, abolire (un'istituzione); destituire (un magistrato). machiavelli,
, 5-286: non si fa bestialmente destituire un galantuomo che ha la sola colpa
4. levare dal ruolo, destituire, licenziare; cacciar via; distruggere
-gettare giù dalla cattedra: esautorare, destituire. - anche al figur.
particolare aveva il potere di nominare o destituire il segretario e altri dirigenti del partito
qualch'altro, è compreso pancaldi. destituire, tr. { destituisco, destituisci;
in grandi proporzioni tammettiamo; ma destituire lo stato di ogni azione dell'infanzia appena
= voce dotta, lat. destituire, comp. da dè-con valore privativo
destituito (part. pass, di destituire); agg. (ant.
. dèstitùtus, part. peri, di destituire. cfr. tramater [s.
]: « dato dall'uso a 'destituire 'l'altro significato di 4 deporre
cronologica dei vari significati, si rimanda a destituire. destituzióne, sf.
, licenziare (un dipendente); destituire (un magistrato); allontanare d'
6. figur. defraudare, destituire, privare di un diritto; escludere
dalla sua carica); esonerare, destituire da un incarico. giamboni, 4-100
quasi sacro mimo da lauda dramatica studioso destituire una compagnia di laudesi nel seno della
dotta, lat. exautòrdre * congedare, destituire ', comp. da ex con
, di un ufficio o incarico; destituire, rimuovere. einaudi, 1-320:
un tale che si dovè indi a poco destituire per alterazione e falsificazione di codici.
o inabilitar alli regni, instituire e destituire il re, è cosa attentata da
o inabilitar alli regni, instituire e destituire il re, è cosa attentata da
da una mansione onorifica; esonerare, destituire. -della casa, iv-27: ha
stilistica, il 'cantante 'deve destituire il più possibile di verità psicologica il
pubblica, giungendo fino al punto di destituire o uccidere l'imperatore in carica e
stilistica, il 'cantante 'deve destituire il più possibile di verità psicologica il
o di uiv associazione; espellere, destituire. fu. ugolini, 255
soccino, cioè che il testatore dicesse destituire quell'erede in tutta l'eredità sotto
rimettendo l'asta. 47. destituire. fausto da longiano, iv-35:
color. 4. deporre, destituire, mediante un apposito provvedimento dell'autorità
tr. { sbanchétto). letter. destituire o sostituire qualcuno in una funzione o
scanonico, scanonichi). scherz. destituire da canonico. tommaseo [s
depennare un nome. -al figur.: destituire, estromettere. m. leopardi
poesia. -non considerare valido, destituire di validità. s. antonino,
. estromettere da un ambiente professionale; destituire da un incarico; precludere un avanzamento
fu 'silurato'. -per estens. destituire o screditare chi ricopre una carica di
.). sministrare, tr. destituire un ministro. giordano, ii-2-64:
porto. 2. tr. destituire qualcuno dall'incarico di ammiraglio o,
elemento femminile. -rimuovere, destituire qualcuno dalla carica occupata (rimpiazzandolo con
, spo del potere; destituire qualcuno dalla carica (e il termi
forze militari e risorse econo- ant. destituire qualcuno, seguendo la procedura miche.
spongono. 5. allontanare o destituire qualcuno da una carica, da una
iv-n- 237: si è dovuto destituire un colonnello, con pessimo effetto sui
totonno. 44. deporre, destituire da una carica, da un ufficio;
dal gr. aùxóg 'da sé'e da destituire. autodeterminare, intr. con