure, degni tutto al più
che passione è lo aver a tener sempre desto il rosignuolo e tuttavia le mani su
anche noi nella prossima piazza: non esser desto bene, e la spranghétta di quel vino
squittinio d'uccello / che s'era desto. = deriv. da squittinire.
fanzini, ii-106: quante volte fui desto da quella voce che si staccava nella
, i-22-11: non hanno al suo dir desto l'udito / o stoman gli occhi
anni cresciuto sulle strade, un ragazzo desto e sensibile. -dare strada, la
lo strepito de'caricanti e delle bestie aveva desto. lan ino, 15
vola a la divina pace, / per desto e sicurissimo viaggio. f. f.
fermo, adoperante / ed istudioso e desto. bibbia volgar. [tommaseo]:
qual è quel ch'ai toccar è piu desto? / chi viene ascoso? ogni
). ant. vegliare, essere desto. - al figur.: essere vigile
. che è nello stato di veglia; desto. carducci, ii-2-347: dormo
, i-594: quando ancora tu stii desto ad attendere il tuo signore, può sembrare
m'ha d'un soave e dolce sonno desto. lalli, 8-1: 'l suon
meno amando, poi che si fu desto, giunse alla detta fonte; e parendoli
: il bambino maggiore, che era desto ed aveva sentito ogni cosa, la mattina
, già finisce la vita; già mi desto di questo inespugnabile sonno...
batté l'uscio sì forte / che desto di repente / piglio un torchietto ardente /
proteo novel gli appare inanti, / e desto amor, dove più freddo ei dorme
con quel ticche tocche m'hai fin desto. = voce onomat., con
o col pensiero innanzi molto a lungi desto e pauroso a scoprire ogni via per
non minori nel suo dormire che essendo desto, si riposò. -reso timido
bisogni di coloro che tirano, debbe essere desto. -tirare il collo: svendere
tomo due torchietti. magalotti, 2-38: desto di repente / piglio un torchietto ardente
, tostano / pane, il bambino mezzo desto biascica / mentre appunta sul diario il
tosto che dal piacere in atto e desto. petrarca, 117-12: degli occhi
7-419: e voi ansoso e a forza desto, / esterrefatto trabalzar dal letto,
presto / il carbon ne l'urna desto, / pronto il vaso rilucente, /
altro sostantivo 'utilitarismo', perché di co- desto andare si farebbero parole da non capire in
il fiumicello, e giunto alla villa, desto tutta la famiglia cantando la canzonetta della
, sf. l'essere desto, sveglio; il rimanere sveglio tutta la
era vision dello spiritò quanto se fosse desto e vegghiante, gli si diede a
io non sapea s'era vegliante o desto, / venni a tonnare e questo
non è addormentato; vigile, desto (una persona o le sue facoltà
essere in stato di veglia; rimanere desto, durante le ore notturne o normalmente
vegghiató). trascorso vegliando, rimanendo desto (una notte, un periodo di
e letter. che veglia, che rimane desto durante la notte. salvini,
, che è o rimane desto. - anche sostant. giov.
, iv-302: giunto alla villa, desto tutta la famiglia cantando la canzonetta della
: et a fare il giardin qui serai desto, / che non più seminario né
.. che suscitato / o desto, abbia mutato verso e predichi / quel
ritrovarti le costure, / credo parratti desto un gran vespaio. canaldo, 32:
le sette donne. tasso, 10-9: desto il soldan alza lo sguardo, e
che veglia, che non dorme; desto. - anche sostant.
in isbattito alla gliando, rimanendo desto. gentilissima vigile. f
. che veglia, che trascorre la notte desto, in partic. sorvegliando un luogo
il fiumicello, e giunto alla villa, desto tutta la famiglia cantando la canzonetta della
ciascuno prod'uomo ama più d'essere desto a suono di trombe, e a romore
la berta che ho dato a co- desto zuzzurullone di colonnello. palazzeschi, 4-159:
= comp. da male e desto. maldistribuzióne, sf. distribuzione
né più vago e gentil, rapido e desto / fu, gran padre del mar
impulso neofilico ci spinge avanti e mantiene desto il nostro interesse fino a che ciò che